Podcasts about anversa

Municipality in Flemish Community, Belgium

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anversa

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Latest podcast episodes about anversa

Te lo spiega Studenti.it
Il 500 in Europa: crescita demografica, rivoluzione dei prezzi e produzione capitalistica

Te lo spiega Studenti.it

Play Episode Listen Later Apr 29, 2025 2:19


Scopri la storia del 500 in Europa tra crescita demografica, rivoluzione dei prezzi e conseguenze economiche delle esplorazioni transoceaniche.

Te lo spiega Studenti.it
Mercanti e banchieri nell'Europa del Cinquecento

Te lo spiega Studenti.it

Play Episode Listen Later Apr 22, 2025 2:13


Mercanti e banchieri nell'Europa del '500. Storia e caratteristiche della crescita demografica, dello sviluppo economico e la rivoluzione dei prezzi in Europa.

Reportage
Narco-sottomarini e sequestri record, la Spagna al centro dei traffici di cocaina - di Mario Magarò

Reportage

Play Episode Listen Later Apr 13, 2025


A lungo principale porta d'ingresso della cocaina diretta in Europa, la Spagna ha fatto nuovamente registrare, negli ultimi due anni, ingenti sequestri di droga nei principali porti delle coste spagnole. Una conferma della rinnovata centralità del Paese iberico nei traffici internazionali di cocaina, in concomitanza con una riduzione dei sequestri nei porti di Rotterdam ed Anversa, principali vie d'accesso al mercato europeo nell'ultimo decennio. In aggiunta all'occultamento negli enormi containers che viaggiano via mare, attualmente la principale modalità utilizzata per il traffico di cocaina, le organizzazioni criminali sono ricorse anche ad un nuovo metodo, quello dei narco-sottomarini, capaci di trasportare la droga attraverso l'Atlantico fino a raggiungere le coste della Galizia.Attualmente, una buona parte della cocaina diretta verso la Spagna e l'Europa arriva dal porto di Guayaquil in Ecuador, dove la presenza delle mafie italiane e balcaniche ha assunto ormai un carattere predominante, con importanti ramificazioni nella Penisola iberica.

Racconti di Storia Podcast
L'Offensiva Delle ARDENNE

Racconti di Storia Podcast

Play Episode Listen Later Jan 7, 2025 24:00


Inizia l'anno nuovo con il piede giusto e acquista il piano biennale di NordVPN per iniziare a proteggerti online, otterrai 4 Mesi Extra e come al solito 30 giorni di soddisfatti o rimborsati Vai su https://nordvpn.com/dentrolastoria Il nostro canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCw Il Nostro SITO: https://www.dentrolastoria.net/ Sostieni DENTRO LA STORIA su Patreon: https://www.patreon.com/dentrolastoria Abbonati al canale: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCw/join Il nostro store in Amazon: https://www.amazon.it/shop/dentrolastoria Sostienici su PayPal: https://paypal.me/infinitybeat Inverno 1944, fronte occidentale. Dopo il fallimento di Market-Garden, gli Alleati hanno consolidato le proprie posizioni nel Benelux e hanno completato la conquista del porto di Anversa, nodo nevralgico per far affluire i rinforzi. Tutto sembra pronto per l'avanzata primaverile ma a Berlino Adolf Hitler ha altre idee. Il dittatore è convinto che una poderosa spallata inflitta agli americani nel periodo natalizio possa capovolgere le sorti del conflitto a Ovest, costringendo gli Alleati a retrocedere e forse a intavolare trattative. Basandosi sul successo del Fall Gelb del 1940, ad alcuni fidati generali è conferito l'incarico di approntare e condurre una massiccia offensiva con le ultime risorse disponibili quanto a uomini e mezzi. Un piano disperato eppure geniale che presume un perfetto coordinamento per riuscire. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

BASTA BUGIE - Cristianesimo
Riconosciuto il miracolo a Lourdes

BASTA BUGIE - Cristianesimo

Play Episode Listen Later Dec 10, 2024 9:16


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=8012RICONOSCIUTO IL 71° MIRACOLO A LOURDES di Paola Belletti La Chiesa di solito non ha fretta. [...] Ce lo mostra [...] la storia di un soldato britannico, John Traynor, e del 71° miracolo riconosciuto a Lourdes. Nato a Liverpool da madre irlandese, nel 1883 si arruolò nella Royal Navy all'inizio della Grande guerra. Il primo conflitto mondiale è famigerato per la sanguinosità delle battaglie e il costo spropositano in termini di vite umane strappate e di quelle segnate da ferite gravi e mutilazioni, al punto che molte opere sorsero per dare sollievo proprio a chi si era salvato dalla morte immediata, ma se l'era in qualche modo portata a casa sotto forma di menomazioni, malattie e dolori indicibili. Dieci milioni i soldati caduti sul campo di battaglia, venti i feriti.John è uno di quelli: rimase ferito per la prima volta l'8 ottobre del 1914 vicino ad Anversa, durante l'attacco tedesco al Belgio che contava sulla città fortificata come roccaforte inespugnabile. Negli scontri John Taylor venne ferito per la prima volta, l'8 ottobre del 1914; una seconda avvenne nella battaglia di Gallipoli (attuale Turchia) quando fu raggiunto da colpi di mitragliatrice, l'8 maggio dell'anno successivo, il secondo del conflitto. Da quel momento iniziò il calvario di sofferenze per il giovane soldato, come leggiamo sul sito del santuario mariano: «Numerosi interventi chirurgici fallirono. Perse l'uso del braccio destro, ma rifiutò l'amputazione e soffrì di gravi crisi epilettiche. Nel 1920, un chirurgo di Liverpool tentò di curare l'epilessia con la trapanazione, che causò una paralisi parziale di entrambe le gambe. Le sue condizioni erano tali che all'inizio dell'estate del 1923, "fu destinato all'hospice des incurables, dove sarebbe entrato il 24 luglio 1923" (procès verbal de guérison du Bureau des Constatations Médicales, firmato dal presidente, Docteur Auguste Vallet, 2 ottobre 1926)».Quando le possibilità solo umane si avviavano all'esaurimento, seppure in un accompagnamento pietoso, John decise di bussare alla porta di Maria SS: nel luglio del 1923 partecipò al primo pellegrinaggio dell'arcidiocesi di Liverpool al santuario di Lourdes. Il 25 luglio, dopo essere stato immerso nelle piscine e aver partecipato alla processione eucaristica e alla benedizione degli ammalati, si trovò perfettamente guarito. «Lo stesso giorno, i medici che accompagnavano il pellegrinaggio confermarono le sue condizioni. Lasciò Lourdes il giorno seguente. Si recò al Bureau des Constatations Médicales il 7 luglio 1926 per dichiarare la sua guarigione. John Traynor tornò a Lourdes ogni anno come barelliere, fino al 1939. È membro della Liverpool Brancardier Association. Si dice nel Regno Unito che sia stato il primo cattolico britannico a essere guarito a Lourdes. Morì l'8 dicembre 1943 per una malattia completamente diversa».RICONOSCIUTO IL MIRACOLO DEL 1923Un secolo e un anno dopo il Santuario di Lourdes accoglie la proclamazione ufficiale post-mortem del 71° miracolo di Lourdes, da parte di Mons. Malcolm McMahon, arcivescovo di Liverpool. Ridotta a cronaca asciutta di uno degli innumerevoli miracoli avvenuti per intercessione di Maria nei pressi della grotta di Massabielle, la storia del corpulento, sano e vivace John, non emerge in tutta la sua bellezza. Chi lo ha conosciuto anni dopo la guarigione ce ne lascia un affresco vivido e consolante. Così ce lo tratteggia un testimone oculare: «Lo vidi per la prima volta mentre camminavo lungo la banchina con la mia valigia e lo vidi in attesa di salire sulla carrozza in cui speravo di viaggiare. Un uomo di corporatura robusta, alto circa cinque piedi e dieci, con un viso forte, sano e rubicondo, vestito con un abito grigio piuttosto sgualcito, che portava la sua borsa da viaggio, si distingueva dalla folla circostante. Con lui c'erano due dei suoi bambini piccoli e otto o dieci pellegrini irlandesi e inglesi che tornavano a casa da Lourdes. Ora, John Traynor era un miracolo perché, secondo tutte le leggi della natura, non avrebbe dovuto essere lì in piedi, robusto e sano. Avrebbe dovuto essere, se fosse stato vivo, paralizzato, epilettico, una massa di piaghe, rattrappito, con un braccio destro raggrinzito e inutile e un buco spalancato nel cranio. Questo era quello che era stato. Questo era il modo in cui l'abilità medica aveva dovuto lasciarlo, dopo aver fatto del suo meglio. Questo era il modo in cui la scienza medica aveva certificato che doveva rimanere». Di lui ricorda con gratitudine la fede virile, senza eccessi, la personalità naturale e modesta, un'intelligenza pulita arricchita proprio dalla fede senza aver potuto forgiarla con un'istruzione superiore.LA FEDE CATTOLICARimase orfano in giovane età ma della madre ricorda la grande devozione alla santa Messa e alla Comunione insieme alla solida fiducia nella Santa Madre di Dio. John ricorda che si accostava all'Eucarestia quotidianamente quando la pratica era assai poco diffusa. Quando venne ferito la prima volta stava svolgendo il suo dovere di soldato con coraggio e dedizione: la scheggia che gli arrivò nel cranio lo sorprese mentre stava portando in salvo uno dei suoi ufficiali. «Non riprese conoscenza fino a cinque settimane dopo, quando si svegliò dopo un'operazione in un ospedale marittimo in Inghilterra. Si riprese rapidamente e tornò in servizio». Anche nella spedizione in Egitto e sui Dardanelli continuò a distinguersi per abnegazione e forza in condizioni asperrime e disastrose per le forze alleate. La risposta dei Turchi fu così violenta che le operazioni furono sospese per diverse ore; tutti gli ufficiali erano stati uccisi e per questo Traynor si ritrovò a capo di 100 uomini. Anche il cappellano cattolico, padre Finn, venne ucciso e finì in acqua ma John e alcuni compagni recuperarono il corpo e lo seppellirono sulla riva. Continuava ad essere virtuoso, a perseguire il bene possibile in ogni circostanza. Resistette incolume fino all'8 maggio quando fu crivellato da una serie di colpi che segnarono l'inizio della sua dolorosa "carriera" di invalido e paziente sottoposto a numerose operazioni inefficaci e anzi portatrici di altra sofferenza.Persino la storia del pellegrinaggio ha del miracoloso per tutti gli ostacoli che dovette superare, a causa della ferma e anche ragionevole opposizione di medici e sacerdoti e per tutti i fondati pronostici di morte che in molti gli fecero. John non desistette mai, l'obiezione che sarebbe potuto morire a Lourdes o già durante il viaggio la vinceva rispondendo che sarebbero stati un buon posto e una buona causa per cui morire. Nemmeno la guarigione arrivò al primo tentativo ma, racconta egli stesso, volle partecipare a tutte le devozioni e a tutte le immersioni nelle piscine che poteva.Nel frattempo soffriva terribilmente perché gli standard di cura sia sui treni dei malati sia all'Asile dove sostavano gli infermi gravi al santuario non erano affatto come sono ora. Le ferite peggiorarono, le crisi epilettiche si acuirono, ma ogni volta, invitato con forza a desistere da quasi tutti, John ribadiva la sua ferma intenzione a restare. Dopo la decima immersione nelle piscine, uscì e non ebbe più crisi epilettiche. Nelle ore e i giorni successivi la sua guarigione divenne totale. Per non allarmare (o forse perché anche se non c'era Whatsapp gli uomini tendevano a comunicare così, con meno del minimo indispensabile), mandò un breve telegramma alla moglie: «Sto meglio, Jack».

La Guerra Grande
Ep. 46: La resa di Anversa e la battaglia di Arras (1-10 ottobre 1914)

La Guerra Grande

Play Episode Listen Later Dec 8, 2024 50:43


La morsa tedesca su Anversa si stringe sempre di più, costringendo perfino i rinforzi britannici giunti via mare a ritirarsi. Nel frattempo, nella regione dell'Artois, nel nord della Francia, le forze della République e quelle imperiali si affrontano nell'ennesimo scontro della corsa al mare.Seguimi su Instagram: @laguerragrande_podcastSe vuoi contribuire con una donazione sul conto PayPal: podcastlaguerragrande@gmail.comScritto e condotto da Andrea BassoMontaggio e audio: Andrea BassoCon la partecipazione di Valerio Bioglio e Fabio Cassanelli.Fonti dell'episodio:Antwerpen kapituliert, Friedrich Ebert Stiftung, 2014 Arras, Lens–Douai and the Battles of Artois, Michelin, 1919 Artois, Treccani John Ashley, Transcriptions from the East Suffolk Gazette, 1916 Adrien de Gerlache de Gomery, The Siege of Antwerp, 1914 J. E. Edmonds, Military Operations France and Belgium, 1914: Antwerp, La Bassée, Armentières, Messines and Ypres October–November 1914, History of the Great War Based on Official Documents by Direction of the Historical Section of the Committee of Imperial Defence, 1925 Peter Hart, La grande storia della Prima Guerra Mondiale, Newton & Compton, 2013 D. Jerrold, The Royal Naval Division, Imperial War Museum and N & M Press, 2009 Louis Maud'Huy, Dictionnaire Larousse du XXe Siècle, 1931 Jean Pelseneer, Adrien de Gerlache de Gomery, Biographie nationale, Emile Bruylant, 1976 J. Sheldon, The German Army on Vimy Ridge 1914–1917, Pen & Sword, 2008 Edward Spears, Liaison 1914, Heinemann, 1930 Hew Strachan, The First World War: To Arms. University Press, 2001 The Diary of Arthur L. Linfoot, 58th Field Ambulance, R.A.M.C.In copertina: Soldati tedeschi di guardia nelle prime linee sul fronte di Arras, dal Bundesarchiv.

La Guerra Grande
Ep. 45: L'assedio di Anversa e la corsa al mare (10 settembre - 3 ottobre 1914)

La Guerra Grande

Play Episode Listen Later Nov 24, 2024 47:01


Le forze belghe del re Alberto cercano di fare il possibile per dare filo da torcere ai Tedeschi. Tra allagamenti controllati e sabotatori in bicicletta, l'esercito belga riesce per un po' a contenere gli assalti dell'esercito imperiale. Nel frattempo, nel nord della Francia, Joffre e Von Falkenhayn si sfidano in una serie di aggiramenti reciproci.Seguimi su Instagram: @laguerragrande_podcastSe vuoi contribuire con una donazione sul conto PayPal: podcastlaguerragrande@gmail.comScritto e condotto da Andrea BassoMontaggio e audio: Andrea BassoFonti dell'episodio:E. Bartholomew, Early Armoured Cars, Osprey Publishing, 1988 A. Clayton, Paths of Glory: The French Army 1914–18, Cassell, 2003 Werner Conze, Beseler, Hans von, Neue Deutsche Biographie, 1955 R. A. Doughty, Pyrrhic Victory: French Strategy and Operations in the Great War, Belknap Press, 2005 J. E. Edmonds, Military Operations France and Belgium, 1914: Antwerp, La Bassée, Armentières, Messines and Ypres October–November 1914, History of the Great War Based on Official Documents by Direction of the Historical Section of the Committee of Imperial Defence, 1925 R. T. Foley, German Strategy and the Path to Verdun: Erich Von Falkenhayn and the Development of Attrition, 1870–1916, Cambridge University Press, 2007 Edward Albert Gait, Census of India, 1911 M. O. Humphries, J. Maker, Der Weltkrieg: 1914 The Battle of the Frontiers and Pursuit to the Marne, Germany's Western Front: Translations from the German Official History of the Great War, Wilfrid Laurier University Press, 2013Maddison, Growth of World Population, GDP and GDP Per Capita before 1820 Claude Markovits, Indian Expeditionary Force, 1914-1918 Online, 2018 George Morton-Jack, Warfare 1914-1918 (India), 1914-1918 Online, 2023 Indy Neidell, Welcome to the dirt – The beginning of trench warfare, The Great War, 2014 Indy Neidell, The russian war machine and the race to the sea, The Great War, 2014 Piccardia, Treccani John Riddick, The History of British India: a chronology, Greenwood Publishing Group, 2006 J. Sheldon, The German Army on the Somme 1914–1916, Leo Cooper, 2005 Hew Strachan, The First World War: To Arms. University Press, 2001 L. J. van der Essen, The Invasion and the War in Belgium From Liège to the Yser, T. F. Unwin, 1917 H. P. Willmott, La Prima Guerra Mondiale, DK, 2006In copertina: Autoblinda Minerva in azione negli scontri attorno ad Anversa, fine settembre 1914.

La Guerra Grande
Ep. 44: Nelle nostre tani da conigli (12-30 settembre 1914)

La Guerra Grande

Play Episode Listen Later Nov 10, 2024 36:14


Galvanizzato dal successo ottenuto durante la battaglia della Marna, Joffre comanda una nuova offensiva nel settore del fiume Aisne, destinata però ad esaurirsi rapidamente a causa del logoramento degli Alleati e alla resistenza dell'esercito imperiale. Il nuovo capo di stato maggiore germanico, il generale Von Falkenhayn, si rende conto che dovendo combattere su due fronti, se vuole avere una qualche possibilità di successo, deve annientare una spina nel fianco dimenticata ad Anversa alcune settimane prima...Seguimi su Instagram: @laguerragrande_podcastSe vuoi contribuire con una donazione sul conto PayPal: podcastlaguerragrande@gmail.comScritto e condotto da Andrea BassoMontaggio e audio: Andrea BassoFonti dell'episodio:11248 Sächsisches Kriegsministerium, Nr. 8054 Christine M. Bolli, Fact and fiction: The explosion of Reims Cathedral during World War I, Smarthistory, 2020 Chemin Des Dames, Treccani Michael Duffy, Karl Von Einem, firstworlwar, 2009 J. E. Edmonds, Military Operations France and Belgium, 1914: Antwerp, La Bassée, Armentières, Messines and Ypres October–November 1914, History of the Great War Based on Official Documents by Direction of the Historical Section of the Committee of Imperial Defence, 1925 R. T. Foley, German Strategy and the Path to Verdun: Erich Von Falkenhayn and the Development of Attrition, 1870–1916, Cambridge University Press, 2007 Franck Hanot, Frédéric Simien, Regard géologique sur le Chemin des Dames, Chemins de Mémoire, Ministère des Armées Peter Hart, La grande storia della Prima Guerra Mondiale, Newton & Compton, 2013 M. O. Humphries, J. Maker, Der Weltkrieg: 1914 The Battle of the Frontiers and Pursuit to the Marne, Germany's Western Front: Translations from the German Official History of the Great War, Wilfrid Laurier University Press, 2013 Donald C. Richter, Chemical Soldiers: British Gas Warfare in World War I, University Press of Kansas, 1992 Hew Strachan, To Arms. The First World War, Oxford University Press, 2001 Hew Strachan, Shells Crisis of 1915, 1914-1918 Online, 2016 The Alaska Daily Empire, 26/09/1914 Thilo Vogelsang, Hausen, Max Freiherr von, Neue Deutsche Biographie, 1969 H. P. Willmott, La Prima Guerra Mondiale, DK, 2006In copertina: Illustrazione di Hilary Jane Morgan da un volume illustrato del 1915. La fanteria francese attraversa il fiume Aisne in equilibrio su l'unico binario sopravvissuto all'esplosione di un ponte ferroviario demolito dai Tedeschi, 13 settembre 1914.

PUCK  DROP PODCAST
Puck Drop Podcast Summer Edition S03E01 - Quando l'hockey fu disciplina delle Olimpiadi estive

PUCK DROP PODCAST

Play Episode Listen Later Jul 30, 2024 14:55


In onore delle Olimpiadi estive in corso, inauguriamo la terza edizione della Summer Edition di Puck Drop Podcast con una storia romantica e pionieristica: quella dei Winnipeg Falcons, primi vincitori di un torneo olimpico di hockey su ghiaccio. Era il 1920 ed erano le Olimpiadi estive. Già, proprio così.*** La Summer Edition di Puck Drop Podcast vi accompagnerà per tutta l'estate e fino a settembre inoltrato con puntate legate alla storia dell'hockey e della NHL, finché non sarà tempo di rituffarci nel campionato più spettacolare del mondo ***

La Guerra Grande
Ep. 31: Kulturkampf (23-27 agosto 1914)

La Guerra Grande

Play Episode Listen Later Jun 2, 2024 35:55


(ATTENZIONE! NELLA REGISTRAZIONE DELL'EPISODIO CI SONO ALCUNI PROBLEMI AUDIO DOVUTI A CONDIZIONI DI REGISTRAZIONE NON OTTIMALI, CHIEDO SCUSA IN ANTICIPO)In questo episodio ci riacclimatiamo al fronte occidentale, cercando di riassumere un po' cosa successo nel corso della battaglia delle frontiere. Scopriremo anche che cosa pensassero le persone comuni del primo mese di guerra tra Francia e Germania. Nell'ultima parte dell'episodio, il brutale sacco di Lovanio compromette definitivamente l'immagine dell'Impero Tedesco di fronte al mondo.Seguimi su Instagram: @laguerragrande_podcastScritto e condotto da Andrea BassoMontaggio e audio: Andrea BassoCon la partecipazione di Zeno Du Ban, Elia Giuliani, Daniele Lisjak, Federico Menis, Alberto Pisano, Giulia Ribolli, Matteo Ribolli e Andrea Scalise.Fonti dell'episodio:Maartje Abbenhuis, The Art of Staying Neutral. The Netherlands in the First World War, 1914–1918, Amsterdam University Press, 2006 Jean-Jacques Becker, Willingly to War. Public Response to the Outbreak of War, 1914-1918-online, 2015 Irvin S. Cobb, The Grapes of Wrath, Saturday Evening Post, 1914 James Edmonds, Military Operations France and Belgium, 1914: Mons, the Retreat to the Seine, the Marne and the Aisne August–October 1914, Macmillan, 1926 Cees Fasseur, Wilhelmina. De Jonge Koningin, Balans, 1998 Gertrud Köbner, Drei Monate kriegsgefangen. Erlebnisse einer Deutschen in Frankreich, Kronen Verlag, 1915 Alan Kramer, Dynamic of Destruction: Culture and Mass Killing in the First World War, Oxford University Press, 2007 Hélène Leclerc, Diaries of Women in Captivity. The Internment of German and Austrian Civilians during the First World War as Depicted in the Testimonies of Gertrud Köbner, Helene Schaarschmidt and Helene Fürnkranz, Revue belge de Philologie et d'Histoire, 2020 Paul Moeyes, Buiten schot: Nederland tijdens de Eerste Wereldoorlog: 1914-1918, De Arbeiderspers, 2001 Indy Neidell, Armed Neutrality - The Netherlands In WW1, The Great War, 2016 Edwin Ruis, Spynest. British and German Espionage from Neutral Holland 1914–1918, The History Press, 2016 Barbara Tuchman, The Guns of August, 1962 S. Van den Bossche, Jan van Nijlen: Biografie, Lannoo, 2005 John Williams, The Flames of Louvain: Total War and the Destruction of European High Culture in Belgium by German Occupying Forces in August 1914, The Great War in Belgium and the Netherlands: Beyond Flanders Fields, Macmillan, 2018In copertina: soldati belgi aiutano un loro commilitone ferito nei dintorni di Anversa, settembre 1914. Ricolorizzazione di Doug (DBColour).

COSMO Radio Colonia
Da Amburgo a Gioia Tauro: porti europei uniti contro le mafie

COSMO Radio Colonia

Play Episode Listen Later Feb 1, 2024 23:20


Le vie della cocaina portano ad Amburgo e Anversa, Gioia Tauro e Rotterdam. E Belgio e Olanda lo sanno bene: con la droga dilagano anche corruzione e violenza. L'alleanza dei porti appena lanciata dall'UE vuole combatterle, ci spiega Cristina Giordano, come cerca di fare Amburgo. Con il giornalista Michele Albanese parliamo dei traffici mafiosi nei porti italiani. Preoccupa intanto la diffusione del Fentanyl, che fa disperare l'America. Ma perché è così pericoloso? Von Francesco Marzano.

il posto delle parole
Maria Giuseppina Muzzarelli "Tutte le perle del mondo"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Dec 10, 2023 27:53


Maria Giuseppina Muzzarelli, Luca Molà, Giorgio Riello"Tutte le perle del mondo"Storie di viaggi, scambi e magnifici ornamentiIl Mulinowww.mulino.it«… questo vezzo di perle… Io voglio che il duca me lo comperi…perché io ne ho grandissima voglia»Eleonora di Toledo«alcuno di quegli huomini stringendosi il naso con un morso di corno, & ungendosi gli orecchi con un oglio, …con un sacchetto al fianco, si calano giù per quella corda; e quanto più presto possono, empiono il sacchetto, o canestrello pieno di quelle ostreghe»Viaggio dell'Indie orientali, di Gasparo Balbi, gioielliero venetiano, 1590Rare e preziose, le perle hanno ispirato artisti e scrittori, conquistato in ogni epoca il favore di uomini e donne che le hanno incluse fra gli ornamenti prediletti. Culturalmente assai dense, sono emblema del lusso, della raffinatezza e della purezza, sinonimo delle vette di perfezione che può raggiungere madre natura. La Venere botticelliana fuoriesce da una conchiglia marina, quasi fosse una perla, evocando eterne nascite, un ciclo perennemente rinnovato di amore e procreazione. Allo stesso tempo simboleggiano anche dolore e perdita: quante perle nei funerali più chic... Il libro ci propone un viaggio avventuroso, dal Nuovo Mondo all'Asia, dal Venezuela al golfo Persico e a quello di Mannar, dalle piazze dello smercio più frenetico, come Venezia, Anversa e Siviglia, alla Cina e al Giappone: come venivano pescate le perle? chi le commerciava? chi le indossava? come giungevano nelle botteghe di orafi dalle mani sapienti e da lì, sotto forma di splendidi gioielli, nelle corti sfarzose a decorare i corpi e le vesti di re, regine, cortigiane e cortigiani? E quali erano i loro altri usi? Se il linguaggio che parlavano era soprattutto quello del potere, del prestigio e della bellezza, mille sono le sfumature che accompagnano la fortuna delle piccole sfere bianche e luminescenti lungo i secoli e fino ai giorni nostri.Maria Giuseppina Muzzarelli ha insegnato Storia medievale, Storia delle città e Storia e patrimonio culturale della moda nell'Università di Bologna. Fra i suoi numerosi libri per il Mulino: «Guardaroba medievale. Vesti e società dal XIII al XVI secolo» (nuova ed. 2008), «Un'italiana alla corte di Francia. Christine de Pizan, intellettuale e donna» (nuova ed. 2017), «Andare per le vie italiane della seta» (2022). Luca Molà ha tenuto la cattedra di Storia dell'Europa Rinascimentale all'European University Institute di Firenze e insegna Storia del Rinascimento nell'Università di Warwick (UK). Le sue ricerche si incentrano sulla storia dei commerci e delle comunità mercantili, dell'innovazione tecnica e della cultura materiale tra Medioevo e prima età moderna, con una particolare attenzione al mondo della seta e agli scambi tra Venezia e l'Asia.Giorgio Riello insegna Storia globale dell'Età moderna all'European University Institute di Firenze ed è docente di Storia globale all'Università di Warwick (UK). Nel 2011 ha ricevuto il prestigioso Philip Leverhulme Prize. È autore di numerose pubblicazioni sulla storia della moda, del tessile e del design in Europa e Asia in età moderna.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

SLICE
#142 Shelton vince il suo primo torneo a Tokyo

SLICE

Play Episode Listen Later Oct 23, 2023 20:47


La vittoria di #Shelton a Tokyo su #Karatsev; quella di un rinato Monfils a #Tokyo e di un concentrato Bublik ad Anversa; le sorprese #Kotov, #Mochizuki e #Giron; i primi passi di #Prizmic e #Blockx; i top 30 di #Paolini e i primi 100 di #Cobolli; le sparate di #Binaghi. Tutto nel nuovo SLICE! =================

Start - Le notizie del Sole 24 Ore
A Lisbona per il Web Summit, ad Anversa per il Momu e a Parigi per Le Toucher du vin

Start - Le notizie del Sole 24 Ore

Play Episode Listen Later Oct 22, 2023 10:42


Dialoghi incrociati fra arte e moda, tradizione e hi-tech, gusto e tatto. Tre città che incrociano mondi e culture diverse. Ad Anversa, un viaggio fra le opere di Louise Bourgeois e gli abiti di Simone Rocha. A Lisbona, gli indirizzi segreti dell'attrice svedese Alicia Vikander. A Parigi, un insolito metodo per gustare champagne attraverso le stoffe. E nella versione weekend di Start vi proponiamo un altro modo insolito di festeggiare la vendemmia: un corso di pittura col vino.

Start - Le notizie del Sole 24 Ore
A Lisbona per il Web Summit, ad Anversa per il Momu e a Parigi per Le Toucher du vin

Start - Le notizie del Sole 24 Ore

Play Episode Listen Later Oct 22, 2023 11:28


Dialoghi incrociati fra arte e moda, tradizione e hi-tech, gusto e tatto. Tre città che incrociano mondi e culture diverse. Ad Anversa, un viaggio fra le opere di Louise Bourgeois e gli abiti di Simone Rocha. A Lisbona, gli indirizzi segreti dell'attrice svedese Alicia Vikander. A Parigi, un insolito metodo per gustare champagne attraverso le stoffe. E nella versione weekend di Start vi proponiamo un altro modo insolito di festeggiare la vendemmia: un corso di pittura col vino.

Mani in Alto
Ep. 1 | Una cascata di Diamanti

Mani in Alto

Play Episode Listen Later Jun 6, 2023 37:36


di Paolo Roversi | Una produzione BPER Banca e storielibere.fm |2003. Anversa, Belgio. La sera di San Valentino. Nel Diamond Center si trovano diamanti, oro, contanti e altri preziosi di altissimo valore. Una banda penetra nel caveau: vengono svuotate oltre 200 cassette di sicurezza per un valore di circa 150 milioni di dollari.

Non Aprite Quella Podcast
S04 E03 Il Caso Notarbartolo - La rapina del secolo

Non Aprite Quella Podcast

Play Episode Listen Later Feb 1, 2023 52:09


È il giorno di San Valentino del 2003, siamo in Belgio. Una banda di ladri italiani si è ritrovata ad Anversa con un unico obbiettivo: entrare nel caveu protetto dal più sofisticato apparato di sicurezza del mondo per portarsi via un bottino da 200 milioni di euro. Prima di riuscirci dovranno passare oltre 10 livelli di protezione e sfuggire ai reparti d'elité della polizia belga, la temibile “Diamond Squad”. Leggi: "Rubare l'impossibile" - di Leonardo Notarbartolo Seguici su Instagram per video esclusivi e molto altro: @nonapritequellapodcast Per sponsor, collaborazioni o semplici mail: nonapritequellapodcast@gmail.com Segui Matteo su Instagram: @matteo.lenardon Segui Pedar su Instagram: @iosonopedar Segui J-Ax su Instagram: @j.axofficial Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

il posto delle parole
Anna Orlando "Rubens a Genova"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jan 4, 2023 18:11


Anna Orlando"Rubens a Genova"Palazzo Ducale, Genovahttps://palazzoducale.genova.itPalazzo Ducale ospita, fino al 5 febbraio 2023, una straordinaria esposizione per raccontare la grandezza di Peter Paul Rubens e il suo rapporto con la città.La mostra è prodotta dal Comune di Genova con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura ed Electa, e nasce in occasione del quarto centenario della pubblicazione ad Anversa del celebre volume di Pietro Paolo Rubens, Palazzi di Genova (1622).La curatela è di Nils Büttner, docente della Staatliche Akademie der Bildenden Künste Stuttgart nonché Chairman del Centrum Rubenianum di Anversa, e di Anna Orlando, independent scholar genovese, co-curatrice della mostra L'Età di Rubens tenutasi a Palazzo Ducale nel 2004.Rubens soggiornò in diverse occasioni a Genova tra il 1600 e il 1607, visitandola anche al seguito del Duca di Mantova, Vincenzo I Gonzaga, presso cui ricopriva il ruolo di pittore di corte. Ebbe così modo di intrattenere rapporti diretti e in alcuni casi molto stretti con i più ricchi e influenti aristocratici dell'oligarchia cittadina. All'interno della mostra spiccano oltre venti dipinti di Rubens, provenienti da musei e collezioni europee e italiane che, sommati a quelli già presenti in città, raggiungono un numero come non vi era a Genova dalla fine del Settecento; da quando, cioè, la crisi dell'aristocrazia con i contraccolpi della Rivoluzione Francese diede avvio a un'inesorabile diaspora di capolavori verso le collezioni del mondo. A partire dal nucleo rubensiano, il racconto del contesto culturale e artistico della città nell'epoca del suo maggiore splendore viene completato da dipinti degli autori che Rubens per certo vide e studiò (Tintoretto e Luca Cambiaso); che incontrò in Italia e in particolare a Genova durante il suo soggiorno (Frans Pourbus il Giovane, Sofonisba Anguissola, Bernardo Castello e Aurelio Lomi, presente in mostra con un dipinto della Collezione Doria Pamphilj), o con cui collaborò (Jan Wildens e Frans Snyders).Con Rubens, e attraverso ciò che vide e conobbe, viene raccontata la storia della Repubblica di Genova all'apice della sua potenza quando, all'inizio del Seicento, conobbe un periodo di singolare vivacità non soltanto economica e finanziaria, ma anche culturale e artistica.Tra le opere che tornano a Genova, create da Rubens su commissione dei più agiati e potenti tra i genovesi di allora, si possono menzionare: il Ritratto di Violante Maria Spinola Serra del Faringdon Collection Trust, una dama finora senza nome, che grazie agli studi in preparazione della mostra è ora riconoscibile. Il San Sebastiano, proveniente da una collezione privata europea e mai esposto in Italia, che, grazie a un importante ritrovamento documentario, può ora riferirsi alla committenza del celebre condottiero Ambrogio Spinola. È esposto per la prima volta in Italia anche il giovanile Autoritratto, con un Rubens all'incirca ventisettenne, che un collezionista privato ha offerto come prestito a lungo termine alla Rubenshuis di Anversa e che eccezionalmente torna nel Paese dove fu eseguito, intorno al 1604.Rubens a Genova, a cura di Nils Büttner e Anna Orlando, è prodotta dal Comune di Genova con Fondazione Palazzo Ducale per la Cultura e la casa editrice Electa, e grazie al supporto e alla partecipazione dello Sponsor Unico Rimorchiatori Riuniti S.p.A.Sedici le sezioni della mostra dove sono esposti insieme a dipinti anche disegni, arazzi, arredi, accessori preziosi e volumi antichi. Oltre cento opere, tra cui trenta ascrivibili all'universo artistico di Rubens, a dimostrare la grandezza della città ligure visitata da uno dei maggiori artisti di tutti i tempi. Una selezione che conferma quell'appellativo di Superba dato a Genova, dove Rubens ha soggiornato più volte tra il 1600 e il 1607. Una scelta che consente, inoltre, di ripercorrere e in molti casi di ricomporre i rapporti con il patriziato genovese, che si sono protratti anche dopo il ritorno ad Anversa del maestro.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it

Start - Le notizie del Sole 24 Ore
Fra montagna e design, idee per una nuova ed essenziale autenticità

Start - Le notizie del Sole 24 Ore

Play Episode Listen Later Nov 6, 2022 8:29


Progetti fra arte e natura per un nuovo turismo fra Alpi e Appennini, il design che riprende e rielabora il “less is more” degli anni 90. Nella versione Weekend di Start parliamo anche della ricchezza di Anversa e del futuro di Tom Ford. E ci salutiamo con i versi di William Blake

Start - Le notizie del Sole 24 Ore
Fra montagna e design, idee per una nuova ed essenziale autenticità

Start - Le notizie del Sole 24 Ore

Play Episode Listen Later Nov 6, 2022 7:44


Progetti fra arte e natura per un nuovo turismo fra Alpi e Appennini, il design che riprende e rielabora il “less is more” degli anni 90. Nella versione Weekend di Start parliamo anche della ricchezza di Anversa e del futuro di Tom Ford. E ci salutiamo con i versi di William Blake

Racchette
Episodio 16: Sovranità tennistica

Racchette

Play Episode Listen Later Oct 24, 2022 71:13


Altra grande settimana per il tennis italiano con la finale tutta azzurra a Napoli vinta da Musetti e il titolo Challenger di Bellucci a Vilnius. E poi Stoccolma, Anversa e tanto altro.

Sentiti Libera
Mocro mafia. La conquista armata dei porti del Nord Europa

Sentiti Libera

Play Episode Listen Later Oct 23, 2022 23:19


Soldi, droga, violenza. La Mocro mafia è diventata una delle organizzazioni più potenti al mondo: nata e sviluppata in Olanda, negli ultimi anni ha provocato una forte ondata di violenza, tra attentati, esecuzioni, omicidi di figure pubbliche. In mezzo: una faida per il controllo dei porti del Nord Europa, tra Rotterdam e Anversa, da cui passano tonnellate di droga. Il nuovo episodio di Sentiti Libera a cura di Giovanni Soini e con il montaggio di Sofia Nardacchione, con le voci di Floriana Bulfon e Massimiliano Sfregola.

Tunnel
#97 - 50 Sonck

Tunnel

Play Episode Listen Later Sep 8, 2022 85:21


In questa puntata- Focus: il giornalista Alec Cordolcini ci porta alla scoperta del calcio in Belgio- 100xTunnel: dalla posizione 28 alla posizione 22 della classifica dei giocatori più Tunnel di sempre

il posto delle parole
Umberto Sebastiano "Il mondo finirà di notte"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jul 7, 2022 21:29


Umberto Sebastiano"Il mondo finirà di notte"Nutrimenti Edizionihttps://www.nutrimenti.net/Tutto ha inizio con una spilla da balia che s'impiglia in un bottone, e strappa. Lei, la spilla, si chiama Kyara: sedici anni, anfibi, capelli corti e ossigenati, passo deciso mentre va alla riunione clandestina del circolo femminista di poesia. Il bottone in cui s'impiglia è Alex, che tiene moltissimo alla camicia abbottonata fino al collo perché vestirsi come un mod e suonare in un gruppo, quando hai diciassette anni a Pordenone ed è il 1981, è il modo per non lasciarsi soffocare. Lei insegue la poesia, lui il sogno della musica, e così si incontrano. Anzi, si scontrano. Talmente forte che, nell'urto, la camicia di Alex si strappa. E in quell'istante, un sentimento che nessuno dei due ha mai provato li unisce e, unendoli, proprio come una spilla da balia, li lacera. Per Alex e Kyara è una vertigine, l'inizio di un grande amore e di un viaggio alla scoperta delle gioie del corpo e degli abissi dell'anima, perché questo grande desiderio che tutto consuma è anche uno strappo alle regole del branco e di una provincia sorda, maschilista e violenta. Con una colonna sonora che dà ritmo ad amicizie e tradimenti, complotti e bassezze, genitori incapaci di capire e figli che scappano di casa, incursioni nelle parti più buie del giorno e più luminose della notte, la storia di Alex e Kyara disegna una parabola che, toccando il suo punto più alto, tocca anche quello più basso: il luogo dove l'amore e la morte si congiungono.Umberto Sebastiano si è occupato di cultura e spettacoli per L'Unità e ha scritto per Duel e Nocturno. Ha collaborato con Left, con L'Espresso, con il periodico digitale Doppiozero e pubblica reportage su Il Primo Amore. Ha scritto per programmi Rai e Mediaset come Target e Tempi Moderni ed è stato per molti anni uno degli autori dell'Eredità. Ha pubblicato due libri per bambini nella collana editoriale Lilliput, vincitrice del Premio Andersen 2017: Tilda e la luna e Tilda e le parole magiche, illustrati da Valeria Petrone. Nel 2020 ha scritto e ha dato voce, insieme a Silvia Costa, al radiodramma Ecfrasi della finestra, con musiche originali di Claudio Rocchetti. E sempre nel 2020 ha iniziato una collaborazione con l'artista Patrick Tuttofuoco da cui sono nati il racconto Like They Were Eternal e l'audio piece Always and Forever, realizzato insieme al musicista Nicola Ratti. Nel 2021 ha firmato i testi di La Femme Au Marteau, creazione teatrale di Silvia Costa in scena a Valence, Rennes, Parigi, Anversa e Strasburgo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Discoball
Episodio 13: Il Festival di Tomorrowland

Discoball

Play Episode Listen Later Jun 30, 2022 24:13


Ogni estate, a metà strada tra Anversa e Bruxelles, prende vita un mondo fantastico, un parco di divertimenti a tema musicale dove si esibiscono i migliori dj internazionali di fronte alle 400 mila fortunate persone che sono riuscite a trovare un biglietto. Benvenuti a Tomorrowland, il festival dei festival.See omnystudio.com/listener for privacy information.

Product Guru's
#135 Giseli Anversa - Como é solitário ser Líder

Product Guru's

Play Episode Listen Later May 25, 2022 60:17


Você já parou para pensar como é solitário liderar? Muita gente quer subir na carreira, liderar e ter um time mas em momento algum param e pensam no peso do cargo, da responsabilidade afetiva das pessoas que vão integrar o time dele. Teu chefe tem expectativas sobre você. Seu time tem expectativas sobre você. Você quer performar, mostrar que dá conta do recado. Mas não tem hardskill ali no meio do caminho, é softskill na veia, o dia todo. Existe duas frases que devem ser mencionados para você gravar. "As vezes a empresa perde um excelente senior e ganha um péssimo líder." "Liderança não é meritocracia do operacional." (essa dita no episódio 103 pelo Bernard de Luna) Perfil da Giseli: https://bit.ly/3PGVMeL ________________________________________________________________________

Tutti pazzi per Bruxelles!
Il lato forte dei premier europei

Tutti pazzi per Bruxelles!

Play Episode Listen Later Apr 13, 2022 22:35


Nell'episodio 5:1) Da Brigitte Macron ad Anikó Orban, da Olena Zelenska a Britta Scholz, da Amelie Michel a Carrie Johnson. Chi sono e che influenza hanno le "first lady" al fianco dei leader e dietro le quinte del potere politico.2) Ad Ostenda e Anversa, una banda di ladri di orologi da polso mette a segno due furti (valore 350 mila euro a pezzo).3) I ricercatori hanno sperimentato un nuovo ceppo di microalga clorella che promette di eliminare l'eccesso di odore e sapore di pesce oggi sgraditi.

il posto delle parole
LInda Tugnoli "Blu. I colori dell'arte"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Feb 11, 2022 16:47


Linda Tugnoli"Blu. I colori dell'arte"venerdì 11 febbraio 2022, ore 21.15, Rai5https://www.rai.it/rai5/Art NightUn periodo bluE se provassimo a guardare la storia dell'arte da una prospettiva diversa? Partendo da un colore, per esempio il blu? E mentre Neri Marcorè ci canta “Il cielo è sempre più blu…” ecco i due documentari proposti nella puntata in onda venerdì 11 febbraio a partire dalle 21.15 su Rai5Blu. I colori dell'arte. Un documentario di Mark in video prodotto in collaborazione con Rai Cultura. I colori sono ovunque intorno a noi, permeano il nostro mondo, abitano la nostra vita in ogni sua piega: dall'arte, alla natura, alla moda, al make up, fino ad arrivare alla scelta di una automobile o di un elettrodomestico. Ma i pigmenti, le misteriose sostanze che servono a dare colore alle cose, sono invece rari, anzi, rarissimi, e quasi sempre nella storia sono stati scoperti per caso, perché la Natura si tiene ben stretta i suoi segreti. Per i colori si sono combattute guerre, come per il rosso di cocciniglia proveniente dal Nuovo Mondo; intere economie sono fiorite e poi crollate, come è accaduto con l'industria medievale del guado. La storia del blu è la storia di una rimonta affascinante: inesistente nella preistoria, poco amato dai greci e dai romani che gli preferivano il rosso come simbolo della regalità, nel Medioevo diventa il colore dei re di Francia e del manto della Vergine, delle volte stellate dei mosaici bizantini e dei cieli giotteschi; spopola addirittura nel Rinascimento, dove il costo dell'esoso oltremare è molto spesso a carico dei committenti, nei contratti dei grandi pittori. Oggi, dicono i sondaggi, è il colore preferito dell'Occidente. La storia di un colore che attraversa l'intera storia dell'arte – non solo quella occidentale – e la storia del mondo, raccontata in eccezionali location dalle pitture parietali del neolitico a Rignano Garganico, fino al Museo Egizio di Torino - dove il Direttore Christian Greco parla del blu egizio, il primo pigmento artificiale dell'umanità - passando per la Cappella degli Scrovegni a Padova – ripresa nell'unica settimana all'anno in cui è chiusa al pubblico, mentre i restauratori dell'ICR fanno il monitoraggio annuale delle superfici pittoriche - la Basilica di Assisi, la Galleria di Arte Moderna e Contemporanea di Roma - che possiede preziosi dipinti in cui il blu è protagonista: Monet, Cezanne, e l'opera 32 mq di mare di Pino Pascali – fino a Villa Farnesina a Roma, dove l'Accademico dei Lincei Antonio Sgamellotti, ha scoperto l'utilizzo del blu egizio nel Trionfo di Galatea di Raffaello. Il blu egizio, infatti, all'epoca di Raffaello era scomparso da secoli…Il blu è sempre stato un pigmento difficile, elusivo: dal blu di lapislazzuli, o ultramarino, proveniente dalle montagne dell'Afghanistan e più caro dell'oro, al blu egizio, primo colore artificiale dell'umanità, creato quasi cinquemila anni prima dell'invenzione della chimica; dai blu artificiali settecenteschi, come il blu di Prussia, il blu cobalto, il blu di Brema, tutti vagamente pericolosi, che servirono agli impressionisti per le loro famose ombre colorate, alla sensazionale scoperta dell'YlnMn, un blu stabile e brillante scoperto per caso da Mas Subramanian, Distinguished Professor alla Oregon State University di Corvallis, intervistato eccezionalmente in questo documentario.E ancora immagini dalla Sinagoga Fausto Levi di Soragna (Parma), dalle piantagioni di guado ad Ancona, dal Museo diocesano e pinacoteca di Ancona, dall'Oratorio di San Giovanni e Orto Botanico di Urbino, fino alla Fabbrica di colori Maimeri di Milano. E interviste a Sandro Baroni, docente di Tecniche Artistiche alla Milano Painting Academy, Francesca Capanna, Direttore della Scuola di Alta Formazione dell'Istituto Centrale per il Restauro, Carlo Giantomassi, restauratore, Ulderico Santamaria, docente Scienza dei materiali Università della Tuscia, Roberta Tonnarelli, conservatrice Sinagoga Museo ebraico Fausto Levi di Soragna, Massimo Baldini, maestro tintore, Virginia Lapenta, curatrice a Villa Farnesina - Roma, Gianni Maimeri, Fondazione Maimeri, Chiara Stefani e Giovanna Coltelli, storiche dell'arte Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea – Roma, Paola Carnazza, restauratrice della Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea - Roma, Vittoria Coen, storica e critica d'arte.La serata di Art Night prosegue con il documentario Ettore Spalletti. Così com'è, dedicato a uno dei grandi nomi dell'arte contemporanea mondiale, scultore e pittore tra i più apprezzati del Novecento, che ha esposto a Venezia, Parigi, New York, Anversa. Linda Tugnoli vive tra Roma – dove lavora come autrice e regista di documentari, soprattutto per la Rai – e la campagna sabina, dove abita in un casale con il marito, tre figli, un orto, una serra e svariati cani di grossa taglia che periodicamente devastano l'orto e la serra. Ha contratto anni fa quello che gli inglesi chiamano il bug del giardiniere: una spiccata tendenza a parlare troppo di piante e di fiori. Il nuovo romanzo, "L'ordine delle cose" è pubblicato da Nord Edizioni.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

The Italian Job
Episodio 1: Leonardo Notarbartolo, una cascata di diamanti e un panino al salame

The Italian Job

Play Episode Listen Later Jan 19, 2022 24:08


La storia del furto di diamanti compiuto ad Anversa dall'italiano Leonardo Notarbartolo e dalla sua banda. Una rapina perfetta che sembra uscita dalla penna di uno sceneggiatore hollywoodiano se non fosse stato per un maledetto panino al salame.See omnystudio.com/listener for privacy information.

Transição Trabalhista
Gestão de RH Made In Brazil - Bate-papo Com Amanda Zerbinatti Anversa

Transição Trabalhista

Play Episode Listen Later Dec 8, 2021 44:54


Será que é possível profissionais brasileiros construírem suas carreiras em RH no exterior? Quais competências precisam desenvolver? Como encarar diferentes culturas? Existem muitas diferenças no campo regulatório trabalhista? Como vem sendo a gestão da pandemia? Como anda a adaptação à Transformação Digital? Quais conselhos daria a quem planeja tentar a carreira no exterior? Confira as respostas da Amanda Zerbinatti Anversa, que está empreendendo nesta área em Santiago, no Chile! ---------------------------------- Convidamos você a conhecer e a participar da Comunidade Digital de Estudos sobre a Transição Trabalhista!! Inscreva-se gratuitamente em nossos canais digitais abaixo! LinkedIn Telegram Instagram Assine aqui e tenha conteúdos exclusivos para membros

Le dirette Facebook di Ubitennis
Diretta Ubitennis - SInner infiamma la Race per Torino (25 ott 2021)

Le dirette Facebook di Ubitennis

Play Episode Listen Later Oct 25, 2021 72:22


Jannik Sinner trionfa ad Anversa e sale all'11°posto del ranking e al 10° della Race ATP. Karatsev trionfa a Mosca, dove Kontaveit conferma il momento di forma. Ann Li vince il torneo WTA di Tenerife. Questa settimana ATP a Vienna e San Pietroburgo, WTA a Cluj Napoca e Courmayeur. Come di consueto Vanni Gibertini e Luca Baldissera (da Vienna) rispondono alle domande degli ascoltatori

Schiaffo al volo
Non ci coccoliamo abbastanza Jannik Sinner

Schiaffo al volo

Play Episode Listen Later Oct 25, 2021 69:28


Schiaffo al Volo, Episodio 21. In questa puntata del podcast il trionfo di Jannik Sinner ad Anversa. Un successo che riapre la corsa alle Finals di Torino ma che serve anche a farci riflettere: Sinner ha 20 anni ma sta già scrivendo la storia del tennis italiano. Oltre al capitolo Sinner spazio di discussione su: Musetti, Giorgi, Kontaveit e il Ministro dell'Immigrazione australiano... See acast.com/privacy for privacy and opt-out information.

Italian Podcast
News in Slow Italian #457- Italian Grammar, News, and Expressions

Italian Podcast

Play Episode Listen Later Oct 15, 2021 3:51


Inizieremo la prima parte del nostro programma con la richiesta, fatta lunedì da 10 paesi dell'UE alla Commissione europea, di etichettare l'energia nucleare come fonte verde. In seguito, commenteremo l'assegnazione del Premio Nobel per la Pace 2021 a due giornalisti investigativi indipendenti. Poi, discuteremo di uno studio, pubblicato sul numero di ottobre di Lancet Planetary Health, in cui si dice che il consumo quotidiano di carne nel Regno Unito è diminuito del 17% nell'ultimo decennio. Infine, discuteremo anche della cerimonia di premiazione dei 50 migliori ristoranti del mondo, tenutasi ad Anversa, in Belgio.    Questa settimana, vi racconteremo delle polemiche per l'affissione di una serie di manifesti pubblicitari blasfemi a Napoli. Poi, discuteremo delle proteste per l'inaugurazione a Sapri di una statua in onore di una leggendaria figura femminile, protagonista di una nota poesia del periodo risorgimentale italiano. - La crisi energetica dell'UE alimenta un acceso dibattito sulla classificazione dell'energia nucleare in Europa - Giornalisti indipendenti critici dei loro governi vincono il Premio Nobel per la Pace - Il Regno Unito consuma il 17% in meno di carne rossa - Copenhagen vanta i due migliori ristoranti del mondo - Polemica a Napoli per manifesti blasfemi - Bufera per la statua della Spigolatrice di Sapri

Talk2Biz
092 - Economia e Ecologia: como conciliar? Feat. Sergio Anversa

Talk2Biz

Play Episode Listen Later Sep 22, 2021 48:01


No #talk2biz desta semana, Bruno Garcia (@bruno_talk2biz) recebe o professor Sergio Anversa, mestre em gestão ambiental, para um papo sobre as reais possibilidades de conciliarmos o modelo econômico vigente com as questões ecológicas. Seria viável equilibrar o modelo produtivo e a dinâmica industrial atual com as premissas da sustentabilidade? O que é fato e o que é mito nestas narrativas? E as empresas, de fato vêm evoluindo em suas práticas ou ainda estão mais dispostas a propagandear ações pontuais, fazendo parecer que existe por parte delas alguma maior preocupação e compromisso com o problema ambiental (o famoso greenwashing)? O que precisa mudar na sociedade e no nosso sistema de prioridades para que continuemos em um modelo de desenvolvimento e progresso, porém sem comprometer as gerações futuras? Não deixe de ouvir! #talk2biz #podcast #marketing #gestao #estrategia #inovacao #consumo #tendencia #sustentabilidade #economia #ecologia #desenvolvimentosustentavel #mudanca #complexidade #meioambiente #capitalismo #sistemaprodutivo #industria #sustentabilidadesuperficialantropocentrica #transformacao #lideranca #cultura #ecosocialismo #natureza #producao #consumismo #mudancaclimatica #aquecimentoglobal

Tunnel
#33 - Il gatto con la scoliosi

Tunnel

Play Episode Listen Later Aug 29, 2021 113:09


In questa puntata:- Top 5: le bravate di Lamkel Zè e Bobadilla, Moriero in Albania, notizie dalla Bolivia- Focus: ci hanno lasciato entrare in Iran. Senza Ascanio.- Tchambala d'Oro: i vincitori del nostro premio di fine anno

Olympia
L'Italia cala il poker di donne sul ring di Tokyo2020

Olympia

Play Episode Listen Later Jul 11, 2021


Quattro donne, quattro moschettiere che andranno a caccia di medaglie sul ring di Tokyo. Sì perché la boxe italiana nel Sol Levante sarà rappresentata solo da ragazze, visto che peer la prima volta dall'edizione di Anversa 1920 non siamo riusciti a qualificare neppure un rappresentante maschile. E allora a inseguire il sogno di una medaglia olimpica ci saranno Irma Testa (che, ad appena 23 anni, è già alla sua seconda Olimpiade, avendo esordito a Rio2016, primi Giochi a ospitare la boxe femminile), Angela Carini, Giordana Sorrentino e Rebecca Nicoli: tutte ospiti di Dario Ricci, insieme a Emanuele Renzini, direttore tecnico della Nazionale italiana di pugilato.

Arte Svelata
Il Ratto della Sabina del Giambologna

Arte Svelata

Play Episode Listen Later Jun 5, 2021 4:38


Versione audio: Jean de Boulogne (1529-1608), il cui nome fu italianizzato in Giambologna, fu uno scultore nato a Douai (nelle Fiandre) e formatosi ad Anversa. Stabilitosi a Firenze, concluse le ricerche del tardo Manierismo elaborando soluzioni formali ardite che preannunciavano l'avvento del Barocco. Il Ratto della Sabina del Giambologna. La scultura di Giambologna è considerata […] L'articolo Il Ratto della Sabina del Giambologna proviene da Arte Svelata.

Nessun luogo è lontano
Genocidio in Rwanda: Macron ammette le responsabilità ma non la complicità

Nessun luogo è lontano

Play Episode Listen Later May 27, 2021


Siamo tornati in Myanmar, dove il braccio di ferro tra la giunta militare che ha preso il potere con un golpe il primo febbraio scorso e i cittadini dell'opposizione prosegue anche dopo essere sparito dalle prime pagine: ne abbiamo parlato con "Jessica", un'attivista birmana da poco rientrata a Yangon che si nasconde dietro un nome falso per proteggere la sua vera identità, e con Massimo Morello, giornalista esperto di Sudest asiatico, autore di reportage sul Foglio e del libro "Burma Blue", appena pubblicato da Rosenberg & Sellier. Subito dopo siamo andati in Ruanda, dove il presidente francese Emmanuel Macron in visita di Stato ha ammesso le omissioni nel genocidio del 1994 al presidente ruandese Paul Kagame: ne abbiamo parlato con Filip Reyntjens (professore emerito di diritto e politica all'Università di Anversa, grande esperto della regione dei Grandi Laghi).

Mymeantime.it
Sul fiume con Cleopatra

Mymeantime.it

Play Episode Listen Later May 3, 2021 22:44


Si pensa ormai da tanto tempo che tutto si sia potuto conoscere, scrivere e immaginare di uno dei personaggi più famosi e mitici della storia; si ritiene universalmente, quindi, che null'altro di nuovo possa incuriosire noi esseri umani riguardo alla mitica figura di Cleopatra Regina d'Egitto. Audiorivista.it ha deciso di cogliere ancora una volta la sfida dell'incontro con la donna che quasi certamente ha incarnato più di tutte le altre bellezza, fascino, senso politico, intelligenza insieme a passione e disperazione. Il varco che abbiamo trovato nella storia, stavolta ci ha portati sul Nilo; così abbiamo intervistato la figlia di Tolomeo lungo il corso notturno della leggendaria nave d'oro sulle acque del grande fiume di ritorno dai cantieri dove sono in costruzione le trecento navi con cui verrà rinforzata la flotta egiziana in vista dello scontro navale con le forze di Ottaviano. La udremo parlare tra apparente leggerezza e senso, invece, della latente drammaticità di cui lei sente la presenza nel proprio destino; ci dirà ancora di com'è arrivata a scegliere Marco Antonio e ad allearsi con lui. Ci parlerà dei suoi sogni di bambina. Ci offrirà vino condito con gusto raffinato e dolci squisiti. Alla fine, dopo tanto penare, l'intervistatore troverà il disperato coraggio di chiederle di mostrargli i suoi splendidi occhi di zaffiro viola. Testo di Filippo Roncaccia – Voci di Filippo Roncaccia e Isabella Lattanzi. Immagine: “Cleopatra prova l’effetto del veleno sugli schiavi” (particolare) – Alexandre Cabanel (1823 – 1889), Anversa, Kgl. Museum voor Schone Kunsten

BASTA BUGIE - Santi e beati
Le sei suore che durante una vera pandemia accettarono la morte per stare vicine ai malati

BASTA BUGIE - Santi e beati

Play Episode Listen Later Mar 31, 2021 14:38


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6530LE SEI SUORE CHE DURANTE UNA VERA PANDEMIA ACCETTARONO LA MORTE PER STARE VICINE AI MALATISei missionarie italiane nell'ex Zaire non abbandonarono i malati e permisero di individuare il virus di Ebola del 1995 (tasso di morte: 81%)di Ermes DovicoQuando nel 1995 scoppiò l'epidemia di Ebola, nello Zaire (oggi Repubblica Democratica del Congo) si trovavano missionarie 60 Suore delle Poverelle, istituto fondato a Bergamo nel XIX secolo dal beato Luigi Palazzolo. Nel giro di 33 giorni sei di quelle suore, tutte infermiere professionali, persero la vita nella battaglia contro il virus. La loro vicenda finì sulla stampa internazionale. Quel sacrificio - consapevole, come fu riconosciuto anche nelle motivazioni della Medaglia d'oro al valore civile - non fu vano. La loro opera, vero esempio di vicinanza cristiana ai malati, contribuì pure all'individuazione del virus.La Chiesa, in due diverse date tra febbraio e marzo, ha riconosciuto le virtù eroiche di quelle sei religiose, tutte d'origine lombarda: suor Floralba Rondi (†25 aprile 1995), che nel '52 fece parte del primo gruppo di Suore delle Poverelle a iniziare la missione nell'allora Congo Belga, e fu la prima delle sei a morire (a 70 anni), giorni dopo aver partecipato a un intervento chirurgico su un paziente con malattia ignota; suor Clarangela Ghilardi (†6 maggio '95), 64 anni; suor Danielangela Sorti (†11 maggio '95), 47 anni; suor Dinarosa Belleri (†14 maggio '95), 58 anni; suor Annelvira Ossoli (†23 maggio '95) [nella foto], 58 anni; suor Vitarosa Zorza (†28 maggio '95), 51 anni. Le singole storie della loro vocazione sono una più bella dell'altra e testimoniano una fiducia nella Provvidenza che oggi, tantopiù in tempo di Covid, bisogna recuperare.Per conoscere meglio la vicenda delle nuove venerabili, la Bussola ne ha intervistato la consorella (di stanza a Bergamo) e postulatrice generale, suor Linadele Canclini.Suor Linadele, lei ha conosciuto personalmente tutte e sei le consorelle dichiarate venerabili?Sì, le ho conosciute tutte di persona. Le ho viste operare anche nell'ex Zaire, quando sono andata nel 1992. Perciò ho potuto vedere la loro opera in un contesto di missione.Leggendo le biografie di queste suore-infermiere risalta la loro preparazione: tutte avevano una specializzazione in malattie tropicali. Insomma, non era una carità improvvisata.Allora erano tante le suore che andavano in missione. Prima di partire per l'Africa o al primo-secondo rientro in Europa, era prassi comune andare in Belgio, ad Anversa, per specializzarsi in malattie tropicali. Due di loro, suor Clarangela e suor Annelvira, erano anche ostetriche. E le do un dato che oggi farebbe scandalizzare qualcuno, ma che è gradito al buon Dio. A Kingasani, sede di un nostro grande punto maternità, nascevano ogni giorno dalle 30 alle 40 creature. Lì operava suor Annelvira, che fu soprannominata «donna della vita».In queste sei suore è evidente la vita attiva al servizio del prossimo. Allo stesso tempo dalle loro biografie, pur diverse, emerge una forte dimensione contemplativa e un grande amore per Dio. Era il segreto della loro carità?Direi proprio di sì. Noi come Suore delle Poverelle abbiamo normalmente tre ore di preghiera al giorno. Queste missionarie pregavano anche di più. Il loro orario di preghiera iniziava alle 5 del mattino. Più di una di loro, alla sera, dopo una giornata di intenso lavoro, si fermava in chiesa davanti al Tabernacolo. Capitava per esempio che suor Floralba, in ginocchio di fronte al Santissimo, venisse invitata dalle consorelle a riposarsi: «E dove volete che prenda la forza se non da qui?», rispondeva.Poi, suor Danielangela aveva chiesto il benestare per pregare tutte le notti dalle 3.30 alle 4.30. Si alzava quindi un'ora prima delle altre missionarie. La chiamavano "la trappistina", perché fin dall'inizio della sua vocazione ebbe la tendenza alla vita contemplativa. Il Signore l'ha voluta contemplativa e in missione, fino a dare completamente la vita.Può ricostruire i momenti essenziali dell'epidemia del 1995?Intanto bisogna fare un passo indietro rispetto alla primavera di quell'anno. Io ho incontrato un medico congolese che lavorava a Mosango e che mi ha detto che da mesi, almeno da gennaio, arrivavano in ospedale dei malati che vomitavano, perdevano sangue e non si riusciva a capire cosa fosse. C'erano morti quasi improvvise e con sintomi simili a quelli dell'Ebola. Quindi, il virus era preesistente all'evento scatenante di aprile.Ma non lo si capì subito, giusto?No, perché si parlava di tifo, malaria cerebrale... Quando il medico di Mosango iniettò il formolo a suor Floralba vide subito che il sangue rifluiva nella siringa. Disse: "Per me questo è Ebola". Ma non fu creduto. Dopo la morte di suor Floralba e il contagio della seconda suora, Clarangela, fu chiamato il virologo più famoso del Congo, il dottor Jean-Jacques Muyembe, che fece prelevare un campione di sangue di suor Clarangela e di altri. Poi suor Vitarosa si premurò di mandare quei campioni, ben sigillati, ad Anversa: ma qui il laboratorio era chiuso e perciò furono mandati ad Atlanta.Anche le suore sospettavano fosse Ebola?Guardi, la superiora provinciale d'Africa, suor Annelvira, l'aveva perlomeno fiutato. Appena arrivata a Kikwit, disse: "Io ricordo, per i miei studi, che a Yambuku, dove ci fu il primo caso di Ebola dello Zaire (1976), morirono delle suore. Ho l'impressione che sia un virus simile". E appunto suor Vitarosa assecondò il lavoro del dottor Muyembe spedendo i campioni. Un paio di giorni dopo la morte di suor Clarangela arrivò il verdetto da Atlanta: Ebola.Quella fu un'epidemia con una letalità dichiarata tra le più alte di sempre, l'81%, per 254 morti su 315 contagi registrati.Sì, però rispetto ad altre epidemie di Ebola - penso soprattutto a quella del 2013-2016 in Africa occidentale con 11.310 morti - le vittime furono limitate grazie all'intervento, sollecitato dalla Chiesa locale, del professor Muyembe e grazie, appunto, alla collaborazione delle Suore delle Poverelle. Inoltre, verso metà maggio arrivarono due medici da Atlanta, che furono non solo magistrali ma eroici.Quante di voi erano già morte al loro arrivo?Erano morte le prime quattro suore. Però ne hanno salvate altre. Dall'Italia erano partite altre due suore: una era la superiora in congedo della comunità nell'ospedale di Kikwit, e una nativa del Congo, infermiera. Quando arrivarono a Kikwit, c'erano il vescovo e uno dei medici di Atlanta, che dissero loro: "Voi non entrate più a curare le vostre sorelle". E loro rimasero di sasso perché erano andate lì per quello, ma poi si sentirono dare questa motivazione: "Perché vi volete troppo bene e continuereste la catena di morti". Senza quell'altolà noi saremmo morte, chissà, in 10-20. E c'è un'altra cosa che bisogna ricordare.Ci dica...Il nostro Fondatore aveva previsto nelle prime costituzioni sei voti: oltre ai tre tradizionali, c'erano i voti di dedicarsi alla gioventù, la speciale fedeltà alla Chiesa e, infine, il voto di adoperarsi per i malati "anche in tempo di malattie contagiose". Ai tempi della professione delle sei suore venerabili, questi altri tre voti non si facevano più, ma loro ne hanno vissuto in pieno lo spirito.Oggi, in relazione al Covid, se pensiamo al personale sanitario e anche a religiosi e sacerdoti (a volte forzati a stare lontani dai malati altre no) ci sono sia storie eroiche sia di paura. Queste sei suore-infermiere stavano vicine agli ammalati sapendo benissimo quanto rischiavano. Sta in questa vicinanza, fisica e morale, l'approccio cattolico di fronte alla sofferenza dell'altro?Sì, e vorrei aggiungere un punto. È vero che anche oggi ci sono persone eroiche nell'assistere i malati. Ma va detto che queste sei suore hanno vissuto questa eroicità sempre, in ogni situazione, non facile, nello Zaire. Qualcuna si è trovata anche il fucile piantato davanti, nei tempi delle sommosse e dei disordini politici. Le consorelle, come abbiamo dimostrato con la causa sull'eroicità delle virtù, si sono sempre fatte carico della povertà, delle malattie e sofferenze dei fratelli congolesi. Un gesuita congolese, uno dei periti dell'inchiesta che ha approfondito la storia dei contesti dove le suore hanno vissuto, ha concluso la sua relazione dicendo che le Suore delle Poverelle, per lo spirito del Palazzolo da loro incarnato quotidianamente, di fronte all'epidemia "non potevano che dare la vita".Al di là del momento in cui fu scoperto che si trattava di Ebola, c'erano quindi una consapevolezza e un carisma - dare la vita per il prossimo - che venivano da lontano. Qualche altro episodio particolare?Sarebbero tanti... Consideri che la missione a Kikwit è un grande recinto con un portone per l'ingresso dei malati: in quel periodo i parenti li appoggiavano lì e poi scappavano. Ebbene, molti testimoni hanno spiegato che suor Floralba andava a raccogliere gli infermi e il personale le diceva: "Ma no, suora, guardi che sta vomitando, sta perdendo sangue". E lei rispondeva: "Ma non posso lasciarlo, è un malato!". Suor Clarangela assistette una mamma partoriente malata di Ebola: allora non si sapeva, ma per lei era normale aiutare qualsiasi persona e sempre lei accompagnò suor Floralba già ammalata a Mosango. Sia suor Danielangela - che la vegliò nella notte del 24 aprile, vigilia della morte - che suor Annelvira affrontarono viaggi faticosi per assistere suor Floralba. La provinciale dovette fare 500 chilometri in jeep e continuò a curare tutti finché poté. Quando ci fu il funerale di suor Floralba, arrivarono dall'Italia due sue sorelle. Una di loro chiese a suor Dinarosa (che in quei giorni proseguiva il suo lavoro in ospedale) come facesse a non aver paura in mezzo ai malati: "La mia missione è quella di servire i poveri! Che cosa ha fatto il mio Fondatore?"

Cinque Cerchi
Rosetta Gagliardi - La suffragetta dello sport olimpico italiano

Cinque Cerchi

Play Episode Listen Later Mar 30, 2021 12:25


"Cinque cerchi - Storie terrene dagli dei dell'Olimpo" ci porta alla scoperta di Rosetta Gagliardi. è stata una tennista italiana. Unica donna della spedizione azzurra di Anversa e seconda donna italiana di sempre ad un'Olimpiade.

Start - Le notizie del Sole 24 Ore
Start / Come i tre megaporti del mare del Nord sono diventati perle green

Start - Le notizie del Sole 24 Ore

Play Episode Listen Later Mar 29, 2021 10:34


Rotterdam, Anversa e Amburgo: i tre maggiori scali marittimi europei, in passato grandi inquinatori, oggi sono diventati campioni di sostenibilità ed economia circolare. Ecco come

Start - Le notizie del Sole 24 Ore
Start / Come i tre megaporti del mare del Nord sono diventati perle green

Start - Le notizie del Sole 24 Ore

Play Episode Listen Later Mar 29, 2021 9:50


Rotterdam, Anversa e Amburgo: i tre maggiori scali marittimi europei, in passato grandi inquinatori, oggi sono diventati campioni di sostenibilità ed economia circolare. Ecco come

BASTA BUGIE - Cinema
FILM GARANTITI First Man - L'importanza militare e simbolica dello sbarco sulla luna (2018)*

BASTA BUGIE - Cinema

Play Episode Listen Later Mar 3, 2021 9:23


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.filmgarantiti.it/it/articoli.php?id=301L'IMPORTANZA MILITARE E SIMBOLICA DELLO SBARCO SULLA LUNANon è possibile capire l'urgenza del programma spaziale senza tener conto della guerra fredda tra USA e Unione Sovietica, tra mondo libero e mondo comunistaNel 50° anniversario dello sbarco sulla Luna [...] sono comparse le solite teorie cospirative, scritte da chi è convinto che l'uomo non sia mai arrivato sul satellite lunare e che sia stata tutta una messa in scena, diretta da Stanley Kubrick. Il complottismo è comunque marginale nell'opinione pubblica. [...]Se i complottisti sono una voce "di troppo" in questo cinquantesimo, molti altri aspetti sono stati quasi completamente taciuti o cancellati dalla memoria collettiva.IL PRESIDENTE NIXONIl primo e più notevole di questi silenzi riguarda il vero vincitore della corsa alla Luna: il presidente Richard Nixon. In carica da sette mesi nel luglio del 1969, fu sotto la sua amministrazione che la Nasa portò a termine con successo la missione Apollo 11. Eppure… i servizi commemorativi hanno giustamente ricordato il discorso con cui John F. Kennedy diede inizio al programma spaziale per portare l'uomo sulla Luna "entro la fine del decennio", ma nessun servizio ha mai nominato Nixon, il presidente in carica al momento dell'allunaggio, se non di striscio e per episodi curiosi, come il mancato incontro con gli astronauti prima della partenza (perché si temeva un potenziale contagio) e il discorso mai pronunciato per l'eventuale morte dei membri della missione. In ogni caso, la distorsione politica della memoria è evidente: l'uomo sulla Luna è un successo attribuito a Kennedy, morto assassinato 6 anni prima, ma non a Nixon che era in carica e che avrebbe avuto tutto il diritto di prendersi il merito dell'impresa.SCIENZIATI EX NAZISTINominato, ma solo di striscio, è anche l'ingegnere che progettò il Saturno V, il missile che portò i primi tre uomini sulla Luna. Era Wehrner von Braun. Fu lo stesso ingegnere che, nella Seconda Guerra Mondiale, con il grado di maggiore nelle SS, era alla testa del programma per le armi segrete di Hitler. La V-2, da lui costruita, venne impiegata per i bombardamenti indiscriminati di Londra e Anversa negli ultimi due anni di guerra. Fu il primo missile balistico della storia e venne usato contro gli Alleati. Quando von Braun venne fatto prigioniero, non finì sotto processo per crimini di guerra, anche se le accuse erano molto pesanti: 10mila prigionieri perirono nella costruzione delle V-1 e delle V-2 nelle infernali fabbriche sotterranee usate per l'assemblaggio dei missili. Von Braun venne piuttosto sottoposto a un lungo periodo di quarantena, durato dieci anni, durante i quali non poté comunicare col mondo esterno. Quando gli Usa iniziarono a impiegarlo di nuovo per la costruzione di missili balistici nucleari, la sua immagine di nazista era stata "ripulita". Prima della missione lunare, fece anche da consulente a Walt Disney per un simpatico quanto raro cartone animato sugli effetti dell'assenza di gravità in un volo spaziale. Un altro membro tedesco del team di scienziati del programma Apollo 11, Arthur Rudolph, dovette lasciare gli Stati Uniti nel 1984 assieme alla famiglia: erano state raccolte prove a sufficienza per condannarlo per crimini di guerra, sempre per lo sfruttamento letale dei prigionieri per la costruzione delle V-2.LA GUERRA FREDDA E IL PERICOLO COMUNISTALa presenza di scienziati ex nazisti nel programma spaziale americano si spiega solo con l'urgenza del programma stesso, che induceva i governi americani di allora a farsi meno scrupoli del solito. E qui c'è il terzo grande assente nella storia che ieri e l'altro ieri ci è stata presentata: la Guerra Fredda. Non è possibile comprendere la missione lunare, senza ricordare il terrore che provocò il lancio del primo satellite sovietico nel 1957, lo Sputnik. Non è possibile capire l'urgenza del programma spaziale senza tener conto di quella che, oggi, registi e giornalisti vedono come "paranoia anticomunista", ma che allora, in realtà, era una paura ben fondata: la possibilità dei sovietici di colpire il territorio statunitense da casa loro, con missili balistici intercontinentali, senza possibilità di subire una rappresaglia. Ancora nel 1960, Kennedy vinse le elezioni anche grazie alla sua promessa di colmare il "missile gap", il vantaggio sovietico in campo missilistico (gap che era stato già stato colmato nel 1960, per altro, ma il pubblico e gli elettori ancora non lo sapevano). Gli Usa avevano fretta di sviluppare missili altrettanto potenti. E poi avevano bisogno di dare una forte dimostrazione di superiorità tecnologica. Il primo progetto in tal senso consisteva nel lanciare una potente testata nucleare sulla Luna, la cui esplosione si sarebbe vista fin sulla Terra. Era il progetto A119, iniziato nel 1958, ma mai portato a termine, perché anche l'opinione pubblica americana, oltre ai vertici sovietici, ne sarebbe rimasta terrorizzata. Fu solo dopo che i sovietici mandarono il primo uomo nello spazio, Jurij Gagarin, nell'aprile del 1961, che Kennedy lanciò il programma per far arrivare sulla Luna degli astronauti, non più una testata atomica. L'intento era sempre quello di arrivare primi in una corsa agli armamenti nello spazio.LA SPETTACOLARE VITTORIA DEGLI STATI UNITI CONTRO L'UNIONE SOVIETICALa Guerra Fredda, contesto della missione lunare, tende ad essere dimenticata o quantomeno ridimensionata. La si nomina, ma non si sottolinea mai abbastanza la sua importanza fondamentale per capire il progresso del programma spaziale. E' vero che il risultato raggiunto, il primo viaggio extraterrestre e il primo sbarco in un corpo celeste, trascende la Guerra Fredda. Ma ci sono anche precise ragioni culturali di questa omissione. La prima è che, paradossalmente, gli americani di oggi, per lo meno nel mondo della cultura, tendono a non esaltare troppo le vittorie di ieri. Nel film "Il primo uomo" sulla missione Apollo 11, la scena in cui gli astronauti piantano la bandiera a stelle e strisce sulla Luna è assente. La bandiera si vede, ma solo per pochi fotogrammi. Per giustificarsi, il regista Damien Chazelle, prima ha affermato che il suo intento era quello di soffermarsi maggiormente sulla storia personale di Neil Armstrong, poi ha ammesso che voleva far vedere l'allunaggio come una vittoria dell'umanità più che degli Stati Uniti. In realtà, allora, l'elemento nazionale, patriottico e bellico (con la guerra del Vietnam ancora in corso e la Guerra Fredda a un punto critico) era dominante. Ometterlo è un grave peccato per uno storico. Ammetterlo, però, vorrebbe dire ammettere una cosa molto politicamente scorretta: una spettacolare vittoria degli Stati Uniti contro l'Unione Sovietica. E più in senso lato: del mondo libero contro il comunismo.Stefano MagniFonte: La nuova Bussola Quotidiana, 22/07/2019

Radio Punto Zero Tre Venezie
Malkovich, Malkovich, Malkovich. Homage to Photographic Masters, apertura prorogata fino a maggio

Radio Punto Zero Tre Venezie

Play Episode Listen Later Mar 1, 2021 10:22


Ancora grande successo per "Malkovich, Malkovich, Malkovich. Homage to Photographic Masters" la mostra del fotografo americano Sandro Miller, a cura di Anne Morin e Simona Cossu, presentata per la prima volta in Italia al Magazzino delle Idee di Trieste. L'esposizione è organizzata dall'Ente regionale per il patrimonio culturale Erpac, in collaborazione con diChroma Photography, La Chrome di Madrid e la Galleria FIFTY ONE di Anversa. La mostra, visto il successo mediatico riscontrato nel primo periodo di apertura, sarà visitabile fino alla prossima primavera, una decisione voluta da Erpac per dare al pubblico la possibilità di visitare l'esposizione dal vivo e ammirarne le straordinarie fotografie e i video che caratterizzano il progetto fotografico di Sandro Miller: un omaggio a trentaquattro maestri della fotografia, fra cui Albert Watson, Annie Leibovitz, Bill Brandt, Diane Arbus, Herb Ritts, Irving Penn, Pierre et Gilles, Richard Avedon e Robert Mapplethorpe. In ognuno degli scatti John Malkovich impersona infatti il soggetto di una celebre fotografia, trasformandosi di volta in volta in Marilyn Monroe, Salvador Dalì, Mick Jagger, Muhammad Alì, Meryl Streep, John Lennon e Yoko Ono, Andy Warhol, Albert Einstein, Ernest Hemingway e in molti altri personaggi. Ogni opera riproduce in tutti i dettagli le fotografie prese a modello esaltando le doti camaleontiche e la capacità mimetica di Malkovich così che egli di volta in volta muta non solo espressione, ma anche sesso e età divenendo uomo o donna, anziano o bambino, sensuale o enigmatico, cupo o gioioso. La collaborazione fra Sandro Miller e John Malkovich risale agli anni Novanta quando i due si incontrano a Chicago nella sede della Steppenwolf Theatre Company di cui Malkovich è uno dei membri fondatori. «È diventato la mia tela, la mia musa, John si sedeva ed ascoltava la mia idea, poi diceva “Ok facciamolo”, racconta Miller. Negli anni di collaborazione John non ha mai detto non mi piace». La mostra documenta il lavoro intrapreso da Sandro Miller e Malkovich nel 2013. Lo scatto che dà vita all'intero progetto è quello in cui John Malkovich reinterpreta Truman Capote ritratto da Irving Penn. Durante una giornata di lavoro con Malkovich in teatro, Miller notò infatti la somiglianza dell'attore a Truman Capote. Desiderando omaggiare Irving Penn, suo maestro per eccellenza, Miller propose a Malkovich di posare per lui nelle vesti di Capote. Sulla scorta di questo primo scatto nascono tutte le opere esposte in mostra, in cui Malkovich interpreta una galleria di ritratti così noti da essere divenuti quasi immagini devozionali e che tuttavia non ha timore di dissacrare attraverso il proprio talento. Malkovich si cala nella parte di Che Guevara di Korda, in Warhol del celebre autoritratto, o in Mick Jagger nel ritratto di Bailey, sottolineando debolezze, vanità e contraddizioni dei grandi personaggi. Gli scatti sono preceduti da una minuziosa ricerca in cui Miller e Malkovich, assistiti da costumisti, truccatori e scenografi analizzano accuratamente ogni dettaglio degli originali, scandagliando i lavori dei grandi fotografi presi a modello. «Non ho voluto fare una parodia. Rendere omaggio ai fotografi e alle fotografie che hanno cambiato il mio punto di vista sulla fotografia è una cosa seria per me. Queste sono le immagini che mi hanno ispirato facendomi diventare il fotografo che sono oggi.» Arricchiscono l'esposizione tre ritratti non facenti parte del progetto originario che rappresentano Malkovich nei panni di Adolf Hitler (Hitler Green), di Papa Giovanni XXIII (Recreations), e impegnato in una rivisitazione del tema di Salomè con la testa del Battista (Head on Plate). Un video making-off permette inoltre di ripercorrere il processo creativo e di trasformazione di Malkovich davanti all'obiettivo e sotto la direzione di Miller. Per meglio apprezzare l'accurato lavoro affrontato da Miller e Malkovich saranno presenti in mostra anche le riproduzioni delle fotografie ch...

RPL - La tua radio
Talk: Alto Mare

RPL - La tua radio

Play Episode Listen Later Feb 16, 2021


TALK: ALTO MARE - SARA GARINO - GIULIO TERZI - 16/02/2021 - dalle 12:00 alle 13:00 "Non solo pandemia: la condanna di Assadi come storico spartiacque nella lotta al terrorismo" Lo scorso 4 Febbraio il Tribunale di Anversa, in Belgio, ha comminato una pena di 20 anni di carcere al...

RPL - La tua radio
Talk: Alto Mare

RPL - La tua radio

Play Episode Listen Later Feb 16, 2021


TALK: ALTO MARE - SARA GARINO - GIULIO TERZI - 16/02/2021 - dalle 12:00 alle 13:00 "Non solo pandemia: la condanna di Assadi come storico spartiacque nella lotta al terrorismo" Lo scorso 4 Febbraio il Tribunale di Anversa, in Belgio, ha comminato una pena di 20 anni di carcere al...

TBT dos Investimentos
Vale a pena investir na economia chinesa? | TBT dos Investimentos com Guilherme Anversa

TBT dos Investimentos

Play Episode Listen Later Feb 12, 2021 56:43


Quer saber porque investir na economia chinesa? No #TBT​ dessa semana, Lucas Collazo conversou sobre o dragão asiático com Guilherme Anversa, sócio da XP Inc. e gestor da XP Advisory, que tem mais de 10 anos de experiência em asset allocation e seleção de gestores. Confira e entenda um pouco mais do mercado chinês e como pode ajudar a diversificar a sua carteira.

MondoRadioWeb
L'Agenda 2 febbraio 2021

MondoRadioWeb

Play Episode Listen Later Feb 2, 2021 15:49


Pianista cosentina ad Anversa per la commemorazione delle vittime dell'Olocausto. Il Club Alpino Italiano ha diffuso un manifesto con gli appuntamenti escursionistici 2021. L'attrice Rossella Pugliese prenderà parte al prossimo film di Biazzi.

Cinque Cerchi
Nedo Nadi - L'eleganza fatta a schermidore

Cinque Cerchi

Play Episode Listen Later Feb 2, 2021 12:10


"Cinque cerchi - Storie terrene dagli dei dell'Olimpo" ci porta alla scoperta di Nedo Nadi, è stato uno schermidore e dirigente sportivo italiano.È l'unico schermidore ad avere vinto una medaglia d'oro in tutte e tre le armi nel corso di una stessa olimpiade e detiene il record di maggior numero di medaglie d'oro vinte nella scherma sempre in una stessa olimpiade (edizione di Anversa del 1920).

MondoRadioWeb
L'Agenda 2 febbraio 2021

MondoRadioWeb

Play Episode Listen Later Feb 2, 2021 15:49


Pianista cosentina ad Anversa per la commemorazione delle vittime dell'Olocausto. Il Club Alpino Italiano ha diffuso un manifesto con gli appuntamenti escursionistici 2021. L'attrice Rossella Pugliese prenderà parte al prossimo film di Biazzi.

Tunnel
Puntata 33 - Il gatto con la scoliosi

Tunnel

Play Episode Listen Later Jan 7, 2021 113:09


In questa puntata:- Top 5: le bravate di Lamkel Zè e Bobadilla, Moriero in Albania, notizie dalla Bolivia - Focus: ci hanno lasciato entrare in Iran. Senza Ascanio.- Tchambala d'Oro: i vincitori del nostro premio di fine anno

Database - Numeri, parole e analisi  sull’Italia che cambia

Da qualche anno ormai, la dinamica migratoria che aveva interessato l'Italia dalla metà degli anni Settanta e poi, impetuosamente, dagli anni Novanta si sta esaurendo. Che cosa c'è di nuovo nell'immigrazione italiana? Qual è il ruolo dei rifugiati in questo contesto? Perché bisogna guardare anche alle migrazioni post-coloniali per capire quel che sta succedendo in Italia? E l'Italia è un caso eccezionale rispetto al panorama europeo. A queste domande rispondono tre ospiti. Milena Belloni, ricercatrice presso la Fondazione della Ricerca Scientifica delle Fiandre ad Anversa, studiosa di migrazioni dal Corno d'Africa e autrice del libro "The Big Gamble" (ovvero: La Grande Scommessa. La migrazione degli eritrei verso l'Europa" appena pubblicato da University of California Press (scaricabile gratuitamente dal sito di UCP). Giuseppe Sciortino, ordinario di Sociologia all'università di Trento dove insegna "Global Cultures and Societies", autore di molte pubblicazioni scientifiche sull'immigrazione, tra cui ricordiamo: Rebus Immigrazione, Bologna: Il Mulino, 2017. Recentemente ha curato "The Cultural Trauma of Decolonization. Colonial Returnees in the National Imagination" per Palgrave, 2020.Asher Colombo, professore ordinario di Sociologia all'Università di Bologna, dove insegna "Sociology of International Migration" e presidente dell'Istituto Cattaneo. Ha all'attivo molti libri e articoli scientifici sull'immigrazione. L'ultimo è: “Immigration Italian Style, 1977-2016”  (con G. Dalla Zuanna) pubblicato l'anno scorso da Population and Development Review .

AL CORONAVIRUS i cristiani rispondono così
Natale Anticovid in Belgio, tutto coccole e polizia

AL CORONAVIRUS i cristiani rispondono così

Play Episode Listen Later Dec 1, 2020 6:32


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6388NATALE ANTICOVID IN BELGIO, TUTTO COCCOLE E POLIZIARastrellamenti all'ora del cenone, pugno duro contro le luci natalizie, ma è ammesso il compagno di coccole che viene a casa (VIDEO IRONICO: Il nuovo DPCM di Conte)di Caterina Giojelli«No, non credo affatto che viviamo in uno stato di polizia». Ma in un interregno di untori e malfattori sì. Ad Annelies Verlinden, bionda ministra dell'interno belga in carica da cinquanta giorni, non dispiacerebbe affatto una «legge sulla pandemia, in effetti ci stiamo lavorando, potrebbe costituire la base giuridica per le crisi future. Ma state tranquilli: ho ricevuto una formazione da avvocato, sono molto sensibile alla separazione dei poteri e alla proporzionalità delle misure». Per esempio, a Natale, Verlinden ha annunciato che verranno sguinzagliate pattuglie delle forze dell'ordine per il paese, «sarà la polizia a vigilare sul rispetto delle misure sanitarie. Dove necessario, suonando il campanello, bussando a casa delle persone». Certo, in tempi normali non si potrebbe chiedere agli agenti di fare irruzione senza mandato per sanzionare chiassosi cenoni illegali in luoghi privati, ma come ha chiarito il solerte Vincent Gilles, presidente del sindacato di polizia Slfp, «se c'è il sospetto di un reato, e con le misure speciali anti-Covid l'assembramento lo è, le forze dell'ordine possono intervenire d'ufficio, senza mandato, per inosservanza delle norme sanitarie». Così, per Natale, tutti gli attovagliati riceveranno una multa pari a 250 euro a testa. E se si rifiutano di conciliare, «il caso può passare da amministrativo a penale».L'ALBERO SPENTOBuone feste, ma non per tutti: secondo un'indagine condotta dall'Università di Anversa un belga su tre non vuole rinunciare a onorare il Natale come tradizione comanda e al ministro non resta che annunciare tolleranza zero contro assembramenti e focolai da salotto, pugno duro condivisissimo dal primo ministro Alexander De Croo per cui serenità natalizia uguale disciplina, pertanto, ha assicurato, lui festeggerà solo insieme a chi vive sotto al suo tetto, sua moglie e i suoi due figli. A rendere tutto più minculpop c'è la firma di Verlinden insieme a quella del collega ministro della salute Frank Vandenbroucke in margine a una letterina superpubblicizzata e spedita a San Nicola per dispensarlo dalla quarantena obbligatoria a chiunque, come lui, arrivi via mare dalla Spagna, zona rossissima, dispensa concessa sempre che il santo indossi la mascherina, si lavi le manone, rispetti il distanziamento sociale (sic) e consegni regali democratici senza distinguo tra bambini buoni o cattivi, ché ogni bambino in Belgio «è un eroe». Tanto a raddrizzare il legno storto dell'umanità adulta ci pensano loro: per cominciare San Nicola questi benedetti regali democratici dovrà lasciarli sotto a un albero spento. Per evitare concorrenza sleale tra negozi aperti e chiusi le autorità hanno stabilito infatti che le luci di Natale non sono beni essenziali e pertanto non potranno essere acquistate nei supermercati o nei ferramenta dispensati dal lockdown. E chissenefrega se verranno acquistati online, il governo ha annunciato per venerdì l'emanazione di linee guida chiare per non trovarsi a gestire una terza ondata caratterizzata da una curva epidemiologica somigliante alla vignetta del fumettista fiammingo Lectrr che la inerpica su un gigantesco albero di Natale.IL COMPAGNO DI COCCOLEDopo aver trasferito alcuni pazienti in Germania causa saturazione delle terapie intensive, oggi il Belgio inizia a registrare segnali incoraggianti, merito del regime varato dal governo che consente ai cittadini di avere contatti «massimo con una persona (sempre la stessa)» eludendo la distanza di 1,5 metri; invitare a casa fino a un massimo di «uno stretto contatto per nucleo famigliare», o, nel caso dei sigle che vivono soli, «uno stretto contatto più uno, ma non in contemporanea». Per strada sono ammessi invece «gruppi fino a quattro persone», ma mantenendo una distanza tra loro «di 1,5 metri». Non si sa se la popolazione belga giri col metro in tasca ma il malcontento, quello sì che è stato ben misurato. Mica per niente il Belgio ha deciso di conferire alle restrizioni una dimensione di prevenzione della salute anche mentale, «vogliamo un confinamento, non un isolamento» ha specificato il premier. E così l'asettico "contatto" ammesso oltre la soglia di casa è diventato l'ormai celebre «knuffelcontact», letteralmente "compagno di coccole": proprio così, ogni membro di una famiglia potrà averne uno tutto suo, chi vive da solo invece potrà averne addirittura due, purché le "coccole" non avvengano nello stesso momento. Una via di mezzo tra il "seksbuddy", compagno di letto che si è provato a sdoganare in Olanda e la "support bubble" del Regno Unito, garantita a chiunque vivesse da solo per ricevere visite.Manca solo il cactus al posto dell'albero (spento) e poi il Natale antipandemico in Belgio, tra rastrellamenti all'ora del cenone, pass sanitari per San Nicola e trombamici per decreto, riuscirà nella straordinaria impresa di somigliare a una carnevalata più grottesca di quella promessa dal nostro premier Conte in Italia, «un momento di raccoglimento spirituale per pochi», e dal ministro Speranza, che annuncia tavoli per discutere dei posti a tavola «limitati agli affetti più cari». Almeno per il momento. Nota di BastaBugie: vista la situazione in Belgio, viene quasi da rivalutare Conte. Per farlo in maniera ironica si può vedere il seguente video (durata: 1 minuto e mezzo) nel quale si ironizza sui DPCM di Conte.

Sentiti Libera
Fresche di stampa #23

Sentiti Libera

Play Episode Listen Later Nov 8, 2020 7:16


L'arresto per corruzione del responsabile dell'emergenza Covid-19 in Sicilia. I sequestri di cocaina nel porto di Gioia Tauro e in quello di Anversa. La condanna a Torino del "boss dei due mondi" Alfonso Caruana. I nuovi arresti nell'ambito delle...

Le dirette Facebook di Ubitennis
Diretta Ubitennis - Sinner perde la rivincita con Zverev, ma la Sinnermania è qui (26 ott 2020)

Le dirette Facebook di Ubitennis

Play Episode Listen Later Oct 26, 2020 91:59


Mentre la pandemia costringe il Governo a sospendere tutta l'attività tennistica indoor ad eccetto di quella di interesse nazionale, il circuito professionistico procede con gli ATP di Anversa e Colonia. Jannik Sinner conquista una solida semifinale e gioca una partita molto discussa con il futuro vincitore Sascha Zverev: la sua presenza sui media è già a livelli assoluti. Come di consueto, Vanni Gibertini e Luca Baldissera rispondono alle domande degli ascoltatori

Cinque Cerchi
Anversa 1920 - Le Olimpiadi della rinascita

Cinque Cerchi

Play Episode Listen Later Sep 11, 2020 15:28


"Cinque cerchi - storie terrene dagli dei dell'Olimpo" ripercorre l'Olimpiade di Anversa 1920, la prima dopo il primo dopoguerra.

Jan van Eyck è stato qui
6. La scuola fiamminga

Jan van Eyck è stato qui

Play Episode Listen Later May 9, 2020 24:43


Nell'arte, come in altri ambiti della vita, si procede spesso per convenzioni. Jan van Eyck, ad esempio, è considerato dagli storici uno dei grandi maestri della pittura fiamminga e i suoi dipinti sono tra i maggiori capolavori dell'arte occidentale del tardo Medioevo. Ma in che modo si può misurare questa grandezza? Attraverso le influenze che ha lasciato in chi è venuto dopo di lui. Partendo dal suo quasi contemporaneo Hans Memling, maestro della pittura concettuale, passando per Bruegel il Vecchio con i suoi ritratti grotteschi e satirici della vita reale, per arrivare a Rubens, capofila dell’arte barocca e debitore nei confronti di Van Eyck nell’utilizzo della luce, scopriremo altri angoli delle Fiandre e altre tradizioni locali tutte da raccontare. Accompagnati di nuovo dalle voci di Jan van Eyck e della moglie Margaret, viaggeremo verso Mechelen, ieri città del futuro e patria dei carillon; Anversa, sede della corporazione di San Luca e centro di riferimento per gli artisti del tempo; e Lovanio, con la sua tradizione universitaria e uno dei più affascinanti villaggi occupati dalle beghine. Uno sguardo sul vasto panorama della cultura e del territorio delle Fiande, per congedarci da una regione e da un’arte che hanno lasciato, e lasceranno, traccia nel tempo. Luoghi, opere e misteri: nelle Fiandre con uno dei grandi maestri della pittura fiamminga. Un podcast di VISITFLANDERS.L’illustrazione della cover è di Marta Signori.

PAPONET
Episodio 16 - Sidney Anversa Victor

PAPONET

Play Episode Listen Later Apr 17, 2020 26:59


Neste bate-papo, recebemos o presidente da Abigraf Regional do Estado de São Paulo, Sidney Anversa Victor, que nos trouxe informações importantes sobre como os vários setores do mercado gráfico estão reagindo e as perspectivas para o furuto imediato pós-codiv-19. Vale a pena ver!

I podcast di Radio Incredibile
La Casa di Carta, puntata speciale Live del Punto di Vista

I podcast di Radio Incredibile

Play Episode Listen Later Apr 7, 2020 102:31


Puntata speciale del Punto di Vista sulla quarta Stagione della Casa di Carta. Stavolta Mary Roma aveva tanti ospiti: Valeria da Budapest, Claudio da Avellino, Leonardo da Chiaravalle, Sonia da Anversa, Silvia e Sergio da Sauris. Ascoltate il Live  

Off Court - Un podcast di tennis
18 - Gli italiani alla conquista di Vienna

Off Court - Un podcast di tennis

Play Episode Listen Later Oct 24, 2019 58:43


Con Luca Baldissera a bordocampo all'ATP 500 di Vienna, la puntata di Off-court è un po' meno... off-court del solito. Continua il momento positivo del tennis italiano con tre semifinalisti nelle ultime due settimane in tornei ATP. Vittoria a Stoccolma per Shapovalov, che conquista il suo primo titolo del circuito maggiore, ma la storia più bella è quella di Andy Murray, che ad Anversa è tornato a sollevare un trofeo, il primo dopo l'operazione all'anca e dopo il quasi ritiro. Vanni Gibertini prova a fare chiarezza sulla questione "olimpica", con Federer e ora anche Nishikori che avranno bisogno di eccezioni alle regole comunque già piuttosto lacunose. Stagione femminile in dirittura d'arrivo con Zhuhai e Shenzhen a chiudere il calendario: Belinda Bencic trova la qualificazione alle WTA Finals all'ultimo torneo, lasciando a casa una "conniventissima" Serena Williams.

MuVE In
Da Tiziano a Rubens: un ponte tra Venezia e Anversa

MuVE In

Play Episode Listen Later Oct 3, 2019 35:23


Venezia getta un ponte ideale verso la città di Anversa.Un ponte che ha fondamenta commerciali e artistiche. Le due città, all'apice della loro crescita, hanno instaurato dialoghi diretti ed indiretti che hanno influenzato diversi campi dell'arte: la pittura, la musica, ma anche le arti applicate.La mostra "Da Tiziano a Rubens. Capolavori da Anversa e da altre collezioni fiamminghe" è un'occasione incredibile per riattraversare quel ponte. È un progetto di ampio respiro che restituisce a Venezia due dipinti a lungo tenuti lontani dalla città - due quadri con alle spalle storie rocambolesche -, e con questa occasione racconta dei rapporti tra due mondi così lontani e al tempo stesso così vicini.In questo podcast prendiamo spunto dall'apertura della mostra per fare a nostra volta un quadro storico di questi rapporti, dal particolare al generale.Lo facciamo con le voci degli esperti che hanno lavorato all'esposizione:Gabriella Belli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia;Ben van Beneden, direttore della Rubenshuis di Anversa;Chiara Squarcina, responsabile del museo del vetro di Murano;Marco Gemmani, maestro di cappella di San Marco.

MuVE In
Da Tiziano a Rubens: un ponte tra Venezia e Anversa

MuVE In

Play Episode Listen Later Oct 3, 2019 35:23


Venezia getta un ponte ideale verso la città di Anversa.Un ponte che ha fondamenta commerciali e artistiche. Le due città, all'apice della loro crescita, hanno instaurato dialoghi diretti ed indiretti che hanno influenzato diversi campi dell'arte: la pittura, la musica, ma anche le arti applicate.La mostra "Da Tiziano a Rubens. Capolavori da Anversa e da altre collezioni fiamminghe" è un'occasione incredibile per riattraversare quel ponte. È un progetto di ampio respiro che restituisce a Venezia due dipinti a lungo tenuti lontani dalla città - due quadri con alle spalle storie rocambolesche -, e con questa occasione racconta dei rapporti tra due mondi così lontani e al tempo stesso così vicini.In questo podcast prendiamo spunto dall'apertura della mostra per fare a nostra volta un quadro storico di questi rapporti, dal particolare al generale.Lo facciamo con le voci degli esperti che hanno lavorato all'esposizione:Gabriella Belli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia;Ben van Beneden, direttore della Rubenshuis di Anversa;Chiara Squarcina, responsabile del museo del vetro di Murano;Marco Gemmani, maestro di cappella di San Marco.

ClimateEngage di Daniele Federico
#15 – Le Notizie di ClimateEngage del 13 Maggio 2019

ClimateEngage di Daniele Federico

Play Episode Listen Later May 12, 2019 14:01


--Contribuisci donando su gofundme.com/climateengage-- L’IPBES sulla perdita di biodiversità - In Antartide migliaia di pinguini sono annegati - Climate Repair: A Canbridge la proposta di un centro per aggiustare il clima - Il più grande per il sequestro di CO2 a Rotterdam, Anversa e Ghent - Per noi Europei, l’overshoot day è stato il 10 maggio - Le rinnovabili in Europa battono il carbone - Il fotografo Salgado e la moglie hanno ripiantato una forestra intera in Brasile.

Basta Bollette!
#5 Ingegneria sociale e truffe ai consumatori - 1a Parte

Basta Bollette!

Play Episode Listen Later Mar 11, 2019 15:02


Nel 2007 viene eseguito il più grande furto mai eseguito da una singola persona, che fa sparire da un caveau di massima sicurezza di una banca di Anversa, diamanti per decine di milioni di €. Il ladro, attuando una raffinata ed efficacissima manipolazione psicologica derivata dalle più avanzate tecniche di ingegneria sociale, convince senza alcuna violenza i dipendenti della banca a fornirgli tutte le informazioni riservate necessarie a compiere il furto, oltre alle chiavi di accesso ai caveau della banca. Le tecniche di ingegneria sociale sono oggi una delle maggiori preoccupazioni delle aziende che temono attacchi di questo tipo, e che perciò investono nella sicurezza dei dati e dei valori che gestiscono. Le tecniche di ingegneria sociale, infatti, prendono di mira l'anello più debole è più costoso della catena di sicurezza realizzata con fatica: l'uomo. Oggi imprenditori senza scrupoli usano le stesse raffinate ed efficaci tecniche di ingegneria sociale usate dai criminali contro i consumatori, per costringerli ad accettare servizi e prodotti in realtà non desiderati o per massimizzare altrimenti i loro profitti a discapito di uomini e donne onesti e indifesi, che costituiscono il target preferito dei loro attacchi di manipolazione psicologica. Scopri in questo speciale del podcast Basta Bollette quali sono i principi di persuasione su cui si basano queste tecniche e come in concreto vengono attuate. NOTE EPISODIO: Identikit di Carlos Hector Flomenbaum: https://www.nieuwsblad.be/cnt/dmf24052007_085 Music from https://filmmusic.io: "Hiding Your Reality" by Kevin MacLeod (https://incompetech.com) Licence: CC BY (http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/)

Página 13 - Podcast
Angélica Bulnes: "El caso de Piero Anversa es inédito en su extensión"

Página 13 - Podcast

Play Episode Listen Later Oct 30, 2018 40:31


P13 Angélica Bulnes 30/10/2018

Página 13 - Podcast
Angélica Bulnes: "El caso de Piero Anversa es inédito en su extensión"

Página 13 - Podcast

Play Episode Listen Later Oct 30, 2018 40:31


P13 Angélica Bulnes 30/10/2018

Cutting the Curd
Episode 258: All in Cheese Family: Marcelli Formaggi

Cutting the Curd

Play Episode Listen Later Apr 4, 2016 40:36


The Italian region of Abruzzo might bring to mind Montepulciano wine or national parks, but it's the elusive cheeses of the region that are receiving more and more attention here in the States. Tune in to learn more about the cheeses of Abruzzo from the Marcelli family - Bob, Andy and Tina - who import cheese and artisan foods from the small mountain village of Anversa degli Abruzzi.

Caterpillar
CATERPILLAR del 17/11/2015 - 2a parte - GIRO DEL RWANDA

Caterpillar

Play Episode Listen Later Nov 17, 2015 29:50


Schellekens and Peleman sono un duo di Anversa con un progetto artistico su Venezia. Marco Pastonesi ci racconta la seconda ancora del Giro di Rwanda: ci stiamo appassionando! Gigi Roccati, regista di Babylon Sister, si appella a Caterpillar Production.

Tra Cielo e Terra
TRA CIELO E TERRA del 07/09/2014 - 11.50 Anversa, religioni e culture in dialogo - Mufti - Riccardi - Angelus

Tra Cielo e Terra

Play Episode Listen Later Sep 7, 2014 22:28


Collegamento da Anversa con Riccardo Cristiano; Intervista a Mufti; intervista a Riccardi; da Piazza S.Pietro, Angelus di Papa Francesco.

ARCHIVIO WIKIRADIO 2011-2015
WIKIRADIO del 11/02/2014 - L'ABBE' PIERRE raccontato da Giovanni Anversa

ARCHIVIO WIKIRADIO 2011-2015

Play Episode Listen Later Feb 11, 2014 28:44


L'ABBE' PIERRE raccontato da Giovanni Anversa

Esteri
Esteri di mercoledì 30/10/2013

Esteri

Play Episode Listen Later Oct 30, 2013 27:00


1-Stato della popolazione 2013. Focus Onu sulle madri bambine. ..2-Crisi siriana: vertice Assad – Brahimi..3-Spagna: timidissima ripresa dell'economia dopo 2 anni di recessione ..4-Datagate: In Germnaia nonsolo Nsa, ruolo centrale anche società private...5-World Music. Ristampata l'opera completa di Fela Kuti...6-Progetti sostenibili: il porto di Anversa in prima linea per migliorare la qualità urbana. (www.fabiofimiani.it) ..7-musica e nuove tecnologie: servizi a pagamento in arrivo su youtube.

Esteri
Esteri di mer 30/10

Esteri

Play Episode Listen Later Oct 29, 2013 27:00


1-Stato della popolazione 2013. Focus Onu sulle madri bambine. ..2-Crisi siriana: vertice Assad – Brahimi..3-Spagna: timidissima ripresa dell'economia dopo 2 anni di recessione ..4-Datagate: In Germnaia nonsolo Nsa, ruolo centrale anche società private...5-World Music. Ristampata l'opera completa di Fela Kuti...6-Progetti sostenibili: il porto di Anversa in prima linea per migliorare la qualità urbana. (www.fabiofimiani.it) ..7-musica e nuove tecnologie: servizi a pagamento in arrivo su youtube.

Esteri
Esteri di mer 30/10

Esteri

Play Episode Listen Later Oct 29, 2013 27:00


1-Stato della popolazione 2013. Focus Onu sulle madri bambine. ..2-Crisi siriana: vertice Assad – Brahimi..3-Spagna: timidissima ripresa dell'economia dopo 2 anni di recessione ..4-Datagate: In Germnaia nonsolo Nsa, ruolo centrale anche società private...5-World Music. Ristampata l'opera completa di Fela Kuti...6-Progetti sostenibili: il porto di Anversa in prima linea per migliorare la qualità urbana. (www.fabiofimiani.it) ..7-musica e nuove tecnologie: servizi a pagamento in arrivo su youtube.

Radio Giap Rebelde - l'audioteca di Wu Ming - Archivio 2011 - 2016

Ripescaggio / L’OPB (Osteria Popolare Berica) è un’orchestrina di “folk da combattimento” nata a Vicenza agli inizi del millennio. Questo brano, tratto dall’album Farabutti e faraboloni (2005) , ripercorre il cammino e le avventure dell’anonimo protagonista di Q, dalla Guerra dei Contadini alla comune di Muenster, dall’Anversa dei banchieri alla Venezia degli intrighi. Quattro minuti forsennati, versi che irrompono nelle orecchie e rimangono incisi a nord del nervo ottico. Qui il testo completo della canzone: http://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=it&id=8502