Podcasts about Amatrice

Intrattenimento e informazione, musica e cultura: tutto questo è Radio Vaticana con Voi! Anche oggi 4 ore insieme per iniziare la giornata con numerosi ospiti! Protagonisti gli ascoltatori, come ogni giorno! Intervenite in diretta via WhatsApp al numero 335 1243 722 Gli ospiti di oggi in ordine di presenza: Massimiliano Menichetti, vicedirettore dei media vaticani e responsabile testata Radio Vaticana - Vatican News; Luigino Bruni, ordinario di Economia politica all'Università Lumsa di Roma; Padre Fernando Laguna, rettore chiesa nazionale degli Argentini; Gianluca Ranzato, referente emergenze umanitarie Save The Children; Fabiana Bizzoni, psicologa e mamma di Giulia, la bambina battezzata da Papa Francesco dopo il terremoto di Amatrice nel 2016; Vincenzo Nibali, ex ciclista italiano; Mauro Vegni, direttore Giro d'Italia; Monisgnor Paul Tighe, segretario del Dicastero per la cultura e l'educazione; Giorgio Meneschincheri, fondatore e presidente di Tennis and Friends. Conducono Gianmarco Murroni e Stefania Ferretti A cura di Gianmarco Murroni e Stefania Ferretti Hanno collaborato le colleghe ed i colleghi Renato Martinez, Francesco De Remigis, Marina Tomarro, Camilla Del Vecchio, Marco Bellizi, Edoardo Giribaldi Tecnici del suono Luca Rossi e Daniele Giorgi

Aujourd'hui, nous recevons Sandra, triathlète amatrice et co-fondatrice de Triloop, qui a brillé sur le circuit 70.3 en 2024 avec des performances marquantes à Nice, Vichy et Malaga. Sandra a décidé de rester sur le circuit amateur en 2025 tout en poursuivant son engagement entrepreneurial. Dans cet épisode, on plonge dans son parcours sportif, son choix de rester amateur une année de plus et l'équilibre entre performance et entrepreneuriat. Elle partage son organisation entre entraînement, gestion de Triloop et vie personnelle, ses ambitions pour 2025, et les coulisses de ses préparations. On parle aussi de l'impact des partenaires, du coût du triathlon et de la réalité financière d'un athlète amateur.Merci à Pillar qui nous soutient dans le cadre de cet épisode. 

Dans cet épisode, on parle des 4 signes qui montrent que ton image de marque est amatrice ou inexistante.(00:00) Intro + jingle(00:34) Le 1er signe qui rend ta com super amatrice(03:10) Message flou et message faible(06:02) Ce signe qui montre que ta marque est inexistante(06:33) Il est temps de changer de marque si tu ressens ça(08:00) Les conséquences d'une marque amatrice ou inexistanteBienvenue sur LA DIFF, le podcast qui démystifie le branding et la communication pour les entrepreneurs les plus audacieux. On est Morgane Tubiana, Mathilda Perrot et Wesley Joachim. Notre mission, c'est d'accompagner les entrepreneurs qui veulent créer une image de marque puissante pour atteindre leurs objectifs. Bref, si tu veux plier le game avec ta boîte, tu es au bon endroit.Si tu kiffes LA DIFF, abonne-toi pour recevoir les prochains épisodes et laisse-nous un avis sur Spotify ou Apple Podcasts. Merci

Sui giornali di oggi, il terribile terremoto che ha colpito il Myanmar e diversi Paesi vicini è stato oltre 300 volte peggio di quello di Amatrice. Il bilancio delle vittime è in continuo aggiornamento ma si temono migliaia di persone sotto le macerie. E poi le novità approvate ieri dal Consiglio dei Ministri in tema soprattutto di migranti – si torna a parlare dei centri in Albania e di come usarli – e di cittadinanza – o almeno quella per i discendenti degli italiani all'estero. E infine una domanda, siamo sicuri che tutto lo stress faccia male?

ROMA (ITALPRESS) - Il Commissario Straordinario al sisma 2016, Guido Castelli, ha preso parte questa mattina alla presentazione del protocollo d'intesa che permetterà la rinascita della Chiesa di San Francesco ad Amatrice: “Verrà ricostruita grazie anche al concorso di tante azioni positive che hanno aggiunto allo sforzo pubblico sia tecnico che finanziario anche l'intervento della parte privata: Banca Intesa, l'Art Bonus”. Si tratta di “una grande opera di recupero di un bene culturale che fa parte dei 5 mila edifici vincolati culturalmente, travolti dalla furia sismica del 2016-2017”. I lavori di ricostruzione della chiesa di San Francesco ad Amatrice inizieranno a giugno, ha spiegato Castelli: “Stiamo mettendo in sicurezza e preparando i cantieri, con l'attenzione che dobbiamo ai molti affreschi da preservare, perché le opere edili e strutturali possano svolgersi senza arrecare danni agli impianti. Ultimata la rimozione delle macerie, finalmente potremo pensare che l'orologio potrà scandire esattamente i tempi della restituzione di questo edifico straordinario agli amatriciani”.xl5/tvi/gtr

ROMA (ITALPRESS) - Il Commissario Straordinario al sisma 2016, Guido Castelli, ha preso parte questa mattina alla presentazione del protocollo d'intesa che permetterà la rinascita della Chiesa di San Francesco ad Amatrice: “Verrà ricostruita grazie anche al concorso di tante azioni positive che hanno aggiunto allo sforzo pubblico sia tecnico che finanziario anche l'intervento della parte privata: Banca Intesa, l'Art Bonus”. Si tratta di “una grande opera di recupero di un bene culturale che fa parte dei 5 mila edifici vincolati culturalmente, travolti dalla furia sismica del 2016-2017”. I lavori di ricostruzione della chiesa di San Francesco ad Amatrice inizieranno a giugno, ha spiegato Castelli: “Stiamo mettendo in sicurezza e preparando i cantieri, con l'attenzione che dobbiamo ai molti affreschi da preservare, perché le opere edili e strutturali possano svolgersi senza arrecare danni agli impianti. Ultimata la rimozione delle macerie, finalmente potremo pensare che l'orologio potrà scandire esattamente i tempi della restituzione di questo edifico straordinario agli amatriciani”.xl5/tvi/gtr

ROMA (ITALPRESS) - “È uno dei tanti interventi che abbiamo fatto per supportare un territorio al quale siamo legati, come tutti quelli del paese, per l'articolazione capillare che ha la banca”, ha dichiarato il responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, Stefano Barrese, in occasione della presentazione del protocollo d'intesa per la ricostruzione della Chiesa di San Francesco ad Amatrice. “Abbiamo fatto interventi importanti arrivando quasi a 300 milioni. Volevamo qualcosa che fosse un investimento sul futuro. Con il ministero volevamo dare un segnale di apertura di Amatrice al mondo partendo da un simbolo. L'Art Bonus è un elemento importante che muove le risorse del paese”.xl5/tvi/gsl

To the majority of humankind, rocks may appear to be static, timeless objects, but not to the geologist Marcia Bjornerud. In her mind, rocks are rich pieces of text that have evolved (and continue to evolve) across millennia, and are therefore incredibly timeful. “They almost demand reading,” Bjornerud says on this episode of Time Sensitive. “You have the feeling that you're communicating with some larger, wilder, more ancient wisdom.” A two-time Senior Fulbright Scholar, a professor of geology at Lawrence University in Wisconsin, and an expert on the geophysics of earthquakes and mountain building, Bjornerud serves as a sort of geological translator of these “texts,” reading their encrypted messages and stories—tracing their etymologies, essentially—and from there inferring why things are the way they are. Bjornerud's translations shine across her four books, including the newly published Turning to Stone: Discovering the Subtle Wisdom of Rocks.On the episode, she discusses the power of looking at the world through a Deep Time lens, why we're currently in what she considers a “golden age” of geoscience, and what a “time literate” society would mean for humanity and the planet.Special thanks to our Season 10 presenting sponsor, L'École, School of Jewelry Arts.Show notes:Marcia Bjornerud[15:18] Timefulness: How Thinking Like a Geologist Can Help Save the World[07:16] Turning to Stone: Discovering the Subtle Wisdom of Rocks[07:16] “Studying Stones Can Rock Your World”[07:16] Geopedia: A Brief Compendium of Geologic Curiosities[07:16] Carbon cycle[09:47] Rock deformation[13:54] The overview effect[17:42] “Geology Is Like Augmented Reality for the Planet”[21:28] Colonization of Mars[21:28] Anthropocene[29:06] Planned obsolescence[29:06] Green technology revolution[31:40] Seventh Generation Principle[34:01] Stonehenge[38:29] University of Minnesota[41:02] Svalbard, Norway[41:02] Norwegian Polar Institute[44:15] Yoshihide Ohta[50:06] “Lost Time in Amatrice”[54:19] Kola Superdeep Borehole

La chronique Patati & Patata avec Patricia Vincent.

RIMINI (ITALPRESS) – “Per dare il giusto senso alla ricostruzione sismica è necessario anche occuparsi della riattivazione dei processi sociali e comunitari. Qualcuno potrebbe dire se ha senso ricostruire case che potrebbero restare vuote? Ha senso perché ricostruire legami e un reticolo sociale nell'entroterra italiano, vuol dire anche mettere in campo quella che è stata una tradizionale energia del Paese”. Così Guido Castelli, commissario straordinario per la ricostruzione post sisma 2016, a margine del Meeting di Rimini. “Abbiamo messo in campo ‘Next Appennino', è stata finanziata con 1,8 miliardi con fondi complementari al Pnrr e si prefigge di realizzare le condizioni affinchè finalmente il nostro Appennino centrale possa tornare abitabile. I magnifici borghi ma anche la possibilità di abitare in via ordinaria in luoghi isolati geograficamente ma che hanno una grande chance: la digitalizzazione, l'innovazione, visione del mondo che, soprattutto dopo il Covid, potrebbe indurre tanto ragazzi e nomadi digitali ad andare a vivere in quelle zone e dove poter ricostruire un orizzonte di vita”, spiega.xb1/sat(ITALPRESS).

RIMINI (ITALPRESS) – “Per dare il giusto senso alla ricostruzione sismica è necessario anche occuparsi della riattivazione dei processi sociali e comunitari. Qualcuno potrebbe dire se ha senso ricostruire case che potrebbero restare vuote? Ha senso perché ricostruire legami e un reticolo sociale nell'entroterra italiano, vuol dire anche mettere in campo quella che è stata una tradizionale energia del Paese”. Così Guido Castelli, commissario straordinario per la ricostruzione post sisma 2016, a margine del Meeting di Rimini. “Abbiamo messo in campo ‘Next Appennino', è stata finanziata con 1,8 miliardi con fondi complementari al Pnrr e si prefigge di realizzare le condizioni affinchè finalmente il nostro Appennino centrale possa tornare abitabile. I magnifici borghi ma anche la possibilità di abitare in via ordinaria in luoghi isolati geograficamente ma che hanno una grande chance: la digitalizzazione, l'innovazione, visione del mondo che, soprattutto dopo il Covid, potrebbe indurre tanto ragazzi e nomadi digitali ad andare a vivere in quelle zone e dove poter ricostruire un orizzonte di vita”, spiega.xb1/sat(ITALPRESS).

RIMINI (ITALPRESS) – “Per dare il giusto senso alla ricostruzione sismica è necessario anche occuparsi della riattivazione dei processi sociali e comunitari. Qualcuno potrebbe dire se ha senso ricostruire case che potrebbero restare vuote? Ha senso perché ricostruire legami e un reticolo sociale nell'entroterra italiano, vuol dire anche mettere in campo quella che è stata una tradizionale energia del Paese”. Così Guido Castelli, commissario straordinario per la ricostruzione post sisma 2016, a margine del Meeting di Rimini. “Abbiamo messo in campo ‘Next Appennino', è stata finanziata con 1,8 miliardi con fondi complementari al Pnrr e si prefigge di realizzare le condizioni affinchè finalmente il nostro Appennino centrale possa tornare abitabile. I magnifici borghi ma anche la possibilità di abitare in via ordinaria in luoghi isolati geograficamente ma che hanno una grande chance: la digitalizzazione, l'innovazione, visione del mondo che, soprattutto dopo il Covid, potrebbe indurre tanto ragazzi e nomadi digitali ad andare a vivere in quelle zone e dove poter ricostruire un orizzonte di vita”, spiega.xb1/sat(ITALPRESS).

Égéries de la fête impériale qui bat son plein sous le Second Empire, quelques femmes tiennent le haut du pavé. Elles sont l'âme des divertissements féériques recherchés par la bonne société française et étrangère. Grâce, goût, charme, piquant, effronterie... J'ai choisi trois de ces grandes dames créatrices des plaisirs et des élégances : l'impératrice Eugénie, la princesse Pauline de Metternich et la comtesse Marie-Anne Walewska ! Irrésistible et entreprenante, Marie-Anne réussit le tour de force d'être à la fois la maîtresse de Napoélon Ier et la grande amie de l'impératrice Eugénie. Amatrice de peinture et de musique, elle excelle dans son rôle d''épouse du ministre des Beaux-Arts. Hébergé par Ausha. Visitez ausha.co/politique-de-confidentialite pour plus d'informations.

Amatrice de formalités administrative, la France a prévu son lot de déclarations en présence d'un décès. Du fait de l'importance de ce type de situation, le constat du décès doit être réalisé en suivant scrupuleusement certaines règles établies. Ces dernières varient en fonction de la cause et du lieu du décès de la personne.Le rôle du professionnel de santéLorsqu'une personne meurt, que ce soit chez elle, dans un établissement ou dans un lieu public, c'est au médecin de constater le décès. Les infirmiers intervenant à domicile peuvent parfois endosser ce rôle, notamment pour pallier le manque de médecins disponibles dans certaines régions.Le professionnel de santé vérifie l'absence de signe vitaux de la personne. Il s'intéresse en particulier à l'état de la respiration, du pouls et des pupilles, généralement figées lors de la mort. Ses observations sont notées sur le certificat de décès et comprennent la cause du décès, ainsi que l'heure approximative de la mort. Ce premier constat enclenche toute la procédure administrative de déclaration de décès.Cas particulier des décès suspectsSi le médecin soupçonne un suicide ou un homicide, ou que la cause du décès n'est pas claire, il peut solliciter une enquête judiciaire. Dans ce cas, une autopsie est réalisée sur le corps par un médecin légiste. Dans le cas de procédures ultérieures, l'autopsie fournira des preuves cruciales relatives à des actes criminels ou de négligence. L'examen post-mortem induit un retard de la mise en œuvre de la procédure administrative, car le corps est réquisitionné et ne peut pas être enterré ou incinéré selon les délais habituels.La déclaration du décès au GouvernementLe décès ayant été constaté par le médecin, les proches ou les responsables de l'institution doivent déclarer la mort de l'individu à l'État. Cette procédure se réalise dans les 24 heures suivant le constat, et nécessite de produire le certificat remis par le médecin qui sert de preuve officielle du décès.Les services de l'état civil enregistrent ensuite le décès. L'officier responsable émet un acte de décès qui certifie toutes les circonstances de la mort comme la date, l'heure et le lieu. C'est un document essentiel pour de nombreuses démarches administratives : gestion de la succession, règlement des pensions, annulation des documents d'identité, et autres procédures légales ou financières.Grâce à l'acte de décès, l'entourage de la personne peut finalement organiser les funérailles avec les pompes funèbres. Hébergé par Acast. Visitez acast.com/privacy pour plus d'informations.

Amatriciana originates from a recipe called "⁠pasta alla gricia⁠". The origin of the word gricia is unclear. In ⁠papal Rome⁠, the grici were sellers of common edible foods,⁠ who got this name because many of them came from ⁠Valtellina⁠, at that time a possession of the ⁠Swiss⁠ canton of ⁠Grigioni⁠.⁠ According to another hypothesis, the name originates from the ⁠frazione⁠ (hamlet) of Grisciano, in the ⁠comune⁠ (municipality) of ⁠Accumoli⁠, near Amatrice. The sauce—nowadays named also amatriciana Bianca⁠ was, and still is, prepared with ⁠guanciale⁠ (cured pork cheek) and grated ⁠pecorino romano⁠.⁠ At some point, a little ⁠olive oil⁠was added to the recipe. In the 1960s, amatriciana sauce was still prepared in this way in Amatrice itself

Forza Italia: "Il decreto sul superbonus può essere migliorato per le aree terremotate". Con noi Giorgio Cortellesi, sindaco di Amatrice. Il leader cinese Xi incontra i top manager americani: "In Cina prospettive di crescita brillanti". Il commento di Giuliano Noci, professore di Strategy & Marketing presso il Politecnico di Milano e Prorettore del Polo territoriale cinese. Le previsioni Assoturismo-Confesercenti sul turismo pasquale con il presidente Vittorio Messina.

ROMA (ITALPRESS) - “Oggi si sta compiendo la profezia del Sud che chiama e del Nord che risponde. È quello che Umberto Bossi, quando ci siamo incontrati, ha avuto modo di apprezzare: federalisti contro il centralismo dello Stato ma anche contro questo centralismo liberticida dell'Unione europea. Parto dal presupposto che è più leghista dei leghisti e chi si è sentito più tradito dalla Lega possa discutere solo con noi, noi siamo federalisti da sempre, la nostra non è una scelta di opportunismo”. Così il leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, presentando le nuove adesioni alla lista “Libertà” per le prossime europee. Ad aderire al progetto il Rassemblement Valdotain, Popolo Veneto, l'ex sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, e Sergio De Caprio noto come Capitano Ultimo. xb1/tvi/gtr

Oggi i giornali li legge Cecilia Ferrara giornalista free lance collaboratrice di Ansa video. La rassegna stampa si apre con Haaretz, il giornale di Tel Aviv, che dà conto dell'affaire De Angelis e delle canzoni antisemite del portavoce della Regione.Sui giornali di oggi si dà conto di due notizie in particolare, l'ennesimo incidente sulle strade romane, questa volta sulla Colombo, che ha portato alla morte di un 19 enne. E di una sparatoria ad Ostia che ha portato ad un inseguimento di 5 ore per arrestare un 21 enne con una scacciacani.Alla stazione Tiburtina intanto un'altra scacciacani in azione per una rapina che avrebbe provato, fallendo, a compiere un 74 enne. Mentre c'è chi ha provato a sottrarre 200 mila euro al Gran Maestro dell'Ordine di Malta. Il Messaggero riparte con la campagna sugli sgomberi, mentre continua il caro affitti per gli studenti e il Tempo parla di leggi senza coperture della giunta Zingaretti. A 7 anni dal terremoto di Amatrice le preoccupazioni dei restauratori, mentre 30 mila sono ancora fuori casa. Sveja è la rassegna stampa di Roma che cambia ogni giorno, il progetto di informazione indipendente finanziato dalla Fondazione Charlemagne e da Guido Larcher.

#Scuola #Valditara: le bocciature le decidono i prof non i giudici @andreabulleri ; #Terremoto #Amatrice ricostruzione ferma @mauroevangelisti ; #Meloni in vacanza ma già al lavoro sulla finanziaria @francesco Bechis ; #NewYork investe volontariamente sette persone due italiani gravi @annaguaita

Laurent Mariotte passe la journaliste Nathalie Lévy sur le grill des Bons vivants. L'auteure de « Chers grands-parents » aux éditions Albin Michel répond aux questions de Laurent Mariotte pour qu'on la connaisse mieux de l'autre côté de la fourchette. Quel est le plat de votre enfance ? Que trouve-t-on toujours dans votre frigo ? Quel est votre plus beau repas ? Quel est votre pire repas ? Qui sont les invités de votre dîner idéal ? Quelle est votre adresse secrète ? Quel est le mot de la faim ? Voici quelques-unes des questions posées par Laurent Mariotte.

Si vous disposez d'un esprit d'aventure et d'une envie de liberté, mon invitée du jour va vous séduire ! Florine, avant d'être une pratiquante en course à pied orientée vers le trail, est tout d'abord une sportive qui pratique l'apnée. Depuis sa jeunesse, elle fréquente les piscines où elle enchaîne les longueurs sous l'eau. Elle qui a dernièrement participé aux championnats de France revient tout d'abord dans cet épisode sur ce sport assez confidentiel qu'est l'apnée. Elle vous donnera des conseils pour dynamiser et optimiser votre respiration. Des transferts sont en effet possibles entre cette discipline et le running. Amatrice de nature, Florine a de fait basculé dans le trail et en février dernier, c'est vers l'Afrique qu'elle s'est dirigée. Elle a pris part à la SENEGAZELLE, une course solidaire qui mêle sport et projet humanitaire. Avec ses camarades, du matériel scolaire a été acheminé dans des écoles du pays, de quoi ravir ces jeunes écoliers. Emue et gardant une souvenir mémorable de cette aventure, notre apnéiste vous détaille cette aventure ! Un grand merci Florine pour ce témoignage sur ton expérience remplie d'humanité ! Lien pour retrouver Florine : https://www.instagram.com/florine_apnee_trail/ ----------------------------- Conférence "PREVENTION DES BLESSURES" du Vendredi 16 juin - Lien d'inscription : ⁠⁠https://www.eventbrite.com/e/billets-la-prevention-des-blessures-en-course-a-pied-637919914637⁠⁠ Séance d'entraînement du Samedi 16 juin animée par Bruno HEUBI - Lien d'inscription : ⁠⁠https://www.eventbrite.com/e/billets-seance-running-encadree-bruno-heubi-638217645157⁠⁠  ---------------------------- Par le podcast running A COTE DE MES POMPES, je vous retrouve chaque semaine pour un nouvel épisode où l'on parle course à pied ! Parfois en solo, parfois avec un invité, un sportif, un champion, un anonyme afin d'évoquer son parcours atypique et inspirant. Vous en tirerez des conseils, des anecdotes afin de progresser comme je peux le faire au contact de mes invités. En quelques mots qui suis-je ? Sébastien, enseignant en Histoire Géographie, je suis un ancien footballeur amateur, je me suis reconverti en coureur à pied après une rupture des ligaments croisé....c'était en 2003. Au fil des années,  la course à pied à pris de plus en plus de place dans ma vie, au point de devenir ma passion, et même bien plus, un mode de vie. Ce sont mes expérimentations, mes galères, mes joies de coureur à pied "lambda" que j'ai envie de vous transmettre. ❤️ Venez discuter avec moi après l'écoute des épisodes : ⁠https://linktr.ee/acotedemespompes⁠

Dahlia a commencé à poster sa fiction "Unknow : Le Stalker" durant l'année 2022 sur l'application wattpad.Amatrice de Dark Romance Erotique et plus particulièrement de stalker trope, elle a décidé qu'il était temps de produire le contenu qu'elle-même apprécie.Dans cet épisode, nous parlerons du genre, de ses futurs projets, de la psychologie derrière les personnages de DR et notamment derrière les stalkers, de smut, de pload twist ou encore des limites d'âges et des problématiques concernant les sous-genres.TW pour cet épisode : SMUT, Staker, ViolencesVous pouvez la retrouver sur Wattpad et Tiktok : @dahliawriteEt aussi sur Instagram : @dahlia.write Toutes les informations sur mon contenu sont disponibles sur mon blog : https://charlywtc.wixsite.com/charly-and-her-books Hébergé par Acast. Visitez acast.com/privacy pour plus d'informations.

Dahlia a commencé à poster sa fiction "Unknow : Le Stalker" durant l'année 2022 sur l'application wattpad.Amatrice de Dark Romance Erotique et plus particulièrement de stalker trope, elle a décidé qu'il était temps de produire le contenu qu'elle-même apprécie.Dans cet épisode, nous parlerons du genre, de ses futurs projets, de la psychologie derrière les personnages de DR et notamment derrière les stalkers, de smut, de pload twist ou encore des limites d'âges et des problématiques concernant les sous-genres.TW pour cet épisode : SMUT, Staker, ViolencesVous pouvez la retrouver sur Wattpad et Tiktok : @dahliawriteEt aussi sur Instagram : @dahlia.write Toutes les informations sur mon contenu sont disponibles sur mon blog : https://charlywtc.wixsite.com/charly-and-her-books Hébergé par Acast. Visitez acast.com/privacy pour plus d'informations.

In den Erdbebengebieten der Türkei und Syriens schwindet die Hoffnung auf Überlebende. Die Kritik an Staatsführung und mangelhafter Rettungsorganisation bleibt. Was bedeutet das für Präsident Erdoğan? Sie haben Anregungen, Kritik oder Themenvorschläge zu dieser Sendung? – Dann schreiben Sie uns doch eine Mail an die Adresse acht.milliarden@spiegel.de. Sie können uns auch eine WhatsApp-Nachricht schicken: +49 – 151 – 728 29 182 Weiterführende links:  »Wo ist die Regierung?« Das Beben wird zum Politikum »Ich möchte nur sagen, dass die Zerstörung nicht überraschend kam« Das verwundete Land – Multimedia-Reportage über das Erdbeben im italienischen Amatrice 2016  Informationen zu unserer Datenschutzerklärung

«À 250$ le billet, ça n'a pas de bon sens!» Entrevue avec Tania Di Sei, amatrice de spectacles de musique : la hausse des prix des billets de spectacle affecte-t-elle les consommateurs?Pour de l'information concernant l'utilisation de vos données personnelles - https://omnystudio.com/policies/listener/fr

Aujourd'hui, le livre qu'on croque, c'est De Capes et de mots, un roman jeunesse de Flore Vesco, publié aux éditions Didier Jeunesse.On suit les aventures de Serine, une adolescente fougueuse, inventive et avec un bon sens de l'humour, dans ses entrées à la cour en tant que demoiselle de compagnie. Amatrice et amateur de jolis mots, jetez vous sur ce roman doux et sympathique !Pour me contacter, n'hésitez pas à m'envoyer un mail à lacroqueusedelivres@gresille.orgVos retours me sont précieux et n'hésitez pas à me donner vos recommandations de lecture par la même occasion !***Livres mentionnés dans l'épisode :D'or et d'oreillers, de Flore Vesco (il est super, lisez le !), éditions L'Ecole des Loisirs (2021)De Capes et de mots, de Flore Vesco, éditions Didier Jeunesse (2015)***Musique du générique :Credits: Not The King - Ice Tea - Royalty Free Vlog Music — Music By Not The KingMusique d'ambiance pour l'extrait lu: Video Game Blockbuster About the song Written by Rafael Krux. This music is available for commercial and non-commercial purposes. 100% Free Music - Free for Commercial Use, Free Of Royalties, Free Of Attribution, Creative Commons 0.***A bientôt, pour découvrir un nouveau livre à croquer… ou à dévorer !

La rete di solidarietà degli chef fiorentini non si ferma. Per il sesto anno - dopo gli appuntamenti dedicati alla ricostruzione di Amatrice, alla lotta al femminicidio, al supporto di Careggi e degli anziani – torna la tradizionale serata benefica organizzata sulla terrazza del Forte Belvedere. L'appuntamento andrà in scena mercoledì 7 settembre dalle 20,30 e coinvolgerà alcuni dei più rinomati chef fiorentini e toscani, che hanno risposto con grande generosità all'appello lanciato dal comitato “Italian Chef Charity Night” per dare un segnale di continuità con le iniziative degli ultimi anni.

La rete di solidarietà degli chef fiorentini non si ferma. Per il sesto anno – dopo gli appuntamenti dedicati alla ricostruzione di Amatrice, alla lotta al femminicidio, al supporto di Careggi e degli anziani – torna la tradizionale serata benefica organizzata sulla terrazza del Forte Belvedere.

“A sei anni di distanza dal sisma si comincia a vedere qualcosa di concreto nella ricostruzione. Le istituzioni sono presenti per garantire con il massimo sforzo il diritto dei cittadini di queste aree interne di tornare a vivere anche con maggiori servizi rispetto a quanti ne avessero in precedenza". Lo ha detto il presidente dell'Abruzzo Marco Marsilio ad Amatrice nel sesto anniversario del sisma del Centro Italia.tvi/gsl

Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. I leader politici divisi su tutto, la Crimea che deve tornare a Kiev e il tetto sul gas. Negli ultimi mesi sono tornati ad aumentare gli episodi di furto di veicoli: automobili, moto, mezzi pesanti. Ne abbiamo parlato in diretta con Emilio Deleidi, giornalista di Quattroruote. Don Antonio Mazzi, fondatore della comunità Exodus, regala ogni giorno un pensiero, un suggerimento, una frase agli ascoltatori di RTL 102.5. In diretta con noi il sindaco di Amatrice, Giorgio Cortellesi, a sei anni dal terremoto. Per la pagina politica, oggi in diretta, il segretario del Partito Democratico Enrico Letta. Non Stop News, con Giusi Legrenzi, Enrico Galletti e Massimo Lo Nigro.

Il post terremoto di Amatrice inizia ora, con la consegna di 82 appartamenti costruiti nel rispetto delle più moderne tecniche antisismiche che solo sette famiglie hanno deciso di abitare. I prefabbricati dove tutti i costi sono a carico dello Stato e non c'è cemento che possa cadere sono difficili da lasciare. Parliamo di questo e di concorsi universitari: ogni anno ci sono 1000 segnalazioni di procedure non trasparenti.

Sacha pratique le football depuis très jeune à l'école. Elle suit un cursus scolaire en science politique et décide de retourner vers son amour du sport.

L'America è stata fondamentale per la diffusione della pasta in Italia. Il fascismo non amava la pasta. Fino all'800 la pasta si mangiava con le mani. L'amatriciana non viene da Amatrice. Alberto Grandi ci accompagna nel viaggio – pieno di sorprese – dedicato a uno dei nostri prodotti più amati. Un percorso in cui si legano emigrazione, guerra ed industria.See omnystudio.com/listener for privacy information.

Quante volte, vedendo una necessità nel mondo, hai sentito la frustrazione di essere troppo piccolo o piccola di fronte alle necessità? Quante volte hai detto "non dipende da me..."? Gesù ti chiede di essere un suo strumento affinché la sua potenza arrivi dove tu non potresti... perché tutto dipende da lui. --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 12 minuti  Tempo di ascolto audio/visione video: 28 minuti Come siete messi con la “voglia di fare”? Personalmente, dopo il Covid, e adesso la guerra, non è che abbia molta voglia in generale; e questo, lo riconosco da me, è uno dei sintomi dell'inizio di una “depressione”. Intendetemi, non è una depressione “patologica”, una di quelle che vanno curate con i farmaci, ma quella molto più comune che capita quando vedi che un bel po' di cose a questo mondo non vanno nel senso giusto. Sono quei momenti dove pensi: “Ma tanto, che io faccia o non faccia, mi impegni o non mi impegni praticamente cambierà poco, se non nulla... Tanto non dipende da me.”. E ci si sente “sopraffatti ed oppressi”. Vi è ma capitato, se non adesso in passato,  di aver avuto momenti in cui vi siete sentiti sopraffatti? Dove vi siete sentiti affogare emotivamente? Dove c'era un senso di sconfitta? Dove vi siete sentiti oppressi? La parola"oppresso" vi fa venire in mente a qualche passo della Bibbia? “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo” (Matteo 11:28) Ora, di che tipo di “oppressione” stava parlando Gesù? In che contesto stava parlando? Matteo non lo dice... ma lo possiamo sapere dal Vangelo di Luca: Qualche versetto prima, al 25 di Matteo, Gesù aveva detto questa frase: “Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli.” (Matteo 11:26) E la stessa medesima frase la troviamo nel vangelo di Luca: “In quella stessa ora, Gesù, mosso dallo Spirito Santo, esultò e disse: Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli!” (Luca 10:21-22) Per cui, siamo convinti che è lo stesso episodio... Ma prima?  Cosa era accaduto prima “in quella stessa ora”? Leggiamo ancora in Luca: “Or i settanta tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni ci sono sottoposti nel tuo nome».” (Luca 10:17) Cosa era successo? Gesù aveva mandato settanta discepoli  dandogli il potere di guarire, di resuscitare, di scacciare demoni, ed essi erano tornati urlando di gioia per quello che erano stati capaci di fare, e dicendo “Funziona davvero!”... E perché mai dovrebbero essere affaticati ed oppressi? Gesù lo aveva spiegato loro proprio al ritorno dalla missione vittoriosa. “Ed egli disse loro: «Io vedevo Satana cadere dal cielo come folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni, e su tutta la potenza del nemico; nulla potrà farvi del male. Tuttavia, non vi rallegrate perché gli spiriti vi sono sottoposti, ma rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli.” (Luca 10:20) Vedete, come Gesù stava sottolinenando due cose: la prima, che non era merito loro,  ma della potenza che lui gli aveva dato. La seconda, che il “vedere” l'effetto della sua potenza fosse del tutto secondario, ma che la cosa primaria, la cosa davvero importante, era quella di avere il proprio nome scritto nel libro della Vita, in Cielo presso il Padre. Per essere più chiari, Gesù sta dicendo: “Non gioite per quello che avete fatto, non è merito vostro, ma gioite perché lo avete fatto, perché siete miei discepoli!” Anche il grande Paolo aveva ben capito che, in tutto il suo lavoro da apostolo, la vera “fatica” non la stava facendo lui, ma Dio: ”...perché io sono il minimo degli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la chiesa di Dio. Ma per la grazia di Dio io sono quello che sono; e la grazia sua verso di me non è stata vana; anzi, ho faticato più di tutti loro; non io però, ma la grazia di Dio {che è} con me.” (1 Corinzi 15:9-10) So cosa stai pensando adesso: “Marco, ma tutto questo, cosa centra con quello che hai detto all'inizio? Con la depressione, col sentirsi oppressi?” Stiamo vivendo da tre anni, prima col Covid, ora con la guerra in Ucraina e le sue conseguenze a livello mondiale, una situazione di incertezza estrema, dove non sappiamo cosa ci attende domani... e, di conseguenza, noi, spesso, attendiamo. Attendiamo per fare acquisti importanti, per decidere circa il nostro lavoro, reagiamo più che pianificare la nostra vita, perché “nel diman non v'è certezza”... (per dirla con Lorenzo il Magnifico). E questo accade anche nella nostra vita di credenti. Vediamo le necessità immani del mondo, e pensiamo che, quello che potremmo fare, è ben poca cosa... e allora, rimandiamo... rimandiamo a data da destinarsi, quando sarà il momento opportuno, perché adesso siamo troppo occupati, o stanchi, o preoccupati... E poi, ti capita di leggere delle storie che parlano di come le persone non hanno aspettato il momento opportuno, o di essere liberi, o riposati, o rilassati, ma hanno semplicemente “agito”. Le storie che vi leggo sono due,  ed entrambe legate all'Ucraina,  una di una persona di cui non so se sia credente, ed una di un credente. La prima è quella di un cuoco, che aveva vinto “Masterchef Ucraina”, di nome Pavlo: Pavlo Servetnyk«Mentre mi trovavo a Kherson, nella mia città natale, il 24 febbraio, intorno alle 5.45 del mattino, ho avuto la notizia dal mio manager, che mi diceva "Pasha, è iniziata la guerra'" Non riuscivo a pensare lucidamente, mi ricordo che il nostro manager si stava precipitando a tornare a casa dai parenti.  Ho controllato i social e scoperto che quello che mi diceva era vero. La finestra della mia stanza guarda in direzione Crimea, e guardando fuori ho visto una colonna di fumo. Ho immediatamente chiamato un mio amico che stava lì nei dintorni, che mi ha detto che quel posto era completamente distrutto. È stato allora che mi sono reso conto che la guerra era iniziata. Il primo giorno di guerra era una "follia totale”: i miei genitori si rifiutavano di lasciare le loro case come gli dicevo io per raggiungere un luogo più sicuro, perché credevano che presto ci sarebbe stata una tregua o un qualche sviluppo positivo. Poi ho deciso di restare anche io in città, assieme a mia moglie, nel mio negozio, pieno di prodotti che quel giorno non erano stati consegnati. Quando ho raggiunto il negozio, ho notato una fila senza precedenti di persone in attesa di pane. Quel giorno la gente non era andata a lavoro: la città era in preda al panico, la fabbrica del pane non funzionava, nessuno dei negozi era aperto. Ho capito che il pane che la gente aspettava non sarebbe mai arrivato. Non sono un soldato, sono un panettiere ed è quello che ho deciso di fare. La prima notte, in squadre di cinque, abbiamo iniziato a cuocere fino alle due del mattino, dormendo sui  tavoli di cucina. Tra i continui rumori di sparatorie e bombardamenti, abbiamo cucinato circa 1000 filoni di pane nelle notti seguenti. Moltissime persone sono venute ad aiutarci, donando sale e farina, mentre io raccontavo  il mio lavoro sui social media. Dopo un po', ho notato che anche 1500 filoni di pane non erano abbastanza, andava tutto immediatamente esaurito. Siamo riusciti a raccogliere fondi sufficienti tramite Instagram per poter avviare una produzione su scala più ampia. Insieme ai fondi, abbiamo raccolto 100 tonnellate di cereali e 4 tonnellate di lievito da un uomo d'affari locale che voleva aiutare. Così abbiamo distribuito circa 65000 filoni di pane alla gente di Kherson. Ci sono due tipi di persone: quelle come me e le altre. Non cerco profitto nella guerra: altri tipi di persone cercano di beneficiare da questi eventi orribili. Alcuni ristoranti hanno congelato i prodotti rimanenti e alla riapertura rivendevano tutto questo cibo allo stesso prezzo. Hanno scelto i profitti rispetto agli aiuti umanitari… io non potevo farlo. Sono l'unico in città ad avere attiva una fornitura di pane; se non lo faccio io, non c'è nessuno che possa farlo.» La seconda storia è stata postata da una amica della nostra chiesa, Ruth MacCárthaigh, sulla sua pagina FaceBook...  e questa volta parla di un credente:Walter Burrell «C'era un signore anziano che conoscevo che si chiamava Walter Burrell. Ha lavorato come  credente per anni e anni sulle banchine del porto di Cork in Irlanda.  Saliva sulle navi, in particolare su quelle dei paesi comunisti e parlava di Gesù ai lavoratori a bordo. A volte metteva un bel po' di uomini nella sua piccola macchina e se li portava a casa, dove lui e sua moglie davano loro un pasto caldo. A volte li portava a uno studio biblico o a un servizio in chiesa. Preparava anche scatole regalo(molto  prima che diventasse di moda) e le riempiva di cappelli e guanti che anziane signore lavoravano a maglia per tenere caldi i poveri lavoratori nelle notti fredde. Ha fatto questo per anni.  Un giorno di molti anni fa Walter salì a bordo di una nave che era arrivata nel porto di Cork dall'Ucraina comunista. Incontrò due uomini a bordo con i quali parlò e passò un po' di tempo. Walter condivise con loro come conoscere Dio, come avere una relazione intima con Lui e come essere salvati.  Gli uomini tornarono poi a bordo della nave e salparono, senza mai più incontrare Walter.  Tuttavia, poco dopo entrambi gli uomini diedero la loro vita a Gesù e furono salvati. Tornarono in Ucraina e si unirono ad una chiesa e crebbero sempre di più nella loro fede e conoscenza di Dio.  Alla fine questi uomini giunsero ad essere credenti maturi, e Dio li usò per iniziare davvero molte altre chiese in Ucraina. Grazie a loro migliaia e migliaia di persone misero la loro fiducia in Gesù e divennero cristiani, e tutto attraverso il lavoro fedele, duro e faticoso di un piccolo uomo a Cork qui in Irlanda.» Perché questi due racconti c'entrano con noi e con il fatto che “tanto non dipende da me”? Pensate che Pavlo si sarebbe mai aspettato di essere chiamato a sfamare la sua intera città? Pensate che Walter si sarebbe mai aspettato che, entrando su una barca Ucraina (anzi sovietica, all'epoca) e parlando con due marinai (non so neppure io come e in che lingua) sarebbero state fondate più chiese, migliaia di persone avrebbero ascoltato il Vangelo, molte di esse avrebbero accettato Gesù, e sarebbero state salvate? Se Pavlo avesse deciso di fuggire, o di congelare la farina come facevano altri, se avesse detto “tanto non dipende da me” a Kerson non ci sarebbe pane oggi. Se Walter si fosse stancato di parlare e di fare il bene,  se avesse pensato che lui era troppo piccolo e troppo debole  per cambiare la storia del mondo,  se avesse detto “tanto non dipende da me” adesso non ci sarebbero in Ucraina quelle chiese fondate dai due marinai,  migliaia di persone non avrebbero conosciuto Gesù,  e (in questo momento di guerra)  non avrebbero il conforto di sapere che Dio esiste,  che vede e che non ha abbandonato l'Ucraina.  Vi ricordate uno dei motti della nostra chiesa? “L'amore non è un sentimento, l'amore è un'azione.” Cosa è che non stai facendo, e che il Signore ti chiama a fare? Cosa stai rimandando perché non è il momento adatto, Cosa non fai perché pensi di essere troppo piccolo, o troppi piccola perché “tanto non dipende da me”? Ricorda la lezione dei settanta: guarnivano gli ammalati, resuscitavano i morti, scacciavano i demoni, ma Gesù gli ricorda che dovevano gioire non per ciò che accadeva, ma perché avevano deciso di servire affinché accadesse. Perché avevano dato braccia, mani e piedi alla potenza di Dio. Perché non avevano detto “tanto non dipende da me” ma avevano detto invece  “tutto dipende da colui in cui credo e che mi chiede di agire.” La nostra è una piccolissima chiesa; come molte chiese in Italia,  dall'inizio della pandemia, ha visto numeri sempre più risicati, tanto da dire se valga ancora la pena  tenere aperta una sala. Molti di noi vivono con un reddito  ben al di sotto della media nazionale (per non dire sotto l'indice di povertà). Ma negli anni abbiamo fatto tante cose che parevano impossibili! I corsi di inglese gratuiti, i soccorsi per l'incendio dello stabile a Montefiascone il concerto per reperire fondi per il terremoto di Amatrice... Perché siamo stati bravi noi? Certamente no!” Perché dietro tutto ciò che abbiamo fatto, c'era la potenza di Gesù! Ma abbiamo realmente capito perché lo facciamo? E che tutto parte da “chi siamo” non da ciò che facciamo, da quel “tutto dipende da colui in cui credo e che mi chiede di agire.”? Io mi auguro sinceramente di si! La pandemia, la guerra, il senso di incertezza, tutto lotta contro, per far pensare, sentire, dire: a ognuno di noi “Non si può, io non posso incidere nelle vite altrui: troppo piccolo, troppo debole, troppo occupato... Tanto non dipende da me...” Salomone, al termine della sua lunga e saggia vita, ha scritto queste parole: “Chi bada al vento non seminerà; chi guarda alle nuvole non mieterà. Come tu non conosci la via del vento, né come si formino le ossa in seno alla donna incinta, così non conosci l'opera di Dio, che fa tutto. “ (Ecclesiaste 11: 4-5) Quale seme non hai ancora seminato? Quale testimonianza ancora non hai dato a chi conosci e vive intorno a te? Quale impegno ancora non ha preso? Quale  aiuto ancora noi non hai provveduto? Il Signore ti dice di non guardare il meteo, ma di fissare lo sguardo su di lui: “Anche noi, dunque, poiché siamo circondati da una così grande schiera di testimoni, deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta, fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta.” (Ebrei 12:1-2) Ecco perché Gesù in Matteo ci dice che ci darà riposo; perché il peso non è il nostro, perché è lui che lo porta, perché è lui che guida, perché tutto dipende da lui,  e ci chiede di agire nella sua potenza. “Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo per le anime vostre  poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero.” (Matteo 11:29-30) Conclusione Tutto questo,  la storia dei settanta discepoli, quella di Pavlo e quella di Walter, ti chiedono di riflettere su cosa stai facendo, sul fatto che è vero, non dipende da te... ma che Gesù ti da la potenza affinché le cose accadano, le persone vengano confortate e sfamate, perché il mondo cambi in qualche impercettibile modo... E che se, ognuno di noi non dice “tanto non dipende da me” ma “eccomi Signore, usami!” allora le cose accadono,  le persone vengono sfamate, le chiese vengono fondate, e la Parola di Cristo raggiunge le folle.  Io devo solamente seguire il passo del mio Maestro; al resto pensa tutto lui. Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM--- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio, vedere il video del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)

Alors que des centaines de milliards de dollars de réserves russes sont gelés en réponse à l'invasion de l'Ukraine, le Kremlin reste flou quant à l'avenir d'Elvira Nabioullina, la patronne de la Banque centrale de Russie. Une femme qui tente désespérément de sauver l'économie du pays. C'est notre portrait de la semaine. Elvira Nabioullina n'est plus la même personne depuis que la guerre a éclaté. Le 28 février, la présidente de la Banque centrale de Russie se présente à sa conférence de presse tout de noir vêtue. Plus de broche sur le revers de sa veste. Le choix de ce bijou, a-t-elle admis un jour, lui permettait d'envoyer un signal fort aux marchés. Un faucon signifiait le retour de la hausse des taux de la banque centrale, une cigogne, résistante au gel et au froid, le soutien de l'institution au secteur financier durant la pandémie. Mais cette fois, c'est visage pâle et fermé que Nabioullina annonce avoir doublé le taux directeur russe à 20% pour stopper la chute du rouble. Amatrice de poésie Et pourtant, cette professionnelle chevronnée a appris à résister aux chocs. D'origine tatare, Elvira Nabioullina est née il y a 58 ans à Oufa, la capitale de la Bachkirie, située dans l'Ouest de la Russie. Son père est chauffeur de bus, sa mère travaille à l'usine. Engagée tôt dans le Parti communiste, la jeune diplômée en économie travaille pour l'Union de la science et de l'industrie de l'Union soviétique de l'époque, avant de rejoindre le ministère de l'Economie où elle accompagne les réformes lancées sous la présidence Boris Eltsine (1991-1999). Grande lectrice de la poésie de Joseph Brodski, opposant au régime soviétique et prix Nobel de Littérature en 1987, elle se souvient du vent de liberté insufflé par le président Mikhaïl Gorbatchev, mais regrette l'effondrement de l'URSS. Des années plus tard, elle se confie à Vladimir Pozner, dans son émission diffusée sur la première chaîne de télévision russe Perviy Kanal : « La Perestroïka signifiait la liberté. Sans doute après toutes ces années, nous jugeons cette période différemment, nous y voyons des failles, des ratages qui ont eu des conséquences plus tard. Mais pour moi, c'était vraiment de l'espoir. En revanche, je considère que la chute de l'Union soviétique a été une tragédie pour un très grand nombre de personnes dans notre vaste pays. » Contre vents et tempêtes Une femme bourrée de contradictions ? Elle représente plutôt cette génération de technocrates russes qui sont nés et ont grandi en Union soviétique, mais qui sont entrés dans la vie publique en Russie. Ministre du Développement économique au début des années 2000, Nabioullina, alors que les avis sont contre elle, devient en 2013 la première femme patronne de banque centrale au sein du G8, ce groupe de sept puissances mondiales élargi à la Russie. Ivan Samson, chercheur en sciences sociales à l'Université de Versailles (UVSQ Versailles-Saclay) l'a rencontrée au début des années 2000 : « Elle parlait français, elle s'intéressait à la France. Elle était très intéressée par les questions d'innovation. Elle était assez attachée à un fonctionnement économique qui ne soit pas influencé par des relations de pouvoir, de corruption, par des organisations verticales. Elle essayait d'échapper à cela. Mais en même temps elle n'était pas libérale au sens occidental du terme dans la mesure où elle s'intéressait beaucoup aux gens, à la société. Elle considérait que l'économie n'était pas indépendante de la société. » Son combat contre l'inflation La banquière réussit à stabiliser le rouble, ce qui lui vaut la confiance du Kremlin. Courageuse, elle résiste aux oligarques qui veulent déprécier la monnaie nationale pour financer leurs affaires. Elle combat les crypto-monnaies à cause de leur opacité et tente de dynamiser l'économie russe. Elle a réussi « à construire cette image de la forteresse Russie riche de ses énormes réserves internationales qui donnaient à la banque centrale du pays une grande puissance de feu en cas de crise », précise Nicolas Véron, cofondateur du centre de réflexion européen Bruegel à Bruxelles et chercheur au Peterson Institute for International Economics à Washington. Toutefois son bilan est en demi-teinte : « Elle n'est pas parvenue à accomplir sa mission. Certes, l'économie russe s'est un petit peu diversifiée depuis une dizaine d'années, mais ses problèmes structurels, ses rapports de pouvoir dans l'économie, cette sorte de capitalisme d'Etat, cela ne se règle pas par quelques personnes nommées dans des institutions importantes. C'est un effort de dix, de vingt, de trente ans », estime Ivan Samson. Figure tragique L'invasion de l'Ukraine a tout changé, abonde Nicolas Véron : « Je crois que l'on peut dire qu'Elvira Nabioullina est devenue une sorte de figure tragique. C'était l'incarnation d'une Russie compétente, réaliste, pragmatique, et qui arrivait à trouver un chemin soutenable en termes économique et financier. On sait aujourd'hui que cette vision était une illusion. Une sorte de village Potemkine, si vous me pardonnez le cliché un peu facile. Ça rend l'identité de madame Nabioullina complètement tragique. Puisque tout ce qu'elle a essayé de faire a été détruit. » Une réunion du conseil d'administration de la Banque centrale au sujet du taux directeur russe a été fixée au vendredi 18 mars. Elvira Nabioullina a fait savoir qu'elle n'allait pas tenir de conférence de presse, se contentant d'une déclaration. Une première.

Alors que des centaines de milliards de dollars de réserves russes sont gelés en réponse à l'invasion de l'Ukraine, le Kremlin reste flou quant à l'avenir d'Elvira Nabioullina, la patronne de la Banque centrale de Russie. Une femme qui tente désespérément de sauver l'économie du pays. C'est notre portrait de la semaine. Elvira Nabioullina n'est plus la même personne depuis que la guerre a éclaté. Le 28 février, la présidente de la Banque centrale de Russie se présente à sa conférence de presse tout de noir vêtue. Plus de broche sur le revers de sa veste. Le choix de ce bijou, a-t-elle admis un jour, lui permettait d'envoyer un signal fort aux marchés. Un faucon signifiait le retour de la hausse des taux de la banque centrale, une cigogne, résistante au gel et au froid, le soutien de l'institution au secteur financier durant la pandémie. Mais cette fois, c'est visage pâle et fermé que Nabioullina annonce avoir doublé le taux directeur russe à 20% pour stopper la chute du rouble. Amatrice de poésie Et pourtant, cette professionnelle chevronnée a appris à résister aux chocs. D'origine tatare, Elvira Nabioullina est née il y a 58 ans à Oufa, la capitale de la Bachkirie, située dans l'Ouest de la Russie. Son père est chauffeur de bus, sa mère travaille à l'usine. Engagée tôt dans le Parti communiste, la jeune diplômée en économie travaille pour l'Union de la science et de l'industrie de l'Union soviétique de l'époque, avant de rejoindre le ministère de l'Economie où elle accompagne les réformes lancées sous la présidence Boris Eltsine (1991-1999). Grande lectrice de la poésie de Joseph Brodski, opposant au régime soviétique et prix Nobel de Littérature en 1987, elle se souvient du vent de liberté insufflé par le président Mikhaïl Gorbatchev, mais regrette l'effondrement de l'URSS. Des années plus tard, elle se confie à Vladimir Pozner, dans son émission diffusée sur la première chaîne de télévision russe Perviy Kanal : « La Perestroïka signifiait la liberté. Sans doute après toutes ces années, nous jugeons cette période différemment, nous y voyons des failles, des ratages qui ont eu des conséquences plus tard. Mais pour moi, c'était vraiment de l'espoir. En revanche, je considère que la chute de l'Union soviétique a été une tragédie pour un très grand nombre de personnes dans notre vaste pays. » Contre vents et tempêtes Une femme bourrée de contradictions ? Elle représente plutôt cette génération de technocrates russes qui sont nés et ont grandi en Union soviétique, mais qui sont entrés dans la vie publique en Russie. Ministre du Développement économique au début des années 2000, Nabioullina, alors que les avis sont contre elle, devient en 2013 la première femme patronne de banque centrale au sein du G8, ce groupe de sept puissances mondiales élargi à la Russie. Ivan Samson, chercheur en sciences sociales à l'Université de Versailles (UVSQ Versailles-Saclay) l'a rencontrée au début des années 2000 : « Elle parlait français, elle s'intéressait à la France. Elle était très intéressée par les questions d'innovation. Elle était assez attachée à un fonctionnement économique qui ne soit pas influencé par des relations de pouvoir, de corruption, par des organisations verticales. Elle essayait d'échapper à cela. Mais en même temps elle n'était pas libérale au sens occidental du terme dans la mesure où elle s'intéressait beaucoup aux gens, à la société. Elle considérait que l'économie n'était pas indépendante de la société. » Son combat contre l'inflation La banquière réussit à stabiliser le rouble, ce qui lui vaut la confiance du Kremlin. Courageuse, elle résiste aux oligarques qui veulent déprécier la monnaie nationale pour financer leurs affaires. Elle combat les crypto-monnaies à cause de leur opacité et tente de dynamiser l'économie russe. Elle a réussi « à construire cette image de la forteresse Russie riche de ses énormes réserves internationales qui donnaient à la banque centrale du pays une grande puissance de feu en cas de crise », précise Nicolas Véron, cofondateur du centre de réflexion européen Bruegel à Bruxelles et chercheur au Peterson Institute for International Economics à Washington. Toutefois son bilan est en demi-teinte : « Elle n'est pas parvenue à accomplir sa mission. Certes, l'économie russe s'est un petit peu diversifiée depuis une dizaine d'années, mais ses problèmes structurels, ses rapports de pouvoir dans l'économie, cette sorte de capitalisme d'Etat, cela ne se règle pas par quelques personnes nommées dans des institutions importantes. C'est un effort de dix, de vingt, de trente ans », estime Ivan Samson. Figure tragique L'invasion de l'Ukraine a tout changé, abonde Nicolas Véron : « Je crois que l'on peut dire qu'Elvira Nabioullina est devenue une sorte de figure tragique. C'était l'incarnation d'une Russie compétente, réaliste, pragmatique, et qui arrivait à trouver un chemin soutenable en termes économique et financier. On sait aujourd'hui que cette vision était une illusion. Une sorte de village Potemkine, si vous me pardonnez le cliché un peu facile. Ça rend l'identité de madame Nabioullina complètement tragique. Puisque tout ce qu'elle a essayé de faire a été détruit. » Une réunion du conseil d'administration de la Banque centrale au sujet du taux directeur russe a été fixée au vendredi 18 mars. Elvira Nabioullina a fait savoir qu'elle n'allait pas tenir de conférence de presse, se contentant d'une déclaration. Une première.

(di Lucia Alberti) La bellezza come creazione di Dio e che da Lui discende anche attraverso l'opera dell'uomo. Potrebbe essere il sottotitolo di questo volume, che raccoglie una bellezza artistica nascosta e poco nota, la cui storia ferita si intreccia con il dramma provocato dal terremoto. Il volume raccoglie alcune delle opere sacre danneggiate dal sisma del 2016 e provenienti dalle chiese dei paesi di Amatrice e Accumoli (RI).

L'America è stata fondamentale per la diffusione della pasta in Italia. Il fascismo non amava la pasta. Fino all'800 la pasta si mangiava con le mani. L'amatriciana non viene da Amatrice. Alberto Grandi ci accompagna nel viaggio – pieno di sorprese – dedicato a uno dei nostri prodotti più amati. Un percorso in cui si legano emigrazione, guerra ed industria.

Rendez-vous le 5 novembre pour la nouvelle saison du Goût de M. Chaque semaine, une personnalité issue du monde de la culture, de la mode, du design ou de la cuisine racontera son histoire personnelle du goût. Mais aussi ses dégoûts. Comment elle s'est façonné un art de vivre, en continuité ou au contraire en rupture avec son milieu d'origine. Comment celui-ci a évolué au cours de sa vie, de ses rencontres, de ses expériences.---Lætitia Dosch est l'invitée du podcast Le Goût de M proposé par M Le magazine du Monde. La comédienne, qui sera prochainement à l'affiche de Passion simple de Danielle Arbid adapté d'Annie Ernaux, a répondu depuis son appartement parisien aux questions de la journaliste et productrice Géraldine Sarratia.Lætitia Dosch évoque son enfance à Paris, dans une famille à la Tenenbaum, du nom du film de Wes Anderson, avec un père parti quand elle avait 1 an, plombier devenu rentier à la suite d'un gros héritage, un peu voyou qui aimait les bagnoles, les femmes et le jazz et une mère qui essayait de s'extraire de son destin de femme au foyer. Rêveuse, celle-ci aimait la variété et des chanteurs comme Charles Dumont. Dans cet intérieur plein d'adultes et de reproductions de la nature, façon fausse jungle, la jeune fille se prend d'admiration pour Claude du Club des cinq et Stéphanie de Monaco. « Je me suis construite en imaginant et non en suivant des exemples », confie celle qui découvrira sa vocation pour la scène quelques années plus tard, lors de cours de théâtre dans un collège catholique privé où elle ne se sentait pas à sa place.Passionnée par le jeu des acteurs (de Johnny Depp à Claire Danes) et le cinéma américain (John Waters, Tim Burton, Jim Jarmusch), français (Noémie Lvovsky, Patricia Mazuy) et danois (Lars Von Trier) des années 1990, elle se lance dans une quête de liberté qui la mène à ses deux premiers films marquants : La Bataille de Solferino et Jeune femme, Caméra d'or à Cannes. Amatrice de grunge, elle fuit la beauté classique et continue de voir dans le jeu le lieu où peut s'exprimer « tout ce qu'on n'a pas le droit de dire, de ressentir, de montrer ». « J'adore être sur scène et sentir que les gens sont bousculés. » Après le confinement et sa performance dans Passion Simple, à venir au cinéma, elle se sent désormais davantage attirée par la tendresse. « Récemment, j'ai redécouvert que je pouvais être une jolie femme. » Comme soucieuse de ne pas faire de cet affranchissement des codes qu'elle incarne avec tant de force à l'écran une nouvelle prison.Un podcast produit par Géraldine Sarratia (Genre idéal)Réalisation : Sulivan ClabautMusique : Gotan Project Voir Acast.com/privacy pour les informations sur la vie privée et l'opt-out.

00:00 Ormai tutti, tranne noi, per l’obbligo vaccinale: oggi persino la “liberale” Gelmini. Intanto ieri è arrivata l'approvazione definitiva della Fda ai vaccini. E Sallusti giustamente gongola, sgomberata un’occasione di […]

Giovanni Legnini, Commissario straordinario per la ricostruzione post sisma 2016 ; Elena Baiocco, Grr ; Federica Ionta, Grr ; Sandro Fioravanti, Grr .

Sono passati 5 anni da quel terribile 24 agosto 2016, quando alle 03:36 la terra si squarciò polverizzando letteralmente il borgo di Amatrice, in provincia di Rieti. Un sisma di magnitudo 6.

cinque anni fa il terremoto di Amatrice, ne parliamo con il comitato 3.36; una legge contro le delocalizzazioni, la posizione della Fiom con Francesca Re Davide e quella del collettivo di fabbrica della Gkn di Firenze; e infine, Afghanistan l'analisi di Nadia Urbinati sulla questione Europa-Usa e i corridoi umanitari della Comunità di Sant'Egidio.

cinque anni fa il terremoto di Amatrice, ne parliamo con il comitato 3.36; una legge contro le delocalizzazioni, la posizione della Fiom con Francesca Re Davide e quella del collettivo di fabbrica della Gkn di Firenze; e infine, Afghanistan l'analisi di Nadia Urbinati sulla questione Europa-Usa e i corridoi umanitari della Comunità di Sant'Egidio.

La rinascita di Amatrice, cinque anni dopo il terremoto che l'ha devastata, non va cercata nelle macerie delle sue case, ma nella tenacia delle persone. Quelle che non se ne sono mai andate e quelle che sono tornate. Sono tornato ad Amatrice per ascoltare le loro voci e conoscere i loro pensieri su ciò che è accaduto ma soprattutto le speranze che hanno per il futuro.

Aujourd'hui nous accueillons Natacha Dzikowski. Nathacha a fait carrière dans la publicité, dans le secteur du luxe, de la mode et de la beauté, où elle continue à officier en tant que consultante. Elle s'est réinventée il y a quelques années avec le lancement de sa plateforme en ligne, natachadzikowski.com, site Internet et compte Instagram, dédiés au wellness des femmes de plus de 50 ans. Amatrice de bijoux, c'est une amie et cliente de White Bird de la première heure. C'est donc tout naturellement que Stéphanie Roger a eu l'idée d'inviter Natacha dans Une Histoire de Bijou. Natacha nous raconte l'histoire d'une bague qu'elle a récemment prêtée à sa maman lorsqu'elle est tombée malade, une bague talisman, support de son amour, mais aussi en écho aux nombreux bijoux qu'elle lui prêtait alors que Natacha était jeune étudiante…

Aujourd'hui nous accueillons Pauline Baer. Pauline est autrice, scénariste, et aussi chercheuse de provenance, c'est-à-dire qu'elle retrace le parcours d'une œuvre d'art depuis sa création. D'ailleurs elle vient de sortir son premier livre, intitulé La Collection Disparue, une enquête policière et sentimentale sur la collection d'art de son arrière grand-père, spoliée par les nazis pendant la guerre. Amatrice et connaisseuse de joaillerie, sa grand-mère possédait de très belles pièces, notamment des bijoux de la mythique créatrice Suzanne Belperron.  Dans cet épisode, Pauline nous raconte l'histoire d'un collier en rubis, perdu lors d'un enterrement, puis retrouvé par sa cousine. Cette histoire lui a permis de renouer des liens avec une partie de sa famille perdue de vue depuis des années…

In het Italiaanse aardbevingsgebied begint men langzaam aan de wederopbouw te denken. Zo wil de regering graag alle gebouwen bevingsbestendig maken. Op dit moment voldoet 50 procent van de gebouwen maar aan de veiligheidsregels. Maar: waarom is dat niet eerder gebeurd? En waar is het geld na vorige bevingen gebleven? Italië-correspondent Eveline Rethmeier was vijf dagen lang in het rampgebied en gisteravond in Nederland aangekomen.