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BASTA BUGIE - Omelie
Omelia Giovedì Santo - ANNO C (Gv 13,1-15)

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later Apr 11, 2025 6:27


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8129OMELIA GIOVEDI SANTO - ANNO C (Gv 13,1-15) di Giacomo Biffi Nessun'altra sera dell'anno scende sui nostri cuori con la dolcezza appassionata di questa. Scende a suscitare memorie e speranze, pentimenti e promesse, pensieri mesti e palpiti d'amore. Siamo qui a ricordare e a rivivere la «cena del Signore»; l'ultima che egli consumò prima di andare incontro al tradimento, alla morte di croce, alla gloria della risurrezione.Con questa cena egli chiuse l'Antica Alleanza, che veniva celebrata con Il banchetto dell' agnello (come ci ha ricordato la prima lettura); e con l'istituzione dell'Eucaristia inaugurò la Nuova Alleanza (come ci ha detto san Paolo nella seconda lettura).Nel pane e nel vino misteriosamente consacrati la Chiesa ha sempre riconosciuto e onorato la presenza reale del Corpo e del Sangue del Signore morto e risorto. È il nutrimento arcano che in duemila anni non è mai mancato sulla mensa della comunità cristiana e non mancherà mai fino al termine della storia.Nel discorso di Cafarnao, preannunziando il grande dono dell'Eucaristia, Gesù si è presentato come il pane di Dio (cf. Gv 6,33), il pane vivo disceso dal cielo (cf. Gv 6,51). In tal modo, voleva significare di essere venuto al mondo proprio per saziare ogni vera fame degli uomini.Di che cosa noi abbiamo fame, nella profondità del nostro essere? Abbiamo fame di libertà, di amore, di vita. E proprio per essere nell'Eucaristia il nostro pane di liberazione, di amore, di vita, egli nel dramma della sua passione si consegna alla prigionia, all'odio, alla morte.LA LIBERTÀ MINACCIATAIstituita nella cornice della Pasqua ebraica, che commemorava la liberazione del popolo dalla schiavitù egiziana, l'Eucaristia ci dona colui che è il sostegno e l'alimento della nostra libertà.La libertà dei figli di Dio, che ci è stata conferita col battesimo, è da più parti continuamente insidiata.È insidiata dalle nostre debolezze e dalle nostre incoerenze, che rischiano di riportarci sotto la tirannia del male. Abbiamo bisogno - oltre che del sacramento della riconciliazione - del pane eucaristico che ci ridà entusiasmo e vigore. Come dice sant' Ambrogio: «Chi ha una ferita cerca la medicina. La nostra ferita è l'essere soggetti al pericolo di peccare, la nostra medicina è il celeste e venerabile sacramento» (De sacramentis V,25).Ma la nostra libertà di figli di Dio è minacciata anche esteriormente dalla cultura anticristiana che cerca di intimidirci e quasi vorrebbe che la Chiesa rinunciasse alla verità del Vangelo per adeguarsi a tutte le aberrazioni imperanti. Dove potremo trovare la forza di resistere a tante prepotenze e di richiamare, contro tutte le irragionevolezze, la sapienza della legge di Dio, se non in questo «pane disceso dal cielo»?L'Eucaristia è anche pane d'amore, perché ci pone in comunione con colui che ha cosi tanto amato da accettare liberamente il sacrificio supremo per la salvezza di tutti.Non è facile praticare la legge evangelica dell'amore. Non è facile amare senza stanchezza, amare sempre, amare anche coloro che non sono amabili, amare anche quelli che ci vogliono e ci fanno del male. Eppure le nostre azioni agli occhi di Dio valgono non per la loro bravura o la loro risonanza, ma in proporzione della generosità del cuore da cui sono mosse e animate.Solo questo «pane d'amore» può rendere possibile, e perfino facile e gioioso, ciò che alla nostra natura è ostico e impraticabile. Solo coloro che lo ricevono degnamente, nell'umiltà e nella fede, si trovano arricchiti nell'anima e nel comportamento dal tesoro più prezioso di tutto, che è il tesoro della carità.Questa «riscoperta della carità» è in fondo la grazia più pertinente da chiedere in questa sera dell'ultima cena, quando, come abbiamo ascoltato, Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine (Gv 13,1), cioè fino a mettersi tra le nostre mani come cibo che sostiene il nostro incerto e penoso pellegrinaggio terreno.L'EUCARISTIA È PANE DI VITAInfine l'Eucaristia è altresì «pane di vita». Questa è anzi la connotazione sulla quale il Signore sembra avere insistito di più. Egli ha detto: lo sono il pane della vita (Gv 6,48). E inoltre: Il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo (Gv 6,51). E ancora: Chi mangia di questo pane vivrà in eterno (Gv 6,58).Chi riceve con le dovute disposizioni l'Eucaristia accresce la vita eterna che il battesimo gli ha infuso, e accende nel suo cuore la vivezza della fede. Perché nella sua sostanza questa è la vita eterna: che conoscano te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo (Gv 17,3).Se si smarrisce la conoscenza saporosa e coinvolgente di colui che è stato inviato come unico Salvatore, non si trova più la strada per andare al Padre. E se scompare dal nostro interiore orizzonte la figura di colui che è il Dio vivo e vero, da cui tutto proviene, si eclissa anche l'uomo, il senso della sua dignità, la persuasione del pregio e della sacralità della sua vita.È ciò che sta avvenendo in una società che, avendo perso di vista il Creatore, moltiplica gli attentati e le aggressioni alle creature che sono l'immagine viva di Dio.Un popolo di Dio che ritorni ad aver fame del «pane di Dio», del pane della libertà, dell'amore e della vita: questa è la grande speranza dell'umanità in questo annebbiato tramonto del secolo. Questa è l'accorata implorazione che eleviamo al Padre in questa sera pensosa e suggestiva del giovedì santo.

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia V Domenica T. Ord. - ANNO C (Lc 5,1-11)

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later Feb 5, 2025 8:45


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=8065OMELIA V DOMENICA T. ORD. - ANNO C (Lc 5,1-11) di Giacomo Biffi L'episodio celebre della pesca miracolosa ci rivela alcuni particolari interessanti sul modo che aveva Gesù di affrontare i piccoli problemi della sua attività missionaria e soprattutto si dimostra carico di insegnamenti preziosi circa la vita della Chiesa e la vita religiosa dell'uomo.Il fatto si colloca entro il quadro dell'attività apostolica che il Signore svolge in Galilea, nei paesi che fanno corona al grande lago di Genezaret (o mare di Tiberiade). Siamo presumibilmente a Cafarnao, il villaggio dove Pietro con suo fratello Andrea e Giacomo con suo fratello Giovanni e il padre Zebedeo avevano costituito una piccola azienda di pesca. I quattro futuri apostoli sono già stati affascinati dalla forte personalità del giovane Maestro e già gli sono assidua mente vicini come fedeli discepoli, ma ancora non hanno abbandonato l'esistenza consueta, ancora vivono in famiglia, ancora attendono al loro lavoro.È di mattina. È verosimile che Gesù a quell'ora abbia cercato sulla riva del mare un po' di quiete per la sua preghiera. Ma ecco che la folla lo raggiunge, è impaziente di nutrirsi della parola di Dio, gli fa ressa intorno, così che diventa per lui difficile sia sottrarsi sia farsi agevolmente ascoltare. Allora, dimostrando tutto il suo senso pratico, egli sale sulla barca di Simone e chiede al proprietario di scostarsi un poco da terra in modo che - difeso dai pochi metri d'acqua - egli possa comodamente rivolgersi alla gente, che di istinto si è distribuita e ordinata lungo tutta la spiaggia. Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle dalla barca, che così diventa come una cattedra da cui la divina verità si irradia sulla famiglia umana.A questo punto, non è difficile scorgere nella narrazione un significato simbolico e una riferibilità alla nostra problematica religiosa.Simone, come è chiamato all'inizio del racconto, diventa nel momento culminante dell'episodio Simon Pietro. D'ora in poi, il Vangelo di Luca lo chiamerà soltanto Pietro, il nome profetico che Gesù gli ha assegnato per indicare la sua preminente funzione ecclesiale.E la barca di Pietro, nella lettura concorde della tradizione, si fa la raffigurazione perspicua della Chiesa, guidata da lui e dai suoi successori nella tormentata navigazione della storia, sempre sbattuta dalle tempeste ma sempre a galla, sempre intenta a gettare le reti della salvezza.Mantenendoci alla luce di questa interpretazione, ci limiteremo a riflettere su tre frasi del dialogo che qui è intercorso tra il Redentore e il primo dei suoi apostoli, su cui, come su una roccia, è fondata la Chiesa.LA CHIESA NON FALLISCE PERCHÉ NON ASCOLTA LE VOCI DEL MONDOPrendi il largo. L'invito di Gesù giunge inaspettato e stupisce quegli abili pescatori, che già avevano lavorato inutilmente tutta la notte e non avvertivano nessuna voglia di riprendere la fatica nell'ora più sfavorevole. Ma il Signore è perentorio, soprattutto perché, più che ai pesci, pensa alla missione della sua Chiesa nel mondo.Perciò la sua voce risuona ancora viva e attuale all'orecchio del primo responsabile della barca apostolica e dei suoi compagni di lavoro: Prendi il largo.Prendi il largo: non aver paura ad avventurarti lontano dalle opinioni della folla; dalle insipienze che dominano la scena del mondo, le quali, anche se sono collettive e di attualità, non cessano per questo di essere assolute insipienze; dalle diffuse regole di comportamento, ispirate dall'egoismo, dall'individualismo e dall'assenza di ogni superiore speranza; dalla cultura del vuoto, dell'insignificanza, dell'assurdo, che, pur ammantandosi di apparenze raffinate e scintillanti, abbaglia i sensi e inaridisce i cuori.Prendi il largo, Chiesa di Dio, se vuoi che il tuo impegno abbia un esito positivo e la tua pesca di uomini riesca fruttuosa: una Chiesa assimilata e mondanizzata non converte nessuno. Non aver paura di sentirti sola, se il tuo Signore è con te. Non dare ascolto a chi ti vuole a ogni costo insabbiata, col pretesto di farti avvicinare alle realtà della terra. Se ti insabbi, diventi inutile, perché sei fatta per navigare.LA CHIESA È FORTE PERCHÉ HA TOTALE FIDUCIA IN DIO E ADERISCE FERMAMENTE ALLA SUA LEGGESulla tua parola getterò le reti. È la risposta di Pietro, che così supera di colpo tutto quanto gli sarebbe stato suggerito dalle sue cognizioni, dalle sue esperienze, dalle sue umane capacità.Non sono le nostre fatiche notturne o diurne; non è il nostro continuo discutere, il nostro progettare e il nostro affannarci a rendere davvero efficace e feconda la nostra presenza nel mondo e la nostra azione pastorale. È la forza della nostra fede: Sulla tua parola. È la convinzione che il Signore Gesù è con noi, sulla nostra stessa barca, e sa dare energia e valore alla nostra povera testimonianza, alla nostra debole e discorde operosità, alla nostra stessa esistenza di persone che vivono nel mondo senza accettarne la tirannica signorìa.Il segreto della vitalità della Chiesa non sta tanto nella sua ansia di rendersi più credibile e accettabile agli uomini, quanto nella sua umile e sincera volontà di essere più credente e più vicina a Dio e alla sua legge d'amore.L'ESPERIENZA DEL TRASCENDENTE ESALTA E ATTERRISCEAllontanati da me, che sono un peccatore. Ci appaiono le parole di un animo sconvolto, tanto più se si pensa che sono state pronunciate nello spazio ristretto di una barca, dove nessuno può discostarsi troppo dagli altri.Pietro, come Paolo sulla via di Damasco, come Isaia nella visione del tempio, è squassato da questa repentina esperienza del trascendente, che al tempo stesso lo esalta e lo atterrisce.Come si vede da tutti e tre questi casi esemplari, il contatto con Dio provoca come contraccolpo il senso della propria indegnità. Quando il Signore si fa vicino, subito ci si vede non sufficientemente immuni dalla colpa e improvvisamente ci si sente contaminati. Ogni seria vita ecclesiale comincia così: chi, almeno per un istante, ha percepito la prossimità e quasi l'imminenza del divino mistero, non sente più nessuna voglia di pensare alle colpe degli altri e di indignarsi per le ingiustizie che scorge attorno a sé.Tornerà, caso mai, a occuparsene solo per esprimere l'amore per i fratelli e la volontà di salvarli, ma senza acredine e senza zelo amaro, con il cuore penitente e desideroso di arrendersi all'iniziativa della grazia.La sua prima attenzione diventa allora quella di riuscire lui più giusto e più innocente, la sua aspirazione più intensa è di venir mondato col fuoco, come le labbra dell'antico profeta, purificate dal carbone ardente dei serafini.

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio
Martedi 14 gennaio 2025 - Non basta sapere!

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio

Play Episode Listen Later Jan 14, 2025 2:13


Dal Vangelo secondo MarcoIn quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

La Gioia del Vangelo
Martedì della I settimana del Tempo Ordinario

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later Jan 14, 2025 4:19


In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
riflessioni sul Vangelo di Martedì 14 Gennaio 2025 (Mc 1, 21-28) - Apostola Tiziana

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore

Play Episode Listen Later Jan 13, 2025 5:53


- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Marco +In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: "Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!". E Gesù gli ordinò severamente: "Taci! Esci da lui!". E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: "Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!".La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.Parola del Signore.

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
[Mar 14] Vangelo: Eb 2, 5-12; Sal.8; Mc 1, 21-28.

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno

Play Episode Listen Later Jan 13, 2025 1:05


In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: "Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!". E Gesù gli ordinò severamente: "Taci! Esci da lui!". E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: "Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!". La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia XXV Domenica T. Ord - ANNO B (Mc 9,30-37)

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later Sep 18, 2024 6:25


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7912OMELIA XXV DOMENICA T. ORD - ANNO B (Mc 9,30-37) di Giacomo BiffiLa pagina evangelica odierna ci propone un altro discorso "impopolare" del Signore Gesù. Come quello di Cafarnao sull'eucaristia, che abbiamo meditato nelle domeniche di agosto, anche il discorso sulla croce, che è presentato qui, non raccoglie molto successo tra gli ascoltatori. La prospettiva della sofferenza viene rifiutata. I discepoli si dimostrano impermeabili all'annuncio della catastrofe umana, alla profezia della condanna e della morte: Essi non comprendevano queste parole e avevano timore di chiedergli spiegazioni. Avevano cioè timore che il Maestro le confermasse nel loro significato più ovvio, che essi non volevano accettare.Ma noi proviamo a chiedergli quelle spiegazioni, che i suoi primi discepoli non osavano domandargli. Cerchiamo cioè di capire bene il suo pensiero e la sua proposta. Gesù ha sempre davanti a sé il disegno del Padre: tutta la sua vita è progressiva comprensione e totale obbedienza nei confronti di questo disegno. Egli sa che la strada che gli è stata tracciata passa dal Calvario; sa che la salvezza che egli porta arriva attraverso la sua immolazione; sa che il suo trionfo - divino e invisibile - sarà ottenuto mediante il fallimento umano e l'insuccesso.È un progetto difficile, duro, ripugnante alle nostre orecchie; ma questo, e solo questo, è il progetto del Padre. La conoscenza di questo disegno è per Gesù il più geloso segreto, è il senso stesso del suo trovarsi tra gli uomini. Perciò niente lo indigna di più, di chi cerca di distorglielo da questa strada, di chi gli propone una vittoria terrestre; di chi, come il demonio nella terza tentazione, gli offre di essere il dominatore clamoroso dei regni della terra. Di chi insomma assegna alla sua missione un significato soltanto mondano, sia pure per il trionfo della libertà e della giustizia.SIAMO ANCORA PRIGIONIERI DI UNA CONCEZIONE TROPPO TERRENA DELLA VITAE questo è proprio il caso degli apostoli, i quali, mentre Gesù parla della sua prossima sofferenza e della sua fine, si sentono il partito del futuro e discutono sull'assegnazione dei posti nel governo: Per la via avevano discusso tra loro di chi dovesse essere il più grande. Ma questo è anche il nostro caso; perché anche noi, di fronte a un Dio che pone davanti ai nostri occhi la prospettiva del regno dei cieli, continuiamo, nella nostra vita religiosa, a tenere lo sguardo alla terra e a interessare il Signore solo di tutti i nostri guai di quaggiù. Certo la terra ci è cara, e i suoi problemi sono inevitabilmente i nostri problemi. Ma la speranza in un destino eterno deve essere più forte di ogni altro pensiero.Tanto più che senza la speranza di un destino eterno, tutto si banalizza, tutto si avvelena, tutto perde di senso. Non mi interesserebbe più niente neppure di questi pochi giorni terrestri che mi sono dati da vivere, se per un solo istante pensassi che essi mi fossero dati solo per raggiungere il buio orrendo del nulla. C'è gente, anche tra quelli che si vogliono riconoscere cristiani, che a sentir parlare del Paradiso sorridono ironicamente. Il pensiero del Paradiso, dicono, distoglie dagli impegni veri, dalle lotte che dobbiamo affrontare: è un pensiero alienante. Ma il problema vero non sta nell'appurare se il pensiero del Paradiso sia utile o no, ma nel vedere se il Paradiso ci sia o non ci sia. Se il Paradiso c'è, è matto - è alienato - l'uomo che non ci pensa mai.E in ogni caso è sbagliato sorridere: perché, se non c'è, c'è poco da sorridere; se non c'è, tutto diventa inutile e irrilevante. E se c'è, sorridere non basta: bisogna fare salti di gioia, e capovolgere i propri interessi preminenti, le proprie attese, gli orientamenti fondamentali della propria vita. Per esempio, chi cerca la giustizia in questo mondo, senza una prospettiva eterna, sarà sempre deluso: in questo mondo la giustizia non c'è; anzi, chi è veramente giusto, finisce di solito sulla croce: Tendiamo insidie al giusto perché ci è di imbarazzo.Chi si apre invece alla sapienza che viene dall'alto e che è pura, pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti (come abbiamo ascoltato dall'apostolo Giacomo), capirà un poco anche la difficile strada della croce e saprà aspettare - con desiderio, con fiducia, con tutto il suo essere - il giorno della risurrezione. La parola del Signore Gesù lo trasformerà dal di dentro, gli aprirà il cuore ed egli comprenderà la strada di Dio, anche se è una strada che passa per la rinuncia, per l'accettazione del dolore, per la partecipazione al mistero della croce. E questo in sostanza è l'atto di fede. Un po' di fede vera è ciò che ancora una volta ci sembra più utile domandare.

Una Parola al Giorno - il podcast

ca-fàr-na-o SIGNIFICATO Luogo di grande confusione, mucchio confuso ETIMOLOGIA dal nome della città di Cafarnao, in Galilea, dove predicò Cristo. Voce di Giorgio Moretti Montaggio di Stefano Riggi e Emanuele Pavese Sigla a cura di Emanuele Pavese Testi di unaparolaalgiorno.it Sito Instagram Una produzione Bonfire Sito  Instagram Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

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BASTA BUGIE - Omelie
Omelia XX Domenica T. Ord. - Anno B (Gv 6,51-58)

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later Aug 13, 2024 6:36


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7878OMELIA XX DOMENICA T. ORD. - ANNO B (Gv 6,51-58) di Giacomo BiffiIl lungo discorso di Gesù a Cafarnao, su cui andiamo in queste domeniche riflettendo, ha la caratteristica di diventare a mano a mano più intenso. Più che di un discorso, anzi, si tratta di un dibattito. È l'urto di due mentalità opposte: i Giudei, che vogliono piegare Gesù a diventare operatore continuo di prodigi che, come quello della moltiplicazione dei pani, appaghino i loro immediati interessi; e Gesù che vuol elevare la loro attenzione e il loro desiderio e cerca di farli entrare nella logica più alta di Dio.Procuratevi - aveva detto loro - non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna. Ma questo è da notare: quanto più cresce l'incomprensione degli ascoltatori e la chiusura del loro cuore alle prospettive divine, tanto più il discorso di Gesù si fa incalzante, esigente, fino a diventare, si direbbe, addirittura provocatorio. Ai Giudei, che non riescono a cogliere il valore e il significato della sua origine dal cielo, assillati come sono dai problemi materiali della loro vita terrestre, Gesù non cerca di facilitare le cose, non attenua il suo annuncio, non cala di prezzo, ma propone un argomento ancora più sovrastante e più arduo; e parla per la prima volta del mistero eucaristico: La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.I GIUDEI SI MISERO A DISCUTEREE allo sconcerto dei Giudei (che appaiono qui come pulcini ghermiti dal falco e portati ad altezze irrespirabili), al loro scandalo: Come può costui darci la sua carne da mangiare?, Gesù non addolcisce le sue dichiarazioni, ma le precisa e le rende più forti: Se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non berrete il suo sangue, non avrete in voi la vita. Certamente è impossibile arrivare alla fede nell'Eucaristia a chi non crede all'origine divina di Gesù di Nazaret. Tutta la ragione dell'incredulità dei Giudei sta in quel "costui": chi pensa a Gesù di Nazaret come a un uomo qualsiasi, uno che si può chiamare "costui", non può accettare niente del fatto cristiano, della vita cristiana, della speranza cristiana. Gesù lo sa, ma sa anche che non si può mutilare il messaggio per farlo più facilmente accogliere, e propone subito il disegno divino nella sua totalità. Questo è lo stile di Cristo. Contrariamente a quello che talvolta noi possiamo immaginare, Gesù non è affatto una persona accondiscendente e incline al compromesso, quando si tratta della verità. Se si imbatte in uomini che sembrano disinteressati all'annuncio (che è l'unica strada di salvezza), non per questo cambia l'annuncio o lo riduce. Non si affanna a inseguire le ottusità e le svogliatezze del mondo o a rincorrere i capricci dei suoi contemporanei. Egli è il portatore del dono del Padre e la sua preoccupazione è quella di offrirlo integralmente, non di imporlo a ogni costo alla cattiva volontà di chi lo rifiuta. Egli sa già in partenza che molti rifiuteranno il dono; questo lo fa soffrire, ma non lo induce a formulare una proposta meno impegnativa e più conforme alle attese degli uomini. Solo dalle attese di Dio egli fa che la sua vita e la sua missione siano guidate.VOLETE ANDARVENE ANCHE VOI?E nessuno pensi che tutto questo sia mancanza di amore. Al contrario, è proprio l'amore che spinge Gesù a non cedere di fronte alle nostre esigenze, alle nostre proposte di adattare la verità di Dio ai gusti umani, ai nostri tentativi di immiserire la grandezza e la bellezza del disegno del Padre. A Cafarnao, per esempio, resistendo con fermezza ai suoi contemporanei che gli chiedono un discorso più facile da accettare da parte degli uomini, Gesù salva per noi e per la nostra vita il segno più alto, più efficace, più commovente del suo amore che rinnova, nutre, rianima, cioè il sacramento dell'Eucaristia.E su questo dono - incomprensibile e vitale, misterioso e inebriante, come tutti i regali di Dio - noi siamo chiamati oggi a riflettere e a esaminarci. Con quali disposizioni d'animo ci accostiamo al banchetto eucaristico? L'Eucaristia non è solo il segno dell'amore del Padre, è anche il segno della autenticità e della intensità della nostra risposta all'appello divino. Un cristiano che lo ritiene un gesto puramente formale, e perde con facilità la messa, e non partecipa mai alla comunione, o vi partecipa senza reale conversione interiore, non è un cristiano che abbia capito molto dell'insegnamento di Cristo. Un cristiano che vi partecipa svogliato, distratto, magari chiacchierando, magari annoiandosi come capita quando si assiste a uno spettacolo mal riuscito, è un cristiano che ha bisogno di tanta luce e di tanta misericordia.Come a Cafarnao, anche oggi Gesù non costringe nessuno ad andare a lui: la sua è un'offerta, che lascia intatta la nostra libertà di decisione. Ma nessuno può andare a lui e nutrirsi delle sue parole, se insieme non si nutre - con consapevolezza, con commozione, con fede - della sua carne, data per la vita del mondo: Chi mangia questo pane, vivrà in eterno. Sarebbe però una grave incomprensione dello spirito del Signore, se da questa fermezza di Cristo al servizio della verità e dell'amore ricavassimo un sentimento di apprensione, di paura e quasi di angoscia, nei confronti del banchetto eucaristico.Gesù conosce quel che c'è nell'uomo. Sa che siamo deboli, peccatori e molte volte privi di saggezza. Ma questo cibo è dato proprio per noi, perché possiamo cambiare e trovare la strada della vita. La Sapienza ci invita con le sorprendenti parole che abbiamo ascoltato nella prima lettura: Chi è inesperto accorra qui!A chi è privo di senno essa dice: Venite, mangiate il mio pane.

Equipaggiati
#161 - "Guai a te Corazin, Betsaida, Cafarnao" - Luca 10:1-20

Equipaggiati

Play Episode Listen Later Aug 11, 2024 6:51


Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: "Guai a te Corazin, Betsaida, Cafarnao"La missione dei settanta discepoli10 Dopo queste cose, il Signore designò altri settanta[a] discepoli e li mandò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove egli stesso stava per andare. 2 E diceva loro: «La mèsse è grande, ma gli operai sono pochi; pregate dunque il Signore della mèsse perché spinga degli operai nella sua mèsse. 3 Andate! Ecco, io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi. 4 Non portate né borsa, né sacca, né calzari, e non salutate nessuno per via. 5 In qualunque casa entriate, dite prima: “Pace a questa casa!” 6 Se vi è lì un figlio di pace, la vostra pace riposerà su di lui; se no, ritornerà a voi. 7 Rimanete in quella stessa casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l'operaio è degno del suo salario[b]. Non passate di casa in casa. 8 In qualunque città entriate, se vi ricevono, mangiate ciò che vi sarà messo davanti, 9 guarite i malati che ci saranno e dite loro: “Il regno di Dio si è avvicinato a voi”. 10 Ma in qualunque città entriate, se non vi ricevono, uscite sulle piazze e dite: 11 “Perfino la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi[c], noi la scuotiamo contro di voi; sappiate tuttavia questo, che il regno di Dio si è avvicinato a voi[d]”. 12 Io vi dico[e] che in quel giorno la sorte di Sodoma sarà più tollerabile di quella di tale città.Gesù rimprovera le città impenitenti13 «Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsàida! Perché se in Tiro e in Sidone fossero state fatte le opere potenti compiute tra di voi, già da tempo si sarebbero ravvedute, sedendo con sacco e cenere. 14 Perciò, nel giudizio, la sorte di Tiro e di Sidone sarà più tollerabile della vostra. 15 E tu, Capernaum, sarai forse innalzata fino al cielo? No, tu scenderai fino all'Ades[f].16 Chi ascolta voi ascolta me; chi respinge voi respinge me, e chi rifiuta me rifiuta Colui che mi ha mandato».17 Or i settanta tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni ci sono sottoposti nel tuo nome». 18 Ed egli disse loro: «Io vedevo Satana cadere dal cielo come folgore. 19 Ecco, io vi ho dato[g] il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni, e su tutta la potenza del nemico; nulla potrà farvi del male. 20 Tuttavia, non vi rallegrate perché gli spiriti vi sono sottoposti, ma rallegratevi[h] perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».Support the Show.lascia un commentoSupport the Show.

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio
Domenica 4 agosto 2024 (XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO) - Dacci sempre questo pane!

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio

Play Episode Listen Later Aug 4, 2024 4:06


Dal libro dell'ÈsodoIn quei giorni, nel deserto tutta la comunità degli Israeliti mormorò contro Mosè e contro Aronne.Gli Israeliti dissero loro: «Fossimo morti per mano del Signore nella terra d'Egitto, quando eravamo seduti presso la pentola della carne, mangiando pane a sazietà! Invece ci avete fatto uscire in questo deserto per far morire di fame tutta questa moltitudine».Allora il Signore disse a Mosè: «Ecco, io sto per far piovere pane dal cielo per voi: il popolo uscirà a raccoglierne ogni giorno la razione di un giorno, perché io lo metta alla prova, per vedere se cammina o no secondo la mia legge. Ho inteso la mormorazione degli Israeliti. Parla loro così: “Al tramonto mangerete carne e alla mattina vi sazierete di pane; saprete che io sono il Signore, vostro Dio”».La sera le quaglie salirono e coprirono l'accampamento; al mattino c'era uno strato di rugiada intorno all'accampamento. Quando lo strato di rugiada svanì, ecco, sulla superficie del deserto c'era una cosa fine e granulosa, minuta come è la brina sulla terra. Gli Israeliti la videro e si dissero l'un l'altro: «Che cos'è?», perché non sapevano che cosa fosse. Mosè disse loro: «È il pane che il Signore vi ha dato in cibo».

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia XVIII Domenica T. Ord. - Anno B (Gv 6,24-35)

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later Jul 30, 2024 8:13


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7865OMELIA XVIII DOMENICA T. ORD. - ANNO B (Gv 6,24-35) di Giacomo BiffiLa pagina di Vangelo che è offerta oggi alla nostra meditazione si colloca, nella narrazione di Giovanni, tra l'episodio della moltiplicazione dei pani, che è stato letto la domenica scorsa, e il grande discorso con cui Gesù preannuncia l'istituzione dell'eucaristia, che ci occuperà nelle prossime settimane.Dopo essere stata prodigiosamente sfamata nel deserto, la folla non vuol più lasciare un profeta capace di dar da mangiare tanto a buon mercato: Si diresse alla volta di Cafarnao alla ricerca di Gesù.La ricerca di Gesù è il compito più importante e più alto che è stato assegnato all'uomo in questo mondo: solo lui dà sapore e significato a una vita che, presa per se stessa, appare troppo spesso senza "perché" e che, dopo averci un po' affascinati, alla fine si rivela deludente.Tutti in fondo ricercano Gesù, anche quelli che neppure lo sanno, anche quelli che credono di fuggire da lui; tutti cercano Gesù, perché tutti di istinto cercano la verità e il senso profondo delle cose.È dunque una ricerca necessaria e lodevole. Purché però sia schietta e nasca dall'amore della verità, e non sia motivata da calcoli meschini e da prospettive egoistiche.Nel caso dei Giudei, Gesù mostra di non gradire un inseguimento così interessato e tenta in tutti i modi di sottrarsi alla loro vista e al loro entusiasmo.Ma la folla - che evidentemente conosce le sue abitudini e il suo luogo solito di residenza - non fatica molto a raggiungerlo.A Cafarnao, dove finiscono coll'incontrarsi, comincia un dialogo tra il Signore e la gente, nel quale chiaramente vediamo come l'esaltazione di tutti a poco a poco si raffreddi e alla fine addirittura i rapporti tra il Maestro e i suoi ascoltatori irrimediabilmente si guastino, come ci diranno i brani evangelici delle prossime domeniche.Qual è la causa di un cambiamento di umore così radicale, tanto che all'inizio vogliono proclamarlo re e alla fine lo abbandonano e non lo vogliono più nemmeno sentire?La causa sta nel proposito, paziente ma fermo, di Gesù di far passare i suoi interlocutori dall'interesse per il pane materiale, cioè per la vita puramente terrestre, a quello per la vita dello spirito: Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna.DIO SAZIA LA FAME SPIRITUALE CHE C'E' NEL CUORE DI OGNI UOMOGesù non ignora che noi abbiamo prima di tutto bisogno di pane; che l'uomo affamato non può né pregare né ragionare; che a stomaco vuoto è impossibile prestare attenzione al vangelo e pensare seriamente al Regno di Dio. Lo sa benissimo: per questo nel deserto ha dato da mangiare a chi era sfinito dal digiuno; per questo ci ha insegnato a chiedere a Dio nostro Padre la sicurezza del pane quotidiano.La fede veramente e operosamente vissuta non si accontenta degli atti di culto, ma si adopera a venire incontro secondo le concrete possibilità alle varie necessità degli uomini, anche nel campo economico e sociale. Un cristiano autentico è uno che cerca di vivere la fraternità annunciata da Cristo sia personalmente, sia, se si dà il caso e la possibilità, suscitando opere e strutture che incarnino il messaggio evangelico nella vita di ogni giorno.Ma Gesù sa altresì - e vuole insegnarcelo - che non basta il pane, la sicurezza sociale, il benessere a dare senso alla vita dell'uomo. Il mondo è pieno di ricchi che sono stanchi di vivere e disperati.Sa che all'uomo è necessaria anche la preghiera, la contemplazione della verità che salva, la speranza di una gioia futura senza fine, la certezza che questa vicenda penosa e spesso tragica dell'esistenza umana, ha uno scopo soprannaturale che la giustifica.Sa che abbiamo tutti la necessità di entrare in rapporto personale con lui, che proprio per questo si presenta a noi - lo abbiamo ascoltato - come il pane del cielo e il pane della vita.A essere sinceri, dobbiamo riconoscere che con noi Dio ci va sempre di mezzo: se siamo in miseria e siamo provati dalla sofferenza, ci ribelliamo a lui e ci passa la voglia di pregare; e se le cose ci vanno bene, se col pane abbiamo anche il companatico, se siamo accontentati e sazi, siamo tentati di dimenticarci del Signore e di non riconoscerlo come l'autore dei doni che riceviamo.Anche dalle letture di questa domenica, Dio appare come colui che, comunque vadano le cose, è sempre da noi contestato.Gli uomini protestano sempre. Protestano quando hanno fame, come gli Ebrei nel deserto: Tutta la comunità degli Israeliti mormorò contro Mosè e contro Aronne. E protestano quando hanno appena mangiato, come le folle a Cafarnao, le quali hanno il coraggio, dopo il miracolo della moltiplicazione dei pani, di chiedere un'ulteriore garanzia di assistenza, con qualche altro vantaggioso prodigio: Quale segno tu fai perché vediamo e possiamo crederti?Ma il Signore con loro non cede. Anzi approfitta dell'occasione per chiarire la grande diversità che c'è tra i suoi progetti e i nostri, tra i suoi e i nostri pensieri. A quanti gli dicono: "Sfamaci ancora una volta miracolosamente, e noi crederemo in te", Gesù risponde: "Credete, cioè accoglietemi come l'inviato di Dio, e allora vi sarà tolta la vostra fame più vera, più profonda, più essenziale: la fame del vostro cuore, che è sempre inquieto finché non riposa in me".È, come si vede, lo scontro di due mentalità, è la difficoltà della vera fede. Imploriamo dal Signore Gesù la grazia di imparare un poco a ragionare secondo la sua mentalità e non secondo la nostra. Tanto più che, se ci arrenderemo alla logica della fede e apriremo davvero a Cristo le porte del nostro cuore, avremo anche quanto è necessario per la nostra vita terrena, perché il Signore non si fa mai vincere in generosità. Perciò egli ci ha detto: Cercate per prima cosa il Regno di Dio e la sua giustizia e il resto vi sarà dato in sovrappiù.

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#148 - "Perche' mi chiamate Signore-Signore" - Luca 6:41- 7:10

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Play Episode Listen Later Jul 24, 2024 7:24


Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: "Perche' mi chiamate Signore-Signore"41 E tu, perché ti meravigli del bruscolo che è nellʼocchio del tuo fratello—un piccolo difetto—e non tʼaccorgi che nel tuo cʼè addirittura una trave? 42 Come ti passa per la mente di dirgli: “Fratello, ti aiuto io a togliere quel bruscolo dallʼocchio”, quando non riesci neppure a vedere la trave che cʼè nel tuo? Ipocrita, togli prima la tua trave; dopo, forse, potrai vedere abbastanza per togliere il bruscolo dallʼocchio del tuo fratello!43 Un albero di buona qualità non dà frutta scadente; e un albero selvatico non può dare buoni frutti. 44 Si riconosce un albero dal tipo di frutta che produce: infatti i fichi non crescono tra le spine, né lʼuva tra i rovi. 45 Un uomo buono tira fuori il bene dal suo cuore, come da un prezioso tesoro. Un uomo cattivo, invece, tira fuori il male dal suo cuore, come da una riserva di malvagità. Infatti, tutto ciò che trabocca dal cuore affiora dai discorsi.46 Perché mi chiamate “Signore”, e poi non fate quello che vi dico? 47-48 Ma chi mi segue, ascolta le mie parole e chi mi ubbidisce assomiglia ad un uomo che costruisce una casa su robuste fondamenta, gettate profondamente nella roccia. Quando viene unʼalluvione e lʼacqua si rovescia su quella casa, essa non crolla perché è ben costruita.49 Al contrario chi ascolta le mie parole e poi non le mette in pratica, assomiglia a un uomo che costruisce una casa senza fondamenta. Quando le acque della piena si abbattono contro quella casa, essa crolla subito e altro non resta che un mucchio di rovine».Due miracoli straordinari7 Quando Gesù ebbe finito di parlare, tornò nella città di Cafarnao. 2 Là abitava un centurione romano, che aveva un servo, a cui era molto affezionato. Questo servo era ammalato e stava per morire. 3 Quando il centurione seppe di Gesù, mandò alcuni anziani giudei molto rispettati a chiedergli di venire a guarire il suo servo. 4 Essi cominciarono a pregare Gesù con insistenza. Gli raccontarono anche che brava persona fosse quel centurione.«Se cʼè qualcuno che merita il tuo aiuto, questi è proprio lui!» dissero, 5 «Perché ama i Giudei e ci ha perfino fatto costruire una sinagoga a sue spese!»6-8 Gesù andò con loro. Stava per arrivare alla casa, quando il centurione gli mandò incontro alcuni amici per dirgli: «Signore, non ti disturbare ad entrare nella mia casa, perché io non sono degno di un tale onore e neppure di venire da te di persona. Diʼ soltanto una parola e il mio servo certamente guarirà! Lo so, perché anchʼio dipendo dallʼautorità dei miei superiori e, a mia volta, ho autorità sui miei uomini. Basta che io dica “Andate!” ed essi ubbidiscono, oppure “Venite!” ed essi vengono; e se dico al mio servo: “Faʼ questo o quello”, egli lo fa. Perciò basta che tu dica: “Sii guarito!” ed il mio servo guarirà!»9 Gesù rimase colpito da queste parole. Rivolgendosi alla folla, disse: «Neppure fra il popolo dʼIsraele ho mai trovato un uomo con una fede come questa!»10 E quando gli amici del centurione ritornarono a casa, trovarono il servo completamente guarito.Support the Show.Support the Show.

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#143 - Gesu' guarisce la suocera di Pietro - Luca 4:31- 5:11

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Play Episode Listen Later Jul 17, 2024 7:53


Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: Gesu' guarisce la suocera di PietroGesù insegna a Cafarnao e guarisce un indemoniato31 Poi discese a Cafarnao, una città della Galilea, e al sabato ammaestrava la gente. 32 Rimanevano colpiti dal suo insegnamento, perché parlava con autorità. 33 Nella sinagoga c'era un uomo con un demonio immondo e cominciò a gridare forte: 34 «Basta! Che abbiamo a che fare con te, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? So bene chi sei: il Santo di Dio!». 35 Gesù gli intimò: «Taci, esci da costui!». Eil demonio, gettatolo a terra in mezzo alla gente, uscì da lui, senza fargli alcun male. 36 Tutti furono presi da paura e si dicevano l'un l'altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti immondi ed essi se ne vanno?». 37 E si diffondeva la fama di lui in tutta la regione.Guarigione della suocera di Simone38 Uscito dalla sinagoga entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. 39 Chinatosi su di lei, intimò alla febbre, e la febbre la lasciò. Levatasi all'istante, la donna cominciò a servirli.Molte guarigioni40 Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi colpiti da mali di ogni genere li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. 41 Da molti uscivano demòni gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era il Cristo.Gesù abbandona in segreto Cafarnao e percorre la Giudea42 Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e volevano trattenerlo perché non se ne andasse via da loro. 43 Egli però disse: «Bisogna che io annunzi il regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato». 44 E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.Chiamata dei primi quattro discepoli5 Un giorno, mentre, levato in piedi, stava presso il lago di Genèsaret 2 e la folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di Dio, vide due barche ormeggiate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. 3 Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle dalla barca.4 Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e calate le reti per la pesca». 5 Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». 6 E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano. 7 Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche al punto che quasi affondavano. 8 Al veder questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontanati da me che sono un peccatore». 9 Grande stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme con lui per la pesca che avevano fatto; 10 così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini». 11 Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.Support the Show.Support the Show.

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#142 - "Oggi si e' adempiuta questa scrittura" - Luca 4:14-30

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Play Episode Listen Later Jul 16, 2024 7:02


Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: "Oggi si e' adempiuta questa scrittura"Gesù inaugura la predicazione14 Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse in tutta la regione. 15 Insegnava nelle loro sinagoghe e tutti ne facevano grandi lodi.Gesù a Nazaret16 Si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. 17 Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto:18 Lo Spirito del Signore è sopra di me;per questo mi ha consacrato con l'unzione,e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lietomessaggio,per proclamare ai prigionieri la liberazionee ai ciechi la vista;per rimettere in libertà gli oppressi,19 e predicare un anno di grazia del Signore.20 Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. 21 Allora cominciò a dire: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi». 22 Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è il figlio di Giuseppe?». 23 Ma egli rispose: «Di certo voi mi citerete il proverbio: Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafarnao, fàllo anche qui, nella tua patria!». 24 Poi aggiunse: «Nessun profeta è bene accetto in patria. 25 Vi dico anche: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; 26 ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in Sarepta di Sidone. 27 C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo, ma nessuno di loro fu risanato se non Naaman, il Siro».28 All'udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno; 29 si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio. 30 Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.Support the Show.Support the Show.

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio
Martedì 16 luglio 2024 - Guai a te!

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio

Play Episode Listen Later Jul 16, 2024 3:29


Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite: «Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi. E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!».Commento di Don Andrea, sacerdote della Diocesi di AlbaPodcast che fa parte dell'aggregatore Bar Abba: www.bar-abbaUN ANNO DI CHEWING GUM! GRAZIE A TUTTI!

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#101 - Il divorzio - Marco 10:1-12

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Play Episode Listen Later May 20, 2024 6:39


Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: Il divorzioGesù risponde alle domande10 Poi Gesù partì da Cafarnao e si diresse verso sud, ai confini della Giudea, ad est del fiume Giordano. Ancora una volta attorno a lui si era riunita una gran folla. E Gesù insegnava.2 Alcuni Farisei vennero a chiedergli: «Secondo te, è lecito il divorzio?» Naturalmente cercavano di tendergli una trappola.3 «Che cosa disse Mosè del divorzio?» chiese loro Gesù.4 «Disse che si poteva concedere», risposero. «Mosè ha detto che se un uomo vuol mandar via sua moglie, basta che le scriva una lettera di ripudio».5 Allora Gesù disse: «Perché credete che Mosè abbia detto così? Ve lo dico io: quella fu una concessione, perché avete il cuore duro. 6-7 Ma questa non è certo la volontà di Dio. Perché le Scritture dicono che fin dal principio Dio li fece maschio e femmina; 8 e per questo lʼuomo lascerà suo padre e sua madre, per unirsi alla moglie, in una unione così profonda che non saranno più due, ma una cosa sola. 9 Perciò lʼuomo non può separare ciò che Dio ha unito».10 Più tardi, quando Gesù rimase solo in casa con i discepoli, essi gli proposero di nuovo lʼargomento.11 Ed egli disse: «Se un uomo divorzia da sua moglie per sposare unʼaltra donna, commette adulterio contro di lei. 12 E se una moglie divorzia da suo marito e si risposa, anchʼella commette adulterio».Support the Show.

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#100 - “ Vuoi esser primo? Servi tutti” - Marco 9:28-50

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Play Episode Listen Later May 17, 2024 7:00


Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi:  “ Vuoi esser primo? Servi tutti”28 Più tardi, quando Gesù rimase solo in casa con i discepoli, essi chiesero: «Perché non siamo riusciti a cacciare quel demonio?»29 Gesù rispose: «Casi di questo genere richiedono molte preghiere».30-31 Lasciata quella regione, viaggiarono attraverso la Galilea, dove Gesù cercava di mantenere lʼincognito per poter passare più tempo ad insegnare ai discepoli. «Io, il Messia, sto per essere tradito e ucciso, ma dopo tre giorni risusciterò dai morti!» diceva loro.32 Ma i discepoli continuavano a non capire e non avevano il coraggio di chiedergli spiegazioni.33 E così arrivarono a Cafarnao. Quando furono sistemati nella casa dove dovevano soggiornare, Gesù chiese loro: «Di che cosa parlavate per strada?»34 Ma i discepoli si vergognavano di rispondere, perché stavano discutendo per sapere chi di loro fosse il più grande.35 Allora Gesù si sedette, li riunì tutti e dodici intorno a sé e disse loro: «Chi vuole essere il più grande deve essere lʼultimo, il servo di tutti!»36 Poi mise fra loro un bimbetto di pochi anni e, prendendolo in braccio, aggiunse: 37 «Chi accoglierà nel mio nome un piccino come questo, accoglierà me. E chi accoglie me, accoglie mio Padre che mi ha mandato».38 Uno dei discepoli, Giovanni, gli disse: «Maestro, abbiamo visto un uomo che cacciava i demòni in nome tuo e noi gli abbiamo detto di non farlo, perché non appartiene al nostro gruppo». 39 Ma Gesù rispose: «Lasciatelo fare. Perché nessuno può fare miracoli nel mio nome e subito dopo levarsi contro di me. 40 Chi non è contro di noi, è per noi! 41 Chiunque vi darà anche soltanto un bicchiere dʼacqua, perché appartenete a Cristo, vi assicuro che non perderà la sua ricompensa! 42 Ma se qualcuno col proprio comportamento ostacolerà la fede di uno di questi piccini che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse legata al collo una macina da mulino e fosse buttato in mare!43-44 Se la tua mano compie il male, tagliala. Meglio entrare nella vita con una mano sola, che essere buttato con tutte e due nel fuoco inestinguibile dellʼinferno. 45-46 Se il tuo piede ti porta al male, taglialo. Meglio essere zoppo e vivere per sempre, che essere gettato allʼinferno con due piedi.47 E se il tuo occhio ti fa peccare, cavalo. Meglio entrare guercio nel Regno di Dio che avere due occhi e vedere il fuoco dellʼinferno, 48 “dove il verme non muore mai e il fuoco non si spegne, 49 dove lʼunico condimento è il fuoco”.[a]50 Il sale è buono, ma se diventa insipido come potete ridargli sapore? Perciò, abbiate sale in voi stessi, non perdete il vostro sapore! E vivete in pace gli uni con gli altriSupport the Show.

La Gioia del Vangelo
Martedì della I settimana del tempo ordinario

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later May 9, 2024 4:19


In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

La Gioia del Vangelo
Martedì della I settimana del tempo ordinario

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later May 9, 2024 4:19


In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

La Gioia del Vangelo
Martedì della I settimana del tempo ordinario

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later May 8, 2024 4:19


In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: "Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!". E Gesù gli ordinò severamente: "Taci! Esci da lui!". E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: "Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!". La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

La Gioia del Vangelo
Martedì della I settimana del Tempo Ordinario

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later May 8, 2024 4:19


In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

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#74 - L'uomo dalla mano paralizzata - Marco 3:1-12

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Play Episode Listen Later Apr 11, 2024 4:16


Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: L'uomo dalla mano paralizzata3 Mentre Gesù era a Cafarnao, entrò di nuovo nella sinagoga, dove vide un uomo che aveva una mano paralizzata.2 Dato che era sabato, molti lo tenevano dʼocchio. Avrebbe forse guarito la mano di quellʼuomo? In tal caso progettavano di arrestarlo.3 Gesù chiese allʼuomo con la mano paralizzata di avvicinarsi e di restare in piedi davanti a tutti. 4 Poi, rivolgendosi ai presenti, chiese: «È giusto compiere buone o cattive azioni nel giorno di sabato? È un giorno adatto per salvare una persona, o per abbandonarla al suo destino?» Ma nessuno rispondeva. 5 Dopo averli, guardati tutti con indignazione, profondamente rattristato della loro indifferenza di fronte al bisogno, Gesù disse allʼuomo: «Stendi la mano!» Quello ubbidì, e immediatamente la mano tornò sana.6 Subito i Farisei sʼallontanarono per incontrare gli Erodiani, per cercare con loro un modo per uccidere Gesù. 7-8 Intanto, Gesù e i suoi discepoli si erano ritirati verso il lago, seguiti da unʼimmensa folla che veniva da tutta la Galilea, dalla Giudea, da Gerusalemme, e dalla Idumea, da oltre il fiume Giordano e perfino dalle lontane città di Tiro e Sidone. La fama dei suoi miracoli si era sparsa in lungo e in largo e moltissime persone erano venute per vederlo.9 Gesù disse ai discepoli di tenere pronta una barca per metterlo in salvo nel caso che la calca lʼavesse spinto verso lʼacqua. 10 Infatti Gesù aveva già guarito tante persone, di conseguenza un gran numero di ammalati si affollava intorno a lui, cercando di toccarlo.11 Ogni volta che glʼindemoniati gettavano uno sguardo su di lui, cadevano ai suoi piedi, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!» 12 Ma Gesù li sgridava aspramente perché non facessero sapere a nessuno chi in realtà egli fosse.Support the showSupport the show

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#71 - Guarigione di un paralitico - Marco 2:1-12

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Play Episode Listen Later Apr 8, 2024 5:28


Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: Guarigione di un paralitico2 Alcuni giorni dopo Gesù tornò a Cafarnao, e si sparse la voce che egli era in casa. 2 Ben presto venne tanta gente, che non cʼera più posto per nessuno, neppure fuori della porta. Ed egli annunciava loro la Parola. 3 Giunsero anche quattro uomini che portavano un paralitico in barella. 4 Non potendo raggiungere Gesù attraverso la folla, fecero un buco nel tetto della casa giusto sopra la sua testa, e da lì calarono il paralitico sulla barella, proprio davanti a lui.5 Quando Gesù vide in quegli uomini la ferma certezza che lui, il Signore, avrebbe aiutato il loro amico, disse al malato: «Figliuolo, i tuoi peccati ti sono perdonati!»6 Ma alcuni capi religiosi giudei che se ne stavano lì vicino pensarono: 7 «Ma come? Questa è bestemmia! Crede forse di essere Dio? Perché solo Dio può perdonare i peccati!» 8 Ma Gesù, che lesse subito nei loro pensieri, disse: «Perché ragionate in questo modo? 9 Credete che sia più difficile perdonare i suoi peccati o guarirlo? 10-11 Perciò, per provare che io, il Messia, ho qui in terra lʼautorità di perdonare i peccati, guardate!» E Gesù, volgendosi verso il paralitico, disse: «Tu sei guarito. Àlzati, raccogli la tua barella e tornatene a casa!»12 Lʼuomo balzò in piedi, raccolse la barella e si fece strada fra i presenti. Il miracolo lasciò tutti stupefatti: «Una cosa del genere non lʼavevamo mai vista prima!» esclamavano, lodando Dio.Support the showSupport the show

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#69 - La suocera di Simone - Marco 1:29-39

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Play Episode Listen Later Apr 4, 2024 5:19


Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: La suocera di Simone29-30 Poi, lasciata la sinagoga, Gesù e i suoi discepoli giunsero a casa di Simone e Andrea, dove trovarono la suocera di Simone a letto con la febbre alta. Subito lo dissero a Gesù. 31 Egli si avvicinò al suo letto e, non appena le prese la mano per aiutarla ad alzarsi, la febbre scomparve, e la donna si mise a servirli.32-33 Dopo il tramonto, portarono a Gesù tutti i malati e gli indemoniati perché li guarisse. Unʼimmensa folla da tutta la città di Cafarnao si era riunita fuori dalla porta a guardare. 34 Quella sera Gesù guarì un gran numero di persone e ordinò a molti demòni di uscire dalle loro vittime. (Ma proibì ai demòni di parlare, perché essi sapevano chi era realmente Gesù).35 Il mattino seguente, Gesù si alzò molto prima dellʼalba e si recò in un posto deserto a pregare.36-37 Più tardi, Simone e gli altri andarono a cercarlo e gli dissero: «Tutti stanno chiedendo di te!»38 Ma Gesù rispose: «Dobbiamo proseguire verso le altre città e portare anche a loro il mio messaggio, perché questa è la ragione per cui sono venuto».39 Così Gesù percorse tutta la provincia della Galilea, predicando nelle sinagoghe e liberando molte persone dalla potenza dei demòni.Support the showSupport the show

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#68 - Guarigione dell'indemoniato - Marco 1:21-28

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Play Episode Listen Later Apr 3, 2024 4:54


Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: Guarigione dell'indemoniato21 Gesù e i suoi compagni giunsero nella città di Cafarnao e di sabato mattina entrarono nella sinagoga, il luogo di culto dei Giudei, dove Gesù si mise a insegnare. 22 La gente rimase sorpresa da ciò che diceva, perché egli insegnava con autorità, parlava infatti di ciò che presso il Padre aveva conosciuto, mentre i maestri dellʼepoca sapevano solo interpretare la legge.Gesù guarisce molte persone23 Tra i presenti cʼera un uomo posseduto da un demonio, che cominciò a gridare: 24 «Che vuoi da noi, Gesù di Nazaret? Sei venuto per distruggere noi demòni? Io so chi sei tu: il Santo di Dio!»25 Bruscamente Gesù ordinò: «Taci ed esci da questo uomo!» 26 Alle sue parole lo spirito maligno urlò scuotendo violentemente lʼuomo, poi lo lasciò. 27 Lo sbigottimento sʼimpadronì dei presenti, che cominciarono a discutere quanto era accaduto. «Che tipo di nuova dottrina è questa?» si chiedevano lʼun altro. «Guardate, perfino gli spiriti maligni ubbidiscono ai suoi ordini!»28 La notizia di ciò che Gesù aveva fatto si sparse velocemente per tutta la Galilea.Support the showSupport the show

PodLectio
PodLectio, meditazione del 1 marzo, venerdì della II settimana di Quaresima

PodLectio

Play Episode Listen Later Feb 29, 2024 9:18


Fra Miguel Ramirez Arevalo, del convento di Cafarnao⁠, medita il vangelo del giorno. Il passo evangelico di oggi è tratto dal ⁠⁠⁠⁠Vangelo secondo Matteo, 21, 33-43.45-46. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/pod-lectio-ts/message

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#35 - Cristo predice la Sua passione - Matteo 17:9-27

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Play Episode Listen Later Feb 16, 2024 6:33


Oggi: Cristo predice la Sua passione9 Mentre scendevano dal monte, egli ordinò loro di non raccontare a nessuno ciò che avevano visto, finché non fosse risorto.10 Poi i discepoli chiesero a Gesù: «Perché i capi giudei dicono che Elia deve ritornare prima che venga il Messia?» 11 Gesù rispose: «Hanno ragione. Elia deve venire per rimettere ogni cosa in ordine. 12 Per la verità, Elia è già venuto, ma non lʼhanno riconosciuto, anzi, è stato maltrattato da molti. Ed anchʼio, il Messia, dovrò soffrire per loro mano».13 I discepoli allora capirono che stava parlando di Giovanni Battista.Gesù sulla terra14 Quando arrivarono in mezzo alla folla che li aspettava, un uomo si avvicinò, sʼinginocchiò davanti a Gesù e disse: 15 «Signore, abbi pietà di mio figlio! È un malato mentale e soffre molto, perché quando ha una crisi spesso cade nel fuoco o nellʼacqua.16 Lʼho portato ai tuoi discepoli, ma non sono riusciti a guarirlo».17 Allora Gesù rispose: «Gente malvagia e senza fede! Fino a quanto resterò con voi? Per quanto ancora dovrò sopportarvi? Portatemi qui il ragazzo». 18 Poi rimproverò il demonio che era nel ragazzo e quello lo lasciò. Da quel momento il ragazzo stette bene.19 Più tardi, i discepoli chiesero in privato a Gesù: «Perché non siamo riusciti a cacciare quel demonio?»20 «Per la vostra poca fede», spiegò loro Gesù. «Basterebbe una fede piccola come un granellino di senape, e potreste dire a questa montagna “Spostati!” E si sposterebbe. Niente sarebbe impossibile. 21 Ma questo tipo di demonio non si può scacciare, se non con la preghiera e il digiuno».22-23 Un giorno, mentre erano ancora in Galilea, Gesù disse loro: «Sto per essere tradito e consegnato a quelli che vogliono uccidermi, ma il terzo giorno dopo la mia morte risusciterò». A queste parole i discepoli si rattristarono.24 Quando giunsero a Cafarnao, lʼesattore delle tasse del tempio sʼavvicinò a Pietro e gli chiese: «Non paga le tasse il vostro padrone?»25 «Certo che le paga!» rispose Pietro. Poi entrò in casa per riferire a Gesù lʼaccaduto, ma prima che avesse tempo di parlare, Gesù gli chiese:«Che ne pensi Simone? Da chi devono esigere le tasse i re: dai sudditi o dagli stranieri vinti in guerra?»26-27 «Dagli stranieri», rispose Pietro. «Bene», continuò Gesù, «allora i sudditi ne sono esenti! Nonostante ciò, non dobbiamo urtare le autorità, perciò vai sulla spiaggia e getta lʼamo. Apri la bocca al primo pesce che prenderai, vi troverai dentro una moneta sufficiente a pagare le tasse per me e per te. Prendila e pagaleSupport the show

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia IV Domenica T. Ord. - Anno B (Mc 1, 21-28)

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later Jan 23, 2024 9:35


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7659OMELIA IV DOMENICA T. ORD. - ANNO B (Mc 1, 21-28) di Giacomo BiffiL'episodio descrittoci dalla lettura evangelica di oggi si colloca all'inizio della vita pubblica di Gesù. Dopo essere stato battezzato nel Giordano da Giovanni, Gesù ritorna al nord, nella sua terra di Galilea, e qui, sulle rive del mare, chiama a sé i primi quattro apostoli. Sono due coppie di fratelli: Simone e Andrea, Giacomo e Giovanni, tutti e quattro pescatori.Poi va a Cafarnao, dove Simone, uno dei quattro, aveva la sua famiglia, e dove per un po' di tempo il giovane profeta di Nazaret si stabilisce.Proprio nella sinagoga di Cafarnao comincia il suo insegnamento, come abbiamo oggi ascoltato.Contrariamente a quanto spesso si crede, Gesù non ha cominciato predicando per le strade e per le piazze. All'inizio egli si inserisce piuttosto nelle normali abitudini religiose ebraiche: si reca come tutti all'adunanza del sabato e, come erano soliti fare i rabbini, anche lui nella sinagoga legge e commenta qualche passo della Bibbia.LE PAROLE DI CRISTO DIVENTANO FATTINel modo con cui Gesù dà principio alla sua missione non c'era niente di inconsueto e di straordinario, non c'era niente che potesse suscitare scalpore o meraviglia tra gli abitanti di Cafarnao.Ma se l'involucro esteriore è quello di sempre, il contenuto dell'intervento di Cristo nell'assemblea liturgica del suo popolo appare subito una novità senza precedenti. L'evangelista sottolinea lo stupore che a poco a poco prende tutti i presenti, appena il giovane maestro comincia a parlare.Qual era la "novità", che rendeva Gesù diverso da tutti gli altri abituati a prendere la parola nella sinagoga?Il racconto la esprime con la parola "autorità": Erano stupiti del suo insegnamento, perché insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi (Mc 1,22). E più avanti: Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: "Che è mai questo? Una dottrina nuova insegnata con autorità" (Mc 1,27)."Autorità". In realtà, il testo originale greco adopera un termine che significa "potere" o "potenza". Gesù colpisce perché non si presenta come uno che ricerca l'interpretazione più plausibile, che chiarisce i concetti, che dialoga con gli altri studiosi della legge, che ascolta ed esamina le varie ipotesi, ma come uno che ha il "potere". Ha il "potere" sulle parole e sulle idee, e stabilisce lui che cosa è vero e che cosa è falso, che cosa è giusto e che cosa è sbagliato; e ha addirittura il "potere" sull'eterno nemico di Dio: il demonio: Comanda persino agli spiriti immondi e gli obbediscono! (Mc 1,27). Egli non solo dice, ma anche decide; non solo parla, ma anche opera; non solo spiega la parola di Dio, ma combatte e vince il male dell'uomo, combatte e vince il grande e oscuro insidiatore del nostro bene e della nostra salvezza.LA PAROLA DI DIO, FORZA TRASFORMANTEDall'atteggiamento del Signore verso la Sacra Scrittura possiamo raccogliere una prima preziosa indicazione. Senza dubbio il Libro di Dio va letto con umile attenzione, va studiato nei suoi punti oscuri, va analizzato in tutte le su implicazioni. Questo è giusto e opportuno; purché però non si dimentichi che questa è solo la premessa perché dal Libro di Dio scaturisca l'energia rinnovatrice della vita, e la lettura della pagina sacra sia immediatamente posta al servizio della nuova realtà, che ci è stata data dal sacrificio di Cristo e che noi dobbiamo far arrivare in tutti gli angoli dell'esistenza.Dunque la "parola" non basta e non serve, se non diventa anche grazia, forza, capacità trasformante. Dobbiamo stare attenti a non fare della nostra lettura della Bibbia un ritorno alla lettura rabbinica, dimenticando che noi ormai viviamo nell'epoca della "parola di Dio" realizzata e incarnata nella vita ecclesiale, nell'epoca del Regno di Dio che è già arrivato tra noi e domanda di essere sempre più ampiamente manifestato nella nostra vita.Probabilmente san Paolo vuol dir questo, quando scrive ai cristiani di Tessalonica: Il nostro vangelo non si è diffuso tra voi soltanto per mezzo della parola, ma con potenza e con Spirito Santo e con profonda convinzione (1 Ts 1,5). E vuol forse dir questo anche san Giacomo, quando dice nella sua lettera che chi si limita ad ascoltare culturalmente la parola di Dio è come uno che si guarda nello specchio, ma poi si allontana restando come prima, senza far niente per mettersi in ordine e migliorare la sua personalità (cf. Gc 1,23.24).Noi cristiani non siamo il "popolo del libro" e neppure il "popolo della parola"; siamo il popolo dell'avvenimento, cioè il popolo che sa che la storia umana è stata radicalmente mutata dalla croce e dalla gloria del Signore; siamo il popolo che non si deve dar pace fino a che questa trasformazione non raggiunga l'intero universo; siamo il popolo che deve dar origine a una storia nuova e diversa.La nostra Chiesa deve perciò sì dedicarsi alla conoscenza sempre più vasta e alla comprensione sempre più profonda della Sacra Scrittura, anche più di quanto adesso non faccia. Ma non per fermarsi in questa conoscenza e in questa comprensione, bensì per trovarvi l'impulso continuo a costruire l'"uomo nuovo" e il "mondo nuovo"; quell'uomo e quel mondo nuovo che ha il suo inizio e il suo esemplare nel Cristo crocifisso e risorto.LA REALTA' DEL DEMONIO E LA LIBERAZIONE OPERATA DALLA PAROLA DI CRISTOIl secondo insegnamento di questa pagina evangelica riguarda il demonio. Anche tra i cristiani, ci sono a proposito del demonio opinioni infondate e aberranti: c'è chi non crede alla sua esistenza, e chi ne è addirittura ossessionato. Nessuno di questi due atteggiamenti spirituali è nel giusto, ci dice il Vangelo di oggi.Di fronte a questo essere oscuro e malefico, Gesù non fa il superuomo scettico, frivolo e irridente, ma lo prende sul serio. Lo ha già direttamente affrontato nell'episodio misterioso delle tentazioni del deserto. Sa che cercherà di sballottare i suoi apostoli come si fa col grano quando lo si deve vagliare (cf. Lc 22,31). Lo chiama "principe di questo mondo", ma dichiara anche che non ha alcun potere su di lui (cf. Gv 14,30).San Paolo ci ricorda che la lotta più aspra del credente - contrariamente a quello che oggi pensano molti anche fra i teologi - non è contro "la carne e il sangue" (cioè contro le strutture sociali, i pregiudizi inveterati o i complessi e i grovigli psicologici interni all'uomo), ma contro i dominatori di questo mondo di tenebra,... contro gli spiriti del male (Ef 6,12). Per questo la malvagità, la menzogna, gli accecamenti sono così estesi e imponenti nelle vicende umane: perché hanno una fonte sovrumana.E sarà meglio che noi, quando si tratta di ciò che c'è nel mondo invisibile, ci lasciamo guidare dal pensiero del Signore, più che dalle persuasioni presuntuose e immotivate dei maestri di questo mondo.D'altra parte, però, non dobbiamo essere di quelli che sembrano credere più al potere del diavolo che all'amore di Dio. Se dobbiamo prendere sul serio il demonio, non dobbiamo lasciarcene impaurire, dal momento che abbiamo un Salvatore capace di ridurlo al silenzio e di allontanarlo da noi. Taci! Esci da quell'uomo: Gesù ha pronunciato questa parola di liberazione non solo a Cafarnao, ma anche su ciascuno di noi al momento del nostro battesimo, quando siamo stati consacrati al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo, e siamo entrati a far parte della divina famiglia.Come si vede, il Vangelo ci preserva tanto dalle false sicurezze di chi, non vedendo oltre la sua corta vista, presume di non avere avversari spirituali e di poter combattere da solo, quanto dalle angosce di chi si dimentica di essere stato redento e di essere perciò saldamente nelle mani di un Padre che non ha nessuna intenzione di lasciarci andare perduti.

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#13 - La fede del Centurione - Matteo 8:1-13

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Play Episode Listen Later Jan 17, 2024 7:34


Oggi: La fede del Centurione8 Quando Gesù fu sceso dal monte, molta folla lo seguiva. 2 Ed ecco venire un lebbroso e prostrarsi a lui dicendo: «Signore, se vuoi, tu puoi sanarmi». 3 E Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii sanato». E subito la sua lebbra scomparve. 4 Poi Gesù gli disse: «Guardati dal dirlo a qualcuno, ma và a mostrarti al sacerdote e presenta l'offerta prescritta da Mosè, e ciò serva come testimonianza per loro».5 Entrato in Cafarnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava: 6 «Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente». 7 Gesù gli rispose: «Io verrò e lo curerò». 8 Ma il centurione riprese: «Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. 9 Perché anch'io, che sono un subalterno, ho soldati sotto di me e dico a uno: Fà questo, ed egli lo fa».10 All'udire ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: «In verità vi dico, presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande. 11 Ora vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, 12 mentre i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre, ove sarà pianto e stridore di denti». 13 E Gesù disse al centurione: «Và, e sia fatto secondo la tua fede». In quell'istante il servo guarì.Support the showSupport the show

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio

Dal Vangelo secondo MarcoIn quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.Parola del Signore

La Gioia del Vangelo
Martedì della I settimana del tempo ordinario

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later Jan 9, 2024 3:25


Dal Vangelo di Marco 1,21b-28   In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
riflessioni sul Vangelo di Martedì 9 Gennaio 2024 (Mc 1, 21-28) - Apostola Tiziana

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore

Play Episode Listen Later Jan 8, 2024 6:44


- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Marco +In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: "Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!". E Gesù gli ordinò severamente: "Taci! Esci da lui!". E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: "Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!".La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.Parola del Signore.

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#5 - I Primi Discepoli - Matteo 4:12-25

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Play Episode Listen Later Jan 5, 2024 7:06


Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: I primi discepoliGesù comincia a predicare12-13 Quando Gesù venne a sapere che Giovanni era stato arrestato, lasciò la Giudea e tornò a casa, a Nazaret, in Galilea; ma ben presto si trasferì a Cafarnao, sul lago di Galilea, vicino a Zàbulon e Neftali.14 Così si avverava la profezia di Isaia:15 «Nelle terre di Zàbulon e Neftali, vicino al lago, nelle campagne al di là del fiume Giordano e nellʼalta Galilea dove abitano tanti stranieri; 16 là i popoli che vivevano nellʼoscurità hanno visto una grande luce; stavano nella terra della morte e la luce si è levata sopra di loro».17 Da allora in poi, Gesù cominciò a predicare: «Lasciate il peccato e volgetevi a Dio, perché il Regno dei Cieli è vicino!»18 Un giorno, mentre stava passeggiando lungo la riva del lago di Galilea, Gesù vide due fratelli: Simone, (che poi sarà soprannominato Pietro) e Andrea. Stavano in barca a pescare con le reti, dato che erano pescatori di mestiere.19 Gesù li chiamò: «Venite con me e vi insegnerò come si pescano le anime degli uomini!» 20 Lasciate immediatamente le loro reti, Simone e Andrea andarono con lui.21 Poco più oltre, sempre sulla riva, Gesù vide altri due fratelli, Giacomo e Giovanni, che sedevano su di una barca col padre, Zebedeo, e riparavano le reti. Gesù li chiamò. 22 Ed anche quelli interruppero il lavoro e, lasciato il loro padre, andarono con lui.23 Gesù percorse tutta la Galilea, insegnando nelle sinagoghe, predicando ovunque la buona notizia del Regno dei Cieli e guarendo ogni tipo di malattia ed infermità. 24 La notizia dei suoi miracoli varcò i confini della Galilea, così che una folla di malati ben presto si presentò a lui per farsi guarire, giungendo persino dalla Siria. Li guariva tutti, qualunque fosse la loro malattia o sofferenza; sia che fossero posseduti dai demòni, sia che fossero squilibrati, o paralizzati.25 Unʼenorme folla lo seguiva ovunque andasse: gente dalla Galilea e dalla Decapoli, gente da Gerusalemme e da tutta la Giudea, e perfino gente che giungeva da oltre il Giordano.Support the show

Nella Parola
La giornata di Cafarnao

Nella Parola

Play Episode Listen Later Jan 4, 2024 24:30


Lectio divina su Mc 1 per il Convegno Nazionale Vocazioni e di pastorale universitaria Roma, 4 gennaio 2024

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#161 - "Guai a te Corazin, Betsaida, Cafarnao" - Luca 10:1-20

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Play Episode Listen Later Aug 14, 2023 4:06


Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: "Guai a te Corazin, Betsaida, Cafarnao"La missione dei settanta discepoli10 Dopo queste cose, il Signore designò altri settanta[a] discepoli e li mandò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove egli stesso stava per andare. 2 E diceva loro: «La mèsse è grande, ma gli operai sono pochi; pregate dunque il Signore della mèsse perché spinga degli operai nella sua mèsse. 3 Andate! Ecco, io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi. 4 Non portate né borsa, né sacca, né calzari, e non salutate nessuno per via. 5 In qualunque casa entriate, dite prima: “Pace a questa casa!” 6 Se vi è lì un figlio di pace, la vostra pace riposerà su di lui; se no, ritornerà a voi. 7 Rimanete in quella stessa casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l'operaio è degno del suo salario[b]. Non passate di casa in casa. 8 In qualunque città entriate, se vi ricevono, mangiate ciò che vi sarà messo davanti, 9 guarite i malati che ci saranno e dite loro: “Il regno di Dio si è avvicinato a voi”. 10 Ma in qualunque città entriate, se non vi ricevono, uscite sulle piazze e dite: 11 “Perfino la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi[c], noi la scuotiamo contro di voi; sappiate tuttavia questo, che il regno di Dio si è avvicinato a voi[d]”. 12 Io vi dico[e] che in quel giorno la sorte di Sodoma sarà più tollerabile di quella di tale città.Gesù rimprovera le città impenitenti13 «Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsàida! Perché se in Tiro e in Sidone fossero state fatte le opere potenti compiute tra di voi, già da tempo si sarebbero ravvedute, sedendo con sacco e cenere. 14 Perciò, nel giudizio, la sorte di Tiro e di Sidone sarà più tollerabile della vostra. 15 E tu, Capernaum, sarai forse innalzata fino al cielo? No, tu scenderai fino all'Ades[f].16 Chi ascolta voi ascolta me; chi respinge voi respinge me, e chi rifiuta me rifiuta Colui che mi ha mandato».17 Or i settanta tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni ci sono sottoposti nel tuo nome». 18 Ed egli disse loro: «Io vedevo Satana cadere dal cielo come folgore. 19 Ecco, io vi ho dato[g] il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni, e su tutta la potenza del nemico; nulla potrà farvi del male. 20 Tuttavia, non vi rallegrate perché gli spiriti vi sono sottoposti, ma rallegratevi[h] perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».Support the show

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#148 - "Perche' mi chiamate Signore-Signore" - Luca 6:41- 7:10

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Play Episode Listen Later Jul 26, 2023 4:46


Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: "Perche' mi chiamate Signore-Signore"41 E tu, perché ti meravigli del bruscolo che è nellʼocchio del tuo fratello—un piccolo difetto—e non tʼaccorgi che nel tuo cʼè addirittura una trave? 42 Come ti passa per la mente di dirgli: “Fratello, ti aiuto io a togliere quel bruscolo dallʼocchio”, quando non riesci neppure a vedere la trave che cʼè nel tuo? Ipocrita, togli prima la tua trave; dopo, forse, potrai vedere abbastanza per togliere il bruscolo dallʼocchio del tuo fratello!43 Un albero di buona qualità non dà frutta scadente; e un albero selvatico non può dare buoni frutti. 44 Si riconosce un albero dal tipo di frutta che produce: infatti i fichi non crescono tra le spine, né lʼuva tra i rovi. 45 Un uomo buono tira fuori il bene dal suo cuore, come da un prezioso tesoro. Un uomo cattivo, invece, tira fuori il male dal suo cuore, come da una riserva di malvagità. Infatti, tutto ciò che trabocca dal cuore affiora dai discorsi.46 Perché mi chiamate “Signore”, e poi non fate quello che vi dico? 47-48 Ma chi mi segue, ascolta le mie parole e chi mi ubbidisce assomiglia ad un uomo che costruisce una casa su robuste fondamenta, gettate profondamente nella roccia. Quando viene unʼalluvione e lʼacqua si rovescia su quella casa, essa non crolla perché è ben costruita.49 Al contrario chi ascolta le mie parole e poi non le mette in pratica, assomiglia a un uomo che costruisce una casa senza fondamenta. Quando le acque della piena si abbattono contro quella casa, essa crolla subito e altro non resta che un mucchio di rovine».Due miracoli straordinari7 Quando Gesù ebbe finito di parlare, tornò nella città di Cafarnao. 2 Là abitava un centurione romano, che aveva un servo, a cui era molto affezionato. Questo servo era ammalato e stava per morire. 3 Quando il centurione seppe di Gesù, mandò alcuni anziani giudei molto rispettati a chiedergli di venire a guarire il suo servo. 4 Essi cominciarono a pregare Gesù con insistenza. Gli raccontarono anche che brava persona fosse quel centurione.«Se cʼè qualcuno che merita il tuo aiuto, questi è proprio lui!» dissero, 5 «Perché ama i Giudei e ci ha perfino fatto costruire una sinagoga a sue spese!»6-8 Gesù andò con loro. Stava per arrivare alla casa, quando il centurione gli mandò incontro alcuni amici per dirgli: «Signore, non ti disturbare ad entrare nella mia casa, perché io non sono degno di un tale onore e neppure di venire da te di persona. Diʼ soltanto una parola e il mio servo certamente guarirà! Lo so, perché anchʼio dipendo dallʼautorità dei miei superiori e, a mia volta, ho autorità sui miei uomini. Basta che io dica “Andate!” ed essi ubbidiscono, oppure “Venite!” ed essi vengono; e se dico al mio servo: “Faʼ questo o quello”, egli lo fa. Perciò basta che tu dica: “Sii guarito!” ed il mio servo guarirà!»9 Gesù rimase colpito da queste parole. Rivolgendosi alla folla, disse: «Neppure fra il popolo dʼIsraele ho mai trovato un uomo con una fede come questa!»10 E quando gli amici del centurione ritornarono a casa, trovarono il servo completamente guarito.Support the show

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#143 - Gesu' guarisce la suocera di Pietro - Luca 4:31- 5:11

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Play Episode Listen Later Jul 19, 2023 4:27


Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: Gesu' guarisce la suocera di Pietro Gesù insegna a Cafarnao e guarisce un indemoniato31 Poi discese a Cafarnao, una città della Galilea, e al sabato ammaestrava la gente. 32 Rimanevano colpiti dal suo insegnamento, perché parlava con autorità. 33 Nella sinagoga c'era un uomo con un demonio immondo e cominciò a gridare forte: 34 «Basta! Che abbiamo a che fare con te, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? So bene chi sei: il Santo di Dio!». 35 Gesù gli intimò: «Taci, esci da costui!». Eil demonio, gettatolo a terra in mezzo alla gente, uscì da lui, senza fargli alcun male. 36 Tutti furono presi da paura e si dicevano l'un l'altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti immondi ed essi se ne vanno?». 37 E si diffondeva la fama di lui in tutta la regione.Guarigione della suocera di Simone38 Uscito dalla sinagoga entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. 39 Chinatosi su di lei, intimò alla febbre, e la febbre la lasciò. Levatasi all'istante, la donna cominciò a servirli.Molte guarigioni40 Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi colpiti da mali di ogni genere li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. 41 Da molti uscivano demòni gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era il Cristo.Gesù abbandona in segreto Cafarnao e percorre la Giudea42 Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e volevano trattenerlo perché non se ne andasse via da loro. 43 Egli però disse: «Bisogna che io annunzi il regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato». 44 E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.Chiamata dei primi quattro discepoli5 Un giorno, mentre, levato in piedi, stava presso il lago di Genèsaret 2 e la folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di Dio, vide due barche ormeggiate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. 3 Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle dalla barca.4 Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e calate le reti per la pesca». 5 Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». 6 E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano. 7 Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche al punto che quasi affondavano. 8 Al veder questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontanati da me che sono un peccatore». 9 Grande stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme con lui per la pesca che avevano fatto; 10 così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini». 11 Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.Support the show

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#142 - "Oggi si e' adempiuta questa scrittura" - Luca 4:14-30

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Play Episode Listen Later Jul 18, 2023 3:25


Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: "Oggi si e' adempiuta questa scrittura"Gesù inaugura la predicazione14 Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse in tutta la regione. 15 Insegnava nelle loro sinagoghe e tutti ne facevano grandi lodi.Gesù a Nazaret16 Si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. 17 Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto:18 Lo Spirito del Signore è sopra di me;per questo mi ha consacrato con l'unzione,e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lietomessaggio,per proclamare ai prigionieri la liberazionee ai ciechi la vista;per rimettere in libertà gli oppressi,19 e predicare un anno di grazia del Signore.20 Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. 21 Allora cominciò a dire: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi». 22 Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è il figlio di Giuseppe?». 23 Ma egli rispose: «Di certo voi mi citerete il proverbio: Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafarnao, fàllo anche qui, nella tua patria!». 24 Poi aggiunse: «Nessun profeta è bene accetto in patria. 25 Vi dico anche: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; 26 ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in Sarepta di Sidone. 27 C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo, ma nessuno di loro fu risanato se non Naaman, il Siro».28 All'udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno; 29 si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio. 30 Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.Support the show

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#101 - Il divorzio - Marco 10:1-12

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Play Episode Listen Later May 22, 2023 2:48


Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: Il divorzioGesù risponde alle domande10 Poi Gesù partì da Cafarnao e si diresse verso sud, ai confini della Giudea, ad est del fiume Giordano. Ancora una volta attorno a lui si era riunita una gran folla. E Gesù insegnava.2 Alcuni Farisei vennero a chiedergli: «Secondo te, è lecito il divorzio?» Naturalmente cercavano di tendergli una trappola.3 «Che cosa disse Mosè del divorzio?» chiese loro Gesù.4 «Disse che si poteva concedere», risposero. «Mosè ha detto che se un uomo vuol mandar via sua moglie, basta che le scriva una lettera di ripudio».5 Allora Gesù disse: «Perché credete che Mosè abbia detto così? Ve lo dico io: quella fu una concessione, perché avete il cuore duro. 6-7 Ma questa non è certo la volontà di Dio. Perché le Scritture dicono che fin dal principio Dio li fece maschio e femmina; 8 e per questo lʼuomo lascerà suo padre e sua madre, per unirsi alla moglie, in una unione così profonda che non saranno più due, ma una cosa sola. 9 Perciò lʼuomo non può separare ciò che Dio ha unito».10 Più tardi, quando Gesù rimase solo in casa con i discepoli, essi gli proposero di nuovo lʼargomento.11 Ed egli disse: «Se un uomo divorzia da sua moglie per sposare unʼaltra donna, commette adulterio contro di lei. 12 E se una moglie divorzia da suo marito e si risposa, anchʼella commette adulterio».Support the show

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#100 - “ Vuoi esser primo? Servi tutti” - Marco 9:28-50

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Play Episode Listen Later May 19, 2023 3:53


Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi:  “ Vuoi esser primo? Servi tutti”28 Più tardi, quando Gesù rimase solo in casa con i discepoli, essi chiesero: «Perché non siamo riusciti a cacciare quel demonio?»29 Gesù rispose: «Casi di questo genere richiedono molte preghiere».30-31 Lasciata quella regione, viaggiarono attraverso la Galilea, dove Gesù cercava di mantenere lʼincognito per poter passare più tempo ad insegnare ai discepoli. «Io, il Messia, sto per essere tradito e ucciso, ma dopo tre giorni risusciterò dai morti!» diceva loro.32 Ma i discepoli continuavano a non capire e non avevano il coraggio di chiedergli spiegazioni.33 E così arrivarono a Cafarnao. Quando furono sistemati nella casa dove dovevano soggiornare, Gesù chiese loro: «Di che cosa parlavate per strada?»34 Ma i discepoli si vergognavano di rispondere, perché stavano discutendo per sapere chi di loro fosse il più grande.35 Allora Gesù si sedette, li riunì tutti e dodici intorno a sé e disse loro: «Chi vuole essere il più grande deve essere lʼultimo, il servo di tutti!»36 Poi mise fra loro un bimbetto di pochi anni e, prendendolo in braccio, aggiunse: 37 «Chi accoglierà nel mio nome un piccino come questo, accoglierà me. E chi accoglie me, accoglie mio Padre che mi ha mandato».38 Uno dei discepoli, Giovanni, gli disse: «Maestro, abbiamo visto un uomo che cacciava i demòni in nome tuo e noi gli abbiamo detto di non farlo, perché non appartiene al nostro gruppo». 39 Ma Gesù rispose: «Lasciatelo fare. Perché nessuno può fare miracoli nel mio nome e subito dopo levarsi contro di me. 40 Chi non è contro di noi, è per noi! 41 Chiunque vi darà anche soltanto un bicchiere dʼacqua, perché appartenete a Cristo, vi assicuro che non perderà la sua ricompensa! 42 Ma se qualcuno col proprio comportamento ostacolerà la fede di uno di questi piccini che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse legata al collo una macina da mulino e fosse buttato in mare!43-44 Se la tua mano compie il male, tagliala. Meglio entrare nella vita con una mano sola, che essere buttato con tutte e due nel fuoco inestinguibile dellʼinferno. 45-46 Se il tuo piede ti porta al male, taglialo. Meglio essere zoppo e vivere per sempre, che essere gettato allʼinferno con due piedi.47 E se il tuo occhio ti fa peccare, cavalo. Meglio entrare guercio nel Regno di Dio che avere due occhi e vedere il fuoco dellʼinferno, 48 “dove il verme non muore mai e il fuoco non si spegne, 49 dove lʼunico condimento è il fuoco”.[a]50 Il sale è buono, ma se diventa insipido come potete ridargli sapore? Perciò, abbiate sale in voi stessi, non perdete il vostro sapore! E vivete in pace gli uni con gli altriSupport the show

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#74 - L'uomo dalla mano paralizzata - Marco 3:1-12

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Play Episode Listen Later Apr 13, 2023 2:42


Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: L'uomo dalla mano paralizzata3 Mentre Gesù era a Cafarnao, entrò di nuovo nella sinagoga, dove vide un uomo che aveva una mano paralizzata.2 Dato che era sabato, molti lo tenevano dʼocchio. Avrebbe forse guarito la mano di quellʼuomo? In tal caso progettavano di arrestarlo.3 Gesù chiese allʼuomo con la mano paralizzata di avvicinarsi e di restare in piedi davanti a tutti. 4 Poi, rivolgendosi ai presenti, chiese: «È giusto compiere buone o cattive azioni nel giorno di sabato? È un giorno adatto per salvare una persona, o per abbandonarla al suo destino?» Ma nessuno rispondeva. 5 Dopo averli, guardati tutti con indignazione, profondamente rattristato della loro indifferenza di fronte al bisogno, Gesù disse allʼuomo: «Stendi la mano!» Quello ubbidì, e immediatamente la mano tornò sana.6 Subito i Farisei sʼallontanarono per incontrare gli Erodiani, per cercare con loro un modo per uccidere Gesù. 7-8 Intanto, Gesù e i suoi discepoli si erano ritirati verso il lago, seguiti da unʼimmensa folla che veniva da tutta la Galilea, dalla Giudea, da Gerusalemme, e dalla Idumea, da oltre il fiume Giordano e perfino dalle lontane città di Tiro e Sidone. La fama dei suoi miracoli si era sparsa in lungo e in largo e moltissime persone erano venute per vederlo.9 Gesù disse ai discepoli di tenere pronta una barca per metterlo in salvo nel caso che la calca lʼavesse spinto verso lʼacqua. 10 Infatti Gesù aveva già guarito tante persone, di conseguenza un gran numero di ammalati si affollava intorno a lui, cercando di toccarlo.11 Ogni volta che glʼindemoniati gettavano uno sguardo su di lui, cadevano ai suoi piedi, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!» 12 Ma Gesù li sgridava aspramente perché non facessero sapere a nessuno chi in realtà egli fosse.Support the show

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#71 - Guarigione di un paralitico - Marco 2:1-12

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Play Episode Listen Later Apr 10, 2023 2:21


Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: Guarigione di un paralitico2 Alcuni giorni dopo Gesù tornò a Cafarnao, e si sparse la voce che egli era in casa. 2 Ben presto venne tanta gente, che non cʼera più posto per nessuno, neppure fuori della porta. Ed egli annunciava loro la Parola. 3 Giunsero anche quattro uomini che portavano un paralitico in barella. 4 Non potendo raggiungere Gesù attraverso la folla, fecero un buco nel tetto della casa giusto sopra la sua testa, e da lì calarono il paralitico sulla barella, proprio davanti a lui.5 Quando Gesù vide in quegli uomini la ferma certezza che lui, il Signore, avrebbe aiutato il loro amico, disse al malato: «Figliuolo, i tuoi peccati ti sono perdonati!»6 Ma alcuni capi religiosi giudei che se ne stavano lì vicino pensarono: 7 «Ma come? Questa è bestemmia! Crede forse di essere Dio? Perché solo Dio può perdonare i peccati!» 8 Ma Gesù, che lesse subito nei loro pensieri, disse: «Perché ragionate in questo modo? 9 Credete che sia più difficile perdonare i suoi peccati o guarirlo? 10-11 Perciò, per provare che io, il Messia, ho qui in terra lʼautorità di perdonare i peccati, guardate!» E Gesù, volgendosi verso il paralitico, disse: «Tu sei guarito. Àlzati, raccogli la tua barella e tornatene a casa!»12 Lʼuomo balzò in piedi, raccolse la barella e si fece strada fra i presenti. Il miracolo lasciò tutti stupefatti: «Una cosa del genere non lʼavevamo mai vista prima!» esclamavano, lodando Dio.Support the show

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#69 - La suocera di Simone - Marco 1:29-39

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Play Episode Listen Later Apr 6, 2023 2:20


Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: La suocera di Simone29-30 Poi, lasciata la sinagoga, Gesù e i suoi discepoli giunsero a casa di Simone e Andrea, dove trovarono la suocera di Simone a letto con la febbre alta. Subito lo dissero a Gesù. 31 Egli si avvicinò al suo letto e, non appena le prese la mano per aiutarla ad alzarsi, la febbre scomparve, e la donna si mise a servirli.32-33 Dopo il tramonto, portarono a Gesù tutti i malati e gli indemoniati perché li guarisse. Unʼimmensa folla da tutta la città di Cafarnao si era riunita fuori dalla porta a guardare. 34 Quella sera Gesù guarì un gran numero di persone e ordinò a molti demòni di uscire dalle loro vittime. (Ma proibì ai demòni di parlare, perché essi sapevano chi era realmente Gesù).35 Il mattino seguente, Gesù si alzò molto prima dellʼalba e si recò in un posto deserto a pregare.36-37 Più tardi, Simone e gli altri andarono a cercarlo e gli dissero: «Tutti stanno chiedendo di te!»38 Ma Gesù rispose: «Dobbiamo proseguire verso le altre città e portare anche a loro il mio messaggio, perché questa è la ragione per cui sono venuto».39 Così Gesù percorse tutta la provincia della Galilea, predicando nelle sinagoghe e liberando molte persone dalla potenza dei demòni.Support the show

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#68 - Guarigione dell'indemoniato - Marco 1:21-28

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Play Episode Listen Later Apr 5, 2023 2:22


Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: Guarigione dell'indemoniato21 Gesù e i suoi compagni giunsero nella città di Cafarnao e di sabato mattina entrarono nella sinagoga, il luogo di culto dei Giudei, dove Gesù si mise a insegnare. 22 La gente rimase sorpresa da ciò che diceva, perché egli insegnava con autorità, parlava infatti di ciò che presso il Padre aveva conosciuto, mentre i maestri dellʼepoca sapevano solo interpretare la legge.Gesù guarisce molte persone23 Tra i presenti cʼera un uomo posseduto da un demonio, che cominciò a gridare: 24 «Che vuoi da noi, Gesù di Nazaret? Sei venuto per distruggere noi demòni? Io so chi sei tu: il Santo di Dio!»25 Bruscamente Gesù ordinò: «Taci ed esci da questo uomo!» 26 Alle sue parole lo spirito maligno urlò scuotendo violentemente lʼuomo, poi lo lasciò. 27 Lo sbigottimento sʼimpadronì dei presenti, che cominciarono a discutere quanto era accaduto. «Che tipo di nuova dottrina è questa?» si chiedevano lʼun altro. «Guardate, perfino gli spiriti maligni ubbidiscono ai suoi ordini!»28 La notizia di ciò che Gesù aveva fatto si sparse velocemente per tutta la Galilea.Support the show

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#35 - Cristo predice la Sua passione - Matteo 17:9-27

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Play Episode Listen Later Feb 17, 2023 3:35


Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: Cristo predice la Sua passione9 Mentre scendevano dal monte, egli ordinò loro di non raccontare a nessuno ciò che avevano visto, finché non fosse risorto.10 Poi i discepoli chiesero a Gesù: «Perché i capi giudei dicono che Elia deve ritornare prima che venga il Messia?» 11 Gesù rispose: «Hanno ragione. Elia deve venire per rimettere ogni cosa in ordine. 12 Per la verità, Elia è già venuto, ma non lʼhanno riconosciuto, anzi, è stato maltrattato da molti. Ed anchʼio, il Messia, dovrò soffrire per loro mano».13 I discepoli allora capirono che stava parlando di Giovanni Battista.Gesù sulla terra14 Quando arrivarono in mezzo alla folla che li aspettava, un uomo si avvicinò, sʼinginocchiò davanti a Gesù e disse: 15 «Signore, abbi pietà di mio figlio! È un malato mentale e soffre molto, perché quando ha una crisi spesso cade nel fuoco o nellʼacqua.16 Lʼho portato ai tuoi discepoli, ma non sono riusciti a guarirlo».17 Allora Gesù rispose: «Gente malvagia e senza fede! Fino a quanto resterò con voi? Per quanto ancora dovrò sopportarvi? Portatemi qui il ragazzo». 18 Poi rimproverò il demonio che era nel ragazzo e quello lo lasciò. Da quel momento il ragazzo stette bene.19 Più tardi, i discepoli chiesero in privato a Gesù: «Perché non siamo riusciti a cacciare quel demonio?»20 «Per la vostra poca fede», spiegò loro Gesù. «Basterebbe una fede piccola come un granellino di senape, e potreste dire a questa montagna “Spostati!” E si sposterebbe. Niente sarebbe impossibile. 21 Ma questo tipo di demonio non si può scacciare, se non con la preghiera e il digiuno».22-23 Un giorno, mentre erano ancora in Galilea, Gesù disse loro: «Sto per essere tradito e consegnato a quelli che vogliono uccidermi, ma il terzo giorno dopo la mia morte risusciterò». A queste parole i discepoli si rattristarono.24 Quando giunsero a Cafarnao, lʼesattore delle tasse del tempio sʼavvicinò a Pietro e gli chiese: «Non paga le tasse il vostro padrone?»25 «Certo che le paga!» rispose Pietro. Poi entrò in casa per riferire a Gesù lʼaccaduto, ma prima che avesse tempo di parlare, Gesù gli chiese:«Che ne pensi Simone? Da chi devono esigere le tasse i re: dai sudditi o dagli stranieri vinti in guerra?»26-27 «Dagli stranieri», rispose Pietro. «Bene», continuò Gesù, «allora i sudditi ne sono esenti! Nonostante ciò, non dobbiamo urtare le autorità, perciò vai sulla spiaggia e getta lʼamo. Apri la bocca al primo pesce che prenderai, vi troverai dentro una moneta sufficiente a pagare le tasse per me e per te. Prendila e pagaleSupport the show

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia IV Dom. Tempo Ordinario - Anno A

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later Jan 25, 2023 6:02


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7280OMELIA IV DOMENICA DEL TEMPO ORD. - ANNO A (Mt 5,1-12a)Il brano del Vangelo di oggi è la celebre pagina delle Beatitudini. Gesù per proclamare le Beatitudini sale su di un monte vicino a Cafarnao, il monte Tabor. Questo è un particolare piuttosto importante. Infatti, come per dare la legge al popolo d'Israele, Mosè era salito sul monte Sinai, così Gesù, per dare compimento alla Legge antica e indicare a tutti la perfezione, sale sul monte Tabor. C'è una grande differenza tra il Sinai e il Tabor: il Sinai è un monte molto aspro e deserto che simboleggia molto bene l'austerità della Legge mosaica; mentre il Tabor, più che un monte, è un colle dall'aspetto dolce e verdeggiante che indica la soavità della Legge evangelica, una legge d'amore.Gesù inizia il lungo discorso riportato nel capitolo quinto dell'evangelista Matteo con le otto Beatitudini che possono essere considerate come la "Magna Charta" del Cristianesimo, come il documento d'identità di ogni cristiano. Ciascuno di noi le dovrebbe sapere a memoria e, più ancora, meditare assiduamente e mettere in pratica. Le Beatitudini ci indicano innanzitutto come è vissuto Gesù e come dovrebbe vivere ciascuno di noi. Esse ci indicano il cammino della felicità, ci indicano dove possiamo trovare la felicità che tutti bramano ma che pochi riescono a raggiungere.Le Beatitudini comportano un capovolgimento del nostro modo di pensare e di agire. Il mondo proclama beati i ricchi e i gaudenti, i forti e i prepotenti; Gesù fa il contrario: Egli, innanzitutto, proclama "beati i poveri in spirito" (Mt 5,3). Chi sono questi poveri in spirito? Povero in spirito è colui che, libero da ogni impaccio terreno, ripone la sua speranza unicamente in Dio. Povero in spirito è colui che non è attaccato alle ricchezze di questa terra e che si fida della Provvidenza divina. Non è la ricchezza che ci può rendere felici, ma la fiducia in Colui che sa ciò di cui abbiamo veramente bisogno.La seconda Beatitudine proclama felici "quelli che sono nel pianto" (Mt 5,4). Questi sono coloro che soffrono per le miserevoli condizioni di un mondo senza Dio. Soffrono perché l'amore di Dio non è compreso. A questi afflitti Gesù promette consolazione, una consolazione proporzionata all'afflizione. Subito dopo, Gesù proclama "beati i miti perché erediteranno la terra" (Mt 5,5). I miti non sono i paurosi, ma quelli che non serbano rancore, quelli che trovano la forza nella serenità. Coloro che "hanno fame e sete della giustizia" (Mt 5,6) sono quelli che desiderano la santità al di sopra di tutte le altre cose. Nel linguaggio della Bibbia, la parola giustizia significa perfezione, santità. Gesù ci insegna perciò a desiderare vivamente la santità perché la santità equivale ad amare Dio e il prossimo.I "misericordiosi" (Mt 5,7) sono quelli che, imitando il Padre Celeste, sanno comprendere e perdonare il prossimo, sanno soccorrerlo in ogni circostanza, irradiando attorno a loro l'amore di Dio di cui hanno fatto esperienza. I "puri di cuore" (Mt 5,8) sono tutti coloro che combattono tenacemente contro il vizio che si annida dentro tutti gli uomini, fino ad estirparlo. Gesù nel Vangelo ci insegna che è dall'intimo dell'uomo che esce ogni iniquità. Il male è si nel mondo, ma è soprattutto dentro di noi (cf Mt 23,27-28). Ci vuole pertanto una profonda purificazione interiore: solo così potremo essere autenticamente felici.Gli "operatori di pace" (Mt 5,9) di cui parla la settima Beatitudine non sono i grandi diplomatici, ma quelli che hanno capito l'unico modo per garantire la pace. Quest'unico modo è la piena comunione con Dio, l'armonia dell'uomo con Dio. Se dentro al nostro cuore non vi è questa armonia, non si può pensare alla pace sulla terra. Bisogna prima eliminare dalla nostra vita il peccato, ogni peccato, anche il più nascosto, solo così saremo autentici operatori di pace. Quando uno si innalza, innalza tutti; quando uno si abbassa, danneggia tutti. Pertanto ogni peccato, anche il più nascosto, misteriosamente alimenta l'odio che vi è nel mondo. Diceva Madre Teresa di Calcutta che se per un giorno solo non vi fossero più aborti, finirebbero tutte le guerre sulla terra. Riflettiamo bene su queste parole e vogliamo essere anche noi veri operatori di pace.Infine, con l'ultima Beatitudine, Gesù proclama felici i "perseguitati" (Mt 5,10). Questa è la più grande Beatitudine. È la Beatitudine di tutti i Martiri che, anche in mezzo alle sofferenze del martirio, hanno sperimentato la vicinanza con la grande Vittima del Calvario, con Gesù Crocifisso. Lungo i secoli vi sono stati moltissimi Martiri. L'ultimo secolo da poco trascorso, così civile e progredito, è stato quello che ne ha dati più di tutti gli altri secoli messi insieme. Gesù l'ha detto chiaramente: "Se hanno perseguitato me perseguiteranno anche voi" (Gv 15,20).Con questa pagina delle Beatitudini abbiamo il più bel ritratto di Gesù. Così è vissuto Lui sulla terra e così dobbiamo impegnarci a vivere anche noi. L'Immacolata, Madre di Gesù e Madre nostra, ci aiuti in questa impresa così grande.

Omelia Messa San Vitale per giovani
Sceglie Cafarnao: sconfitte, confusione e difficoltà si possono attraversare

Omelia Messa San Vitale per giovani

Play Episode Listen Later Jan 22, 2023 12:55


possono cafarnao
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#13 - La fede del Centurione - Matteo 8:1-13

Equipaggiati

Play Episode Listen Later Jan 18, 2023 2:26


Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: La fede del Centurione8 Quando Gesù fu sceso dal monte, molta folla lo seguiva. 2 Ed ecco venire un lebbroso e prostrarsi a lui dicendo: «Signore, se vuoi, tu puoi sanarmi». 3 E Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii sanato». E subito la sua lebbra scomparve. 4 Poi Gesù gli disse: «Guardati dal dirlo a qualcuno, ma và a mostrarti al sacerdote e presenta l'offerta prescritta da Mosè, e ciò serva come testimonianza per loro».5 Entrato in Cafarnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava: 6 «Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente». 7 Gesù gli rispose: «Io verrò e lo curerò». 8 Ma il centurione riprese: «Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. 9 Perché anch'io, che sono un subalterno, ho soldati sotto di me e dico a uno: Fà questo, ed egli lo fa».10 All'udire ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: «In verità vi dico, presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande. 11 Ora vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, 12 mentre i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre, ove sarà pianto e stridore di denti». 13 E Gesù disse al centurione: «Và, e sia fatto secondo la tua fede». In quell'istante il servo guarì.Support the show

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio

Vangelo del giorno: Dal Vangelo secondo Marco (1,21-28)In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea. Commento: Il male riconosce il suo nemico, sempre. Quando stai male sorge in te il desiderio benefico di guarigione, non fermarlo, lasciati aiutare e tendi le mani: incontrerai chi ti saprà aiutare!Citazione del giorno: Sapere il nome della malattia è iniziare a guarire (M. Camosso)

La Gioia del Vangelo
Martedì della I settimana del tempo ordinario

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later Jan 10, 2023 3:42


Dal Vangelo di Marco 1,21b-28 In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/vangelo/message

Commento al Vangelo di don Nicola
Una parola che cambia la vita (Mc 1,21-28)

Commento al Vangelo di don Nicola

Play Episode Listen Later Jan 10, 2023 3:51


Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
riflessioni sul Vangelo di Martedì 10 Gennaio 2023 (Mc 1, 21-28) - Apostola Celestina

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore

Play Episode Listen Later Jan 9, 2023 7:15


- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Marco +In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: "Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!". E Gesù gli ordinò severamente: "Taci! Esci da lui!". E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: "Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!".La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.Parola del Signore.

Equipaggiati
#5 - I Primi Discepoli - Matteo 4:12-25

Equipaggiati

Play Episode Listen Later Jan 6, 2023 3:00


Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: I primi discepoliGesù comincia a predicare12-13 Quando Gesù venne a sapere che Giovanni era stato arrestato, lasciò la Giudea e tornò a casa, a Nazaret, in Galilea; ma ben presto si trasferì a Cafarnao, sul lago di Galilea, vicino a Zàbulon e Neftali.14 Così si avverava la profezia di Isaia:15 «Nelle terre di Zàbulon e Neftali, vicino al lago, nelle campagne al di là del fiume Giordano e nellʼalta Galilea dove abitano tanti stranieri; 16 là i popoli che vivevano nellʼoscurità hanno visto una grande luce; stavano nella terra della morte e la luce si è levata sopra di loro».17 Da allora in poi, Gesù cominciò a predicare: «Lasciate il peccato e volgetevi a Dio, perché il Regno dei Cieli è vicino!»18 Un giorno, mentre stava passeggiando lungo la riva del lago di Galilea, Gesù vide due fratelli: Simone, (che poi sarà soprannominato Pietro) e Andrea. Stavano in barca a pescare con le reti, dato che erano pescatori di mestiere.19 Gesù li chiamò: «Venite con me e vi insegnerò come si pescano le anime degli uomini!» 20 Lasciate immediatamente le loro reti, Simone e Andrea andarono con lui.21 Poco più oltre, sempre sulla riva, Gesù vide altri due fratelli, Giacomo e Giovanni, che sedevano su di una barca col padre, Zebedeo, e riparavano le reti. Gesù li chiamò. 22 Ed anche quelli interruppero il lavoro e, lasciato il loro padre, andarono con lui.23 Gesù percorse tutta la Galilea, insegnando nelle sinagoghe, predicando ovunque la buona notizia del Regno dei Cieli e guarendo ogni tipo di malattia ed infermità. 24 La notizia dei suoi miracoli varcò i confini della Galilea, così che una folla di malati ben presto si presentò a lui per farsi guarire, giungendo persino dalla Siria. Li guariva tutti, qualunque fosse la loro malattia o sofferenza; sia che fossero posseduti dai demòni, sia che fossero squilibrati, o paralizzati.25 Unʼenorme folla lo seguiva ovunque andasse: gente dalla Galilea e dalla Decapoli, gente da Gerusalemme e da tutta la Giudea, e perfino gente che giungeva da oltre il Giordano.Support the show

Pregare con Sant'Egidio
14/07 Preghiera della sera. Meditazione di don Marco Gnavi sul Vangelo di Matteo (Mt 11, 20-26)

Pregare con Sant'Egidio

Play Episode Listen Later Jul 15, 2022 8:54


Quante volte la parola di Dio ha posto il popolo e ciascuno dei credenti di fronte all'alternativa fra la benedizione e la maledizione, fra la vita e la morte. Così il Deuteronomio dice nel capitolo trentesimo “Scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza. Io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione”. E c'è un filo rosso che attraversa tutte le scritture, ritroviamo la stessa possibile opzione nel profeta Geremia al capitolo ventunesimo e nel Siracide. Ma questa opzione fra la vita e la morte, si incontra anche nella persona e nella parola vivente che è Gesù. In questo capitolo undicesimo del Vangelo di Matteo, egli polemizza con quelle città della Galilea che hanno ricevuto in abbondanza segni e prodigi: Corazin, Betsaida e con lei anche la grande città di Cafarnao. E pronuncia un oracolo di maledizione su quelle città. Il loro destino sarà peggiore di quello di Sodoma e saranno trattate meglio città pagane come tiro e Sidone; ma noi sappiamo che i profeti, quando inveivano e delineavano i guai, volevano identificare il male e non colpire chi lo faceva volevano avvisare. E allora dov'è nei brani che abbiamo ascoltato la benedizione? Viene subito dopo dalle parole di Gesù che rende lode al Padre per i piccoli. I piccoli nel linguaggio evangelico sono i fragili, i fratelli più poveri e sono anche allo stesso tempo i piccoli che credono. E proprio da Betsaida e da Cafarnao, Gesù ha tratto discepoli e quindi la maledizione viene in certo modo controbilanciata da un bene più grande, che non ha l'aspetto di un prodigio, di un segno potente, ma il volto di uomini come Simone, Andrea suo fratello, Filippo, che venivano da Betsaida e da Cafarnao Gesù ha suscitato altri. https://www.santegidio.org/

Pregare con Sant'Egidio
Preghiera della sera. Meditazione di don Marco Gnavi sul Vangelo di Giovanni (Gv 6,22-35)

Pregare con Sant'Egidio

Play Episode Listen Later May 19, 2022 11:40


Il Vangelo di Giovanni ci narra di come Gesù avesse da poco moltiplicato i pani e i pesci e quanti erano stati saziati dalla sua misericordia lo cercavano. Gesù però non era sulla barca con i discepoli e per questo la folla da Tiberiade prese altre barche e si recò a Cafarnao alla sua ricerca. Ma anche noi cerchiamo il Signore e ci dirigiamo verso di lui. Ci orientano i segni che ci sono stati offerti: la preghiera per la pace, che abbiamo celebrato lunedì, con tutto il suo corollario di dolori di paesi di sofferenza, ci orienta il bisogno di senso in questo tempo così difficile, ci orienta verso Gesù la richiesta di dignità e di amore che sale dai più fragili. E abbiamo visto moltiplicare la compassione per le folle anche attraverso le nostre mani e i nostri cuori. Ma dov'è ora il Signore? Il Vangelo ricorda lo stupore di chi lo cercava e trovatolo al di là del mare gli dissero:”Rabbì quando sei venuto qua?”. E il Signore effettivamente li aveva preceduti, ma dovremmo dire sempre il Signore ci precede. Mentre camminiamo, lui è già qui ad attenderci, a interrogare il nostro cuore e il cuore di ogni comunità dei discepoli, la chiesa stessa. E chiede in maniera tanto chiara:”Procuratevi non il cibo che perisce ma quello che dura per la vita eterna e che il figlio dell'uomo vi darà, perché su di lui il padre Dio ha messo il suo sigillo”. Molte cose passano, ma c'è qualcosa che non passa: è la parola vivente del Signore Gesù, la sua presenza in mezzo a noi. La violenza di questo tempo mostra la vanità e la vacuità di tante cose Tutto può finire, tutto si può ridurre in nulla, ma attraverso le generazioni e in ogni condizione la parola di Dio è viva. Bisogna cercare non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna. https://www.santegidio.org/

Pregare con Sant'Egidio
Meditazione di mons. Vincenzo Paglia sul Vangelo di Marco (Mc 1,29-39) - Preghiera con Sant'Egidio

Pregare con Sant'Egidio

Play Episode Listen Later Feb 12, 2022 9:31


Questa breve pagina del Vangelo di Marco ci descrive la prima giornata di Gesù a Cafarnao; appena terminato la sua prima predicazione nella Sinagoga, subito, sottolinea Marco, Gesù si reca nella casa di Simone e di Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. Erano i primi quattro che Gesù aveva chiamato e quella casa era diventata la loro dimora, la dimora di quella prima piccola comunità. Erano pochi appena 5 con Gesù, tuttavia ci sono già i segni di una nuova vita, di una nuova familiarità, diversa da quella di Nazareth; qui in casa infatti avviene la prima guarigione, a Nazareth non era mai accaduto quanto avviene dopo nei Vangeli. I discepoli presentano a Gesù l'anziana suocera di Simone, che giace a letto e Gesù le si avvicina. L'evangelista usa un termine greco, quest'unica volta nel Vangelo, che indica il farsi prossimo fisicamente, potremmo dire quel prendere per mano, quel toccare la carne, che tante volte Papa Francesco sottolinea. Gesù prende per mano quell'anziana donna e la fa rialzare, guarendola dalla febbre; lei si mette subito a servirli. E' una piccolissima scena, ma piena di senso evangelico e ci fa comprendere meglio quel che sta anche per accadere davanti alla porta di quella casa. Quella piccola famiglia, fin dall'inizio, aveva cambiato la sensibilità della città; scrive l'evangelista che una grande folla si raduna davanti a quella porta di cas. Abbiamo ancora davanti ai nostri occhi le immagini della celebrazione di ieri sera di San Giovanni in Laterano, per fare memoria dell'inizio della nostra comunità, un po' come quel pomeriggio a Cafarnao e continuiamo a ringraziare il Signore per quel giorno, perché quella scena, quando tanta folla si riunisce, sta ad indicare la forza della comunione, la forza dell'incontro, la forza della prossimità concreta, fisica.

Pregare con Sant'Egidio
Preghiera della sera. Meditazione di Don Francesco Tedeschi sul Vangelo di Matteo (Mc 2,1-12)

Pregare con Sant'Egidio

Play Episode Listen Later Jan 15, 2022 9:07


“Non abbiamo mai visto nulla di simile” dicono le folle che assistono a questa guarigione da parte di Gesù. Sono parole di stupore, di meraviglia, che ci dicono, in realtà, che sempre tutto può cambiare. Troppo spesso Infatti ci si rassegna all'idea che nella vita e nel mondo tutto sia condannato a ripetersi, come se non ci fosse nulla di nuovo, che possa veramente accadere. E' anche il senso della rassegnazione che tante volte ci prende e che si insinua nella vita di questo mondo; ma oggi questo Vangelo dice a ciascuno che anche noi, se apriamo il cuore alla parola di Dio, possiamo essere testimoni di cose nuove mai viste prima. Ed è il senso più vero è profondo del Natale che abbiamo vissuto: è iniziare con Gesù un tempo nuovo, mai visto prima. In fondo questo luogo, questa chiesa, oggi è un po' come quella casa di Cafarnao davanti alla quale si radunano tante persone per ascoltare il Signore che annuncia il suo Vangelo. Ed è proprio l'immagine della preghiera della sera, che ci vede radunati qui, e che raccoglie tanti che sono collegati dalle loro case, come simbolicamente fuori della porta di quella casa di Cafarano.

Commento al Vangelo di don Nicola
Tutti furono presi da timore (Mc 1,21-28)

Commento al Vangelo di don Nicola

Play Episode Listen Later Jan 11, 2022 4:05


Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

La Gioia del Vangelo
Martedì della I settimana del tempo ordinario

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later Jan 11, 2022 3:57


Dal Vangelo secondo Marco 1,21-28 In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: "Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!". E Gesù gli ordinò severamente: "Taci! Esci da lui!". E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: "Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!". La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/vangelo/message

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio
Martedì 11 gennaio 2022 - Non rendere il tuo cuore arido!

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio

Play Episode Listen Later Jan 11, 2022 3:33


Dal Vangelo secondo MarcoIn quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.Commento di don Saverio, sacerdote della Diocesi di MondovìPodcast che fa parte dell'aggregatore Bar Abba: www.bar-abba

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
riflessioni sul Vangelo di Martedì 11 Gennaio 2022 (Mc 1, 21-28) - Apostola Loredana

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore

Play Episode Listen Later Jan 10, 2022 7:29


- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Marco +In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: "Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!". E Gesù gli ordinò severamente: "Taci! Esci da lui!". E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: "Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!".La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.Parola del Signore.Parola del Signore.

Pregare con Sant'Egidio
Preghiera della sera. Meditazione sul Vangelo di Marco (Mc 1, 21-28)

Pregare con Sant'Egidio

Play Episode Listen Later Aug 31, 2021 9:13


Nel salmo 107, che è stato cantato stasera, è scritto:" Ringraziamo Dio per la sua misericordia". Ogni sera, aprendo la Parola di Dio, ringraziamo Dio per la sua misericordia e la più grande misericordia di Dio nel capitolo primo del Vangelo di Marco è l'affermazione di Gesù:"Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo". Quando siamo condotti dalle parole dell'Evangelista nella sinagoga di Cafarnao, Giovanni il Battista è stato arrestato e Gesù è ai primi passi del suo ministero pubblico; ha chiamato con se solo quattro discepoli, non è certo un maestro che ostenta potenza, anzi è un uomo disarmato, provato dal digiuno nel deserto. Eppure, entrato in sinagoga, viene riconosciuto per ciò che è: il Santo di Dio. Gesù incontrando la sofferenza e il dolore mostra un'autorità nuova. Non sono i suoi discepoli a riconoscerlo, ma gli spiriti impuri, che temono un uomo disarmato, che crede alla Parola del Padre, prega e affronta le sfide terribili del tentatore con la Bibbia nel cuore e nelle mani.

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia della XIX Domenica del Tempo Ordinario - Anno B (Gv 6,41-51)

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later Aug 4, 2021 6:24


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6615OMELIA XIX DOMENICA T. ORD. - ANNO B (Gv 6,41-51)La prima lettura di questa domenica narra la vicenda del profeta Elia. In un momento molto difficile per il popolo d'Israele, durante il quale molti erano caduti nell'idolatria, Elia rimase fedele all'unico vero Dio. Sul monte Carmelo egli aveva sfidato i profeti pagani, dimostrando l'insensatezza del loro culto, e da allora egli fu costretto a scappare per mettere in salvo la sua vita. La regina Gezabele, che era pagana e aveva trascinato nel paganesimo anche il re d'Israele suo marito, lo voleva uccidere. Per questo motivo, Elia si inoltrò nel deserto e fu preso da un grande scoraggiamento. Desiderava morire e chiese al Signore di prendere la sua vita. Ma ecco che un angelo lo destò e gli disse: «Alzati, mangia, perché è troppo lungo per te il cammino» (1Re 19,7). L'angelo diede ad Elia del pane da mangiare, cotto su pietre roventi, e un orcio d'acqua per bere. Elia mangiò e bevve e, ritrovate le forze, camminò «per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l'Oreb» (1Re 19,8).Questo episodio dell'Antico Testamento può essere applicato alla nostra vita. Come il profeta Elia, anche noi, se vogliamo rimanere fedeli al Signore, a volte avremo molto da patire. Pensiamo ai tanti martiri che durante i duemila anni di cristianesimo hanno illuminato la Chiesa con i loro esempi. Anche per noi il cammino da percorrere sarà «troppo lungo» e ci mancheranno le forze. Se ci impegneremo a rimanere fedeli al Signore, ci renderemo conto che da soli, con le nostre sole forze, non ce la potremo fare.Tuttavia, anche noi abbiamo un pane che ci dona la forza di continuare sulla strada del Vangelo, fedelmente, ogni giorno della nostra vita. Questo pane è l'Eucaristia, che noi riceviamo dalle mani del sacerdote. L'Eucaristia ci consentirà di continuare il nostro cammino fino «al monte di Dio», ovvero il Paradiso. Senza questo pane celeste tutto diverrà più difficile, anzi impossibile, e noi saremo costretti a interrompere il cammino intrapreso con tanto entusiasmo.Di questo «pane» parla anche il Vangelo di oggi. Gesù, proseguendo il discorso di Cafarnao, discorso che abbiamo ascoltato la scorsa domenica, afferma chiaramente: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo» (Gv 6,51).L'Eucaristia è il dono più grande che possiamo ricevere, perché è Gesù stesso, vivo e vero, presente in ogni Ostia consacrata. È certamente un mistero di fede, tanto che, per riconoscere Gesù presente nell'Ostia Santa, è necessaria una grazia particolare. Gesù lo dice chiaramente con queste parole: «Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato» (Gv 6,44). Per chi sa riconoscere questa presenza ineffabile, presenza silenziosa ma reale, nessuna difficoltà sarà insuperabile, nessuna prova riuscirà a farlo indietreggiare. Ricordiamoci di tanti martiri, i quali, durante la loro prigionia e in attesa del loro supplizio, di nascosto si facevano portare la Comunione. Solo così essi poterono trovare la forza di andare lieti incontro alla morte. Alcuni di loro che erano sacerdoti riuscirono anche a celebrare la Messa nei momenti in cui non erano osservati, e riuscirono a distribuire la Comunione a tutti quelli che bramavano questo Pane celeste. Si racconta che san Massimiliano Maria Kolbe riuscì in diverse occasioni a celebrare di nascosto la Messa nel campo di concentramento di Auschwitz. Non erano certamente delle solenni Liturgie, ma vi era l'essenziale, vi era Gesù.Si racconta che san Francesco d'Assisi riteneva grave segno di disprezzo non ascoltare ogni giorno la Messa, se il tempo lo permetteva. Egli si comunicava spesso e con tanta devozione da rendere devoti anche gli altri. Così scriveva in una sua lettera: «L'umanità trepidi, l'universo intero tremi, e il cielo esulti, quando sull'altare, nelle mani del sacerdote, è il Cristo Figlio di Dio vivo». Anche malato, egli cercava di ascoltare la Messa; e, se proprio non vi riusciva, si faceva leggere le letture della Celebrazione, attento a non perderne neppure una sillaba.Fedele all'insegnamento della Chiesa, san Francesco scriveva inoltre che bisogna ricevere degnamente l'Eucaristia, confessandosi prima dal sacerdote, se si è consapevoli di aver commesso anche solo un peccato mortale. Ripetendo le parole di san Paolo, egli diceva che chi riceve indegnamente il Corpo e il Sangue di Cristo «mangia e beve la sua condanna».Se crescerà in noi l'amore per l'Eucaristia, di conseguenza crescerà anche l'amore per il prossimo. Di questa carità parla san Paolo nella seconda lettura di oggi. Egli così scrive agli Efesini: «Camminate nella carità, nel modo in cui anche Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore» (Ef 5,2). Come Gesù si è sacrificato per noi, fino a donarsi completamente a noi nell'Eucaristia, così anche noi dobbiamo amarci scambievolmente, fino al sacrificio.L'Eucaristia ci dà il grande insegnamento della carità. Se avremo carità verso il prossimo, dimostreremo l'autenticità del nostro amore al Signore.Nota di BastaBugie: consigliamo ai parroci il foglietto per la Messa ad uso dei fedeli per seguire le letture "Il Giorno del Signore". Oltre alle letture, ci sono solo commenti dei Padri della Chiesa. Non contiene altre informazioni che possono distrarre dalla celebrazione. Inoltre le letture sono sempre integrali (anche per la Veglia Pasquale!). Il colore adeguato al tempo liturgico e le preghiere dei fedeli ben fatte rendono questo essenziale foglietto veramente il migliore. Per ulteriori informazioni e per riceverlo in parrocchia, visitare il sitohttp://www.ilgiornodelsignore.it/abbonamento.php?dest=0

Pregare con Sant'Egidio
Preghiera per i malati. Meditazione sul Vangelo di Marco (Mc 2, 1-12)

Pregare con Sant'Egidio

Play Episode Listen Later Aug 3, 2021 24:35


Attorno a Gesù si raccoglie tanta gente e quella casa di Cafarnao è un'immagine della preghiera di una comunità cristiana che si riunisce, alla cui porta vengono accolte le domande di tante persone. Stare con Gesù ci aiuta a non fuggire dalle domande del mondo.Gesù è un maestro, per tutti, e non ha paura di rispondere alle domande che salgono dalla gente, anche quando sembrano impossibili; anche quando, come in questo caso, sono richieste di salvezza e guarigione. Anche oggi sono tanti quelli che hanno bisogno del Signore, che hanno bisogno di una porta dove trovarlo, per sperare e per cercare risposte, che tante volte questo mondo non offre. La domanda di guarigione e salvezza è, infatti, la grande domanda di questo tempo di pandemia. www.santegidio.org

Omelie di don Leonardo Maria Pompei, 2021
Per cosa ci diamo da fare?...

Omelie di don Leonardo Maria Pompei, 2021

Play Episode Listen Later Aug 1, 2021 14:36


La prima parte del discorso di Gesù alla sinagoga di Cafarnao sul pane vivo. La sua sollecitazione a riflettere su cosa è più importante per noi: il pane che perisce o quello che non perisce? Il corpo o l'anima? La vita terrena o la vita eterna? Omelia Domenica 1 Agosto 2021, XVIII del tempo ordinario anno C, santa Messa festiva

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia XVIII Domenica del Tempo Ordinario - ANNO B (Gv 6,24-35)

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later Jul 27, 2021 5:58


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6614OMELIA XVIII DOMENICA T. ORD. - ANNO B (Gv 6,24-35)Durante il lungo Esodo attraverso il deserto, verso la Terra promessa, gli Israeliti hanno dovuto affrontare molte difficoltà, e la loro fede fu provata in diverse occasioni. Insieme a queste prove, ci furono diversi interventi provvidenziali di Dio, grazie ai quali essi sopravvissero e giunsero alla loro destinazione. Uno di questi interventi provvidenziali, senza dubbio, fu quello della manna discesa dal cielo, di cui ci parla la prima lettura di oggi. Il popolo languiva di fame e già rimpiangeva quello che riusciva a mangiare in Egitto quando era ridotto in schiavitù. Ecco allora che il Signore fece piovere il «pane dal cielo» (Es 16,4).Questa lettura può essere applicata alla nostra vita cristiana. La schiavitù egiziana raffigura un'altra schiavitù, molto più temibile: quella del peccato. L'esodo raffigura il cammino di purificazione attraverso il deserto di questo mondo; la Terra promessa simboleggia il Paradiso, verso cui siamo incamminati.Come il popolo d'Israele, anche noi, provati dalle molte difficoltà, siamo portati a guardare indietro e a provare nostalgia per le magre consolazioni di questo mondo, per il peccato che abbiamo abbandonato con tanta decisione e che, al momento della prova, nuovamente ci attira a sé. Le difficoltà sono molte, ma Dio ci viene incontro donandoci un pane dal cielo, quello vero, che ci sostiene nel cammino e ci fa superare ogni tentazione. Questo pane è l'Eucaristia, di cui parla il Vangelo di oggi.Gesù parla dell'Eucaristia nel grande discorso che Egli fece a Cafarnao, subito dopo la moltiplicazione dei pani. Le folle erano state molto impressionate da questo miracolo, al punto che avrebbero voluto che Gesù diventasse il loro re. Essi cercavano solamente il benessere materiale e non riuscirono ad innalzare la mente e il cuore al profondo insegnamento che Gesù voleva loro impartire. Per questo motivo, Gesù disse loro: «Voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati» (Gv 6,26). Attraverso il segno dei pani moltiplicati, Gesù voleva insegnare alle folle che Lui è il vero pane che sazia la fame delle nostre anime. E così, Gesù proclamò solennemente: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete» (Gv 6,34).Anche noi, come le folle che ascoltavano Gesù, tante volte cerchiamo il Signore non tanto per cambiare la nostra vita e per fare la Volontà di Dio, ma unicamente perché Lui assecondi quelli che sono i nostri desideri di benessere materiale. San Paolo, nella seconda lettura, lo dice molto chiaramente. Conoscere Cristo significa abbandonare la condotta di prima, la condotta dell'uomo vecchio che si corrompe seguendo le passioni ingannevoli, e significa rinnovarci nello spirito e rivestire l'uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella vera santità (cf Ef 4,20-24).Se veramente vogliamo che Gesù ci aiuti, che ci faccia grazia, che ci sollevi dalla nostra miseria, dobbiamo impegnarci seriamente a mutar vita, a diventare più buoni, a rigettare decisamente il peccato. Allora la nostra preghiera sarà ascoltata. Come minimo ci deve essere questo sforzo, al resto penserà il Signore.Al di sopra di tutto dobbiamo ricercare il "Pane della vita", ovvero l'Eucaristia. Questo è il nostro vero tesoro. Si racconta nelle cronache delle missioni cattoliche del Canada del nord un episodio molto bello ed istruttivo. Alcuni secoli fa la regione dove operavano i missionari cattolici fu colpita da una grande carestia e molti furono quelli che morirono di fame. Tra questi vi era una famiglia di cattolici che da giorni si era messa in cammino per raggiungere la lontana stazione missionaria. Erano ormai quasi senza forze quando, finalmente, arrivarono alla chiesa. Il sacerdote, con un nodo alla gola, li raggiunse e li soccorse così come poteva, dicendo che di più non potevano fare perché purtroppo il cibo era ormai finito. Il padre di famiglia disse allora che non erano venuti per chiedere da mangiare, ma per chiedere di fare la loro ultima Comunione, dopo sarebbero morti, ma sarebbero morti contenti. Il sacerdote commosso da tanta fede diede loro il "Pane del cielo" e, dopo poco tempo, uno alla volta, morirono tutti.Impariamo da questo episodio a fare davvero dell'Eucaristia il nostro tesoro e di metterla al primo posto nella nostra vita. Per noi non è tanto difficile partecipare alla Santa Messa e ricevere la Santa Comunione. Non facciamoci prendere dalla pigrizia e non perdiamo un bene così prezioso!Nota di BastaBugie: consigliamo ai parroci il foglietto per la Messa ad uso dei fedeli per seguire le letture "Il Giorno del Signore". Oltre alle letture, ci sono solo commenti dei Padri della Chiesa. Non contiene altre informazioni che possono distrarre dalla celebrazione. Inoltre le letture sono sempre integrali (anche per la Veglia Pasquale!). Il colore adeguato al tempo liturgico e le preghiere dei fedeli ben fatte rendono questo essenziale foglietto veramente il migliore. Per ulteriori informazioni e per riceverlo in parrocchia, visitare il sitohttp://www.ilgiornodelsignore.it/abbonamento.php?dest=0

Pregare con Sant'Egidio
Preghiera per i malati. Meditazione di Andrea Riccardi sul Vangelo di Marco (Mc 2, 1-12)

Pregare con Sant'Egidio

Play Episode Listen Later Jul 6, 2021 31:53


Gesù è qualcuno attorno a cui radunarsi. Come accadde quel giorno a Cafarnao, quando si seppe che c'era lui in una casa. Non c'era più posto neanche davanti alla porta. Le persone si radunano perché hanno la percezione non solo che parli con autorità, ma che possa salvarli. Spesso noi perdiamo questa percezione, nell'abitudine. Siamo gente solo del possibile, del già accaduto, spesso ripiegata sul proprio io. Ma questo episodio mette in luce la passione con cui quella gente cercava un incontro con Gesù. Quelle quattro persone non sapevano cosa Gesù avrebbe potuto fare; ma erano talmente affezionati a quell'uomo che non si muoveva più, erano talmente fiduciosi in quella presenza di bene del Figlio di Dio, che compirono un gesto, strano, disperato, forse ridicolo, per porre il loro amico proprio di fronte a Gesù. E Gesù si commosse per la fede creativa e disperata di quei quattro, portatori ed amici, che furono veri e propri intercessori per la vita di colui che non si poteva muovere. www.santegidio.org

Bella, prof!
La tempesta di Giona: Mc 4, 35-41

Bella, prof!

Play Episode Listen Later Jun 18, 2021 18:50


La barca affonda e Gesù dorme. I discepoli imprecano, quasi bestemmiano: "non ti importa di noi". Quando tutto sembra perduto, lui si sveglia e, come se niente fosse, ordina alla tempesta: "stai zitta!". E torna il sereno. È forse una delle più strane pagine del Vangelo di Marco, eppure una delle più dense dal punto di vista simbolico. Tutto comincia da un comando di Gesù al quale i discepoli non obiettano: "Passiamo all'altra riva!". Cioè andiamo da chi non ci vuole, da chi non ci aspetta, da chi pensa che siamo non solo inutili, ma persino dannosi. La riva opposta a Cafarnao sul lago di Tiberiade è infatti la riva dei non giudei, dei pagani, quella dove Gesù e i suoi giocano decisamente "fuori casa", con lo sfavore del pubblico. Le barche, la tempesta, il sonno, i pagani come destinazione sono un "già visto" per chi la Bibbia l'ha letta, almeno un po'. Sono gli stessi elementi di uno dei racconti più famosi e popolari di sempre: il profeta Giona, quello inghiottito e risputato da un grosso animale marino, forse, paradossalmente, l'elemento meno incredibile della storia. Giona è un profeta destinato ai pagani che, timoroso, fugge dalla sua missione impossibile di predicare a Ninive l'imminente distruzione. Sa infatti che fine fanno i profeti che annunciano sventure o, come diremmo oggi, portano sfiga. Come dimenticare il caso emblematico di Geremia, l'annunciatore della distruzione di Gerusalemme? I profeti come lui sono impopolari e destinati al fallimento, votati a una vita miserabile, emarginati e in costante pericolo. Giona si imbarca e dorme. Cade nel sonno incosciente di chi non vuole assumersi responsabilità. Poi però è costretto a confessare il suo tentativo di fuga e salva i marinai gettandosi nel mare. È l'unico modo per placare la tempesta. Inghiottito da un pesce enorme, viene portato risputato sulle rive di Ninive, la sua destinazione iniziale. Predica e, incredibilmente, la città più pagana del mondo si converte e si salva. Ma Giona non è un buon profeta, non solo perché prima ha cercato di fuggire, ma perché ora, dopo aver predicato, è arrabbiato e non capisce perché Dio non mantenga la sua parola. Vive il paradosso del profeta: salvando la città, la parola che aveva annunciato, la distruzione di Ninive, non si compie. E così viene presto dimenticato. Diventa noioso e lamentoso, al punto che persino gli alberi si stancano di dargli ombra. Si sente trattato da Dio in modo pessimo e viene da Lui giustamente rimproverato: salvare vite e ricondurre gli uomini al bene, per Dio è più importante della reputazione del suo profeta e persino della sua parola stessa. Un solo bambino di Ninive vale più della Bibbia e di tutti i suoi predicatori.Ma che centra Gesù con Giona? perché questo accostamento, decisamente voluto dall'evangelista? Perché Gesù è Giona come sarebbe dovuto essere. Il vero Giona. Giona è il segno e Gesù la realtà. Quello che offre la vita per salvare tutti, affinché la tempesta venga placata, ma non perché è costretto a farlo. Quello che va volentieri a Ninive e coinvolge i suoi nella stessa impresa. Quello che dorme, come Giona, ma consapevole come il contadino della parabola che la potenza del Regno di Dio che si sta scatenando è superiore a quella di ogni tempesta. Gesù è il Giona che prega nel profondo delle tenebre e nell'abisso della morte e risorge il Terzo Giorno per ogni uomo, vecchio, donna, bambino di Ninive e del mondo intero. Forse i "Giona" refrattari sono invece proprio i discepoli. Sono loro che devono imparare a somigliare al Maestro. Ma lo faranno con sincerità, generosità e persino eroismo solo dopo averlo bestemmiato un po' e dopo averlo temuto, anzichè amato. Così vanno le cose, strane e imprevedibili, del Regno di Dio.

Pregare con Sant'Egidio
"Io sono il pane della vita". Le parole di Gesù dopo la moltiplicazione dei pani e dei pesci. Commento al Vangelo di Giovanni 6,41-51

Pregare con Sant'Egidio

Play Episode Listen Later Apr 23, 2021 9:09


Le parole di Gesù aiutano a interpretare il segno della moltiplicazione dei pani e dei pesci (Gv 6,41-51). La folla esaltata, che non aveva compreso, cerca Gesù. Viene trovato nella sinagoga di Cafarnao, dove pronuncia un lungo discorso. "Io sono il pane della vita" dice il Signore: insegnamento che indica di nutrirsi ogni giorno alla fonte della vita. www.santegidio.org

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia IV Domenica Tempo Ordinario - Anno B (Mc 1,21-28)

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later Jan 24, 2021 6:08


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6370OMELIA IV DOMENICA T. ORD. - ANNO B (Mc 1, 21-28)Taci! Esci da lui!da Il settimanale di Padre PioIl popolo ebraico aveva in Mosè il suo maestro che li istruiva sulle vie di Dio. Per mezzo di Mosè, Dio diede al suo popolo la Legge santa, per mezzo della quale gli Ebrei potevano sapere con certezza ciò che piace e ciò che dispiace a Dio. Dio, inoltre, fece questa assicurazione a Mosè, dicendo: «Il Signore, tuo Dio, susciterà per te, in mezzo a te, tra i tuoi fratelli, un profeta pari a te. A lui darete ascolto» (Dt 18,15). Queste parole si riferivano chiaramente a Gesù, il Figlio stesso di Dio, mandato su questa terra per portare a compimento la Legge data a Mosè, per portarla al suo perfezionamento. «Se qualcuno – continua la profezia – non ascolterà le parole che egli dirà in mio nome, io gliene domanderò conto» (Dt 18,19). Così, nella pienezza dei tempi, il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.Anche noi dobbiamo ascoltare il Signore, altrimenti dovremo rendere conto di questa nostra chiusura di cuore nei confronti del Vangelo. Il Salmo responsoriale di questa domenica diceva: «Se ascoltaste oggi la sua voce! Non indurite il cuore» (Sal 94,8). Ascoltare la voce del Signore significa leggere e meditare il suo Vangelo e, in ultima analisi, ascoltare l'insegnamento della Chiesa. Chi ascolta i Pastori della Chiesa, e in modo particolare il Papa, ascolta Gesù stesso. [...] Esaminiamo seriamente la nostra coscienza e vediamo se anche noi abbiamo indurito il nostro cuore, chiudendoci all'insegnamento di chi nella Chiesa ha il compito di insegnare nel nome del Signore.Il brano del Vangelo di oggi ci presenta Gesù che entrò di sabato nella sinagoga di Cafarnao, per insegnare e per far comprendere ai suoi interlocutori quella che era la missione a Lui affidata dal Padre. Il suo compito era quello di liberare l'umanità dal potere del maligno per renderci figli di Dio e donarci la salvezza.Gesù avvalorò il suo insegnamento con un segno della sua potenza, scacciando da un ossesso un demonio che lo tormentava. Lo spirito impuro così disse al Signore: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci?» (Mc 1,24). Gesù è venuto realmente per distruggere le potenze del male e per allontanare da noi la malefica influenza del demonio. Così, dopo aver comandato allo spirito impuro di andarsene, questi, straziando l'ossesso e gridando forte, uscì da lui.Questo episodio ci insegna che il demonio esiste e che, anche se non giunge tante volte a possedere qualcuno, tenta tutti gli esseri umani, affinché si allontanino dalla Legge d'amore di Dio e sprofondino con lui nell'inferno. Il cristiano deve tener conto di questa realtà e deve difendersi da queste insidie con una preghiera perseverante. Se saremo uniti a Gesù per mezzo dei Sacramenti e della preghiera, allora non avremo nulla da temere.L'intento del demonio è quello di passare inosservato, e la sua più grande vittoria è quella di far credere agli uomini che lui non esiste. Egli agisce come un ladro che fa di tutto per non far notare la sua presenza, in modo da depredare indisturbato le nostre anime. Ed è sempre il Signore a farlo fuggire; ma, per essere da Lui protetti, bisogna pregare ogni giorno e ripetere con fede quella bella petizione che ripetiamo nel Padre nostro: «liberaci dal male».Il cristiano deve anche tenere conto che, quanto più farà il bene, tanto più il tentatore cercherà di ostacolarlo. Non dobbiamo però cadere nell'errore di non impegnarci, altrimenti cadremmo nella più brutta delle tentazioni.Si racconta un episodio nella storia dei Padri del deserto. Un santo monaco stava camminando per una grande città, ove vedeva che vi erano pochi demoni e per giunta quasi del tutto oziosi; mentre, avvicinandosi al Monastero che si trovava fuori di quella città, vide che vi erano molti demoni e molto indaffarati. Allora, quel monaco ordinò ad un demonio, in Nome di Dio, di spiegargli il motivo di quella differenza. Quel demonio fu costretto a rispondere che in città non c'era poi gran bisogno di tentare gli uomini, perché facevano già tutto da soli; mentre, in quel Monastero essi avevano molto da fare, dal momento che quei monaci facevano molto del bene e, quindi, dovevano essere ostacolati.Ma chi vive con il Signore non ha nulla da temere. Dio guida e protegge tutti coloro che lo vogliono servire e sconfiggerà sempre il maligno tentatore, servendosi di Maria, l'umile sua serva. Invocandola con fiducia, sperimenteremo sempre la protezione dell'Onnipotente. Facendo risuonare il Santo Nome di Maria, le dense nubi della tentazione saranno spazzate via, e tornerà a splendere il Sole divino. Fonte: Il settimanale di Padre PioPubblicato su BastaBugie n. 701

Commento al Vangelo di don Nicola
Un nuovo insegnamento (Mc 1,21-28) MARTEDÌ 12 GENNAIO

Commento al Vangelo di don Nicola

Play Episode Listen Later Jan 12, 2021 3:32


Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
riflessioni sul Vangelo di Martedì 12 Gennaio 2021 (Mc 1, 21-28) - Apostola in formazione Alexa

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore

Play Episode Listen Later Jan 11, 2021 5:58


- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Marco +In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.Parola del Signore.Parola del Signore.

Meditazioni di don Giulio Maspero
Cafarnao e la conversione

Meditazioni di don Giulio Maspero

Play Episode Listen Later Jul 14, 2020 28:29


Meditazioni

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Baalbek, lo splendore del Libano

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Play Episode Listen Later Jun 26, 2020 15:49


Baalbek, la città che ebbe il più grande tempio di Giove della Storia, in grado ancora oggi di attirare uomini e donne da ogni angolo della terra, incantati dai resti del passatoSeguici anche su fb, ig e sul nostro sito https://mediorientedintorni.com/ , ogni giorno, il meglio della cultura di Medio Oriente e Mondo islamico.

Catechismo per bambini
91 - La tempesta sedata e la Promessa dell’Eucaristia

Catechismo per bambini

Play Episode Listen Later May 24, 2020 24:36


Gli apostoli sentono la potenza di Gesù che fa tacere il vento impetuoso e rasserena il mare agitato. Dopo di che la barca che era in mezzo al lago, si trova in un attimo alla riva di Cafarnao. In questa città Gesù fa la promessa dell’Eucaristia. Molti non credono e abbandono Gesù...

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“E ora dove andiamo?” di Nadine Labaki

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Play Episode Listen Later May 15, 2020 9:00


“E ora dove andiamo” è un film leggero che ricorda molto pellicole come “Svegliati Ned”, stavolta, però, ambientate in Libano all’alba della guerra civile. Pellicola molto interessante e firmata da Nadine Labaki, una delle più grandi registe arabe del momento. Seguici anche su fb, ig e sul nostro sito https://mediorientedintorni.com/ , ogni giorno, il meglio della cultura di Medio Oriente e Mondo islamico. Patreon: https://www.patreon.com/mediorientedintorni?fan_landing=true

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“Cafarnao” di Nadine Labaki

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Play Episode Listen Later May 6, 2020 11:22


Cafarnao è l’ultimo incredibile opera di Nadine Labaki che permetterà allo spettatore d’immergersi nell’assurda normalità della periferia di Beirut. Un film da vedere assolutamente tanto sottili e profondi i temi ed i significati che vi ruotano dietroSeguici anche su fb, ig e sul nostro sito https://mediorientedintorni.com/ , ogni giorno, il meglio della cultura di Medio Oriente e Mondo islamico. Patreon: https://www.patreon.com/mediorientedintorni?fan_landing=true

Lo Sai, Oggi Puoi
Oggi puoi... abbandonare il credulone che c'è in te

Lo Sai, Oggi Puoi

Play Episode Listen Later Mar 23, 2020 6:18


Meditazione di Lunedì 23 marzo 2020.IV Settimana di QuaresimaTrovi le letture qui https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20200323La riflessione di oggi è di Don Antonio Guarnieri

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
riflessioni sul Vangelo di Martedì 14 Gennaio 2020 (Mc 1, 21-28)

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore

Play Episode Listen Later Jan 13, 2020 5:33


- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Marco +In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.Parola del Signore.Parola del Signore.

Commento al Vangelo di don Nicola
Cosa vuoi da noi, Gesù? (Mc 1,21-28)

Commento al Vangelo di don Nicola

Play Episode Listen Later Jan 13, 2020 3:21


+ Dal Vangelo secondo MarcoIn quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

CineFacts
#011 Star Wars IX, Cafarnao, Hellboy, Disney+

CineFacts

Play Episode Listen Later Apr 17, 2019 117:16


Ospite Speciale della puntata il regista e documentarista Giorgio Carella, che ci racconta il suo Storia degli Uomini che volevano bruciare New York, doc sulla X Mas che ha richiesto 10 anni di lavoro; e poi recensioni di Cafarnao, Hellboy e Noi, dissertazioni sul ruolo del produttore e del distributore cinematografico, i trailer di Star Wars IX e Pavarotti... Questo e tanto tanto altro solo su Cinefacts Podcast!

Hollywood party 2019
HOLLYWOOD PARTY Nadine Labaki per "Cafarnao", Kult Movie e il Piff

Hollywood party 2019

Play Episode Listen Later Mar 26, 2019 50:00


con Nadine Labaki, Ludovico Gentileschi e Alessandro Varisco

Commento al Vangelo del giorno
Sabato della XII settimana del Tempo Ordinario

Commento al Vangelo del giorno

Play Episode Listen Later Jun 30, 2017 14:10


IL MIRACOLO DELLA VITA NUOVA ACCADE NEL CAMMINO DOVE MATURA LA FEDE ACCOLTA DALLA PREDICAZIONEIl miracolo è già tutto compiuto nella Parola. L'annuncio dice di un fatto che si compie nello stesso istante in cui è annunciato. Come fu per la notte della creazione. Come fu per Abramo, per Mosè ed il popolo in Egitto. Come fu per la Vergine Maria quando udì le parole dell'angelo. Come per i discepoli sulle rive di Cafarnao e del Giordano. “Accade un fatto imprevedibile e incredibile, eppure reale: nello spessore della vita, in cui l’impotenza e la rassegnazione sembrano inevitabili, c’è una presenza che cambia i termini della questione. Li cambia oggettivamente per una pretesa che pone” (L. Negri). La pretesa di essere vera. Reale. La pretesa di avere un’autenticità e un potere unici. Una pretesa che si può “verificare”. La fede è questa verifica, un cammino nella storia reale dove si realizza la Parola, ed in essa tutto ciò che pretende. La fede è un cammino al vero appoggiato ad una parola. Spesso assurda e in contrasto con l'evidenza. L'annuncio svela sempre un impossibile che si fa possibile, un figlio nato da una carne sterile, il concepimento in un seno vergine, la guarigione di chi è ormai senza speranza, il perdono dei peccati e la possibilità reale d’una vita nuova nella sequela del Signore. Nell'annuncio appare sempre la vita trionfante sulla morte. La Parola è la vita e il suo annuncio ne attesta il compimento. Ascoltare e credere è andare a vedere il prodigio operato dalla Parola. Verificarlo. Abramo esce dalla sua terra e spera contro ogni speranza. Mosè lancia il popolo nel mare, Maria corre da Elisabetta, i discepoli lasciano tutto e seguono il Signore, il centurione va abbrancato ad una Parola, e scende da suo figlio. Vi è dunque un cammino in discesa da percorrere, la scala che conduce alle acque del battesimo; una notte da attraversare, e trepidazione, speranza, desiderio, stanchezza, scoramento per incontrare la luce della risurrezione, la vita nuova in Cristo. Un tempo, l'esistenza che ci è data. Un tempo, questa giornata che si dischiude dinanzi ai nostri occhi. E le sue orme, le Parole che ci dice nella Sua Parola, proclamata, ascoltata, meditata, pregata. Un crinale di morte si spalanca ogni giorno davanti a noi, la reale situazione di preoccupazione, di precarietà, di solitudine, di angoscia. Quel letto d’ospedale, quelle analisi, quel fidanzato che se n’è andato, quel figlio che sembra perduto, quel lavoro stressante, il combattimento per difendere la castità nel fidanzamento prima e nel matrimonio poi, il timore nell'aprirsi alla vita dopo cinque parti cesarei, le angherie sul lavoro, la fatica dei pomeriggi sui libri mentre fuori sboccia la primavera. Scendere, che è obbedire, che è ascoltare, che è libertà. Nella storia buia aggrappati alla Sua Parola che scende con noi. Anche quando la Parola non si ode più: "È senza parola la Parola del Padre, che ha fatto ogni creatura che parla; senza vita sono gli occhi spenti di colui alla cui parola e al cui cenno si muove tutto ciò che ha vita" (Massimo il Confessore). Entrare nella notte oscura della vita per sperimentare il potere straordinario della Parola che si è fatta silenzio per dare una Parola di vita al silenzio delle speranze umane. "Il mistero più oscuro della fede è nello stesso tempo il segno più chiaro di una speranza che non ha confini. Solo attraverso il silenzio di morte del Sabato santo, i discepoli poterono essere portati alla comprensione di ciò che era veramente Gesù. Dio doveva morire per essi perché potesse realmente vivere in essi. Noi abbiamo bisogno del silenzio di Dio per sperimentare nuovamente l’abisso della sua grandezza e l’abisso del nostro nulla che verrebbe a spalancarsi se non ci fosse lui... C’è un’angoscia che non può essere superata mediante la ragione, ma solo con la presenza di una persona che ci ama. La solitudine insuperabile dell’uomo è stata superata dal momento che Egli si è trovato in essa. A partire dal momento in cui nello spazio della morte si dà la presenza dell’amore, allora nella morte penetra la vita" (J. Ratzinger). Sì, l'odore di morte, la sofferenza, le delusioni, non ci sono estranee. Questa nostra vita scorre in una "valle di lacrime", ed è inutile ogni alienazione. Eppure ad ogni lacrima è data una Parola. Tutte sono raccolte nelle Sue mani, in ciascuna v'è un seme di vita. Anche laddove sembra impossibile. Scendere oggi dove Lui è già sceso, quel sepolcro che ci spaventa ci consegna la vita invece della morte. "Cristo ha oltrepassato la porta della solitudine, è disceso nel fondo irraggiungibile e insuperabile della nostra condizione di solitudine. Nella notte estrema nella quale non penetra alcuna parola, nella quale noi tutti siamo come bambini cacciati via, piangenti, si dà una voce che ci chiama, una mano che ci prende e ci conduce" (J. Ratzinger, Meditazione...). Scendere e riconoscere che proprio nell'istante in cui ci era stata annunciata la parola, e mentre ascoltavamo l'invito a scendere nella storia di dolore e morte che ci attendeva, in quel momento la Parola aveva già operato il prodigio: dove la carne aveva visto la morte, lo Spirito aveva dischiuso la vita. Il matrimonio che credevamo fallito, il lavoro senza senso, l'amicizia tradita, la malattia gravida di morte, in tutto siamo chiamati a scendere dall'orgoglio che tutto vuol capire e gestire, e andare a verificare il potere della Parola predicata dalla Chiesa.

Alle sorgenti della fede in Terra Santa
Gesù a Cafarnao alla fine dello Shabbat

Alle sorgenti della fede in Terra Santa

Play Episode Listen Later May 22, 2017 78:11


Gesù a Cafarnao alla fine dello ShabbatTrascrizione (non corretta dall'autore)

Alle sorgenti della fede in Terra Santa
La prima giornata di Gesù a Cafarnao

Alle sorgenti della fede in Terra Santa

Play Episode Listen Later Apr 24, 2017 76:40


La prima giornata di Gesù a CafarnaoTrascrizione (non corretta dall'autore)

Alle sorgenti della fede in Terra Santa
Il soggiorno di Gesù a Cafarnao

Alle sorgenti della fede in Terra Santa

Play Episode Listen Later Mar 27, 2017 69:37


Il soggiorno di Gesù a CafarnaoTrascrizione (non corretta dall'autore)