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In questa puntata, Olivia Guaraldo, professoressa ordinaria di filosofia politica presso il Dipartimento di Scienze Umane all'Università di Verona, discute il libro scritto in collaborazione con Adriana Cavarero, Donna si nasce (2024), che offre uno sguardo al femminismo e ai concetti di “donna” e “gender” da Simone de Beauvoir ai giorni nostri. Guaraldo storicizza concetti come “patriarcato” e “differenza sessuale”, soffermandosi su come queste valenze siano state mutuate dall'antropologia culturale, assorbite dal femminismo e poi complicate con l'introduzione dell'“identità di gender” nei paesi prevalentemente anglofoni. Analizzando il discorso dei “diritti” in Occidente a partire dalla Rivoluzione francese, Guaraldo discute di come il pensiero moderno sia stato plasmato da un orizzonte simbolico in cui i soggetti maschili erano di fatto soggetti di “liberazione”, mentre le donne venivano invariabilmente eclissate. Approfondendo il paradosso secondo cui i diritti “universali” concessi nel corso del XVIII e XIX secolo erano specificamente rivolti agli uomini, mai all'altra metà della popolazione umana, dove gli uomini erano “la misura dell'umano”, Guaraldo evidenzia anche alcune delle differenze tra il femminismo italiano e francese e il femminismo anglo-americano, dove il primo presenta un femminismo della differenza e il secondo un femminismo dell'“uguaglianza”, e dove i diritti conquistati sono invariabilmente pagati con il prezzo dell'“assimilazione” postulata all'interno di un “modello neutro” in cui i diritti della persona vengono assunti sul corpo (ad esempio, diritti riproduttivi, accesso all'aborto, ecc.) e dove le conquiste sono sempre parziali. Guaraldo sottolinea anche l'attuale paradosso socio-politico in cui il linguaggio della differenza e del gender, così come inscritto dal poststrutturalismo francese nella seconda metà del XX secolo, ha portato a un nuovo dogmatismo e a una rigidità sociale tale per cui le giovani generazioni di donne si stanno opponendo al definirsi “donne” a causa della deliberata diluizione del significato del linguaggio. Get full access to Savage Minds at savageminds.substack.com/subscribe
Progetto di conoscenza, accoglienza e formazione per il gruppo classe presso l'Istituto Gadda Rosselli di Gallarate, dedicato alle classi prime del liceo delle Scienze Umane. Il progetto mira a favorire un percorso di conoscenza reciproca, accoglienza e crescita collettiva all'interno delle classi prime del liceo di Scienze Umane. Gli obiettivi educativi vanno oltre la semplice integrazione scolastica, puntando a sviluppare una profonda consapevolezza sociale, empatia, capacità relazionale e cooperazione. L'accoglienza non è solo un momento formale di introduzione alla scuola, ma un processo continuo che consente agli studenti di sentirsi parte attiva e integrante della comunità scolastica. In questo contesto, il progetto intende: 1.Promuovere la conoscenza reciproca tra gli studenti, favorendo un ambiente di scambio aperto e rispettoso. Attività di gruppo, giochi di conoscenza e dinamiche di condivisione serviranno a superare le barriere iniziali e a rafforzare il senso di appartenenza. 2.Sviluppare abilità socio-emotive come l'ascolto attivo, la gestione delle emozioni e il rispetto delle diversità. Questi aspetti sono fondamentali per formare studenti capaci di vivere in un contesto relazionale complesso e di affrontare eventuali conflitti con maturità e comprensione. 3.Costruire una coesione di gruppo solida, in cui ogni membro della classe si senta valorizzato per le proprie qualità e libero di esprimere il proprio potenziale. In tal modo, si mira a ridurre i rischi di isolamento e a prevenire il bullismo. 4.Valorizzare il contributo di ogni studente, incoraggiando l'espressione individuale in modo che ogni ragazzo possa sentirsi protagonista attivo del proprio percorso scolastico. Vengono promosse attività che stimolano la collaborazione, il problem-solving e la creatività, affinché gli studenti sviluppino non solo conoscenze, ma anche competenze trasversali utili per la vita. 5.Fornire strumenti di orientamento per affrontare il cambiamento dal ciclo scolastico precedente, accompagnando gli studenti nella comprensione delle nuove aspettative educative e didattiche del liceo delle Scienze Umane, e creando una base solida per il loro futuro percorso di studi. 6.Creare un contesto inclusivo, in cui ogni studente, a prescindere dalle proprie caratteristiche, esperienze pregresse o background socio-culturale, si senta accettato e accolto. Questo aspetto sarà curato attraverso attività di sensibilizzazione e riflessioni guidate su temi come l'inclusione, la diversità e il rispetto reciproco. Il progetto vuole quindi offrire ai ragazzi e alle ragazze delle classi prime un percorso significativo che li porti a sentirsi parte di una comunità, contribuendo attivamente alla costruzione di un ambiente scolastico positivo, in cui la crescita personale e collettiva siano il fulcro dell'esperienza educativa.
Progetto di conoscenza, accoglienza e formazione per il gruppo classe presso l'Istituto Gadda Rosselli di Gallarate, dedicato alle classi prime del liceo delle Scienze Umane. Il progetto mira a favorire un percorso di conoscenza reciproca, accoglienza e crescita collettiva all'interno delle classi prime del liceo di Scienze Umane. Gli obiettivi educativi vanno oltre la semplice integrazione scolastica, puntando a sviluppare una profonda consapevolezza sociale, empatia, capacità relazionale e cooperazione. L'accoglienza non è solo un momento formale di introduzione alla scuola, ma un processo continuo che consente agli studenti di sentirsi parte attiva e integrante della comunità scolastica. In questo contesto, il progetto intende: 1.Promuovere la conoscenza reciproca tra gli studenti, favorendo un ambiente di scambio aperto e rispettoso. Attività di gruppo, giochi di conoscenza e dinamiche di condivisione serviranno a superare le barriere iniziali e a rafforzare il senso di appartenenza. 2.Sviluppare abilità socio-emotive come l'ascolto attivo, la gestione delle emozioni e il rispetto delle diversità. Questi aspetti sono fondamentali per formare studenti capaci di vivere in un contesto relazionale complesso e di affrontare eventuali conflitti con maturità e comprensione. 3.Costruire una coesione di gruppo solida, in cui ogni membro della classe si senta valorizzato per le proprie qualità e libero di esprimere il proprio potenziale. In tal modo, si mira a ridurre i rischi di isolamento e a prevenire il bullismo. 4.Valorizzare il contributo di ogni studente, incoraggiando l'espressione individuale in modo che ogni ragazzo possa sentirsi protagonista attivo del proprio percorso scolastico. Vengono promosse attività che stimolano la collaborazione, il problem-solving e la creatività, affinché gli studenti sviluppino non solo conoscenze, ma anche competenze trasversali utili per la vita. 5.Fornire strumenti di orientamento per affrontare il cambiamento dal ciclo scolastico precedente, accompagnando gli studenti nella comprensione delle nuove aspettative educative e didattiche del liceo delle Scienze Umane, e creando una base solida per il loro futuro percorso di studi. 6.Creare un contesto inclusivo, in cui ogni studente, a prescindere dalle proprie caratteristiche, esperienze pregresse o background socio-culturale, si senta accettato e accolto. Questo aspetto sarà curato attraverso attività di sensibilizzazione e riflessioni guidate su temi come l'inclusione, la diversità e il rispetto reciproco. Il progetto vuole quindi offrire ai ragazzi e alle ragazze delle classi prime un percorso significativo che li porti a sentirsi parte di una comunità, contribuendo attivamente alla costruzione di un ambiente scolastico positivo, in cui la crescita personale e collettiva siano il fulcro dell'esperienza educativa.
Progetto di conoscenza, accoglienza e formazione per il gruppo classe presso l'Istituto Gadda Rosselli di Gallarate, dedicato alle classi prime del liceo delle Scienze Umane. Il progetto mira a favorire un percorso di conoscenza reciproca, accoglienza e crescita collettiva all'interno delle classi prime del liceo di Scienze Umane. Gli obiettivi educativi vanno oltre la semplice integrazione scolastica, puntando a sviluppare una profonda consapevolezza sociale, empatia, capacità relazionale e cooperazione. L'accoglienza non è solo un momento formale di introduzione alla scuola, ma un processo continuo che consente agli studenti di sentirsi parte attiva e integrante della comunità scolastica. In questo contesto, il progetto intende: 1.Promuovere la conoscenza reciproca tra gli studenti, favorendo un ambiente di scambio aperto e rispettoso. Attività di gruppo, giochi di conoscenza e dinamiche di condivisione serviranno a superare le barriere iniziali e a rafforzare il senso di appartenenza. 2.Sviluppare abilità socio-emotive come l'ascolto attivo, la gestione delle emozioni e il rispetto delle diversità. Questi aspetti sono fondamentali per formare studenti capaci di vivere in un contesto relazionale complesso e di affrontare eventuali conflitti con maturità e comprensione. 3.Costruire una coesione di gruppo solida, in cui ogni membro della classe si senta valorizzato per le proprie qualità e libero di esprimere il proprio potenziale. In tal modo, si mira a ridurre i rischi di isolamento e a prevenire il bullismo. 4.Valorizzare il contributo di ogni studente, incoraggiando l'espressione individuale in modo che ogni ragazzo possa sentirsi protagonista attivo del proprio percorso scolastico. Vengono promosse attività che stimolano la collaborazione, il problem-solving e la creatività, affinché gli studenti sviluppino non solo conoscenze, ma anche competenze trasversali utili per la vita. 5.Fornire strumenti di orientamento per affrontare il cambiamento dal ciclo scolastico precedente, accompagnando gli studenti nella comprensione delle nuove aspettative educative e didattiche del liceo delle Scienze Umane, e creando una base solida per il loro futuro percorso di studi. 6.Creare un contesto inclusivo, in cui ogni studente, a prescindere dalle proprie caratteristiche, esperienze pregresse o background socio-culturale, si senta accettato e accolto. Questo aspetto sarà curato attraverso attività di sensibilizzazione e riflessioni guidate su temi come l'inclusione, la diversità e il rispetto reciproco. Il progetto vuole quindi offrire ai ragazzi e alle ragazze delle classi prime un percorso significativo che li porti a sentirsi parte di una comunità, contribuendo attivamente alla costruzione di un ambiente scolastico positivo, in cui la crescita personale e collettiva siano il fulcro dell'esperienza educativa.
Progetto di conoscenza, accoglienza e formazione per il gruppo classe presso l'Istituto Gadda Rosselli di Gallarate, dedicato alle classi prime del liceo delle Scienze Umane. Il progetto mira a favorire un percorso di conoscenza reciproca, accoglienza e crescita collettiva all'interno delle classi prime del liceo di Scienze Umane. Gli obiettivi educativi vanno oltre la semplice integrazione scolastica, puntando a sviluppare una profonda consapevolezza sociale, empatia, capacità relazionale e cooperazione. L'accoglienza non è solo un momento formale di introduzione alla scuola, ma un processo continuo che consente agli studenti di sentirsi parte attiva e integrante della comunità scolastica. In questo contesto, il progetto intende: 1. **Promuovere la conoscenza reciproca tra gli studenti**, favorendo un ambiente di scambio aperto e rispettoso. Attività di gruppo, giochi di conoscenza e dinamiche di condivisione serviranno a superare le barriere iniziali e a rafforzare il senso di appartenenza. 2. **Sviluppare abilità socio-emotive** come l'ascolto attivo, la gestione delle emozioni e il rispetto delle diversità. Questi aspetti sono fondamentali per formare studenti capaci di vivere in un contesto relazionale complesso e di affrontare eventuali conflitti con maturità e comprensione. 3. **Costruire una coesione di gruppo solida**, in cui ogni membro della classe si senta valorizzato per le proprie qualità e libero di esprimere il proprio potenziale. In tal modo, si mira a ridurre i rischi di isolamento e a prevenire il bullismo. 4. **Valorizzare il contributo di ogni studente**, incoraggiando l'espressione individuale in modo che ogni ragazzo possa sentirsi protagonista attivo del proprio percorso scolastico. Vengono promosse attività che stimolano la collaborazione, il problem-solving e la creatività, affinché gli studenti sviluppino non solo conoscenze, ma anche competenze trasversali utili per la vita. 5. **Fornire strumenti di orientamento** per affrontare il cambiamento dal ciclo scolastico precedente, accompagnando gli studenti nella comprensione delle nuove aspettative educative e didattiche del liceo delle Scienze Umane, e creando una base solida per il loro futuro percorso di studi. 6. **Creare un contesto inclusivo**, in cui ogni studente, a prescindere dalle proprie caratteristiche, esperienze pregresse o background socio-culturale, si senta accettato e accolto. Questo aspetto sarà curato attraverso attività di sensibilizzazione e riflessioni guidate su temi come l'inclusione, la diversità e il rispetto reciproco. Il progetto vuole quindi offrire ai ragazzi e alle ragazze delle classi prime un percorso significativo che li porti a sentirsi parte di una comunità, contribuendo attivamente alla costruzione di un ambiente scolastico positivo, in cui la crescita personale e collettiva siano il fulcro dell'esperienza educativa.
Progetto di conoscenza, accoglienza e formazione per il gruppo classe presso l'Istituto Gadda Rosselli di Gallarate, dedicato alle classi prime del liceo delle Scienze Umane. Il progetto mira a favorire un percorso di conoscenza reciproca, accoglienza e crescita collettiva all'interno delle classi prime del liceo di Scienze Umane. Gli obiettivi educativi vanno oltre la semplice integrazione scolastica, puntando a sviluppare una profonda consapevolezza sociale, empatia, capacità relazionale e cooperazione. L'accoglienza non è solo un momento formale di introduzione alla scuola, ma un processo continuo che consente agli studenti di sentirsi parte attiva e integrante della comunità scolastica. In questo contesto, il progetto intende: 1. **Promuovere la conoscenza reciproca tra gli studenti**, favorendo un ambiente di scambio aperto e rispettoso. Attività di gruppo, giochi di conoscenza e dinamiche di condivisione serviranno a superare le barriere iniziali e a rafforzare il senso di appartenenza. 2. **Sviluppare abilità socio-emotive** come l'ascolto attivo, la gestione delle emozioni e il rispetto delle diversità. Questi aspetti sono fondamentali per formare studenti capaci di vivere in un contesto relazionale complesso e di affrontare eventuali conflitti con maturità e comprensione. 3. **Costruire una coesione di gruppo solida**, in cui ogni membro della classe si senta valorizzato per le proprie qualità e libero di esprimere il proprio potenziale. In tal modo, si mira a ridurre i rischi di isolamento e a prevenire il bullismo. 4. **Valorizzare il contributo di ogni studente**, incoraggiando l'espressione individuale in modo che ogni ragazzo possa sentirsi protagonista attivo del proprio percorso scolastico. Vengono promosse attività che stimolano la collaborazione, il problem-solving e la creatività, affinché gli studenti sviluppino non solo conoscenze, ma anche competenze trasversali utili per la vita. 5. **Fornire strumenti di orientamento** per affrontare il cambiamento dal ciclo scolastico precedente, accompagnando gli studenti nella comprensione delle nuove aspettative educative e didattiche del liceo delle Scienze Umane, e creando una base solida per il loro futuro percorso di studi. 6. **Creare un contesto inclusivo**, in cui ogni studente, a prescindere dalle proprie caratteristiche, esperienze pregresse o background socio-culturale, si senta accettato e accolto. Questo aspetto sarà curato attraverso attività di sensibilizzazione e riflessioni guidate su temi come l'inclusione, la diversità e il rispetto reciproco. Il progetto vuole quindi offrire ai ragazzi e alle ragazze delle classi prime un percorso significativo che li porti a sentirsi parte di una comunità, contribuendo attivamente alla costruzione di un ambiente scolastico positivo, in cui la crescita personale e collettiva siano il fulcro dell'esperienza educativa.
Un podcast sulla sempre più rara capacità di ascoltarsi e di non parlarsi sopra.
Un racconto su cosa è un amore tossico, la sua gabbia e le sue sofferenze
Habemus podcast! CXLVII puntata di Anima Latina con Giuseppe Matarazzo, insegnante e ideatore delle "Ambulationes romanae", che spiega come ordinare un caffé al bar di Piazza del Popolo in latino, e don Davide Piras, dell'Ufficio Lettere Latine, che commenta l'impatto della "Ficticiae Intellegentiae" sul giornalismo. Ospiti: Don Davide Piras, scriptor dell'Ufficio Lettere Latine della Segreteria di Stato, sacerdote dell'Arcidiocesi di Cagliari Giuseppe Matarazzo, insegnante di italiano e latino a Roma, presso il Liceo delle Scienze Umane dell'Istituto Magistrale Margherita di Savoia, e ideatore dell'esperienza delle "Ambulationes romanae" Conducono: Fabius Colagrande & Maria Milvia Morciano Puoi ascoltare tutti i podcast di Radio Vaticana - Vatican News cliccando qui: vaticannews.va/it/podcast.html
Aldo Schiavone"Cleopatra"Una donnaEinaudi Editorewww.einaudi.itLa vita di Cleopatra attraverso sette momenti cruciali, illuminati in presa diretta. La storia antica come non è stata mai proposta: forza interpretativa e gioia del racconto.Nella storia che qui si presenta, a concepire l'idea di conquistare il potere sul mondo è stata una donna. Una regina che avrebbe lottato sino alla fine, mettendo tutto in gioco, per portare a compimento il suo progetto. Un piano che se si fosse realizzato avrebbe spostato definitivamente a Oriente l'asse politico e culturale dell'impero romano. Cleopatra sarebbe diventata cosí la garante di questo nuovo equilibrio, mettendo l'Egitto alla guida di un sistema di dominio organicamente integrato in quello romano. Il tentativo si concluderà con una rovinosa sconfitta, ma l'intelligenza, l'ambizione e la libertà di cui la protagonista aveva dato prova erano uno scandalo indicibile per il suo tempo, assolutamente da rimuovere e da trasformare in qualcosa di meno sconvolgente e di piú comprensibile e familiare: non altro che in una dismisura sfrenata – e tuttavia non eversiva – di sesso, di seduzione e di tradimenti.Cleopatra ha dedicato la sua intera vita alla realizzazione di un progetto di straordinaria ambizione: spostare a Oriente l'asse politico e culturale dell'impero romano, e diventare ella stessa la garante di questo nuovo equilibrio, mettendo l'Egitto alla guida di un sistema di dominio organicamente integrato in quello romano, che sarebbe dovuto arrivare dal Nilo al regno dei Parti e oltre. Se un simile disegno fosse stato realizzato, la storia di Roma avrebbe preso un'altra direzione, e con essa, probabilmente, la storia d'Europa. L'aver concepito questa visione è la chiave del rapporto della regina con Cesare, e poi con Antonio: in apparenza subalterno nel primo caso; da leader incontrastata nel secondo. La vicenda di Cleopatra viene ricostruita illuminandone in presa diretta sette momenti cruciali, intorno ai quali è eseguito il montaggio dell'intero racconto: la notte prima della battaglia di Azio; l'incontro con Cesare, ad Alessandria, nell'autunno del 48; il giorno della morte di Cesare, trascorso dalla regina nella sua villa romana di Trastevere; il primo incontro con Antonio, a Tarso, in Cilicia, sulle rive del Cidno, in un giorno d'estate del 41; la ripresa dei rapporti con lui, nell'estate del 37, ad Antiochia; la giornata di Azio, il 2 settembre del 31; il colloquio con Ottaviano (Augusto) e il suicidio ad Alessandria, nel Palazzo dei Tolomei, fra l'8 e il 10 agosto del 30.Aldo Schiavone è uno degli storici italiani piú tradotti nel mondo: in inglese, francese, spagnolo, arabo, cinese, portoghese. Ha insegnato nell'Università di Firenze, dove è stato preside della Facoltà di Giurisprudenza; nell'Istituto Italiano di Scienze Umane, di cui è stato fondatore e direttore; nella Scuola Normale Superiore. È membro dell'Institute for Advanced Study di Princeton e dell'American Academy of Arts and Sciences. Tra i suoi libri pubblicati per Einaudi: Italiani senza Italia (1998), Ius. L'invenzione del diritto in Occidente (2005, 2017), Storia e destino (2007), Spartaco. Le armi e l'uomo (2011, 2016), Ponzio Pilato. Un enigma tra storia e memoria (2016, 2017), Eguaglianza (2019), La storia spezzata. Roma antica e Occidente moderno (2020), Sinistra! Un manifesto (2023) e Cleopatra. Una donna (2023). Ha diretto la Storia di Roma (Einaudi 1989-1993).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/show/tracce-di-il-posto-delle-parole_1/support.Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Nel nono episodio di "Allora... Muovi!" daremo uno sguardo alla Finlandia, l'esempio per eccellenza nell'apprendimento scolastico infantile attraverso lo sport.Attraverso la testimonianza del professore universitario di Scienze Umane e Sociali Antonio Borgogni, verranno raccontate le varie sfaccettature del settore scolastico/sportivo finlandese che possano magari essere da spunto anche per il futuro del nostro paeseVoci di Laura Taglietti, Giada Biava e Silvia PiazziniTesti di Beatrice Chiodini, Christian Tognoli, Giada Biava, Laura Taglietti, Lucrezia Belotti, Michela Volpi, Roberto Benedetti e Silvia PiazziniMontaggio di Alex Cattaneo e Stefano ZindatoSupervisione di Roberto Lo MonacoMusica di BABOTA (Stefano Scarpellini, Gabriele Rafanelli, Alex Rivellini, Giusy Longa)Grafiche di Andrea Finazz
Claudio Nobili"L'italiano dalle mani alla vista: i gesti come oggettivo comunicativo"Memoria Festival, Mirandolahttps://memoriafestival.itDomenica 27 Maggio 2023 ore 18:00L'italiano dalle mani alla vista: i gesti come oggetto comunicativoCon Claudio NobiliAlzi la mano chi riesce a trattenersi dal gesticolare quando la conversazione si fa particolarmente intensa o frenetica. Elemento tipicamente “italico”, inevitabile, talvolta comico o fastidioso, quasi sempre incomprensibile per gli stranieri poiché fonte di infiniti rimandi: è la gestualità, ovvero i gesti in quanto oggetto comunicativo, come spiega il linguista Claudio Nobili.Claudio NobiliL'italiano senza parole: segni, gesti, silenziFranco Cesati Editorehttps://francocesatieditore.comOgni volta che comunichiamo non ci serviamo solo delle parole, ma di un insieme di risorse non verbali, fra cui i gesti spiccano come quelle più evidenti. Gesticoliamo tutti naturalmente, chi più chi meno, perché siamo esseri umani. È allora parziale un'analisi linguistica che non tiene conto degli aspetti non verbali della comunicazione. Ma come classificare e descrivere i gesti, data l'estrema varietà con cui vengono prodotti e si manifestano alla vista? Quali sono i campi d'indagine che ne permettono un'esplorazione accurata? È possibile riscontrarne l'uso soltanto nel parlato? In che modo la pandemia ha avuto ripercussioni sul ricorso alla gestualità da parte dei parlanti? A queste domande tenta di rispondere il volume. Non manca in apertura un'attenzione alla LIS (Lingua Italiana dei Segni), mentre in chiusura vengono esaminate quelle forme di “silenzio” che traspaiono dall'uso delle parole nei testi.Claudio Nobili è Ricercatore (tipo B) di Linguistica italiana presso il Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione (DISUFF) dell'Università degli Studi di Salerno. Si occupa prevalentemente di didattica dell'italiano L1/LS, di gestualità italiana in prospettiva linguistica, e di italiano variazionale in prospettiva sincronica. È autore delle monografie L'italiano e le sue varietà (Firenze, Franco Cesati, 2018; con Sergio Lubello); I gesti dell'italiano (Roma, Carocci, 2019); L'italiano senza parole: segni, gesti, silenzi (Firenze, Franco Cesati, 2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Stai ascoltando un estratto gratuito di Ninja PRO, la selezione quotidiana di notizie per i professionisti del digital business. Con Ninja PRO puoi avere ogni giorno marketing insight, social media update, tech news, business events e una selezione di articoli di approfondimento dagli esperti della Redazione Ninja. Vai su www.ninja.it/ninjapro per abbonarti al servizio.Black Friday, acquisti online su dell'8%. Nella settimana delle offerte, tra Black Friday e Cyber Monday, gli italiani spenderanno online circa 2 miliardi di euro. I numeri sono quelli riportati dall'Osservatorio B2c del Politecnico di Milano, secondo cui i settori interessati dal trend saranno abbigliamento, informatica ed elettronica, gioielli, profumi, prodotti per la cura del corpo, oggetti di arredamento e giocattoli. L'occhio di Elon. Un'email trapelata dall'azienda e citata da Insider mostra che i dipendenti di Twitter dovranno inviare a Musk aggiornamenti settimanali di tutto ciò su cui hanno lavorato. L'amministratore delegato supervisionerà direttamente il suo dipartimento di ingegneria. Questo dovrebbe aiutare Twitter a "innovare rapidamente il software". Intanto, Musk ha anche assunto un famoso hacker per migliorare Twitter. George Hotz lavorerà sugli strumenti di ricerca del social. Social, il 40% degli under 14 ha un profilo pubblico. Iscrizione precoce e ricerca dell'approvazione sociale, i principali dati emersi da una ricerca del Dipartimento di Scienze Umane, Sociali e della Salute dell'Università di Cassino e del Lazio Meridionale. L'88% degli intervistati dichiara di usare con regolarità i social network, nonostante il limite di età per accedere alle piattaforme sia fissato per legge a 14 anni. La percentuale sale al 100% se si guarda unicamente ai tredicenni. WhatsApp e TikTok le app preferite.
Fabio Gabrielli già Preside della Facoltà di Scienze Umane e Professore Ordinario di Antropologia filosofica presso la Ludes University di Lugano, attualmente insegna Filosofia della relazione presso la School of Management della LUM-Università Jean Monnet. È anche Visiting Professor di Introduzione alla filosofia presso l'Università di Jaroslaw, in Polonia. È autore di numerosi saggi e articoli scientifici nel campo dell'antropologia filosofica e della filosofia applicata alla medicina (in particolare alla psichiatria). È membro, tra gli altri, del Quantum Paradigms Psychopathology Group (QPP), gruppo internazionale di ricerche e studi sulle psicopatologie dell'umore, e del comitato scientifico della collana di “Antropologia Neo-esistenziale” della casa editrice Aracne di Roma. Ha dedicato ampio spazio allo studio delle psicopatologie dell'umore (depressione maggiore, disturbo bipolare). Ha condotto anche studi e ricerche nel campo della fenomenologia, con contributi di carattere storico e teoretico.L'attenzione ai contesti antropologici, alle dinamiche esistenziali e relazionali ha sempre costituito un punto ineludibile del suo percorso culturale e professionale. Tra i suoi ultimi libri: "Antropologia della lacrima. Escursioni filosofiche e letterarie", "Il paradigma fenomenologico-ermeneutico", "Il debito fenomenologico. Un tracciato teoretico", "Restare a casa. Piccolo alfabeto del contagio", "Laboratorio di antropologia. Letture e prospettive neo-esistenziali", "Breve dialogo sulla natura e sull'uomo. Tra filosofia e scienza", "L'angoscia pandemica. Le parole della cura", "Uomini e topi. Conservarsi nell'essere", "Tristezza. Dalla rassegnazione alla creatività fragile", "La relazione e lo schermo. Figure antropologiche del digitale", "Anxiety, Uncertainty, and Resilience During the Pandemic Period. Anthropological and Psychological Perspectives", "The Besieged Body. A Contemporary anthropological and psychological Overview".Ha curato l'introduzione, la traduzione, la revisione e il commento di Breve storia dell'adolescenza e Corpo e adolescenza dell'antropologo francese David Le Breton.
Fabio Gabrielli già Preside della Facoltà di Scienze Umane e Professore Ordinario di Antropologia filosofica presso la Ludes University di Lugano, attualmente insegna Filosofia della relazione presso la School of Management della LUM-Università Jean Monnet. È anche Visiting Professor di Introduzione alla filosofia presso l'Università di Jaroslaw, in Polonia. È autore di numerosi saggi e articoli scientifici nel campo dell'antropologia filosofica e della filosofia applicata alla medicina (in particolare alla psichiatria). È membro, tra gli altri, del Quantum Paradigms Psychopathology Group (QPP), gruppo internazionale di ricerche e studi sulle psicopatologie dell'umore, e del comitato scientifico della collana di “Antropologia Neo-esistenziale” della casa editrice Aracne di Roma. Ha dedicato ampio spazio allo studio delle psicopatologie dell'umore (depressione maggiore, disturbo bipolare). Ha condotto anche studi e ricerche nel campo della fenomenologia, con contributi di carattere storico e teoretico.L'attenzione ai contesti antropologici, alle dinamiche esistenziali e relazionali ha sempre costituito un punto ineludibile del suo percorso culturale e professionale. Tra i suoi ultimi libri: "Antropologia della lacrima. Escursioni filosofiche e letterarie", "Il paradigma fenomenologico-ermeneutico", "Il debito fenomenologico. Un tracciato teoretico", "Restare a casa. Piccolo alfabeto del contagio", "Laboratorio di antropologia. Letture e prospettive neo-esistenziali", "Breve dialogo sulla natura e sull'uomo. Tra filosofia e scienza", "L'angoscia pandemica. Le parole della cura", "Uomini e topi. Conservarsi nell'essere", "Tristezza. Dalla rassegnazione alla creatività fragile", "La relazione e lo schermo. Figure antropologiche del digitale", "Anxiety, Uncertainty, and Resilience During the Pandemic Period. Anthropological and Psychological Perspectives", "The Besieged Body. A Contemporary anthropological and psychological Overview".Ha curato l'introduzione, la traduzione, la revisione e il commento di Breve storia dell'adolescenza e Corpo e adolescenza dell'antropologo francese David Le Breton.
Video con Fabio in "Storie di Imprenditori Spirituali" (Tra Informatica, Teologia e...Karate): https://youtu.be/xiIDv9ecA-cAltri Live con Fabio Carletti li trovi nella Serie "Human & Technology" (Playlist): https://youtube.com/playlist?list=PLYMxfnZSataPa9jbaj_Z90A4LqmdHEHWADISCLAIMER: Queste Live hanno lo scopo di offrire la possibilità agli ospiti di raccontare le proprie storie e a chi le ascolta di ricevere da esse ispirazione, suggerimenti o esempi. Questo non significa che io condivida le dichiarazioni degli ospiti e quindi rimando a loro la responsabilità delle stesse.Guarda tutti i Video di New Mind TV qui: https://www.newmind.tv/O ascoltali su Spotify: https://open.spotify.com/show/4s9G708tRPMQSLHIr0Jamf------------------------------------------------------------
Rosella Pellerino"Premio Ostana"https://www.premioostana.it/Domenica 26 giugno 2022 - ore 10.00Paraulas de hemnasConversazione con Pauline Kamakine, Lingua occitana (Francia)A cura di Rosella PellerinoPasseggiata letteraria con improvvisazioni artisticheNata a Tolosa il 17 dicembre 1989, Paulina Kamakine segue gli studi di linguistica, Relazioni Internazionali e Strategie Culturali. Poliglotta, ottiene un Master trilingue in Scienze Umane e Sociali ad Albi nel 2014.Trascorre gran parte della sua vita a Rivière-Basse, tra Lanas Casèras e L'Abatut Arribèra, luoghi di ispirazione poetica e linguistica.Con lo pseudonimo di Lou Pètit Aousèt (L'uccellino) semina e diffonde poesie un po' ovunque (Belgio, Italia, Francia, Guascogna, Linguadoca, Provenza…) per amore della lingua d'òc e fedeltà verso la propria terra.I suoi progetti letterari danno voce alla poesia contemporanea femminile e ripropongono la lingua come fonte di interesse e di cultura, dando impulso all'attuale ripresa letteraria occitana. In questa direzione va il suo lavoro Paraulas de hemnas, che vede la collaborazione di Rosella Pellerino (direttrice di Espaci Occitan) per la parte riguardante le valli occitane d'Italia.Paulina Kamakine è pubblicata su riviste ed è autrice di racconti, leggende, romanzi, canzoni, prosa poetica, novelle e poesia in guascone. Partecipa a numerosi eventi; in trasmissioni radiofoniche presenta sequenze poetiche, è cantante, scultrice e crea progetti culturali aventi lo scopo di promuovere la varietà guascone della lingua d'òc.Sogna una presa di coscienza generale e un rinnovamento letterario che sappia valorizzare la lingua d'òc specifica dell'area bigorrenca.Attiva su numerosissimi fronti artistici, Paulina Kamakine vive la scrittura in òc con un forte senso di responsabilità culturale e sociale.Paraulas de hemnas è un progetto letterario (in tre volumi, di cui uno già pubblicato) curato da Paulina Kamakine. Il primo volume raccoglie una selezione di poesie, canzoni e prose di scrittrici occitane contemporanee, dai 16 ai 96 anni, provenienti da tuttolo spazio linguistico occitano fra la Val d'Aran nei Pirenei catalani e le Valli alpine occitane d'Italia. Le oltre 70 autrici coinvolte, concomposizioni spesso inedite, illustrano ognuna, con i propri versi, l'estrema varietà dialettale nella lingua occitana.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Gli educatori rappresentano una figura professionale in cui ci si imbatte quando si ha un problema in famiglia, lavorano con persone fragili, minori, pazienti psichiatrici, anziani, disabili e sembrano cominciare a scarseggiare nonostante svolgano una funzione indubbiamente fondamentale. Cerchiamo di mettere a fuoco il problema con l'aiuto della Prof.ssa Cristina Palmieri, docente di pedagogia dell'inclusione sociale e direttrice del Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione dell'Università Bicocca di Milano.
Certo, guerra in Ucraina e Covid distraggono l'attenzione dalla cronaca spicciola, ma è bene non abbassare la guardia, per evitare che quanto capitato a Bergamo passi inosservato. Qui il Liceo di Scienze Umane intitolato alla contessa Paolina Secco Suardo Grismondi si è recentemente aggiunto al risicato elenco degli istituti superiori – una decina in tutta Italia - disposti ad attuare la proposta «Carriera_Alias».
Sei uno studente al primo anno di liceo? Bene, contento della scelta? Muoviamoci! Tanti studenti, anche i più grandicelli, spesso si chiedono: "Ho paura a prendere una scuola, e poi...quale scelgo?"; "Sono indeciso se cambiare scuola, e ora cosa faccio?" La risposta è semplice: Fai, e basta. Non importa cosa. Il problema, piuttosto, è che la metto talmente semplice che qualcuno non la capisce. Ora, rilassati: Prendi un bel respiro, stiracchiati, e ascolta attentamente questo Podcast. 40 minuti, riassuntivi, di quello che riguarda la PSICOLOGIA delle Scienze Umanistiche. Apposta per te. Poi sta a te decidere se ascoltarlo, o meno. Ci sentiamo! Al prossimo Podcast...
In questo episodio Massimo Vigna Taglianti viene intervistato da Laura Ravaioli sui contenuti al centro del suo articolo: intitolato “Il pezzo mancante. Sulle tracce di una metapsicologia al passo con i tempi”, pubblicato sul volume II 2021 della Rivista di Psicoanalisi. È questo inoltre uno dei principali contributi presentati nel corso del recente Congresso Nazionale della SPI sul tema Inconscio/Inconsci, e pubblicati all'interno di questo volume.link all'articolo: https://riviste.raffaellocortina.it/scheda-articolo_digital/massimo-vigna-taglianti/il-pezzo-mancante-sulle-tracce-di-una-metapsicologia-al-passo-con-i-tempi-RDPS2021_2_5-3539.htmllink al volume 2/2021: https://riviste.raffaellocortina.it/scheda-fascicolo_contenitore_digital/autori-vari/rivista-di-psicoanalisi-2021-2-RDPS2021_2-3534.htmlMassimo Vigna-Taglianti, neuropsichiatra infantile, Membro Ordinario con funzioni di training della Società Psicoanalitica Italiana, di cui è stato il Segretario Scientifico Nazionale. Esperto nella psicoanalisi di bambini e adolescenti, è docente presso il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali della Facoltà di Psicologia dell'Università della Valle d'Aosta, nell'area della psicopatologia e della neuropsichiatria infantile.Come analista Massimo Vigna-Taglianti lavora con adulti, bambini e adolescenti. Da circa vent'anni il suo interesse teorico-clinico e le sue pubblicazioni su diverse riviste italiane e straniere riguardano la ricerca in psicoanalisi, l'area dei traumi pre-verbali e i fenomeni di transfert, con particolare riferimento all'inversione dei ruoli e all'importanza delle funzioni trasformative svolte dall'azione, dal gioco e dal sogno nel processo analitico. A questo proposito ha curato per Borla, con Franco Borgogno, i libri L'analista in gioco (2007) e Identificazione e trasmissione della vita psichica fra gli adulti e il bambino (2009) e pubblicato numerosi articoli per riviste italiane e straniere, quali: Borgogno F., Vigna-Taglianti M. (2008). Il rovesciamento dei ruoli: un “riflesso” dell'eredità del passato piuttosto trascurato. Riv. Psicoanal., 54, 591-603.Vigna-Taglianti M. (2013). Toy Stories. L'analista infantile in gioco tra relazione e interpretazione. Riv. Psicoanal., 59: 685–705.I gruppi di ricerca sulle trasformazioni nel processo analitico Rivista 2018/2Vigna-Taglianti M. (2020). Pulsione di morte, ripetizione e identificazioni inconsce a cent'anni da Al di là del principio di piacere. Riv. Psicoanal., 66 (4), 955-989.Musica: Żołnowski Kwartet Japoński II - Complete Performance. Maciej Żołnowski.
Lo scorso 28 luglio Stroncature ha ospitato il primo incontro di “Tutta un'altra scuola. Idee e spunti per colmare il gap metodologico e digitale della scuola italiana.”, rubrica su insegnamento e nuove tecnologie, diretta dal prof. Paolo Maria Ferri.professore ordinario presso il Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione ‘'Riccardo Massa'' – dell'Università degli Studi di Milano Bicocca.
8 giugno 2022 - Franco Cardini è uno dei più importanti studiosi italiani del Medioevo e delle relazioni tra Occidente e Islam. Professore Emerito dell'Istituto Italiano di Scienze Umane alla Scuola Normale Superiore di Pisa, nel corso della sua lunga carriera didattica e nelle sue numerose pubblicazioni ha esplorato nel dettaglio le sue materie d'interesse e studiato approfonditamente questioni cruciali come le Crociate, gli scambi culturali tra Europa e mondo islamico nell'era Medievale, la rilevanza storica di centri come Istanbul, Gerusalemme, Samarcanda. Al tempo stesso, ha sempre dedicato un occhio di riguardo all'onda lunga della storia, capace di giungere sino ai giorni nostri, e alle dinamiche contemporanee che influenzano le regioni su cui si è principalmente concentrato il suo studio: il Medio Oriente e il bacino del Mediterraneo. Dal 2018 è co-curatore de la storia in piazza insieme a Luciano Canfora.
L'Islam è una religione monoteista abramitica manifestatasi per la prima volta nella penisola araba, nella cittadina higiazena della Mecca, nel VII secolo dell'era cristiana ad opera di Maometto, considerato dai musulmani l'ultimo profeta portatore di legge, «sigillo dei profeti» (Khātam al-Nabiyyīn), inviato da Allah al mondo per ribadire definitivamente la rivelazione, annunciata per la prima volta ad Adamo, il primo uomo e il primo profeta.In questo ciclo di podcast, Franco Cardini, storico e saggista italiano, massimo esperto nei rapporti tra la Cristianità medievale e l'Islam, Professore emerito di Storia medievale presso l'Istituto di Scienze Umane e Sociali / SNS, racconta, con sapienza, della nascita dell'Islam, della sua diffusione da Oriente ad Occidente, dei suoi califfati; di come questo fu fenomeno religioso, di conquista militare, commerciale, e non limitatamente ragione di scontro ideologico.Con l'Islam, infatti, l'Europa medievale ha sempre commerciato, intessuto relazioni diplomatiche e trattati di amicizia, avuto tolleranza e intensi scambi culturali, aldilà delle note crociate, delle guerre sante, campagne militari che come tutte le guerre erano mosse da motivi economici.Nell'ultima parte, citando l'opera forse più significativa dello studioso belga Henri Pirenne “Maometto e Carlo Magno”, Franco Cardini spiega i perché di come Carlo Magno, senza l'esperienza di Maometto che ha creato un nuovo equilibrio nel Mediterraneo, non avrebbe potuto concepire la sua realtà imperiale. - La nascita dell'Islam, la sua diffusione e i principali califfati (Prima parte). - Le Crociate e il reale rapporto dell'Islam con l'Europa del tempo (Seconda parte). - Maometto e Carlo Magno (Terza parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
L'Islam è una religione monoteista abramitica manifestatasi per la prima volta nella penisola araba, nella cittadina higiazena della Mecca, nel VII secolo dell'era cristiana ad opera di Maometto, considerato dai musulmani l'ultimo profeta portatore di legge, «sigillo dei profeti» (Khātam al-Nabiyyīn), inviato da Allah al mondo per ribadire definitivamente la rivelazione, annunciata per la prima volta ad Adamo, il primo uomo e il primo profeta.In questo ciclo di podcast, Franco Cardini, storico e saggista italiano, massimo esperto nei rapporti tra la Cristianità medievale e l'Islam, Professore emerito di Storia medievale presso l'Istituto di Scienze Umane e Sociali / SNS, racconta, con sapienza, della nascita dell'Islam, della sua diffusione da Oriente ad Occidente, dei suoi califfati; di come questo fu fenomeno religioso, di conquista militare, commerciale, e non limitatamente ragione di scontro ideologico.Con l'Islam, infatti, l'Europa medievale ha sempre commerciato, intessuto relazioni diplomatiche e trattati di amicizia, avuto tolleranza e intensi scambi culturali, aldilà delle note crociate, delle guerre sante, campagne militari che come tutte le guerre erano mosse da motivi economici.Nell'ultima parte, citando l'opera forse più significativa dello studioso belga Henri Pirenne “Maometto e Carlo Magno”, Franco Cardini spiega i perché di come Carlo Magno, senza l'esperienza di Maometto che ha creato un nuovo equilibrio nel Mediterraneo, non avrebbe potuto concepire la sua realtà imperiale. - La nascita dell'Islam, la sua diffusione e i principali califfati (Prima parte). - Le Crociate e il reale rapporto dell'Islam con l'Europa del tempo (Seconda parte). - Maometto e Carlo Magno (Terza parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
L'Islam è una religione monoteista abramitica manifestatasi per la prima volta nella penisola araba, nella cittadina higiazena della Mecca, nel VII secolo dell'era cristiana ad opera di Maometto, considerato dai musulmani l'ultimo profeta portatore di legge, «sigillo dei profeti» (Khātam al-Nabiyyīn), inviato da Allah al mondo per ribadire definitivamente la rivelazione, annunciata per la prima volta ad Adamo, il primo uomo e il primo profeta.In questo ciclo di podcast, Franco Cardini, storico e saggista italiano, massimo esperto nei rapporti tra la Cristianità medievale e l'Islam, Professore emerito di Storia medievale presso l'Istituto di Scienze Umane e Sociali / SNS, racconta, con sapienza, della nascita dell'Islam, della sua diffusione da Oriente ad Occidente, dei suoi califfati; di come questo fu fenomeno religioso, di conquista militare, commerciale, e non limitatamente ragione di scontro ideologico.Con l'Islam, infatti, l'Europa medievale ha sempre commerciato, intessuto relazioni diplomatiche e trattati di amicizia, avuto tolleranza e intensi scambi culturali, aldilà delle note crociate, delle guerre sante, campagne militari che come tutte le guerre erano mosse da motivi economici.Nell'ultima parte, citando l'opera forse più significativa dello studioso belga Henri Pirenne “Maometto e Carlo Magno”, Franco Cardini spiega i perché di come Carlo Magno, senza l'esperienza di Maometto che ha creato un nuovo equilibrio nel Mediterraneo, non avrebbe potuto concepire la sua realtà imperiale. - La nascita dell'Islam, la sua diffusione e i principali califfati (Prima parte). - Le Crociate e il reale rapporto dell'Islam con l'Europa del tempo (Seconda parte). - Maometto e Carlo Magno (Terza parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
La partecipazione alla Festa dell'europa è stata occasione per la classe 2' Scienze Umane per elaborare il proprio manifesto dei valori che i giovani auspicano che l'Unione Europea esprima. Nella trasmissione condotta da Brocks ("Citylife Musica e Notizie", da lun a ven 16-18), l'insegnante Simona Merlino introduce tre studentesse a presentare i principi enunciati nel loro elaborato: intervengono Alice Verna, Isabella Solari, Laura La Piana.
storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiKarol Józef Wojtyła, Papa Giovanni Paolo II (Wadowice, 18 maggio 1920 – Città del Vaticano, 2 aprile 2005) è stato il 264º papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma, 6° sovrano dello Stato della Città del Vaticano. Fu eletto papa il 16 ottobre 1978. In seguito alla causa di beatificazione, il 1º maggio 2011 è stato proclamato beato dal suo immediato successore Benedetto XVI e viene festeggiato annualmente nel giorno del suo insediamento, il 22 ottobre. Primo papa non italiano dopo 455 anni, cioè dai tempi di Adriano VI (1522-1523), è stato il primo pontefice polacco della storia e il primo proveniente da un Paese di lingua slava. Il suo pontificato è durato 26 anni, 5 mesi e 17 giorni ed è stato il terzo pontificato più lungo in assoluto, dopo quello di Pio IX e quello tradizionalmente attribuito a Pietro apostolo. Giovanni Paolo II intraprese sin dal principio del suo pontificato una vigorosa azione politica e diplomatica contro il comunismo e l'oppressione politica ed è considerato uno degli artefici del crollo dei sistemi del socialismo reale, già controllati dall'ex Unione Sovietica.Storiainpodcast racconta Papa Giovanni Paolo II con Franco Cardini, storico e saggista italiano, Professore Emerito di Storia medievale presso l'Istituto di Scienze Umane e Sociali / SNS.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
Dialogo sulle emozioni e altruismo. All’università Milano-Bicocca una ricerca rivela che favorire forme di dialogo sulle emozioni tra i bambini degli asili nido genera comportamenti prosociali, altruistici. Che cosa lega il discorso sulle emozioni ad un atteggiamento empatico verso gli altri? Come si svolge il dialogo sull’emotività tra soggetti che maneggiano con qualche difficoltà il linguaggio verbale? Parlare delle emozioni (proprie e altrui) apre all’altruismo anche ad altre età, non solo per i bambini e le bambini dei nidi? Memos ha girato queste domande a Elisa Brazzelli e Ilaria Grazzani, entrambe psicologhe dello sviluppo, e curatrici della ricerca condotta presso il Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa” dell’università Milano-Bicocca.
Dialogo sulle emozioni e altruismo. All'università Milano-Bicocca una ricerca rivela che favorire forme di dialogo sulle emozioni tra i bambini degli asili nido genera comportamenti prosociali, altruistici. Che cosa lega il discorso sulle emozioni ad un atteggiamento empatico verso gli altri? Come si svolge il dialogo sull'emotività tra soggetti che maneggiano con qualche difficoltà il linguaggio verbale? Parlare delle emozioni (proprie e altrui) apre all'altruismo anche ad altre età, non solo per i bambini e le bambini dei nidi? Memos ha girato queste domande a Elisa Brazzelli e Ilaria Grazzani, entrambe psicologhe dello sviluppo, e curatrici della ricerca condotta presso il Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa” dell'università Milano-Bicocca.
Gioele P. Cima"Il seminario perpetuo"Il tardo e l'ultimo LacanOrthotes Editricehttps://www.orthotes.com/Ad oggi, l'insegnamento di Lacan è stato largamente assorbito da quello che lui stesso definiva sprezzantemente «il discorso dell'Università»: ogni anno il nome di Lacan appare in decine o persino centinaia di pubblicazioni, che spaziano dalla psicoanalisi alla filosofia, diramandosi sino alla letteratura, le scienze sociali e persino l'architettura. Tuttavia la sua attuale ricezione rimane ancora drasticamente oscurata da tre importanti punti ciechi, che questo libro definisce “oscurantismi”: tre specifici momenti che, per ragioni principalmente editoriali (si tratta di contributi ancora inediti) sono rimasti tagliati fuori dalle valutazioni complessive del suo insegnamento. Tali zone oscure, che contribuiscono ad alimentare ulteriormente la penombra leggendaria di Lacan e a ribadire la sua nomea di autore “difficile”, hanno esercitato negli anni un effetto di vera e propria conservazione – se non persino di immunizzazione – restituendoci un'immagine di Lacan ridimensionata, inevitabilmente omologata alla sua identità editoriale. Questo libro mira a scardinare il terzo oscurantismo lacaniano, e cioè la sequenza finale dei Seminari dello psicoanalista francese (xxi, xxii, xxiv, xxv, xxvi, xxvii), fornendo un'introduzione critica al pensiero del tardo e dell'ultimo Lacan. Analizzando i concetti chiave di questo periodo (la costitutiva “stupidità” del sapere, il nodo borromeo, la spazialità, la metalingua, l'ipotesi del terzo sesso, la temporalità e l'inconscio une-bévue), il libro intende mostrare come la conclusione logica dell'insegnamento di Lacan corrisponda necessariamente alla sua conclusione cronologica, e cioè ad un Seminario Perpetuo.Gioele P. Cima, ricercatore indipendente, è laureato in Psicologia presso l'Università di Chieti-Pescara e collabora con l'European Journal of Psychoanalysis e con Psicoterapia e Scienze Umane. Si occupa principalmente di psicoanalisi, politica e filosofia, con particolare riferimento alle implicazioni politiche della soggettività e del linguaggio nel pensiero di Jacques Lacan. Per Orthotes ha curato la traduzione del volume Contro il discorso della libertà. Saggi su politica, estetica e religione di Lorenzo Chiesa (2019).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Franco Cardini"Memoria Futuro Festival"Memoria Futuro FestivalVenerdì 25 settembre ore 21 teatro Ventidio Basso Tradizione/Innovazione Luciano Canfora, Inventare la tradizione. Premio Visioni Franco Cardini, La storia per il futuro: rendiconto obiettivo o proposta programmatica? Franco Cardini"Le cento novelle contro la morte"Leggendo Boccaccio: epidemia, catarsi, amoreSalerno Editricehttps://www.salernoeditrice.it/Le epidemie, come le carestie e le guerre, sono un ricorrente flagello del genere umano, eppure "non tutto il male viene per nuocere". Sono antiche compagne e, per certi aspetti, anche e soprattutto efficaci maestre. Possono insegnarci il coraggio, la solidarietà, la prudenza, la prevenzione, l'igiene, e addirittura - paradossalmente - l'ottimismo. Possono stimolare l'arte, la musica, la fantasia. Perfino far nascere l'amore. Nella Firenze del 1348 un'"allegra brigata" di giovani, tre ragazzi e sette ragazze, decide, per sfuggire al contagio che sta devastando Firenze, di "far comunità" rifugiandosi in luoghi ameni e salubri; là, per non soccombere all'angoscia provocata dalla "moría", viene stabilita tra loro la regola di raccontarsi a vicenda, in dieci diverse giornate, una novella ciascuno. Dieci protagonisti, dieci caratteri che emergono dalla narrazione, dieci forme di progressiva "catarsi", di liberazione dalla paura. Una splendida psicoterapia di gruppo. Tale il messaggio del Decameron di Giovanni Boccaccio, che questo libro ripropone per i giorni nostri, secondo una particolare chiave di lettura. La lettura di un medievista per il dramma postmoderno iniziato nei primi mesi del 2020.Franco Cardini è professore ordinario di Storia medievale presso l'Università di Firenze, e come giornalista collabora alle pagine culturali di vari quotidiani. Professore Emerito dell'Istituto Italiano di Scienze Umane alla Scuola Normale Superiore di Pisa, da mezzo secolo si occupa di crociate, pellegrinaggi, rapporti tra Europa cristiana e Islam, anche trascorrendo lunghi periodi di studio e insegnamento all'estero. Ha fatto parte dei consigli d'amministrazione di Cinecittà e della Rai.La sua produzione di saggi storici, sia specialistici che divulgativi, è copiosissima. Tra questi ricordiamo L'avventura di un povero crociato (Mondadori, 1998), Giovanna D'Arco (Mondadori, 1999), I Re Magi. Storia e leggende (Marsilio, 2000), Il Medioevo (Giunti Junior, 2001), Carlo Magno. Un padre della patria europea (Laterza, 2002), Europa e Islam. Storia di un malinteso (Laterza, 2002), Astrea e i Titani. Le lobbies americane alla conquista del mondo (Laterza, 2003), Il Barbarossa (Mondadori, 2006), Lawrence d'Arabia (Sellerio, 2006), La vera storia della Lega Lombarda (Mondadori, 2008), I templari (Giunti, 2011), Gerusalemme. Una storia (Il Mulino, 2012) Alle origini della cavalleria medievale (Il Mulino, 2014), L'appetito dell'Imperatore. Storie e sapori segreti della Storia (Mondadori, 2014), Il califfato e l'Europa. Dalle crociate all'ISIS: mille anni di paci e guerre, scambi, alleanze e massacri (UTET, 2015), Un uomo di nome Francesco. La proposta cristiana del frate di Assisi e la risposta rivoluzionaria del papa che viene dalla fine del mondo (Mondadori, 2015), Onore (Il Mulino, 2016), I Re Magi (Marsilio 2017), e La pace mancata (Mondadori 2018).Firma inoltre molti libri di storia per i licei e numerose monografie sulla sua città natale, Firenze.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
XIV ciclo di Dottorato "Storie del tempo presente" (9 giugno - 24 giugno 2020) Martedì 16: Franco Cardini (Istituto di Scienze Umane e Sociali di Firenze), Comparativismo possibile? Morte Nera (1348) e Coronavirus (2020)
Simone Maschietto"Solitudini condivise"Esperienze cliniche in psicoanalisiFrancoAngelihttps://www.francoangeli.it/Prefazione di Secondo GiacobbiPostfazione di Antonello CorrealeSolitudini condivise è un libro coraggioso perché racconta esperienze cliniche in cui il paziente a suo modo cerca di fare comprendere all'analista il proprio senso di solitudine per integrarlo e renderlo più tollerabile. In quest'ottica condividere non significa rassicurare empaticamente il paziente ma sostenerlo verso l'antica esortazione greca di “conoscere sé stessi”, cioè non temere nulla di Sé, nemmeno il nucleo più oscuro.Il vissuto di solitudine caratterizza da sempre l'esistenza umana. Nel corso degli anni l'uomo ha sempre cercato comprenderne la complessità e di attribuirvi un significato.Questo libro si propone di affrontare la solitudine dal punto di vista psicoanalitico, con uno sguardo reciproco tra paziente e analista. La capacità creativa di stare solo dipende da un adeguato processo di separazione-individuazione dalle figure genitoriali (che comporta inevitabilmente il lavoro psicologico del lutto) e da una buona capacità mentale di simbolizzazione. Invece, la difficoltà, più o meno acuta, di tollerare la propria condizione esistenziale di solitudine è legata alle diverse situazioni sia di deficit sia di conflitto con l'ambiente umano di crescita.L'autore ha l'intuizione di esplorare i diversi vissuti di solitudine e di vuoto che caratterizzano le differenti tipologie psicopatologiche: il senso di solitudine del nevrotico viene mostrato e indagato nella sua diversità rispetto quello del narcisista, del borderline, dello psicotico.Solitudini condivise è un libro coraggioso perché racconta esperienze cliniche in cui il paziente a suo modo cerca di fare comprendere all'analista il proprio senso di solitudine per integrarlo e renderlo più tollerabile. In quest'ottica, condividere non significa rassicurare empaticamente il paziente ma sostenerlo verso l'antica esortazione greca di "conoscere sé stessi", cioè non temere nulla di Sé, nemmeno il nucleo più oscuro: è forse proprio in esso che si diventa più soli e più Soggetto, poiché se si vuole essere sé stessi si deve innanzitutto accettare di non essere l'Altro. Questo piccolo, grande passo di consapevolezza apre alla condizione vitale e creativa di essere soli.L'autore permette al lettore di mettere il proprio sguardo su ciò che la psicoanalisi può offrire nella stanza di psicoterapia all'essere umano nella ricerca continua di sé, cioè nell'avviare trasformazioni psichiche necessarie al superamento di un dolore solitario diventato troppo acuto e alienante per il buon funzionamento del proprio Io.Simone Maschietto, psicologo clinico, psicoanalista, lavora a Milano in pratica privata. È direttore scientifico del Corso quadriennale in Psicoterapia psicoanalitica dell'adulto SPP, socio ASP (Associazione Studi Psicoanalitici, Milano), membro IFPS (International Federation of Psychoanalytic Societies, New York). Segretario di redazione della rivista online Pratica Psicoterapeutica, è autore di diversi articoli su Setting e Psicoterapia e Scienze Umane. Partecipa come relatore a convegni nazionali e internazionali.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
In questa puntata intervisteremo la professoressa Angela Calovi docente di Scienze Umane di un Liceo Statale ferrarese, da lei ci faremo raccontare che modifiche ha dovuto subire la didattica durante l'emergenza sanitaria causata dal Covid-19, quali sono state le sue riflessioni e come gli studenti hanno vissuto questo periodo. Ci soffermeremo assieme su quello che potrà essere il futuro della scuola e di come dovremo ripensare il mondo dell'insegnamento negli anni a venire.
In apertura della terza parte di 24 Mattino scopriamo come può essere la fase 2 della ristorazione che potrebbe partire, in tante regioni, già a partire da lunedì 18 maggio. Lo facciamo in compagnia di Gennaro Esposito, chef 2 stelle Michelin con il suo ristorante "Torre del Saracino" a Vico Equense, fa parte del gruppo di lavoro della fase 2 della Campania. Ha ristoranti anche a Milano, Ibiza, Londra. Poi focus sull'infanzia sospesa dopo due mesi di lockdown, bambini senza scuola e senz ala possibilità di unirsi in gruppo. Ne parliamo con Guido Saracco, rettore del Politecnico di Torino che coordina la task force di 80 esperti per la Fase 2 della Regione Piemonte e Monica Guerra, docente di pedagogia generale e sociale all'Università di Milano Bicocca del dipartimento delle Scienze Umane della Formazione, si occupa da sempre di servizi educativi per l'infanzia, di scuole e di educazione all'aperto.
XIV ciclo di Dottorato "Internazionalismo e nazionalismo" (23 settembre - 18 ottobre 2019) Franco Cardini (Istituto di Scienze Umane e Sociali di Firenze) - Il "caso" dei tre diari sinottici di un pellegrinaggio fiorentino (1384)
Questo trailer introduce e prepara la messa in onda del podcast "Mitologia: le meravigliose storie del mondo antico".Sono Alessandro Gelain, insegnante di Filosofia, Psicologia, Scienze Umane e Tecniche di Comunicazione. Ti dò il benvenuto in questo spazio in cui intendo raccogliere tutte le storie del mito greco-romano che mi hanno affascinato nella gioventù e durante gli anni di studio e di scoperta.Il Mito, come reazione alla ineffabilità del mondo è la prima risposta che l'essere umano si dà: racconti affascinanti, storie incredibili e avventure indimenticabili ci spiegano ancora oggi il perché il mondo debba essere sempre interpretato...Spero salirai a bordo di questo Podcast. Ti aspetto!
XIV ciclo di Dottorato "Intellettuali e Potere" (4 - 28 giugno 2019) Franco Cardini, (Istituto di Scienze Umane e Sociali di Firenze) - Consilia Aegyptiaca
Dalla Pelle al Cuore raccoglie le interviste di Aurora, Chiara, Letizia e Sabrina, studentesse del Liceo delle Scienze Umane di Parma, agli ospiti della Casa Residenza Tamerici di Parma. Un momento di ricordo, scoperta ed incontro tra generazioni.
Dalla Pelle al Cuore raccoglie le interviste di Aurora, Chiara, Letizia e Sabrina, studentesse del Liceo delle Scienze Umane di Parma, agli ospiti della Casa Residenza Tamerici di Parma. Un momento di ricordo, scoperta ed incontro tra generazioni.
Dalla Pelle al Cuore raccoglie le interviste di Aurora, Chiara, Letizia e Sabrina, studentesse del Liceo delle Scienze Umane di Parma, agli ospiti della Casa Residenza Tamerici di Parma. Un momento di ricordo, scoperta ed incontro tra generazioni.
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Dalla Pelle al Cuore raccoglie le interviste di Aurora, Chiara, Letizia e Sabrina, studentesse del Liceo delle Scienze Umane di Parma, agli ospiti della Casa Residenza Tamerici di Parma. Un momento di ricordo, scoperta ed incontro tra generazioni.
Nella prima parte della puntata vi raccontiamo un progetto di fotografia sociale, mentre ci spostiamo a Roma per parlare del settimo convegno del centro di documentazione metodista."Lo stato delle cose. Geografie e storie del doposisma" è il titolo del progetto di fotografia sociale e documentaria. Il curatore Antonio Di Giacomo ci racconta com'è nata l'iniziativa, cosa si propone e chi ha coinvolto. L'ambizione è quella di restituire, a sette anni dal terremoto del 2009, una narrazione onesta e plurale dell'Aquila e dei suoi territori. Il progetto lo Stato delle cose è promosso e realizzato dall'associazione culturale La camera del Tempo con il patrocinio del Comune dell'Aquila. Hanno collaborato: l'associazione culturale Territori, Dipartimento di Scienze Umane e del Laboratorio di cartografia dell'Università degli studi dell'Aquila. E ancora Accademia di Belle Arti dell'Aquila, Segretariato regionale per l'Abruzzo del Ministero per i Beni culturali.Proseguiamo con l'intervista a Mirella Manocchio, presidente dell'Opcemi, per parlare del convegno internazionale promosso dal Centro di documentazione Metodista. Un incontro che vuole mettere a fuoco i rapporti tra il metodismo e la giustizia sociale, in collaborazione con la Sapienza - Università di Roma. Il titolo «Metodismo, giustizia sociale, diritti. Uno sguardo tra Europa, Africa, Usa» esplica già il carattere internazionale della riflessione. In più la collaborazione con l'università da un valore aggiunto al convegno; il “fatto religioso” s‘interseca con ambiti sociali, politici, culturali e storici.Su Riforma.it trovate l'articolo dedicato al convegno.
Nella prima parte della puntata vi raccontiamo un progetto di fotografia sociale, mentre ci spostiamo a Roma per parlare del settimo convegno del centro di documentazione metodista."Lo stato delle cose. Geografie e storie del doposisma" è il titolo del progetto di fotografia sociale e documentaria. Il curatore Antonio Di Giacomo ci racconta com'è nata l'iniziativa, cosa si propone e chi ha coinvolto. L’ambizione è quella di restituire, a sette anni dal terremoto del 2009, una narrazione onesta e plurale dell’Aquila e dei suoi territori. Il progetto lo Stato delle cose è promosso e realizzato dall’associazione culturale La camera del Tempo con il patrocinio del Comune dell’Aquila. Hanno collaborato: l’associazione culturale Territori, Dipartimento di Scienze Umane e del Laboratorio di cartografia dell’Università degli studi dell’Aquila. E ancora Accademia di Belle Arti dell’Aquila, Segretariato regionale per l’Abruzzo del Ministero per i Beni culturali.Proseguiamo con l'intervista a Mirella Manocchio, presidente dell’Opcemi, per parlare del convegno internazionale promosso dal Centro di documentazione Metodista. Un incontro che vuole mettere a fuoco i rapporti tra il metodismo e la giustizia sociale, in collaborazione con la Sapienza - Università di Roma. Il titolo «Metodismo, giustizia sociale, diritti. Uno sguardo tra Europa, Africa, Usa» esplica già il carattere internazionale della riflessione. In più la collaborazione con l'università da un valore aggiunto al convegno; il “fatto religioso” s‘interseca con ambiti sociali, politici, culturali e storici.Su Riforma.it trovate l'articolo dedicato al convegno.
Dove si parla con NICCOLO' BERTUZZI, ricercatore di COSMOS Centre on Social Movement Studies all' Istituto di Scienze Umane e Sociali della Scuola Normale Superiore, del suo libro I movimenti animalisti in Italia, strategie, politiche e pratiche di attivismo, Meltemi Editore, di Michela Vittoria Brambilla, di Berlusconi, di Movimento 5 Stelle, di specismo, del massacro dei 5 rangers e 1 guida nel Parco Nazionale dei Vulcani Virunga, Repubblica Democratica del Congo, di bracconaggio, di Gorilla di montagna, di traffico di legnami, di wwf Italia, di Dinosauri al Museo per i 100 anni del Museo Civico Scienze Naturali Bergamo
Dove si continua a parlare con NICCOLO' BERTUZZI, ricercatore di COSMOS Centre on Social Movement Studies all' Istituto di Scienze Umane e Sociali della Scuola Normale Superiore, del suo libro I movimenti animalisti in Italia, strategie, politiche e pratiche di attivismo, Meltemi Editore, di protezione, di veganesimo, di attivismo e scopriamo che Niccolò avrebbe voluto essere animale uomo oppure Giraffa o Elefante
Dove si parla con NICCOLO' BERTUZZI, ricercatore di COSMOS Centre on Social Movement Studies all' Istituto di Scienze Umane e Sociali della Scuola Normale Superiore, del suo libro I movimenti animalisti in Italia, strategie, politiche e pratiche di attivismo, Meltemi Editore, di Michela Vittoria Brambilla, di Berlusconi, di Movimento 5 Stelle, di specismo, del massacro dei 5 rangers e 1 guida nel Parco Nazionale dei Vulcani Virunga, Repubblica Democratica del Congo, di bracconaggio, di Gorilla di montagna, di traffico di legnami, di wwf Italia, di Dinosauri al Museo per i 100 anni del Museo Civico Scienze Naturali Bergamo (prima parte)
Dove si continua a parlare con NICCOLO' BERTUZZI, ricercatore di COSMOS Centre on Social Movement Studies all' Istituto di Scienze Umane e Sociali della Scuola Normale Superiore, del suo libro I movimenti animalisti in Italia, strategie, politiche e pratiche di attivismo, Meltemi Editore, di protezione, di veganesimo, di attivismo e scopriamo che Niccolò avrebbe voluto essere animale uomo oppure Giraffa o Elefante (seconda parte)
Dove si continua a parlare con NICCOLO' BERTUZZI, ricercatore di COSMOS Centre on Social Movement Studies all' Istituto di Scienze Umane e Sociali della Scuola Normale Superiore, del suo libro I movimenti animalisti in Italia, strategie, politiche e pratiche di attivismo, Meltemi Editore, di protezione, di veganesimo, di attivismo e scopriamo che Niccolò avrebbe voluto essere animale uomo oppure Giraffa o Elefante (seconda parte)
Dove si parla con NICCOLO' BERTUZZI, ricercatore di COSMOS Centre on Social Movement Studies all' Istituto di Scienze Umane e Sociali della Scuola Normale Superiore, del suo libro I movimenti animalisti in Italia, strategie, politiche e pratiche di attivismo, Meltemi Editore, di Michela Vittoria Brambilla, di Berlusconi, di Movimento 5 Stelle, di specismo, del massacro dei 5 rangers e 1 guida nel Parco Nazionale dei Vulcani Virunga, Repubblica Democratica del Congo, di bracconaggio, di Gorilla di montagna, di traffico di legnami, di wwf Italia, di Dinosauri al Museo per i 100 anni del Museo Civico Scienze Naturali Bergamo (prima parte)
Podcasts from the UCLA Center for European and Russian Studies
A public lecture by Aldo Schiavone, Istituto Italiano di Scienze Umane, Faculty of Law.