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Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. I dazi USA-Cina, il suicidio assistito in Toscana, lo stop dei diesel euro 5. Nello spazio Donna Moderna, abbiamo parlato di mamme single in vacanza, con la direttrice di Donna Moderna, Maria Elena Viola. In queste ore il tema del fine vita torna di scottante attualità, all'indomani del primo suicidio assistito operato in Toscana con la legge regionale che regolamenta questa dinamica. Ne abbiamo parlato in diretta con Marco Cappato, politico, attivista, tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni. Don Antonio Mazzi, fondatore della comunità Exodus, regala ogni giorno un pensiero, un suggerimento, una frase agli ascoltatori di RTL 102.5. Il punto sulle ultime news dagli Stati Uniti. Con noi Claudio Pagliara, giornalista, saggista, storico corrispondente Rai dagli Stati Uniti, in libreria con "L'imperatore. Donald Trump, L'alba Di Una Nuova Era" (Edito da Piemme). Un libro pieno di errori! Vocaboli sbagliati, omissioni, tanti refusi... la cosa divertente è che questa operazione è fatta apposta. Un libro tutto da correggere per svelare, alla fine, un mistero e un messaggio segreto. Non a caso a scriverlo è uno dei più importanti enigmisti del nostro Paese. Ci ha raggiunto in diretta Stefano Bartezzaghi, enigmista, insegna Semiotica della creatività all'Università IULM di Milano. L'attualità, commentata dal Claudio Cerasa direttore del giornale Il Foglio. All'interno di Non Stop News, con Enrico Galletti, Massimo Lo Nigro e Giusi Legrenzi.
Paolo Braga"Come parlano gli eroi"I grandi discorsi nel cinema, in politica, nello sportGuerini e Associatiwww.guerini.itParlare in pubblico per motivare. La cultura statunitense, quella che più di tutte ha valorizzato le idee di leadership e di spirito di squadra, dimostra che per farlo bisogna saper fondere capacità oratoria e abilità narrativa. Come si costruisce uno speech coinvolgente seguendo le regole dello storytelling? L'autore lo spiega, prima, con il grande cinema di Hollywood, che offre tantissimi esempi di discorsi trascinanti tenuti da personaggi iconici. Poi, attraverso l'esperienza degli speechwriter dei presidenti Usa, secondo i quali, quando si scrive un discorso, «la storia» viene prima di tutto. Infine, guardando all'arte di motivare degli allenatori vincenti. Nella realtà, e nei film sportivi.Paolo Braga è professore associato all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove è docente di Semiotica e di Giornalismo e informazione digitale. Insegna, inoltre, Writing for cinema and television alla Laurea Magistrale The Art and Industry of Narration (Facoltà di Scienze linguistiche). Sempre alla Cattolica, tiene lezioni al Master in International Screenwriting and Production.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Mentre le franchigie faticano ancora in un campionato ogni anno più competitivo, arriva una vittoria delle Azzurre nel WX2, seppur sofferta.infine aspettando la prima giornata di Serie A Elite ci chiediamo: ci stancheremo mai del rugby?_________________________⠀⠀⠀⠀⠀⠀Canale Ovale è prodotto da Vita Sportiva, realtà editoriale di approfondimento sportivo nelle diverse vesti digitali, nonché una rete di podcast.L'obiettivo di VS è contribuire alla creazione e alla diffusione di una vera Cultura Sportiva.⠀⠀⠀⠀⠀
Felice Cimatti"∃x(fx) Logica della decisione"Cronopio Edizioniwww.shopcronopio.itFare filosofia significa, prima di tutto, occuparsi del linguaggio e delle lingue. Quando pensiamo a qualcosa, ma anche quando semplicemente percepiamo qualcosa, il “qualcosa” che percepiamo e a cui pensiamo è stato percepito e pensato attraverso la mediazione, tanto più invasiva quanto meno avvertita, dei pensieri che prendono forma nella lingua in cui pensiamo. E questo significa che non è possibile separare l'ontologia – il sapere relativo a ciò che è – dalla teoria del linguaggio, cioè dai discorsi su ciò che c'è. L'essere, per l'animale che parla, è inseparabile da quello che se ne dice.Ma che cos'è, propriamente, che c'è? C'è, per l'animale che parla ed è parlato dal linguaggio, ciò che lo stesso linguaggio ha deciso, sovranamente, che ci sia. è questa l'originaria e inaggirabile violenza del linguaggio, che non è quella contenuta in alcune particolari espressioni (ad esempio il cosiddetto hate speech), come se in linea di principio potesse esistere un modo di parlare non violento e neutrale; la violenza è insita nello stesso dispositivo linguistico, nella ‘sua' decisione di dire il mondo in un certo modo anziché un altro. In questo senso, come diceva Roland Barthes, il linguaggio è fascista.Felice Cimatti insegna Semiotica e teoria dei linguaggi all'Università della Calabria.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Gianluca Gatta ha letto questa settimana CAPIRE IL FUMETTO di Scott McCloud, un'opera a fumetti che indaga le tecniche narrative, la grammatica visiva e i meccanismi psicologici che danno vita ai fumetti dimostrando così come essi siano un mezzo autonomo e ricco, capace di esprimere idee complesse ed emozioni profonde, non meno di letteratura, cinema o pittura.
Gabriella Pozzetto"Bernardo Bertolucci"Cinema di mistero e bellezzaAncora Editricewww.ancoralibri.it«So benissimo che non sono mai io a scegliere la storia di un film: è il film che sceglie me. So anche che le ragioni di un film sono sempre più misteriose e complicate delle spiegazioni che uno può trovare».Bernardo BertolucciQuesto testo ci immerge nel mondo di un gigante del cinema: Bernardo Bertolucci, il regista che non ha mai dimenticato la sua terra natale, la piccola ma raffinata città di Parma a cui resta profondamente legato affettivamente. Quel fazzoletto di terra compreso tra il fiume Po e gli Appennini sembra trasformarsi in un piccolo osservatorio da cui vedere e interpretare il mondo, descritto poeticamente nelle sue più diverse vicende, che spaziano da epiche narrazioni storiche a intime riflessioni sulla condizione umana. E l'autrice fa emergere in modo esemplare come l'«uomo» – indagato in tutta la sua complessità psicologica – sia il protagonista, il centro della filmografia del regista. Il libro, che unisce alla profondità di analisi una lettura scorrevole quanto avvincente, è una ricca miniera di riflessioni e di intuizioni che possono essere rilette e meditate per vedere – attraverso il mistero e la bellezza del cinema di un grande artista – la bellezza del mistero dell'essere umano.(dalla Prefazione di Andrea Dall'Asta) Gabriella Pozzetto ha insegnato Semiotica dello spettacolo e multimediale presso l'Università del Piemonte Orientale. Collabora con la cattedra di Semiotica delle arti presso l'Università di Pavia e il Collegio Nuovo di Pavia. Tra i suoi libri: Ultimo tango, il mistero svelato. Con una intervista a Bernardo Bertolucci (Cucinema.com, 2004). Con Àncora ha pubblicato: «Il “perduto amor” tra cinema e canzoni», in Paolo Jachia, E ti vengo a cercare. Franco Battiato sulle tracce di Dio (2005); «Lo cerco dappertutto». Cristo nei film di Pasolini (2007); Vasco Stadio Infinito. Un viaggio sorprendente tra angeli e rock'n'roll (2008).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Questa avventura è sostenuta dai nostri patreon. Esplora l'opportunità di sostenerci su patreon.com/DueDraghiPlus Parliamo di semiotica di Dungeons&Dragons e altri giochi di ruolo assieme a Davide! #podcast #gdr #dungeonsanddragons Se avete bisogno di avventure, Magic, manga e cose nerd usate il nostro link affiliato https://fantasiastore.it/it/?aff=125
Il toccante documentario "Con le nostre mani" di Emanuel cossu è stato selezionato tra i film finalisti del Festival Tulipani di Seta Nera, in programma dal 9 al 12 maggio 2024 "Con le nostre mani", il documentario di Emanuel Cossu che narra la vita straordinaria dei suoi genitori, Anna Maria Loi e Giovanni Cossu, coppia sarda di anziani con disabilità, è stato selezionato tra i film finalisti del Festival Tulipani di Seta Nera, in programma dal 9 al 12 maggio 2024. Un'occasione preziosa per conoscere da vicino la forza d'animo e la tenacia di Anna Maria e Giovanni. Nonostante le difficoltà fisiche hanno saputo costruire una vita ricca e appagante, circondata dall'amore per la famiglia e la dedizione al lavoro. Il loro esempio è un monito per tutti noi a non arrenderci mai di fronte alle sfide e a vivere ogni giorno con grinta e positività. Dove vedere "Con le nostre mani" Il documentario è disponibile per la visione integrale sia sul sito web del Festival Tulipani di Seta Nera che sulla piattaforma RaiPlay. Un'opportunità da non perdere per conoscere questa commovente storia e per riflettere sul valore della resilienza umana. Il Premio Sorriso Rai Cinema Channel C'è di più: i film che otterranno il maggior numero di visualizzazioni durante il festival si contenderanno il prestigioso Premio Sorriso Rai Cinema Channel. Un ulteriore motivo per seguire "Con le nostre mani" e sostenere questa pellicola così ricca di significato. Emanuel Cossu Emanuel Cossu è nato a Cagliari nel 1984, si è laureato in Lettere Moderne all'Università di Cagliari, si è diplomato in Regia Cinematografica nella scuola di cinema Bande a Part di Barcellona, ha frequentato il Master di Specializzazione in Teoria e Tecnica di Sceneggiatura e Regia del Giffoni Film Festival di Bologna, e, sempre a Bologna, si è laureato in Semiotica del Cinema e dei Nuovi Media. Attualmente lavora come regista e sceneggiatore. “Con le nostre mani” “Con le nostre mani” è stato prodotto nel 2021 dalla casa di produzione Karel di Cagliari ed è distribuito da Emera Film. La fotografia è di Luca Melis, mentre le musiche sono di Marco Rocca. Esso è stato realizzato con il contributo del Ministero della Cultura, della Regione Sardegna e della Sardegna Film Commission.
Il sindaco di Bari Antonio Decaro annuncia in lacrime: “Se ci sono sospetti rinuncio alla scorta". Ci colleghiamo con Onofrio D’Alesio, corrispondente per Radio 24 dalla Puglia. Il 20 marzo del 1994 veniva uccisa la giornalista Ilaria Alpi insieme all'operatore Miran Hrovatin. A trent'anni di distanza però il caso è ancora avvolto nel mistero. Ne parliamo con il giornalista Luciano Scalettari, che è stato consulente della Commissione Alpi-Hrovatin e autore insieme a Luigi Grimaldi di “Ilaria Alpi e Miran Hrovatin - Depistaggi e verità nascoste a 25 anni dalla morte”.L’Università di Torino non partecipa al bando con Israele, ma non si placano le polemiche. Con noi Ugo Volli, professore onorario di Semiotica del testo all’Università di Torino, firmatario di una lettera di protesta contro la decisione del Senato Accademico. In chiusura andiamo a Londra, dalla nostra Giorgia Scaturro, per cercare di capire il "caso" attorno a Kate Middleton.
Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/supportGian Piero Jacobelli"Arlecchino"passator scorteseLuca Sossella Editorewww.lucasossellaeditore.itErede trasgressivo delle più enigmatiche e sfuggenti divinità greche, da Ermes a Dioniso, Arlecchino entra in scena nella cultura medioevale come un terribile diavolo, che assume connotati comici nell'Inferno dantesco, per poi approdare sui palcoscenici europei della Commedia dell'Arte.Ragionare su Arlecchino significa mettere a fuoco, con gli strumenti offerti dalla storia dei modi di pensare e delle pratiche di vita, un segno metamorfico, come quello di una maschera che riesce ad attraversare l'immaginario simbolico, restando sempre lo stesso.Arlecchino, “servo e padrone”, si trasforma e si moltiplica con la rivoluzione industriale, sino a diventare nel Novecento un protagonista della cultura postmoderna, nelle ‘belle arti', ma anche nella riflessione letteraria e filosofica, con inedite declinazioni tanto apocalittiche quanto messianiche.Prendendo spunto da un racconto ottocentesco, questa ricognizione storico-culturale su una ‘maschera in maschera' come Arlecchino costituisce un ulteriore esercizio di un metodo di ricerca già sperimentato da Gian Piero Jacobelli, filosofo e antropologo, per altre “forme nel tempo”.Gian Piero Jacobelli ha insegnato Filosofia della comunicazione, Sociologia dei processi culturali, Studi sul pubblico, Semiotica della moda, della marca e del turismo e Storia delle religioni presso gli atenei Sapienza Università di Roma, Università degli Studi Roma Tre, Luiss e IULM. Tra le sue pubblicazioni: Scomunicare (2003); Le mosse del cavallo (2008); Babele o della traduzione (2010); La corna (2010); Il posto improprio (2011); Adorno & Benjamin (2015); Al fuoco! (2020); I passaggi di Ernesto de Martino (2021); Contro il futuro (2022). Giornalista professionista, dal 1988 dirige “MIT Technology Review Italia”. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it
In this archive episode from 2020, Carolina Allen and Shelli Spotts discuss the origin and roots of the gift economy, and the way maternal feminism rests on an alternative structure, a way of living that does not depend on getting ahead but the responsibility to lift everyone up. "We are born into a gift economy, one that starts with our own mothers. It is a far more natural way of living that does not depend on the economy of exchange, but on trust and generosity." Genevieve Vaughn Genevieve Vaughan was born in Texas in 1939. She is an independent researcher. After finishing college in Pennsylvania in 1963 she married philosopher and semiotician Ferruccio Rossi-Landi and moved with him to Italy where they had three daughters. The couple participated in the beginnings of the Semiotics movement in Italy as well as in the Italian Left, where Genevieve got her political consciousness raised. After her divorce in 1978 Vaughan became a feminist, participating in the Italian and international feminist movements. She began to see the fact of women's free labor in the home as a gift economy, the unacknowledged free economy of women from which communication and community derive. Her two early essays ‘Communication and exchange' (Semiotica 1980) and ‘Saussure and Vigotsky via Marx'(1981) deal with language and economics, a theme introduced by her husband but which she elaborated in alternative directions, and which she has been working on throughout the rest of her life. In 1983, Vaughan returned to Texas where she started the Foundation for a Compassionate Society, a multicultural all-women activist foundation which initiated many innovative projects for social change based on the political use of ‘women's gifting values'. The Foundation closed its doors in 2005 after two final international conferences: A Radically Different Worldview is Possible: The Gift Economy Inside and Outside Patriarchal Capitalism, 2004 and Societies of Peace: the Second Congress of Matriarchal Studies (under the guidance of Heide Goettner Abendroth), 2005. Several other conferences have been held including one in Toronto in 2011 called A (M)otherworld is Possible in collaboration with Goettner-Abendroth and in conjunction with the Association for Research on Mothering. Carolina is the founder and leader of Big Ocean Women, the international maternal feminist organization representing perspectives of faith, family, and motherhood throughout civil society. Carolina holds a B.A. in philosophy from the University of Utah with an emphasis in cultural religions and philosophy of science. Her inspirational and philosophical work has been presented at various international U.N. conferences. She is a native of Brazil, and a fluent trilingual. She and her husband Kawika are parents to 7 children. She is an avid soccer fan and had a brief career as a semi-professional player. ShelliRae Spotts is an essayist, advocacy writer, screenwriter, and sometime poet who teaches creative writing and composition at Brigham Young University. She is passionate about exploring the ways we use stories to build bridges within our communities and her essays delve into the connections we discover through languaging our lived experiences. Shelli has attended the United Nations Commission on the Status of Women as an advocacy writer for the last several years, and is dedicated to social justice and environmental causes. She was the co-director and writing mentor for "Words for Water: Dancing the Stories of our Home Waters," a collaborative writing/dance advocacy project focusing attention on the challenges facing our rural river watersheds. She is the author of a forthcoming essay collection, "Radical Creativity: On a New Economy of Care." When she is not teaching, writing, or reading, Shelli loves to spend time with her husband and four adult children watching great movies, attending live theatre, or dragging everyone outside to “look at the sky.”
Why do we do what we do? The age-old question of psychology. While it's certainly true that we are who we are because of our experiences and our nature, the little things matter, too. As famed American author, writer, and businessman Stephen Covey once said, “Our character is basically a composite of all our habits.” Our habits play a crucial role in how we think, feel, and act on a daily basis. So, we've made this video as a personality test to help you understand yourself better! If you enjoyed this video and want to learn more about what something says about you, we also recently posted a video on what your sleeping position says about you: https://youtu.be/x9flq3vb9JU Writer: Chloe Avenasa Script Editor: Isadora Ho Script Manager: Kelly Soong VO: Amanda Silvera (www.youtube.com/amandasilvera) Animator: Karen Fong YouTube Manager: Cindy Cheong Kar, A. K., & Kar, A. K. (2017). How to walk your talk: effective use of body language for business professionals. IUP Journal of Soft Skills, 11(1), 16. Hall, P. M., & Hall, D. A. S. (2003). The handshake as interaction. Semiotica, 45(3-4), 249-264. Holtgraves, T. (2011). Text messaging, personality, and the social context. Journal of research in personality, 45(1), 92-99. Goldberg, L. R., & Strycker, L. A. (2002). Personality traits and eating habits: The assessment of food preferences in a large community sample. Personality and individual differences, 32(1), 49-65. Furnham, A. (1999). The saving and spending habits of young people. Journal of economic Psychology, 20(6), 677-697. Woods, D. W., Miltenberger, R. G., & Flach, A. D. (1996). Habits, tics, and stuttering: Prevalence and relation to anxiety and somatic awareness. Behavior modification, 20(2), 216-225. Srihari, S. N., Cha, S. H., Arora, H., & Lee, S. (2002). Individuality of handwriting. Journal of forensic science, 47(4), 1-17.
Why do we do what we do? The age-old question of psychology. While it's certainly true that we are who we are because of our experiences and our nature, the little things matter, too. As famed American author, writer, and businessman Stephen Covey once said, “Our character is basically a composite of all our habits.” Our habits play a crucial role in how we think, feel, and act on a daily basis. So, we've made this video as a personality test to help you understand yourself better! If you enjoyed this video and want to learn more about what something says about you, we also recently posted a video on what your sleeping position says about you: https://youtu.be/x9flq3vb9JU Writer: Chloe Avenasa Script Editor: Isadora Ho Script Manager: Kelly Soong VO: Amanda Silvera (www.youtube.com/amandasilvera) Animator: Karen Fong YouTube Manager: Cindy Cheong Kar, A. K., & Kar, A. K. (2017). How to walk your talk: effective use of body language for business professionals. IUP Journal of Soft Skills, 11(1), 16. Hall, P. M., & Hall, D. A. S. (2003). The handshake as interaction. Semiotica, 45(3-4), 249-264. Holtgraves, T. (2011). Text messaging, personality, and the social context. Journal of research in personality, 45(1), 92-99. Goldberg, L. R., & Strycker, L. A. (2002). Personality traits and eating habits: The assessment of food preferences in a large community sample. Personality and individual differences, 32(1), 49-65. Furnham, A. (1999). The saving and spending habits of young people. Journal of economic Psychology, 20(6), 677-697. Woods, D. W., Miltenberger, R. G., & Flach, A. D. (1996). Habits, tics, and stuttering: Prevalence and relation to anxiety and somatic awareness. Behavior modification, 20(2), 216-225. Srihari, S. N., Cha, S. H., Arora, H., & Lee, S. (2002). Individuality of handwriting. Journal of forensic science, 47(4), 1-17.
Le storie, indipendentemente dalla loro provenienza, sono costruite attorno a personaggi che seguono regole e strutture ricorrenti. Ogni personaggio, ogni narrazione, è legato a temi e strutture linguistiche specifiche che si manifestano ripetutamente, formando dei modelli. Ed è proprio qui che entra in gioco la semiotica, dedicandosi all'analisi minuziosa di queste strutture profonde presenti in ogni racconto.
Iacopo Cellini"Il grande libro dei quiz sulla mitologia"Newton Comptonwww.newtoncompton.com500 domande e risposte per mettere alla prova la tua conoscenza su dèi, eroi e leggende dell'antica Grecia e dell'antica RomaQuanti sono gli dèi olimpici? Come si chiama l'animale magico addomesticato da Bellerofonte? Chi tagliò la testa di Medusa? Durante la guerra di Troia, per quale fazione parteggiava il dio Poseidone? E quali dèi compongono la cosiddetta Triade Capitolina? Pensiamo di conoscere tutto della mitologia classica, ma la verità è che si tratta di un universo vastissimo, ricco di storie che si intrecciano e fitte genealogie. Parentele, rivalità, smisurate passioni e gesta gloriose costituiscono i singoli tasselli attraverso cui ricomporre un mosaico affascinante, in grado di appassionare grandi e piccini. In questo volume sono raccolte cinquecento domande e risposte, ideate per mettersi alla prova, giocando da soli o in compagnia. Ogni quesito rappresenta l'occasione perfetta per approfondire le storie più o meno note della mitologia greca e romana. Preparatevi a una sfida epica!Dall'autore del libro-enigma Il gioco di Andromeda, per settimane in testa alle classifiche italiane.Iacopo CelliniÈ nato a Barga, in provincia di Lucca, nel 1990, ed è cresciuto a Piombino. Ha conseguito una Laurea sulla Semiotica dell'Enigma presso l'Università di Bologna. Nel 2018 crea il blog Enigmatopia, punto di riferimento italiano per gli appassionati di riddle online. La Newton Compton ha pubblicato il “romanzo-enigma” Il gioco di Andromeda, che è diventato un caso editoriale, L'enigma dello zodiaco, Delitti e misteri da risolvere in vacanza, Il grande libro dei quiz sulla mitologia e Gioca con il lupo, la cicala, la formica e tutte le favole degli animali.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
La semiotica, la scienza che indaga i segni e i significati, ha profonde radici nella teoria dei codici. Ma che cosa rende così affascinante questa materia apparentemente complicata? La risposta risiede in ogni storia che ci circonda e che continua a essere raccontata.
Paolo Virno"Avere o essere?"Festival Filosofiawww.festivalfilosofiaFestival Filosofia, CarpiSabato 16 settembre 2023, ore 15:00Paolo VirnoAvere o essere?Il linguaggio come possesso e non identitàDire che Homo sapiens “ha il linguaggio” significa mettere in rilievo uno scarto tra Homo sapiens e le sue proprietà: quali sono le implicazioni teoretiche e antropologiche di questa non-identità?Paolo Virno ha insegnato a lungo Filosofia del linguaggio presso l'Università degli Studi Roma Tre. Ha insegnato anche Filosofia del linguaggio, Semiotica ed Etica della comunicazione presso le Università di Urbino, Montréal e della Calabria. I suoi studi sono dedicati alla filosofia del linguaggio e all'etica della comunicazione linguistica, in riferimento alle forme di vita e di convivenza della modernità post-fordista, anche in chiave di rivisitazione dell'eredità del materialismo storico e del pensiero di Karl Marx, mettendo in relazione questioni filosofiche e problemi socio-politici all'interno di un'ampia interpretazione del moderno, che vede sempre al centro la questione antropologica del linguaggio (attraverso Ferdinand de Saussure, Émile Benveniste, Ludwig Wittgenstein). È stato co-fondatore della rivista d'analisi politico-sociale “Metropoli”. Tra le sue pubblicazioni: Quando il verbo si fa carne. Linguaggio e natura umana (Torino 2003); Scienze sociali e “natura umana”. Facoltà di linguaggio, invariante biologico, rapporti di produzione (Catanzaro 2003); Motto di spirito e azione innovativa. Per una logica del cambiamento (Torino 2005); E così via, all'infinito. Logica e antropologia (Torino 2010); Convenzione e materialismo. L'unicità senz'aura (Roma 2011); Saggio sulla negazione. Per un'antropologia linguistica (Torino 2013); L'idea di mondo. Intelletto pubblico e uso della vita (Macerata 2015); Avere. Sulla natura dell'animale loquace (Torino 2020); Dell'impotenza. La vita nell'epoca della sua paralisi frenetica (Torino 2021); Negli anni del nostro scontento. Diario della controrivoluzione (Milano 2022); Grammatica della moltitudine. Per un'analisi delle forme di vita contemporanee (Roma 2001, 2014, 2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensaewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Gabriele Marino, Bruno Surace"Tik Tok"Capire le dinamiche della comunicazione ipersocialHepli Editorehttps://hoeplieditore.itIl primo saggio italiano dedicato a TikTok esplora finalmente a fondo questo nuovo universo comunicativo e culturale, tra rigore accademico e scrittura divulgativa, analisi scientifica e sguardo da insider.Il testo propone un inquadramento teorico scritto pensando oltre le rigide griglie del linguaggio specialistico e arricchito da uno sguardo interdisciplinare (sociologia, media studies, semiotica, linguistica). I capitoli presentano una suddivisione tematica: i formati e i generi audiovisivi, il sound e la musica, la moda e i personaggi, la lingua e il gergo, la sessualità e le modalità di autorappresentazione. Il volume si rivolge a quanti vogliano comprendere TikTok al di là del suo funzionamento tecnico e della sua monetizzabilità, approcciandolo come oggetto culturale a 360 gradi: professionisti della comunicazione e del marketing, studiosi e studenti dei corsi di comunicazione, creativi e content creator.Gabriele Marino, semiologo, laurea a Palermo e dottorato a Torino, si è occupato principalmente di musica, comunicazione online, progettazione e marketing digitale, lavorando in università, istituti di design, di ricerche di mercato e aziende private. Tra le sue pubblicazioni: il saggio sul giornalismo musicale Britney canta Manson e altri capolavori (Crac, 2011) e la curatela del numero di “Lexia” dedicato alla Viralità online (n. 25-26/2016, 2017; con Mattia Thibault). Attualmente è assegnista di ricerca presso l'Università di Torino. https://gabrielemarino.itBruno Surace è dottore di ricerca in Semiotica e media presso l'Università degli studi di Torino, Assegnista di Ricerca Post-Doc presso FACETS (Face Aesthetics in Contemporary E-Technological Societies), Professore a contratto di Semiotica e di Cinema e Comunicazione Audiovisiva presso l'Università di Torino e docente presso il Collegio Interuniversitario Renato Einaudi. È membro del CIRCe, di AISS, di CUC (Consulta Universitaria Cinema). È autore della monografia Il destino impresso. Per una teoria della destinalità nel cinema (Torino, Kaplan 2019), e co-curatore dei volumi I discorsi della fine – Catastrofi, disastri, apocalissi (Aracne 2018, assieme a Vincenzo Idone Cassone e Mattia Thibault) e The Waterfall and the Fountain. Comparative Semiotic Essays on Contemporary Arts in China (Aracne 2019, assieme a Massimo Leone e Jun Zeng). Ha pubblicato articoli su diverse riviste semiotiche e di teoria cinematografica peer reviewed, così come capitoli di libro. Ha partecipato come relatore a numerose conferenze in Italia, in Europa, in Cina e negli Stati Uniti. Nel tempo libero coccola il suo gatto. https://brunosurace.itIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Gianluca Gatta ha letto questa settimana FRAMMENTI DI UN DISCORSO AMOROSO di Roland Barthes, un saggio costruito come una mappa mentale delle parole che descrivono la relazione amorosa passionale. Un percorso senza entrata né uscita dove potersi rispecchiare e ritrovare il senso della propria esperienza sentimentale.
Claudio Calò"Memoria Festival"Memoria Festival, Mirandola"La sfilata di moda come opera d'arte"Sabato 1° ottobre 2022, ore 11:00Con Claudio Calò e Marco BelpolitiGli stilisti sono considerati artisti, innovatori, e senza dubbio esistono capi d'alta moda che meriterebbero di essere esposti in una galleria: perché, allora, non considerare le stesse sfilate come opere d'arte? È la proposta dell'esperto di comunicazione di moda Claudio Calò, che ne discute con lo scrittore e critico letterario Marco Belpoliti, alla ricerca di canoni e nuove definizioniClaudio Calò si è laureato in semiotica della pittura all'Università Cattolica. Si è occupato di comunicazione di moda con incarichi presso Ralph Lauren a Ginevra ed Emilio Pucci a Firenze. Quindi assume la direzione globale della comunicazione del gruppo Armani a Milano. Oggi è consulente strategico per alcuni marchi come Umit Benan e insegna comunicazione presso i master di Fashion Promotion, Communication & Media e Fashion & Luxury Brand Management dell'Istituto Marangoni di Firenze. Ha collaborato con “Lampoon” e “Vogue Italia”. Per Einaudi ha pubblicato La sfilata di moda come opera d'arte (2022)Claudio Calò"La sfilata di moda come opera d'arte"Einaudi EditoreGuardare, guardarsi, essere guardati… Che cos'è davvero una sfilata di moda? Aggancia, su un suo palcoscenico “unico”, l'arte, il cinema, il teatro, la danza, la fotografia, il simbolo e il racconto, la politica persino e l'informazione. E legge ininterrottamente il mutare della contemporaneità, ovvero non finisce mai di rispondere alla domanda di tutti e di ognuno: «Chi davvero siamo diventati, ora?» Moda e sfilata di moda («È un po' come se la sfilata – Miuccia Prada ne conviene – fosse la mostra per il mondo dell'arte») sono riti sociali esclusivi, certo, ma le risposte che tentano ci riguardano tutti, in modo emotivo, spettacolare, leggero, splendidamente inutile. «Una sfilata di moda è uno spettacolo, è intimità, è intensità. Ed è completamente senza significato: perciò ha tanto successo», dice René Célestin, fondatore di una delle maggiori case di produzione di sfilate. Ma in ballo c'è sempre il significato della modernità, ed è per questo che, da Baudelaire in poi, se ne occupano fra gli altri anche Walter Benjamin, Roland Barthes, Jean Baudrillard… Claudio Calò ne ha uno sguardo dall'interno, che è ad un tempo in presa diretta e critico. Ci racconta di Giorgio Armani, di John Galliano, di Ralph Lauren, di Karl Lagerfeld, di Gianni Versace, di Alexander McQueen o di Antonio Marras come delle supermodel degli anni '90, e ci conduce per mano dalle vere e proprie bambole che venivano usate nel Settecento in Francia per far conoscere la moda di corte in provincia, fino agli spettacoli planetari e virtuali – avatar al posto di modelle al posto di bambole… – attraverso cui la moda ha dovuto evolversi, spinta fra l'altro dalla pandemia a trovare un nuovo equilibrio e forse una nuova forma. Calò la chiama transmoda: una moda «orizzontale e decentralizzata, veloce e atomizzata, ironizzante e collaborativa». Attraverso scenari planetari e racconti di singoli eventi o incidenti raccolti spesso dalla viva voce dei protagonisti – come la storia del termine mannequin o il segreto della camminata di Naomi Campbell – Calò disegna l'affresco di quel mondo sconosciuto che è sotto gli occhi di tutti.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Chi non si è innamorato di almeno una colonna musicale di un film (generalmente le chiamiamo “colonne sonore”, ma è un'imperfezione: la colonna sonora, infatti, è l'insieme sonoro di una pellicola: voci, rumori, ecc.)? A volte non ce ne rendiamo conto, ma il nostro coinvolgimento nella narrazione di una pellicola cinematografica è, per buona parte, dovuto proprio alla colonna musicale che accompagna le immagini sullo schermo. Se il film che guardiamo ci commuove, ci diverte o ci terrorizza è fuori di dubbio che la responsabilità è, per buona parte, imputabile anche alle musiche (commoventi, divertenti o terrorizzanti) che stiamo ascoltando mentre scorrono le immagini.Ennio Morricone, Nino Rota, Nicola Piovani, Johm Williams, Ryuichi Sakamoto, Armando Trovajoli, Vangelis, Micheael Nyman, Henry Mancini, Bernard Hermann, Charlie Chaplin, Riz Ortolani, Piero Piccioni, Alessandro Cicognini, Yann Tiersen sono alcuni tra i musicisti più importanti che hanno scritto, insieme a sceneggiatori, registi, attori e tecnici, la storia del cinema.Scrivere musica per il cinema è però un'arte, un'arte che deve tener conto di innumerevoli aspetti, non certamente ultimo il nostro cervello che, ascoltando musica, ha reazioni diverse tra loro proprio in base alle sonorità che ascolta.Nicola Dusi, docente di Semiotica del cinema, Roberto Calabretto, docente di “Musica negli audiovisivi”, Mauro Casadei Turoni Monti, musicologo, docente di Pedagogia e didattica della musica, Bruno Bigoni, regista e docente di “Cinema Tv e New Media”, Stefano Fonzi, compositore, arrangiatore e direttore d'orchestra specializzatosi in musiche per film al Berklee College of music di Boston, Alice Mado Proverbio, docente di psicobiologia e psicologia fisiologica all'università di Milano Bicocca e autrice del volume “Neuroscienze cognitive della musica” e Paolo Enrico Archetti Maestri del gruppo YoYo Mundi, gruppo i cui membri sono stati giudicati “Maestri della composizione di musiche per film muti”, ci guideranno in un breve, ma interessante viaggio nel mondo misterioso e affascinante delle musiche cinematografiche.
Chi non si è innamorato di almeno una colonna musicale di un film (generalmente le chiamiamo “colonne sonore”, ma è un'imperfezione: la colonna sonora, infatti, è l'insieme sonoro di una pellicola: voci, rumori, ecc.)? A volte non ce ne rendiamo conto, ma il nostro coinvolgimento nella narrazione di una pellicola cinematografica è, per buona parte, dovuto proprio alla colonna musicale che accompagna le immagini sullo schermo. Se il film che guardiamo ci commuove, ci diverte o ci terrorizza è fuori di dubbio che la responsabilità è, per buona parte, imputabile anche alle musiche (commoventi, divertenti o terrorizzanti) che stiamo ascoltando mentre scorrono le immagini.Ennio Morricone, Nino Rota, Nicola Piovani, Johm Williams, Ryuichi Sakamoto, Armando Trovajoli, Vangelis, Micheael Nyman, Henry Mancini, Bernard Hermann, Charlie Chaplin, Riz Ortolani, Piero Piccioni, Alessandro Cicognini, Yann Tiersen sono alcuni tra i musicisti più importanti che hanno scritto, insieme a sceneggiatori, registi, attori e tecnici, la storia del cinema.Scrivere musica per il cinema è però un'arte, un'arte che deve tener conto di innumerevoli aspetti, non certamente ultimo il nostro cervello che, ascoltando musica, ha reazioni diverse tra loro proprio in base alle sonorità che ascolta.Nicola Dusi, docente di Semiotica del cinema, Roberto Calabretto, docente di “Musica negli audiovisivi”, Mauro Casadei Turoni Monti, musicologo, docente di Pedagogia e didattica della musica, Bruno Bigoni, regista e docente di “Cinema Tv e New Media”, Stefano Fonzi, compositore, arrangiatore e direttore d'orchestra specializzatosi in musiche per film al Berklee College of music di Boston, Alice Mado Proverbio, docente di psicobiologia e psicologia fisiologica all'università di Milano Bicocca e autrice del volume “Neuroscienze cognitive della musica” e Paolo Enrico Archetti Maestri del gruppo YoYo Mundi, gruppo i cui membri sono stati giudicati “Maestri della composizione di musiche per film muti”, ci guideranno in un breve, ma interessante viaggio nel mondo misterioso e affascinante delle musiche cinematografiche.
Anna Maria Lorusso"Festival Filosofia"https://www.festivalfilosofia.it/Festival Filosofia, ModenaDomenica 18 settembre 2022, ore 21:00Lezione Magistrale di Anna Maria Lorusso"Sdegno"Tra scandalo etico e sensazionalismoIn che modo lo sdegno è disposizione attivatrice nei confronti dell'ingiustizia, in particolare nel caso di immagini ad alto impatto?Anna Maria Lorusso insegna Semiotica presso l'Università di Bologna. Dal 2017 al 2020, è stata Presidentessa dell'Associazione Italiana di Studi Semiotici. È stata inoltre visiting professor negli Stati Uniti, in Cile, in Australia, in Canada e in Argentina. Si occupa di memoria ed eredità culturale, di narratologia e narrazioni sociali, delle forme di “popolarizzazione” della storia, attraverso i diversi media. Tra le sue opere recenti: Semiotica del testo giornalistico (con P. Violi, Roma-Bari 2004); Metafora e conoscenza (Milano 2005); La trama del testo. Problemi, analisi, prospettive semiotiche (Milano 2006); Umberto Eco. Temi, problemi e percorsi semiotici (Roma 2008); Semiotica della cultura (Roma-Bari 2010); Postverità. Fra reality tv, social media e storytelling (Roma-Bari 2018); L'utilità del senso comune (Bologna 2022).Anna Maria Lorusso"L'utilità del senso comune"Il Mulino Editorehttps://www.mulino.it/Sedimentato spesso in forme di espressione privilegiate come i modi di dire, i proverbi o la pubblicità, il senso comune è un patrimonio di sapere condiviso dalla comunità, un insieme di credenze e valori ritenuti così scontati da sembrare una sorta di conoscenza sommaria e degradata. Ma che ne è oggi del senso comune e del suo parente stretto, il buon senso? Quale utilità hanno o possono avere nella stagione dei terrapiattisti e dei no vax? Sempre al confine tra ovvietà e saggezza, il senso comune ha tuttora un posto centrale, perché filtra la lettura della realtà secondo schemi radicati nella nostra cultura, offre gerarchie di valori che possono farsi norma e misura del sentire e del fare, induce a riconoscersi in una dimensione interpersonale che istituisce soggettività collettive capaci di nutrire il senso di appartenenza.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Iacopo Cellini"Il gioco di Andromeda"Romanzo enigma. Il primo puzzle letterario italianoNewton Compton Editorihttps://www.newtoncompton.com/Il testo ha la forma del diario del paziente di un noto manicomio criminale, un ex professore universitario accusato dell'omicidio della figlia, Andromeda.Le pagine apparentemente non hanno significato, ma in realtà contengono indicazioni fondamentali per ricostruire l'ordine in cui sono state scritte e capire come siano andate davvero le cose.Il paziente è stato affidato a una psichiatra che durante la terapia prova a interrogarlo, senza ottenere risultati apprezzabili; si è chiuso in un silenzio maniacale e si guarda attorno con aria assente.Con il passare del tempo la dottoressa, però, si affeziona al paziente, convinta della sua innocenza. È infatti proprio lei che, ispezionando la sua stanza, ha trovato quelle pagine sconclusionate. Colpita da quel ritrovamento e intenzionata a scoprire la verità, inizia la lettura cercando di mettere in sequenza i tasselli della storia.Molti sono i riferimenti alla cultura occidentale, specialmente a quella letteraria e mitologica, vere passioni del paziente.Per ricostruire la consecutio temporum del testo bisogna rintracciare gli elementi, ovviamente criptati, che attengono ad avvenimenti importanti della storia italiana e dell'Occidente.Nel dettaglio, quelli che a prima vista sembrano i deliri di un folle in realtà sono indizi, e contengono le chiavi per la soluzione dell'enigma.Il solo e unico libro puzzle italianoOgni capitolo è una pagina del diario del professore accusato dell'omicidio della figlia Andromeda.L'ordine delle pagine è andato perduto…Trova la giusta sequenza e scopri il colpevole!Saprai risolvere l'enigma per primo?Partecipa al concorso per vincere libri dal catalogo Newton Compton per un valore di 500€. Per ulteriori dettagli consulta il regolamento.https://www.newtoncompton.com/files/events/REGOLAMENTO_IL_GIOCO_DI_ANDROMEDA.pdfIacopo Cellini nasce a Barga, in provincia di Lucca, nel 1990. Il suo amore per enigmi e indovinelli risale alla sua infanzia, quando con il padre si cimentava nella risoluzione dei celebri cruciverba di Bartezzaghi sulla Settimana Enigmistica. La passione si trasforma in oggetto di studio durante il periodo universitario e culmina in una Laurea sulla Semiotica dell'Enigma presso l'Università di Bologna. Nel 2018 crea il blog di Enigmatopia, punto di riferimento italiano per gli appassionati di riddle online, dove affronta argomenti legati al mondo enigmistico e crea egli stesso terribili rompicapo interattivi. A volte firma i suoi giochi con lo pseudonimo “Novantanove” (il significato di questo nome è anch'esso un indovinello).Il gioco di Andromeda, “romanzo-enigma” che unisce elementi di narrativa tradizionale a meccanismi di risoluzione ludici, è la sua prima opera.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Torna la rubrica filosofica, questa volta tutta semiotica! Con noi Bruno Surace (http://www.brunosurace.it/pubblicazioni/), docente di Cinema a Comunicazione Audiovisiva a Torino, per parlare del problema dell'enunciazione filmica. Se nella semiotica "classica" la nozione di enunciazione serviva per rispondere alla domanda: "di chi è il punto di vista del testo?" nel cinema - da Metz in poi - la faccenda si complica. Passeremo da Barthes a "Rashomon" di Kurosawa, con alcune note sul found footage Articoli e libri citati o utilizzati: B. Surace, "Semiotica degli sguardi e dei metalivelli nell'enunciazione filmica come problema interpretativo", 2020 B. Surace, "Lo strano caso di Ugo Volli e Akira Kurosawa", 2019 C. Paolucci, "Persona. Soggettività nel linguaggio e semiotica dell'enunciazione", Bompiani 2020 C. Metz, "L'enunciazione impersonale o il luogo del film", ESI 1995 U. Eco, "I limiti dell'interpretazione", Bompiani 1990 Partecipanti: Dario Denta Bruno Surace (Ospite) Spotify: https://open.spotify.com/show/2QtzE9ur6O1qE3XbuqOix0?si=mAN-0CahRl27M5QyxLg4cw Apple Podcasts: https://podcasts.apple.com/it/podcast/salotto-monogatari/id1503331981 Google Podcasts: https://www.google.com/podcasts?feed=aHR0cHM6Ly9hbmNob3IuZm0vcy8xNmM1ZjZiNC9wb2RjYXN0L3Jzcw== Logo creato da: Massimo Valenti Sigla e post-produzione a cura di: Alessandro Valenti / Simone Malaspina Per il jingle della sigla si ringraziano: Alessandro Corti e Gianluca Nardo
Primo appuntamento di "Intelligence delle cose" con Massimo Di Lecce e il Prof.Marco Santarelli, docente di Semiotica e Intelligence.
Chris interviews Dr. Janny H. C. Leung from the University of Hong Kong. Contacts: haswell247@gmail.com, LostInCitations@gmail.com
Annarosa Mattei"Sogno notturno a Roma"(1871 - 2021)La Lepre Edizionihttps://lalepreedizioni.com/Sogno notturno a Roma racconta i traumi subiti dalla città, proclamata capitale del Regno d'Italia nel 1871, attraverso una ricognizione notturna dei luoghi più devastati dalle demolizioni e dalle ristrutturazioni attuate a partire da quell'anno fatale. Cinque personaggi, non tutti umani, compiono insieme un cammino nel cuore di Roma, al di fuori del tempo reale, lungo un percorso che parte da piazza Venezia e ritorna, dopo un ampio giro, a via dei Fori Imperiali. Attraverso dialoghi e digressioni storiche si esplorano così i vuoti urbani creati nella convinzione di “risanare” Roma e farne una città moderna. Si racconta come, nonostante le più autorevoli proteste, sia stata demolita un'enorme area intorno al Campidoglio di incomparabile pregio storico e artistico, comprendente gran parte dei più antichi rioni, quali Campitelli, Pigna, Trevi, Monti, con tutte le loro reciproche connessioni. Una grave ferita alla comunità storica che ha fatto di Roma una città unica al mondo.AnnarosaMattei vive e svolge a Roma le sue attività. Semiotica, teoria della letteratura, movimenti e generi dell'Ottocento e del Novecento italiani sono alcuni percorsi della sua ricerca. Collabora con la pagina culturale del Messaggero.Ha pubblicato negli Oscar Mondadori tre romanzi: Una ragazza che è stata mia madre, 2005; L'archivio segreto, 2008; Il sonno del Reame, 2013. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
¿Cómo crear un mensaje de peligro que perdure y sea entendible por más de 10.000 años?
¡Ya disponible el primer episodio de la segunda temporada de Ludens! Esta vez hablamos con Clara Fernández Vara (@clarafv) sobre la situación de la comunidad de Game Studies en español, videojuegos e interpretación en múltiples sentidos, y muchas otras cosas.- [Libro] Clara Fernández-Vara, An Introduction to Game Analysis (segunda edición) - https://www.routledge.com/Introduction-to-Game-Analysis/Fernandez-Vara/p/book/9780815351849- [Web] NYU Game Center - https://gamecenter.nyu.edu- [Curso universitario] Curso de Experto Universitario en Game Studies - http://diseñoynarracionvideojuegos.es/page1.html- [Web] Primer Congreso de DiGRA España - https://videojocs.tecnocampus.cat/digraes21/- [Conversación] Trayectorias transatlánticas | Clara Fernández-Vara: "La vida es (video) juego" - https://www.youtube.com/watch?v=Hb0SvHtmEXs- [Juego de mesa] Betrayal Legacy - https://boardgamegeek.com/boardgame/240196/betrayal-legacy- [Web] Disco Elysium - https://zaumstudio.com/#disco-elysium- [Libro] Mia Consalvo y Chris Paul, Real Games - https://mitpress.mit.edu/books/real-games- Créditos del tema introductorio: Ryan Andersen - https://freemusicarchive.org/music/Ryan_Andersen
Analizzare Tolkien narratore nelle sue opere principali. Conduce la puntata Linda Dallolio Simone Claudiani Giulia Farinelli. Ospiti della Puntata Giuseppe Scattolini Marco Dall'armellina Virginia Cavalli Martino Cardani.
Episodio 045 Félix Gil - Socio antropología y Arquitectura Nace en el último quinquenio del siglo pasado en marzo de 1958 en el extranjero, es decir en la parroquia la Candelaria en Caracas, ya que era la parroquia que más inmigrantes poseía (italianos, portugueses, españoles, árabes, entre muchos otros y era considerada como un país de inmigrantes europeos a lo interno de la ciudad. Graduado en la UCV como Antropólogo de la Facultad de Ciencias Económicas y Sociales FACES en 1988. Asistente investigador museo del hombre UCV, asistente investigador fundación la Salle, museo de Ciencias Naturales de Caracas. Investigador Instituto venezolano de Investigaciones Científicas Depto. de Arqueología IVIC. Investigador Museo Antropológico de Quibor, Jefe de Investigaciones Instituto de Antropología Miguel Acosta Saignes, Docente pre y post grado UCV, Pedagógico de Barquisimeto, UCLA, Universidad Politécnica Territorial Andrés Eloy Blanco UPTAEB, Universidad Simón Rodríguez, Universidad Yacambu. Su Interés fundamental, es estudiar los códigos identitarios y activos socioculturales originarios venezolanos desde tiempos ancestrales hasta nuestra actualidad, a través de la arquitectura, la historia, la antropología, la filosofía, la sociología, las artes. Instagram: gfelixalbertoTwitter: @saruro1958Linked in: Felix GilFacebook: Félix Alberto Gil Correos: saruro1958@gmail.com / saruro1958@yahoo.com MUSICA INTROWritten by Alexander Nakarada. Motivational, investigating and driving electronic track. This music is available for commercial and non-commercial purposes MUSICA OUTRO Written by Kevin MacLeod. You know those lines on the highways? If you go exactly 70 miles per hour in the US, the lines will match up perfectly with this piece. I did the math. The actual tempo of this piece is 102.65 beats per minute. This music is available for commercial and non-commercial purposes.
Di nuovo un ospite d'eccezione: Nicola Dusi, professore di Semiotica dei media e linguaggi intermediali all'Università di Modena e Reggio Emilia. Con lui parleremo di traduzione intersemiotica, cercando di capire cosa si intende per "adattamento cinematografico", spaziando dai rapporti tra cinema e letteratura alla linguistica, da Godard a Lotman. Partecipanti: Dario Denta Nicola Dusi (ospite) Logo creato da: Massimo Valenti Sigla e post-produzione a cura di: Alessandro Valenti / Simone Malaspina Per il jingle della sigla si ringraziano: Alessandro Corti e Gianluca Nardo
3 giugno 2021 - L'applicazione dell'intelligenza artificiale nella ricerca estetica trasforma l'arte visiva in un'arte performativa in cui le figure degli attori umani sono sostituiti da agenti artificiali intelligenti in grado di dialogare con altri attori, umani o non-umani, attraverso il linguaggio naturale, i gesti e l'espressività del volto. Le tecnologie dell'intelligenza artificiale possono anche essere utilizzate per simulare il processo percettivo che induce il cervello ad elaborare, a livello subcosciente, stimoli sensoriali indefiniti, casuali e privi di significato e ad interpretarli come fenomeni concreti e reali dotati di senso. Questi fenomeni intrapsichici sono sempre stati motivo di ispirazione per gli artisti, sin dalla più remota antichità: gli artisti-sciamani li usano per infondere maggiore realismo nelle figure degli animali che disegnano sulle rocce, Andrea Mantegna li rappresenta per dispiegare articolati schemi narrativi o per mettere in scena complessi apparati iconografici e Leonardo Vinci li analizza nel suo Trattato della pittura come modi per ‘aumentare e destare l'ingegno. Il libro evidenzia come alcune scoperte delle neuroscienze acquisiscano coerenza nelle teorie elaborate dalla semiotica interpretativa e mostra perché non si possa dare per scontato, come fa la neuroestetica, che il senso sia sempre inscritto nella percezione stessa e che qualunque altra interpretazione del “dato” sia superflua in quando non arricchisce ulteriormente il suo contenuto semantico. E, similmente, rileva come non sia più accettabile continuare ad analizzare i fenomeni iconici con gli strumenti della psicologia della gestalt come fa la semiotica visiva greimasiana. La relazione che unisce, oppone e disgiunge il discorso dell'arte con quello del design è osservata all'interno di un campo semantico ed è utilizzata per intersecare l'analisi delle neuroscienze con quella della semiotica. Letture di neurosemiotica tra arte e design ridefinisce l'arte elettronica (net art, cybernetic art, new media art…), come una forma di ingegnerizzazione del processo semiotico attuata per generare fenomeni estetici. Rocco Antonucci è ricercatore e docente di Semiotica visiva all'Università IULM di Milano. Ugo Volli è professore emerito di Semiotica all'Università di Torino. Vittorio Gallese è neuroscienziato all'Università degli Studi di Parma Matteo Laffranchi è Robotics Technologist all'IIT – Istituto Italiano di Tecnologia
Il 13 maggio 1981 in piazza San Pietro il killer turco Ali Agca attentò alla vita di Papa Giovanni Paolo II. Nel 40° anniversario dell'attentato proponiamo un approfondimento avvalorato dal rapporto speciale che il nostro ateneo ha avuto con Papa Wojtyla soprattutto attraverso il Policlinico Gemelli della sede di Roma. Uno degli aspetti che vogliamo affrontare è la comunicazione, non solo di quel drammatico evento, ma più in generale dei cattolici e della Chiesa. Lo facciamo con Armando Fumagalli, direttore del master “International Screenwriting and production” e docente di Semiotica del nostro ateneo che nel 2015 ha scritto il libro “La comunicazione della Chiesa in uscita. Riflessioni e proposte” edito da Vita e Pensiero.
Welcome back!En este nuevo episodio se fondeo sobre American Gods, tanto la serie como el libro, junto con el increíble libro de Circe de Madelline Miller, y mucho más. El tema predilecto fue hablar de la semiótia en estos. Se puso buenísisisisimo y no te lo quieres perder. Nuestra invitada de honor fue una de mis maestras favoritas de la universidad: Coppelia Yañez, especialista en semiótica aplicada y autora del Podcast "Neurona Random". Tomen su bebida de preferencia y ¡salud!
Celebriamo la nascita di Vittoria, la figlia di Chiara Ferragni e Fedez. Alzi la mano chi non ha notato, nelle prime social foto, la tutina abbinata al pigiama, tono su tono e brand su brand, della piccola di casa Ferragnez e della sua mamma.Per "Contaminazioni" - il gesto "V", creato con indice e medio, e i suoi significati in giro per il mondo.Per "Geniale!": la campagna vincente di Victoria's Secret con le modelle plus size. https://it.victoriassecret.com/it/vs/newarrivals/swimwear?scroll=true&filter=size%3AXL&orderBy=REC
Intervistiamo Emanuele Atturo che ci parla degli studi e della laurea in Semiotica, gli inizi e le prime collaborazioni, del ruolo come capo-redattore all'Ultimo Uomo, di podcast con Fenomeno, La Riserva e Pendolino, del racconto sportivo, del ruolo del giornalismo sportivo e molto altro.Trascrizione, domande bonus e link citati nella puntata: https://giornalistialmicrofono.it/emanuele-atturo/Tramite PayPal puoi sostenere Giornalisti al Microfono con la somma che preferisci e che puoi donarci: http://bit.ly/SostieniGiornalistialMicrofonoIl sito web: https://giornalistialmicrofono.it/
Fashion is a system that organises most of our lives. In this episode, Anuja Pradhan and Alev Kuruoglu talk about fashions impact through mass media, and fashion as a system of distinction as well as its ethical contentions.Notes, links and references for this episode:Our Guest Erika's Research:Kuever, E. (2014). Mapping the Real and the False: Globalization and the Brand in Contemporary China. In Consumer Culture Theory. Emerald Group Publishing Limited.Kuever, E. (2019). “If the People Do Not Raise the Issue, the Officials Will Not Investigate”: Moral Citizenship among China's Fake-Fighters. Journal of Current Chinese Affairs, 48(3), 360-380.Kuever, E. (2019). Moral imaginings of the market and the state in contemporary China. Economic Anthropology, 6(1), 98-109.Fashion, Identity, Distinction, Desire etc - Some Fundamentals:Simmel, G. (1957[1903]). Fashion. American journal of sociology, 62(6), 541-558.Benjamin, W. (1935). The Work of Art in the Age of Mechanical Reproduction, 1936.Belk, R. W., Ger, G., & Askegaard, S. (2003). The fire of desire: A multisited inquiry into consumer passion. Journal of consumer research, 30(3), 326-351.Davis, F. (2013). Fashion, culture, and identity. University of Chicago Press.Rocamora, A. (2002). Fields of fashion: Critical insights into Bourdieu's sociology of culture. Journal of Consumer Culture, 2(3), 341-362.Fashion & Migrant / Minority Subjects:Ger, G. (1998). Constructing immigrant identities in consumption: appearance among the Turko-Danes. ACR North American Advances.Kjeldgaard, D., & Askegaard, S. (2006). The glocalization of youth culture: The global youth segment as structures of common difference. Journal of consumer research, 33(2), 231-247.Kjeldgaard, D. (2003). Youth identities in the global cultural economy: central and peripheral consumer culture in Denmark and Greenland. European Journal of Cultural Studies, 6(3), 285-304.Sandikci, Ö., & Ger, G. (2010). Veiling in style: how does a stigmatized practice become fashionable?. Journal of Consumer Research, 37(1), 15-36.Vihalemm, T., & Keller, M. (2011). Looking Russian or Estonian: young consumers constructing the ethnic “self” and “other”. Consumption Markets & Culture, 14(3), 293-309.Fashion and TV:Andò, R. (2015). Fashion and fandom on TV and social media: Claire Underwood's power dressing. Critical Studies in Fashion & Beauty, 6(2), 207-231.Attwood, F. (2005). Fashion and passion: Marketing sex to women. Sexualities, 8(4), 392-406.Kuruc, K. (2008). Fashion as communication: A semiotic analysis of fashion on ‘Sex and the City'. Semiotica, 2008(171), 193-214.Behind the Seams, The Secret Language of Sitcom Fashion: https://www.youtube.com/watch?v=5rEuh2RfQrYFast Fashion and its Discontents:Brooks, A. (2019). Clothing poverty: The hidden world of fast fashion and second-hand clothes. Zed Books Ltd..Crewe, L. (2017). The geographies of fashion: Consumption, space, and value. Bloomsbury Publishing.Taplin, I. M. (2014). Who is to blame? A re-examination of fast fashion after the 2013 factory disaster in Bangladesh. Critical perspectives on international business.Fashion & Social Media:Duffy, B. E., & Hund, E. (2015). “Having it all” on social media: Entrepreneurial femininity and self-branding among fashion bloggers. Social Media+ Society, 1(2), 2056305115604337.Scaraboto, D., & Fischer, E. (2013). Frustrated fatshionistas: An institutional theory perspective on consumer quests for greater choice in mainstream markets. Journal of Consumer Research, 39(6), 1234-1257.Veenstra, A., & Kuipers, G. (2013). It is not old‐fashioned, it is vintage, vintage fashion and the complexities of 21st century consumption practices. Sociology Compass, 7(5), 355-365.
Giovanna Cosenza"Cerchi di capire, prof"Un dialogo tra generazionihttps://www.enricodamianieditore.com/“Non ci sono più i giovani di una volta”, lamentano in molti. Come dire: non ci sono più le mezze stagioni, si stava meglio quando si stava peggio, e compagnia cantante. Invece i giovani di una volta ci sono, eccome. Nel bene e nel male. Basta saperli vedere, ascoltare e riconoscere. In noi e in loro.Di che parliamo, quando parliamo di giovani? Come vivono l'università, il lavoro, le relazioni con gli adulti? Avere vent'anni oggi è così diverso da tanti anni fa?Giovanna Cosenza insegna all'università dal 2000. Attingendo ai suoi canali di comunicazione con gli studenti, dal blog ai social media, dalle mail ai colloqui in studio, racconta incontri e storie che toccano i grandi temi dell'esistenza: amore, amicizie, sogni, lavoro. Ne emerge un ritratto di più generazioni, cresciute tra reiterate crisi economiche e sociali.Oggi sui ventenni circolano molti luoghi comuni: “bamboccioni”, “sdraiati”, “apatici”, “choosy”. Sono stereotipi falsi e dannosi, perché tendono a dividere chi è giovane da chi non lo è. Al contrario, dice Cosenza, le sfide della vita sono state molto più simili, negli ultimi cinquant'anni, di quanto siamo abituati a pensare.Questo libro si rivolge a studenti e docenti, madri e padri, figlie e figli, nonni e nipoti. E lancia un appello: in un'Italia sempre più anziana e stanca, solo un dialogo tra generazioni ci può salvare.Giovanna Cosenza è professoressa ordinaria di Filosofia e Teoria dei linguaggi all'Università di Bologna, dove insegna Semiotica e storytelling, Semiotica dei nuovi media e Semiotica dei consumi. Fra le sue aree di ricerca, ci sono i media digitali, la comunicazione politica e quella commerciale. I suoi ultimi libri, entrambi per Laterza, sono Introduzione alla semiotica dei nuovi media (2014) e Semiotica e comunicazione politica (2018).https://giovannacosenza.wordpress.com/IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Uno dei più grandi, forse il più grande di tutti con il pallone, se n'è andato. Maradona è morto e nella mente di tutti rimangono le sue magie sul campo da calcio. Come possiamo, noi padri, raccontare la figura di questo grande campione ai nostri figli? Federico Taddia e Matteo Bussola, all'interno del programma “I Padrieterni”, lo chiedono a Darwin Pastorin, grande giornalista e autore sportivo. La pandemia continua e fra i più penalizzati ci sono sicuramente i nostri figli, soprattutto coloro che studiano ancora. In questo difficile periodo dobbiamo imparare ad ascoltarli e a dialogare ancor più del solito con loro. Chiediamo consigli a Giovanna Cosenza, professoressa di Semiotica dell'Università Bologna e autrice di “Prof, cerchi di capire: un dialogo tra generazioni”. Per le famiglie più numerose come si sta rivelando questo periodo? Sicuramente non facile, ma è andata anche peggio alla famiglia Silvestri, due genitori e cinque figli: settimane fa sono risultati tutti positivi al Covid-19. Trascorso, per fortuna, il periodo peggiore, ci facciamo raccontare com'è andata da Federico Silvestri, il papà della famiglia. Questi giorni è ricominciata la serie “Il silenzio dell’acqua”, arrivata alla seconda stagione. Giorgio Pasotti, protagonista, ci racconta come ha gestito il rapporto con sua figlia piccola durante le riprese in un periodo così complicato. Chiudiamo la puntata con una bella storia. Pietro Ottino e Ludovico Ottino, rispettivamente padre e figlio, hanno riattivato il mulino storico della loro famiglia per continuare la tradizione lavorativa della loro famiglia. Nostri ospiti, ci raccontano come sta andando.
Uno dei più grandi, forse il più grande di tutti con il pallone, se n'è andato. Maradona è morto e nella mente di tutti rimangono le sue magie sul campo da calcio. Come possiamo, noi padri, raccontare la figura di questo grande campione ai nostri figli? Federico Taddia e Matteo Bussola, all'interno del programma “I Padrieterni”, lo chiedono a Darwin Pastorin, grande giornalista e autore sportivo. La pandemia continua e fra i più penalizzati ci sono sicuramente i nostri figli, soprattutto coloro che studiano ancora. In questo difficile periodo dobbiamo imparare ad ascoltarli e a dialogare ancor più del solito con loro. Chiediamo consigli a Giovanna Cosenza, professoressa di Semiotica dell'Università Bologna e autrice di “Prof, cerchi di capire: un dialogo tra generazioni”. Per le famiglie più numerose come si sta rivelando questo periodo? Sicuramente non facile, ma è andata anche peggio alla famiglia Silvestri, due genitori e cinque figli: settimane fa sono risultati tutti positivi al Covid-19. Trascorso, per fortuna, il periodo peggiore, ci facciamo raccontare com'è andata da Federico Silvestri, il papà della famiglia. Questi giorni è ricominciata la serie “Il silenzio dell’acqua”, arrivata alla seconda stagione. Giorgio Pasotti, protagonista, ci racconta come ha gestito il rapporto con sua figlia piccola durante le riprese in un periodo così complicato. Chiudiamo la puntata con una bella storia. Pietro Ottino e Ludovico Ottino, rispettivamente padre e figlio, hanno riattivato il mulino storico della loro famiglia per continuare la tradizione lavorativa della loro famiglia. Nostri ospiti, ci raccontano come sta andando.
Una volta ha sconvolto una sua studentessa dicendole che l'amore materno è un costrutto culturale. Così come lo è il genere: un insieme di aspettative con cui la società ha vestito ognuno di noi. La sua battaglia è diffondere nuovi modelli culturali che liberino sia gli uomini sia le donne dai ruoli precostituiti.La sua carriera è iniziata grazie alla sua passione per le serie tv e in particolare con "Sex and the city", ma la sua vera dipendenza è un grande classico… La prof fantastica di questo episodio è Federica Turco, insegna Semiotica del gender, la trovate al Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione e al CIRSDe, di cui è responsabile della comunicazione. In questo episodio abbiamo citato:"Tom à la ferme", Xavier Dolan, 2013 / Sigla "Sex and the city", 1998 / "You've got time" ["Orange is the new black" OST], Regina Spektor, 2014 / "Girls just wanna have fun", Chromatics, 2015 / "Respect", Aretha Franklin, 1967
La liturgia cinematográfica nos reúne nuevamente en torno a la obra de Makoto Shinkai, esta vez, para revisar las últimas tres películas de su filmografía y descubrir… Read more "Punto de Giro – Makoto Shinkai, semiotica y folklore parte II"
Il marketer, il creativo e il pubblicitario oggi devono acquisire conoscenze più performanti per sapere creare un prodotto comunicativo efficace e vincente. È importante conoscere e conseguire competenze di semiotica. Ma la sfida è già più alta: conoscere la semiotica digitale.
Gian Paolo Caprettini"Scrivere come sognare"Cartman Edizioniwww.cartmanedizioni.itC'è sicuramente una linea di continuità tra l'osservare, l'immaginare, il sognare e quindi tra la scrittura di commento alla realtà, la narrazione anche autobiografica e la poesia. Scrivere può essere come sognare, se gli orizzonti di riferimento sono attraversati dallo sguardo ma anche dalla memoria, dalla razionalità e dall'intuito, dalla cronaca e dalla fantasia.Il libro propone un modello espressivo ibrido che, seguendo fatti e creando storie, alterna diverse forme letterarie, dimostrando quanto la scrittura possa essere un principio unificante capace di far dialogare aspetti, mondi e soggetti, perché ogni giorno si presenti all'insegna delle energie del pensiero e dell'esperienza. In questa prospettiva “Scrivere come sognare” suggerisce uno strumento utile nella didattica, applicabile laddove si presenti l'esigenza di un percorso innovativo che stimoli dialogo, creatività, empatia.“Si può scrivere soltanto a patto di ricominciare a sognare,prima che il senso svanisca come le piccole onde, a riva, di un lago”.Gian Paolo Caprettini (La Spezia 1948), già professore ordinario, dal 1975 ha insegnato Semiotica nell'Università di Torino dove ha progettato i corsi di laurea in Comunicazione, ha fondato la tv Extracampus e ha diretto il Master di Giornalismo (2009-2013). Tra i suoi numerosi libri: San Francesco, il lupo, i segni (1974, Einaudi), Aspetti della semiotica (1980, Einaudi), Semiologia del racconto (1992, Laterza), Simboli al bivio (1992, Sellerio), Totem e tivù (1994, Marsilio), Segni, testi, comunicazione (1997, Utet Libreria), Dizionario della fiaba italiana (2000, Meltemi), Tutta colpa della tivù (2004, Donzelli), Colpi di testo (2005, ETS). Con Cartman Edizioni ha pubblicato Extracampus. La televisione universitaria (2008), la raccolta di poesie Parole peregrine (2010) e Modernità all'italiana. Origini e forme dello spettatore globale (2012).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it