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Ucraina, Medio Oriente, Siria, migrazione e difesa: le grandi crisi del momento sono state al centro del primo Consiglio Europeo con tutte le istituzioni comunitarie rinnovate, sei mesi dopo le elezioni che hanno modificato il panorama politico dell'UE.Il neopresidente del Consiglio UE Costa ha limitato il vertice a un solo giorno, cercando di orientare la discussione dei 27 su questioni strategiche, evitando così -almeno per ora- divisioni.Con Francia e Germania in piena instabilità politica, la prima a causa di un'Assemblea Nazionale frammentata, la seconda perché già in campagna elettorale, chi governa realmente l'UE? E quali risposte sono arrivate dall'ultimo summit dell'anno?In questo Euroreportage da Bruxelles, Sergio Nava ci porta al cuore delle trattative tra i leader.
Il fragile governo di Michel Barnier è arrivato alla fine: in serata è passata la mozione di sfiducia all'Assemblea Nazionale. Ne parliamo con Paolo Levi, Corrispondente dalla Francia per l'Ansa.Oggi a Milano i funerali di Ramy Elgaml, mentre un testimone avrebbe dichiarato di aver visto l'auto dei carabinieri scontrarsi sullo scooter su cui viaggiava il ragazzo. Ci racconta tutto Marco Oliva, collaboratore di Radio 24 e conduttore di Lombardia Nera su Antenna 3.Patente, tessera sanitaria e Carta Europea della Disabilità da oggi sul portafoglio digitale. Ci facciamo spiegare tutto da Giorgia Dragoni, Direttrice Osservatorio Digital Identity del Politecnico di Milano. Altra serata di Coppa Italia: in campo la Fiorentina sfida l'Empoli. Ci aggiorna il nostro Dario Ricci.
La crisi dell'Ancien Regime, i cui motivi antichi e profondi abbiamo esaminato nella precedente conversazione subì, agli inizi del regno di Luigi XVI, una improvvisa accelerazione, a causa del baratro in cui stava sprofondando la finanza pubblica; per sanare una situazione divenuta ormai drammatica era stato chiamato a Parigi un finanziere svizzero, Jacques Necker, la cui opera, però, si era dimostrata insufficiente a risolvere i problemi di fondo della Francia, che erano di natura fiscale e, quindi, politica. Giunto allo stremo, l'esecutivo si era risolto a rivolgersi al Paese, con la convocazione degli Stati Generali, che nei periodi precedenti costituivano un organo consultivo per la monarchia; in questo caso, al contrario, i delegati, una volta riuniti, pretesero di disporre di un potere reale, in qualità di delegati della nazione e si costituirono in Assemblea Nazionale, con l'impegno di dare alla Francia una Costituzione. La rivolta di Parigi, con la presa della Bastiglia, sancì e rese irrevocabile l'investitura dell'Assemblea.
Trailer del prossimo episodio dal titolo:"Generazione futuro. Filiere cooperative sostenibili." Assemblea Nazionale dei Delegati e delle Delegate di Legacoop Agroalimentare 2024
Nell'episodio di oggi la versione podcast con i passaggi salienti dell'Assemblea nazionale dei delegati e delle delegate di Legacoop Agroalimentare dal titolo “Generazione futuro. Filiere cooperative sostenibili” svoltasi il 2 e 3 ottobre scorso a Roma. In seguito all'introduzione di Sara Guidelli, Direttore Generale di Legacoop Agroalimentare che spiega le motivazioni che hanno determinato la scelta del titolo dell'Assemblea “Generazione Futuro”, l'intervento del Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Antonio Aurigemma, per i saluti istituzionali.A seguire la parola al Presidente nazionale di Legacoop Agroalimentare, Cristian Maretti, per la sua relazione introduttiva, successivamente interviene il Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, On. Francesco Lollobrigida. Il giornalista Francesco Selvi chiama ad intervenire i Presidenti delle altre Organizzazioni presenti in sala, nel seguente ordine: Ettore Prandini (Coldiretti), Tommaso Battista (Copagri), Massimiliano Giansanti (Confagricoltura), Cristiano Fini (CIA - Confederazione Italiana Agricoltori), Federico Bigoni (Federpesca), Giampaolo Buonfiglio (AGCI-Agrital), Carlo Piccinini (Fedagri) Lo scopo principale di questo progetto è amplificare, attraverso contenuti multimediali, lo sviluppo della cultura economico politico sociale a disposizione della Società e del Paese, proponendo al pubblico i contenuti discussi nelle conferenze piu' prestigiose e che riteniamo piu' interessanti. Produzione Zero IN - Sharing Knowledge Società Benefit. Maggiori informazioni su www.zeroin.it Buon ascolto.
Nella seconda parte di questa puntata di Europa Europa - in onda domenica alle 11,30 - esploriamo l'Islanda con gli occhi e la penna di un giovane autore italiano: con Leonardo Piccione, parliamo del suo "Insegnare a nuotare a una foca" (Ed.Iperborea) e non solo. Prima di raggiungere quella lontana isola di poeti facciamo però i conti con l'attualità, tra il voto francese per l'Assemblea Nazionale, e l'importante incontro avvenuto in settimana a Varsavia tra i vertici di Germania e Polonia per creare lo scudo antimissile per proteggere - in autonomia - i cieli d'Europa.
Esce dalle urne indebolita ma non travolta la maggioranza popolare-socialista-liberale che ha governato l'Unione europea negli ultimi cinque anni. Le proiezioni elettorali pubblicate nella notte hanno mostrato una tenuta del centro, rispetto ai partiti più estremisti, lasciando presagire una conferma di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione europea. Dietro ai risultati a livello continentale, si nasconde la pesante sconfitta politica dei governi in Germania e Francia.Gli scenari: I dati vanno presi con cautela. Non solo perché non sono definitivi, ma anche perché rispecchiano la composizione dei gruppi nella legislatura che si è appena chiusa. Non possiamo escludere cambiamenti. I gruppi dovranno riunirsi da qui alla prima riunione plenaria del nuovo parlamento, attesa a metà luglio, per sancire la loro nuova composizione. Su alcuni partiti corrono non poche voci: la N-VA belga potrebbe lasciare i conservatori per approdare con i popolari, per esempio.Oltre a un possibile rimpasto tra i gruppi parlamentari esistenti, ci sarebbero circa 100 deputati che per ora non siedono in alcuna formazione politica. Tra questi, i deputati di Fidesz, il partito nazionalista del premier ungherese Viktor Orbán. Alcuni di questi potrebbero rimanere tra i non-iscritti, altri potrebbero invece approdare in uno dei gruppi. Ricordiamo che per formare un gruppo parlamentare sono necessari almeno 23 deputati provenienti da almeno sette Paesi membri.Anche perché il premier ungherese ha subito una battuta d'arresto: Fidesz, partito al governo in Ungheria, si è piazzato primo con il 43,7% dei voti ma in calo di circa otto punti percentuali rispetto a cinque anni fa. Fa incetta di voti Tisza, partito dell'ex dirigente di Fidesz, Peter Magyar, divenuto nel giro di poche settimane l'astro nascente dell'opposizione nel Paese: Tisza si è aggiudicato il 31,07% dei consensi.Ne parliamo con Sergio Nava, Radio24, e Giulio Sapelli, Università Statale Milano.Elezioni Italia, amministrative ed europeeIn Italia, ieri e l'altroieri, si è votato sia per le Europee sia, in alcune parti del Paese, per le amministrative. Alberto Cirio si conferma governatore del Piemonte, mentre Firenze e Bari si preparano per il ballottaggio tra candidati di centrosinistra e centrodestra. A Cagliari e a Bergamo il centrosinistra vince al primo turno.Ne parliamo con Valentina Furlanetto, Radio24.Borse in calo dopo voto Ue. Rendimenti BTp al top, incertezze Francia-GermaniaSeduta in netto calo le Borse europee all indomani della tornata elettorale per rieleggere i rappresentati del Parlamento europeo, che ha visto un avanzata dei partiti di estrema destra, anche se ha resistito la maggioranza Ursula , ovvero l alleanza popolare-socialista-liberale che ha governato l Unione europea negli ultimi cinque anni. Così il FTSE MIB -0,76% di Milano cede circa un punto, mentre poco meglio fanno il DAX 40 -0,60% di Francoforte, l IBEX 35 -0,61% di Madrid e l AEX -0,21% di Amsterdam. Il CAC 40 -1,81% di Parigi è il peggiore, con un ribasso arrivato anche oltre i 2 punti e le grandi banche a pagare il conto più salato (Credit Agricole cede oltre 4 punti, Bnp Paribas e Societe Generale più di 6 punti), dopo che il presidente francese Emmanuel Macron ha deciso di sciogliere l Assemblea Nazionale e chiesto un voto anticipato a seguito della vittoria schiacciante del partito di estrema destra di Marine Le Pen. In giornata non sono attesi dati macroeconomici di rilievo, mentre in settimana gli investitori guarderanno in particolare all inflazione americana, che sarà diffusa mercoledì, e alla riunione della Federal Reserve in calendario per lo stesso giorno, a cui seguirà la conferenza stampa del presidente Jerome Powell. Venerdì chiuderà la settimana la riunione della BoJ, da cui i mercati non attendono scossoni alla politica monetaria. A Milano, in un listino colpito dalle vendite, accusano i cali più consistenti Stellantis e Stmicroelectronics -1,07% , in discesa anche a Parigi. Pesante anche Telecom Italia -2,07% . Sul fronte opposto, tengono, Leonardo +0,33% , Tenaris +0,77% e Banca Monte Paschi Siena -1,16% . Fuori dal paniere principale, si accende la quotazione di Saes Getters +1,83% con l incremento del corrispettivo dell offerta pubblica di acquisto totalitaria, promossa da S.G.G. Holding, da 26,3 a 28,0 euro per ciascuna azione Saes Getters.Ne parliamo con Morya Longo, Il Sole 24 Ore.
Speciali Leopolda - Matteo Renzi - Intervento Assemblea Nazionale IV del 03 Dicembre 2023
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni parla della Manovra e delle prossime mosse del governo all'assemblea nazionale di FdI, a Roma. “La legge di Bilancio con risorse limitate è la vera sfida", spiega la premier, sottolineando che l'esecutivo punta in particolare ad aiutare le famiglie, i redditi bassi e a garantire risorse stabili alla sanità.
L'episodio di oggi è la versione podcast con i passaggi salienti dell'Assemblea nazionale dei delegati e delle delegate di Legacoop Agroalimentare dal titolo “Ambiente futuro. Filiere cooperative sostenibili, integrate, affidabili” svoltasi il 6 dicembre scorso presso Spazio Eventi Nazionale di via Palermo a Roma.In seguito all'apertura dei lavori per voce di Sara Guidelli, Direttore Generale di Legacoop Agroalimentare, la relazione è presentata da Cristian Maretti, Presidente di Legacooop Agroalimentare per poi seguire con il saluto istituzionale dell'On. Francesco Lollobrigida, Ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Successivamente le testimonianze delle Filiere con:Graziano Salsi Presidente Progeo,Giampiero Calzolari Presidente Granarolo,Ivano Chezzi Presidente Granterre,Lilia Orlandi Presidente Dream,Michele Boscolo Marchi Presidente Co.ge.vo.,Benedetto Fracchiolla Presidente Finoliva,Mirco Zanotti Presidente Apofruit Italia,Simone Bartoli Direttore Flora Toscana,Marco Nannetti Presidente Terra Cevico.A seguire la tavola rotonda coordinata dal giornalista Francesco Selvi con:il Responsabile Ufficio Studi Legacoop Mattia Granatae la partecipazione di:Simone Gamberini Direttore Generale Coopfond,Maura Latini, Amministratore delegato Coop Italia,Luca Mazzali Presidente Adrilog,Chiara Nasi Presidente Cirfood,Luca Panzavolta Amministratore Delegato CIA Conadcon le considerazioni conclusive di Cristian Maretti, Presidente di Legacoop Agroalimentare e Mauro Lusetti Presidente Legacoop, con il coordinamento di Francesco Selvi. Produzione Zero IN - Sharing Knowledge Società Benefit. Maggiori informazioni su www.zeroin.it Buon ascolto.
I protocolli con le principali istituzioni italiane, la certificazione di qualità per le sagre, il transito delle Pro Loco nel regime del Terzo Settore, la nascita della Fondazione Pro Loco d'Italia, la presentazione del ddl legge sulle manifestazioni temporanee. Sono alcuni dei risultati raggiunti dall'Unione nazionale delle Pro loco d'Italia, che a Roma ha festeggiato il suo sessantesimo compleanno, in occasione della sua Assemblea Nazionale.mgg/abr/gtr
Intervento Matteo Renzi all'assemblea nazionale di Italia Viva
La nuova costituzione cilena è pronta e lunedì sarà presentata ufficialmente, vediamo qualche anticipazione. In Francia, invece, è stata eletta la prima donna presidente della Assemblea Nazionale, la camera più importante del parlamento francese, mentre l'Unione europea approva definitivamente lo stop alle auto a benzina e diesel dal 2035. Infine parliamo di quello che sta succedendo al vertice Nato di Madrid. Tutte le notizie qui: https://www.italiachecambia.org/rassegna-stampa/nuova-costituzione-cilena-dal-basso_______________5xmille: https://www.italiachecambia.org/5xmille/Contribuisci: https://www.italiachecambia.org/contribuisci/Seguici su:Telegram - https://t.me/itachecambiaInstagram (Italia che Cambia) - italiachecambiaInstagram (Andrea Degl'Innocenti) - deglinnocentiandreaFacebook - /itachecambia
Un'Assemblea più eterogenea e che si farà sentire di più, o un'irrefrenabile Babele per la Presidenza Macron? È una delle domande principali che ci poniamo in questa puntata speciale de La Minestra degli Esteri, dedicata alle Elezioni legislative del 12 e del 19 giugno in Francia.Il voto rovescia una tendenza e l'esito di queste urne potrebbe favorire una gestione più collegiale dell'agenda politica. L'epoca della “verticalità” presidenziale e delle decisioni prese dall'alto sembra giungere a conclusione. Insomma, questa nuova Assemblea Nazionale ha tutti i crismi di un romanzo politico all'italiana. Ce ne parla Chiara Piotto, corrispondente a Parigi di SkyTg24, nella sua analisi.Di vincitori e vinti di questa tornata elettorale parleremo invece con Francesco Maselli, corrispondente a Roma del quotidiano francese L'Opinion.Che ne sarà della destra gollista? Opposizione dura e pura o appoggio di volta in volta? E il RN dopo un risultato storico? La Nupes resterà intatta e si costituirà unicamente in Parlamento?
Intervento di Matteo Renzi alla sesta Assemblea Nazionale di Italia Viva per Speciali Leopolda
Dalla manovra di bilancio all'impatto del caro energia, dalle speculazioni sul cibo ai consumi di Natale, dai problemi del lavoro alle tensioni sociali, fino all'impegno per la solidarietà. Saranno questi i temi sotto i riflettori all'Assemblea nazionale della Coldiretti che si tiene oggi a Roma dalle 9 nel centro congressi di Palazzo Rospigliosi in via XXIV Maggio 43 a Roma […] _______________________________________ Ascolta “Dentro la Notizia”, l'approfondimento sul fatto del giorno di Giornale Radio: uno sguardo da vicino alla principale notizia della giornata. Tutte le news di politica, attualità, cultura ed economia raccontate in 7 minuti in un resoconto quotidiano senza commenti. “Dentro la Notizia” è il podcast per chi vuole conoscere e informarsi sugli eventi più importanti di oggi e sui personaggi di maggiore interesse nazionale e internazionale del giorno. A cura di Alessio Aymone Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornaleradio.tv/?hl=it Twitter: https://twitter.com/giornaleradiofm
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6598CATTOLICI PRESI A SASSATE E PUGNI DURANTE UNA PROCESSIONE PER RICORDARE I MARTIRI DELLA COMUNE DI PARIGI di Leone GrottiNon si erano riuniti «per manifestare o rivendicare diritti particolari», ma solo per «compiere il loro dovere, e cioè rendere omaggio ai loro martiri e chiedere la loro intercessione». Così in una tribuna sul Figaro, l'arcivescovo di Parigi, monsignor Michel Aupetit, spiega perché sabato 300 cattolici sono sfilati in pellegrinaggio per le vie di Parigi verso la chiesa di Nostra Signora degli ostaggi. Lo scopo della processione, regolarmente comunicata alle autorità, era commemorare i martiri della Comune di Parigi, i cinquanta ostaggi fucilati in rue Haxo il 26 maggio 1871. Mentre sfilavano, però i cattolici sono stati aggrediti fisicamente e verbalmente da un gruppo di antagonisti incappucciati, senza che i due gendarmi inviati dalla prefettura riuscissero a impedire lo scontro.La processione era partita da piazza della Roquette, dove il 24 maggio 1871 fu giustiziato l'arcivescovo di Parigi, monsignor Georges Darboy. Appena partiti, alcune persone hanno cominciato a insultarli, a gridare insulti e bestemmie al loro passaggio. Arrivati davanti al cimitero di Père Lachaise, la tensione è aumentata: qui un corteo di «manifestanti communards», partigiani della Comune rossa, ha cominciato a inveire al grido di «Morte ai fascisti!».«Sembrava di essere tornati indietro di 150 anni», racconta un testimone in riferimento all'esperienza anti-cattolica e persecutoria della Comune. Poco più avanti, gli antagonisti hanno aggredito i cattolici, arrivando perfino a prendere a pugni alcuni fedeli e lanciando sassi e bottiglie contro la processione. Due sessantenni sono stati spinti a terra, mentre un fedele è stato portato in ospedale con gravi ferite alla testa.I cattolici si rifugiano in una chiesaI fedeli sono stati quindi costretti a fuggire le violenze rifugiandosi nella chiesa più vicina, Nostra Signora della Croce. «Abbiamo atteso pregando che la polizia ci permettesse di uscire», racconta al Figaro l'organizzatore della processione, raccontando di «bambini e madri sotto choc». Il ministro dell'Interno, Gérald Darmanin, ha impiegato più di un giorno per condannare la «violazione della libertà di culto che deve poter essere esercitata in tutta serenità in Francia».È per protestare contro questa inaccettabile violenza e l'incapacità delle forze dell'ordine di garantire la libertà religiosa dei cattolici che monsignor Aupetit ha protestato sul Figaro: «La violenza cieca che questi pellegrini hanno subito da parte degli "antifascisti" è assolutamente inaccettabile in uno Stato di diritto. Non c'erano che due poliziotti a garantire la sicurezza della marcia. Li ringrazio per il coraggio che hanno dimostrato. La sicurezza di questa marcia non era evidentemente una priorità per la prefettura».«Noi non rivendichiamo diritti particolari», ha aggiunto l'arcivescovo di Parigi, «ma chiediamo uguaglianza di trattamento rispetto alle altre religioni e comunità. Abbiamo il diritto di esprimere la nostra fede in pubblico», ha affermato ricordando ai cattolici di assumere lo stesso atteggiamento di Gesù, che è stato capace di perdonare i suoi persecutori. Monsignor Aupetit ha infine concluso:«Vogliamo testimoniare l'amore di Cristo che ha vinto sul male. Chiediamo solo di poterlo fare in pace nel rispetto delle nostre istituzioni e dello Stato di diritto che garantisce piena libertà di culto e protegge tutti i suoi cittadini».Nota di BastaBugie: Luca Volontè nell'articolo seguente dal titolo "Odio rosso, cattolici aggrediti alla Marcia dei Martiri" racconta la vicenda del 1870-71 dei cattolici uccisi in nome dell'egualitarismo socialista della Comune di Parigi.Ecco un estratto dell'articolo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 2 giugno 2021:Tra il settembre 1870 e il marzo 1871 a Parigi furono proclamati la Repubblica e l'autogoverno che proseguirono sino a quando Governo e Assemblea Nazionale (con sede a Versailles) spedirono l'esercito guidato dal generale Mac Mahon in città per riprendere il controllo della situazione. La Comune di Parigi (la bandiera rossa ne era il simbolo) impose la separazione tra Stato e Chiesa, abolì il precedente Concordato, riaffermò ovviamente i principi di libertà, quella di coscienza in particolare, e replicò le violente espropriazioni e i processi sommari contro il clero e i fedeli, complici a priori dei crimini della monarchia contro la libertà comunista. Nella loro riconquista della città di inizio aprile, le truppe nazionali fucilarono diversi prigionieri; ciò provocò la decisione della Comune di emanare il Decreto sugli Ostaggi del 5 aprile 1871. Testo base del totalitarismo giustizialista di ogni tempo: chiunque fosse sospettato di complicità veniva messo in galera; il tribunale in 48 ore decideva se confermare arresto e prigione. Ad ogni esecuzione di un membro della Comune da parte dell'esercito nazionale, i comunardi avrebbero risposto fucilando il triplo di prigionieri reclusi, chiamati ostaggi. Trecento tra ecclesiastici e suore vennero ammassati nelle prigioni parigine. Le accuse e le iniziative diffamatorie e blasfeme? Identiche a quelle della Rivoluzione del 1789-93 e alle attuali campagne contro la Chiesa.Il 12 aprile 1871 l'arcivescovo di Parigi, Georges Darboy, scrisse al Governo nazionale per chiedere la fine delle esecuzioni, la richiesta venne rifiutata e il 24 maggio lo stesso arcivescovo e altri cinque sacerdoti ostaggi furono fucilati nel carcere della Roquette. Monsignor Darboy, poco prima di morire, diede un'ampia benedizione ai carnefici e venne poi freddato con un colpo di pistola alla testa. Gli ostaggi (sacerdoti e suore) non rappresentavano assolutamente nulla agli occhi delle autorità nazionali di Versailles, che erano tanto anticlericali quanto i comunardi. Tra i supposti 200.000 morti caduti nei mesi della reconquista di Parigi, non è per nulla chiaro quanti siano stati i sacerdoti, suore e laici cattolici fucilati dai plotoni ‘democratici' della Comune.
Giuseppe Civati, sondatore di Possibile ; Maria Pia Garavaglia, PD ; Nicola Oddati, PD ; Vittorio Macioce, Il Giornale .
Nel fine settimana prima assemblea nazionale di Italia Viva, il partito di Matteo Renzi che si è riunito a Roma. Sul palco, l'unico pontino a prendere la parola il sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli.
"Meno si è autoreferenziali, più parte dagli altri il giudizio che si ha di un Brand, soprattutto se Brand pubblico, e più si ottengono dei risultaiPer me questo rappresenta in pieno il valore dell'Advocacy"Roberta Mochi, Capo Ufficio Stampa ASL Roma 1Advocacy, Sanità, ASL, medici, vaccini, Social Media, efficacia della comunicazione, engagement, meccanismi operativi e comunicazione, promozione della salute, impatto, servizi ai cittadini, le parole chiave della conversazione con Roberta.Serie Speciale ed inedita di Innovazione2020 per l’Assemblea Nazionale di Pa Social, l’Associazione Nazionale per la Nuova Comunicazione.
"Le riforme degli ultimi 10 anni puntano a rendere il cittadino protagonista. Ma per realizzare queste riforme bisogna rafforzare le professionalità esperte, capaci di ascolto, di rilevazione della citizen satisfaction, di usare linguaggi adatti all’interazione".Sergio TalamoDirettore Comunicazione & Trasparenza FormezLegge 150 sulla comunicazione pubblica, giornalisti, comunicatori, piattaforme social, Progetto di Legge “151”, nuove professioni del digitale, riforme, cittadini, web, Pubbliche Amministrazioni citizen satisfaction, interazioni social, partecipazione civica, riconoscimento professionale, ufficio unificato, le parole chiave della conversazione con Sergio.Serie Speciale ed inedita di Innovazione2020 per l’Assemblea Nazionale di Pa Social, l’Associazione Nazionale per la Nuova Comunicazione.
William Nonnis, Full Stack & Blockchain Developer presso Ministero della DifesaBlockchain, benefici, funzionalità, cambio di paradigma, cittadini, l’importanza del dato, peer to peer energetico, ruolo della comunicazione pubblica, multidisciplinarietà, smart contract, fascicolo sanitario elettronico, tutela dei dati, collaborazione, competizione, le parole chiave della conversazione con William.Serie Speciale ed inedita di Innovazione2020 per l’Assemblea Nazionale di Pa Social, l’Associazione Nazionale per la Nuova Comunicazione.
"Serve un'idea forte, e poi una organizzazione professionale, pronta al cambiamento.Con l'obiettivo di cambiare la percezione dei cittadini. Accettando la sfida posta dalla comunicazione social"Sergio Mazzei, Responsabile Ufficio Comunicazione Agenzia delle EntratePercezione dei cittadini-clienti, valenza sociale, redistribuzione risorse, equità sociale, linguaggio, interazione, idee forti, fisco, organizzazione, sportello social, centri assistenza multicanale, tecnici, comunicatori, ruolo della comunicazione in azienda, contaminazione, cambiamento organizzativo, le parole chiave dell conversazione con Sergio.Serie Speciale ed inedita di Innovazione2020 per l’Assemblea Nazionale di Pa Social, l’Associazione Nazionale per la Nuova Comunicazione.
"Advocacy e metriche in real time sono oggi elementi chiave della comunicazione social, da integrare con organica e sponsorizzata"Stefano D'OrazioRegional Director Hootsuite, ItalyNumeriche e utenti dei social network, Facebook, Linkedin, Instagram, TIk Tok, tempi di utilizzo, comunicazione social, attività organica, sponsorizzazione dei contenuti, reach, advocacy, stakeholder, ambasciatori social, metriche real time, strumenti di listening, Istituzioni pubbliche, engagement, Skills, le parole chiave della conversazione con Stefano.Serie Speciale ed inedita di Innovazione2020 per l’Assemblea Nazionale di Pa Social, l’Associazione Nazionale per la Nuova Comunicazione.
“Per OCSE è importante sottolineare il collegamento una buona comunicazione pubblica, la trasparenza dell’attività dei governi e la partecipazione dei cittadini”Alessandro Bellantoni, Head Open Government Unit OECD-OCSETrasparenza, formazione, PA Social, cittadini, fiducia, specificità locali, Istituzioni, comunicazione online efficace, social media, ritardi, politiche pubbliche, impatto, regole, funzioni del comunicatore pubblico, partecipazione, le parole chiave della conversazione con Alessandro.Serie Speciale ed inedita di Innovazione2020 per l'Assemblea Nazionale di Pa Social, l'Associazione Nazionale per la Nuova Comunicazione.
"Linkedin è una piattaforma che oggi rappresenta 660 milioni di professionisti nel mondo, 13 milioni in Italia.La piattaforma non è più solo uno strumento per trovare lavoro, con altissimi tassi di engagement e contenuti professionali"Alessandro Gallo, Responsabile PA e partner Linkedin ItaliaSocial, comunicazione, competenze, Linkedin, engagement, centri per l'impiego, made in italy, lavoro, funzionalità, le parole chiave della conversazione con Alessandro.Serie Speciale ed inedita di innovazione2020 per l'Assemblea Nazionale di Pa Social, l'Associazione Nazionale per la Nuova Comunicazione.
Il 23 gennaio 2019 Jaun Guaidò, Presidente dell’Assemblea Nazionale venezuelana e leader dell’opposizione, si è autodichiarato Presidente ad interim del paese sfidando apertamente il presidente in carica Maduro. Maduro è stato eletto per un secondo mandato lo scorso maggio, ma l’esito delle elezioni è contestato da diverse organizzazioni internazionali per presunte manipolazioni. Le opposizioni attribuiscono alle sue politiche lo stato di crisi economica e sociale che sta vivendo il paese negli ultimi anni. Qual è la la situazione e come ci siamo arrivati? Ne parliamo in questa puntata. Guarda il video sul nostro canale: https://youtu.be/jj8_Q942UAw Rimani in contatto con noi: https://myurls.co/clipnotes
In questo giornale:Ecuador, l’Assemblea Nazionale: i genitori educhino i figliL’autore dell’attentato di Manchester era un profugoDocumento della massoneria inglese a favore dei trans
1. Crollo di FacebookFacebook ha perduto niente meno che 119 miliardi di dollari in un solo giorno, cioè il 19% del suo capitale. Il suo creatore, Mark Zuckerberg, ha visto assottigliarsi il suo portafogli personale di 15 miliardi di dollari. È il tonfo più grande della storia delle borse. E — secondo record assoluto — mai nessuna company aveva perso tanto in un colpo solo. Cause? Molte. La più importante? Si chiama Cambridge Analytics. E poi molti dei suoi 2 miliardi di utilizzatori devono avere capito due cose. Ficcava il naso dappertutto e obbediva troppo al Potere. 2. Trump rinvia il vertice con Putin Il segretario alla Sicurezza Usa ha reso noto che il vertice — annunciato via Twitter da Trump subito dopo l’incontro di Helsinki per il prossimo autunno — sarà spostato più avanti. Quando? “Quando finirà la caccia alle streghe contro la Russia”, è stata la risposta di Trump, tramite Bolton. È evidente che la caccia alle streghe è in pieno svolgimento a Washington, a tal punto da costringere Trump a battere in ritirata. Tattica, ma sempre ritirata. Forse sarà all’inizio dell’anno prossimo. Ma va rilevato che Putin non aveva neppure ancora risposto all’invito a recarsi a Washington. Dunque tutto è accaduto a Washington e non sono buone notizie, né per Donald Trump, né per tutti noi. 3. Per Lula libero: l'appello di Sanders ed altri parlamentari USAUn gruppo di 29 membri del Congresso americano, incluso l'ex candidato alla Casa Bianca Bernie Sanders, hanno inviato ieri una lettera all'Ambasciatore brasiliano a Washington Sergio Amaral, denunciando la prigionia "altamente discutibile e fortemente politicizzata" dell'ex presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva. "La lotta alla corruzione" continua la lettera "non dovrebbe essere usata per giustificare la persecuzione degli oppositori politici o per negar loro il diritto a partecipare ad elezioni libere". La lettera inoltre attacca duramente la presidenza "di estrema destra" di Michel Temer "installata nel mezzo di intensi attacchi contro la democrazia ed i diritti umani in Brasile”. Lula —n cima a tutti i sondaggi —rimane però in carcere dopo che la recente richiesta di scarcerazione e' stata sospesa.4. NATO: l'Italia riduce la spesa L'Italia abbassera' la spesa per la difesa prevista per il prossimo anno. È attualmente (ufficialmente) dll’1,5 del PIL , attualmente gia' bassa, l'1.15% del PIL. Lo ha annunciato ieri, il Ministro degli esteri Enzo Moavero Milanesi di fronte alla Commissione del Senato. Trump, che ha chiesto a tutti gli alleati di portare la spesa al 4% non sarà lieto. E viene smentita anche la promessa del Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, che voleva il 2%. Resta l’impegno del governo di arrivare al 2% entro il 2024. Cioè di buttare via altri miliardi per niente. 5. Pakistan: vince Imran Khan e l'Occidente non gioisce I risultati provvisori del voto di mercoledi 25 luglio per l’Assemblea Nazionale danno gia' un quadro chiaro: con 110 seggi su un totale di 272 dell'Assemblea Nazionale, il Partito Tehreek-e-Insaf (o PTI) vince con largo margine. Guidato dall'ex giocatore di cricket Imran Khan, non riesce però ad ottenere la maggioranza di seggi necessaria per formare un governo. Si prevede un’alleanza. Il risultato, non sorprendente ma migliore del previsto, interrompe l'egemonia della Lega Musulmana capeggiata dall'ex Primo Ministro Nawaz Sharif, che ha ottenuto 63 seggi. Il Partito Popolare di centro sinistra guidato da Bilawal Bhutto, figlio della premier assassinata Benazir Bhutto, ha ottenuto 42 seggi. Come osserva l'ex diplomatico britannico Craig Murray: "La democrazia del Pakistan non e' perfetta, ma non e' mai stata attaccata cosi' tanto dai media occidentali come ora con la vittoria di Imran Khan. Per pura 'coincidenza', Khan ha portato avanti per anni una campagna contro i bombardamenti via droni da parte degli USA e contro la presenza della NATO in Afghanistan".6. Regno Unito: via libera alla Cannabis medicinale La Gran Bretagna riconosce il valore terapeutico dei medicinali a base di cannabis. Lo annuncia il Ministro degli interni Sajid Javid, in barba alle ritrosie della premier Theresa May. Attualmente essi sono classificati come status 1 (che non riconosce le proprietà terapeutiche. Saranno ora portati al livello 2, con pieno riconoscimento terapeutico. La decisionemisura arriva dopo il recente scandalo sollevato dalla vicenda del 12enne Billy Caldwell, affetto da una grave forma di epilessia che, per essere curata costringeva la famiglia a importare illegalmente medicinali dall’estero. Esclusi gli usi “ricreativi" della cannabis
1. Crollo di FacebookFacebook ha perduto niente meno che 119 miliardi di dollari in un solo giorno, cioè il 19% del suo capitale. Il suo creatore, Mark Zuckerberg, ha visto assottigliarsi il suo portafogli personale di 15 miliardi di dollari. È il tonfo più grande della storia delle borse. E — secondo record assoluto — mai nessuna company aveva perso tanto in un colpo solo. Cause? Molte. La più importante? Si chiama Cambridge Analytics. E poi molti dei suoi 2 miliardi di utilizzatori devono avere capito due cose. Ficcava il naso dappertutto e obbediva troppo al Potere. 2. Trump rinvia il vertice con Putin Il segretario alla Sicurezza Usa ha reso noto che il vertice — annunciato via Twitter da Trump subito dopo l’incontro di Helsinki per il prossimo autunno — sarà spostato più avanti. Quando? “Quando finirà la caccia alle streghe contro la Russia”, è stata la risposta di Trump, tramite Bolton. È evidente che la caccia alle streghe è in pieno svolgimento a Washington, a tal punto da costringere Trump a battere in ritirata. Tattica, ma sempre ritirata. Forse sarà all’inizio dell’anno prossimo. Ma va rilevato che Putin non aveva neppure ancora risposto all’invito a recarsi a Washington. Dunque tutto è accaduto a Washington e non sono buone notizie, né per Donald Trump, né per tutti noi. 3. Per Lula libero: l'appello di Sanders ed altri parlamentari USAUn gruppo di 29 membri del Congresso americano, incluso l'ex candidato alla Casa Bianca Bernie Sanders, hanno inviato ieri una lettera all'Ambasciatore brasiliano a Washington Sergio Amaral, denunciando la prigionia "altamente discutibile e fortemente politicizzata" dell'ex presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva. "La lotta alla corruzione" continua la lettera "non dovrebbe essere usata per giustificare la persecuzione degli oppositori politici o per negar loro il diritto a partecipare ad elezioni libere". La lettera inoltre attacca duramente la presidenza "di estrema destra" di Michel Temer "installata nel mezzo di intensi attacchi contro la democrazia ed i diritti umani in Brasile”. Lula —n cima a tutti i sondaggi —rimane però in carcere dopo che la recente richiesta di scarcerazione e' stata sospesa.4. NATO: l'Italia riduce la spesa L'Italia abbassera' la spesa per la difesa prevista per il prossimo anno. È attualmente (ufficialmente) dll’1,5 del PIL , attualmente gia' bassa, l'1.15% del PIL. Lo ha annunciato ieri, il Ministro degli esteri Enzo Moavero Milanesi di fronte alla Commissione del Senato. Trump, che ha chiesto a tutti gli alleati di portare la spesa al 4% non sarà lieto. E viene smentita anche la promessa del Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, che voleva il 2%. Resta l’impegno del governo di arrivare al 2% entro il 2024. Cioè di buttare via altri miliardi per niente. 5. Pakistan: vince Imran Khan e l'Occidente non gioisce I risultati provvisori del voto di mercoledi 25 luglio per l’Assemblea Nazionale danno gia' un quadro chiaro: con 110 seggi su un totale di 272 dell'Assemblea Nazionale, il Partito Tehreek-e-Insaf (o PTI) vince con largo margine. Guidato dall'ex giocatore di cricket Imran Khan, non riesce però ad ottenere la maggioranza di seggi necessaria per formare un governo. Si prevede un’alleanza. Il risultato, non sorprendente ma migliore del previsto, interrompe l'egemonia della Lega Musulmana capeggiata dall'ex Primo Ministro Nawaz Sharif, che ha ottenuto 63 seggi. Il Partito Popolare di centro sinistra guidato da Bilawal Bhutto, figlio della premier assassinata Benazir Bhutto, ha ottenuto 42 seggi. Come osserva l'ex diplomatico britannico Craig Murray: "La democrazia del Pakistan non e' perfetta, ma non e' mai stata attaccata cosi' tanto dai media occidentali come ora con la vittoria di Imran Khan. Per pura 'coincidenza', Khan ha portato avanti per anni una campagna contro i bombardamenti via droni da parte degli USA e contro la presenza della NATO in Afghanistan".6. Regno Unito: via libera alla Cannabis medicinale La Gran Bretagna riconosce il valore terapeutico dei medicinali a base di cannabis. Lo annuncia il Ministro degli interni Sajid Javid, in barba alle ritrosie della premier Theresa May. Attualmente essi sono classificati come status 1 (che non riconosce le proprietà terapeutiche. Saranno ora portati al livello 2, con pieno riconoscimento terapeutico. La decisionemisura arriva dopo il recente scandalo sollevato dalla vicenda del 12enne Billy Caldwell, affetto da una grave forma di epilessia che, per essere curata costringeva la famiglia a importare illegalmente medicinali dall’estero. Esclusi gli usi “ricreativi" della cannabis
Mentre in Italia siamo ancora in attesa di capire come si potrà comporre il nuovo governo, in Cina questo problema non si pone proprio. Il 5 marzo si è aperto il Lianghui, l'annuale doppia sessione dei parlamenti cinesi, che deve ratificare le decisioni prese dai vertici del Partito comunista, in quella che è una parvenza di processo democratico. Si chiamano Assemblea Nazionale del Popolo e Conferenza Politica Consultiva; la prima è una specie di camera dei deputati, mentre la seconda ha il compito di selezionare i rappresentanti delle nazionalità, delle professioni, dei partiti non comunisti. Quest'anno uno dei punti centrali all'ordine del giorno è il ritocco della costituzione per permettere a Xi Jinping di proseguire la propria leadership oltre il limite di due mandati. Oltre a questo si parla dell'obiettivo per il 2020 di creare una società “moderatamente prospera”, prevedendo una crescita del 6,5% per il 2018, inferiore rispetto al +6,9% dello scorso anno, e dell'aumento delle spese militari per trasformare finalmente l'Esercito Popolare di Liberazione in qualcosa di più efficiente e moderno.Ma al Lianghui è anche l'anno dell'ex astronauta Wang Yaping, che si è data alla politica ed è entrata in Parlamento. Ma come stanno le donne nella Cina di Xi, mentre in tutto il mondo si celebra l'8 marzo? Da “altra metà del cielo” a “principesse”, il paradigma è cambiato.
Le elezioni in Francia, ieri il secondo turno delle legislative. Ora l’era Macron può cominciare. Il partito del presidente della repubblica francese (En Marche) ha ottenuto una solida maggioranza assoluta all’Assemblea Nazionale, ma con una fragilissima partecipazione degli elettori. Soltanto il 43,4% degli elettori francesi è andato a votare (al primo turno solo il 50,2%). Le urne francesi hanno dato anche altre indicazioni: la destra gollista in parlamento ha quasi dimezzato la sua rappresentanza, il partito socialista si è frantumato (da 280 ad una quarantina di seggi); la sinistra di Melenchon ha quasi triplicato i seggi (da 10 a 27), ma è molto al di sotto dei voti che il suo leader aveva preso al primo turno delle presidenziali. Infine la destra xenofoba e nazionalista del Front National (da 2 a 7 seggi) con Marine Le Pen che entra per la prima volta in parlamento. Cosa farà Macron? Quali politiche proporrà per uscire dalla crisi? Molto è già stato annunciato durante i lunghi mesi di campagna elettorale, a partire dal tema del lavoro su cui Macron sembra voler proseguire la già contestata linea della “loi travail” di Hollande-Valls. Ma ora Macron è atteso alla prova delle decisioni. Sarà un Macron in continuità con le politiche di questi anni o di rottura? Memos ha ospitato oggi l’economista e sociologo dell’Università Cattolica di Milano, Mauro Magatti; e il politologo Marco Revelli dell’Università del Piemonte Orientale...«Su Macron ci sono indicazioni frammentarie e interpretazioni diverse», racconta a Memos il professor Magatti. «La sua è una figura emersa ad una velocità strabiliante. C’è chi pensa che Macron possa essere solo il continuatore della politica economica di questi ultimi anni, rappresentante del mondo della finanza, degli interessi francesi. C’è anche chi pensa, invece, che il nuovo presidente possa essere capace di iniziative più coraggiose, di aprire una svolta storica in Francia e in Europa. Credo – conclude Mauro Magatti - che siamo davanti ad un grande punto interrogativo». Per il politologo Marco Revelli «Macron rappresenta sicuramente una rottura. La Quinta Repubblica, nata tra la fine degli anni ‘50 e l’inizio dei ‘60, è finita», sostiene Revelli. «Nasce oggi una nuova repubblica che non ha una propria costituzione. E’ questo il primo dato che emerge dalle elezioni. Il secondo è che Macron è un sovrano senza contrappesi in parlamento. La maggioranza assoluta che ha conquistato, con la sua lista En Marche e quella dei MoDem, è straripante. Tuttavia, questa maggioranza non corrisponde alla maggioranza sociale nel paese. Il livello altissimo di astensione, che sfiora il 60%, crea un problema di legittimazione. Ci si attende ciò che i francesi chiamano “il terzo turno”, quello che si gioca nelle piazze. Se non ci sono contrappesi istituzionali, l’unico contrappeso rimane la mobilitazione. E’ questa la grande incognita dell’autunno – conclude Marco Revelli - quando Macron dovrà tradurre in fatti il proprio programma. Un programma per certi versi socialmente “lacrime e sangue”».
Le elezioni in Francia, ieri il secondo turno delle legislative. Ora l’era Macron può cominciare. Il partito del presidente della repubblica francese (En Marche) ha ottenuto una solida maggioranza assoluta all’Assemblea Nazionale, ma con una fragilissima partecipazione degli elettori. Soltanto il 43,4% degli elettori francesi è andato a votare (al primo turno solo il 50,2%). Le urne francesi hanno dato anche altre indicazioni: la destra gollista in parlamento ha quasi dimezzato la sua rappresentanza, il partito socialista si è frantumato (da 280 ad una quarantina di seggi); la sinistra di Melenchon ha quasi triplicato i seggi (da 10 a 27), ma è molto al di sotto dei voti che il suo leader aveva preso al primo turno delle presidenziali. Infine la destra xenofoba e nazionalista del Front National (da 2 a 7 seggi) con Marine Le Pen che entra per la prima volta in parlamento. Cosa farà Macron? Quali politiche proporrà per uscire dalla crisi? Molto è già stato annunciato durante i lunghi mesi di campagna elettorale, a partire dal tema del lavoro su cui Macron sembra voler proseguire la già contestata linea della “loi travail” di Hollande-Valls. Ma ora Macron è atteso alla prova delle decisioni. Sarà un Macron in continuità con le politiche di questi anni o di rottura? Memos ha ospitato oggi l’economista e sociologo dell’Università Cattolica di Milano, Mauro Magatti; e il politologo Marco Revelli dell’Università del Piemonte Orientale...«Su Macron ci sono indicazioni frammentarie e interpretazioni diverse», racconta a Memos il professor Magatti. «La sua è una figura emersa ad una velocità strabiliante. C’è chi pensa che Macron possa essere solo il continuatore della politica economica di questi ultimi anni, rappresentante del mondo della finanza, degli interessi francesi. C’è anche chi pensa, invece, che il nuovo presidente possa essere capace di iniziative più coraggiose, di aprire una svolta storica in Francia e in Europa. Credo – conclude Mauro Magatti - che siamo davanti ad un grande punto interrogativo». Per il politologo Marco Revelli «Macron rappresenta sicuramente una rottura. La Quinta Repubblica, nata tra la fine degli anni ‘50 e l’inizio dei ‘60, è finita», sostiene Revelli. «Nasce oggi una nuova repubblica che non ha una propria costituzione. E’ questo il primo dato che emerge dalle elezioni. Il secondo è che Macron è un sovrano senza contrappesi in parlamento. La maggioranza assoluta che ha conquistato, con la sua lista En Marche e quella dei MoDem, è straripante. Tuttavia, questa maggioranza non corrisponde alla maggioranza sociale nel paese. Il livello altissimo di astensione, che sfiora il 60%, crea un problema di legittimazione. Ci si attende ciò che i francesi chiamano “il terzo turno”, quello che si gioca nelle piazze. Se non ci sono contrappesi istituzionali, l’unico contrappeso rimane la mobilitazione. E’ questa la grande incognita dell’autunno – conclude Marco Revelli - quando Macron dovrà tradurre in fatti il proprio programma. Un programma per certi versi socialmente “lacrime e sangue”».
Si è celebrata oggi 31 marzo l'Assemblea nazionale Salute e Sicurezza dei Rls e Rsu della Fiom Cgil a Reggio Emilia. Diverse centinaia di Rls e Rsu hanno partecipato a questo incontro che si svolge ogni due anni. Due anni difficili perla Fiom: la crisi, le difficoltà delle relazioni con le altre sigle sindacali, alla ...continua a leggere "LA RELAZIONE INTRODUTTIVA E LE CONCLUSIONI DELL’ASSEMBLEA NAZIONALE RLS RSU FIOM CGIL NAZIONALE"
Lo scontro finale tra Renzi e gli scissionisti del Pd va in scena all'Assemblea Nazionale del Partito Democratico il 19 febbraio. I nostri inviati Anna Bredice e Luigi Ambrosio raccontano la giornata
Lo scontro finale tra Renzi e gli scissionisti del Pd va in scena all'Assemblea Nazionale del Partito Democratico il 19 febbraio. I nostri inviati Anna Bredice e Luigi Ambrosio raccontano la giornata
Sessione mattutina 29.10.2016
Prima Sessione, pomeriggio del 28 Ottobre 2016
Live!
Start Me Up in diretta da Corso Umberto I di Caltanissetta vi porta a conoscere i protagonisti di Wake Up! Your sense of business. In questa prima parte abbiamo intervistato:- Giuliana Narbone - Ass. 360° e referente progetto BootstrapLab- Valentina Lo Maglio - Sindacato Studenti scuole- Francesco Pira Youthub Catania- Prof. Alfonso Zaccaria docente presso l’Ist. Rapisardi di Caltanissetta- Dario Riccobono - Addio Pizzo Travel- Umberto di Maggio - prof. presso l’Università di Palermo e membro Assemblea Nazionale di Libera- Veronica Taschetti - Ideatrice delle Scuole di Social Innovation di Libera
Start Me Up in diretta da Corso Umberto I di Caltanissetta vi porta a conoscere i protagonisti di Wake Up! Your sense of business. In questa prima parte abbiamo intervistato:- Giuliana Narbone - Ass. 360° e referente progetto BootstrapLab- Valentina Lo Maglio - Sindacato Studenti scuole- Francesco Pira Youthub Catania- Prof. Alfonso Zaccaria docente presso l’Ist. Rapisardi di Caltanissetta- Dario Riccobono - Addio Pizzo Travel- Umberto di Maggio - prof. presso l’Università di Palermo e membro Assemblea Nazionale di Libera- Veronica Taschetti - Ideatrice delle Scuole di Social Innovation di Libera
Stefano Folli, editorialista di La Repubblica