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L’attualità della settimana filtrata attraverso la rete con il co-conduttore d’eccezione: Armando Vertorano, autore televisivo, sceneggiatore e scrittore, autore di “A domanda rispondo. Divertimenti e ambasce di un autore di quiz” (Nottetempo). Questa settimana hanno invaso i social i video, da più parti definiti "inquietanti", generati con Veo3, l'intelligenza artificiale di Google. Ne parliamo con Vincenzo Cosenza, esperto di intelligenza artificiale e nuove tecnologie, autore del blog Vincos.it.
Il 25 aprile appena passato ci ha fatto riflettere su altri modi di interpretare la resistenza: dalle Biblioteca, che resistono ai cambiamenti culturali, alla resistenza ecologica dove tra adattamento e cambiamento si prova a costruire un mondo migliore.Gli ospiti di oggi:Laura Ballestra - presidente di Aib - ASSOCIAZIONE ITALIANA BIBLIOTECHEVittoria Brambilla - Professoressa, Dip. Scienze Agrarie e Ambientali, Università di MilanoNicola Biasi - Enologo della Cantina Cà da RomanBarbara Bernardini - Responsabile dei corsi di formazione per la casa editrice minimum fax. Cura una newsletter, Braccia Rubate, che parla di orto e lune nuove. Ha scritto " Dall'orto al mondo Piccolo manuale di resistenza ecologica" edito da Nottetempo
Benvenuti su Bookatini 2.0 - il podcast per chi è ghiotto di libri.L'ospite di questa puntata è Teresa, che trovate alla pagina Instagram @bee_book_a_lula e sul canale youtube https://www.youtube.com/@TeresaBeeBookaLula, con lei torna anche il format Legenda - libri da leggere prima di subito, in cui elenchiamo quali saranno probabilmente le nostre prossime letture urgenti.Nell'episodio abbiamo citato i seguenti libri:"Il viaggio del divano letto" di Pierre Jourde, Prehistorica editore, "La Straniera" di Claudia Durastanti, La nave di Teseo,"Cat Lady" di Dawn O'Porter, Astoria editore,"Casa fatta di alba" di M. Scott Momaday, Black Coffee, "Felici tutti i giorni" di Laurie Colwin, SUR,"Un bagno di Sangria" di Titania Blesh, Acheron Books,"Leonard e Hungry Paul" di Rónán Hession, Keller Editore,"Il cottage degli uccelli" di Eva Meijer, Nottetempo editore.Potete contattarmi, scrivere commenti, suggerimenti, domande e condividre con me le vostre letture su questo tema contattandomi alla pagina Instagram Bookatini_podcast.Se volete sostenermi e godere di contenuti aggiuntivi, potete unirvi a 4 possibili livelli di Patreon che trovate al link: https://www.patreon.com/bookatiniLa sigla di Bookatini è scritta e suonata da Andrea Cerea
Dopo aver interpretato il ruolo di una sessuologa nella serie tv Sex Education Gillian Anderson ha raccolto più di 1.800 fantasie erotiche scritte da donne di tutto il mondo, che poi sono state raccolte nel libro Want (Feltrinelli). Nella puntata di febbraio Giulia Pilotti e Ludovica Lugli chiacchierano di sesso nella narrativa a partire da questo libro e da Orso di Marian Engel (La Nuova Frontiera) e Atti puri di Alice Scornajenghi (Nero). Nella puntata sono anche menzionati il racconto di Margaret Atwood Fantasie di stupro (Racconti), i libri di Gabriella Parca Le italiane si confessano e I sultani (Nottetempo), Cosa può andare storto (Fabbri) di Roberta Rossi e Giulia Balducci e Il mio giardino segreto di Nancy Friday. Potete trovare più informazioni sulle Dieci lezioni sui libri a questo link. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Leggi anche: Embrace Your Love for Romance Novels. It's Good for You, Time La serie che ha fatto educazione sessuale a moltissimi adolescenti, il Post La saga fantasy più venduta in Italia non è proprio fantasy, il Post Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
In Pietra e ombra, Burhan Sönmez, uno degli autori turchi più noti sulla scena contemporanea, racconta una storia in cui amore e impegno politico si intrecciano nelle vicende del protagonista, uno scalpellino che decide di vivere in un cimitero alla periferia di Istambul per rimanere vicino alla sua amata, anche nella morte. Diverrà il testimone di numerosi destini e delle pagine più sanguinose della storia turca, mentre la trama si snoda, in un montaggio sapiente, tra varie epoche passate. Il risultato è una scrittura precisa, ma densa di echi metaforici, una prosa che “strizza l'occhio alla poesia”, afferma Nicola Verderame, che in questo episodio ci racconta le mille sfide superate, nella consapevolezza che nessuno può tradurre senza leggere quello che altri hanno scritto e tradotto. Elif © 2024 by Giovanni Cascavilla is licensed under Creative Commons Attribution-NoDerivatives 4.0 International. To view a copy of this license, visit https://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/
La rabbia, un'emozione spesso repressa e stigmatizzata, è stata per secoli un motore silenzioso ma di trasformazione per le donne. Moby Dick vuole dare voce a questa rabbia, che attraversa secoli di storia, e analizzare come le donne l'abbiano trasformata in una potente arma contro le ingiustizie. Rifletteremo su come la rabbia femminile sia stata negata, patologizzata o ridotta al silenzio, ma anche su come abbia alimentato rivoluzioni culturali, sociali e personali.Ne parleremo nell'ora centrale del programma con due ospiti:Laura Schettini, professoressa di Storia delle Donne e di Genere e ricercatrice in storia contemporanea. Tra le sue pubblicazioni “La violenza contro le donne nella storia. Contesti, linguaggi, politiche del diritto” (edizioni Viella, 2017); “L'ideologia gender è pericolosa” (ed. Laterza 2023). E' in uscita (per le edizioni Viella) la sua antologia (curata con Simona Feci) sulle donne nella storia dal titolo “Storia di donne e di genere”.Giulia Siviero, giornalista, scrive per Il Post e altri giornali tra cui Internazionale e Il Manifesto, occupandosi di questioni di genere. Nel 2024, per Nottetempo, ha pubblicato “Fare femminismo”, un libro per recuperare le pratiche dei movimenti delle donne e dei femminismi radicali. Ma come si manifestava la rabbia delle donne in tempi di oppressione estrema? Nella parte finale del programma, sarà ospite di Lina Simoneschi Simona Feci, professoressa associata presso l'Università di Napoli L'Orientale, per un'anteprima del suo ultimo libro “L'acquetta di Giulia. Mogli avvelenatrici e mariti violenti a Roma nel Seicento” (ed. Viella), in uscita a novembre. Ambientato nella Roma di metà Seicento, il libro ricorda la scoperta di una rete di avvelenatrici dei propri mariti violenti. Le protagoniste e le loro storie offrono uno straordinario passe-partout per raccontare la condizione delle donne e la loro rabbia nel secolo di Artemisia Gentileschi e della monaca di Monza.
Da fenomeno statunitense la “cancel culture” è diventato un tema molto discusso nell'opinione pubblica anche nostrana. Ma cosa ci succede quando ci poniamo di fronte al dilemma di distinguere tra artista e opera? Fino a che punto riusciamo a metterci nei panni delle vittime? E soprattutto: esiste solo una cancel culture che parte dagli Stati Uniti? -- Ospite della puntata Giulia Siviero -- Gli articoli citati nella puntata sono i seguenti: The Long and Tortured History of Cancel Culture, https://www.nytimes.com/2020/12/03/t-magazine/cancel-culture-history.html, 3 dicembre 2020; ‘Would they harass my clients or my family today?': Victims of cancel culture in S'pore speak out, https://www.straitstimes.com/singapore/cancel-culture-in-singapore-when-the-internet-turns-against-you-and-harassment-ensues, 9 settembre 2024; Anche i grandi del pop e del rock si stanno autocensurando, https://www.rollingstone.it/musica/storie-musica/perche-persino-artisti-storici-come-cher-e-i-rolling-stones-si-stanno-autocensurando/939136/, 4 settembre 2024. I libri citati nella puntata: Mostri, di Claire Dederer, Altrecose, 2024; Fare femminismo, Giulia Siviero, Nottetempo, 2024; Guerre culturali e neoliberismo, Mimmo Cangitano, Nottetempo 2024. Le fonti audio presenti nella puntata sono tratte da: 搜索, canale YouTube Asukaakusa, 9 giugno 2021; Cher's Full Interview on the 'Ellen' Show, canale YouTube The Ellen show, 7 gennaio 2024. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Milena Agus"Notte di vento che passa"Mondadori Editorewww.mondadori.itQuesta è la storia di Cosima e dell'anno più memorabile della sua vita, quello in cui compie diciott'anni e le succedono "tantissime cose per la prima o per l'ultima volta". Cosima è una sognatrice, fin da quando è piccola vive dentro i libri, anzi letterarizza tutto ciò che la circonda, e così anche le cose più squallide ai suoi occhi diventano poetiche e affascinanti. E lo stesso fa suo padre, un inguaribile idealista che affronta la povertà con allegria, mentre la madre lavora per mantenere tutta la famiglia e si dispera perché in paese si mormora che sono gente da poco, gentixedda. Fino a che non si decidono a lasciare la campagna e a trasferirsi nella vicina Cagliari. Qui, a Cosima piace molto andare al Poetto e frequentare il liceo classico, dove ha una prof di lettere che la incoraggia a scrivere e a considerare Calvino, Shakespeare e Deledda come degli amici, e un compagno di classe che odia i ricchi e sogna di trasformare la Sardegna nella Cuba del Mediterraneo. Ma Cosima sente spesso la nostalgia del paese, e durante uno dei suoi ritorni incontra Costantino, un pastore scontroso e tormentato che ama suonare la fisarmonica. Lo trova bellissimo, rivede in lui l'Heathcliff di Cime tempestose e, nonostante gli avvertimenti del suo miglior amico, se ne innamora rovinosamente. Quando il mondo reale comincia a incalzare coi suoi problemi, Cosima sarà costretta a scendere dall'albero su cui, come una baronessa rampante, avrebbe volentieri trascorso tutta la vita. Le toccherà piantare i piedi per terra e provare a capire che tipo di adulta vuole diventare e quale amore vuole inseguire. Di questa tensione universale tra il desiderio di sognare e l'esigenza di abitare la realtà si nutre la scrittura di Milena Agus, limpida e aerea ma frutto di una profonda ricerca linguistica: il suo sguardo è talmente originale e fanciullesco che leggerla fa ridere e meravigliare al tempo stesso, come talvolta accade quando i bambini o i saggi dicono la verità.Milena Agus, nata a Genova da genitori sardi emigrati, ha trascorso l'infanzia fra Genova e Milano. All'età di dieci anni, con la sua famiglia, si è trasferita in Sardegna. Da allora vive a Cagliari, dove ha studiato al liceo classico, si è laureata ed è stata una professoressa di Lettere negli istituti superiori. Ha scritto otto romanzi (tra i quali Mal di pietre, che l'ha rivelata al grande pubblico, è stato tradotto in molte lingue ed è diventato un film in Francia), tutti editi da Nottetempo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
In questa puntata con Luca Molinari, architetto, critico, curatore e docente di Architettura, indaghiamo come gli spazi comuni e le nostre case influenzino la nostra vita e come la meraviglia possa essere riscoperta attraverso un nuovo sguardo sulla quotidianità e la collettività. Le riflessioni principali prendono spunto dai suoi libri La meraviglia è di tutti (2023), Le case che siamo (2016) e Le case che saremo (2020). Altre fonti: Profanazioni di Giorgio Agamben, Nottetempo, 2005; L'architettura della partecipazione di Giancarlo De Carlo, 1973; Il futuro dell'architettura nella civiltà di William Morris, Laterza, 1881; Il futuro del progresso di Steven Pinker, Domus, Gennaio 2024; Tradizione, tradimento, traduzione di Mario Daniele (etimoitaliano.it). Redatto da Camilla Sofia Morelli e Diego Morabito. Contributo video di Ivan Taccadoli, montaggio di Ivan Taccadoli. Archiverso è più di un podcast: è un invito a partecipare in un dialogo collettivo. Unisciti a noi in questo viaggio e seguici sui nostri social per diventare parte di questo progetto. Seguici su Instagram Seguici su Youtube Il sito web di Archiverso Per info e collaborazioni scrivi a archiversopodcast@gmail.com
Ginevra Lamberti"Il pozzo vale più del tempo"Marsilio Editoriwww.marsilioeditori.itDalia, otto anni, dopo un incidente passa molti giorni in un ospedale che non è un ospedale perché il mondo non è più il mondo; viene dimessa, torna a casa, la casa è vuota, probabilmente tutti sono morti. Dalia, nei giorni di ricovero, conosce due bambini che hanno avuto pure loro un incidente: il bambino soporoso che non può parlare e Morena, che non si muove bene, ma riesce a scrivere. Uscita dall'ospedale, di quei bambini, Dalia per molto tempo non saprà niente. Senza famiglia, senza soldi e senza casa, Dalia viene accolta dalla vecchia Fioranna, che ha fatto la maestra, sa insegnare e sa difendersi. Fioranna insegna a Dalia due cose: che il mondo così come gli esseri umani l'hanno conosciuto esiste ancora ma è nascosto sulle montagne, e come seppellire un corpo.Così Dalia, dalla valle tiranneggiata dalla famiglia Boscarato, i padroni di sempre – perché il mondo non è più lo stesso, ma chi è padrone tale rimane –, ascende alla montagna e arriva al Villaggio dei Pozzi. Sapendo come accudire e come seppellire, Dalia sa come trattare i corpi vivi e morti, anche quelli non umani. È così che diventa l'assistente del macellaio Biagio e la dama di compagnia dell'eccentrica Orsola. Se in ospedale, da bambina, i compagni di Dalia erano il bambino soporoso e la bambina con la penna, nella sua età matura sono proprio loro: Biagio, il macellaio burbero perseguitato da una gatta bianca, e Orsola, la donna delle storie, che vive da sola in un albergo dismesso dove, come ormai ovunque, si è consumato un delitto.La temperatura del mondo fluttua intorno ai cinquanta gradi, le coltivazioni stentano, il bestiame muore, in montagna c'è acqua ma non ci sono armi né medicinali, in pianura ci sono sia le armi che i medicinali, ma non ci sono né acqua né cibo. È naturale che i Boscarato, come fanno sempre i padroni, tentino di mangiarsi tutte le risorse. Ma quando la temperatura esterna è tanto alta il capitale umano è l'unica risorsa che resta, e mangiare non ha più un significato così metaforico.Se Agota Kristof, nella Trilogia della città di K., ha scritto che si è davvero capaci di uccidere quando si ammazza qualcosa che non bisogna mangiare, se Cormac McCarthy, ne La strada, ha descritto esseri umani che sono riserve alimentari di altri esseri umani, Ginevra Lamberti narra come la produzione di massa cambia il racconto dell'uomo che mangia l'uomo. In un romanzo potente, per scrittura e immaginazione, in cui la tenerezza è prima di tutto un abisso, anzi un fosso, nel quale le prostitute vendono i gesti e le parole della cura e non quelli della seduzione – ammesso che ci sia differenza –, e dove il Veneto è un Far West e Venezia ha smesso di essere un pesce perché la laguna non esiste più, Ginevra Lamberti fonda la mitologia del cambiamento climatico, del rispetto dei morti senza il culto, delle leggende che si ripetono uguali e maledicono secondo maledizioni sempre nuove perché sempre nuove sono le colpe, e dell'amore, che dopo aver fatto movere il sole e le altre stelle, per secoli, adesso le fa implodere.Ginevra Lambertiè nata nel 1985 e vive tra Roma e Vittorio Veneto. Dopo La questione più che altro, uscito nel 2015 per Nottetempo, con Marsilio ha pubblicato Perché comincio dalla fine (2019, premio Mondello 2020) e Tutti dormono nella valle (2022). I suoi romanzi sono stati tradotti in Germania, Cina, Francia, Regno Unito e Brasile. È editorialista del quotidiano Domani. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Jazz Ahead 236 1. Ultramarine, Mary Halvorson, Cloudward, Nonesuch Records, 2024 2. Grieving Was Yesterday, Simon Spiess Quiet Trio, Euphorbia, Intakt Records, 2024 3. Nottetempo, Arturo Garra, Inverno, Autoproduzione, 2023 4. Perfect Blue, David Cordero & Carlos Ferreira, Silent Articulations, Aural Canyon Music, 2023 5. African Sun, Henry Franklin (Shabaka Hutchings Remix), Remixes 20, Jazz is Dead, 2023 6. Maritime Jazz, Cosmic Analog Ensemble, Les Grandes Vacances, Jakarta Records, 2024 7. Defiant, Tender, Warrior, Charles Lloyd, The Sky Will Still Be There Tomorrow, Blue Note Records, 2024 8. Rising Son, Takuya Kuroda, Rising Son, First Word Records, 2023 9. In Tongues, Swart Waling Koolhaas, Joost Swart, Bjorn Waling, Jesse Koolhaas, Urban Waves, 2023
In the Mood è il progetto di Radio 21 aprile Web per iniziare la settimana con un pensiero diverso, attraverso la segnalazione di alcuni articoli dei principali inserti di cultura dei giornali italiani.Questa settimana, dalla Lettura del Corriere della Sera, Susan Sontag Sotto il segno di Saturno, Nottetempo editore, 11-17 euro, articolo di Emanuele Trevi Timothy Radcliffe e Lukasz Popko, Domande di Dio, domande a Dio. In dialogo con la Bibbia, Edizioni Vaticane, 25 euro, una conversazione raccolta da Annachiara SacchiDal Messaggero, Fabio Isman per Roma segreta su Giuseppe Vasi: vedutismo, capricci paesaggistici e un po' di 1700.Alias di sabato, il Manifesto, a Fivizzano (Massa Carrara) il museo di Edmondo Bernacca e la fotografia di sua nipote Fulvia Bernacca, in un articolo di Silvia VeroliDalla Domenica del Sole 24 ore un articolo di Francesco Maria Colombo su un libro di Alain Schnapp, Storia universale delle rovine, dalle origini alla civiltà dei lumi, Einaudi, 120 euro e il premio Morrione per l'indagine giornalistica andato al video Brucia la Terra di Tommaso Panza e @lose_youssef.https://ilmanifesto.it/bernacca-il-tempo-che-fu-e-cosa-sono-le-nuvole https://www.noinotizie.it/29-10-2023/uninchiesta-sulla-mafia-foggiana-ha-vinto-il-premio-per-il-giornalismo-investigativo-roberto-morrione/Musica sotto licenza Artlist.io
L'apertura di giornata, con le notizie e le voci dei protagonisti tutto in meno di 30 minuti.Domenico Livrieri, l'uomo in carcere a Milano per l'omicidio, l'occultamento e il vilipendio del cadavere di Marta Di Nardo, avrebbe dovuto stare in una Rems, ma il ricovero non è stato "mai eseguito" "per mancanza di disponibilità" dei posti e "nonostante i ripetuti solleciti del pm alle autorità di competenza". Una delle questioni strettamente correlata ai problemi delle Rems riguarda le liste di attesa. Ne parliamo con Jessica Mariana Masucci, giornalista e autrice, si occupa da tempo di tematiche che riguardano la salute mentale. Ha una newsletter al riguardo che si chiama “stati di salute” e il suo ultimo libro si intitola "Il fronte psichico - Inchiesta sulla salute mentale degli italiani" edito da NotteTempo edizioni.
Il 10 ottobre è la giornata mondiale della salute mentale: partiremo dalla rivoluzione italiana realizzata dallo psichiatra Franco Basaglia e che ha portato alla legge 180 con cui dal 1978 sono stati chiusi i manicomi. Poi parleremo di eco-ansia in Africa e nelle nuove generazioni e di salute mentale e capitalismo. -- Ospiti della puntata Antonella Serrecchia e Jessica Mariana Masucci -- Contributi audio di: Shamim Wasii Nyanda, sociologa, delegata ONU per la finanza climatica, Ziada Kassimu, assistente medica e attivista per il clima. I contributi audio di questa puntata sono tratti dal canale YouTube 0mnemosine0 del 14 agosto 2011 https://www.youtube.com/watch?v=9m8jU3dyFqA&ab_channel=0mnemosine0. Le fonti degli articoli citati nella puntata sono le seguenti: What the World Can Learn From an Italian City's Approach to Mental Health, Slate Magazein, 13 marzo 2023, https://slate.com/technology/2023/03/trieste-italy-community-mental-health.html; The Man Who Closed the Asylums: Franco Basaglia and the Revolution in Mental Health Care by John Foot – review, The Guardian, 19 agosto 2015, https://www.theguardian.com/books/2015/aug/19/man-who-closed-asylums-franco-basaglia-review; La salute mentale nel mondo. Il rapporto OMS 2022, https://www.saluteinternazionale.info/2022/10/la-salute-mentale-nel-mondo-il-rapporto-oms-2022/; Archivio Basaglia, Il Tascabile, 26 settembre 2023, https://www.iltascabile.com/societa/archivio-basaglia/; This is what Africa's youth think about climate change, Weforum, 9 dicembre 2021, https://www.weforum.org/agenda/2021/12/climate-change-africa-eco-anxiety/; Mental health and climate change in Africa, Cambridge University Press, 17 giugno 2022, https://www.cambridge.org/core/journals/bjpsych-international/article/mental-health-and-climate-change-in-africa/65A414598BA1D620F4208A9177EED94B; Is Therapy-Speak Making Us Selfish?, Bustle, 7 aprile 2023, https://www.bustle.com/wellness/is-therapy-speak-making-us-selfish; Il fronte psichico. Inchiesta sulla salute mentale degli italiani, Jessica Mariana Masucci, Nottetempo. Fuori anche da qui: Giulia Lazzarini, Muri, Festival della Mente 2012, https://www.spreaker.com/user/14440405/05-lazzarini. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Tra i candidati alla sessantunesima edizione del premio Campiello c'è Filippo Tuena, con il suo racconto di un viaggio fantastico sulle tracce del dio più umano della mitologia greca. Un racconto evocativo, onirico, portato avanti con prosa e poesia insieme. In cerca di Pan è pubblicato da Nottetempo.
Anna Oppes"BookRave"È stato lanciato via social il progetto condiviso di otto case editrici (effequ, Iperborea, minimum fax, NN Editore, Nottetempo, Quinto Quarto, il Saggiatore, Sur), riscuotendo da subito tantissime adesioni: si tratta di BookRave, un progetto di lettura già ampiamente sostenuto da lettori e librerie, che prevede un percorso trimestrale tematico.Le librerie che aderiscono al progetto riceveranno dalle otto case editrici un titolo legato al tema del trimestre.Il primo tema è Corpi: perché il corpo attraversa le narrazioni e le storie, è elemento preponderante di riflessione sia in narrativa che in saggistica, attorno ad esso ruota gran parte della discussione contemporanea su rappresentazione e visibilità. BookRave presenterà otto storie (i cui titoli saranno rivelati a fine mese sui social delle case editrici), tra saggi, romanzi e graphic novel, per attraversare il tema centrale della contemporaneità, comprenderlo meglio e in qualche modo celebrarlo.Starà poi alla libreria e ai suoi lettori determinare un percorso assieme, trovare i collegamenti, giocare coi libri, stimolare le discussioni: è una sfida comune, che sarà sostenuta da iniziative da parte delle case editrici, incontri dal vivo, contenuti multimediali. L'obiettivo di BookRave è molteplice e ambizioso: creare un festival diffuso, collaborativo, mostrare come case editrici anche molto diverse tra loro possano riflettere su uno stesso tema, e come libri anche molto diversi, se messi in dialogo, possano aprire nuove prospettive.Ma soprattutto a BookRave piace l'idea di pensare che le cose si possano fare insieme, mettendo le proprie forze in condivisione, aprendo un percorso di dialogo e mutuo sostegno con le librerie e con chi i libri li acquista e li legge e ne parla.Ecco gli otto libri di BookRave: tutti riferiti al tema trasversale del CorpoSangue cattivo, di Beatrice Galluzzi, effequCorpi dipinti, di Matt Lodder, il SaggiatoreLa valle dei fiori, di Niviaq Korneliussen, IperboreaAll the love I can get, di Tommi Parrish, minimum faxAffamata, di Melissa Broder, NN EditoreChiedi se vive o se muore, di Gaia Giovagnoli, nottetempoL'Arte del Drag, di Jake Hall, Sofie Birkin, Helen Li, Jasjyot Singh Hans, Quinto Quarto edizioniUmani ibridi, di Harry Parker, SurIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Nella 62° puntata di Illuminismo psichedelico la giornalista Jessica Marianna Masucci ci parla del libro “Il fronte psichico. Inchiesta sulla salute mentale degli italiani” appena uscito per Nottetempo. Il saggio indaga l'uso dei farmaci oggi in commercio, le abitudini e le idiosincrasie degli italiani riguardo alla cura della loro salute mentale, le prospettive future, tra cui spiccano in potenza le molecole psichedeliche, e infine la disponibilità dei trattamenti di salute mentale garantita dal sistema sanitario nazionale, già oggi molto più bassa della media raccomandata per paesi come il nostro.
Milano, 2045. Il cambiamento climatico ha acuito i problemi sociali e la tensione è al massimo. Un ricco imprenditore viene ucciso e ad indagare sull'omicidio è chiamato un poliziotto con un passato rivoluzionario. In questo futuro terribile ma verosimile è ambientato Prima della rivolta, il libro di Michele Turazzi.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7468DON CAMILLO DIFENDE LE CROCI IN CIMA ALLE MONTAGNE di Lorenzo BertocchiDalle finestre del tinello don Camillo aveva un meraviglioso panorama sulle cime, ma quella mattina all'orizzonte mancava qualcosa. Non aveva ancora finito di raccapezzarsi sulla faccenda paesaggistica che arrivò come un fulmine lo Sparalesto, in compagnia del presidente della Pro Loco.In nome dell'ambiente, il gruppo "Spirito libero in libera natura" aveva ottenuto dal comune il permesso di abbattere la Croce di vetta che era lì da duecento anni.Don Camillo fece irruzione nell'ufficio della nota assessora alla cultura e, mani sui fianchi, la guardò come si guarda un abusivo che scaccia di casa il padrone. Ma l'assessora era un osso duro.«Si calmi e non ne faccia una questione integralista», disse, «noi pensiamo che i frequentatori della nostra vetta più alta debbano avere la possibilità di attribuire liberamente alle loro esperienze in montagna i valori che sentono più affini. Senza alcun inquinamento prevaricatore. Lo diciamo anche per una questione di libera lode alla natura, senza preconfezionamenti».Il povero parroco, di fronte a un tale sfoggio di cultura, rimase per un momento al tappeto. E pensò che l'assessora colpiva molto più duro del vecchio Peppone.Uscito dal palazzo comunale don Camillo ebbe un'altra notizia da knock-out, i talebani dell'ambiente libero non si erano limitati a togliere la vecchia Croce di vetta, ma al suo posto avevano posizionato un monumento al libero pensatore che, pensoso, avrebbe atteso lo scalatore per dargli un vago senso di conquista della cima. Il vaso era colmo e al nostro parroco di crinale non rimase che andare dal Crocifisso dell'altar maggiore.«Signore, qui la vogliono sfrattare da casa sua».«Non preoccuparti don Camillo, ci sono abituato, sono salito sulla Croce per questo. Tu continua a salire la tua strada e non perdere di vista la meta».E fu sera, e fu mattina. Il giorno dopo verso mezzogiorno in piazza non si parlava d'altro, tutti a guardare la vetta. Nottetempo qualcuno, di fianco al libero pensatore, aveva piantato tre metri di Croce con su scritto In hoc signo vinces. Qualcuno gridava al miracolo. Quelli dello "spirito libero" erano già pronti a salire in vetta con l'assessora che voleva vedere con i suoi occhi. Don Camillo si rese subito disponibile per accompagnarli.Durante la salita raggiunsero il vecchio Paolino, che ogni anno in quaresima saliva alla Croce di vetta per lasciare un fiore. Era solo da anni, aveva perso in un colpo la moglie e il giovane figliolo, assassinati all'epoca della linea gotica.«Buongiorno reverendo, venite anche voi alla Croce?», domandò Paolino.«Andiamo a vedere chi ha rimesso la Croce in vetta, visto che questi signori l'avevano tolta per far posto ai pensatori».«Ma la Croce è sempre rimasta al suo posto», rispose Paolino, «da casa mia non ho mai smesso di vederla».Tutti conoscevano il vecchio Paolino e a qualcuno la storia del miracolo cominciava a far sudare freddo. A togliere tutti dall'impaccio pensò don Camillo: «Cari liberi pensatori, spesso solo un cammino molto accidentato può condurre a Dio, un cammino che solo nella Croce trova significato. Allora si sale per la strada giusta. Chi nel proprio cammino non vede più la Croce, allora è segno che è fuori strada. Ma si può sempre tornare sulla retta via e vedere così riapparire all'orizzonte il Segno della vera libertà». La comitiva girò i tacchi e scese a valle. Dal tinello di don Camillo il panorama era tornato a posto.Nota di BastaBugie: Ermes Dovico nell'articolo seguente dal titolo "Il Cai, le croci e le montagne (che ci parlano di Dio)" commenta la vicenda del portale il Club Alpino Italiano che prima disapprova l'installazione di nuove croci sulle vette, poi fa un parziale dietrofront, ma la toppa è peggiore del buco. All'origine, il mancato riconoscimento della meta eterna a cui la Croce e le stesse montagne ci richiamano.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il maggio giugno 2023:«Prima che nascessero i monti / e la terra e il mondo fossero generati / da sempre e per sempre tu sei, Dio» (Sal 89,2). Le lodi mattutine di ieri, 26 giugno, ci ricordano che l'intera creazione - dai monti a tutta la realtà di cui noi stessi facciamo parte - è opera dell'Eterno, cioè di Dio. Esse ci parlano dello stesso Dio che si è incarnato nella pienezza dei tempi, condividendo tutto della condizione umana (tranne il peccato) fino a lasciarsi crocifiggere per la nostra salvezza. È quindi curioso, sebbene non originale, che oggi, A. D. 2023, si possa definire «anacronistico» quel simbolo, la croce, che ricorda l'evento centrale nella storia dell'uomo, richiamando evidentemente Colui - Gesù Cristo - che ha voluto amare i suoi figli fino al dono della sua stessa vita.Il caso è già ben noto alle cronache: tutto nasce dalla posizione espressa da esponenti di spicco del Cai, il Club Alpino Italiano, a proposito delle croci innalzate sulle cime delle montagne. Ricostruiamo i fatti.Giovedì 22 giugno, all'Università Cattolica di Milano, si è tenuto un convegno con relatori di diversa estrazione che si sono confrontati sui temi presenti nel libro Croci di vetta in Appennino, di Ines Millesimi. Il convegno era stato annunciato il 13 giugno attraverso un articolo sulla testata online del Cai, Lo Scarpone, in cui Pietro Lacasella, curatore del portale, a proposito delle croci di vetta, scriveva che è sbagliato rimuoverle ma è «anacronistico» innalzarne altre, perché «la croce non rappresenta più una prospettiva comune, bensì una visione parziale», mentre le vette dovrebbero essere considerate «come un territorio neutro».La stessa posizione - né rimuovere le croci esistenti né innalzarne di nuove - veniva espressa al convegno alla Cattolica dal direttore editoriale e responsabile delle attività culturali del Cai, l'ateo dichiarato Marco Albino Ferrari. In un solco simile anche la linea dell'autrice del libro presentato all'evento, Ines Millesimi, secondo cui «la croce non può essere un segno divisivo». Lo Scarpone ritornava quindi sul tema con un articolo - Croci di vetta: qual è la posizione del CAI? - sempre a firma di Lacasella, per ribadire, a sintesi del convegno, il concetto che il Cai rispetta le croci esistenti e si occupa anche della loro manutenzione, ma il presente impone di «disapprovare la collocazione di nuove croci e simboli», per via del «dialogo interculturale» e delle «nuove esigenze paesaggistico-ambientali». Anche questo è un paradossale segno dei tempi: accantonare Dio in nome dell'ambiente e delle religioni (e pazienza che quella rivelata sia una sola).La posizione del Cai ha suscitato malcontento tra diversi soci. E ha portato vari leader di centrodestra a intervenire, forse anche per un malinteso sulla rimozione: malinteso che comunque - stando a quanto riportava il sito del TgCom il 24 giugno - avrebbe coinvolto anche alcune guide di Alagna (provincia di Vercelli) che avevano già cominciato a rimuovere le croci «per ammassarle in un memoriale».A seguito dell'intervento della maggioranza al Governo - incluso il Ministero del Turismo, che vigila per competenza sul Club Alpino Italiano - il presidente dello stesso Cai, Antonio Montani, ha diffuso una nota per dire che non c'è «una posizione ufficiale» sulle croci di vetta e quanto pubblicato in precedenza «è frutto di dichiarazioni personali espresse dal direttore editoriale Marco Albino Ferrari […]. Personalmente, come credo tutti quelli che hanno salito il Cervino, non riesco ad immaginare la cima di questa nostra montagna senza la sua famosa croce». La nota, a ben vedere, è solo un parziale dietrofront, perché toglie l'aura di ufficialità alla posizione espressa da Ferrari-Lacasella, ma nulla dice su eventuali nuove installazioni di croci.E questo non è un punto secondario. Le croci di vetta di cui si parla - come riporta il portale del Cai - risalgono per la maggior parte al periodo compreso tra la seconda metà del XIX e la prima metà del XX secolo. Dunque, innanzitutto, oggi non c'è questa presunta "emergenza" di evitare chissà quale proliferazione di nuove croci. D'altra parte, presentare la croce come anacronistica e divisiva pone come minimo un problema di prudenza, perché il discorso investe evidentemente non solo le croci sulle vette - il che è già problematico - ma tutte le croci e i simboli cristiani negli spazi e luoghi pubblici. Le assurdità da politicamente corretto della nostra epoca - quelle sì divisive, nel senso negativo del termine - stanno lì a ricordarcelo. E la storia ci dice che quando serpeggia un clima culturale così, basta nulla perché dalla persecuzione ai simboli si passi a quella alle persone che in quei simboli si riconoscono.
Bentornati in Bookatini - il podcast per chi è ghiotto di libri. L'episodio 56 è dedicato alla festa della mamma. Nell'episodio di oggi abbiamo chiacchierato approfonditamente di questi libri Tempo di neve, di Jessica Au, Il saggiatore editoreCos'hai nel sangue, di Gaia Giovagnoli, Nottetempo editoreAbbiamo anche citato questi libri, che abbiamo ma non abbiamo letto: La scuola per le buone madri, di Jessamine Chan, Mondadori editoreMaternità, di Sheila Heti, Sellerio editoreIl lavoro di una vita, di rachel Cusk, Einaudi editoreUna donna, di Annie Ernaux, L'orma editoreL'invenzione della madre, di Maerco Peano, Minimum fax editorePotete contattarci, scrivere commenti, suggerimenti, domande e condividete con noi le vostre letture su questo tema contattandoci nella pagina Instagram Bookatini_podcast, dove potete trovare anche le nostre live, in onda di mercoledìSe volete sostenerci e godere di contenuti aggiuntivi, potete unirvi a 4 possibili livelli di Patreon che trovate al link: https://www.patreon.com/bookatiniLa sigla di Bookatini è scritta e suonata da Andrea Cerea
Andrea StaidDialoghi di Pistoiahttps://dialoghidipistoia.itDialoghi di Pistoia: l'antropologo Andrea Staid terrà la lezione Cosa significa sentirsi parte della natura? Uno sguardo antropologico Venerdì 24 marzo ore 11 al teatro Bolognini | ore 11.15 in streaming su Fb e YTDopo il primo incontro propedeutico alla XIV edizione dei Dialoghi di Pistoia, che ha registrato il tutto esaurito, venerdì 24 marzo alle ore 11, sempre al teatro Bolognini, sarà l'antropologo Andrea Staid a tenere la seconda lezione dal titolo: Cosa significa sentirsi parte della natura? Uno sguardo antropologico (www.dialoghidipistoia.it).L'appuntamento, pensato per le scuole secondarie di secondo grado di Pistoia e della provincia, è aperto gratuitamente anche al pubblico (con prenotazione obbligatoria a dialoghi@comune.pistoia.it). La conferenza sarà trasmessa anche in streaming, sulla pagina Facebook e sul canale YouTube dei Dialoghi, a partire dalle 11.15. Il festival di antropologia del contemporaneo mantiene così vivo il legame con le scuole di tutta Italia, che da 13 anni seguono le lezioni preparatorie alla manifestazione, e con gli appassionati che desiderano approfondire i grandi temi della contemporaneità. Negli ultimi anni l'ambiente e la crisi climatica sono tra i temi più narrati e discussi: come può contribuire l'antropologia a questo dibattito? Cosa si intende quando si parla di pluralità eco-sistemica? Risponde Andrea Staid, tentando di fornire una piccola guida utile a orientarsi tra concetti nuovi, ma soprattutto funzionale alla presa di coscienza che per cambiare il mondo da un punto di vista ecologico e sociale, per salvarci dal “disastro”, è necessario un modo differente di guardare e pensare alla “natura”. L'antropologia, raccontando e narrando altri modi di vivere – che per lungo tempo abbiamo erroneamente considerato “primitivi” o “selvaggi” – può insegnarci a decentrare il nostro sguardo: molte società, mantenendo legami di complicità e d'interdipendenza con gli abitanti non umani del mondo, hanno saputo preservarsi dal saccheggio irresponsabile del pianeta, nel quale gli occidentali si sono impegnati senza sosta negli ultimi tre secoli.Andrea Staid è docente di Antropologia culturale e visuale presso la Naba di Milano, di Antropologia culturale all'Università statale di Genova, di Letterature comparate all'Università Insubria e ricercatore all'Universidad de Granada. Dirige per Meltemi la collana Biblioteca/Antropologia. Ha scritto: I dannati della metropoli (Milieu, 2014), Gli arditi del popolo (Milieu, 2015), Le nostre braccia (Milieu, 2015), Abitare illegale (Milieu, 2017), Senza Confini (Milieu, 2018), Contro la gerarchia e il dominio (Meltemi, 2018), Dis-integrati (Nottetempo, 2020), La casa vivente (ADD, 2021), Essere natura (UTET, 2022). I suoi libri sono tradotti in Grecia, Germania, Spagna, Cina, Portogallo, Cile. Collabora con diverse testate giornalistiche tra le quali Il Tascabile e Left.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
La vergognosa esclusione delle autrici in lingua italiana dai programmi scolastici è la ragione per cui voglio presentarvi Alice Ceresa e la sua riflessione sulla condizione della donna nella società. Buongiorno! Mi chiamo Laurène Ventura, vengo da Neuchâtel e sono una studentessa iscritta al programma di Master in Letteratura italiana all'università di Berna. Grazie a un corso che ho frequentato, ho scoperto quest'opera che mi ha portato a riflettere sulla condizione della donna con le mie amiche per un pomeriggio intero. Non è semplice fare un riassunto del libro di cui vi sto parlando. Il motivo è semplice: non si tratta di un romanzo; non c'è una trama lineare. Non c'è neanche una trama. L'opera è un'attenta analisi della posizione della donna nella società. L'autrice è Alice Ceresa, nata a Basilea ma cresciuta in Ticino, che ha lavorato prima in Svizzera e poi si è trasferita a Roma, dove è rimasta fino alla morte, avvenuta nel 2001. Iniziato negli anni Settanta, in un decennio fondamentale per la lotta femminista, il capolavoro letterario di Ceresa si intitola Piccolo dizionario dell'inuguaglianza femminile. Edito nel 2007 da Nottetempo, una seconda edizione viene proposta ancora nel 2020 con un ampliamento, sempre a cura della professoressa Tatiana Crivelli dell'Università di Zurigo.La particolarità di quest'opera risiede nella forma in cui è stato scritto, che è appunto un dizionario. Ceresa individua, frammenta, decostruisce e ridefinisce le istituzioni e i concetti che da secoli opprimono la donna o, come la chiama l'autrice, “organismo biologico femminile”. Le voci scelte da Alice Ceresa si susseguono in ordine alfabetico – proprio come un vero dizionario – e, a differenza di un romanzo o un saggio, una lettura lineare non è indispensabile per comprendere il messaggio dell'autrice. Per stessa ammissione di Alice Ceresa, lo stile è difficile. L'ironia pervade ogni definizione delle quarantasette voci e caratterizza tutte le sue opere. Il Piccolo dizionario ha lo scopo dichiarato di “fare il giro delle radici” dell'inuguaglianza femminile, scavare nella società per arrivare alle cause primarie dell'oppressione vissuta dalle donne. L'analisi delle definizioni fa emergere molto chiaramente il patriarcato, che a tutt'oggi caratterizza la nostra società. I vocaboli del Piccolo dizionario dell'inuguaglianza femminile spaziano dall'ambito familiare a quello psicologico, dalla biologia alla religione, dal chiedersi cosa è la norma alla definizione di letteratura. Particolarmente interessante è l'inserimento della voce Svizzera, elaborata negli anni Settanta e pubblicata in traduzione tedesca e francese da Alice Ceresa. L'inedita versione italiana ha invece dovuto aspettare il 2007. Alice Ceresa dedica ben quattro pagine di riflessione sulla Svizzera. Il ritratto che ne esce non è – ovviamente – lusinghiero. L'autrice si concentra sulla tardiva concessione del diritto di voto, ma l'argomento può benissimo essere sostituito con altro: la differenza salariale, per esempio. Vi propongo la graffiante conclusione della voce che recita: “Di femminile la Svizzera ha soltanto il nome.” I principali motivi per cui è necessario leggere il Piccolo dizionario dell'inuguaglianza femminile di Alice Ceresa sono molteplici: prima di tutto, è doveroso far conoscere un'autrice svizzera in lingua italiana; in secondo luogo, la sua opera evidenzia le disparità tra uomini e donne e contribuisce a mettere in discussione lo status quo e la società patriarcale.
Adrian Bravi"Verde Eldorado"Nutrimenti Edizionihttps://www.nutrimenti.net/Ugolino vive rintanato in una stanza, prigioniero di un cappuccio perché un incendio l'ha sfigurato e, nell'urbanissima Venezia del 1526, la deturpazione è una vergogna da celare, un orrore, il memento delle disgrazie con cui la vita può travolgere. Ma il ragazzo non può restare a lungo nella stanza dove si rintana. Il padre decide infatti di imbarcarlo nella spedizione di un amico che ormai può fregiarsi del titolo di Piloto Mayor: Sebastiano Caboto.Il 3 aprile del 1526, il giovane Ugolino è sull'ammiraglia di Caboto con un compito preciso da assolvere: tenere traccia di ogni cosa. La rotta è quella per le Indie, la destinazione le Isole Molucche in Indonesia, ma la Storia narra che laggiù il leggendario navigatore non arrivò mai. Caboto viene meno al contratto con la Corona di Spagna per inseguire le storie di alcuni sopravvissuti di una passata spedizione che narrano di una città fatta di oro e d'argento.La sua flotta si addentra nel Río de la Plata, poi risale i fiumi Paraná e Paraguay. Ed è navigando il Paraguay che Ugolino cade prigioniero insieme a quattro compagni, squartati e divorati dagli indios. Lui invece, liberato dal cappuccio, viene risparmiato proprio grazie al viso deturpato perché loro, gli indios, in quei segni sul volto leggono il tocco dei Karai, i signori del fuoco. E lì comincia l'altra sua vita.Adrián N. Bravi è nato a Buenos Aires e lì ha vissuto fino alla fine degli anni '80, quando si è trasferito in Italia per proseguire gli studi in filosofia. Laureato all'Università degli Studi di Macerata, oggi ci lavora come bibliotecario. Nel 1999 ha esordito come narratore in lingua spagnola ma poi ha scelto di scrivere in italiano. Tra i suoi romanzi: La pelusa (Nottetempo, 2007), Sud 1982 (Nottetempo, 2008), Il riporto (Nottetempo, 2011) finalista al Premio Comisso 2012, L'albero e la vacca (Feltrinelli, 2013) vincitore del Premio Bergamo 2014, L'idioma di Casilda Moreira (Exòrma, 2019) e Il levitatore (Quodlibet, 2020). I suoi libri sono stati tradotti in inglese, francese, spagnolo e arabo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
LE DIMISSIONI DI BORIS JOHNSON. Con Paolo gerbaudo Sociologo ed esperto di comunicazione politica, Dirige il Centro di Ricerca sulla Cultura Digitale al King's College di Londra. Abbiamo parlato anche del suo ultimo libro "Controllare e proteggere. Il ritorno dello Stato" edizioni Nottetempo. IL G20 IN INDONESIA E IL MONDO DIVISO IN BLOCCHI. Con Greta Cristini Analista geopolitica di Limes LE GRAVI FRASI DI DRAGHI SULL'IMMIGRAZIONE. Duccio Facchini direttore Atlreconomia LA SENTENZA SULLO STUPRO DI TORINO E IL CONSENSO. Con Giulia Blasi, attivista e scrittrice, e la magistrata esperta di violenza di genere Paolo Di Nicola
Bentornati su Bookatini - il podcast per chi è ghiotto di libri. Nella puntata 29, parliamo dei libri che abbiamo letto di recente. Come al solito trovate tutti i riferimenti ai libri citati anche nella carrellata delle copertine della pagina Instagram bookatini_podcast.Nell'episodio di oggi abbiamo chiacchierato di questi libri: -Montagne e nuvole negli occhi, di Wu Ming-yi, edizioni e/o-Crossroads, di Jonathan Franzen, Einaudi editore-La casa sul lago, di David James Poissant, NN editore-Elogio della terra, di Byung-Chul Han, edizioni nottetempoAltri libri citati-Il sussurro del mondo, di Richard Powers, La Nave di Teseo editore-Le correzioni, di Jonathan Franzen, Einaudi editore-Proteggi la mia terra, di Saki HiwatariPotete contattarci, scrivere commenti, suggerimenti, domande e condividete con noi le vostre letture su questo tema contattandoci nella pagina Instagram Bookatini_podcast, dove potete trovare anche le nostre live, in onda a mercoledì alterni La sigla di Bookatini è scritta e suonata da Andrea Cerea
MEMBERS ONLY with Leone (Nottetempo) @sorrymembersonly @leone-manfredini @dischi_nottetempo ➡️ Discover our full archive and follow the daily broadcast in high quality streaming on www.rocketradiolive.com
Di panico e passaggi, di storie e pensieri, di paioli e ministri.
Al microfono di Massimo Zenari Vanni Bianconi presenta il suo esordio nella narrativa "Tarmacadam. Ventuno incantesimi", edito da Nottetempo.
Patrizia Zappa Mulas"L'ombra di Nora"SEM Librihttps://www.semlibri.com/Il capitano dei carabinieri Agostino, appena promosso maggiore, si trasferisce a Verona e aprire un nuovo capitolo della sua vita. Sul treno dove sta viaggiando in borghese fa un incontro che cambierà i suoi programmi. Nel sedile davanti a lui c'è una passeggera silenziosa; è anziana, elegante, e sta soffrendo. I due compagni di viaggio avviano una conversazione sorprendente che crea un'immediata intimità. Mentre scende la notte il treno si ferma per un guasto e nel buio inizia una vera e propria indagine. La donna si presenta, è Nora Casiraghi, un'importante gallerista d'arte milanese. Ha appena ricevuto una lettera anonima che l'avvisa di un furto che ha subito senza essersene accorta. Il messaggio è uno strano gioco di parole che può aver composto solo qualcuno che frequenta la sua casa. Qualcuno che l'ha derubata ed è riuscito a farla franca. Perché allora farglielo sapere? Quale insidia nasconde quel messaggio in codice? Invece di prendere servizio nel nuovo reparto Agostino raggiunge Milano e si trova catapultato in un ambiente disinvolto, tormentato e affascinante: la famiglia Casiraghi. Una famiglia dove i legami non sono di sangue ma d'amicizia e d'amore. Una corte che ruota intorno a una sovrana geniale e sotto attacco che ha bisogno di sapere quale dei suoi fedelissimi stia cercando di distruggerla…Patrizia Zappa Mulas, attrice e scrittrice, ha lavorato nei più importanti teatri italiani, in un repertorio che va da Shakespeare a Genet. Laureata in estetica, ha pubblicato: L'orgogliosa, Rosa furia, adattato per Rai 2 con la sceneggiatura di Lidia Ravera, Il talento della vittima (SEM, 2019) e Franca. Un'incompresa di successo (SEM, 2020). Con le edizioni Nottetempo è uscito il racconto Tigre adorata e con Et al. la raccolta di racconti Purché una luce sia accesa nella notte. Vive a Roma.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Recensione di 3 romanzi distopici:- “Ragazze elettriche”, di Naomi Alderman, Nottetempo, 2017, 446 pagine;- “Friday Black”, di Nana Kwame Adjei-Brenyah, Sur, 225 pagine;- “Nuovissimo Testamento”, di Giulio Cavalli, Fandango, 2021, 286 pagine.Contattami anche tu per commenti, idee e proposte: woozingstar@gmail.comProfilo Instagram: https://www.instagram.com/zonalettura/Profilo Goodreads: https://www.goodreads.com/user/show/18769234-ludovicaFoto di Gabriele TaorminaMusica: Acoustic Blues e Saloon Rag, di Jason Shaw, da https://audionautix.comRendezvous, di Shane Ivers, da https://www.silvermansound.com
In “Ragazze Elettriche” viene dipinto un mondo in cui le donne sono al potere, grazie alla capacità di creare energia. Siamo sicuri, però, che un mondo al contrario sarebbe più equo? Ve ne parliamo oggi! In più vi racconteremo di altre ragazze con superpoteri e dei culti più strani che abbiate mai sentito!
"Guida il tuo carro sulle ossa dei morti", di Olga Tokarczuk, è quasi un manifesto politico contro chi calpesta i diritti degli animali e contro i prelati di una Chiesa cattolica che bada a difendere soprattutto se stessa e il regime patriarcale e antropocentrista che sta alla base del suo potere. L'intervista a Zusanna Krasnopolska aiuta a capire che rapporto c'è tra la scrittrice nobel 2019 e i movimenti femministi e animalisti che stanno riempiendo le piazze polacche.BibliografiaIn questa puntata abbiamo citato di Olga Tokarczuk:"Guida il tuo carro sulle ossa dei morti" (edito in Italia una prima volta da Nottetempo nel 2012 e ora ripubblicato da Bompiani nel 2020 con la traduzione di Silvano De Fanti). Sempre Bompiani ha pubblicato nel 2020 "Nella quiete del tempo".Invece di Colette, il romanzo "La chatte" è stato pubblicato in Italia da Skira nel 2015. Ancora, di Marguerite Duras, il racconto “La morte della mosca”, compare nella raccolta intitolata "Scrivere", tradotta da Leonella Prato Caruso e pubblicata nel 1994 da Feltrinelli, credo fuori catalogo."Il matrimonio del cielo e dell'inferno", di William Blake, è stato tradotto da Giuseppe Ungaretti e ripubblicato nel 2013 dalla casa editrice SE.Il reportage di Zusanna Krasnopolska compare sulla rivista Leggendaria, nel n. 145 del gennaio 2021: https://leggendaria.it/prodotto/leggendaria-145/Il brano dell'intervista di Olga Tkarczuk “Moving into the Dark” è del 28 marzo 2019(https://www.youtube.com/watch?v=pm9IPKaX9eM&t=2351s )
Patrizia Zappa Mulas"Franca un'incompresa di successo"Con un racconto inedito di Franca ValeriSem Librihttps://www.semlibri.com/book/franca-unincompresa-di-successo/Franca Valeri la conoscono tutti, è stata la più longeva, brillante e amata attrice nazionale. Ma chi sia davvero Franca non lo sa quasi nessuno. La Franca – con l'articolo, alla milanese – la conosce un po' solo chi ha fatto parte in qualche modo della sua vita.Patrizia Zappa Mulas, attrice e amica di Franca Valeri, disegna un arco completo dell'avventura di un'artista e di una donna, sul palco e dietro le quinte. Uno sguardo acuto e partecipe su una donna dai molti talenti, figura indimenticabile del panorama culturale. Un'icona popolare amata e intramontabile, che figura a buon diritto tra i grandi della comicità internazionale. Sullo sfondo, l'Italia che è cresciuta, invecchiata e rinata guardando i suoi film.Un libro scritto con la complicità della protagonista, che emerge da queste pagine in tutto il suo fascino e la straordinaria capacità di interpretare la vita alla luce di un'ironia a volte lieve, altre decisamente sarcastica. Non una biografia, ma un suo appassionato ritratto, arricchito da un racconto inedito di Franca Valeri, l'ultimo che ha scritto.Patrizia Zappa Mulas, attrice e scrittrice, ha lavorato nei più importanti teatri italiani, in un repertorio che va da Shakespeare a Genet. Laureata in estetica, ha scritto e pubblicato tre romanzi: L'orgogliosa, Rosa furia, adattato per Rai 2 con la sceneggiatura di Lidia Ravera, e Il talento della vittima (SEM, 2019). Con le edizioni Nottetempo è uscito il racconto Tigre adorata e con Et al. la raccolta di racconti Purché una luce sia accesa nella notte. Vive a Roma.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Abbiamo parlato di:>>> Mirtillo è tornato (e vede Ippogrifi) >>> Che cosa c'è in copertina? >>> Ma Squarta era bellino! >>> Harry sbrocca di brutto >>> Stan Tiracorto è quasi peggio di Tassofrasso >>> Lo fareste mai un giro sul Nottetempo? >>> L'atmosfera un po' sudicia un po' carina del Paiolo Magico >>> Grattastinchi è più Hermione di Hermione >>> L'unico libro che Norberta non vorrebbe mai >>> Più ippogrifi per tutti! >>> Lupin in hangover sul treno >>> Una teoria su Silente e Flamel >>> Ditto, il Pokémon mutaforma >>> Ha senso che il Molliccio di Harry sia un Dissennatore? >>> One chocolate a day keeps Dementors away >>> Cooman/Trelawney. Fantastica. >>> Gazza hippie >>> Hermione esaurita >>> Harry è troppo tonto per falsificare una firma - - - - - - Teste di Potter su facebook: @testedipotterpodcast - su Instagram: @testedipotter_podcast - email: testedipotter@gmail.com
In un piccolo paese dell'entroterra sardo, nel Campidanese, le vite degli abitanti procedono senza troppe scosse.
Ogni cosa sembra tornare come prima, fino a quando, durante il conflitto scoppiato in Ucraina, si perdono le tracce dell'irrequieto, fragile Kolja...
ira rubini, cult, ricordo di Ezio Bosso,The 12th Room, Milano Arch Week Marathon, Triennale, TizianaRicci, e-book Dopo il turismo, Lucia Tozzi, Nottetempo, Concorso scrittura teatrale, Prove generali di solitudine, Carrozzeria Orfeo, gabriele de luca, fumetti Antonio Serra
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Daniela Mencarelli"Tutto chiede salvezza"Mondadori Editorewww.librimondadori.itHa vent'anni Daniele quando, in seguito a una violenta esplosione di rabbia, viene sottoposto a un TSO: trattamento sanitario obbligatorio. È il giugno del 1994, un'estate di Mondiali.Al suo fianco, i compagni di stanza del reparto psichiatria che passeranno con lui la settimana di internamento coatto: cinque uomini ai margini del mondo. Personaggi inquietanti e teneri, sconclusionati eppure saggi, travolti dalla vita esattamente come lui. Come lui incapaci di non soffrire, e di non amare a dismisura.Dagli occhi senza pace di Madonnina alla foto in bianco e nero della madre di Giorgio, dalla gioia feroce di Gianluca all'uccellino resuscitato di Mario. Sino al nulla spinto a forza dentro Alessandro.Accomunati dal ricovero e dal caldo asfissiante, interrogati da medici indifferenti, maneggiati da infermieri spaventati, Daniele e gli altri sentono nascere giorno dopo giorno un senso di fratellanza e un bisogno di sostegno reciproco mai provati. Nei precipizi della follia brilla un'umanità creaturale, a cui Mencarelli sa dare voce con una delicatezza e una potenza uniche.Dopo l'eccezionale vicenda editoriale del suo libro di esordio – otto edizioni e una straordinaria accoglienza critica (premio Volponi, premio Severino Cesari opera prima, premio John Fante opera prima) -, Daniele Mencarelli torna con una intensa storia di sofferenza e speranza, interrogativi brucianti e luminosa scoperta. E mette in scena la disperata, rabbiosa ricerca di senso di un ragazzo che implora salvezza: “Salvezza. Per me. Per mia madre all'altro capo del telefono. Per tutti i figli e tutte le madri. E i padri. E tutti i fratelli di tutti i tempi passati e futuri. La mia malattia si chiama salvezza”.Daniele Mencarelli è nato a Roma nel 1974. Vive ad Ariccia.Le sue principali raccolte di poesia sono: I giorni condivisi, poeti di clanDestino, 2001; Bambino Gesù, Tipografie Vaticane, 2001, Nottetempo, 2013; Guardia alta, Niebo - La vita felice, 2005; Figlio, Nottetempo, 2013. Sempre nel 2013 è uscito La Croce è una via, Edizioni della Meridiana, poesie sulla passione di Cristo. Nel 2015, nella collana gialla del Festival pordenonelegge, è stato pubblicato Storia d'amore. La sua ultima raccolta è Tempo circolare (poesie 2019-1997), Pequod, 2019.Del 2018 è il suo primo romanzo La casa degli sguardi, Mondadori (premio Volponi, premio Severino Cesari opera prima, premio John Fante opera prima).Collabora, scrivendo di cultura e società, con quotidiani e riviste.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it
Con i pochi versi di questo notturno, Filippo Roncaccia parla alla donna che ha amato di più; e anche se lei è molto lontana il buio che accorcia le distanze lo aiuta a raggiungerla e a raccontarle i segreti dell’immenso mare il quale la notte, come la mente di chi dorme, libera i propri ricordi...
Con i pochi versi di questo notturno, Filippo Roncaccia parla alla donna che ha amato di più; e anche se lei è molto lontana il buio che accorcia le distanze lo aiuta a raggiungerla e a raccontarle i segreti dell'immenso mare il quale la notte, come la mente di chi dorme, libera i propri ricordi attraverso le migliaia e migliaia di correnti che popolano i misteri delle acque.
Con i pochi versi di questo notturno, Filippo Roncaccia parla alla donna che ha amato di più; e anche se lei è molto lontana il buio che accorcia le distanze lo aiuta a raggiungerla e a raccontarle i segreti dell'immenso mare il quale la notte, come la mente di chi dorme, libera i propri ricordi attraverso le migliaia e migliaia di correnti che popolano i misteri delle acque.
A Barcellona una donna di quarant'anni racconta in prima persona la sua vita attraverso memorie intime dalla prima infanzia al presente.
Preview del Giro di Lombardia: prima che alaphilippe comunicasse il forfait dalla classica delle foglie morte queste erano le nostre valutazioni sulla prova italiana. Ora invece sono identiche :P
continua il viaggio nelle strutture degli Stati Uniti con Giovanni Quintavalle Pastorino, Ricercatore dell'Università degli Studi di Milano, dell'Università di Manchester, dello Zoo di Londra. Oggi si è parlato di Seaworld di San Diego, di Orche, di Delfini, di Lontre marine, ma parliamo dell'Aquila di Bonelli uccisa dagli spari in Sardegna, della lettera aperta di Annamaria Manzoni alla Ministra Bellanova, del convegno a Milano Animali in città:diritti, doveri, tutela, di Ermanno Giudici Presidente di Enpa Milano, di ordine degli avvocati di Milano, del massacro dei Canguri denunciata da Lav, dell'ultimo libro della collana Animalia di Nottetempo, Il falco di Helen Macdonald, di Balene a Milano all'Acquario civico
continua il viaggio nelle strutture degli Stati Uniti con Giovanni Quintavalle Pastorino, Ricercatore dell'Università degli Studi di Milano, dell'Università di Manchester, dello Zoo di Londra. Oggi si è parlato di Seaworld di San Diego, di Orche, di Delfini, di Lontre marine, ma parliamo dell'Aquila di Bonelli uccisa dagli spari in Sardegna, della lettera aperta di Annamaria Manzoni alla Ministra Bellanova, del convegno a Milano Animali in città:diritti, doveri, tutela, di Ermanno Giudici Presidente di Enpa Milano, di ordine degli avvocati di Milano, del massacro dei Canguri denunciata da Lav, dell'ultimo libro della collana Animalia di Nottetempo, Il falco di Helen Macdonald, di Balene a Milano all'Acquario civico
continua il viaggio nelle strutture degli Stati Uniti con Giovanni Quintavalle Pastorino, Ricercatore dell'Università degli Studi di Milano, dell'Università di Manchester, dello Zoo di Londra. Oggi si è parlato di Seaworld di San Diego, di Orche, di Delfini, di Lontre marine, ma parliamo dell'Aquila di Bonelli uccisa dagli spari in Sardegna, della lettera aperta di Annamaria Manzoni alla Ministra Bellanova, del convegno a Milano Animali in città:diritti, doveri, tutela, di Ermanno Giudici Presidente di Enpa Milano, di ordine degli avvocati di Milano, del massacro dei Canguri denunciata da Lav, dell'ultimo libro della collana Animalia di Nottetempo, Il falco di Helen Macdonald, di Balene a Milano all'Acquario civico
Attenzione. Attenzione. Attenzione.Nottetempo tre loschi figuri, approfittando della pausa estiva, si sono intrufolati negli studios di Radio Oblò per estrapolare file segretissimi e farne una puntata speciale.Ascoltare con moderazione!
In questa puntata Mr. Montag vi parla della stanchezza nella società odierna e di come questa permei le nostre vite. Attraverso gli scritti di Byung-Chul Han (La società della stanchezza, Nottetempo, 2012) e di Georges Bataille (La parte maledetta - La nozione di dépense, Bollati Boringhieri, 2015), si affrontano i concetti di burn-out, depressione, lavoro, Panopticon digitale, arte, utile ed inutile, scomodando varie menti come Michel Foucault, Mark Fisher, Felix Guattari, Gilles Deleuze, oltre a Han e Bataille. Lo accompagneranno i Fugazi con "Tired", Philipp Glass con "Vessels" e Jon Hassell con "Dream Theory". Mr. Montag è ospitato da Usmaradio e presentato da Francesco Angelini, che dialoga con l'ospite della puntata, Francesco Bugli. In regia Alessandro Renzi. Potete contattare Mr. Montag scrivendo a mrmontag@usmaradio.org
È più liberatorio per un uomo – e per una società – conoscere il proprio passato o dimenticarlo?
In territorio selvaggio un libro di Laura Pugno In territorio selvaggio. Corpo, romanzo, comunità [Nottetempo edizioni] Libreria Modo Infoshop Bologna 7.6.2019 Cosa chiediamo ancora a un libro, noi lettrici e lettori? Vogliamo solo, come recita un mantra editoriale raccolto dallo scrittore e scout Giulio Mozzi, che sia “lineare, ben scritto, con un/a protagonista in cui ci si possa identificare senza indugi, che affronti difficoltà che fanno parte dell’esperienza quotidiana, e che contenga alla fine un messaggio di conforto”? O i libri possono essere ancora per noi guide verso un territorio selvaggio? Chiediamo ai nostri romanzi (e a noi stessi) di essere solo giardini? Tagliamo fuori tutto ciò che è bosco, perdersi, fare esperienza dell’oltre? In questo quaderno di appunti, che segue liberamente l’andamento delle idee che si cercano e si rispondono, Laura Pugno, autrice de La ragazza selvaggia (finalista Premio Campiello 2017), cerca di rispondere a queste domande, e lo fa partendo dal corpo, dalla sua lingua incapace di mentire. Daniele Giglioli e Luigi Weber ne parlano con l'autrice.
"Noi siamo ogni futuro".
Nell'ultima puntata di Lituraterre abbiamo avuto in studio Andrea Gessner, editore di Nottetempo, che ha dialogato insieme ai nostri redattori sul nuovo libro di Georges Perec, "L'attentato di Sarajevo". Nella seconda parte le nostre ragazze, Caterina, Cristiana e Sara, ci hanno invece presentato l'ultimo numero di Effe - Periodico di Altre Narrartività, edito da Flanerì.
Nel giugno 1897 il giovane poeta Costantino Kavafis trascorre tre giorni a Parigi...
Un'acuta critica sociale in cui il fantastico incontra la più cupa disperazione domestica
Eachel Ingalls, Mrs. Caliban, nottetempo con Damiano Abeni e Sara Antonelli
Dove si parla, in attesa di collegarci con ALESSANDRA ABIDIN di Ernesto's Sanctuary for Cats in Syria, di Thanksgiving Day, di strage di Tacchini di Jim Nollman, di Playing Music with Animals, di Il Rifugio degli Asinelli, di Aperitivo del Somaro del libro L'Asino, di Jill Bough, Nottetempo editore, della collana Animalìa, di Andrea Gessner, di mancanza di lavoratori per i mattatoi, di Extraterrestrte, il supplemento ecologico di Il Manifesto, di controffensiva di Assocarne, di spot televisivi
Dove si parla, in attesa di collegarci con ALESSANDRA ABIDIN di Ernesto's Sanctuary for Cats in Syria, di Thanksgiving Day, di strage di Tacchini di Jim Nollman, di Playing Music with Animals, di Il Rifugio degli Asinelli, di Aperitivo del Somaro del libro L'Asino, di Jill Bough, Nottetempo editore, della collana Animalìa, di Andrea Gessner, di mancanza di lavoratori per i mattatoi, di Extraterrestrte, il supplemento ecologico di Il Manifesto, di controffensiva di Assocarne, di spot televisivi (prima parte)
Dove si parla, in attesa di collegarci con ALESSANDRA ABIDIN di Ernesto's Sanctuary for Cats in Syria, di Thanksgiving Day, di strage di Tacchini di Jim Nollman, di Playing Music with Animals, di Il Rifugio degli Asinelli, di Aperitivo del Somaro del libro L'Asino, di Jill Bough, Nottetempo editore, della collana Animalìa, di Andrea Gessner, di mancanza di lavoratori per i mattatoi, di Extraterrestrte, il supplemento ecologico di Il Manifesto, di controffensiva di Assocarne, di spot televisivi (prima parte)
Visitem l'escriptora i traductora Amaranta Sbardella, que acaba de traduir "Incerta gl
Visitem l'escriptora i traductora Amaranta Sbardella, que acaba de traduir "Incerta gl
Dove parliamo con ANDREA GESSNER, editore di Nottetempo, dalla postazione di Bookcity al Castello Sforzesco di Milano, della nuova collana Animalìa, dei primi due titioli, di Il gatto di Katharine M. Rogers, di Il fenicottero di Caitilin R. Kight, con Rossella Di Palma di grafica, di incisioni, di Il falco, Il delfino, Il lupo, L'asino, di incontro al Museo di Storia Naturale, di monografie, di Marzio Tamer, di raccolta firme contro la vendita di Astici e Aragoste vive, di David Foster Wallace, di Considera l'aragosta, di Wildlife Photographer of the year, di radicediunopercento associazione culturale, di Fondazione Luciana Matalon, di Trump, di caccia all'Elefante, di Sabrina Giannini, di Indovina chi viene a cena
Dove parliamo con ANDREA GESSNER, editore di Nottetempo, dalla postazione di Bookcity al Castello Sforzesco di Milano, della nuova collana Animalìa, dei primi due titioli, di Il gatto di Katharine M. Rogers, di Il fenicottero di Caitilin R. Kight, con Rossella Di Palma di grafica, di incisioni, di Il falco, Il delfino, Il lupo, L'asino, di incontro al Museo di Storia Naturale, di monografie, di Marzio Tamer, di raccolta firme contro la vendita di Astici e Aragoste vive, di David Foster Wallace, di Considera l'aragosta, di Wildlife Photographer of the year, di radicediunopercento associazione culturale, di Fondazione Luciana Matalon, di Trump, di caccia all'Elefante, di Sabrina Giannini, di Indovina chi viene a cena (prima parte)
Dove parliamo con ANDREA GESSNER, editore di Nottetempo, dalla postazione di Bookcity al Castello Sforzesco di Milano, della nuova collana Animalìa, dei primi due titioli, di Il gatto di Katharine M. Rogers, di Il fenicottero di Caitilin R. Kight, con Rossella Di Palma di grafica, di incisioni, di Il falco, Il delfino, Il lupo, L'asino, di incontro al Museo di Storia Naturale, di monografie, di Marzio Tamer, di raccolta firme contro la vendita di Astici e Aragoste vive, di David Foster Wallace, di Considera l'aragosta, di Wildlife Photographer of the year, di radicediunopercento associazione culturale, di Fondazione Luciana Matalon, di Trump, di caccia all'Elefante, di Sabrina Giannini, di Indovina chi viene a cena (prima parte)
paolo Morelli, Da che mondo e mondo, Nottetempo
in occasione dell'uscita del suo nuovo album "Nottetempo" Antonino è venuto a trovarmi in diretta per chiacchierare sulla sua carriera di cantante dal timbro vocale unico.
Giorgio Pasotti sarà l'ospite in studio della puntata odierna di Hollywood Party. L'attore bergamasco è infatti il protagonista di Nottetempo, un interessante noir diretto dall'esordiente Francesco Prisco da domani nelle nostre sale.