Podcasts about autoritratto

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autoritratto

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il posto delle parole
Luisa Passerini "Artebiografia"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later May 8, 2025 21:55


Luisa Passerini"Artebiografia"Percorsi di artiste tra Italia e AfricaRosenberg & Sellierwww.rosenbergsellier.itQuesto libro riprende il formato del montaggio, già usato da Luisa Passerini in alcuni libri precedenti, come Autoritratto di gruppo (1988; 2008), La fontana della giovinezza (1999), Il mito d'Europa (2002). Quindi il testo è composto di più parti, scritte alcune in prima e altre in terza persona; inoltre comprende in modo portante immagini che intervallano il proprio discorso con quello intrinseco alle parole, costituendo un tutto unico tra registri diversi che si illuminano reciprocamente.L'Esordio ricostruisce il percorso che ha portato l'autrice a considerare l'arte non più soltanto – come in suoi lavori precedenti – in qualità di strumento per rievocare storie di movimenti collettivi e individuali (Conversations on Visual Memory, 2018), ma anche di una vera e propria forma di conoscenza dal punto di vista della storia culturale.Opere d'arte che hanno ispirato l'ipotesi di tale valenza conoscitiva e politica sono quelle di Bertina Lopes e Louise Bourgeois.L'interesse per l'Africa viene assunto come orizzonte complessivo abitato in modi diversi dalle protagoniste del libro, non come base di inclusività identitarie. Sia le artiste sia l'autrice condividono in modi diversi l'appartenenza a culture italiane e contemporaneamente l'attenzione per aspetti delle civiltà africane.I capitoli pari sono dedicati ciascuno a un'artista che ha prestato particolare attenzione ai rapporti tra Italia e Africa: Muna Mussie ha lavorato sulla memoria storica e personale legata all'Eritrea; Alessandra Ferrini sul colonialismo italiano in Africa; Binta Diaw sul corpo nero nel contesto occidentale. I capitoli dispari rievocano le vicende personali dell'autrice nell'Africa orientale, i suoi viaggi alla ricerca delle opere delle artiste studiate, e le sue considerazioni sui percorsi così compiuti.La Postfazione di Bernardo Follini, senior curator della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, segnala le affinità metodologiche tra l'attività di curatore artistico da una parte e quella di storica della cultura dall'altra, nonché le possibili convergenze personali tra soggetti che svolgono ricerche in campi disciplinari diversi.Luisa Passerini è Emerita di Storia all'Istituto Universitario Europeo di Firenze, ha usato fonti orali, scritte e visuali per lo studio dei soggetti del cambiamento sociale e culturale, dai movimenti di liberazione africani ai movimenti operai, delle donne e degli studenti. Ha indagato il rapporto tra il concetto di identità europea e quello di amore romantico.Tra i suoi libri: La quarta parte (2023); Storie d'amore e d'Europa (2008); Memoria e utopia. Il primato dell'intersoggettività (2003); L'Europa e l'amore (1999); Storie di donne e femministe (1991; nuova ed. 2024); Mussolini immaginario (1991); Autoritratto di gruppo (1988); Torino operaia e fascismo (1984; nuova ed. 2024).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Chiesa Cristiana Evangelica Sola Grazia
Lo straordinario autoritratto di Dio

Chiesa Cristiana Evangelica Sola Grazia

Play Episode Listen Later Apr 6, 2025 63:47


Sermone predicato nella Chiesa Cristiana Evangelica "Sola Grazia" di Caltanissetta il 06/04/2025Testo biblico: Esodo 34:1-9Predicatore: Jorge RodriguezTraduzione: Nazzareno UlfoAscolta altri sermoni nella nostra pagina dedicata: https://www.sermoni.solagrazia.it/

Cult
Cult di martedì 25/03/2025

Cult

Play Episode Listen Later Mar 25, 2025 58:01


Oggi a Cult: Barbara Sorrentini dal Bifest; Davide Enia al Piccolo Teatro Grassi con "Autoritratto"; Nicola H. Cosentino sul libro "C'è molta speranza (ma nessuna per noi)" (Guanda); Emmanuel Betta per La Storia in Piazza a Palazzo Ducale di Genova; la rubrica ExtraCult a cura di Chawki Senouci...

Il Mondo
Trailer il Mondo cultura 8 marzo 2025

Il Mondo

Play Episode Listen Later Mar 8, 2025 3:14


La casa editrice Mondadori sta ripubblicando tutte le opere della scrittrice di fantascienza statunitense Ursula K. Leguin, un'autrice dal lucido pensiero femminista e anticapitalista. Autoritratto è uno spettacolo teatrale dello scrittore e drammaturgo Davide Enia che esplora l'impatto emotivo e culturale che la mafia ha sulla Sicilia. Alla Fondazione Ica di Milano una mostra mette a confronto il lavoro di un'artista e stilista italiana, Cinzia Ruggeri, con quello di una body artist e fotografa austriaca, Birgit Jürgenssen. Deena Mohamed è una fumettista egiziana ed è l'autrice del graphic novel Shubbek Lubbek, una sorta di fiaba che diventa una satira della società egiziana contemporanea. CONVeronica Raimo, scrittrice Annalisa Camilli, giornalista di InternazionaleClara Pérez Almodóvar, storica dell'arteCatherine Cornet, arabista Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità . Vai su internazionale.it/podcastScrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Produzione di Claudio Balboni e Vincenzo De Simone.Musiche di Carlo Madaghiele, Raffaele Scogna, Jonathan Zenti e Giacomo Zorzi.Direzione creativa di Jonathan Zenti.Ursula K Leguin: https://www.youtube.com/watch?v=s2v7RDyo7osAutoritratto di Davide Enia: https://www.raiplaysound.it/audio/2024/11/Prima-fila-del-30112024-5d8ef78c-cead-4ce2-aed4-13bc20203360.htmlLonely are all bridges: https://www.youtube.com/watch?v=npUlAHv98s0Deena Mohamed: https://www.youtube.com/watch?v=XMhmilzpQ2w&t=248s

Orecchie e Segnalibri
#740 - Christian Bobin - "Autoritratto al radiatore"

Orecchie e Segnalibri

Play Episode Listen Later Dec 5, 2024 14:59


Gagliarda Potenza
1. Il caso Sapienza

Gagliarda Potenza

Play Episode Listen Later May 6, 2024 34:04


Quella che state per ascoltare è la storia di un'indagine che si dipana tra realtà e immaginazione. È la storia di una donna che ha inseguito tutta la vita il suo passato, cercando di dare corpo alle ombre che popolano la sua infanzia e di distinguere le bugie dalla verità, ma anche di ricostruire una propria verità grazie alla scrittura. Le voci che avete ascoltato in questa puntata sono, in ordine di apparizione, di: ANGELO PELLEGRINO, curatore dell'opera di Sapienza ALBERICA BAZZONI, studiosa e Ricercatrice all'Università per stranieri di Siena in letterature comparate ANNA TOSCANO, scrittrice SILVIA NEONATO, giornalista I brani che avete ascoltato sono estratti dai romanzi di Goliarda Sapienza Lettera aperta e Io, Jean Gabin tratti dagli audiolibri letti da Paola Pace a cura di Emons Edizioni e dall'Autoritratto pubblicato sulla rivista Tuttestorie Materiali audio su licenza di Rai Com S.p.A Bibliografia G. SAPIENZA, Autoritratto pubblicato sulla rivista Tuttestorie G. SAPIENZA, Io, Jean Gabin, Einaudi G. SAPIENZA, Lettera aperta, Einaudi (audiolibro pubblicato da Emons Edizioni) G. SAPIENZA, L'arte della gioia, Einaudi G. SAPIENZA, Scrittura dell'anima nuda. Taccuini 1976-1992, Einaudi G. SAPIENZA, Il filo di mezzogiorno, Einaudi GIOVANNA PROVIDENTI, La porta è aperta. Vita di Goliarda Sapienza, Villaggio Maori ALBERICA BAZZONI, Scrivere la libertà: corpo, identità e potere in Goliarda Sapienza, Edizioni ETS MARIA ROSA CUTRUFELLI, Maria Giudice, Giulio Perrone Editore  Gagliarda Potenza. Vita e opere straordinarie di Goliarda Sapienza Scritto da Giulia Morelli, Maria Lucia Schito e Silvia Scognamiglio Mis(S)conosciute Una produzione Emons Record   (P) 2024, Emons Italia s.r.l. © 2024, Emons Italia s.r.l. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Orecchie e Segnalibri
#513 - Umberto Fiori - "Autoritratto automatico"

Orecchie e Segnalibri

Play Episode Listen Later Jan 17, 2024 15:00


Millevoci
“Autoritratto di sette adolescenti”

Millevoci

Play Episode Listen Later Jan 16, 2024 19:47


Il libro e la mostra nati dal progetto di scrittura e fotografia delle Scuole medie di Chiasso.

Passione Fotografia
Puntata extra 20 - L'autoritratto come strumento terapeutico (con Sara Karamehic e Marco Olivotto)

Passione Fotografia

Play Episode Listen Later Nov 3, 2023 77:29


La puntata di oggi: l'autoritratto come strumento terapeutico In questa puntata ho avuto il grande privilegio di ospitare Sara Karamehic, ex studentessa del grande Marco Olivotto e Marco stesso. Abbiamo parlato di autoritratto differenza fra selfie e autoritratto, di arteterapia e fototerapia e dell'esperienza di Sara non solo nella pratica dell'autoritratto in generale, ma anche nello scopo terapeutico di questo. Ringrazio ancora una volta i miei ospiti e attendo i vostri feedback e le vostre domande. Buona luce a tutti! ******************************************* I MIEI LINK: Cliccate qui per sostenere con un piccolo contributo volontario le spese del podcast: https://www.patreon.com/user?u=15429568 Email: andreageymet@gmail.com (da usare anche per un contributo con PayPal) Adobe Portfolio: https://andreageymet.myportfolio.compeopleofindia.myportfolio.comInstagram del podcast: https://www.instagram.com/passione_fotografia_podcast/ Le mie foto dei viaggi: https://instagram.com/andreageymet?igshid=MzRlODBiNWFlZA== I miei ritratti: https://www.instagram.com/andreageymet_ph/ Il gruppo Telegram: https://t.me/passionefotografiapodcast*******************************************IL SITO DOVE LEGGERE LE RECENSIONI DELL'ATTREZZATURA: https://www.juzaphoto.com *******************************************Il mio fornitore di fiducia: https://www.solodigitali.com*******************************************Sara Karamehicemail: karamehicsara@gmail.comprofilo IG @sarakaramehic*******************************************I libri di Marco Olivotto:https://amzn.eu/d/gXCXUWKhttps://amzn.eu/d/0CKynGN

L'ottagono. L'arte in otto minuti
Monaco di Baviera. L'Autoritratto con pelliccia di Dürer

L'ottagono. L'arte in otto minuti

Play Episode Listen Later Oct 19, 2023 8:45


Il viaggio de L'Ottagono fa tappa a Monaco di Baviera per incontrare un autoritratto di provenienza divina! https://it.wikipedia.org/wiki/Autoritratto_con_pelliccia#/media/File:D%C3%BCrer_-_Selbstbildnis_im_Pelzrock_-_Alte_Pinakothek.jpg

A qualcuno piace leggere
“Autoritratto da vecchio” di Richard Brautigan da “102 racconti zen”

A qualcuno piace leggere

Play Episode Listen Later Jun 8, 2023 2:41


Racconto “Autoritratto da vecchio” di Richard Brautigan da “102 racconti zen” Traduzione di Alessandra di Luzio Einaudi

Marco on air
“Autoritratto da vecchio” di Richard Brautigan da “102 racconti zen”

Marco on air

Play Episode Listen Later Jun 8, 2023 2:41


Racconto “Autoritratto da vecchio” di Richard Brautigan da “102 racconti zen” Traduzione di Alessandra di Luzio Einaudi

L'ottagono. L'arte in otto minuti
Artemisia Gentileschi. Autoritratto come allegoria della Pittura

L'ottagono. L'arte in otto minuti

Play Episode Listen Later Mar 9, 2023 8:41


In questo sesto episodio scopriamo insieme le vicende biografiche tragiche e il luminoso talento di Artemisia Gentileschi. https://it.wikipedia.org/wiki/Artemisia_Gentileschi#/media/File:Self-portrait_as_the_Allegory_of_Painting_(La_Pittura)_-_Artemisia_Gentileschi.jpg

il posto delle parole
Anna Orlando "Rubens a Genova"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jan 4, 2023 18:11


Anna Orlando"Rubens a Genova"Palazzo Ducale, Genovahttps://palazzoducale.genova.itPalazzo Ducale ospita, fino al 5 febbraio 2023, una straordinaria esposizione per raccontare la grandezza di Peter Paul Rubens e il suo rapporto con la città.La mostra è prodotta dal Comune di Genova con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura ed Electa, e nasce in occasione del quarto centenario della pubblicazione ad Anversa del celebre volume di Pietro Paolo Rubens, Palazzi di Genova (1622).La curatela è di Nils Büttner, docente della Staatliche Akademie der Bildenden Künste Stuttgart nonché Chairman del Centrum Rubenianum di Anversa, e di Anna Orlando, independent scholar genovese, co-curatrice della mostra L'Età di Rubens tenutasi a Palazzo Ducale nel 2004.Rubens soggiornò in diverse occasioni a Genova tra il 1600 e il 1607, visitandola anche al seguito del Duca di Mantova, Vincenzo I Gonzaga, presso cui ricopriva il ruolo di pittore di corte. Ebbe così modo di intrattenere rapporti diretti e in alcuni casi molto stretti con i più ricchi e influenti aristocratici dell'oligarchia cittadina. All'interno della mostra spiccano oltre venti dipinti di Rubens, provenienti da musei e collezioni europee e italiane che, sommati a quelli già presenti in città, raggiungono un numero come non vi era a Genova dalla fine del Settecento; da quando, cioè, la crisi dell'aristocrazia con i contraccolpi della Rivoluzione Francese diede avvio a un'inesorabile diaspora di capolavori verso le collezioni del mondo. A partire dal nucleo rubensiano, il racconto del contesto culturale e artistico della città nell'epoca del suo maggiore splendore viene completato da dipinti degli autori che Rubens per certo vide e studiò (Tintoretto e Luca Cambiaso); che incontrò in Italia e in particolare a Genova durante il suo soggiorno (Frans Pourbus il Giovane, Sofonisba Anguissola, Bernardo Castello e Aurelio Lomi, presente in mostra con un dipinto della Collezione Doria Pamphilj), o con cui collaborò (Jan Wildens e Frans Snyders).Con Rubens, e attraverso ciò che vide e conobbe, viene raccontata la storia della Repubblica di Genova all'apice della sua potenza quando, all'inizio del Seicento, conobbe un periodo di singolare vivacità non soltanto economica e finanziaria, ma anche culturale e artistica.Tra le opere che tornano a Genova, create da Rubens su commissione dei più agiati e potenti tra i genovesi di allora, si possono menzionare: il Ritratto di Violante Maria Spinola Serra del Faringdon Collection Trust, una dama finora senza nome, che grazie agli studi in preparazione della mostra è ora riconoscibile. Il San Sebastiano, proveniente da una collezione privata europea e mai esposto in Italia, che, grazie a un importante ritrovamento documentario, può ora riferirsi alla committenza del celebre condottiero Ambrogio Spinola. È esposto per la prima volta in Italia anche il giovanile Autoritratto, con un Rubens all'incirca ventisettenne, che un collezionista privato ha offerto come prestito a lungo termine alla Rubenshuis di Anversa e che eccezionalmente torna nel Paese dove fu eseguito, intorno al 1604.Rubens a Genova, a cura di Nils Büttner e Anna Orlando, è prodotta dal Comune di Genova con Fondazione Palazzo Ducale per la Cultura e la casa editrice Electa, e grazie al supporto e alla partecipazione dello Sponsor Unico Rimorchiatori Riuniti S.p.A.Sedici le sezioni della mostra dove sono esposti insieme a dipinti anche disegni, arazzi, arredi, accessori preziosi e volumi antichi. Oltre cento opere, tra cui trenta ascrivibili all'universo artistico di Rubens, a dimostrare la grandezza della città ligure visitata da uno dei maggiori artisti di tutti i tempi. Una selezione che conferma quell'appellativo di Superba dato a Genova, dove Rubens ha soggiornato più volte tra il 1600 e il 1607. Una scelta che consente, inoltre, di ripercorrere e in molti casi di ricomporre i rapporti con il patriziato genovese, che si sono protratti anche dopo il ritorno ad Anversa del maestro.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it

3' Grezzi di Cristina Marras
3' grezzi Ep. 369 Quadernini

3' Grezzi di Cristina Marras

Play Episode Listen Later Jan 4, 2023 3:01


La magia dei temi scritti da bambine e bambini sui quadernetti di scuola, un fantastico progetto che non solo ci fa leggere i contenuti ma ci fa anche vedere i quadernetti con le righe, i quadretti, le sbavature, gli errori e le correzioni. Uno spaccato di vita che copre un periodo dal '700 ai primi anni del 2000. Un archivio da sfogliare gratuitamente in rete.LINK: Archivio dei Quaderni di Scuola https://quadernini.tumblr.comTRASCRIZIONE (translation below)Avere ancora i quaderni di quando si andava a scuola, una volta che si è diventati adulti, è un grande lusso. Significa che c'è qualcuno, un adulto, che li ha conservati quando noi eravamo bambini, eravamo troppo piccoli per capire che importanza avrebbero potuto avere poi, decine di anni più tardi, arrivati da adulti. Ma è anche il lusso di avere un posto dove conservare le decine o forse anche centinaia di quaderni accumulati durante una carriera scolastica. Un lusso non aver dovuto mai cambiare casa o nazione o continente. Io ho pochissimi quaderni di quando andavo alle elementari, forse 1 o 2, per ogni volta che li riprendo in mano, bello vedere la mia scrittura di quando ero bambina e leggere anche le cose molto ingenue, molto molto toccanti a volte, che si scrivevano quando si era bambini.Quindi potete immaginarvi la mia felicità quando ho scoperto che esiste un Archivio dei Quaderni di Scuola. È un archivio che ha circa 1500 quaderni italiani scritti da bambini e bambine a partire dalla fine del Settecento e arriva fino ai primi anni del 2000, ci sono anche un migliaio di quaderni scritti da bambini e bambine di altri paesi. E questo archivio ha anche un bellissimo sito internet infatti è da lì che ho preso queste queste informazioni (poi naturalmente nelle note del programma vi metto anche il link al sito) e il sito è fatto benissimo perché oltre a far vedere quello che i bambini scrivevano, pubblica anche i quaderni veri e propri, quindi i quaderni a righe a quadretti.Sfogliando così nel sito mi sono soffermata su un paio di chicche, comunque emerge leggendo tra le righe dei temi tutto quello che è tutto quello che crea una una società. Quindi si parla di feste e l'immancabile cambio delle stagioni, ma si leggono anche poi tra le righe le sovrastrutture messe dagli adulti, come il bambino di 5.ª elementare che nel suo tema Autoritratto dice "Mia mamma dice che se solo stessi un attimo zitto si metterebbero a suonare tutte le campane di Macerata, però quando poi non parlo lei si preoccupa subito". E chi è che non si può immedesimare in questo tipo di di rapporto tra mamma e bambino?Vi invito assolutamente andare a spulciare e a leggere tra le righe di questi di questi temi fatti da bambini in tutte in tutti i periodi. C'è una bambina sfollata a Seveso che sogna di tornare a Milano, scritta nel '45, insomma, passerete un po' di tempo a ricordare di quando voi eravate bambini e bambine. Magari vi fa venir voglia di andare a riprendere un vostro quaderno.TRANSLATIONStill having the notebooks from when you went to school, once you become an adult, is a great luxury. It means that there was someone, an adult, who kept them when we were children, we were too young to understand what importance they could have, tens of years later, once we are adults. But it's also the luxury of having somewhere to keep the dozens or maybe even hundreds of notebooks accumulated over a school career. A luxury never having had to move house or country or continent.I have very few notebooks from when I went to elementary school, maybe 1 or 2, and when I pick them up again, it's nice to see my handwriting from when I was a child and also read the very naive, sometimes touching things that were written when we were children.So you can imagine my happiness when I discovered that there is an "Archive of School Notebooks". It is an archive that has about 1500 Italian notebooks written by boys and girls starting from the end of the eighteenth century and up to the early 2000s, there are also a thousand notebooks written by boys and girls from other countries. And this archive also has a wonderful website, in fact that's where I got this information from (I'll include the link to the site in the program notes) and the site is very well done because, in addition to showing what the children were writing, also publishes the actual notebooks, so the squared and lined notebooks.Browsing through the site in this way, I focused on a couple of gems, and reading between the lines of the writings, all that is that creates a society emerges. So they write about festivities and the inevitable change of seasons, but we also read between the lines the superstructures put up by adults, like the 5th grade child who in his essay "Self-Portrait" states "My mom says that if only for a moment I would shut up, all the bells of Macerata would ring, but when I don't speak she gets worried immediately". And who cannot identify with this type of relationship between mother and child?I absolutely invite you to go and sift through and read between the lines of these compositions written by children in all of the periods. There is a displaced girl in Seveso who dreams of returning to Milan, written in 1945 during WW2, in short, you will spend some time remembering when you were boys and girls. Maybe it makes you want to go get your now notebook.

il posto delle parole
Maria Teresa Benedetti "Van Gogh" Palazzo Bonaparte, Roma

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Dec 3, 2022 24:50


Maria Teresa Benedetti"Van Gogh"Mostra al Palazzo Bonaparte, Romahttps://www.arthemisia.it/it/van-gogh-roma/Alla vigilia dei 170 anni dalla sua nascita, fino al 26 marzo 2023 Palazzo Bonaparte ospita la grande e più attesa mostra dell'anno dedicata al genio di Van Gogh. Attraverso le sue opere più celebri – tra le quali il suo famosissimo Autoritratto (1887) – sarà raccontata la storia dell'artista più conosciuto al mondo.Nato in Olanda il 30 marzo 1853, Vincent Van Gogh fu un artista dalla sensibilità estrema e dalla vita tormentata. Celeberrimi sono i suoi attacchi di follia, i lunghi ricoveri nell'ospedale psichiatrico di Saint Paul in Provenza, l'episodio dell'orecchio mozzato, così come l'epilogo della sua vita, che termina il 29 luglio 1890, a soli trentasette anni, con un suicidio: un colpo di pistola al petto nei campi di Auvers.Nonostante una vita impregnata di tragedia, Van Gogh dipinge una serie sconvolgente di Capolavori, accompagnandoli da scritti sublimi (le famose “Lettere” al fratello Theo Van Gogh), inventando uno stile unico che lo ha reso il pittore più celebre della storia dell'arte.La mostra di Roma, attraverso ben 50 opere provenienti dal prestigioso Museo Kröller Müller di Otterlo – che custodisce uno dei più grandi patrimoni delle opere di Van Gogh – e tante testimonianze biografiche, ne ricostruisce la vicenda umana e artistica, per celebrarne la grandezza universale.Un percorso espositivo dal filo conduttore cronologico e che fa riferimento ai periodi e ai luoghi dove il pittore visse: da quello olandese, al soggiorno parigino, a quello ad Arles, fino a St. Remy e Auvers-Sur-Oise, dove mise fine alla sua tormentata vita.Dall'appassionato rapporto con gli scuri paesaggi della giovinezza allo studio sacrale del lavoro della terra scaturiscono figure che agiscono in una severa quotidianità come il seminatore, i raccoglitori di patate, i tessitori, i boscaioli, le donne intente a mansioni domestiche o affaticate a trasportare sacchi di carbone o a scavare il terreno; atteggiamenti di goffa dolcezza, espressività dei volti, la fatica intesa come ineluttabile destino.Tutte queste sono espressione della grandezza e dell'intenso rapporto con la verità del mondo di Van Gogh.Particolare enfasi è data al periodo del soggiorno parigino in cui Van Gogh si dedica a un'accurata ricerca del colore sulla scia impressionista e a una nuova libertà nella scelta dei soggetti, con la conquista di un linguaggio più immediato e cromaticamente vibrante.Si rafforza anche il suo interesse per la fisionomia umana, determinante anche nella realizzazione di una numerosa serie di autoritratti, volontà di lasciare una traccia di sé e la convinzione di aver acquisito nell'esperienza tecnica una fecondità ben maggiore rispetto al passato.È di questo periodo l'Autoritratto a fondo azzurro con tocchi verdi del 1887, presente in mostra, dove l'immagine dell'artista si staglia di tre quarti, lo sguardo penetrante rivolto allo spettatore mostra un'insolita fierezza, non sempre evidente nelle complesse corde dell'arte di Van Gogh. I rapidi colpi di pennello, i tratti di colore steso l'uno accanto all'altro danno notizia della capacità di penetrare attraverso l'immagine un'idea di sé tumultuosa, di una sgomentante complessità.L'immersione nella luce e nel calore del sud, a partire dal 1887, genera aperture ancora maggiori verso eccessi cromatici e il cromatismo e la forza del tratto si riflettono nella resa della natura. Ecco quindi che torna l'immagine de Il Seminatore realizzato ad Arles nel giugno 1888, con la quale Van Gogh avverte che si può giungere a una tale sfera espressiva solo attraverso un uso metafisico del colore.E così Il giardino dell'ospedale a Saint-Rémy (1889) assume l'aspetto di un intricato tumulto, mentre lo scoscendimento di un Burrone (1889) sembra inghiottire ogni speranza e la rappresentazione di un Vecchio disperato (1890) diviene immagine di una disperazione fatale.Con il patrocinio della Regione Lazio, del Comune di Roma – Assessorato alla Cultura e dell'Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, la mostra è prodotta da Arthemisia, realizzata in collaborazione con il Kröller Müller Museum di Otterlo ed è curata da Maria Teresa Benedetti e Francesca Villanti. Il catalogo è edito da Skira.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Un libro tira l'altro
Viaggio di una scrittrice attraverso le sue letture

Un libro tira l'altro

Play Episode Listen Later Jul 10, 2022


Ogni volta che mi avvicino ad un libro, anche un libro magari già letto in passato, ho delle reazioni diverse - spiega Bianca Pitzorno parlando di "Donna con libro. Autoritratto delle mie letture" (Salani, 272 p., € 16,00), un viaggio tra i ricordi dei libri che hanno accompagnato la sua vita. RECENSIONI "La caffettiera di carta. Inventare, trasfigurare, narrare: un manuale di lettura e scrittura creativa" di Antonella Cilento (Bompiani, 720 p., € 24,00) "Non leggete i libri, fateveli raccontare" di Luciano Bianciardi (Neri Pozza, 112 p., € 13.50) "Kafka. Diario di un disperso" di Mauro Falchetti e Luca Albanese (Beccogiallo, 152 p., € 18,00) "Un amico di Kafka" di Isaac Bashevis Singer (Adelphi, 338 p., € 22,00) "Un digiunatore di Franz Kafka" di Tullio Pericoli (Adelphi, 92 p., € 24,00) "Kafka sognatore ribelle" di Michael Löwy (Eleuthera, 200 p., € 17,00) "Un cuore al buio. Kafka" di Manuela Cattaneo della Volta e Livio Sposito (Francesco Brioschi editore, 224 p., € 18,00) IL CONFETTINO"Antologia di Spoon River" di Edgar Lee Masters (Mondadori, 372 p., € 16,00)

La Versione delle Ragazze
#15 Una biblioteca tutta per sé - con Bianca Pitzorno

La Versione delle Ragazze

Play Episode Listen Later Jul 8, 2022 53:37


Il libro delle ragazze di cui parliamo in questa puntata è: Donna con libro: Autoritratto delle mie letture, Bianca Pitzorno, Salani, 2022In questa puntata abbiamo intervistato Bianca Pitzorno, prolifica scrittrice e autrice del libro.Non c'è niente di meglio di usare le parole della stessa autrice per svelarvi cosa troverete in queste pagine: «Questo libro non vuole essere un saggio sulla lettura, né tantomeno sulla letteratura, ma una sorta di memoir, una galoppata tra i ricordi, una serie di riflessioni a ruota libera sui libri che in epoche diverse sono entrati nella mia vita e l'hanno influenzata.»Anche noi, leggendolo, ci siamo godute una passeggiata tra i ricordi, gli amori e gli umori dell'autrice e abbiamo rivissuto un po' anche i nostri cammini di lettura.Come sempre, abbiamo prima parlato tra noi di questa dolce e bella esperienza e ci siamo poi confrontate su lettura e argomenti collaterali proprio con l'autrice.

Italiano con letteratura
Agli Uffizi: Pomeriggio a Fiesole (Autoritratto), Baccio Maria Bacci

Italiano con letteratura

Play Episode Listen Later Jun 7, 2022 3:31


https://www.uffizi.it/opere/autoritratto-bacci

FILA A NANNA! - Fiabe della Buonanotte
134 STORIE DELL'ARTE / FRIDA KAHLO La casa degli animali

FILA A NANNA! - Fiabe della Buonanotte

Play Episode Listen Later Feb 28, 2022 10:43


Gli animali della Casa Azul sono alla ricerca della loro amica...I dipinti della storia:Autoritratto con scimmia 1938Ciò che l'acqua mi ha dato 1939Natura morta con pappagallo e frutta 1951Autoritratto con Bonito 1941Cervo ferito 1946Viva la vida 1954Testo e voce di Claudio DugheraProgetto e montaggio a cura di Claudia MartoreProduzione: Fondazione TRGTecnico di registrazione e chitarra: Mattia MontiAUDIO CREDITS:Free music for non-commercial use from Fesliyan Studios

ARTE CONCAS
A chi ha regalato il primo autoritratto? | Frida Kahlo | LibroChatBOT | Andrea Concas

ARTE CONCAS

Play Episode Listen Later Feb 18, 2022 3:59


Nel periodo peggiore della sua vita, mentre Frida si trova a letto convalescente, è la sua famiglia a sorprenderla e a sostenere il suo istinto creativo… Basta uno specchio, pennelli e colori per creare le prime opere... L'articolo A chi ha regalato il primo autoritratto? | Frida Kahlo | LibroChatBOT | Andrea Concas proviene da Andrea Concas - Il mondo dell'arte che nessuno ti ha mai raccontato.

il posto delle parole
Roberto Rossi Precerutti "Genio dell'infanzia cattolica"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jan 27, 2022 34:22


Roberto Rossi Precerutti"Genio dell'infanzia cattolica"Nino Aragno Editorehttps://www.ninoaragnoeditore.it/Autorizzato a cogliere, fin nel titolo, una dissimulata antifrasi dell'apologia del cristianesimo di Chateaubriand, il lettore può chiedersi quale particolare forma di genio illumini il paesaggio di un'infanzia cattolica. Forse, sembra dirci l'autore, il precoce dimorare in un «guscio di inquietudine» all'appalesarsi di ingannevoli splendori e lusinghiere promesse, arresi «a quel tanto di notte portata nelle mani». O ancora la scoperta, «oltre la siepe lucida del sonno», di un niente spalancato sull'inanità del desiderio di felicità e sullo specchio buio del cuore dove si abolisce il riso della vita. L'infanzia è dunque iniziazione a una conquista di sé che precipita nella parola impronunciata di un dio distratto, i cui rari doni la nostra fulgida cura invano reclama. Il percorso di questa moderna lezione di tenebre sviluppatosi nelle prime parti del libro, in cui l'affiorare di remoti accadimenti autobiografici si mescola allo struggente ricordo di amici scomparsi (il tombeau di Camillo Pennati) e alla voce degli amati poeti, trova il suo compimento nella sezione finale, Autoritratto in veste di David, dedicata a Giorgione. Nell'attraversamento dell'opera del maestro rinascimentale, infatti, c'è come l'indicazione di una vocazione e di un destino ai quali nessuno può sottrarsi: «perché senza emblemi di morte duri questo enigma di luce riconquistata».Roberto Rossi Precerutti poeta, scrittore, critico letterario e saggista, è nato a Torino da una famiglia piemontese di antica origine. Il suo esordio poetico è costituito dalla raccolta Entrebescar (1982), alla quale hanno fatto seguito Falso paesaggio (1984), Anagrammi (1988), Musiche da cantar solo (1994), Stella del perdono (2002). Negli anni Novanta collabora con la rivista «Poesia», dove compaiono suoi contributi poetici e critici e numerose traduzioni dal francese, dal provenzale, dal catalano e dallo spagnolo. In quegli anni escono anche le sue raccolte poetiche maggiormente significative: Una meccanica celeste (2000, Premio Lorenzo Montano 2001), Elogi di un disperso mattino (2003), Rovine del cielo (2005, Premio Mondello 2006; Premio Val di Comino 2009), La legge delle nubi (2012), Rimarrà El Greco (2015, finalista al Premio Viareggio 2015) e le antologie Le più belle poesie di Stéphane Mallarmé (1994), Le più belle poesie di Arthur Rimbaud (1995), Torino art nouveau e crepuscolare (2006). Ha inoltre pubblicato la suite Lezioni di tenebre su «Nuovi Argomenti» (1999), la silloge poetica Spose celesti (2006) e l'antologia Poeti per Torino (2008). Vinse molta bellezza (2015) e Domenica delle fiamme (2016) sono i suoi libri di versi più recenti.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Autoritratto di Achille Beltrame donato dal Cavaliere Giancarlo Dani alla Pinacoteca di Arzignano

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Dec 21, 2021 2:04


L'opera è stata donata dal Cavalier Giancarlo Dani, Presidente e CEO di DANI S.p.A. con l'intenzione di riportare nel suo luogo natio uno dei più illustri cittadini arzignanesi. Pittore di grande fama, Beltrame ha raccontato la storia ne "La Domenica del Corriere" riproducendo immagini di grande qualità quando le fotografie ancora non esistevano.

Effetto notte le notizie in 60 minuti
Nomine Rai: l'ira di Conte

Effetto notte le notizie in 60 minuti

Play Episode Listen Later Nov 17, 2021


Nomine Rai, Conte: “M5S esautorato, non saremo più sulle reti del servizio pubblico”. Ne parliamo con Barbara Fiammeri, commentatrice politica del Sole 24 Ore. Germania, Merkel: “Situazione drammatica, spaventoso il numero di morti”. Ci colleghiamo con Marco Gobbetto, vicedirettore di Berlino Magazine. Prosegue il maltempo in Sicilia: andiamo da Letizia Carrara. Autoritratto di Frida Khalo venduto all’asta per quasi 35 milioni di dollari. Con noi Flavio Caroli, storico dell’arte.

AI CONFINI - di Massimo Polidoro
Che aspetto aveva Leonardo?

AI CONFINI - di Massimo Polidoro

Play Episode Listen Later Apr 29, 2021 12:55


Che aspetto aveva Leonardo? Nonostante le tante rappresentazioni ne sappiamo molto poco...Aderisci alla pagina PATREON e sostieni i miei progetti e il mio lavoro: http://patreon.com/massimopolidoroScopri il mio Corso online di Psicologia dell'insolito: https://www.massimopolidorostudio.com​Ricevi l'Avviso ai Naviganti, la mia newsletter settimanale: https://mailchi.mp/massimopolidoro/avvisoainaviganti e partecipa alle scelte della mia communitySeguimi:Instagram: https://www.instagram.com/massimopolidoro/ Gruppo FB: https://www.facebook.com/groups/MassimoPolidoroFanClub Pagina FB: https://www.facebook.com/Official.Massimo.Polidoro Twitter: https://twitter.com/massimopolidoro Sito e blog: http://www.massimopolidoro.com Iscriviti al mio canale youtube: https://goo.gl/Xkzh8A

Artribune
Achille Bonito Oliva e Anna Fasano - Contemporaneamente a cura di Mariantonietta Firmani

Artribune

Play Episode Listen Later Apr 3, 2021 41:35


In questo dialogo il prezioso incontro con Achille Bonito Oliva storico e critico d'arte tra i più autorevoli del contemporaneo e Anna Fasano presidente di Banca Etica. Achille Bonito Oliva ci racconta dei contenuti dell'arte nel suo dinamismo che sfugge alle esigenze del momento, si oppone alla distruzione, quasi dimostrando una sorta di immortalità terrena. Anna Fasano narra dell'economia che diventa etica quando non è solo finanza, e sostiene azioni con cui ma creare valore per l'ambiente e le comunità. Per A.B.O. l'economia conferisce un principio di realtà ai fantasmi dell'arte, e molto altro. L'intervista con Achille Bonito Oliva e Anna Fasano è nel progetto Contemporaneamente a cura di Mariantonietta Firmani, il podcast pensato per Artribune. Incontri tematici con autorevoli interpreti del contemporaneo tra arte e scienza, letteratura, storia, filosofia, architettura, industria, cinema, economia e molto altro. Per approfondire questioni auliche ma anche cogenti e futuribili. Dialoghi straniati per accedere a nuove letture e possibili consapevolezze dei meccanismi correnti: tra locale e globale, tra individuo e società, tra pensiero maschile e pensiero femminile, per costruire una visione ampia, profonda ed oggettiva della realtà. Anna Fasano Udine 1974. Si laurea in Economia Bancaria presso l'Università di Udine e consegue il Master in “Formazione e Gestione delle Organizzazioni del Terzo Settore” presso l'Università di Padova. Da sempre appassionata di economia ha concentrato il suo interesse su Finanza Etica, Economia Sociale e organizzazioni del Terzo Settore. Dopo 10 anni di lavoro nel profit ha colto le sfide della cooperazione e dell'abitare sociale accompagnando le grandi trasformazioni sociali, ambientali ed economiche delle comunità in situazione di disagio. Ha ricoperto il ruolo di Responsabile Amministrativa per Ce.V.I. Ong e Referente Amministrativa per Pidiemme srl. Dal 2003 a giugno 2019 è stata Direttrice della società Cooperativa Onlus Vicini di Casa, che favorisce e facilita l'accesso alla casa ai cittadini italiani e stranieri in situazione di disagio abitativo. A maggio 2010 viene eletta nel Consiglio di Amministrazione di Banca Etica e dal 2016 ha ricoperto il ruolo di Vice-presidente. Attualmente ricopre la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione di Banca Etica. Achille Bonito Oliva, Caggiano, Salerno, 1939, è storico, accademico, e uno dei più noti e stimati critici d'arte italiani curatore di numerose autorevoli mostre nei più prestigiosi luoghi dell'arte su scala internazionale. Dopo gli studi giuridici si è laureato in lettere, partecipando attivamente alla temperie culturale legata al Gruppo 63. Dal 1968 insegna storia dell'arte contemporanea all'università Sapienza di Roma. Docente, critico attivo, curatore di innumerevoli mostre e teorico ha contribuito a definire e innovare il sistema dell'arte italiana ricollocandola con autorevolezza nel panorama internazionale. Leader culturale Aderisce inizialmente al celeberrimo Gruppo 63, pubblicando due raccolte di poesie legate a quell'avventura intellettuale: nel 1967 "Made in mater" e nel 1968 "Fiction poems". In seguito si dedica più espressamente alla critica d'arte, rivoluzionandone lo stile e innovando la funzione del critico. Per Bonito Oliva il critico non è più "semplice mediatore" fra artista e pubblico, ma è "cacciatore", e produttore di nuove idee. egli stesso è autore del movimento artistico "Transavanguardia", “La transavanguardia risponde in termini contestuali alla catastrofe generalizzata della storia e della cultura, aprendosi verso una posizione di superamento del puro materialismo di tecniche”. Curatore di centinaia di mostre tematiche e interdisciplinari sia in Italia che all'estero, tra cui "Contemporanea" 1973, "Aperto 80", "Avanguardia transavanguardia", "Arte e depressione", "Minimalia"1997. Ha diretto la 43° edizione della Biennale di Venezia "Punti cardinali dell'arte". Critico d'arte è autore di oltre 40 autorevoli saggi e monografie dedicate ad artisti contemporanei, fra i quali: Francis Bacon, Mario Ceroli, Tano Festa, Larry Rivers, Mario Schifano, Yoko Ono, Marcel Duchamp, De Chirico, Luigi Ontani, Andy Warhol e molti altri. È inoltre autore di saggi sul manierismo, le avanguardie storiche e le neoavanguardie tra cui: "L'ideologia del traditore. ". "La Transavanguardia Italiana". “Gratis a bordo dell'arte”. “Italia2Arte e sistema dell'arte” 2000 e molti altri. Fra le molteplici attività apparizioni televisive fra cui citiamo le produzioni per la Rai "Totòmodo, l'arte spiegata anche ai bambini" (Rai3 1995), "Autoritratto dell'arte contemporanea", (Rai3 fra il 1992 e il 96) "A B.O. Collaudi d'arte" (RAI1 2000). Partecipazione nei film “Porno & Libertà” (2016) di Carmine Amoroso, “My Italy” (2017) di Bruno Colella “la rivoluzione siamo noi, arte in Italia 67-77” Istituto Luce 2020.

Tutto quello che mi passa per la mente
Leonardo di ser Piero da Vinci (Parte I)

Tutto quello che mi passa per la mente

Play Episode Listen Later Mar 24, 2021 85:33


Leonardo di ser Piero da Vinci (Anchiano, 15 aprile 1452 – Amboise, 2 maggio 1519) è stato un inventore, artista e scienziato italiano. Uomo d'ingegno e talento universale del Rinascimento, considerato uno dei più grandi geni dell'umanità, incarnò in pieno lo spirito della sua epoca, portandolo alle maggiori forme di espressione nei più disparati campi dell'arte e della conoscenza: fu infatti scienziato, filosofo, architetto, pittore, scultore, disegnatore, trattatista, scenografo, matematico, anatomista, botanico, musicista, ingegnere e progettista. «Fu tanto raro e universale, che dalla natura per suo miracolo esser produtto dire si puote: la quale non solo della bellezza del corpo, che molto bene gli concedette, volse dotarlo, ma di molte rare virtù volse anchora farlo maestro. Assai valse in matematica et in prospettiva non meno, et operò di scultura, et in disegno passò di gran lunga tutti li altri. Hebbe bellissime inventioni, ma non colorì molte cose, perché si dice mai a sé medesimo avere satisfatto, et però sono tante rare le opere sue. Fu nel parlare eloquentissimo et raro sonatore di lira [...] et fu valentissimo in tirari et in edifizi d'acque, et altri ghiribizzi, né mai co l'animo suo si quietava, ma sempre con l'ingegno fabricava cose nuove.» (Anonimo Gaddiano, 1542) Attribuzione Image: Di Léonard de VinciHubertl-ATNicolas Y. D. TIREL - Wikimedia Commons, CC0, [https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=59398649](https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=59398649) Autoritratto di Leonardo, ~1510-1515, sanguigna, Torino, Biblioteca Reale, inv. no. 15571

il posto delle parole
Marco Goldin "Van Gogh. I colori della vita"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Feb 10, 2021 22:43


Marco Goldin"Van Gogh. I colori della vita"Padova, Centro San Gaetanohttps://www.lineadombra.it/ita/index.php“Van Gogh. I colori della vita” (Padova, Centro San Gaetano, dal 10 ottobre 2020 all'11 aprile 2021) non ha nulla di generico e non è solo una sfilata di quadri e disegni, che pur in molti casi sono capolavori notissimi.È invece un sorprendente percorso volto a far conoscere, passo dopo passo, alcune trame della vita e dell'opera di Van Gogh non così affrontate finora. Questo per la volontà del curatore di ricostruire l'intero percorso, includendo anche quanto di solito non viene compreso o è stato poco o per nulla studiato. Sarà lo stesso Van Gogh a raccontarsi in mostra, attraverso le sue lettere. Esse sono il filo conduttore di un poderoso volume di 850 pagine che Marco Goldin, ideatore e curatore della mostra, ha scritto per La nave di Teseo. Libro in uscita in parallelo all'apertura dell'esposizione e intitolato “Van Gogh. L'autobiografia mai scritta”.“Van Gogh. I colori della vita”, intende – anticipa Goldin – ripercorrere l'intero cammino della sua attività, concentrandosi sui principali punti di snodo di quel cammino. I luoghi che lo hanno visto diventare il pittore che tutti conosciamo, grazie proprio a quei luoghi medesimi, al fascino che hanno esercitato su di lui, alla loro storia che si è incisa nella sua storia. Verrà precisamente analizzato il rapporto tra l'esterno della natura, e talvolta delle città, e l'interno dell'uomo e del pittore. Per comprendere il motivo per cui sia stata così rapida l'evoluzione dell'artista e perché sia stata necessitata e indotta dall'aver vissuto in determinati posti, prima in Belgio e Olanda e poi in Francia”.Gli 82 quadri e disegni di Van Gogh eccezionalmente riuniti al San Gaetano rappresenteranno proprio questo percorso, in una sorta di itinerario che terrà insieme l'esigenza del vedere fisico e quella dello sprofondamento interiore.Grazie soprattutto, ma non solo, alla collaborazione fondamentale del Kröller-Müller Museum e del Van Gogh Museum, la mostra potrà proporre capolavori di ognuno tra i periodi della vita di Van Gogh, da quello olandese fino al tempo francese vissuto tra Parigi, la Provenza e Auvers-sur-Oise. Dipinti famosissimi come l'”Autoritratto con il cappello di feltro”, “Il seminatore”, i vari campi di grano, “Il postino Roulin”, “Il signor Ginoux”, “L'Arlesiana”, i vari paesaggi attorno al manicomio di Saint-Rémy e tantissimi altri.Ma la grande esposizione padovana non si limita al pur incredibile corpus di ben 82 opere di Van Gogh. A esse sarà infatti affiancata una selezione di una ulteriore quindicina di capolavori di artisti, a partire ovviamente da Millet, passando tra gli altri per Gauguin, Seurat, Signac, Hiroshige, a lui precisamente collegati. O come nel caso delle tre grandi, splendide tele di Francis Bacon a inizio percorso, a indicare come la figura dello stesso Van Gogh abbia agito anche sui grandissimi del XX secolo.La mostra “Van Gogh. I colori della vita” è promossa da Linea d'ombra (www.lineadombra.it) e dal Comune di Padova, con la decisiva collaborazione del Kröller-Müller Museum, ed è prodotta da Linea d'ombra, con il Gruppo Baccini in qualità di main sponsor.Lo sforzo produttivo e organizzativo che Linea d'ombra ha messo in campo per poter realizzare questa grandiosa esposizione è davvero enorme. Basti pensare che per effetto delle normative legate alla diffusione del coronavirus, potrà entrare in mostra appena un terzo del pubblico che avrebbe potuto accedervi in epoca pre-Covid. Aspetto che, per altro, assicurerà ai visitatori l'opportunità di non incorrere in alcun affollamento, potendo anzi ammirare i capolavori riuniti nel Centro San Gaetano di Padova con tutto l'agio possibile."Ho creato Linea d'ombra nel 1996 e dunque nel 2021 cadranno i venticinque anni da allora. Possiamo chiamarle le nostre nozze d'argento con l'arte. Le società organizzatrici di mostre in Italia, in quel momento, si contavano sulle dita di una mano e niente lasciava presagire quello che sarebbe accaduto dopo in un ambito sempre complicato e difficile. Ancor più difficile in questo 2020 devastato dal virus. Per di più a fondare quella società, nel 1996, era un trentenne che fino alla metà degli anni novanta aveva esperienza solo di esposizioni legate al Novecento italiano.Quello che è successo da allora fa parte della nostra storia, e certamente un po' anche della storia delle mostre in Italia, cui Linea d'ombra ha saputo dare il suo contributo. Una storia fatta di oltre undici milioni di visitatori finora e di relazioni con oltre mille musei prestatori in tutti i cinque continenti. Musei che hanno concesso oltre diecimila opere giunte nel nostro paese. Molte, moltissime tra queste opere veri e propri capolavori. Se c'è una sola cosa che mi fa piacere ricordare infatti, questa è proprio la capacità di avere fatto mostre mai ancorate all'annuncio dei soli nomi, ma sostanziate da quadri e sculture di qualità spesso superlativa. Tanti ci hanno aiutato a percorrere questa strada, dai committenti agli sponsor a tutti i collaboratori che ho avuto e che ringrazio di cuore. Niente sarebbe stato possibile senza di loro.Adesso viene questa mostra che ho pensato, in accordo con la città di Padova nella quale mai Linea d'ombra aveva lavorato prima, per dare senso compiuto a questi venticinque anni. Su Van Gogh ho lavorato e scritto, tra l'altro dedicandogli il mio primo romanzo, mentre proprio in questi mesi sto scrivendo una sua grande biografia attraverso le lettere, in uscita per La nave di Teseo a ottobre 2020. Questa esposizione, forte di ben novanta opere, con vari musei prestatori e ovviamente al primo posto il Kröller-Müller Museum e poi il Van Gogh Museum, ha l'ambizione di inserire Van Gogh nel flusso del suo tempo, nella precisa relazione con altri artisti che per lui hanno contato.Un'esposizione che dunque non si ferma a una visione esclusivamente monografica, ma presenta l'opera del grande artista olandese con tanti approfondimenti non così usuali da vedersi, e in questo modo colloca quell'opera meravigliosa entro non abituali confini. Dai due anni nelle miniere del Borinage in Belgio, al tempo nel Brabante olandese, fino agli anni francesi che la mostra indaga in modo approfondito."Marco GoldinPer prenotare la visita alla mostra:https://www.lineadombra.it/ita/mostre-eventi/van-gogh-i-colori-della-vita/vg-orari-prezzi.phpMarco Goldin"Van Gogh. I colori della vita"Catalogo della MostraLinea d'ombraIl catalogo è introdotto da un saggio ampio di Marco Goldin sulla vita e sull'opera di Vincent van Gogh, sulle motivazioni profonde della sua pittura, e sulle riflessioni a essa tenacemente intrecciate, che scandiscono le oltre ottocento lettere scritte nell'arco della sua vita, a partire dal 1872, fino all'ultima al fratello Theo, il 23 luglio 1890.È il legame indissolubile tra vita e arte a rendere la figura di Vincent van Gogh così affascinante e la sua pittura così toccante, così piena di vita; la “fede” nell'arte è un tratto che non abbandonerà mai il pittore; al contrario sarà per lui sempre nutrimento e stimolo anche nei periodi di inoperosità creativa causati dalla malattia malinconica.Da qui nasce l'interpretazione di Goldin del pittore come eroe, «colui che ha un compito, una missione da compiere e a essa tutto sacrifica.» Van Gogh, dunque, come eroe moderno, come artista al quale un altro grande pittore contemporaneo, Francis Bacon, si è rivolto per dipingere alcuni quadri meravigliosi posti all'inizio di questo affascinante viaggio nel mondo di Van Gogh.I testi introduttivi alle sezioni di cui si compone il catalogo, scritti sempre da Marco Goldin, consentono di percorrere i momenti e i luoghi fondanti della vita e dell'opera del pittore olandese: dagli anni iniziali in Belgio, e poi a Etten, all'Aia, a Nuenen in Olanda, quindi a Parigi, Arles, Saint- Rémy e infine Auvers in Francia: tutti luoghi estremamente formativi per il delinearsi della sua produzione, che in un solo decennio è passata dai disegni inizialmente un po' goffi derivanti da libri e manuali ai quadri ricchi di colore e di padronanza tecnica, famosi in tutto il mondo.A conclusione, e per sottolineare ulteriormente il rapporto pittura-pensiero nell'opera di Van Gogh, ci sono le parole di Vincent stesso, sette lettere scelte a simboleggiare le tappe del suo viaggio e tutti i periodi importanti per la sua ricerca.Marco Goldin"Van Gogh. L'autobiografia mai scritta"La nave di Teseohttp://www.lanavediteseo.eu/“Van Gogh non era pazzo. Si è avvicinato al sole, prima cercandolo, poi fuggendone via. Vi è rimasto impigliato, con un filo che mai più ha districato, stringendolo nella mano. Fino a quella spiga di grano rimasta nella tasca della sua giacca, sotto il cielo di Auvers, prima di sera. Accanto a un covone. Sotto le stelle del firmamento.Van Gogh non era pazzo. Ha camminato danzando sulla vita, come sul filo mai interrotto di un vulcano. E lapilli e piccoli falò e notti e stelle. E apparizioni e misteri. Ha creato con la disciplina della sua anima un mondo inarrivabile, il mondo di un eroe. Colui che arriva a toccare il sole e poi riesce a raccontarne il fuoco e il calore, la luce che abbaglia. E quella luce la fa diventare colore. Un colore che nessuno mai aveva dipinto così prima. E mai nessuno ha dipinto poi.Questo libro racconta la vita e l'opera di Van Gogh facendo continuo riferimento alle sue lettere, che diventano quindi non solo l'occasione per lo svolgimento di una vera e propria trama, ma anche il riferimento assoluto pagina dopo pagina. Quasi come fosse Van Gogh, almeno in alcuni capitoli, a raccontarsi, in una sorta di autobiografia che non ha mai scritto. La vita si intreccia con l'opera e ugualmente l'opera entra nella vita.”Marco GoldinIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Trovafrasi - le migliori citazioni da condividere
Le frasi sulla follia e lo stato mentale della pazzia

Trovafrasi - le migliori citazioni da condividere

Play Episode Listen Later Jan 5, 2021


La Follia è uno stato psichico non conforme alla normalità imposta dalla società, alle regole e a determinati canoni. La psicologia ha prodotto trattati su trattati su questa forma mentis che ha ispirato geniali opere di artisti e letterati: in molti sostengono che proprio nella follia si partoriscano le idee più geniali e la storia di esempi in tal senso ne ha offerti tantissimi. Le frasi sulla follia ci raccontano di questo stato della mente. I folli nella società Freud, il più grande psicoanalista di tutti i tempi, ha dichiarato che un comportamento ordinario è la conseguenza dell’equilibrio tra l’Es, ovvero la parte irrazionale del cervello, e il Super Io cioè la razionalità. Quando una parte prevale sull’altra si ha l’irrazionale che però non è follia: quest’ultima è latente ma soprattutto ha una sua logicità. I folli nel corso della storia hanno subito diversi destini, dal mondo classico dove erano considerati alla stregua di messaggeri degli dei e dunque da rispettare e ascoltare, al Medioevo dove, considerati l’impersonificazione del diavoli, erano condannati al rogo. Nel Rinascimento, nonostante Erasmo da Rotterdam ne tesseva le lodi in Elogio della Follia, le persone mentalmente instabili erano considerate i reietti della società. Proprio in questo periodo nasce l’espressione Navi dei Folli, ad indicare la condizione dei folli che erano addirittura temuti: questa metafora è stata crudelmente rappresentata da Hieronymus Bosch in un dipinto del 1494. La follia nell’arte e nella letteratura Tra i molti scrittori che hanno dato una loro interpretazione della follia c’è ad esempio Ludovico Ariosto che con l’Orlando Furioso narra di un cavaliere che, per aver perduto un amore, perde il senno che viene ritrovato sulla Luna: sul satellite non vi è traccia della follia perché è una cosa puramente terrestre. C’è poi il Don Chisciotte uscito dalla penna dello spagnolo Miguel de Cervantes: credendosi un cavaliere che deve cancellare le ingiustizie dal mondo, gira per le strade della Spagna assieme al fidato Sancho Panza in cerca di nemici immaginari, come i Mulini a Vento creduti giganti. Nell’arte la follia diventa bellezza, nella sua forma più cruda e diretta: basti guardare “L’Urlo” di Munch dipinto da una persona afflitta da un’angoscia irrazionale, oppure il “Saturno che divora suo figlio” di Goya, realizzata da un artista affetto da un forte disturbo della personalità. Lo stesso Vincent Van Gogh ha dipinto i suoi splendidi quadri in uno stato d’animo poco equilibrato, affetto com’era da allucinazioni e ansietà: il suo Autoritratto esposto al Museo D’Orsey a Parigi vede la sua figura con tratti semplici e rilassati, ma intorno le pennellate sono vorticose come la sua personalità.

Fuori dal chiostro
10. Intervista con Elisa Teneggi

Fuori dal chiostro

Play Episode Listen Later Jun 21, 2020 27:20


Oggi siamo in compagnia di Elisa Teneggi, ex studentessa della nostra Università che ha scritto un libro, "Autoritratto con famiglia" in cui dà voce ai pensieri di una coppia, alle loro speranze e racconti, tra famiglia e lavoro e tutte quelle sfide che ci si trova ad affrontare quotidianamente.

OBS
Var är Giorgio Agamben?

OBS

Play Episode Listen Later Apr 28, 2020 9:57


Den italienska filosofen Giorgio Agamben har skrivit en mycket annorlunda självbiografi där hans vänner står i fokus. Lars Hermansson funderar på vad är för sorts självframställan. ESSÄ: Detta är en text där skribenten reflekterar över ett ämne eller ett verk. Åsikter som uttrycks är skribentens egna. Skrivbordet i arbetsrummet på vicolo del Giglio i Rom består av en skiva lagd över två bockar. Mitt på bordet inskjuten mot väggen står en liten låda av trä som fungerar som dokumentsamlare. Bredvid den en burk med pennor, och till höger ett tiotal anteckningsböcker i olika färger, röda, svarta, gröna. I sin självbiografi, Autoritratto nello studio, Självporträtt i ateljén, eller arbetsrummet, det är samma ord på italienska, utgår Agamben från foton av olika arbetsrum han haft under sin karriär, för att ge ett porträtt av, inte så mycket sig själv, som sin verksamhet, genom att berätta om de minnen några av de ting som syns på fotona väcker hos honom. Metoden påminner lite grand om skvallerpressens hemma-hos-reportage som ju ofta porträtterar människor via deras soffor, designlampor och kök. Men de ting Agamben väljer att tala om foton, vykort, målningar, böcker pekar ofta bort från honom själv, mot de vänner och kulturella kontexter som formade honom som tänkare, i förlängningen alltså den epok i europeisk kulturhistoria hans vänner i många fall var med och skapade: Heidegger, Calvino, Morante och många, många fler ägnas älskvärda miniporträtt. Det första föremål Agamben berättar om i boken är ett inbjudningskort till en födelsedagsmiddag för den franske filosofen Jean Beaufret. Inbjudningskortet står längst fram i den där dokumentsamlaren, det är daterat den 22 maj 1977, och bär på ett citat av den franske filosofen Simone Weil som lyder så här i Gunnel Vallquists översättning: En människa som har något nytt att säga ty för gamla slagord behövs ingen uppmärksamhet kan till en början göra sig hörd endast av dem som älskar henne. Att detta inbjudningskort är det första föremål som omtalas i boken är ingen slump. Det är om Simone Weils tänkande Agamben skriver sin avhandling i rättsfilosofi i mitten av 1960-talet. Släktskapet mellan Weils religiöst mystiska begrepp Avskapelse som förekommer i bland annat Tyngden och nåden, och Agambens biopolitiska begrepp Det nakna livet, centralt i hans kanske mest kända verk Homo Sacer, blir tydligt i det avsnitt där Agamben talar om vänskapen med den spanske poeten José Bergamin, via sitt eget i Paris inköpta, men av Bergamin fullklottrade, exemplar av Weils brev och sista anteckningar från London. Det är vackert hur Agamben visar att Bergamin genom sin person fick honom att förstå de djupare implikationerna av hennes filosofi. Och minst lika vacker är den kärlek som strålar från de två fotografier där en åldrad Bergamin och en stjärnögd, ung Agamben viskar saker i varandras öron. Men inbjudningskortet är också väl valt för att citatet av Weil sätter ord på den atmosfär som tycks ha omgivit Agamben under hans karriär, i alla fall så som han väljer att framställa den, och som också genomsyrar denna bok en genuint generös atmosfär där vännen alltid kommer i första rummet. Det här är en bok som lika gärna skulle kunna ha haft titeln Vänporträtt, eller Självporträtt med vänner. Om och om igen visar Agamben hur det är vännerna som har lett honom fram till det han har tänkt och skrivit. Att det omvända också skulle kunna ha varit fallet är inget som tycks föresväva honom. Hans ödmjukhet känns helt uppriktig. Och liksom lycklig. Men också som en integrerad del av hans tänkande. Med Simone Weil menar Agamben att bara människor som förlorat all social prestige kan säga sanningen, alla andra ljuger. Därför, skriver han, försöker vi, när vi skriver, göra oss anonyma, okända till och med för oss själva. Det där vi:et är en smula gåtfullt. Men jag tänker att det syftar på vännerna, alla de som nämns i boken, inklusive, förstås, författaren själv. I "När vi talar om oss själva", nedslag i subjektivitetens historia från Montaigne till Norén, urskiljer litteraturvetaren Carin Franzén två huvudstråk i självframställningens konst: den antika traditionen med kyrkofadern Augustinus Bekännelser från tidigt 400-tal som mest känt exempel, handlar ytterst om att framställa sig som förebildlig, ett dygdemönster. Och det sysslar nog fortfarande mången självframställare med, även om dygdemönstren idag ser annorlunda ut. För från och med upplysningsfilosofen Jean Jacques Rousseaus Bekännelser som kom ut 1782, fyra år efter författarens död, tillkom en komponent i självbildsproduktionen, som få idag vill vara utan, nämligen den unika individualiteten, eller om man så vill: konsten att framstå som förebildlig genom att vara speciell, och att vara speciell genom att vara helt och hållet sig själv. Den kan tyckas som om Agamben försöker undvika bägge dessa självframställningsknep genom att tala om sitt arbetsrum och sina vänner snarare än sig själv. Men kanske inte ändå.  När jag under läsningen inser att denna självbiografi handlar mer om upphovsmannens vänner än om honom själv, kommer jag på att jag i bokhyllan har ett litet häfte av Agamben, antagligen en föreläsning från början, nitton sidor bara, som heter just Vännen, eller L´amico på italienska. Jag plockar fram och läser. Vännen är därför ett annat själv, ett hetero autos. Alltså på latin Alter ego. Och vidare: Vänskapen är det delande, som föregår varje uppdelning, eftersom det den ska fördela är livet självt, själva faktumet att existera. Och det är denna fördelning utan objekt, detta ursprungliga sam-kännande, som utgör politiken. Slut citat. Vänskap som politikens förutsättning. Låter det utopiskt? Kanske en smula. Låter det som Agamben? Njae, inte riktigt. Agamben har ju i flera av sina böcker pekat ut politiken som ett fält i permanent kris, och staten i de moderna västerländska demokratierna som en institution mer intresserad av att skydda sig själv än sina medborgare. Men av politik ser man inte mycket i den här självframställningen, inte heller av det som brukar kallas privatliv. Det är en mycket diskret bok, kärleken till vännerna är påtaglig, men aldrig påträngande, detaljerad. Vi får aldrig höra om några komplikationer, svek eller svinhugg. Agamben skriver att han alltid föredragit komedin framför tragedin. För att den är rörligare, lättare, friare. Och därför mer moraliskt uppfodrande. Huvudpersonen är inte bunden av sitt öde som i tragedin, utan kan välja. Och i den här självframställningen är det kanske så att Agamben har valt den antika traditionen, där huvudpersonen framställer sig som dygdemönster, snarare än unik individ. Och att dygden framför andra i så fall heter vänskap. Och beroende. Agamben skriver: En sak vill jag ändå ska framgå med all tydlighet: att jag är en epigon i ordets bokstavliga bemärkelse, en varelse som förnyar sig bara med hjälp av andra människor, och som aldrig förnekar detta beroende, som lever i en pågående och lycklig stegvis utveckling. Lars Hermansson, författare och kritiker

A3 il formato dell'Arte
A3. IL FORMATO DELL'ARTE - Rembrandt alla Galleria Corsini: l'Autoritratto come San Paolo

A3 il formato dell'Arte

Play Episode Listen Later Feb 21, 2020 30:00


Le Gallerie Nazionali di Arte Antica presentano fino al 15 giugno nella sede di Galleria Corsini la mostra Rembrandt alla Galleria Corsini: l'Autoritratto come San Paolo

Kunstmuseum Winterthur DE
Giorgio de Chirico, Autoritratto, 1924

Kunstmuseum Winterthur DE

Play Episode Listen Later Nov 21, 2019 2:05


Vor dem Ersten Weltkrieg hatte der Italiener Giorgio de Chirico in Paris seine geheimnisvollen Bilder gemalt. “Pittura metafisica” nannte er seine Kunst, die grossen Einfluss auf die europäische Malerei gewann.

Jazz Ahead
Jazz Ahead 41

Jazz Ahead

Play Episode Listen Later Sep 25, 2019 61:26


Playlist: 1. The Call (Perry Robinson), Marco Colonna, The Call (Perry Robinson), Autoproduzione, 2019..2. Fluvius, Aarset/Petrella/Rabbia, Lost River, ECM, 2019..3. Nimbus, Aarset/Petrella/Rabbia, Lost River, ECM, 2019..3. What Float Beneath, Aarset/Petrella/Rabbia, Lost River, ECM, 2019..4. Autoritratto, Mirko Cisilino, Effetto Carsico, Auand, 2019..5. Uno, Mirko Cisilino, Effetto Carsico, Auand, 2019..6. Ninna Nanna, Mirko Cisilino, Effetto Carsico, Auand, 2019..7. Sfinge, Veezo, The Monolith, CT-HI Records, 2019..8. AltairIVSunsets, The Monolith, CT-HI Records, 2019..9. Danse Amorouse, Woodoism, Refugium, Neukland, 2019

Jazz Ahead
Jazz Ahead 41

Jazz Ahead

Play Episode Listen Later Sep 24, 2019 61:26


Playlist: 1. The Call (Perry Robinson), Marco Colonna, The Call (Perry Robinson), Autoproduzione, 2019..2. Fluvius, Aarset/Petrella/Rabbia, Lost River, ECM, 2019..3. Nimbus, Aarset/Petrella/Rabbia, Lost River, ECM, 2019..3. What Float Beneath, Aarset/Petrella/Rabbia, Lost River, ECM, 2019..4. Autoritratto, Mirko Cisilino, Effetto Carsico, Auand, 2019..5. Uno, Mirko Cisilino, Effetto Carsico, Auand, 2019..6. Ninna Nanna, Mirko Cisilino, Effetto Carsico, Auand, 2019..7. Sfinge, Veezo, The Monolith, CT-HI Records, 2019..8. AltairIVSunsets, The Monolith, CT-HI Records, 2019..9. Danse Amorouse, Woodoism, Refugium, Neukland, 2019

Jazz Ahead
Jazz Ahead 41

Jazz Ahead

Play Episode Listen Later Sep 24, 2019 61:26


Playlist: 1. The Call (Perry Robinson), Marco Colonna, The Call (Perry Robinson), Autoproduzione, 2019..2. Fluvius, Aarset/Petrella/Rabbia, Lost River, ECM, 2019..3. Nimbus, Aarset/Petrella/Rabbia, Lost River, ECM, 2019..3. What Float Beneath, Aarset/Petrella/Rabbia, Lost River, ECM, 2019..4. Autoritratto, Mirko Cisilino, Effetto Carsico, Auand, 2019..5. Uno, Mirko Cisilino, Effetto Carsico, Auand, 2019..6. Ninna Nanna, Mirko Cisilino, Effetto Carsico, Auand, 2019..7. Sfinge, Veezo, The Monolith, CT-HI Records, 2019..8. AltairIVSunsets, The Monolith, CT-HI Records, 2019..9. Danse Amorouse, Woodoism, Refugium, Neukland, 2019

Arte per bambini - Van Gogh
010 - l'arte spiegata ai bambini - AUTORITRATTO (Vincent Van Gogh)

Arte per bambini - Van Gogh

Play Episode Listen Later Jun 8, 2019 1:28


Uno dei più celebri autoritratti di Van Gogh spiegato dall'artista stesso..."L'arte spiegata ai bambini" di Fabio Speciale. Acquista il libro qui: https://www.ibs.it/arte-spiegata-ai-bambini-della-libro-fabio-speciale/e/9788827851517contiene giochi, risorse online ed espansioni per bambini ed insegnanti.

Talos - Il Grande Gigante Giallo
Talos - I fumetti di Me, Myself(ie) and I

Talos - Il Grande Gigante Giallo

Play Episode Listen Later Mar 22, 2019 9:02


Venerdì 15 marzo comincia a Torino l'edizione 2019 del Sottodiciotto Film Festival, ma già dall'8 marzo alla Pinacoteca Albertina si può visitare la mostra Me, Myself(ie) and I - L'autoritratto a fumetti, che riprende il focus di questa edizione esplorando l'auto-rappresentazione nella storia del fumetto italiano.L'intervista alla curatrice, Mariella Lazzarin

Sacca del Diavolo
Sacca del Diavolo di domenica 26/08/2018

Sacca del Diavolo

Play Episode Listen Later Aug 26, 2018 56:52


Abbiamo ascoltato : Giacomo Cuticchio ensemble - Autoritratto di Astolfo (album Quaderni di danze e battaglie dell'opera dei pupi). Beppe Gambetta - Live at teatro della Corte, the first 10 years. Gator strut - Brass band ruchenitsa - Charming Betsy - East Virginia blues / Soldier's joy - Stefania - La follia / The gold rush

Sacca del Diavolo
Sacca del Diavolo di dom 26/08

Sacca del Diavolo

Play Episode Listen Later Aug 25, 2018 56:52


Abbiamo ascoltato : Giacomo Cuticchio ensemble - Autoritratto di Astolfo (album Quaderni di danze e battaglie dell'opera dei pupi). Beppe Gambetta - Live at teatro della Corte, the first 10 years. Gator strut - Brass band ruchenitsa - Charming Betsy - East Virginia blues / Soldier's joy - Stefania - La follia / The gold rush

Sacca del Diavolo
Sacca del Diavolo di dom 26/08/18

Sacca del Diavolo

Play Episode Listen Later Aug 25, 2018 56:52


Abbiamo ascoltato : Giacomo Cuticchio ensemble - Autoritratto di Astolfo (album Quaderni di danze e battaglie dell'opera dei pupi). Beppe Gambetta - Live at teatro della Corte, the first 10 years. Gator strut - Brass band ruchenitsa - Charming Betsy - East Virginia blues / Soldier's joy - Stefania - La follia / The gold rush

NOVA SILVA PHILOSOPHICA - La grandiosità della Natura di Tiziano Fratus
Nova Silva Philosophica - Tiziano Fratus - 16 - Speciale Giornata Mondiale della Poesia

NOVA SILVA PHILOSOPHICA - La grandiosità della Natura di Tiziano Fratus

Play Episode Listen Later Mar 21, 2018 60:00


Speciale Giornata Mondiale della Poesia: mercoledì 21 marzo 2018 alle ore 22 Inseguire la balena bianca – Nelle vastità della poesia delle ultime generazioni. Quattro poeti leggono i propri componimenti e alcuni tributi di altri poeti: Tiziana Cera Rosco [Poemi inediti: La cosa intoccabile, Corpo, L'aperto, Palo, E‘ tutto qui il corpo, L'immagine, Amore fossile – Tributo: San Giovanni della Croce, Altre dello stesso al Divino], Davide Sapienza [Letture da Il durante eterno delle cose (2016, Feltrinelli) ed inediti: Il viso livido della tempesta, Nevacqua, Questo luogo nel bosco, La pioggia è il fiume, Sino alla prossima notte, Un ponte di tempo, Il tempo ci sogna – Tributi: Lance Henson, da Tra il buio e la luce (1993, Selene Edizioni), Impressione di canto peyote-cheyenne e Senza titolo], Paola Loreto [Letture da In quota (Interlinea, 2012): Alla baita del Vittore, Anticipo, Tra i prati di vigna e gli spazi dell'acqua, Natura morta e viva, Lembo di lago – Tributo: Andrea Zanzotto, da Vocativo (1957, ora in Poesie 1938-1986, Mondadori), Fiume all'alba] e Tiziano Fratus [Letture da Nuova Poesia Creaturale: *Il tempo del legno, Autoritratto di paesaggio con gelso, La scuola del silenzio, Nuova Poesia Creaturale – Tributo: Thomas McGrath, da Selected Poems (1938-1988)(Copper Canyon Press), Fuoco di carbone in inverno*]. Intermezzi musicali | One white whale di Laurie Anderson, da Life on a string, Nonesuch, 2001; River Man di Nick Drake, da Five leaves left, Island Records, 1969.

NOVA SILVA PHILOSOPHICA - La grandiosità della Natura di Tiziano Fratus
Nova Silva Philosophica - Speciale Giornata Mondiale della Poesia

NOVA SILVA PHILOSOPHICA - La grandiosità della Natura di Tiziano Fratus

Play Episode Listen Later Mar 21, 2018 60:00


Speciale Giornata Mondiale della Poesia: mercoledì 21 marzo 2018 alle ore 22 Inseguire la balena bianca – Nelle vastità della poesia delle ultime generazioni. Quattro poeti leggono i propri componimenti e alcuni tributi di altri poeti: Tiziana Cera Rosco [Poemi inediti: La cosa intoccabile, Corpo, L’aperto, Palo, E‘ tutto qui il corpo, L’immagine, Amore fossile – Tributo: San Giovanni della Croce, Altre dello stesso al Divino], Davide Sapienza [Letture da Il durante eterno delle cose (2016, Feltrinelli) ed inediti: Il viso livido della tempesta, Nevacqua, Questo luogo nel bosco, La pioggia è il fiume, Sino alla prossima notte, Un ponte di tempo, Il tempo ci sogna – Tributi: Lance Henson, da Tra il buio e la luce (1993, Selene Edizioni), Impressione di canto peyote-cheyenne e Senza titolo], Paola Loreto [Letture da In quota (Interlinea, 2012): Alla baita del Vittore, Anticipo, Tra i prati di vigna e gli spazi dell’acqua, Natura morta e viva, Lembo di lago – Tributo: Andrea Zanzotto, da Vocativo (1957, ora in Poesie 1938-1986, Mondadori), Fiume all’alba] e Tiziano Fratus [Letture da Nuova Poesia Creaturale: *Il tempo del legno, Autoritratto di paesaggio con gelso, La scuola del silenzio, Nuova Poesia Creaturale – Tributo: Thomas McGrath, da Selected Poems (1938-1988)(Copper Canyon Press), Fuoco di carbone in inverno*]. Intermezzi musicali | One white whale di Laurie Anderson, da Life on a string, Nonesuch, 2001; River Man di Nick Drake, da Five leaves left, Island Records, 1969.

NOVA SILVA PHILOSOPHICA - La grandiosità della Natura di Tiziano Fratus
Nova Silva Philosophica - Speciale Giornata Mondiale della Poesia

NOVA SILVA PHILOSOPHICA - La grandiosità della Natura di Tiziano Fratus

Play Episode Listen Later Mar 21, 2018 60:00


Speciale Giornata Mondiale della Poesia: mercoledì 21 marzo 2018 alle ore 22 Inseguire la balena bianca – Nelle vastità della poesia delle ultime generazioni. Quattro poeti leggono i propri componimenti e alcuni tributi di altri poeti: Tiziana Cera Rosco [Poemi inediti: La cosa intoccabile, Corpo, L’aperto, Palo, E‘ tutto qui il corpo, L’immagine, Amore fossile – Tributo: San Giovanni della Croce, Altre dello stesso al Divino], Davide Sapienza [Letture da Il durante eterno delle cose (2016, Feltrinelli) ed inediti: Il viso livido della tempesta, Nevacqua, Questo luogo nel bosco, La pioggia è il fiume, Sino alla prossima notte, Un ponte di tempo, Il tempo ci sogna – Tributi: Lance Henson, da Tra il buio e la luce (1993, Selene Edizioni), Impressione di canto peyote-cheyenne e Senza titolo], Paola Loreto [Letture da In quota (Interlinea, 2012): Alla baita del Vittore, Anticipo, Tra i prati di vigna e gli spazi dell’acqua, Natura morta e viva, Lembo di lago – Tributo: Andrea Zanzotto, da Vocativo (1957, ora in Poesie 1938-1986, Mondadori), Fiume all’alba] e Tiziano Fratus [Letture da Nuova Poesia Creaturale: *Il tempo del legno, Autoritratto di paesaggio con gelso, La scuola del silenzio, Nuova Poesia Creaturale – Tributo: Thomas McGrath, da Selected Poems (1938-1988)(Copper Canyon Press), Fuoco di carbone in inverno*]. Intermezzi musicali | One white whale di Laurie Anderson, da Life on a string, Nonesuch, 2001; River Man di Nick Drake, da Five leaves left, Island Records, 1969.

Buzzword - Diamo voce ai contenuti

Il farsi selfie può diventare una forma di "selfish"?! L'autoscatto può essere una vanesia, narcisistica o "fuffosa" affermazione di sè? Una puntata piena di interrogativi esistenziali e di divertenti variazioni sul tema. La genialata arriva dal mondo della GDO, con le monodosi, mentre la contaminazione è più artistica che mai, attraverso gli autoritratti di celebri pittori.

Museo Nazionale di Radio3
Autoritratto |- Puntata del 02/01/2016

Museo Nazionale di Radio3

Play Episode Listen Later Jan 3, 2016


Autoritratto di Luca Giordano, raccontato da Riccardo Lattuada

autoritratto luca giordano
I teatri alla radio
I TEATRI ALLA RADIO - Intorno a Vittorio Alfieri

I teatri alla radio

Play Episode Listen Later Sep 27, 2015 59:45


1) Brano tratto dalla Vita di Vittorio Alfieri scritta da lui medesimo ("Pagine", Radiotre 1987) 2) Autoritratto ("Intervallo: antologia poetica di tutti i tempi", Radiouno 1981) 3) "Le grandi tragedie di Vittorio Alfieri" (Radiouno 1974), 4) Brano da "Virginia", tragedia lirica di F.S. Mercadante tratta dall'omonima opera di Alfieri 5) "Orione" (Radiotre 1989) 6) "Tournée" (Radiotre 2001) 7) "Lettere d'amore" (Radiodue 2006) 8) Spazio Tre Domenica (Radiotre 1983)

Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte

Zacchia da Vezzano, il cui vero nome fu Ezechia, è un artista poco noto al grande pubblico, ma è stato forse il principale artista del Cinquecento a Lucca: un secolo durante il quale a Lucca la produzione artistica calò vistosamente, in quanto la città toscana fu tra i luoghi in Italia dove attecchì maggiormente la riforma protestante, e sappiamo che secondo i dettami della riforma, le opere d'arte, specialmente quelle commissionate dai privati, erano viste come simbolo di lusso e sontuosità, quindi contrarie al pensiero riformato. L'arte di Zacchia da Vezzano ebbe quindi anche il compito di fare da "argine" alla riforma luterana nella Lucca del XVI secolo. Con Ilaria e Federico scopriremo pertanto nella puntata di oggi le opere devote di un pittore a cavallo tra Rinascimento, Manierismo e Controriforma, che propone diversi lavori di sicuro interesse.

Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte

Zacchia da Vezzano, il cui vero nome fu Ezechia, è un artista poco noto al grande pubblico, ma è stato forse il principale artista del Cinquecento a Lucca: un secolo durante il quale a Lucca la produzione artistica calò vistosamente, in quanto la città toscana fu tra i luoghi in Italia dove attecchì maggiormente la riforma protestante, e sappiamo che secondo i dettami della riforma, le opere d'arte, specialmente quelle commissionate dai privati, erano viste come simbolo di lusso e sontuosità, quindi contrarie al pensiero riformato. L'arte di Zacchia da Vezzano ebbe quindi anche il compito di fare da "argine" alla riforma luterana nella Lucca del XVI secolo. Con Ilaria e Federico scopriremo pertanto nella puntata di oggi le opere devote di un pittore a cavallo tra Rinascimento, Manierismo e Controriforma, che propone diversi lavori di sicuro interesse.

Radio Feltrinelli
Roberto Saviano: "L'Inchiesta 1": Autoritratto di un boss

Radio Feltrinelli

Play Episode Listen Later Feb 16, 2011 13:40


La pagina dedicata a Roberto Saviano sul sito Feltrinelli: http://www.feltrinellieditore.it/SchedaAutore?id_autore=10008472

Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte
20: Salvator Rosa - La modernità e l'eclettismo di un genio del Barocco

Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte

Play Episode Listen Later Oct 6, 2010 29:59


È possibile considerare Salvator Rosa come uno degli artisti più eclettici e più influenti della storia dell'arte: genio del Barocco, nato a Napoli nel 1615, trascorse una vita ribelle e fuori dai canoni, tanto che la sua figura ha assunto nel tempo tratti quasi mitici. Da pittore si cimentò in diversi generi: ci ha lasciato paesaggi, che anticipano il gusto romantico, scene di stregoneria che fornirono qualche suggestione a Goya, intesi ritratti e autoritratti, opere religiose di gusto caravaggesco, scene di battaglia che esplicitano la sua condanna nei confronti della guerra. E in più, fu anche poeta, cantante, musicista e attore: in definitiva un grande artista, versatile e moderno.

Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte
20: Salvator Rosa - La modernità e l'eclettismo di un genio del Barocco

Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte

Play Episode Listen Later Oct 6, 2010 29:59


È possibile considerare Salvator Rosa come uno degli artisti più eclettici e più influenti della storia dell'arte: genio del Barocco, nato a Napoli nel 1615, trascorse una vita ribelle e fuori dai canoni, tanto che la sua figura ha assunto nel tempo tratti quasi mitici. Da pittore si cimentò in diversi generi: ci ha lasciato paesaggi, che anticipano il gusto romantico, scene di stregoneria che fornirono qualche suggestione a Goya, intesi ritratti e autoritratti, opere religiose di gusto caravaggesco, scene di battaglia che esplicitano la sua condanna nei confronti della guerra. E in più, fu anche poeta, cantante, musicista e attore: in definitiva un grande artista, versatile e moderno.