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Sara Caputo"Sentieri sull'acqua"Le origini della cartografia e la nuova immagine del mondoTouring Club Italianohttps://www.touringclubstore.com/it/prodotto/sentieri-sull-acqua-15332Le mappe non rappresentano il mondo come lo vediamo, ma come lo immaginiamo.Una carta geografica non descrive la realtà, la ricrea.La cartografia moderna nasce, come Venere, tra le onde del mare. Quando lo scafo di una nave fende l'acqua, del suo passaggio non permane che l'effimera spuma. Oceani e mari non conservano memoria dei transiti umani in superficie, sono le mappe a tracciarne le rotte. Disegnando complesse trame di linee, schiacciando il globo su un'innaturale bidimensionalità, rendendo solido ciò che è liquido, concreto quel che è impalpabile. È così che il mondo è diventato leggibile, navigabile, dominabile. Sulla scia di questa suggestione Sara Caputo, brillante storica di Cambridge, invita a viaggiare alle origini della cartografia, raccontandone le avventure e gli intrecci, dalle imprese di Cristoforo Colombo alle moderne tecnologie di tracciamento delle correnti oceaniche, incrociando rotte favolose da Odisseo ad Achab, da Sir Francis Drake a James Cook. Un saggio dal felice passo narrativo, che rivoluziona per sempre il nostro modo di guardare alle mappe.Sara Caputo è Senior Research Fellow al Magdalene College di Cambridge. Specializzata in storia marittima e nella storia dei secoli XVIII e XIX, ha vinto numerosi premi, tra cui il Prince Consort and Thirlwall Prize. È stata Visiting Fellow in Germania, in California e presso il National Maritime Museum di Greenwich. Sentieri sull'acqua è il suo primo libro pubblicato in Italia.«Caputo riesce a trasmettere lo spirito pionieristico e avventuroso di quei primi viaggi verso l'ignoto.» Royal Geographical SocietyIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Cartografia das Ondas, Filme nacional independente que estreou na Mostra de Cinema de Tiradentes
Laura CanaliFestival Limes 2025Genova, Palazzo Ducaleda venerdì 7 a domenica 9 febbraiohttps://palazzoducale.genova.it/evento/festival-di-limes-xii-edizione/Un giro del mondo delle crisi geopolitiche a partire da quella americana, con Trump appena insediato dal 7 al 9 febbraio 2025La dodicesima edizione del Festival di Limes è una ricognizione delle molteplici crisi geopolitiche in corso a cominciare da quella americana, con Donald Trump appena insediato. Il ritorno di Trump alla Casa Bianca certifica la “stanchezza imperiale” degli Stati Uniti e la ritrosia, oltre che la difficoltà, dell'America a fungere da soggetto ordinatore del contesto internazionale.I fronti di guerra che si moltiplicano nel mondo – ultima, in ordine di tempo, la dissoluzione del regime siriano – sono il sintomo più evidente di un ordine mondiale in tumultuosa e violenta trasformazione.Il Festival porta a Genova, come ogni anno, gli analisti di Limes e altre personalità italiane e straniere, per confrontarsi sui grandi temi del momento: le divisioni interne dell'America e l'impatto del fenomeno Musk sulla “costituzione materiale” del paese, l'incipiente crisi della Germania, il confronto Usa-Cina che entra ora in una nuova fase, stato e prospettive della guerra in Ucraina, la situazione mediorientale e altro ancora, con un occhio particolare alla posizione e alle opzioni dell'Italia.mostra cartografica a cura di Laura CanaliSala Liguria, Palazzo Ducale107 mila chilometri orari è la velocità con la quale la Terra si muove per compiere il moto di rivoluzione attorno al Sole. Questo è il viaggio che compiamo tutti insieme nell'arco di tempo di 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 48 secondi. Miliardari, poveri, talebani, jihadisti, russi, americani, africani, asiatici, europei, cattolici, ortodossi, induisti, buddisti, musulmani, insomma tutti gli esseri viventi di ogni fede religiosa e senza fede, tutti in cammino velocissimo verso l'Universo. Un vero viaggio democratico, forse l'unico.In questi ultimi anni però anche gli avvenimenti geopolitici hanno cominciato a prendere velocità e a correre verso un cambiamento irreversibile. La nuova mostra cartografica di Limes vuole cercare di “fotografare” alcuni eventi per ragionare sugli obiettivi delle maggiori potenze del pianeta. L'Universo sta diventando uno spazio sempre più appetibile soprattutto per spostarvi la guerra e per controllare minuziosamente le attività umane sulla crosta terrestre. Nuove sfide si allungano verso un orizzonte sempre più stellato di stelle assemblate in fabbrica.Inaugurazione venerdì 7 febbraio ore 17Orarivenerdì 7 e sabato 8 febbraio dalle ore 10 alle 21domenica 9 febbraio dalle ore 10 alle 19Visite guidatesabato 8 febbraio ore 16.30domenica 9 febbraio ore 11:00IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Giochi violenti, mappe che nascondono qualcosa di magico... Come al solito, Laura e Beatrice spaziano tra i generi per parlarci della nuova stagione di Squid Game, "I cartografi" di Peng Shepherd e molto altro. • • • Iniziativa autonoma dellə studentə #UNINT che si avvale del finanziamento dell'Università degli Studi Internazionali di Roma.
In questa puntata:abbiamo intervistato Riccardo D'Agnese, autore di mappe calcistiche, grande collezionista di maglie da gioco e appassionato del pallone che piace a noi
Alessandro Niero"Olga. Una badante per amica"Illustrazioni di Elena MieleValigie Rosse Edizioniwww.valigierosse.itUn libro per imparare che si è amici con chi viene da lontano.Un giorno in una delle famiglie come ce ne sono a migliaia, arriva una figura nuova, estranea eppure così strettamente e necessariamente vicina: è la badante. Viene da un paese lontano, viene per sua necessità e nostra necessità: quella di Olga è una storia appassionante, perché mentre farà amicizia col nipotino di casa tutto incuriosito lei prosegue il suo viaggio, sa tante lingue, si iscrive all'università e stupirà tutti con la sua bravura.Alessandro Niero (San Bonifacio, Verona 1968) insegna letteratura russa all'Università di Bologna. Si occupa di poesia del secondo Novecento e di traduzione poetica, a cui ha dedicato numerosi saggi. Per la sua attività di traduttore di poesia ha ricevuto il «Premio Nazionale per la Traduzione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali» (2006), il «Lerici Pea Mosca» (2008) e il «Čitaj Rossiju / Read Russia» (2012). Per bambini ha tradotto: Grigorij Oster, Il libro del cibo sano e appetitoso dell'orco (con S. Burini, Interlinea, 2007), Osip Mandel'štam, 2 tram (Comma 22, 2014) e Olga Sedakova, Mi trasformo (Caissa Editore, 2020). La sua produzione in versi, avviata con la plaquette Tendente a 1 (Colpo di Fulmine Edizioni, 1996, presentazione di Milo De Angelis), comprende i seguenti libri: Il cuoio della voce (Voland, 2004), A.B.C. Chievo (Passigli, 2013, prefazione di Massimo Raffaeli), Versioni di me medesimo (Transeuropa, 2014, postfazione di Andrea Afribo) e Residenza Fittizia (Marcos y Marcos, 2019, presentazione di Fabio Pusterla). Questo è il suo primo libro per i più piccoli.Elena Miele (Biella, 1968) diplomata in illustrazione allo IED di Milano, inizia la sua carriera collaborando con gli editori Hachette, Stratelibri ed Edifumetto, lavorando in seguito come textile designer per Fila, Robe di Kappa, Naj-Oleari, Powell Peralta e Santa Cruz. Dal 2000 lavora nella pubblicità come direttrice artistica e packaging designer dell'agenzia Armando Testa e per aziende come Ferrero, YSL, Isabelle Gellé, Bottega Verde e The Perfumer Art School. Nel frattempo prosegue la sua attività di illustratrice per numerose riviste letterarie (Watt Magazine, Oblique Studio, Cadillac, Sud, Cartografia letteraria).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Laura Canali"Fine della guerra"Festival LimesPalazzo Ducale, GenovaDa venerdì 11 a domenica 13 maggio 2024www.limesonline.comL'undicesimo appuntamento – “Fine della guerra. La politica senza fine sabota la geopolitica” – si tiene il 10-12 maggio 2024 a Genova, Palazzo Ducale.La Guerra Grande che infuria nel mondo si combatte senza fini, intesi al maschile e al femminile. Cioè senza scopi strategici né limiti di spaziotempo. Dunque con approccio a-strategico e totalizzante all'uso dello strumento militare, pericoloso perché incurante degli effetti che produce.A farne le spese è la tradizionale concezione della guerra come mezzo in vista di una pace vantaggiosa, sostituita da conflitti senza scopo definito e dunque potenzialmente infiniti, perché fini a sé stessi. Ieri la “guerra al terrore” combattuta da Stati Uniti e alleati con enorme dispendio di risorse economico-militari e di capitale politico. Oggi il conflitto ucraino, guerra d'attrito in cui il “vincitore” può finire distrutto come e più dello “sconfitto”.Queste guerre (in)finite sono sempre meno governabili, perché producono dinamiche autonome o comunque refrattarie ai soggetti che le scatenano e alle loro intenzioni originarie. Così la guerra economica combattuta a colpi di sanzioni, che stratificandosi generano forme di adattamento agli embarghi semi-permanenti.Attraverso l'analisi geopolitica, l'undicesimo Festival di Limes intende esplorare modi per prevenire e disinnescare questa deriva.L'ingresso è libero e senza prenotazione fino a esaurimento posti. Gli eventi del Festival possono essere seguiti in streaming su questo sito e sul nostro canale YouTube ai seguenti link: Venerdì 10 maggioOre 17.00 – Inaugurazione mostra cartografica "Linee spezzate. Vecchi e nuovi confini" – con Laura Canali. Ore 18.00 – Guerre per la pace e guerre per la guerra – con Lucio Caracciolo.Ore 21.00 – America contro America – con Federico Petroni e Stephen Wertheim. Sabato 11 maggioOre 10.00 – Deglobalizzazione: l'economia come arma – con Cinzia Bianco e Francesco Giavazzi; modera Fabrizio Maronta.Ore 11.30 – La fine della politica – con Alessandro Colombo e Marco Follini; modera Lucio Caracciolo.Ore 15.00 – Usa contro Cina: come travestire la guerra infinita – con Henry Huiyao Wang e Stephen Wertheim; modera Giorgio Cuscito. Ore 16.30 – Guerre della transizione egemonica: come finire il conflitto in Ucraina – con Łukasz Adamski, Orietta Moscatelli e Fulvio Scaglione; modera Mirko Mussetti. Ore 17.45 – Visita guidata alla mostra "Linee spezzate. Vecchi e nuovi confini" – con Laura Canali.Ore 18.30 – Dov'è la vittoria: le guerre mediorientali dopo Gaza – con Antonella Caruso, Abdolrasool Divsallar e Meir Elran; modera Daniele Santoro.Ore 21.00 – Attualità di Sunzi: vincere (o non perdere) senza combattere – con Fabio Mini e Henry Huiyao Wang; modera Giorgio Cuscito. Domenica 12 maggioOre 10.30 – L'Europa senza America – con Magnus Christiansson, Giuseppe Cucchi, Michael Lüders e Pierre-Emmanuel Thomann; modera Federico Petroni.Ore 12.00 – Come prevenire i conflitti: geopolitica, economia e diplomazia – con Lucio Caracciolo, Germano Dottori ed Ettore Sequi; modera Piero Schiavazzi. Ore 15.30 – Guerra e storia: usi e abusi reciproci – con Virgilio Ilari e Luca Iori; modera Lucio Caracciolo.Ore 15.45 – Visita guidata alla mostra "Linee spezzate. Vecchi e nuovi confini" – con Laura Canali.Ore 17.00 – Le guerre d'Africa – con Mario Giro, Rahmane Idrissa e Gildas Lemarchand; modera Lorenzo Di Muro. Ore 18.30 – A-social media, impigliati nella Rete – con Alessandro Aresu, Giuseppe De Ruvo e Tal Pavel; modera Agnese Rossi. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Programa 2024 05 10 Suscribite a nuestro canal en YouTube y dale a la campanita Spotify - Apple Podcast - Google Podcast Cafecito o Patreon - para ayudarnos a continuar Invitados Juan Francisco Manchone Desde Alicante navegando por el mediterraneo Jorge Aguilar Nuestro cartógrafo del Rio de la Plata Capitán de aeronave de Aerolíneas Argentinas
Càbala Universal. Memòria a la recerca i estudi d'Alex Martinéz Torrá amb Enric Català, Albert Carol,Tristán Castells de Pinós i tot seguit una conferencia d'Alex al café de l'Opera de Barcelona. La seva obra Cartografia “del que És” (KIS ASR IS – Com és el que és), és un estudi sobre la Tradició (Càbala) espiritual, universal, primigènia i perenne, realitzada per Alejandro Martínez Torrá (AMT), publicada en 1997; és un intent de descriure “el que és”, el transcendent, el “món de dalt” que no es pot veure. La Cartografia és el resultat de tota una vida d'estudi per a trobar “la Veritat” (AMT –´emet– en hebreu-cananeu, o Maat en egipci primitiu). AMT es va introduir en tots els llocs al seu abast i en el coneixement de totes les doctrines i religions, buscant “el fil d'Ariadna”, i el va trobar en la Càbala (Tradició), no solament hebrea, sinó entesa en un sentit Universal, com a Tradició Primigènia. I va trobar la línia subterrània o filum per on es mou la Tradició, a través d'uns grans punts: Paleolític franc-ibèric, Mes d'Azil (cara nord de la serralada Cantàbrica) i Art Esquemàtic (cara sud), Civilització megalítica, Egipte (Imperi Antic, Heliòpolis), Pròxim Orient (cultura cananea-hebrea i Caldea –Mesopotàmia), Tradició Bíblica, Cristianisme i Càbala occitania-gironina. Aquest filum tradicional també ho va connectar amb tota una sèrie de línies col·laterals, i ho va complementar i va relacionar amb informacions d'altres àmbits, com el de les matemàtiques, o la genètica, a més d'altres tradicions com la hinduista, la taoista i les americanes. La Cartografia és l'intent de “revelar” aquest fil ininterromput d'informació que circula de manera lliure per sota de la informació més coneguda o “oficial”, i de traslladar-la al paper per mitjà d'un sistema cartogràfic de plans i esquemes simbòlics. AMT va intuir que a través d'aquests esquemes és com millor es pot seguir la petjada de la divina causalitat, que porta a un lloc concret, oposat a les teories de la casualitat i de l'atzar en l'obtenció i el desenvolupament del coneixement. Revista digital La tortuga Avui. www.latortugaavui.com Xarxès: Facebook grup Secrets del Pirineu, Instagram: area-hermetica-radio. Telegram: [https://t.me/.../FSW-COI...//t.me/joinchat/FSW-COI-ZiUtQ0Aj) Ràdio Caldes 107.8 fm, per TDT per les comarques del Vallès canal 515, Instagram com Àrea Hermètica ràdio i per internet: www.radiocaldes.cat areahermeticaradio@gmail.com
Nas encruzilhadas, encontramos Lari. Quatro letras, uma imensidão. Multiartista, esbanja generosidade em todas as linguagens. Nada nela – e com ela – passa despercebido ou é pequeno. Ao final de toda aula, ela diz “eu escrevi um textinho” e, assim, sem pretensão, te convoca para outros mundos – o dela, o seu, onde todes cabem sem precisar se espremer. Foi através deles que, cada vez mais, Lari foi chegando para nós. O nosso primeiro encontro: em 2021, durante uma reunião do grupo de pesquisa DECO (Decolonialidades na Comunicação) e como banzeiro que é, Lari nos chacoalhou da cabeça aos pés, mas também se fez colo. No último dia 4 de dezembro, Lari defendeu sua dissertação “Poéticas de Terreiro: uma cartografia ancestral com o Ylê Àxé Òpó Omim”, vinculada ao PPGCOM (Programa de Pós-Graduação em Comunicação) da UEL (Universidade Estadual de Londrina (UEL) sob a orientação de Mônica Panis Kaseker e Mãe Omin. A pesquisa é marcada por uma série de pioneirismos: a primeira dissertação do Programa defendida em um terreiro de candomblé, o desenvolvimento de uma “cartografia ancestral”, o emprego de saberes dos terreiros entre outros grupos subalternizados. Aqui, você escuta Lari partilhar sobre sua chegada ao Ylê – que completou 35 anos neste mês – a busca por sua ancestralidade – o que lhe conduz a realização de uma ciência encarnada e “xirê decolonial”. Ela também aborda a importância da branquitude ser aliada na luta antirracista, o papel de uma educação menos tecnicista, atenta às diversidades no combate à intolerância religiosa, incluindo a desfolclorização das religiões de matriz africana. E como não poderia deixar de ser, também ouve Lari falar sobre resistência.
Neste episódio do Podbrand, exploraremos o fascinante universo da cartografia do comportamento, uma jornada através da etnografia digital e do social listening. Abordaremos como estas ferramentas são essenciais para desvendar as camadas mais profundas do comportamento humano, um conhecimento crucial para qualquer negócio atual. Nossa convidada é Fernanda Bizarria, uma especialista renomada, fundadora da Ps2P, cuja experiência em antropologia visual e análise comportamental tem transformado a maneira como as marcas se conectam com seus consumidores. Junte-se a nós nesta imersão profunda nos segredos da mente humana e nas estratégias que moldam o futuro do branding.ASSISTA AGORA!https://youtu.be/UIU0yuMsV6oLIVROS INDICADOS PELA CONVIDADA-Netnografia: Realizando Pesquisa Etnográfica Onlinehttps://amzn.to/3NxadTm-Dialética Do Olharhttps://amzn.to/3GTXtSW-A Visão Sistêmica da Vida: Uma Concepção Unificada E Suas Implicações Filosóficas, Políticas, Sociais E Econômicashttps://amzn.to/3RNuJBv-A queda do Céuhttps://amzn.to/3viWSYc-Sacred Commerce: Business as a Path of Awakeninghttps://amzn.to/3v9NbvoSIGA NOSSA CONVIDADAhttp://ps2p.com.brhttps://www.linkedin.com/in/fernanda-moura-bizarria-1b316317/ÁRVORE DA MARCA: SIMPLIFICANDO O BRANDINGAdquira o livro aqui: https://loja.arvoredamarca.com/CURADORIA COMPLETAMais de 250 livros recomendados pelos convidados: https://www.podbrand.design/livroSINTONIZE NO PODBRANDAcesse todas as plataformas do Podbrand: https://podbrand.bio.linkCANAL NO YOUTUBEInscreva-se no canal: https://www.youtube.com/@PodbrandMÍDIAS SOCIAISInstagram: https://instagram.com/podbrandoficialTwitter: https://twitter.com/podbrandoficialLinkedIn: https://www.linkedin.com/company/podbrandoficial/PODBRAND, o podcast sobre DESIGN, ESTRATÉGIA e INOVAÇÃO.#podbrandoficial#designestratégico #mentoriaestratégica Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
O Dia da Consciência Negra homenageia o líder quilombola Zumbi dos Palmares, assassinado em 20 de novembro de 1695. O quilombo dos Palmares, em Alagoas, soa como um movimento de resistência distante da história paulistana, ainda que a cidade tivesse seu próprio quilombo, o Saracura, na região do Bixiga, no centro da metrópole. O local onde hoje será construída a estação 14-Bis, da nova linha 6 do metrô, foi seio da formação de um dos principais lares de escravizados que escapavam das fazendas ou de feiras realizadas no Vale do Anhangabaú, onde eram colocados à venda. A busca por referências históricas do coletivo Cartografia Negra em arquivos públicos tem jogado luz a outras lideranças pretas e fatos nem sempre listados nos livros didáticos. “Tivemos muitas figuras de resistência negra em São Paulo, como as quituteiras e Chaguinha. A cidade possuía quilombos urbanos, como o do Saracura. Todos ficam impressionados quando revelamos nossas descobertas sobre a existência de pelourinho ou de mercado de escravizados porque ninguém aprende na escola sobre a história dos povos afro brasileiros da capital”, explica a antropóloga Raíssa Albano de Oliveira, integrante do Cartografia Negra em entrevista à Rádio Eldorado.See omnystudio.com/listener for privacy information.
O Dia da Consciência Negra homenageia o líder quilombola Zumbi dos Palmares, assassinado em 20 de novembro de 1695. O quilombo dos Palmares, em Alagoas, soa como um movimento de resistência distante da história paulistana, ainda que a cidade tivesse seu próprio quilombo, o Saracura, na região do Bixiga, no centro da metrópole. O local onde hoje será construída a estação 14-Bis, da nova linha 6 do metrô, foi seio da formação de um dos principais lares de escravizados que escapavam das fazendas ou de feiras realizadas no Vale do Anhangabaú, onde eram colocados à venda. A busca por referências históricas do coletivo Cartografia Negra em arquivos públicos tem jogado luz a outras lideranças pretas e fatos nem sempre listados nos livros didáticos. “Tivemos muitas figuras de resistência negra em São Paulo, como as quituteiras e Chaguinha. A cidade possuía quilombos urbanos, como o do Saracura. Todos ficam impressionados quando revelamos nossas descobertas sobre a existência de pelourinho ou de mercado de escravizados porque ninguém aprende na escola sobre a história dos povos afro brasileiros da capital”, explica a antropóloga Raíssa Albano de Oliveira, integrante do Cartografia Negra em entrevista à Rádio Eldorado.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Mesclando literatura, fotografia e colagem, a mostra “Travessias do Sertão” está em cartaz na Casa do Brasil, em Madri. Inspiradas no livro de Guimarães Rosa, as obras dialogam diretamente com a cartografia mineira e com as populações que vivem no Alto Vale do Jequitinhonha. O acesso é gratuito. Ana Beatriz Farias, correspondente da RFI na EspanhaUma verdadeira viagem. Do “Grande sertão: veredas”, de Guimarães Rosa, aos mais diferentes recantos mineiros, cheios de histórias. Unindo fotografia, colagem e literatura, a exposição “Travessias do Sertão”, que tem quase três anos de estrada, acaba de chegar a Madri, onde fica em cartaz até o dia 3 de dezembro. O projeto, que hoje conta com 32 telas e ocupa lugar de destaque na Casa do Brasil, em plena capital espanhola, nasceu despretensiosamente, a partir de um trabalho acadêmico feito pelo professor e fotógrafo Lucas Sousa.A ideia, inicialmente, era fazer uma releitura artística da personagem Diadorim, por meio de pinturas corporais e registros fotográficos que imprimissem um tom de mistério, ao não revelar completamente o rosto humano. Isto como parte de uma pesquisa envolvendo questões de gênero e de sexualidade.“No romance do Guimarães Rosa, Diadorim é um personagem que durante toda a narrativa não se entrega a informações concretas. Se ele é um homem, se ele é uma mulher… O narrador, pelas visões do Riobaldo, traça as linhas físicas corporais de Diadorim com os dois movimentos, né? Tanto masculino quanto feminino. E, para isso, ele recorre, inclusive de uma maneira muito poética, à cartografia de Minas Gerais, à cartografia do grande sertão”, narra Lucas, ao explicar como percebe o universo apresentado pelo escritor que o inspirou.Reconhecimento que estimulaA primeira série fotográfica, baseada na personagem Diadorim, rendeu a Lucas Sousa e a Wágner Pena – que divide com Lucas a autoria do projeto – uma menção honrosa atribuída num evento realizado pela Universidade Federal dos Vales do Jequitinhonha e Mucuri, onde tudo começou. A partir daí, os dois perceberam que o trabalho poderia ganhar novas dimensões.A mostra “Travessias do Sertão” foi, então, crescendo e tomando forma. Além do eixo curatorial Diadorim, Lucas e Wágner construíram mais dois: um dedicado à Cartografia sertaneja, em que revelam a natureza e a arquitetura do Alto Vale do Jequitinhonha e outro dedicado às Mineiridades, no qual ganham especial importância algumas festividades típicas da região.“Cada fotografia ali está representando um tipo de manifestação cultural. Por exemplo, a Festa do Rosário. Tem os marujos, que são os líderes que conduzem a festa com as canções de origem afrodescendente. E temos as rainhas, os reis, condessas, condes… É uma festa muito rica culturalmente”, explica Wágner, se referindo a um dos ambientes da galeria que recebe a exposição. Rostos e históriasAlém das festas e tradições regionais, a seção intitulada Mineiridades contempla uma série de retratos de moradores do Alto Vale do Jequitinhonha. “Esses personagens que a gente fotografou vivem ali na região de Couto Magalhães, Diamantina, Serro… Ali na região do Alto Vale do Jequitinhonha. E eu sempre busquei registrar o seu cotidiano. A dona Ana, com seu balaio, a dona Geralda… Então eu busco estar sempre registrando o cotidiano, a verdade. Aquilo que está no momento”, conta Wágner.O registro desses rostos que também formam, de alguma maneira, a paisagem do sertão resulta num conjunto de fotografias cheias de texturas, contrastes e narrativas. Os fotógrafos contam que muitas das famílias que têm pessoas que foram clicadas como parte da exposição dão à tal fotografia um local de destaque em suas casas. Assim as obras ganham também um outro valor, conectado à comunidade.Percalços do caminhoDa concepção da mostra “Travessias do Sertão”, no seio de Minas Gerais, até a chegada da exposição em Madri, o caminho foi longo. Os autores tiveram que enfrentar diferentes desafios para chegar a expor na Europa. Por falta de incentivos e de recursos financeiros, a parceria firmada com a Casa do Brasil, em 2021, foi adiada por dois anos.Mas em 2023, os dois fotógrafos contaram com uma rede de apoiadores que permitiu que eles cruzassem o oceano, como revela Wágner Pena. “Com muita resistência (da nossa parte) e com a ajuda de pessoas, por meio de rifas e de patrocínios também, nós conseguimos trazer esse projeto até Madri”, celebra.Sobre isso, Lucas Sousa comenta que “muitas regiões dos interiores do Brasil possuem um potencial artístico-cultural extremamente grandioso, mas quando se trata de políticas públicas voltadas para o incentivo da produção e à democratização da arte, a história é outra, é como se arte fosse desimportante e por esse motivo, fosse negado às pessoas o direito de ter acesso a ela, de ter contato com os benefícios que a arte produz no homem”.Sabendo de todo o caminho percorrido, a realização ao chegar com a mostra “Travessias do Sertão” na Espanha, para Lucas, ganha outra dimensão.“Parece que eu não estou aqui, estou bem incrédulo. É uma sensação de dever cumprido. Tipo ‘puxa, conseguimos'. Depois de muita luta, de muita resistência, a gente fala que é um projeto de resistência, é um projeto memorial. É um projeto de força política, porque a política envolve também essa questão artística. Ela envolve essa questão de resistir nas sociedades. É uma realização através de muita resistência”.A exposição “Travessias do sertão” fica em cartaz na Casa do Brasil, em Madri, até o dia 3 de dezembro. O acesso é livre e gratuito, de segunda a sexta-feira, das 9 às 19h.
Mesclando literatura, fotografia e colagem, a mostra “Travessias do Sertão” está em cartaz na Casa do Brasil, em Madri. Inspiradas no livro de Guimarães Rosa, as obras dialogam diretamente com a cartografia mineira e com as populações que vivem no Alto Vale do Jequitinhonha. O acesso é gratuito. Ana Beatriz Farias, correspondente da RFI na EspanhaUma verdadeira viagem. Do “Grande sertão: veredas”, de Guimarães Rosa, aos mais diferentes recantos mineiros, cheios de histórias. Unindo fotografia, colagem e literatura, a exposição “Travessias do Sertão”, que tem quase três anos de estrada, acaba de chegar a Madri, onde fica em cartaz até o dia 3 de dezembro. O projeto, que hoje conta com 32 telas e ocupa lugar de destaque na Casa do Brasil, em plena capital espanhola, nasceu despretensiosamente, a partir de um trabalho acadêmico feito pelo professor e fotógrafo Lucas Sousa.A ideia, inicialmente, era fazer uma releitura artística da personagem Diadorim, por meio de pinturas corporais e registros fotográficos que imprimissem um tom de mistério, ao não revelar completamente o rosto humano. Isto como parte de uma pesquisa envolvendo questões de gênero e de sexualidade.“No romance do Guimarães Rosa, Diadorim é um personagem que durante toda a narrativa não se entrega a informações concretas. Se ele é um homem, se ele é uma mulher… O narrador, pelas visões do Riobaldo, traça as linhas físicas corporais de Diadorim com os dois movimentos, né? Tanto masculino quanto feminino. E, para isso, ele recorre, inclusive de uma maneira muito poética, à cartografia de Minas Gerais, à cartografia do grande sertão”, narra Lucas, ao explicar como percebe o universo apresentado pelo escritor que o inspirou.Reconhecimento que estimulaA primeira série fotográfica, baseada na personagem Diadorim, rendeu a Lucas Sousa e a Wágner Pena – que divide com Lucas a autoria do projeto – uma menção honrosa atribuída num evento realizado pela Universidade Federal dos Vales do Jequitinhonha e Mucuri, onde tudo começou. A partir daí, os dois perceberam que o trabalho poderia ganhar novas dimensões.A mostra “Travessias do Sertão” foi, então, crescendo e tomando forma. Além do eixo curatorial Diadorim, Lucas e Wágner construíram mais dois: um dedicado à Cartografia sertaneja, em que revelam a natureza e a arquitetura do Alto Vale do Jequitinhonha e outro dedicado às Mineiridades, no qual ganham especial importância algumas festividades típicas da região.“Cada fotografia ali está representando um tipo de manifestação cultural. Por exemplo, a Festa do Rosário. Tem os marujos, que são os líderes que conduzem a festa com as canções de origem afrodescendente. E temos as rainhas, os reis, condessas, condes… É uma festa muito rica culturalmente”, explica Wágner, se referindo a um dos ambientes da galeria que recebe a exposição. Rostos e históriasAlém das festas e tradições regionais, a seção intitulada Mineiridades contempla uma série de retratos de moradores do Alto Vale do Jequitinhonha. “Esses personagens que a gente fotografou vivem ali na região de Couto Magalhães, Diamantina, Serro… Ali na região do Alto Vale do Jequitinhonha. E eu sempre busquei registrar o seu cotidiano. A dona Ana, com seu balaio, a dona Geralda… Então eu busco estar sempre registrando o cotidiano, a verdade. Aquilo que está no momento”, conta Wágner.O registro desses rostos que também formam, de alguma maneira, a paisagem do sertão resulta num conjunto de fotografias cheias de texturas, contrastes e narrativas. Os fotógrafos contam que muitas das famílias que têm pessoas que foram clicadas como parte da exposição dão à tal fotografia um local de destaque em suas casas. Assim as obras ganham também um outro valor, conectado à comunidade.Percalços do caminhoDa concepção da mostra “Travessias do Sertão”, no seio de Minas Gerais, até a chegada da exposição em Madri, o caminho foi longo. Os autores tiveram que enfrentar diferentes desafios para chegar a expor na Europa. Por falta de incentivos e de recursos financeiros, a parceria firmada com a Casa do Brasil, em 2021, foi adiada por dois anos.Mas em 2023, os dois fotógrafos contaram com uma rede de apoiadores que permitiu que eles cruzassem o oceano, como revela Wágner Pena. “Com muita resistência (da nossa parte) e com a ajuda de pessoas, por meio de rifas e de patrocínios também, nós conseguimos trazer esse projeto até Madri”, celebra.Sobre isso, Lucas Sousa comenta que “muitas regiões dos interiores do Brasil possuem um potencial artístico-cultural extremamente grandioso, mas quando se trata de políticas públicas voltadas para o incentivo da produção e à democratização da arte, a história é outra, é como se arte fosse desimportante e por esse motivo, fosse negado às pessoas o direito de ter acesso a ela, de ter contato com os benefícios que a arte produz no homem”.Sabendo de todo o caminho percorrido, a realização ao chegar com a mostra “Travessias do Sertão” na Espanha, para Lucas, ganha outra dimensão.“Parece que eu não estou aqui, estou bem incrédulo. É uma sensação de dever cumprido. Tipo ‘puxa, conseguimos'. Depois de muita luta, de muita resistência, a gente fala que é um projeto de resistência, é um projeto memorial. É um projeto de força política, porque a política envolve também essa questão artística. Ela envolve essa questão de resistir nas sociedades. É uma realização através de muita resistência”.A exposição “Travessias do sertão” fica em cartaz na Casa do Brasil, em Madri, até o dia 3 de dezembro. O acesso é livre e gratuito, de segunda a sexta-feira, das 9 às 19h.
Laura Canali"Festival Limes"Il fattore italiano nel mondo in guerra.Genova, Palazzo DucaleDa venerdì 10 a domenica 12 novembre 2023Anche quest'anno Limes è a Genova con l'ormai tradizionale appuntamento di Palazzo Ducale: tre giorni di incontri dedicati ai temi salienti dell'attualità geopolitica con esperti italiani e stranieri, decisori, protagonisti degli eventi che concorrono a definire la nostra epoca e il posto dell'Italia nel mondo.Questa edizione marca un doppio traguardo: dieci anni di Festival e trent'anni di Limes, nata nel 1993 sull'onda del “terremoto” indotto dalla fine della guerra fredda. Occasione speciale per tener fede, una volta di più, alla ragion d'essere della Rivista italiana di geopolitica, interrogandoci su forze e debolezze, limiti e potenzialità del “fattore italiano”.Sulla scia dell'omonimo volume di Limes che uscirà contemporaneamente al Festival, ci preoccuperemo di derivare dalle analisi geopolitiche alcune proposte concrete per affrontare le questioni che più urgono. E per offrirle al pubblico dibattito. Quali sono le grandi sfide cui l'Italia è oggi chiamata dalla situazione internazionale e dalle sue dinamiche interne? Quali le opportunità offerte dalla fase convulsa che viviamo e cosa ci occorre per coglierle appieno? Quali i rischi dell'inazione e dell'incapacità di interpretare correttamente il momento?A queste domande cercheremo di rispondere in un intenso week end di confronti moderati dal direttore Lucio Caracciolo e dagli altri esperti della redazione. Dibattiti volti a descrivere gli attori di peso e i loro indirizzi strategici, ma anche a delineare il ruolo e le chance dell'Italia negli scenari che dispiegano. Il confronto Cina-Stati Uniti, la guerra russo-ucraina, i sommovimenti nell'Africa saheliana, gli attriti Germania-Usa e il loro impatto su di noi. E ancora: le sfide economico-industriali, l'immigrazione, il ruolo della Chiesa, le partite marittime, gli orizzonti demografici. Di questo e di altro parleremo a Genova. Come sempre, lo faremo con l'ausilio delle carte di Limes che animeranno anche una mostra aperta al pubblico, presentata e commentata dall'autrice Laura Canali e dal resto della redazione.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
#AlaCartaIB3| Ja disponible el programa 12x08 (edició 502) Aquest programa 503 de Font de Misteris l'hem començat parlant d'un fenòmen als cels que va deixar per escrit un monjo al 1217 i que ara hem conegut. Després hem parlat de mapes impossibles. Què hi ha al darrere? Quan es varen fer i per qui?
Sabiam que nem sempre os horários do planeta foram sincronizados em 24 fusos? Hoje nós conheceremos essa história que envolve trens, navegantes e um observatório na Inglaterra! SAIBA MAIS: #185 - Calendários, relógios e alguns dos inventores do tempo. Referências: 22nd October 1884: International Meridian Conference in Washington D.C. the Greenwich prime meridian Hoje na História: 13.10.1884 - Meridiano de Greenwich torna-se referência para horário mundial A revolução das medidas | Nerdologia The adoption of a Prime Meridian and the International Meridian Conference of 1884 Breve história da Cartografia: dos povos primitivos ao Google Earth Como funcionam os relógios atômicos, sem os quais o mundo moderno afundaria no caos. VISITE NOSSO MUSEU! Praça da Liberdade, 700 Belo Horizonte – MG CEP: 30140-010 Telefone (Recepção): (31) 3409-8350 Telefone (Assessoria de Comunicação): (31) 3409-8383 NOSSOS LINKS: Blog do Espaço Calendário Astronômico Instagram Twitter Facebook
FantascientifiCast 767 - La mappatura del cielo dall'antichità all'universo di Star Trek. Con Giuliano Giuffrida (panel del 26.3.2022). Per l'immagine di copertina: © Aventi diritto. All rights reserved.Support this podcast at — https://redcircle.com/fantascienticast/donationsAdvertising Inquiries: https://redcircle.com/brandsPrivacy & Opt-Out: https://redcircle.com/privacy
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Stroncature ha ospitato la presentazione di "Cartografia migrante. Hercule Florence da Nizza al Brasile (1804-1879)" di Chiara Vangelista (Licosia, 2023). Con l'autrice dialogano Fulvia Zega, Maria Matilde Benzoni e Paulo César Gonçalves. ------ Disegnatore, esploratore, cartografo, bricoleur, ma anche inventore precoce e solitario della Zoofonia (1830) e della fotografia (1833); ideatore del primo atlante pittorico delle nuvole e di numerosi altri ritrovati; osservatore attento della natura americana e dei suoi abitanti: ecco un ritratto, ancorché riduttivo, di Hercule Florence. Francese e sabaudo di nascita e italiano per scelta, Florence incarna quella generazione post-napoleonica in transito tra nuovo e vecchio regime e tra vecchio e nuovo mondo, la quale, all'inizio dell'Ottocento e in piena Rivoluzione Industriale praticò nella banalità e nelle fatiche del quotidiano il progetto di un nuovo Occidente libero e cosmopolita. Al pari di altri coetanei e conterranei, Florence costruì in America una propria cartografia materiale e immateriale, reale e immaginaria, nazionale e transnazionale, qui identificata storicamente grazie a un ampio corpus di fonti primarie e secondarie e alla ricca, magmatica, incessante scrittura del protagonista.
A crise humanitária dos indígenas Yanomami gerou comoção internacional e fez o governo federal endurecer as leis contra o garimpo clandestino. O problema da invasão de terras indígenas por garimpeiros é antigo, mas nos últimos anos se agravou com o envolvimento do crime organizado. De acordo com especialistas, a melhora da rastreabilidade, com aumento das exigências sobre a origem do ouro comercializado no Brasil, é o caminho para acabar com as invasões. Ana Carolina Peliz, da RFIA expansão do garimpo predatório é um problema grave que se agravou durante o governo do ex-presidente Jair Bolsonaro e com a crise econômica, que valorizou o ouro no mercado internacional.De acordo com relatório do Instituto Escolhas, entre 2015 e 2020 o Brasil comercializou 229 toneladas de ouro com indícios de ilegalidade. Isso significa que quase a metade do ouro produzido e exportado pelo país tem origem duvidosa. Desse volume, mais da metade é proveniente da Amazônia. Para Larissa Rodrigues, gerente de Portfólio do Instituto Escolhas, a legislação sobre o comércio do ouro no Brasil facilita as invasões criminosas."Infelizmente no Brasil, nos últimos anos, a gente construiu um arcabouço legislativo que cria uma cena de crime perfeito na Amazônia", diz. "A mudança da lei, em 2013, estipulou que o ouro pode ser vendido apenas com o preenchimento de um formulário de papel", diz, se referindo à Lei 12.844, que trata da venda e compra do ouro.Transações baseadas na palavraExiste um artigo da lei que permite que as transações sejam baseadas apenas na palavra e "na boa fé" dos envolvidos, como explica a especialista. "Isso gera uma situação bastante absurda porque eu realmente desconheço qualquer outro produto, qualquer outro mercado que funcione com a palavra, com a boa fé de quem está fazendo essa compra. E a gente sabe que de boa fé não tem nada, infelizmente", lamenta.Todo ouro que sai dos garimpos precisa ser vendido obrigatoriamente para empresas autorizadas pelo Banco Central, as distribuidoras de títulos e valores mobiliários (DTVM). Como não existe, no país, qualquer mecanismo de rastreabilidade, durante a comercialização, o ouro ilegal pode ser facilmente declarado como vindo de áreas autorizadas. Basta indicar nos registros o número de um título de extração válido. A regra dificulta a responsabilização criminal dos donos das DTVMs e permite que elas comprem grandes volumes de ouro em regiões tomadas pela exploração ilegal, sem fazer qualquer averiguação.Nota fiscal de papelEssa legislação, de acordo com Larissa Rodrigues, permitiu o aumento exponencial do garimpo nos últimos anos principalmente em terras indígenas, possibilitando a "lavagem" do ouro, ou seja, que ele entre no mercado como se fosse legal. Outro ponto ressaltado pelo Instituto Escolhas, é que o ouro de garimpo ainda é comercializado com notas fiscais de papel. "No Brasil, hoje em dia, qualquer operação de comércio, numa padaria, numa loja, tem nota fiscal eletrônica, mas para o ouro de garimpo, isso ainda é em papel. Eu diria que a gente está na idade da pedra nos controles do ouro e isso não é a toa. A gente sabe que tem pessoas lucrando bilhões de dólares todos os anos com esse tipo de comércio ilícito", insiste Larissa. Em entrevista recente ao programa Voz do Brasil, da EBC, o ministro da Justiça Flávio Dino defendeu que o dispositivo da legislação sobre o comércio de ouro, citado por Larissa, seja considerado inconstitucional. Envolvimento do crime organizado Exatamente devido à facilidade de fraude, o mercado do ouro tem sido utilizado para lavar dinheiro oriundo de diferentes atividades ilegais, inclusive do tráfico de drogas.Suely Araújo, especialista sênior em políticas públicas do Observatório do Clima, salienta que uma das maiores dificuldades do presidente Lula na aplicação do Plano de Ação para a Prevenção e Controle do Desmatamento na Amazônia Legal — criado em 2004 com o objetivo de proteção da floresta — será exatamente o envolvimento do crime organizado nas atividades predatórias, entre elas o garimpo. "A grande diferença, no meu ponto de vista, que dificulta ainda mais um plano que já é complexo por sua essência é exatamente este envolvimento maior do dinheiro de quadrilhas criminosas", analisa. "Por exemplo, na região do sul da Amazônia onde morreram o Dom e o Bruno, as quadrilhas são de tráfico de armas, na terra indígena Yanomami, o envolvimento é do dinheiro do PCC, que não está na linha de frente, mas financia grande parte de tudo isso." O relatório do Fórum Brasileiro de Segurança Pública "Cartografia das Violências na Região Amazônica" destaca que grande parte da destruição da floresta é fruto de atividades ilegais, alimentadas por facções criminosas nacionais e transnacionais. "Não é somente lá que elas atuam, mas isso é uma novidade, que no meu ponto de vista foi impulsionada pela opção de não fazer nada, pela omissão, pela implosão de políticas públicas que ocorreu durante os quatro anos do governo Bolsonaro", salienta Suely de Araújo.Fechar o cercoPara Larissa, para tirar os garimpeiros das terras dos Yanomami é necessário mudar as leis do mercado do ouro e aplicar medidas de rastreabilidade, como no caso de outras comodities como a madeira ou o couro. "Você tem que fechar o cerco do mercado, começar a cobrar comprovação de origem, licença ambiental, as documentações todas de autorizações para deixar o mercado controlado de tal maneira que essas pessoas não tenham mais incentivo para entrar na terra indígena", diz.A especialista também ressalta que os bilhões de dólares ganhos com a venda de ouro ficam nas mãos de algumas pessoas ou empresas que dominam a ponta desse mercadoGrande parte vai para fora do Brasil e é usado para alimentar o setor joalheiro e financeiro no exterior. O comércio do minério praticamente não tem arrecadação tributária, já que ouro de garimpo não paga imposto sobre circulação de mercadoria (ICMS), mas apenas uma taxa sobre operações financeiras (IOF) pequena, porque é considerado um ativo financeiro, gerando poucos benefícios para o Brasil.
Representações do espaço geográfico: A representação cartográfica; Cartografia --- Send in a voice message: https://anchor.fm/pedro-mendes-ju00fanior/message
Neste episódio desvelado sobre a Cartografia e a sua importância nos dias atuais.
Laura Canali"Festival Limes"https://www.limesonline.com/“Tutto un altro mondo”. Questo il tema del IX Festival di Limes il cui orizzonte sarà inevitabilmente occupato dalla guerra ucraina con le sue ripercussioni economiche, geopolitiche e di sicurezza per il nostro paese, l'Europa e il resto del mondo.“Guerra Grande”: così appare a uno sguardo geopolitico questo conflitto, le cui ragioni e ricadute travalicano l'aspro e lungo scontro sul campo tra Russia e Ucraina. Guerra d'invasione nella sua genesi, lo scontro è ormai a tutti gli effetti una guerra per procura tra Stati Uniti – dunque Alleanza Atlantica, europei inclusi – e Russia. Un conflitto d'attrito inscritto nella più ampia cornice della contesa Usa-Cina, che le crude vicende ucraine possono portare a un nuovo livello. In parte per la proclamata “amicizia senza limiti” tra Mosca e Pechino, che scricchiola vistosamente ma che non è ancora stata apertamente rinnegata. In (larga) parte per gli effetti destabilizzanti – in Eurasia e altrove – di una campagna militare russa ancora in pieno svolgimento. Sullo sfondo, l'irrisolta questione di Taiwan che agita le acque dell'omonimo stretto. Ecco gli appuntamenti sabato 12 e domenica 13 novembre, anche in streaming:Sabato 12 novembreore 10: La tempesta americana e il mondo di domani – con George Friedman e Lucio Caracciolo.ore 11: Bilanci e prospettive della Guerra Grande – con Giorgio Cuscito, Orietta Moscatelli e Federico Petroni. Introduce e modera Daniele Santoro.ore 14: Speciale Mappamundi – condotto da Alfonso Desiderio.ore 15: La guerra vista dalla Russia – con Orietta Moscatelli e Dmitrij Trenin.ore 15.30: La guerra vista dall'Ucraina – con Orietta Moscatelli e Oleksij Arestovyč.ore 16.30: Se crolla la Russia – con Francesco Sisci, Aleksandr Baunov, Doug Bandow e Wojciech Lorenz. Introduce e modera Lucio Caracciolo.ore 18.30: Visita guidata alla mostra cartografica Dis-equilibri – con Laura Canali.Domenica 13 novembreore 10: L'Europa dopo l'Europa. Come la guerra divide gli europei – con Łukasz Maślanka, Markus C. Kerber, Pierre Vimont. Introduce e modera Federico Petroni.ore 11.30: Energia cercasi – con Lapo Pistelli, Franco Bernabé, Davide Tabarelli. Introduce e modera Massimo Nicolazzi.ore 14: Visita guidata alla mostra cartografica Dis-equilibri – con Laura Canali.ore 15: La guerra economica e il prezzo per l'Italia – con Alessandro Aresu, Giorgio Arfaras, Fabrizio Guelpa, Paolo Peluffo. Introduce e modera Fabrizio Maronta.ore 17: Perché servono le Forze armate – con Giuseppe Cavo Dragone e Lucio Caracciolo.ore 18: Che fare Italia? – con Ilvo Diamanti, Germano Dottori, Paolo Peluffo. Introduce e modera Lucio Caracciolo.https://lauracanali.com/Laura CanaliMostra Cartografica "Dis-equilibri"Tra gli eventi dell'IX Festival di Limes, al Palazzo Ducale di Genova è visitabile gratuitamente la mostra cartografica “Dis-equilibri“. A cura di Laura Canali, cartografa di Limes.Sono previste visite guidate con l'autrice delle carte sabato 12 novembre (h18.30) e domenica 13 novembre (h14).Laura Canali presenta così la mostra:Una mappa geopolitica, come tutte le immagini, per risultare ben riuscita deve raggiungere un equilibrio visivo.Tale equilibrio dipende da diversi fattori. Quello principale è la potenza del suo significato, che viene evidenziato attraverso dei segni e dei simboli. Il secondo è il suo colore. Normalmente questo bilanciamento viene raggiunto quando tutti gli elementi che la compongono sono in armonia con lo spazio.La mappa murale di questo Festival di Limes, invece, risulta essere leggermente sbilanciata verso il suo lato destro perché i teatri della Guerra Grande sono tutti al Centro e a Est del planisfero.Questo dis-equilibrio non è solo un fatto estetico: è la conseguenza dello sbilanciamento delle crisi mondiali in atto dal 24 febbraio 2022.La mostra cartografica analizzerà i vari scenari della guerra russo-ucraina e i suoi risvolti strategici ed economici. Si sposterà poi verso Oriente, dove l'isola di Formosa è al centro delle tensioni tra Cina e Stati Uniti.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
BERILO LUIGI DEIRÓ NOSELLA Professor de Iluminação Cênica e Direção Teatral do Curso de Graduação em Teatro e do Programa de Pós-Graduação em Artes Cênicas: mestrado acadêmico do Departamento de Artes da Cena da Universidade Federal de São João del Rei - UFSJ. Doutor em Artes Cênicas pela Universidade Federal do Estado do Rio de Janeiro - UNIRIO (2008), onde também realizou Estágio Pós-Doutoral, desenvolvendo a pesquisa Capocomicato e metateatro: o fazer e o pensamento da iluminação na dramaturgia pirandelliana. Líder do Grupo de Pesquisa (CNPq) em História, Política e Cena (UFSJ) e pesquisador vinculado ao Grupo de Pesquisa Estudos de História e Historiografia do Espetáculo-UNIRIO. Tem experiência na área de Artes - Teatro, com ênfase em Teoria e História do Teatro, Análise do Texto e de Cena Teatral e Elementos Visuais do Espetáculo, atuando principalmente nos seguintes temas: Teoria e História do Teatro, Dramaturgia Moderna, Dramaturgia Moderna Brasileira, História e Formação do Teatro Brasileiro, Iluminação Cênica e Encenação. LAURA DE PAULA RESENDE Mestranda no Programa de Pós-Graduação em Artes Cênicas da Universidade Federal de São João del-Rei (PPGAC/UFSJ), tendo ingressado em 2021, desenvolvendo a pesquisa A cor em cena: um estudo sobre a sensorialidade nos processos de criação de iluminadoras brasileiras, com bolsa CAPES. Graduada em Teatro pela mesma Universidade, tendo concluído o curso em 2020. Integrante do Grupo Balde, grupo de pesquisa independente em performance, teatro, urbanidade e visualidade. Possui interesse de pesquisa nas áreas de iluminação cênica, teoria das cores, teatro performativo, teatro-dança e arte-educação. Título da pesquisa: NÃO SOMOS NÓS, A LUZ EM CENA: uma cartografia da pesquisa em iluminação cênica na pós-graduação no Brasi Resumo da pesquisa: Pesquisa de Iniciação Científica financiada pelo Conselho Nacional de Desenvolvimento Científico e Tecnológico – CNPq desenvolvida pela discente do curso de Teatro Laura de Paula Resende, no âmbito do Departamento de Artes da Cena (DEACE) da Universidade Federal de São João del-Rei – UFSJ, sob orientação do Prof. Berilo Luigi Deiró Nosella. A presente iniciação científica, por sua vez, integrou o projeto docente de ensino, pesquisa e extensão intitulado Iluminação Cênica e Metateatrao: o fazer e o pensamento da iluminação entre o real e o ficcional, também financiado pelo CNPq, e desenvolvido no âmbito do Programa de Pós-Graduação em Artes Cênicas da UFSJ. A pesquisa realizou um levantamento sobre o estado da questão da produção científica brasileira no âmbito acadêmico, em nível de pós-graduação, na área de iluminação cênica, produzindo assim um panorama desta produção com dois focos: primeiro, nos permitir uma visão mais clara e concreta de como se encontra o desenvolvimento do conhecimento nesta área no âmbito acadêmico nacional; e, em segundo, permitir um levantamento e mapeamento de materiais que pudessem contribuir com o desenvolvimento da pesquisa docente.
La cartografía y los calendarios, son el testimonio de la visión moral, científica y filosófica de la Edad Media.
In questa puntata entreremo con Simone Parmeggiani nel mondo delle mappe e dell'analisi dati spaziali in Python!
Nomes geográficos estão por toda parte do nosso cotidiano e muitas vezes não sabemos o processo de criação e implantação dos mesmos. Com o objetivo de entender este processo, conversamos com os Professores Doutores PAULO MENEZES e MANOEL FERNANDES, ambos professores da UFRJ e referências na área de Cartografia.. O programa foi dividido em: BLOCO 1 (03:20s), onde falamos sobre o conceito de toponímia e todo o processo de implantação de um nome geográfico; BLOCO 2 (28:00s), onde falamos sobre várias curiosidade de criações e evolução de toponímias no Brasil e no mundo. Por fim, em 53:17s temos as considerações finais e dicas culturais sobre o tema (um curta e um filme). Participação: Paulo Márcio Leal de Menezes e Manoel do Couto Fernandes. Contate-nos e contribua com o Geocast: https://www.instagram.com/geocast.podcast/ Músicas e efeitos: https://www.bensound.com; Do Leme ao Pontal (Tim Maia, 1986). Dicas culturais: 1) Curta metragem: A história de São João Marcos: https://www.youtube.com/watch?v=jKGLq8nM8Hc&t=835s 2) Filme: Bacurau (2019) - https://globoplay.globo.com/bacurau/t/R6ymtCdFmc/
L'unica bandiera senza tonalità di rosso,blu o bianco è proprio quella dalla Giamaica. Ma la storia e il significato della bandiera sono ben più ricercati e in questo episodio scopriremo tutte le informazioni necessarie. Buon ascolto!
Ouça o conto "Cartografia I: Devir Conto", de Melanie Peter, presente na antologia "Cisco", publicada em 2015, pela Editora E-Galaxia. Ficha técnica: Sugestão e Leitura: Neusa Aparecida Küll (Sesc Estreito) Roteiro: Diego Elias (Sesc Balneário Camboriú) Edição: Marina Gelowate Fernandez (Sesc Mafra) Trilha sonora: "Alegretto", de Nicolas Munzfeld (Sesc Itajaí), Giulia Franke (Sesc Itajaí) e Peter Allan Ramos (Sesc Balneário Camboriú)
Neste episódio, Ana Frazão conversa com Christian Lynch, historiador, cientista político e jurista. Professor de Pensamento Político Brasileiro no Instituto de Estudos Políticos e Sociais da Universidade do Estado do Rio de Janeiro (IESP-UERJ), Pesquisador da Fundação Casa de Rui Barbosa e Professor do Programa de Pós-Graduação em Direito na Universidade Veiga de Almeida, Christian Lynch tem como uma de suas especialidades a história do pensamento político brasileiro. Dentre os importantes temas abordados no episódio estão as distinções entre liberalismo, socialismo e conservadorismo, assim como as diferenças entre os liberais democratas, que defendem as liberdades individuais e políticas, e os neoliberais, que defendem os livres mercados mesmo que ao preço da ruína do Estado de Direito e da aproximação com tendências plutocráticas e oligárquicas. Especial ênfase é dada à formação do pensamento político brasileiro, inclusive para entendermos as alianças entre liberalismo e golpismo que já existiram, bem como o arranjo ideológico que viabilizou a eleição de Jair Bolsonaro. Dentre os artigos do entrevistado que podem ser consultados por aqueles que querem conhecer melhor a sua obra, encontram-se “Cartografia do Pensamento Brasileiro”, “Por que pensamento e não teoria?”, “Idealismo e Realismo”, “Por uma história constitucional brasileira” e “Cultura Política Brasileira”. Apresentação: Ana Frazão Produção e Edição: José Jance Marques
Laura Canali"La guerra in Ucraina attraverso le carte geografiche"https://www.limesonline.com/Giovedì 24 febbraio 2022 la Russia ha iniziato l'invasione dell'Ucraina.Il presidente Vladimir Putin ha detto che l'operazione militare è iniziata per difendere dalla “aggressione” di Kiev le autoproclamate repubbliche secessioniste di Donestk e Lugansk, riconosciute solo dalla Russia e da un manipolo di suoi alleati.Il presidente russo ha aggiunto che l'obiettivo è la “demilitarizzazione” e “denazificazione” dell'Ucraina (il cui presidente Volodymyr Zelensky è ebreo), non l'occupazione del paese. Frasi che inducono a ritenere che per Mosca la guerra non finirà con la conquista della porzione di Donbas attualmente sotto il controllo di Kiev.Laura CanaliÈ l'autrice delle mappe geopolitiche del mensile italiano Limes del Gruppo Editoriale l'Espresso. Attraverso il suo lavoro di analisi e sviluppo cartografico ha creato un nuovo modello di rappresentazione visuale delle mappe attraverso una realizzazione a strati[1], partendo dal disegno di base geografica e aggiungendo via via altre informazioni come l'analisi del territorio da un punto di vista orografico, geologico, storico, economico e politico. Nel 2011 realizza la sua prima opera artistica, Ombre di Czernowitz, dando vita ad una nuova forma espressiva che l'autrice definisce geopoetica.fonte: Wikipediahttps://lauracanali.com/IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Anita Deak - Escritora e editora de livros Curso de Escrita - abril 2022: https://tinyurl.com/yjpext6w E-mail: anitamdeak@gmail.com Instagram: https://www.instagram.com/anitadeak0/ @polsalvetti - Escritor e professor de Literatura Instagram: https://www.instagram.com/polsalvetti/ E-mail: psalvetti@gmail.com Os episódios estão disponíveis no: Spotify, Apple Podcasts, Deezer, Google Podcasts, Sound Cloud e Anchor.fm. No YouTube: https://youtu.be/IZs1uxc2Jog --- Send in a voice message: https://anchor.fm/litterae/message
Esiste una strana mappa datata 1513 che sembra raffigurare la costa dell'Antartide, secoli prima che l'uomo vi mettesse piede e di mostrarla priva di ghiacci, una condizione risalente a oltre 6000 anni fa! Com'è stato possibile per un cartografo del 1500 disegnare una simile mappa con incredibile precisione? E come faceva a sapere la posizione del continente antartico, perlopiù senza tracce di ghiaccio?Aderisci alla pagina PATREON e sostieni i miei progetti e il mio lavoro: http://patreon.com/massimopolidoroPartecipa e sostieni su TIPEEE il progetto del mio Tour 2022 in tutta Italia: https://it.tipeee.com/massimopolidoro Scopri il mio Corso online di Psicologia dell'insolito: https://www.massimopolidorostudio.comRicevi l'Avviso ai Naviganti, la mia newsletter settimanale: https://mailchi.mp/massimopolidoro/avvisoainaviganti e partecipa alle scelte della mia communitySeguimi:Instagram: https://www.instagram.com/massimopolidoro/ Gruppo FB: https://www.facebook.com/groups/MassimoPolidoroFanClub Pagina FB: https://www.facebook.com/Official.Massimo.Polidoro Twitter: https://twitter.com/massimopolidoro Sito e blog: http://www.massimopolidoro.com Iscriviti al mio canale youtube: https://goo.gl/Xkzh8A
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Ens informa del contingut d'aquest fascicle que permet observar l'evolució de la visió i representació del nostre país en mapes històrics. Més informació
In questa puntata:- A Domodossola vengono rieseguite le musiche Riascoltiamo del cavalier Leoni in omaggio alle sue amate montagne- Saluto a Giorgio Aliprandi, studioso senza confini- Tutti i premiati a Leggimontagna 2021. Vince Marco Albino Ferrari.Su fattidimontagna.it testi, foto e link per approfondire
O nosso papo neste episódio do Seis e Um Podcast é com a jornalista e educadora Carolina Piai Vieira e com a antropóloga e educadora Raíssa Albano de Oliveira. Ao lado de Pedro Vinicius Alves, elas formam o Cartografia Negra, um grupo de pesquisadores negros que busca a memória negra apagada no centro da capital paulistana e leva grupos a endereços que remontam a história dos pretos na cidade de SP. -------------------------------------------------------------------- Apresentação e Direção: Djalma Campos Produção: Seis e Um Produções Edição: Djalma Campos + Olívia Malta Capa: Djalma Campos + Mariana Gomide Áudios: este episódio inclui áudios da TVT, e trechos de áudio do canal de Youtube da vereadora Luana Alves -------------------------------------------------------------------- O Seis e Um Podcast é uma produção do jornalista Djalma Campos. Para ouvir todos os nossos episódios, assine nosso feed nas principais plataformas de streaming. o --- Send in a voice message: https://anchor.fm/seis-e-um-podcast/message
Gilberto Pessanha é Engenheiro Cartógrafo, Doutor em Geografia e professor do departamento de Ciências do Mar da UNIFESP. Entre outros projetos ele lidera o Observatório de Dinâmica Costeira, canal que promove a discussão científica e aborda diversos assuntos que vão muito além da Cartografia. No episódio de hoje conhecemos um pouco de sua história profissional e sua visão para o uso sustentável das áreas costeiras. Este podcast é patrocinado por: Quiron Digital https://quiron.digital/ @quiron.digital
Quando É Meu Tempo? Cartografia Do Ócio Criativo: Tempo De introspecção e de sonhar; Estética --- Send in a voice message: https://anchor.fm/pedro-mendes-ju00fanior/message
Como era mapeado o tamanho e formato dos continentes na época medieval?