Podcasts about bisanzio

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ArcheoTravelers il Podcast
I Giardini Pensili di Babilonia: un dono d'amore eterno?

ArcheoTravelers il Podcast

Play Episode Listen Later Feb 27, 2025 17:21


I Giardini Pensili di Babilonia: una delle Sette Meraviglie del Mondo, ma… sono mai esistiti davvero?Fonti antiche li descrivono come un'opera straordinaria costruita per amore, eppure le prove archeologiche scarseggiano. Berosso, Clitarco e Filone di Bisanzio ci raccontano di un ingegnoso sistema idrico, ma gli storici moderni sollevano dubbi. E se in realtà non fossero mai stati a Babilonia?In questo episodio analizziamo le fonti, le scoperte archeologiche e la teoria rivoluzionaria dell'assiriologa Stephanie Dalley.È tempo di svelare il mistero (forse)!Trovi il progetto "ArcheoTravelers, viaggiatori nel passato" sui maggiori canali social tra cui Instagram e Facebook, oltre che sul sito internet ad esso dedicato www.archeotravelers.com.Qui trovi l'approfondimento all'episodio di oggi -> I Giardini Pensili di Babilonia: un dono d'amore eterno?

Una Parola al Giorno - il podcast

bi-zan-tì-no SIGNIFICATO Di Bisanzio, antico nome di Costantinopoli, ora Istanbul; dell'Impero romano d'Oriente; eccessivamente raffinato, decadente; sottile, cavilloso, capzioso, minuzioso, pedante ETIMOLOGIA voce dotta recuperata dal latino tardo Byzantinus ‘di Bisanzio', derivato di Byzàntium, dal greco Byzántion. Voce di Giorgio Moretti Montaggio di Stefano Riggi e Emanuele Pavese Sigla a cura di Emanuele Pavese Testi di unaparolaalgiorno.it Sito Instagram Una produzione Bonfire Sito  Instagram Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Sveja
Riti magici e la caduta di Roma. Il Rome Gallery Weekend, Alessandro Scarabello e Jon Rafman.

Sveja

Play Episode Listen Later May 11, 2024 13:48


Il Tamburino di oggi è condotto da Mariasole Garacci.Oggi si parla di antiche magie ed esorcismi pagani, della caduta di Roma quando la capitale dell'Impero fu spostata a Bisanzio; ma anche di arte contemporanea con il Rome Gallery Weekend e le mostre di Alessandro Scarabello da The Gallery Apart e di Jon Rafman da Basement Roma.Sveja è un progetto di comunicazione indipendente sostenuto da Periferia Capitale, il programma per Roma della Fondazione Charlemagne.Seguici e sostienici anche tu su sveja.it 

il posto delle parole
Sonia Aggio "Nella stanza dell'imperatore"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Apr 18, 2024 26:33


Sonia Aggio"Nella stanza dell'imperatore"Fazi Editorewww.fazieditore.itRomanzo candidato al Premio Strega 2024Giovanni Zimisce, cresciuto con gli zii materni, i Foca, è diventato con il tempo un valoroso condottiero e combatte con coraggio per l'Impero bizantino accanto a Niceforo, il generale più brillante della sua epoca, e a Leone Foca. La guerra è tutto ciò che gli rimane: sua moglie è morta di parto e i parenti del padre, i Curcuas, lo considerano un traditore. Quando ormai sembra che Giovanni non abbia più altro scopo se non combattere al fianco dei Foca, tre streghe gli profetizzano che diventerà imperatore. Ma come è possibile, visto che sul trono ora siede Niceforo, il suo mentore, l'uomo che l'ha cresciuto e per cui darebbe la vita? Quando proprio Niceforo gli volterà le spalle e l'affascinante Teofano busserà alla sua porta, Zimisce dovrà decidere che cosa fare in futuro: restare fedele all'imperatore, assecondando i principi con cui è cresciuto, o prenderne il posto, accettando definitivamente il suo destino?Guerre, omicidi, congiure e tradimenti: dopo l'esordio con Magnificat, Sonia Aggio torna in libreria con un romanzo avvincente e denso di colpi di scena, ripercorrendo le vicende di un uomo straordinario che, partendo da semplice soldato, riuscì a cambiare le sorti del suo Impero conquistando inaspettatamente la corona. In questo libro, con grande talento e accuratezza, l'autrice ricostruisce la parabola esistenziale di Giovanni Zimisce attraverso il racconto epico della sua ascesa al trono, descrivendo la realtà quotidiana di una delle dominazioni più estese che il mondo abbia mai conosciuto. Un romanzo storico impeccabile, dal sapore di un classico che, con una trama ricca di intrecci, intrighi, amori e terribili inganni, e uno stile coinvolgente e ricercato, ci conduce tra le scintillanti stanze dei palazzi imperiali e i loro splendidi giardini, mostrandoci il volto segreto delle città d'Oriente.Sonia AggioNata a Rovigo nel 1995, è laureata in Storia e lavora come bibliotecaria. I suoi scritti sono stati segnalati più volte dalle giurie di premi importanti come il Premio Calvino e il Premio Campiello Giovani. Tra il 2018 e il 2020 ha collaborato con il lit-blog «Il Rifugio dell'Ircocervo» e, nel tempo, ha pubblicato diversi racconti su «Lahar Magazine», «L'Irrequieto», «Narrandom» e «Altri Animali». Con Fazi Editore, nel 2022, ha pubblicato il suo primo romanzo, Magnificat, che ha avuto un ottimo riscontro di critica e di pubblico.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

il posto delle parole
Emanuela Fogliadini "La chiesa di Chora"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Feb 19, 2024 27:18


Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.Emanuela Fogliadini"La chiesa di Chora"L'ultimo tesoro di BisanzioAncora Editricewww.ancoralibri.itMosaici sfavillanti e affreschi danzanti raccontano con immagini emozionanti la storia della salvezza.L'ultimo tesoro di Bisanzio incanta con la sua sfolgorante bellezza e il suo fecondo intreccio di arte, liturgia, teologia.La chiesa di Chora a Istambul è un trionfo di mosaici, ori, affreschi luminosi, figure danzanti. Nelle cupole, nelle volte, sulle pareti e nei pennacchi, sfilano molteplici racconti che omaggiano la vita di personaggi straordinari. I mosaici dell'Infanzia della Madre di Dio, dell'Infanzia e del Ministero di Cristo, i ricchi ed articolati affreschi della cappella funeraria si ispirano ai Vangeli apocrifi, canonici e alla Bibbia dei Settanta per proclamare, in immagini, il racconto salvifico cristiano.In questo volume, i programmi iconografici sono i protagonisti – onorati da splendide riproduzioni fotografiche e da numerosi dettagli – di un intreccio appassionante tra arte, liturgia, storia e teologia. I commenti permettono di approfondire la ricchezza racchiusa nelle immagini, per poter assaporare pienamente l'unicità dell'ultimo capolavoro di Bisanzio.La trasformazione nel 2020 del sito in moschea, la conseguente copertura dei mosaici, l'improvvisa chiusura al pubblico, rendono ancora più urgente tenere alta l'attenzione sulla chiesa di Chora, facendo conoscere la sua originale ricchezza artistica, riconosciuta patrimonio dell'Unesco, e la sua bellezza che incanta da secoli e che siamo chiamati a custodire intatta per le generazioni future.Emanuela Fogliadini si occupa d'iconografia e teologia bizantina-ortodossa. Dottore in Teologia (FTIS, Milano 2014) e in Storia, Antropologia, Religioni (Sapienza, 2017), è docente stabile di Teologia ortodossa e Arte e Teologia presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano e di Storia della Teologia dell'Oriente cristiano presso la Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale di Milano.Ha fondato, con François Bœspflug e mons. Franco Buzzi, Academy for Christian Art per lo studio dei temi iconografici cristiani delle Tradizioni orientali ed occidentali, con un metodo volto a far emergere l'intreccio tra arte, liturgia, teologia.Tra le sue pubblicazioni su questi temi, Il volto di Cristo. Gli Acheropiti del Salvatore nella Tradizione dell'Oriente cristiano (2011), L'immagine negata. Il concilio di Hieria (2013), L'invenzione dell'immagine sacra. Il secondo concilio di Nicea (2015) per Jaca Book; Parola e immagine tra Oriente e Occidente (2015) per EDB; Tesori nascosti (2023) per Pazzini; con François Bœspflug Il conflitto delle immagini tra Oriente e Occidente (2018) per Marietti, La Natività di Cristo nell'arte (2016), La Fuga in Egitto nell'arte (2017), La Resurrezione di Cristo nell'arte (2019), L'Annunciazione a Maria nell'arte (2020), Il Battesimo di Cristo nell'arte (2021) per Jaca Book.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it

Lezioni di storia con Stefano D'Ambrosio
#326 - Baudolino tra le macerie di Costantinopoli

Lezioni di storia con Stefano D'Ambrosio

Play Episode Listen Later Jan 24, 2024 18:10


Essendo di sabato tutti stanchi, in questa lezione facciamo qualche rapido accenno alla figura del papa teocratico Innocenzo III e al suo ruolo di tutore del pericoloso fanciullo Federico II, destinato a diventare l'erede del regno dell'Italia meridionale e del regno di Germania, oltreché aspirante alla corona imperiale. Il riferimento a Innocenzo III ci permette di accennare alla quarta crociata, che invece di giungere in Terrasanta vede i crociati sbarcare a Bisanzio e sottoporla ad un assedio cui consegue una terrificante razzia. E' per noi l'occasione di leggere qualche pagina tratta dal romanzo "Baudolino" di Umberto Eco, che ha anche il vantaggio di ripassare la storia di Alessandria e della discesa del Barbarossa in Italia per sottomettere i Comuni lombardi. In copertina: frontespizio della prima edizione di "Baudolino" di Umberto Eco. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/stefano-dambrosio5/message

Face Forward - Communications, Engagement & Leadership.
123 | How to Avoid Culture-Killing DEI Blunders | Aleksandar Damchevski & Christiane Bisanzio

Face Forward - Communications, Engagement & Leadership.

Play Episode Listen Later Nov 9, 2023 35:46


How does the saying go? Is the glass half full, or is it half empty? Now, apply this to DEI in the workplace, and you'll see our guests, Christiane Bisanzio and Aleksandar Damchevski, challenge this very notion. In this episode, Aleks and Christi delve into the evolving landscape of DEI, highlighting the progress made and the work that still needs to be done. This episode revolves around their insightful book, The Other 364 Days, and the profound idea that DEI should not be merely a day-long celebration but a year-round commitment in every workplace. Throughout the discussion, we hear how organisations prioritise external appearances over internal actions, the responsibility of leadership in fostering diversity and inclusion, and the crucial part of setting precise and measurable inclusion goals. Aleks and Christi also reflect on common oversights made during event celebrations like Pride Week and International Women's Day. Key discussions include: The glass half full: A reflection on the progression of DEI Are workplaces becoming more divided or more diverse? Risk VS Opportunity: The two approaches to DEI Who is responsible for driving diverse, equitable and inclusive workplaces? The importance of understanding and addressing internal biases and behaviours to create a more inclusive culture Key pitfalls hindering the success of organisational DEI Initiatives How authenticity can create more hope and drive change Is unconscious bias training ineffective? The flourishing link between DEI and ESG The one simple change that will transform your workplace "DEI is never a destination. It's always a journey. So this is never ending, it never stops, you have new trends, new topics, new themes coming up, but the overall importance of DEI remains." - Christiane Bisanzio. ABOUT CHRISTIANE BISANZIO AND ALEKSANDAR DAMCHEVSKI LinkedIn: https://www.linkedin.com/in/christianebisanzio/ https://www.linkedin.com/in/aleks-damchevski-he-she-they-b5589b20/ Book: https://www.amazon.com/OTHER-364-DAYS-DIVERSITY-INCLUSION/dp/2839939290 ABOUT SCOTT McINNES:  Learn more about Scott McInnes, your host and the Founder and Director of Inspiring Change, by clicking here.  ABOUT WORKVIVO:   If you're struggling with communications in this time of new hybrid workplace conditions, click here to explore Workvivo, a collaboration platform that offers seamless digital integration.  If you enjoyed this podcast, please consider clicking here to rate and review it!  This podcast was proudly produced in partnership with Podlad.com

Storia d'Italia
Il trionfo di Eraclio (628-630), ep. 125

Storia d'Italia

Play Episode Listen Later Nov 28, 2022 61:06


Una massima celebre di Karl von Klausewitz è che la guerra è la prosecuzione della politica con altri mezzi. Arrivati però al termine di una guerra, spesso anche l'inverso è valido: la politica è una prosecuzione della guerra con altri mezzi. Vediamo come Eraclio se la cava al tavolo della pace.---PER ACQUISTARE "IL MIGLIOR NEMICO DI ROMA":- Amazon (link affiliato): https://amzn.to/3DG9FG5- IBS: https://www.ibs.it/miglior-nemico-di-roma-storia-libro-marco-cappelli/e/9788828210085- Feltrinelli: https://www.lafeltrinelli.it/miglior-nemico-di-roma-storia-libro-marco-cappelli/e/9788828210085- Mondadori: https://www.mondadoristore.it/miglior-nemico-Roma-Storia-Marco-Cappelli/eai978882821008/---Ti piace il podcast? Sostienilo, accedendo all'episodio premium, al canale su telegram, alla citazione nel podcast, alle première degli episodi e molto altro ancora:Patreon: https://www.patreon.com/italiastoria Tipeee: https://it.tipeee.com/storia-ditaliaPer una donazione: https://italiastoria.com/come-sostenere-il-podcast/---►Informazioni sul mio libro "Per un pugno di barbari":https://italiastoria.com/libro/►Registrarsi alla mia mailing list:https://italiastoria.com/mailing-list/►Trascrizioni episodi, mappe, recensioni, genealogie:https://italiastoria.com/►FacebookPagina: https://www.facebook.com/italiastoriaGruppo: https://www.facebook.com/groups/italiastoria►Instagramhttps://www.instagram.com/italiastoria/►Twitterhttps://twitter.com/ItaliaStoria►YouTube:https://www.youtube.com/channel/UCzPIENUr6-S0UMJzREn9U5Q►Canale Discord:https://discord.gg/cyjbMJe3Qk►Contattami per commenti, idee e proposte di collaborazione: info@italiastoria.com---Musiche di Riccardo Santatohttps://www.youtube.com/user/sanric77---Livello Giuseppe Verdi: Massimiliano PastoreLivello Dante Alighieri: Musu Meci, Manuel Marchio, Mauro, Marco il Nero, Massimo Ciampiconi, Mike Lombardi, David l'Apostata, Luca Baccaro. Musu Meci, Manuel Marchio, Mauro Samarati, Marco il Nero, Massimo Ciampiconi, Mike Lombardi, David l'Apostata, Luca Baccaro e Gugliemo de martino! Grazie anche ai Leonardo da Vinci: Paolo, Pablo, Simone, i due Jacopo, Riccardo, Frazemo, Enrico, Alberto, Davide, Andrea Vovola e D'agostini, Settimio, Giovanni, Cesare, Francesco Favazza e Cateni, Jerome, Diego, Alanchik, Flavio, Edoardo Vaquer e De Natale, Stefano, Luca, Arianna, Mariateresa, John, Fasdev, Norman, Claudio, Marko, Barbaking, Alfredo, Manuel, Lorenzo, Corrado, Piernicola, Totila, Vito, Tascio, InSpaten, Carlo, Daniele, Matteo, Luigi e Simone!Grazie anche a tutti i miei sostenitori al livello Marco Polo e Galileo Galilei!---Musiche di Riccardo Santato

Storia d'Italia
Le mura di Costantinopoli (626), ep. 122

Storia d'Italia

Play Episode Listen Later Oct 17, 2022 61:16


Sotto la minaccia degli Unni, e con negli occhi il sacco di Roma di Alarico, il prefetto Antemio aveva fatto costruire le più impressionanti mura dell'antichità. Lo scopo? Proteggere la nuova capitale dell'Impero, Costantinopoli, da ogni minaccia attuale e futura. La semplice vista di questo impressionante apparato difensivo è stata finora sufficiente a scoraggiare ogni tentativo di assedio. Non più: nel 626, gli Avari e i Persiani marciano su Nuova Roma. Riuscirà Eraclio ad impedire che sulla sua città cada lo stesso fato dell'antica Roma?---Ti piace il podcast? Sostienilo, accedendo all'episodio premium, al canale su telegram, alla citazione nel podcast, alle première degli episodi e molto altro ancora:Patreon: https://www.patreon.com/italiastoria Tipeee: https://it.tipeee.com/storia-ditaliaPer una donazione: https://italiastoria.com/come-sostenere-il-podcast/---►Informazioni sul mio libro "Per un pugno di barbari":https://italiastoria.com/libro/►Registrarsi alla mia mailing list:https://italiastoria.com/mailing-list/►Trascrizioni episodi, mappe, recensioni, genealogie:https://italiastoria.com/►FacebookPagina: https://www.facebook.com/italiastoriaGruppo: https://www.facebook.com/groups/italiastoria►Instagramhttps://www.instagram.com/italiastoria/►Twitterhttps://twitter.com/ItaliaStoria►YouTube:https://www.youtube.com/channel/UCzPIENUr6-S0UMJzREn9U5Q►Canale Discord:https://discord.gg/cyjbMJe3Qk►Contattami per commenti, idee e proposte di collaborazione: info@italiastoria.com---Musiche di Riccardo Santatohttps://www.youtube.com/user/sanric77---Livello Giuseppe Verdi: Massimiliano PastoreLivello Dante Alighieri: Musu Meci, Manuel Marchio, Mauro, Marco il Nero, Massimo Ciampiconi, Mike Lombardi, David l'Apostata.Livello Leonardo da Vinci: Paolo, Pablo, Simone, i due Jacopo, Riccardo, Frazemo, Enrico, Alberto, Davide, Andrea Vovola e D'agostini, Settimio, Giovanni, Cesare, Francesco Favazza e Cateni, Jerome, Diego, Alanchik, Flavio, Edoardo Vaquer e De Natale, Stefano, Luca, Arianna, Mariateresa, John, Fasdev, Norman, Claudio, Marko, Barbaking, Alfredo, Manuel, Lorenzo, Corrado e Piernicola. Livello Galileo Galilei: Davide, Francesco, Jacopo T., Riccardo, Stefano, Roger, Anna, Pierangelo, Luigi, Antonio, Giulia, Ezra, Andrea, Paola, Daniele, Mariano, Francesca, Gabriella, Alessio, Giovanni, Alessandro, Valerio, Angelo, Alberto, Viviana, Riccardo, Giorgio, Francesco G., Francesco B., Emanuele, Giacomo, Francesco M, Giacomo, Martina, Yuri, Lorenzo, Jamie, Gianluca, Danilo, Echtelion, Matteo, Valerio P., Guglielmo, Michele, Massimo, Tommaso J, e Francesco C., Stefano, Giulio S., Davide P., Elisabetta C., Don Fabrizio, Massimo S., Luca F, Luca M., Dario P, Venus Schiavonia, Annalaura B., Marcus Walker, Michael Kain, Nicola De Gasperi, Pietro Sancassani, Andrea Silimbani, Anna, Marco M., Danilo R., Luca B., Paola C., Francesco C., Stefano S., Nicola L., Enrico C., Andrea F., Remo A., PortaKiTeppare, Lapo S., Mauro, Paolo G., Gaetano R., Matteo D., Lorenzino, Gabriele B., Michele P., Valerio M.Grazie anche a tutti i miei sostenitori al livello Marco Polo!---Musiche di Riccardo Santato

il posto delle parole
Emilo Rigatti "La strada per Istanbul"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Oct 15, 2022 27:29


Emilio Rigatti"La strada per Istanbul"Ediciclo Editorehttps://www.ediciclo.it/La strada per Istanbul narra l¹avventura in bici di Emilio Rigatti e dei suoi illustri amici Francesco Tullio Altan e Paolo Rumiz, pellegrini a pedali da Trieste a Istanbul attraverso i Balcani. Un percorso di oltre duemila chilometri dall¹Italia all¹antica Bisanzio, attraversando i paesi della ex Jugoslavia, la Bulgaria e, infine, la Turchia. Incontri, disavventure, paesaggi, alberi, cibi, alberghi improbabili e divertimento sono gli ingredienti di questo grande tour che, nonostante l¹età non più verde dei partecipanti, restituisce il sapore di un¹impresa da adolescenti. Un romantico diario, ma anche un¹utile guida per chi vuole ripetere l¹impresa.Emilio Rigattiinsegnante ora in pensione e scrittore, ma soprattutto cicloviaggiatore, ha pubblicato diversi libri dedicati all'andamento lento in bicicletta. Tra di essi ricordiamo Minima Pedalia (2004); Dalmazia Dalmazia (2008); Se la scuola avesse le ruote (2010); Ichnusa (2017); La leggerezza del kayak. (2020).IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Musica
Dal Masnavi di Rumi: 08b Il palazzo di ‘Umar è il suo spirito illuminato.

Musica

Play Episode Listen Later Sep 16, 2022 6:26


Attraverso il vasto deserto, un ambasciatore dell'imperatore di Bisanzio giunse da ‘Umar a Medina.Disse: “Oh sudditi, dov'è il palazzo del califfo, affinché io possa recarmici con il mio cavallo e i miei bagagli?”La gente rispose. “Non c'è un palazzo: il palazzo di ‘Umar è il suo spirito illuminato.“A malgrado della sua fama, egli, il Califfo dei credenti, ha soltanto una capanna, come i poveri. —---------------“Oh fratello mio, come potrai contemplare il suo palazzo se l'occhio del tuo cuore è chiuso?“Purifica l'occhio del tuo cuore da ogni imperfezione e spera allora di contemplare il Suo palazzo.“Chiunque possiede un cuore purificato dai desideri carnali contemplerà subito la Presenza e il santo Soglio.“Quando Muhammad fu liberato da quel fuoco e da quel fumo, ovunque volgesse il volto ivi era l'Essenza di Dio.Trovate tutti i link qui: https://linktr.ee/mediorientedintorni, ma, andando un po' nel dettaglio: -tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni -per articoli visitate il sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo" di questo video. - podcast su tutte le principali piattaforme in Italia e del mondo-Vuoi tutte le uscite in tempo reale? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorniOgni like, condivisione o supporto è ben accetto e mi aiuta a dedicarmi sempre di più alla mia passione: raccontare il Medio Oriente

BISTORY - Storie dalla Storia
Bistory S05E08 Prete Gianni

BISTORY - Storie dalla Storia

Play Episode Listen Later Aug 8, 2022 23:45


Prete Gianni (XII sec. d.C.- ?) – Il sovrano cristiano e potentissimo delle lontane terre delle Tre Indie, pronto a salvare i cattolici dai rovesci e dai fallimenti delle Crociate. Oppure una pia illusione, figlia dell'eresia nestoriana e di un medioevo ancora immaturo nella conoscenza il mondo, in un'epoca ancora stupefatta dall'esotismo orientale pieno di leggende ed esseri mitologici. Una storia che racconta il medioevo in marcia titubante verso la società moderna e il mondo globale.

Analisi e commenti | RRL
162 - I santi Cirillo e Metodio e la Russia cattolica

Analisi e commenti | RRL

Play Episode Listen Later Jul 9, 2022 7:49


I santi Cirillo e Metodio e la Russia cattolicaIl 7 luglio la liturgia tradizionale della Chiesa celebra i santi Cirillo (815-869) e Metodio (826-885). Il nuovo calendario ha spostato la loro festa a febbraio, ma io vorrei ricordarli in questi giorni per affidare anche alla loro intercessione la guerra tra la Russia e l'Ucraina. Essi infatti evangelizzarono l'antica Russia a cui diedero la lingua e la liturgia.Cirillo e Metodio erano greci, figli d'un alto magistrato di Tessalonica. Prima di essere sacerdoti, furono uomini di grande rilievo pubblico. Metodio divenne governatore di una provincia in Macedonia, mentre Cirillo fu un rinomato professore, si fece monaco e fu inviato in missione presso i Khazari, nella Russia meridionale, che riuscì a portare alla fede cristiana. Avendo il principe di Moravia chiesto a Bisanzio dei missionari che parlassero la lingua del paese, il patriarca Fozio gli inviò i due fratelli. Essi insegnarono ai Moravi a scrivere e composero per essi un nuovo alfabeto, poi conosciuto come cirillico, e tradussero in lingua slava la Bibbia, e la liturgia cristiana. A Cherson sui bordi del Mar Nero, in Crimea, trovarono miracolosamente le reliquie del papa martire Clemente (88-97) che tra l'88 e il 97, aveva subito il martirio, affogato con un'ancora al collo. Una parte delle sue reliquie furono portate a Roma, ma una parte, compresa la testa, furono raccolte nella Chiesa della Dormizione della Vergine a Kyiv, fatta costruire dal principe Vladimir. La venerazione di san Clemente romano, come protettore di Kyiv è uno degli elementi che permette di provare l'origine apostolica della Chiesa della Ru's, che attraverso questo Papa si collegava alla antica tradizione della Chiesa di Roma.Cirillo e Metodio portarono personalmente a Roma le reliquie di san Clemente. Durante il viaggio si fermarono a Venezia, dove ebbero un'animata discussione con i sostenitori della cosiddetta “eresia trilingue”, i quali ritenevano che vi fossero solo tre lingue in cui si poteva lecitamente lodare Dio: l'ebraica, la greca e la latina e contestavano la liturgia slava. A Roma Cirillo e Metodio furono ricevuti dal Papa Adriano II, che andò loro incontro in processione per accogliere degnamente le reliquie di san Clemente. Il Papa aveva anche compreso la grande importanza del loro apostolato e non esitò ad approvare la missione dei due Fratelli accogliendo l'uso della lingua slava nella liturgia. Cirillo morì a Roma il 14 febbraio dell'anno 869, all'età di 42 anni. E' sepolto nella basilica di San Clemente al Laterano, che raccoglie le reliquie del santo papa martire. Metodio nell'870 fu consacrato da Adriano II, arcivescovo di Moravia e Pannonia, con sede in Sirmio, nella Serbia, dove si formò contro di lui un'opposizione. I suoi nemici lo fecero mettere in prigione, ma il Papa intervenne parecchie volte in suo favore e lo fece liberare. Dopo aver convertito alla fede cattolica Borzivoio, Principe dei Boemi, e Ludmilla, sua moglie, Metodio si adoperò per introdurre la luce del Vangelo in Galizia, dove fondò la sede episcopale di Leopoli. Successivamente, recatosi nella Moscovia propriamente detta, fondò il trono pontificale di Kyiv. Morì il 6 aprile 885 rimpianto da tutti; i suoi magnifici funerali furono celebrati in greco, in latino e in slavo. Pio IX autorizzò nel 1863 il culto dei santi Cirillo e Metodio. Nel 1880 Leone XIII con l'enciclica Grande Munus ricordò a tutta la Chiesa gli straordinari meriti dei SS. Cirillo e Metodio ed estese il loro culto alla Chiesa universale, ricordando che “i popoli Slavi, grazie alla loro premura e al loro impegno, conobbero la luce del Vangelo, e da una vita selvatica furono condotti ad una società umana e civile”.Pio XI con la Lettera apostolica Quod Sanctum Cyrillum, qualificò i due fratelli, come "figli dell‟Oriente, di patria bizantini, d'origine greci, per missione romani, per i frutti apostolici slavi”. Giovanni XXIII dedicò a loro l'epistola apostolica Magnifici eventus dell'11 maggio 1963 e Giovanni Paolo II li celebrò con l'enciclica Slavorum Apostoli del 2 giugno 1985. Lo stesso pontefice, con la lettera apostolica Egregiae virtutis del 31 dicembre 1980, proclamò i santi Cirillo e Metodio compatroni d'Europa. I santi Cirillo e Metodio sono citati talvolta come patroni di un ponte ecumenico tra la Chiesa cattolica e quella greco-russa, sulla base di una metafora di Giovanni Paolo II relativa ai due “polmoni” spirituali dell'Europa. Ma lo stesso Giovanni Paolo II chiarì che quando parlò di un'Europa che potesse respirare con due polmoni: quello dell'Occidente e quello dell'Oriente, non si riferiva alla Chiesa cattolica e a quella ortodossa, ma al metodo di evangelizzazione dei santi Cirillo e Metodio, i quali, mossi dall'ideale di unire in Cristo i nuovi credenti, adattarono alla lingua slava i testi liturgici e alle consuetudini dei nuovi popoli il diritto greco-romano (Angelus del 15 febbraio 2004). Come ha scritto Giovanni Paolo II nella Enciclica Slavorum Apostoli, i santi Cirillo e Metodio, anche se consapevoli della superiorità culturale e teologica della eredità greco-bizantina che portavano con sè, ebbero tuttavia il coraggio, per il bene dei popoli slavi, di servirsi di un'altra lingua ed anche di un'altra cultura per l'annuncio della fede. In tal modo la lingua paleoslava costituì nel Battesimo della Rus' un importante strumento, anzitutto per la evangelizzazione e, in seguito, per l'originale sviluppo del futuro patrimonio culturale di quei popoli. La Russia nacque cattolica e, con l'aiuto di Dio e l'intercessione dei santi Cirillo e Metodio, tornerà un giorno pienamente cattolica. La Madonna a Fatima ha trasformato questa speranza in un'infallibile certezza.

il posto delle parole
Maria Giuseppina Muzzarelli "Le vie italiane della seta"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jul 8, 2022 28:24


Maria Giuseppina Muzzarelli"Le vie italiane della seta"Il Mulino Editorehttps://www.mulino.it/Festival del Mondo Antico, RiminiVenerdì 15 Luglio, ore 21.30Come limitare i lussi e mantenere il consenso. Una testimonianza dal medioevoMaria Giuseppina Muzzarelli, introduce Antonella SambriQuella della seta, nel nostro paese, è una storia di ideazioni e di sperimentazioni, dove si uniscono naturalità, capacità tecnica, sacrificio e gusto per la bellezza: il cuore del «made in Italy»Un lunghissimo filo di seta collega idealmente, sin dall'XI secolo, il Sud con il Centro e il Nord Italia, l'Est con l'Ovest, Bisanzio con Palermo e Catanzaro, Lucca con Genova e Venezia e poi con Bologna, Firenze, Milano. L'itinerario lungo le vie italiane della seta parte dal Meridione dove la seta arrivò da Bisanzio, a sua volta giuntavi dalla Cina. Dobbiamo ai Bizantini l'avvio della coltivazione del gelso e l'allevamento del baco in Calabria, attorno all'anno Mille, e agli Arabi la tessitura serica in Sicilia, attestata nel XII secolo. L'arte della seta approdò poco dopo a Lucca, dove nel tempo conversero abili filatori e tessitori e da cui altrettanti ne partirono, ingaggiati da altre città attratte dalla produzione di un bene tanto prezioso quanto ben remunerato. Broccati, velluti, veli ornarono corti e residenze d'Europa, facendo della produzione serica italiana un'eccellenza.Maria Giuseppina Muzzarelli ha insegnato Storia medievale, Storia delle città e Storia e patrimonio culturale della moda nell'Università di Bologna. Con il Mulino ha pubblicato «Guardaroba medievale. Vesti e società dal XIII al XVI secolo» (20082), «Il denaro e la salvezza» (2001), «Pescatori di uomini» (2005), «Un'italiana alla corte di Francia. Christine de Pizan, intellettuale e donna» (20172), «Breve storia della moda in Italia» (20142), «A capo coperto. Storie di donne e di veli» (20182), «Le regole del lusso. Apparenza e vita quotidiana dal Medioevo all'età moderna» (2020).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Storia d'Italia Extra
Domande sulla storia bizantina, con Emanuele Rizzardi (ep.9)

Storia d'Italia Extra

Play Episode Listen Later May 2, 2022 110:24


Una diretta con domande e risposte sull'Impero Romano medievale con Emanuele Rizzardi: scrittore, divulgatore e appassionato di storia bizantina. Vi consiglio di Emanuele i suoi tre libri: “Lo stendardo di Giove” dedicato alla battaglia del Frigido, L'usurpatore, che narra gli eventi di fine XIII secolo, in una Bisanzio dilaniata dalle conseguenze della IV crociata e dell'arrivo dei Turchi e l'Ultimo Paleologo, ovviamente concentrato sulla splendida figura dell'ultimo vero imperatore romano, Costantino XI. Vi lascio ad una chiacchierata in cui abbiamo risposto alle vostre domande, al buio, spaziando per 1000 anni di storia: siamo stati un po' folli, ma credo che vi piacerà guardare avanti, alla storia millennaria che l'occidente, spesso, ha voluto dimenticare. ---Per sostenere il podcast: www.patreon.com/italiastoria Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.

Storia d'Italia
Un nuovo Stilicone, ep. 104

Storia d'Italia

Play Episode Listen Later Jan 24, 2022 57:35


Dalla fondazione di Costantinopoli, i Romani orientali hanno goduto di una lunga serie di passaggi di potere relativamente pacifici. Mai, nella storia di Nuova Roma, un usurpatore ha preso il potere con la violenza.Tutto questo è straordinario, se pensate a quello che avrete forse letto in “Per un pugno di barbari”, dove i putsch militari si succedono con ritmo vorticoso, o se pensate alle contorsioni degli ultimi decenni dell'Impero d'Occidente. L'Impero d'Oriente, invece, ha avuto quasi tre secoli di continuità costituzionale, pur con qualche singhiozzo di tanto in tanto.Con questo episodio, questa serie fortunata di passaggi di potere giunge alla fine. Come la morte di Alessandro Severo inaugurò la crisi del terzo secolo, e la morte di Ezio accelerò la crisi occidentale del quinto secolo, in questo episodio una morte eccellente porterà l'Impero Romano dritto verso la crisi del settimo secolo. Un nuovo mondo attenderà il Mediterraneo, l'Europa e l'Italia dall'altra parte di questa grande tempesta.---Ti piace il podcast? Sostienilo, accedendo all'episodio premium, al canale su telegram, alla citazione nel podcast, alle première degli episodi e molto altro ancora:https://www.patreon.com/italiastoria o con una donazione su https://it.tipeee.com/storia-ditalia o https://italiastoria.com/---►Informazioni sul mio libro "Per un pugno di barbari":https://italiastoria.com/libro/►Trascrizioni episodi, mappe, recensioni, genealogie:https://italiastoria.com/►FacebookPagina: https://www.facebook.com/italiastoriaGruppo: https://www.facebook.com/groups/italiastoria►Instagramhttps://www.instagram.com/italiastoria/►Twitterhttps://twitter.com/ItaliaStoria►YouTube:https://www.youtube.com/channel/UCzPIENUr6-S0UMJzREn9U5Q►Canale Discord:https://discord.gg/cyjbMJe3Qk►Contattami per commenti, idee e proposte di collaborazione: info@italiastoria.com---Musiche di Riccardo Santatohttps://www.youtube.com/user/sanric77---Livello Dante Alighieri: Musu Meci, Massimiliano Pastore, Manuel Marchio, Mauro, Marco il Nero, Massimo CiampiconiLivello Leonardo da Vinci: Paolo, David l'apostata, Massimo, Pablo, Simone, Frazemo, Arianna, Jacopo, Jacopo F., Riccardo, Enrico, Alberto, Davide, Andrea, Federico, Bruno, Settimio, Giovanni, Cesare, Jerome, Diego, Francesco, Alanchik, Flavio Ruggeri Fo, Edoardo Vaquer, Stefano Po, Luca Casali, Nicol Bagnasco, Carlotta lo dico, Mariateresa, John Ellis, Nicol Bagnasco, Lorenzo Fanelli, Claudio Capozzi, Norman Storello.Livello Galileo Galilei: Davide, Francesco, Jacopo Toso, Riccardo, Stefano, Roger, Anna, Pierangelo, Luigi, Antonio, Giulia, Ezra, Andrea, Paola, Daniele, Mariano, Francesca, Gabriella, Alessio, Giovanni, Alessandro, Valerio, Angelo, Alberto, Viviana, Riccardo, Giorgio, Francesco G., Francesco B., Emanuele, Giacomo, Francesco M, Giacomo, Martina, Yuri, Lorenzo, Jamie, Gianluca, Danilo, Echtelion, Matteo, Valerio P., Guglielmo, Michele, Massimo, Tommaso J, e Francesco C., Stefano, Giulio S., Davide P., Elisabetta C., Don Fabrizio, Massimo S., Luca F, Luca Mottadelli, Dario Pirola, Venus Schiavonia, Annalaura Benincasa, Marcus Walker, Michael Kain, Nicola De Gasperi, Pietro Sancassani. Grazie anche a tutti i miei sostenitori al livello Marco Polo!---Musiche di Riccardo Santato

I doni di Venezia
Ep. 2 | Bisanzio e la spada che viene da lontano

I doni di Venezia

Play Episode Listen Later Oct 27, 2021 37:37


I doni di Venezia di questo episodio sono storie di memorie del passato, di manoscritti che custodiscono tutto un mondo in procinto di sparire e che grazie a un monaco, Bessarione, vengono salvati; e la storia di una spada, riscoperta poco tempo fa all'interno del monastero Armeno Mechitarista dell'Isola di San Lazzaro, nella laguna di Venezia.Storie antiche, i cui echi arrivano fino al presente e ci permettono di comprendere meglio le radici della realtà in cui viviamo.A raccontarcele sono Alessandra Bucossi, professoressa di Civiltà bizantina, ed Elena Rova, professoressa di Archeologia e Storia dell'arte del vicino oriente antico.Gianluca Briguglia, anche lui professore a Ca' Foscari, ci accompagna in questo affascinante viaggio.

I doni di Venezia
I doni di Venezia - Trailer

I doni di Venezia

Play Episode Listen Later Sep 23, 2021 1:26


“I doni di Venezia” è il podcast in cui 12 tra professoresse e professori di Ca' Foscari, l'Università di Venezia, due per puntata, per sei puntate, ci racconteranno delle storie bellissime su cose che fanno, cose che studiano, cose che insegnano. Ad esempio, la storia di un'antichissima e misteriosa spada, oppure il viaggio di Marco Polo e il rapporto di Venezia con la Cina, ma anche come la chimica possa aiutare l'arte, come economia e cultura siano intrecciate, e ancora Shakespeare e il suo legame con la città lagunare, Bisanzio e tantissime altre storie. I narratori, compresa la Rettrice e sinologa Tiziana Lippiello, saranno Eugenio Burgio, Francesca Izzo, Shaul Bassi, Laura Tosi, Federico Panozzo e molti altri. Insieme a loro, un raccontatore di prestigio, Gianluca Briguglia a introdurre e a coordinare il tutto.Il primo episodio sarà disponibile dal 29 settembre.

Storia d'Italia
I Longobardi, con Nicola Bergamo. Ep. 90, speciale

Storia d'Italia

Play Episode Listen Later Jul 26, 2021 92:45


Per introdurre il tema dei Longobardi - che ci accompagnerà per due secoli e più - ho intervistato lo storico Nicola Bergamo, autore di un pregevole libro sui Longobardi, per parlare in generale delle loro origini, della discesa in Italia, del periodo confuso dell'anarchia dei Duchi e della rifondazione del loro regno. Una mappa indispensabile per destreggiarsi nei primi decenni di storia longobarda!---Immagine tratta dal trailer del docufulm "Langobardi, alboino e romans": https://www.youtube.com/watch?v=47om9vED94UNel docufilm compare Nicola Bergamo in veste di consulente storico. Il film (a differenza di quanto detto nel podcast) non è ancora uscito. Aggiornerò quando ne saprò di più. ---Libri di Nicola Bergamo:I Longobardi: https://amzn.to/3l0sGKDVenezia bizantina: https://amzn.to/3kLWYQVLa morte pallida dei saraceni: https://amzn.to/3iHoKeCIrene, imperatore di Bisanzio: https://amzn.to/3iE9saP---Vuoi acquistare "Per un pugno di barbari"? clicca al link seguente per Amazon:https://amzn.to/2PNOnjIPer ordinare da una libreria indipendente (che fa sempre bene!) clicca al link seguente: https://www.bookdealer.it/libro/9788828206002/per-un-pugno-di-barbari-come-roma-fu-salvata-dagli-imperatori-soldati---Ti piace il podcast? Sostienilo, accedendo all'episodio premium, al canale su telegram, alla citazione nel podcast, alle première degli episodi e molto altro ancora:https://www.patreon.com/italiastoria o con una donazione su https://italiastoria.com/---►Informazioni sul mio libro "Per un pugno di barbari":https://italiastoria.com/libro/►Trascrizioni episodi, mappe, recensioni, genealogie:https://italiastoria.com/►FacebookPagina: https://www.facebook.com/italiastoriaGruppo: https://www.facebook.com/groups/italiastoria►Instagramhttps://www.instagram.com/italiastoria/►Twitterhttps://twitter.com/ItaliaStoria►YouTube:https://www.youtube.com/channel/UCzPIENUr6-S0UMJzREn9U5Q►Contattami per commenti, idee e proposte di collaborazione: info@italiastoria.com---Musiche di Riccardo Santatohttps://soundcloud.com/riccardo-santato---Grazie ai miei Patreon:Livello Dante Alighieri: Musu Meci. Livello Leonardo da Vinci: Paolo, David l'apostata, Massimo, Pablo, Simone, Frazemo Arianna, Jacopo, Jacopo F., Riccardo, Enrico, Dalla Sicilia.com, Alberto, Davide, Manuel, Andrea, Federico, Bruno, Settimio, Giovanni, Cesare, Jerome, Diego, Francesco e Alanchik.Livello Galileo Galilei: Davide, Francesco, Jacopo Toso, Riccardo, Stefano, Roger, Anna, Pierangelo, Luigi, Antonio, Giulia, Ezra, Andrea, Paola, Daniele, Mariano, Francesca, Gabriella, Alessio, Giovanni, Alessandro, Valerio, Angelo, Alberto, Viviana, Riccardo, Giorgio, Francesco G., Francesco B., Emanuele, Giacomo, Francesco M, Giacomo, Martina, Yuri, Lorenzo, Jamie, Gianluca, Danilo, Echtelion, Matteo, Flavio, Valerio P. e Michele. Grazie anche a tutti i miei sostenitori al livello Marco Polo!

Storia d'Italia
Autokrator (562-568), Ep. 88

Storia d'Italia

Play Episode Listen Later Jul 5, 2021 44:44


In questo episodio, salutiamo due giganti della storia ed introduciamo un nuovo cast di personaggi.Mentre entra nei suoi ultimi anni al potere, Giustiniano sente il peso degli infiniti anni sul trono, i lustri passati da solo sembrano confondersi in un'unica grigia esistenza, senza l'amore della sua vita al suo fianco: “Teodora, la consorte donatagli dal cielo”, nelle sue stesse parole. Forse Giustiniano è vissuto troppo a lungo, ma può almeno gloriarsi dei suoi successi: Roma, Ravenna e Cartagine sono state riconquistate. Nessun imperatore romano, dopo Teodosio, ha mai dominato su più territori di lui. Resta da decidere ormai un ultimo dettaglio: chi sarà il suo successore?---Per prenotare l'evento ad Ascoli Piceno, il 4 Agosto: eleonora@rinascita.itVuoi acquistare "Per un pugno di barbari"? clicca al link seguente per Amazon:https://amzn.to/2PNOnjIPer ordinare da una libreria indipendente (che fa sempre bene!) clicca al link seguente: https://www.bookdealer.it/libro/9788828206002/per-un-pugno-di-barbari-come-roma-fu-salvata-dagli-imperatori-soldati---Ti piace il podcast? Sostienilo, accedendo all'episodio premium, al canale su telegram, alla citazione nel podcast, alle première degli episodi e molto altro ancora:https://www.patreon.com/italiastoria o con una donazione su https://italiastoria.com/---►Informazioni sul mio libro "Per un pugno di barbari":https://italiastoria.com/libro/►Trascrizioni episodi, mappe, recensioni, genealogie:https://italiastoria.com/►FacebookPagina: https://www.facebook.com/italiastoriaGruppo: https://www.facebook.com/groups/italiastoria►Instagramhttps://www.instagram.com/italiastoria/►Twitterhttps://twitter.com/ItaliaStoria►YouTube:https://www.youtube.com/channel/UCzPIENUr6-S0UMJzREn9U5Q►Contattami per commenti, idee e proposte di collaborazione: info@italiastoria.com---Musiche di Riccardo Santatohttps://soundcloud.com/riccardo-santato---Grazie ai miei Patreon:Livello Dante Alighieri: Musu Meci. Livello Leonardo da Vinci: Paolo, David l'apostata, Massimo, Pablo, Simone, Frazemo Arianna, Jacopo, Jacopo F., Riccardo, Enrico, Dalla Sicilia.com, Alberto, Davide, Manuel, Andrea, Federico, Bruno, Settimio, Giovanni, Cesare, Jerome, Diego, Francesco e Alanchik.Livello Galileo Galilei: Davide, Francesco, Jacopo Toso, Riccardo, Stefano, Roger, Anna, Pierangelo, Luigi, Antonio, Giulia, Ezra, Andrea, Paola, Daniele, Mariano, Francesca, Gabriella, Alessio, Giovanni, Alessandro, Valerio, Angelo, Alberto, Viviana, Riccardo, Giorgio, Francesco G., Francesco B., Emanuele, Giacomo, Francesco M, Giacomo, Martina, Yuri, Lorenzo, Jamie, Gianluca, Danilo, Echtelion, Matteo, Flavio, Valerio P. e Michele. Grazie anche a tutti i miei sostenitori al livello Marco Polo!

BASTA BUGIE - Storia
Il cristianesimo feconda la società, senza compromessi col potere politico

BASTA BUGIE - Storia

Play Episode Listen Later Jun 22, 2021 8:50


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6627IL CRISTIANESIMO FECONDA LA SOCIETA', SENZA COMPROMESSI CON IL POTERE POLITICO di Corrado GnerreIl 13 giugno del 313 venne promulgato l'Editto di Milano. Costantino I il Grande (imperatore dal 306 al 337) adottò verso il Cristianesimo una politica negli anni sempre più favorevole. In una lettera agli orientali del 324 arrivò al punto di esortare i sudditi ad abbracciare il Cristianesimo. Fu particolarmente preoccupato di preservare l'unità della Chiesa, come dimostrano i suoi interventi nella controversia sul donatismo nel 312 e, soprattutto, la convocazione del Concilio di Nicea nel 325 per condannare l'arianesimo. Ovvero quella eresia che negava la natura divina, accanto a quella umana, di Gesù. La stessa fondazione di Costantinopoli, nel sito dell'antica Bisanzio, avvenuta nel 326, si spiega, oltre che per ragioni strategiche, con l'intenzione da parte di Costantino di disporre di una capitale sottratta ad ogni tradizione pagana.Una delle accuse più frequenti che si fanno al Cattolicesimo è quella di essersi nei secoli troppo compromesso con il potere politico. E il punto discriminante sarebbe proprio Costantino. Si dice - soprattutto da parte protestante, ma non solo - che fino a Costantino la Chiesa fu, bene o male, fedele al suo mandato, ma poi sarebbe divenuta una sorta di instrumentum regni, cioè un vero e proprio strumento del potere politico. Davvero le cose sono andate in questo modo? Tutt'altro. In realtà Costantino non fu altro che uno strumento della Provvidenza, uno strumento che ebbe il merito di capire l'essenza vera del Cristianesimo.Il Cristianesimo non è affatto alternativo al mondo in quanto realtà creata da governare ed organizzare. Certo, il "mondo", insieme al "diavolo" e alla "carne" sono i tre nemici del cristiano, ma in questo caso il "mondo" deve intendersi non come realtà creata, che di per sé è "cosa buona" (Genesi 1), quanto come ambizione di potere e tentativo di trovare la propria realizzazione e la propria felicità unicamente su questa terra.Ci sono almeno quattro motivi alla base di questa "attenzione" del Cristianesimo nei confronti della società:1) La fede nel peccato originale.2) La concezione cristiana dell'uomo.3) Il Mistero dell'Incarnazione.4) La libertà di giudizio come esito dell'autonomia politica ed economica.1) LA FEDE NEL PECCATO ORIGINALEPrima di tutto la fede nel peccato originale. Questa fede è stata da sempre l'antidoto ad ogni deriva utopistica del Cristianesimo stesso. Ragioniamo. Se Adamo ed Eva, pur vivendo nella società migliore possibile (il paradiso terrestre), peccarono, vuol dire che l'uomo è sempre chiamato nella sua libertà a decidere di essere buono o cattivo. Certo, un'influenza della società c'è. Non si può negare che da una famiglia moralmente sana più facilmente usciranno dei figli bravi, così da una società virtuosa che riconosce ciò che è bene e condanna ciò che è male, più facilmente si potrà conquistare il paradiso. D'altronde Pio XII ebbe a dire: "Dalla santità delle strutture politiche dipende la salvezza degli uomini." Ma non c'è nessun determinismo, ogni uomo singolarmente è chiamato ad essere buono o cattivo. Ebbene, proprio il rifiuto costitutivo di ogni utopia, fa sì che il Cristianesimo, realisticamente, ponga attenzione alla società, non con la pretesa di crearne una perfetta, ma con la convinzione della necessità che essa sia orientata verso il bene, che sappia salvaguardare il bene comune, che possa difendere chi non ha la possibilità di difendersi... ciò perché il male non potrà mai essere eliminato dalla terra se non alla fine dei tempi.2) LA CONCEZIONE CRISTIANA DELL'UOMOIl secondo motivo è la concezione cristiana dell'uomo (l'antropologia cristiana). Il Cristianesimo dice che l'uomo è formato da anima e corpo, cioè che è stato voluto da Dio non solo in anima ma anche in corpo. Insomma, c'è un rifiuto tanto del materialismo quanto dello spiritualismo. Certo, l'anima deve governare il corpo, tra anima e corpo c'è un indiscutibile rapporto gerarchico; ma l'uomo non è solo la sua anima bensì anche il suo corpo. Da qui l'attenzione alla società.3) IL MISTERO DELL'INCARNAZIONEIl terzo motivo è legato al Mistero dell'Incarnazione. Dio si è fatto uomo per la salvezza dell'uomo. Ha salvato attraverso la carne. San Bernardo infatti dice: "(...) poiché siamo carnali, Dio fa che il nostro desiderio e il nostro amore comincino dalla carne." L'incarnazione valorizza la dignità della condizione umana, perché essa è la salvezza che passa attraverso la realtà corporale. Il Verbo incarnato realizza la salvezza con tutto se stesso. La realizza tanto con la sua natura divina, quanto con quella umana. Il corpo di Gesù è realtà salvifica. Ciò è una gratificazione per l'uomo perché - in un certo qual modo - lo "costringe" a fare attenzione al creato, a governarlo secondo la Verità e il Bene e non consentendogli alcuna "fuga" settaria verso realtà alternative o, peggio, verso imminenti conclusioni palingenetiche e apocalittiche.4) LA LIBERTÀ DI GIUDIZIO COME ESITO DELL'AUTONOMIA POLITICA ED ECONOMICAIl quarto ed ultimo motivo è la libertà di giudizio come esito dell'autonomia politica ed economica. Gesù disse che i suoi discepoli, pur non essendo del mondo, dovevano essere nel mondo. Da qui la gestione da parte degli apostoli di una cassa. E' vero che il cassiere era Giuda e che forse, a riguardo, una certa predisposizione l'avesse, ma Gesù legittimò la gestione di un'autonomia economica. Quello che viene chiamato "potere temporale" non nacque dopo alcuni secoli con la cosiddetta donazione del Castello di Sutri (728), ma sin da subito. Senza autonomia economica, non c'è libertà di giudizio e senza libertà di giudizio non vi può essere la Chiesa. Non a caso tutte le sedicenti chiese cristiane che hanno rifiutato il potere temporale sono finite per sottomettersi ai vari poteri politici.Dunque, l'avversione alla cosiddetta "Chiesa costantiniana" non è altro che la riproposizione di un cristianesimo spiritualista e gnostico. Riproposizione, perché si tratta di una specie di fiume carsico che ogni tanto riemerge nel corso della storia e si rende manifesto in varie eresie, anche formalmente diverse fra loro, ma accomunate proprio da questa convinzione.

Festival della Mente
Luca Scarlini - Il potere delle immagini, le immagini del potere - Festival della Mente 2011

Festival della Mente

Play Episode Listen Later Jun 15, 2021 94:48


Dopo il tema della musica e quello dei libri, Luca Scarlini torna con storie del mondo delle immagini e del potere che queste hanno sulle persone. Immagini, film, quadri, noti o sconosciuti, accompagnano il racconto avventuroso di episodi famosi o inediti di ogni epoca e cultura, sul modo in cui il potere ha usato la rappresentazione a proprio vantaggio o l'ha censurata anche per paura. Si va dai celebri episodi di iconoclastia della Bisanzio di Leone II, sino ai regimi hitleriani e a Pol Pot, che a capo dei khmer rossi cambogiani voleva cancellare ogni segno di epoche precedenti. Ci sono poi le immagini miracolose, a cui le persone si votano per aiuto e salvezza, una pratica che attraversa la storia del mondo e che da sempre è legata per i cristiani alla devozione per San Luca, mistico pittore del divino.

Storia d'Italia
Il banchetto dei corvi (554-567), ep. 86

Storia d'Italia

Play Episode Listen Later Jun 14, 2021 56:03


Narsete è il Re senza corona di Roma: con pazienza e determinazione, passo dopo passo, riuscirà a domare ogni angolo d'Italia, costruendo un nuovo sistema difensivo e iniziando ad implementare le riforme amministrativa ed economiche volute dal suo imperatore, Giustiniano.Ma l'Italia che l'Eunuco governa è un guscio vuoto: i corvi banchettano sui resti dell'Italia romana che fu, mentre - oltre le Alpi - un nuovo popolo sta per mettersi in marcia alla volta della penisola. ---Per prenotare l'evento ad Ascoli Piceno, il 4 Agosto: eleonora@rinascita.itVuoi acquistare "Per un pugno di barbari"? clicca al link seguente per Amazon:https://amzn.to/2PNOnjIPer ordinare da una libreria indipendente (che fa sempre bene!) clicca al link seguente: https://www.bookdealer.it/libro/9788828206002/per-un-pugno-di-barbari-come-roma-fu-salvata-dagli-imperatori-soldati---Per contattare la storello ausili, scrivete a norman@storelloausili.com, oppure andate su storelloausili.com e inserite il codice sconto ITALIASTORIAPer acquistare delizie siciliane con il 15% di sconto:https://www.dallasicilia.com?ref=458---Ti piace il podcast? Sostienilo, accedendo all'episodio premium, al canale su telegram, alla citazione nel podcast, alle première degli episodi e molto altro ancora:https://www.patreon.com/italiastoria o con una donazione su https://italiastoria.com/---►Informazioni sul mio libro "Per un pugno di barbari":https://italiastoria.com/libro/►Trascrizioni episodi, mappe, recensioni, genealogie:https://italiastoria.com/►FacebookPagina: https://www.facebook.com/italiastoriaGruppo: https://www.facebook.com/groups/italiastoria►Instagramhttps://www.instagram.com/italiastoria/►Twitterhttps://twitter.com/ItaliaStoria►YouTube:https://www.youtube.com/channel/UCzPIENUr6-S0UMJzREn9U5Q►Contattami per commenti, idee e proposte di collaborazione: info@italiastoria.com---Musiche di Riccardo Santatohttps://soundcloud.com/riccardo-santato---Grazie ai miei Patreon:Livello Dante Alighieri: Musu Meci. Livello Leonardo da Vinci: Paolo, David l'apostata, Massimo, Pablo, Simone, Frazemo Arianna, Jacopo, Jacopo F., Riccardo, Lucio, Enrico, Dalla Sicilia.com, Alberto, Davide, Manuel, Andrea, Federico, Bruno, Settimio, Giovanni, Cesare, Jerome, Diego e Francesco.Livello Galileo Galilei: Davide, Francesco, Jacopo Toso, Riccardo, Stefano, Roger, Anna, Pierangelo, Luigi, Antonio, Giulia, Ezra, Andrea, Paola, Daniele, Mariano, Francesca, Gabriella, Alessio, Giovanni, Alessandro, Valerio, Angelo, Alberto, Viviana, Riccardo, Giorgio, Francesco G., Francesco B., Emanuele, Giacomo, Francesco M, Giacomo, Martina, Yuri, Lorenzo, Jamie, Gianluca, Danilo, Echtelion, Matteo e Flavio. Grazie anche a tutti i miei sostenitori al livello Marco Polo!

Storia in Podcast
L'Impero Bizantino - Seconda parte

Storia in Podcast

Play Episode Listen Later Jun 7, 2021 11:15


L'Impero Bizantino (395 – 1453) è il nome con cui gli studiosi moderni e contemporanei indicano l'Impero romano d'Oriente – termine che iniziò a diffondersi già durante il dominato dell'imperatore Valente – di cultura prevalentemente greca, separatosi dalla parte occidentale, di cultura quasi esclusivamente latina, dopo la morte di Teodosio I nel 395. Il termine “bizantino” è stato introdotto solo a partire dal XVIII secolo dagli Illuministi, quando l'Impero romano d'Oriente era ormai scomparso da circa tre secoli. L'Impero Romano d'Oriente rimarrà in vita per più di undici secoli, sarà guidato da circa 90 imperatori e avrà un impatto di portata enorme sulla nostra storia. Sarà l'erede e la prosecuzione dell'antico Impero Romano; era infatti romano il suo stato giuridico, la sua capitale era detta “La nuova Roma” e i suoi abitanti erano i Romei. Un “luogo” di incontro quindi tra la struttura statale romana, la cultura greca e la religione cristiana.Alessandra Bucossi, professoressa associata presso l'Università Ca' Foscari Venezia, racconta per Storiainpodcast come la pars Orientalis dell'Impero Romano riuscì a sopravvivere alla caduta della parte Occidentale. Ci fa intraprendere un vero e proprio viaggio in più di mille anni di storia, soffermando l'attenzione su un impero, quello Bizantino, in grado di prosperare e adattare la sua fisionomia passando dal mondo antico, a quello tardo-antico, a quello medievale e al primo Rinascimento, pur rimanendo fedele all'idea di un Impero Romano universale. - L'Impero romano d'Oriente e la nuova Roma (Prima parte). - Come Bisanzio sopravvive alla crisi tra il VII e l'VIII secolo (Seconda parte). - Iconoclastia (Terza parte). - Il periodo macedone, l'espansione dell'Impero, i Comneni e le Crociate (Quarta parte). - L'ultimo secolo di un Impero millenario (Quinta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farinahttps://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

Storia in Podcast
L'Impero Bizantino - Terza parte

Storia in Podcast

Play Episode Listen Later Jun 7, 2021 15:21


L'Impero Bizantino (395 – 1453) è il nome con cui gli studiosi moderni e contemporanei indicano l'Impero romano d'Oriente – termine che iniziò a diffondersi già durante il dominato dell'imperatore Valente – di cultura prevalentemente greca, separatosi dalla parte occidentale, di cultura quasi esclusivamente latina, dopo la morte di Teodosio I nel 395. Il termine “bizantino” è stato introdotto solo a partire dal XVIII secolo dagli Illuministi, quando l'Impero romano d'Oriente era ormai scomparso da circa tre secoli. L'Impero Romano d'Oriente rimarrà in vita per più di undici secoli, sarà guidato da circa 90 imperatori e avrà un impatto di portata enorme sulla nostra storia. Sarà l'erede e la prosecuzione dell'antico Impero Romano; era infatti romano il suo stato giuridico, la sua capitale era detta “La nuova Roma” e i suoi abitanti erano i Romei. Un “luogo” di incontro quindi tra la struttura statale romana, la cultura greca e la religione cristiana.Alessandra Bucossi, professoressa associata presso l'Università Ca' Foscari Venezia, racconta per Storiainpodcast come la pars Orientalis dell'Impero Romano riuscì a sopravvivere alla caduta della parte Occidentale. Ci fa intraprendere un vero e proprio viaggio in più di mille anni di storia, soffermando l'attenzione su un impero, quello Bizantino, in grado di prosperare e adattare la sua fisionomia passando dal mondo antico, a quello tardo-antico, a quello medievale e al primo Rinascimento, pur rimanendo fedele all'idea di un Impero Romano universale. - L'Impero romano d'Oriente e la nuova Roma (Prima parte). - Come Bisanzio sopravvive alla crisi tra il VII e l'VIII secolo (Seconda parte). - Iconoclastia (Terza parte). - Il periodo macedone, l'espansione dell'Impero, i Comneni e le Crociate (Quarta parte). - L'ultimo secolo di un Impero millenario (Quinta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farinahttps://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

Storia in Podcast
L'Impero Bizantino - Quarta parte

Storia in Podcast

Play Episode Listen Later Jun 7, 2021 17:06


L'Impero Bizantino (395 – 1453) è il nome con cui gli studiosi moderni e contemporanei indicano l'Impero romano d'Oriente – termine che iniziò a diffondersi già durante il dominato dell'imperatore Valente – di cultura prevalentemente greca, separatosi dalla parte occidentale, di cultura quasi esclusivamente latina, dopo la morte di Teodosio I nel 395. Il termine “bizantino” è stato introdotto solo a partire dal XVIII secolo dagli Illuministi, quando l'Impero romano d'Oriente era ormai scomparso da circa tre secoli. L'Impero Romano d'Oriente rimarrà in vita per più di undici secoli, sarà guidato da circa 90 imperatori e avrà un impatto di portata enorme sulla nostra storia. Sarà l'erede e la prosecuzione dell'antico Impero Romano; era infatti romano il suo stato giuridico, la sua capitale era detta “La nuova Roma” e i suoi abitanti erano i Romei. Un “luogo” di incontro quindi tra la struttura statale romana, la cultura greca e la religione cristiana.Alessandra Bucossi, professoressa associata presso l'Università Ca' Foscari Venezia, racconta per Storiainpodcast come la pars Orientalis dell'Impero Romano riuscì a sopravvivere alla caduta della parte Occidentale. Ci fa intraprendere un vero e proprio viaggio in più di mille anni di storia, soffermando l'attenzione su un impero, quello Bizantino, in grado di prosperare e adattare la sua fisionomia passando dal mondo antico, a quello tardo-antico, a quello medievale e al primo Rinascimento, pur rimanendo fedele all'idea di un Impero Romano universale. - L'Impero romano d'Oriente e la nuova Roma (Prima parte). - Come Bisanzio sopravvive alla crisi tra il VII e l'VIII secolo (Seconda parte). - Iconoclastia (Terza parte). - Il periodo macedone, l'espansione dell'Impero, i Comneni e le Crociate (Quarta parte). - L'ultimo secolo di un Impero millenario (Quinta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farinahttps://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

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L'Impero Bizantino - Quinta parte

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Play Episode Listen Later Jun 7, 2021 12:00


L'Impero Bizantino (395 – 1453) è il nome con cui gli studiosi moderni e contemporanei indicano l'Impero romano d'Oriente – termine che iniziò a diffondersi già durante il dominato dell'imperatore Valente – di cultura prevalentemente greca, separatosi dalla parte occidentale, di cultura quasi esclusivamente latina, dopo la morte di Teodosio I nel 395. Il termine “bizantino” è stato introdotto solo a partire dal XVIII secolo dagli Illuministi, quando l'Impero romano d'Oriente era ormai scomparso da circa tre secoli. L'Impero Romano d'Oriente rimarrà in vita per più di undici secoli, sarà guidato da circa 90 imperatori e avrà un impatto di portata enorme sulla nostra storia. Sarà l'erede e la prosecuzione dell'antico Impero Romano; era infatti romano il suo stato giuridico, la sua capitale era detta “La nuova Roma” e i suoi abitanti erano i Romei. Un “luogo” di incontro quindi tra la struttura statale romana, la cultura greca e la religione cristiana.Alessandra Bucossi, professoressa associata presso l'Università Ca' Foscari Venezia, racconta per Storiainpodcast come la pars Orientalis dell'Impero Romano riuscì a sopravvivere alla caduta della parte Occidentale. Ci fa intraprendere un vero e proprio viaggio in più di mille anni di storia, soffermando l'attenzione su un impero, quello Bizantino, in grado di prosperare e adattare la sua fisionomia passando dal mondo antico, a quello tardo-antico, a quello medievale e al primo Rinascimento, pur rimanendo fedele all'idea di un Impero Romano universale. - L'Impero romano d'Oriente e la nuova Roma (Prima parte). - Come Bisanzio sopravvive alla crisi tra il VII e l'VIII secolo (Seconda parte). - Iconoclastia (Terza parte). - Il periodo macedone, l'espansione dell'Impero, i Comneni e le Crociate (Quarta parte). - L'ultimo secolo di un Impero millenario (Quinta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farinahttps://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

Musica
“Perché Istanbul ricordi” di Ahmet Ümit, il giallo di Istanbul

Musica

Play Episode Listen Later Jun 7, 2021 6:35


“Perché Istanbul ricordi” è uno dei più bei gialli mai scritti su questa straordinaria città, in grado di coinvolgere tanto con il suo mistero quanto con la sua storiaSeguite tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni , per articoli e podcast visitate il nostro sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo". Vuoi avere tutto in unico posto? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorni Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e ci aiuta a dedicarci sempre di più alla nostra passione: raccontare il Medio Oriente

Storia in Podcast
L'Impero Bizantino - Prima parte

Storia in Podcast

Play Episode Listen Later Jun 7, 2021 15:18


L'Impero Bizantino (395 – 1453) è il nome con cui gli studiosi moderni e contemporanei indicano l'Impero romano d'Oriente – termine che iniziò a diffondersi già durante il dominato dell'imperatore Valente – di cultura prevalentemente greca, separatosi dalla parte occidentale, di cultura quasi esclusivamente latina, dopo la morte di Teodosio I nel 395. Il termine “bizantino” è stato introdotto solo a partire dal XVIII secolo dagli Illuministi, quando l'Impero romano d'Oriente era ormai scomparso da circa tre secoli. L'Impero Romano d'Oriente rimarrà in vita per più di undici secoli, sarà guidato da circa 90 imperatori e avrà un impatto di portata enorme sulla nostra storia. Sarà l'erede e la prosecuzione dell'antico Impero Romano; era infatti romano il suo stato giuridico, la sua capitale era detta “La nuova Roma” e i suoi abitanti erano i Romei. Un “luogo” di incontro quindi tra la struttura statale romana, la cultura greca e la religione cristiana.Alessandra Bucossi, professoressa associata presso l'Università Ca' Foscari Venezia, racconta per Storiainpodcast come la pars Orientalis dell'Impero Romano riuscì a sopravvivere alla caduta della parte Occidentale. Ci fa intraprendere un vero e proprio viaggio in più di mille anni di storia, soffermando l'attenzione su un impero, quello Bizantino, in grado di prosperare e adattare la sua fisionomia passando dal mondo antico, a quello tardo-antico, a quello medievale e al primo Rinascimento, pur rimanendo fedele all'idea di un Impero Romano universale. - L'Impero romano d'Oriente e la nuova Roma (Prima parte). - Come Bisanzio sopravvive alla crisi tra il VII e l'VIII secolo (Seconda parte). - Iconoclastia (Terza parte). - Il periodo macedone, l'espansione dell'Impero, i Comneni e le Crociate (Quarta parte). - L'ultimo secolo di un Impero millenario (Quinta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farinahttps://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

il posto delle parole
Francesca Sensini "La lingua degli dei"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jun 5, 2021 23:46


Francesca Sensini"La lingua degli dei"L'amore per il greco antico e modernoIl Melangolohttps://ilmelangolo.com/La Grecia è una questione di memoria. La sua lingua, la sua storia, occhieggiano nel buio della nostra dimenticanza, che questo libro vuole illuminare, ripercorrendo una storia ininterrotta, che va da Omero e arriva fino a oggi. Dentro di essa si innesta, da una parte, il sogno di un occidente ideale, che è anche il sogno di noi stessi; dall'altra, il percorso storico di un popolo che nel 2021 festeggia i duecento anni dalla sua rivoluzione nazionale. Queste pagine sono l'elogio della continuità di una storia e di una lingua splendidamente contaminate da avventurose esperienze. Ed è un elogio che non vuole dimostrare le sue ragioni con argomenti logici, ma con i racconti che le parole portano con sé, le antiche, le moderne. La prima è, appunto, “memoria”Francesca Sensini è professoressa associata in Italianistica all'Université Côte d'Azur (Nice). Dottoressa di ricerca dell'Université Paris IV Sorbonne e dell'Università degli Studi di Genova, dedica le sue ricerche alla letteratura italiana di Otto e Novecento, all'ermeneutica dell'antichità classica e agli studi di genere in ambito letterario. Per il melangolo ha pubblicato Pascoli maledetto (2020).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Musica
“Labirinto” di Burhan Sönmez

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Play Episode Listen Later Jun 2, 2021 12:08


“Labirinto” di Burhan Sönmez ci trascinerà ad Istanbul nella mente di Boratin, giovane senza memoria alla ricerca di sé stessoSeguite tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni , per articoli e podcast visitate il nostro sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo". Vuoi avere tutto in unico posto? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorni Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e ci aiuta a dedicarci sempre di più alla nostra passione: raccontare il Medio Oriente

Musica
Kadıköy, la “Città del cieco”

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Play Episode Listen Later May 28, 2021 7:54


La storia del distretto di Kadıköy, il più antico della odierna Istanbul, a lungo soprannominato la “Città del cieco”Seguite tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni , per articoli e podcast visitate il nostro sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo". Vuoi avere tutto in unico posto? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorni Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e ci aiuta a dedicarci sempre di più alla nostra passione: raccontare il Medio Oriente

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Beşiktaş, il covo di Barbarossa

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Play Episode Listen Later May 26, 2021 7:30


La storia di Beşiktaş, uno dei più celebri distretti di Istanbul, sede storica di alcuni dei suoi palazzi più belli e di Khayr ad-Din BarbarossaSeguite tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni , per articoli e podcast visitate il nostro sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo". Vuoi avere tutto in unico posto? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorni Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e ci aiuta a dedicarci sempre di più alla nostra passione: raccontare il Medio Oriente

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La storia di Fatih, l'antica Costantinopoli

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Play Episode Listen Later May 24, 2021 24:27


La storia del distretto di Fatih, nucleo storico di Istanbul corrispondente de facto all’antica Costantinopoli Seguite tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni , per articoli e podcast visitate il nostro sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo". Vuoi avere tutto in unico posto? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorni Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e ci aiuta a dedicarci sempre di più alla nostra passione: raccontare il Medio Oriente

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Viaggio ad Istanbul: (3) Fatih e la moschea di Solimano

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Play Episode Listen Later May 21, 2021 21:47


Il racconto del mio viaggio ad Istanbul del 2017, terza ed ultima puntata ambientata soprattutto a Fatih e nella moschea di Solimano, recuperate il video per vedere anche le mie foto scattate durante il viaggio Seguite tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni , per articoli e podcast visitate il nostro sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo". Vuoi avere tutto in unico posto? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorni Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e ci aiuta a dedicarci sempre di più alla nostra passione: raccontare il Medio Oriente

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Viaggio ad Istanbul: (2) Galata

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Play Episode Listen Later May 19, 2021 23:47


Il racconto del mio viaggio ad Istanbul del 2017, seconda puntata ambientata soprattutto a Galata, recuperate il video per vedere anche le mie foto scattate durante il viaggio Seguite tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni , per articoli e podcast visitate il nostro sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo". Vuoi avere tutto in unico posto? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorni Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e ci aiuta a dedicarci sempre di più alla nostra passione: raccontare il Medio Oriente

Lacontessa Habanera
Bandiera Nera Ruggero De Flor

Lacontessa Habanera

Play Episode Listen Later May 12, 2021 36:17


Protagonista di questa puntata è il tedesco Rutger Blum (1267-1305), che italianizzò il suo nome in Ruggero De Flor, vissuto a Brindisi all'epoca di Federico II. Orfano di un falconiere del sovrano, imparò a darsi da fare sin da bambino e dopo aver lavorato al servizio dei Templari, divenne anche lui un Cavaliere. A seguito di una missione portata avanti in modo fraudolento, Ruggero fu espulso dall'Ordine e da quel momento la sua avidità gli prese la mano: divenne pirata e mise insieme la famigerata Compagnia Catalana, un esercito di 6500 uomini capaci di tutto. Dotato di indubbia intelligenza, sfruttò abilmente come mercenario le ostilità fra angioini e aragonesi, e seppe farsi accogliere a sostegno del debole imperatore di Bisanzio, Andronico II Paleologo, di cui riuscì a sposare la figlia. Purtroppo per lui, lo strapotere acquistato con i successi bellici al servizio dell'impero lo rese politicamente troppo pericoloso e Ruggero De Flor chiuse la sua carriera trucidato in una congiura di palazzo.

Casa Del Sole TV
13. Ivan e la ragione positiva

Casa Del Sole TV

Play Episode Listen Later Mar 17, 2021 5:42


“ … Fatalista? Pessimista? Esistenzialista? No: farmacista!” (Antonio de Curtis Principe di Bisanzio, in Arte Totò, da “Fifa e Arena”, Mario Mattoli, 1948). Ivan Filangieri alle prese con l'antropologia culturale differenzialmente centrifugata …

Prove di Trasmissione
Prove di Trasmissione - Ospite "Il Teatrino di Bisanzio"

Prove di Trasmissione

Play Episode Listen Later Aug 26, 2020 71:34


Bisanzio, un nome che richiama alla mente luoghi lontani, consigli di nobili ignari e imperi romani, ma anche una canzone del 90 con il nome di Costantinopoli. Ma qui siamo in un piccolo teatro dove il miracolo della recitazione si compie senza fatica e che fa sognare il pubblico portandolo in avventurose scorribande oltre il confine della fantasia. Incontriamoli in questa nuova puntata

Bar Storia
Giustiniano I al bancone - Di ultras e imperi

Bar Storia

Play Episode Listen Later May 25, 2020 38:54


Oggi inauguriamo la nostra settimana sull'Impero Romano d'Oriente e vi raccontiamo il personaggio di Giustiniano I, la sua salita al potere, il contesto sociale e religioso in cui è vissuto e la battaglia di Tagina (Gualdo Tadino) la battaglia decisiva della guerra greco-gotica! Cosa c'entrano gli Ultras? Diciamo che Costantinopoli era una città un po'... vivace!

ARTICOLI di Rino Cammilleri
Tutto ciò che sapete su islam e crociate è falso

ARTICOLI di Rino Cammilleri

Play Episode Listen Later Oct 10, 2014 7:06


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=3456TUTTO CIO' CHE SAPETE SU ISLAM E CROCIATE E' FALSO di Rino CammilleriNel 2005 in Inghilterra una troupe stava realizzando un film sul razzismo islamofobo dei britannici. Si girava la scena in cui un attore dai tratti mediorientali veniva aggredito da alcuni inglesi. Due passanti, che non si erano accorti della cinepresa, si fermarono a difenderlo. Il film però fu realizzato lo stesso, anche se l'episodio ne era la più plateale sconfessione.PARLAR MALE DELLA PROPRIA CULTURA E DELLA PROPRIA RELIGIONETutto ciò è emblematico. Parlar male della propria cultura e della propria religione ma usare ogni riguardo con quelle altrui (e in modo del tutto speciale con i suscettibilissimi musulmani) fa ormai parte di quel che per l'Occidente è il c.d. pensiero politicamente corretto. Detto pensiero, tuttavia, abbisogna di essere imposto con la forza della legge, il che significa che gli occidentali sarebbero portati a pensarla in modo ben diverso. Dal tempo dell'attentato alle Twin Towers, infatti, ogni sforzo è stato fatto per convincere gli occidentali che: a) la guerra che fanno gli Stati Uniti è «contro il terrore» e non contro terroristi che esplicitamente si richiamano all'islam; b) le crociate sono un episodio vergognoso della storia occidentale e, quantunque risalenti al Medioevo, agli islamici ancora brucia l'umiliazione subita; c) l'islam è una religione di pace. E via di seguito. [...]BASTA CON I LUOGHI COMUNIA mettere i puntini sulle «i», stufo di queste storie, ha pensato l'americano Robert Spencer, che ha dato alle stampe una Guida (politicamente scorretta) all'Islam e alle Crociate (Lindau). Sottotitolo: Tutto ciò che sapete sull'Islam e le Crociate è falso. Non a caso nel risvolto di copertina si avverte che l'autore vive sotto protezione in una località segreta, alla faccia del punto c). Spencer si è preso la briga di analizzare uno per uno tutti i luoghi comuni politicamente corretti sull'argomento, con risultati talvolta grotteschi. Per esempio, nel testo Le crociate viste dagli arabi, di Amin Maalouf (stranamente - ma mica tanto - pubblicato dalla Sei, l'editrice dei salesiani), i crociati appaiono esattamente come nel film Le crociate di Ridley Scott: rozzi e guerrafondai. Mentre i saraceni sono miti e civili, e Saladino è un campione di tolleranza. Spencer ci ricorda però che l'iniziativa bellica risale allo stesso Maometto, il quale scrisse a tutti i re vicini (gli imperatori di Persia e di Bisanzio, il Negus d'Africa), chiedendo loro di scegliere tra la conversione alla «vera fede» o l'invasione. È un fatto che di lì a pochi anni quei regni sparirono e Bisanzio, ridotta quasi alla sola Constantinopoli, cominciò a chiedere disperatamente aiuto ai cristiani d'Europa, che erano riusciti a fermare la marea islamica alle porte della Francia alla fine dell'VIII secolo. Si può giudicare le crociate come si vuole (e sono molti, oggi, i cristiani che se ne rammaricano) ma non si può negare che fino a quando gli europei tennero la posizione in Palestina l'aggressività islamica segnò il passo. Con la caduta dei regni crociati, ricominciò e gli europei si ritrovarono a dover combattere sotto le mura di Vienna per ben due volte. Anche l'India finì in mani islamiche, ed è il premio Nobel Najpaul a ricordare la tabula rasa che i conquistatori fecero della sua antichissima e splendente civiltà.TOLLERANZA MUSULMANA?Un altro dei luoghi comuni politicamente corretti (e insegnato nelle scuole occidentali) riguarda la «tolleranza» musulmana nei confronti di ebrei e cristiani sottomessi. Ma non dice che ebrei e cristiani dovevano cedere il passo e la sedia ai musulmani, non andare a cavallo, non costruire case più alte, portare segni esterni di riconoscimento (talvolta davvero umilianti), rasarsi la fronte, non edificare né riparare chiese, non esporre croci, pagare la tassa di «protezione» (all'atto del versamento, pubblico, il cristiano o l'ebreo doveva piegare il capo per ricevere il tradizionale schiaffo sulla nuca da parte dell'esattore). Ogni anno ai cristiani dell'impero ottomano venivano sottratti i figli migliori per farne giannizzeri, convertiti a forza e mandati in guerra contro gli europei (Scanderbeg, eroe nazionale albanese, era un giannizzero disertore).Ancora un luogo comune: l'epoca d'oro della cultura islamica ai tempi di Harun al-Rashid, il califfo delle «Mille e una Notte». Ma i costruttori di tale «epoca d'oro» erano tutti cristiani dhimmi e il sapere islamico era farina di sacco greco o indiano (come lo zero e i numeri «arabi»). Poi, a partire dal XII secolo, qualcuno richiamò alla stretta osservanza coranica e la fiaccola culturale passò all'Occidente. Caduta Costantinopoli nel 1453, torme di dotti greci ripararono in Europa, determinando il boom di Aristotele e Platone (e fu il Rinascimento). La contemporanea scoperta dell'America avvenne perché Colombo cercava una nuova «via delle Indie», essendo quella vecchia in mani islamiche.E OGGI?Ma torniamo a oggi. Gli occidentali si scandalizzano più per Abu Graib e Guantanamo che non per le decapitazioni, le mani tagliate, le lapidazioni all'ordine del giorno altrove. Potremmo anche aggiungere il fasto a volte stomachevole in cui certi capi di Stato (ereditari, per giunta) vivono, con una discrepanza di ricchezza tra sovrano e popolo che da noi non sarebbe tollerata: harem con centinaia di concubine, decine di rolls-royce d'oro, panfili galattici, piste da sci con vera neve nel deserto... Nel maggio 2008 uno di tali personaggi, in visita in Puglia con seguito sterminato, donò al presidente della regione Vendola un orologio Rolex, che il presidente in questione dovette affrettarsi a versare all'erario per evitare critiche.Sembra, dice Spencer, «una tacita ammissione di qualcosa che l'establishment politicamente corretto nega con fermezza in ogni altro caso: che il cristianesimo, cioè, propone uno standard morale superiore rispetto a quello islamico. Di conseguenza ci si aspetta di più non soltanto dai cristiani osservanti ma da tutti coloro che hanno assorbito questi alti principi vivendo in società da essi plasmate». Già.

BASTA BUGIE - Storia
L'impero romano crollò per l'immoralità diffusa

BASTA BUGIE - Storia

Play Episode Listen Later May 16, 2014 29:51


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=3257L'IMPERO ROMANO CROLLO' PER L'IMMORALITA' DIFFUSA di Roberto de MatteiLa data ufficiale della caduta dell'Impero romano di Occidente è il 476 dopo Cristo. In quell'anno, infatti, il barbaro Odoacre, dopo avere ucciso il suo rivale Oreste, depose l'ultimo imperatore, il giovane Romolo Augustolo, e rimandò a Bisanzio le insegne imperiali, accontentandosi per sé del titolo di re. L'Imperatore di Oriente rivendicò da quel momento l'eredità di Roma, almeno fino all'anno 800 dopo Cristo, quando Carlo Magno fu incoronato Imperatore e l'antico Impero romano risorse in Occidente come Sacro Romano Impero.Ma la crisi istituzionale dell'Impero romano, che precipita nel 476 con la scomparsa visibile dell'Impero, è di molto precedente, risale ad almeno un secolo prima. Se volessimo indicare una data dovremmo scegliere l'anno 378, quando le legioni di Roma vengono disfatte dai visigoti nella piana di Adrianopoli e lo stesso Valente II, l'Imperatore di Oriente, cade sul campo di battaglia. Fu, per l'esercito romano, la più grave disfatta dopo la battaglia di Canne. Quest'evento, la battaglia di Adrianopoli del 378, segna la prima grande vittoria militare dei barbari su Roma e apre la strada alle grandi invasioni che caratterizzarono il V secolo, il secolo del definitivo tramonto dell'Impero romano.Causa esterna del tramonto e poi del crollo dell'Impero romano sono le invasioni barbariche. Ma le cause vere e più profonde della decadenza e della fine dell'Impero di Roma sono interne, di carattere culturale e morale. Mentre i popoli barbari premevano ai confini di un immenso Impero che dall'Oceano Atlantico e dal Mare del Nord arrivava all'Africa Settentrionale, al mar Caspio, alle frontiere con i Persiani e con gli Arabi, la società romana era immersa nel relativismo intellettuale e nell'edonismo pratico. Perciò Benedetto XVI, in relazione all'Impero romano, ha affermato che il "disfacimento degli ordinamenti portanti del diritto e degli atteggiamenti morali di fondo che ad essi davano forza, causavano la rottura degli argini che fino a quel momento avevano protetto la convivenza pacifica tra gli uomini. Un mondo stava tramontando". Fu la corruzione morale a spalancare le porte ai Vandali, che nel 406 attraversarono il Reno ghiacciato, irrompendo nella Gallia, e ai Visigoti invasero Roma.Oggi, piuttosto che di invasioni, si preferisce parlare di migrazioni per sottolineare il fatto che quelli che fecero irruzione nell'Impero romano erano popoli interi, provenienti dalle regioni più settentrionali d'Europa e dalle steppe dell'Asia. Quel che è vero è che nella storia delle invasioni barbariche possiamo distinguere fasi diverse. Una prima fase di infiltrazione pacifica e graduale, alla spicciolata, nei territori dell'Impero, tra il II e il III secolo, di uomini e gruppi attratti dall'alto tenore di vita di Roma e dalla sua cultura; una seconda fase, anch'essa pacifica, di stanziamento di interi gruppi barbarici, cioè di immigrazione e di stabile insediamento entro il limes romano, non di individui o gruppi frammentati, ma di popoli interi, destinati a divenire uno Stato nello Stato; una terza fase di grandi migrazioni di popoli all'interno dell'Impero, in forma sia pacifica che guerresca; infine, a partire dal V secolo, l'ultima fase, quella della violenta irruzione di popolazioni del tutto ostili, dai Vandali agli Unni, fino ai Longobardi nel VI secolo. Le migrazioni divennero prima invasioni, poi occupazioni e conquista dell'Impero romano che, sotto gli urti dei barbari, si sgretolò e scomparve.Tutto iniziò, si può dire, in una notte di inverno dell'anno 406. Il 31 dicembre di quell'anno, le scarse guarnigioni romane di stanza sul Reno, nei pressi di Magonza, avvistarono una massa brulicante di barbari, che si perdeva a vista d'occhio al di là del fiume. Il Reno era una spessa lastra di ghiaccio che permise a quella massa di attraversarlo, irrompendo all'interno dei confini dell'Impero. I pochi che tentarono di opporsi furono massacrati. Erano Vandali, Alani, Svevi, tribù intere, con donne e bambini, carri, bestie e greggi, quelli che travolsero ogni resistenza e dilagarono in Gallia. Nulla poté più fermarli.I due popoli barbarici più temibili erano i Vandali e i Goti: questi ultimi divisi a loro volta in due gruppi: gli Ostrogoti e i Visigoti. Altri popoli, tra cui i terribili Unni, premevano alle loro spalle. Quando i Visigoti invasero l'Italia, sant'Agostino, scrivendo nel 408 dall'Africa ad una delle sue amiche italiane, le scrisse: "La vostra ultima lettera non mi informa di nulla di quanto avviene a Roma. Vorrei tuttavia sapere bene quanto c'è di vero di una voce vaga arrivata fin qui, quella di una minaccia sulla città. Non vorrei prestarvi fede". Il timore del santo vescovo di Ippona diverrà due anni dopo realtà.Nell'agosto del 410 i Visigoti guidati dal loro capo Alarico si presentano alle porte di Roma, la assediano e durante un terribile temporale entrano per la porta Salaria che fu aperta loro dal di dentro. La città più celebre del mondo che da ottocento anni non era stata invasa dal nemico fu esposta senza misericordia alla furia dei barbari che accesero i loro fuochi sulle pendici del Campidoglio. Alarico diede ordine di rispettare le Basiliche degli Apostoli ma diede, per il resto, licenza di saccheggio. Fu, per quattro giorni, un susseguirsi di rapine, incendi, stragi, in un'atmosfera di terrore. [...]Queste parole ci fanno riflettere su quanto sia precario ed effimero ogni potere, ogni ricchezza, ogni onore umano. Fu proprio meditando sul sacco di Roma del 410 che S. Agostino compose la sua celebre Città di Dio, una delle più grandi filosofie cristiane della storia dell'umanità, concepita come la storia della lotta tra due amori: l'amore di sé fino all'odio e all'indifferenza per Dio e l'amore di Dio fino all'odio e all'indifferenza per sé. Questa visione della storia non ha perso la sua attualità.L'Impero romano crollò perché in esso la legge morale e divina era trasgredita. Questo è ciò che ci attesta la storia e che, attraverso la storia, giunge a noi come un monito. Anche oggi popoli stranieri invadono l'Occidente. Si tratta di una migrazione pacifica e silenziosa che potrebbe trasformarsi però in un'invasione cruenta. I barbari erano estranei alla civiltà romana ma ne assimilarono la cultura e le tradizioni. I nuovi barbari proclamano di non volersi integrare nella nostra civiltà, di cui assimilano solo gli elementi di decadenza, rifiutandone cultura e tradizioni.Anche oggi il cuore dell'uomo e, di conseguenza, la vita della società, oscilla tra due opposti richiami: l'amore di Dio, che si esprime nel rispetto dell'ordine che egli ha voluto dare all'universo, fino al punto di rinunziare a ogni nostro istinto e desiderio, pur di rispettare quest'ordine. Oppure l'amore di noi stessi, il libero gioco lasciato alle nostre passioni e alla nostra volontà di potenza, fino al punto di trasgredire, nella nostra vita e nella società intera, la legge di Dio. Questa la drammatica alternativa che sempre si pone nella storia e di fronte a cui non solo i singoli uomini, ma le civiltà, sono chiamate a una scelta.Nelle tenebre del V secolo, brillarono solo le luci dei santi. Furono essi a comprendere che cosa accadeva e a infondere fiducia soprannaturale, quando tutto sembrava perduto. "Cristo ti parla, ascolta! – esclamava Sant'Agostino –. Egli ti dice: perché temi? Non ti avevo forse predetto tutto ciò? Te l'avevo predetto perché la tua speranza si volgesse, una volta sopraggiunta la sentenza, verso il vero bene, invece di oscurarsi nel mondo". Tutto ciò che accadde nella storia, come nella vita di ognuno di noi, ha un senso e un significato, conosciuto solo da Dio. [...]È nelle virtù cristiane che ancora oggi occorre attingere la forza al male fisico che ci minaccia dall'esterno e a quello morale che ci colpisce dall'interno.Colpisce il fatto che oggi le accuse alla nostra classe politica per il clima di Basso Impero e di decadenza morale in cui vive, siano fatte proprio da chi ha fatto del relativismo morale il suo programma.In Italia e in Europa esiste una questione morale, ma chi ha titolo a intervenire nel merito è solo chi si richiama a valori morali perenni e non negoziabili. Come può chi nega di principio questi valori, rimproverare gli altri se li trasgrediscono? Sono queste le contraddizioni dell'epoca attuale, ma la contraddizione è la nota distintiva del relativismo. [...]Abbiamo parlato dei barbari che invadono i territori dell'Impero, ne conquistano e devastano le città, raggiungono da Nord e da Oriente i suoi estremi confini: l'Atlantico e il Mediterraneo, saccheggiano Roma, caput mundi, la città sacra e inviolata che aveva dettato le leggi a tutto il mondo civile.Ma questo nemico che Roma deve affrontare e da cui Roma sarà travolta è un nemico esterno. La causa più profonda del crollo dell'Impero romano non è in realtà di carattere esterno, ma interno. Non è di carattere politico e militare, ma di natura, culturale e morale. l'Impero romano crolla perché l'edificio è ormai tarlato e la sua forza non è più che apparenza. Cerchiamo di sviluppare anche questo punto, perché il Papa Benedetto XVI ha paragonato il tramonto dell'Impero romano a quello della civiltà occidentale contemporanea e questo paragone può aiutarci a meglio comprendere la crisi del nostro tempo.