POPULARITY
Nel nostro dialogo con Riccardo Manzotti, ordinario di filosofia teoretica allo IULM di Milano, emerge una riflessione profonda e controcorrente sull’intelligenza artificiale, affrontata non dal punto di vista tecnico, ma da quello più inquietante e strategico: che cosa significa davvero pensare, e cosa ci distingue - se ancora qualcosa ci distingue - da un sistema algoritmico capace di linguaggio.L’intelligenza artificiale generativa oggi non è pensante nel senso classico, sostiene Riccardo Manzotti, e forse nemmeno noi lo siamo nel modo in cui ci siamo raccontati. Il pensiero, tradizionalmente legato a un “io interiore”, non è mai stato individuato scientificamente. E allora: abbiamo davvero bisogno del concetto di pensiero individuale per spiegare le capacità cognitive, oppure è un residuo animista che possiamo abbandonare?L’AI lavora diversamente da noi: parte dalla conoscenza e dal linguaggio, mentre l’evoluzione umana ha prima dato corpo e volontà, poi parola. È quindi legittimo chiedersi: stiamo davvero saltando le tappe, oppure stiamo invertendo la direzione evolutiva? E in questa inversione, quali sono i rischi, ma anche le opportunità strategiche per le organizzazioni?Un punto chiave per le imprese è comprendere che ciò che definiamo “intelligenza” non presuppone necessariamente coscienza o intenzione. Gli LLM (Large Language Models) non hanno uno scopo proprio: trasformano l’informazione in conoscenza, ma non “vogliono” nulla. Tuttavia, l’asimmetria tra linguaggio e volontà apre scenari complessi. Siamo pronti a riconoscere il momento in cui un sistema smette di essere uno strumento e inizia a essere un soggetto? E in quel momento, con quali criteri etici e giuridici dovremo trattarlo?Per le aziende, la posta in gioco non è solo l’adozione efficiente dell’AI, ma la capacità di interfacciarsi con un “agente” che imita - e forse supererà - le dinamiche sociali e cognitive umane. L’AI è uno specchio: ci mostra ciò che siamo, e ciò che potremmo perdere. La differenza cruciale, secondo Manzotti, resta nella nostra capacità di creare l’incommensurabile, di dare valore, di concepire ciò che ancora non esiste.In questo quadro, la domanda decisiva non è tanto “cosa può fare l’AI per noi”, quanto “cosa dice di noi il modo in cui costruiamo e usiamo l’AI”. E soprattutto: saremo capaci di distinguerci, o ci limiteremo ad allenare una macchina a diventare più umana di noi?Proveremo a dare risposte a queste e ad altre domande. Buon ascolto!
In questo episodio dell'1% Podcast, abbiamo avuto il piacere e l'onore di ospitare Tommaso Chiabra che ha ripercorso le tappe fondamentali del suo percorso personale e imprenditoriale. Nato a Genova e cresciuto con una curiosità vivace, ha iniziato la sua carriera dopo aver studiato comunicazione alla IULM di Milano. I suoi primi passi nel mondo del lavoro li ha mossi nell'ambito degli eventi, fondando un'agenzia dedicata agli studenti universitari, che nel tempo si è trasformata in un servizio di concierge per clienti di alto profilo.Questo lo ha avvicinato al mondo del lusso e, in particolare, a quello dello yachting. Da qui sono nate le sue prime vere imprese: Royal Yacht Supplies, specializzata nella fornitura di beni per imbarcazioni di lusso, e Royal Yacht International, società di yacht brokerage che è riuscita a imporsi su scala internazionale.Grazie ai successi ottenuti, ha avuto l'opportunità di investire in progetti innovativi, tra cui Beyond Meat, diventandone uno degli early investor. L'intuizione di scommettere su un'alimentazione più sostenibile lo ha portato a fondare Neat Burger, una catena di fast food plant-based con sedi in diverse città del mondo.Il suo spirito imprenditoriale non si è fermato alla ristorazione. Ha fondato Mangusta Capital, un fondo con sede a San Francisco, dedicato a investimenti in startup tecnologiche. Tra i progetti più recenti su cui ha puntato figurano TaxGPT, piattaforma per l'automazione delle dichiarazioni fiscali, e Gile, società che sviluppa intelligenze artificiali conversazionali per il settore bancario.Nel corso dell'intervista, Tommaso ha raccontato come la sua visione sia sempre stata guidata da disciplina, mentalità e desiderio di imparare. Ha parlato dell'importanza dell'autoformazione, dell'equilibrio psicofisico e di un approccio al business simile alla mentalità di un atleta: costanza, rigore e adattabilità.Il suo percorso ha dimostrato come una mente curiosa, se accompagnata da coraggio e pragmatismo, possa trasformare idee in imprese globali e lasciare un segno nei settori più diversi, dall'hospitality alla tecnologia. Non perderti questo incredibile Episodio!
L'ABBA Voyage ha debuttato nel 2022, ed è ormai una delle principali attrazioni di Londra. Sullo schermo ci sono le riproduzioni digitali degli Abba con il loro aspetto negli anni '70. È un concerto, un videoclip, un film ipertecnologico, che dà allo spettatore l'illusione di trovarsi davvero di fronte a una band in carne e ossa. Il 2024 è stato anche l'anno del mega tour Taylor Swift, un vero e proprio musical nel quale il pubblico è parte dell'evento, e dei concerti speciali di Adele, ospitati in un'arena realizzata appositamente a Monaco di Baviera. I concerti oggi sono sempre più esperienze spettacolari e straordinarie. Conta quanto accade sul palco e quanto accade attorno al palco. Non solo: la tecnologia diventa sempre più importante e apre nuove possibilità multimediali per il futuro. Intervengono Enrico D'Alessandro, dell'agenzia D'Alessandro e Galli, Claudio Santucci, dello studio Giò Forma, e Gianni Sibilla, autore de L'industria della canzone (Laterza), direttore del Master in Comunicazione musicale dell'Università Cattolica di Milano, docente dell'università Iulm e giornalista di Rockol.
Il ciclo delle notizie: a) giornali e tv: guarda che circo a Roccaraso! b) ma l'ambiente? dichiarazione di un consigliere dei Verdi c) illuminato editoriale indignato sul potere degli influencer d) pioggia di meme ridicolizzanti e) articolo del Post che da entomologo spiega benissimo la situazione del formicaio e) pioggia di meme stavolta dalla parte degli invasori f) articolo pensoso di Domani sul diritto del proletariato a fare a palle di neve dove je pare. Sei tra le circa 25.000 persone iscritte tra qui, LinkedIn, Telegram e WhatsApp: grazie, spero che le 3,1 ore per scriverla ti siano state utili. A proposito, che ne dici di presentare il tuo brand nella newsletter? Dai un'occhiata per sponsorizzare nel 2025. Il quiz della settimanaA quale percentuale del PIL ammonta per lo Stato di Anguilla, nei Caraibi, la vendita dei domini .ai nel 2023? a) 37% b) 54% c) 86%[Il tuo nome qui][mini]marketing è una newsletter creata e mantenuta in prima persona da me. Sono Gianluca Diegoli, divulgatore a tempo perso, ex manager e ora consulente direzionale, professore a contratto in IULM, editorialista per Link, Tendenze, Quants, Forbes e Nòva 24, autore di saggi come Svuota il carrello per UTET, e manuali come Retail Omnichannel e Social Commerce per Apogeo e Mobile Marketing per Hoepli, nonché early adopter del digital marketing in Italia e blogger della prima ora.La newsletter si differenzia dalle fonti di settore perché senza troppi filtri, capace di farsi domande scomode, a volte di sorridere dei nostri stessi tic di marketer. Con un tono leggero, personale e (spero) mai scontato, è frequentata da chi vuole riflettere davvero sul marketing nella trasformazione digitale e non solo. Chi sponsorizza qui sa che chi legge lo prenderà in considerazione realmente.Ci sono posti sparsi per marzo-aprile-maggio, se ci stavi pensando, è il momento di agire :)La filosofia di JulioChi mi conosce di persona sa quanto sono refrattario ai decaloghi strategici, per non parlare di quelli motivazionali, e ancora di più se comportano metafore sportive. Non per tutti è così: ci sono persone che adorano tutto questo. Un mio ex capo era innamorato di Velasco, che è un po' un mix di motivazione, metafora e strategia. Quando qualcosa non funzionava, fosse a livello di business o di team, andava prima ad abbeverarsi da Julio (che per quei pochi che non lo sanno, ha una forse più grande carriera parallela come oratore e coach di coach e imprenditori vari), poi ci obbligava ad abbeverarci pure noi nello stesso ruscello juliano, sia a distanza che di persona.Gli ho anche stretto la mano una volta, a Julio (più che altro per mostrare al boss la prova che c'ero andato davvero). Il boss tramite benedizione velaschiana pensava di cambiare quel Gianluca trentenne che alzava la mano in riunione ed evocava gli elefanti nella stanza, o pronunciava i “dipende” e i “sì, ma”. Poi mi chiedo perché ora non sono a capo di una multinazionale, che ingenuo.Insomma Julio è davvero un grandissimo, soprattutto nell'epoca dei coach della porta accanto autoproclamati su TiktTok. La sua oratoria è una raffica di scariche di adrenalina, come si dice – io purtroppo sono intollerante all'adrenalina, ma capisco la dipendenza che hanno molte persone per quelle scariche di elettricità sottopelle, dalla permanenza in circolo di qualche ora, ma che in quel momento ti sembrano il toccasana. Credo che molte droghe – non ho molta esperienza in merito – funzionino più o meno così.Le sue parabole sono meglio di quelle di Gesù. La sapete quella della schiacciata? Io l'ho sentita almeno venti volte. “Lo schiacciatore non commenta l'alzata, la risolve”. Ci vuole dire, Julio, che non serve attivare una catena di scaricabarile. Racconta Velasco in un celebre aneddoto che alla fine la colpa del punto mancato diventa del bidello che, in palestra, non ha chiuso bene la porta. “La cultura degli alibi va scardinata.” Sì, certo. Ma se il sistema è sbagliato, chi lo cambia? Se l'alzatore non sa davvero fare il suo mestiere? Se ci si abitua ad arrangiarsi sempre, si rischia di accettare situazioni strutturalmente sbagliate. A volte è meglio pretendere un cambiamento, piuttosto che continuare ad aggiustare le cose alla meno peggio. Secondo me il problema, caro Velasco, è che nelle aziende italiane si fanno spesso entrambe le cose: si incolpa sia l'alzatore che lo schiacciatore, in modo da non cambiare nulla. Diglielo al prossimo convegno! Digli che te l'ha detto gluca!È così la filosofia velaschiana: forse giusta ma bianca o nera, come tutte le religioni, i proverbi e le massime della nonna.“Nell'errore cerca il motivo, non il colpevole” è parente della precedente. Trovare cause sistemiche e non personali, ma in Italia non è mai colpa di nessuno. Si rischia di creare un ambiente dove nessuno si assume responsabilità. “La squadra si costruisce con ruoli chiari” dice Julio, che è fordista dentro. Ma definire troppo le responsabilità può creare silos, bloccando la creatività e l'adattabilità: è l'“eseguivo gli ordini” effect. “Giocare di squadra è una regola”: e chi lo dice? La collaborazione è importante, ma alcune persone rendono meglio da sole e la cultura del teamwork forzato (mioddio che ricordi angosciosi) può fare danni. Inoltre, troppa collaborazione può rallentare i processi decisionali. Lo diceva Bezos: se dobbiamo comunicare significa che siamo inefficienti.“La mentalità vincente si costruisce vincendo su sé stessi”: a me è sempre sembrata una frase motivazionale buona per un poster. In molti casi imparare a perdere e a gestire la sconfitta è più importante di pensare sempre e solo alla vittoria. Forse Julio intendeva che devi essere ottimista, e allora ok, certo.“Basta lamentarsi di quello che manca”: e se invece fosse utile senza dover sempre mettere polvere sotto il tappeto, con la scusa che il lamento non è utile? Sai Julio poi cosa succede? In riunione tutti propositivi, in bagno a lavarsi le mani tutti a lamentarsi, e poi via a mandare curriculum alla concorrenza – io feci così.Il coach non ammette il caso, la sfortuna, la giornata storta. Tutto è motivazionale. “Chi vince festeggia, chi perde spiega” sostiene spesso Julio nel tripudio generale. E se chi vince avesse solo avuto fortuna? In ogni caso, per 1.700 euro più IVA durante il Julio Velasco Day ve lo spiegherà sicuramente meglio di me: al prezzo vi viene via un posto numerato nelle prime file, l'Executive Report e materiale didattico, Attestato di partecipazione, nonché Video Review On Demand per 7 giorni, Networking lunch & coffee break in area riservata, Desk di registrazione riservato e soprattutto l'ambita Priority per foto con Julio Velasco.Io, invece, attendo di partecipare al Trinchieri Day (che non esiste ancora). In uno short che vi sbobino, Andrea Trinchieri, allenatore di basket, oggi allo Zalgiris di Kaunas, mi ha spiegato la strategia in un modo che non avevo mai sentito.Io parto sempre dividendo tre macro-aree nel mio lavoro. La prima è avere una filosofia, poi avere una strategia relativa a quella filosofia e poi andare a spezzare il capello con una tattica. La filosofia è sempre dettata da chi alleni, dove alleni e per cosa alleni. Credo che sia veramente una necessità essere il più flessibile e avere la necessità di adattarsi alle situazioni. Io penso che il nostro lavoro sia diventato 100% situazionale, dove non puoi dire "Ah, qui si fa così". No. Questa situazione può essere simile a un'altra, ma è diversa. Quindi ogni situazione va valutata nella sua interezza, senza compromettere certi valori. Ci sono cose che io definisco no-go.Ecco, da ora mi sento seguace di Trinchieri. Ho trovato finalmente un mio guru. Dolcemente complicato.Il marketing insegnato dai negoziantiAttenzione ai testimonial che usate nelle affissioni: a Trieste hanno fatto il debunking.Ti ricordo che ilmarketinginsegnatodainegozianti.info è un progetto gonzo-collettivo a cui puoi contribuire senza pietà. No screenshot o inoltri social, solo foto vostre. Segnalazioni * La scorsa settimana ho parlato dei dati che lasciamo andando nel mondo reale, in palestra o a fare la spesa o al padel.* È uscito un mio pezzo lungo scritto per Link, che mi è costato non poco sudore neurale, in cui parlo di dynamic pricing, degli Oasis, della rivoluzione francese, di economia comportamentale, di Annie Ernaux e del suo libro Guarda le luci, amore mio, del Bon Marché – il primo grande magazzino a introdurre il concetto di prezzi esposti e fissi –, di equità nel prezzo, di viaggi e hotel, di Douglas Coupland, di capitalismo digitale, di dati, dell'algoritmo e della personalizzazione per massimizzare i profitti. That's all folks!Se ti è piaciuta, inoltrala o stampala sulla stampante condivisa dell'ufficio, qualcuno la raccoglierà. Ah, se stai pensando di supportare questa newsletter, clicca qui. Se stai pensando a uno speech nella tua azienda o al tuo evento, rispondi alla mail. Ah, abbiamo superato le 20.000 iscrizioni qui: VVB.Ci leggiamo venerdì prossimo, gluca Grazie a Daniela Bollini per la paziente correzione e a Cristina Portolano per i separatori.Quiz: a) 37% (fonte). This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit lettera.minimarketing.it
Trump, via alla guerra dei dazi con Messico, Canada, Cina ed Europa. Con noi Giuliano Noci, Professore ordinario in Ingegneria Economico-Gestionale, insegna Strategia & Marketing presso il Politecnico di Milano. Dal 2011 è Prorettore del Polo territoriale cinese dell'Ateneo milanese. Grammy Awards: è “Cowboy Carter” di Beyoncé l’album dell’anno, Kendrick Lamar fa incetta di premi, a secco Taylor Swift. Sentiamo Gianni Sibilla, giornalista musicale di Rockol, direttore del Master in Comunicazione musicale dell'Università Cattolica di Milano, docente all'Università IULM, autore di “L'industria della canzone” (Laterza).
Arriva finalmente al Bazar Atomico Gianni Canova, critico cinematografico conosciuto anche come "il cinemaniaco", accademico e divulgatore culturale italiano. Professore di Storia del cinema, è stato Rettore dell'università IULM di Milano dal 2018 al 2024. Ha curato volumi e mostre sul cinema, è critico per Sky Cinema, ha scritto per importanti testate ed ha fondato e diretto la rivista Duel, trasformata successivamente in duellanti.
ROMA (ITALPRESS) - In questa edizione: - Il nuovo polo di Caivano, simbolo di rinascita- IULM, al via l'anno accademico. Focus sull' internazionalizzazione- La Babes-Bolyai di Cluj, una storia lunga oltre 400 annifsc/abr/gtr
MILANO (ITALPRESS) - I tagli all'università “Non vengono confermati, anche perché non capisco quale sia la matrice di questi 702 milioni di tagli”. Così Anna Maria Bernini, ministro dell'Università e della Ricerca, a margine dell'inaugurazione dell'anno accademico della IULM, rispondendo ai giornalisti sui presunti tagli all'università. “Una cosa sono i numeri e una cosa è la propaganda. Io sui 702 milioni di tagli non trovo i numeri in legge di bilancio, trovo un Fondo di finanziamento ordinario (Ffo) di 9,21 miliardi, quindi il massimo storico che è stato nel 2023, stiamo lavorando ulteriormente per dare una mano alle università anche sotto il profilo delle assunzioni. Quindi, siamo al massimo storico delle assunzioni dei professori ordinari e associati”, ha concluso.xp9/pc/gsl
MILANO (ITALPRESS) - I tagli all'università “Non vengono confermati, anche perché non capisco quale sia la matrice di questi 702 milioni di tagli”. Così Anna Maria Bernini, ministro dell'Università e della Ricerca, a margine dell'inaugurazione dell'anno accademico della IULM, rispondendo ai giornalisti sui presunti tagli all'università. “Una cosa sono i numeri e una cosa è la propaganda. Io sui 702 milioni di tagli non trovo i numeri in legge di bilancio, trovo un Fondo di finanziamento ordinario (Ffo) di 9,21 miliardi, quindi il massimo storico che è stato nel 2023, stiamo lavorando ulteriormente per dare una mano alle università anche sotto il profilo delle assunzioni. Quindi, siamo al massimo storico delle assunzioni dei professori ordinari e associati”, ha concluso.xp9/pc/gsl
Franco La Cecla"Addomesticare l'architettura"L'Occidente e la distruzione dell'abitareUtet Libriwww.utetlibri.itDa millenni l'umanità ha sempre saputo abitare. Ma è bastato un secolo di edilizia, cemento armato e architettura “moderna” per cancellare questa straordinaria capacità di vivere bene in un luogo, rispettandolo.All'inizio del secolo scorso, quando gli olandesi conquistarono l'Indonesia rimasero sconcertati dalle abitazioni dei popoli locali. Quelle case senza pareti, fatte di tetti e piloni per favorire la circolazione dell'aria mettevano in discussione uno dei principi cardine dell'abitare borghese ottocentesco, ovvero i muri e la loro capacità di delimitare le proprietà e chiudersi all'esterno. Gli usi locali furono giudicati selvaggi, la convivenza di più famiglie una scandalosa promiscuità, le case tipiche, le karo batak, vennero descritte come luoghi bui e inospitali. Gli olandesi sovrapposero il proprio stile di vita a quello degli indigeni, ignorando totalmente le forme di vita locali che avevano generato quegli usi. Lo stesso è avvenuto in tutti i mondi raggiunti dalla modernizzazione occidentale, dall'Africa alla Cina. I costumi del luogo sono sempre primitivi, le popolazioni autoctone vanno rieducate. Tra le armi utilizzate dall'imperialismo coloniale la meno discussa è sicuramente l'architettura, ma è attraverso l'imposizione urbanistica che si nega la legittimità indigena, si ignorano usi millenari, si cancellano culture. Per secoli, a volte seguendo un impulso messianico, i colonizzatori hanno edificato e stravolto, demolito e progettato secondo canoni validi per l'Occidente. Decenni dopo quello che rimane è un appiattimento dei modi di abitare, ormai snaturati, piegati alle volontà coloniali prima, alle speculazioni delle compagnie di real estate e del cemento armato oggi. L'individuo e il suo rapporto con il mondo sono subordinati all'architettura. Lo spazio domestico è svuotato delle sue funzioni vitali.Dopo il successo di Contro l'architettura, Franco La Cecla ci invita a sottrarre l'abitare alla tirannia di architetti e urbanisti, a recuperare i gesti della domesticità, a difendere il nostro diritto di modellare gli spazi in cui viviamo.Franco La Cecla, antropologo e architetto, ha insegnato in varie università italiane ed estere. Insegna Antropologia del consumo allo IULM di Milano. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Contro l'architettura (Bollati Boringhieri 2008), Contro l'urbanistica (Einaudi 2015), e più re- centemente Scambiarsi le arti. Arte e antropologia (con Anna Castelli, Bompiani 2022) e Convincere Dio. Note sul pregare (Einaudi 2024). È stato consulente del Renzo Piano Building Workshop ed è attualmente consulente dell'Istituto italiano di cultura a Delhi.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
ROMA (ITALPRESS) - In questa edizione:- Dal ministero altri 187 milioni sui posti letto - G4Greta, l'informatica è un gioco da ragazze- Mogol, master ad honorem dalla Iulmfsc/sat/col/gtr/mrv
Si intitola “Emozioni. Viaggio tra le canzoni di Battisti e Mogol”: i racconti di Giulio Rapetti Mogol e le canzoni interpretate da Gianmarco Carroccia. Li abbiamo incontrati al termine dello spettacolo milanese. In una settimana speciale per Mogol che ha ricevuto dall'Università IULM il Master ad honorem in Editoria e Produzione musicale
La vecchiaia è spesso un tabù: se ne parla poco e poco volentieri. Nella puntata di oggi vedremo la vecchiaia da un punto di vista unico e speciale, grazie a Elo Usai. L'ospite di questa puntata è Emanuele Elo Usai, content creator, scrittore e podcaster, insieme a sua Nonna Licia Fertz gestisce Buongiorno Nonna: la più grande community italiana di invecchiamento attivo. “La bambina ha 90 anni” è il suo podcast sul caregiving. Docente IED, IULM e Gambero Rosso ha pubblicato per De Agostini “Non c'è tempo per essere Tristi”. - Sono Stefania Brucini, Productivity Coach e founder di Simple Tiny Shifts®, il metodo dei piccoli e semplici cambiamenti per smettere di procrastinare.
Oggi parliamo di generazione sandwich. In molti magari non conosceranno questo termine, ma potrebbero ritrovarsi proprio in questa generazione. La generazione sandwich è composta da adulti che si trovano a dover prendersi cura contemporaneamente dei propri figli e dei genitori anziani. L'ospite di questa puntata è Emanuele Elo Usai, content creator, scrittore e podcaster, insieme a sua Nonna Licia Fertz gestisce Buongiorno Nonna: la più grande community italiana di invecchiamento attivo. “La bambina ha 90 anni” è il suo podcast sul caregiving. Docente IED, IULM e Gambero Rosso ha pubblicato per De Agostini “Non c'è tempo per essere Tristi”. - Sono Stefania Brucini, Productivity Coach e founder di Simple Tiny Shifts®, il metodo dei piccoli e semplici cambiamenti per smettere di procrastinare.
ROMA (ITALPRESS) - In questa edizione:- Iulm, il rettore Canova saluta dopo sei anni- Campus Bio-Medico e Intesa Sanpaolo insieme per la ricerca- Irfis FinSicilia incontra gli studenti dell'Ateneo di Palermo - Un nuovo master per la gestione delle imprese di ristorazionefsc/sat/col/gtr
MILANO (ITALPRESS) - Dai traguardi centrati alle difficoltà del periodo di lockdown, dalle innovazioni apportate agli ospiti illustri. Gianni Canova ha ripercorso i sei anni, dal 2018 al 2024, alla guida della Libera università di lingue e comunicazione IULM durante la presentazione del rapporto di fine mandato che si è svolto all'auditorium dell'ateneo milanese. eb/fsc/gtr
MILANO (ITALPRESS) - Dai traguardi centrati alle difficoltà del periodo di lockdown, dalle innovazioni apportate agli ospiti illustri. Gianni Canova ha ripercorso i sei anni, dal 2018 al 2024, alla guida della Libera università di lingue e comunicazione IULM durante la presentazione del rapporto di fine mandato che si è svolto all'auditorium dell'ateneo milanese. eb/fsc/gtr
Il ministro Giorgetti ha annunciato la revisione delle rendite catastali per chi ha usufruito del bonus del 110%. La misura è richiesta da tempo dalla commissione europea ed in realtà era già nella scorsa legge di bilancio. In molti temono che la platea degli immobili colpiti possa però essere più grande.Ne parliamo con Giorgio Mulè (nella foto), vicepresidente della Camera dei deputati/deputato di Forza Italia ed Emanuele Felice, economista e storico, ordinario alla IULM.
Warren Buffett coglie tutti di sorpresa e dimezza la sua posizione in Apple e dopo la settimana al cardiopalma successiva al Black Monday del 05/08 parliamo di Arte e di come il collezionismo possa essere una forme di investimento con Alessia Zorloni, Prof. di Teorie del Mercato dell'arte allo IULM. (disclaimer: episodio registrato il 4 agosto 2024) A. Zorloni, Il mercato dell'arte =============================================== Naviga in totale sicurezza con NordVPN con il codice sconto THEBULL. Investi con Scalable in ETF e Azioni a costi imbattibili. L'Assicurazione sulla Vita semplice e conveniente: Turtleneck. Migliaia di audiolibri riassunti in 15 minuti con 4Books, 7 giorni di prova gratuita e 30% di sconto. Ottieni le migliori tariffe per Luce, Gas, Internet e Cellulare con Switcho. I link sono sponsorizzati e l'Autore potrebbe percepire una commissione. =============================================== ATTENZIONE: nessun contenuto di questo podcast deve essere inteso come una raccomandazione di investimento. La citazione di determinati ETF è a mero scopo esemplificativo e non deve essere intesa in alcun modo come una sollecitazione all'acquisto di specifici prodotti finanziari. L'autore non è un consulente finanziario e non intende presentarsi come tale. Investire comporta dei rischi. Affidatevi sempre a dei professionisti e/o assicuratevi sempre di aver compreso pienamente il funzionamento, le implicazioni e i rischi di ciascun prodotto finanziario prima di investirvi del denaro. L'autore non è inoltre collegato ad alcuna società emittente di prodotti di investimento. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Al via il 75esimo vertice NATO, tra sostegno all'Ucraina e preoccupazioni su Biden. Ne parliamo con Riccardo Alcaro, responsabile del programma “Attori globali” dell’Istituto Affari Internazionali. Taxi: oggi incontro governo-sindacati, ipotesi minimo 9 euro a Roma. Sentiamo Andrea Giuricin, docente di economia dei trasporti all’Università Bicocca. Fino a 13mila euro per accaparrarsi un biglietto per Taylor Swift, in concerto a Milano sabato e domenica: il Codacons sporge un esposto. È l’occasione per riflettere sul fenomeno del secondary ticketing: lo facciamo con Gianni Sibilla, giornalista musicale di Rockol, direttore del Master in Comunicazione musicale dell'Università Cattolica di Milano, docente di Elementi di musica e discografia e Forme e linguaggi della comunicazione musicale all'Università IULM, autore di “L'industria della canzone” (Laterza).
ROMA (ITALPRESS) - In questa edizione: - Atalanta da sogno, la Roma sfiora l'impresa- Nadal infinito, bene i nostri azzurri a Roma- Imola, la Ferrari si prepara per il GP di casa- La Barba al Palo - Percassi moderno Boniperti- La passione per il calcio, a lezione con Zanetti allo Iulm di Milanomc/gtr
MILANO (ITALPRESS) - La sua dedizione, il suo impegno e la sua sportività lo hanno reso un esempio per tutti gli appassionati di calcio. Allo Iulm di Milano Javier Zanetti, vicepresidente dell'Inter, è stato protagonista di una lezione del corso di Comunicazione Sportiva. Nato in Argentina, Zanetti ha trascorso la maggior parte della sua carriera calcistica con l'Inter, diventandone un'icona e un simbolo di leadership e determinazione.eb/mgg/gsl
Considerato uno dei massimi artisti contemporanei, Anselm Kiefer è riuscito a trasformare gli studi in cui realizza i suoi lavori in opere d'arte in divenire. Ad esempio la sua casa studio di Barjac, in Occitania, è diventata col tempo una vera e propria città composta da oltre 70 installazioni collegate tra loro attraverso una complessa rete di tunnel. Per Kiefer un'opera d'arte non è mai completa: spesso lui stesso sceglie di modificarla, distruggerla o inumarla per poi dissotterrarla. Trasformando sé stesso in una sorta di archeologo della contemporaneità, è come se cercasse sempre di marcare una distanza dal presente – commenta Vincenzo Trione, professore ordinario di Arte e media e di Storia dell'arte contemporanea presso lo IULM di Milano, autore del libro “Prologo celeste. Nell'atelier di Anselm Kiefer” (Einaudi, 376 p., € 36,00) ().RECENSIONI“Anselm Kiefer. Angeli caduti” (Marsilio Arte, 192 p., € 83,00) - catalogo della mostra, aperta fino al 21 luglio al Palazzo Strozzi di Firenze“Armi improprie. Lo stato della critica d'arte in Italia” a cura di Vincenzo Trione (Johan & Levi, 384 p., € 25,00)“Le poetiche di Joyce” di Umberto Eco (La Nave di Teseo, 180 p., € 15,00)“La vita dell'altro. Svevo, Joyce: un'amicizia geniale“ di Enrico Terrinoni (Bompiani, 256 p., € 20,00)“La lettura felice. Conversazioni con Marcel Proust sull'arte di leggere” di Guido Vitiello (Il Saggiatore, 192 p., € 20,00)“Un'estate a Long Island: la stagione di amore e ardimento che portò Saint Exupéry a scrivere Il piccolo principe" di Alain Vircondelet (Gremese, 220 p., € 18,00)IL CONFETTINO“La notte dei biplani” di Davide Morosinotto (Il Castoro, 344 p., € 15,50)
Vincenzo Trione è l'autore di “Prologo celeste. Nell'atelier di Anselm Kiefer” pubblicato da Einaudi Editore. Vincenzo Trione è professore ordinario di Arte e media e di Storia dell'arte contemporanea presso l'Università IULM di Milano. Direttore dell'Enciclopedia Treccani dell'Arte contemporanea, collabora al Corriere della Sera. Tra i massimi artisti contemporanei, Anselm Kiefer è riuscito a fare qualcosa che, per grandiosità e ambizione, ha pochi paragoni: dando voce a una profonda vocazione epica, ha trasformato i suoi studi, gli spazi in cui materialmente crea quadri e sculture, in opere d'arte interminabili. Vincenzo Trione visita questi luoghi misteriosi e inaccessibili come un pellegrino incantato e accompagna il lettore in un privilegiato itinerario nella mente-atelier dell'artista. www.utopiaimpresa.it
ROMA (ITALPRESS) - In questa edizione:- Residenze universitarie, bando da 1,2 miliardi- IULM, master ad Honorem in Arti del Racconto a Bruno Bozzetto- Anvur, al via la selezione dei componenti del nuovo Consiglio direttivofsc/abr/mrv
Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/supportGian Piero Jacobelli"Arlecchino"passator scorteseLuca Sossella Editorewww.lucasossellaeditore.itErede trasgressivo delle più enigmatiche e sfuggenti divinità greche, da Ermes a Dioniso, Arlecchino entra in scena nella cultura medioevale come un terribile diavolo, che assume connotati comici nell'Inferno dantesco, per poi approdare sui palcoscenici europei della Commedia dell'Arte.Ragionare su Arlecchino significa mettere a fuoco, con gli strumenti offerti dalla storia dei modi di pensare e delle pratiche di vita, un segno metamorfico, come quello di una maschera che riesce ad attraversare l'immaginario simbolico, restando sempre lo stesso.Arlecchino, “servo e padrone”, si trasforma e si moltiplica con la rivoluzione industriale, sino a diventare nel Novecento un protagonista della cultura postmoderna, nelle ‘belle arti', ma anche nella riflessione letteraria e filosofica, con inedite declinazioni tanto apocalittiche quanto messianiche.Prendendo spunto da un racconto ottocentesco, questa ricognizione storico-culturale su una ‘maschera in maschera' come Arlecchino costituisce un ulteriore esercizio di un metodo di ricerca già sperimentato da Gian Piero Jacobelli, filosofo e antropologo, per altre “forme nel tempo”.Gian Piero Jacobelli ha insegnato Filosofia della comunicazione, Sociologia dei processi culturali, Studi sul pubblico, Semiotica della moda, della marca e del turismo e Storia delle religioni presso gli atenei Sapienza Università di Roma, Università degli Studi Roma Tre, Luiss e IULM. Tra le sue pubblicazioni: Scomunicare (2003); Le mosse del cavallo (2008); Babele o della traduzione (2010); La corna (2010); Il posto improprio (2011); Adorno & Benjamin (2015); Al fuoco! (2020); I passaggi di Ernesto de Martino (2021); Contro il futuro (2022). Giornalista professionista, dal 1988 dirige “MIT Technology Review Italia”. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it
Paola Borrione è Head of Research di Fondazione Santagata per l'Economia della Cultura. Master in e-business (Politecnico di Torino) e PhD in Cultural Studies (Università di Siena), professore a contratto presso l'Università di Torino e IULM. Esperta in analisi economica della produzione culturale, innovazione e nuove tecnologie, è valutatrice per diversi programmi europei (dal 2018 H2020 SME Expert Evaluator presso l'European Innovation Council European Commission, Esperto valutatore degli Itinerari Culturali del Consiglio d'Europa, Valutatore del Programma Horizon) e autrice di studi e ricerche sull'Economia della Cultura. Ha esperienza come ricercatrice nei campi dell'economia culturale e nell'individuazione di politiche culturali per favorire lo sviluppo regionale e nel settore dell'economia dell'educazione, quale responsabile fino al 2012 dell'Indagine OCSE-PISA sul Piemonte.Siti, app, libri e link utiliFondazione Santagata Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Torino Master in e-business e PhD in Cultural Studies I libri da scegliere Julie's BicycleAgenzia Cult - Letture lenteLa formazione in Economia della Cultura Un formatore della decarbonizzazione della cultura è una persona che si occupa di promuovere la consapevolezza e l'azione sull'impatto delle attività umane sul clima. Il suo lavoro consiste nel fornire informazioni e strumenti per aiutare le persone a ridurre le loro emissioni di carbonio e a vivere in modo più sostenibile. I formatori della decarbonizzazione della cultura possono lavorare in diversi contesti, tra cui: enti pubblici, come le amministrazioni locali o le agenzie governative. Oppure in organizzazioni non profit, come le associazioni ambientaliste o le imprese sociali. Aziende private, che vogliono ridurre il loro impatto ambientale. Il lavoro di un formatore della decarbonizzazione della cultura può essere suddiviso in tre fasi principali e quindi diverse giornate di attività. Ricerca e analisi: Il formatore deve prima comprendere l'impatto delle attività umane sul clima. Per fare questo, deve raccogliere dati e informazioni da diverse fonti, tra cui: report scientifici Studi di settore Dati statistici. Comunicazione e sensibilizzazione: Una volta che ha compreso l'impatto delle attività umane sul clima, il formatore deve comunicare queste informazioni alle persone. Per fare questo, può utilizzare diversi strumenti, tra cui: presentazioni Workshop Seminari Articoli Social media. Azione e cambiamento: L'obiettivo finale del lavoro di un formatore della decarbonizzazione della cultura è promuovere l'azione e il cambiamento. Per fare questo, deve fornire alle persone strumenti e risorse per ridurre le loro emissioni di carbonio. Ecco alcuni esempi di attività Organizzare corsi di formazione e seminari sulla decarbonizzazione della cultura: Creare materiali informativi, come brochure e opuscoli, sulla decarbonizzazione della cultura. Sostenere campagne di sensibilizzazione sull'impatto delle attività umane sul clima. Collaborare con aziende e organizzazioni per ridurre il loro impatto ambientale.
Paola Borrione è Head of Research di Fondazione Santagata per l'Economia della Cultura. Master in e-business (Politecnico di Torino) e PhD in Cultural Studies (Università di Siena), professore a contratto presso l'Università di Torino e IULM. Esperta in analisi economica della produzione culturale, innovazione e nuove tecnologie, è valutatrice per diversi programmi europei (dal 2018 H2020 SME Expert Evaluator presso l'European Innovation Council European Commission, Esperto valutatore degli Itinerari Culturali del Consiglio d'Europa, Valutatore del Programma Horizon) e autrice di studi e ricerche sull'Economia della Cultura. Ha esperienza come ricercatrice nei campi dell'economia culturale e nell'individuazione di politiche culturali per favorire lo sviluppo regionale e nel settore dell'economia dell'educazione, quale responsabile fino al 2012 dell'Indagine OCSE-PISA sul Piemonte.Siti, app, libri e link utiliFondazione Santagata Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Torino Master in e-business e PhD in Cultural Studies I libri da scegliere Julie's BicycleAgenzia Cult - Letture lenteLa formazione in Economia della Cultura Un formatore della decarbonizzazione della cultura è una persona che si occupa di promuovere la consapevolezza e l'azione sull'impatto delle attività umane sul clima. Il suo lavoro consiste nel fornire informazioni e strumenti per aiutare le persone a ridurre le loro emissioni di carbonio e a vivere in modo più sostenibile. I formatori della decarbonizzazione della cultura possono lavorare in diversi contesti, tra cui: enti pubblici, come le amministrazioni locali o le agenzie governative. Oppure in organizzazioni non profit, come le associazioni ambientaliste o le imprese sociali. Aziende private, che vogliono ridurre il loro impatto ambientale. Il lavoro di un formatore della decarbonizzazione della cultura può essere suddiviso in tre fasi principali e quindi diverse giornate di attività. Ricerca e analisi: Il formatore deve prima comprendere l'impatto delle attività umane sul clima. Per fare questo, deve raccogliere dati e informazioni da diverse fonti, tra cui: report scientifici Studi di settore Dati statistici. Comunicazione e sensibilizzazione: Una volta che ha compreso l'impatto delle attività umane sul clima, il formatore deve comunicare queste informazioni alle persone. Per fare questo, può utilizzare diversi strumenti, tra cui: presentazioni Workshop Seminari Articoli Social media. Azione e cambiamento: L'obiettivo finale del lavoro di un formatore della decarbonizzazione della cultura è promuovere l'azione e il cambiamento. Per fare questo, deve fornire alle persone strumenti e risorse per ridurre le loro emissioni di carbonio. Ecco alcuni esempi di attività Organizzare corsi di formazione e seminari sulla decarbonizzazione della cultura: Creare materiali informativi, come brochure e opuscoli, sulla decarbonizzazione della cultura. Sostenere campagne di sensibilizzazione sull'impatto delle attività umane sul clima. Collaborare con aziende e organizzazioni per ridurre il loro impatto ambientale.
Ieri 27 novembre all'Università IULM a Milano è stata presentata la prima edizione del nuovo Master in Restaurant Business Management, frutto della partnership tra l'Ateneo e Identità Golose, prestigioso punto di riferimento per la cucina internazionale, in collaborazione con TheFork. Il Master Executive, della durata di 3 mesi, partirà il 5 febbraio e si rivolge ai giovani aspiranti manager della ristorazione oltre che agli imprenditori del mondo della ristorazione che desiderano apprendere strumenti, idee e competenze da immettere all'interno di nuove imprese o format già esistenti.
Ospite di questa puntata è Gianni Canova, critico cinematografico, rettore della IULM, e appassionato di rock. Playlist:The Band - "The Weight"U2 - "Until The End Of The World"Mike Oldfield - "Tubular Bells (From The Exorcist)"
nel giorno della partenza per l'asta della nuova tessera 001 di Radio Popolare, i nostri Alessandro e Disma volano a Marsiglia per un meritato riposo, dopo essersi impegnati sia nei campi per coltivare il prezzemolo, sia nelle università con le loro indagini sul caro affitti agli studenti della IULM
Nadia Carta shares her journey of leaving her small island home in Sardinia, Italy and breaking free from the limitations imposed by her religion on this episode of The Life Shift Podcast. The conversation explores themes of self-discovery, manifesting-dreams, and embracing intuition.Takeaways:Leaving Restrictive Environments: Nadia's story highlights the courage it takes to break free from restrictive environments and pursue a life aligned with personal values and aspirations. Her journey serves as an inspiration for listeners who may be seeking their path outside of societal expectations.The Power of Manifestation: Nadia discusses the concept of manifesting dreams and the importance of envisioning a desired future. Through her personal experiences and transformation, she demonstrates the power of channeling thoughts, efforts, and energy toward goals through traditional business planning or personal intuition.Embracing Intuition and Self-Discovery: Nadia shares her journey of self-discovery and embracing her intuition, which led her to understand her true desires and make life-altering decisions. Her story encourages listeners to listen to their inner selves, trust their instincts, and explore new possibilities.Nadia Carta was born and raised in Sardinia, Italy. She escaped a restrictive religious community and pursued a Master's in Marketing, Brand Strategy, and Management from IULM in Milan. Nadia's career led her to Google, where she currently serves as the Head of Data Transformation in the US. She is also a certified member of the International Coaching Federation and actively volunteers for non-profit organizations. Passionate about leadership, Nadia co-created 99 Humans, a platform focused on humanizing leadership. In 2022, she launched Spark Your Zeal, a lifestyle platform and movement to inspire personal and professional transformation. Nadia resides in Manhattan, New York, with her life partner and two daughters.Nadia's vibrant spirit and passion inspire those around her.Links:http://www.nadiacarta.com/listhttp://www.99humans.com/Linkedin profile: https://www.linkedin.com/in/nadiacarta/Instagram: NadiaCarta in NYC (@nadiacarta)Connect with "The Life Shift" podcast:Instagram: http://www.instagram.com/thelifeshiftpodcastFacebook: http://www.facebook.com/thelifeshiftpodcastYouTube: https://bit.ly/thelifeshift_youtubeTwitter: http://www.twitter.com/thelifeshiftpodLinkedIn: https://www.linkedin.com/company/thelifeshiftpodcastWebsite: http://www.thelifeshiftpodcast.com/ Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
Storia delle Birkenstock, da sandali comodi a marchio glamour che sta per essere quotato in borsa, la ripercorriamo con Cristina Giordano. Per Mauro Ferraresi, docente di Moda e industrie creative allo IULM di Milano, il successo dei sandali è dovuto anche all'uso intelligente di una certa autoironia, anche se le Birkenstock in Italia rimangono un capo di abbigliamento divisivo. Von Francesco Marzano.
Vi riproponiamo la puntata sulla rivalità fra Adidas e Puma, di cui Cristina Giordano ci racconta l'origine, in Germania. E i testimonial sono ormai fondamentali: basti pensare che Adidas ha perso 1,2 miliardi di euro dopo la fine della collaborazione con il rapper Kayne West. Della strategia di marketing di Adidas parliamo con il giornalista economico Piero Saccò. A Mauro Ferraresi, docente di Moda allo IULM di Milano, abbiamo chiesto quali siano i fattori vincenti dei marchi di moda moderni. Von Francesco Marzano.
Le nostre abitudini plasmano noi e il mondo che ci circonda; per questo si parla dell'importanza del consumo consapevole. Ma consapevole di cosa? Vincenzo Russo, Direttore scientifico del Centro di ricerca di Neuromarketing della IULM, ci parla dei meccanismi del nostro cervello a cui si rivolge la comunicazione commerciale, per riconoscerli e anche difenderci. Per un guardaroba sostenibile che dura nel tempo Damiano Bertolotti, Community Marketing & Impact Manager Southern Europe di Patagonia, ci parla delle iniziative del brand per la riparazione e il recupero dei capi. Annamaria Pisapia, Presidente di CIWF Italia, ci illustra la "Guida al consumo consapevole" stilata dall'associazione, mentre Isabella Pratesi, Direttrice del programma di conservazione del WWF Italia, lancia un appello contro la distruzione degli habitat africani per la coltivazione e le attività estrattive che stanno alla base delle nostre abitudini di consumo. Federico Del Maschio, fisico e sviluppatore nel campo degli elettrodomestici, ci consiglia su cosa considerare quando compriamo una nuova apparecchiatura e ci dà una prospettiva sul diritto alla riparazione.
Adidas perde 1,2 miliardi di euro dopo la fine della collaborazione con il rapper Kayne West, con Cristina Giordano ripercorriamo la storia del marchio tedesco e la sua rivalità con Puma. Sulla strategia di marketing di Adidas abbiamo sentito il giornalista economico Piero Saccò. A Mauro Ferraresi, docente di Moda allo IULM di Milano, abbiamo chiesto quali siano i fattori vincenti dei marchi di moda moderni. Von Marzano Francesco.
Non siete in tanti a conoscere la storia di mia sorella Guadalupe Cardinale, vero...?
La vita che vale 3 minuti e la richiesta di non spettacolarizzare una morte.Questo traspare dal (brutto) comunicato di IULM dopo la tragedia delle ultime ore, e questo è stato attaccato dagli utenti sulla rete.Un messaggio che poteva, doveva essere scritto ponendo al centro gli studenti.Perché la comunicazione di Crisi è anche questo, e deve puntare a abbassare i toni, non all'infiammare gli animi...»»»Io sono Matteo Flora, mi occupo di #Reputazione Digitale, la insegno in Università e faccio consulenza ad Aziende, Enti e Professionisti con le mie aziende.Vengo dalla Sicurezza informatica - ma vengo in pace - e qui con “Ciao Internet” ti racconto tre volte alla settimana come la Rete ci Cambia, come capirla e usarla al meglio per migliorare la tua vita e professione, non solo digitale.Se vuoi è il momento giusto per iscriverti - FALLO SUBITO - e se hai bisogno di ancora più spunti ci sono “2 Minuti di Internet”, la newsletter settimanale, ed il Gruppo e Canale Telegram per discutere assieme, trovi i link qui sotto.Le mie Aziende » http://matteoflora.com/#aziendeCommunity Telegram » https://mgpf.it/tgNewsletter e Corso Gratis » https://mgpf.it/nlFacebook » https://mgpf.it/fbPodcast » https://mgpf.it/pcPer contatti commerciali: sales@matteoflora.comQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/2130193/advertisement
Welcome to Episode 1118 in which Marc Millon interviews Nicola Prudente, aka “Tinto” of the show “Camper” on RaiUno, in this installment of Wine, Food & Travel with Marc Millon on the Italian Wine Podcast. More about today's guest: Nicola Prudente, known under the pseudonym Tinto, was born on 12 September 1976 in Mesagne, in the province of Brindisi. He moved to Tuscany and attended schools in Pistoia and enrolled in Communication Sciences at the IULM in Milan. In 2003 he was the host of Decanter (Rai Radio 2), together with Federico Quaranta, with whom he then begins to produce television services for Linea Verde . The public knows him above all for having been on the permanent cast of La prova del cuoco until 2018. After multiple television experiences, Tinto became a host on Rai 1 with Roberta Morise, heading up the “Camper” show. Nicola Prudente has participated in several programs such as: Green line horizons Fridge Not pizza and figs Intercom Rai 2 In 2021 Tinto alias Nicola Prudente published his first book entitled The Neck of the Bottle: Stories of Life. To learn more visit: Instagram: : @ tinto1976 Camper Website: https://www.chiecosa.it/camper-rai-uno-2022/ More about the host Marc Millon: Marc Millon, VIA Italian Wine Ambassador 2021, has been travelling, eating, drinking, learning and writing about wine, food and travel for nearly 40 years. Born in Mexico, with a mother from Hawaii via Korea and an anthropologist father from New York via Paris, he was weaned on exotic and delicious foods. Marc and his photographer wife Kim are the authors of 14 books including a pioneering series of illustrated wine-food-travel books: The Wine Roads of Europe, The Wine Roads of France, The Wine Roads of Italy (Premio Barbi Colombini), and The Wine Roads of Spain. Other titles include The Wine and Food of Europe, The Food Lovers' Companion Italy, The Food Lovers' Companion France, Wine, a global history. Marc regularly lectures and hosts gastronomic cultural tours to Italy and France with Martin Randall Travel, the UK's leading cultural travel specialist. He is soon to begin a regular series on Italian Wine Podcast, ‘Wine, food and travel with Marc Millon'. When not on the road Marc lives on the River Exe in Devon, England To learn more visit: quaypress.uk/ marcmillon.co.uk vino.co.uk quaypress.com LinkedIn: linkedin.com/in/marc-millon-50868624 Twitter: @Marc_Millon Let's keep in touch! Follow us on our social media channels: Instagram @italianwinepodcast Facebook @ItalianWinePodcast Twitter @itawinepodcast Tiktok @MammaJumboShrimp LinkedIn @ItalianWinePodcast If you feel like helping us, donate here www.italianwinepodcast.com/donate-to-show/ Until next time, Cin Cin!
FantascientifiCast 710. Speciale dedicato alla presentazione di Sognielettrici - Festival dell'immaginario fantastico e di fantascienza. Con Elisabetta Di Minico, Sara Sagrati e Stefano Locati. Per l'immagine di copertina: © 2022 Sognielettrici, IULM, Sumiti Collina, Francesco Antonelli, Aventi diritto. All rights reserved.Support this podcast at — https://redcircle.com/fantascienticast/donationsAdvertising Inquiries: https://redcircle.com/brandsPrivacy & Opt-Out: https://redcircle.com/privacy
Franco La Cecla"Torino Spiritualità"https://torinospiritualita.org/Torino SpiritualitàSabato 1° ottobre 2022, ore 15:00Museo Nazionale del Risorgimento"Sentimenti manifesti: di rossori, brividi e sudori"con Franco la Cecla, antropologoSuccede talvolta che l'epidermide ci tradisca, diventando d'improvviso il luogo dove si manifesta qualcosa che avremmo preferito arginare: imbarazzati rossori, sudori inopportuni, brividi incontrollati… il mondo interiore che oltrepassa il confine stabilito e si rovescia fuori, rendendoci d'un tratto scomodi a noi stessi. E quando questo accade, sperimentiamo sulla nostra pelle (d'oca) che non esiste cosa più umana che arrossire. Ingresso € 3Acquista su vivaticket o al Circolo dei lettori: info biglietteria https://torinospiritualita.org/info-e-biglietteria/per info 331 4052153 | 011 8904401Franco La Cecla, antropologo, ha insegnato in varie università italiane e straniere. Oggi insegna Visual Anthropology alla NABA di Milano e Arte e Antropologia allo IULM di Milano. Tra i suoi libri ricordiamo Contro l'architettura (Bollati e Boringhieri, 2010), Contro l'urbanistica (Einaudi, 2015), Africa loro (Milieu, 2019), Essere amici (Einaudi, 2019), Perdersi (Meltemi, 2021), Tradire i sentimenti. Rossori, lacrime, imbarazzi (Einaudi, 2022). La sua raccolta di poesie La terra negli occhi (Interno Poesia, 2020) ha ricevuto la menzione speciale al Premio Camaiore 2020. È autore del documentario In altro mare (2009) che ha vinto il premio Coast Culture del San Francisco Ocean Film Festival.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Federico Mioni Direttore di Federmanager Academy, la management school di Federmanager, da anni si occupa di formazione manageriale. Laureatosi in Giurisprudenza e in Scienze politiche, e con un Dottorato di ricerca a Pisa, ha insegnato come docente a contratto presso le Università di Macerata e Parma, con varie pubblicazioni. Nel '90 ha vinto il Premio Roberto Ruffilli per giovani studiosi e il primo premio del Centro di Studi Americani di Roma ('92 e '95), con esperienze di ricerca presso le Università della Virginia e di Princeton e presso la Library of Congress di Washington. Dal 2001 al 2004 è stato Responsabile della Formazione permanente dell'Università Cattolica di Milano, Coordinatore nazionale dei Centri di cultura per lo sviluppo e Coordinatore amministrativo del Cepad, e responsabile organizzativo di 4 corsi di laurea erogati via satellite o in banda larga. Fino al 2011 è stato il Direttore del CIS, la Scuola per la Gestione d'Impresa di Industriali Reggio Emilia. È stato membro dal 2012 al 2015 del CdA di IFEL e fa parte del Board di Centrimark, il Centro di ricerche di Marketing presso l'Università Cattolica. Ora è Direttore di Federmanager Academy, la Management School di Federmanager. È docente presso i Master dello IULM di Milano e dell'Università Cattolica, e ha curato l'edizione italiana di Democrazia in declino. Capire gli USA per capire l'Italia, di Philip Kotler (Il Mulino, 2017). Il suo ultimo libro è Il lavoro di qualità. Come prepararsi alla sfida dell'occupazione, 2018, edito da Guerini Next. Confindustria Energia e Federmanager hanno lanciato questo ciclo di sei seminari, tra ottobre e dicembre 2022, per manager iscritti a Federmanager, in cui saranno trattati temi come la Just Transition per riflettere su opportunità e costi dei processi di decarbonizzazione. Ogni incontro si concluderà con un momento di condivisione, denominato "world cafè decarbonizzato", con esperti dell'energia e i manager provenienti da diversi settori, dal mondo produttivo a quello accademico, dalla ricerca e sviluppo all'associazionismo civile. Siti app, libri e link utili: Sito Federmanager Academy Linkedin Federmanager Academy Facebook Federmanager Academy Progetto di certificazione BeManager Il Manager della sostenibilità energetica È il professionista che assicura la definizione, la gestione e la misurazione di politiche di Impresa volte al perseguimento di obiettivi di Sostenibilità, favorendo la crescita economica e finanziaria e lo sviluppo durevole dell'Azienda orientando le scelte aziendali verso le tematiche ESG (Environmental, Social, Governance), e sviluppando iniziative volte alla valorizzazione del business secondo criteri sostenibili, circolari e responsabili di innovazione e comunicazione che coinvolgano stakeholder, realtà territoriali e istituzioni.
Tutte le novità annunciate da Amazon Prime Video con Sebastiano Pucciarelli, volto di Tv Talk e autore di Nessun Dorma su Rai 3. Le serie da recuperare in estate con Daniela Cardini, docente di Linguaggi della TV all'Università IULM. Disponibile su Arté il documentario "Italo Disco. Il Suono Scintillante degli Anni 80" di Alessandro Melazzini. In libreria "Ma che belle parole! Luciano Rispoli. Il fascino discreto della radio e della TV" (Vallecchi Firenze) di Mariano Sabatini.
Anna Castelli, Franco La Cecla"Scambiarsi le arti"Arte & AntropologiaPrefazione di Michael TaussigBompianihttps://www.bompiani.it/Negli ultimi decenni l'incontro tra arte e antropologia è diventato sempre più intenso e i due campi si sono ritrovati a condividere metodi e pratiche. L'antropologia ha interrogato l'arte rispetto alle forze creative presenti in culture diverse dalla nostra e l'arte è rimasta impigliata nel metodo di ricerca, spesso si è trasformata nella ricerca stessa come forma d'arte. Questo incontro, lontano dall'essere solo una curiosità reciproca, ha contribuito a rivoluzionare pratiche che sembravano scontate: il museo anzitutto – messo in discussione radicalmente come un'eccezione occidentale – le collezioni, le classificazioni, il ruolo del pubblico. Una storica dell'arte e un antropologo ci raccontano questo sconvolgimento come una storia ricca di personaggi – artisti diventati antropologi e antropologi che si sono fatti artisti – oggetti, aneddoti, biografie, testi, dando vita a un saggio corale dove arte e antropologia scoprono di essere mosse dalla stessa urgenza.Anna Castelli, storica dell'arte, insegna Arte e Antropologia allo IULM di Milano. Svolge attività di ricerca sulle convergenze tra antropologia culturale e pratiche artistiche contemporanee. Ha ricevuto la borsa di studio della Fondazione Ada Ceschin e Rosanna Pilone di Zurigo, collabora con il MUSEC di Lugano. Ha coordinato workshop e residenze per artisti contemporanei. Ha curato e tradotto In India di Gary Snyder (Milieu, 2019) e Risonanze, al di là delle parole di Unni Wikan (Milieu, 2022). Con Franco La Cecla è autrice della voce Arte e Antropologia dell'Enciclopedia Treccani.Franco La Cecla, antropologo, ha insegnato in varie università italiane e straniere. Oggi insegna Visual Anthropology alla NABA di Milano e Arte e Antropologia allo IULM di Milano. Tra i suoi libri ricordiamo Contro l'architettura (Bollati e Boringhieri, 2010), Contro l'urbanistica (Einaudi, 2015), Africa loro (Milieu, 2019), Essere amici (Einaudi, 2019), Perdersi (Meltemi, 2021), Tradire i sentimenti. Rossori, lacrime, imbarazzi (Einaudi, 2022). La sua raccolta di poesie La terra negli occhi (Interno Poesia, 2020) ha ricevuto la menzione speciale al Premio Camaiore 2020. È autore del documentario In altro mare (2009) che ha vinto il premio Coast Culture del San Francisco Ocean Film Festival.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Laureato in Comunicazione, media e pubblicità con lode in IULM a Milano. Ha frequentato master...
In questo audio il prezioso incontro con Marco Enrico Giacomelli giornalista e Vanessa Ferrari campionessa ginnastica artisticaIntervista a cura di Mariantonietta Firmani, in Contemporaneamente il podcast pensato per Artribune.In Contemporaneamente podcast trovate incontri tematici con autorevoli interpreti del contemporaneo tra arte e scienza, letteratura, storia, filosofia, architettura, cinema e molto altro. Per approfondire questioni auliche ma anche cogenti e futuribili. Dialoghi straniati per accedere a nuove letture e possibili consapevolezze dei meccanismi correnti: tra locale e globale, tra individuo e società, tra pensiero maschile e pensiero femminile, per costruire una visione ampia, profonda ed oggettiva della realtà. Marco Enrico Giacomelli e Vanessa Ferrari ci raccontano di empatia e determinazione tra giornalismo e atletica. Il giornalista dovrebbe essere mediatore tra fatti e cittadini, e la filosofia è struttura di pensiero con cui leggere il mondo presente. La passione per la ginnastica artistica nasce come gioco d'infanzia diventa impegno e sacrificio quando si è disposti a tutto per raggiungere i propri obiettivi. Se la cultura è costruttiva quando rompe gli schemi includendo molteplici punti di vista, lo sport è maestro nel governare cause ed effetti della vita. L'empatia è forse lo strumento più strategico per l'essere umano. Poi è fondamentale pretendere il massimo da se stessi, anche rischiando la sconfitta, piuttosto che vivere del rimpianto di non aver tentato. E poi parliamo di allenamento costante, linguaggio, alimentazione e molto altro. ASCOLTA L'INTERVISTA!BREVI NOTE BIOGRAFICHE DEGLI AUTORIMarco Enrico Giacomelli 1976 è giornalista e dottore di ricerca in Estetica, ha studiato filosofia alle Università di Torino, Paris8 e Bologna. Ha collaborato all'"Abécédaire de Michel Foucault" (Mons-Paris 2004) e all'"Abécédaire de Jacques Derrida" (Mons-Paris 2007). Insegna Critical Writing alla NABA di Milano. Cofondatore dell'e-journal ReF Recensioni Filosofiche, è vicedirettore editoriale di Artribune e direttore responsabile di Artribune Magazine. Oltre all'intensa attività giornalistica, con oltre 900 articoli pubblicati, Redige (insieme a Massimiliano Tonelli) la sezione dedicata all'arte contemporanea del rapporto annuale "Io sono cultura" prodotto dalla Fondazione Symbola. Curatore di "Achille Compagnoni. Oltre il K2", 2014, pubblicazione e mostra presso il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano. Nel 2018 ha curato la X edizione della Via del Sale in dieci paesi dell'Alta Langa e della Val Bormida. Ha tradotto e pubblicato testi di Augé, Bourriaud, Deleuze, Groys e Revel. Conduce seminari e lezioni in numerose istituzioni e università, fra le quali la Cattolica, lo IULM, l'Università Milano-Bicocca e l'Accademia di Brera di Milano, la Libera Università di Bolzano, l'Alma Mater di Bologna, la LUISS di Roma, lo IUAV e Ca' Foscari di Venezia, l'Accademia Albertina di Torino.Vanessa Ferrari 1990 con oltre 70 medaglie conquistate, in tutte le competizioni di valore, è la ginnasta italiana più vincente della storia. Sostenuta della mamma ex ginnasta bulgara, a sei anni inizia la passione sportiva con dedizione. È unica italiana Campionessa del mondo 2006, campionessa europea nel 2007, e vicecampionessa alle Olimpiadi Tokyo 2020. Nel 2007, è insignita dell'onorificenza di cavaliere al merito della Repubblica.Nel 2002 iniziano le vittorie: Campionato nazionale Categoria Allieve, nel 2003 Categoria Juniores, Campionati Assoluti, e il primo scudetto con la Brixia. A 15 anni, ai Giochi del Mediterraneo di Almería, in Spagna, vince una medaglia per ogni gara! 5 ori ed un argento, venne definita “la cannibale di Orzinuovi”. Alle Olimpiadi Londra 2012, Ferrari è stata la prima ginnasta ad eseguire un enjambé cambio ad anello con 360° di rotazione al corpo libero, dando quindi il suo nome a questo elemento. Dal 2009 gareggia per il gruppo sportivo dell'Esercito Italiano, con il grado di Caporal maggiore scelto. Detiene 22 titoli ai Campionati Assoluti Nazionali, e 11 scudetti con la squadra Brixia nel Campionato Serie A1. La straordinaria carriera, è costellata di problemi fisici, operazioni e riabilitazioni, che non le impediscono di recuperar ogni volta con incredibile determinazione. Alle Olimpiadi Tokio 2020 una storica medaglia d'argento al corpo libero.
Vincenzo Trione è l'autore del libro “Artivismo. Arte, politica, impegno” pubblicato da Einaudi. Vincenzo Trione è professore ordinario di Arte e media e di Storia dell'arte contemporanea presso l'Università IULM di Milano, dove è preside della Facoltà di Arti e turismo. È Presidente della Scuola dei beni e delle attività culturali e Direttore dell'Enciclopedia Treccani dell'Arte Contemporanea. In questo libro Vincenzo Trione ci presenta e descrive una nuova forma di arte politica: l'artivismo. Ne sono protagonisti gli artivisti, artisti - intellettuali che realizzano opere che raccontano dei mali del mondo. Si confrontano con temi quali le guerre, la povertà, le migrazioni, l'ambiente, si tuffano nella cronaca e colgono i lati più oscuri del nostro presente. Artisti come Ai Weiwei, Banksy e Steyerl che si impegnano in atti concreti, coraggiosi, visionari per immaginare un altro presente.Seguimi qui:www.periscritto.itwww.utopiaimpresa.it
Lo scorso 16 marzo, Stroncature ha ospitato la presentazione di “Il secolo della fraternità. Una scommessa per la Cosmopolis” di Mauro Ceruti e Francesco Bellusci (Castelvecchi, 2021) nell'ambito della rubrica “Viaggi nell'innovazione” diretta da Roberto Panzarani. Titolo dell'incontro: “Abitare la complessità. La sfida della fraternità”. Con Mauro Ceruti, professore ordinario di Logica e Filosofia della Scienza Direttore della PhD School for Communication Studies Università IULM di Milano, dialogano Massimiliano Cannata, filosofo, giornalista Professionista, autore televisivo, svolge attività di consulenza nell'ambito della comunicazione d'impresa, e Roberto Panzarani.
16 febbraio 2022 - Massimo Recalcati - Freud ha evocato le paludi marittime dello Zuiderzee per definire l'Es e ha concepito il lavoro della psicoanalisi come una grande opera di bonifica: “Dove era l'Es, deve subentrare l'Io”. E' davvero così? La pratica della psicoanalisi è una pratica di bonifica e di colonizzazione dell'Es? L'Es non è invece un nome possibile per indicare l'aperto del mare impossibile da bonificare? Membro della Società Milanese di Psicoanalisi-SMP, Massimo Recalcati è fondatore di “Jonas-Centro di clinica psicoanalitica per i nuovi sintomi” e direttore Scientifico della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia IRPA di Milano. Insegna all'Università di Pavia e presso lo IULM di Milano. Dal 2003 è direttore e docente del “Corso di specializzazione sulla clinica dei nuovi sintomi” presso la sede Jonas Onlus di Milano. Attualmente è supervisore presso il Centro Gruber di Bologna per casi gravi di DCA. Collabora con le pagine culturali de La Repubblica e La Stampa. Dal 2014 dirige per Feltrinelli la Collana Eredi. Dal 2020 cura insieme a Maurizio Balsamo la direzione della rivista “Frontiere della psicoanalisi”, edita da Il Mulino. Le sue numerose pubblicazioni sono tradotte in diverse lingue.
Il 17 febbraio 2022 si è svolta in Aula Baratto a Ca' Foscari un evento di presentazione dell'Enciclopedia Treccani dell'Arte Contemporanea - la prima enciclopedia dedicata all'arte contemporanea a livello internazionale. A presentare il progetto è stato il suo direttore, il professor Vincenzo Trione, storico e critico dell'arte, e docente di arte e media dell'università IULM di Milano. In occasione di questo evento abbiamo avuto il piacere di parlare con il prof. Trione di questo immenso progetto editoriale, da cui abbiamo preso spunto per alcune riflessioni sull'arte contemporanea in generale. Buon ascolto!