Podcasts about giunge

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Latest podcast episodes about giunge

Corpo, Mente e Spirito
Meditazione "Il Guaritore interiore". Da dove giunge la guarigione.

Corpo, Mente e Spirito

Play Episode Listen Later Dec 7, 2024 18:22


Buongiorno, come mio omaggio per questo periodo dell'anno condivido questa nuova meditazione dato che so che apprezzate molto questi viaggi interiori.Ho registrato questa traccia per l'uscita de "Lo sguardo dell'anima" Amrita EdizioniVi è una prima parte introduttiva dove faccio varie considerazioni su tecniche e approcci al benessere per creare anche un filo conduttore tra i vari libri che ho pubblicato e le materie di cui mi occupo e di cui parlo nel canale. Nella seconda parte c'è la meditazione dove vi guiderò in uno stato di espansione di coscienza per poter contattare lo stato migliore per ricercare la cooperazione con coloro che ci amano nel mondo degli Spiriti e che possano contribuire alla nostra ricerca delle frequenze necessarie alla nostra evoluzione sul piano fisico, emotivo, mentale e spirituale.Questa modalità di cooperazione tra i mondi per la nostra ricerca interiore è rinnovabile più volte e nel momento dell'addormentamento.Buon viaggioDiegoConsulta la scheda del libro “Lo sguardo dell'anima"https://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__sguardo-anima-diego-giaimi-libro.php?pn=6774Le materie proposte sono volte alla ricerca di benessere personale, consapevolezza e crescita spirituale e non si sostituiscono a diagnosi e terapie mediche e psicologiche.

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Arzignano a misura di ciclisti e pedoni con le nuove e attese opere a San Bortolo e Costo

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Dec 6, 2024 1:29


Giunge a compimento ad Arzignano il riordino viabilistico iniziato nel 2022 con la realizzazione della rotatoria che collega la zona industriale a San Bortolo. Sabato 7 dicembre, alle 11, verrà inaugurato il nuovo sottopasso Sp 31 Valdichiampo.

Dentro alla storia
Hitler giunge al potere

Dentro alla storia

Play Episode Listen Later Oct 6, 2024 20:52


Acquista il mio nuovo libro, “Anche Socrate qualche dubbio ce l'aveva”: https://amzn.to/3wPZfmCVediamo come Hitler conquistò il posto di cancelliere in Germania e come nel giro di pochissimo tempo passò ad avere in mano i pieni poteri.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/dentro-alla-storia--4778249/support.

Ecovicentino.it - AudioNotizie
“A taste of dance”: al via a Thiene la sesta edizione del Festival internazionale della danza

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Jun 28, 2024 1:43


Giunge alla sesta edizione "A taste of dance", il Festival internazionale della danza che dal 29 giugno al 5 luglio animerà gli spazi pubblici di Thiene. Gli eventi in cartellone andranno in scena presso l'Auditorium Fonato, il Parco di Villa Fabbris e nel centro della città.

Radiotube Social Village
Radiotube Social Village del 8 giugno 2024

Radiotube Social Village

Play Episode Listen Later Jun 8, 2024


In libreria per Giunti “Granita e baguette. Una notte d’amore a Parigi al sapore di Sicilia” di Catena Fiorello Galeano. Giunge al termine la rassegna di “70x70” su RaiPlay, ma ricomincia Techetecheté. Sentiamo Luca Rea, regista e autore di Techetecheté. Dal 14 giugno in tutta Italia “Il tempo dei giganti”, un evento itinerante con Gino Castaldo e Paola Turci che celebra la grande musica italiana del triennio d’oro 1979-81.Nuovo singolo per gli Statuto di Oscar Giammarinaro: “Un’estate italiana”.

Gli Audiolibri Di Alexis
Orgoglio e Pregiudizio Capitolo 57

Gli Audiolibri Di Alexis

Play Episode Listen Later May 23, 2024 11:43


Giunge una lettera da Mr Collins, dopo la visita di Lady Catherine. Che cosa riguarderà? 

Lezioni di storia con Stefano D'Ambrosio
#403 - CORSOSERALE 6.8 (1/2) - A passo allegro verso la catastrofe: come ci siamo caduti. Di nuovo.

Lezioni di storia con Stefano D'Ambrosio

Play Episode Listen Later May 21, 2024 59:18


In questa lezione partiamo dal racconto del dopoguerra tedesco, tra le ceneri del secondo impero tedesco di Guglielmo II. Le premesse sono i trattati di pace di Versailles, il conseguente mito della pugnalata alle spalle, i disordini del biennio rosso con le violenze di strada commesse dai rivoluzionari comunisti della Lega di Spartaco e i Freikorps della destra più retriva e intollerante. Seguiamo lo sprofondare della vita economica del paese nel caos nel 1923, mentre la fragile democrazia di Weimar stenta a decollare. Giunge a questo punto la svolta del Putsch di Monaco del generale Ludendorff e del semisconosciuto Adolf Hitler. Introducendo il personaggio, non possiamo esimerci dal raccontarne per sommi capi la biografia, fino a ricongiungerci con il 1923, giusto in tempo per sentir pronunciare al suo indirizzo una mite condanna, che darà al leader di un minuscolo partito l'occasione di redigere un'opera che sintetizza un'ideologia criminale: il Mein Kampf. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/stefano-dambrosio5/message

La Gioia del Vangelo
III domenica di Quaresima

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later May 9, 2024 4:19


In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c'era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: Dammi da bere!, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest'acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?». Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell'acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d'acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore - gli dice la donna -, dammi quest'acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le dice: «Va' a chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: Io non ho marito. Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l'ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l'ora - ed è questa - in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te». In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli con lei?». La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». Uscirono dalla città e andavano da lui. Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». E i discepoli si domandavano l'un l'altro: «Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?». Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Voi non dite forse: ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi semina gioisca insieme a chi miete. In questo infatti si dimostra vero il proverbio: uno semina e l'altro miete. Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica». Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo». Parola del Signore. Forma breve: Gv 4, 5-15.19b-26.39a.40-42 Dal Vangelo secondo Giovanni In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c'era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: Dammi da bere!, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest'acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?». Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell'acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d'acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore - gli dice la donna -, dammi quest'acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua. Vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l'ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l'ora - ed è questa - in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te». Molti Samaritani di quella città credettero in lui. E quando giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».

Se potevi cambiarmi il carattere, nascevo WORD
Ep. 425 - Sanremo 2024, la NOIA (total) ci fa voltare pagina

Se potevi cambiarmi il carattere, nascevo WORD

Play Episode Listen Later Feb 12, 2024 5:52


Giunge a conclusione questa edizione DA RECORD del Festival di Sanremo: il trionfo di Angelina Mango, le polemiche sul ribaltone dei risultati del televoto... e l'uscita di scena di Amadeus, alla sua ultima edizione del Festival. E ora? Ora che dobbiamo aspettarci?! Ma che ne so, parliamone...

ALTERNITALIA con GIANLUCA POLVERARI
INTERVISTA ONLYFUCKINGLABELS AD ALTERNITALIA 22-12-2023

ALTERNITALIA con GIANLUCA POLVERARI

Play Episode Listen Later Dec 22, 2023 13:47


Giunge alla sua dodicesima edizione Onlyfuckinglabels, il meeting delle etichette discografiche indipendenti che propone stand di varie label di ambito alternative, noise, post punk, elettronica, sperimentale, pop deviato. Oltre a questa esposizione di materiale musicale ci sono anche numerosi live, il tutto all’interno del Csa Sisma di Macerata in data 23 dicembre. Gli organizzatori dell’evento

Kabbalah Media | mp4 #kab_ita
Baal HaSulam. Shamati, 64. Da Lo Lishma si giunge a Lishma [2023-12-04] #lesson

Kabbalah Media | mp4 #kab_ita

Play Episode Listen Later Dec 4, 2023 63:26


Video, ita_t_rav_2023-12-04_lesson_bs-shamati-064-mitoch-she-lo-lishma_n2_p1. Lesson_part :: Daily_lesson 2

Kabbalah Media | mp3 #kab_ita
Baal HaSulam. Shamati, 64. Da Lo Lishma si giunge a Lishma [2023-12-04] #lesson

Kabbalah Media | mp3 #kab_ita

Play Episode Listen Later Dec 4, 2023 63:26


Audio, ita_t_rav_2023-12-04_lesson_bs-shamati-064-mitoch-she-lo-lishma_n2_p1. Lesson_part :: Daily_lesson 2

Sotterranei e Dragoni
Una storia che giunge al termine -S2 Ep93

Sotterranei e Dragoni

Play Episode Listen Later Nov 6, 2023 17:17


Tutto ciò che ha un inizio, ha una fine...Autore e voce: Alessandro Renzi @spaju.artEditor e voce: Matteo Manoni @matteoinmonoPatreon.com/sotterraneiedragoniInstagram: @sotterraneiedragoni

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane
7524 - Horeca. Quali sono i dolci preferiti dagli italiani per realizzare carte dolci complete e soddisfacenti

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane

Play Episode Listen Later Oct 16, 2023 5:05


Creare una carta dei dolci perfetta e che accontenti tutti non è certo una sfida semplice, ma un'analisi accurata delle preferenze regionali e stagionali può facilitare gli esercenti nell'ideare una proposta coerente con i gusti dei clienti. Giunge in aiuto l'Osservatorio Drink & Food di Tilby, punto cassa cloud del Gruppo Zucchetti, che mostra le principali tendenze di ricerca degli italiani, nonché il loro interesse nei confronti di alcuni specifici dessert della tradizione culinaria nazionale.

Italiano Semplicemente
Questa mi giunge nuova (ep. 957)

Italiano Semplicemente

Play Episode Listen Later Jul 24, 2023 7:01


dovete sapere che io sono da sempre innamorato della grammatica italiana… Questa vi giunge nuova, vero?

BASTA BUGIE - Politica
Cosa resta di Berlusconi?

BASTA BUGIE - Politica

Play Episode Listen Later Jun 20, 2023 13:44


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=2990COSA RESTA DI BERLUSCONI? di Massimo IntrovigneGli editoriali che si susseguono su diversi quotidiani nazionali hanno un punto in comune. Manifestano, oppure criticano, l'incapacità della sinistra italiana di capire il berlusconismo, e la fretta di ridurlo - come già avvenne per il fascismo - a una semplice «parentesi» nella storia d'Italia. Questo atteggiamento non è casuale. Deriva da un errore sociologico che risale a Friedrich Engels (1820-1895) e alla prima Scuola di Francoforte, attiva in Germania fra le due guerre mondiali e che cercava di mettere insieme marxismo e psicanalisi.Secondo la visione della storia di Karl Marx (1818-1883) e di Engels, il cammino storico è sì accidentato ma si muove in una direzione precisa: quella del «progresso», che culminerà nella società socialista e nel comunismo. La necessità di questo esito può essere provata scientificamente ricorrendo all'economia, che per Marx è la scienza delle scienze. Questa scienza proverebbe che i «lavoratori» - in particolare, ma non solo, gli operai - sono destinati ad acquisire sempre maggior peso sociale. E, siccome questi lavoratori sono per definizione progressisti - ancorché abbiamo bisogno del Partito Comunista per rendersene conto - ecco che la direzione progressista della storia è ineluttabile.La Scuola di Francoforte si trovò di fronte al dramma dell'ascesa del fascismo in Italia e del nazionalsocialismo in Germania. I suoi esponenti dovettero ammettere negli anni 1930 che il fascismo e il nazismo erano genuinamente popolari, e che fra i loro sostenitori non c'erano solo «ricchi» ma anche milioni di «lavoratori», il che metteva in crisi la teoria marxista. I «lavoratori», che avrebbero dovuto essere antifascisti, invece erano in buona parte fascisti.Questo problema - si resero conto i teorici di Francoforte - non era nuovo. Engels se l'era già posto a proposito di movimenti ancora più reazionari, secondo lui, della destra politica: le grandi religioni. Anche queste erano cresciute grazie al sostegno di milioni di poveri, non solo dei ricchi. Com'era stato possibile?Una prima spiegazione - che Engels usava per Muhammad (570-632), il fondatore dell'islam, ma non è che Gesù Cristo gli fosse tanto più simpatico - era che i leader religiosi fossero affetti da patologie - erano schizofrenici o epilettici - o presentassero quelle deformazioni della psiche che la scienza dell'Ottocento attribuiva ai grandi criminali: e che questa follia o depravazione li rendesse in qualche modo affascinanti. La Scuola di Francoforte applicò la stessa interpretazione ad Adolf Hitler (1889-1945) o Benito Mussolini (1883-1945), riducendoli a casi da manicomio criminale.Ma la spiegazione non convinceva. Ammettendo anche che Muhammad, o Mussolini, fossero pazzi, non si spiegava perché alcuni pazzi «perdono» e finiscono all'ospedale psichiatrico e altri «vincono» e radunano milioni di seguaci. Quando nella sua totalità la Scuola di Francoforte scappò dalla Germania nazista e si trasferì negli Stati Uniti, l'analisi si fece più sofisticata. Si sostenne che i folli criminali che hanno successo nella storia si distinguono per la loro sagacia nell'uso della propaganda. Theodor Adorno (1903-1969) e Max Horkheimer (1895-1973) diedero persino la colpa ai fumetti, che avrebbero veicolato ideologie «di destra», così sottilmente imposte dalle «destre» ai «lavoratori», incorrendo nei giustificati lazzi di Umberto Eco, uomo di sinistra ma grande estimatore dei fumetti.La sinistra italiana si è trovata di fronte allo stesso problema con Berlusconi. Finita la Prima Repubblica, la direzione della storia e del «progresso» era chiara: i «lavoratori» avevano vinto - con un piccolo aiuto dei magistrati - e la sinistra sarebbe andata al potere. Invece, nel 1994, vinse Berlusconi, con numeri che dimostravano come non avessero votato per lui solo i «ricchi». La sinistra italiana - rimasta più marxista di quelle di altri Paesi - applicò gli schemi di Engels e della Scuola di Francoforte. Cominciò a sostenere che Berlusconi era un «gangster» - nelle ultime settimane Eugenio Scalfari ha rivendicato più volte di essere stato il primo a usare questa espressione per il Cavaliere, prima ancora che entrasse in Parlamento - affetto da vere patologie psicologiche se non psichiatriche. E continuò con la seconda spiegazione: il gangster malato vinceva grazie alla sua abilità nell'uso dei mezzi di propaganda - stavolta (il progresso vale anche per i cattivi) non i fumetti ma la televisione. La sinistra ha continuato per vent'anni a spiegare il berlusconismo con queste categorie. E ha continuato a perdere.Giunge ora come un soffio di aria fresca il libro di uno storico accademico, Giovanni Orsina, «Il berlusconismo nella storia d'Italia» (Marsilio, Venezia 2013), che fa piazza pulita di queste idee davvero stantie. Orsina è molto attento a non offendere i suoi colleghi legati alla vulgata marxista, e a chiarire che neppure a lui è troppo simpatico Berlusconi - a sostenere il contrario si rischia di perdere la cattedra o peggio - ma rovescia completamente l'interpretazione corrente.Se Berlusconi sia o meno affetto da turbe psico-patologiche o sia un delinquente nato è cosa, suggerisce Orsina, che interessa abbastanza poco allo storico o al politologo - meno ancora al sociologo, aggiungo io - dal momento che la vera domanda è perché il suo messaggio abbia avuto successo. Né tutto si può spiegare con la televisione e il denaro. La potenza di fuoco mediatica della sinistra non è mai stata veramente inferiore a quella del Cavaliere. Si tratta dunque finalmente di spostarsi dal mezzo al messaggio, cercando di capire perché i contenuti di Berlusconi abbiano sedotto tanti italiani. Qui sta il centro del libro di Orsina, la cui argomentazione riposa su un'intuizione che mi sembra brillante e corretta.Per capire Berlusconi, sostiene Orsina, dobbiamo tornare al Risorgimento, quando l'Italia fu fatta contro la maggioranza degli italiani. La classe dirigente politica e culturale del Risorgimento voleva rifare gli italiani. Si riempiva la bocca con l'elogio degli italiani ideali, ma degli italiani reali aveva «ribrezzo». Di qui una robusta politica che Orsina definisce non solo pedagogica ma «ortopedica»: gli italiani andavano rieducati e rifatti, se del caso ingessandoli e intervenendo chirurgicamente. Da questo punto di vista, insiste Orsina, nonostante le evidenti differenze, il fascismo e la Prima Repubblica non furono poi tanto diversi dall'Italia del Risorgimento. Anche il fascismo - e perfino la Prima Repubblica, dal momento che i suoi leader erano cattolici liberali e progressisti che accettavano nella sostanza la narrativa risorgimentale - erano «ortopedici» e volevano rifare gli italiani, considerati intrinsecamente disordinati, lavativi, evasori fiscali, ribelli allo Stato e alle sue leggi.Rispetto a questa lunghissima storia, Berlusconi rappresentò una vera rivoluzione copernicana. Scese in campo affermando «L'Italia è il Paese che amo» e dichiarando che prima che gli italiani rispettassero le leggi occorreva sincerarsi che le leggi rispettassero gli italiani. Per la prima volta - non in assoluto, ma nell'ambito di forze politiche in grado di vincere le elezioni e andare al governo - qualcuno rovesciava l'ideologia risorgimentale: gli italiani - affermava Berlusconi - sono già fatti, vanno benissimo così o quasi, si tratta semmai di rifare l'Italia, cioè lo Stato e la politica che per decenni si sono costruiti contro il Paese reale.Miscela di populismo e di liberalismo economico, il berlusconismo - ci spiega Orsina - ebbe enorme successo proprio per questo rovesciamento. Il Cavaliere capì che in Italia c'erano milioni di elettori «di destra» che si turavano il naso e votavano DC ma in realtà non condividevano neppure il dossettismo filo-risorgimentale della classe dirigente democristiana.Tuttavia - è la seconda parte del libro di Orsina - il berlusconismo è fallito. Non perché alla fine il Cavaliere abbia dovuto soccombere ai giudici - in una loro parte di rilievo, espressione eccellente di quella mentalità «ortopedica» e anti-italiana - ma perché, sottovalutando forse quanto gli «ortopedici» avessero occupato tutti i gangli vitali e culturali della società italiana, non riuscì mai veramente a rovesciarne i metodi e i programmi.Qui, però, mi separo in parte da Orsina. La rivoluzione di Berlusconi - che ha certo avuto qualche risultato parziale positivo - è fallita non solo per le ragioni indicate dallo storico, ma - o così penso io - perché il Cavaliere non ha mai chiarito, a se stesso e a chi lo ascoltava, che cosa esattamente amasse dell'Italia. Si è limitato per lo più a dire che l'Italia com'era - quella disprezzata dagli «ortopedici» a partire dal Risorgimento - gli piaceva perché era fantasiosa, creativa, intelligente,

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane
6429 - Pastry Bit Competition al via le finali

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane

Play Episode Listen Later Jun 1, 2023 2:35


Giunge alla tanto attesa fase finale Pastry Bit Competition, la gara rivolta ai professionisti della pasticceria, promossa da Molino Dallagiovanna e dal maestro Leonardo Di Carlo, pioniere della Pasticceria Scientifica, con Gambero Rosso in qualità di media partner.Lunedì 5 giugno in CAST Alimenti a Brescia ripartirà la sfida tra i 9 pasticceri di tutta Italia che sulle nevi di Ponte di Legno hanno conquistato l'accesso alle finali. In palio il prestigioso titolo di “Dallagiovanna Pastry Ambassador 2024”, volto ufficiale del Molino per il settore pasticceria in Italia e nel mondo.

il posto delle parole
Adriano Favole "Dialoghi di Pistoia"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later May 12, 2023 25:19


Adriano Favole"Dialoghi di Pistoia"Umani e non umani. Noi siamo natura.Dal 26 al 28 maggio 2023https:dialoghidipistoia.itSi terrà da venerdì 26 a domenica 28 maggio la quattordicesima edizione dei Dialoghi di Pistoia, il festival di antropologia del contemporaneo promosso dalla Fondazione Caript e dal Comune di Pistoia, ideato e diretto da Giulia Cogoli (https://dialoghidipistoia.it). Umani e non umani. Noi siamo natura è il tema dal quale muoveranno le riflessioni di antropologi, scrittori, filosofi, artisti, linguisti, sociologi e scienziati, protagonisti degli incontri che indagheranno, ognuno da un'angolatura differente, una delle tematiche più urgenti dell'attualità: il nostro rapporto con l'ambiente e con tutti gli esseri, viventi e inorganici, che lo abitano. Qual è la nostra responsabilità verso gli altri abitanti del pianeta? Cosa ci distingue dagli altri esseri viventi? Come altre società pensano l'ambiente e la relazione con i non umani? E quali sono le battaglie e le buone pratiche per lasciare a chi verrà dopo di noi un pianeta vivibile? In seguito alla crisi climatica ed energetica, che sta travolgendo tutto il pianeta, la distinzione tra Natura e Cultura è stata messa in discussione da studiosi di varie discipline, e oggi si sta diffondendo una visione “relazionale” del mondo vivente. Non si tratta di rinnegare le prerogative dell'essere umano – come il linguaggio, il pensiero e la grande capacità di immaginare il futuro – ma di riconoscere la sua interdipendenza con gli altri esseri che popolano la Terra (viventi o inorganici). L'ambiente non è dunque un ammalato da curare, ma il prodotto di un tessuto di relazioni capaci di curarci, come l'antropologia ci insegna. «Al di là di facili slogan di greenwashing, vanno individuate le battaglie e le buone pratiche per lasciare a chi verrà dopo di noi un pianeta vivibile. È in gioco il senso di responsabilità di generazioni di adulti nei confronti dei giovani di oggi e di domani – riflette la direttrice del festival Giulia Cogoli. In un dialogo a più voci, studiosi e intellettuali si confronteranno su un tema chiave della contemporaneità, che è parte centrale di una nuova visione di un futuro sostenibile, che permetta di rispondere alla crisi climatica in atto. Perché noi siamo ambiente, natura e cultura». Dopo gli incontri organizzati nei mesi scorsi con gli studenti e le studentesse delle scuole superiori, il convegno I diritti della natura, organizzato il 19 maggio al Parco GEA da GEA - Centro di ricerca della Fondazione Caript, in collaborazione con il festival, sarà un'ulteriore tappa di avvicinamento al tema dei Dialoghi. Rivolta in particolare a studenti universitari, la giornata di studi prevede un confronto fra antropologi e costituzionalisti sulla opportunità di attribuire diritti formali a piante, animali, montagne e fiumi. Giunge alla sesta edizione il Premio Internazionale Dialoghi di Pistoia, attribuito ogni anno a una figura del mondo culturale che con il proprio pensiero e la propria opera abbia testimoniato la centralità del dialogo per lo sviluppo delle relazioni umane e contribuito a migliorare lo scambio interculturale. Quest'anno il riconoscimento sarà assegnato ad Amitav Ghosh, antropologo e scrittore indiano di fama mondiale. I suoi numerosi saggi e romanzi indagano le urgenze della modernità, partendo dalle grandi questioni poste dal colonialismo, dall'antropocentrismo, dall'ecologia e dall'emergenza ambientale. Alla consegna del premio, sabato 27 maggio in piazza Duomo, seguirà l'incontro Voci non umane, storie più che umane. In dialogo con lo scrittore Paolo di Paolo, Ghosh riflette sull'interdipendenza dell'umanità con gli altri organismi, entità e forze che abitano il nostro pianeta, partendo dalla storia esemplare dell'albero della noce moscata e dalla lunga parabola del colonialismo, considerato, con la sua furia devastatrice, alla base delle conseguenze irreversibili che vediamo oggi sul pianeta rispetto al clima. Negli scorsi anni il premio è stato assegnato allo scrittore David Grossman (2017); al Premio Nobel per la Letteratura Wole Soyinka (2018); alla fisica ed economista Vandana Shiva (2019); al germanista Claudio Magris (2021) e alla scrittrice Dacia Maraini (2022).IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
Limiti della percezione umana: Polytechnique

PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali

Play Episode Listen Later Apr 25, 2023 21:34


Ora è il turno di un regista e autore che ha fatto parlare tanto di sé negli ultimi vent'anni cinematografici, imponendosi come uno dei migliori della sua generazione. E' giunto il turno di Denis Villeneuve e del suo cinema cupo, sinistro ma anche dominato dall'eterno confronto tra la mente e l'anima e dove i limiti sono posti soltanto dalla nostra  percezione. Insomma, Grande Cinema. Giunge il 2009 e Villeneuve offre al pubblico la sua opera più intensa e cruda. Un film drammatico che ripercorre i tragici eventi della strage avvenuta nel 1989 al Politecnico di Montréal. Abbiamo a che fare con l'ennesimo film che vuole "strumentalizzare" il dolore o Villeneuve è riuscito ad essere rispettoso ma anche profondo? A voi l'onore di scoprirlo guardando "Polytechnique". Potete trovare "Polytechnique" qui: https://amzn.to/3n6BX7a https://amzn.to/41wNXhf Link per iscriversi ai servizi di Amazon: http://www.amazon.it/amazonprime?tag=pendente90-21   https://www.amazon.it/music/unlimited?tag=pendente90-21   https://www.primevideo.com/offers/ref=atv_nb_lcl_it_IT?tag=pendente90-21   https://www.amazon.it/kindle-dbs/hz/signup?tag=pendente90-21   http://www.amazon.it/joinstudent?tag=pendente90-21   https://www.primevideo.com/offers/nonprimehomepage/ref=atv_nb_lcl_it_IT?_encoding=UTF8&tag=exampleAssociateStoreID-21?tag=pendente90-21   https://www.amazon.it/tbyb/huc?pf=1&tag=AssociateTrackingID?tag=pendente90-21

Radio Lifestyle
Luca Abete #Noncifermanessuno

Radio Lifestyle

Play Episode Listen Later Apr 15, 2023 14:47


Venerdì 14 Aprile alle ore 16.00, Luca Abete interviene nel programma di Lifestyleblog.it, E' Tutto Live, condotto dal direttore di Lifestyleblog.it Bruno Bellini.Giunge alla 9a edizione del tour motivazionale legato alla campagna sociale #NonCiFermaNessuno, il tour ideato e condotto da Luca Abete, partito lo scorso martedì 28 marzo da Napoli, dall'università degli studi Federico II.

Radio Brea
Libro V, Capitolo VI - La battaglia dei campi del Pelennor (The Battle of the Pelennor Fields)

Radio Brea

Play Episode Listen Later Apr 6, 2023 39:21


La carica di Rohan, guidata dal Re in persona con la sua scorta, travolge le truppe a nord bruciando accampamenti e distruggendo le macchine d'assedio. La cavalleria degli Haradrim, guidata dal loro capitano, contrattacca puntando diritto verso Théoden. Nonostante la cavalleria Haradrim sia tre volte superiore, Théoden e i suoi hanno la meglio: il re stesso ucciderà il loro comandante.Il re dei Nazgûl, che aveva abbandonato il cancello, attacca, con il suo destriero alato, Theodén mettendo in fuga la guardia. Nevecrino, il cavallo del re, spaventato a morte si imbizzarrisce e, colpito da una freccia, cade sul fianco travolgendo il suo cavaliere. Théoden rimane lì, morente, solo al suo destino, quando si frappone tra il re e il signore dei Nazgûl, il giovane cavaliere Dernhelm. Il signore oscuro gli intima di andarsene e di non osare sfidarlo perché "nessun uomo vivente" può sconfiggerlo, al che Dernhelm si rivela essere Éowyn (quindi una donna e non un uomo). Approfittando dello stupore dello schiavo dell'anello, Éowyn taglia di netto la testa del destriero alato. Il re stregone a questo punto incalza Éowyn distruggendo a colpi di mazza lo scudo e rompendole il braccio. Quando il cavaliere oscuro sta per uccidere definitivamente la giovane, Merry lo distrae colpendolo al ginocchio con il suo pugnale elfico, fabbricato tra l'altro proprio per sconfiggere il signore di Angmar. Grazie all'intervento di Merry, Éowyn riesce a trafiggere con la sua spada il volto invisibile del nemico, uccidendolo: il signore dei Nazgûl è stato sconfitto, non da uomo vivente, come lui aveva detto, ma da una donna e un hobbit.Éowyn cade come morta in avanti, mentre il re, ignaro che nelle vicinanze giace inanime la sua nipote adorata, muore sereno tra le braccia di Merry. Giunge nel frattempo Éomer con il resto della scorta per tentare di salvare il re, ma vedendolo morto gli tributa un ultimo saluto. Éomer più in là scorge anche sua sorella tra i caduti e, credendola morta, ritorna con i suoi in battaglia ormai senza più interesse per il suo destino. Merry comincia a sentirsi male dopo essere entrato in contatto con il Signore dei Nazgûl. Nel fiume, nel frattempo, veleggiano vele nere e, in cuor loro, i difensori di Gondor credono che la fortuna li abbia ormai abbandonati pensando che quelle vele siano dei corsari di Umbar giunti a dargli il colpo di grazia; in realtà è Aragorn giunto in loro aiuto. Con questi rinforzi ormai sopraggiunti, la battaglia termina a favore di Gondor, ma grandi sono comunque le perdite sofferte.

Il Libro della Giungla – Storie di Mowgli
17. I Cani Rossi – Terza parte

Il Libro della Giungla – Storie di Mowgli

Play Episode Listen Later Mar 29, 2023 34:15


Giunge la grande battaglia tra lupi e dhole, e con essa giunge il momento di addii e cambiamenti. I Cani Rossi racconto tratto da Il Secondo Libro della Giungla di Rudyard J. Kipling. Musiche di Blue Dot Sessions. --- Grazie per aver ascoltato questo racconto. Se vi è piaciuto, parlatene con un amico o lasciate una recensione su Spotify o Apple Podcast: aiuterà qualcun altro a scoprirlo! Se volete restare in contatto, mi trovate su instagram come @noncandeggiare oppure su mastodon.uno/@noncandeggiare

La Gioia del Vangelo
III domenica di Quaresima

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later Mar 12, 2023 7:26


Dal Vangelo secondo Giovanni 4, 5-15.19b-26.39a.40-42 (forma breve) In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c'era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: Dammi da bere!, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest'acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?». Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell'acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d'acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest'acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua. Vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l'ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l'ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te». Molti Samaritani di quella città credettero in lui. E quando giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo». Se dovessi trovare una parola per descrivere l'incontro tra Gesù e la Samaritana userei "desiderio". Desiderio perché entrambi si cercano, desiderano farsi vicini l'uno all'altro. Gesù è il primo ad agire, toglie l'imbarazzo del trovarsi in un luogo deserto insieme ad uno sconosciuto. Si fa bisognoso per poter parlare con la donna chiedendole di darle da bere. Lui si è fermato al pozzo non per caso ma per incontrarla, per salvarla. Lei dal canto suo, avrebbe potuto non rispondergli, infatti, chissà quante volte i giudei l'avranno trattata con pregiudizio; ora avrebbe l'occasione di vendicarsi di tutti questi maltrattamenti, ma non lo fa. Non lo fa perché è piena di domande, è curiosa e vuole capire chi è quest'uomo che ha davanti. In questo atteggiamento rileggo un po' il mio nei confronti di Dio, le tante domande e talvolta l'inquietudine che le genera. Come la Samaritana anche io sento di aver bisogno dell'acqua viva di cui parla Gesù. È lui a dire che basta berne una sola volta, basta la scoperta di essere amati immensamente da Dio una sola volta per sentirsi figli tutta la vita. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio
Domenica 12 marzo 2023 (III di QUARESIMA) - Ho Sete!!

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio

Play Episode Listen Later Mar 12, 2023 5:00


VANGELO Dal Vangelo secondo Giovanni (4,5-42) In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c'era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: Dammi da bere!, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest'acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?». Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell'acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d'acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest'acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua. Vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l'ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l'ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te». Molti Samaritani di quella città credettero in lui. E quando giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo». COMMENTOA duemila anni di distanza da questo incontro dobbiamo riconoscere che il religioso divide più di quel che unisca. Questo tempo di quaresima è opportuno per chiedere ancora la fratellanza di tutto il genere umano, unita e figlia di un solo Padre celeste.CITAZIONECerchiamo ciò che ci unisce, non ciò che ci divide (S. Giovanni XXXIII)Commento di don Federico (Pucci), sacerdote della diocesi di Mondovì!

Commento al Vangelo di don Nicola
La Samaritana al pozzo (Gv 4,5-42)

Commento al Vangelo di don Nicola

Play Episode Listen Later Mar 8, 2023 10:03


Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c'era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest'acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?». Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell'acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d'acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest'acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le dice: «Va' a chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: “Io non ho marito”. Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l'ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l'ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te».In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli con lei?». La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». Uscirono dalla città e andavano da lui.Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». E i discepoli si domandavano l'un l'altro: «Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?». Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Voi non dite forse: ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi semina gioisca insieme a chi miete. In questo infatti si dimostra vero il proverbio: uno semina e l'altro miete. Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica».Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».Parola del Signore.

il posto delle parole
Daniele La Corte "Il boia e la contessa"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Dec 1, 2022 27:39


Daniele La Corte"Il boia e la contessa"Fusta Editorehttps://fustaeditore.it/shop/Il boia e la contessa è un romanzo che prende le mosse dalla storia italiana.Silvia Ceirano, figlia dell'imprenditore cuneese che ha dato origine all'avventura automobilistica in Italia poi inglobata nella FIAT, diventa contessa di Villafranca-Soissons sposando a soli diciotto anni Eugenio di Carignano, un Savoia di seconda fascia.La storia si concentra per gran parte nel periodo compreso fra l'8 settembre 1944 e il 25 aprile 1945 sviluppandosi tra Torino e Alassio, dove la brillante contessa continua a dare feste, nel suo dorato mondo pur nel disastro della guerra. La sua vita, fra champagne e serate eccitanti, culmina quando inizia una relazione con il capitano nazista Gerhard Dosse, che andrà a vivere con lei, a Villa Ceirano. Lì vicino, ad Albenga, echeggiano le urla dei civili torturati dai tedeschi, aiutati da un italiano, un sadico chiamato il ‘Boia'.Poi, tutto precipita.Sua sorella Ida, che vive a Vicoforte, è una fervente antifascista, amica di antifascisti, e suo figlio milita fra i partigiani.Il dramma è inevitabile.La contessa Silvia Ceirano, amante e convivente dello spietato capitano Dosse, dovrà scegliere. Alla fine della guerra ci sarà la resa dei conti, anche per la ex contessa Silvia Ceirano di Villafranca-Soissons.Quale è stata la sconvolgente verità di quei giorni crudeli?L'intensità drammatica del romanzo si fonde con la Storia per dare vita a un affresco intenso sul piano umano, imperdibile su quello storico.La scheda finale, che ricolloca le persone nel loro reale perimetro storico, sconvolge e inquieta.Daniele La Corte giornalista professionista e scrittore. Giunge al suo nono libro dopo aver lavorato per le più prestigiose testate ita-liane, da Il Secolo XIX a il Corriere della Sera, da la Repubblica a La Stampa ad Avvenire. Laureato in Sociologia si dedica alla ricerca storica legata alla seconda guerra mondiale, attività che gli ha permesso di svelare episodi inediti, raccontandoli poi in forma di romanzo storico. L'attività giornalistica più che quarantennale lo ha portato a interessarsi di fatti di cronaca di rilevanza nazionale e internazionale. Ha ricoperto incarichi nell'Ordine dei Giornalisti e nel Sindacato. Per due volte è stato tra i vincitori del Premio “Il Cronista dell'Anno” e nel 2002 è stato insignito dell'onorificenza della Repubblica Francese “Chevalier de l'Ordre des Arts e des Lettres”. Nel 2019 ha ottenuto menzione di merito al “Premio Gozzano”. Recentemente è stato eletto Coordinatore del Comitato Scientifico dell'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Con-temporanea della provincia di Imperia.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Mario, Giorgia, la campanella e la presa del potere | 24/10/2022 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Oct 24, 2022 2:20


A cura di Daniele Biacchessi Lui è Mario Draghi, ex banchiere della Bce, ex Governatore di Bankitalia, atlantista convinto, stimato dalle cancellerie europee e americane. Lei è Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, presidente dei Riformisti e Conservatori d'Europa, già vicepresidente della Camera dei deputati, ministro per la gioventù nel quarto governo Berlusconi, una vita spesa nel partito fin da giovane con Alleanza Nazionale. Lui alto, le bassa. Lui, abituato ai luoghi del potere, la accoglie con aria distesa: "Benvenuta". Lei, commossa, dice: “Una cosa impattante emotivamente”. Lei si riferisce al picchetto d'onore che pochi minuti prima l'aveva accolta nel cortile di palazzo Chigi. Lui, il premier uscente, lei, il nuovo presidente del Consiglio si stringono la mano e si concedono ai fotografi nella sala delle Galere di Palazzo Chigi. Subito dopo escono dalla sala per un faccia a faccia nello studio del presidente. Il passaggio di consegne tra Mario Draghi e Giorgia Meloni termina con il tradizionale rito della campanella. Din, din, din. "Suona, si sente", dice lei. Poi Draghi esce, saluta tutti, scende le scale, i dipendenti della presidenza del Consiglio applaudono dalle finestre, entra in macchina e se ne va. Il Palazzo è nelle mani di Giorgia Meloni che convoca il primo cdm. L'arrivo delle destre avviene in poche ore con il giuramento sulla Costituzione di sabato e i convenzionali riti di Palazzo Chigi. Esce di scena un potere tecnico-politico, statuale, ma non confermato dai voti. Giunge un nuovo potere legittimato dagli elettori che però avrà ancora bisogno del vecchio potere per radicarsi nel tempo. Credits: Agenzia Fotogramma

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Mario, Giorgia, la campanella e la presa del potere | 24/10/2022 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Oct 24, 2022 2:20


A cura di Daniele Biacchessi Lui è Mario Draghi, ex banchiere della Bce, ex Governatore di Bankitalia, atlantista convinto, stimato dalle cancellerie europee e americane. Lei è Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, presidente dei Riformisti e Conservatori d'Europa, già vicepresidente della Camera dei deputati, ministro per la gioventù nel quarto governo Berlusconi, una vita spesa nel partito fin da giovane con Alleanza Nazionale. Lui alto, le bassa. Lui, abituato ai luoghi del potere, la accoglie con aria distesa: "Benvenuta". Lei, commossa, dice: “Una cosa impattante emotivamente”. Lei si riferisce al picchetto d'onore che pochi minuti prima l'aveva accolta nel cortile di palazzo Chigi. Lui, il premier uscente, lei, il nuovo presidente del Consiglio si stringono la mano e si concedono ai fotografi nella sala delle Galere di Palazzo Chigi. Subito dopo escono dalla sala per un faccia a faccia nello studio del presidente. Il passaggio di consegne tra Mario Draghi e Giorgia Meloni termina con il tradizionale rito della campanella. Din, din, din. "Suona, si sente", dice lei. Poi Draghi esce, saluta tutti, scende le scale, i dipendenti della presidenza del Consiglio applaudono dalle finestre, entra in macchina e se ne va. Il Palazzo è nelle mani di Giorgia Meloni che convoca il primo cdm. L'arrivo delle destre avviene in poche ore con il giuramento sulla Costituzione di sabato e i convenzionali riti di Palazzo Chigi. Esce di scena un potere tecnico-politico, statuale, ma non confermato dai voti. Giunge un nuovo potere legittimato dagli elettori che però avrà ancora bisogno del vecchio potere per radicarsi nel tempo. Credits: Agenzia Fotogramma

il posto delle parole
Pino Cacucci "L'elbano errante"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Oct 3, 2022 25:53


Pino Cacucci"L'elbano errante"Mondadori Editorehttps://www.mondadori.it/Isola d'Elba, 1544. I corsari turchi, al comando di Khayr al-Din detto Barbarossa, sbarcano nottetempo su una spiaggia accanto a Longone – l'odierna Porto Azzurro – dove Lucero e sua sorella Angiolina si preparano alla pesca dei calamari. Lucero viene ferito, Angiolina rapita. Il mondo si apre, la storia comincia. Lucero, guidato da un indomabile sentimento di vendetta, si trasforma – anche grazie all'incontro con il capitano Rodrigo, compagno e mentore – in un “duellante imbattibile” e in un soldato di ventura. Angiolina entra nel talamo del Signore di Algeri: cambia nome in Aisha, dà un figlio al sovrano della città-stato corsara, e ne diventa la Favorita.Ignari l'uno dell'altra, l'Elbano errante e Aisha, la “puttana cristiana”, fanno mulinare spade, macchinazioni, sogni e avventure dentro il teatro del mondo. Per mari e per terre, Lucero si muove come se la sua vita fosse una continua frontiera, come se fosse travolto dalla fantasia di un Ariosto, fra la sua isola e Bologna, Firenze, Siviglia, Napoli, Malta, l'Ungheria, Venezia e, al di là dell'Oceano, la Nueva España, il Messico flagellato dai Conquistadores.Quando si arruola nei Tercios, la fanteria ispanica, incrocia il poco più che ventenne Miguel de Cervantes Saavedra, futuro autore del Don Chisciotte: forti del comune amore per i romanzi cavallereschi, avviano un'amicizia suggellata dalla partecipazione alla “battaglia delle battaglie”, a Lepanto. Giunge intanto notizia di Angiolina, viva, ad Algeri. È passata una vita, anzi sono passate molte vite, ma il finale è ancora tutto da scrivere.Pino Cacucci mette in moto una grande macchina narrativa che macina peripezie, storia, poesia, navi, armi, amori, condottieri, concubine, veleni, fedi religiose, battaglie, massacri e sentimenti, dipingendo un complesso affresco del secolo che chiamiamo “Rinascimento”. Come non mai si avverte la gioia sensuale del racconto, l'avvicendarsi maestoso di fantasia e realtà, di voci e personaggi. Tutto diventa sfida al tempo e – sintesi dello spirito del romanzo – avventura.Pino Cacucci ha tracciato con la sua opera un percorso che ha toccato il libro di viaggio, il giallo, il romanzo storico e civile, il teatro, il fumetto.Fra i suoi titoli: Outland rock (1988), Puerto Escondido (1990), da cui Gabriele Salvatores ha tratto il film omonimo, Tina, San Isidro Futból (1991), da cui Alessandro Cappelletti ha tratto il film ¡Viva San Isidro!, La polvere del Messico (1992), Punti di fuga (1992), Forfora (1993) poi ampliato in Forfora e altre sventure (1997), In ogni caso nessun rimorso (1994), Demasiado corazón (1999, premio Giorgio Scerbanenco del Noir in Festival di Courmayeur), Ribelli! e Gracias México (2001), Mastruzzi indaga (2002), Oltretorrente (2003), Nahui (2005), Un po' per amore, un po' per rabbia (2008), Le balene lo sanno. Viaggio nella California messicana (2009, premio Emilio Salgari), ¡Viva la vida! (2010), Nessuno può portarti un fiore (2012, premio Chiara), Mahahual (2014), Quelli del San Patricio (2015), Mujeres (2018, con Stefano Delli Veneri per Feltrinelli Comics).Ha tradotto in Italia numerosi autori spagnoli e latinoamericani: tra questi Claudia Piñeiro, Enrique Vila-Matas, Ricardo Piglia, David Trueba, Gabriel Trujillo Muñoz, Manuel Rivas, Carmen Boullosa, Maruja Torres, Carlos Franz, Francisco Coloane.Molti suoi romanzi sono stati e continuano a essere tradotti all'estero.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Daily Cogito
Come sta il James Webb? - Da dove giunge l'Autostima? - APPELLO ai liberali moderati (BotW)

Daily Cogito

Play Episode Listen Later Jul 24, 2022 19:00


LOGONAUTI: ULTIMA settimana di sconto ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/video-corso/ Il Best of the Week è qui! (l'ultimo della stagione) Leggi il mio ultimo libro "Seneca tra gli zombie" ➤➤➤ https://amzn.to/3J0cPE2  I prossimi eventi dal vivo ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/eventi  In Live ogni giorno qui ➤➤➤ https://www.twitch.tv/dailycogito Gli eventi dal vivo ➤➤➤ https://dailycogito.com/eventi/ Il canale Youtube ➤➤➤ https://www.youtube.com/c/RiccardoDalFerro  La mia newsletter ➤➤➤ http://eepurl.com/c-LKfz La Community di Patreon ➤➤➤ https://www.patreon.com/rickdufer La chat di Discord ➤➤➤ https://discord.gg/vs3reA2k Instagram ➤➤➤ https://www.instagram.com/rickdufer/ Tutti i miei libri ➤➤➤ http://bit.ly/libdufer Il nostro negozio ➤➤➤ https://www.dailycogito.org/ Daily Cogito: il podcast per tutti e per nessuno. Ogni giorno un nuovo episodio, a cura di Rick DuFer. La voce della sigla è di Gianluca Iacono. La musica è di Jules Gaia, da Epidemic Sound. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Storia di Miro
La volontà di cambiamento

Storia di Miro

Play Episode Listen Later Jun 24, 2022 43:19


Parte 1: Io. Puntata 3: La volontà di cambiamentoMiro non si sente né donna né uomo. Giunge alla consapevolezza di essere una persona non binaria, e di voler assomigliare sempre più all'ideale di sé che lo farà essere veramente felice: si opererà per asportare il seno e le ghiandole mammarie. Ma in Belgio, perché in Italia quest'operazione non è consentita.Ospiti di questa puntata la Dottoressa specializzata in chirurgia plastica Giulia Lo Russo) e la Dottoressa specializzata in Endocrinologia Alessandra Fisher. Storia di Miro è un podcast di Vanity Fair ideato e scritto da Federico Rocca con la collaborazione di Giulia Sbernini.

Voce delle Chiese
EffettoBibbia: 12° edizione dal 26 aprile al 10 maggio

Voce delle Chiese

Play Episode Listen Later Apr 26, 2022 9:29


Giunge alla 12° edizione la rassegna culturale e spirituale “EffettoBibbia”, dal 26 aprile al 10 maggio a Bergamo. Il titolo scelto per quest'anno è “La parabola di Giobbe, un giusto messo alla prova”.Tra le varie iniziative organizzate, anche un ciclo di film intitolato “La figura di Giobbe nel cinema”, oltre a conferenze, letture, drammatizzazioni.Per il programma completo: www.effettobibbia.it. L'iniziativa è del Comitato per la cultura biblica di Bergamo di cui fa parte, tra gli altri, il Centro culturale protestante.Intervista con Luciano Zappella, presidente del Comitato per la cultura biblica.

Tempo dello spirito
Prendersi cura di chi giunge alla fine della vita

Tempo dello spirito

Play Episode Listen Later Apr 10, 2022 23:10


Forum Opéra
Le cheveu en quatre : « Ah non Giunge » extrait de La Sonnambula de Bellini

Forum Opéra

Play Episode Listen Later Jan 12, 2022


Dénouement du célèbre opéra La Somnambule de Vincenzo Bellini, la cabalette finale « Ah non giunge » est l'un des airs les plus réjouissants du répertoire belcantiste. Appellant souvent  un tonnerre d'applaudissements, l'air aura couronné les plus grands sopranos du XXème siècle. C'est avec l'embarras du choix que sept versions de ce feu d'artifice vocal ont été choisies pour ce nouveau numéro du Cheveu en quatre. Une émission présentée par Selim Mazari avec Anne-Catherine Gillet (soprano), et Camille De Rijck (journaliste)  

Zoom - Dentro la notizia
Dieta chetogenica, perdere peso "stimolando il metabolismo e migliorando la fertilità"

Zoom - Dentro la notizia

Play Episode Listen Later Jan 10, 2022 15:05


Tornare a una dieta sana ed equilibrata dopo gli eccessi delle feste può risultare talvolta difficile. Il nostro corpo è di fatto “intossicato” dalle grandi quantità di zucchero.Ben quattro su dieci, secondo la Coldiretti, gli italiani impegnati a perdere peso in questo periodo dell'anno.Giunge in soccorso la dieta chetogenica, un regime low carb che stimola il metabolismo, definito il “miracolo metabolico” della fertilità.“I problemi legati alla funzionalità riproduttiva sono anche legati all'introito alimentare e la dieta chetogenica o low carb migliora l'assetto ormonale sia maschile che femminile”. Ad affermarlo è il professor Fabrizio Cerusico, medico specializzato in Ginecologia e Ostetricia e Professore presso l'Università La Sapienza di Roma, considerato uno dei maggiori esperti a livello europeo nel trattamento e nella cura dei problemi di infertilità.

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Previsioni meteo 28-30/12, clima stabile e soleggiato con temperature fino a 10° oltre la media

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Dec 28, 2021 1:20


Giunge ormai al termine il flusso umido Atlantico che in questi giorni ha portato cieli grigi e anche qualche debole precipitazione sul Vicentino. Una poderosa spinta dell'alta pressione africana verso l'Europa Centrale porterà clima stabile e soleggiato sul nostro territorio ma anche il ritorno delle nebbie in pianura.

Izakaya del Piccolo Maestro
Il buon governo

Izakaya del Piccolo Maestro

Play Episode Listen Later Dec 23, 2021 19:35


Giunge inevitabile il momento di mettere da parte le remore e di sedersi sullo scranno, forti dell'esperienza degli antenati e sotto il loro esigente sguardo.

Design e altre favole
31. Come funziona il colloquio di lavoro a Facebook? E altre favole da pazzi

Design e altre favole

Play Episode Listen Later Jun 29, 2021 31:39


In questo trentunesimo episodio di Design e altre favole, i nostri eroi si confrontano su un tema controverso. L'ananas sulla pizza? No, i colloqui di lavoro per designer. Ebbene sì, questi colloqui sono tragicamente noti per avere innumerevoli fasi che, all'umile avviso dei nostri eroi, non portano nessun vantaggio. Giunge non chiamato ma ben accolto l'esempio del processo di selezione dei candidati a Facebook, che conta sessantanove fasi e un contratto con Satana in persona. Sto esagerando? Come? Cioè se parlo male di Facebook, poi non posso più essere assunto? "Eh no...". Ah no?! Instagram: @design.e.altre.favole www.instagram.com/design.e.altre.favole Questo episodio è anche su Youtube!

Recensioni librarie
117 - San Pio V. Storia di un Papa santo, di Roberto de Mattei

Recensioni librarie

Play Episode Listen Later May 18, 2021 10:02


La Chiesa cattolica celebra in questi giorni la festa liturgica di san Pio V (1566-1572), il 30 aprile secondo il nuovo calendario, il 5 maggio secondo l’antico. Quest’anno ricorre anche il 450° anniversario della grande vittoria di Lepanto, avvenuta il 7 ottobre del 1571, grazie alle preghiere e all’opera infaticabile del grande pontefice domenicano. Giunge dunque nel momento migliore una nuova biografia di san Pio V, ad opera del professor Roberto de Mattei, pubblicata simultaneamente in Italia dalla casa editrice Lindau (Pio V. Storia di un papa Santo, pp. 466, euro 32) e negli Stati Uniti dal Sophia Institute (Saint Pius V, The Legendary Pope Who Excommunicated Queen Elizabeth I, Standardized the Mass, and Defeated the Ottoman Empire, pp. 464, $24.95).

Lacontessa Habanera
La Storia in Giallo Cristoforo Colombo

Lacontessa Habanera

Play Episode Listen Later Apr 1, 2021 39:34


É l'estate del 1492. L'ammiraglio Cristoforo Colombo, convinto di poter raggiungere l'oriente navigando ad Occidente, si reca alla corte di Isabella di Castiglia per ottenere il finanziamento della sua impresa. E' l'ennesimo tentativo, dopo tanti altri andati falliti. Ma questa volta, Colombo ha trovato la persona giusta. Nell'agosto di quello stesso anno, salpa con tre caravelle, la Nina, la Pinta e la Santa Maria. Giunge così il 12 ottobre del 1492. Dopo settimane di navigazione, l'ammiraglio genovese tocca terra. É convinto di aver raggiunto l'Asia, non capisce che quello che ha scoperto è un nuovo continente. Si scontra con una realtà primitiva che non aveva preventivato, imbattendosi anche in tribù che praticano l'antropofagia. Quando torna in Spagna, l'accoglienza che gli viene tributata è trionfale e Colombo prepara altre spedizioni. Costretto a sedare nel sangue una serie di rivolte, ben presto vede la sua stella eclissarsi e quando muore, nel maggio del 1506, è ormai un uomo solo.Antonella Ferrera intervista lo storico Franco Cardini, professore di Storia Medievale all'Università di Firenze.

Recensioni librarie
110 - Sulla liceità morale della vaccinazione

Recensioni librarie

Play Episode Listen Later Mar 30, 2021 4:20


La vaccinazione anti-Covid è oggi al centro del dibattito politico e sanitario, ma talvolta anche morale, in un clima di emotività, che falsa spesso i termini della questione. Giunge dunque opportuno l’intervento del prof. Roberto de Mattei con uno studio dal titolo Sulla liceità morale della vaccinazione (Edizioni Fiducia, pp. 74, euro 10.00), che si presenta come «una risposta chiara ed esauriente a coloro che considerano la vaccinazione contro il Covid-19 in sé illecita».

il posto delle parole
Daniele La Corte "Il ritorno di Pricò"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Nov 24, 2020 23:58


Daniele La Corte"Il ritorno di Pricò"Un'altra ResistenzaFusta Editorehttps://fustaeditore.it/shop/Daniele La Corte scava nel passato e da cacciatore di storie libera dall'oblio personaggi che hanno dato la vita in nome della Resistenza ai nazifascisti. Interroga ancora il processo resistenziale, e lo fa a partire dalla retrospettiva sugli anni Sessanta, cogliendo anche sfumature dei destini di due Paesi come l'Italia e l'Argentina.Italia, anni Settanta: Pricò Rutelli è un giornalista di professione. La redazione è la sua casa, la sua vita. Il giornale è qualcosa di cui non può fare a meno. Grande passione, voglia di trovare notizie, di scoprire storie per raccontarle in modo diverso. La notizia prima di tutto, in una concatenazione di eventi che gli aprono la strada a verità nascoste. Pricò è un cacciatore di storie che in qualche modo lo legano al suo passato.è nato in Italia ma parte dell'infanzia e l'adolescenza l'ha vissuta in Argentina. è migrante di ritorno nonostante le agiatezze d'Oltreoceano. Torna nel Paese natio alla ricerca di chi ha ammazzato suo padre, prima che lui nascesse.Anni a interrogare la madre che non gli ha mai detto niente. Lo stacco traumatico dalla casa natia e il lungo viaggio verso l'Argentina come milioni di altri italiani che cercavano “Lamerica”, la terra promessa. E là tra le luci e le ombre di una Buenos Aires in continua crescita, si forma il carattere di Pricò al fianco di una madre iperprotettiva. La mamma lo vorrebbe avvocato, ma Pricò non vestirà mai la toga per seguire il sogno di sempre: il giornalismo. E a Buenos Aires trova una redazione che lo accoglie. Ma il pensiero costante è scoprire chi ha ucciso suo padre. Tornato in Italia Pricò continua nella professione di cacciatore di storie e stringe un rapporto di amicizia con Claudio Tempra, il suo nuovo capocronista.In redazione per tutti è “l'Argentino”. Ed è nel giornale italiano che aiutato da Tempra e dal direttore si muove alla ricerca della verità. Gli affidano un'inchiesta su storie di Resistenza da pubblicare a puntate. è l'espediente che suggerisce all'”Argentino” il tentativo di scoprire la verità su suo padre.Daniele La Corte interroga ancora il processo resistenziale, e stavolta lo fa a partire dalla retrospettiva sugli anni Settanta, cogliendo anche le sfumature dei destini di due Paesi come Italia e Argentina. Questa volta, la storia è spezzata, franta in tanti rivoli, in vicende che hanno un comune destino, quello della lotta per la Libertà.Alla fine, l'”Argentino” scoprirà la verità su suo padre? Quanto cercare la verità è diverso dal trovarla?I bambini ci guardano, sembra dirci La Corte, ricordando il celebre film diretto da Vittorio De Sica e il romanzo di Cesare Giulio Viola: i bambini ci guardano, e corrono con noi la Storia.Daniele La Corte giornalista professionista e scrittore. Giunge al suo nono libro dopo aver lavorato per le più prestigiose testate ita-liane, da Il Secolo XIX a il Corriere della Sera, da la Repubblica a La Stampa ad Avvenire. Laureato in Sociologia si dedica alla ricerca storica legata alla seconda guerra mondiale, attività che gli ha permesso di svelare episodi inediti, raccontandoli poi in forma di romanzo storico. L'attività giornalistica più che quarantennale lo ha portato a interessarsi di fatti di cronaca di rilevanza nazionale e internazionale. Ha ricoperto incarichi nell'Ordine dei Giornalisti e nel Sindacato. Per due volte è stato tra i vincitori del Premio “Il Cronista dell'Anno” e nel 2002 è stato insignito dell'onorificenza della Repubblica Francese “Chevalier de l'Ordre des Arts e des Lettres”. Nel 2019 ha ottenuto menzione di merito al “Premio Gozzano”. Recentemente è stato eletto Coordinatore del Comitato Scientifico dell'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Con-temporanea della provincia di Imperia.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it

Commento al Vangelo di don Nicola
VERSIONE BREVE: La donna samaritana (Gv 4,5-42)

Commento al Vangelo di don Nicola

Play Episode Listen Later Mar 15, 2020 7:56


Dal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: Dammi da bere!, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?».Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua. Vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te».Molti Samaritani di quella città credettero in lui. E quando giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».

Commento al Vangelo di don Nicola
VERSIONE LUNGA: La donna samaritana (Gv 4,5-42)

Commento al Vangelo di don Nicola

Play Episode Listen Later Mar 15, 2020 14:29


Dal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: Dammi da bere!, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?».Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua. Vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te».Molti Samaritani di quella città credettero in lui. E quando giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».

Dalla Parola alla vita
Lectio Divina del 15 Marzo 2020 a cura di don Domenico Luciani

Dalla Parola alla vita

Play Episode Listen Later Mar 11, 2020 19:06


La 16° puntata del ciclo "Pregare la Scrittura" - "L'acqua che purifica per la vita". III DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO A) Gv 4,5-42 Sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna. In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?». Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le dice: «Va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: “Io non ho marito”. Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te». In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli con lei?». La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». Uscirono dalla città e andavano da lui. Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». E i discepoli si domandavano l’un l’altro: «Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?». Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Voi non dite forse: ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi semina gioisca insieme a chi miete. In questo infatti si dimostra vero il proverbio: uno semina e l’altro miete. Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica». Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».

J-TACTICS's show
J-TACTICS - L'ombra del dubbio (S02 E16)

J-TACTICS's show

Play Episode Listen Later Jan 30, 2020 109:53


Il titolo della sedicesima puntata della stagione numero due di J-TACTICS, trae spunto​ da:​ "L'ombra del dubbio" che è un film del 1943 diretto da Alfred Hitchcock.Charlie Oakley fugge dalla città in cui si nasconde, dirigendosi a Santa Rosa, in California.Si reca quindi giunto in città, a far visita a sua sorella, il marito di lei ed i suoi tre figli.Si instaura un rapporto molto forte con sua nipote Carla.Lo spettatore è subito portato a pensare che l’uomo nasconda qualcosa di molto inquietante e che la sistemazione a casa di sua sorella è solo un tentativo di trovare un rifugio.Cosa nasconde l’uomo in fuga?È ricercato per l’omicidio di alcune vedove alle quali avrebbe sottratto del denaro con l’inganno.Giunge la notizia che un altro uomo sospettato anch’egli dei suddetti omicidi è morto, il caso sembra così apparentemente risolto.Non per Carla, sua nipote, la quale ha invece conferme che l’assassino sia proprio lo zio, il quale tenterà di ucciderla per ben tre volte.Sarà proprio la ragazza difendendosi dall’ultimo tentativo di assassinarla ad uccidere lo zio.Le convenzioni locali, tuttavia, saranno preservate dallo scandalo, in quanto Charlie Oakley verrà comunque celebrato in un solenne funerale come un uomo integerrimo dalla popolazione, totalmente ignara del fatto che era proprio lui il vero assassino delle vedove.È necessario notare che il film in questione è costruito sul tema del “doppio”: lo zio e la nipote che risultano essere le due facce della stessa realtà, il male e il bene, la colpa e l’innocenza, molto importante è poi nel film, anche il tema della possibile ipocrisia e superficialità della considerazione sociale: un personaggio ambiguo come lo zio Charlie appare alla comunità come un benefattore e beffardamente ricordato in un funerale solenne e celebrato dalle autorità.Facendo la nostra solita trasposizione dalla cinematografia al mondo del calcio, ed in modo specifico alle vicende juventine, potremo utilizzare il titolo e le vicende narrate nella pellicola per analizzare la bruciante e quasi incomprensibile sconfitta dei bianconeri nella sfida del San Paolo contro il Napoli.A detta di molti, probabilmente una delle peggiori prestazioni dei pluri campioni d’Italia degli ultimi anni.Una prova collettiva a dir poco raccapricciante.La Juve non approfitta dell’ennesimo pareggio dell’Inter fermata tra le polemiche dal Cagliari in casa.Il vantaggio dai nerazzurri subisce fortunatamente uno scossone minimo.Così come accadde nella sconfitta in Supercoppa contro la Lazio, anche in questa occasione mister Sarri non è apparso esente da colpe e responsabilità.La galleria degli orrori non finisce tuttavia al triplice fischio finale dell’arbitro.Mister Sarri nelle interviste post partita rilascia dichiarazioni che lasciano perplessi gran parte dei tifosi juventini.Utilizzando il titolo della celebre pellicola di Hitchcock che da il titolo all’odierna puntata di J-TACTICS, Sarri con le sue dichiarazioni ha fatto sorgere legittimamente tra i tifosi, ed alcuni sostengono anche tra la dirigenza, “l’ombra del dubbio”?Il tecnico toscano è effettivamente adatto con la sua a volte eccessiva schiettezza comunicativa ad un ambiente come quello juventino?Come nel film del maestro della suspense si ripropone il tema del “doppio” su cui la pellicola è costruita, ossia così come lo zio Charlie e sua nipote anche Sarri e la Juve possono essere due facce della stessa realtà?Il bene e il male, la colpa e l’innocenza.Infine in tale vicenda è possibile ritrovare un’altra tematica sviscerata dal regista nel film.La possibile ipocrisia e superficialità nella considerazione sociale.Ci chiediamo, il mondo del calcio in Italia è ammantato da un’ipocrisia e una superficialità tali, da non essere in grado di comprendere l’onestà intellettuale dell'uomo Sarri?Il mister, in quanto allenatore della squadra più blasonata d’Italia doveva rinunciare alla sua schiettezza, essere magari più diplomatico e forse “ipocrita” e ciò per salvare le apparenze?Il match del San Paolo ha scatenato un vero e proprio putiferio e le dichiarazioni del mister nel post partita hanno contribuito a creare appunto: “L’ombra del dubbio”.Diteci la vostra, interagiremo con voi in chat live!Ecco i link dei nostri social:CANALE TELEGRAM:https://t.me/joinchat/AAAAAE2Dp-yj5b1N4SNcMQINSTAGRAM:http://instagram.com/jtactics_FACEBOOK:http://m.facebook.com/jtacticsmdn/

BASTA BUGIE - Cinema
FILM GARANTITI: Via dalla pazza folla (2015) *

BASTA BUGIE - Cinema

Play Episode Listen Later Dec 30, 2019 5:25


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.filmgarantiti.it/it/articoli.php?id=229GLI ERRORI NELLA VITA SI PAGANOBetsabea Everdene è una giovane donna orfana che è da poco andata a vivere con la zia. Qui conosce, Gabriel Oak, un fittavolo che gestisce una fattoria di pecore. Uomo in gamba e di nobili sentimenti, Gabriel s'innamora di Betsabea e la chiede in sposa, ma ella, pur nutrendo un certo affetto per l'uomo, declina la proposta dicendo che è troppo indipendente per sposarsi e che egli non sarebbe in grado di domare il suo carattere impetuoso. Una notte, il gregge di Gabriel, spaventato dal cane da pastore, scappa dal recinto e cade giù da una scogliera, schiantandosi sulla spiaggia.Non più in grado di pagare i debiti, l'uomo è costretto a vendere la fattoria e cercare un impiego altrove. Giunge in un villaggio e una cameriera di nome Fanny Robin, in procinto di sposarsi con il soldato Frank Troy, gli indica una fiorente fattoria in cui potrebbe trovare lavoro come pastore. La fattoria è quella che Betsabea ha appena ricevuto in eredità dal defunto zio e che amministra con competenza e decisione. Gabriel, da parte sua, lavora con zelo e continua a vigilare su Betsabea , la quale si sente rassicurata dalla presenza dell'uomo.Poco dopo, Betsabea conosce William Boldwood, ricco proprietario terriero confinante con la sua fattoria, il quale, incoraggiato da un biglietto ambiguo della donna, la chiede anche lui in sposa. Betsabea però rifiuta anche questa proposta, dicendo che il biglietto era in tono scherzoso, e che Boldwood ha frainteso le sue intenzioni. L'uomo però non demorde e insiste, chiedendole del tempo per riflettere.In quel periodo, il soldato Frank Troy attende in chiesa Fanny Robin per celebrare il loro matrimonio ma, quando la giovane non si presenta, fugge via adirato. Troy non sa che in realtà Fanny aveva sbagliato chiesa e, una volta giunta in quella giusta, l'uomo era già andato via. Così una sera, Betsabea conosce lo spavaldo Troy e, per la prima volta in vita sua, crede d'innamorarsi...QUAL È IL SIGNIFICATO DEL TITOLO DEL ROMANZO?Proviene da un stanza della poesia più celebre di Thomas Gray, poeta di metà Settecento, ovvero Elegy Written in a Country Churchyard, dal gusto melanconico e decadente, dedicata alla morte del suo migliore amico e poeta, Richard West:Far from the madding crowd's ignoble strife (Lontani dall'ignobile lotta della pazza folla)Their sober wishes never learn'd to stray (i loro pacati desii non si sono mai afflosciati)Along the cool sequester'd vale of life (In questa reclusa valle della vita)They kept the noiseless tenor of their way (hanno continuato per il loro silenzioso corso)CHI È BETSABEA NELLA BIBBIA?Nell'Antico Testamento si trova la storia del re David che, passeggiando sulla terrazza del suo palazzo, vede Betsabea che sta facendo il bagno. Anche se è a conoscenza che essa è moglie di Uria, uno dei suoi soldati attualmente impegnato in guerra, David si invaghisce di lei, la invita a casa sua ed ha una relazione con lei. Betsabea rimane incinta ed informa della cosa il re. David richiama il marito dalla guerra perché egli dorma con la propria moglie, ma Uria si rifiuta di dormire a casa propria. Il re comanda allora al suo generale di sferrare un attacco e di far mettere Uria in prima fila. Il comandante ubbidisce e Uria muore durante quest'attacco. Così Davide resta libero di prendere in moglie Betsabea.A questo punto interviene il profeta Natan, inviato da Dio, che rimprovera Davide per il peccato commesso nel provocare la morte di Uria per poter prendere in moglie Betsabea. Davide si pente del male fatto e chiede perdono a Dio. Dio perdona Davide anche se il figlio che nasce dalla relazione con Betsabea muore dopo pochi giorni. Dopo questo figlio, morto prematuramente, dalla relazione tra David e Betsabea, nasce un secondo figlio, Salomone. Questo figlio diventa il prediletto di David e gli succederà sul trono.

Locanda del Drago Rosso
Il primo saggio giunge alla locanda

Locanda del Drago Rosso

Play Episode Listen Later Aug 6, 2019 36:46


Finalmente viene a trovarci in locanda Claudio Serena di Fumble GDR.Parliamo con lui della realtà odierna del gioco di ruolo di come è cresciuta, della sua declinazione in show di intrattenimento e di quale potrebbe essere la sua evoluzione. Trovate tutte le info su Fumble al link https://fumblegdr.it/Vi ricordiamo inoltre che in collaborazione con Uncle Josh Comix abbiamo realizzato una splendida maglietta in edizione limitata della Locanda del Drago Rosso e come avventori con il codice DRAGOROSSO avrete diritto a splendidi sconti. https://www.facebook.com/pg/UncleJoshComix/shop/

Soundscapes
"E' tutto un grande malinteso"

Soundscapes

Play Episode Listen Later Jan 29, 2019 1:30


- By Giorgia Baghetti, 3ITE - Mark sta andando all’appuntamento con Julie, la sua migliora amica: la conosce da anni ormai. Con lei si confida sempre, ma non si sono visti molto negli ultimi tempi, per via dell’eccessivo lavoro. Un messaggio arriva, Mark controlla il telefono: è un sms da parte del suo capo, Bob. Lo avverte che il signor Moor è appena tornato in città e occorre immediatamente interrogarlo. Mark lo sa bene, c’è bisogno di prove, potrebbe essere proprio lui l’assassino. Deve rinunciare all’appuntamento con la sua amica. Le scrive un messaggio e raggiunge l’auto, sale e riparte: destinazione, l’aeroporto. Serve un’ora buona di macchina. Mentre guida pensa alle domande che rivolgerà all’indiziato. Controlla di avere addosso il taccuino e la penna: li sente entrambi nella tasca interna della giacca. Riceve una chiamata ma decide di non rispondere perché quando è concentrato non vuole parlare con nessuno. E intanto inizia a piovere. Accende la radio per ascoltare un po' di musica, alza il volume per non sentire né il rumore dell’auto né quello della pioggia. Giunge infine all’aeroporto. Ha appena parcheggiato, spento il motore il silenzio è subito squarciato da due spari. Si abbassa d’istinto sul sedile e nello specchietto laterale lo vede: il signor Moor è a terra sanguinante. La folla nel parcheggio inizia ad urlare, presa dallo spavento. Era dunque lui, il signor Moor, l’assassino: aveva riconosciuto Mark, si era sentito in trappola e con un colpo alla gola, si era tolto la vita. La polizia era già sul posto, incredibile: come poteva essere già lì? Qualcosa non quadra, pensa Mark. I poliziotti sono lì per lui, lo costringono a salire nell’auto diretta in centrale. E’ lui il sospettato. È tutto un grande malinteso.

Libro di Cielo, Volume 35
37. Come il Fiat Divino giunge a contare i respiri, i minuti per fare ritornare la creatura a vivere in Esso. Il busso che essa97 fa a tutte le cose create. Come [Dio] vuol stare in continuo atto di dare e di ricevere. Le pene di Gesù ba

Libro di Cielo, Volume 35

Play Episode Listen Later May 28, 2018 6:36


Libro di Cielo, Volume 35
4. Come Dio vuol vedere la sua vita in chi vive nella sua Volontà, che giunge a farsi suo modello. Doni che Dio dà alla creatura. Lo spazio dell’umano volere: stanza divina delle maraviglie di Dio

Libro di Cielo, Volume 35

Play Episode Listen Later May 28, 2018 6:53


Libro di Cielo, Volume 34
18. La Celeste Ereditiera; come chiama i suoi figli ad ereditare i suoi beni. Come giunge a dotare le anime col suo amore materno, per formare le altre mamme a Gesù

Libro di Cielo, Volume 34

Play Episode Listen Later May 28, 2018 5:34


Libro di Cielo, Volume 32
5. E’ tanto l’amor divino, che giunge ad esaurirsi nelle opere sue. Gelosia della Divina Volontà. La piccola via della creatura in Essa

Libro di Cielo, Volume 32

Play Episode Listen Later May 26, 2018 9:36


Libro di Cielo, Volume 24
36. Le pene nel Fiat sono stille e si giunge a rapirle. Esempio. Come le Verità sulla Divina Volontà sono vite divine e stanno tutte in aspettativa per fare il loro ufficio

Libro di Cielo, Volume 24

Play Episode Listen Later May 14, 2018 6:06


Libro di Cielo, Volume 10
49. L’amore quando non giunge con le buone, cerca di giungere coi crucci, coi picci ed anche con le sante cattiverie.

Libro di Cielo, Volume 10

Play Episode Listen Later Apr 17, 2018 3:44


Libro di Cielo, Volume 3
98. Dove giunge la cecità degli uomini, che mentre cercano di ferire Gesù feriscono sé stessi con le loro proprie mani!

Libro di Cielo, Volume 3

Play Episode Listen Later Apr 14, 2018


Libro di Cielo, Volume 3
47. L'anima conformata al Volere Divino giunge a disarmare Gesù come vuole

Libro di Cielo, Volume 3

Play Episode Listen Later Apr 13, 2018 92:39


SermoniOnline Audio
Quando giunge il nemico

SermoniOnline Audio

Play Episode Listen Later Oct 17, 2016 45:00


handelmania's Podcast
Compilation 11

handelmania's Podcast

Play Episode Listen Later Mar 29, 2014 79:43


I know you enjoy my pot-pourris and i hope you will appreciate this one as well: 1. Meta Seinemeyer        Tristan und Isolde        "Liebestod"    (so sad,she died at 33.) 2. Cesare Siepi                  L'Italiana in Algeri       "Le femmine d'Italia" 3. Diane Soviero                Risurrezione (Alfano)   "Giunge il treno" 4. Steber/DelMonaco       Fanciulla act two duet (with opened cut, which I love.) 5. Stella/Guelfi                   Aida Nile Duet   (They are superb) 6. Rise Stevens                   Orfeo                   "Che faro" 7. Luisa Tetrazzini              Semiramide       "Bel raggio" 8. Richard Tucker                 Andrea Chenier      "Improvisso" 9. Pavarotti/Millo                 Ballo Love duet 10.Leonard Warren              Forza Cabaletta (He was about to sing this when he died.I will never forget it.) 11. Zinka Milanov                 Forza          "La vergine degli angeli  (1965 concert.) 12.Giuseppe di Stefano       Carmen      "Flower Song" 13. Magda Olivero                Manon Lescaut      "In quelle trine morbide" 14.Titta Ruffo                         Pagliacci Prologue  (a force of nature.) 15. Beverly Sills                     Tabarro aria (her only Trittico) 16.Riccardo Stracciari           Traviata   "Di Provenza "  (Charlie's favorite baritone)

Fumble GDR - Giochi di ruolo in radio
Cadere con stile - L'eroe di Mebury 13

Fumble GDR - Giochi di ruolo in radio

Play Episode Listen Later Mar 27, 2014 139:09


Omley giace ormai distrutta sotto ai nostri eroi che cadono dal drake che li stava portando. Sfidando il pericolo e la fisica e dando fondo a molte delle loro risorse nel giro di pochi attimi i nostri eroi cercano di salvarsi da un'orribile fine solo per vedere Vonart scappare definitivamente e scoprire che i loro oggetti magici più importanti hanno perso molto potere. Giunge anche una donna misteriosa che ha con sè il pugnale di Ardutan e Oswulf prende le redini del Tempio del Sigillo, abbandonato a sè stesso dopo l'incursione degli scagnozzi di Vonart.

Querty
Cadere con stile - L'eroe di Mebury 13

Querty

Play Episode Listen Later Mar 27, 2014 139:09


Omley giace ormai distrutta sotto ai nostri eroi che cadono dal drake che li stava portando. Sfidando il pericolo e la fisica e dando fondo a molte delle loro risorse nel giro di pochi attimi i nostri eroi cercano di salvarsi da un'orribile fine solo per vedere Vonart scappare definitivamente e scoprire che i loro oggetti magici più importanti hanno perso molto potere. Giunge anche una donna misteriosa che ha con sè il pugnale di Ardutan e Oswulf prende le redini del Tempio del Sigillo, abbandonato a sè stesso dopo l'incursione degli scagnozzi di Vonart.Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1693919/advertisement

Commenti al Vangelo
Attualizzazione del Vangelo del 23 Marzo 2014 a cura di don Domenico Luciani

Commenti al Vangelo

Play Episode Listen Later Mar 19, 2014 11:57


La 16° puntata del ciclo "Dalla vita alla Parola viva" - "Lo Spirito è l'acqua che dà vita" III DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO A)Gv 4,5-42Sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna. In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: Dammi da bere!, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?».Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua. Vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare».Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te».Molti Samaritani di quella città credettero in lui. E quando giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».