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This week: EURO 2020, the NBA Finals, the Olympics and the relentless stupidity of rugby league. Also: we didn't have that, the new #WengerOut, Scott Foster is inevitable, second nation army, being cool for a few years, mutual sentiment, full nihilism, mismatched timelines, not your dad's England, burning the room, the CP3 finishing school, tedious box-score watching analysis, Giddey goat, undeniable flaws, just generally avoid Sacramento, football becomes basketball which becomes football, the Suns' next step, Doc's next team, how late can an ‘allegedly' come and still be legally OK, basketballing hobos, winning the right way, there's a bit of Stugotz in everybody, asterisks: the gall, trusting in Ange, shopping Dame around the league, indentured servitude, keeping your friends close, Olympics coverage?, embracing your inner boomer, the Jingles finishing school, too old for Brisbane 2032, shop windows, reasons to stop the podcast, reasons to talk about rugby league and aging out of thirst. BALLS and tripping balls are available on their own RSS feeds, as well as being found together on Omny Studio,Spotify and Apple Podcasts (feel free to subscribe, rate and review) - and we welcome your reckons via Twitter, Facebook and email. See omnystudio.com/listener for privacy information.
L'editoriale del direttore Nico Perrone per Dire Oggi
E Salvini scende, vediamo le tendenze
Jannik Sinner a Dubai e Lorenzo Musetti ad Acapulco incantano il mondo: due diciannovenni italiani si presentano come i personaggi del futuro. Zverev conquista l'ATP 500 ad Acapulco battendo Tsitsipas in una finale molto emozionante. Grande partecipazione del pubblico, per quanto limitato dalle misure COVID-19. Karatsev sbaraglia la concorrenza a Dubai e si propone come rivelazione dell'anno. Nel circuito femminile, dominio russo a San Pietroburgo con il ritorno di Kuznetsova e Zvonareva (anche se si impone Kasatkina); a Monterrey seconda finale consecutiva per Golubic che affronta la giovane canadese Fernandez. Come di consueto Vanni Gibertini e Luca Baldissera rispondono alle domande degli ascoltatori
«Ho votato no al governo! No alla maggioranza con Delrio, Boldrini e Renzi! Ho deciso di votare no a questo governo e non far parte di una maggioranza variopinta dove tutti odiano tutti ma si sta uniti, si danno nuove cariche e si cambiano i ‘programmi’ della legislatura senza mai andare al voto». Lo ha scritto su Facebook il deputato Gianluca Vinci, che è passato dalla Lega a Fratelli d'Italia. «Il mio no non è stato una scelta, ma un atto dovuto, rispettoso del mandato ricevuto dagli elettori che alle elezioni hanno votato per avere un’alternativa alla sinistra! Ritengo fondamentale che gli elettori di centrodestra non siano traditi e che abbiano una rappresentanza in Parlamento che porti avanti i loro valori e le loro idee. Per questi motivi questa inversione di rotta, non passata dalle urne, non può trovare il mio sostegno». «Ringrazio di cuore Giorgia Meloni e tutta Fratelli d’Italia per essere stati coerenti ed avermi accettato nella loro grande famiglia che da oggi è anche la mia», ha concluso.
«Non penso che la soluzione ai gravi problemi sanitari, economici e sociali della Nazione sia l’ennesimo governo nato nei laboratori del Palazzo e in mano al PD e a Renzi. In una democrazia avanzata, i cittadini, attraverso il voto, sono padroni del proprio destino. Anche quando la situazione è difficile. Soprattutto quando la situazione è difficile. Il Presidente valuta più opportuno rischiare un governo che per due anni avrà molte difficoltà a trovare soluzioni efficaci per gli italiani». Così in un post su Facebook la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. «Noi, invece, pensiamo sia decisamente meglio dare la possibilità agli italiani di votare, per avere una maggioranza coesa e forte che possa governare cinque anni e dare all'Italia le risposte coraggiose di cui ha bisogno. Nel centrodestra ci confronteremo, ma all'appello del Presidente rispondiamo che, in ogni caso, anche dall'opposizione ci sarà sempre la disponibilità di Fratelli d'Italia a lavorare per il bene della Nazione», ha concluso.
DAVY RODRÍGUEZ: Encuestas Italia. La Lega 1º y Fratelli d'Italia en 3er lugar
DAVY RODRÍGUEZ: Encuestas Italia. La Lega 1º y Fratelli d'Italia en 3er lugar
In questa puntata parlerò di personal brand nella nostra comunicazione digitale, partendo da un punto di vista un po' diverso: la politica.E' infatti sotto gli occhi di tutti che soprattutto nei partiti che vanno più forte in questo periodo si possa parlare di "partiti ad personam" cioé basati sulla figura della donna/uomo forte che ripete gli slogan più efficaci (e semplici) per arrivare alla pancia delle persone (utenti).Praticamente il principio degli INFLUENCER.Perfino i loghi e i nomi dei partiti stessi stanno lasciando spazio a "faccioni" e cognomi illustri per identificare sempre di più valori con persone.Sta diventando sempre più importante il "percepito" che la sostanza.Ho fatto quindi un esperimento analizzando i siti web (non i social) di quattro formazioni politiche: PD, Fratelli d'Italia, M5S e Lega per fare un confronto su come comunicano nella loro parte istituzionale.Ne è venuto fuori un bell'esperimento che vi fa capire cosa è più efficace e cosa no.Ovviamente qui non ci saranno valutazioni di tipo "politico"... forse...Per commentare potete entrare nella mia community su Telegram: https://www.fabio.media/communityI siti analizzati sono:- Partito Democratico: https://www.partitodemocratico.it/- Fratelli d'Italia: https://www.fratelli-italia.it/- Movimento 5 Stelle: https://www.ilblogdellestelle.it/- Lega: https://www.legaonline.it/Fatemi sapere cosa pensate di questo lavoro.Fabio
«Conte, invece di continuare a invitare l’opposizione ai suoi eventi in villa, legga gli emendamenti che abbiamo presentato in Parlamento, così dovrà esprimersi sul merito delle questioni invece di fare chiacchiere da salotto. Scoprirà, ad esempio, che la Cassa integrazione che a Villa Pamphilj dice di voler semplificare, il decreto Rilancio del suo Governo la complica ulteriormente reinserendo l’obbligo di contrattazione sindacale che il Parlamento ha tolto dal decreto Cura Italia anche grazie alle battaglie di Fratelli d’Italia. Così su Facebook la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. «Non siamo interessati a partecipare allo show “La Villa dei famosi”, se Conte vuole cominciare a dialogare faccia togliere i vergognosi sprechi dal dl Rilancio e faccia approvare gli emendamenti seri che abbiamo presentato su richiesta di lavoratori, artigiani, commercianti e imprenditori», ha concluso Meloni.
«Ennesima follia targata Pd-M5S a danno dei consumatori: il Codacons l’ha definita una “vera e propria truffa alla collettività”. Il Parlamento ha messo a disposizione la cifra di 80 miliardi di euro per affrontare l'emergenza, ma poiché il governo li spende in inutili bonus, marchette e consulenze, i soldi non bastano». Così su Facebook la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, condividendo il link ad un articolo che spiega come, secondo il Codacons, un emendamento proposto dai deputati Raciti del Pd e Manzo del M5S «scarica sui consumatori il compito spettante alla Stato di sostenere i nuclei più bisognosi», «introducendo una vera e propria tassa occulta che peserebbe sulle fatture energetiche degli utenti portando ad un loro incremento di cui i consumatori non avrebbero contezza». «Così adesso vogliono spillare soldi ai cittadini con altre tasse nelle bollette. Questo governo è una vergogna senza fine», ha concluso Meloni.
«Leggo che la Digos starebbe visionando tutti i video della manifestazione che abbiamo fatto» il 2 giugno «a Roma, per mandare multe e sanzioni a chi ha partecipato. Quando tutti eravamo in casa e non si poteva neanche partecipare ai funerali dei propri cari, ci sono state centinaia di persone che sono scese in piazza per manifestare il 25 aprile. Nessuna multa per loro. Nessuna multa quando hanno sfilato i centri sociali, nessuna multa quando decine di persone si assembravano da Conte per inaugurare l'ultima campata del ponte di Genova». Lo ha scritto su Facebook la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. «Le multe sono arrivate ai commercianti, rei di protestare contro il governo. E probabilmente arriveranno a noi, perché siamo scomodi al regime. E come tutti i regimi, anche questo pensa di poter utilizzare la polizia per intimorirci. Lo chiedo a quelli che non la pensano come noi, ma mantengono un briciolo di onestà intellettuale: veramente è tutto normale?» ha concluso Meloni.
W il 2 Giugno, ricorrenza da ricordare Autore Andrea B. Vuoi contattare l'Autore per parlare dell'articolo? Scrivi a: walloutpodcast@gmail.com Questo articolo e molti altri su: https://wallinapp.com/walloutmagazine/
«Associazione a delinquere finalizzata alla tratta di persone, alla violenza sessuale, alla tortura, all’omicidio e al sequestro di persona a scopo di estorsione: sono questi i reati per i quali il Gup del Tribunale di Messina ha condannato a 20 anni di carcere ciascuno Mohammed Condè, Hameda Ahmed e Mahmoud Ashuia. Parliamo dei tre torturatori che lavoravano come carcerieri in Libia e che sono arrivati in Italia a bordo della Sea Watch 3 comandata da Carola Rackete, l’icona della sinistra italiana ed europea che ha speronato una motovedetta della Guardia di Finanza violando le nostre leggi e i nostri confini». Lo ha scritto Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, in un editoriale su 'La voce del patriota'. «La condanna di questi macellai» - ha aggiunto Meloni - «è una notizia clamorosa, che oggi viene nascosta dalla stessa grande comunicazione che un anno fa ricoprì di onori la Rackete dipingendola come un’eroina senza macchia e senza paura. Senza pudore l’ipocrisia di quei parlamentari di sinistra, da Delrio a Orfini passando per Fratoianni, che un anno fa salirono su quella nave per accusare di ogni nefandezza e atrocità quello stesso Giuseppe Conte con cui oggi sono felicemente al governo. Della serie: 'Mettiamoci una poltrona sopra e dimentichiamo tutto'».
«Siamo stati i primi ad auspicare un Recovery Fund cospicuo, immediato, con una quota maggioritaria di contributi a fondo perduto e senza condizionalità. Prendiamo atto che qualcosa si è mosso in questa direzione ma la proposta della Commissione Ue non è soddisfacente». Così su Facebook la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. «Peraltro,» - ha aggiunto Meloni - «siamo all’inizio di un lungo negoziato e il rischio concreto è che la proposta sia rivista al ribasso in seno al Consiglio Ue, che dovrà necessariamente tenere conto delle posizioni dei rigoristi Olanda, Danimarca, Austria e Svezia. Il diavolo è nei dettagli e sappiamo bene come l’Europa ci abbia spesso riservato brutte sorprese. Le risorse rischiano di essere troppo poche, condizionate a riforme dettate da Bruxelles, e soprattutto di arrivare troppo tardi: se non si concentra la potenza di fuoco di questi interventi subito nei prossimi mesi e su pochi capitoli, il rischio è che questi fondi si rivelino inutili a salvare le nostre imprese. Speriamo di essere smentiti. Il tutto accade mentre con gli aiuti di Stato sta aumentando le disparità tra le diverse economie». «Senza trasferimenti immediati, alla fine della pandemia ci ritroveremo il nostro tessuto produttivo sempre più debole e quello di alcuni competitor, Germania in testa, sempre più forte», ha osservato la leader di Fdi.
"Questa settimana porterò all'attenzione della maggioranza il progetto di riforma, su cui tra l'altro avevamo già trovato un'ottima convergenza poco prima che scoppiasse la pandemia", con queste parole il guardasigilli Alfonso Bonafede ha preannunciato una riforma del CSM che prevede "un nuovo sistema elettorale sottratto alle degenerazioni del correntismo; l'individuazione di meccanismi che garantiscano che i criteri con cui si procede nelle nomine siano ispirati soltanto al merito; la netta separazione tra politica e magistratura con il blocco delle cosiddette porte girevoli". Le parole del Ministro arrivano dopo giorni di vera bufera per la magistratura italiana travolta dal "caso Palamara". Ne parliamo con Andrea Giorgis, sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia. Si avvicina la data del 2 giugno giorno di festa per tutti gli italiani ma anche giorni di protesta per chi vorrà scendere in piazza contro il governo Conte al seguito del leader della Lega Matteo Salvini che ha scelto proprio la festa della Repubblica per portare in piazza il malcontento della sua gente. Anche Fratelli d'Italia e Forza Italia, gli altri due partiti di centrodestra, sembravano volersi unire in questa piazza di protesta ma nelle ultime ore qualcosa sembra essere cambiato. Ne parliamo con Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia.
«Noi il 2 giugno facciamo una cosa simbolica perché gli alleati hanno preferito così e va bene, però i primi di luglio vorremmo fare una grande manifestazione di massa, non rinunciamo a fare una grande manifestazione di massa». Lo ha annunciato Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, ospite di 'Quarta Repubblica', condotta da Nicola Porro su Retequattro. Gli assistenti civici «sono una cretinata. Non ci serve di istituire il corpo dei guardoni municipali, che è quello che vogliono fare Decaro e Boccia, il presidente dell'Anci e il ministro dell'Autonomia, perché è una cosa che non ha alcun senso. Sono persone che non avrebbero l'autorità e che non avrebbero gli strumenti per far rispettare le regole, quindi sono delle vittime. Oppure gli devi dare questi strumenti, quindi uno status di pubblico ufficiale, un manganello, una divisa e hai fatto i guardiani della rivoluzione», ha detto ancora Meloni. «Io non ci voglio finire in Stato in cui non esiste più lo Stato di diritto, considero che sia una cosa folle, invito il governo a ritirare questa stupidaggine. Ci sono le Forze dell'Ordine quando ci sono delle norme serie che vanno fatte rispettare, evitiamo di dire sempre delle idiozie, questo è un governo che non so se lo fa come arma di distrazione di massa», ha concluso.
«Le parole ingiuriose pronunciate a 'Che tempo che fa' da Roberto Saviano, secondo il quale sarebbero spesso i commercialisti a segnalare alla criminalità organizzata le potenziali vittime di usura, sono indegne del servizio pubblico. Se Roberto Saviano conosce commercialisti che svolgono questa attività spero li denunci alle autorità competenti». Lo ha scritto su Facebook la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. «Ma insultare a vanvera un'intera categoria che ogni giorno svolge il suo lavoro tra mille difficoltà non è tollerabile. Saviano chieda scusa ai commercialisti e Fabio Fazio prenda subito le distanze da quelle vergognose parole», ha concluso Meloni.
«Volete qualche numero vero sulla cassa integrazione? Dimenticate tutte le sparate che avete sentito in diretta TV durante il reality show “il Decreto”. I dati pubblicati sul sito dell’INPS e aggiornati all’11 maggio parlano chiaro. L’83% delle CIG ricevute dai lavoratori sono state anticipate dalle aziende, il “merito” dello Stato si ferma al 17% del totale». Così su Facebook la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. «E uno si domanda cosa avesse da vantarsi Conte in conferenza stampa. In compenso, le pratiche presentate direttamente all’INPS sono in altissimo mare: su 3,4 milioni, appena 780 mila lavoratori, pari al 23% dei richiedenti, hanno ricevuto il bonifico INPS. Quindi ci sono più di 2 milioni e 600 mila lavoratori (e famiglie) che hanno ricevuto il loro ultimo stipendio a febbraio e ancora aspettano la cassa integrazione. Una situazione inaccettabile, che il Governo deve risolvere subito,» ha concluso Meloni.
Purtroppo il capogruppo di Fratelli d'Italia al Parlamento Europeo (Carlo Fidanza) non ha risposto all'invito fattogli di dibattere con Luciano Capone su MES, prestiti, Grecia, banche e le finanze dello stato italiano. Ci siamo arrangiati da soli
Purtroppo il capogruppo di Fratelli d'Italia al Parlamento Europeo (Carlo Fidanza) non ha risposto all'invito fattogli di dibattere con Luciano Capone su MES, prestiti, Grecia, banche e le finanze dello stato italiano. Ci siamo arrangiati da soli _____________________________ #LiberiOltre Contribuisci al nostro futuro
«Mi aspetto che il Governo italiano si mobiliti per stanare i carcerieri e i rapitori di Silvia Romano perché il messaggio che non può passare è che rapire un italiano sia un buon affare o remunerativo». Così su Facebook la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. «Quindi dopo i doverosi festeggiamenti per il rientro di Silvia, dobbiamo far capire che l'Italia sarà implacabile con chi si permette di sequestrare i nostri connazionali» ha aggiunto Meloni. In un altro post sui social, la leader di FdI ha scritto che la liberazione di Silvia Romano è «una gran bella notizia» e «in attesa di vederla tornare in Italia il ringraziamento di Fratelli d'Italia va ai nostri servizi di Intelligence e a tutti coloro che hanno contribuito a raggiungere questo importante obiettivo».
«Ristoratori e gestori di bar manifestano civilmente in piazza a Milano nel rispetto di tutte le norme anti-contagio e del distanziamento sociale e vengono multati per aver osato farlo». Lo ha scritto su Facebook la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, condividendo il video di un servizio tv sulla protesta. Secondo Meloni «è scandaloso che questa sia la risposta dello Stato a chi chiede risposte concrete perché non sa più come andare avanti, vuole tornare a lavorare e non essere costretto a licenziare i propri collaboratori». «È fuori dal mondo che gente onesta e che lavora chieda aiuti a fondo perduto e ottenga in cambio multe da 400 euro. La pazienza è finita», ha concluso la leader di FdI.
«Sono in silenzio: è il silenzio degli innocenti che da un giorno all'altro hanno avuto le loro imprese chiuse per decreto e oggi rischiano di non avere nulla». Così Giorgia Meloni, durante una manifestazione davanti a palazzo Chigi martedì pomeriggio insieme ai parlamentari di Fratelli d'Italia. Ciascuno di essi ha indossato mascherine, guanti, rispettato la distanza di sicurezza ed esibito cartelli in cui sono state rappresentate le categorie più colpite dalla crisi come "artigiani", "tassisti", "addetti alle mense", "ballerini", "gestori di pizzerie", "geometri", ecc. «Vogliamo dare voce a questi innocenti, siamo qui per loro, per dire che non siamo d'accordo con il modo in cui si sta gestendo la fase due, la cosiddetta ripartenza che ripartenza non è, non siamo d'accordo a ripartire per settori, chi stabilisce che interi settori debbano morire per decreto», ha detto Meloni. «Perché non devono ripartire bar, ristornati, parrucchieri se sono in grado di garantire la distanza?» ha domandato la leader di FdI.
«Il Decreto Liquidità è una grande fregatura per artigiani, commercianti, piccole imprese e un grande regalo per le banche». Lo ha scritto su Facebook la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. «Altro che 25.000 euro di prestito garantito al 100% dallo Stato, le banche accedono alla garanzia pubblica anche se aumentano di solo il 10% la linea di credito all’impresa», ha spiegato Meloni. «Così le imprese vedranno solo briciole, mentre le banche faranno ricadere il loro rischio d’impresa sullo Stato. Sempre così quando governa la sinistra», ha concluso.
Un'ora fa è iniziato il Consiglio Europeo forse più importante di sempre, la riunione nella quale i capi di stato e di governo dell'Unione europea decideranno quali strumenti economici adottare per aiutare i paesi più colpiti dal COVID-19. Ne parliamo con Andrea Delmastro, capogruppo commissione esteri in parlamento per Fratelli d'Italia, e Emma Bonino, già ministro degli Esteri, senatrice di +Europa.
Non dare la possibilità al Parlamento di esprimersi sul Mes «non è esattamente il modo giusto di procedere, presidente Conte: se lei vuole guardare in faccia gli italiani e non vuole lavorare con il 'favore delle tenebre', venga in Aula e accetti un voto parlamentare». Così la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, in un video pubblicato su Facebook Con questo voto - ha rimarcato Meloni - «ciascun partito e ciascun parlamentare possano assumersi la loro responsabilità di fronte agli italiani e di fronte alla storia perché altrimenti, sì, si preferisce lavorare con il favore delle tenebre». «Dopo aver detto, in una specie di conferenza stampa a reti unificate, guardando dritto alla telecamera, che il governo italiano non lavora con il favore delle tenebre, che guarda in faccia il popolo italiano e che sul Mes guarderà in faccia il popolo italiano, Giuseppe Conte decide di venire in Aula ma di non accettare un voto parlamentare prima di andare al Consiglio europeo che dovrà decidere cosa il presidente Conte debba dire sul Mes, sugli Eurobond e sugli strumenti europei a fronte della crisi sul coronavirus», ha aggiunto la leader di Fdi.
«Noi abbiamo tentato di dare una mano dall’inizio. Non lo abbiamo fatto per dare una mano a Giuseppe Conte, l’abbiamo fatto per dare una mano agli italiani perché è il nostro lavoro, è quello che dobbiamo fare. Sono settimane che la maggioranza ci insulta dalla mattina alla sera, ma se si guarda indietro, tutte le proposte più sensate le avevamo fatte noi dall’inizio. È la maggioranza che non le ha volute ascoltare o le ha ascoltate molto tardi». Così la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, a 'Fuori dal coro', su Retequattro. «Nel momento in cui quello diventa un luogo per attaccare l’opposizione, quella è una conferenza politica, che è un’altra cosa, una cosa da talk show! Come mi pare abbia detto anche il direttore Mentana, che non è esattamente una persona schierata a destra, ma un professionista riconosciuto in questa nazione...», ha detto ancora Meloni tornando a proposito della conferenza stampa di Conte e degli attacchi all'opposizione sul Mes.
Ecco le notizie più importanti della settimana selezionate da "Ascolta la Notizia". Facciamo il punto dell'emergenza coronavirus in Italia. Il governo ha prorogato misure di contenimento del coronavirus, che rimarranno in vigore almeno fino al 3 maggio, nonostante l'appello di Confindustria a far ripartire l'economia affinché l'attuale recessione «non diventi depressione» per l'Italia. Il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, ha dichiarato che l'esecutivo «ha le idee chiare: dobbiamo mettere in sicurezza la salute degli italiani. Con la salute a rischio, non c'è economia». Giovedì 9 aprile, per il sesto giorno consecutivo, sono calati ancora i ricoveri in terapia intensiva. Il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) Franco Locatelli, in conferenza stampa alla Protezione civile giovedì, ha detto che «tutto quello che riguarderà la riaccensione delle attività produttive non essenziali andrà fatto con molta cautela per evitare una seconda ondata» di contagi. In vista del weekend di Pasqua, il Viminale ha chiesto con una circolare alle forze di polizia di «dedicare la massima attenzione nella predisposizione di mirati piani di rafforzamento della vigilanza e del controllo» sia all'interno dei comuni sia tra località diverse, «compreso il divieto di recarsi nelle seconde case utilizzate per le vacanze». Passiamo alla situazione all'estero. Con più di 16mila decessi registrati, gli Stati Uniti sono il Paese più colpito dal coronavirus dopo l'Italia. Tuttavia, il presidente americano Donald Trump si è mostrato ottimista: «Se tutto va come speriamo riapriremo il Paese molto, molto, molto presto, lo spero», ha dichiarato. Nel frattempo l'Iran prova a tornare gradualmente alla normalità. Oggi infatti, nel Paese partirà la 'fase 2', che prevede la ripartenza delle attività economiche considerate 'a basso rischio'. I cittadini iraniani dovranno attenersi ad un 'rigido' rispetto delle misure di prevenzione, ha detto il capo del governo di Teheran. Lo Yemen ieri ha annunciato il primo caso confermato di contagio da coronavirus, nella provincia meridionale di Hadramout, controllata dal governo, Chiudiamo con l'economia. L'Eurogruppo ha raggiunto un accordo sugli strumenti da usare per fronteggiare le conseguenze economiche della pandemia di coronavirus. «Messi sul tavolo i bond europei, tolte dal tavolo le condizionalità del MES», ha scritto nella tarda serata di giovedì su Twitter il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri. Si tratta di un pre-accordo tecnico al quale seguirà il Consiglio dei capi di Stato e di Governo. «Al momento non è stata attivata nessuna linea di credito MES per l’Italia», ha spiegato l'eurodeputato 5Stelle Piernicola Pedicini, che ha avvertito: «Se Conte dovesse avere in mente di attivare una linea di credito MES per l’Italia dovrebbe sapere che il Movimento 5 Stelle farebbe cadere il Governo». Il premier Conte ha però assicurato che «la posizione e quella del Governo sul MES non è mai cambiata e mai cambierà». Le opposizioni hanno attaccato duramente l'esecutivo. «Il ministro Gualtieri ha firmato per attivare il Mes, niente Eurobond e Italia messa sotto tutela. Alla fine hanno vinto i diktat di Germania e Olanda, il Governo in questi giorni ha fatto finta di alzare la voce ma, tanto per cambiare, si è piegato ai dogmi nordeuropei», ha dichiarato la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. «Siamo fuori dalla legge, siamo alla dittatura nel nome del virus»
«Il ministro Gualtieri ha firmato per attivare il Mes, niente Eurobond e Italia messa sotto tutela. Alla fine hanno vinto i diktat di Germania e Olanda, il Governo in questi giorni ha fatto finta di alzare la voce ma, tanto per cambiare, si è piegato ai dogmi nordeuropei«. Così su Facebook la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. «Non permetteremo a nessuno di banchettare sulla nostra Nazione come già successo in Grecia», h avvertito Meloni, «Lo abbiamo preannunciato e lo ribadiamo: ora Conte, Gualtieri e Di Maio dovranno affrontare il Parlamento, dove Fratelli d'Italia è già schierato per impedire questo atto di alto tradimento verso il popolo italiano», ha concluso.
«Adesso basta! Non servono nuove concessioni o svuotacarceri modello Bonafede». Lo ha scritto su Facebook la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. «Ora pretendiamo processi per direttissima, pene esemplari, prevedere anche l’ipotesi di revoca dei benefici di massa. Difendiamo l’autorità dello Stato, non lasciamo soli gli Agenti della Polizia Penitenziaria», ha aggiunto Meloni. «Lo Stato faccia sentire il peso della sua autorità, non scenda più a compromessi», ha concluso.
«Noi stiamo cercando di evitare le polemiche e stiamo offrendo il nostro contributo, che non sempre viene apprezzato, perché pensiamo che il lavoro di Fratelli d’Italia debba essere quello di provare a dare una mano». Così la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, in un'intervista al Tg5. «Sono rimasta abbastanza stupita da una intervista del presidente del Consiglio Conte in cui dice che le nostre proposte sarebbero pretestuose e irrealizzabili. Non più tardi di ieri, infatti, c’è stata chiesta maggiore collaborazione e siamo stati ringraziati per la serietà delle nostre proposte però, evidentemente, il governo preferisce fare propaganda. Le valutazioni le faremo alla fine dell’emergenza: ognuno si assumerà le proprie responsabilità e a giudicare saranno gli italiani», ha detto ancora Meloni.
«Ho inviato al Presidente del Consiglio Conte la proposta di Fratelli d’Italia per dare subito 1000 euro a chiunque ne faccia richiesta direttamente sul proprio conto corrente». Lo ha fatto sapere tramite Facebook la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. Si tratterebbe - ha spiegato - «un aiuto immediato per aiutare chi non riesce a fare la spesa e a dare da mangiare ai propri figli: migliaia di famiglie non possono aspettare la burocrazia italiana e i tempi troppo lunghi per l’entrata in vigore delle misure di sostegno al reddito già previste dai provvedimenti del Governo». «Lo Stato deve dare una risposta ora. Basta perdere tempo», ha concluso Meloni.
«Solidarietà di Fratelli d'Italia a tutti i Sindaci, chiamati a gestire una situazione esplosiva per colpa degli annunci roboanti di Conte». Lo ha dichiarato la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. «Il presidente del Consiglio ha fatto credere agli italiani di aver ricoperto i Comuni di miliardi di euro ma è una bugia colossale: i 4,3 miliardi annunciati non sono altro la liquidazione anticipata del Fondo di solidarietà comunale», ha spiegato. «Una cosa» ha sottolineato la presidente di FdI «già fatta a marzo 2019, senza emergenza coronavirus. Nessun intervento straordinario: parliamo di soldi già dovuti, già presenti nei bilanci comunali e impegnati dai sindaci. Un irresponsabile gioco delle tre carte fatto sulla pelle di chi è in prima linea per dare risposte ai cittadini.
«Quella che abbiamo visto è un’Europa degli egoismi, degli interessi di alcuni a scapito dei diritti dei molti, è l’Europa che aspetta il terremoto in casa nostra per andare a rovistare nelle nostre macerie e fregarsi l’argenteria. L’Europa che abbiamo sognato, oggi non esiste. Non c’è l’Europa della civiltà, l’Europa della solidarietà, l’Europa madre di tutti noi». Lo ha scritto la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, in un post sulla propria pagina Facebook. «Oggi anche i più incalliti euroinomani si accorgono del fatto che qualcosa oggettivamente non ha funzionato» ha concluso Meloni.
Abrimos esta Imprensa Semanal com Coronavírus, a Itália entre a fatalidade e a solidariedade, tema de capa do semanário L'OBS. No país mais atingido da Europa, hoje laboratório do combate ao vírus, a população resiste, inova e dá provas de um civismo exemplar. Lembrar-nos-emos dessa sexta sexta-feira, 13 de março, talvez, uma data histórica. Nesse dia, às 18 horas, os italianos confinados às suas casas escancararam as janelas, saíram para as suas varandas e cantaram Fratelli d'Italia, o hino nacional. Muitos tocaram guitarra, outros acordeão ou trompete numa espécie de vitalidade anti-vírus, anti-contágio e anti-catástrofe. Uma forma de exorcismo sonoro contra o inimigo invisível e silencioso que dizima vidas italianas há dois meses. A palavra de ordem de solidariedade viajou de Roma, passando por Palermo até Nápoles e às redes sociais numa atmosfera de União nacional, sublinha, L'OBS. Também, LE POINT, faz a sua capa com o tema, titulando, como vivemos com o coronavírus. Numa espécie de Guia prático do corona resiliência revisita o sistema imunitário, hospitais, economia, geopolítica ou Darwin. O filósofo, Marcel Gauchet, autor de "Desencanto do mundo", afirma em entrevista ao semanário que vamos ter de trocar de bateria. O equilíbrio do nosso funcionamento colectivo repousa na ponta duma agulha. O diálogo entre a sociedade e o poder tornou-se tão conflituoso que a prudência se impoe. O Presidente Macron, tem razão ao tomar as coisas em mãos. Neste tipo de situações não há lugar para delegar. O princípio de responsabilidade tem de ser reafirmado e é uma exigência fundamental dos cidadãos, acrescenta o filósofo, num exclusivo ao LE POINT. Por seu lado, COURRIER INTERNATIONAL, destaca igualmente o coronavírus, escolas fechadas, confinamento generalizado, trabalho à distância, restrições de circulação, tudo o que vai mudar no nosso dia-a-dia. Enquanto isto, perante a ligeireza do francês médio, o governo do Presidente Macron foi obrigado a adoptar medidas drásticas, como confinamento ou teletrabalho. O Estado pagará e nenhuma empresa será obrigada a despedir pessoal declarou o Presidente Macron. Em relação à África, o mesmo COURRIER INTERNATIONAL, refere-se ao Uganda, os rebeldes perdidos de Joseph Koni. Sanguinário, o chefe do Exército da resistência do Senhor, semeou o terror durante 20 anos na África central. Hoje vive confinado a um pequeno território na fronteira entre o Sudão e o Sudão do sul e a Repúbllica centro-africana e segundo alguns dos transfugas quase que desapareceu o exército da resistência restando apenas um pequeno núcleo nomeadamente os filhos do chefe limitando-se a fazer trabalho de agricultura ou vendendo mel no mercado. Por seu lado, no semanário, JEUNE AFRIQUE, destacamos República democrática do Congo: Tshisekedi pode controlar o seu exército? Sob a pressão de Washington, o chefe de Estado da RDC poderá ser forçado a afastar os generais e altas patentes visados por sanções internacionais, enquanto não vier uma reforma de fundo das forças armadas. Convocado em fins de fevereiro e ouvido pelo conselho nacional de segurança, o general, Muhindo Akili Mundos, comandante da região militar do Sul-Kivu e Maniema, pode vir a ser alvo de uma sanção disciplinar. Desde o seu último posto em Bukavu, nas margens do lago Kivu, que essa alta patente é ameaçado por sanções europeias pelo grupo de peritos da ONU por ter participado no recrutamento de milícias. Por outro lado há várias semanas que quadros do aparelho militar próximos do antigo presidente, Joseph Kabila estão a ter problemas como o general, Fall Sikabwe que compareceu perante um conselho de disciplina, acusado de desvio de subvenções destinadas à tropa; Há pois cerca de um ano que Tshisekedi tem as mãos atadas recusando por prudência a recorrer às suas prerrogativas constitucionais de nomeação. Uma coisa é certa. Tshisekedi está sob pressão e quando estava anunciada uma visita a Kinshasa em fevereiro do secretário de Estado americano, Mike Pompeo, foi finalmente Peter Pham, enviado especial para os Grandes Lagos, que acabou por efectuá-la, com Pompeu a privilegiar na mesma altura uma visita a Angola, onde Washington sublinha os progressos em matéria de luta contra a corrupão. Foi portanto um sinal importante dos Estados Unidos à RDC de que esperam verdadeiramente mudançss, sublinha, JEUNE AFRIQUE. Enfim, uma nota literária, o escritor moçambicano, Mia Couto, de passagem por Paris para o seu último livro "As Areias do Imperador, afirma ao LE POINT, que "para ele ser biolólogo e escritor é a mesma coisa. O que procuro na escrita e enquanto investigador é entrar em conexão profunda com o que não é visível mas que é essencial e nos liga à vida." Para quando o Nobel?, para este autor moçambicano que publica seu novo romance ancorado na história colonial do seu país natal e de Portugal dos seus antepassados, pergunta, LE POINT.
«Nuova inquietante puntata della serie "il decreto": a distanza di 24 ore dalla conferenza stampa di Conte-Gualtieri-Catalfo non esiste ancora il testo del provvedimento. In compenso girano indiscrezioni preoccupanti e a tratti deliranti, come quella secondo la quale aumenterebbe di due anni la possibilità di accertamento degli obblighi fiscali da parte dell'agenzia delle entrate». Così su Facebook la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. «Per l'ennesima volta chiediamo al governo responsabilità! Questa eterna confusione genera incertezza e l'incertezza è un grave danno per l'Italia. Chiediamo al Governo di varare subito un decreto molto snello ed essenziale per affrontare le emergenze immediate, a partire proprio dal rinvio di tutti i pagamenti. La responsabilità e la collaborazione di Fratelli d’Italia in questa emergenza sono poste al servizio della Nazione e non per avallare provvedimenti caotici e che colpiscono chi lavora e produce,» ha concluso Meloni.
Épisode 353 : La mesure de confinement contre le COVID-19 vient d'être déclarée mais cela ne doit pas empêcher pas le lien social de se tisser. Si les réseaux télécom rencontrent quelques difficultés, les réseaux sociaux eux, continuent à rassembler !Retarder, ralentir, écrêter la courbe épidémique provoquée par le coronavirus. C’est le but des multiples mesures de confinement annoncées depuis quelques jours en France par le gouvernement.Avec une dernière annonce faire hier : Tout le monde doit rester chez soi. Des mesures de confinements qui vont avoir un impact notable sur notre quotidien et notre vie sociale.Avec le confinement, le trafic Internet exploseTélétravail et jeux en ligne : le coronavirus a entraîné un pic de trafic Internet équivalent à 2 millions de vidéos en une seconde. C'est le plus haut record jamais atteint par DE-CIX, carrefour mondial de l'Internet situé à Francfort.En Italie, le trafic a augmenté de 70 % sur le réseau fixe après la fermeture des écoles, a indiqué la semaine dernière le directeur général de Telecom Italia, Luigi Gubitosi. Selon CloudFlare (fournisseur d'infrastructure Internet), en Italie, l'utilisation des services de chat en ligne a été Multiplié par 3 , tandis que la quantité de trafic de streaming vidéo a doublé. Les visites sur les sites d'informations du pays ont augmenté de 30 à 60% et les jeux en ligne ont augmenté de 20%.SourceLe confinement provoque un pic dans l'accès aux applications en ChineLes téléchargements hebdomadaires d'applications en Chine ont atteint leur plus haut niveau dans les premières semaines de février, alors que les quarantaines imposées par les autorités pour contenir la propagation de Covid-19 (coronavirus) ont vu les gens se tourner vers leur téléphone pour lutter contre l'ennui et rester productifsAu cours de la semaine commençant le 2 février, les téléchargements de l'App Store ont atteint 222 millions, une augmentation de 45% du trafic hebdomadaire typique tout au long de 2019. Les applications éducatives et commerciales arrivent en tête de liste.Renforcement de la censure en chineIl est courant en Chine que les géants d’Internet expurgent en masse des contenus considérés comme sensibles politiquement. Et cette épidémie de coronavirus a été l'occasion d'un net resserrement de la censure.Suite à la vague d’indignation après la mort du médecin lanceur d’Alerte au Wuhan, les critiques envers les dirigeants et les appels a la liberté se sont fait ressentir, mais la censure a repris de plus belle pour étouffer l’information.Une étude canadienne de Citizen lab montre que la Chine a censuré pendant des semaines toute référence au nouveau coronavirus. Plus de 500 Mots clés et phrases entières bloqués sur WeChat et YY (pneumonie, virus…)Des happy hours digitales aux USAAux États Unis, des personnes ont suggéré l’idée d’organiser une «happy hour du télétravail » via le service de vidéoconférence Zoom. Ils ont tweeté un lien et environ 50 personnes se sont présentées pour plaisanter et montrer leurs animaux de compagnie et leurs bébés.Ils ont recommencé le lendemain et 75 autres personnes s’étaient jointes au groupeEn Chine, WeChat devient le média grand publicAlors que les villes, les villages et les complexes résidentiels ont été fermés ou mis en place des couvre-feux, les médias sociaux ont joué un rôle central dans la communication de crise.Les plates-formes de médias sociaux chinois, de WeChat et Weibo, à QQ, Toutiao, Douyin, Zhihu et Tieba, sont la bouée de sauvetage pour de nombreuses personnes isolées et effrayées qui sont confinées chez elles depuis plus de deux semaines, s'appuyant sur leurs téléphones mobiles pour accéder aux informations, socialiser, et commander de la nourriture.Ces plateformes constituent les médias grand public dans la guerre contre le coronavirus.Sur WeChat , la super application chinoise tout-en-un avec plus de 1,15 milliard d'utilisateurs actifs par mois, il n'y a eu qu'un seul sujet dominant: le coronavirus.Le pianiste Germano - Russe Igor Levitta annoncé qu'il se produirait gratuitement sur Twitter par exemple. Pendant le confinement, Fortnite cartonne en Italie et confirme son statut de plate-forme socialeEt en Italie, où la vie publique est au point mort car pratiquement tous les rassemblements ont été interdits, Fortnite est en effet en plein essor. Le jeu de tir Battle Royale, qui est rapidement devenu un lieu de rencontre virtuel pour les jeunes, est devenu si populaire en Italie que l'infrastructure Internet de l'entreprise est sous pression.En Italie, l’appel « Pour que le pays ne soit qu'un immense concert »C'est une formidable preuve que les réseaux sociaux sont un catalyseur de lien socialOn a tous vue cette vidéo sur les réseaux. De italiens en confinement qui depuis leur balcon pousse la chansonnette. Ils ont été appelés à jouer d'un instrument ou à donner de la voix pour que "pendant quelques minutes, (le) pays ne soit qu'un immense concert".Ils ont largement répondu présent: entonnant de la chanson de variété ou l'hymne national "Fratelli d'Italia", en couple ou enfant dans les bras, sourire aux lèvres ou doigt tendu vers les voisins parfois.En Italie, encore : "Tutto andra bene !"Répondant à une autre initiative très partagée sur les réseaux sociaux, des Italiens affichent sur leur domicile des dessins d'arc-en-ciel, accompagnés de cette phrase "Tutto andra bene !" , soit "Tout ira bien !".Le réseau peut-il tenir ?Contraints de rester à la maison et de respecter les mesures de confinement imposées par l’épidémie de Coronavirus, les Français vont solliciter plus que coutume les réseaux.D’où la question : faut-il craindre un risque de saturation et d’engorgement qui rende notre utilisation d’internet plus compliquée, voire impossible ?Les opérateurs soutiennent que les réseaux sont dimensionnés pour absorber les pics de consommation, mais précisent qu’en cas de besoin, il sera nécessaire d’en appeler à la responsabilité numérique des Français.Source—-Nous sommes des créatures socialesNous sommes des créatures sociales et nous sommes sur le point d'être privés d'une grande partie de cette socialisation.Tout comme les retombées du coronavirus menacent de provoquer une récession économique , il nous faut éviter une «récession sociale»: un effondrement des contacts sociaux.Certaines plateformes assouplissent leurs règles pour plus de lien social.Discord a augmenté la limite du nombre de personnes pouvant rejoindre un appel vidéo gratuit à 50 .D’autres s’organisent et font du Co-Working par télétravail.On constate déjà que le nombre de contenu publié en live sur Instagram ne cesse d’augmenter.. . .Le Super Daily est le podcast quotidien sur les réseaux sociaux. Il est fabriqué avec une pluie d'amour par les équipes de Supernatifs.Nous sommes une agence social media basée à Lyon. Nous aidons les entreprises à créer des relations durables et rentables avec leurs audiences. Nous inventons, produisons et diffusons des contenus qui engagent vos collaborateurs, vos prospects et vos consommateurs.
«La vera sconfitta per me è stata vedere il mio piccoletto di 40 giorni con la febbre alta dolorante e sofferente. Uno strazio. Per un genitore è sempre terribile vedere soffrire un proprio figlio ma quando si sa che è per propria colpa è veramente una cosa che non auguro a nessuno». Lo ha scritto su Facebook Edmondo Cirielli (FdI), questore della Camera, risultato positivo al test del coronavirus. «Prima di vederlo così - ha continuato il deputato di Fratelli d'Italia - avevo pensato in fondo che avevo fatto bene ad andare alla Camera nonostante da militare sapevo fosse una sciocchezza recarsi in un luogo così affollato, con migliaia di persone che venivano dal Nord, e che come Questore ero responsabile della sicurezza della Camera e quindi dovevo andare, ed infatti ho partecipato a molte riunioni dedicate. Poi d’altro canto ero stato il più duro nel chiedere misure estremamente drastiche e che qualcuno del Governo ha perfino accusato di sabotare le Istituzioni per il mio zelo irresponsabile».
«Video 'satirico' disgustoso mandato in onda dalla famosa tv francese Canal+ per insinuare che i prodotti Made in Italy sono contaminati da coronavirus». La presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, ha commentato con queste parole il video mandato in onda dalla televisione francese in cui si vede un pizzaiolo italiano che tossisce e sputa su una pizza. «Disprezzo per gli autori di questa immondizia anti italiana. Il Governo PD-M5S avrà la decenza di far sentire il proprio sdegno?» conclude Meloni.
«Emergenza sicurezza a Napoli: 15enne a volto coperto punta replica di pistola alla tempia di un carabiniere. Il militare si difende sparando e il rapinatore muore in ospedale. Poi la ritorsione: spari contro comando carabinieri e parenti del giovane che devastano pronto soccorso». Lo ha scritto su Twitter la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. «Ai medici e al personale sanitario dell'ospedale Pellegrini tutta la nostra solidarietà. Napoli ha bisogno dello Stato e non può essere lasciata da sola nella guerra alla criminalità, organizzata e non. Le Forze dell'Ordine non bastano: serve l'Esercito e una legge speciale,» ha aggiunto.
Facciamo il punto sull'emergenza coronavirus in Italia. «Purtroppo è scoppiata un'altra emergenza a Lodi». Lo ha detto il presidente della Lombardia Attilio Fontana all'Aria che tira su La7 parlando di coronavirus «A Lodi improvvisamente nel pomeriggio» di giovedì «c'è stato un affollamento di ricoveri: 51 ricoveri gravi di cui 17 in terapia intensiva. Lodi non ha un numero sufficiente di camere di terapia intensiva per cui sono stati trasferiti in altre terapie intensive della Regione», ha spiegato Fontana, che ha aggiunto: «Se si ridesse meno della mascherina e si guardasse il problema più attentamente credo che sarebbe saggio». In Italia è coinvolto dall'epidemia del coronavirus lo 0,1% dei comuni, le persone in quarantena sono lo 0,089% della popolazione totale e il territorio italiano in isolamento è lo 0,01%: sono i numeri diffusi dal ministro degli Esteri Di Maio. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al trentesimo anniversario di Telethon al Quirinale, ha dichiarato: «La conoscenza aiuta la responsabilità e costituisce un forte antidoto a paure irrazionali e immotivate che inducono a comportamenti senza ragione e senza beneficio, come avviene talvolta anche in questi giorni». Passiamo alla situazione all'estero. Primo caso di coronavirus in Nigeria. Si tratta di un italiano rientrato da Milano il 25 febbraio. Il ministero della Salute nigeriano ha reso noto che «il paziente è ricoverato in ospedale nello stato di Lagos in condizioni stabili e non presenta sintomi preoccupanti». Sono stati diagnosticati due casi anche in Irlanda del Nord e in Galles, entrambi su persone provenienti dal Nord Italia, secondo quanto riportato dalla Bbc. Anche in Olanda c'è stato il primo caso: una persona che era rientrata dall'Italia settentrionale. Primo caso anche a Nizza: una donna rientrata da Milano: lo ha annunciato il sindaco della città, Christian Estrosi. Chiudiamo con la politica. La presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, ha dichiarato che il partito da lei guidato «considera il Governo Conte una esperienza fallita ed è pronto a presentare una mozione di sfiducia al governo per verificare se ci sia ancora una maggioranza che lo sostiene. Ma insistiamo nel dire che la soluzione per il dopo Conte, a nostro avviso, sono libere elezioni». «È inaccettabile che, usando persino il coronavirus, ogni scusa in Italia sia buona per impedire agli italiani di votare. Ogni altra ipotesi che si dovesse mettere in campo non ci troverebbe d'accordo,» ha aggiunto Meloni. Il leader della Lega Matteo Salvini ha scritto su Facebook che «centinaia di migliaia di Italiani dovranno pagare migliaia di euro per Equitalia». «Vista la crisi,» - ha ricordato - «la Lega aveva chiesto un rinvio per aiutare tante famiglie in difficoltà, ma dal governo Conte nessuna risposta. Vergogna!». Il ministro degli Esteri ed ex capo politico del M5S, Luigi Di Maio, ha attaccato la Lega a Pomigliano d'Arco: «Qualche giorno fa la Lega diceva 'chiudiamo tutto' e adesso dice 'apriamo tutto'. La Lega deve mettersi d'accordo con se stessa. Basta campagne elettorali sul coronavirus». Così. "Apriamo tutto da chi voleva sospendere Schengen determina una certa confusione nella Lega si mettano d'accordo tra il vertice e coloro che amministrano con responsabilità sul territorio. Non abbiamo bisogno di campagne elettorale sul coronavirus,» ha aggiunto.
«Fratelli d'Italia aveva ragione: il blocco navale si può fare. Se si può impedire l’arrivo di armi dalla Libia, allora si può fermare anche il traffico di esseri umani da parte degli scafisti. Tutti quelli che ci avevano spiegato che il blocco navale non si poteva fare dove sono finiti?». Così su Facebook la leader di FdI, Giorgia Meloni. «La UE sostituisce la missione Sophia con una missione di pattugliamento navale e aereo per garantire l’embargo di armi alla Libia. Bene, ma se si può impedire l’arrivo di armi, si può anche impedire la partenza dei barconi degli scafisti. Basta prese in giro, serve il blocco navale per fermare l’immigrazione illegale di massa,» ha scritto Meloni in un altro post.
«Il vero obiettivo dei grillini è quello di rendere impossibile la vita alle imprese per lasciare campo libero alle grandi multinazionali: con la riforma del codice del rischio d'impresa partorita dal primo Governo Conte viene di fatto cancellata la limitazione della responsabilità nelle Srl». Lo ha scritto su Facebook la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. «In Italia lo Stato di diritto e la libertà d'impresa vengono ghigliottinati dalla furia giacobina dei grillini. Faremo di tutto per mandarli a casa: subito elezioni e un nuovo Governo che restituisca dignità ai lavoratori e piccoli imprenditori!» ha concluso Meloni.
"Ignobili parole pronunciate dall'ex terrorista Etro (già percettore di reddito di cittadinanza) a Non è l'Arena. Spettacolo indecente con offese vergognose rivolte a Rachele Mussolini, Santanchè e alle vittime del terrorismo negli anni '70. Bravo Giletti a cacciarlo dallo studio!". Lo ha scritto su Twitter la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. Etro, nel corso della trasmissione di La7 condotta da Giletti, ha detto: "Meglio mani sporche di sangue". Etro si è rifiutato di scusarsi per quanto affermato, così Giletti ha accompagnato alla porta l’ex brigatista: "“Il Taxi glielo pago di tasca mia, però quella è la porta. Mi dispiace," ha detto il conduttore.
«Improbabili accordi con partiti non del centrodestra? Mettiamo subito una cosa in chiaro: MAI col Pd, MAI coi 5Stelle e MAI con Renzi. Fratelli d’Italia sempre dalla stessa parte». Così su Facebook la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, condividendo il video del suo intervento a Cartabianca, trasmissione condotta da Bianca Berlinguer sulla Rai. «Io non faccio governi con Renzi. Non faccio governi fatti nel Palazzo se non passo per il consenso dei cittadini. Quindi se questo governo va a casa, per quanto mi riguarda si va a votare», ha ribadito Meloni, aggiungendo che anche che per lei «questo Parlamento ha problemi di rappresentatività».
"Il compagno Vauro, ormai caduto nel delirio totale, dice che il Giorno del Ricordo non è altro che un 'trucido strumento di propaganda sovranista'. Poco importa a questo odiatore e negazionista seriale se con le sue parole insulta la memoria dei martiri italiani delle foibe e gli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia". Così su Facebook la leader di Fratelli D'Italia, Giorgia Meloni. "Ma Vauro lo sa che questo dramma è stato ricordato da tutte le più alte cariche istituzionali? Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, oppure Roberto Fico, sono sovranisti che utilizzano le foibe per fare propaganda?" si chiede Meloni. "Le sue vomitevoli idiozie e falsità se le tenga per sé, anche se probabilmente nemmeno lui è in grado di sopportare i suoi vaneggiamenti," conclude.
«Scandaloso! Tra gli emendamenti dei relatori della maggioranza Pd-M5S al decreto milleproroghe spunta un contributo di 900 mila euro alla Casa delle Donne di Roma». Lo ha denunciato su Facebook la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. «Potrebbe sembrare un provvedimento di buon senso ma la verità è un’altra: la sinistra regala quasi un milione di euro di soldi pubblici ad un’associazione legata alla sinistra, che fa politica a sinistra e che si trova nel Municipio I di Roma, territorio che fa parte del collegio Roma 1 della Camera. Un collegio nel quale è candidato alle elezioni suppletive il ministro dell’Economia, Gualtieri, Pd,» ha spiegato Meloni. «E da dove prendono questi soldi? Da un fondo del Ministero dell’Economia guidato da Gualtieri. È ignobile come la sinistra utilizzi senza nessun pudore il potere e le Istituzioni per fare marchette elettorali e comprare voti. Fratelli d’Italia darà battaglia in tutte le sedi per denunciare e cancellare questa oscenità. I soldi degli italiani sono degli italiani, non del Pd e dei suoi amici,» ha concluso.