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È tempo di nuove elezioni a Genova, ma a far parlare più dei programmi politici è la violenza verbale sessista. Al centro della questione è Silvia Cavanna, candidata consigliera del Pd al comune di Genova che denuncia e si ribella agli insulti ricevuti sui social, attraverso un video. Un caso isolato? Parliamo anche degli eventi che hanno coinvolto nelle settimane scorse molte città liguri in occasione della Giornata Mondiale della Terra, di sovraffollamento turistico in Liguria partendo da uno studio europeo e di nuove specie aliene in Liguria.www.italiachecambia.org/podcast/cavanna-politica-odio-genere/
Checco Zalone ha pubblicato una canzone l'8 marzo, e il modo in cui tratta il tema del patriarcato mi turba un po'. Poi, non credo che io sia il pubblico di riferimento e vista l'ironia che usa. Però ecco, sta davvero deridendo il patriarcato o di chi lo combatte? E cosa significa rilasciare un pezzo del genere proprio nella Giornata Internazionale della Donna?Tutti i miei link: https://linktr.ee/br1brownTELEGRAM - INSTAGRAM Se ti va supportami https://it.tipeee.com/br1brown
Un'iniziativa parlamentare chiedeva di vietare la pubblicità sessista in Ticino. Da una parte chi saluta una simile iniziativa e propone di intervenire anche contro soggetti razzisti, omofobi e transfobi. Dall'altra chi teme censura, costi e burocrazia supplementari e la scarsa efficacia di una misura che toccherebbe solo i manifesti pubblicitari e non altre forme di comunicazione.Altra divergenza, la questione se le attuali leggi su libertà di opinione, di informazione e di stampa oltre alla possibilità di rivolgersi alla Commissione Svizzera per la Lealtà, organo di autocontrollo della pubblicità, siano o non siano sufficienti a tenere sotto controllo le pubblicità incriminate. Non è poi sempre evidente definire quando la pubblicità è sessista. Per esempio, a seconda del prodotto reclamizzato, la presenza di corpi seminudi può essere ritenuta legittima.A Modem ne discutono:Lisa Boscolo, gran consigliera PS, relatrice del rapporto di minoranza a favore del divietoAndrea Censi, gran consigliere Lega, co-relatore del rapporto di maggioranza contro il divietoAlessandro Siviero, docente di marketing alla SUPSIInoltre, un'intervista registrata con Philipp Kutter, presidente della Commissione Svizzera per la LealtàModem su Rete Uno alle 8.30, in replica su Rete Due alle 18.30. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSI e RSIPlay.
Che cosa c'entrano gli incendi che hanno devastato Los Angeles in queste ultime settimane e le politiche DEI per la diversità, l'equità e l'inclusione? La risposta è semplice: la disinformazione. Ricostruzioni totalmente false si sono diffuse sui social per avallare idee sessiste e retrograde, accusando i Vigili del Fuoco locali di non aver saputo gestire l'emergenza proprio perché avevano portato avanti politiche inclusive. Scriveteci all'indirizzo segnalazioni@facta.news o segnalateci le notizie che volete verificare al numero 3421829843.Seguiteci sul nostro sito Facta.news, sui nostri profili Facebook, Instagram, Telegram, TikTok e BlueskyCondotto da Simone Fontana e Anna Toniolo Episodio scritto da Simone Fontana e Anna Toniolo Prodotto da Jessica Mariana MasucciLINK UTILILe affermazioni selvagge sugli incendi di Los Angeles ottengono milioni di visualizzazioni - NewsguardIl video della scritta di Hollywood in fiamme è falso - FactaQueste tre vigili del fuoco non sono «le responsabili dell'antincendio di Los Angeles» - FactaLa capa dei vigili del fuoco di Los Angeles non ha detto che la sua priorità è la “diversity” - FactaI repubblicani stanno usando l'attentato a Trump per promuovere retoriche misogine - FactaCREDIT BRANI“Dynamic world” di StockStudio “Risk” di StudioKolomna“Documentary” di Coma-media
Puntata del 21 Dicembre 2024La polemica continua di Meloni, Medio Oriente e Ucraina, il mondo dei guerrafondai, responsabilità sociale e femminicidi, sanità e privatizzazione, la salvaguardia degli anziani, il concerto di Capodanno e il sessismo
Ansa - di Mattia Bernardo Bagnoli.Ira di Meloni per le accuse all'Italia. Lo stupore di Mattarella.
Buongiorno a tutte, tutti e tuttu!La rassegna stampa di oggi, giovedì 19 settembre è a cura di Lorenzo Boffa.DOVE ASCOLTARLA: Spotify , Apple Podcast , Spreaker e naturalmente sul nostro sito www.sveja.it Su Fanpage la fede calcistica come punta dell'iceberg di una storia di maltrattamento minorileIl Corriere racconta di un caso di sessismo alla Sapienza che coinvolge una professoressaGiubileo: Repubblica parla dell'apertura di un nuovo Burger King a San Pietro, mentre Il Tempo dà conto del piano dell'assessorato al turismo contro l'overtourism: rendere attraente la provincia e il LazioSul Corriere, i numeri impietosi dell'emergenza abitativa presentati dal direttore di CaritasFoto di Luca DammiccoSveja è un progetto sostenuto da Periferiacapitale, il programma per Roma della fondazione Charlemagne. La rassegna stampa torna domani!Vuoi sostenerci con una piccola donazione? Ora basta un click!
I Giochi Paralimpici appena iniziati a Parigi rappresentano un'occasione per raccontare le imprese sportive di atlete e atleti paralimpici in modo più appropriato rispetto al passato, evitando di cadere in pregiudizi e stereotipi. Ma la disinformazione continua a proliferare, non solo in modo abilista ma anche razzista e omolesbobitransfobico e sessista. Scriveteci all'indirizzo segnalazioni@facta.news o segnalateci le notizie che volete verificare al numero 3421829843.Seguiteci sul nostro sito Facta.news, sui nostri profili Facebook, Instagram, Twitter, Telegram e TikTokCondotto da Simone Fontana e Anna Toniolo Episodio scritto da Simone Fontana e Anna Toniolo Prodotto da Jessica Mariana MasucciLink utiliPerché il profilo ufficiale TikTok delle Paralimpiadi è diventato un caso - WiredIl racconto dello sport paralimpico è cambiato - il PostLa disinformazione su Valentina Petrillo, atleta trans paralimpica - Facta.newsCREDIT BRANI“Dynamic world” di StockStudio
Torniamo alla nostra formula abituale partendo dall'idea di Mike Ybarra delle mance agli sviluppatori di videogiochi (02:01). Poi abbiamo la tragicomica chiusura dello studio Possibility Space (27:03). Quindi un grande classico, questa settimana offerto da Valorant: il sessimo nel multiplayer online (37:55). Infine, due parole sul gruppo di fan che sta cercando di riportare in vita Lawbreakers (55:30). Buon ascolto! Soundtraccia: Odd Theme - Fabio Bortolotti / Outcast Weekly - Alessandro Mucchi / Notti fotoniche - Fabio Bortolotti Vuoi darci una mano? Abbonati su Twitch: https://www.twitch.tv/outcastvideo Fai acquisti su Amazon: https://amzn.to/3pGObEq Fai acquisti su Fusion Retro Books: https://fusionretrobooks.com/?ref=pzxtr4vyfzsy Usa il codice outcastlive su Epic Games Store. Compra le nostre felpe e magliette: https://outcastlive.threadless.com/ Supportaci su Patreon: https://www.patreon.com/outcast?ty=h Le fonti per i vari argomenti trattati nel podcast: Mike Ybarra vorrebbe dare la mancia agli sviluppatori https://www.vg247.com/former-blizzard-president-thinks-you-should-be-able-to-leave-developers-tips Possibility Space chiude per un leak mai leakato https://www.pcgamer.com/gaming-industry/possibility-space-closure/ [La riscoperta dell'acqua calda] I videogiochi sono ancora estremamente sessisti https://kotaku.com/valorant-voice-chat-toxic-competitive-ranked-joona-1851406880 I fan resuscitano Lawbreakers https://www.pcgamer.com/games/fps/fan-project-aiming-to-revive-lawbreakers-gets-cliff-bleszinskis-backing-as-he-eyes-the-prize-of-somehow-getting-nexon-interested-thats-what-im-hoping-for/
Questo mese aggiungiamo alla nostra libreria femminista un testo molto famoso che, attraverso il racconto personale dell'autrice, esplora e aggiunge riflessioni sullo stupr0 ma anche sulla pornografia. Questo testo in Francia è uscito nel 2006 e in Italia è arrivato solo nel 2019, già solo questa informazione potrebbe aiutarci a rispondere a tante altre domande che ci siamo fatte e continueremo a fare nel nostro percorso di fioritura e decostruzione dello status quo. Speriamo la puntata vi piaccia, gli argomenti trattati sono delicati, se non ve la sentite di ascoltare, è ok. Prendetevi cura di voi e della vostra salute mentale. Buon ascolto!
Questa mattina Buongiorno PNR Daniela Cauli dell'associazione Donne Insieme. Ci ha parlato dell'incontro di domani mattina in Fondazione della Cassa di Risparmio con gli studenti delle scuole del tortonese con il filosofo Lorenzo Gasparrini sul tema "Diventare Uomini. Relazioni maschili senza oppressioni"
A partire dalla registrazione di un evento di formazione, e da due episodi recentemente accaduti a Torino, alcune osservazioni sul sessismo presente all'interno dei contesti accademici. Per approfondire: La registrazione dell'intervento dei due psicologi a Padova Rapporto “Le ragazze stanno bene?” di Save the Children e IPSOS Italia Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
A partire da un articolo uscito su Il Post, riflettiamo sul rapporto tra noi stesso e le opere d'arte. Tavolino Talk è il mio nuovo progetto, per supportarlo basta iscriversi al canale YouTube. LINK
Docente deferito a consiglio disciplina Università di Palermo
Il monologo di Maurizio Crozza sul Generale Vannacci in occasione di una puntata di Fratelli di Crozza. Guarda Fratelli di Crozza senza pubblicità qui: https://bit.ly/3gS5JXwSee omnystudio.com/listener for privacy information.
Ad un liceo di Savona la circolare del dirigente scolastica, 'rispettare le sensibilità'.
Apple trasforma il report di sostenibilità in un cortometraggio, TikTok lancia lo Shop e Johnson&Johnson fa rebranding.
Quando una donna viene a lavorare in Italia dall'estero, la prima cosa che colpisce è lo strisciante sessismo di tutta la società e in particolare sul posto del lavoro.TRASCRIZIONE [ENG translation below]Quando una donna viene a lavorare in Italia dall'estero, la prima cosa che colpisce è lo strisciante sessismo di tutta la società e in particolare sul posto del lavoro. Perché ve ne sto parlando? In parte per uno scambio che ho avuto di recente sui social, in parte perché ho appena finito di ascoltare l'ottimo podcast di Jonathan Zenti Estadeli, che vi consiglio caldamente di seguire vi metto anche il link poi nelle note del programma.Cosa succede in Italia? In Italia succede che c'è questa percezione che certi commenti sia lecito farli. Anche all'estero si fanno questi commenti, ma la differenza è che se tu fai un commento del genere in Australia sul posto di lavoro te ne vai, o comunque vieni sottoposto a un processo, nel senso una procedura disciplinare. Ecco, in Italia invece no, perché c'è la percezione che certi commenti non solo non siano offensivi ma siano 'neutri'? Quindi che so io dico guarda quella là che brutta come le sta male quell'abito, guarda quella è grassa eccetera o faccio commenti sulla sua presunta disponibilità sessuale, perché io li metto sullo stesso livello i commenti sull'abbigliamento, sulle forme di una donna o sulla sua disponibilità per passare fino alle molestie, ecco, penso che sia il grado neutro di espressione, cioè non sto offendendo nessuno, mi sto semplicemente limitando a dire quello che è, a descrivere la realtà.Io penso che la gente sia convinta di questo perché altrimenti non farebbe certe affermazioni che ne so, sulla televisione pubblica, penso a certi commenti di commentatori sportivi, appunto, che facevano degli orribili commenti sull'aspetto fisico delle atlete e lo facevano pubblicamente, non facevano nemmeno finta di nascondersi perché pensavano, non sto facendo niente di male, sto semplicemente commentando quello che vedo.Ecco, questa è la cultura tossica che c'è in generale nella società italiana e che poi naturalmente, perché c'è dappertutto, si trova anche sul posto di lavoro.Che fare? Quello che possiamo fare è non tollerare e quando vediamo che vengono fatti questi commenti, soprattutto quando non sono rivolti a noi, dovremmo intervenire, dovremmo dire qualcosa dovremmo farlo notare. Perché soprattutto quando non sono rivolti a noi? Perché spesso la persona che si trova al centro di questi commenti ci rimane malissimo, non sa come rispondere sul momento, una cosa umiliante, è una cosa che fa male, non sempre sia la prontezza di riflessi, quindi invece noi che ce ne rendiamo conto dovremmo intervenire e non dovremmo farne passare una, perché solo così si cambia la cultura tossica sessista che dilaga in Italia. E credetemi, è veramente così. Se si raschia sotto sotto anche le persone insospettabili fanno il commentino del cavolo.TRANSLATIONWhen a woman comes to work in Italy from abroad, the first thing that strikes her is the creeping sexism throughout society and particularly in the workplace. Why am I telling you about this? Partly because of an exchange I had recently on social, partly because I just finished listening to Jonathan Zenti Estadeli's excellent podcast, which I highly recommend you follow I will also put the link then in the program notes.What is happening in Italy? What happens in Italy is that there is this perception that certain comments are permissible to make. You make these comments abroad as well, but the difference is that if you make such a comment in Australia in the workplace you leave, or at any rate you are subjected to a process, in the sense of a disciplinary procedure. Here, in Italy it is not, because there is a perception that certain comments are not only not offensive but are 'neutral'? So, e.g., one says look at that one there how ugly that dress looks on her, look at that one she's fat and so on or one makes comments about her alleged sexual availability, because I put them on the same level comments about clothing, about a woman's shape or her availability to go all the way to harassment, that's it, they think that's the neutral degree of expression, they think they are not offending anybody, that they are simply stating what it is, describing the reality .I think people are convinced of this because otherwise they would not make certain statements, I don't know, on public television, I think of certain comments of sports commentators, who were making horrible comments about the physical appearance of female athletes and they were doing it publicly, they were not even pretending to hide because they thought, I'm not doing anything wrong, I'm simply commenting on what I see.Here, this is the toxic culture that there is in general in Italian society and then of course, because it is everywhere, it is also found in the workplace.What to do? What we can do is not to tolerate and when we see these comments being made, especially when they are not directed at us, we should intervene, we should say something we should point it out. Why especially when they are not directed at us? Because often the person who is at the center of these comments is left feeling terrible about it, they don't know how to respond in the moment, a humiliating thing, it's a hurtful thing, you don't always have the quick thinking, so instead we, who are aware of it, should intervene and we shouldn't let one pass, because that's the only way to change the toxic sexist culture that is rampant in Italy. And believe me, it really is. If you scrape underneath even unsuspected people make the offensive comment.LINKEstadeli di Jonathan Zenti (e vi consiglio di ascoltarvi anche tutti gli altri suoi podcast) https://open.spotify.com/episode/7lfmc1uMhCzEI346mQ3lk7
Una riflessione sulla rappresentazione maschile nel cinema, a partire dal successo di Barbie e le polemiche che hanno accompagnato il film di Greta Gerwig. Podcast della conversazione avvenuta il 27 luglio su Instagram con il critico televisivo e cinematografico Attilio Palmieri. Photo Credit: Warner Bros. Pictures.
Una gara di tutti, fei commenti fuori campo, un provvedimento disciplinare.Una crisi reputazionale a tutto tondo e una gestione delle ''scuse'' che ha (ancora una volta) ulteriormente peggiorato la situazione. La morale della storia?Quando ci si trova di fronte a una situazione che potrebbe mettere a repentaglio la nostra reputazione professionale, è sempre meglio affidarsi a esperti e non improvvisare.È fondamentale ricordare che assumersi la responsabilità dei propri errori e prendersene cura nel modo corretto è la chiave per gestire al meglio una crisi reputazionale. Un'adeguata strategia di comunicazione può fare la differenza tra un danno temporaneo e uno duraturo. #crisireputazionale #comunicazione #scusefattemale #socialmedia #CiaoInternet #giornalistiRAI»»»Ti sei già iscritto alla [Membership PRO], per supportare il Canale e avere una serie di contenuti esclusivi?https://www.youtube.com/channel/UCm5H2LH2ISgpX-X5-SP4Vrg/join»»»Io sono MATTEO FLORA, sono un Imprenditore seriale nel Digitale e insegno in università #Reputazione e #Cybersecurity. Mi occupo di #Dati, #Polarizzazioni, Gestione di #Crisi e #Reputazione come Consulente Strategico di Aziende, Enti e Professionisti.Con “Ciao Internet” ti racconto come la Rete ci Cambia, come capirla e usarla al meglio per migliorare la tua vita e professione, non solo digitale.Aziende » http://matteoflora.com/#aziendeTelegram » https://mgpf.it/tgCorso Gratis » https://mgpf.it/nlPer contatti commerciali: sales@matteoflora.comQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/2130193/advertisement
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Palpata di 10 secondi, attenuante perchè lei “disinibita”, come mai queste sentenze? è un problema di patriarcato/sessismo/maschilismo, o c'è dell'altro? voi cosa ne pensate? secondo me…
Conversazione con il filosofo femminista Lorenzo Gasparrini, autore del pamphlet "Ci scalderemo al fuoco delle vostre code di paglia. Perché tanti uomini hanno paura dei femminismi" (D Editore).
E' cominciata l'estate e come ogni anno i temi forti di stagione sono 'le diete dell'estate' e la 'prova costume'. In entrambi i casi c'è implicita la frustrazione su come ci sentiamo inadeguati rispetto a forme fisiche desiderate o indotte da quello che vediamo intorno molto spesso non reale o non comune, pubblicità con super modelle o miti instagram che sono in posa e scattano foto ai loro corpi da angolazioni strategiche e quasi sempre pubblicano dopo ritocchi e filtri. C'è chi la vive con ansia, chi si priva della gioia e della salute del mare, chi si copre per non farsi vedere. Eppure una strada c'è: accettarsi e cambiare il proprio dialogo interiore.
Ambra durante il suo discorso al 1 maggio, dice “vorrei vedere la retribuzione femminile uguale a quella maschile, vorrei parlare di lavoro dopo la maternità. Mi sento a disagio a parlare solo di vocali”, cosa ne pensate?
Immergetevi nel turismo italiano come mai prima d'ora con la nuova ed audace campagna "Italia: Open To Meraviglia"! Analizziamo la rappresentazione della Venere di Botticelli, il messaggio trasmesso e l'approccio italiocentricoTutti i miei link: https://linktr.ee/br1brownFonti:Italia: Open to meravigliaProposta di FloraL'inflazione non risparmia i museiIterpopuliImpatto economico turismo Area Metropolitana 2019Overtourism, è allarme: troppi visitatori, anche Venezia e Firenze 'affondano'Venezia scende sotto i 50 mila abitanti TELEGRAMINSTAGRAMSe ti va supportami https://it.tipeee.com/br1brown/
Con la sociolinguista Vera Gheno, partendo da "Parole d'altro genere. Come le scrittrici hanno cambiato il mondo" (Biblioteca Universale Rizzoli, 2023), abbiamo parlato di femminismo intersezionale, linguaggio ampio, relazione tra lingua e potere, femminili professionali e odiatori online.
Social network, politica, privilegio e discriminazioni. Conversazione con la giornalista Donata Columbro, autrice di "Dentro l'algoritmo. Le formule che regolano il nostro tempo" (effequ, 2022).
Fare politica non è semplice. Da un punto di vista emotivo, di carico di lavoro, di aspettative personali e aspettative sul lavoro che si è chiamati a fare. I pregiudizi negativi sono sempre tanti e a volte anche pesanti ma se sei donna e fai politica è tutto ancora più complicato...
La nostra gerontocrazia di braghette avrebbe così tanto da imparare dalle dimissioni della premier della Nuova Zelanda. TRASCRIZIONE & LINKS [ENG translation below]Cortisone e antibiotici stanno facendo effetto, ma mi perdonerete che anche oggi uso la voce artificiale perchè ancora, dopo 6 giorni, non riuscirei a parlare per tre minuti di seguito. Comunque che cosa incredibile il fatto che abbia potuto continuare a fare questo podcast usando una voce artificiale, una cosa del genere sarebbe stata impensabile appena pochi mesi fa. Per niente impensabile e tutto secondo copione invece sono i commenti che sento e che leggo dopo le storiche dimissioni della premier della Nuova Zelanda, Jacinta Ardern, una delle mie eroine preferite, una donna che non l'ha mai mandata a dire a nessuno e che ha sempre dimostrato di essere coerente, una che predica bene e razzola ancora meglio. Cosa è successo? È successo che quando per la prima volta nella storia moderna una persona che ricopre la massima carica dello stato e gode del massimo rispetto sia a casa che all'estero ha detto che vuole dimettersi, non perché è stata coinvolta in uno scandalo o perché è stata silurata dal suo partito, ma perché – e uso le sue parole - “ha finito la benzina”, persino una testata che io seguo e stimo come la bbc non ce la fa, e dà la notizia con un titolo che si chiede “Ma allora è vero che le donne non possono avere tutto?” – ma dài! Anche tu BBC ancora con questi commenti sessisti? Ma che delusione! Sì, perché quello che a quanto pare non si riesce a capire, è come una persona all'apice del successo possa lasciare perché sa di non poter dare quel 200% di energia richiesto invece dalla carica che ricopre. Un atto di consapevolezza, di umiltà e di i ncredibile intelligenza polita. Ad avercene così!! Prima di Jacinta Ardern la stmapa mondiale si era occupata poco della Nuova Zelanda, ma ha cominciato a parlare di Jacinta Ardern ancora prima che diventasse premier a 37 anni perché, come ho già detto, non si è mai tirata indietro davanti alle domande sessiste dei media – e non gliene è mai fregato niente delle critiche: per essersi presa 6 settimane di maternità quando è nata la figlia, per essersi portata la figlia neonata ad un'importante riunione internazionale, insomma, non si è mai persa occasione per criticarla. Allora, le cose stanno così: la premier della nuova zelanda ha inanellato un successo mondiale dopo l'altro in tutti i campi, nella lotta al COVID, nella risposta agli attentati di matrice islamofobica (e a questo proposito pensate solo che quando l'ex presidente degli stati uniti Donald Trump le chiese cosa potesse fare per aiutare la Nuova Zelanda ad essere più sicura contro il terrorismo, lei disse: “siate più amorevoli verso il prossimo”) ecco, mi sono arrabbiata parecchio per il commento della BBC da cui mi aspettavo di meglio, ma mi sto divertendo un mondo a sentire i commenti della stampa italiana. Cioè avete presente la nostra classe politica? Avete presente la gerontocrazia di braghette che ci governa da decenni? E allora Viva la nuova zelanda, che ha riconosciuto il voto alle donne nel 1893 mentre in Italia noi donne possiamo votare solo dal 1945!TRANSLATIONCortisone and antibiotics are having an effect, but you'll forgive me that today too I use the artificial voice because still, after 6 days, I wouldn't be able to speak for three minutes in a row. But how amazing that I was able to continue doing this podcast using an artificial voice, something like this would have been unthinkable just a few months ago. Not at all unthinkable and entirely according to the script are the comments that I hear and read after the historic resignation of the premier of New Zealand, Jacinta Ardern, one of my favorite heroines, a woman who has never been afraid to speak her mind and who she has always proven to be consistent, one who practises what she preaches.What happened? Has happened that for the first time in modern history a person who holds the highest office of state and enjoys the greatest respect both at home and abroad said that she wants to resign, not because involved in a scandal or because torpedoed by her party, but because - and I use her words - "she ran out of petrol", even a media outlet that I follow and respect like the BBC can't make it, and breaks the news with a headline that asks "Can women have it all?” - come on! You too BBC still with these sexist comments? How disappointing! [note: BBC has changed the title since.]Yes, because what one apparently cannot understand is how a person at the peak of success can leave because she knows she cannot give that 200% of energy required instead by the position she holds. An act of awareness, humility and incredible political intelligence. Oh, imagine having more politicians like her!! Before Jacinta Ardern, the world press had paid little attention to New Zealand, but it started talking about Jacinta Ardern even before she became premier aged 37 because, as I have already said, she never backed down in the face of sexist questions from the media – and she never gave a damn about criticisms: for having taken 6 weeks of maternity leave when her daughter was born, for taking her newborn daughter to an important international meeting, in short, they never missed an opportunity to criticize her. So, here is the thing: the New Zealand premier has strung together one global success after another in all fields: in the fight against COVID, in the response to Islamophobic attacks (and in this regard, when the former president of the United States Donald Trump asked her what he could do to help New Zealand be safer against terrorism, she said: "be more loving to your neighbor") well, I was very angry at the BBC comment from which I expected better, but I'm having a blast hearing the comments from the Italian press.That is, you know our political class, don't you? You do know the gerontocracy of sousages that has governed us for decades? So, long live New Zealand, which recognized the vote for women in 1893 while in Italy women have only been able to vote since 1945!
Alla fine di dicembre è stato epico lo scontro avvenuto su twitter tra Andrew Tate e Greta Thunberg. Quest'ultima, dopo essere stata provocata dall'ex kickboxer statunitense che le chiedeva una mail dove mandarle la lista delle sue 33 macchine per mostrare quanto queste consumassero, ha risposto con "smalldickenergy@getalife.com"Insulto sessista o risposa fenomenale? Così si è diviso il web, ma come al solita questa domanda è troppo semplice, ricominciamo quindi questo nuovo anno tornando a parlare di peni!Se volete supportare il podcast potete donare un caffè simbolico alla pagina ko-fi:https://ko-fi.com/antropoche IG: @antropocheSito: https://www.antropoche.com/
Il momento che tutti (?) aspettavano!I vostri suggerimenti, le vostre domande e l'ultimo episodio speciale di Potrebbe Piacerti.E non ci facciamo neanche mancare qualche polemica, giusto per insaporire il tutto.Se ci avete fatto domande su Instagram correte a sentire la risposta, se non lo avete fatto rimpiangerete la vostra scelta. Ah, buon anno, eh?Qui tutti i link:https://oldmanaries.it/index.php/potrebbe-piacerti/https://silviacolaneri.it/potrebbe-piacerti/---Per contattarci:Pagina Facebook: https://www.facebook.com/potrebbepiacertiAccount Instagram: @potrebbepiacertiSergio: https://www.oldmanaries.it - Instagram: @OldManAriesSilvia: https://www.silviacolaneri.it - Instagram: @Silosa
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Il 59% delle videogiocatrici nasconde il proprio genere quando gioca. Bastarebbe solo questo per poter parlare di un ambiente utero-friendly col cazzo.
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Pregiudizi, discriminazioni e microaggressioni sono l'ordine del giorno per chi ha un corpo grasso in una società che ha determinato un solo modello standard per tutti i corpi (un modello magro, bianco, abile). Se non ci inquadriamo ci dicono che non meritiamo occupare gli spazi, vestirci in un certo modo, essere amate fino ad arrivare ad essere escluse di una selezione per una posizione lavorativa. La strada per superare i pregiudizi passa per la costruzione di una consapevolezza collettiva basata su rispetto e accettazione della diversità dei corpi, per noi e per gli altri. Sfidare il senso comune, vedere la bellezza dove non ci si aspetta e cercare l'unicità oltre l'aspetto fisico sono alcune delle strade proposte da Lara Lago, giornalista e attivista per l'accettazione dei corpi. Abbiamo fatto una bellissima chiacchierata, corrette ad ascoltare e condividete con gli amici, amiche, con la famiglia, insomma spargete la voce!!La terza stagione del podcast Cara, Sei Maschilista! È ora online in tutte le piattaforme di streaming!Dove trovare Lara Lago:Instagram:https://www.instagram.com/lara_lake/Seguite Cara, sei Maschilista:Instagram:https://www.instagram.com/caraseimaschilista/Trovate il libro: Cara, sei maschilista! E se non accettassimo più gli stereotipi? https://www.amazon.it/Cara-sei-maschilista-accettassimo-stereotipi/dp/8891586218 Facebook:facebook.com/caraseimaschilistaSe volete supportare Cara, sei Maschilista su Steady:https://steadyhq.com/it/caraseimaschilista/aboutMusica originale: https://www.mainenti.net/
Letteratura per l'infanzia e Femminismo con Eliana Cocca – ep 41Quanto degli stereotipi che abbiamo interiorizzato sono frutto dei libri che abbiamo letto e delle storie che ci hanno raccontato quando eravamo bambinə? Quante volte abbiamo sognato di trovare il principe azzurro o abbiamo pensato che soltanto i bambini potevano diventare super eroi? La letteratura per l'infanzia ha un ruolo importantissimo nella costruzione dell'immaginario dei bambini e delle bambine e nella percezione del mondo circostante. Scrivere storie che raccontino il mondo senza cadere nella trappola degli stereotipi è essenziale per creare una cultura che riconosca e valorizzi le differenze, che rifiuti le discriminazioni e che diffonda il rispetto come base dei rapporti sociali.Eliana Cocca, autrice e editor, insegnante di filosofia e storia, scrive per il Fatto Quotidiano ed è esperta di bioetica, insieme abbiamo parlato di come non è mai troppo presto per insegnare che tuttə vivremmo meglio lontanə dagli stereotipi! Cara, sei Maschilista è un podcast 100%Indipendente e autoprodotto, aiutateci a diffondere, condividete la puntata e lasciate i vostri commenti! Dove trovare Eliana CoccaInstagramhttps://www.instagram.com/eli_coc/?hl=it Libro "Gli occhiali da sogno": https://www.amazon.it/Gli-occhiali-sogno-Eliana-Cocca/dp/8872241626Rubrica Eliana Cocca al Fatto Quotidiano https://www.ilfattoquotidiano.it/blog/ecocca/Seguite Cara, sei MaschilistaInstagram:https://www.instagram.com/caraseimaschilista/Trovate il libro: Cara, sei maschilista! E se non accettassimo più gli stereotipi? https://www.amazon.it/Cara-sei-maschilista-accettassimo-stereotipi/dp/8891586218 Facebook:facebook.com/caraseimaschilistaSe volete supportare Cara, sei Maschilista su Steady:https://steadyhq.com/it/caraseimaschilista/aboutMusica originale e Mix Audio: https://www.mainenti.net/
«Disdite il concerto di Fabri Fibra del 6 luglio 2022 al LAC di Lugano». L'appello è del collettivo femminista Io L'8 ogni giorno, che definisce Fabrizio Tarducci come un personaggio che «banalizza e legittima la cultura sessista, misogina, omofoba, violenta e discriminante per farne un vettore commerciale». La polemica è servita. Dell'argomento discutono Giacomo Butti, Michele Montanari (CdT.ch) e Mauro Rossi (responsabile di Cultura al Corriere del Ticino).
La rassegna stampa su Roma di lunedì 23 maggio 2022.Al microfono oggi Valerio Renzi, giornalista di Fanpage.it. Oggi parliamo del dopo Zingaretti alla Regione Lazio: sono iniziate anche nel centrodestra le grandi manovre dei partiti per trovare un candidato unitario e vincente. L'allarme dei vigili del fuoco di Roma: troppi pochi uomini e mezzi vecchi per affrontare la stagione degli incendi estivi. Scuola: ancora un episodio di sessismo (questa volta all'Albertelli) nelle parole di un docente a una studentessa.Sveja è la rassegna stampa di Roma che cambia ogni giorno realizzata grazie al sostegno della Fondazione Charlemagne e di Guido Larcher.
Una generazione che vive la fluidità come parte integrante di tutte le esperienze umane, che rifiuta le gerarchie ma che allo stesso tempo cerca di capire come non ripetere, in veste più colorata, i ruoli di genere e gli stereotipi. Immerse nella molteplicità digitale tra Twitch, Tik Tok, Instagram e altri canali e nella velocità dello scambio di informazione vivono il femminismo a loro modo, cercando di evitare le regole rigide, creando un manifesto che non è scritto nella pietra, ma che cambia, si evolve e si adatta. In questa puntata abbiamo parlato con Le Wannabees, un canale Twitch pioniero in Italia dove Giada, Giulia, Lavinia e Roberta dedicano lunghe ore a discutere queste tematiche con la loro community. Uno scambio tra una femminista Millennial e quattro giovani donne della Gen Z. Cara, sei Maschilista! è un podcast 100% indipendente e autoprodotto, il passaparola è essenziale per portare queste tematiche a più persone possibili: condividi, commenta e lascia una recensione
Come ogni giovedì, la nostra Laura Basile ha avuto ospite Eugenia Romanelli, direttamente dal magazine Rewriters, per invitarci a riflettere sul tema del sessismo e invitarci a seguire "ladonnaacaso", un famoso account su Instagram che vuole combatterlo. Il sessismo viene definito come la violenza di genere. Esso si nota sempre di più sulle grandi testate giornalistiche, le quali non citano i nomi nei titoli quando le protagoniste degli articoli sono delle donne, ma ciò non accade con gli uomini. «Non si può vivere, senza seguire questo account», afferma, infine, la Romanelli. La strategia de "ladonnaacaso" è quella di mostrarci vari titoli giornalistici sessisti mediante l'ironia, invitandoci, così, alla riflessione.
Marco Crepaldi, psicologo, presidente fondatore dell'associazione nazionale Hikikomori Italia, che si occupa di isolamento sociale giovanile. Formatore e divulgatore scientifico. Autore del libro: "Hikikomori. I giovani che non escono di casa".
I numeri ci raccontano che l'università non sia un mondo a sé, ma semplicemente ripete e riproduce le dinamiche sessiste che troviamo in società. Nonostante il maggior numero di donne iscritte all'università e un miglior risultato scolastico le donne praticamente spariscono nei ruoli di docenti e principalmente di dirigenza universitaria. Abbiamo invitato Nogaye Ndiaye, divulgatrice sociale e studente di giurisprudenza per parlare delle conseguenze del sessismo nella vita accademica e di come la costruzione del sapere limitata agli uomini, perlopiù bianchi sia nociva per tutta la società.Per trovare Nogaye:https://www.instagram.com/leregoledeldirittoperfetto/ Musica originale e Mix Audio: https://www.mainenti.net/ Seguite Cara, sei MaschilistaInstagram:https://www.instagram.com/caraseimaschilista/ Facebook:facebook.com/caraseimaschilistaSe volete supportare Cara, sei Maschilista su Steady:https://steadyhq.com/it/caraseimaschilista/about
Vi racconto come ho trasformato la mia rabbia da vittima di abusi sessuali in carburante per fare qualcosa di concreto contro la discriminazione e gli abusi sui luoghi di lavoro. Ecco il progetto dei corsi obbligatori anti sessismo per le aziende che ho illustrato a Palazzo Madama a Roma, insieme alle Donne del vino, alla Ministra per le Pari Opportunità Elena Bonetti lo scorso 7 marzo 2022. Leggi di più e guarda la conferenza di Palazzo Madama in versione integrale sul mio blog www.theitaliawinegirl.it Raccontami se hai subito abusi fisici o psicologici sul luogo di lavoro. Qui o sui social, mi trovi come The Italian Wine Girl o Laura Donadoni. --- This episode is sponsored by · Anchor: The easiest way to make a podcast. https://anchor.fm/app
Benin, un uomo condannato per violenza contro tre transgender. "Imporre valori immaginari farà crollare l'Ue": Jansa si schiera dalla parte di Orban. Bruxelles intanto prepara la procedura d'infrazione contro l'Ungheria. Turchia fuori dalla Convenzione Istanbul. Sessismo e violenza on line: 200 donne famose scrivono ai social per combattere gli abusi. Il presidente francese Emmanuel Macron? È femminista.
Nell'ultima puntata della prima stagione discutiamo di sessismo nella cultura e nell'editoria, Sputiamo su Hegel e decotti all'alga spirulina. Né intervista né monologo, si sa solo quello che non è.
00:00 Di Maio si dimette? Alla buona ora, ma non vi aspettate che il sostituto sia meglio. Anzi! 02:32 La crisi dei 5Stelle con il rischio che salti tutto dopo […]
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