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C'è un Paese che scivola sempre più giù, ma finge di non accorgersene. Un Paese dove il divario non è solo tra ricchi e poveri, ma tra nord e sud, tra chi può e chi resta indietro. Lorenzo Ruffino ha messo in fila i numeri e il risultato è impietoso: l'Italia non è solo divisa, è anche tra i Paesi più poveri d'Europa. A Bolzano il reddito primario netto è tra i più alti del continente: 35 mila PPS. In Lombardia scende a 31,6 mila, poi ancora giù fino ai 14,6 mila della Calabria, ai 15,5 mila della Sicilia, ai 15,7 mila della Campania. Numeri da Europa dell'Est, in una nazione che si vanta di stare nel G7. Il Mezzogiorno ha un reddito comparabile a quello della Polonia, del sud della Spagna, della Grecia. Ma non basta. Perché l'Italia nel suo insieme sta scivolando nelle retrovie del continente, con salari stagnanti, crescita zero e investimenti che fuggono altrove. Il reddito medio italiano è ormai inferiore a quello della Spagna, della Francia, della Germania, persino di paesi dell'Est che fino a qualche anno fa ci guardavano dal basso. Nel resto d'Europa le grandi città trainano la crescita: Madrid per la Spagna, Parigi per la Francia, Berlino per la Germania. In Italia no. Milano è un'illusione che si guarda allo specchio, mentre il resto del Paese arranca. Il governo blinda l'autonomia differenziata, ignorando che i divari economici sono già esplosi. Il Sud è ormai un'altra nazione, con salari più bassi, servizi ridotti e prospettive che evaporano. E intanto i giovani se ne vanno, portando altrove le loro competenze, il loro futuro, il loro domani. Una nazione che si abitua alla povertà smette di combatterla. E questo, più di ogni altro numero, è il segno di un fallimento che nessuna propaganda potrà mai nascondere. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
Il reddito disponibile reale lordo delle famiglie nel 2023 diminuisce, soprattutto a causa della crescita elevata dei prezzi, e si attesta oltre sei punti al di sotto di quello del 2008. Questa è la fotografia che emerge dalle tabelle Eurostat sul "Quadro di valutazione sociale" secondo il quale migliorano invece i punteggi per l'Italia sul fronte dell'occupazione e della disoccupazione e sulla povertà di chi lavora che scende sotto il 10% per la prima volta dal 2010. Per quanto riguarda i redditi in Ue la media sale da 110,12 a 110,82 (2008 pari a 100) mentre l'Italia cala da 94,15 a 93,74.Per quanto riguarda il reddito l'Italia rispetto al 2008 ha fatto meglio solo della Grecia (nel 2022 il reddito lordo disponibile era al 72,1% rispetto a quello del 2008) mentre resta lontana dalla Germania con il 112,59% nel 2023. La Francia supera il 2008 (108,75 nel 2022) mentre la Spagna è ancora indietro (95,85).Eurostat segnala che migliorano i marcatori dell'Italia sul lavoro e sull'istruzione anche se i dati restano al di sotto di quelli medi dell'Ue. In particolare il tasso di occupazione tra i 20 e i 64 anni in Italia sale dal 64,8% del 2022 a 66,3 nel 2023 con una crescita di 1,5 punti mentre in media in Ue l'aumento è di 0,7 punti, dal 74,6% al 75,3%. Nonostante questo aumento l'Italia resta ultima in classifica.Sulla disoccupazione l'Italia registra un calo di 0,4 punti percentuali (dall'8,1% al 7,7%), tendenza ancora rafforzata nel 2024, mentre l'Ue segna in media una riduzione di 0,1 punti (dal 6,2% al 6,1%). Il nostro Paese registra un crollo anche per i Neet (i giovani che non sono in un percorso di istruzione e formazione e non lavorano con il passaggio dal 19% al 16,1%), il dato più basso dall'inizio delle serie storiche nel 2009. In Europa in media si è registrato un calo di 0,5 punti, dall'11,7% all'11,2%. Diminuisce sensibilmente anche la disoccupazione di lunga durata (almeno un anno senza trovare lavoro) con il passaggio dal 4,6% al 4,2% della forza lavoro, il dato più basso dopo il 2009 anche se ancora superiore alla media Ue (2,1%). Ne parliamo con Massimo Baldini, docente di Scienza delle Finanze presso l'Università di Modena e Reggio Emilia.L'Offensiva del Dragone punta a destabilizzare l'economia mondialeSecondo i dati della Banca mondiale, nel 2022 il 30% dell output manifatturiero mondiale originava dalla Cina, mentre i consumi privati cinesi rappresentavano solo il 13% di quelli globali. Ciò implica che le aziende cinesi riversano sui mercati internazionali il 60% delle loro produzioni, spesso a prezzi di realizzo, destabilizzando l economia mondiale. In un contesto normale per assorbire questo squilibrio il Paese dovrebbe stimolare i consumi interni o rivalutare il cambio. Ma il Partito Comunista Cinese da oltre venti anni rifiuta di applicare queste misure, di espandere i servizi pubblici (specialmente la sanità) e estendere la sicurezza sociale per i cittadini. Un Paese che ha costruito 45mila chilometri di linee ferroviarie ad alta velocità spendendo l equivalente di 750 miliardi di euro e che impegna cifre colossali per il riarmo, mantiene ospedali pubblici di infimo livello.Sono state formulate ipotesi più o meno fantasiose, per spiegare questo rifiuto: la mistica confuciana, (in salsa neo-maoista) di vita parca ed austera; il bias ideologico contro un economia orientata ai consumi che sfugge al controllo statale; la preoccupazione che un welfare generoso inoculi il virus dell indolenza nelle nuove generazioni. Tuttavia la motivazione più plausibile è inquietante e gravida di conseguenze. Innanzitutto occorre rottamare l idea che il regime cinese persegua la prosperità e il benessere della popolazione. L accumulo di capacità produttiva, lo spionaggio industriale, l appropriazione indebita di proprietà intellettuale, il dumping compongono una precisa strategia predatoria, una forma di guerra ibrida contro il resto del mondo. Il fine ultimo è ri-assurgere al ruolo egemonico di stampo imperiale che secondo Xi Jinping fu usurpato alla Cina durate il secolo delle umiliazioni. Del resto il Partito Comunista non fa mistero che l obiettivo primario è l ampliamento del potere su scala globale. Infatti sin dal 2015 con il programma Made in China 2025, il governo ha formulato un piano ambizioso, che punta alla primazia economica mondiale entro il 2049, sfruttando le economie di scala e il legame simbiotico tra apparato industriale e militare. Quindi le scelte di politica economica a Pechino puntano esplicitamente alla conquista dei settori più avanzati o strategici utilizzando sussidi, prestiti agevolati, restrizioni alle importazioni, manipolazioni valutarie e pratiche illegali. Ne parliamo con Fabio Scacciavillani, economista, editorialista Sole24 Ore.Emergenza peste suinaNegli allevamenti del Nord Italia si fa sempre più drammatica la situazione legata alla diffusione del morbo della Peste suina africana (Psa). Innocua per l'uomo ma mortale per i suini domestici e quelli selvatici, cioè i cinghiali. Il Commissario Straordinario alla Peste suina africana Giovanni Filippini ha comunicato ieri all'ANSA la presenza in Italia di 18 focolai in Lombardia, 5 in Piemonte e 1 in Emilia Romagna. Se ne aggiunge uno oggi nel Novarese per un totale di 25 focolai. I dati sono in evoluzione: non c'è giorno ormai in cui non si scopra un nuovo focolaio. Nella sua ultima ordinanza (di giovedì scorso 30 agosto) il Commissario ha inasprito con una sorta di "lockdown delle stalle" i divieti di movimentazione degli animali vietando in tutte le tre le fasce di restrizione lo spostamento di qualsiasi maiale, se non per raggiungere i pochi macelli attrezzati per l abbattimento dei suini provenienti da aree a rischio. Le aziende che non si atterranno alle regole per limitare i contagi dovranno chiudere.Gli allevamenti coinvolti dalle restrizioni sono centinaia e quando in un allevamento viene trovato un maiale malato, la legge impone l'abbattimento di tutti i capi. Oltre 50mila maiali sono già stati abbattuti nel nostro Paese. Cresce quindi la preoccupazione per la filiera suinicola italiana, una delle più performanti dell intero sistema agroalimentare nazionale con un valore tra produzione e indotto di circa 20 miliardi di euro, centomila posti di lavoro e 10 milioni di animali allevati che rappresentano il prodotto di base per la filiera dei grandi prosciutti Dop italiani (Parma San Daniele ma non solo) e di altri salumi Dop.La scorsa primavera ad essere particolarmente colpita è stata l'area del Piacentino, culla di molti allevamenti e di importanti produzioni di salumi Dop. Ora, nell'occhio del ciclone, c'è soprattutto la Lombardia: prima Pavia, poi Lodi. In Lombardia, dove si alleva il 50% di tutta la produzione suinicola nazionale, la preoccupazione è altissima: se la peste suina si diffonderà , sarà un'ecatombe.Gli allevatori sottolineano il peso dei danni indiretti, che vanno ad aggiungersi a quelli diretti (la perdita del capo che viene soppresso) e si pone quindi il tema dei possibili indennizzi. Il Commissario ha specificato che "Il governo sta prendendo in seria considerazione la situazione verificando quali sono gli indennizzi in termini di risarcimenti dei danni diretti e indiretti che gli allevatori stanno subendo"La fauna selvatica (cinghiali) rappresenta il principale veicolo di diffusione della Psa. Coldiretti evidenzia infatti la necessità di ridurre la pressione dei 2,3 milioni di cinghiali considerati ormai "fuori controllo" sul territorio nazionale. L'associazione si è mobilitata per chiedere anche un monitoraggio costante sui prezzi dei suini pagati agli allevatori per evitare le speculazioni e lo stop a mutui e contributi per le aziende colpite. Ne parliamo con Gianfranco Comincioli - presidente di Coldiretti Lombardia.
MILANO (ITALPRESS) - "Sul dissesto idrogeologico la Regione Lombardia ha lavorato molto sulla prevenzione e ha messo a terra un miliardo di euro di investimenti". A parlare, in un'intervista all'Italpress, è Gianluca Comazzi, Assessore al Territorio e Sistemi verdi della Regione Lombardia. "In Lombardia - aggiunge - abbiamo 1200 comuni che ricadono in un territorio fragile ed è per questo che noi puntiamo molto sulla sicurezza del nostro territorio per garantire la sicurezza per i nostri cittadini". trl/mgg/gsl
Non solo in Italia si passa sopra le persone loro diritti pur di conquistare quel pugno di voti che ci darà il potere. La Francia non da oggi ne è un chiaro esempio e le parole del ministro degli interni sui disperati che sono arrivati a Lampedusa non lasciano spazio ad interpretazioni. In Lombardia è il girono dell' IT Alarm ed alle 12 squilleranno in contemporanea gli smartphone di 10 milioni di abitanti lombardi oltre a quelli che in regione ci si trovano anche solo momentaneamente.
IT Alert, di cosa si tratta? Ne ha parlato alle Donne al Volante Pierfrancesco Demilito, capo ufficio stampa Dipartimento della Protezione Civile: « È il nuovo sistema di allarme pubblico in via di sperimentazione. Col self broadcast si collegherà alle celle telefoniche della zona per avvertire la popolazione di eventuali pericoli» ha detto l'ospite. Questo sistema è già stato testato in Toscana, Sardegna, Sicilia, Calabria ed Emilia-Romagna ma presto arriverà a scaglioni anche ai cittadini delle altre regioni. «In Lombardia arriverà il 19 settembre intorno alle ore 12 e servirà a familiarizzare con un suono particolare, mai sentito sui cellulari» ha spiegato Demilito a Liliana Russo e Katia De Rossi. Cittadini, dunque, non temete: si tratta solamente di una simulazione!
Italia verso lo stato d'emergenza in 5 regioni, Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia, Marche e Molise, tra la tempesta che ha colpito la Lombardia e gli incendi che divampano in Sicilia. La decisione era prevista oggi in Consiglio dei Ministri, che si dovrebbe tenere alle 19, ma stando alle ultime notizie dovrebbe slittare alla prossima settimana. Il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, ha spiegato che "Siamo in attesa che dalle regioni colpite arrivi non solo la formale richiesta dello stato di emergenza (alcune lo hanno fatto, come Veneto e Sicilia) ma anche la delimitazione della zona rossa e la quantificazione dei danni. E' ancora presto e in alcuni territori la calamità è tuttora in corso. Credo che la prossima settimana come Governo saremo in condizione di deliberare lo stato di emergenza e stanziare le prime necessarie risorse". Secondo una primissima stima fatta dalla Protezione civile siciliana, i roghi che negli ultimi due giorni hanno devastato l'Isola, in oltre cento Comuni con picchi di 45-47 gradi, hanno causato oltre 60 milioni di euro di danni. A questi bisogna aggiungere gli oltre 200 milioni di euro, quantificati dagli Ispettorati provinciali dell'Agricoltura, per l'eccezionale ondata di calore e gli altri danni, in fase di determinazione, per la distruzione di produzioni e strutture agricole a seguito degli incendi. In Veneto, ha dichiarato il governatore Zaia, i danni potranno superare complessivamente i 100 milioni di euro. In Lombardia la Regione chiede lo stato di calamità naturale e stima danni per oltre 120 milioni di euro.Intanto proseguono le indagini della Procura etnea sull'incendio che ha colpito nei giorni scorsi l'aeroporto di Catania: potrebbe essere partito dal cavo di una stampante il rogo che la sera del 16 luglio ha gravemente danneggiato il terminal principale dell'aeroporto Fontanarossa. Ne parliamo con Manuela Perrone de il Sole 24 Ore.Lavoro in edilizia e nei campi, misure contro il caldo recordIl governo corre ai ripari contro l'emergenza caldo: con un decreto legge verrà estesa la possibilità di chiedere la cassa integrazione ad ore in caso di eventi estremi non evitabili, escludendola dal computo delle settimane del biennio mobile. Non è ancora sicuro che la norma verrà inserita nel Cdm di questa sera alle 19 ma sembra inevitabile che il governo intervenga a breve. La novità che sarà contenuta in un Dl atteso all esame del Consiglio dei ministri di oggi riguarda la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO) per lavoratori edili e lapidei e la Cassa integrazione agricola (CISOA) per gli addetti a tempo indeterminato nell'agricoltura, i settori più esposti alle alte temperature. Inoltre per la Cisoa è prevista una comunicazione semplificata. Lo ha annunciato il ministro del Lavoro, Marina Calderone alle parti sociali convocate a distanza, per un confronto con il ministro della Salute Orazio Schillaci, Inl, Inps, Inail, Anci, Upi e Conferenza delle Regioni sulla bozza del Protocollo condiviso per l'adozione delle misure di contenimento dei rischi da esposizione ad alte temperature negli ambienti di lavoro. Approfondiamo il tema con Giorgio Pogliotti de Il Sole 24 Ore.Viaggio nei consumi. Rossopomodoro, la pizza napoletana nel mondo fra tensioni sul grano e inflazioneSi definiscono "la più grande catena di pizzerie napoletane nel Mondo" si tratta di Rossopomodoro. Fondata a Napoli nel 1998. Con oltre 100 ristoranti in Italia e nel mondo, 3000 persone, di cui 400 tra pizzaiuoli e chef. Rossopomodoro è presente in tutto il mondo da Londra, (Covent Garden, Chelsea, Camden Town, Hoxton), fino a Monaco, Copenaghen, Reykjavík, Malta. Grazie alla partnership di lunga data con Eataly. Sono presenti anche negli Stati Uniti e in Canada (Chicago, New York WTC, Boston, Los Angeles, Las Vegas, Toronto). Ne parliamo con Nicola Saraceno, Amministratore Delegato di Rossopomodoro.
Trentaseiesima puntata della quarta stagione della rubrica, nel canale spreaker J-TACTICS, dedicata alle women ed alle giovanili della Juventus, J-WORLD.Dopo aver chiuso la regular season al secondo posto, alle spalle soltanto della Fiorentina, l'Under17 di Mister Panzanaro è pronta a scendere nuovamente in campo per la Fase Finale del campionato.Ad attendere i bianconeri proprio la formazione viola nella doppia sfida dei quarti di finale.La gara di andata si gioca a Vinovo domenica 4 giugno e vede la Juventus superare i pari età toscani con un netto 3-1 con le firme di Grosso e di Biliboc, quest'ultimo autore di una doppietta e di un assist.Un match letteralmente dominato dai ragazzi di Mister Panzanaro che si trovano avanti nel punteggio addirittura di tre reti.Soltanto nel finale arriva il gol della Fiorentina con Braschi.Al ritorno giocato allo stadio Valerio Bortolozzi l'11 giugno però, la formazione viola ribalta tutto, conquistando l'accesso alla semifinale.Sconfitta 4-0 per i bianconeri, con i gol di Fortini, Braschi, Puzzoli e Rubino.Termina qui la stagione dei ragazzi di Mister Panzanaro.In semifinale playoff i giovani bianconeri dell'Under15 affrontano i pari età dell'Inter in un Derby d'Italia tutto da vivere.La gara d'andata, giocata a Vinovo domenica 11 giugno termina 2-2.Dopo l'emozionante pareggio della gara di andata, le due squadre scendono in campo domenica 18 giugno, esattamente una settimana dopo, per giocarsi il pass per la finale del campionato di categoria.In Lombardia a spuntarla sono i padroni di casa che superano i bianconeri 4-0 e volano all'atto conclusivo della competizione eliminando la squadra allenata da Mister Benesperi proprio sul più bello.Iniziano in salita i quarti di finale per la squadra allenata da Mister Scrofani.Sul campo delle pari età dell'Atalanta, domenica 28 maggio, la nostra Under17 femminile cade 3-2 per mano delle orobiche, ma le due reti di Gallina lasciano più di una porta aperta alle bianconere in vista della gara di ritorno.Gara di ritorno che si gioca in casa della Juve domenica 11 giugno e in cui le bianconere fanno la voce grossissima, imponendosi con il risultato di 10-1.Eppure a passare in vantaggio è l'Atalanta con Amoruso, incrementando il vantaggio maturato nella gara d'andata.Poi, però, è dominio Juve: doppiette di Bellagente e Gallina e gol di Cocino, Ferraresi, Zamboni, Gallo, Corda e Santarella.La Juve accede così alla Final Four in programma dal 24 al 27 giugno in sede e modalità di svolgimento da determinare.Anche la squadra allenata da Mister Vood è impegnata nelle Fasi Finali del campionato di categoria, Under15 femminile.Le bianconere, nella giornata di domenica 4 giugno, affrrontano tra le mura amiche il Milan nel match valevole per l'andata dei quarti di finale playoff.Il primo round vede festeggiare le rossonere che si impongono con il punteggio di 1-2.Gara di ritorno che si disputa sabato 17 giugno sul campo delle pari età del Milan.La formazione lombarda si impone anche in questo match, sempre di misura, e strappa il pass per la semifinale.Bianconere in rete con Copelli e Riccardi, ma le padrone di casa si impongono 3-2.Si chiude qui, dunque, la stagione della squadra allenata da Mister Vood.Non mancherà poi uno sguardo ai prossimi impegni delle women e delle giovanili:Final 4 Under17 femminile.Anche quest'anno sarà nostra guida nel mondo Juve, il sempre competente e preciso amico Roberto Loforte, Fuori rosa TV.
ISRAELE, NETANYAHU RITIRA LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA? con Manuela Dviri scrittrice e giornalista in diretta da tel Aviv MIGRANTI, LA GUERRA ALL'ACCOGLIENZA con Pietro Bartolo già medico di Lampedusa, ora europarlamentare del PD e Majdi Karbai ex parlamentare tunisino dell'opposizione sulle ragioni delle tante partenze dalla Tunisia DEUTSCHE BANK A RISCHIO CRAC? Con Andrea Di Stefano NDRANGHETA STRAGISTA l'inchiesta che è arrivata a sentenza spiegata da Enrico Deaglio SANITA' IN LOMBARDIA, L' INIZIATIVA DI SABATO PROSSIMO con Vittorio Agnoletto, Massimo Cirri e Laura Valsecchi direttivo nazionale Medicina Democratica
In Lombardia e in Lazio – le due regioni più popolose d'Italia – la destra vince. Nel frattempo, l'astensionismo arriva alla cifra record del 60 per cento.Alessandro Sahebi, giornalista esperto di disuguaglianze, ci racconta di come la trickle-down economics non abbia mai funzionato per ridistribuire la ricchezza.Puoi scriverci alla mail podcast@lifegate.it e trovare tutti gli approfondimenti sul sito di LifeGate, tra cui l'articolo sui bombardamenti nei territori dove c'è stato il terremoto
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7259L'ENTUSIASMANTE VITA DI SANTA CLOTILDE, MOGLIE DI CLODOVEO... CHE GRAZIE A LEI SI CONVERTI' di Teresa Ribeiro MatosSeduto accanto al letto dove un neonato lottava contro la morte c'era un giovane re barbaro. Con la testa appoggiata sulle mani, il volto coperto per metà dai lunghi capelli che simboleggiavano la superiorità della sua origine, non nascondeva la sua disperazione per la sorte del figlio: "È certo che anche questo bambino morirà. Battezzato nel nome di Cristo, il suo destino sarà lo stesso di suo fratello: la morte! Non ha la protezione degli dei".Infatti, il bambino, appena rigenerato dalle acque battesimali, era stato colpito da forti convulsioni febbrili e sembrava seguire il percorso di Ingomer, che due anni prima era morto ancora vestito di bianco.In ginocchio, con la fede ancora più rafforzata dal dramma, stava la giovane regina. Nella sua anima, l'affetto materno unito alla consapevolezza della grandezza della sua missione la portava non solo ad accettare con rassegnazione quella sofferenza, ma addirittura a "esigere" un miracolo dalla Provvidenza. Sì, non era solamente suo figlio ad essere a rischio, ma la salvezza di un popolo che dipendeva dalle sue suppliche; non era soltanto suo figlio che aveva bisogno di vivere, ma la Figlia Primogenita della Chiesa che necessitava di essere "battezzata"!Questa era la missione che Clotilde aveva assunto con la dignità di regina. Ed era disposta a conquistare tutti i miracoli per realizzarla.PRINCIPESSA DI LIONEClotilde era nata nel Regno di Lione, territorio che suo padre, Chilperico, principe barbaro della tribù dei Burgundi, aveva ricevuto in eredità.Nonostante le piccole dimensioni del regno, grande era la sua eredità spirituale e culturale. Lione era stata un'importante città sotto il dominio dei Romani ed era diventata un potente centro del cattolicesimo in Gallia. Nelle sue arene aveva visto scorrere il sangue di innumerevoli martiri come Santa Blandina, San Potino e i suoi compagni, e nella sua sede episcopale aveva sentito Sant'Ireneo predicare con sapienza ed eloquenza contro l'eresia.Lo splendore materiale della regione era stato, è vero, praticamente distrutto dall'invasione dei barbari, ma il suo splendore spirituale non si era estinto con le armi e brillava come una speranza di vittoria.I Vescovi della nazione, come principi della Chiesa Militante, erano ben consapevoli di quanto Cristo contasse sulla loro lotta per trionfare. Questa sfida era davvero molto ardua, perché non si limitava a distruggere il paganesimo dei barbari, ma anche l'eresia ariana che aveva messo forti radici tra loro.Sant'Avito, Vescovo di Vienne, aveva già ottenuto una grande vittoria facendo in modo che i re di Borgogna si sposassero con giovani donne di confessione cattolica. A tal fine, Clotilde e Chroma - sua sorella maggiore - furono battezzate alla nascita. Tuttavia, poiché i loro genitori erano morti in una guerra fratricida, le piccole passarono sotto la tutela dello zio. Il prelato non si scoraggiò di fronte al tragico evento, ma si impegnò con ogni sforzo per educare le due principesse.LA MISSIONE TRA I FRANCHIAlla fine del V secolo rimaneva poco del potere romano. I trionfi conquistati dalla Chiesa a partire dall'Editto di Milano nel 313 sembravano sgretolarsi sotto l'avanzata delle orde barbariche e la perfidia degli eretici.In Lombardia, Teodorico il Grande, capo ostrogoto e ariano, dominava gran parte dell'Italia; nella Gallia meridionale e nella penisola iberica regnavano i Visigoti e i Vandali, facendo prevalere l'eresia e rinnovando anche la persecuzione dei veri cattolici. In Occidente, nessun regno ormai professava ufficialmente la Fede Cattolica nella sua ortodossia. Una situazione senza speranza? Forse. Ma soprattutto, preludio di un intervento divino!Nella Gallia settentrionale, la tribù dei Franchi Salii continuava ad essere pagana. Erano governati da Clodoveo, figlio di Childerico, la cui simpatia per i costumi dell'impero gli aveva fatto guadagnare il titolo di patrizio. Nel 486 conquistò la Romania - ciò che rimaneva della provincia romana nella Gallia - sconfiggendo Siagrio, governatore pusillanime e incapace di tenere testa agli ariani. In questo frangente, Clodoveo divenne il centro della speranza per i Vescovi cattolici. San Remigio, Vescovo di Reims, gli aveva scritto al momento di assumere il governo: «Pratica il bene. Sii casto e onesto. Mostrati pieno di rispetto per i tuoi Vescovi e ricorri sempre ai loro consigli. Se vai d'accordo con loro, il tuo paese si troverà bene. [...] Se vuoi regnare, mostrati degno».Era, però, indispensabile che il monarca franco si convertisse se il Cristianesimo doveva avere un regno. Una moglie cattolica sembrava il mezzo migliore per inclinare il suo cuore alla verità. Clotilde, che aveva circa vent'anni, fu indirizzata dai Vescovi a tale missione.Il compito non era facile. Chi poteva garantire che una giovane donna avrebbe avuto successo con un popolo barbaro in cui la vendetta, gli assassinii e la rudezza pagana facevano parte dei costumi?Clotilde, il cui nome significa guerriera gloriosa, capì bene la sfida e, come Maria, diede il suo "fiat". Da quel momento, non avrebbe più vissuto per se stessa, ma per il trionfo della Fede Cattolica.Nel 492, Soissons (l'ultimo territorio dell'Impero Romano d'Occidente a cadere) ricevette la regina che si sarebbe unita a Clodoveo in un matrimonio monogamo e indissolubile, fondato sulla promessa di battezzare i figli nella Religione materna. La prima battaglia era vinta!Ecco, però, che nel momento successivo, la vittoria sembra passare dalla parte del paganesimo. Ingomer, il primo figlio di quell'unione e portatore della speranza di una dinastia cristiana, muore subito dopo il Battesimo, e il secondo, Clodomiro, nato nel 495, si sta avviando verso la stessa sorte. È allora che avviene l'episodio narrato all'inizio di questo articolo.Dopo una notte di teso combattimento interiore, senza permettere che il suo animo vacillasse, la regina ottiene il miracolo: il bambino si calma, la febbre passa e lui si addormenta tranquillo e in salute. Con forza d'animo, eroica rassegnazione e fede incrollabile, aveva strappato dal Cielo il consenso a che suo figlio vivesse, ma soprattutto aveva impresso nel cuore del re un'immagine del vero coraggio e del potere supremo dell'unico Dio.Quella che avrebbe potuto costituire una sconfitta definitiva per il Cattolicesimo nel regno dei Franchi, Clotilde la trasforma in una vittoria per la fede. Si apre così la via che condurrà Clodoveo e la Francia nel seno della Chiesa.IL VOTO DI TOLBIACNel 496, gli Alemanni - una tribù germanica - invasero le terre di Sigeberto, re di Colonia e alleato di Clodoveo. Questi, fedele all'accordo tra i due monarchi, andò in loro soccorso.Nell'antico campo romano di Tolbiac, oggi Zülpich, ebbe luogo lo scontro. La ferocia del combattimento fu tremenda. Dopo qualche ora, il massacro dalla parte dei franchi divenne violento e l'esercito di Clodoveo era sul punto di essere sterminato.Il capo franco si trovò in una situazione terrificante. Conosceva bene la sorte dei vinti e sapeva che se fosse stato sconfitto non avrebbe dovuto aspettarsi alcuna clemenza per se stesso, per il suo popolo e per la sua fama, perché sarebbe passato alla Storia come indegno della regalità. Tra i fragori della battaglia e il terrore che cominciava a travolgere il suo esercito, gli venne in mente l'unica figura che aveva visto affrontare un disastro con audacia e dignità e, in una situazione senza speranza, aveva ottenuto l'impossibile: Clotilde! Aggrappandosi al suo esempio, come a un'ancora di salvezza, il barbaro esclamò: Dio di Clotilde, vieni in mio soccorso!Ecco che, improvvisamente, la freccia di un guerriero franco colpisce mortalmente il capo degli Alemanni e inverte la sorte della battaglia. Gli avversari, presi dal panico, cominciano a ritirarsi con i Franchi alle spalle, a inseguirli.La contesa era vinta, ma soprattutto era vinta la battaglia di Cristo nel cuore di Clodoveo, grazie alla mediazione di Clotilde. Quello stesso pomeriggio le scrisse informandola che voleva ricevere il Battesimo.Grande fu lo zelo del Vescovo Remigio e di Clotilde nel preparare l'agognata cerimonia. L'eremita San Vaast, che pure era passato dalle credenze germaniche al Cattolicesimo, aiutò a completare l'istruzione del re, mentre la regina fornì i migliori tessuti e incensi per far sentire a quel popolo ancora rude la grandezza unica dell'atto.Accompagnato dalle sue sorelle, da Thierry, figlio del suo primo matrimonio, e da oltre tremila sudditi, Clodoveo fu finalmente ammesso nella famiglia di Dio nella festa della Natività del Signore. Nella cattedrale di Reims nasceva la Francia cattolica, il seme della cristianità, «Il Regno di Francia, regno di Maria, non perirà mai», diceva uno scritto di epoca merovingia. Clotilde era per sempre associata a Maria, madre della Chiesa, nel dare alla luce il suo primo regno.
A cura di Daniele Biacchessi Il primo banco di prova della tenuta del Governo e del ruolo dell'opposizione sono le elezioni amministrative regionali in Lombardia e Lazio, il 12 e il 13 febbraio, dalle 7 alle 23 la domenica e dalle 7 alle 15 il lunedì. La campagna elettorale è già iniziata lo scorso dicembre, ma da oggi si entra nel vivo dello scontro politico. In Lombardia i candidati forti sono tre. C'è Attilio Fontana, attuale Presidente della Regione, sostenuto da Fdl, Lega, Forza Italia, favorito dai sondaggi. C'è Pierfrancesco Majorino, candidato del Pd e appoggiato da M5s, Sinistra, verdi, in netta rimonta anche se ancora lontano di alcuni punti rispetto a Fontana. Infine c'è Letizia Moratti, già vicepresidente della Regione e assessore al Welfare, uscita dalla giunta per disaccordi politici con Fontana. In Lombardia i dati politici sono essenzialmente il ribaltamento del peso politico tra Fdl e Lega, già avvenuto per altro alle elezioni politiche dello scorso 25 settembre, e le prove tecniche di avvicinamento tra Pd e M5s che supportano Majorino. Alcuni analisti rilevano che i voti degli scontenti del centrodestra potrebbero finire alla Moratti, mentre una parte del centrosinistra si era dichiarata pronta a sostenere la Moratti dovrebbe optare per Majorino. Nel Lazio, il candidato del centrodestra Francesco Rocca, vicino a Giorgia meloni, dato per vincente, si trova al centro di una polemica per una vecchia condanna per spaccio di eroina ad Ostia. Il centrosinistra, a differenza della Lombardia è diviso: corrono da soli e senza accordo Alessio d'Amato, attuale Assessore alla Sanità della Regione per il Pd e Donatella Bianchi, giornalista Rai e alla guida del Wwf, per il M5s. Nonostante appelli e tentativi di dialogo, Pd e M5s non hanno trovato il punto di sintesi e con ogni probabilità si accingono a perdere le elezioni. Lo scontro elettorale in Lombardia e Lazio è la cartina al tornasole dell'attuale situazione politica, con l'effetto Giorgia Meloni che potrebbe influire sul risultato finale, mentre Pd e M5s dovranno trarre le loro conclusioni politiche nazionali nel caso di una vittoria di Pierfrancesco Majorino in Lombardia.
A cura di Daniele Biacchessi Il primo banco di prova della tenuta del Governo e del ruolo dell'opposizione sono le elezioni amministrative regionali in Lombardia e Lazio, il 12 e il 13 febbraio, dalle 7 alle 23 la domenica e dalle 7 alle 15 il lunedì. La campagna elettorale è già iniziata lo scorso dicembre, ma da oggi si entra nel vivo dello scontro politico. In Lombardia i candidati forti sono tre. C'è Attilio Fontana, attuale Presidente della Regione, sostenuto da Fdl, Lega, Forza Italia, favorito dai sondaggi. C'è Pierfrancesco Majorino, candidato del Pd e appoggiato da M5s, Sinistra, verdi, in netta rimonta anche se ancora lontano di alcuni punti rispetto a Fontana. Infine c'è Letizia Moratti, già vicepresidente della Regione e assessore al Welfare, uscita dalla giunta per disaccordi politici con Fontana. In Lombardia i dati politici sono essenzialmente il ribaltamento del peso politico tra Fdl e Lega, già avvenuto per altro alle elezioni politiche dello scorso 25 settembre, e le prove tecniche di avvicinamento tra Pd e M5s che supportano Majorino. Alcuni analisti rilevano che i voti degli scontenti del centrodestra potrebbero finire alla Moratti, mentre una parte del centrosinistra si era dichiarata pronta a sostenere la Moratti dovrebbe optare per Majorino. Nel Lazio, il candidato del centrodestra Francesco Rocca, vicino a Giorgia meloni, dato per vincente, si trova al centro di una polemica per una vecchia condanna per spaccio di eroina ad Ostia. Il centrosinistra, a differenza della Lombardia è diviso: corrono da soli e senza accordo Alessio d'Amato, attuale Assessore alla Sanità della Regione per il Pd e Donatella Bianchi, giornalista Rai e alla guida del Wwf, per il M5s. Nonostante appelli e tentativi di dialogo, Pd e M5s non hanno trovato il punto di sintesi e con ogni probabilità si accingono a perdere le elezioni. Lo scontro elettorale in Lombardia e Lazio è la cartina al tornasole dell'attuale situazione politica, con l'effetto Giorgia Meloni che potrebbe influire sul risultato finale, mentre Pd e M5s dovranno trarre le loro conclusioni politiche nazionali nel caso di una vittoria di Pierfrancesco Majorino in Lombardia.
"Se c'è una regione in cui la scommessa del Terzo Polo ha maggiori possibilità di espansione è la Lombardia. In Lombardia faremo meglio che nel dato nazionale. In Lombardia spero che il risultato sia superiore alla media nazionale e tocco ferro". Così il leader di Italia Viva Matteo Renzi al Palazzo della Stelline di Milano.xa1/trl/gtr
"Se c'è una regione in cui la scommessa del Terzo Polo ha maggiori possibilità di espansione è la Lombardia. In Lombardia faremo meglio che nel dato nazionale. In Lombardia spero che il risultato sia superiore alla media nazionale e tocco ferro". Così il leader di Italia Viva Matteo Renzi al Palazzo della Stelline di Milano.xa1/trl/gtr
IL RUOLO DI BERLUSCONI NELLA CRISI DEL CENTRODESTRA con Paola Di Caro giornalista del Corriere, Alessandra Ghisleri Direttrice Euromedia Research ed Elio Vito deputato FI. SABATO IN PIAZZA PER LA RIFORMA DELLA SANITA' IN LOMBARDIA, le ragioni della protesta e le prospettive della battaglia contro il centrodestra in Regione con Marco Caldiroli presidente Medicina Democratica, Marco Fumagalli consigliere regionale M5S e Samuele Astuti, capogruppo PD in Commissione Sanità Regione Lombardia..DA FACEBOOK AL METAVERSO, COSA HA IN MENTE ZUCKERBERG? con Marco Schiaffino
IL RUOLO DI BERLUSCONI NELLA CRISI DEL CENTRODESTRA con Paola Di Caro giornalista del Corriere, Alessandra Ghisleri Direttrice Euromedia Research ed Elio Vito deputato FI. SABATO IN PIAZZA PER LA RIFORMA DELLA SANITA' IN LOMBARDIA, le ragioni della protesta e le prospettive della battaglia contro il centrodestra in Regione con Marco Caldiroli presidente Medicina Democratica, Marco Fumagalli consigliere regionale M5S e Samuele Astuti, capogruppo PD in Commissione Sanità Regione Lombardia..DA FACEBOOK AL METAVERSO, COSA HA IN MENTE ZUCKERBERG? con Marco Schiaffino
Referendum contro la caccia. Partita ufficialmente la raccolta delle firme Nuovo appello per gli orsi del Trentino: salviamo M62 L'Argentina è il primo paese al mondo a vietare gli allevamenti di salmoni: danneggiamo l'ambiente e l'economia. Troppi cinghiali in Italia. La proposta di coldiretti? “Forte riduzione del loro numero” In Lombardia si cercano cacciatori per la caccia al piccione A Roma , nuova ordinanza della sindaca Raggi per le botticelle
In Lombardia gli incidenti stradalicostano 46 mln al contribuente#pareridistorti #mantova #lombardia #sistemsanitarioregionale #costo #costi #ridurre #riduzione #incidenti #strada #stradale #incidentistradali #morti #feriti #fotoNONmie #fotodallarete
Propaganda e figuracce. Accade a volte…anzi spesso…che nella continua ricerca di propagandare un certo tipo di posizioni, si finisca con fare delle epocali figuracce. Ieri l'assessore D'Amato ha dichiarato che: Le prime 180mila dosi del farmaco anti-Covid J&J che arriverano domani e dopodomani nel Lazio "saranno utilizzate per immunizzare tutti i detenuti e gli agenti penitenziari delle carceri del territorio". Apriti cielo….ma stiamo scherzando? Immunizziamo i detenuti prima degli anziani?...Ma è uno scandalo! Chi lo ha detto? Chi altri se non quel gran genio del capitano: "Il Lazio vuole vaccinare i detenuti prima di anziani e persone con disabilità. Roba da matti!" ….trovate il post su Facebook…a meno che non venga tolto. Mi immagino già i suoi adepti indignati puntare il dito… "Nel Lazio prima ai carcerati? Roba da matti"...."cose dell'altro mondo"... "questi folli incapaci"..."devono marcire in galera…altro che vaccino" Peccato però che ad essere vaccinati non saranno solo i detenuti, ma anche il personale di polizia penitenziaria, che con quei detenuti ci stanno a contatto…quel personale di polizia che il capitano dice di voler salvaguardare in ogni modo…chissà cosa ne pensano loro di questa sua uscita…sarei molto curioso di saperlo. Ma la cosa veramente comica, quella che veramente fa sbellicare dalle risate, è un'altra…e non sono io a dirlo, ma l'assessore D'Amato…e sapete quale è?: "Il Lazio è tra le prime Regioni italiane per copertura vaccinale agli anziani e in generale per livello di somministrazioni. Su queste questioni serve serietà, in Lombardia e Veneto sono iniziate a marzo le vaccinazioni nelle carceri" Capito? In Lombardia e Veneto già da marzo stanno vaccinando i detenuti…Lombardia e Veneto…regioni amministrate da chi? Ma dalla Lega naturalmente…ecco cosa capita quando vuoi fare propaganda ad ogni costo…quando devi cercare un nemico sempre e comunque…quando cavalchi l'onda della rabbia per avere qualche voto in più…chissà cosa diranno ora gli adepti?
In Lombardia avrebbero dovuto arrivare, dopo l'iscrizione, sms di conferma con le indicazioni per l'appuntamento vaccinale. In molti casi, ancora la mattina del primo aprile, nessun messaggio è stato ricevuto. Le testimonianze dei nostri ascoltatori.
Pazienti invalidi convocati a decine di km da casa, altri sanissimi ma spediti in luoghi ancora più lontani. Altri, infine, che ricevono inviti all’inoculazione pur avendo ricevuto già le due dosi previste: sono solo alcune delle vicende capitate agli abitanti della regione teoricamente più avanzata d’Italia, in cui invece la campagna vaccinale ha avuto così tanti problemi da costringere i vertici politici a togliere l’incarico alla società che se ne sarebbe dovuta occupare, come racconta Sara Bettoni. Dal minuto 14'41", nella seconda parte dell'episodio, da Manama, in Bahrein, Daniele Sparisci parla delle principali novità del Mondiale di Formula 1, che inizia oggi nel Paese del Golfo con le prime prove libere.Per altri approfondimenti:- In Lombardia superata la soglia dei 30.000 morti https://bit.ly/3vYwlvb- Flop Aria, le falle nella catena delle scelte https://bit.ly/3d9lZ2X- Gp del Bahrein, la Ferrari scopre subito quanto è migliorata https://bit.ly/3d4KPBj
I dati della somministrazione dei vaccini in Italia si possono visualizzare sul sito salute.gov del commissario straordinario Domenico Arcuri.Sono aggiornati fin dalle prime ore del 31 dicembre 2020. Le vaccinazioni in Italia sono a quota 718 mila.Nella classifica è in testa l'Umbria con il 102,3%, seguono la Valle d'Aosta con il 99,9%, il Veneto con il 99,6, la Campania con il 97,6%.Vanno a rilento le operazioni nella provincia autonoma di Bolzano con solo il 29,5%, Basilicata 39,1%, Molise 48,1%.Girano nella fascia medio bassa Calabria, Liguria e Lombardia .I riflettori sono puntati da mesi proprio sulla debacle della sanità lombarda che ha causato pochi giorni fa un rimpasto della giunta guidata da Attilio Fontana, con il netto siluramento dell'assessore al Welfare Giulio Gallera e la sua sostituzione con Letizia Moratti. Dall'inizio della pandemia in Lombardia si sono registrati oltre 500 mila contagi, quasi 26 mila morti, un rapporto tra contagi e popolazione del 4,971%. Sono numeri impressionanti e ufficiali, dunque risultano incontrovertibili.Come è potuto accadere che la regione che vanta le più importanti eccellenze sanitarie d'Italia abbia collezionato dal febbraio 2020 un numero così elevato di inefficienze?In Lombardia si è passati dalla sottovalutazione iniziale alle tante colpevolezze ormai accertate, alcune ancora oggetto di inchieste giudiziarie: gli anziani morti al Pio Albergo Trivulzio e in altre Rsa lombarde; la mancata zona rossa in provincia di Bergamo; la movida nelle grandi città contrastata in modo blando; lo scontro continuo tra Regione e Istituzioni nazionali; la selva di deroghe concesse durante i vari lockdown; le decine di gaffe pubbliche dell'assessore Gallera; gli appalti farlocchi; vaccini anti-influenzali introvabili, ma disponibili, a caro prezzo, nelle strutture sanitarie private; l'avvio inesistente del piano di vaccinazione anti covid con la Lombardia fanalino di coda della classifica. In Lombardia, le varie giunte che si sono succedute da 25 anni ad oggi hanno provveduto ad aumentare il peso della sanità privata a discapito di quella pubblica.E l'emergenza pandemica non ha fatto altro che far emergere queste disfunzioni. Ora, al di là dei rimpasti e delle successioni, servirebbe un serio ripensamento delle politiche sanitarie, riportando la Lombardia al ruolo che gli compete in Italia e in Europa.
No agli spostamenti tra le regioni, la linea del governo improntata alla prudenza in vista del nuovo Dpcm. La maggioranza di Governo è però divisa sulla scuola. Il presidente dell'Emilia Romagna Bonaccini chiede: "Apriamo prima di Natale", ma la Ministra De Micheli frena: "I trasporti non sono adeguati". Modello Alto Adige, più tamponi e meno lockdown: da oggi screening di massa anche in Abruzzo. Ne parliamo con Markus Falk, biostatistico che collabora con Eurac Research di Bolzano. Seimila lombardi telemonitorati a casa da cooperative di medici di famiglia. In Lombardia le cooperative della medicina generale sono in campo da marzo-aprile, ce ne parla Fiorenzo Corti, Vicesegretario nazionale della FIMMG - Federazione Italiana Medici di Medicina Generale. E' possibile riconvertire i ristoranti in mese aziendali? A Effetto Giorno la storia di chi ha continuato la sua normale attività ma ha ricevuto uno stop. Ci colleghiamo con Francesco Cipolla, titolare del ristorante/pizzeria Quanto Basta di Alemenno San Bartolomeo (Bergamo).
Il Governo incontra le regioni per fare il punto sulle misure restrittive.In Lombardia, l'appello del Presidente Fontana: "La situazione è drammatica". Lettera di cento scienziati a Conte e Mattarella per intervenire nel giro di due o tre giorni per evitare una strage. Ne parliamo con Carlo La Vecchia, ordinario di epidemiologia all'Università degli Studi di Milano. Il dibattito attorno ai contagi sui mezzi di trasporto è sempre attuale; intanto ei prossimi giorni a Bologna sarà disponibile un servizio che aiuta a capire quanto siano affollati i bus. Sentiamo Giuseppina Gualtieri, Presidente e Ad di Tper SpA (Trasporto Passeggeri Emilia Romagna).
Cambiano i decreti Salvini, le anticipazioni con il viceministro dell'Interno Matteo Mauri. In Lombardia non ci sono vaccini antinfluenzali a sufficienza, il Comune contro la Regione. Intervista con la vicesindaca di Milano Anna Scavuzzo, il presidente dell'ordine dei medici di Milano Carlo Rossi e la presidente di Federfarma Lombardia Anna Rosa Racca. È in arrivo un nuovo codice della strada, ne abbiamo parlato con il relatore della legge Diego De Lorenzis del movimento 5 stelle.
Cambiano i decreti Salvini, le anticipazioni con il viceministro dell'Interno Matteo Mauri. In Lombardia non ci sono vaccini antinfluenzali a sufficienza, il Comune contro la Regione. Intervista con la vicesindaca di Milano Anna Scavuzzo, il presidente dell'ordine dei medici di Milano Carlo Rossi e la presidente di Federfarma Lombardia Anna Rosa Racca. È in arrivo un nuovo codice della strada, ne abbiamo parlato con il relatore della legge Diego De Lorenzis del movimento 5 stelle.
Immancabile come i tormentoni estivi, e non fermato dal coronavirus, anche quest'anno il paese sta assistendo a uno degli eventi cardine della vera estate italiana: il meeting di Rimini di Comunione e Liberazione, che si tiene ormai dal lontano 1980. È cominciato il 18 e durerà fino al 23, e quest'anno è partito col botto, con un vero e proprio comizio di Mario Draghi. Le sue parole — come spesso accade alle parole pronunciate dal palco del meeting — hanno avuto una grande risonanza nell'afoso dibattito politico di agosto, dove sono risuonate espressioni come “governo spiazzato” e “sferzata alla politica.”L'ex Presidente della Banca centrale europea, in realtà, non ha detto molto di innovativo o sconcertante: ha fatto una distinzione tra “debito buono” — sostenibile — e “debito cattivo” — insostenibile perché impiegato “a fini improduttivi” — auspicando tra le righe un cambiamento delle regole europee di cui “l'inadeguatezza era divenuta da tempo evidente.” Non è un mistero che, da tempo, esista un blocco politico, mediatico e imprenditoriale che vedrebbe di buon occhio Draghi al governo, un'asse che va da Forza Italia al Pd e Italia Viva.Draghi è uno dei personaggi più importanti della scena politica europea ed italiana, e probabilmente è stato inteso da CL come l'“headliner” del festival, ma scorrendo l'elenco degli ospiti si rimane impressionati dal peso politico ed economico di molti partecipanti — e partner — dell'evento, o di sigle disposte a metterci il cappello: Snam, Ferrovie Nord, Randstad, Generali, Enel, Aci, Cassa depositi e prestiti, Philip Morris.Molte persone insospettabili hanno partecipato nel corso degli anni al meeting, spesso sconfinando nella piaggeria verso il movimento. Ad esempio, Bersani nel 2003: “Se vuole rifondarsi, la sinistra deve partire dal retroterra di Cl. Solo l'ideale lanciato da Cl negli anni Settanta è rimasto vivo, perché è quello più vicino alla base popolare.” O nel 2015, l'ex segretario di Rifondazione Comunista Fausto Bertinotti — che tra l'altro partecipa anche quest'anno: “A Rimini ho trovato molto di più e di diverso di quel che mi aspettavo. Anzitutto, il popolo. Ricordo che per Gramsci l'intellettuale può pensare di rappresentare il popolo solo se con questo vi è quella che lui chiamava “una connessione sentimentale”. Lì l'ho trovata.”Ovviamente tutto questo, se per alcuni personaggi può lasciare un po' perplessi, sul piano politico e amministrativo presenta qualche criticità, a prescindere dal proprio posizionamento ideologico: CL non è un partito politico ma una confraternita religiosa, riconosciuta dalla Santa sede, fortemente intrecciata alla politica, i cui legami con larghe fette della destra — non solo — italiana sono noti e notori da tempo, soprattutto in Lombardia. Quanto intrecciata? così: nel 2010 la Lombardia aveva finanziato il meeting con ben 234 mila euro, soldi versati sostanzialmente a causa dell'entusiasmo di Formigoni: “Siamo orgogliosi che Regione Lombardia sia presente da anni alla più importante manifestazione culturale, giovanile e non solo, d'Europa il Meeting internazionale di Rimini, evento che fa registrare 800mila presenze da tutto il mondo.” In Lombardia, infatti, la sigla di CL fa venire in mente subito il celeste, e il suo modello di gestione della sanità, ereditato senza colpo ferire dalle successive giunte Maroni e Fontana — nonostante i gravissimi fatti di corruzione nell'ambito sanitario emersi in seguito all'arresto dello stesso Formigoni e del vicepresidente Mantovani.Del resto, dove non sono arrivate le inchieste non è arrivata nemmeno la gestione disastrosa della pandemia da parte della giunta regionale lombarda, in particolare con il collasso del sistema ospedaliero. La giunta Fontana ha scelto di sostituire sì il direttore della Sanità, Luigi Cajazzo: ma per mettere al suo posto Marco Trivelli, uomo cresciuto sotto le varie giunte Formigoni, appartenente da CL fin dall'adolescenza, e sotto cui non c'è motivo di creder
Immancabile come i tormentoni estivi, e non fermato dal coronavirus, anche quest’anno il paese sta assistendo a uno degli eventi cardine della vera estate italiana: il meeting di Rimini di Comunione e Liberazione, che si tiene ormai dal lontano 1980. È cominciato il 18 e durerà fino al 23, e quest’anno è partito col botto, con un vero e proprio comizio di Mario Draghi. Le sue parole — come spesso accade alle parole pronunciate dal palco del meeting — hanno avuto una grande risonanza nell’afoso dibattito politico di agosto, dove sono risuonate espressioni come “governo spiazzato” e “sferzata alla politica.” L’ex Presidente della Banca centrale europea, in realtà, non ha detto molto di innovativo o sconcertante: ha fatto una distinzione tra “debito buono” — sostenibile — e “debito cattivo” — insostenibile perché impiegato “a fini improduttivi” — auspicando tra le righe un cambiamento delle regole europee di cui “l’inadeguatezza era divenuta da tempo evidente.” Non è un mistero che, da tempo, esista un blocco politico, mediatico e imprenditoriale che vedrebbe di buon occhio Draghi al governo, un’asse che va da Forza Italia al Pd e Italia Viva. Draghi è uno dei personaggi più importanti della scena politica europea ed italiana, e probabilmente è stato inteso da CL come l’“headliner” del festival, ma scorrendo l’elenco degli ospiti si rimane impressionati dal peso politico ed economico di molti partecipanti — e partner — dell’evento, o di sigle disposte a metterci il cappello: Snam, Ferrovie Nord, Randstad, Generali, Enel, Aci, Cassa depositi e prestiti, Philip Morris.Molte persone insospettabili hanno partecipato nel corso degli anni al meeting, spesso sconfinando nella piaggeria verso il movimento. Ad esempio, Bersani nel 2003: “Se vuole rifondarsi, la sinistra deve partire dal retroterra di Cl. Solo l'ideale lanciato da Cl negli anni Settanta è rimasto vivo, perché è quello più vicino alla base popolare.” O nel 2015, l’ex segretario di Rifondazione Comunista Fausto Bertinotti — che tra l’altro partecipa anche quest’anno: “A Rimini ho trovato molto di più e di diverso di quel che mi aspettavo. Anzitutto, il popolo. Ricordo che per Gramsci l’intellettuale può pensare di rappresentare il popolo solo se con questo vi è quella che lui chiamava “una connessione sentimentale”. Lì l’ho trovata.”Ovviamente tutto questo, se per alcuni personaggi può lasciare un po’ perplessi, sul piano politico e amministrativo presenta qualche criticità, a prescindere dal proprio posizionamento ideologico: CL non è un partito politico ma una confraternita religiosa, riconosciuta dalla Santa sede, fortemente intrecciata alla politica, i cui legami con larghe fette della destra — non solo — italiana sono noti e notori da tempo, soprattutto in Lombardia. Quanto intrecciata? così: nel 2010 la Lombardia aveva finanziato il meeting con ben 234 mila euro, soldi versati sostanzialmente a causa dell’entusiasmo di Formigoni: “Siamo orgogliosi che Regione Lombardia sia presente da anni alla più importante manifestazione culturale, giovanile e non solo, d’Europa il Meeting internazionale di Rimini, evento che fa registrare 800mila presenze da tutto il mondo.” In Lombardia, infatti, la sigla di CL fa venire in mente subito il celeste, e il suo modello di gestione della sanità, ereditato senza colpo ferire dalle successive giunte Maroni e Fontana — nonostante i gravissimi fatti di corruzione nell’ambito sanitario emersi in seguito all’arresto dello stesso Formigoni e del vicepresidente Mantovani.Del resto, dove non sono arrivate le inchieste non è arrivata nemmeno la gestione disastrosa della pandemia da parte della giunta regionale lombarda, in particolare con il collasso del sistema ospedaliero. La giunta Fontana ha scelto di sostituire sì il direttore della Sanità, Luigi Cajazzo: ma per mettere al suo posto Marco Trivelli, uomo cresciuto sotto le varie giunte Formigoni, appartenente da CL fin dall’adolescenza, e sotto cui non c’è motivo di credere che cambierà qualcosa nell’impostazione della sanità della Lombardia: verticistica, finalizzata a massimizzare i profitti del privato, e efficiente solo per chi può pagare — pandemie permettendo.Di sanità si è parlato e si parlerà a lungo durante il meeting, compreso durante un incontro a cui parteciperà anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, dal titolo “Sanità Pubblica: una integrazione possibile tra statale e privata?” a cui parteciperà anche il direttore del gruppo San Donato, che a Milano controlla ospedali come Galeazzi e San Raffaele: niente meno che l’ex ministro dell’Interno, Angelino Alfano. E a cui parteciperà anche lo stesso Marco Trivelli.Tra gli altri eventi imperdibili: un dibattito sull’impresa privata nell’Africa sub-sahariana con Letizia Moratti; un evento sulla rigenerazione urbana con la partecipazione di Mario Abbadessa, capo di Hines Italia — una multinazionale delle costruzioni molto attiva a Milano con progetti anche controversi, come la cementificazione dell’Ippodromo del trotto di San Siro; e soprattutto la talk in due atti “Il Parlamento serve ancora a qualcosa?” con la partecipazione di: Luigi Di Maio, Roberto Speranza, Maria Elena Boschi, Graziano Delrio, Maurizio Lupi, Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Antonio Tajani. Che bisogno c’è del Parlamento, se il Parlamento è a Rimini?Leggi le note dell’episodio: https://thesubmarine.it/2020/08/21/trappist-081/
Perdite di gasolio in Siberia, falde acquifere inquinate in Lombardia, futuro delle fonti di energia rinnovabili a rischio: nella prima giornata mondiale dell'ambiente dopo la pandemia, il destino del pianeta non è mai stato così incertoOggi è la giornata mondiale dell'ambiente. Come sta messo il nostro pianeta? Non benissimo: dopo la pandemia il rischio concreto è un ritorno ai combustibili fossili, a causa del crollo dei prezzi del petrolio.Partiremo da Norilsk, una città siberiana in cui il 29 maggio una cisterna di gasolio ha riversato una quantità enorme di combustibile nell'ambiente artico che circonda la città, andando ad aggravare una situazione già tragica. Norilsk è infatti la capitale mondiale del nichel e la città più inquinata, probabilmente, dell'intero pianeta.Un report di Legambiente mette in luce le emergenze di inquinamento idrico che attanagliano il nostro paese. Ogni regione italiana può vantare un ricco campionario di situazioni indicate come emergenziali - ma che in realtà si trascinano da decenni, come la Caffaro di Brescia o il polo di Marghera. In Lombardia, com'è noto, la situazione è particolarmente grave per quanto riguarda l'inquinamento atmosferico. Nonostante il bonus bici possa contribuire a una mobilità più sostenibile, per risolvere i problemi della regione serve un approccio di ampio respiro che le autorità non sembrano essere in grado di garantire. In particolare è importante focalizzare la radice del problema. Nonostante i tentativi di industrie e governi di scaricare le responsabilità della salvaguardia dell'ambiente sui singoli cittadini, è ancora oggi la filiera produttiva ad essere la principale responsabile dell'inquinamento nel mondo. Qualsiasi risposta risolutiva della crisi ambientale dovrà passare necessariamente dal ripensamento di questo sistema economico, basato sul profitto e sul capitale privato.Leggi le note dell’episodio su: https://thesubmarine.it/2020/06/05/trappist-070/
Perdite di gasolio in Siberia, falde acquifere inquinate in Lombardia, futuro delle fonti di energia rinnovabili a rischio: nella prima giornata mondiale dell'ambiente dopo la pandemia, il destino del pianeta non è mai stato così incertoOggi è la giornata mondiale dell'ambiente. Come sta messo il nostro pianeta? Non benissimo: dopo la pandemia il rischio concreto è un ritorno ai combustibili fossili, a causa del crollo dei prezzi del petrolio.Partiremo da Norilsk, una città siberiana in cui il 29 maggio una cisterna di gasolio ha riversato una quantità enorme di combustibile nell'ambiente artico che circonda la città, andando ad aggravare una situazione già tragica. Norilsk è infatti la capitale mondiale del nichel e la città più inquinata, probabilmente, dell'intero pianeta.Un report di Legambiente mette in luce le emergenze di inquinamento idrico che attanagliano il nostro paese. Ogni regione italiana può vantare un ricco campionario di situazioni indicate come emergenziali - ma che in realtà si trascinano da decenni, come la Caffaro di Brescia o il polo di Marghera.In Lombardia, com'è noto, la situazione è particolarmente grave per quanto riguarda l'inquinamento atmosferico. Nonostante il bonus bici possa contribuire a una mobilità più sostenibile, per risolvere i problemi della regione serve un approccio di ampio respiro che le autorità non sembrano essere in grado di garantire.In particolare è importante focalizzare la radice del problema. Nonostante i tentativi di industrie e governi di scaricare le responsabilità della salvaguardia dell'ambiente sui singoli cittadini, è ancora oggi la filiera produttiva ad essere la principale responsabile dell'inquinamento nel mondo. Qualsiasi risposta risolutiva della crisi ambientale dovrà passare necessariamente dal ripensamento di questo sistema economico, basato sul profitto e sul capitale privato.Leggi le note dell'episodio su: https://thesubmarine.it/2020/06/05/trappist-070/
Linea diretta. Siete tornati al ristorante? Come è andata. Per la rubrica “L’opinione di Davide Giacalone”, i suoi commenti: Regioni, si riapre tutti insieme. Via libera per il 3 giugno o rinvio di una settimana. Fontana: Noi pronti a ripartire. I fondi dell’Unione Europea non per le tasse. Di Maio: Ora tagliamo le tasse, ma palazzo Chigi lo stoppa. Conte: solo rimettendo a posto il paese saremo credibili. Gli Italiani tornano a spendere. La Lombardia traina i consumi. I virologi ammettono che il coronavirus si sta depotenziando. In Lombardia rischio dati falsati. Per il terzo giorno crescono i casi positivi. Bonomi: Riforme subito o l’Italia non ce la farà, a rischio un milione di posti. Bruxelles vincola i fondi agli obiettivi. Confindustria, l’esecutivo diviso sulle tasse da tagliare. Nuova rissa tra le regioni, no al passaporto della sanità. Per “Continuiamo a dare voce alle aziende Italiane” è intervenuto Stefano Berni, presidente del consorzio per la tutela del Grana Padano. Don Antonio Mazzi ha regalato un pensiero della vita, agli ascoltatori di RTL 102.5. Sono intervenuti Bruno e Federico Vespa per Non Stop News Raccontami, e hanno trattato i seguenti temi: La riapertura delle regioni dopo il 3 giugno, il problema è la Lombardia dove ieri si è registrato ancora il 64,4% dei contagi. Il presidente della Lombardia vuole riaprire, i medici hanno delle perplessità. Come al solito la scelta sarà politica. Non Stop News, condotto da Barbara Sala e Enrico Galletti
Nella puntata del 19 aprile 2020, condotta da Barbara Sala, Enrico Galletti e Stefano Mannucci, abbiamo avuto: Davide Giacalone con la sua opinione su: Le regioni vogliono ripartire il 27 ma Conte dice no. La comunità scientifica resta prudente. Il premier conferma la chiusura fino al 3 maggio. Il premier dice: Io non mollo, no ai governi tecnici. Forza Italia, è un’opposizione costruttiva, Draghi è autorevole, Colao non sarà ministro. In Lombardia il virus ha ucciso cinque volte i civili della guerra. In soli due mesi undicimila persone. È scontro sui ritardi tra regione e medici. Lo scandalo del Trivulzio, mascherine e guanti arrivati solo tre giorni fa. La memoria storica snaturata dai governi e l’uso politico dei fatti. Per la rubrica “Missione Di Pace” è intervenuta Il Maggiore dell’aviazione dell’esercito, Carla Brocolini, che ha parlato del ruolo svolto dall’aviazione dell’esercito nell’emergenza sanitaria. Alex Revelli Sorini, professore all’università San Raffaele di Roma e autore del “Manuale di Gastrosofia e Felicità” ha spiegato come fare per organizzare una situazione divertente con l’illusione di fare una scampagnata senza allontanarsi da casa. È poi intervenuto Marco Tarquini, direttore de L’Avvenire, che ha parlato dell’acceleramento del lockdown che sarà una prova di maturità per il paese.
L’Indignato Speciale del 19 aprile 2020 con Fulvio Giuliani, Andrea Pamparana, Davide Giacalone Enrico Galletti e Luigi Santarelli. Nella puntata di oggi è stata fatta una riflessione sulla settimana che termina e la fase 2. Il premier informa che il governo è assistito da due comitati, uno tecnico scientifico e l’altro è il comitato Colao, dal quale ci attendiamo le linee guida per programmare la ripartenza. Giacalone: tutto questo dovrebbe essere già pronto e invece stiamo ancora attendendo. A Milano in due mesi sono decedute cinque volte le persone che sono morte sotto i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Perché si utilizza un linguaggio di questo tipo? Il Lombardia in realtà ogni anno muoiono quindi volte in più che sotto i bombardamenti. La parola chiave in questo momento è: Caos. Confusione sulle app. La Lombardia e il Lazio ne hanno una propria, e nel frattempo il governo ne ha annunciata una Nazionale. Test sierologici. In Lombardia si parte questa settimana ma con dei test che non possono essere quelli nazionali, per il motivo che il bando è appena partito. Si riacutizza la divisione cronica che c’è tra in Italia tra Nord e Sud, e anche tra regione e regione., sulle riaperture. È intervenuto il presidente di regione Liguria, Giovanni Toti. La Liguria è una regione del Nord ma con caratteristiche che l’avvicinano ad altre zone più meridionali. Todi pensa che il paese debba andare verso una riapertura prudente, come sta facendo il resto d’Europa e del Mondo. Lena Iokoyama, violinista professionista, è intervenuta per parlare della sua iniziativa di suonare sul tetto dell’ospedale di Cremona. Ho fatto questo concerto per un omaggio verso infermieri, medici, pazienti che lottano e a chi purtroppo no ce l’ha fatta. Il professore Paolo Ascierto dell’ospedale Cotugno di Napoli ha parlato dei test sierologici che in pratica valutano la presenza di anticorpi e che di sicuro hanno una utilità. In molti dicono che quella era la strada da seguire.
In Lombardia «c’e’ stato un clamoroso fallimento, e di questo ne dovremo prendere atto per il futuro, della medicina territoriale, ammettiamolo e riconosciamo questo aspetto». Così Massimo Galli, direttore dell’Istituto di Scienze Biomediche all’ospedale Sacco di Milano, intervenendo ad 'Agorà', su Rai Tre. Quanto al motivo per cui non si sono fatti i tamponi, l'infettivologo ha spiegato: «Perché non c’era il potenziale e non c’è nemmeno ora il potenziale per fare i tamponi. Ma diciamocele chiaro una volta per tutte. Diciamo chiaramente che abbiamo moltiplicato fortemente ed in modo importante i letti di rianimazione, cosa sacrosanta, ma siamo stati incapaci, o qualcuno è stato incapace, di intervenire per moltiplicare le possibilità diagnostiche. Questo è il punto».
In Lombardia si analizzano gli spostamenti degli smartphone per determinare chi rispetta i divieti di uscire di casa e chi no, in Corea del Sud il tracking degli smartphone consente di determinare con chi è venuto in contatto il paziente che si rivela infetto, in Cina il riconoscimento facciale aiuta a tracciare i contatti. In Italia come siamo messi?Seguimi anche su Telegramhttps://t.me/marcogalassidigital
L'Italia in emergenza per la diffusione del Coronavirus. Aumenta il numero dei contagiati e delle vittime. In Lombardia e Veneto restano chiuse scuole e università e sono vietate le manifestazioni pubbliche. Ma c'é chi cerca di vivere normalmente ad esempio a Bergamo. E poi lo sport di Agnese Franceschini
Una landa di capannoni abbandonati. E ora riempiti di rifiuti. Rifiuti di ogni genere, spesso provenienti dalla Campania, rifiuti che non si sa dove mettere e che, per questo, sempre più spesso vengono incendiati. In Lombardia soprattutto, ma anche in Veneto e in altre aree della pianura padana. La nuova Terra dei Fuochi. 63 i roghi in totale in Lombardia l'anno scorso, 22 di rifiuti, quasi sempre in siti di stoccaggio. In aumento i roghi anche in Lazio, come provano i dati inviati dalle varie Arpa alla Commissione parlamentare d'inchiesta sui rifiuti, che siamo in grado di anticipare.E dietro questi incendi, ci sono imprenditori border line, broker specializzati, ma anche gli interessi della malavita organizzata. E un'altra questione emerge con sempre maggiore urgenza: il tema delle assicurazioni, sui capannoni.
L'Italia soffoca nello smog, più degli altri Paesi europei. L'assenza di pioggia fa la sua parte, l'assenza di politiche fa il resto, anzi molto di più. I dati sui morti da smog sono allarmanti. L'assenza di decisioni anche. In Lombardia, regione e comuni si rimpallano la responsabilità di decidere dei provvedimenti. Qualcuno si limita a consigliare ai cittadini "state a casa". Intanto i condomini sono alle prese con l'applicazione delle nuove normative per la messa in regola degli impianti di riscaldamento. Ospiti della trasmissione: Katiuscia, mamma del gruppo "Massa marmocchi"; Alberto Pirrone, di Altroconsumo
L'Italia soffoca nello smog, più degli altri Paesi europei. L'assenza di pioggia fa la sua parte, l'assenza di politiche fa il resto, anzi molto di più. I dati sui morti da smog sono allarmanti. L'assenza di decisioni anche. In Lombardia, regione e comuni si rimpallano la responsabilità di decidere dei provvedimenti. Qualcuno si limita a consigliare ai cittadini "state a casa". Intanto i condomini sono alle prese con l'applicazione delle nuove normative per la messa in regola degli impianti di riscaldamento. Ospiti della trasmissione: Katiuscia, mamma del gruppo "Massa marmocchi"; Alberto Pirrone, di Altroconsumo
In Lombardia ci sono ben 9 siti patrimonio dell'Unesco. Luoghi unici, che l'agenzia culturale dell'Onu ritiene siano da tutelare, valorizzare, far conoscere. Con Expo alle porte la regione se ne ricorda. Ma forse un po' in ritardo.... visto che mancano meno di cento giorni e alcuni di questi posti non sono nemmeno segnalati da cartelli turistici. Ne parliamo stamattina a Localmente Mosso e da voi vorremmo sapere qual è il vostro luogo imperdibile.
In Lombardia ci sono ben 9 siti patrimonio dell'Unesco. Luoghi unici, che l'agenzia culturale dell'Onu ritiene siano da tutelare, valorizzare, far conoscere. Con Expo alle porte la regione se ne ricorda. Ma forse un po' in ritardo.... visto che mancano meno di cento giorni e alcuni di questi posti non sono nemmeno segnalati da cartelli turistici. Ne parliamo stamattina a Localmente Mosso e da voi vorremmo sapere qual è il vostro luogo imperdibile.
In Lombardia è legge la Banca delle terra: la regione promette di assegnare le aree di proprietà del demanio in disuso, i cittadini vogliono tornare all'agricoltura? - Nuovo sgombero in via Tracia, quartiere San Siro, gli occupanti ritornano nello stabile appena la polizia lascia l'area - In studio con noi Fabio Galesi, consigliere di Zona 8 a Milano, minacciato per il suo impegno nel quartiere Quarto Oggiaro
In Lombardia è legge la Banca delle terra: la regione promette di assegnare le aree di proprietà del demanio in disuso, i cittadini vogliono tornare all'agricoltura? - Nuovo sgombero in via Tracia, quartiere San Siro, gli occupanti ritornano nello stabile appena la polizia lascia l'area - In studio con noi Fabio Galesi, consigliere di Zona 8 a Milano, minacciato per il suo impegno nel quartiere Quarto Oggiaro