Podcasts about borgogna

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Latest podcast episodes about borgogna

Circolo BOOKweek
113. Tra luce e ombra: “Cambiare l'acqua ai fiori” di Valérie Perrin

Circolo BOOKweek

Play Episode Listen Later Nov 16, 2024 17:21


Violette Toussaint cambia l'acqua ai fiori… e non solo. Perché è la guardiana di un cimitero in un paesino della Borgogna, un luogo dove si intrecciano le vicende tragicomiche di personaggi eccentrici, originali e indimenticabili. Un romanzo che parte come una commedia ma ben presto si trasforma in tragedia e poi intrigo.

Le interviste di Stefania D'Alonzo e Daniele Di Ianni
Il color borgogna tanto di moda in questo autunno/inverno

Le interviste di Stefania D'Alonzo e Daniele Di Ianni

Play Episode Listen Later Nov 2, 2024 2:25


ma anche lo smokey eyes... ne ha parlato in onda Denise Cicchitti.

BASTA BUGIE - Santi e beati
Apostolo del Sacro Cuore e padre spirituale di santa Margherita Maria Alacoque

BASTA BUGIE - Santi e beati

Play Episode Listen Later Jun 25, 2024 10:43


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7827APOSTOLO DEL SACRO CUORE E PADRE SPIRITUALE DI SANTA MARGHERITA MARIA ALACOQUE di Roberto de MatteiLa devozione al Sacro Cuore che caratterizza il mese di giugno è legata soprattutto alla figura di santa Margherita Maria Alacoque, (1647-1690), suora dell'ordine della Visitazione, fondato da san Francesco di Sales e santa Giovanna di Chantal. Fu a questa umile suora che la Provvidenza affidò un grande rimedio soprannaturale contro una nuova eresia che nasceva nel XVII secolo.Questa nuova eresia era il giansenismo, una corrente religiosa che sul piano dogmatico stravolgeva la dottrina cattolica della grazia, spingendola verso il calvinismo, e sul piano morale rinchiudeva la vita cristiana in un tetro e insopportabile rigorismo. I giansenisti ignoravano il ruolo della misericordia, appellandosi solo alla implacabile giustizia divina. Ma al di là degli errori teologici e morali, la peggiore insidia giansenista stava nel suo tentativo di voler riformare la Chiesa dall'interno e non più dall'esterno, come aveva cercato di fare il protestantesimo. Il giansenismo intendeva rimanere dentro la Chiesa, senza essere condannato, ma cercando anzi la condanna dei suoi avversari che, in quel momento, erano soprattutto i gesuiti, i più fedeli difensori dell'ortodossia romana.I disegni della Divina Provvidenza sconvolsero questo programma di distruzione della Chiesa. Margherita Maria Alacoque, lo strumento di questo straordinario intervento della grazia, nacque in Borgogna nel 1647, e dovette vincere la resistenza dei genitori per entrare, a ventiquattro anni, nelle visitandine del convento di Paray-le-Monial, dove fu incompresa dalle consorelle e malgiudicata dai superiori, finché, nel 1675 fu nominato Rettore del Collegio gesuita di Paray-le-Monial il padre Claudio de La Colombière, che aveva allora 34 anni, ma si era già distinto per la sua pietà e la sua dottrina. D'accordo con il suo Superiore, oltre al voto di obbedienza al Papa, il padre de La Colombière aveva pronunciato quello, eroico, di osservare sotto pena di peccato tutte le regole del suo OrdineUN INCARICO APPARENTEMENTE SECONDARIOI superiori gli affidarono un incarico apparentemente secondario, perché sapevano che nel Monastero della Visitazione, si trovava una religiosa favorita da rivelazioni del Cielo. Margherita Maria, da parte sua, aspettava che il Signore adempisse la promessa di inviarle un suo  "servo fedele e amico perfetto ", per realizzare la missione alla quale la destinava: manifestare al mondo le ricchezze imperscrutabili del suo amore.Giunto nella sua nuova destinazione il padre de La Colombière, incontrò suor Margherita Maria e ne divenne direttore spirituale, orientandola nella sua vita spirituale e suggerendogli di mettere per iscritto tutto ciò che passava nella sua anima. Durante l'ottava del Corpus Domini 1675, Gesù, mostrando il suo Cuore a Margherita, le disse:  "Ecco quel Cuore che ha tanto amato gli uomini e in contraccambio non riceve che ingratitudini, disprezzo, irriverenze, sacrilegi e freddezza in questo Sacramento d'amore ".Quella del giansenismo era una concezione di Dio oppressiva ed angosciante. Il Sacro Cuore appare a santa Margherita Maria Alacoque affermando, invece, che bisogna abbandonarsi al suo Amore, e formulando la grande promessa dei primi Nove Venerdì del mese: "Io ti prometto nell'eccesso della misericordia del mio Cuore che il mio Amore onnipotente concederà a tutti quelli che si comunicheranno al primo venerdì del mese, per nove mesi consecutivi, la grazia della perseveranza finale; essi non morranno nella mia disgrazia, né senza ricevere i Sacramenti, servendo loro il mio cuore di asilo sicuro in quell'ora estrema ". Il Signore disse poi alla religiosa visitandina: "Rivolgiti al mio servo, il Padre de La Colombière, e digli da parte mia di fare il possibile per propagare questa devozione e di fare questo piacere al mio Cuore divino... Sappia che è onnipotente colui che diffida interamente di se stesso per confidare solo in me ".Margherita comunicò il suo messaggio al Padre e tutti e due, il 21 giugno, si consacrarono al Cuore di Gesù e moltiplicarono i loro sforzi per diffondere questa devozione. La loro fu un'inscindibile amicizia spirituale dai frutti straordinari.Dopo un anno e mezzo di permanenza a Paray-le-Monial, nel 1676 il padre de La Colombière fu destinato a Londra, come cappellano della giovane duchessa di York, Maria Beatrice d'Este, nota in Inghilterra come Mary of Modena, perché era figlia del duca di Modena Alfonso d'Este. Maria di Modena aveva sposato Giacomo Stuart, duca di York, che, alla morte del fratello Carlo II, nel 1685, avrebbe regnato con il nome di Giacomo II, fino alla Rivoluzione del 1688, che stroncò la possibilità di una restaurazione cattolica dell'Inghilterra. Giacomo si era segretamente convertito al cattolicesimo, mentre la moglie Maria subiva una dura opposizione a causa della sua fede cattolica.LA MISSIONE A LONDRANella Londra ferocemente protestante, esisteva però un'enclave cattolica, che aveva il suo centro nella chiesa di St. James nella Spanish Place dove, dal 1676 al 1679 il padre de La Colombière, predicò, dedicandosi all'istruzione nella vera fede di cattolici o ex-cattolici inglesi. In questa Chiesa sarebbe stato battezzato, due secoli dopo, l'11 ottobre 1865, Rafael Merry del Val, futuro cardinale di Santa Romana Chiesa.Improvvisamente, alla fine del 1678, il padre de La Colombière fu arrestato sotto l'accusa calunniosa di essere coinvolto in uno pseudo "complotto papale ". Fu imprigionato nel carcere di King's Bench, dove restò durante tre settimane, sottoposto a gravi privazioni, ma in virtù della sua posizione a corte e della sua cittadinanza francese, sfuggì alla condanna a morte e fu espulso dall'Inghilterra. Tornò a Paray-le-Monial dove morì, a soli 41 anni, il 15 febbraio 1682. Da quel giorno, nella sua preghiera personale, alle litanie dei santi santa Margherita Maria aggiungeva: "San Claudio, prega per noi! "Nel 1929, Claudio de La Colombière fu beatificato da papa Pio XI e nel 1992 canonizzato da Giovanni Paolo II. La casa editrice AdP ha ripubblicato nel 2023 il suo Diario spirituale, che merita di essere letto da chiunque voglia approfondire la devozione al Sacro Cuore, ma anche da chiunque voglia capire come vivere in spirito di completo abbandono alla Divina Provvidenza. Nel Diario, san Claudio traccia questo programma: "Vivere giorno per giorno. Sperare di morire nell'occupazione che svolgiamo ". Cercare, in una parola, la perfezione nel momento presente, non preoccupandoci del nostro domani e affidandoci ciecamente a Dio. "Mio Dio, - scrive - sono intimamente persuaso che non sarà mai troppa la fiducia che ho in Te e che, ciò che otterrò da Te, sarà sempre al di sopra di ciò che avrò sperato ".Lo spirito di abbandono alla Provvidenza e la devozione ai Sacri Cuori di Gesù e di Maria, sono più che mai necessari per infondere vita e calore soprannaturale in un'epoca, come la nostra, in cui le anime sembrano così spesso raggelate e prive del fuoco dell'Amore divino.

Learn Italian with Luisa
Ep. 151 - History: Matilde Di Canossa

Learn Italian with Luisa

Play Episode Listen Later Jun 2, 2024 19:13


Matilde di Canossa - Spendieren Sie einen Cafè (1€)? Donate a coffee (1€)? https://ko-fi.com/italiano Level/Niveau/Livello B1Vita della donna che ha influenzato la politica nel Medioevo.Buongioro cari amici e amanti dell'italiano e benvenuti all'episodio numero 151. Oggi vi voglio parlare di una donna vissuta nel Medioevo, che, per la sua forza ha avuto un ruolo importantissimo nella politica dell'epoca.Voglio parlarvi di Matilde di Canossa. Forse tutti conoscete il modo di dire „andare a Canossa“, ecco questa frase ha origine proprio dalle vicende accadute all'epoca di Matilde e nei luoghi dove lei viveva. Matilde nasce nel 1046 da una famiglia molto potente, la famiglia dei Canossa, di origine longobarda. Il padre discendeva dalla casata degli Attoni, mentre la madre era imparentata con i duchi di Svevia, quelli di Borgogna, gli imperatori Enrico III e IV e di papa Stefano IX....The full transcript of this Episode is available via "Luisa's learn Italian Premium", Premium is no subscription and does not incur any recurring fees. You can just shop for the materials you need or want and shop per piece. Prices start at 0.20 Cent (i. e. Eurocent). - das komplette Transcript / die Show-Notes zu allen Episoden sind über Luisa's Podcast Premium verfügbar. Den Shop mit allen Materialien zum Podcast finden Sie unterhttps://premium.il-tedesco.itLuisa's Podcast Premium ist kein Abo - sie erhalten das jeweilige Transscript/die Shownotes sowie zu den Grammatik Episoden Übungen die Sie "pro Stück" bezahlen (ab 25ct). https://premium.il-tedesco.itMehr info unter www.il-tedesco.it bzw. https://www.il-tedesco.it/premiumMore information on www.il-tedesco.it or via my shop https://www.il-tedesco.it/premium

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane
8721 - ''Dimmi come degusti il vino e ti dirò che esperto sei''

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane

Play Episode Listen Later Feb 27, 2024 4:59


Il mondo del vino è caratterizzato negli ultimi anni da una crescita esponenziale di fonti informative alle quali appassionati attingono con grande curiosità, indice di un interesse ad approfondirne la conoscenza ma anche dell'esigenza di individuare dei punti di riferimento che possano aiutare a districarsi nella scelta, spesso dominata dall'incertezza, e in qualche modo orientarla. Dalle guide, alle riviste specializzate, ai produttori, enologi, enotecari, sommelier, degustatori, sono tante le opportunità di confronto cui il mercato può attingere. Ma cosa cambierebbe nel rivolgersi all'uno o all'altro? Il background personale dei degustatori, gli obiettivi che ciascuno di questi esperti ha nello svolgere il proprio lavoro, la propria professione, incide sulla valutazione finale del vino e dunque sulle informazioni che ne trasferisce? È l'interrogativo che ha ispirato l'ultimo di una serie di contributi di Meven Otheguy, ricercatore francese e specialista in analisi sensoriale del Dipartimento di scienze del gusto e dell'alimentazione dell'Università di Borgogna.

SoMe Wine
Ep. #19 Degustazione

SoMe Wine

Play Episode Listen Later Oct 28, 2023 6:21


Oggi ti porterò in un viaggio sensoriale attraverso il meraviglioso mondo del vino Santo Spirito Etna DOC della Tenuta di Aglaea. Una vera e propria chicca bio per gli intenditori! Scoprirai i segreti dello straordinario Santo Spirito Nerello Mascalese Etna DOC, la sua storia affascinante e le note distintive che lo rendono un'autentica gemma nell'universo vinicolo.  Ti accenno solo che in una degustazione alla cieca tra experti del settore, ha ricevuto 94 punti, 2 in piu' di un Premier Cru della Borgogna…e con questo spero di averti gia' convinto di provarlo anche tu. PS. Se vuoi sapere di piu' sulla cantina puoi ascoltare anche l'episodio #14 con Anne-Louise . . . Intanto ti auguro un bellissimo weekend! E non scordarti: sii curioso e assaggia sempre qualcosa di nuovo. Salute e alla prossima

il posto delle parole
Laura Ramello "Le meraviglie del mondo nel viaggio ad inizio Quattrocento, di quattro cavalieri"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Oct 17, 2023 19:04


Laura Ramello"Le meraviglie del mondo nel viaggio ad inizio Quattrocento, di quattro cavalieri"Festa del Libro Medievale e Antico di Saluzzowww.salonelibro.itSabato 21 ottobre 2023, ore 11:00Saluzzo, Il QuartiereLaura RamelloLe meraviglie del mondo nel viaggio, ad inizio Quattrocento, di quattro cavalieriAmazzoni e mitici sovrani orientali, cinocefali e unicorni: questi sono solo alcuni degli straordinari incontri che quattro favolosi cavalieri erranti, globe trotters ante litteram, fanno nel corso di un viaggio che, a inizio Quattrocento, li conduce dapprima verso Oriente, serbatoio di tutte le meraviglie che la cultura occidentale aveva condensato lungo i secoli, e poi verso Ovest, attraverso un'Europa in cui lo stupore di fronte alle mirabilia del profondo Nord convive con i drammatici echi della fase socio-politica che il Continente sta attraversando.Il viaggio narrato è fittizio, ma così ben costruito da sembrare vero; esso si offre al lettore moderno come un manifesto dello spirito del suo tempo, impregnato di un immaginario che ancora crede che da qualche parte in Oriente viva Prete Gianni, ma che deve drammaticamente fare i conti con la realtà di un'Europa segnata dall'inesorabile declino della società cavalleresco-cortese.Laura Ramello è professoressa di Filologia e Linguistica romanza all'Università di Torino. I suoi ambiti di ricerca sono i romanzi cavallereschi, il teatro medievale, i volgarizzamenti, la letteratura didattico-scientifica, le mises en prose, le danses macabres e l'odeporica. Ha pubblicato I Ludi Sancti Nicolai in francoprovenzale (2011), i volumi Un mito alla corte di Borgogna. Ciperis de Vignevaux in prosa (2012) e Turpino e la saga carolingia. Intrecci di culture (2022) e, in collaborazione con Marco Piccat, il Livre du Chevalier Errant di Tommaso III di Saluzzo (2008) e l'Histoire di Griseldis (2011). Per le Edizioni dell'Orso ha curato Epica e cavalleria nel Medioevo. Atti del Seminario Internazionale, Torino, 18-20 novembre 2009 (2011), Il canzoniere provenzale To e altri saggi filologici di Giuliano Gasca Queirazza (2013), Memento mori. Il genere macabro in Europa dal Medioevo a oggi (2014), “Par estude ou par acoustumance”. Saggi offerti a Marco Piccat per il suo 65° compleanno (2016) e L'Historia Turpini in Europa. Ricerche e prospettive (2019).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

EnoVibes. Il vino, semplice.
#006 - La Romanée-Conti

EnoVibes. Il vino, semplice.

Play Episode Listen Later Jun 25, 2023 16:01


Un nome che è quasi leggenda nel mondo enologico. Un vino unico, magico e misterioso, simbolo della Borgogna. Scopriamo insieme la storia della Romanée-Conti e vediamo perché alcune persone sono disposte a spendere più di 20.000€ per una singola bottiglia. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/enovibes/message

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane
6367 - La crescita inarrestabile nell'Horeca dei vini di Le Grands Chais de France. Intervista alla Country Manager Romina Romano

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane

Play Episode Listen Later May 26, 2023 6:25


C'è una realtà che negli ultimi cinque anni si è imposta sul mercato della distribuzione di vino in Italia puntando al canale Horeca e alla Grande Distribuzione di alta fascia, macinando numeri impressionanti proprio nel momento di maggiore criticità per il settore, quello della pandemia, e proseguendo la sua corsa senza sosta. È il Gruppo Les Grands Chais de France, leader mondiale nelle vendite di vini francesi e proprietario di importanti Domaine nelle maggiori regioni vinicole d'Oltralpe, dalla Valle della Loira a Bordeaux, dal Languedoc Roussillon alla Provenza, dalla Valle del Rodano fino in Borgogna, Jura e Alsazia.

Wine Soundtrack - Italia
Sassaia - Enrico Sassaia

Wine Soundtrack - Italia

Play Episode Listen Later May 22, 2023 16:00


L'azienda vinicola Sassaia si trova a Capriata d'Orba (AL), Alto Monferrato Piemonte. Il nome Sassaia significa “letto roccioso” e riflette la composizione del nostro vigneto legato ad una sua storia geologica derivante dal fondo marino. Il logo richiama l'elegante Cavalluccio Marino. ​​​Su questa ricca composizione minerale, Sassaia coltiva e vinifica vitigni autoctoni ed internazionali. Il nostro stile di produzione impiega una svolta innovativa alla tradizione ed unisce le migliori pratiche della Borgogna, del terroir piemontese ed un intervento minimalista guidato dalla scienza e dalla tecnologia.

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane
6204 - Più ombre che luci sul mercato dei fine wines

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane

Play Episode Listen Later May 12, 2023 5:23


Tira brutta aria sul mercato dei vini di pregio. In un contesto macro economico complicato il mese di aprile ha registrato una significativa battuta d'arresto per le relative quotazioni, in particolare per Borgogna e Champagne, contingenza in qualche modo anticipata dagli analisti ma che si sperava si potesse ulteriormente rinviare.L'incertezza finisce così con l'attraversare anche il mondo dei passion asset che porge inevitabilmente il fianco nonostante sia ormai considerato tre le più valide opzioni di investimento alternative rispetto agli strumenti finanziari tradizionali.

Esperienze Di Gioco
Ep 29 - Continuano le cialtronate! WAR FOR THE CHICKEN ISLAND, L'ULTIMO BANCHETTO, CASTELLI DELLA BORGOGNA, SAINT PETERSBURG!

Esperienze Di Gioco

Play Episode Listen Later Mar 6, 2023 47:38


Puntata n 28Puoi supportare il podcast offrendoci un Caffè qui su KO-FIhttps://ko-fi.com/boardgamesofferteHai anche tu esperienze di gioco legate a quello che abbiamo detto in puntata e ti va di raccontarcele?.. scrivici su Spreakerhttps://www.spreaker.com/show/esperienze-di-giocoNerdhouse Boardgame Speed Datinghttps://bit.ly/3SM1kXjSantorinihttps://amzn.to/3kKa0ktPapagenohttps://amzn.to/3ZnrOkiL'ultimo Banchettohttps://amzn.to/3kLf6NcI Castelli della Borgognahttps://amzn.to/3kNguPvTroyeshttps://amzn.to/3ZmE2tCSaint Petersburg (Su Boardgame Arena)https://bit.ly/3ZDRyc6War for the Chicken Islandhttps://bit.ly/3g3hcBAFlash Pointhttps://amzn.to/3F0Qrv1Prodotti Impermeabilizzanti https://www.bgshield.com/Howard e il destino del mondohttps://amzn.to/3msjktJCorrida di Corradohttps://youtu.be/4gR9li_Whm8Fanzinehttps://bit.ly/3ZlPSnMSIGLEINTROOtierre - La nuova realtà https://youtu.be/7DYMnYpDdT4OUTRO Frankie Hi-Nrg Omaggio, Tributo, Riconoscimento https://youtu.be/esnMHQMkN2A

BASTA BUGIE - Santi e beati
L'entusiasmante vita di santa Clotilde, moglie di Clodoveo... che grazie a lei si convertì

BASTA BUGIE - Santi e beati

Play Episode Listen Later Jan 11, 2023 19:41


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7259L'ENTUSIASMANTE VITA DI SANTA CLOTILDE, MOGLIE DI CLODOVEO... CHE GRAZIE A LEI SI CONVERTI' di Teresa Ribeiro MatosSeduto accanto al letto dove un neonato lottava contro la morte c'era un giovane re barbaro. Con la testa appoggiata sulle mani, il volto coperto per metà dai lunghi capelli che simboleggiavano la superiorità della sua origine, non nascondeva la sua disperazione per la sorte del figlio: "È certo che anche questo bambino morirà. Battezzato nel nome di Cristo, il suo destino sarà lo stesso di suo fratello: la morte! Non ha la protezione degli dei".Infatti, il bambino, appena rigenerato dalle acque battesimali, era stato colpito da forti convulsioni febbrili e sembrava seguire il percorso di Ingomer, che due anni prima era morto ancora vestito di bianco.In ginocchio, con la fede ancora più rafforzata dal dramma, stava la giovane regina. Nella sua anima, l'affetto materno unito alla consapevolezza della grandezza della sua missione la portava non solo ad accettare con rassegnazione quella sofferenza, ma addirittura a "esigere" un miracolo dalla Provvidenza. Sì, non era solamente suo figlio ad essere a rischio, ma la salvezza di un popolo che dipendeva dalle sue suppliche; non era soltanto suo figlio che aveva bisogno di vivere, ma la Figlia Primogenita della Chiesa che necessitava di essere "battezzata"!Questa era la missione che Clotilde aveva assunto con la dignità di regina. Ed era disposta a conquistare tutti i miracoli per realizzarla.PRINCIPESSA DI LIONEClotilde era nata nel Regno di Lione, territorio che suo padre, Chilperico, principe barbaro della tribù dei Burgundi, aveva ricevuto in eredità.Nonostante le piccole dimensioni del regno, grande era la sua eredità spirituale e culturale. Lione era stata un'importante città sotto il dominio dei Romani ed era diventata un potente centro del cattolicesimo in Gallia. Nelle sue arene aveva visto scorrere il sangue di innumerevoli martiri come Santa Blandina, San Potino e i suoi compagni, e nella sua sede episcopale aveva sentito Sant'Ireneo predicare con sapienza ed eloquenza contro l'eresia.Lo splendore materiale della regione era stato, è vero, praticamente distrutto dall'invasione dei barbari, ma il suo splendore spirituale non si era estinto con le armi e brillava come una speranza di vittoria.I Vescovi della nazione, come principi della Chiesa Militante, erano ben consapevoli di quanto Cristo contasse sulla loro lotta per trionfare. Questa sfida era davvero molto ardua, perché non si limitava a distruggere il paganesimo dei barbari, ma anche l'eresia ariana che aveva messo forti radici tra loro.Sant'Avito, Vescovo di Vienne, aveva già ottenuto una grande vittoria facendo in modo che i re di Borgogna si sposassero con giovani donne di confessione cattolica. A tal fine, Clotilde e Chroma - sua sorella maggiore - furono battezzate alla nascita. Tuttavia, poiché i loro genitori erano morti in una guerra fratricida, le piccole passarono sotto la tutela dello zio. Il prelato non si scoraggiò di fronte al tragico evento, ma si impegnò con ogni sforzo per educare le due principesse.LA MISSIONE TRA I FRANCHIAlla fine del V secolo rimaneva poco del potere romano. I trionfi conquistati dalla Chiesa a partire dall'Editto di Milano nel 313 sembravano sgretolarsi sotto l'avanzata delle orde barbariche e la perfidia degli eretici.In Lombardia, Teodorico il Grande, capo ostrogoto e ariano, dominava gran parte dell'Italia; nella Gallia meridionale e nella penisola iberica regnavano i Visigoti e i Vandali, facendo prevalere l'eresia e rinnovando anche la persecuzione dei veri cattolici. In Occidente, nessun regno ormai professava ufficialmente la Fede Cattolica nella sua ortodossia. Una situazione senza speranza? Forse. Ma soprattutto, preludio di un intervento divino!Nella Gallia settentrionale, la tribù dei Franchi Salii continuava ad essere pagana. Erano governati da Clodoveo, figlio di Childerico, la cui simpatia per i costumi dell'impero gli aveva fatto guadagnare il titolo di patrizio. Nel 486 conquistò la Romania - ciò che rimaneva della provincia romana nella Gallia - sconfiggendo Siagrio, governatore pusillanime e incapace di tenere testa agli ariani. In questo frangente, Clodoveo divenne il centro della speranza per i Vescovi cattolici. San Remigio, Vescovo di Reims, gli aveva scritto al momento di assumere il governo: «Pratica il bene. Sii casto e onesto. Mostrati pieno di rispetto per i tuoi Vescovi e ricorri sempre ai loro consigli. Se vai d'accordo con loro, il tuo paese si troverà bene. [...] Se vuoi regnare, mostrati degno».Era, però, indispensabile che il monarca franco si convertisse se il Cristianesimo doveva avere un regno. Una moglie cattolica sembrava il mezzo migliore per inclinare il suo cuore alla verità. Clotilde, che aveva circa vent'anni, fu indirizzata dai Vescovi a tale missione.Il compito non era facile. Chi poteva garantire che una giovane donna avrebbe avuto successo con un popolo barbaro in cui la vendetta, gli assassinii e la rudezza pagana facevano parte dei costumi?Clotilde, il cui nome significa guerriera gloriosa, capì bene la sfida e, come Maria, diede il suo "fiat". Da quel momento, non avrebbe più vissuto per se stessa, ma per il trionfo della Fede Cattolica.Nel 492, Soissons (l'ultimo territorio dell'Impero Romano d'Occidente a cadere) ricevette la regina che si sarebbe unita a Clodoveo in un matrimonio monogamo e indissolubile, fondato sulla promessa di battezzare i figli nella Religione materna. La prima battaglia era vinta!Ecco, però, che nel momento successivo, la vittoria sembra passare dalla parte del paganesimo. Ingomer, il primo figlio di quell'unione e portatore della speranza di una dinastia cristiana, muore subito dopo il Battesimo, e il secondo, Clodomiro, nato nel 495, si sta avviando verso la stessa sorte. È allora che avviene l'episodio narrato all'inizio di questo articolo.Dopo una notte di teso combattimento interiore, senza permettere che il suo animo vacillasse, la regina ottiene il miracolo: il bambino si calma, la febbre passa e lui si addormenta tranquillo e in salute. Con forza d'animo, eroica rassegnazione e fede incrollabile, aveva strappato dal Cielo il consenso a che suo figlio vivesse, ma soprattutto aveva impresso nel cuore del re un'immagine del vero coraggio e del potere supremo dell'unico Dio.Quella che avrebbe potuto costituire una sconfitta definitiva per il Cattolicesimo nel regno dei Franchi, Clotilde la trasforma in una vittoria per la fede. Si apre così la via che condurrà Clodoveo e la Francia nel seno della Chiesa.IL VOTO DI TOLBIACNel 496, gli Alemanni - una tribù germanica - invasero le terre di Sigeberto, re di Colonia e alleato di Clodoveo. Questi, fedele all'accordo tra i due monarchi, andò in loro soccorso.Nell'antico campo romano di Tolbiac, oggi Zülpich, ebbe luogo lo scontro. La ferocia del combattimento fu tremenda. Dopo qualche ora, il massacro dalla parte dei franchi divenne violento e l'esercito di Clodoveo era sul punto di essere sterminato.Il capo franco si trovò in una situazione terrificante. Conosceva bene la sorte dei vinti e sapeva che se fosse stato sconfitto non avrebbe dovuto aspettarsi alcuna clemenza per se stesso, per il suo popolo e per la sua fama, perché sarebbe passato alla Storia come indegno della regalità. Tra i fragori della battaglia e il terrore che cominciava a travolgere il suo esercito, gli venne in mente l'unica figura che aveva visto affrontare un disastro con audacia e dignità e, in una situazione senza speranza, aveva ottenuto l'impossibile: Clotilde! Aggrappandosi al suo esempio, come a un'ancora di salvezza, il barbaro esclamò: Dio di Clotilde, vieni in mio soccorso!Ecco che, improvvisamente, la freccia di un guerriero franco colpisce mortalmente il capo degli Alemanni e inverte la sorte della battaglia. Gli avversari, presi dal panico, cominciano a ritirarsi con i Franchi alle spalle, a inseguirli.La contesa era vinta, ma soprattutto era vinta la battaglia di Cristo nel cuore di Clodoveo, grazie alla mediazione di Clotilde. Quello stesso pomeriggio le scrisse informandola che voleva ricevere il Battesimo.Grande fu lo zelo del Vescovo Remigio e di Clotilde nel preparare l'agognata cerimonia. L'eremita San Vaast, che pure era passato dalle credenze germaniche al Cattolicesimo, aiutò a completare l'istruzione del re, mentre la regina fornì i migliori tessuti e incensi per far sentire a quel popolo ancora rude la grandezza unica dell'atto.Accompagnato dalle sue sorelle, da Thierry, figlio del suo primo matrimonio, e da oltre tremila sudditi, Clodoveo fu finalmente ammesso nella famiglia di Dio nella festa della Natività del Signore. Nella cattedrale di Reims nasceva la Francia cattolica, il seme della cristianità, «Il Regno di Francia, regno di Maria, non perirà mai», diceva uno scritto di epoca merovingia. Clotilde era per sempre associata a Maria, madre della Chiesa, nel dare alla luce il suo primo regno.

BASTA BUGIE - Politica
Con il riconoscimento facciale la Francia metterà tutti sotto sorveglianza

BASTA BUGIE - Politica

Play Episode Listen Later Jan 11, 2023 9:45


VIDEO: Il Green Pass delle automobili ➜ www.youtube.com/watch?v=6Ju7yEpogwU&list=PLolpIV2TSebUZf755kITHNSRL7joJIZ2ZTESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7272CON IL RICONOSCIMENTO FACCIALE LA FRANCIA METTERA' TUTTI SOTTO SORVEGLIANZA di Olivier FrèrejacquesMercoledì 11 maggio 2022, tre senatori - un socialista, un centrista e un repubblicano - hanno presentato le conclusioni del loro Rapporto "Il riconoscimento biometrico nello spazio pubblico: 30 proposte per evitare il rischio di una società della sorveglianza". Scopo del testo, sulle difensive, è di rivendicare la legittimità del riconoscimento biometrico nell'armamentario francese della sicurezza; è il risultato di una missione d'informazione sul riconoscimento facciale, messa in atto nell'ottobre 2020 su iniziativa della Commissione Affari costituzionali e giustizia del Senato.Fin dal titolo si deduce che il Rapporto intende limitare il dispositivo che - a posteriori - legittimerà, approccio che la dice lunga sul rischio che questo tipo di dispositivo implica. L'argomento è sensibile: nel marzo 2022, il segretario di Stato per la transizione digitale Cédric O scartava la possibilità di ricorrere al riconoscimento facciale per le Olimpiadi di Parigi 2024.Tuttavia, il testo dovrebbe servire da documento di lavoro per elaborare un dispositivo legislativo con l'obiettivo di generalizzare il riconoscimento facciale. In sintonia con i tempi, questa tecnologia è decantata nel Rapporto per far fronte al rischio del terrorismo; da un punto di vista più generale, il suo impiego potrebbe essere rapidamente messo in atto in nome dei più elementari fini di sicurezza e il carattere "sperimentale", evocato nel Rapporto, precederebbe inevitabilmente o quasi la sua generalizzazione.Lungi dal propugnare la generalizzazione del procedimento, il Rapporto di 136 pagine elenca una serie di eccezioni per le quali il dispositivo sarebbe pertinente. Così il testo vieta «l'analisi di emozioni, salvo per fini di salute o di ricerca scientifica e con riserva di garanzie appropriate». È anche proibita «la sorveglianza biometrica a distanza in tempo reale nello spazio pubblico, salvo eccezioni molto limitate a beneficio delle forze di sicurezza». Il Rapporto invoca un principio calpestato dal legislatore francese: la sussidiarietà, affinché il «riconoscimento biometrico sia utilizzato solo quando sia veramente necessario». Evidentemente, il cursore verrà spostato in funzione delle minacce e delle paure fomentate più o meno legittimamente dalla società (virus, insicurezza, ambiente...).Il meccanismo legislativo con l'obiettivo di autorizzare un atto definendone la cornice, precede spesso la sua generalizzazione; qui, è difficile immaginare che gli attori sia pubblici che privati si limitino a un quadro restrittivo, visto che un dispositivo di riconoscimento facciale apre tanti sbocchi sia in materia di ordine che commerciali. Alcuni attori hanno appunto già suonato l'allarme, come IBM, che ha rinunciato a questa tecnologia per ragioni di ordine etico. Il Rapporto del Senato propone di inserire il riconoscimento biometrico in una legge di sperimentazione, per un periodo di tre anni, in modo da concedere al pubblico il tempo per abituarsi al dispositivo.UNA SICUREZZA DISUMANIZZATAL'utilizzo del riconoscimento facciale solleva gli stessi interrogativi della telecamera di sorveglianza, la cui efficacia, d'altronde, deve ancora essere provata. Alcuni comuni francesi hanno già fatto ricorso a tecnologie di riconoscimento di forme che permettono la dettagliata autentificazione dei "soggetti". Il business della sicurezza, molto redditizio, si annida nelle legittime inquietudini dei francesi davanti all'esplosione della violenza. Tuttavia, le telecamere non hanno la funzione di proteggere, ma di sorvegliare. Nel migliore dei casi, le forze di sicurezza potranno trovare l'aggressore; ma la telecamera non previene l'aggressione e ha un potere di dissuasione molto limitato. Invece, la sicurezza garantita da essere umani permette di intervenire e di dissuadere.L'illusione dell'efficacia della telecamera quanto alla sicurezza, o il suo carattere lucrativo, ha sedotto numerosi consiglieri comunali di tendenze politiche disparate. François Rebsamen, sindaco (ex-socialista) di Digione, precursore in materia, ha rapidamente dotato la città di telecamere. Christian Estrosi, sindaco (ex-LR) di Nizza, appassionato di gadget, ha fatto installare nella città quasi 4000 telecamere e nel giugno 2022 ha annunciato l'uscita di un nuovo software di monitoraggio. Infine, a metà strada tra la fantascienza e l'inganno, Robert Ménard sindaco (di appartenenza politica indefinita) di Béziers, ha fatto installare un sistema di telecamere di monitoraggio con altoparlanti che rimproverano in tempo reale coloro che non seguissero il catechismo civico del comune, cioè i pericolosi cittadini che non raccolgono le cacche dei loro cani!Il dibattito sull'applicazione del riconoscimento facciale è la prosecuzione di quello che riguarda l'utilizzo delle telecamere di sicurezza. L'argomento principale e di apparente buon senso è il seguente: «Non ho nulla da nascondere, dunque sono a favore.» A questa affermazione ingenua bisogna rispondere che se noi non abbiamo nulla di cui rimproverarci, lo Stato, invece, ha probabilmente qualche cosa per cui biasimarci. Le impressionanti misure di sicurezza attuate durante la crisi sanitaria hanno mostrato la gamma di possibilità e di derive alle quali può far ricorso l'apparato statale, perfino nelle nostre democrazie occidentali. Un episodio che bisogna tener ben presente quando si elegge chi andrà al potere...In materia di sicurezza, lo sviluppo delle tecnologie digitali non ha prodotto la diminuzione della criminalità. In Francia il solo settore che ha registrato un successo in termini di sicurezza nel corso degli ultimi trent'anni è quello della sicurezza stradale, nel quale lo sviluppo dei radar è stato accompagnato da un notevole progresso tecnico quanto alla qualità dei veicoli. Peraltro, in Francia non vi sono mai state tante telecamere mentre la situazione della sicurezza non è mai stata tanto scadente.PESO DELLE PAROLE E BATTAGLIA POLITICARaphaël Maurel, docente presso l'Università della Borgogna e segretario generale dell'Observatoire de l'éthique publique, ha messo in discussione il processo legislativo in corso. Punta il dito contro il Rapporto senatoriale che dice di voler evitare una «società della sorveglianza», prevedendo allo stesso tempo gli strumenti per creare tale società. D'altronde, questo professore ricorda che i processi semantici utilizzati sono obsoleti, visto che se ne trovavano già i germi nella famosa legge sulla sicurezza globale intitolata «Per una sicurezza globale che preservi le libertà». Infine, Raphaël Maurel sottolinea una ancor più grossa contraddizione del testo, che tende alla massiccia digitalizzazione del dispositivo di sicurezza proprio quando i poteri pubblici invitano alla sobrietà digitale, indotta dalle sfide ambientali.Quanto alle forze politiche, l'opposizione a leggi che introducano il riconoscimento biometrico dovrebbe paradossalmente concentrarsi a sinistra della scacchiera, visto che formazioni come Europe Écologie Les Verts o La France Insoumise vi sono chiaramente ostili, mentre il Rassemblement National ha una posizione ambigua sulla questione e sembra piuttosto ostile al riconoscimento facciale ma favorevole alla videosorveglianza.La mobilitazione contro la legge di sicurezza globale ha dimostrato che solo la sinistra prende sul serio i rischi inerenti alle politiche per la sicurezza. E tuttavia le telecamere sono costose e non forniscono alcun risultato positivo in materia di sicurezza. In caso di riluttanza del legislatore, i fornitori di telecamere potranno sempre rivolgersi a Bruxelles, che ha già previsto di legiferare in materia.Paradossalmente, l'Occidente europeo perde molto tempo ad indignarsi per le derive cinesi in termini di sicurezza, dove il riconoscimento biometrico è lo strumento per la valutazione detta del «credito sociale», mentre sta lavorando per diffondere dispositivi analoghi.

il posto delle parole
Patrizia Debicke van der Noot "Il segreto del calice fiammingo"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jan 1, 2023 19:40


Patrizia Debicke van der Noot"Il segreto del calice fiammingo"Ali Ribelli Edizionihttps://aliribelli.com1422 Una feroce guerra fratricida insanguina la Francia. Jan van Eyck, maestro pittore fiammingo, viene inviato da Philippe le Bon, duca di Borgogna, come spia per tastare il polso dei suoi alleati. Ma il mutare degli eventi incalza, e una misteriosa e tragica profezia legata al Sacro calice di Valencia intreccerà i destini del pittore, di Philippe Le Bon e di Alfonso V, cesellando la strenua alleanza tra Borgogna e Aragona. La sacra reliquia sarà oggetto di intrighi politici e passionali, minacciose congiure e biechi tradimenti, nel feroce teatro di scontro tra aragonesi e angioini. La sua strenua difesa impegnerà come protettori e custodi lo stesso Jan van Eyck e Barthélemy, suo nipote ed erede. Una promessa e un fatale e cavalleresco impegno li condurranno da Bruges a Valencia a Barcellona, dall'Aragona a Gaeta e a Genova, da Milano ad Arras e in Borgogna. E infine a Bruxelles e Napoli, superando battaglie navali, guerre e ostacoli, fino alla vittoria finale.Così comincia:"La sincope aveva accecato Hubert van Eyck, togliendogli l'uso della parte destra. Braccio e gamba erano come legno. Il suo corpaccione sgraziato di gigante giaceva supino, immobile sotto le coltri. Il medico dell'abbazia, quando era passato a vederlo, aveva scosso il capo impotente mormorando: "E' questione di poco. Giorni? Forse ore?".Patrizia Bebicke van der Noot, nata a Firenza, bilingue, grazie a una nonna alsaziana e agli studi compiuti all'università di Grenoble, ha sempre viaggiato molto e vive tra l'Italia e il Lussemburgo. Autrice di romanzi storici e di thriller, ha pubblicato numerosi libri.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it

The Catalytic Philanthropy Podcast
Joey Borgogna - Embracing a More Powerful Role for Our Foundation - Using Our Position to Nurture Leaders and Build a Peer Learning Community Part 1

The Catalytic Philanthropy Podcast

Play Episode Listen Later Dec 22, 2022 14:06


The pandemic underscored challenges faced by artists and performers, and at the same time, the indispensable role they play in sustaining our culture and connecting us. As Joey Borgogna, director of the Speranza Foundation, puts it, "We get the gift of artists being in the world." The foundation shifted from supporting arts creation, to the more hands-on work of building community among its artist fellows, to nurture renewal, growth, and leadership in ways personalized to the artists' individual needs. In Part 1 of this Podcast, Joey explains the "Why?" of this shift; in Part 2 he describes how he designs the training and builds the peer learning community.  Related Blog: Funding the Arts Is Funding for Social Change ** Joey Borgogna is a creative producer and coach at the intersection of art, philanthropy, culture, and community, whose work is inspired by humanitarian and cultural expeditions spanning 21 countries on 5 continents. He currently serves as Director of the Speranza Foundation where he manages the Lincoln City Fellowship, an annual enrichment program for individual artists.  

The Catalytic Philanthropy Podcast
Joey Borgogna - Embracing a More Powerful Role for Our Foundation - Using Our Position to Nurture Leaders and Build a Peer Learning Community Part 2

The Catalytic Philanthropy Podcast

Play Episode Listen Later Dec 22, 2022 16:37


In Part 2, Joey Borgogna of the Speranza Foundation shares the techniques he uses to build a peer learning community for the foundation's artist fellows, and personalize learning and technical assistance to individual artists' needs. The leadership program encompasses one-on-one coaching, peer interviews to learn about the artists' work and life, individualized training and technical assistance, group workshops, in-person visits to experience artists' work, and celebrations. Joey urges foundations working in any field to connect people in their network and nourish their growth as leaders and as human beings.  Related Blog: Funding the Arts Is Funding for Social Change ** Joey Borgogna is a creative producer and coach at the intersection of art, philanthropy, culture, and community, whose work is inspired by humanitarian and cultural expeditions spanning 21 countries on 5 continents. He currently serves as Director of the Speranza Foundation where he manages the Lincoln City Fellowship, an annual enrichment program for individual artists.

BASTA BUGIE - Cinema
Giovanna d'Arco* (1948) - La guerra dei cent'anni

BASTA BUGIE - Cinema

Play Episode Listen Later Oct 11, 2022 5:08


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.filmgarantiti.it/it/articoli.php?id=480LA GUERRA DEI CENT'ANNILa guerra dei cent'anni fu un conflitto tra il Regno d'Inghilterra e il Regno di Francia che durò, con varie interruzioni, centosedici anni, dal 1337 al 1453; le cause che lo scatenarono furono diverse, ma il pretesto ufficiale fu la questione dinastica sulla corona francese rivendicata nel 1336 da Edoardo III d'Inghilterra e duca d'Aquitania in quanto nipote, per linea materna, di Filippo IV di Francia.La guerra iniziò favorevolmente per gli inglesi che, sotto la guida del Edoardo il Principe Nero, inflissero pesanti sconfitte ai francesi a Crécy (1346) e a Poitiers (1356), dove arrivarono perfino a catturare il re Giovanni II di Francia. Con il trattato di Brétigny del 1360 Edoardo III rinunciò alla sua pretesa ereditaria sulla Francia garantendosi, tuttavia, il dominio di tutta l'Aquitania e di Calais. Otto anni più tardi la tregua fu rotta da Carlo V di Francia, che riuscì a riconquistare gran parte del territorio ceduto agli inglesi.Tra il 1407 e il 1435 la Francia fu dilaniata da una guerra civile tra Armagnacchi e Borgognoni che, in seguito all'alleanza di Giovanni di Borgogna con Enrico V d'Inghilterra, fece riprendere il conflitto. La battaglia di Azincourt (1415) segnò una delle più gravi sconfitte francesi: gli inglesi occuparono tutto il nord-ovest e nel 1420 entrarono persino a Parigi; due anni dopo Enrico VI d'Inghilterra si nominò re di Francia.Mentre gli inglesi assediavano Orléans, nel 1429 iniziò la riscossa francese guidata da Giovanna d'Arco, che aveva ricevuto dal delfino Carlo VII, nel frattempo rifugiatosi a sud della Loira, il comando di un esercito. Giovanna riuscì a rompere l'assedio di Orléans, invertendo definitivamente le sorti della guerra, e a entrare a Reims, dove Carlo fu incoronato re di Francia. Successivamente i francesi furono in grado di espellere gli inglesi da tutti i territori continentali, fatta eccezione per la cittadina di Calais che rimase inglese fino al 1559. Alla conclusione delle ostilità la Francia aveva sostanzialmente raggiunto l'assetto geopolitico moderno.Nel corso del secolo furono introdotte nuove armi e nuove tattiche che segnarono la fine degli eserciti organizzati su base feudale e incentrati sulla forza d'urto della cavalleria pesante. Sui campi di battaglia dell'Europa occidentale rividero la luce gli eserciti professionali, scomparsi dai tempi dell'Impero romano. Si trattò inoltre del primo conflitto sul continente nel quale si impiegarono armi da fuoco in campo aperto (in particolare le bombarde, utilizzate per la prima volta dagli inglesi nel corso della battaglia di Crécy). Nonostante la notevole durata del conflitto esso fu caratterizzato da un numero relativamente contenuto di battaglie; ciononostante il territorio francese subì ingenti devastazioni da numerose incursioni di armati (dette chevauchées, celebre quella del Principe Nero del 1355), spesso accadute in periodi di apparente tregua, che contribuirono all'impoverimento della popolazione e alla diffusione della peste nera.La straordinaria importanza della guerra dei cent'anni, nella storia dell'Europa nel suo complesso, è evidenziata dal fatto che la sua fine nel 1453 è una delle date convenzionalmente poste dalla storiografia moderna a conclusione del Medioevo europeo, vista anche la concomitante caduta di Costantinopoli (altre date sono tradizionalmente il 1492, scoperta dell'America, e il 1517, affissione delle tesi di Martin Lutero).

Camera d'eco
A letto nel Medioevo: come e con chi - Chiara Frugoni

Camera d'eco

Play Episode Listen Later Oct 8, 2022 4:27


Quanto spesso si sente parlare del Medioevo! Lo abbiamo studiato a scuola, ne abbiamo letto nei libri; qualcuno lo conosce grazie a gruppi musicali, qualcun altro ha partecipato a uno dei tanti festival medievali che si tengono ogni anno in Europa; altri hanno visto dei film o sono iscritti a una pagina Instagram, che invoca il ritorno ai modi e ai costumi di quel periodo. Ma quanto sappiamo davvero sul Medioevo?Mi chiamo Michele Marchioni e studio letteratura all'Università della Svizzera italiana. Oggi parleremo dell'ultimo libro di Chiara Frugoni, A letto nel Medioevo – sottotitolo – come e con chi, uscito quest'anno (2022) per la casa editrice Il Mulino.Da più di un secolo ormai gli studiosi e gli esperti stanno cercando di promuovere una nuova immagine del Medioevo e di fare piazza pulita dei tanti pregiudizi che gravitano intorno a questo periodo storico. Già nel Cinquecento i contemporanei percepivano i secoli che erano seguiti alla caduta dell'Impero romano come qualcosa di indefinito, avvolto nell'errore e nell'oscurità. È in questo periodo che si iniziò a parlare di età di mezzo, come di un periodo di rottura e di interruzione della civiltà europea, la quale sarebbe poi stata “resuscitata” dagli umanisti.Ma il Medioevo non è superstizione, magia e caccia alle streghe. È un'epoca molto più complessa e profonda di quanto si pensi; un'epoca che è stata attraversata, nel corso dei suoi mille anni di vita, da eventi e da uomini diversissimi. E proprio di queste persone, dei loro usi e costumi, ci parla Chiara Frugoni, una tra le più importanti storiche del Medioevo italiano, nel suo piccolo e agevole libricino, nel quale indaga uno degli spazi più curiosi e sorprendenti dell'uomo medievale: la camera da letto.Unendo al testo un ricco repertorio di immagini, la Frugoni ci accompagna a scoprire come fosse fatta e come venisse vissuta la camerta da letto dell'uomo medievale. Questo luogo non era usato solo per passare la notte, ma aveva anche tante altre funzioni. Era abituale che qui venissero accolti gli ospiti e vi si discutessero le questioni importanti. Il cavaliere Guglielmo, protagonista di una delle novelle del Decameron, non ha la minima esitazione a recarsi nella camera da letto della moglie del duca di Borgogna, quando questa lo invita, con un inganno, a discutere con lei di un affare privato.La stanza da letto, in un mondo che non conosceva ancora l'elettricità e il gas, era spesso l'unico locale riscaldato, grazie alla presenza del camino. Durante l'inverno, quando era impossibile svolgere attività all'esterno, si passava qui la maggior parte del tempo.“All'esterno ci sono solo freddo, gelo, pioggia e vento, e con che entusiasmo [l'uomo medievale] desidera la sua casa dove invece di giorno arde la legna nel camino e di notte i disagi patiti durante il giorno sono compensati dal meraviglioso tepore di un letto molto accogliente!”Nel Medioevo si dorme completamente nudi, a eccezione della testa, che veniva coperta con una cuffia di lana. Si dorme spesso anche in molti: nelle case delle persone comuni, le famiglie vivono il più delle volte in una sola stanza. Solo i più benestanti possono permettersi dei letti di lusso, magari con un baldacchino e delle cortine per riparare dagli spifferi, o con delle coperte decorate e di materiali pregiati. Chi viaggiava per strada, invece, doveva accontentarsi il più delle volte di soluzioni di fortuna, portandosi appresso un letto di stuoia: l'antenato del nostro sacco a pelo. Oppure poteva correre il rischio di fermarsi in una locanda, dove si dormiva circondati da sconosciuti e molto scomodamente.Il pregio di questo bellissimo libro non sta solo nella capacità narrativa della sua autrice, che riesce a trasmettere al lettore un'esperienza e una conoscenza profondissima del periodo medievale, ma sta soprattutto nella scelta ricchissima delle fonti prese in considerazione e messe poi a disposizione del lettore. Al materiale letterario, che raccoglie opere della tradizione (Boccaccio e i novellieri trecenteschi), aggiunge testi religiosi, libri di economia domestica, cronache e messali, oltre a un ricchissimo apparato di fonti iconografiche. Non c'è dubbio che questo libro susciterà la vostra curiosità.

Il podcast sul vino di Tannico
Il Pinot Noir di Martinborough | La Nuova Zelanda

Il podcast sul vino di Tannico

Play Episode Listen Later Aug 26, 2022 10:27


Diventa un esperto di vino con il podcast di Tannico. Argomento di questa puntata saranno la zona e i vini di Martinborough, un territorio che ha più di un aspetto in comune con la Borgogna. Scopri la più accurata selezione di vini della Nuova Zelanda e non solo sul sito di Tannico. Al primo acquisto avrai diritto a uno sconto del 10% su tutto il catalogo (*): https://bit.ly/3xyibEa (*) La promozione è valida solo in Italia e per i clienti non ancora iscritti a Tannico. Sono esclusi i vini rari e le Master Experience. Per qualsiasi informazione o chiarimento ci puoi contattare all'indirizzo tfs@tannico.it

il posto delle parole
Marco Cuzzi "Seicento giorni di terrore a Milano"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Aug 22, 2022 27:40


Marco Cuzzi"Seicento giorni di terrore a Milano"Vita quotidiana ai tempi di SalòNeri Pozzahttps://neripozza.it/Salvatore Quasimodo restituisce la drammatica immagine della città nelle poche righe della sua disperata poesia Milano, agosto 1943: «Invano cerchi tra la polvere: / povera mano, la città è morta. / È morta: s'è udito l'ultimo rombo sul cuore del Naviglio…». I bombardamenti hanno costretto a sfollare mezzo milione di milanesi, e molti senza tetto non sanno dove andare. Entro la cerchia dei Navigli, oltre i due terzi delle case sono distrutte o seriamente danneggiate. Ma il peggio deve ancora venire. Dal settembre del 1943 all'aprile del 1945 Milano vive i suoi giorni più terribili. Firmato l'armistizio, il generale Ruggero, che comanda la piazza di Milano, negozia un trattamento “umano” da parte dei tedeschi. Ma è una trappola e pochi giorni dopo viene arrestato. La città cade in mano alle SS, che operano e soprattutto torturano all'Albergo Diana e al Regina. Prendono il sopravvento i fascisti più violenti, affiancati da illusi e irriducibili. Podestà e prefetti moderati vengono emarginati e la spoliazione della città procede a tappe spedite. Il famigerato Franco Colombo crea la Muti, congrega di assassini e torturatori a cui si aggiungono, provenienti da Roma, quelli della banda Koch. C'è una palazzina Liberty, in zona Lotto-Fiera, dove danno sfogo al loro sadismo sui prigionieri: verrà ricordata come Villa Triste. I tedeschi fanno smontare i macchinari delle grandi fabbriche per spedirli in Germania e impongono contributi in minerali, oro e persino in polli, maiali e mucche. Poi comincia il rastrellamento degli ebrei e il loro invio nei campi di sterminio dal Binario 21 della Stazione Centrale. In quest'inferno la gente cerca una parvenza di normalità. Nel 1944 i cinema e i teatri sono pieni. Si proiettano film e si danno spettacoli che nulla hanno a che vedere con la guerra: storie d'amore o d'avventura. I ristoranti prendono il nome di “refettori” e i bordelli diventano il luogo di trattative segrete. Venerdì 20 ottobre 1944 è il più drammatico dei seicento giorni. I bombardieri americani di ritorno da un raid sulle fabbriche della città sganciano le ultime bombe su Gorla, un quartiere nel Nordest, dove centrano la scuola Crispi. Il bilancio è spaventoso: 614 morti e almeno 600 feriti gravi; tra questi, 184 alunni, la direttrice e 19 tra maestri, bidelli e collaboratori. Mussolini intanto si tiene distante dalla città. Torna a Milano, dove la sua parabola era cominciata, solo alla fine… per il tragico epilogo.Marco Cuzzi, professore associato di Storia contemporanea all'Università degli Studi di Milano, si occupa in particolare di storia d'Italia tra il XIX e il XX secolo, di storia dei Balcani e del Confine orientale, di storia del fascismo e della massoneria. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: L'occupazione italiana della Slovenia (1941-1943); L'internazionale delle camicie nere. I CAUR (1933- 1939); Antieuropa: il fascismo universale di Mussolini; Vivere al tempo della Repubblica sociale italiana; Sui campi di Borgogna. I volontari garibaldini nelle Argonne (1914-1915); Cibo di guerra. Sofferenze e privazioni nell'Italia dei conflitti mondiali; Dal Risorgimento al Mondo nuovo. La massoneria italiana nella Prima guerra mondiale; Massoneria e totalitarismi nell'Europa tra le due guerreIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Ultim'ora
Incidente sul lavoro a Milano, operaio precipita da 20 metri

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Aug 9, 2022 0:44


Incidente sul lavoro a Milano, dove nel cantiere di un parcheggio sotterraneo di via Borgogna, in zona San Babila, un operaio di 64 anni è precipitato nel vuoto per circa 20 metri. L'uomo è stato soccorso dal 118 e dai vigili del fuoco. Le sue condizioni sarebbero critiche.trl/abr/gtr

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Incidente sul lavoro a Milano, operaio precipita da 20 metri

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Play Episode Listen Later Aug 9, 2022 0:44


Incidente sul lavoro a Milano, dove nel cantiere di un parcheggio sotterraneo di via Borgogna, in zona San Babila, un operaio di 64 anni è precipitato nel vuoto per circa 20 metri. L'uomo è stato soccorso dal 118 e dai vigili del fuoco. Le sue condizioni sarebbero critiche.trl/abr/gtr

Il podcast sul vino di Tannico
Cape South Coast: la Borgogna africana | Il Sudafrica

Il podcast sul vino di Tannico

Play Episode Listen Later Aug 1, 2022 5:57


Diventa un esperto di vino con il podcast di Tannico. In questa puntata guarderemo alla regione di Cape South Coast in Sudafrica e ai suoi vini, prodotti prendendo a esempio le migliori espressioni di Borgogna. Lo Chardonnay infatti è tra i vitigni più diffusi nel territorio, ma quote importanti sono dedicate anche a Chenin Blanc, Sauvignon, Shiraz e Petit Verdot. Scopri la più accurata selezione di vini del Sudafrica e non solo sul sito di Tannico. Al primo acquisto avrai diritto a uno sconto del 10% su tutto il catalogo (*): https://bit.ly/3xyibEa (*) La promozione è valida solo in Italia e per i clienti non ancora iscritti a Tannico. Sono esclusi i vini rari e le Master Experience. Per qualsiasi informazione o chiarimento ci puoi contattare all'indirizzo tfs@tannico.it

Il podcast sul vino di Tannico
Il Rossese di Dolceacqua di Giovanna Maccario | La Liguria

Il podcast sul vino di Tannico

Play Episode Listen Later Jul 26, 2022 10:18


Diventa un esperto di vino con il podcast di Tannico. In questa puntata andiamo alla scoperta di Dolceacqua, comune iconico della Liguria occidentale, dove si producono grandi vini a base di Rossese, con espressioni che secondo Luigi Veronelli erano paragonabili ai grandi rossi di Borgogna. Un esempio su tutti è il vino di Giovanna Maccario. Scopri la più accurata selezione di vini della Liguria e non solo sul sito di Tannico. Al primo acquisto avrai diritto a uno sconto del 10% su tutto il catalogo (*): https://bit.ly/3xyibEa (*) La promozione è valida solo in Italia e per i clienti non ancora iscritti a Tannico. Sono esclusi i vini rari e le Master Experience. Per qualsiasi informazione o chiarimento ci puoi contattare all'indirizzo tfs@tannico.it

Il podcast sul vino di Tannico
Il Vino ligure dalle origini all'evoluzione | La Liguria

Il podcast sul vino di Tannico

Play Episode Listen Later Jul 15, 2022 8:50


Diventa un esperto di vino con il podcast di Tannico. In questa puntata vi parleremo dei vini della Liguria, una regione tanto affascinante e ricca di storia quanto difficile da lavorare. Conosciuta soprattutto per i suoi vini bianchi, Vermentino su tutti, la Liguria offre vitigni autoctoni da scoprire, produttori innovativi e tenaci, oltre a grandi vini rossi che qualcuno paragona ai grandi Pinot Noir di Borgogna. Scopri la più accurata selezione di vini della Liguria e non solo sul sito di Tannico. Al primo acquisto avrai diritto a uno sconto del 10% su tutto il catalogo (*): https://bit.ly/3xyibEa (*) La promozione è valida solo in Italia e per i clienti non ancora iscritti a Tannico. Sono esclusi i vini rari e le Master Experience. Per qualsiasi informazione o chiarimento ci puoi contattare all'indirizzo tfs@tannico.it

il posto delle parole
Paola Tonussi "La casa di Claudine" Colette

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jul 6, 2022 23:17


Paola Tonussi"La casa di Claudine" ColettePrefazione a cura di Paola TonussiDe Piante Editorehttps://www.depianteditore.it/I brevi racconti che compongono La Casa di Claudine di Colette sono bagliori d'oro della memoria. Se il titolo richiama il celebre ciclo di romanzi della serie Claudine che le hanno dato fama, qui la monella in grembiulino è solo un pretesto d'autore: per ribadire, a vent'anni di distanza, che Claudine è creatura sua. Ma oggi la protagonista è Colette bambina, racconto della felicità e della meraviglia d'infanzia, e con lei la famiglia di esseri originali dominata dalla madre Sido, il padre Capitano, i fratelli Achille e Léo, gli animali di questa “vecchia casa natale” nel villaggio di Borgogna, gli abitanti di Saint Sauveur. Il piccolo libro esce nel 1922. Elegia e canto dell'immaginazione, la Maison non è però semplice ricreazione del passato, è un arco lanciato tra due sponde di desiderio: qui Colette orchestra per la prima volta il mito di Sido – ritratto a metà tra realtà e ideale –, la risacca di passato e presente confluiti in un unico alveo e la ricerca di sé, con stile che incide la luce. Il mosaico di seducenti apparizioni schiude “il segreto perduto che apriva (…) un mondo di cui ho cessato di essere degna”: poiché restiamo i bambini che eravamo, per scrivere o vivere dobbiamo scuotere fantasmi, questo intende Colette. “Il bisogno veemente di toccare, vive, pellicce o foglie, piume tiepide, la commovente umidità dei fiori”: eccola, tutta qui, la grazia di Colette. La Maison mette in scena i miti del cuore.Colette – pseudonimo di Gabrielle Sidonie Colette – nasce a Saint-Sauveur-en- Puisaye nel 1873. A Parigi, sarà ballerina, mimo, attrice, critico musicale. Lancia mode, cammina sugli scandali. Con Chéri e La naissance du jour il genio letterario di Colette riformula canoni e splendori del romanzo. Anziana, immobilizzata al “lettozattera” nella casa al Palais- Royal, risponde a chi la sta intervistando: “Il desiderio della mia vita? E che me farei di un desiderio soltanto?”. Muore nel 1954, a Parigi.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

il posto delle parole
Carlo Tosco "Festival del Mondo Antico"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jul 6, 2022 21:33


Carlo Tosco"Festival del Mondo Antico"https://antico.comune.rimini.it/Festival del Mondo Antico, RiminiConsenso / Con-sensoPropaganda e potere dall'antichità a oggiMercoledì 13 Luglio, 18.30L'architettura del Consenso nel gotico italianoCarlo Tosco Carlo Tosco"Andare per le Abbazie Cistercensi"Il mulino https://ilpostodelleparole.it/carlo-tosco/carlo-tosco-andare-le-abbazie-cistercensi/Nato in Borgogna all'inizio del XII secolo l'ordine cistercense ha promosso la fondazione di numerose abbazie in tutta l'Europa cristiana. Nel nostro paese ha trovato un terreno privilegiato, che ha favorito la costruzione di complessi monastici di grande bellezza, annoverati fra i vertici dell'arte e dell'architettura medievali. Ma ai cistercensi dobbiamo anche una grande opera di valorizzazione del paesaggio così come lo sviluppo e la bonifica di molti territori. Dal Piemonte alla Sicilia l'itinerario tocca i maggiori centri cistercensi in Italia: il primo, a Tiglieto vicino a Ovada, e molti altri fra cui Chiaravalle Milanese, San Galgano, Chiaravalle di Fiastra, San Martino al Cimino, per finire con l'abbazia palermitana di Santo Spirito. …la «piccola storia» delle abbazie s'intreccia sovente con la «grande storia» dei sovrani, dei papi, delle battaglie politiche e religiose che hanno segnato l'Italia medievale.Carlo Tosco insegna Storia dell'architettura al Politecnico di Torino. Con il Mulino ha pubblicato anche «Il paesaggio come storia» (2007), «I beni culturali» (2014) e «L'architettura medievale in Italia. 600-1200» (2016).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Non Aprite Quella Podcast
S02 E01 Il Caso del Dr. Satana - L'alba dell'orrore

Non Aprite Quella Podcast

Play Episode Listen Later Jun 15, 2022 47:15


Ha macellato una quantità inumana di persone sul suo cammino. Ha bruciato le sue amanti. È stato il Beppe Sala della Borgogna. Il più agghiacciante e surreale serial killer di cui non hai mai sentito parlare. Leggi: “Doctor Satan” di Ryan Green Seguici su Instagram per video esclusivi e molto altro: @nonapritequellapodcast Per sponsor, collaborazioni o semplici mail: nonapritequellapodcast@gmail.com Segui Matteo su Instagram: @matteo.lenardon Segui Pedar su Instagram: @iosonopedar Segui J-Ax su Instagram: @j.axofficial Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Il podcast sul vino di Tannico
Il Pinot Nero di Borgogna e gli altri vitigni | La Borgogna

Il podcast sul vino di Tannico

Play Episode Listen Later May 31, 2022 25:12


Diventa un esperto di vino con il podcast di Tannico. In questa puntata imparerai a riconoscere e apprezzare i principali vitigni di Borgogna, a partire dagli iconici Pinot Noir e Chardonnay, che qui trovano tra le espressioni migliori al mondo, fino ai vitigni più tradizionali e meno famosi come Gamay, César e Aligoté. Scopri la più accurata selezione di vini della Borgogna e non solo sul sito di Tannico. Al primo acquisto avrai diritto a uno sconto del 10% su tutto il catalogo (*): https://bit.ly/3xyibEa (*) La promozione è valida solo in Italia e per i clienti non ancora iscritti a Tannico. Sono esclusi i vini rari e le Master Experience. Per qualsiasi informazione o chiarimento ci puoi contattare all'indirizzo tfs@tannico.it

Il podcast sul vino di Tannico
I grandi personaggi della Borgogna | La Borgogna

Il podcast sul vino di Tannico

Play Episode Listen Later May 31, 2022 14:21


Diventa un esperto di vino con il podcast di Tannico. In questa puntata scopriremo le storie dietro alle aziende e ai produttori di vino che hanno reso grande la Borgogna, terra in cui vengono prodotti alcuni tra i migliori vini al mondo. Scopri la più accurata selezione di vini della Borgogna e non solo sul sito di Tannico. Al primo acquisto avrai diritto a uno sconto del 10% su tutto il catalogo (*): https://bit.ly/3xyibEa (*) La promozione è valida solo in Italia e per i clienti non ancora iscritti a Tannico. Sono esclusi i vini rari e le Master Experience. Per qualsiasi informazione o chiarimento ci puoi contattare all'indirizzo tfs@tannico.it

Il podcast sul vino di Tannico
Il terroir della Borgogna: il segreto dei suoi grandi vini | La Borgogna

Il podcast sul vino di Tannico

Play Episode Listen Later May 31, 2022 13:45


Diventa un esperto di vino con il podcast di Tannico. In questa puntata imparerai a riconoscere e apprezzare i principali vitigni di Borgogna, a partire dagli iconici Pinot Noir e Chardonnay, che qui trovano tra le espressioni migliori al mondo, fino ai vitigni più tradizionali e meno famosi come Gamay, César e Aligoté. Scopri la più accurata selezione di vini della Borgogna e non solo sul sito di Tannico. Al primo acquisto avrai diritto a uno sconto del 10% su tutto il catalogo (*): https://bit.ly/3xyibEa (*) La promozione è valida solo in Italia e per i clienti non ancora iscritti a Tannico. Sono esclusi i vini rari e le Master Experience. Per qualsiasi informazione o chiarimento ci puoi contattare all'indirizzo tfs@tannico.it

Il podcast sul vino di Tannico
I Grand Cru e la classificazione dei vini di Borgogna | La Borgogna

Il podcast sul vino di Tannico

Play Episode Listen Later May 31, 2022 10:33


Diventa un esperto di vino con il podcast di Tannico. In questa puntata imparerai a orientarti nel mondo, a volte caotico, della classificazione dei vini di Borgogna, tra Appellation regionali e comunali, Premier Cru, fino ai leggendari e rarissimi Grand Cru. Scopri la più accurata selezione di vini della Borgogna e non solo sul sito di Tannico. Al primo acquisto avrai diritto a uno sconto del 10% su tutto il catalogo (*): https://bit.ly/3xyibEa (*) La promozione è valida solo in Italia e per i clienti non ancora iscritti a Tannico. Sono esclusi i vini rari e le Master Experience. Per qualsiasi informazione o chiarimento ci puoi contattare all'indirizzo tfs@tannico.it

Il podcast sul vino di Tannico
La vinificazione in Borgogna | La Borgogna

Il podcast sul vino di Tannico

Play Episode Listen Later May 31, 2022 18:18


Diventa un esperto di vino con il podcast di Tannico. In questa puntata andremo alla scoperta delle principali tecniche di produzione di vino in Borgogna, dalle più antiche e tradizionali come la vinificazione con i raspi, fino a quelle più moderne adottate dai produttori più innovativi. Scopri la più accurata selezione di vini della Borgogna e non solo sul sito di Tannico. Al primo acquisto avrai diritto a uno sconto del 10% su tutto il catalogo (*): https://bit.ly/3xyibEa (*) La promozione è valida solo in Italia e per i clienti non ancora iscritti a Tannico. Sono esclusi i vini rari e le Master Experience. Per qualsiasi informazione o chiarimento ci puoi contattare all'indirizzo tfs@tannico.it

Il podcast sul vino di Tannico
Il vino di Chablis | La Borgogna

Il podcast sul vino di Tannico

Play Episode Listen Later May 31, 2022 11:39


Diventa un esperto di vino con il podcast di Tannico. In questa puntata esploreremo il territorio e i vini di Chablis, regione di grandissimi Chardonnay a nord della Borgogna, dove il terroir unico regala vini freschi ed eleganti, con pochi rivali al mondo in quanto a finezza e capacità di invecchiamento. Scopri la più accurata selezione di vini della Borgogna e non solo sul sito di Tannico. Al primo acquisto avrai diritto a uno sconto del 10% su tutto il catalogo (*): https://bit.ly/3xyibEa (*) La promozione è valida solo in Italia e per i clienti non ancora iscritti a Tannico. Sono esclusi i vini rari e le Master Experience. Per qualsiasi informazione o chiarimento ci puoi contattare all'indirizzo tfs@tannico.it

Il podcast sul vino di Tannico
Il vino del Beaujolais | La Borgogna

Il podcast sul vino di Tannico

Play Episode Listen Later May 31, 2022 12:22


Diventa un esperto di vino con il podcast di Tannico. In questa puntata partiremo alla scoperta del Beaujolais, zona nota soprattutto per il Gamay e che oggi è in rampa di lancio verso il successo internazionale, grazie anche a personaggi come Marcel Lapierre e a tecniche innovative come l'uso della macerazione semi-carbonica. Scopri la più accurata selezione di vini della Borgogna e non solo sul sito di Tannico. Al primo acquisto avrai diritto a uno sconto del 10% su tutto il catalogo (*): https://bit.ly/3xyibEa (*) La promozione è valida solo in Italia e per i clienti non ancora iscritti a Tannico. Sono esclusi i vini rari e le Master Experience. Per qualsiasi informazione o chiarimento ci puoi contattare all'indirizzo tfs@tannico.it

Il podcast sul vino di Tannico
Il vino del Mâconnais | La Borgogna

Il podcast sul vino di Tannico

Play Episode Listen Later May 31, 2022 10:37


Diventa un esperto di vino con il podcast di Tannico. In questa puntata partiremo alla scoperta del Mâconnais, una delle aree vinicole più antiche della Borgogna, famosa per i suoi vigneti di Chardonnay e in particolare per il Pouilly-Fuissé. Scopri la più accurata selezione di vini della Borgogna e non solo sul sito di Tannico. Al primo acquisto avrai diritto a uno sconto del 10% su tutto il catalogo (*): https://bit.ly/3xyibEa (*) La promozione è valida solo in Italia e per i clienti non ancora iscritti a Tannico. Sono esclusi i vini rari e le Master Experience. Per qualsiasi informazione o chiarimento ci puoi contattare all'indirizzo tfs@tannico.it

Il podcast sul vino di Tannico
I vini della Côte d'Or | La Borgogna

Il podcast sul vino di Tannico

Play Episode Listen Later May 31, 2022 14:47


Diventa un esperto di vino con il podcast di Tannico. In questa puntata partiremo alla scoperta dei vigneti e del terroir della Côte d'Or, la zona più nobile della Borgogna, dove Pinot Noir e Chardonnay raggiungono livelli impressionanti. Scopri la più accurata selezione di vini della Borgogna e non solo sul sito di Tannico. Al primo acquisto avrai diritto a uno sconto del 10% su tutto il catalogo (*): https://bit.ly/3xyibEa (*) La promozione è valida solo in Italia e per i clienti non ancora iscritti a Tannico. Sono esclusi i vini rari e le Master Experience. Per qualsiasi informazione o chiarimento ci puoi contattare all'indirizzo tfs@tannico.it

Il podcast sul vino di Tannico
I vigneti e i vini della Côte Chalonnaise | La Borgogna

Il podcast sul vino di Tannico

Play Episode Listen Later May 31, 2022 13:09


Diventa un esperto di vino con il podcast di Tannico. In questa puntata approfondiremo il territorio della Côte Chalonnaise, il territorio d'elezione dell'Aligoté, ma che ospita anche Appellation come Givry, Mercurey e Rully, famosa per la spumantizzazione. Scopri la più accurata selezione di vini della Borgogna e non solo sul sito di Tannico. Al primo acquisto avrai diritto a uno sconto del 10% su tutto il catalogo (*): https://bit.ly/3xyibEa (*) La promozione è valida solo in Italia e per i clienti non ancora iscritti a Tannico. Sono esclusi i vini rari e le Master Experience. Per qualsiasi informazione o chiarimento ci puoi contattare all'indirizzo tfs@tannico.it

Il podcast sul vino di Tannico
I grandi personaggi della Borgogna | La Borgogna

Il podcast sul vino di Tannico

Play Episode Listen Later May 30, 2022 14:21


Diventa un esperto di vino con il podcast di Tannico. In questa puntata scopriremo le storie dietro alle aziende e ai produttori di vino che hanno reso grande la Borgogna, terra in cui vengono prodotti alcuni tra i migliori vini al mondo. Scopri la più accurata selezione di vini della Borgogna e non solo sul sito di Tannico. Al primo acquisto avrai diritto a uno sconto del 10% su tutto il catalogo (*): https://bit.ly/3xyibEa (*) La promozione è valida solo in Italia e per i clienti non ancora iscritti a Tannico. Sono esclusi i vini rari e le Master Experience. Per qualsiasi informazione o chiarimento ci puoi contattare all'indirizzo tfs@tannico.it

Il podcast sul vino di Tannico
I vini della Borgogna: Domaine, Vigneron e Grand Cru | La Francia

Il podcast sul vino di Tannico

Play Episode Listen Later May 17, 2022 29:35


La Borgogna non ha bisogno di presentazioni ma è molto più articolata di quanto sembri. Una regione contesa tra Domaine artigianali, come quello della famiglia Roux, e caratteristici Vigneron, Thierry Violot-Guillemard su tutti. Scopri la più accurata selezione di vini francesi e non solo sul sito di Tannico. Al primo acquisto avrai diritto a uno sconto del 10% su tutto il catalogo (*): https://bit.ly/3xyibEa (*) La promozione è valida solo in Italia e per i clienti non ancora iscritti a Tannico. Sono esclusi i vini rari e le Master Experience. Per qualsiasi informazione o chiarimento ci puoi contattare all'indirizzo tfs@tannico.it

La Bottiglia Gentile
06 | Dialogo sulla gentilezza tra Italia e Borgogna | con Camillo Favaro

La Bottiglia Gentile

Play Episode Listen Later Feb 15, 2022 14:48


Gentilezza orgoglio pudore e grandi viniGentilezza e qualitàGentilezza e accoglienza dei suoi abitantiVino gentile Oltre che nei libri, basta cercare su Google la parola Borgogna per rendersi conto che sono parole ricorrenti usate per parlare di questa terra. Ne parlano così giornalisti, blogger o semplicemente viaggiatori che in Borgogna hanno avuto il piacere di sostare per qualche giorno. Oggi ai microfoni de la bottiglia gentile ho il piacere di ospitare Camillo Favaro, produttore di Erbaluce in Piverone, Piemonte, dove vive e produce i suoi vini. Camillo ha viaggiato molto per le vigne di Borgogna, conosce produttori, cantine ma non solo ha scritto libri e guide sulla Borgogna, l'ultimo nel 2018 “vini e terre di Borgogna” insieme a Giampaolo Gravina. Proviamo a fare un viaggio insieme per capire quanto c'è di vero, quanto di mitizzato e andiamo a fondo della questione.Un progetto di Arianna LigiIG https://www.instagram.com/arianna_wine_online/FB https://www.facebook.com/labottigliagentilemail ariannawineonline@gmail.com

Storia in Podcast
I Savoia dinastia europea

Storia in Podcast

Play Episode Listen Later Feb 15, 2022 51:16


A cura di Gustavo Mola di Nomaglio (Storico, Centro Studi Piemontesi).La dinastia, originatasi nel territorio del Regno di Borgogna tra il 10° e l'11° sec., regnò sull'Italia dal 1861 al 1946 ed è una delle più antiche e illustri dinastie reali europee. Trae nome dall'omonima regione dove inizialmente ebbe propri possedimenti, poi estesi anche al di qua delle Alpi fino a formare uno Stato. Dopo che l'Italia diventò un regno unificato nel 1861, quattro Re (Vittorio Emanuele II, Umberto I, Vittorio Emanuele III e Umberto II) si succedettero sul trono, negli 85 anni che trascorsero da allora al 1946, quando con un referendum popolare la monarchia fu sostituita dalla Repubblica.«Nemo propheta in patria»? Talora, per declinare la remota dimensione e rilevanza europea di Casa Savoia, conviene riferirsi anche al pensiero e alla voce di alcuni autorevoli studiosi stranieri. Il belga Alain Marchandisse afferma che, senza possibilità di discussioni, il lignaggio che più di ogni altro coltivò ante litteram l'idea d'Europa fu quello sabaudo. Per citare un altro esempio, David Carpenter, il maggiore medievista inglese contemporaneo, scrisse, riferendosi alla metà del XIII secolo, che la real casa di Savoia aveva in quel tempo «tentacles reaching throughout Europe». Principi sin dai tempi più remoti giudicati molto influenti nelle elezioni imperiali (sino alle normazioni due-trecentesche, che limitarono il numero dei principi elettori a sette), ciò in conseguenza della creduta origine sassone, della stretta consanguineità – sempre ricordata dagli imperatori -, della diretta dipendenza dall'Impero e in considerazione dei loro ruoli di vicari imperiali generali e perpetui. Non si può negare che la dinastia ebbe ben chiaro l'obiettivo di espandersi nella penisola sin da quegli anni, pur senza volere a lungo rinunciare ai vasti domini e poteri che deteneva nelle attuali Svizzera (in particolare, ma non solo, Vaud, Vallese, Ginevrino) e Francia (Savoia, Bresse, Bugey, Valromey, Nizza). Gli Stati sabaudi furono a lungo considerati in Europa, qualunque fosse la loro etichetta formale (contea, ducato) alla pari per estensione e importanza, con vari tra i principali Regni, mentre la dinastia che li reggeva non era, superfluo dirlo, seconda a nessuno. Pur tra alti e bassi (tutto, innegabilmente, avrebbe potuto svilupparsi in modi diversi) i Savoia, forti di regnare su paesi e genti pronti a seguirli, con convinzione o senza troppe riserve, considerarono nel corso di parecchi secoli l'espansione lungo lo stivale tra i propri fondamentali e costanti traguardi. Alla costituzione del Regno e dell'unità d'Italia (che alcune correnti di pensiero preferirebbero considerare esito non di un percorso, per così dire, “regio” ma “rivoluzionario”) la dinastia giunse ad opera di sovrani dotati di non ordinarie capacità e volontà. Questi per mantenersi liberi nel corso di quasi un millennio e per giungere poi alla libertà italiana, non fecero ricorso primariamente all'azione militare – difensiva o offensiva -, ma ben più alle alleanze matrimoniali con le principali dinastie e a una lungimirante ed efficace azione politica e diplomatica. Il risultato poté però essere raggiunto anche grazie a un trasversale sostegno attraverso l'intero paese e pure alla spinta impressa dai popoli meridionali, a partire da quello siciliano i cui rappresentanti già offrirono a un Savoia la corona di Sicilia nel 1848.Gustavo Mola di Nomaglio ha recentemente curato la pubblicazione “1416: Savoie Bonnes Nouvelles. Studi di storia sabauda nel 600° anniversario del Ducato di Savoia”, edito dal Centro Studi Piemontesi.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale I Savoia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

The Italian Wine Girl
Perché i vini francesi sono più cari e più prestigiosi?

The Italian Wine Girl

Play Episode Listen Later Jan 27, 2022 16:40


Al ritorno da un viaggio in Francia, toccando la Borgogna e Parigi, rifletto con voi su quali sono gli atteggiamenti e le pratiche virtuose dei francesi che portano alla grande reputazione di cui godono i loro vini... Leggi anche l'articolo sul mio blog www.theitalianwinegirl.itGuarda anche il video della visita a Maison Latour sul mio canale Youtube The Italian Wine Girl. --- This episode is sponsored by · Anchor: The easiest way to make a podcast. https://anchor.fm/app

NotJustWine Podcast
La mia prima volta in Borgogna!

NotJustWine Podcast

Play Episode Listen Later Nov 8, 2021 22:39


- Il Terroir della Borgogna- Jacky Rigaux e Christian Roger - La composizione della Borgogna- La magia della Cote D'or- Il mito de la Romanee e Conti - La cremosità di Domaine Leflaive- La storia di Domaine Meo Camuzet - L'emergente Bernard Bouvier- Il visionario Vincent Lady

Storia in Podcast
Carlo V e i grandi imperi - Prima parte

Storia in Podcast

Play Episode Listen Later Sep 6, 2021 10:16


Carlo V d'Asburgo (Gand, 24 febbraio 1500 – Cuacos de Yuste, 21 settembre 1558) è stato imperatore del Sacro Romano Impero Germanico e arciduca d'Austria dal 1519, re di Spagna (Castiglia e Aragona) dal 1516, e principe dei Paesi Bassi come duca di Borgogna dal 1506. A capo della Casa d'Asburgo durante la prima metà del ‘500, fu sovrano di un “impero sul quale non tramontava mai il sole” che comprendeva in Europa i Paesi Bassi, la Spagna e il sud Italia aragonese, i territori austriaci, il Sacro Romano Impero esteso su Germania e nord Italia, nonché le vaste colonie castigliane e una colonia tedesca nelle Americhe.Paolo Calcagno, professore associato di Storia Moderna presso l'Università di Genova racconta per Storiainpodcast la vicenda di Carlo V e del suo obiettivo di costruire un'unità politica-religiosa in Europa, che prese il nome di monarchia universale cristiana. - Carlo di Gand (Prima parte). - Il sogno di una monarchia universale (Seconda parte). - L'Impero coloniale, il Sacro Romano Impero, lo scisma luterano (Terza parte). - Carlo V, Francesco I e l'Italia (Quarta parte). - L'abdicazione (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

Storia in Podcast
Carlo V e i grandi imperi - Quinta parte

Storia in Podcast

Play Episode Listen Later Sep 6, 2021 17:24


Carlo V d'Asburgo (Gand, 24 febbraio 1500 – Cuacos de Yuste, 21 settembre 1558) è stato imperatore del Sacro Romano Impero Germanico e arciduca d'Austria dal 1519, re di Spagna (Castiglia e Aragona) dal 1516, e principe dei Paesi Bassi come duca di Borgogna dal 1506. A capo della Casa d'Asburgo durante la prima metà del ‘500, fu sovrano di un “impero sul quale non tramontava mai il sole” che comprendeva in Europa i Paesi Bassi, la Spagna e il sud Italia aragonese, i territori austriaci, il Sacro Romano Impero esteso su Germania e nord Italia, nonché le vaste colonie castigliane e una colonia tedesca nelle Americhe.Paolo Calcagno, professore associato di Storia Moderna presso l'Università di Genova racconta per Storiainpodcast la vicenda di Carlo V e del suo obiettivo di costruire un'unità politica-religiosa in Europa, che prese il nome di monarchia universale cristiana. - Carlo di Gand (Prima parte). - Il sogno di una monarchia universale (Seconda parte). - L'Impero coloniale, il Sacro Romano Impero, lo scisma luterano (Terza parte). - Carlo V, Francesco I e l'Italia (Quarta parte). - L'abdicazione (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

Storia in Podcast
Carlo V e i grandi imperi - Quarta parte

Storia in Podcast

Play Episode Listen Later Sep 6, 2021 13:11


Carlo V d'Asburgo (Gand, 24 febbraio 1500 – Cuacos de Yuste, 21 settembre 1558) è stato imperatore del Sacro Romano Impero Germanico e arciduca d'Austria dal 1519, re di Spagna (Castiglia e Aragona) dal 1516, e principe dei Paesi Bassi come duca di Borgogna dal 1506. A capo della Casa d'Asburgo durante la prima metà del ‘500, fu sovrano di un “impero sul quale non tramontava mai il sole” che comprendeva in Europa i Paesi Bassi, la Spagna e il sud Italia aragonese, i territori austriaci, il Sacro Romano Impero esteso su Germania e nord Italia, nonché le vaste colonie castigliane e una colonia tedesca nelle Americhe.Paolo Calcagno, professore associato di Storia Moderna presso l'Università di Genova racconta per Storiainpodcast la vicenda di Carlo V e del suo obiettivo di costruire un'unità politica-religiosa in Europa, che prese il nome di monarchia universale cristiana. - Carlo di Gand (Prima parte). - Il sogno di una monarchia universale (Seconda parte). - L'Impero coloniale, il Sacro Romano Impero, lo scisma luterano (Terza parte). - Carlo V, Francesco I e l'Italia (Quarta parte). - L'abdicazione (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

Storia in Podcast
Carlo V e i grandi imperi - Terza parte

Storia in Podcast

Play Episode Listen Later Sep 6, 2021 17:47


Carlo V d'Asburgo (Gand, 24 febbraio 1500 – Cuacos de Yuste, 21 settembre 1558) è stato imperatore del Sacro Romano Impero Germanico e arciduca d'Austria dal 1519, re di Spagna (Castiglia e Aragona) dal 1516, e principe dei Paesi Bassi come duca di Borgogna dal 1506. A capo della Casa d'Asburgo durante la prima metà del ‘500, fu sovrano di un “impero sul quale non tramontava mai il sole” che comprendeva in Europa i Paesi Bassi, la Spagna e il sud Italia aragonese, i territori austriaci, il Sacro Romano Impero esteso su Germania e nord Italia, nonché le vaste colonie castigliane e una colonia tedesca nelle Americhe.Paolo Calcagno, professore associato di Storia Moderna presso l'Università di Genova racconta per Storiainpodcast la vicenda di Carlo V e del suo obiettivo di costruire un'unità politica-religiosa in Europa, che prese il nome di monarchia universale cristiana. - Carlo di Gand (Prima parte). - Il sogno di una monarchia universale (Seconda parte). - L'Impero coloniale, il Sacro Romano Impero, lo scisma luterano (Terza parte). - Carlo V, Francesco I e l'Italia (Quarta parte). - L'abdicazione (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

Storia in Podcast
Carlo V e i grandi imperi - Seconda parte

Storia in Podcast

Play Episode Listen Later Sep 6, 2021 16:11


Carlo V d'Asburgo (Gand, 24 febbraio 1500 – Cuacos de Yuste, 21 settembre 1558) è stato imperatore del Sacro Romano Impero Germanico e arciduca d'Austria dal 1519, re di Spagna (Castiglia e Aragona) dal 1516, e principe dei Paesi Bassi come duca di Borgogna dal 1506. A capo della Casa d'Asburgo durante la prima metà del ‘500, fu sovrano di un “impero sul quale non tramontava mai il sole” che comprendeva in Europa i Paesi Bassi, la Spagna e il sud Italia aragonese, i territori austriaci, il Sacro Romano Impero esteso su Germania e nord Italia, nonché le vaste colonie castigliane e una colonia tedesca nelle Americhe.Paolo Calcagno, professore associato di Storia Moderna presso l'Università di Genova racconta per Storiainpodcast la vicenda di Carlo V e del suo obiettivo di costruire un'unità politica-religiosa in Europa, che prese il nome di monarchia universale cristiana. - Carlo di Gand (Prima parte). - Il sogno di una monarchia universale (Seconda parte). - L'Impero coloniale, il Sacro Romano Impero, lo scisma luterano (Terza parte). - Carlo V, Francesco I e l'Italia (Quarta parte). - L'abdicazione (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

BASTA BUGIE - Cinema
Il peggior film su santa Giovanna d'Arco

BASTA BUGIE - Cinema

Play Episode Listen Later Aug 31, 2021 4:23


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6699IL PEGGIOR FILM SU SANTA GIOVANNA D'ARCOIl film del 1999 su Giovanna d'Arco, interpretata dalla bella Milla Jovovich, è una versione della vita della pulzella d'Orleans diretta dal regista francese, Luc Besson, che cerca di conciliare aspetti psicologici di stampo europeo con una spettacolarizzazione di tipo americano.Se Giovanna d'Arco é personaggio storico forte e senza compromessi, Besson pensa di assecondarla, scegliendo la strada del racconto fragoroso e imponente: grandi scene di massa, battaglie dove risuonano i rumori delle armi, dei colpi duri, degli scontri fisici. In questo scenario epico e crudo, Giovanna irrompe, portando una carica visionaria impossibile da frenare.Il film la coglie fin da piccola, quando voci e segnali la spingono al compito di cacciare gli Inglesi dalla Francia. Ma quali voci, quali segnali? È evidente che a Besson interessa meno l'aspetto spirituale e più quello rivoluzionario, eversivo, carismatico. Come tutti i "predestinati", Giovanna si muove sui confini della follia e dell'irrazionale. Una invasata, sulla quale la Coscienza, nel finale, fa calare dubbi e incertezze e che tuttavia ormai non può più tornare indietro.Non c'è dubbio che in una rappresentazione di questo tipo ci sono delle forzature, il furore, le grida, i rumori sono così forti da precludere gli spazi per un'attenzione al personaggio anche sul piano interiore, sul suo essere donna di Dio e della Chiesa.L'atteggiamento laicista del regista è evidente nell'episodio della spada trovata da Giovanna in un prato. Besson, verso il finale del film, dà diverse spiegazioni sul come era potuta finire lì. Tutto in funzione di una resa razionale del caso Giovanna d'Arco del tutto arbitrario.Anche sui personaggi storici coinvolti nella vicenda di Giovanna il film è manchevole: il duca Filippo di Borgogna, il più grande politico, il principe più affascinante del suo tempo, è un ridicolo e imbarazzato manichino; il torvo consigliere di Carlo VII non è per nulla reso come un diplomatico accorto e consumato; differente il caso della suocera di Carlo VII, Iolanda d'Aragona, che nella vicenda di Giovanna ebbe poca influenza mentre nel film è una sorta di regina cattiva di Biancaneve. Inoltre il pubblico italiano è stato privato del titolo originale inglese "The Messanger", che rendeva molto bene il nucleo dell'esperienza e dell'autocoscienza di Giovanna, preferendo il più banale e scontato nome della protagonista.D'altra parte, se il film ripercorre in modo più o meno generico e anche un po' scontato le tappe degli avvenimenti relativi a Giovanna, nulla o quasi in esso si ravvisa di plausibile in ordine alla sua figura. La bella ragazza ossessionata dalla scene di violenza viste da bambina e dalle visioni mistiche un po' new age, che vive la sua missione quasi come una vendetta contro gli inglesi che dinanzi ai suoi occhi le hanno ucciso una sorella e che cade ogni tanto in una sorta di trance, risponde poco alla problematica della Pulzella: nulla del suo forte legame con la «devotio moderna» tardomedievale; nulla dell'intenso e tormentato periodo tra maggio e luglio del 1430, cioè tra la cattura a Compiègne e l'arrivo prigioniera a Reims (il momento forse più cupo e intenso della "crisi delle certezze" di Giovanna); nulla sul dramma della sua solitudine in carcere, rimpiazzato dai colloqui con un'immagine allegorica, una "coscienza" in barba e saio che, per aver il volto di Dustin Hoffman, a qualcuno ricorderà Capitan Uncino.Un film costoso, pomposo e mediocre su un medioevo convenzionale, con scene di massa alla Braveheart nel quale qualche sciabolata di ambigua luce spirituale sostituisce il "territorio evitato" d'un discorso plausibile sulla santità.

Tutto nel mondo è burla
Tutto nel mondo è burla ESTATE - 13 agosto 2021 - Donizetti Ouvertures

Tutto nel mondo è burla

Play Episode Listen Later Aug 13, 2021 91:29


Donizetti Ouvertures01. Adelia 02. L'Ajo nell'imbarazzo 03. Alahor in Granata04. Alina, Regina di Golconda 05. Anna Bolena 06. Belisario 07. Betly 08. Il Borgomastro di Saardam 09. Il Diluvio Universale 10. Don Pasquale 11. Elisabetta (Élisabeth/Otto mesi in due ore/Gli esiliati in Siberia) 12. Enrico di Borgogna 13. Il Falegname di Livonia (Pietro Il Grande) Artisti vari.

Brutto, un podcast bello

È stato il gatto.

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Barbarossa e l'Italia dei Comuni - Prima parte

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Play Episode Listen Later Jul 12, 2021 10:22


Federico I Hohenstaufen (Waiblingen, 1122 circa – Saleph, 10 giugno 1190) – noto come il Barbarossa in Italia – è stato imperatore del Sacro Romano Impero e re d'Italia. Salì al trono di Germania il 4 marzo 1152, succedendo allo zio Corrado III, e fu incoronato imperatore nella primavera del 18 giugno 1155 a Pavia. Due anni dopo, il termine sacrum (“santo”) apparve per la prima volta in un documento in relazione al suo impero. Successivamente fu formalmente incoronato re di Borgogna, ad Arles, il 30 giugno 1178. Fu chiamato Barbarossa dalle città dell'Italia settentrionale che tentò di governare; in tedesco, era conosciuto come Kaiser Rotbart, che ha lo stesso significato.Il Professore Paolo Grillo racconta per Storiainpodcast come attraverso uno scontro con i Comuni dell'Italia settentrionale cercò di ripristinare l'Impero ottoniano. Un conflitto lungo, la cui fine venne stabilita dalla pace di Costanza del 1183, la quale concesse alle realtà comunali autonomia e primi segnali di libertà, al prezzo del riconoscimento della supremazia imperiale. Si disgregava così la centralità del potere dell'Impero e si facevano strada i Comuni come strutture territoriali organizzate. Paolo Grillo è Professore Ordinario di Storia Medievale presso l'Università degli Studi di Milano la Statale, redattore della rivista “Società e Storia” e autore di diverse opere, tra cui “Milano guelfa” e “Le guerre di Barbarossa. I comuni contro l'Imperatore”. - Federico I Hohenstaufen e l'Italia dei Comuni (Prima parte). - Le prime tre discese del Barbarossa in Italia (Seconda parte). - Quarta discesa in Italia e Lega Lombarda (Terza parte). - Gli anni in Germania, quinta discesa e pace di Costanza (Quarta parte). - La terza crociata e la morte di Federico Barbarossa (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

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Barbarossa e l'Italia dei Comuni - Terza parte

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Play Episode Listen Later Jul 12, 2021 12:22


Federico I Hohenstaufen (Waiblingen, 1122 circa – Saleph, 10 giugno 1190) – noto come il Barbarossa in Italia – è stato imperatore del Sacro Romano Impero e re d'Italia. Salì al trono di Germania il 4 marzo 1152, succedendo allo zio Corrado III, e fu incoronato imperatore nella primavera del 18 giugno 1155 a Pavia. Due anni dopo, il termine sacrum (“santo”) apparve per la prima volta in un documento in relazione al suo impero. Successivamente fu formalmente incoronato re di Borgogna, ad Arles, il 30 giugno 1178. Fu chiamato Barbarossa dalle città dell'Italia settentrionale che tentò di governare; in tedesco, era conosciuto come Kaiser Rotbart, che ha lo stesso significato.Il Professore Paolo Grillo racconta per Storiainpodcast come attraverso uno scontro con i Comuni dell'Italia settentrionale cercò di ripristinare l'Impero ottoniano. Un conflitto lungo, la cui fine venne stabilita dalla pace di Costanza del 1183, la quale concesse alle realtà comunali autonomia e primi segnali di libertà, al prezzo del riconoscimento della supremazia imperiale. Si disgregava così la centralità del potere dell'Impero e si facevano strada i Comuni come strutture territoriali organizzate. Paolo Grillo è Professore Ordinario di Storia Medievale presso l'Università degli Studi di Milano la Statale, redattore della rivista “Società e Storia” e autore di diverse opere, tra cui “Milano guelfa” e “Le guerre di Barbarossa. I comuni contro l'Imperatore”. - Federico I Hohenstaufen e l'Italia dei Comuni (Prima parte). - Le prime tre discese del Barbarossa in Italia (Seconda parte). - Quarta discesa in Italia e Lega Lombarda (Terza parte). - Gli anni in Germania, quinta discesa e pace di Costanza (Quarta parte). - La terza crociata e la morte di Federico Barbarossa (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

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Barbarossa e l'Italia dei Comuni - Quinta parte

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Play Episode Listen Later Jul 12, 2021 9:00


Federico I Hohenstaufen (Waiblingen, 1122 circa – Saleph, 10 giugno 1190) – noto come il Barbarossa in Italia – è stato imperatore del Sacro Romano Impero e re d'Italia. Salì al trono di Germania il 4 marzo 1152, succedendo allo zio Corrado III, e fu incoronato imperatore nella primavera del 18 giugno 1155 a Pavia. Due anni dopo, il termine sacrum (“santo”) apparve per la prima volta in un documento in relazione al suo impero. Successivamente fu formalmente incoronato re di Borgogna, ad Arles, il 30 giugno 1178. Fu chiamato Barbarossa dalle città dell'Italia settentrionale che tentò di governare; in tedesco, era conosciuto come Kaiser Rotbart, che ha lo stesso significato.Il Professore Paolo Grillo racconta per Storiainpodcast come attraverso uno scontro con i Comuni dell'Italia settentrionale cercò di ripristinare l'Impero ottoniano. Un conflitto lungo, la cui fine venne stabilita dalla pace di Costanza del 1183, la quale concesse alle realtà comunali autonomia e primi segnali di libertà, al prezzo del riconoscimento della supremazia imperiale. Si disgregava così la centralità del potere dell'Impero e si facevano strada i Comuni come strutture territoriali organizzate. Paolo Grillo è Professore Ordinario di Storia Medievale presso l'Università degli Studi di Milano la Statale, redattore della rivista “Società e Storia” e autore di diverse opere, tra cui “Milano guelfa” e “Le guerre di Barbarossa. I comuni contro l'Imperatore”. - Federico I Hohenstaufen e l'Italia dei Comuni (Prima parte). - Le prime tre discese del Barbarossa in Italia (Seconda parte). - Quarta discesa in Italia e Lega Lombarda (Terza parte). - Gli anni in Germania, quinta discesa e pace di Costanza (Quarta parte). - La terza crociata e la morte di Federico Barbarossa (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

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Barbarossa e l'Italia dei Comuni - Seconda parte

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Play Episode Listen Later Jul 12, 2021 16:57


Federico I Hohenstaufen (Waiblingen, 1122 circa – Saleph, 10 giugno 1190) – noto come il Barbarossa in Italia – è stato imperatore del Sacro Romano Impero e re d'Italia. Salì al trono di Germania il 4 marzo 1152, succedendo allo zio Corrado III, e fu incoronato imperatore nella primavera del 18 giugno 1155 a Pavia. Due anni dopo, il termine sacrum (“santo”) apparve per la prima volta in un documento in relazione al suo impero. Successivamente fu formalmente incoronato re di Borgogna, ad Arles, il 30 giugno 1178. Fu chiamato Barbarossa dalle città dell'Italia settentrionale che tentò di governare; in tedesco, era conosciuto come Kaiser Rotbart, che ha lo stesso significato.Il Professore Paolo Grillo racconta per Storiainpodcast come attraverso uno scontro con i Comuni dell'Italia settentrionale cercò di ripristinare l'Impero ottoniano. Un conflitto lungo, la cui fine venne stabilita dalla pace di Costanza del 1183, la quale concesse alle realtà comunali autonomia e primi segnali di libertà, al prezzo del riconoscimento della supremazia imperiale. Si disgregava così la centralità del potere dell'Impero e si facevano strada i Comuni come strutture territoriali organizzate. Paolo Grillo è Professore Ordinario di Storia Medievale presso l'Università degli Studi di Milano la Statale, redattore della rivista “Società e Storia” e autore di diverse opere, tra cui “Milano guelfa” e “Le guerre di Barbarossa. I comuni contro l'Imperatore”. - Federico I Hohenstaufen e l'Italia dei Comuni (Prima parte). - Le prime tre discese del Barbarossa in Italia (Seconda parte). - Quarta discesa in Italia e Lega Lombarda (Terza parte). - Gli anni in Germania, quinta discesa e pace di Costanza (Quarta parte). - La terza crociata e la morte di Federico Barbarossa (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

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Barbarossa e l'Italia dei Comuni - Quarta parte

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Play Episode Listen Later Jul 12, 2021 16:04


Federico I Hohenstaufen (Waiblingen, 1122 circa – Saleph, 10 giugno 1190) – noto come il Barbarossa in Italia – è stato imperatore del Sacro Romano Impero e re d'Italia. Salì al trono di Germania il 4 marzo 1152, succedendo allo zio Corrado III, e fu incoronato imperatore nella primavera del 18 giugno 1155 a Pavia. Due anni dopo, il termine sacrum (“santo”) apparve per la prima volta in un documento in relazione al suo impero. Successivamente fu formalmente incoronato re di Borgogna, ad Arles, il 30 giugno 1178. Fu chiamato Barbarossa dalle città dell'Italia settentrionale che tentò di governare; in tedesco, era conosciuto come Kaiser Rotbart, che ha lo stesso significato.Il Professore Paolo Grillo racconta per Storiainpodcast come attraverso uno scontro con i Comuni dell'Italia settentrionale cercò di ripristinare l'Impero ottoniano. Un conflitto lungo, la cui fine venne stabilita dalla pace di Costanza del 1183, la quale concesse alle realtà comunali autonomia e primi segnali di libertà, al prezzo del riconoscimento della supremazia imperiale. Si disgregava così la centralità del potere dell'Impero e si facevano strada i Comuni come strutture territoriali organizzate. Paolo Grillo è Professore Ordinario di Storia Medievale presso l'Università degli Studi di Milano la Statale, redattore della rivista “Società e Storia” e autore di diverse opere, tra cui “Milano guelfa” e “Le guerre di Barbarossa. I comuni contro l'Imperatore”. - Federico I Hohenstaufen e l'Italia dei Comuni (Prima parte). - Le prime tre discese del Barbarossa in Italia (Seconda parte). - Quarta discesa in Italia e Lega Lombarda (Terza parte). - Gli anni in Germania, quinta discesa e pace di Costanza (Quarta parte). - La terza crociata e la morte di Federico Barbarossa (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

BASTA BUGIE - Santi e beati
Santa Giovanna de Chantal e san Francesco di Sales

BASTA BUGIE - Santi e beati

Play Episode Listen Later Jul 6, 2021 8:53


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6635SANTA GIOVANNA DE CHANTAL E SAN FRANCESCO DI SALESSposò a vent'anni un barone, da cui ebbe sei figli, rimasta vedova, sotto la guida di Francesco di Sales, suo padre spirituale, diede vita a un ordine religioso per l'assistenza dei malatidi Cristina SiccardiNella storia della Chiesa troviamo alcuni casi in cui uomo e donna hanno agito insieme nel cammino della santità, ricordiamo così Francesco e Chiara, Elzeario di Sabran e Delfina di Glandève, Teresa d'Avila e Giovanni della Croce, Benedetto e Scolastica, Luigi e Zelia Martin (genitori di santa Teresina di Lisieux), Giulia e Carlo Tancredi di Barolo, i coniugi Beltrame. Altra "coppia" sorprendente fu quella composta da san Francesco di Sales e Giovanna Francesca Frémyot de Chantal. Fu infatti grazie all'incontro con il vescovo di Ginevra che Giovanna definì il suo percorso di santità.I francesi la chiamano sainte Chantal e la venerano ad Annecy, dove riposa accanto a san Francesco di Sales.Nasce a Digione il 23 gennaio 1572 in una famiglia dell'alta nobiltà borgognona. Suo padre è Benigno Frémyot, secondo presidente del Parlamento. Rimasta ben presto orfana di madre, crescerà sotto l'educazione e la morale paterne.Il 29 dicembre 1592 Giovanna sposa Cristoforo II, barone di Chantal. Il loro è un matrimonio felice. Viene da subito chiamata «la dama perfetta» per quel suo prodigarsi nella tenuta di Bourbilly e per le attenzioni e premure che riserva al consorte. Da questa unione perfetta nascono sei figli: i primi due muoiono alla nascita, poi arrivano Celso Benigno, Maria Amata, Francesca e Carlotta.LA DAMA PERFETTADolce, serena, affabile, Giovanna è amata dai suoi familiari, come dalla servitù. Quando Cristoforo si assenta dal castello per adempiere ai suoi impegni di corte, Giovanna lascia gli abiti eleganti e si dedica ai poveri, ai quali non offre solo denaro, ma la propria persona, servendoli. La sua carità si fa immensa durante la carestia che colpisce la Borgogna nell'inverno 1600-1601. È qui che la baronessa, senza ascoltare i borbottii di molti e incoraggiata dal consorte, trasforma il maniero in un vero e proprio ospedale per ospitare madri e bambini in difficoltà e si occupa della costruzione di un nuovo forno per poter distribuire il pane a tutti coloro che bussano alla sua porta. Un giorno le viene detto che nel granaio non è rimasto che un solo sacco di segala... e lei, senza esitazioni, ordina di proseguire la distribuzione del pane, come prima... la segala finirà al nuovo raccolto.Ma ecco giungere la prima grande prova, la morte di Cristoforo, ucciso da un colpo di archibugio durante una battuta di caccia.Resta vedova a soli 29 anni, vedova e madre di quattro creature di cui la prima ha solo cinque anni e l'ultima pochi giorni. Matura, in questo tempo di lutto e di dolore, il desiderio di consacrarsi a Cristo, ma i doveri familiari non le permettono una scelta di vita così drastica. In attesa di conoscere la volontà di Dio, Giovanna si dedica totalmente ai figli, all'amministrazione della casa e alla preghiera.Il suocero, barone di Chantal, la informa che deve subito trasferirsi da lui, a Monthélon se desidera che i figli prendano parte all'eredità e lei accetta, pur sapendo che nella residenza dell'anziano barone comanda una «servapadrona». Per lungo tempo dovrà sopportare le angherie di quest'ultima.Il suo nome inizia a rendersi noto per la sua carità. Non è più chiamata «dama perfetta», ma la «nostra buona signora».LA SVOLTA CON IL NUOVO DIRETTORE SPIRITUALEUn'altra difficile prova deve ora affrontare: la sua guida spirituale non comprende la sua persona, non sa leggere la sua anima. Un giorno suo padre la invita a Digione, questa volta per ascoltare il quaresimale del vescovo di Ginevra, Francesco di Sales, la cui fama si diffonde sempre più in Savoia e in tutta la Francia. Il primo incontro fra Giovanna e il vescovo avviene il 5 marzo del 1604. Da allora si instaura un camino di unione fraterna e spirituale straordinario. La direzione spirituale di Francesco di Sales si realizza soprattutto attraverso l'epistolario, dove l'umano è «divinizzato» e il divino «umanizzato».In una lettera inviata al vescovo ginevrino Giovanna scrive: «... tutto quello che di creato c'è quaggiù non è niente per me se paragonato al mio carissimo Padre... Un giorno mi comandaste di distaccarmi e di spogliarmi di tutto. Oh Dio, quanto è facile lasciare quello che è attorno a noi, ma lasciare la propria pelle, la propria carne, le proprie ossa e penetrare nell'intimo delle midolla, che è, mi sembra, quello che abbiamo fatto è una cosa grande, difficile e impossibile se non alla grazia di Dio».Nel 1610 firma di fronte al notaio un atto con il quale si spoglia di tutti i beni in favore dei figli. Lascia dunque la famiglia e parte per Annecy e il 6 giugno, insieme a due compagne, Giacomina Favre e Giovanna Carlotta de Bréchard entra nella piccola ed umile «casa della Galleria», culla dell'Ordine della Visitazione.Rimarrà sempre "madre", continuando ad amare profondamente e teneramente i suoi figli. Nuove morti, nuovi lutti... tanto che soltanto la figlia Francesca le sopravviverà tra figli, fratelli, generi e nuora. Perciò Dio diventa per lei l'unica ricerca, l'unico fine della sua attuale vita. Alla scomparsa di Francesco di Sales (28 dicembre 1622), Giovanna si trova sola alla guida della nuova famiglia religiosa della Visitazione. Si fa pellegrina sulle strade di Francia, fondando ben 87 case visitandine. Consumata «nell'amore di opera e nell'opera di amore», come usava dire, si spegne il 13 dicembre 1641 nel monastero di Moulins.Le «Lettere di amicizia e direzione» (tradotte per la prima volta in italiano, a cura dei monasteri della Visitazione d'Italia) sono la testimonianza più viva della grande spiritualità di Madre Chantal ed è la prova che fosse persona troppo intelligente e "libera" per ridursi ad un'ombra anonima di san Francesco di Sales.

Storie di Donne nella Storia
De Galliae Feminae (sulle donne della Gallia)

Storie di Donne nella Storia

Play Episode Listen Later Jun 27, 2021 47:30


La donna celtica non era né ritirata né passiva, non aveva infatti un ruolo secondario, come a Roma o in Grecia. Questo aspetto è insito nella natura della cultura celtica, nella spiritualità per cui si credeva che il principio divino superiore non era maschile bensì femminile. Con la conquista della Gallia da parte dei romani finisce anche questo periodo paritario tra uomini e donne. La cultura romana prima e quella cristiana dopo, invase il paese e le donne finirono per passare a essere considerate cittadine di seconda classe, o peggio. Chiedo scusa se la qualità del suono non ottima, ma questa puntata è stata realizzata durante il mio soggiorno in Borgogna, ispirato da questi luoghi meravigliosi ricchi di storia e cultura. A questo proposito vi consiglio di visitare il sito del parco museo di Alésia in cui le vicende della conquista di Cesare di questi luoghi sono spiegati magnificamente e si può visitare il sito archeologico di una cittadina romana, oltre alla famosa statua del condottiero Vercingetorix. SITOGRAFIA: https://www.lumni.fr/video/le-role-social-de-la-femme-gauloise https://www.femmesenbourgogne.com/2016/06/13/gauloise-idees-recues/ https://archeologie.culture.fr/entremont/fr/place-femme http://histoirerevisitee.over-blog.com/2018/11/la-place-de-la-femme-dans-la-societe-francaise-au-cours-des-siecles.html https://www.alesia.com

Vino al Vino 50 anni dopo
Epilogo | La prova dell'anello

Vino al Vino 50 anni dopo

Play Episode Listen Later May 20, 2021 49:42


E giungemmo così al termine dei nostri viaggi d'assaggio sulle orme di Mario Soldati.Fedeli in tutto e per tutto al nostro ispiratore e al suo gusto per la simmetria, torniamo alla base dopo tre stagioni (come le sezioni di Vino al Vino) e con sei amici (come i personaggi richiamati nella lettura iniziale) che ci accompagnano nella tappa conclusiva.E' una puntata interamente dedicata all'epilogo scritto a Tellaro nell'estate del 1977, intitolato “La prova dell'anello”. Chiudiamo così idealmente il cerchio aperto col numero zero del nostro podcast, battezzato “Il momento del Vino” come l'introduzione del libro, da cui siamo partiti ormai più di un anno fa.Ma è soprattutto la scusa per salutare e ringraziare le tante persone che ci hanno supportato nel nostro girovagare, cominciando da tutte le voci che hanno contribuito ai 26 episodi (per non parlare dei contenuti speciali e le “pillole” proposte sulla piattaforma Loquis). In ordine di apparizione:Tiziana Battista, Marco Ciriello, Giampaolo Gravina, Filippo Marchi, Fabrizio Palmieri aka l'Ispettore Palma, Gian Matteo Baldi, Matteo Farini, Giampiero Pulcini, Emo Lullo, Dario Cappelloni, Federica Randazzo, Anna Matscher, Eleonora Guerini, Felicia Palombo, Laura Bianchi, Francesco Ricasoli, Roberto Stucchi Prinetti, Martino Manetti, Andrea Gori, Pierpaolo Rastelli, Mauro Uliassi, Roberto Rubegni, Esterina Valentini, Nadia Stacchiotti, Maurizio Silvestri, Michele Pico Palermo, Alessio Pietrobattista, Jacopo Cossater, Giuseppe Carrus, Fabio Pracchia, Giorgio Fogliani, Daniele Cernilli, Mitja Sirk, Paolo Baldelli, Mario de Benedittis, Luca Santini, Francesco Falcone, Paolo Zaccaria, Alessandro Masnaghetti, Matteo Gallello, Piergiovanni Cristiano, Luciana Squadrilli, Giovanni Ascione, Paolo Nozza, Luca Martini, Mauro Mattei, Simone Cantoni, Giancarlo Marino.E' una riconoscenza altrettanto profonda quella che proviamo per voi, che ci avete seguito con un calore e un'attenzione davvero inimmaginabili. Stiamo già lavorando ad un nuovo podcast, che speriamo di poter presentare il prossimo autunno-inverno: non conosciamo altro modo per provare a ricambiare tanto affetto.L'ultimo ringraziamento vogliamo però riservarlo a Mario Soldati, che sentiamo prima di tutto come un compagno di tavola, più che un santino da brandire, perché ci ha dato la scusa per fare una cosa con cui ci siamo divertiti come bambini.Torniamo presto con nuove idee e nuovi progetti, nel frattempo ci trovate sempre sulle pagine e i canali social di Tipicamente: ci piace camminare stappando e domandando, oggi più che mai.TIPICAMENTE PRESENTAVino al vino 50 anni dopoUn podcast di Paolo De Cristofaro e Antonio Boco EPILOGOLA PROVA DELL'ANELLOAlla fine del viaggioCon l'amichevole partecipazione di Tiziana Battista, Giancarlo Marino, Marco Ciriello, Dario Cappelloni, Giovanni Ascione e l'Ispettore PalmaLetture e grafica di Tiziana Battistawww.tipicamente.itCREDITIVino al Vino | Alla ricerca dei vini genuini, Mario Soldati - Bompiani (2017)LETTURE, ASCOLTI, VISIONIQuaderno di Borgogna. Una questione di cuore, Giancarlo Marino (2020)Valentino Rossi. Il tiranno gentile, Marco Ciriello – 66thand2nd (2021)Mattoni Gialli. Un blog di racconti, storie illustrate, animali, filastrocche e disegni, Antonella e Tiziana Battista – www.mattonigialli.itTortuga Magazine, AA.VV. – www.tortugamagazina.com BOTTIGLIEBourgogne Aligoté Vieilles Vignes 2018– Bruno ClavelierChâteauneuf-du-Pape Blanc 2016 - André Brunel (Les Cailloux)Châteauneuf-du-Pape Blanc 2010 – Pierre AndréSantenay 1er Cru Clos des Mouches 2018 – David MoreauVolnay Vendanges Sélectionnées 2017 – Michel LafargeCarignano del Sulcis Seruci Riserva 2018 - Enrico Esu (Nero Miniera)Retagliadu Nieddu Li Sureddi Rosso 2018 - Li SureddiBRANI MUSICALIJamendo Licensing Unlimited catalog subscription for Spreaker - Tipicamente Podcast Lets Rock – Audio EarthInspire the World – AlumoA Sentimental Journey – musicpointCorporate Advertising – SunSmileMusicEnergetic Rock Trailer – SharpFourStudioSoft background Inspiring Music – ColorofmusicDo Or Die – The ARTISANS Beats184 21 – SOUND BANKInspirational Happy Folk - codemusicSoundForYou - Promotional_Powerful_RockDigital Technology - Michael-KLo-Fi Dreamy – ClericExciting Guitar – codemusicPeaceful Crescendo - MPMProducerEffetti sonori: freesound.org

Vite al Vino
13 Pinot Nero, focus con Samuele Del Carlo

Vite al Vino

Play Episode Listen Later Apr 23, 2021 54:09


Questa sera parliamo con uno dei più insigni sommelier italiani, Samuele Del Carlo, ci facciamo spiegare come si abbina e quali declinazioni ha questo elegantissimo vitigno che trova la sua massima espressione in Borgogna ma che si ritrova un pò ovunque nel mondo ed in vari vini bianchi, rossi, champagne....

Wine Soundtrack - Italia
Poggio Cavallo - Pierfederico Tedeschini

Wine Soundtrack - Italia

Play Episode Listen Later Apr 16, 2021 26:42


La Cantina Poggio Cavallo è situata nel cuore dell’Orvieto Classico, in località Le Velette, adagiata su dolci colline vestite a festa da bellissimi filari di viti, che si affaccia su un panorama da cartolina, impagabile, impreziosito dal profilo di uno dei duomi più belli del mondo. L'azienda nasce 2007 ad opera di Pierfederico Tedeschini e della sua famiglia, che tuttora se ne prendono grande cura e la prima vendemmia risale al 2013. I Tedeschini hanno investito molto in quest’azienda, dotando la cantina di serbatoi in acciaio inox di ultima generazione particolarmente performanti e la sua moderna concezione ha permesso una gestione molto efficiente dei processi produttivi. Oggi l'azienda conta 17 ettari (piantati con una densità a livello di Borgogna!) ed arriva a produrre circa 100.000 bottiglie annue. I vitigni coltivati sono di Grechetto di Orvieto, Trebbiano, Alicante, Montepulciano, ma anche Viognier, Merlot, Malbech, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon; tutte uve scelte in base ad una rigorosa analisi dei terreni disponibili effettuata, all'inizio, grazie anche alla consulenza esperta dell’enologo Stefano Chioccioli. L’azienda è sita su un terreno estremamente vocato, ricco di colate di lava, argilla, basalto, tufo, tutti componenti presenti in un territorio di origine antichissime originatosi, nel Pleistocene, da quello che è stato il complesso vulcanico dei Monti Vulsini. La grande eterogeneità dei terreni, unita alla variabilità del clima, di tipo mediterraneo e che apporta forti escursioni termiche, donano ai vini grande complessità, oltre che delle caratteristiche differenti in base al posizionamento delle vigne sui differenti suoli. In cantina le vinificazioni vengono effettuate, nei grandi serbatoi di acciaio inox, a temperatura controllata. La cantina viene completata da una bella una bottaia composta da barriques di rovere Francese e Americano, dove vengono affinati il Cabernet Franc ed il Malbec. Per filosofia aziendale si affinano inoltre in bottiglia, mediamente per un anno, tutti i vini, anche quelli considerati come ‘base’. Come nota di merito ulteriore, la cantina risulta l’unica ad impatto ambientale zero in Umbria, insieme a quella disegnata da Giò Pomodoro nel perugino: è stata costruita sottoterra, incuneata all’interno di una piccola collinetta, che è stata poi sigillata per renderla invisibile. Durante i lavori, si è inoltre scoperto che la cantina sorge su delle antiche tombe risalenti all’epoca etrusca di grande valore storico artistico, che il proprietario ha sapientemente preservato e valorizzato, lasciando i vecchi cunicoli funerari intatti e rendendoli visitabili.

The Digital Wine
Il Romanée-Conti da 100mila euro

The Digital Wine

Play Episode Listen Later Dec 1, 2020 13:33


La scorsa settimana è stata battuta all'asta da Bolaffi una doppia magnum (3 litri) di un Domaine Romanée-Conti 1990. Il mercato dei vini da collezione dimostra che le bottiglie pregiate possono essere, per chi può ovviamente, un bene rifugio. Ma i collezionisti sono un mondo a parte, come ascolterete nell'episodio---Trovate The digital wine su Facebook e su Telegram, dove trovate anche il gruppo The Digital Wine lovers per scambiare qualche idea. Per finanziare il podcast e leggere approfondimenti, schede tecniche, report e rassegna stampa, potete abbonarvi alla versione domenicale della newsletter o diventare patrons. Il punto da dove iniziare è https://thedigitalwine.com e https://wineroland.substack.comSponsored by Winearound.com---Credits:Sigla iniziale: The Secret Frickin Blues Plan (c)2012 by Admiral Bob CC 3.0 ft. texasradiofish, unreal_dm http://dig.ccmixter.org/files/admiralbob77/38038Soundtrack: The Third Two Men Blues (c)2016 by Stefan Kartenberg CC 3.0 ft. Admiral Bob http://dig.ccmixter.org/files/JeffSpeed68/54682 Sigla finale: Blue soul (with Harmonica) by Bluemillenium (c)2013 CC 3.0 http://dig.ccmixter.org/files/Bluemillenium/43145

Viaggi Finti Shedir Pharma
Ponti romantici e piccoli musei di Parigi; Borgogna

Viaggi Finti Shedir Pharma

Play Episode Listen Later Oct 19, 2020 51:22


C'è sempre qualcosa di nuovo da scoprire e da godere quando visiti Parigi. Daremo uno sguardo più da vicino ai bellissimi ponti che fanno da sfondo a una romantica passeggiata lungo la Senna, nonché alle meraviglie e alle delizie che puoi trovare nei numerosi musei e gallerie specializzati della città. E per il piacere di rallentare per assaporare il momento, esploreremo la Borgogna, a circa un'ora dalla capitale.

Radio Punto Zero Tre Venezie
Massimiliano I: la mostra dedicata nel Castello di Gorizia

Radio Punto Zero Tre Venezie

Play Episode Listen Later Sep 22, 2020 12:10


La mostra "Massimiliano I il fascino del potere", promossa dal Comune di Gorizia, Assessorato alla Cultura, è visitabile fino al 10 gennaio 2021 nelle sale del Castello di Gorizia. La mostra, che la Città dedica a Massimiliano I, il grande imperatore, precursore di una nuova dimensione della cultura e della politica in Europa, ma anche erede della Contea di Gorizia, è un atto di volontà di dare un segnale positivo per il turismo locale, nazionale e internazionale. Gorizia altresì non avrebbe potuto sottrarsi nel ricordare il suo primo imperatore a distanza di qualche mese dal cinquecentesimo anno dalla morte, dal momento che la città acquistò con la Casa d'Austria il rango di capitale. Attraverso i 100 materiali originali provenienti da importanti collezioni private, la mostra evidenzia il ruolo attivo di Massimiliano come committente e il suo intervento diretto nei progetti artistici. Incardinato da Quattrocento e Cinquecento, l'imperatore fu anche e soprattutto un indubbio maestro nell'arte di mettersi in scena servendosi dei mezzi dell'arte, in particolare della xilografia, di cui aveva intuito le potenzialità per i costi limitati e tirature importanti per una diffusione capillare e controllata alla fonte. Una moderna arma mediatica che Massimiliano con l'aiuto dei maestri del tempo piegò ai propri desideri agiografici per portare la propria effige e il racconto di sé stesso in ogni angolo dell'impero. Ne è un esempio il Corteo Trionfale e diverse tavole del Weißkunig e del Theuerdank. Bellissime xilografie firmate da Albrecht Dürer, Hans Burgkmair, Albrecht Altdorfer e incisioni acquarellate tematizzano tutti gli eventi memorabili della vita dell'imperatore, il primo matrimonio con Maria di Borgogna e poi quello con Bianca Maria Sforza, i suoi antenati, le guerre, gli importanti eventi politici e sociali, il suo esercito, i suoi svaghi privati, fatti di musica, spericolati tornei e partite di caccia, una sorta di “catalogo” di tutto il suo operato, che consentirà al visitatore di cogliere importanti spaccati sugli usi e fogge dell'epoca. Nelle sale, in cui sono esposti volumi preziosissimi, tra cui il Liber Chronicarum e il Supplementum supplementi chronicarum, nonché carte di notevole pregio e rarissime, si è tessuto un meraviglioso dialogo tra le superbe incisioni e i capolavori policromi ed eleganti, realizzati secondo i modelli dell'epoca da Roberta Calvo con stoffe tessute a telaio provenienti dalle Fiandre, dalla Germania e dalla Boemia. Accesso contingentato alla mostra: dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle 13.00 con ultimo ingresso alle ore 12.00  e dalle ore 15.00 alle 19.00 con ultimo ingresso alle ore 18.00. Non si effettuano prenotazioni. Curatrici della mostra: Marina Bressan e Roberta Calvo. Abiti realizzati da Roberta Calvo con stoffe esclusive tessute a telaio in Fiandra, in Boemia e in Germania. Mostra con spiegazioni in italiano e codice QR in tedesco  Massimiliano I il Fascino del Potere Per riascoltare l'intervista alla curatrice della mostra Marina Bressan:

Viaggiando e Mangiando
Viaggiando e Mangiando puntata 18 settembre

Viaggiando e Mangiando

Play Episode Listen Later Sep 17, 2020 28:08


Trasmissione del 18 settembre Viaggiando e Mangiando . Parlerò di: Valle d'Aosta; Aromatica 2020; museo manoscritti Duchi di Borgogna a Bruxelles; vini dosaggio zero in Francia corta e i tesori vinicolo di Castel Trauttmansdorff.

BASTA BUGIE - Cristianesimo
La chiesa non ha mai dubitato che la donna abbia l'anima

BASTA BUGIE - Cristianesimo

Play Episode Listen Later Sep 8, 2020 7:38


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/edizioni.php?id=681LA CHIESA NON HA MAI DUBITATO CHE LA DONNA ABBIA L'ANIMA di Marco Di MatteoC'è chi dice che nel 585 fu convocato a Mâcon, in Borgogna, un concilio per discutere una questione spinosa: la donna ha un'anima? In realtà nel 585 a Mâcon non si svolse alcun concilio ecumenico, ma, per iniziativa del re dei Franchi san Gontrano e del vescovo Prisco di Lione, venne convocato soltanto un sinodo provinciale, dai cui atti (ripubblicati recentemente) risulta con chiarezza che in nessuna sessione si discusse del problema dell'anima della donna. Il sinodo si occupò di definire i rispettivi doveri dei fedeli e del clero.Qual è dunque l'origine di una leggenda così diffusa? Essa deriva da un semplice aneddoto riportato da Gregorio di Tours nella Historia Francorum, dove si racconta che durante il sinodo un vescovo pose la seguente questione: il termine latino homo può essere applicato sia alla donna che all'uomo? Si trattava quindi di una questione puramente linguistica, non teologica. Gli altri Padri sinodali, citando passi della traduzione latina delle Scritture che, conformemente al latino classico, utilizzava homo come termine riferibile all'essere umano di sesso sia maschile che femminile, conclusero che il termine designava la creatura umana, senza distinzione di sesso.Il primo a deformare i dati storici relativi al Sinodo di Mâcon è stato il pastore protestante Johannes Leyser, che nel 1676 nella Polygamia triumphatrix (Poligamia trionfatrice) affermò che durante i lavori dell'assise sinodale si discusse scandalosamente del problema dell'anima delle donne. L'accusa fu ripresa dal ben più famoso filosofo francese Pierre Bayle nel Dizionario storico-critico (1697), opera che, per l'impronta fortemente razionalistica e antireligiosa, influenzerà notevolmente i 'liberi pensatori' del XVIII secolo. L'accusa alla Chiesa fu rilanciata in Francia durante la Rivoluzione Francese e poi nel 1848, allorché si discusse del diritto di voto alle donne. Così le poche righe di Gregorio di Tours, completamente deformate, erano entrate definitivamente nel patrimonio della credulità popolare e non solo (persino storici qualificati come J. Le Goff e P. Brezzi diedero credito a tale menzogna).LA DONNA NEL MEDIOEVOSull'infondatezza di tale notizia, avrebbe dovuto far riflettere, come rileva la storica francese Régine Pernoud, il fatto che nei secoli delle persecuzioni anticristiane «i primi martiri che sono onorati come santi, siano delle donne e non degli uomini: sant'Agnese, santa Cecilia, sant'Agata e tante altre». Nel Medioevo in Francia le regine venivano incoronate con lo stesso rituale dei re, segno della stessa dignità regale (si pensi al prestigio di Bianca di Castiglia, madre di san Luigi IX). Quanto alle donne laiche non aristocratiche, esse sono state sia umili lavoratrici (spesso riunite in corporazioni femminili), sia protagoniste della vita civile e persino militare (si pensi alla straordinaria figura di santa Giovanna d'Arco, che nel XIV secolo condusse la Francia alla vittoria sugli Inglesi). L'elemento femminile era rappresentato anche nelle assemblee municipali e nei movimenti che diedero impulso all'istituzione delle "tregue di Dio" per limitare le guerre. In ambito monastico, è significativo che alcune badesse agissero come autentici signori feudali, indossassero la croce come i vescovi e spesso amministrassero vasti territori: basti pensare alle badesse di Las Huelgas in Spagna e di Fontevrault in Francia, che governavano le comunità miste (maschili e femminili) fondate da Roberto d'Arbrissel (m. 1117). In età carolingia il primo trattato sull'educazione fu scritto nel IX secolo da una madre di famiglia, Dhouoda. Una donna, Rosvita di Gandersheim (935-967), compose commedie ispirate al poeta latino Terenzio. La prima enciclopedia non fu compilata degli illuministi, ma nel XII secolo dalla badessa Herrada di Landsberg, (è una summa dei progressi tecnici del XII secolo, comprendente persino informazioni economiche). Diverse religiose frequentavano le università per conseguire il grado di teologhe, come ad esempio Gertrude di Helfta nel XIII secolo.Tutto questo rende comprensibile quanto scrisse san Bernardino da Siena (1380-1444): «È una grande grazia essere donna: le donne si salvano più degli uomini».CONSIDERAZIONI FILOSOFICO-TEOLOGICHEOltre alle suddette precisazioni storico-filologiche, è facile smontare l'accusa anche ricorrendo a considerazioni filosofico-teologiche.Dal punto di vista filosofico, porre una questione di questo tipo non avrebbe avuto alcun senso: infatti il termine latino anima indica semplicemente il principio primo (animatore, appunto) dell'attività di tutti gli esseri viventi, tant'è che anche gli animali (animalia in latino) posseggono un'anima, sebbene solo vegetativa e sensitiva. L'essere umano, rispetto agli altri animali, possiede anche l'anima razionale. Quindi, si sarebbe mai potuto mettere in dubbio ragionevolmente che la donna, la cui appartenenza alla specie umana risultava incontrovertibile, avesse un'anima? È vero che nel Medioevo la tesi di una qualche inferiorità di natura della donna rispetto all'uomo fu sostenuta da diversi teologi (condizionati dai filosofi antichi), ma nessuno avrebbe potuto negarle la natura di essere animato.Da un punto di vista teologico, risulta chiaro dal racconto della Genesi che l'uomo e la donna sono entrambi a immagine e somiglianza di Dio e quindi dotati della stessa dignità. Unica è anche la radice dei loro nomi (ish e isshah sono chiamati l'uomo e la donna in aramaico antico), e ciò sta ad indicare il possesso di un'unica natura. Eva, nonostante la caduta, diventa la progenitrice del popolo eletto e madre della stirpe da cui uscirà il Redentore. La storia della salvezza si compie attraverso una donna, Maria, Sposa dello Spirito Santo e Madre del Figlio di Dio, Regina del Cielo e della Terra, nonché Mediatrice di tutte le grazie. Le donne, inoltre, appaiono accanto a Cristo nella sua vita pubblica, partecipando alla sua missione, e sono le prime testimoni della Risurrezione. Anche san Paolo, polemizzando con la cultura pagana, che spesso considerava schiavi e donne esseri inferiori, ribadisce la pari dignità della donna rispetto all'uomo:«non c'è più schiavo né libero; non c'è più uomo né donna» (Gal 3,28). Un manoscritto medievale anonimo della Cambridge University Library [...] individua cinque motivi di superiorità della donna rispetto all'uomo nella Rivelazione: «La donna è stata preferita all'uomo, quanto al materiale: Adamo tratto dal fango, Eva dalla costola di Adamo; quanto al luogo: Adamo fuori dal paradiso ed Eva al suo interno; nella concezione: una donna e non un uomo ha concepito Dio; nell'apparizione: dopo la resurrezione Cristo è apparso a una donna, a Maria Maddalena; nell'esaltazione: Maria è stata esaltata sopra i cori degli angeli».

SBS Italian - SBS in Italiano
What is the most expensive white wine in the world? - Qual è il vino bianco più costoso al mondo?

SBS Italian - SBS in Italiano

Play Episode Listen Later Jul 30, 2020 2:11


The precious nectar is produced in an area of eight hectares in Burgundy. - Il prezioso nettare si produce in un territorio grande circa otto ettari in Borgogna, Francia.

Nessun luogo è lontano
Nessun luogo è lontano del giorno 18/06/2020: John Bolton: il libro che può "rovinare" Donald Trump

Nessun luogo è lontano

Play Episode Listen Later Jun 18, 2020


Scaffali caldissimi pronti ad accogliere il libro dell'ex consigliere per la sicurezza John Bolton. Stando alle prime anticipazioni, il testo conterrebbe alcuni particolari "scomodi" per Donald Trump che ne starebbe ostacolando la pubblicazione. Ne parliamo con Francesco Costa, vicedirettore de Il Post.A Dijon la guerriglia tra ceceni e magrebini sembra rientrata. Ma cosa è successo? Può la polizia non aver agito abbastanza prontamente nella soppressione dei disordini che sono scoppiati per le strade della città francese? Lo chiediamo a Jean Philippe Guillot, caporedattore del quotidiano locale "Le Bien Public", e Jean-Christophe Marcel, professore di Sociologia all'Università della Borgogna.

BASTA BUGIE - Santi e beati
Santa Giovanna d'Arco, patrona della Francia

BASTA BUGIE - Santi e beati

Play Episode Listen Later May 26, 2020 9:39


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6138SANTA GIOVANNA D'ARCO, PATRONA DELLA FRANCIA di Maddalena della SomagliaNell'infierire della Guerra dei Cento Anni, quando le sorti della Francia sono ormai praticamente segnate dalla lenta ma costante penetrazione inglese, ecco che una sconosciuta ragazza diciassettenne della Lorena si presenta alla Corte del Delfino di Francia, Carlo di Valois, assicurando che ella ha ricevuto da Dio il compito di salvare il suo Paese e di farlo incoronare Re.Era il 1412 quando la piccola Giovanna nasce a Domrémy, un piccolo villaggio della campagna francese. Dalla madre riceve le prime nozioni di catechismo.. La sua vita trascorre come quella di tutte le altre fanciulle del villaggio fino all'età di tredici anni, quando un misterioso cambiamento si opera in lei.È il 1425, la Guerra dei Cento Anni, iniziata nel 1326, entrava nella sua ultima fase. Gli Inglesi, appoggiati dal Duca di Borgogna Filippo il Buono, erano ormai padroni di quasi tutta la Francia. Carlo VI, il re divenuto folle, muore nel 1422 ; il figlio, Carlo VII, pretendente al Trono di Francia, non controlla che le regioni a sud della Loira. Il Paese è ormai logorato da anni di guerre, di furti, di miserie. La popolazione è stremata e gli inglesi ne approfittano per porre sotto assedio Orléans, la porta per oltrepassare la Loira e conquistare anche il sud della Francia.La piccola Giovanna ode delle voci che la chiamano: sono le voci di san Michele Arcangelo, di santa Margherita e di santa Caterina che le ripetono continuamente che Dio le chiede di salvare il Regno di Francia, liberare Orléans assediata e riconsegnare la corona allo sfortunato pretendente Carlo VII.Giovanna non parla a nessuno di quanto succede in lei e cerca anche di schermirsi davanti all'insistenza delle voci, additando la sua miseria e la sua incapacità a portare a termine una tale missione. Ma esse continuano ripetutamente per tre anni.UN RAGGIO DI SPERANZAPiegandosi allora alla volontà di Dio e certa che con il Suo aiuto ella porterà a termine la missione affidatale, senza avvisare neanche i genitori, Giovanna lascia il suo villaggio per recarsi a Chinon dove il Delfino e la sua corte avevano trovato rifugio.Sicura delle indicazioni ricevute da san Michele, non teme un rifiuto di Carlo il quale, con grande meraviglia di tutta la corte, riceve l'umile contadina che si dice portatrice di un messaggio celeste: «Gentile Delfino, mi chiamo Giovanna la Pulzella, e il Re dei cieli attraverso me le fa dire che Ella sarà incoronato nella città di Reims e sarà luogotenente del Re dei cieli che è vero Re di Francia».Finalmente un raggio di speranza in un'atmosfera ormai rassegnata dove regnava la certezza della sconfitta. Pieni di entusiasmo, i volontari arrivavano da tutte le parti. Giovanna, indossata un'armatura da vero condottiero e stringendo forte il suo nuovo stendardo con l'effigie del Creatore, parte con un piccolo esercito alla volta di Orléans.La città era assediata dal 12 ottobre 1428. Gli abitanti erano allo stremo essendo ormai scarsi i viveri. Il 29 aprile, Giovanna, con un gruppo di soldati, penetra nella città attraverso la porta di Borgogna. L'accoglienza è trionfale: tutti parlano dei miracoli avvenuti durante il percorso e dei venti che, in seguito alle preghiere della Pulzella, cambiano direzione per facilitare l'approvvigionamento della città.Il 6 maggio di buon mattino, dopo aver ascoltato la Santa Messa, Giovanna sferra il primo attacco. Tre giorni saranno necessari ad obbligare gli inglesi alla ritirata: la sera dell'8 una solenne processione con in testa la Pulzella, entra nella cattedrale di Orléans per rendere grazie dell'avvenuta liberazione.Raggiunto il Delfino nel castello di Loches, Giovanna e il suo esercito partono per Reims. Lungo la strada riesce a liberare varie cittadine dall'occupazione inglese ma mai, ci dice lo storico Georges Bordonove, Giovanna si vantava delle sue vittorie. Giovanna e il Delfino giungono finalmente a Reims la sera del 16 giugno 1429 quando tutto è già pronto per la cerimonia dell'indomani. Per lei è il suo giorno di gloria. In piedi con in mano lo stendardo, assiste immobile accanto a Carlo per tutto il tempo dell'incoronazione che dura «dall'ora terza fino ai vespri».Subito dopo la consacrazione, Giovanna si inginocchia davanti al suo Re e baciandogli i piedi gli si rivolge piangendo: «Gentile Re, adesso è compiuto il desiderio di Dio che voleva che io togliessi l'assedio a Orléans e che vi portassi in questa città di Reims per ricevervi la vostra vera e santa incoronazione, dimostrando che siete vero re e colui al quale il regno deve appartenere».LA CATTURA E IL PROCESSODopo Reims, bisognava adesso dirigersi verso Parigi per liberarla. Ma Carlo VII, ormai Re, è convinto di poter fare a meno dei consigli della Pulzella e ordina l'arresto delle truppe. Nel frattempo il Duca di Borgogna attacca la cittadina di Compiègne la quale, assediata, chiama in aiuto la Pulzella. Giovanna corre in suo soccorso ma lì, sotto le mura, viene catturata il 23 maggio 1430.Tra le accuse, bisognava innanzi tutto provare che il Re di Francia era stato incoronato per gli artefìci di una strega, o comunque di un'eretica. Si rendeva dunque necessario ottenere delle "buone e convincenti" confessioni da parte di Giovanna che dichiarasse ufficialmente non essere un'inviata del Signore ma una creatura demoniaca; che le sue vittorie erano frutto di malefici; che le "voci" non erano mai esistite... allora sarebbe stato evidente per tutti che Carlo VII non aveva ricevuto la corona da Dio ma dal demonio e nessuno lo avrebbe più riconosciuto come Re.Tutto era stato previsto fuorché la resistenza di Giovanna: a tutte le domande più insidiose, agli estenuanti interrogatori, ella rispondeva sempre con calma, senza mai perdere il controllo della situazione. Più che difendersi, attaccava i suoi accusatori. Viene allora minacciata di tortura. Ma anche lì lei non cede. Il processo si trascina fino ad arrivare al mese di marzo: i giudici non riescono a trovare prove che la renderebbero rea di eresia.L'ingiusta condanna segue il suo corso. Giovanna viene condotta al supplizio. Chiede di poter ricevere l'Eucarestia e ciò le viene concesso dallo stesso Cauchon. Legata sul rogo, implora frà Isambart de La Pierre, di portarle un crocefisso e di tenerlo dritto davanti ai suoi occhi affinché non lo perdesse mai di vista.«Bruciando tra le fiamme - ci racconta questo testimone - non cessò un attimo di chiamare e confessare ad alta voce il santo nome di Gesù». Il boia inglese attestò che il cuore di Giovanna rimase intatto sulle ceneri ma, su richiesta del conte di Warwich, venne buttato nella Senna per evitare che se ne facessero delle reliquie. Il suo sacrificio non fu inutile, anzi esaltò il coraggio dell'esercito francese e di Carlo VII. Qualche anno dopo la Normandia venne conquistata e Parigi liberata.Patrona di Francia e di tutti i soldati, quest'umile fanciulla piena di fede e di abbandono alla Divina Provvidenza, cambierà le sorti della Francia e dell'Europa intera mostrando come, corrispondendo alla Grazia, anche le imprese più straordinarie, le missioni più inverosimili si possono realizzare.Nota di BastaBugie: nel seguente video (durata: 31 minuti) dal titolo "Giovanna d'Arco" don Stefano Bimbi racconta non solo la vicenda storica della pulzella d'Orleans, ma anche come questa ha influenzato la vita dei santi e come ha ispirato molti film fino ad oggi.https://www.youtube.com/watch?v=ry8bGhCPUDA

Jan van Eyck è stato qui
1. L'uomo con il turbante rosso

Jan van Eyck è stato qui

Play Episode Listen Later May 4, 2020 20:12


Si dice che dietro il ritratto dell’Uomo con turbante rosso di Jan van Eyck si nasconda proprio l’autoritratto dell’artista. È lui la guida (e la voce) d’eccellenza che nel primo episodio di questo podcast ci porta alla scoperta di uno dei dipinti più famosi e della biografia del pittore fiammingo che nel tardo Medioevo ebbe un legame particolare con le città di Bruges e Ghent.Maestro nell’arte della miniatura – che apprese insieme al fratello Hubert –, a capo di una numerosa bottega di artisti, importante pittore di corte per Filippo Il Buono: Van Eyck era un artista a tutto tondo. E nei suoi viaggi diplomatici in giro per l’Europa seppe trarre ispirazione da ciò che vedeva e poi trasformarlo in arte. Come nella missione del 1428 in Portogallo, dove era stato inviato per ritrarre Isabella, la futura sposa di Filippo che il duca di Borgogna non aveva mai visto: era stata molto utile la versione medievale di una polaroid che Van Eyck fece spedire per terra e per mare.Luoghi, opere e misteri: nelle Fiandre con uno dei grandi maestri della pittura fiamminga. Un podcast di VISITFLANDERS.L’illustrazione della cover è di Marta Signori.

Storia della civiltà cristiana | RRL
155 - Bernardo di Chiaravalle, compendio del Medioevo

Storia della civiltà cristiana | RRL

Play Episode Listen Later Apr 3, 2020 5:20


San Bernardo nacque nella legione francese della Borgogna, nel 1090, da una famiglia nobile che gli garantì un'educazione religiosa e letteraria di ottimo livello. Intorno agli anni 1112-1113 entrò nel monastero di Citeaux.

LifeChangingPlaces - Podcast di vaggio
Cici Li – Scoprire la joie de vivre in Francia

LifeChangingPlaces - Podcast di vaggio

Play Episode Listen Later Oct 14, 2019 19:05


Cici Li, fondatrice di Wine Weekend in Cina, racconta alla conduttrice Shelby Stanger di come la prima volta che assaggiò del Borgogna la stimolò a studiare vinificazione in Francia piuttosto di dedicarsi a una carriera nel settore cosmetico. Nella primissima serie di podcast Lufthansa, gli ospiti raccontano storie stimolanti sulla loro vita e danno consigli di viaggio sui loro luoghi preferiti. Cici spiega che lo spirito francese e l’amore della libertà e del vino la stimolarono a diventare un’imprenditrice che importa vino e joie de vivre francese in Cina. Ascoltateci per ricevere dei fantastici consigli sul vino e il formaggio francese e su cosa mangiare e dove soggiornare in Borgogna oltre ai posti preferiti di Cici in Provenza. Non dimenticate di iscrivervi al nostro podcast oggi stesso così non perderete neanche un episodio, e lasciateci una recensione dove preferite!

The Digital Wine
I falsi Borgogna di Rudy Kurniawan

The Digital Wine

Play Episode Listen Later Sep 23, 2019 26:59


S01E04Negli anni 2000 il mondo dei collezionisti del vino fu completamente rivoluzionato da un indonesiano che comprava e vendeva pregiati Borgogna alle aste del vino. L'euforia sarebbe finita nel 2008, quando Rudy Kurniawan venne arrestato. Il mio canale t.me/thedigitalwineIl mio blog https://thedigitalwine.comSoundtrack: "Apero Hour" Kevin MacLeod (incompetech.com)Licensed under Creative Commons: By Attribution 4.0 Licensehttp://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

I Santi: ritratti di fede | RRL
12 - Santa Adelaide - Donna di pace e giustizia nel Sacro Romano Impero

I Santi: ritratti di fede | RRL

Play Episode Listen Later Dec 16, 2018 10:50


La Chiesa ricorda l’Imperatrice Sant’Adelaide, commemorata dal Martyrologium Romanum, il 16 dicembre. Due testi cluniacensi affermarono, poco dopo l’anno Mille, la sua divina elezione: la Vita di San Maiolo, scritta da Siro e l’Epitaffio di Adelaide, scritto dall’Abate Odilone verso il 1002 circa. La sua fama di santità, sostenuta dall’Ordine di Cluny, fu immediata e si propagò nell’Impero e in Borgogna. Il ritratto stilato dall’Abate Odilone, nei termini di una grande figura imperiale che accede alla santità attraverso l’imitazione di Cristo, è il documento basilare.

Le VOCI di radioromalibera.org | RRL
85 - Cristina Siccardi - Santa Adelaide - Donna di pace e giustizia nel Sacro Romano Impero

Le VOCI di radioromalibera.org | RRL

Play Episode Listen Later Dec 16, 2018 10:50


La Chiesa ricorda l'Imperatrice Sant'Adelaide, commemorata dal Martyrologium Romanum, il 16 dicembre. Due testi cluniacensi affermarono, poco dopo l'anno Mille, la sua divina elezione: la Vita di San Maiolo, scritta da Siro e l'Epitaffio di Adelaide, scritto dall'Abate Odilone verso il 1002 circa. La sua fama di santità, sostenuta dall'Ordine di Cluny, fu immediata e si propagò nell'Impero e in Borgogna. Il ritratto stilato dall'Abate Odilone, nei termini di una grande figura imperiale che accede alla santità attraverso l'imitazione di Cristo, è il documento basilare.

Stati del mondo
Capitali del mondo: B Side

Stati del mondo

Play Episode Listen Later Mar 28, 2017 2:33


Bene.Bastava forse la puntata A di CAPITALI DEL MONDO? Beh, no!Benché quei bischeri di Stati del Mondo bazzichino la Borgogna, baldi vi buttano in bodcast una nuova, bellissima, biondissima, basculante, benedetta puntata!Bramatela! E ascoltatela.Foto di Leo Reynolds.

DiWineTaste Podcast - Italiano
Il Migliore Vino di Ottobre 2016: Menfi Chardonnay 2014, Planeta

DiWineTaste Podcast - Italiano

Play Episode Listen Later Oct 31, 2016 11:45


Planeta è una delle più significative cantine della Sicilia, protagonista del prestigio enologico dell'isola, con tenute nelle più rappresentative aree viticolturali della regione. Il Menfi Chardonnay 2014 - uno dei vini più celebri prodotti da Planeta - conquista i cinque diamanti DiWineTaste e il titolo di migliore vino di Ottobre 2016, una magnifica interpretazione della famosa uva di Borgogna che nella terra di Menfi raggiunge vette di eccelsa qualità.

DiWineTaste Podcast - Italiano
Pinot Nero: Suprema Classe e Nobile Eleganza

DiWineTaste Podcast - Italiano

Play Episode Listen Later Aug 23, 2013 12:57


Il Pinot Nero è una varietà di notevole versatilità, capace di produrre fra i vini rossi più eleganti del mondo e fra i vini spumanti più prestigiosi, come lo Champagne. Varietà difficile da coltivare in vigna e da vinificare, il Pinot Nero divide gli appassionati di vino fra quelli che la amano e quelli ai quali risulta indifferente.

DiWineTaste Podcast - Italiano
Chardonnay: dalla Francia alla Conquista del Mondo

DiWineTaste Podcast - Italiano

Play Episode Listen Later Nov 14, 2012 12:41


Antonello Biancalana parla dello Chardonnay, la celebre uva francese che dalla Borgogna ha conquistato i vigneti in tutto il mondo. Da sola o unita ad altre uve, lo Chardonnay è capace di arrotondare le asperità dei vini con il suo inconfondibile tocco "vellutato".