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Sapevi che puoi generare + vendite + richieste + contatti migliorando la tua esperienza utente? Scopriamolo insieme, nel tempo di una birra
Perché Tu sei prezioso ai miei occhi e … io ti amo.Isaia 43:4
La comunicazione telematica, apparsa negli studi legali come strumento per continuare a svolgere l'attività ed erogare servizi, è diventata un'abitudine e, nell'era post vaccino, proseguirà, senza dubbio, a far parte della quotidianità forense: ogni avvocato, come pure ogni altro professionista, dovrebbe dedicare energie e tempo per migliorare e massimizzare la propria immagine online.Julie Savarino, nell'articolo “11 keys to optimizing your legal practice now and into 2021”, pubblicato su Attorney and Law Magazine, elenca 11 azioni che ogni libero professionista dovrebbe praticare nel 2021.
"Dario Benedetto è uno strepitoso scrittore, un fantastico monologhista ma soprattutto un caro amico con cui ho condiviso un pezzo ( forse troppo piccolo) della mia vita professionale, lontana dalla fotografia ma che metto tutti i giorni nei mie scatti". Così Damiano Andreotti presentava queste ciance che sono state realizzate lo scorso 11 maggio.
Sono stati molti i tributi a Paolo Rossi: è morto a soli 64 anni l'eroe della Coppa del Mondo del 1982. "Un nome qualunque, tanto qualunque da essere ricordato e dimenticato con la stessa facilità, nascosto tra le migliaia di signor Rossi che un po' a tutti piace tanto identificare con il cliché dell'italiano medio" [...] "quel nome così poco originale lo ha saputo scolpire in maniera indelebile nella storia del calcio"
[#Due ciance pre pranzo]"La femminilità, la musica, l'immagine"Damiano in dialogo con Marella Motta.Marella Motta è una cantautrice magnetica, energica, dalla voce pazzesca.Ha il Mal d'Africa nel Dna, un guardaroba (quasi) tutto nero e una passione sfrenata per i gialli.È mamma e ama Stevie Wonder, i Radiohead, Erykah Badu ed Otis Redding.Queste "due ciance" si sono svolte lo scorso 3 giugno.
Regna una rogna d'ingiustizia su Facebook che mi censura per un immagine senza tempo.
Roberta mi fa una domanda molto interessante su Instagram ed ho deciso di preparare questo episodio del podcast per risponderle. Iscriviti anche al mio canale YouTube per vedere anche il video dove rispondo e mostro le immagini in oggetto! www.maurobarbacci.it APPLICAZIONE: https://maurobarbacci.it/applicazione YOUTUBE: https://maurobarbacci.it/youtube INSTAGRAM: https://maurobarbacci.it/instagram --- Send in a voice message: https://anchor.fm/maurobarbacci/message
[#duecianceprepranzo]Damiano Andreotti dialoga con Matteo Marra“L'immagine nella ristorazione“Insieme allo chef Matteo Marra per esplorare uno degli ambiti di maggior impatto degli ultimi anni, quello collegato al cibo, non tanto sulla sola materia prima ma sulla sua elaborazione gastronomica per mano di uno chef di successo.Matteo Marra con il suo "Matteo caffè e cucina" nel pieno centro di Biella ha raggiunto traguardi importanti e numerosi riconoscimenti e segnalazioni nelle maggiori guide del settore.
Siamo nell'era dell'informazione in tempo reale, connessi H24, il gesto che accomuna tutti è: ricercare online per avere immediatamente una risposta. Anche i profili non ne sono esenti. Te lo racconto qui, a modo mio e attraverso gli occhi di una PR Manager spesso chiamata a valutare l'efficacia dei profili.
In questa puntata ho ripreso i punti salienti di una mia lezione introduttiva al Social Selling:1) Il Processo di acquisto B2b - come è cambiato2) Cosa è cambiato e cosa no tra marketing e vendite3) Il ruolo della fiducia: come conquistarla, come mantenerla4) Quali sono i principali beneifci del social Selling5) costruisci e sviluppa la tua reputazione su Linkedin6) crea una buona prima impressione7) L'immagine di sfondo, la foto del Profilo e il Sommario8) La sezione Informazioni e la Sezione in Primo Piano9) le Compèetenze e le conferme di competenze10) Le Segnalazioni: come richiederle e riceverle11) le informazioni aggiuntive, i traguardiVai su www.linkrfinforbusiness.it. iscriviti alla newsletter.
La pelle che indossi non è la tua vera pelle, ma quella che la società, il mondo, te stesso ti sei cucito sopra quella che Dio aveva progettato per te. Gesù è venuto per dartene una nuova, se lo accetti nella tua vita. --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 9 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 27 min. Quale è il vostro libro preferito nella Bibbia? Ognuno di noi ha un libro preferito nella Bibbia, ed io non faccio eccezione. Certo, mi piace tutto il “consiglio di Dio”, so che in ogni parte, anche in quelle che “per me” (e solo per me, uomo limitato) non hanno senso...Dio ha messo il suo “tocco. Ma certi passi, come l'elenco delle bestie pure e di quelle impure in Deuteronomio o il conteggio dei censimenti delle tribù in Numeri... beh, ne farei volentieri a meno! Ma ci sono libri che più di altri mi emozionano, come il libro di Neemia, e la storia della ricostruzione di Gerusalemme o Giovanni con il lungo discorso di Gesù ai discepoli. Libri che non mi piacciono, libri che mi piacciono... Poi ci sono libri che sinceramente, li trovo “irritanti”... A questo punto starete pensando:“Che dici Marco? La Bibbia è tutta ispirata, tutta bella, tutta santa..Stai bestemmiando!”, vero? Lasciatemi spiegare... La definizione medica di “irritazione” è : Irritazione: reazione di un tessuto eccitabile a uno stimolo.” C'è un tessuto, una parte del mio corpo che è “eccitabile” = sensibile che reagisce, si muove, di arrossa quando incontra qualcosa di che va contro la sua natura. Una doccia di acido sulla mia pelle va contro la natura della mia pelle... che si irrita... Uno dei libri che trovo “irritante” è il libro di Proverbi. Attenzione a quello che ho detto prima: la mia irritazione viene dal fatto che qualcosa che mi tocca va contro la mia natura, il come sono fatto il come funziono normalmente. Vi faccio un esempio: “Confida nel Signore con tutto il cuore e non ti appoggiare sul tuo discernimento. Riconoscilo in tutte le tue vie ed egli appianerà i tuoi sentieri.” (Proverbi 3:5-6) Questo versetto, personalmente, mi “irrita”... va contro la mia natura, il come sono fatto il come funziono normalmente. La mia natura, la società, spesso la mia famiglia, la scuola, il governo, mi hanno sempre detto che devo appoggiarmi su quello che capisco! La mia intelligenza, i miei studi... far funzionare i miei neuroni! La Parola di Dio attraverso Proverbi sta mettendo sulla mia pelle qualcosa che va contro la mia “natura”. La mia natura è quella di fare da me, di essere il “capitano del mio cuore” “chi fa da se fa per tre” ecc. Ma, un attimo... Dio mi ama... non può volere il mio male... quelle parole che sono così distanti dalla mia natura debbono contenere un balsamo... non un acido... Quando leggiamo la parola di Dio in fretta e non comprendiamo l'immenso amore con cui è stata scritta, allora il balsamo che dovrebbe essere quella parola diventa un acido che mi irrita... se non la leggo bene e la leggo in fretta. Oggi più che una predicazione è uno strumento che cerco di darti: rallenta, e cerca per trovare il balsamo che lenisce le tue ferite. Quello che sentirai oggi sono tutte cose che puoi trovare anche tu sia online, sia su un buon commentario di carta (come si faceva una volta) sia chiedendo allo Spirito Santo di farti capire la Parola di Dio. Spesso la Parola di Dio è un balsamo già alla prima lettura, ma rallentando, andando oltre quello che semplicemente leggi, tu farà scoprire ancora di più la sua ricchezza e il suo balsamo sarà più efficace. Rileggiamo il versetto: “Confida nel Signore con tutto il cuore e non ti appoggiare sul tuo discernimento. Riconoscilo in tutte le tue vie ed egli appianerà i tuoi sentieri.” (Proverbi 3:5-6) Nel versetto ci sono tre verbi principali, che sono usati all'imperativo e stanno ad indicare tre azioni che dobbiamo fare noi. 1. CONFIDA Il verbo in ebraico è בָּטַח – ḇâṭaḥ che significa “affrettarsi verso un rifugio”. Il versetto si apre con una nota positiva: Dio è un rifugio, che devo affrettarmi a trovare. Nella Bibbia sono moltissime le volte che Dio è illustrato come un rifugio. Davide descriveva così Dio "Il Signore è la mia rocca, la mia fortezza, il mio liberatore; il mio Dio, la mia rupe in cui mi rifugio, il mio scudo, il mio potente salvatore, il mio alto rifugio, il mio asilo." (2 Samuele 22:2-3) In chi, o in cosa stai confidando per la tua vita? Dove trovi la rocca la fortezza, il rifugio, lo scudo per vivere la tua vita tutti i giorni? Capite perché Proverbi è un libro “irritante”? Perché in poche parole sovverte l'ordine della mia vita quotidiana. Perché mi chiede di non confidare in me, o nel mio lavoro, o nei miei amici, ma nel Signore. Sulla mia pelle si poggia qualcosa che è differente dalla natura della mia pelle che invece confida in tutto prima di confidare in Dio. Ciò che ci chiede il Signore non è semplicemente di pregarlo, o di obbedirgli, o di parlare di lui agli altri. Anche tutto questo, ma la prima cosa che vuole da me... e da te è essere il primo rifugio, la prima scelta, la prima persona a cui mi rivolgo. Vederlo come il solo rifugio, l'unica cosa a cui rivolgersi per qualsiasi problema, dal più piccolo al più grande. Un buon rifugio è' nascosto, è sicuro, è lontano Se mi rifugio nel Signore gli altri non potranno trovarmi e portarmi via dalla sua protezione 2. NON TI APPOGGIARE Il verbo in ebraico è שָׁעַן – šâ‘an che significa “supportarsi da solo”. La nostra società occidentale ha fatto del “self made man” “l uomo che si è fatto da se” il pilastro della società. Se guardate la programmazione annuale dei film sulle varie piattaforme un 80% saranno di storie dove c'è uno contro tutti, l'eroe che sconfigge le potenze mondiali a mani nude. Cresciamo così, e come uomini tendiamo costantemente ad appoggiarci su noi stessi, a pensare che l'impegno porti sempre alla vittoria. Molte volte è cosi, ma altre volte la situazione non cambia sia che ci impegniamo o meno. L'immagine è quella di cercare di appoggiarci su noi stessi; così, invece di riposarci, ci affatichiamo ancora di più Quello che invece ci chiede Dio è ciò che ha scritto Pietro: “Affidate a lui tutte le vostre preoccupazioni ed ansietà, perché siete importanti per lui.” (1 Pietro 5:7 PV) 3. RICONOSCILO In ebraico è יָדַע yâḏa‘; che è, molto semplicemente, “sapere”. La Bibbia dice che devo sapere che tutto quello che accade accade perché Dio lo vuole oppure perché Dio lo permette. Ma non mi basta saperlo qua, nel cuore, non devo necessariamente buttare tutta la mia intelligenza che Dio stesso mi ha dato, ma la devo sfruttare per VEDERE ciò che Dio fa e ciò che Dio vuole. Devo “sperimentare”, non solo intuire la grandezza di Dio. Paolo infatti dice: “Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà.” (Romani 12:2) Il versetto di Proverbi dice che: se confidiamo, se non ci appoggiamo, se riconosciamo, allora Dio farà una cosa stupenda. Se facciamo tutto questo, se obbediamo ai tre verbi all'imperativo, il versetto dice che Dio non sarà genericamente contento, ma che agirà in nostro favore Qui viene usato un verbo al futuro, ci mostra cosa accadrà SE noi rispettiamo il suo volere. 4. APPIANERA' In alcune Bibbie è scritto “dirigerà”. L'ebraico è “יָשַׁר - yâšar; che significa “rendere qualcosa diritto o liscio”- Allora, se obbedisco a quello che mi dice Dio la mia vita sarà un'autostrada, vero? Assolutamente no! Il versetto non dice che i nostri sentieri saranno lisci; i sentieri sono sentieri, pieni di buche, di salite, discese e curve. Il versetto non dice è che DIO userà la “pialla”, che renderà ciò che è ruvido liscio, ciò che è scosceso piano... ma che farà si che noi li affrontiamo COME SE fossero dritti e lisci. Pensate ad una macchina: attualmente la mia ha gli ammortizzatori finiti ed ogni piccola buca risulta in un botto tremendo all'interno dell'abitacolo. Gli ammortizzatori quello fanno, le strade continuano ad avere buche, ma se abbiamo dei buoni ammortizzatori sembrano lisce. E Dio ha mandato un “ammortizzatore” speciale per percorrere le strade del mondo: “Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.” (Giovanni 14:6) Capite adesso perché Proverbi è un libro “irritante”? Perché espone al mia pelle di uomo ad una realtà che c'entra poco o niente con la vita che vivo. Perché mi mette davanti ad una sfida: continuare a cercare la via del mondo, oppure fermarmi a cercare la via di Dio. Ma sapete? Tutta la Bibbia è “irritante” fintanto che non decido di togliere da me la “pelle” che mi sono costruito negli anni, che il mondo, la società, la famiglia, la scuola mi hanno cucito addosso. Quando la tolgo, scopro la vera pelle, quella vera, quella con cui sono stato creato sono stata creata da Dio, quella dove la sua Parola non è qualcosa che irrita, ma un balsamo che guarisce. Pietro dice: “Come figli ubbidienti, non conformatevi alle passioni del tempo passato, quando eravate nell’ignoranza.” (1 Pietro 1:14) Quale pelle stai indossando oggi? Quella del tempo passato, o quella del figlio, della figlia obbediente? Se cerchi il balsamo per le tue ferite e trovi invece che la Parola non le guarisca è probabile che tu abbia su ancora la pelle che ti ha cucito sopra il mondo. Dio ti ha dato una nuova pelle attraverso Cristo Gesù; continua, o torna ad essere un figlio, una figlia obbediente per avere il balsamo che guarisce. Preghiamo. GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIO LINK AL VIDEO DEL MESSAGGIO SU FACEBOOK --- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)
Stavolta non parleremo di cinema, ma di un problema legato all'articolo 2015 del Codice Civile che impedisce ai dipendenti di denunciare le violazioni delle aziende per le quali lavorano. Questo per tutelare l'immagine dell'azienda stessa e per evitare la diffamazione. Resta di fatto che il reato di diffamazione vi è quando esiste e non quando non esiste. Leggerò la lettera di un infermiere dell'ospedale di Pontremoli (Massa Carrara) che rischia un provvedimento disciplinare per aver denunciato la carenza di dispositivi di protezione individuale utili per difendersi dal coronavirus. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/silpodcast/message
L'ultima in ordine di tempo è un'attrice famosa e lo ha scoperto dal marito, un attore altrettanto famoso.E questa è probabilmente l'unica ragione per la quale se ne parla.Normalmente, purtroppo, non se ne parla o non se ne parla abbastanza.Ma noi oggi ne parliamo davanti al nostro caffè, un caffè difficile da mandare giù.Parliamo del porno deep fake.
Negli Stati Uniti continuano le proteste antirazzismo mentre la polizia reagisce tentando di reprimere disordini e caos. L'immagine è quella di una nazione esasperata dalle discriminazioni e dal divario eccessivo tra classi sociali. Ne parliamo con Arianna Farinelli, autrice di "Gotico americano", e Cliff Albright, cofondatore di "Black Voters Matter".
Ti serve un'àncora per dare direzione alla tua vita quando l'ansia cresce: quell'àncora è la Parola di Dio. Affida a Lui il timone della tua barca nella tempesta. --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 12 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 32 min. Siamo giunti al terzo messaggio sull'argomento “ansia”. Nel primo messaggi avevamo visto che per combattere l'ansia la strategia generale è quella di rendere “prigioniero ogni pensiero fino a renderlo ubbidiente a Cristo.” (2 Corinzi 10:5) sottomettendomi alla volontà del Padre, anche quando le cose sembra volgere al peggio, fidandomi di lui, continuando a sottomettermi al Padre, non solo una volta, ma durante tutta la mia vita, chiedendo l'aiuto di Gesù, visto che lui ci ha detto che faremo cose più grandi di lui se chiediamo il suo aiuto. La scorsa settimana avevamo visto cosa fare, la pratica per contrastare e vincere l'ansia: devo concentrarmi sulle cose che piacciono a Dio ovvero le cose giuste, vere, pure, amabili, da lodare, devo imparare e ricevere ovvero non devo solo conoscerle ma devono diventare una parte di me, devo guardare ed ascoltare ovvero devo vedere e sentire quello che altri credenti maturi fanno e dicono, devo fare non solo udire e vedere, quello che essi fanno. C'è una cosa che, però in tutto questo “fare” io sto lasciando indietro un aspetto che forse, anzi, sicuramente, è quello principale: PREGARE! Non sto pensando alla preghiera in generale, che ,ovviamente, è sempre buona e una parte fondamentale dell'essere discepoli di Cristo ma voglio riferirmi ad una preghiera “specifica”, mirata, non fatta da soli, ma assieme ad altri credenti. Per vincere l'ansia... 1. Chiedi Preghiera per l'Unzione È importante comprendere una cosa: l'ansia ci cambia. Cambia la nostra percezione. Sfida i nostri corpi fisici. Talvolta sappiamo perché siamo in ansia, altre volte sappiamo che non esiste una spiegazione logica per l'adrenalina che scorre nelle nostre vene. Sappiamo che dobbiamo pregare per eliminare le nostre preoccupazioni. Sappiamo che dobbiamo andare da Dio e riporre i nostri pensieri su Cristo. Sappiamo che esiste un campo di battaglia nelle nostre menti e nei nostri corpi. Sapete, chiediamo spesso preghiere quando la nostra ansia è legata a qualcosa di “fisico”, di reale: una malattia, un problema di lavoro, un problema economico. Ma quasi mai chiediamo preghiere quando la nostra ansia è ansia... e basta. Giacomo afferma questo: “C’è tra di voi qualcuno che soffre? Preghi. C’è qualcuno di animo lieto? Canti degli inni. C’è qualcuno che è malato? Chiami gli anziani della chiesa ed essi preghino per lui, ungendolo d’olio nel nome del Signore: la preghiera della fede salverà il malato e il Signore lo ristabilirà...” (Giacomo 5:13-14) La parola che usa Giacomo e che è tradotta con“malato” è ἀσθενέω – astheneō: se avete pratica con un po' di linguaggio medico vi dovrebbe suonare familiare: “astenia” e “nevrastenia” provengono anche essi dal verbo greco ἀσθενής - asthenēs; verbo composto da σθένος - sthenos = forza più ἀ (alfa privativo) = senza. Per cui, senza forza. Giacomo dice che chi è astheneō, “senza forza” deve chiamare gli anziani della chiesa e ricevere l'unzione. Giacomo non aveva studiato medicina, e non poteva sapere che, quasi duemila anni dopo il medico statunitense G.M. Beard nel 1869 avrebbe usato il termine “nevrastenia” per indicare... “facile esauribilità ed eccitabilità del sistema nervoso centrale. I sintomi sono numerosi e vaghi: cefalea gravativa, tensiva, a casco, prevalentemente nucale, senso di debolezza muscolare, ‘tirature’ in varie parti del corpo, astenopia (vista sfocata), cardiopalmo (battito cardiaco accelerato) allarme e timore generico, debolezza di memoria e di concentrazione, ipereccitabilità, senso di instabilità o di capogiro.” Ho descritto bene i sintomi che hai quando ti assale l'ansia, sia che abbia un motivo o meno? Se si, Giacomo ti dice che: “la preghiera della fede salverà il malato e il Signore lo ristabilirà...” (v.14) Pregare assieme ad altri, pregare assieme ai tuoi anziani di chiesa ai tuoi pastori, ricevere l'unzione con l'olio... anche quello serve per spezzare l'ansia quando sembra volerti strangolare. Ma per poter pregare assieme ad altri, per poter chiamare anziani e pastori, DEVI essere connesso o connessa al “corpo di Cristo”, ad una chiesa locale, a un gruppo di credenti, uomini e donne che condividano con te la stessa fede, e che possano fisicamente e spiritualmente essere vicini a te. Il problema è che Giacomo sa come siamo fatti; sa che chiediamo preghiere per tutto, o quasi... quando pensiamo per gli altri: ci sembra tanto spirituale chiedere preghiere per Tizio o Caio, ma poco spirituale chiedere per noi stessi (soprattutto quando si tratta di ansia, aggiungo io). Guarda il versetto 14: "C’è qualcuno che è malato? Chiami gli anziani della chiesa "(v.14) Il modo del verbo “chiami” usato nelle nostre bibbie è congiuntivo; in greco invece è un modo (che non esiste in italiano) che si chiama “aoristo imperativo medio”, che indica qualcosa che devi fare per forza, non se ti va: “CHIAMA! DEVI CHIAMARE! DEVI ESSERE TU A CHIAMARE!" L'ansia è una catena che può essere spezzata, ma spesso servono più persone per farlo. Ma c'è un'altra cosa che ho “dimenticato” di citare come soluzione all'ansia. Per vincere l'ansia... 2. Usa l'àncora della Parola Avete presente una barca a vela in una tempesta? Per quanto grande sia, se la tempesta è abbastanza grande, verrà sballottata in su e in giù, rischiando di capovolgersi e di affondare. Così fa l'ansia nella nostra vita: la sensazione di terrore e panico manda i nostri cuori in gola e il nostro stomaco per terra. Cosa fa un bravo velista nella tempesta? Prova a tenere la sua barca con la prua (la punta della barca) controvento, ovvero nella direzione contraria a quella del vento; le onde colpiranno la barca nella parte più piccola, più affusolata, quella che è nata per attraversare le onde. Solo che non è facile tenere una barca nella tempesta controvento, sfidare le onde che crescono, andare CONTRO quella forza enorme che vuole far ribaltare la barca. Ogni velista sa che, per tenete la barca controvento in una tempesta, non basta sforzarsi di dirigerla con il timone, ma bisogna gettare un'àncora. Nelle tempeste della vita, quando l'ansia si infrange sulla nostra barca e rischia di farla ribaltare, tu devi fare lo stesso: tenere la prua della tua vita controvento, attraversare l'ansia, impedire che spinga la tua vita di lato facendola ribaltare. La tua àncora si chiama “La Parola di Dio”: In Isaia 23 è detto: “A colui che è fermo nei suoi sentimenti tu conservi la pace, la pace, perché in te confida. Confidate per sempre nel Signore, perché il Signore, sì, il Signore, è la roccia dei secoli.” (Isaia 23:3-4) L'immagine di una tempesta, di acqua che ci copre e ci sommerge, è quella che Dio fa usare ad Isaia per dirci che non ci abbandonerà mai: “Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome; tu sei mio! Quando dovrai attraversare le acque, io sarò con te; quando attraverserai i fiumi, essi non ti sommergeranno; quando camminerai nel fuoco non sarai bruciato e la fiamma non ti consumerà, perché io sono il Signore, il tuo Dio, il Santo d’Israele, il tuo Salvatore; io ho dato l’Egitto come tuo riscatto, l’Etiopia e Seba al tuo posto. Perché tu sei prezioso ai miei occhi, sei stimato e io ti amo, io do degli uomini al tuo posto e dei popoli in cambio della tua vita.” (Isaia 43:2-4) Noi abbiamo un'àncora. Mentre i nostri sentimenti cercano di farci rompere gli ormeggi, il Vangelo ci àncora in modo stabile. Quando sei in ansia, guarda quello che dice di te Dio in Isaia 43: Dio ci ha scelto, ci ha “chiamati per nome". Dio ci ha “adottati” ha detto “quell'uomo lì è mio, quella donna lì è mia” prima della creazione di questo mondo. Dio non ti dice “SE dovrai attraversare le acque” ma “QUANDO le dovrai attraversare”; ti dice che viviamo in un mondo caduto, dove ci sarà acqua e fuoco, e tempeste che vorranno sommergerti. Ma Dio inizia il versetto rassicurandoti che lui ti ha “riscattato”: in ebraico גָּאַל - g̱â’al, che significa “pagare un prezzo”. Il prezzo per te che mi ascolti, l'ha pagato Gesù. Chi è stato in una tempesta in mare, sa che una delle cose più brutte è il buio, il non sapere dove siamo e dove stiamo andando: Gesù è venuto per perforare il buio nelle tempeste: lui stesso ha detto: “Io sono venuto come luce nel mondo, affinché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre.” (Giovanni 12.46) Però, se tu sei un appassionato di barche, so cosa stai pensando: “Ma che dici Marco? In una tempesta l'àncora fa solo danni! Anzi, per impedire che la barca si sfasci spesso vengono tolti ormeggi e àncora! E poi la tempesta ti coglie in mezzo al mare, dove non è possibile gettare l'àncora per la profondità del fondale!” Hai ragione; l'àncora di cui io sto parlando, non è quella cosa di metallo legata ad una catena, pesante e che termina con degli uncini. Raramente le tempeste ci colgono quando siamo in porto, dove il fondale è basso, ma ci colgono in mare aperto, quando il fondale è sotto di centinaia e centinaia di metri. Sarebbe impossibile gettare l'àncora in mezzo all'oceano, e anzi sarebbe dannoso tenere ferma la barca in mezzo alle onde. Quello che serve quando la tempesta ci coglie in mare aperto, è quella che vien definita una “àncora galleggiante”. Quando la tempesta è talmente violenta che la barca non riesce a navigare controvento, allora si ammainano le vele, e si manovra gettando l'àncora galleggiante, con un capo della corda legato ad una boa e l'altro legato alla prua della nave. L'àncora galleggiante è una specie di paracadute che si riempie di acqua, e si svuota di quella in eccesso da un foro in cima, mantenendo la barca controvento e perpendicolare alle onde, che è la posizione migliore per affrontare le tempeste. La Parola di Dio, la Bibbia, non è qualcosa che ti “lega” come una barca ormeggiata in un porto, qualcosa che limita il tuo movimento! Ma è un'àncora galleggiante nell'oceano della vita, qualcosa che ti rallenta quando vai troppo veloce, che dà direzione alla tua vita, che la mette con la prua verso le onde dell'ansia e dei problemi che la generano, nella posizione migliore per affrontare la tempesta, dove le onde della vita colpiscono la tua barca ma non la fanno affondare. E la Parola di Dio è un paracadute, che ti fa atterrare dolcemente, invece che farti schiantare al suolo. Tuttavia, l'àncora galleggiante, non è qualcosa che puoi “costruire” durante la tempesta: devi averla già a bordo. Devi averla preparata quando il mare è calmo e nessuna nuvola si vede all'orizzonte, e tu hai tempo per cucirla, comporla, piegare, riporla. E' per questo che l'àncora galleggiante per la tua anima che è la Parola di Dio devi averla preparata, cucita, ripiegata e riposta dentro di te nei momenti in cui l'ansia non c'è, nei momenti dove tutto sembra filare liscio e le onde sono basse e piacevoli. Questo significa leggere la Bibbia ogni giorno, farla entrare in te, cucirla dentro la tua mente, riporla dentro la tua memoria. Una delle cose che i marinai sanno è che in una tempesta, la cosa migliore è stare fermi all'interno della barca: non c'è necessità di corre da un capo all'altro. La stessa cosa accade quando sei nella tempesta dell'ansia. Per vincere l'ansia... 3. Fermati e riconosci chi è in controllo Il Salmo 46 al versetto 10 dice: “Fermatevi», dice, «e riconoscete che io sono Dio.” (Salmo 46:10) L'ansia spesso arriva con cose reali, come una malattia o un problema serio a lavoro, ma può arrivare senza un apparente motivo, magari quando c'è poco da fare, e abbiamo tempo per pensare, oppure quanto abbiamo troppo da fare, e non sappiamo come venirne fuori.Non c'è una regola. Dio non ci ha progettato né per non fare nulla né per fare troppo; Dio ci ha progettati per “fermarci” nelle tempeste, per smettere di correre da una parte all'altra della nostra barca e pensare che possiamo mantenerla a galla con le nostre corse su e giù per lo scafo, e dare a lui il timone, dare a lui le cose che non sappiamo portare, perché lui è Dio, non io. Fermarsi, "essere fermi", significa riposare alla presenza di Dio. Il salmista non aveva scritto questo dopo una bella giornata alle terme e dopo una sauna; .ma è stato scritto nel contesto di una guerra. Il significato del Salmo è: “Fermati! Smetti di lottare! Smetti di combattere da solo! Fermati! E pensa a chi sono io! Pensa a quello che ho fatto (il Creato) Pensa a quello che mio figlio ha fatto (la Salvezza). Pensa a quello che farò (giudicherò con giustizia ed equità). Non sei tu in controllo del mondo! Fermati! Sono io che lo controllo! Ti fidi di me?" Chi non conosce il Salmo 23? “Il Signore è il mio pastore: nulla mi manca. Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli, mi guida lungo le acque calme. Egli mi ristora l’anima, mi conduce per sentieri di giustizia, per amore del suo nome. Quand’anche camminassi nella valle dell’ombra della morte, io non temerei alcun male, perché tu sei con me; il tuo bastone e la tua verga mi danno sicurezza.” (Salmo 23:1-4) La sensazione è che Davide lo abbia scritto in un momento di calma piatta, dove tutte le cose andavano alla grande, nessuna nuvola all'orizzonte... Ne sei sicuro? Se hai una bibbia a portata di mano, guarda l'inizio del salmo precedente, il 22: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Te ne stai lontano, senza soccorrermi, senza dare ascolto alle parole del mio gemito!” (Salmo 22:1) Davide aveva capito che l'unico modo per affrontare la tempesta non era muoversi, ma fermarsi, e riconoscere che Dio è Dio. Conclusione L'ansia è qualcosa che puoi vincere, ma non da solo, non da sola: ti serve un gruppo di persone credenti che preghino assieme a te, che preghino per te, che ti ungano sia fisicamente che metaforicamente con l'olio della Parola di Dio; quell'àncora mobile che tiene la tua vita controvento nella tempesta e non fa affondare la tua barca. Fermati, riconosci chi è Dio e ciò che ha fatto per te, e affida a lui il timone e i tuoi pesi. Preghiamo. --- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)
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Ospiti della puntate Giulia Nicolai e Francesca Colonia, le fondatrici di BetterPress Lab, laboratorio di stampe a caratteri mobili di Roma. Un posto magico, meraviglioso e mitico, esattamente come le sue fondatrici :)(L'immagine di questo episodio è la foto di cui parlano Giulia, Francesca e Matteo durante la puntata.)
Ospiti della puntate Giulia Nicolai e Francesca Colonia, le fondatrici di BetterPress Lab, laboratorio di stampe a caratteri mobili di Roma. Un posto magico, meraviglioso e mitico, esattamente come le sue fondatrici :) (L'immagine di questo episodio è la foto di cui parlano Giulia, Francesca e Matteo durante la puntata.)
L'immagine che abbiamo di noi stessi non corrisponde al nostro volto reale. E così soffriamo per la contraddizione tra chi siamo veramente e l'immagine che offriamo di noi. Per ascoltare l'opera completa clicca qui: https://bit.ly/3460g7k
Il Cubismo scompone la forma e non lo fa cercando geometrie ma rappresentando, nella dimensione della tela, molteplici punti di vista. L'immagine si analizza con un occhio di riguardo alla neonata "teoria della relatività" di Einstein.Tutte le immagini su https://quellodiarte.com/2020/02/04/la-scomposizione-del-cubismo-analitico/Vuoi rimanere aggiornato su tutte le novità su Quello di Arte? Iscriviti alla mailing list di Quello di Arte cliccando su questo link https://mailchi.mp/e5da93e9fc36/mailinglistSe volete scrivere a Quello di Arte l'email è quellodiarte@gmail.comPlaylistMichelangelo Mammoliti, Walkman Main, 2019
In questa puntata: Boris Schumacher (del sito ilbelcinema.com) commenta l'acclamata nuova trasposizione del romanzo di Louisa May Alcott con cui Greta Gerwig si afferma come regista, un lavoro un po' classico un po' moderno, con un ottimo cast -che comprende Saoirse Ronan e la più che emergente Florence Pugh-. Poi, nell'anno del "Titanic" di Cameron, una storia che tocca quella del translantico, con un operaio che soffre per una storia d'amore soltanto sfiorata con una cameriera imbarcata e poi probabilmente morta, e utilizza l'immaginazione per inventare quel che non gli è accaduto, diventando un "attore" di successo... compagna permettendo: un capitolo da riscoprire nella filmografia di Bigas Luna, all'insegna di un erotismo questa volta mentale, con una densa storia sui temi del desiderio, della menzogna, del narrare.
Se ho accettato Gesù, il mio scopo nella vita è quello di portare frutto; ma lo posso fare solo se sono piantato, se sono piantata nella Sua Parola. --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 10 min.Tempo di ascolto audio/visione video: 30 min. Siamo giunti alla 3° parola chiave per la nostra vita di credenti: dopo amare e odiare oggi vedremo cosa significhi dimorare per Gesù Cosa significa “dimorare”? La prima cosa che vogliamo capire è cosa significhi per noi: so che è una parola un po' antica, e che non la usiamo tutti i giorni, ma voglio che mi diciate cosa significhi per voi; a cosa pensate quando la sentite quale parola simile vi viene in mente. L'immagine che più spesso viene in mente è questa: Quella di una casa. La nostra “dimora”; è, semplicemente, il posto in cui viviamo quotidianamente, dove dormiamo, dove torniamo per riposarci la sera, dove conserviamo il nostro cibo, i nostri vestiti, i nostri beni, dove cresciamo i nostri figli. Infatti la parola dimorare viene dal latino “demorari” che significa “indugiare, attendere, fermarsi per molto tempo”. Se fossimo stati agricoltori, invece la prima immagine che ci sarebbe venuta in mente sarebbe stata questa: Quella di un albero che viene piantato. Quando mettiamo “a dimora” una pianta decidiamo il suo posto giusto dove metterla perché possa crescere e portare frutto, e da là non la togliamo più. Leggiamo assieme Giovanni 15: (4)“Dimoratein me, e io dimoreròin voi. Come il tralcio non può da sé dar fruttose non rimane nella vite, così neppure voi, se non dimoratein me. (5) Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimorain me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla. (6)Se uno non dimorain me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano. (7) Se dimoratein me e le mie parole dimoranoin voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto. (8) In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, così sarete miei discepoli. (9) Come il Padre mi ha amato, così anch'io ho amatovoi; dimoratenel mio amore. (10) Se osservate i miei comandamenti, dimoreretenel mio amore; come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoronel suo amore. (11) Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimoriin voi e la vostra gioia sia completa. Questo è il mio comandamento: che vi amiategli uni gli altri, come io ho amatovoi.” ( (Giovanni 15:4-12) Quale è la parola che Gesù usa di più? Di sicuro “dimorare” (= greco μένω - ménǒ = abitare in maniera stabile in un posto); la usa 12 volte il 9 versetti. Poi ci sono altre due: “amare” (“ἀγαπάω - agapaō = amare con tutto se stesso) 7 volte e frutto (καρπός – karpos = frutto) 3 volte. 1. Cosa significa dimorare in Gesù? “Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dar frutto se non rimane nella vite, così neppure voi, se non dimorate in me. “(v.4) Per noi, abbiamo detto che “dimorare” significa sia abitare dentro una casa”. Infatti la maggior parte dei commentari mette in evidenza che Gesù ci sta chiamando ad “abitare in lui così lui abiterà in noi”. Il che è giusto; se vivo quotidianamente con Gesù , se riposo con Gesù , se mi nutro attraverso Gesù, se mi vesto di Gesù ogni mattina, se cresco in miei figli in Gesù, allora Gesù stesso verrà ad abitare stabilmente in me. Ma il brano parla di “frutto”; una casa, per quanto bella sia non ne produrrà mai. Avevamo detto che dimorare significa anche “piantare”. Gesù non è solamente un “luogo” dove crescere, ma soprattutto un “terreno” un suolo, una zolla di terra dove essere messo “a dimora” per portare, come ogni pianta fa un frutto. Se Gesù diviene il suolo fertile e definitivo, da cui non verrò mai più mosso, in cui essere piantato se avrò sole e ombra, nutrimento, acqua in Gesù, allora l'albero della mia vita darà frutto. Tu potresti chiedermi: “Marco, ma quale è la differenza tra abitare con Gesù e essere piantati in Gesù? A me sembra la stessa cosa!” Guardate quello che dice Gesù: “Come il tralcio non può da sé dar frutto se non rimane nella vite, così neppure voi, se non dimorate in me.” (v.4) Molti “abitano” assieme a Gesù: si muovono nelle sue stanze, lo conoscono, e sanno quello che dice: è buono, molto buono questo. Ma qui Gesù dice una cosa diversa:, finché non assorbo il suo nutrimento, è impossibile che porti frutto. La cosa importante non è la conoscenza ma l'assorbimento della sua parola. Nota: Gesù parla di “frutto”, non di “frutti”: Quale è il frutto? Paolo in Galati 5:22 usando la medesima parola dice così “Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo.” (Galati 5:22) Una “App.” per il tuo smartphone dell'anima: : cosa debbo “fare per “essere piantato” in Gesù? Cosa debbo smettere di fare, o cosa debbo iniziare a fare per assorbire il nutrimento che deriva dalla sua Parola? 2. Qual'è lo scopo del dimorare in Gesù? “Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla. Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano.” (v.5-6) Vorrei mostrarvi come definiamo la nostra comunità sul sito della chiesa e che è tratta dal nostro statuto: "CHE COS’È LA VERA VITE? La VERA VITE è una chiesa cristiana evangelica. Che cosa vuole dire? Siamo un gruppo di persone (“chiesa”) che ha creduto in Gesù Cristo come il Salvatore (“cristiana”) attraverso la buona notizia conosciuta attraverso il Vangelo (“evangelica”) e, come tralci che dimorano nella vite, traiamo tutto il nostro nutrimento da Gesù (la nostra “VERA VITE”)." Lo scopo di ogni chiesa, e di ogni credente che la compone, non è quello di portare più persone possibili in un locale, ma di portare frutto a Gesù. Lo scopo non è il nostro compiacimento di vedere una sala piena, ma quello di vedere altri che accettano Gesù... anche se non faranno mai parte della nostra chiesa. Se siamo piantati nel suolo di Gesù il frutto che portiamo è abbondante. Questo è un tralcio.... Io posso sforzarmi quanto voglia, posso forse appenderci dei frutti sopra... ma non produrrà mai alcun un frutto s e non è attaccato alla vite; Avete mai sentito dire: “guarda che bel grappolo ha prodotto questo tralcio!”? No di certo! Ma hai sentito dire “guarda che bei grappoli ha prodotto quella vite!”. Il tralcio da solo è legno morto, lo si butta via e ci si fa un falò; non è buono neppure per essere messo da parte, lo si brucia direttamente su un fuoco già acceso. Ma il tralcio attaccato alla vite è lo strumento tramite cui la vite reca al mondo i suoi frutti. Ora vorrei chiedervi: per quante ore il tralcio deve essere attaccato alla vite per portare frutto? Quante ore ha di libera uscita per staccarsi e andare a passeggiare da solo? Il problema è che molti credenti pensano di essere mobili dell'Ikea, che si smontano e si rimontano a piacimento. “Adesso mi stacco un po' dalla vite, faccio un po' gli affari miei, vedo un po' di mondo intorno... e poi mi “rimonto” sulla vite”. Basta un minuto lontano dalla vite e il tralcio si secca La tua “App”: cosa debbo cambiare nella mia vita per essere attaccato costantemente alla vite? 3. Qual'è l'effetto del dimorare in Gesù? "Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, così sarete miei discepoli. "(v.7-8) Qui Gesù indica non solo l'effetto ma anche il metodo e il premio del dimorare in lui. Quale è il metodo? se... le mie parole dimorano in voi Eccola la zolla, la buca nel terreno da cui trarre l'energia per portare frutto; la sua Parola! Ovvero: LEGGI LA BIBBIA! Leggi, memorizza, fanne parte della tua vita. E il premio? “domandate quello che volete e vi sarà fatto” Domanderemo e riceveremo (“quello che volete” = non c'è limitazione! Per cui domandate “in grande”!) Manca l'effetto, ovvero, la cosa che rimarrà per sempre: e qui gli effetti sono due: uno più importante per Dio e uno più importante per noi “In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto” A chi va la gloria quando noi portiamo frutto? Noi siamo stati creati per glorificare Dio. La parola che usa Gesù in greco è δοξάζω - doxazō che significa “ritornare la gloria”: questa è la parte più importante! Poi c'è la parte che è importante per noi: “così sarete miei discepoli.” Saremo discepoli veri di Gesù App per noi: sto dimorando in Gesù per ottenere i premi, o perché il mondo glorifichi Dio? 4. Quale è il luogo dove devo essere piantato/piantata? “Come il Padre mi ha amato, così anch'io ho amato voi; dimorate nel mio amore.” (v9.) L'amore è un terreno fertile: Paolo lo descrive così: “L'amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; l'amore non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.” (1 Corinzi 13:4-7) L'amore di Gesù deve essere la caratteristica distintiva che tutti possono vedere , anche da lontano, e dire “quella persona è piantata nell'amore di Gesù. App per noi: quali azioni d'amore posso compiere per mostrare agli altri l'amore di Gesù? 5. Come posso dimorare nell'amore di Gesù? “Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore; come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore.” (v. 10) “Si Marco, tutto bello.. ma PRATICAMENTE, come faccio a dimorare, ad essere piantato, ad essere piantata in Gesù?” Ce lo indica al v. 12 "Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi. (Giovanni 15:12) Vi ricordate? Una volta chiesero a Gesù quale fosse il comandamento più importante, e lui rispose dicendone due: “Ama il Signore Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la mente” (Matteo 22:37) “Ama il prossimo tuo come te stesso” (Matteo 22:38) Come il Padre mi ha amato,... così anch'io ho amato voi ...Ama il prossimo tuo come te stesso Per dimorare in Gesù devo essere il “ripetitore” dell'amore di Dio che ho ricevuto attraverso Gesù App: Sono un buon “ripetitore” dell'amore di Dio verso gli altri? Conclusione La volta scorsa, avevamo visto che Gesù dopo averci detto che saremmo stati odiati e perseguitati, aveva spiegato che lo aveva fatto affinché non fossimo turbati, e ci aveva ripetuto che non dovevamo preoccuparci perché lui aveva già vinto per noi il mondo. E questa volta? Cosa ci dice questa volta? “Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia completa. (Giovanni 15:11) Che tipo di gioia ha Gesù? Lo scrittore di Ebrei la descrive così: “Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l'infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio.” (Ebrei 12:2b) E' una gioia che ci fa vedere oltre l'ostacolo E' una gioia che ci fa sedere assieme al nostro Padre. Vuoi questo tipo di gioia? “Dimorate in me, e io dimorerò in voi." Preghiamo. GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIO--- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)
L'immagine più forte del tempo trascorso con i volontari di Admo è quella degli studenti dell'università Bicocca che incontro in fila per diventare donatori di midollo osseo. Un atto di grande responsabilità e civiltà, perchè l'unica cura efficace contro molte malattue del sangue come le leucemie consiste nel trapianto di midollo osseo. E solo una persona ogni centomila è compatibile con chi è in attesa, talvolta l'attesa è lo sparticaque tra il poter vivere e no.
Poesia/racconto Del Cuore: L'immagine Riflessa by YOGA NETWORK
L'immagine del Carabiniere che fa il baciamano a Ilaria Cucchi racconta più di tanti editoriali. Un atto riparatorio spontaneo. Ma anche un piccolo gesto immortalato dai reporter che ripropone la potenza delle immagini nel racconto della cronaca dei nostri tempi.
Come gestire ed organizzare le parti visive (foto e video) del sito di un hotel?Che contenuti produrre e inserire nel sito di una struttura ricettiva?Immagini e contenuti sono due aspetti fondamentali per realizzare un buon sito internet di una struttura ricettiva.L'immagine, ovvero come deve presentarsi a livello estetico il sito ed i contenuti, cioè le informazioni che vengono trasmesse.Con immagini e video si possono trasmettere punti di forza e tratti distintivi dell'hotel.Occorre far emergere le particolarità della struttura ricettiva.È bene non confondere l'immagine con il design del sito. Perché senza foto e video sarà difficile far risaltare le qualità dell'hotel.È importante far produrre sito, foto, video e tutto il resto a dei professionisti.Per quanto riguarda l'impaginazione del sito, le strade possibili sono due.1) Affidarsi ad una web agency specializzata nel settore turistico.2) Affidare la supervisione del lavoro ad un consulente, che individuerà i migliori fornitori e li seguirà durante il processo operativo.Alcuni consigli sul cosa non fare.1) Non affidate il lavoro al cugino o all'amico. Infatti, anche se inizialmente sembrerà di risparmiare, col passare del tempo ci si accorgerà di aver sprecato tempo e denaro.Questo genere di attività deve essere seguita da dei professionisti.2) Non affidatevi ad agenzie grafiche che non si occupano di web. L'universo del digital è molto diverso dal cartaceo ed occorrono conoscenze specifiche.3) Non affidatevi ad agenzie web che non abbiano esperienza con il settore turistico. Anche in questo caso, le dinamiche di questo ambiente sono particolari ed è bene che la web agency ne sia già a conoscenza.Su un sito, i contenuti possono essere moltissimi. Oggi però ci concentriamo su tre aspetti, quelli fondamentali.1) Messaggio pubblicitario. Oltre a foto e video, saranno importanti slogan e testi.2) Servizi ed informazioni utili sul soggiorno, tra le quali indicazioni sulla località nella quale si trova la struttura ricettiva.3) Politiche commerciali. Vanno a lavorare sulla prenotazione finale del cliente.Prenota senza anticipo, cancellazione gratuita fino a 48h, paga alla partenza, miglior prezzo garantito, ecc... Comunicazioni di questo tipo, seppur apparentemente semplici, possono motivare il cliente nella prenotazione finale.Anche perché molte strutture offrono questi benefit, per cui è bene metterli in evidenza.È bene non sottovalutare questi contenuti e dedicargli il giusto tempo nella loro realizzazione.Le persone, quando si avvicinano al momento della prenotazione, hanno bisogno di informazioni dettagliate.Oggi, per realizzare un buon sito di un hotel, è necessario trovare un giusto connubio tra qualità delle immagini, layout grafico e cura delle parti informative.------------------------------------Visita il nostro sito: https://www.webmarketingeturismo.itSeguici su Telegram: https://t.me/wmturismoO scrivici: info@webmarketingeturismo.it
Perché su Facebook l'Immagine è TUTTO (Quindi punta sulla qualità)
Il 25 aprile 1467 apparve nel paese di Genazzano, vicino Roma, l'Immagine della Madonna del Buon Consiglio, che, secondo una documentata tradizione, proveniva da Scutari, in Albania, che in quei giorni stava cadendo sotto il dominio turco. Alla miracolosa apparizione fece seguito un grande numero di miracoli, molti dei quali riconosciuti dalla Chiesa, e soprattutto una devozione popolare da allora mai diminuita.
L'immagine che ho davanti agli occhi è quella di un agilista convinto che viene assunto in un'azienda dove il clima è tossico.I bulli impazzano nei corridoi alla ricerca di un agnellino da sbranare, con lo scopo di far sentire la sua voce al boss e dimostrare che è un leader.E l'agilista risponde con tutta la sua professionalità con un bel sorriso e la gentilezza di chi è presente in azienda per dare il meglio di sè.Buon ascolto di questa pillola!
Le uscite al cinema: "Dumbo" di Tim Burton, "Una giusta causa" di Mimi Leder e "Fratelli nemici" di David Hoeffen. Intervista ad Ali Abbasi su "Border-Creature di confine". Stefano Liberti parla del documentario "Soyalism" al Festival di Cinema Africano d'Asia e America Latina. Conversazione con Jacop Quadri sul montaggio, ospite a L'immagine e la parola di Locarno. Il regista norvegese Bent Hamer dal Bergamo Film Meeting.
Il 6 marzo si è tenuto il voto finale alla Camera sulla riforma della legittima difesa, che è stata approvata con 373 voti a favore e 104 contrari: ora quindi dovrebbe passare senza troppe difficoltà anche al Senato. Si è molto discusso intorno a questa riforma, ma è anche importante chiedersi quali trasformazioni potrà portare.Non ci sarà più, infatti, una necessità di proporzione tra aggressione e difesa, soprattutto nel momento in cui i fatti si svolgono in una dimora privata o nel luogo in cui si svolge la propria attività. Verrà poi introdotto un nuovo concetto, quello di grave turbamento: una reazione sarà quindi giustificata se dipende da uno stato emotivo forte, non per forza da una minaccia effettiva.Si ha l'impressione però che questa riforma voglia rappresentare una bandiera, un messaggio culturale applicato nella pratica di (quasi) tutti i giorni. L'immagine che si propone è allora quella di un Paese con una cultura giuridica che spinge più sulla difesa privata che su quella legittima.Ne parla Eriberto Rosso, segretario Unione delle Camere Penali italiane.
Sapere valorizzare la propria immagine è molto importante. L'immagine vale più di mille parole. Non esiste mai una seconda occasione per fare una ottima prima impressione.Valorizzare la propria immagine non è difficile: con qualche piccolo accorgimento, potrai modificare radicalmente il tuo look, per farlo è necessario individuare le forme e i colori che ti caratterizzano.Segui questo episodio Podcast per i miei migliori suggerimenti.Buon ascolto!Martina
Con le Feste, sperimentiamo due giorni senza i giornali. È un'occasione per riflettere sul ruolo dell'informazione, minacciata dalla scure governativa: un taglio di quasi 60 milioni di euro ai contributi alle testate medio-piccole. Dopo una rassegna stampa scherzosa di “Libero”, spesso contestato per i titoli, il caso di “Radio Radicale”. Evviva il pluralismo in edicola, un «lusso» che dobbiamo poterci ancora permettere. I tagli in un emendamento cinquestelle: https://ilmanifesto.it/tra-fake-news-e-tagli-il-governo-lega-cinque-stelle-contro-la-liberta-di-stampa/ Il caso di “Radio Radicale”: https://www.ilpost.it/2018/12/09/finanziamenti-radio-radicale-legge-bilancio/ L'editoriale di Roberto Saviano: https://www.repubblica.it/politica/2018/12/06/news/non_spegnete_radio_radicale_voce_per_tutti-213596967/ Gli effetti della manovra: https://www.primaonline.it/2018/12/23/282676/manovra-via-libera-dal-senato/ L'immagine dell'episodio proviene dal profilo Twitter del quotidiano: https://twitter.com/ilmanifesto
Steven parla di come fare branding sui social media portando come esempio strategie adottate con Marketing Ignorante che hanno generato dei simpatici aneddoti da raccontare
Qual è la parte più visibile del profilo Linkedin?Ci sono due cose che si notano prima di ogni altra cosa: la foto e l’headline.Questa è la terza puntata di una serie di 6 episodi che ha un solo obiettivo: guidare i Direttori Commerciali perché facciano conquistare ai team vendita dei risultati concreti con LinkedIn.Nella prima puntata abbiamo condiviso come e perché LinkedIn è fondamentale oggi e qual è la responsabilità del Direttore Commerciale nel comunicarlo all’azienda e al team vendita.Nella seconda puntata abbiamo visto che il profilo di un professionista della vendita non può essere un profilo privato. È un profilo pubblico che deve contenere 3 elementi: brand aziendale, brand professionale e brand personale. Purtroppo nel 2018 stiamo ancora a discutere se il profilo sia privato o aziendale e queste discussioni inutili fanno solo perdere tempo e business all’azienda.Oggi parliamo invece proprio di foto profilo, headline e foto di sfondo.Continua qui:https://www.MERITA.BIZ/171###ATTENZIONE###Questa puntata offerta da linkedinperlevendite.comUna collaborazione tra MERITA.BIZ e ThinkInConducono: Luca Bozzato e Giorgio Minguzzi### FACEBOOK ###Abbiamo cose interessanti da raccontartianche durante tutta la settimana.https://www.merita.biz/facebook### PODCAST ###https://www.MERITA.BIZ/PODCAST Sottoscrivi il podcast su: iTunes: http://j.mp/MERITA-ITUNES Stitcher:http://j.mp/MERITA-STITCHER Spreaker:http://j.mp/MERITA-SPREAKERSpotifyhttps://spoti.fi/2qIXimFTELEGRAMhttps://telegram.me/meritabiz Sostieni Merita Business podcast.Fai una donazione in criptovalute.Qui le istruzioni: https://www.merita.biz/crypto-donazioniBitcoin (BTC)3K2VFhnChh5yTUbp6YiwkrUC2xKUzQdnYSEthereum (ETH)0x4c43488DFbAd12c1c0f1c16Dca84239FAF920F69 Litecoin (LTC)MD5BuTNAYPKkyazEb5WEnXFk7CW3S4LE9Y Il tuo supporto consente al podcast di continuare e migliorare.
Une delle definizioni che uso ai corsi è che l'Influencer è un veicolo di disintermediazione: disintermedia, infatti, percorsi che prima erano obbligati tra marca e cliente finale con un nuovo modo di porsi, saltando dei passaggi che prima sembravano obbligati. E nello stesso modo Chiara Ferragni ha disintermediato la moda, usando la propria immagine come un asset che non ha bisogno di parti terze e paparazzate. E così anche l'ultimo episodio delle foto negate ai paparazzo dei VIP ci consente di fare una serie di riflessioni...Seguimi anche su FACEBOOK ➦ http://go.mgpf.it/mgpf-fbSe vuoi qui il PODCAST ➦ http://go.mgpf.it/2iG9pPAIl Blog è sempre lo stesso ➦ https://mgpf.itRingraziamenti:* Gli occhiali sono di Quattrocento (www.4-Q.com). Usate lo sconto del 15% con “MATTEO400”La mia attrezzatura per interni:* Panasonic Lumix G80 Kit 12-60mm http://amzn.to/2w2vfOR* Canon G7x Mark II http://amzn.to/2w333LU* Rode NT-USB http://amzn.to/2iXoywp* Rode VideoMicro http://amzn.to/2w2NSm5* Luce Primaria RingLight Neewer 18” http://amzn.to/2eGRnvE* Luci Portatili Neewer Led http://amzn.to/2x7rrRtAttrezzatura per esterni: * Microfono: Lavalier Tascam 10L - http://amzn.to/2jpizkN* Telecamera: GoPro Hero 5 Black - http://amzn.to/2zC6WwA* Treppiede Sirui http://amzn.to/2gCiyEVVContatti:* Per contatti di lavoro, conferenze e sponsored content: info@thefool.itSpedizioni:* Per prodotti demo: The Fool srl, Corso Buenos Aires 41, Milano
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OK MARIO + RABBIDS, MA A QUANDO MARIO + DYLAN DOG??? Le note dell'episodio complete, con tutti i link ad argomenti, news ed extra credits: http://www.freeplaying.it/2017/10/26/free-playing-fp267-super-mario-vittima-degli-eventi/ L'immagine di copertina: http://bit.ly/2gg4iC3
DI CHE SI SARÀ TRATTATO? SCANDALO! Le note dell'episodio complete, con tutti i link ad argomenti, news ed extra credits: http://www.freeplaying.it/2017/10/19/free-playing-fp266-bruno-mi-ha-detto-che/ L'immagine di copertina: http://bit.ly/2gg4iC3
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L'ultima puntata prima di una meritata pausa estiva.Con Ilaria Zanardi parliamo di ricerca e comunicazione della stessa. Qual è il ruolo del ricercatore? Quale il dovere di saper comunicare la propria ricerca e quali le difficoltà? Prendendo spunto da un suo articolo pubblicato nel 2013, Ilaria ragiona su cosa è cambiato e cosa c'è ancora da fare.Daniele Molaro intervista il Prof. Marco Franciosi dell'Università di Pisa, con il quale ha parlato della storia e di alcuni aspetti della geometria algebrica. L'immagine di copertina è sua, quindi grazie professore!Scientificast non vi lascia totalmente: in onda nelle prossime settimane alcuni interessanti "best of".Se vi piace questo podcast, ricordatevi che produrlo e renderlo disponibile gratuitamente ogni lunedì ha un costo. Potete supportarci tramite la nostra pagina Patreon con una donazione mensile, oppure iscrivendovi a Scientificast APS per 10 euro all’anno o ancora con una libera donazione PayPal a “associazione@scientificast.it”.
Tutto sogniamo di poter avere accesso alla giustizia. Ma di quale giustizia parliamo? Che cosa stiamo realmente cercando? Kafka racconta un incubo o solo la condizione di chi non ha capito il senso della vita. Lasciamocelo spiegare da Lucio BongiovanniL'estratto audio è tratto dalla lettura di Orson Wells dell'incipit del romanzo. L'immagine è un quadro di Escher
Intervista presso il diurno a Maisa Moroni de L'Internazionale ed i nostri punti di vista sull'utilizzo dell'immagine nei mediapuntata del 13 marzo 2017
Terzo episodio del podcast didattico: "Cantico dei Vangeli", di Alda MeriniPILATODopo che sua moglie gli ha rivelato uno strano sogno premonitore, Pilato si sente agitato in vista del processo in cui dovrà giudicare un uomo la cui sorte non lo riguarda affatto. La parte di Pilato è recitata da DAVIDE, seconda media. La musica è liberamente tratta ed adattata dalla SINFONIA FANTASTICA di Hector Berlioz. L'immagine ritrae un grandioso Barry Dennen nella parte di Pilate, "Jesus Christ Superstar" di Norman Jewison.
Primo episodio del podcast didattico: Audiolibro del "CANTICO DEI VANGELI", di Alda Merini.PROLOGO. Legge: Antonio, dirigente.La musica è liberamente tratta dalla colonna sonora del videogioco UNCHARTED 2, composta da Greg Edmonson.L'immagine è tratta dal web al link: http://www.nondisolopane.it/storia-fede-dio-e-risorto-forse-si/
Secondo episodio del podcast didattico: "Cantico dei Vangeli", di Alda Merini.Giuda si rivolge a Gesù e lo accusa di aver abbindolato tutti con la sua parola, senza preoccuparsi di salvare il suo popolo dall'invasione romana. Tuttavia, ora che è stato arrestato, Giuda può finalmente ridere di lui. La parte di Giuda è recitata da Giovanni, prima media. La musica è un Adagio tratto dal CONCERTO DEL SIGNOR TOMASO ALBINONI APPROPRIATO PER ORGANO di Johann Gottfried Walther.L'immagine ritrae Carl Anderson, indimenticabile interprete di Judas nella rock opera "Jesus Christ Superstar".
Quinto episodio del podcast: CANTICO DEI VANGELI, di Alda Merini.GESÙGesù rivolge all'uomo di ogni tempo per aiutarlo a comprendere il motivo della sua venuta, per aiutarlo a riconoscere la figura di Cristo, figlio di Dio, creatore del mondo. La parte di Gesù è recitata da ALDA, docente (la voce è stata modificata nell’intonazione). La musica è un canto sacro di Nino Rota, intitolato CUSTODI NOS DOMINE, trascritto e revisionato da Mafalda Baccaro per le Edizioni La Scala, Noci (Ba). L'immagine è tratta dal film "Jesus Christ Superstar" di Norman Jewison e ritrae un impareggiabile Ted Neeley nel ruolo di Jesus.
Microfono aperto di mar 05/01
Microfono aperto di mar 05/01/16
L'immagine emblematica della 100Km. Giorgio Calcaterra ha vinto 3 Mondiali della 100Km e 9 volte consecutive la famosa 100Km del Passatore. Mai nessuno come lui! Giorgio ci racconta delle sue prime esperienze di corsa fino alle vittorie, sempre umile e generoso nelle sue esposizioni. Un simbolo di sportività tutto italiano da coltivare con orgoglio.
Le poesie sono di: CANEO ARGUINZONES (Venezuela), CARMEN BOULLOSA (Messico), ELÍZABETH CARRANZA (Guatemala), LINDA GONZÁLEZ (Messico), EDUARDO MARTÍNEZ (Colombia), SANDRAH MENDOZA (Messico), EUGENIA TOLEDO RENNER (Cile). L'immagine di copertina è di: Carmen Parada (Messico). La musica è di: Mauricio Gutierrez Ventura (Costa Rica).
In questo numero: RICARDO FERNÁNDEZ MOYANO, OCTAVIO FERNÁNDEZ ZOTES, EDUARDO GARCÍA, ENRIQUE GRACIA TRINIDAD, SARA HERRERA PERALTA, MIRYAM MOYA TENA, JOAQUÍN PÉREZ AZAUSTRE La musica è di Icko Sin Fin, musicista e poeta della provincia di Alicante. L'immagine di copertina è un particolare di un mosaico di SILVIA FAVARETTO.
Il nostro podcast si apre alla poesia. L'infinito di Giacomo Leopardi. Le voci di 3A. L'immagine di copertina è di Francesca, una nostra ex alunna ormai in terza superiore!
Table ronde avec Davide Pozzi (directeur de L'Immagine ritrovata), Béatrice Valbin-Constant (directrice du pôle patrimoine d'Eclair Group), Caroline Champetier (directrice de la photographie) et Thomas Rosso (Why Not Productions).
Table ronde avec Davide Pozzi (directeur de L'Immagine ritrovata), Béatrice Valbin-Constant (directrice du pôle patrimoine d'Eclair Group), Caroline Champetier (directrice de la photographie) et Thomas Rosso (Why Not Productions).
In questa puntata purtroppo niente #miticodavide, per cui abbiamo recuperato Andrea "Giopep" Maderna nella speranza di riuscire a sopperire a questa terribile mancanza. Insieme a lui e agli altri s'è parlato di un po' di argomenti generici/generali, tra cui il videogioco più gay dell'universo, un incredibile pippone sull'usato, ed il problemone della DISSONANZA LUDONARRATIVA. Free Playing, sempre ludodissonante! [0:00:00] Intro, e le partite delle console vendute a Napoli [0:02:03] Il mondo della musica piange il ritiro di Paola e Chiara [0:06:55] L'ospitata nella live di Becksoft [0:07:53] Il videogioco più gay dell'universo [0:21:25] La scrittrice di Tomb Raider si lamenta dei limiti del videogioco [0:31:45] Microsoft, Sony e Nintendo: tre filosofie a confronto [0:55:45] Usato sì, usato no [1:42:54] Il disseppellimento di E.T. e i progetti per l'E3 [1:50:40] Extra Credits [1:51:35] Deadwood [1:55:35] Kentucky Route Zero: Act 2 [2:02:11] The Wake [2:03:07] L'attacco dei giganti [2:04:42] ICO [2:05:17] OUYA [2:08:14] La grande bellezza [2:09:42] Fast & Furious 6 [2:13:47] Solo Dio perdona [2:20:02] Una notte da leoni 3 [2:24:39] Cordy [2:26:32] Santa Maradona [2:28:16] Slime Laboratory 2 [2:28:59] Zoe Keating [2:29:42] kutiman [2:30:27] La storia di Yoshiki Okamoto su Polygon [2:35:31] Outro. Divagazioni più o meno degne di nota: [0:04:39] Michael Douglas e i pericoli del sesso orale [0:18:27] I sottotesti gay nell'allenamento di Rocky III [0:20:24] L'immagine messa da Stefano in chat [1:19:55] È tutta colpa dei publisher [2:15:41] La foto shock di Refn e Gosling [2:35:01] Il canale YouTube di Fabio Bortolotti. Hanno partecipato Bruno #brunodinoi Barbera, Simone #ilsaggiosimone Andreozzi, il manoscrivibile Fabio Di Felice, il grande fumettista Mirco Pierfederici, il superospitissimo Stefano "Nabucodorozor" Talarico, ed il megasuperultraospiterrimo Andrea "Giopep" Maderna. Davide #miticodavide Alexandro Fiandra ed il pennarellabile Gabbre erano come sempre nei nostri cuori. Un saluto anche agli amici che ci hanno seguito in diretta: Femto88, Desmondo, pisiupo, Matteo Beconcini, Gianmarco, Effedieffe, Babbre, Raffaelepk, Majin, littlexaus, prtruz, theSlaveX, andmind, Alberto Cappellina, Lorenzo Marsicano, Lancil9, mrKaizen, Andrea "The Benso" Vena, Lorenzo Biagini, e sonountaleban. Ricordate di scriverci numerosi in email (info@freeplaying.it): i vostri dubbi e le vostre domande troveranno saggia risposta nella posta del cuore di Simone. E non dimenticate di seguite il nostro nuovissimo fantasticissimo forum! Volete supportarci? Piaceteci e fateci piacere su Facebook, cerchiateci e fateci cerchiare su Google+, cinguettateci e fateci cinguettare su Twitter e, ovviamente, recensiteci, cinquestellateci e seguiteci su iTunes! E se siete ricchi sfondati, supportateci comprandovi il super libro di Fabio Di Felice su Amazon e le magliette fashion di The Indie Shelter!
Narrativa Digitale - il podcast per autori e lettori di ebookEpisodio uno - intervista a Davide Frangella, autore di "Racconti brevissimi".Che succede quando due autori indipendenti si incontrano per una chiacchierata sulla scrittura, sull'editoria e sulla creatività? Succede che è ora di mettere le mani, anzi le orecchie, sul primo episodio di Narrativa Digitale, il podcast dedicato a coloro che gli ebook li scrivono e li leggono.In questa prima puntata incontriamo Davide Frangella, che con il suo ebook d'esordio "Racconti brevissimi" ha scalato le classifiche di iTunes e non solo. Da dove nasce il desiderio di scrivere? Come funziona un racconto brevissimo? Quali sono le aspettative di chi esordisce nell'editoria digitale? Questi sono solo alcuni dei temi affrontati.L'immagine di copertina s'intitola "metamorfosi", opera di Eliana Schillaci.Clicca qui per scaricare l'episodio (pulsante destro, salva con nome) Abbonati tramite feed reader, ecco il feedAbbonati tramite iTunesAscolta e commen, qui o su facebook, oppure manda una mail a narrativadigitale@gmail.comEbook citati e altre note dell'episodio:Davide Frangella - Racconti brevissimi (ultimabooks, amazon, itunes e altrove)Gianluca Frangella - La vita che vorrei (ebook, book trailer, in vendita anche in formato cartaceo su amazon, ibs, photocity)Rosario Maria Oliveri - Rebecca, la settimana della piuma (ultimabooks, amazon, itunes e altrove)http://www.sbfnarcissus.com/ (servizio di self-publishing)SPOTRosario Maria Oliveri - Rebecca, la settimana della piuma - nuova edizione aggiornabile (ultimabooks, amazon, itunes e altrove)
L'immagine puo' condizionare e condizionarci. Donne piccole e minute, uomini con i capelli lunghi. Ma, al di la' dei modelli e degli stereotipi, esiste sempre l'uomo, con la sua unicita' e le sue straordinarie potenzialita'. Potenzialita' che, ad esempio, sono sempre rivelate dalla nostra scrittura. Qualcosa di cui siamo consapevoli, nel nostro profondo, e che ricerchiamo, per poter essere davvero chi siamo. Annarosa Pacini ad Antenna Radio Esse. Se ti va di approfondire e saperne di piu', visita https://annarosapacini.com o seguimi sui social network, cerca annarosapacini
L'immagine dei quindicenni che pogano su Stringi Le Viti (di tanto in tanto) e che, alla fine, salgono sul palco per stringere la mano ai presenti è stata autenticamente commovente, e, a modo suo, impagabile. Peccato solo che siamo una radio, non una televisione.