Podcasts about lasciatemi

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Best podcasts about lasciatemi

Latest podcast episodes about lasciatemi

pordenonelegge.it - Festa del libro con gli autori
Riccardo Pittis - Lasciatemi perdere

pordenonelegge.it - Festa del libro con gli autori

Play Episode Listen Later Dec 5, 2024 51:18


Incontro con Riccardo Pittis. Presenta Massimo Passeri La storia di un ragazzo che scopre il basket e da quel momento ha una sola priorità: vincere. A questa missione sacrifica tutto e le imprese con l'Olimpia Milano, la Pallacanestro Treviso e la Nazionale gli danno, come a ogni campione, l'illusione dell'onnipotenza. Ma fuori dal campo, a carriera finita, non sempre la meritocrazia ha la meglio e sconfitta e fallimento diventano componenti inevitabili dell'esistenza. Anzi, a volte la sconfitta può risultare una maestra preziosissima. Edizione 2024 https://www.pordenonelegge.it/

Tressessanta
49 - Smettere di procrastinare

Tressessanta

Play Episode Listen Later Sep 16, 2024 22:44


Lasciatemi sfatare uno dei miti più grandi che esistono sulla procrastinazione: per anni ci hanno detto che procrastinare è un problema di cattiva gestione del tempo. Che se solo fossimo più organizzati, più disciplinati, non ci troveremmo a rimandare costantemente le cose. Ma non è così. La procrastinazione è una questione più profonda che riguarda le nostre emozioni, le nostre paure e la nostra relazione con ciò che dobbiamo fare. In questo episodio voglio esplorare meglio l'origine di questa tendenza e mostrarti come, una volta compresa, possiamo imparare a gestirla. _____________________________________________ Tressessanta è anche newsletter: iscriviti per ricevere riflessioni, storie e consigli per coltivare il tuo benessere a 360 gradi. Unisciti al canale Telegram per entrare a far parte della community e seguimi su Instagram e Tiktok per pillole quotidiane di motivazione e ispirazione. Collaborazioni: Sconto sul sito di Koro: VIRGIKORO Collaborazione tecnica: www.kahunasound.it (fonico di mix: Marco Montano) Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Ultim'ora
Zaia "Io al Coni? Ormai sono candidato a tutto"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Aug 13, 2024 0:48


VENEZIA (ITALPRESS) - "Sono candidato a tutto quello che che passa per strada: ho avuto candidature in Europa, a commissario europeo, alla presidenza del Consiglio, in ministeri vari e al Comune di Venezia. Mi mancava nel palmarès anche la candidatura del Coni. Lasciatemi finire il mandato, che finirà tra dodici mesi". Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in risposta a una domanda sul suo futuro e sull'ipotesi che venga indicato alla presidenza del Coni.col4/gtr(Fonte video: ufficio stampa Regione Veneto)

Ultim'ora
Zaia "Io al Coni? Ormai sono candidato a tutto"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Aug 13, 2024 0:48


VENEZIA (ITALPRESS) - "Sono candidato a tutto quello che che passa per strada: ho avuto candidature in Europa, a commissario europeo, alla presidenza del Consiglio, in ministeri vari e al Comune di Venezia. Mi mancava nel palmarès anche la candidatura del Coni. Lasciatemi finire il mandato, che finirà tra dodici mesi". Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in risposta a una domanda sul suo futuro e sull'ipotesi che venga indicato alla presidenza del Coni.col4/gtr(Fonte video: ufficio stampa Regione Veneto)

Ultim'ora
Zaia "Io al Coni? Ormai sono candidato a tutto"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Aug 13, 2024 0:48


VENEZIA (ITALPRESS) - "Sono candidato a tutto quello che che passa per strada: ho avuto candidature in Europa, a commissario europeo, alla presidenza del Consiglio, in ministeri vari e al Comune di Venezia. Mi mancava nel palmarès anche la candidatura del Coni. Lasciatemi finire il mandato, che finirà tra dodici mesi". Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in risposta a una domanda sul suo futuro e sull'ipotesi che venga indicato alla presidenza del Coni.col4/gtr(Fonte video: ufficio stampa Regione Veneto)

Giallo Psicologico
Speciale 4 Chiacchiere | Lo strano esperimento

Giallo Psicologico

Play Episode Listen Later Jan 11, 2024 19:48


Come vi avevo preannunciato, ecco l'"esperimento"!Un racconto scritto da me! Se vi piace, lo potremmo rifare. Lasciatemi la vostra opinione nei commenti!

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Addio a Toto Cotugno, il cantore del sentimento nazionalpopolare | 23/08/2023 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Aug 23, 2023 2:30


Era il 1983. L'Italia usciva lentamente dagli anni bui del terrorismo e accumulava debito pubblico. Bettino Craxi saliva di popolarità. Sandro Pertini era il presidente della Repubblica. Paolo Rossi si godeva il successo dei mondiali di calcio vinti l'anno prima in Spagna. Da Milano iniziava l'Italia da bere. Proprio quarant'anni fa, con la sua chitarra a tracolla, Toto Cotugno arrivava sul palco del festival di Sanremo, e in giacca e cravatta color salmone intonava una canzone, diventata poi il secondo inno della nazione. “Lasciatemi cantare con la chitarra in mano...”. Dal teatro Ariston la sua popolarità esplode in tutto il mondo. Poche note, parole e concetti semplici, una canzone diciamo così di tipo identitario, nazionalpopolare. Toto Cutugno ampliava il suo successo nel mondo attraverso lunghe tournée all'estero, fino a quel momento piene di italiani immigrati. Con quel brano, Cotugno diventava tra i musicisti italiani più amati all'estero. Pensare che a Sanremo si era piazzato solo quinto in classifica in realtà la canzone era stata scritta per Adriano Celentano che declinò l'offerta ritenendola poco consona alla sua voce e al suo stile. La genesi del brano l'aveva raccontata qualche anno fa a Fabio Fazio. "Devo dire che questa canzone è nata in Canada. Eravamo a mangiare con i ragazzi, coi miei musicisti, dopo aver fatto il concerto. C'era qualche chitarra perché capitava che poi si suonasse… E io ho detto: ‘Dammi la chitarra un attimo'. Ho fatto un la minore, ho fatto: ‘Lasciatemi cantare…', così. Poi ho preso un pezzo di carta, ho scritto il rigo musicale e ho scritto le note.", aveva sostenuto Cotugno. Se ne va a 80 anni, e si porta via un successo impareggiabile soprattutto fuori dai confini nazionali. Popolarissimo a Mosca e Kiev, con la guerra iniziata nel 2022, dichiarò: "Sogno bambini russi e ucraini insieme". "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it Twitter: https://twitter.com/giornaleradiofm

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Addio a Toto Cotugno, il cantore del sentimento nazionalpopolare | 23/08/2023 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Aug 23, 2023 2:30


Era il 1983. L'Italia usciva lentamente dagli anni bui del terrorismo e accumulava debito pubblico. Bettino Craxi saliva di popolarità. Sandro Pertini era il presidente della Repubblica. Paolo Rossi si godeva il successo dei mondiali di calcio vinti l'anno prima in Spagna. Da Milano iniziava l'Italia da bere. Proprio quarant'anni fa, con la sua chitarra a tracolla, Toto Cotugno arrivava sul palco del festival di Sanremo, e in giacca e cravatta color salmone intonava una canzone, diventata poi il secondo inno della nazione. “Lasciatemi cantare con la chitarra in mano...”. Dal teatro Ariston la sua popolarità esplode in tutto il mondo. Poche note, parole e concetti semplici, una canzone diciamo così di tipo identitario, nazionalpopolare. Toto Cutugno ampliava il suo successo nel mondo attraverso lunghe tournée all'estero, fino a quel momento piene di italiani immigrati. Con quel brano, Cotugno diventava tra i musicisti italiani più amati all'estero. Pensare che a Sanremo si era piazzato solo quinto in classifica in realtà la canzone era stata scritta per Adriano Celentano che declinò l'offerta ritenendola poco consona alla sua voce e al suo stile. La genesi del brano l'aveva raccontata qualche anno fa a Fabio Fazio. "Devo dire che questa canzone è nata in Canada. Eravamo a mangiare con i ragazzi, coi miei musicisti, dopo aver fatto il concerto. C'era qualche chitarra perché capitava che poi si suonasse… E io ho detto: ‘Dammi la chitarra un attimo'. Ho fatto un la minore, ho fatto: ‘Lasciatemi cantare…', così. Poi ho preso un pezzo di carta, ho scritto il rigo musicale e ho scritto le note.", aveva sostenuto Cotugno. Se ne va a 80 anni, e si porta via un successo impareggiabile soprattutto fuori dai confini nazionali. Popolarissimo a Mosca e Kiev, con la guerra iniziata nel 2022, dichiarò: "Sogno bambini russi e ucraini insieme". "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it Twitter: https://twitter.com/giornaleradiofm

La Restaurazione della Grazia
Il ravvedimento è giusto!

La Restaurazione della Grazia

Play Episode Listen Later Aug 13, 2023 8:52


Una delle tante assurdità dei detrattori della vera grazia è quella che persone come me che credono al famoso “una volta salvati, sempre salvati” predicano che quando si pecca non c'è bisogno di ravvedersi. Non è così. Lasciatemi spiegare.

giusto lasciatemi ravvedimento
Il TiraLinee
IGES? Evitalo! | Oneshape vs Fusion360

Il TiraLinee

Play Episode Listen Later Aug 6, 2023 49:27


Benvenuti all'episodio estivo de Il TiraLinee. Episodio numero 38. Dopo le due puntate, anzi le lunghissime puntate sugli Apple Vision Pro, vediamo di tornare sui nostri passi. Lasciatemi ringraziare ancora tutti gli amici che hanno partecipato a questo crossover (come lo ha definito un ascoltatore).Perché mi sono molto divertito e sopratutto ho potuto rivedere certe mie idee sul nuovo device Apple.Ma il Tiralinee è sopratutto CAD. Per questo motivo ritorno ancora su IGES (formato ancora tanto usato, purtroppo).The Engineering Design Revolution di David E. Weisberg (https://www.shapr3d.com/blog/history-of-cad)Il TiraLinee è un podcast indipendente realizzato da Daniele Borghi, se vuoi metterti con contatto con me, mi potete trovare qui: [my social bio](https://bento.me/fokewulf)COSA HO USATO PER QUESTO PODCAST► Mic: Focusrite DM1► Scheda: Focusrite Vocaster One https://amzn.to/3OsznmT► Software: [Reaper](https://www.reaper.fm) - [Ulti.Media Converter 2](https://ulti.media/converter/) ([thks Alex Raccuglia](https://ulti.media/about/).► Cuffie: Focusrite HP60v https://amzn.to/3EAtej6––––––––––––––––––––––––––––––Track: I Want To Be — Declan DP [Audio Library Release]Music provided by Audio Library Plus Watch: [https://youtu.be/e56jcFUoJC4](https://www.youtube.com/watch?v=e56jcFUoJC4&t=0s)Free Download / Stream: [https://alplus.io/i-want-be]––––––––––––––––––––––––––––––Track: Like You — Declan DP [Audio Library Release]Music provided by Audio Library Plus Watch: [Like You — Declan...](https://www.youtube.com/watch?v=9W5xRxY6cbo&t=0s)Free Download / Stream: [https://alplus.io/you-declan-dp](https://hypeddit.com/declandp/likeyou)–––––––––––––––––––––––––––––– Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.

Linha Avançada
Lasciatemi Cantare que amanhã é outro dia

Linha Avançada

Play Episode Listen Later Apr 10, 2023 9:00


A vitória do Sporting; o rescaldo do clássico Benfica-Porto e os insultos a Vítor Pereira.

Sei stato felice?
3. 88 giorni

Sei stato felice?

Play Episode Listen Later Dec 27, 2022 28:48


Piero scrive al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. “Lasciatemi morire”, chiede. Poi aspetta per 88 giorni che qualcuno esaudisca il suo desiderio. Quella per lui non è più vita.

显微镜下的古典音乐史
76. 巴洛克音乐:一如它的名字般繁华绚烂

显微镜下的古典音乐史

Play Episode Listen Later Dec 14, 2022 27:42


巴洛克原意指形状不规则的珍珠,由于这种艺术风格的盛行后人称之为巴洛克时期。这个时期出产的音乐作品就称为巴洛克音乐。 巴洛克时期是西方艺术史上的一个最绚烂的一个时代,本期就尝试在一个更全面的角度带听众了解一下巴洛克音乐。包含曲目:0:26- Alceste, 1674 Marche Des Combattans (Lully)5:25- Music for the Royal Fireworks: Suite HWV 351 - IV.La Réjouissance: Allegro (D major, 18 bars) (皇家焰火音乐,作品 351)13:46- 蒙特威尔第:歌剧《阿里阿德涅》-让我死亡 - Lasciatemi morire16:47- Orchestral Suite No.2 in B minor, BWV 1067 - Menuet 19:41- Piano Concerto No. 1 in D Minor, BWV 1052 - I. Allegro

Trove Thursday
Lamento d'Arianna (Lasciatemi morire)

Trove Thursday

Play Episode Listen Later Nov 15, 2022 12:25


Cecilia Bartoli Berliner Philharmoniker (a continuo section drawn from it) Berlin 31 May 1995 In-house recording

Le voci del Mulino
Giuseppe Patota, Lasciatemi parlare: sono l'italiano

Le voci del Mulino

Play Episode Listen Later Oct 14, 2022 18:20


Dieci lezioni di italiano proposte da un grande linguista - abituale frequentatore di accademie, aule universitarie e schermi TV - per tutti coloro che aspirano a conoscere e a usare meglio la nostra lingua per un uso sicuro e consapevole dell'italiano.La usiamo tutti i giorni, ogni tanto la maltrattiamo. La detestiamo quando, a scuola, dobbiamo districarci fra i pericoli dell'analisi logica, la amiamo attraverso le opere dei grandi maestri del passato. È l'italiano, la nostra lingua, protagonista del libro Lezioni di italiano, del linguista e accademico Giuseppe Patota.Dialogando con l'autore, conosceremo le insospettabili somiglianze fra l'italiano di oggi e quello di Dante. Scopriremo che la lingua della pandemia – da paziente zero a negazionismo, dal mercato dei falsi green pass al complottismo – è stata usata molto prima del Covid da un certo Alessandro Manzoni. Impareremo a “diffidare” di qualche regola grammaticale e ad apprezzare ancora di più la bellezza, antica e nuova, della nostra lingua. Soprattutto quando riusciamo a non rinchiuderla in un museo fatto di regole. [ vai all'intervento completo]

Life in the Garden
#32. Fogli d'erba: consigli di lettura sulla Natura.

Life in the Garden

Play Episode Listen Later Jul 29, 2022 42:41


Eccoci qua! In questo episodio di Life in the Garden ho chiesto a diversi amici del podcast di consigliare un libro che parla di Natura, piante o giardini. Un buon libro che li abbia emozionati e colpiti e che suggeriscono a tutta la comunità di Life in the Garden. Ed ecco a voi il risultato finale. Ringrazio tutti quelli che hanno accettato il mio invito! Grazie a Laura Bianchi, Adele Amorosi, Mara @maradetirreni, Chiara e Pietro, Eleonora Giuliodori, Clara Stevanato, Lucia Angelini, Stefania @timidezzabotanica, Ilaria Rinaldi, Ilaria Fantozzi, Gaetano Zoccali, Monica Botta e Luigi Torreggiani. Lasciatemi ringraziare infine Michela Mancini, giornalista e audio documentarista che lavora a Radio Rai, che oltre a consigliare un libro, ha letto e interpretato la frase iniziale e la splendida poesia alla fine dell'episodio. Buon ascolto e se vi piace condividete!

Corriere Daily
Gli interessi di pochi politici. E i nostri: Severgnini risponde ai vostri vocali

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Jul 23, 2022 19:16


Nuova puntata dell'appuntamento domenicale di «Corriere Daily»: le repliche dell'editorialista alle domande e osservazioni che avete mandato via WhatsApp al 345 6125226.Per altri approfondimenti:- E Draghi disse basta: “Lasciatemi fuori”. Retroscena della crisi che ha cambiato l'Italia https://bit.ly/3PI9iOE- Manovre e scintille: la lunga corsa al voto è iniziata https://bit.ly/3RWIifT- Covid, guida all'estate sicura: come difendersi con mascherine, vaccini e test https://bit.ly/3RWaPT6

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
Signore insegnaci a pregare - Pregare nel mezzo del silenzio | 15 Maggio 2022 |

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later May 15, 2022


Cosa succede quando preghi nel mezzo del silenzio? Quando Dio sembra aver "interrotto il collegamento", disinteressarsi alle tue preghiere? Dio non smette mai di rispondere; nessuna preghiera andrà persa. Prima o poi, in Terra o in Cielo, troverà risposta. --- Predicatrice: Jean Guest CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 9 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 34 minuti Siamo alla terza ed ultima settimana della nostra serie sulla preghiera. Finora abbiamo visto che la preghiera inizia alla presenza di Dio e che, attraverso la preghiera, abbiamo l'autorità di portare il Cielo sulla Terra.  Abbiamo capito che la preghiera è in definitiva un invito di Dio ad avere relazione con lui.  Che cosa facciamo allora di ciò che abbiamo compreso quando viviamo momenti di preghiera senza risposta, momenti in cui sentiamo che Dio è silenzioso, momenti in cui, come dice Pete Greig, "E' come Dio avesse disattivato l'audio"?  Come si concilia la scrittura che dice:  "Egli mi invocherà e io gli risponderò" (Salmo 91:15)  con quest'altra scrittura? "Fino a quando, o Signore, mi dimenticherai? Sarà forse per sempre? Fino a quando mi nasconderai il tuo volto? Fino a quando avrò l'ansia nell'anima e l'affanno nel cuore tutto il giorno? Fino a quando s'innalzerà il nemico su di me? Guarda, rispondimi, o Signore, mio Dio! Illumina i miei occhi perché io non mi addormenti del sonno della morte." (Salmo 13:1-3) Non c'è niente di più doloroso e desolante che sentire che Dio non ci ascolta o, peggio, che ci ascolta ma non se ne cura.  Come cristiani abbiamo il dovere di affrontare questo onestamente, perché a un certo punto sarà una nostra esperienza di vita e sicuramente in quella di qualcuno che amiamo.  Abbiamo bisogno di risposte per noi stessi e per loro; come possiamo guarire se viviamo costantemente nella delusione; come possiamo dire la verità se non possiamo essere onesti riguardo al dubbio; e, si badi bene, lottare con questo non è un segno di mancanza di fede, non permettete che qualcuno vi dica il contrario. Il dolore, la delusione, la paura fanno parte dell'esperienza umana e se non vi siete mai scontrati con questo nella vostra vita, allora vi dico con rispetto che non avete vissuto nella realtà.  Shakespeare lo sapeva: "Urlate, urlate, urlate! Oh, voi siete uomini di pietra: avessi io le vostre lingue e occhi, li userei così che la volta del cielo si spacca. " (Shakespeare Re Lear - trad. Sanguineti). Gli schiavi nei campi di cotone lo sapevano: "A volte sono giù Oh, sì, Signore A volte sono quasi a terra Oh, sì, Signore nessuno conosce i problemi che ho visto." (Nobody knows – Canto Spiritual Nero) Lo sapevo anche io, quando nel mio diario, dopo un particolare atto di tradimento, disegnavo semplicemente un urlo. Dio dice che fascerà i cuori spezzati, ma non può farlo se neghiamo l'esistenza di queste cose. Non abbiamo il diritto di predicare la speranza, se non possiamo riconoscere la disperazione. Dobbiamo avere una teologia che cammini nella valle con la stessa forza di quella che abbiamo sulle cime delle montagne. Vediamo tre domande: Come farò a superare tutto questo?Dov'è Dio quando il Cielo tace?Quando saranno esaudite le mie preghiere? La prima di queste domande è:  Come farò a superare tutto questo? "Poi giunsero in un podere detto Getsemani, ed egli disse ai suoi discepoli: «Sedete qui finché io abbia pregato». Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a essere spaventato e angosciato. E disse loro: «L'anima mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate». Andato un po' più avanti, si gettò a terra; e pregava che, se fosse possibile, quell'ora passasse oltre da lui.  Diceva: «Abbà, Padre! Ogni cosa ti è possibile; allontana da me questo calice! Però non quello che io voglio, ma quello che tu vuoi»." (Marco 14:32-36) La parola "oppressa" qui significa che Gesù è circondato dal dolore, il modo in cui lo avvolge è soffocante; Gesù qui sta sull'orlo di un totale crollo emotivo, spirituale e fisico. Come farà a superare tutto questo?  Quattro principi che dovremmo prendere come modello per sopravvivere ai momenti di desolazione nostri o degli altri. PostoPersonePreghieraProposito Quando ci sentiamo sopraffatti o oppressi, abbiamo bisogno di essere in un posto, in un luogo e con delle persone con le quali ci sentiamo al sicuro e di cui possiamo fidarci per stare al nostro fianco e camminare con noi attraverso la valle.  Quando il mio matrimonio è finito, ho chiesto a tre amici di essere i miei compagni di preghiera, ad un'altra di essere quella con cui potevo semplicemente sedermi e piangere, e ad un'altra ancora di essere la mia amica per le feste, quella affidata al ruolo di individuare quando ero giù e di chiamarmi e dire: "Dai, andiamo al Salsa Bar". Ringrazio Dio per ognuna di loro, perché i loro modi diversi di servirmi hanno salvato me e i miei ragazzi nel momento del bisogno.  Tieniti al sicuro quando stai soffrendo. E a tua volta sii un posto sicuro per gli altri.  Quando siamo giù possiamo non averne voglia, ma dobbiamo continuare a pregare e ad aggrapparci alle promesse delle Scritture. Le nostre preghiere potrebbero essere nient'altro che quel mio grido silenzioso, ma se è tutto ciò che possiamo offrire, allora è ciò che offriamo. Infine, forse la cosa più difficile di tutte, è cercare di trovare proposito, uno scopo. Lo scopo non è ignorare il dolore, o far finta che non ci sia, e nemmeno gioirne. Gesù nel Getzemani non ha mai detto di essere felice di ciò che stava per subire, ma sapeva di potersi fidare del Padre e che, per la gioia che avrebbe trovato dall'altra parte, era qualcosa che poteva affrontare. Come dice Pete Grieg: "Trova uno scopo nel dolore quando puoi, e trova uno scopo nonostante il dolore quando non puoi". Dov'è Dio quando il Cielo tace? “Dio mio, io grido di giorno, ma tu non rispondi, e anche di notte, senza interruzione.” (Salmo 22:2)  Voglio incoraggiarvi a capire che la Bibbia è assolutamente onesta (probabilmente più di noi) riguardo all'apparente silenzio di Dio. I salmi sono certamente pieni di grida che chiedono a Dio di alzarsi e rispondere.  Ma se il silenzio fosse qualcos'altro, come dice Pete Greig: "Il silenzio di Dio non è la sua assenza, ma piuttosto la sua presenza in un'altra forma"?  E se lo vedessimo non come un'assenza di Dio, ma piuttosto come un tempo di attesa? Diamo uno sguardo ad alcune Scritture. “Il Signore è buono con quelli che sperano in lui, con chi lo cerca.” (Lamentazioni 3:25 ) “Spera nel Signore! Sii forte, il tuo cuore si rinfranchi; sì, spera nel Signore!” (Salmo 27:14  “Quanto a me, io volgerò lo sguardo verso il Signore, spererò nel Dio della mia salvezza; il mio Dio mi ascolterà.” (Michea 7:7) Viviamo in un mondo di gratificazione istantanea: lo voglio, lo voglio subito. Il fatto che possiamo essere connessi agli altri 24 ore su 24, 7 giorni su 7 - abbiamo persino un acronimo, FOMO (“Fear Of Missing Out”, che vuol dire paura di perdersi qualcosa) può sembrare che la pazienza e l'attesa non siano necessarie e certamente non sono più virtù. Eppure il frutto dello Spirito comprende la pazienza.  Ma quando l'attesa continua, e continua, e continua, è davvero facile che l'attesa diventi un luogo di incertezza. Ciò che ci aiuterà a superare questo periodo è una “memoria muscolare” ben sviluppata di "sante abitudini".  Leggere Cantare RicordareSperare Leggete la Bibbia! Ci viene promesso che la Parola non torna mai vuota a Dio;  le frasi possono essere confuse e nel presente senza conforto, ma qualcosa sarà all'opera in noi nel profondo della nostra anima. Cantate! Il Salmo 145:2 dice "Ogni giorno ti loderò", non quando ne ho voglia o quando mi sento felice, ma ogni giorno;  Ricordate! e pensa a tutte le volte che Dio ha risposto alle tue preghiere - io tengo un diario e quando mi sento scoraggiata amo leggere i modi in cui Dio ha operato in me e attraverso di me in passato; aggrappatevi alla speranza “Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è colui che ha fatto le promesse.” (Ebrei 10:23) Tenere duro richiede uno sforzo, è un atto della nostra volontà. Può non avere senso per noi, ma lo facciamo, perché? Perché ci si può fidare di Dio. L'attesa non deve essere per forza un periodo in cui non succede nulla, ma può essere un momento in cui incontriamo Dio in modi nuovi e più profondi. E la domanda finale: Quando saranno esaudite le mie preghiere? Spero che questa panoramica necessariamente rapida e breve di questo argomento così importante non vi abbia lasciato sconcertati. E spero davvero che quello che sto per dire non sembri banale, o una sorta di scappatoia cristiana.  Vivere nel periodo delle preghiere non esaudite può essere profondamente doloroso. Quando possiamo aspettarci che finisca e sentire Dio?  Lo dico con cautela, ma a volte non sarà in questa vita.  “Egli venne e prese il libro dalla destra di colui che sedeva sul trono. Quando ebbe preso il libro, le quattro creature viventi e i ventiquattro anziani si prostrarono davanti all'Agnello, ciascuno con una cetra e delle coppe d'oro piene di profumi, che sono le preghiere dei santi.” (Apocalisse 5:7-8) Questa è un'immagine di Gesù alla fine dei tempi - è il colui del versetto 7 - al momento di porre fine a questa vecchia terra e alle sue vie. È a questo punto che ogni preghiera sarà esaudita. Così ha spiegato il teologo Herrbert Lockyer: "I veri odori (l'incenso profumato nelle coppe del cielo) sono le preghiere del cuore dei figli di Dio... Ogni preghiera che è scoppiata in un singhiozzo da un cuore agonizzante, ogni sospiro del cristiano isolato ed in difficoltà, ogni gemito di chi tende verso Dio, si mescola qui con i canti di chi è felice e dei trionfatori". Nelle coppe d'oro ci sono le preghiere profumate dei santi in attesa di risposte. È un'immagine davvero bella, ma quale conforto e quale significato possiamo trovare nel qui e ora? Dobbiamo tornare al primo punto che ho sollevato tre settimane fa, ossia che la preghiera consiste nel sedersi con Dio e vedere la realtà dalla sua prospettiva. Come dice Peter Greig, "Forse noi vogliamo che sia riparata, ma Dio vuole che sia benedetta".  Nel qui e ora potrebbe non esserci nessuna guarigione, nessun marito, nessuna risoluzione della situazione.  Dobbiamo chiederci: "Come può essere redento, se non può essere rimosso?".   La mia amica Ruth era una maestra di scuola elementare e un pastore di successo nella mia chiesa battista locale, amava il suo lavoro e il suo ministero, entrambi erano fiorenti e lei stava facendo un ottimo lavoro. Poi un giorno si è svegliata e non riusciva a parlare, i medici non sapevano perché. La conseguenza fu che dovette lasciare sia l'insegnamento che il ministero e soffrì di un forte esaurimento nervoso di fronte a questa perdita.  Poi un giorno ci ha mandato un messaggio chiedendo di smettere di pregare per la guarigione, ma di iniziare a pregare per una rinnovata visione di ciò che Dio stava facendo.  Ora è a capo di un'associazione da lei fondata, Renew Wellbeing, che conta 150 spazi sicuri gestiti dalle chiese in collaborazione con professionisti della salute mentale; ha scritto tre libri e, pur dovendo ancora prendersi cura della sua voce, è in grado di tenere corsi di formazione e di parlare in pubblico.  Noi volevamo che fosse riparata, Dio voleva che fosse benedetta; noi volevamo che fosse rimossa, Lui voleva che fosse redenta. Vivere con una preghiera non esaudita non è facile, ma credetemi, è fattibile!  Eugene Peterson scrive: "La fede si sviluppa dagli aspetti più difficili della nostra esistenza, non dai più facili".  Lasciatemi dire questa preghiera di Ignazio su di noi: “O Cristo Gesù, quando tutto è buio e sentiamo la nostra debolezza e impotenza, dacci il senso della Tua presenza, del Tuo amore e della Tua forza. Aiutaci ad avere perfetta fiducia nel Tuo amore protettore e nel Tuo potere che rafforza, affinché nulla ci spaventi o ci preoccupi, perché, vivendo vicino a Te, vedremo la Tua mano, il Tuo scopo, la Tua volontà in tutte le cose.” Amen.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKVIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM A BREVE--- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio, vedere il video del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)

Onde: Musica e dintorni
Onde [ST4 - EP5] con Martina Apparecchio Punk Vol. 1

Onde: Musica e dintorni

Play Episode Listen Later May 4, 2022 115:28


Ciao a tutte e a tutti!La primavera, come tutte le stagioni, è seduta ad una scrivania e ogni giorno tesse e cuce abiti quotidiani atti a vestirci le giornate. Sono abiti colorati che adornano le ore profumandole di tepore, tali sono i profumi che i sensi dilatati accolgono con gioia finalmente il vero cambio di passo della stagione. Magari una rondine non fa primavera, ma le allergie si e non sono solo fiori a sbocciare sui rami o nei campi ma anche assunzioni smodate di cocktail antistaminici che ne confermano la magnificenza. I vestiti di questa stagione come vi stanno? Vi vestono bene? I miei in questo lungo mese di assenza dal podcast sono stati non sempre comodi, a volte fastidiosi, ma per fortuna pochi in questo senso, altri invece vestono talmente bene da sentire l'animo leggero. 
E' stato un lungo mese di assenteismo, e me ne dispiaccio, ma ahimè diverse contingenze hanno stretto alleanza e mi hanno rapito altrove, eppure sembra passato un giorno come un anno, cioè io ho chiuso gli occhi per un attimo e la frattura spazio tempo mi ha portato da fine marzo ad inizio Maggio con una velocità disorientante. Nell'economia del podcast, per chi dovesse mai un giorno eseguire un back log, tra l'ultima onda e questa, non sarà passato che il tempo di un click, ma per molte e molti di voi che stavano aspettando, so che vi sarà sembrata un'eternità. Ciò che state percependo, però, scivolare dalla vostra corteccia giù verso le periferie del corpo non sono nient'altro che le endorfine rilasciate dal cervello, dopo aver finalmente azzerato l'attesa dell'arrivo delle nuove Onde. In verità questo effetto è ciò che io mi auguro che stiate sentendo, ma credetemi è quello che provo io, finalmente, a riprendere il cammino ondoso in questo nuovo Ondedì. Mentre finisco i preparativi e apparecchio la stanza per ospitare la nuova ospite di oggi, una domanda al volo, come state? Spero che stiate tutte e tutti bene e che siate pronti ad iniziare. 
Come detto oggi con noi abbiamo una grande ospite, la cui pagina di Instagram mi ha colpito, anzi folgorato, dal primo momento in cui ci sono approdato. E' una delle pagine musicali più eclettiche, bizzarre, coloratissime, buffe e piene di musica che possiate trovare sulla piattaforma. Le scelte musicali che trovate sul profilo, tra pochissimo sveleremo quale, spaziano con grazia e leggerezza dai Cure a Toto Cutugno, dai Beastie Boys al Gabibbo, da Bowie ad Ambra Angiolini, il tutto vissuto e condiviso con la giusta dose di ironia e grande acume di intelletto, senza dimenticare tutte le cover di canzoni immortali rivisitate con il kazoo su diverse storie, credetemi una delle vette più divertenti mai ascoltate su instagram. La nostra ospite ha parecchio da dire e da rimettere in circolo e sono sicuro che tra le più attente e attenti di voi qualcun avrà notato che la parole apparecchio è comparsa già troppe volte per essere un caso.
E difatti non lo è perché la mega persona che oggi siede qui con me, ahimè anche se a distanza, è Martina di Apparecchio Punk. Lasciatemi dire fin da subito che di tanti nomi di profilo, nickname, titoli, ecc che si leggono online sui vari social, Apparecchio Punk per quanto mi riguarda ha vinto tutto, perché prossimo alla genialità. Come vi dicevo Martina in se convoglia mille colori e mille ascolti diversi, tra i più disparati e diversi tra loro, naviga da un antipodo musicale all'altro e non si cura se una musica viene definita alta o sacra, trash o demenziale, lei fa l'unica cosa saggia che c'è da fare nella musica: si lascia traportare e lascia che siano il gusto e le emozioni a navigarla in questo grande e vasto oceano. La nostra ospite ha quindi pescato dal suo variopinto bagaglio 10 brani e ce li ha portati in dono. Probabilmente a qualcuna o qualcuno farà alzare un sopracciglio, come è stato per me una volta letta la raccolta, ma poi all'interno dell'ascolto sono sicuro che troverete qualche o tante pepite preziose, momenti di nostalgia e di revival, ma tutti affrontati con grande leggerezza. Lasciate che sia il mondo musicale di Martina, o almeno questa piccola porzione di esso, a tenervi compagnia in questa quinta Onda e a dissetare la vostra grande curiosità, trovate la vostra posizione comoda, spegnete i suoni del mondo almeno per un pochino, premete play,e come sempre,buon ascolto! ^_^
- INFO PUNTATA E MARTINA DI APPARECCHIO PUNK:IL DISCO DI MARTINA DI APPARECCHIO PUNK PER ONDE: https://open.spotify.com/playlist/15KKhjSuJPg3IW5tVf9NJB?si=3c4f191229e54b89INSTAGRAM APPARECCHIO PUNK:https://www.instagram.com/apparecchiopunk/CONCRETION POST-ROCK FESTIVAL:https://www.concretionfestival.com/https://fb.me/e/3d0AkkXiPBIGLIETTI CONCRETION POST-ROCK FESTIVAL:https://www.concretionfestival.com/buy-your-tickets/ITALIAN POST-ROCK MOVEMENT:https://www.facebook.com/Itapostrockmovementhttps://www.instagram.com/italianpostrockmovement/- INFO ONDE: MUSICA E DINTORNIMY LINKTREE:https://linktr.ee/onde_podcastPATREON:https://www.patreon.com/onde_podcastINSTAGRAM:https://www.instagram.com/onde_podcast/SPREAKER:https://www.spreaker.com/show/onde-musica-e-dintorniPAGINA UFFICIALE SU FACEBOOK:https://www.facebook.com/OndePodcastCONTATTI:onde.podcast@hotmail.comIL BRANO “ONDE” in testa e in coda all'episodio è stato creato, suonato e cantato da Camilla Battaglia.MUSICHE IN PUNTATA:Music Free Stock:https://www.free-stock-music.com/Lost Paradise by Purrple Cat | https://purrplecat.comMusic promoted by https://www.free-stock-music.comCreative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 Unportedhttps://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/deed.en_USplunderer by Barradeen | https://soundcloud.com/barradeenMusic promoted by https://www.free-stock-music.comCreative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 Unportedhttps://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/deed.en_USDay Ahead by Joe Crotty | https://soundcloud.com/joecrottyMusic promoted by https://www.free-stock-music.comCreative Commons Attribution 3.0 Unported Licensehttps://creativecommons.org/licenses/by/3.0/deed.en_USToo Cool For School by Audionautix | http://audionautix.comMusic promoted by https://www.free-stock-music.comAttribution-NoDerivs 3.0 Unported (CC BY-ND 3.0)https://creativecommons.org/licenses/by-nd/3.0/Vintage Memories by Schematist | http://www.schematistmusic.comMusic promoted by https://www.free-stock-music.comCreative Commons Attribution 3.0 Unported Licensehttps://creativecommons.org/licenses/by/3.0/deed.en_USChillShop by Deoxys Beats | https://soundcloud.com/deoxysbeats1Music promoted by https://www.free-stock-music.comCreative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 Unportedhttps://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/deed.en_USCoffee Break by Pyrosion | https://soundcloud.com/pyrosionMusic promoted by https://www.free-stock-music.comCreative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 Unportedhttps://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/deed.en_USFrolic by Purrple Cat | https://purrplecat.comMusic promoted by https://www.free-stock-music.comCreative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 Unportedhttps://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/deed.en_USGoing With The Flow by Purrple Cat | https://purrplecat.comMusic promoted by https://www.free-stock-music.comCreative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 Unportedhttps://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/deed.en_USFaithful Mission by Artificial.Music | https://soundcloud.com/artificial-musicMusic promoted by https://www.free-stock-music.comCreative Commons Attribution 3.0 Unported Licensehttps://creativecommons.org/licenses/by/3.0/deed.en_USSipping A Cold Drink by chillin_wolf | https://soundcloud.com/chillin_wolfMusic promoted by https://www.free-stock-music.comCreative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 Unportedhttps://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/deed.en_USDay Ahead by Joe Crotty | https://soundcloud.com/joecrottyMusic promoted by https://www.free-stock-music.comCreative Commons Attribution 3.0 Unported Licensehttps://creativecommons.org/licenses/by/3.0/deed.en_USMerry Bay by Ghostrifter Official | https://soundcloud.com/ghostrifter-officialMusic promoted by https://www.free-stock-music.comCreative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 Unportedhttps://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/deed.en_USa warm wind at 20p.m. by Barradeen | https://soundcloud.com/barradeenMusic promoted by https://www.free-stock-music.comCreative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 Unportedhttps://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/deed.en_USBefore I Forget by Artificial.Music | https://soundcloud.com/artificial-musicMusic promoted by https://www.free-stock-music.comCreative Commons Attribution 3.0 Unported Licensehttps://creativecommons.org/licenses/by/3.0/deed.en_US

Le rubriche di Radio Immagina
Cuore e ambizione per l'Europa dei diritti e delle libertà. Il discorso di insediamento di David Sassoli al Parlamento Europeo

Le rubriche di Radio Immagina

Play Episode Listen Later Jan 11, 2022 18:10


Un'Europa delle libertà, dei diritti, della tutela della dignità umana e protagonista nella battaglia per la parità di genere: sono state questi alcuni dei pilastri che David Sassoli, il presidente del Parlamento Ue morto questa notte, indicò nel suo discorso di insediamento alla presidenza del Parlamento Ue. Era il 3 luglio del 2019. Qui di seguito il discorso integrale "Lo spirito di Ventotene" Siamo immersi in trasformazioni epocali: disoccupazione giovanile, migrazioni, cambiamenti climatici, rivoluzione digitale, nuovi equilibri mondiali, solo per citarne alcuni, che per essere governate hanno bisogno di nuove idee, del coraggio di saper coniugare grande saggezza e massimo d'audacia. Dobbiamo recuperare lo spirito di Ventotene e lo slancio pionieristico dei Padri Fondatori, che seppero mettere da parte le ostilità della guerra, porre fine ai guasti del nazionalismo dandoci un progetto capace di coniugare pace, democrazia, diritti, sviluppo e uguaglianza. In questi mesi, in troppi, hanno scommesso sul declino di questo progetto, alimentando divisioni e conflitti che pensavamo essere un triste ricordo della nostra storia. I cittadini hanno dimostrato invece di credere ancora in questo straordinario percorso, l'unico in grado di dare risposte alle sfide globali che abbiamo davanti a noi. Dobbiamo avere la forza di rilanciare il nostro processo di integrazione, cambiando la nostra Unione per renderla capace di rispondere in modo più forte alle esigenze dei nostri cittadini e per dare risposte vere alle loro preoccupazioni, al loro sempre più diffuso senso di smarrimento. La difesa e la promozione dei nostri valori fondanti di libertà, dignità e solidarietà deve essere perseguita ogni giorno dentro e fuori l'Ue. Orgogliosi di essere europei Cari colleghi, pensiamo più spesso al mondo che abbiamo, alle libertà di cui godiamo…. E allora diciamolo noi, visto che altri a Est o ad Ovest, o a Sud fanno fatica a riconoscerlo, che tante cose ci fanno diversi – non migliori, semplicemente diversi – e che noi europei siamo orgogliosi delle nostre diversità. Ripetiamolo perché sia chiaro a tutti che in Europa nessun governo può uccidere, che il valore della persona e la sua dignità sono il nostro modo per misurare le nostre politiche… ….che da noi nessuno può tappare la bocca agli oppositori, che i nostri governi e le istituzioni europee che li rappresentano sono il frutto della democrazia e di libere elezioni… ….che nessuno può essere condannato per la propria fede religiosa, politica, filosofica… che da noi ragazze e ragazzi possono viaggiare, studiare, amare senza costrizioni… ….che nessun europeo può essere umiliato e emarginato per il proprio orientamento sessuale… che nello spazio europeo, con modalità diverse, la protezione sociale è parte della nostra identità, ….che la difesa della vita di chiunque si trovi in pericolo è un dovere stabilito dai nostri Trattati e dalle Convenzioni internazionali che abbiamo stipulato. Il nostro modello di economia sociale di mercato va rilanciato. Le nostre regole economiche devono saper coniugare crescita, protezione sociale e rispetto dell'ambiente. Dobbiamo dotarci distrumenti adeguati per contrastare le povertà, dare prospettive ai nostri giovani, rilanciare investimenti sostenibili, rafforzare il processo di convergenza tra le nostre regioni ed i nostri territori. La rivoluzione digitale La rivoluzione digitale sta cambiano in profondità i nostri stili di vita, il nostro modo di produrre e di consumare. Abbiamo bisogno di regole che sappiano coniugare progresso tecnologico, sviluppo delle imprese e tutela dei lavoratori e delle persone. Il cambiamento climatico ci espone a rischi enormi ormai evidenti a tutti. Servono investimenti per tecnologie pulite per rispondere ai milioni di giovani che sono scesi in piazza, e alcuni venuti anche in quest'Aula, per ricordarci che non esiste un altro pianeta. Dobbiamo lavorare per una sempre più forte parità di genere e un sempre maggior ruolo delle donne ai vertici della politica, dell'economia, del sociale. Signore e Signori, questo è il nostro biglietto da visita per un mondo che per trovare regole ha bisogno anche di noi. Ma tutto questo non è avvenuto per caso. L'Unione europea non è un incidente della Storia. Io sono figlio di un uomo che a 20 anni ha combattuto contro altri europei, e di una mamma che, anche lei ventenne, ha lasciato la propria casa e ha trovato rifugio presso altre famiglie. Io so che questa è la storia anche di tante vostre famiglie… e so anche che se mettessimo in comune le nostre storie e ce le raccontassimo davanti ad un bicchiere di birra o di vino, non diremmo mai che siamo figli o nipoti di un incidente della Storia. La nostra storia scritta sul dolore Ma diremmo che la nostra storia è scritta sul dolore, sul sangue dei giovani britannici sterminati sulle spiagge della Normandia, sul desiderio di libertà di Sophie e Hans Scholl, sull'ansia di giustizia degli eroi del Ghetto di Varsavia, sulle primavere represse con i carri armati nei nostri paesi dell'Est, sul desiderio di fraternità che ritroviamo ogni qual volta la coscienza morale impone di non rinunciare alla propria umanità e l'obbedienza non può considerarsi virtù. Non siamo un incidente della Storia, ma i figli e i nipoti di coloro che sono riusciti a trovare l'antidoto a quella degenerazione nazionalista che ha avvelenato la nostra storia. Se siamo europei è anche perché siamo innamorati dei nostri Paesi. Ma il nazionalismo che diventa ideologia e idolatria produce virus che stimolano istinti di superiorità e producono conflitti distruttivi. Colleghe e colleghi, abbiamo bisogno di visione e per questo serve la politica. Sono necessari partiti europei sempre più capaci di essere l'architrave della nostra democrazia. Ma dobbiamo dare loro nuovi strumenti. Quelli che abbiamo sono insufficienti. Questa legislatura dovrà rafforzare le procedure per rendere il Parlamento protagonista di una completa democrazia europea. Ma non partiamo da zero, non nasciamo dal nulla. L'Europa si fonda sulle sue Istituzioni, che seppur imperfette e da riformare, ci hanno garantito le nostre libertà e la nostra indipendenza. Con le nostre Istituzioni saremo in grado di rispondere a tutti coloro che sono impegnati a dividerci. Cittadini Europei E allora diciamo in quest'Aula, oggi, che il Parlamento sarà garante dell'indipendenza dei cittadini europei. E che solo loro sono abilitati a scrivere il proprio destino: nessuno per loro, nessuno al posto nostro. In quest'aula insieme a tanti amici e colleghi con molta esperienza, vi sono anche tantissimi deputati alla prima legislatura. A loro un cordiale saluto di benvenuto. Ho letto molte loro biografie e mi sono convinto si tratti di una presenza molto positiva per loro competenze, professionalità. Molti di loro sono impegnati in attività sociali o di protezione delle persone, e questo è un campo su cui l'Europa deve migliorare perché abbiamo il dovere di governare i fenomeni nuovi. Sull'immigrazione vi è troppo scaricabarile fra governi e ogni volta che accade qualcosa siamo impreparati e si ricomincia daccapo. Signori del Consiglio Europeo, questo Parlamento crede che sia arrivato il momento di discutere la riforma del Regolamento di Dublino che quest'Aula, a stragrande maggioranza, ha proposto nella scorsa legislatura. Lo dovete ai cittadini europei che chiedono più solidarietà fra gli Stati membri; lo dovete alla povera gente per quel senso di umanità che non vogliamo smarrire e che ci ha fatto grandi agli occhi del mondo. Dov'è l'Europa Molto è nelle vostre mani e con responsabilità non potete continuare a rinviare le decisioni alimentando sfiducia nelle nostre comunità, con i cittadini che continuano a chiedersi, ad ogni emergenza: dov'è l'Europa? Cosa fa l'Europa? Questo sarà un banco di prova che dobbiamo superare per sconfiggere tante pigrizie e troppe gelosie. E ancora, Parlamento, Consiglio e Commissione devono sentire il dovere di rispondere con più coraggio alle domande dei nostri giovani quando chiedono a gran voce che dobbiamo svegliarci, aprire gli occhi e salvare il pianeta. Mi voglio rivolgere a loro: considerate questo Parlamento, che oggi inizia la sua attività legislativa, come il vostro punto di riferimento. Aiutateci anche voi a essere più coraggiosi per affrontare le sfide del cambiamento. Voglio assicurare al Consiglio e alle Presidenze di turno la nostra massima collaborazione e lo stesso rivolgo alla Commissione e al suo Presidente. Le Istituzioni europee hanno la necessità di ripensarsi e di non essere considerate un intralcio alla costruzione di un'Europa più unita. Tramite il Presidente del Consiglio europeo voglio rivolgere anche un saluto, a nome di quest'Aula, ai Capi di Stato e di Governo. Ventotto paesi fanno grande l'Unione europea. E si tratta di 28 Stati, dal più grande al più piccolo, che custodiscono tesori unici al mondo. Tutti vengono da lontano e posseggono cultura, lingua, arte, paesaggio, poesia inimitabili e inconfondibili. Sono il nostro grande patrimonio e tutti meritano rispetto. Ecco perché quando andrò a visitarli, a nome vostro, non sarò mai distratto. E davanti alle loro bandiere e ai loro inni sarò sull'attenti anche a nome di coloro che, in quest'Aula, non mostrano analogo rispetto. Lasciatemi infine rivolgere un saluto ai parlamentari britannici, comunque la pensino sulla Brexit. Per noi immaginare Parigi, Madrid, Berlino, Roma lontane da Londra è doloroso. Sì sappiatelo, con tutto il rispetto che dobbiamo per le scelte dei cittadini britannici, per noi europei si tratta di un passaggio politico che deve essere portato avanti con ragionevolezza, nel dialogo e con amicizia, ma sempre nel rispetto delle regole e delle rispettive prerogative. Voglio salutare i rappresentanti degli Stati che hanno chiesto di aderire all'Unione europea. Il loro percorso è avviato per loro libera scelta. Tutti capiscono quanto sia conveniente far parte dell'Unione. Le procedure di adesione proseguono e il Parlamento si è detto più volte soddisfatto dei risultati raggiunti. Infine, un in bocca al lupo a tutta l'amministrazione e ai lavoratori del Parlamento. Ci siamo dati un obbiettivo nella scorsa legislatura: far diventare il Parlamento europeo la Casa della democrazia europea. Nuovo impulso Per questo abbiamo bisogno di riforme, di maggiore trasparenza, di innovazione. Molti risultati sono stati raggiunti, specie sul bilancio, ma questa legislatura deve dare un impulso maggiore. Per fare questo c'è bisogno di un maggior dialogo fra parlamentari e amministrazione e sarà mia cura svilupparlo. Care colleghe e cari colleghi, l'Europa ha ancora molto da dire se noi, e voi, sapremo dirlo insieme. Se sapremo mettere le ragioni della lotta politica al servizio dei nostri cittadini, se il Parlamento ascolterà i loro desideri e le loro paure e le loro necessità. Sono sicuro che tutti voi saprete dare il necessario contributo per un'Europa migliore che può nascere con noi, con voi, se sapremo metterci cuore e ambizione. Grazie e buon lavoro.

Spazio Lunare
SPAZIO LUNARE EP. 89 - LE VITE PERFETTE NON ESISTONO

Spazio Lunare

Play Episode Listen Later Jan 8, 2022 12:59


Sui social ci sembra tutto perfetto.Ci ritroviamo a confrontare la nostra vita incasinata con quella di una persona che non conosciamo e finiamo con il credere che la nostra sia sbagliata e la sua sia giusta.Ma come fa a fare tutto?Anche io dovrei fare così?Lasciatemi dire che sui social si vede SEMPRE E SOLO UNA FETTA DEL TUTTO.Non ci è dato sapere se davvero quella persona fa tutto quello che dice di fare, se quella persona per fare quelle cose sacrifica tutto il resto.Ed è bene così, non ci serve saperlo.Ciò che dobbiamo sapere è che ci sembra perfetto solo perché le guardiamo da lontano.E invece ad ambire a fare le 218 cose che vediamo fare ad una persona X, concentriamoci nelle cose che vogliamo fare noi nel migliore dei modi

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
Il perdono modella il come sei | 7 Novembre 2021 |

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Nov 8, 2021


Dio ti sta modellando affinché tu divenga il suo capolavoro. E il perdono fa parte di quel suo modellarti ad immagine di suo Figlio Gesù. --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 14 minuti  Tempo di ascolto audio/visione video: 35 minuti Due settimane fa abbiamo iniziato a parlare del perdono attraverso la lettera di Paolo a Filemone. Filemone era un ricco credente di Colosse (in Turchia) che aveva uno schiavo di nome Onesimo che era fuggito ed ora si trovava assieme a Paolo (forse in Grecia),  ed era divenuto credente. Nella lettera Paolo dice a Filemone cosa si aspetta che lui faccia: perdonare Onesimo e riabbracciarlo come fratello in Cristo, non più come uno schiavo fuggiasco. Paolo lo fa, perché sa che il perdonare può modellare Filemone, renderlo diverso e migliore da quello che è attualmente; e questo vale anche per me e per te. “Oh bella!- potresti dirmi – come può modellarmi in meglio il fatto di cancellare qualcosa di brutto subìto? Caso mai è il contrario! Le cose brutte mi modellano, mi cambiano, non il fatto di “passarci sopra!" Partiamo dall'inizio: cosa intendiamo con la parola “modellare”? Questa è la definizione che ne da la  Enciclopedia Treccani: modellare: v. tr. [der. di modello] (io modèllo, ecc.). – 1. a. Lavorare una sostanza plastica per darle una forma; in partic., nella scultura, plasmare in argilla o altra materia molle il bozzetto o l'opera in grandezza d'esecuzione per la successiva traduzione in marmo, bronzo, ecc. Se da una parte l'argilla può essere modellata e diventare essa stessa un vaso, un piatto o altro, la definizione dell'enciclopedia ci dice che quando un artista vuole fare un'opera d'arte, prima la fa in argilla per poi farla in marmo o bronzo. Tenete in mente questa immagine. Iniziamo dal principio: da Genesi: “Dio il Signore formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente.” (Genesi 2:7) Il verbo tradotto con “formò” è יָצַר yâṣar, che significa “modellare con le mani in una forma voluta”: esattamente ciò che fa l'artista per fare un modello. Isaia dirà: “Tuttavia, Signore, tu sei nostro padre; noi siamo l'argilla e tu colui che ci formi; noi siamo tutti opera delle tue mani.” (Isaia 64:8) Isaia usa lo stesso verbo: יָצַר yâṣar, e lo usa con un tempo che in ebraico si chiama “participio attivo qal”che indica una azione che si sta già compiendo nel momento che Isaia la dice ma che continuerà nel futuro: non esiste niente di simile in italiano ma per gli amanti della grammatica inglese  sarebbe un “present continous tense”. Isaia afferma una cosa molto importante: non dice “Ci hai formato, ci hai modellato”, al passato, ma “Ci hai modellato, ci modelli adesso e continuerai a modellarci in futuro”! Adesso, in questo esatto momento in questa sala che sembra il garage degli appartamenti ai piani di sopra, noi continuiamo ad essere argilla nelle mani dell'artista: Dio sta ancora modellando in un prodotto morbido quello che farà in marmo o bronzo. Come lo fa? Talvolta con gentilezza; pian piano sposta l'argilla con i pollici, e la forma viene che quasi non ce ne accorgiamo. Altre volte non basta la delicatezza, bisogna andare giù di spatola, tagliare, sezionare, staccare, buttare, reimpastare... Le esperienze potenti modellano il come siamo. Vi faccio un altro esempio. Questo è dal Vangelo di Luca:  “State attenti a voi stessi! Se tuo fratello pecca, riprendilo; e se si ravvede, perdonalo.  Se ha peccato contro di te sette volte al giorno, e sette volte torna da te e ti dice: “Mi pento”, perdonalo». Allora gli apostoli dissero al Signore: «Aumentaci la fede!»  (Luca 17:3-5) Tenete a mente quell'ultimo versetto: «Aumentaci la fede!»  Ne parleremo alla fine del messaggio. Le esperienze potenti modellano chi diventiamo.  L'esperienza qui è il perdono di Gesù. Gesù sta parlando ai suoi discepoli.  Lo seguono e lo ascoltano perché sanno che lui è la risposta.  Lo servono perché cercano scopo e significato per le loro vite.  Si fidano di lui perché hanno visto  come aveva liberato così tante persone dalle catene della malattia e del peccato. Se leggete i Vangeli, vedrete che Gesù più e più volte prima fa, poi mette seduti i discepoli  e chiede loro:”Avete capito cosa ho fatto?” Perché? Perché Gesù li sta plasmando. In questo caso il perdono di Gesù serve a plasmarli  per avere un carattere che perdoni. Guardate cosa dice Gesù ai suoi! “C'è una persona che ti è vicina, a cui vuoi bene,  un fratello, che lo sia nella carne o nella fede è indifferente, che non passa giorno che non sbagli verso di te”. Fermati un attimo e pensa: in una giornata dove stai sveglio 12 ore, quel tuo fratello ogni ora e tre quarti di ferisce, ti tradisce, pecca contro di te. Come questo modella la tua attitudine verso di lui? “La prossima volta che mi si avvicina gli do una badilata in testa!”, ecco come la modella! E invece Gesù dice: “No, io voglio che tu sia diverso, sia diversa; io sono l'artista, ed io decido che l'argilla di cui ti ho fatto non deve prendere quella forma che si ritrae, e rifiuta, ma che si apre, ed accetta.” Un attimo! Gesù mi sta dicendo che, se non perdono chi mi ferisce sono da condannare? Vediamo il contesto in cui stava parlando: la prima parte di questo capitolo di Luca: “Gesù disse ai suoi discepoli: «È impossibile che non avvengano scandali, ma guai a colui per colpa del quale avvengono! Sarebbe meglio per lui che una macina da mulino gli fosse messa al collo e fosse gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno solo di questi piccoli.” (Luca 17:1-2) Gesù riconosce che coloro che causano ferite  devono assumersi la responsabilità  e che le loro azioni avranno conseguenze.  Ma sta dicendo che tu, da credente, devi fare la TUA parte. Loro avranno la loro punizione, e non sarà leggera (una macina al collo) ma... se si pentono e tornano e chiedono perdono dovranno trovare una porta aperta, non chiusa. Il perdono per Gesù non è un'opzione, ma è un dovere.  E la mancanza di perdono è un atto di disobbedienza. Questa è esattamente l'aspettativa che Paolo ha  quando scrive a Filemone. “Io ringrazio continuamente il mio Dio, ricordandomi di te nelle mie preghiere, perché sento parlare dell'amore e della fede che hai verso il Signore Gesù e verso tutti i santi.  Chiedo a lui che la fede che ci è comune diventi efficace nel farti riconoscere tutto il bene che noi possiamo compiere, alla gloria di Cristo.  Infatti ho provato una grande gioia e consolazione per il tuo amore, perché per opera tua, fratello, il cuore dei santi è stato confortato. (Filemone 4-7 ) Notate che in una sola frase, Paolo richiama due volte alla fede in Gesù. Siamo onesti: la nostra società è una società  che ci incoraggia a essere persone che non perdonano. I tribunali italiani sono “intasati” da cause di nessun conto, nate dal fatto che il vicino di casa ha l'abitudine di fare il barbeque sul terrazzo e l'odore invade il tuo appartamento. Anche il mondo di Filemone era così. Filemone è chiamato a riaccogliere Onesimo... Ma c'è un problema pratico! Di solito quando uno schiavo scappava, e poi veniva trovato, il proprietario lo marchiava con la lettera "F"  sulla fronte.  “F” che sta per il latino ”fugitivus”, fuggitivo. Sarà un segno che durerà per tutta la vita  che ti identificherà  non solo quando sei schiavo  ma anche quando e se tornerai libero: sei un “inaffidabile”, un fuggiasco, un traditore. Ma ora Onesimo è un credente, salvato, al pari di Filemone Cosa farai ora Filemone?  “Sento parlare della tua fede nel Signore Gesù e del tuo amore per tutti i santi.”(Filemone 5) Notate la parola “fede” e la parola “santi”. Paolo sta dicendo a Filemone: “Che tipo di carattere hai?   In che modo l'artista Gesù sta modellando l'argilla di cui sei fatto per produrre una statua di te in bronzo o marmo?”  Onesimo come credente in Cristo, è un “santo”, in greco “ἅγιος hagios. Vi continuo a ricordare che “santo” nella Bibbia non significa avere l'aureola in un dipinto, né essere stato proclamato dal Vaticano e nemmeno stare sul calendario, ma significa “messo da parte, separato, scelto”. “Tu ami i santi, Filemone... Beh, sappi che anche Onesimo è un santo... Cosa ti ha detto di fare Gesù, Filemone?” La Scrittura dice che se qualcuno pecca contro di te, devi perdonarlo.  La Scrittura dice: perdona, proprio come in Cristo Dio ti ha perdonato.  La Scrittura dice: perdona e sarai perdonato. A questo punto tu sei autorizzato a rispondermi: “OK, Marco, prometto di perdonare tutti gli altri credenti persino di farlo sette volte al giorno... ma per quanto riguarda gli altri... mazzate e male parole, vero?” Tu ricordi l'immagine iniziale? Quella di un artista che sta modellando la creta di cui sei fatto, di cui sei fatta per poi trarne una statua in marmo o bronzo? Ti informo che Dio non vuole fare due statue, una da mostrare ai credenti ed una ai non credenti... “Qualunque cosa facciate, in parole o in opere, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù, ringraziando Dio Padre per mezzo di lui.” (Colossesi 3:17) In originale la parola “qualunque” è πᾶς pas   significa... “qualunque, tutto, qualsiasi”. Ammetti che speravi ti dicessi che significa “qualunque ma basta che siano credenti”! Se tutto deve essere fatto per Gesù, indistintamente, sia ai fratelli nella fede che agli altri, allora anche il perdono deve essere dato tutto; a qualsiasi persona, credente o meno. Paolo dice di Filemone  che ha sentito parlare della tua fede nel Signore Gesù; era “famoso”, la gente in giro ne parlava... È questo che la gente sente quando parlano di me e di te?  Filemone ha una reputazione: “Quell'uomo, lui si che ama Gesù!”  La sua relazione d'amore con Gesù “fa rumore”... E la mia? E la tua? Anche se può non sembrare a chi non vive con me io ho un carattere “esplosivo”; sono buono e caro per gran parte del tempo... ma quando mi si chiude la vena... beh, è bene non stare nei paraggi. E, credetemi, adesso sono un “cioccolatino” rispetto a quaranta anni fa... Quale è la differenza? Che non “esplodo” più? Beh, capita ancora... certo, nulla in confronto a quando avevo venti anni! Non è buono e continuo a lavorarci su. Ma la differenza fondamentale sta nel fatto che un tempo se io e te litigavamo, te per me eri morto... L'avevo visto fare da mio padre... Grande uomo, grande politico, amava la sua famiglia, gli piaceva ridere e scherzare... Ma non dovevi osare di tradire la sua fiducia:  non ti avrebbe più visto neppure se ti dipingevi di bianco su uno sfondo nero; tu, non esistevi più. Io ero così; un giorno un mio amico credente mi confrontò su questo aspetto, ed io, per difendermi risposi: “Eh, lo so, ma che vuoi fare! Io sono fatto così!”. Sapete quale fu la sua reazione? Si alzò, e quasi urlando mi disse: “NON TI PERMETTO DI OFFEDERE IL MIO CREATORE! Tu sei creta nelle sue mani, è lui che ti modella perché vuole fare di te un'opera d'arte! Ma sta a te lasciarlo fare, obbedendo ai suoi comandamenti!” Mi avrebbe fatto meno male un pugno in piena faccia. L'amico mi stava dicendo: “Le persone perdonate non si comportano così. E se vuoi comportarti così,  prima togli l'adesivo col pesciolino dalla tua macchina, smetti di servire in chiesa, anzi, non dire neppure che ci vieni perché stai dando una cattiva fama a Cristo e al mio Creatore.” Dio mi stava modellando attraverso le parole dell'amico, e non era un modellare lento e dolce, ma un colpo di spatola, qualcosa che “staccava pezzi”  che faceva male... Ho dovuto allora fermarmi per un po' guardare bene il tuo cuore, capire chi era per me Gesù... e capire cosa significasse perdonare. Ed è la stessa cosa che Paolo sta chiedendo di fare a Filemone: “Chiedo a lui che la fede che ci è comune diventi efficace nel farti riconoscere tutto il bene che noi possiamo compiere, alla gloria di Cristo.(Filemone 6) Terza volta che Paolo parla di fede. Filemone era un uomo capace, ed anche un uomo con una buona conoscenza di chi fosse Dio e Gesù: Paolo gli dice:  “Trasforma la tua conoscenza in esperienza. Trasformala in una azione.”. Perché la conoscenza del perdono e della salvezza porta  brivido ed euforia, ma l'esperienza  di perdonare e salvare altri porta impegno, sudore, lacrime... Perdonare, per chi perdona, non è gratis... a Gesù è costato la croce! Siamo argilla... Lasciatemi fare una piccola parentesi. Sapete la caratteristica dell'argilla, vero? Che dopo un po' si secca, e diventa dura, e non è più possibile modellarla. Per continuare a tenerla morbida bisogna costantemente aggiungere acqua, altrimenti l'artista non potrà fare il suo modello. Di che consistenza sei diventato, sei diventata negli anni? Più diventiamo aridi, più il Signore avrà difficoltà a fare di noi il modello della statua di marmo o di bronzo. Sapete, quando sono andato a fare la vaccinazione, l'infermiera che mi iniettava il vaccino, osservando la mia pelle mi ha detto: “Ma lei beve troppo poco! La sua pelle è disidratata! Torni a casa e beva almeno due litri di acqua al giorno per la prossima settimana! Se non beve abbastanza avrà tutti gli effetti indesiderati che vuole dal vaccino!”. Debbo forse spiegarvi quale sia  l'acqua per chi crede in Gesù? “Chi ha sete, venga da me e beva! Da chi crede in me, come dice la Scrittura, sgorgheranno fiumi d'acqua viva". (Giovanni 7:37-38) Quante volte “bevi” l'acqua di Gesù a giorno... o a settimana... o al mese... o all'anno? Quante volte apri la fonte da cui sgorga? Quante volte apri la Bibbia e la leggi? Torniamo a Filemone, che ora sa di essere costretto da Cristo a perdonare: Paolo gli dice ancora: “Infatti ho provato una grande gioia e consolazione per il tuo amore, perché per opera tua, fratello, il cuore dei santi è stato confortato. (Filemone 7) Mettiti per un momento nei panni di Onesimo.  Sai di aver sbagliato.  Sai di aver causato dolore.  Sai che legalmente Filemone potrebbe farti marchiare con la "F".  Tu, Onesimo, sei alla mercé di Filemone. Vuoi solo il perdono. Paolo sta dicendo a Filemone: “Tu, fin qua, hai agito bene,  e le persone sono state edificate dal tuo comportamento. Adesso viene la “prova del nove: Cosa farai, Filemone: marcherai con la F Onesimo, o lo perdonerai?”. La parola tradotta qui con “confortato” in origine è ἀναπαύω anapauō, ed è un termine militare usato per un esercito  che fa una marcia, si ferma e si riposa. “Filemone, fino ad ora tu hai dato ristoro all'anima dei tuoi compagni di battaglia in Cristo... Se perdoni questo tizio,  che per legge puoi marchiare a vita, se lo abbracci non come uno schiavo ma come un fratello, questo avrà un impatto enorme in chi lo vede. Filemone non pensare al caso specifico, guarda l'intera immagine dall'alto, guarda quanto bene può provocare il tuo perdono... e guarda come il perdono può modellare chi sei.” E' una decisione dura da prendere:  perdonare incondizionatamente chi ti ha fatto del male. Vi ricordate cosa avevano i discepoli a Gesù quando gli aveva chiesto di perdonare in un simile modo? «Aumentaci la fede!» (Luca 17: 5 b) I discepoli stavano dicendo: “Gesù, quello che ci chiedi umanamente è troppo! Ci vorrà una fede speciale per farlo!  Perché quella che abbiamo adesso è sufficiente a perdonare un po', magari tre volte, massimo quattro, ma perdonare sette volte e tutti i giorni, beh, per quello ci vuole una fede “super”.” E sapete come risponderà Gesù, vero? “Il Signore disse: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo sicomoro: “Sràdicati e trapiàntati nel mare”, e vi ubbidirebbe.” (Luca 17:6) Gesù gli risponde che non serve una fede “super”, ma che, semplicemente, serve “fede”... Anche piccola come un seme di senape (che è minuscolo)... Ma una fede, una fiducia, una voglia di fare ciò che lui chiede di fare; una fede in colui che ti sta modellando affinché tu diventi il suo capolavoro. Paolo, per tre volte in due versetti, a parlato a Filemone non di perdono, ma di fede! modellare:.lavorare una sostanza plastica per darle una forma; in partic., nella scultura, plasmare in argilla o altra materia molle il bozzetto o l'opera in grandezza d'esecuzione per la successiva traduzione in marmo, bronzo, ecc. Siamo di nuovo qua, dove abbiamo iniziato. Dio ti sta modellando: ciò che sei adesso, è il modello in argilla che durerà per un tempo breve di ciò che sarai in eterno,  molto più che in marmo o bronzo, quando sarai in Cielo assieme a Cristo e a tutti i suoi santi. Che forma vuoi avere? La tua forma, o quella decisa dall'artista che è al lavoro per fare di te un capolavoro? Non ti serve una fede super, ma semplicemente fede  in colui che ti modella. Il perdonare è parte della sua opera di modellare te nella forma che Lui vuole. Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIO GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE VIDEO SU INSTAGRAM---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio, vedere il video del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)

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Di Maio: «C'è chi continua a ripetere che bisogna eliminare il Reddito di Cittadinanza. Ma il M5S non lo permetterà»

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Play Episode Listen Later Sep 16, 2021 0:57


«C’è ancora chi continua a ripetere che bisogna eliminare il Reddito di Cittadinanza. Il MoVimento 5 Stelle questo non lo permetterà. Lasciatemi dire che si tratta di un'idea surreale, considerando oltretutto che arriva da alcuni esponenti politici che percepiscono stipendi d'oro». Così su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. «Grazie al Reddito di Cittadinanza abbiamo dato a milioni di persone uno strumento di vitale importanza, fondamentale ancor di più durante la crisi provocata dalla pandemia. Adesso il passo è rafforzarlo, non abolirlo», ha scritto ancora il titolare della Farnesina. «Chi oggi punta il dito contro il Reddito solo per fare propaganda sotto elezioni, pensi piuttosto a portare avanti nuove idee, invece di gettare fango su strumenti che migliorano le condizioni di vita delle persone. Noi ci continueremo a battere per queste misure di dignità e saremo sempre dalla parte dei cittadini», ha concluso.

Festival della Mente
Antonio Ballista - “... e lasciatemi divertire!” Solo piano? - Festival della Mente 2010

Festival della Mente

Play Episode Listen Later Jun 14, 2021 67:48


Concerto per piano dedicato al tema del divertimento. Un programma fatto non da spericolate speculazioni di linguaggio od abissali esplorazioni nell'interiorità, ma dall'abbandono al piacere del divertimento e del capriccio liberatorio. Stranamente tutto ciò si presenta eccezionalmente fazioso, forse perché il divertimento in musica inquieta per il pregiudizio che vede la grandezza solo nella sofferenza, nella fatica e nell'impegno. I compositori presenti nel programma (da Stravisnkij a Satie, Debussy, Rossini…) ci appaiono qui fortemente impegnati a non adattarsi a questo pregiudizio.

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
Cinque sorelle per cambiare la legge - Storie di donne nella Bibbia | 11 Aprile 2021 |

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later May 17, 2021


Dio ha creato uomini e donne con la medesima dignità ed importanza. E mentre all'epoca in cui è stata scritta la Bibbia nessuno scriveva storie di e sulle donne, la Parola di Dio ne è ricca; e da essa traiamo esempi di coraggio, intelligenza e impegno che sono di monito e guida per ciascun credente. Come quello di cinque sorelle coraggiose, tramite cui Dio ha cambiato una legge ingiusta. --- Predicatrice: Jean Guest CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 10 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 30 minuti Oggi stiamo iniziando una nuova serie di messaggi che guarda alcune delle grandi storie di emancipazione delle donne in tutta la Bibbia. Sono grata a Marco per avermi dato questa opportunità di predicare a te e ai teologi NT Wright, Paula Gooder ed Elaine Storkey per aver modellato il mio pensiero. Lasciatemi pregare per noi tutti: "Padre, prego che oggi  prenderai le mie parole e le userai per la tua gloria. Apri i nostri cuori e le nostre menti così da essere sfidati, cambiati e incoraggiati dalla tua parola, in modo che possiamo lasciare questo posto meglio attrezzati per essere testimoni della tua bontà, misericordia e grazia. Amen." Prima di dare un'occhiata ad alcuni di queste donne degne di nota, voglio parlare un po' di genere e patriarcato. Ma quello che voglio dire per primo, più di tutto  e  sottolineato tre volte, è che credo assolutamente che la Bibbia è la parola di Dio ispirata da lui; ma comprendo anche che è stata scritta da esseri umani (principalmente uomini) e che è nata nel contesto di da una certa cultura. Ogni volta che leggiamo la Bibbia ci sono tre domande che  dovremmo porci: la prima il primo è 1. Quale è il contesto storico in cui  gli autori stanno scrivendo, cosa fanno e perché? La seconda è: 2. Cosa significa effettivamente quello che leggo? Molto spesso ciò significa che dobbiamo esaminarne diverse traduzioni in modo da trovare ciò che la Bibbia sta veramente dicendo: ci sono molti casi in cui noi abbiamo traduzioni errate (parlerò di una brevemente tra poco). In inglese ci sono una quantità di differenti tradizioni da poter consultare; purtroppo questo non è  il caso della lingua italiana, ma alcune ci sono. In terzo luogo dobbiamo chiederci: 3. Cosa posso prendere da  questo passaggio mentre lo leggo?  Quali sono le mie aspettative, le mie speranze, le mie paure, i miei bagagli personali? Oppure:  in che modo influirà sul modo in cui leggo e capisco la Scrittura? Torniamo subito all'inizio a Genesi capitolo 1: "Poi Dio disse: «Produca la terra della vegetazione, delle erbe che facciano seme e degli alberi fruttiferi che, secondo la loro specie, portino del frutto avente in sé la propria semenza, sulla terra»... Poi Dio disse: «Producano le acque in abbondanza esseri viventi, e volino degli uccelli sopra la terra … le acque produssero in abbondanza secondo la loro specie, e ogni volatile secondo la sua specie.... Poi Dio disse: «Produca la terra animali viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e animali selvatici della terra, secondo la loro specie». ... Poi Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, e abbiano dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio;  li creò maschio e femmina.." (Genesi 1: 11, 20, 21, 24, 26-27) Qui vediamo Dio che porta ordine fuori dal caos attraverso la Creazione. Per prima cosa crea luce, acqua e terra e poi inizia a popolare il mondo; prima con piante di cui alcune ci dice portatrici di semi. Guarda ciò che ha creato e lo dichiara essere buono. Quindi riempie le acque di pesci e altre creature marine e di nuovo le benedice e dice loro di essere feconde. Poi vengono gli animali della terra; di nuovo sono creati e benedetti e viene detto loro di essere fecondi.  Ogni pianta e animale finora è maschio e femmina, l'ordine creato ha un sesso. E infine nel versetto 27 arriviamo alla gloria della Creazione: così Dio ha creato l'umanità a sua immagine: “a immagine di Dio li creò maschio e femmina li creò.” Ora ecco il punto: se il nostro essere creati a immagine di Dio non riguarda altro che la distinzione tra generi (maschio e femmina),  allora l'intera Creazione è stata fatta a sua immagine... ma qui, la Bibbia, non dice questo! Solo gli esseri umani lo sono e quindi la nostra immagine  è qualcosa di diverso dal semplice genere. E vediamo pure che non c'è separazione i due, ma  perfetta uguaglianza. Diamo una rapida occhiata a Galati 3:28 Non c’è qui né Giudeo né Greco; non c’è né schiavo né libero;  non c’è né maschio né femmina;  perché voi tutti siete uno in Cristo Gesù." (Galati 8:28) Questo è l'errore di traduzione di cui io ti parlavo: in realtà, in originale, Paolo afferma (vediamo un'altra traduzione più accurata): "Non siete più Ebrei, né pagani, schiavi o liberi  e neppure uomo o donna,  perché siete tutti uniti in Cristo. (Galati 8:28 PV) Paolo sta scrivendo a una chiesa nel contesto di un dibattito sulla circoncisione maschile che deve essere classificata come parte integrante della chiesa e nel contesto culturale dove nella sinagoga avresti potuto udire gli uomini pregare così: “Dio, ti ringrazio di non essere stato creato un gentile, uno schiavo o una donna ”. È disperato per questi giovani cristiani non si rendano conto che sono persone della risurrezione, persone della nuova Creazione, ciò che era una volta è stato capovolto. Il cristianesimo non è il giudaismo con una etichetta che dice “fede in Cristo”.  Paolo sta citando il verso di Genesi 1che parla di genere; è così che era in Paradiso, e lo dice in termini di appartenenza alla famiglia di Dio. L'essere uomini  non ha più il privilegio che haha avuto nel corso dei millenni. Certamente questo era vero all'epoca, non credete? Ovviamente, no (guardate la vignetta!). Non significa che l'ideale sia senza genere, significa semplicemente che è irrilevante.Ma non significa neppure che all'interno del Regno siamo identici, o complementari. Allora, perché abbiamo lottato con questo? Ciò è dovuto ad una struttura della società dell'epoca  chiamata patriarcato. Cosa intendo dire? Questa è una definizione: "Il patriarcato è un sistema sociale in cui gli uomini detengono il potere in modo primario e predominano nei ruoli di leadership politica, autorità morale, privilegio sociale e controllo della proprietà." E l'Antico Testamento è stato sicuramente scritto nel contesto di una società patriarcale. Sto dicendo che sia una cosa sbagliata? Certamente no; sto dicendo che è quello che è,  e dovremmo quindi leggerlo per quello che è . Se gli uomini erano più importanti e detenevano maggiore rilevanza  pubblica e le donne avevano valore esclusivamente tra le mura domestiche ovviamente troveremo  storie  di uomini che fanno cose da uomini. Sto di nuovo dicendo che dovremmo leggerlo per quello che è e non per quello che non è. E prima inizi a urlarmi contro,   è proprio per questo motivo che ho nel mio cuore le Scritture; perché in un perido storico dove  tutte le altre narrazioni scritte negli altri stati, tipo quelle dei babilonesi, ignoravano completamente storie di donne, nelle pagine dell'Antico Testamento  ne troviamo alcune straordinarie e stimolanti;  Dio non lo ha permesso che fossero completamente cancellate. Più avanti nella serie incontreremo le donne del Nuovo Testamento che hanno cambiato il mondo. Ma oggi lasciate che vi presenti le cinque figlie di Selofead, o per dare loro il proprio nome Mala, Noa, Cogla, Milca e Tirsa. Queste cinque giovani donne hanno cambiato la storia delle donne ebree. Leggiamo la loro storia: "Allora si fecero avanti le figlie di Selofead, figlio di Chefer, figlio di Galaad, figlio di Machir, figlio di Manasse, delle famiglie di Manasse, figlio di Giuseppe,  che si chiamavano Mala, Noa, Cogla, Milca e Tirsa; esse si presentarono davanti a Mosè, davanti al sacerdote Eleazar,  davanti ai capi e a tutta la comunità all’ingresso della tenda di convegno, e dissero: «Nostro padre morì nel deserto, e non stava in mezzo a coloro che si adunarono contro il Signore, non era della gente di Core, ma morì a causa del suo peccato,  e non ebbe figli maschi. Perché il nome di nostro padre dovrebbe scomparire dalla sua famiglia? Infatti non ha avuto figli maschi. Dacci una proprietà in mezzo ai fratelli di nostro padre». Mosè portò la loro causa davanti al Signore. E il Signore disse a Mosè: «Le figlie di Selofead dicono bene. Sì, tu darai loro in eredità una proprietà in mezzo ai fratelli del loro padre, e farai passare ad esse l’eredità del loro padre. Parlerai pure ai figli d’Israele, e dirai: “Quando uno morirà senza lasciare figli maschi, farete passare la sua eredità a sua figlia." (Numeri 27:1-8) Il popolo d'Israele aveva vagato nel deserto per 40 anni e ora erano nelle pianure di Moab e stavano per entrare nella Terra Promessa. Era importante sapere chi era ancora vivo dell'esodo originale e quanti fossero di seconda generazione, in modo che la terra potesse essere divisa  in base al numero di persone nel censimento (Numeri 26) con più terra data a tribù più grandi e meno terra a quelle più piccole. Dio disse a Mosè di fare conta delle tribù, ma secondo l'usanza dell'epoca questo era solo per il nome degli avi e sul versante degli uomini. Era previsto che le donne sarebbero state incluse nella linea di eredità e successione dei maschi della loro famiglia. Ma questo era un gran bel problema per le cinque sorelle. Il loro padre era morto, non aveva fratelli o altri parenti maschi;  sarebbero state lasciate senza terra e senza eredità. Mi chiedo come donna cosa avremmo fatto al loro posto? Borbottare? Trovare un marito, qualsiasi fosse, e velocemente? Questo è ciò che hanno fatto le sorelle. Sono andate al luogo di  riunione, un posto dove c'erano solo uomini di alto rango  e certamente le donne non avevano il permesso di entrare,  e si presentate davanti a Mosè e agli altri capi appellandosi contro la legge. Notate che sono andate insieme. Hanno presentato le credenziali del padre, il quale era stato leale, non aveva fatto  parte dell'insurrezione ed era morto di mote naturale; sicuramente era degno di rispetto. Se la legge fosse rimasta com'era, allora il nome e l'eredità del padre sarebbe stata dimenticata semplicemente perché non aveva figli maschi: ma ne ha cinque figlie: “Dacci delle proprietà tra quelle dei parenti d i nostro padre!” (versetto 4).  Poiché la tradizione doveva collegare la proprietà della terra al  cognome maschile, era un valido argomento di discussione. Dal modo in cui hanno plasmato la loro argomentazione vediamo che le sorelle  conoscevano la loro storia, la loro cultura, le  tradizioni e conoscevano la legge.  Quello che volevano mettere in discussione non era la legge di Dio che era intrinsecamente giusta, ma come l'avevano interpretata gli uomini. Ecco perché erano pronte a confrontarsi con i loro leader e a sottolineare l'ingiustizia. Debbono avere avuto anche fiducia che  Mosè le avrebbe ascoltate; non può essere sottovalutato il fatto che, quello che stavano facendo potrebbe avergli  causati enormi difficoltà. Bisogna dar merito a Mosè, che non solo ascoltò, ma mostrò la sua vulnerabilità e intelligenza come  leader, ammettendo che aveva bisogno della saggezza di Dio, non volendo appoggiarsi semplicemente alla sua propria interpretazione della legge. Dio stabilì a favore delle sorelle; dovevano essere date loro delle proprietà  tra quelle della loro tribù. Ancor di più,  la sentenza doveva essere universale: d'ora in poi, se un uomo fosse morto senza figli, le sue figlie dovevano riceverne l'eredità. E in modo ancora più radicale vedremo nel capitolo 36 che le sorelle avrebbero potuto scegliere il proprio coniuge all'interno della tribù. Sappiamo che Mosè non visse abbastanza da vedere le sorelle ereditare la loro terra.  Toccò a Giosuè  assicurarsi che la decisione di Dio fosse eseguita (possiamo leggerlo in Giosuè 17: 3-6). Tutto ciò  ha cambiato il modo in cui le donne venivano trattate. Non lo sono non dovevano sposarsi più per avere riconosciuta la loro identità, ma le affermava come membri di valore nella tribù con diritti propri come donne non sposate. Cosa possiamo imparare dalle sorelle? 1. È di fondamentale importanza vedere la nostra identità come donne davanti a Dio e non legata alle convenzioni umane. 2. La loro audacia si basava sulla loro conoscenza e comprensione, non ultima la loro conoscenza di Dio. Credevano che fosse giusto ed equo che  poteva essere invocato per venire in loro aiuto. Anche noi dovremmo conoscere  il nostro Dio in questo modo. 3. Hanno cercato giustizia, e noi dobbiamo essere in grado di  discernere ciò che è giusto e ciò che è ingiusto e avere la saggezza di saper rispondere. Come le sorelle non dovremmo esitare ad affrontare l'ingiustizia e sfidare le norme sociali, perché così facendo proprio come quelle sorelle, potremmo fare la differenza generazioni di ragazze. 4. Impariamo cosa sia essere delle guide. Le sorelle hanno mostrato di essere delle leader nella loro volontà di prendere una posizione.  Mosè mostrò di essere leader nell'essere disposto ad  ascoltare e a cambiare. Entrambi erano disposti a sottomettersi a Dio. La leadership non è né solitaria né di genere, né autoritaria né roboante. La leadership è condivisa, percettiva e aperta. Se saremo disposti a vivere così assieme, allora il Regno di Dio potrà venire. Amen. 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Parole di Storie - Storie di Paura, dal classico alla notte di Halloween
La fontana della bellezza. Una fiaba di Luigi Capuana

Parole di Storie - Storie di Paura, dal classico alla notte di Halloween

Play Episode Listen Later Jan 7, 2021 20:43


C'era una volta un Re e una Regina, che avevano una figliuola. Bella? No, brutta! Anzi, Bruttissima, e non riuscivano a darsene pace. La tenevano rinchiusa, sola sola, in una camera appartata e, un giorno il Re, un giorno la Regina, le portavano da mangiare in una cesta e si sfogavano con il pianto. - Figliuola sventurata! Sei nata Regina, e non puoi godere della tua sorte!Diventata grande, a sedici anni, la reginotta disse al padre: Maestà, perché tenermi rinchiusa qui? Lasciatemi andare pel mondo. Il cuore mi dice che troverò la mia fortuna. Il Re in principio non voleva acconsentire: - Dove poteva andare la sua figliuola, così brutta, sola e inesperta? Era impossibile! [...] Continue reading

Parole di Storie - Favole
La fontana della bellezza. Una fiaba di Luigi Capuana

Parole di Storie - Favole

Play Episode Listen Later Jan 7, 2021 20:43


C'era una volta un Re e una Regina, che avevano una figliuola. Bella? No, brutta! Anzi, Bruttissima, e non riuscivano a darsene pace. La tenevano rinchiusa, sola sola, in una camera appartata e, un giorno il Re, un giorno la Regina, le portavano da mangiare in una cesta e si sfogavano con il pianto. - Figliuola sventurata! Sei nata Regina, e non puoi godere della tua sorte!Diventata grande, a sedici anni, la reginotta disse al padre: Maestà, perché tenermi rinchiusa qui? Lasciatemi andare pel mondo. Il cuore mi dice che troverò la mia fortuna. Il Re in principio non voleva acconsentire: - Dove poteva andare la sua figliuola, così brutta, sola e inesperta? Era impossibile! [...] Continue reading

Parole di Storie - Fiabe di Luigi Capuana
La fontana della bellezza. Una fiaba di Luigi Capuana

Parole di Storie - Fiabe di Luigi Capuana

Play Episode Listen Later Jan 7, 2021 20:43


C'era una volta un Re e una Regina, che avevano una figliuola. Bella? No, brutta! Anzi, Bruttissima, e non riuscivano a darsene pace. La tenevano rinchiusa, sola sola, in una camera appartata e, un giorno il Re, un giorno la Regina, le portavano da mangiare in una cesta e si sfogavano con il pianto. - Figliuola sventurata! Sei nata Regina, e non puoi godere della tua sorte!Diventata grande, a sedici anni, la reginotta disse al padre: Maestà, perché tenermi rinchiusa qui? Lasciatemi andare pel mondo. Il cuore mi dice che troverò la mia fortuna. Il Re in principio non voleva acconsentire: - Dove poteva andare la sua figliuola, così brutta, sola e inesperta? Era impossibile! [...] Continue reading

Parole di Storie
La fontana della bellezza. Una fiaba di Luigi Capuana

Parole di Storie

Play Episode Listen Later Jan 7, 2021 20:43


C'era una volta un Re e una Regina, che avevano una figliuola. Bella? No, brutta! Anzi, Bruttissima, e non riuscivano a darsene pace. La tenevano rinchiusa, sola sola, in una camera appartata e, un giorno il Re, un giorno la Regina, le portavano da mangiare in una cesta e si sfogavano con il pianto. - Figliuola sventurata! Sei nata Regina, e non puoi godere della tua sorte!Diventata grande, a sedici anni, la reginotta disse al padre: Maestà, perché tenermi rinchiusa qui? Lasciatemi andare pel mondo. Il cuore mi dice che troverò la mia fortuna. Il Re in principio non voleva acconsentire: - Dove poteva andare la sua figliuola, così brutta, sola e inesperta? Era impossibile! [...] Continue reading

ANSA Voice Daily
“Lasciatemi”. Poi, a 90 anni, batte il Covid

ANSA Voice Daily

Play Episode Listen Later Nov 16, 2020 3:02


La storia di un anziano che non voleva si perdessero tempo e risorse con lui, raccontata dal medico che non gli ha dato retta e lo ha salvato

BASTA BUGIE - Cinema
FILM GARANTITI: Cristiada - San Josè Sanchez del Rio, il martire cristeros 14enne (2012) *****

BASTA BUGIE - Cinema

Play Episode Listen Later Jul 24, 2020 13:11


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.filmgarantiti.it/it/articoli.php?id=231SAN JOSÈ SANCHEZ DEL RIO, IL MARTIRE CRISTEROS 14ENNE di Paolo GulisanoQuesta mattina in Piazza San Pietro sarà proclamato santo Josè Sanchez del Rio, il piccolo martire della spaventosa persecuzione anti-cattolica che si scatenò in Messico negli anni Venti del secolo scorso. La Canonizzazione ha luogo proprio mentre ricorre infatti il 90° anniversario della rivolta dei cattolici messicani, i quali - perseguitati da un feroce regime massonico e anti-religioso - insorsero in difesa della fede e della libertà. La rivolta finì in un martirio di popolo, in un bagno di sangue che vide barbaramente uccisi migliaia di uomini, donne, bambini, religiosi, vittime di un atroce quanto lucido progetto di scristianizzazione del Paese.Fu una delle conseguenze della presa di potere di un'ideologiafortemente anti-cristiana, che si era insediata al governo sull'onda lunga delle vicende della Rivoluzione Messicana del 1910. Una classe dirigente giacobina (con forti legami con la massoneria e con centri di potere economico-finanziari internazionali) che, liquidata la fase 'populista' della Rivoluzione, quella appunto che aveva visto come protagonisti Villa e Zapata e che è stata resa celebre da tanta cinematografia hollywoodiana, venne meno a gran parte delle promesse di giustizia sociale, in particolare nei confronti dei contadini, e instaurò una forma di governo fortemente autoritaria, che, preservando gli interessi economici di pochi oligarchi (molti dei quali statunitensi), si attirò comunque il consenso dei 'progressisti' attraverso l'attuazione di una politica culturale ferocemente avversa alla Chiesa, o meglio: ad ogni espressione sociale del cristianesimo.SOPPRESSA OGNI MANIFESTAZIONE PUBBLICA DELLA CHIESAA partire dalla Costituzione del 1917 (tuttora in vigore, con qualche piccolo aggiustamento) veniva tolta alla Chiesa personalità giuridica. Vennero chiusi tutti gli ospedali, le cliniche, gli orfanotrofi, gli istituti di accoglienza, le scuole e tutti gli istituti educativi e di ospitalità retti dai cattolici. In poche parole, venne soppressa ogni realizzazione sociale, pubblica, che la fede e la carità avevano realizzato nel corso di quattro secoli in Messico. Veniva lasciata - ma solo per poco tempo - la libertà di celebrare il culto. Un cristianesimo confinato nella sagrestie e allontanato dalla società.Questa strategia era analoga ad altre messe in atto dalla Rivoluzione Francese in poi: relegare Dio in cielo e i credenti nelle chiese (una sorta di 'riserve' per chi si ostinasse ancora, dopo l'emancipazione dalla religione, a voler seguire le 'superstizioni religiose'). La finalità era la stessa di tutti i totalitarismi che pretendono di costruire l'uomo nuovo, violentando quella che è la natura dell'uomo stesso, la sua realtà concreta, in forza delle pretese dell'utopia. Come disse Lenin in uno dei più significativi esempi di questa forma mentis, «se la realtà non corrisponde alle teorie, tanto peggio per la realtà».Così avvenne per il Messico, che subì il furore ideologico di chi stabilì che il paese andava purgato da ogni segno visibile del cristianesimo, a cominciare dalla società per finire alla coscienza dei singoli. Un'immane opera di scristianizzazione compiuta con la forza. Infatti si procedette con gli arresti, con le violenze fisiche, con le minacce, con la perdita del lavoro, con le uccisioni.Di fronte a questa aggressione, i cattolici percorsero ogni via pacifica di opposizione: dalla raccolta di più di un milione di firme di protesta, al boicottaggio dei prodotti governativi, ad altre forme di resistenza civile e non violenta. La risposta del governo fu un ulteriore giro di vite: arresti, torture, fucilazioni senza nemmeno la parvenza di un processo. Ne fecero le spese tutti, anche se particolare fu l'accanimento nei confronti di religiose e sacerdoti. Alla fine, davanti alla spietata mattanza che devastava il paese, non restò che la scelta della legittima difesa in armi, allo scopo di salvaguardare i propri cari. Scoppiò la rivolta dei 'Cristeros' (così venivano definiti sprezzantemente dai governativi i fedeli, a motivo della loro devozione a Cristo Re).Non fu esattamente una guerra civile, almeno per l'idea che comunemente si ha di guerra civile, come di contrapposizione fra due fazioni politiche. Nel caso del Messico c'era invece da una parte un partito, una lobby al potere dotata di mezzi economici e di un esercito di leva obbligato a combattere contro i propri compatrioti e fratelli, e dall'altra un popolo intero che combatteva unicamente per difendere le libertà fondamentali: la libertà religiosa, la libertà di educazione per i propri figli, la libertà di vivere secondo i propri princìpi e non secondo l'ideologia imposta dallo stato. Fu una autentica guerra contro la religione, contro ogni segno della fede incarnata che pure costituiva la più autentica identità del Messico.SAN JOSÈ SANCHEZ DEL RIOTra i martiri che sfidarono questo potere e diedero la vita per testimoniare il loro amore alla Verità ci fu Josè Sanchez del Rio, un ragazzo che aveva appena tredici anni, appartenente alla Gioventù Cattolica, sezione aspiranti. Quando Callés diede inizio alla carneficina, volle far parte dell'Armata, andandosi a presentare ad uno dei suoi capi, il generale Mendoza. «Se io non sono in grado di portare il fucile - disse - potrà servirsi di me in molti modi, come custodire i cavalli, lavorare in cucina, portare l'acqua e le munizioni».Volle essere un Soldato di Cristo Re. Scrisse alla madre: «Mamma, non lasciarmi perdere la bella occasione di guadagnarmi il Paradiso con così poca fatica e molto presto». Josè è ricordato come un bambino vivace, un amico per tutti pronto al gioco e allo scherzo, ma che non tralasciava mai di partecipare ogni giorno alla Messa e di accostarsi ai Sacramenti. Nell'accampamento era il beniamino. Pochi mesi dopo il suo arruolamento fu ammesso a fare parte del corpo di spedizione che si impegnò a fondo nella battaglia di Cotija il 5 febbraio 1928. Sanchez si trovava presso il generale Mendoza. Quando il cavallo del suo superiore cadde ucciso al suolo, il piccolo soldato saltò a terra, offrendo al generale la sua cavalcatura. Il suo gesto non servì: vennero fatti entrambi prigionieri. I nemici si stupirono per la presenza di un bambino tra le fila dei cristeros: lo minacciarono di fucilazione se non avesse dato notizie sui ribelli. Josè si oppose, sdegnato.Venne rinchiuso nella Chiesa del villaggio, che era stata trasformata in pollaio. Josè passò la notte pregando, ma quando si accorse, alle prime luci dell'alba, della presenza di galli e galline nella chiesa, preso dall'indignazione tirò il collo a tutti gli animali. Quando i carcerieri se ne resero conto, lo picchiarono selvaggiamente. Alle botte Josè rispose: «Lasciatemi vivo per la fucilazione, per morire martire». Per fargli paura lo fecero assistere alle impiccagioni di altri prigionieri, ma Josè non si fece prendere dalla disperazione, e pregava per loro. Gli fu permesso di scrivere alla mamma: «Cara mamma, mi hanno catturato e stanotte mi fucileranno. E' venuta l'ora che io ho atteso tanto. Io ti saluto insieme ai miei fratelli, e ti prometto che in Paradiso preparerò un buon posto anche per voi tutti».Si firmò Josè Sanchez del Rio, «che muore in difesa della Fede, per amore di Cristo Re e della Regina di Guadalupe». Fu ucciso, in odio alla Fede, il 10 Febbraio 1928.TESTIMONIARE LA PROPRIA FEDEIl grande intellettuale francese Andre Frossard scriveva anni fa «il mondo vuole un cristianesimo smorto e pusillanime, ansioso di ottenere il diritto di cittadinanza in una società che lo disprezza». Josè e i Cristeros ci insegnano ancora oggi che il cristiano non deve avere paura di fronte al mondo di testimoniare la propria fede. Ma la sua canonizzazione avviene in un contesto storico sia locale che globale che non può non interrogarci e riattualizza quel sacrificio. Ancora oggi, come 87 anni fa, il Messico sta vivendo una nuova ondata di persecuzioni e politiche totalitarie. L'imponente manifestazione del Frente Nacional por la Familianasce proprio come reazione alla decisione del presidente del Messico di impedire la libertà di educazione e quella religiosa, attraverso i vessilli della teoria gender che si vuole introdurre in tutte le scuole oltre all'introduzione del matrimonio omosessuale.Vescovi messicani iniziano ad essere denunciati e molte scuole sono chiamate al sacrificio della perdita dell'accreditamento, come mostrato anche in Spagna.A queste politiche distruttive per l'uomo, non meno anticlericali di quelle delle lobby massoniche al governo nel Paese centr'americano, si si oppone, oggi come ieri, con le armi della preghiera, della testimonianza pubblica e della fede e non è un caso che nel corso dei tanti cortei di piazza, gli oltre 2 milioni di camisetas blancas abbiano issato l'effige di Sanchez Del Rio che al grido di que viva Cristo rey ha fatto risplendere la sua gloria in un campo di battaglia che lo vedeva martire.Il suo sacrificio ci arriva ancor oggi in un mondo ostile alla proposta cristiana e alla verità ultima sull'uomo, un mondo che attraverso nuove forme di ideologia vuole tappare la bocca alla libertà.

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
Quale pelle stai indossando? | 28 Giugno 2020 |

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Jun 29, 2020


La pelle che indossi non è la tua vera pelle, ma quella che la società, il mondo, te stesso ti sei cucito sopra quella che Dio aveva progettato per te. Gesù è venuto per dartene una nuova, se lo accetti nella tua vita. --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 9 minuti  Tempo di ascolto audio/visione video: 27 min. Quale è il vostro libro preferito nella Bibbia? Ognuno di noi ha un libro preferito nella Bibbia, ed io non faccio eccezione. Certo, mi piace tutto il “consiglio di Dio”, so che in ogni parte,  anche in quelle che “per me” (e solo per me, uomo limitato)  non hanno senso...Dio ha messo il suo “tocco. Ma certi passi, come l'elenco delle bestie pure e di quelle impure in Deuteronomio o il conteggio dei censimenti delle tribù in Numeri... beh, ne farei volentieri a meno! Ma ci sono libri che più di altri mi emozionano, come il libro di Neemia, e la storia della ricostruzione di Gerusalemme o Giovanni con il lungo discorso di Gesù ai discepoli. Libri che non mi piacciono,  libri che mi piacciono... Poi ci sono libri che sinceramente, li trovo “irritanti”... A questo punto starete pensando:“Che dici Marco? La Bibbia è tutta ispirata, tutta bella, tutta santa..Stai bestemmiando!”, vero? Lasciatemi spiegare... La definizione medica di “irritazione” è : Irritazione: reazione di un tessuto eccitabile a uno stimolo.” C'è un tessuto, una parte del mio corpo che è “eccitabile” = sensibile che reagisce, si muove, di arrossa quando incontra qualcosa di che va contro la sua natura. Una doccia di acido sulla mia pelle va contro la natura della mia pelle... che si irrita... Uno dei libri che trovo “irritante” è il libro di Proverbi. Attenzione a quello che ho detto prima: la mia irritazione viene dal fatto che qualcosa che mi tocca va contro la mia natura, il come sono fatto il come funziono normalmente. Vi faccio un esempio: “Confida nel Signore con tutto il cuore e non ti appoggiare sul tuo discernimento. Riconoscilo in tutte le tue vie ed egli appianerà i tuoi sentieri.” (Proverbi 3:5-6) Questo versetto, personalmente, mi “irrita”... va contro la mia natura, il come sono fatto il come funziono normalmente. La mia natura, la società, spesso la mia famiglia, la scuola, il governo, mi hanno sempre detto che devo appoggiarmi su quello che capisco! La mia intelligenza, i miei studi... far funzionare i miei neuroni! La Parola di Dio attraverso Proverbi  sta mettendo sulla mia pelle qualcosa che va contro la mia “natura”. La mia natura è quella di fare da me, di essere il “capitano del mio cuore” “chi fa da se fa per tre” ecc. Ma, un attimo... Dio mi ama... non può volere il mio male... quelle parole che sono così distanti  dalla mia natura debbono contenere un balsamo... non un acido... Quando leggiamo la parola di Dio in fretta e non comprendiamo l'immenso amore con cui è stata scritta, allora il balsamo che dovrebbe essere quella parola diventa un acido che mi irrita...  se non la leggo bene e la leggo in fretta. Oggi  più che una predicazione è uno strumento che cerco di darti: rallenta, e cerca per trovare il balsamo che lenisce le tue ferite. Quello che sentirai oggi sono tutte cose che puoi trovare anche tu sia online, sia su un buon commentario di carta (come si faceva una volta) sia chiedendo allo Spirito Santo  di farti capire la Parola di Dio. Spesso la Parola di Dio  è un balsamo già alla prima lettura, ma  rallentando,  andando oltre quello che semplicemente leggi, tu farà scoprire ancora di più la sua ricchezza e il suo balsamo sarà più efficace. Rileggiamo il versetto: “Confida nel Signore con tutto il cuore e non ti appoggiare sul tuo discernimento. Riconoscilo in tutte le tue vie ed egli appianerà i tuoi sentieri.” (Proverbi 3:5-6) Nel versetto ci sono tre verbi principali, che sono usati all'imperativo e stanno ad indicare tre azioni che dobbiamo fare noi. 1. CONFIDA  Il verbo in ebraico è בָּטַח – ḇâṭaḥ che significa “affrettarsi verso un rifugio”. Il versetto si apre con una nota positiva: Dio è un rifugio, che devo affrettarmi a trovare. Nella Bibbia sono moltissime le volte che Dio è illustrato come un rifugio. Davide descriveva così Dio "Il Signore è la mia rocca, la mia fortezza, il mio liberatore; il mio Dio, la mia rupe in cui mi rifugio, il mio scudo, il mio potente salvatore, il mio alto rifugio, il mio asilo." (2 Samuele 22:2-3) In chi, o in cosa stai confidando per la tua vita? Dove trovi la rocca la fortezza, il rifugio,  lo scudo per vivere la tua vita tutti i giorni? Capite perché Proverbi è un libro “irritante”? Perché in poche parole sovverte l'ordine della mia vita quotidiana. Perché mi chiede di non confidare in me, o nel mio lavoro, o nei miei amici, ma nel Signore. Sulla mia pelle si poggia qualcosa che è differente dalla natura della mia pelle che invece confida in tutto prima di confidare in Dio. Ciò che ci chiede il Signore non è semplicemente di pregarlo, o di obbedirgli, o di parlare di lui agli altri. Anche tutto questo,  ma la prima cosa che vuole da me... e da te è essere il primo rifugio, la prima scelta, la prima persona a cui mi rivolgo. Vederlo come il solo rifugio, l'unica cosa a cui rivolgersi per qualsiasi problema, dal più piccolo al più grande. Un buon rifugio è' nascosto, è sicuro, è lontano Se mi rifugio nel Signore  gli altri non potranno trovarmi  e portarmi via dalla sua protezione 2. NON TI APPOGGIARE Il verbo in ebraico è שָׁעַן – šâ‘an che significa “supportarsi da solo”. La nostra società occidentale ha fatto del “self made man” “l uomo che si è fatto da se” il pilastro della società. Se guardate la programmazione annuale dei film sulle varie piattaforme un 80% saranno di storie dove c'è uno contro tutti, l'eroe che sconfigge le potenze mondiali a mani nude. Cresciamo così, e come uomini tendiamo costantemente  ad appoggiarci su noi stessi, a pensare che l'impegno  porti sempre alla vittoria. Molte volte è cosi, ma altre volte la situazione non cambia  sia che ci impegniamo o meno. L'immagine è quella di cercare di appoggiarci su noi stessi; così, invece di riposarci, ci affatichiamo ancora di più Quello che invece ci chiede Dio è ciò che ha scritto Pietro: “Affidate a lui tutte le vostre preoccupazioni ed ansietà, perché siete importanti per lui.” (1 Pietro 5:7 PV) 3. RICONOSCILO In ebraico è יָדַע yâḏa‘; che è, molto semplicemente, “sapere”. La Bibbia dice che devo sapere che tutto quello che accade accade perché Dio lo vuole  oppure perché Dio lo permette. Ma non mi basta saperlo qua, nel cuore, non devo necessariamente buttare tutta la mia intelligenza che Dio stesso mi ha dato, ma la devo sfruttare per VEDERE ciò che Dio fa e ciò che Dio vuole. Devo “sperimentare”, non solo intuire la grandezza di Dio. Paolo infatti dice: “Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà.” (Romani 12:2) Il versetto di Proverbi dice che: se confidiamo,  se non ci appoggiamo,  se riconosciamo, allora Dio farà una cosa stupenda. Se facciamo tutto questo, se obbediamo ai tre verbi all'imperativo, il versetto dice che Dio  non sarà genericamente contento, ma che agirà in nostro favore Qui viene usato un verbo al futuro, ci mostra cosa accadrà  SE noi rispettiamo il suo volere. 4. APPIANERA' In alcune Bibbie è scritto “dirigerà”. L'ebraico è “יָשַׁר - yâšar; che significa “rendere qualcosa diritto o liscio”- Allora, se obbedisco a quello che mi dice Dio la mia vita sarà un'autostrada, vero? Assolutamente no! Il versetto non dice che i nostri sentieri saranno lisci; i sentieri sono sentieri, pieni di buche, di salite, discese e curve. Il versetto non dice è che DIO  userà la “pialla”, che renderà ciò che è ruvido liscio, ciò che è scosceso piano... ma che  farà si che noi li affrontiamo  COME SE fossero dritti e lisci. Pensate ad una macchina: attualmente la mia ha gli ammortizzatori finiti ed ogni piccola buca risulta in un botto tremendo all'interno dell'abitacolo. Gli ammortizzatori quello fanno, le strade continuano ad avere buche, ma se abbiamo dei buoni ammortizzatori  sembrano lisce. E Dio ha mandato un “ammortizzatore” speciale per percorrere le strade del mondo: “Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.” (Giovanni 14:6) Capite adesso perché Proverbi è un libro “irritante”? Perché espone al mia pelle di uomo ad una realtà che c'entra poco o niente con la vita che vivo. Perché mi mette davanti ad una sfida: continuare a cercare la via del mondo, oppure fermarmi a cercare la via di Dio. Ma sapete? Tutta la Bibbia è “irritante” fintanto che non decido  di togliere da me la “pelle” che mi sono costruito negli anni, che il mondo, la società, la famiglia, la scuola mi hanno cucito addosso. Quando la tolgo, scopro la vera pelle, quella vera, quella con cui sono stato creato  sono stata creata da Dio, quella dove la sua Parola non è qualcosa che irrita, ma un balsamo  che guarisce. Pietro dice: “Come figli ubbidienti, non conformatevi alle passioni del tempo passato, quando eravate nell’ignoranza.” (1 Pietro 1:14) Quale pelle stai indossando oggi? Quella del tempo passato, o quella del figlio, della figlia obbediente? Se cerchi il balsamo per le tue ferite e trovi invece che la Parola non le guarisca è probabile che tu abbia su ancora la pelle che ti ha cucito sopra il mondo. Dio ti ha dato una nuova pelle attraverso Cristo Gesù; continua, o torna ad essere un figlio, una figlia obbediente per avere il balsamo che guarisce. Preghiamo. GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIO LINK AL VIDEO DEL MESSAGGIO SU FACEBOOK --- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)

Zuppa di Porro
Salvini, vanno in scena i soliti giochini di Renzi

Zuppa di Porro

Play Episode Listen Later May 27, 2020 18:00


00:00 No all’ultimo giorno di scuola... 01:30 Poi c’è il sindaco Sala che mette il coprifuoco a Milano sugli aperitivi. Complimenti! 04:15 I presidenti di regione Sardegna e Sicilia chiedono la patente di immunità per chi arriva... 05:05 Lasciatemi invece dire che Toti è un eroe... 06:00 I contagi sono ai minimi ma sui giornali […] More

EasyApple
#451: Lasciatemi il bong

EasyApple

Play Episode Listen Later Mar 20, 2020 47:24


Si parla di lauree digitali, di Padre Maronno, del suono di avvio dei Mac e dei leak di iOS 14.

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351 Il budget

Vendere Valore

Play Episode Listen Later Feb 16, 2020 19:27


Come si può definire un budget per arrivare ai risultati a fine anno? Ecco qualche prima idea. Lasciatemi i vostri commenti, domande, dubbi a t.me/paolopugni - Per iscriversi alla nostra newsletter usate questo link http://pugnimalago.it/newsletter/- Per iscriversi ai webinar gratuiti http://pugnimalago.it/webinar-strategia-commerciale/- Per candidarsi al VendereValore LAB: http://pugnimalago.it/venderevalorelab/Il Festival della Vendita va in onda on-line il 22 aprile 2020 Per registrarsi http://pugnimalago.it/fdv/

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Beauty World from A to Z
Ep.8. Prodotti make-up all'aroma di caffè: intervista a EspressOh

Beauty World from A to Z

Play Episode Listen Later Jan 24, 2020 14:57


Ciao ascoltatori del podcast, continuando sul filone delle interviste, oggi vi presento quella che ho registrato con Chiara Cascella, Founder di EspressOh. Questo brand indipendente è 100% made in Italy e fa del caffè il suo punto di forza. Chiara ci racconta la sua storia, i prodotti che fanno parte della linea e di come crescerà l'assortimento in futuro. Inoltre ci racconta di come riescono a interagire con la community e le strategie di distribuzione che hanno messo in atto. Se vi ho incuriositi ascoltate questa intervista fino in fondo per non perdervene neanche un minuto! Lasciatemi i vostri feedback e commenti sulla pagina IG del podcast a @beautyworldfromatoz

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341 Ricomincio dagli errori

Vendere Valore

Play Episode Listen Later Jan 12, 2020 25:54


Ricomincio dagli errori, ricomincio da cinque, ricomincio dalla più grande ricchezza che mi ha lasciato in eredità il 2019: i miei sbagli sui quali posso costruire. Volete condividere i vostri errori e ciò che avete imparato? Lasciatemi un messaggio vocale t.me/paolopugniLa puntata è sponsorizzata da WP-OK, un supporto WordPress per chi fa sul serio.Per tutti gli ascoltatori WP-OK ha riservato uno sconto speciale di €20 usando il codice di sconto VENDEREVALOREPer candidarsi a VendereValoreLab scrivetemi paolo.pugni@pugnimalago.it o t.me/paolopugniPer iscriversi alla nostra newsletter usate questo link http://pugnimalago.it/newsletter/Per iscriversi ai webinar gratuiti http://pugnimalago.it/webinar-strategia-commerciale/Il Festival della Vendita va in onda on-line il 22 aprile 2020

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341 Ricomincio dagli errori

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Ricomincio dagli errori, ricomincio da cinque, ricomincio dalla più grande ricchezza che mi ha lasciato in eredità il 2019: i miei sbagli sui quali posso costruire. Volete condividere i vostri errori e ciò che avete imparato? Lasciatemi un messaggio vocale t.me/paolopugniLa puntata è sponsorizzata da WP-OK, un supporto WordPress per chi fa sul serio.Per tutti gli ascoltatori WP-OK ha riservato uno sconto speciale di €20 usando il codice di sconto VENDEREVALOREPer candidarsi a VendereValoreLab scrivetemi paolo.pugni@pugnimalago.it o t.me/paolopugniPer iscriversi alla nostra newsletter usate questo link http://pugnimalago.it/newsletter/Per iscriversi ai webinar gratuiti http://pugnimalago.it/webinar-strategia-commerciale/Il Festival della Vendita va in onda on-line il 22 aprile 2020

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302Plus Si ricomincia dal laboratorio

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Play Episode Listen Later Aug 28, 2019 17:34


Un laboratorio dove crescere insieme nel dare valore ai proprio clienti.Per sapere di più sul progetto VendereValoreLab scrivetemi paolo.pugni@pugnimalago.it o lasciate il vostro indirizzo https://mailchi.mp/ee9e7616b6cd/venderevalorelabIl webinar sul tema audio ed eventi lo potete rivedere qui https://youtu.be/t2fbyc2NxOY La puntata è sponsorizzata da Presentazione Animata che offre agli ascoltatori di Vendere Valore condizioni particolari e uno sconto: per saperne di più https://presentazioneanimata.it/scontovenderevalore/ Qui trovate il progetto Patreon per diventare protagonisti di VendereValore https://www.patreon.com/venderevalore Lasciatemi un messaggio di commento a paolo.pugni@pugnimalago.it https:://t.me/paolopugni

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302Plus Si ricomincia dal laboratorio

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Play Episode Listen Later Aug 27, 2019 17:34


Un laboratorio dove crescere insieme nel dare valore ai proprio clienti.Per sapere di più sul progetto VendereValoreLab scrivetemi paolo.pugni@pugnimalago.it o lasciate il vostro indirizzo https://mailchi.mp/ee9e7616b6cd/venderevalorelabIl webinar sul tema audio ed eventi lo potete rivedere qui https://youtu.be/t2fbyc2NxOY La puntata è sponsorizzata da Presentazione Animata che offre agli ascoltatori di Vendere Valore condizioni particolari e uno sconto: per saperne di più https://presentazioneanimata.it/scontovenderevalore/ Qui trovate il progetto Patreon per diventare protagonisti di VendereValore https://www.patreon.com/venderevalore Lasciatemi un messaggio di commento a paolo.pugni@pugnimalago.it https:://t.me/paolopugni

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302 Speciale Buyer Personas 2. Alessio Beltrami

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Play Episode Listen Later Jul 31, 2019 5:31


I protagonisti dell'evento Buyer Personas di Milano, ai nostri microfoni per raccontarci come questo strumento può aiutarci a vendere di più.Sulla pagina LinkedIn Buyer Personas https://www.linkedin.com/company/buyerpersonas/ altri approfondimenti utiliCi rivediamo in onda il primo lunedì di settembre!Il webinar sul tema audio ed eventi lo potete rivedere qui https://youtu.be/t2fbyc2NxOY La puntata è sponsorizzata da Presentazione Animata che offre agli ascoltatori di Vendere Valore condizioni particolari e uno sconto: per saperne di più https://presentazioneanimata.it/scontovenderevalore/ Qui trovate il progetto Patreon per diventare protagonisti di VendereValore https://www.patreon.com/venderevalore Lasciatemi un messaggio di commento a paolo.pugni@pugnimalago.it oppure a venderevalore@youmediaweb.com https:://t.me/paolopugni

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302 Speciale Buyer Personas 3.Mirko Saini

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Play Episode Listen Later Jul 31, 2019 4:02


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302 Speciale Buyer Personas 4.Mirco Cervi

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Play Episode Listen Later Jul 31, 2019 27:51


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302 Speciale Buyer Personas 5.Enrico Girotti

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Play Episode Listen Later Jul 31, 2019 25:45


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Vendere Valore

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I protagonisti dell'evento Buyer Personas di Milano, ai nostri microfoni per raccontarci come questo strumento può aiutarci a vendere di più.Sulla pagina LinkedIn Buyer Personas https://www.linkedin.com/company/buyerpersonas/ altri approfondimenti utiliCi rivediamo in onda il primo lunedì di settembre!Il webinar sul tema audio ed eventi lo potete rivedere qui https://youtu.be/t2fbyc2NxOY La puntata è sponsorizzata da Presentazione Animata che offre agli ascoltatori di Vendere Valore condizioni particolari e uno sconto: per saperne di più https://presentazioneanimata.it/scontovenderevalore/ Qui trovate il progetto Patreon per diventare protagonisti di VendereValore https://www.patreon.com/venderevalore Lasciatemi un messaggio di commento a paolo.pugni@pugnimalago.it oppure a venderevalore@youmediaweb.com https:://t.me/paolopugni

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302 Speciale Buyer Personas 1.Iris Devigili

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Play Episode Listen Later Jul 31, 2019 8:35


I protagonisti dell'evento Buyer Personas di Milano, ai nostri microfoni per raccontarci come questo strumento può aiutarci a vendere di più.Sulla pagina LinkedIn Buyer Personas https://www.linkedin.com/company/buyerpersonas/ altri approfondimenti utiliCi rivediamo in onda il primo lunedì di settembre!Il webinar sul tema audio ed eventi lo potete rivedere qui https://youtu.be/t2fbyc2NxOY La puntata è sponsorizzata da Presentazione Animata che offre agli ascoltatori di Vendere Valore condizioni particolari e uno sconto: per saperne di più https://presentazioneanimata.it/scontovenderevalore/ Qui trovate il progetto Patreon per diventare protagonisti di VendereValore https://www.patreon.com/venderevalore Lasciatemi un messaggio di commento a paolo.pugni@pugnimalago.it oppure a venderevalore@youmediaweb.com https:://t.me/paolopugni