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Send us a textA delightful conversation with Paul Karasik about his adaptation of Paul Auster's New York Trilogy (with David Mazzucchelli on City of Glass and Lorenzo Mattotti on Ghosts. The Locked Room Karasik handle himself); his work with Mark Newgarden: How to Read Nancy; a memoir The Ride Together co-written by his sister Judy; and more!Consider becoming a patron!Support the show
In this month's roundup, Iurgi and Mia discuss the comics, graphic novels and manga they've read recently:Mia: The strange case of Harleen and Harley and Check, Please volume 1.Iurgi: Haikyu, Demon Slayer, Apothecary Diaries, Blade Runner 2039.09:13 Iurgi and Mia discuss some of the news: Awards (CBCA and Aurealis Awards)The final (we hope) decision on Maia Kobabe's Gender Queer by the Australian Classification Review Board.Shakespeare adaptations by Joe Quesada's new imprint Amazing Comics, a Mad Cave imprint.An interview with Raina Telgemeier and Scott McCloud on USA TodayAn article about teaching with comics on the National Education Association websiteAnd a great article reporting on a large study in the UK about the plummeting reading rates on young readers, except for comic book readers28:16 Discussion moves to favourite picks from this month's new releases. Australian titles:Thylacine and the Time Machine by Renee Treml (Allen & Unwin)Godzilla: Skate or Die by Louie Joyce (IDW)One Path by Greg Broadmore, Nick Boshier, Andy Lanning (Mad Cave) [9781545816301] [Australian creator]Mia's Picks:The Cartoonists Club by Raina Telgemeier, Scott McCloud (Scholastic)Outsider Kids by Betty C. Tang (Scholastic)Ginseng Roots by Craig Thompson (Pantheon)Iurgi's picks: A Wizard of Earthsea by Ursula K. Le Guin, Fred Fordham (Harper Collins)The New York Trilogy by Paul Auster, Paul Karasik, Lorenzo Mattotti, David Mazzucchelli (Faber & Faber)Finally, we've also put a call out for new general members and a convenor as we're hoping to expand the committee in 2025. You don't need to be an expert in comics, graphic novels and manga! If you love comics and you're keen to support them in libraries please let us know through the jotform on our Roundup blog post.You can find all these news and new titles, and so much more on our website: https://graphic.alia.org.au/The ALIA Graphic Groove Theme 2025 courtesy of Clint Owen Ellis https://www.clintowenellis.com/ Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
Antonio Calabrò "L'officina dello sport"Marsilio EditoreFondazione PirelliUn viaggio dietro le quinte delle competizioni: materiali, cantieri, voci, musiche, raccontia cura di Pirelli Fondazione con illustrazioni di Lorenzo Mattotti.«La forza inarrivabile dello sport schiude orizzonti che sanno andar oltre ogni confine. È la forza di un linguaggio che colma le distanze, contribuendo a unire oltre le differenze. Non conosce divisioni, ma solo incontri e confronti per trasformare le criticità in opportunità» Giovanni Malagò, presidente del Coni e membro CIOLo sport come partecipazione, coinvolgimento, comunità e impegno civile. È l'ideologia identificativa dell'antico legame che unisce il mondo Pirelli e la cultura sportiva, raccontata nel volume L'officina dello sport. Le squadre, la ricerca, la tecnologia, la passione e i valori sociali, pubblicato da Marsilio Arte. Il rapporto tra lo sport e l'azienda è infatti quasi contemporaneo alla nascita di quest'ultima, nel lontano 1872. La Fondazione Pirelli dedica la pubblicazione a tutti gli aspetti che stanno attorno al fondamentale momento della competizione sportiva. I laboratori di ricerca, le tecnologie, la preparazione degli atleti e i cantieri di lavoro diventano quindi i protagonisti di questo volume, corredato da fotografie e documenti provenienti dall'Archivio Storico Pirelli e impreziosito da tavole inedite realizzate dall'illustratore Lorenzo Mattotti.Un vero e proprio viaggio nel dietro le quinte delle competizioni, in cui idee e testimonianze di istituzioni sportive, protagonisti dell'economia e dello sport, scrittori e giornalisti trovano voce in un racconto corale che Marco Tronchetti Provera, presidente della Fondazione Pirelli, definisce «uno stimolo per continuare a far crescere la cultura d'impresa e la cultura sportiva come pilastri dello spirito di comunità».In apertura del volume i testi istituzionali di Tronchetti Provera, del presidente del CONI Giovanni Malagò, della presidente del Museo Egizio di Torino Evelina Christillin e di Stefano Domenicali, presidente e amministratore delegato Formula Uno. Le parole di queste personalità, esperte delle discipline sportive legate al mondo Pirelli e della storia di Pirelli nello sport, si concentrano sui campioni come metafora di competitività, record e conquista. Completano la parte introduttiva i contributi di Antonio Calabrò, direttore della Fondazione Pirelli, e dello scrittore statunitense Joe R. Landsdale, che offrono sguardi inediti sullo sport inteso come comunità, sfida e superamento di sé.Segue Storia delle nostre esperienze, una sezione narrativa che, attraverso le parole di Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli, del velista oceanico Ambrogio Beccaria e dello scrittore Daniele Pirola, racconta alcune tappe fondamentali della cultura sportiva promossa dalla Fondazione Pirelli. Una successiva sezione saggistica indaga il “dietro le quinte” del mondo agonistico: dalle officine ai laboratori, dalle manifatture di prodotti sportivi al backstage delle competizioni. E ancora, il racconto dello sport dall'arte alla fotografia, dal teatro al cinema, dal giornalismo alle celebri cronache sportive della Rivista Pirelli. Tutte queste sfaccettature emergono in Parlando di campioni: musiche, tecniche, immagini, in cui testi firmati da celebri scrittori e giornalisti come Eva Cantarella, Emanuela Audisio, Giuseppe Lupo, Giuseppe Di Piazza, Darwin Pastorin, Massimo Sideri e Sandro Modeo raccontano la disciplina sportiva come stile di vita, tra passato e presente. Completano il volume schede tematiche sugli ambiti sportivi che hanno visto protagonista Pirelli nel corso della sua storia – soprattutto Formula I, rally, motociclismo, ciclismo, vela, atletica e calcio.Antonio Calabrò (1950) è Senior Vice President Pirelli per la Cultura e Direttore della Fondazione Pirelli. È Presidente di Museimpresa e di Fondazione Assolombarda. È Vicepresidente dell'Unione Industriali di Torino, Presidente dell'Advisory Board Territoriale di UniCredit Lombardia e membro dei board di numerose istituzioni e società (Liuc/Libera Università di Castellanza, Symbola, Nomisma, Touring Club, Fondazione Pier Lombardo, Orchestra Sinfonica di Milano, Milano Musica, Fondazione Unipolis, ecc). Giornalista e scrittore, ha lavorato a L'Ora, Il Mondo, la Repubblica, è stato direttore editoriale del gruppo Il Sole24Ore e ha diretto La Lettera finanziaria e l'agenzia di stampa ApCom. Tra i suoi ultimi libri: “Orgoglio industriale”, “Cuore di cactus”, “La morale del tornio”, “I mille morti di Palermo”, “L'Impresa riformista”, “Oltre la fragilità” e “L'avvenire della memoria”. Insegna all'Università Cattolica di Milano.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
durée : 00:58:43 - Affaires culturelles - par : Arnaud Laporte - La BD à tous les étages vient d'ouvrir ses portes au centre Pompidou. A cette occasion, Affaires Culturelles rencontre Lorenzo Mattotti. De son chef-d'œuvre "Feux" à son film d'animation "La Fameuse invasion des ours en Sicile", le dessinateur italien est un artiste incontournable du 9ème art. - invités : Lorenzo Mattotti Peintre, illustrateur et auteur de BD
L'exposition « Bande dessinée, 1964-2024 » rassemble, pour la première fois en France, les trois principaux foyers d'expression du neuvième art : la création européenne, les mangas asiatiques et les comics américains. Ce podcast donne la parole à douze auteurs et autrices de différentes générations, qui évoquent leur travail et les grands thèmes qui ponctuent l'exposition. Crédits :Réalisation : Celia Crétien et Clara GouraudEnregistrement : Bastien Pigeon et Ivan GarielMontage et mixage : Antoine DahanDoublage : Florian Hutter et Claire OlivierHabillage musical : Sixième sonAvec la participation d'Art Spiegelman, Catherine Meurisse, Emil Ferris, Blutch, Camille Jourdy, Étienne Davodeau, Lorenzo Mattotti, Emmanuel Guibert, Posy Simmonds, Philippe Druillet, Nicolas de Crécy et Jochen Gerner Hébergé par Acast. Visitez acast.com/privacy pour plus d'informations.
The "Comics, 1964-2024" exhibition brings together, for the first time in France, the three key centres of ninth art expression: European creation, Asian manga and American comics. This podcast gives voice to twelve authors from different generations, who talk about their work and the major themes found along the tour.Credits:Production: Celia Crétien and Clara GouraudRecording: Ivan Gariel and Bastien PigeonEditing and mixing: Antoine DahanVoice over: Florian Hutter and Claire OlivierSound design: Sixième sonWith the participation of Art Spiegelman, Catherine Meurisse, Emil Ferris, Blutch, Camille Jourdy, Etienne Davodeau, Lorenzo Mattotti, Emmanuel Guibert, Posy Simmonds, Philippe Druillet, Nicolas de Crécy and Jochen Gerner Hébergé par Acast. Visitez acast.com/privacy pour plus d'informations.
Cap sur Angoulême, dans le sud-ouest de la France, où se tient comme chaque année le festival international de bande dessinée. Les visiteurs se pressent pour se faire dédicacer des ouvrages, assister à des masterclasses d'auteurs de BD, ou voir des expositions. L'une d'elles, intitulée « L'art de courir : attraper la course » s'inscrit dans le cadre de l'Olympiade culturelle, ces événements artistiques qui célèbrent la force des liens entre sport et culture, avant l'ouverture des Jeux olympiques Paris 2024.
Comme chaque année, VMDN est au plus grand rendez-vous mondial de la bande dessinée : le 51ème Festival d'Angoulême, dans le sud-ouest de la France. Jusqu'à dimanche (28 janvier 2024), et au-delà pour plusieurs expositions, créateurs, éditeurs, vendeurs et amateurs de comics, de mangas, d'albums en tous genres partagent leur passion pour le 9ème art. Les invités de cette émission :En cette année olympique, le maestro Lorenzo Mattotti présente au Musée de la Ville d'Angoulême une centaine d'œuvres inédites, au sein d'une exposition intitulée « L'Art de courir, attraper la course ». Le festival lui a donné carte blanche sur le thème de la course à pied. Xavier Guilbert est le commissaire de l'exposition « Moto Hagio, au-delà des genres » consacrée à la mangaka japonaise Moto Hagio, une grande dame du shojo et l'une des invitées d'honneur de cette édition du festival. Son anthologie « De l'humain » est publiée en France, aux éditions Glénat.Le mangaka franco-ghanéen Loui, qui publie « Le jeune coq et le soleil », le 1er tome de sa saga africaine « Red Flower », parue aux éditions Glénat. Il est accompagné d'une comédienne et réalisatrice qu'on adore sur RFI : madame la présidente du Grand Jury Jeunesse de ce festival 2024, Aïssa Maïga en personne.L'équipe de VMDN a installé son studio pendant deux jours dans la ville charentaise. Reportage : Baptiste Antoine a visité l'exposition « Dracula : immersion dans les ténèbres » d'après l'œuvre très attendue « #DRCL : Midnight Children » du japonais Shin'ichi Sakamoto publiée en France aux éditions Ki-OON.
Il nostro Claudio Chiari ha intervistato il direttore di Brescia Musei, Stefano Karadjov, in occasione della mostra Lorenzo Mattotti, storie, ritmi, movimenti. L'esposizione si terrà fino al 28 gennaio, presso il Museo di Santa Giulia. Karadjov, riguardo all'evento che chiuderà Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura ci ha raccontato che «si tratta di una mostra immersiva e riguarda un illustratore proveniente dall'underground bolognese. Protagonisti corpi fluidi, colori saturi e scene talvolta tenebrose». Di cosa tratterà nello specifico l'evento?: «Dovendo scegliere un criterio ordinatore, abbiamo scelto danza, musica e cinema, ovvero tre ambiti conosciuti e cari all'artista». Il percorso continuerà nelle prossime settimane presso il cinema Eden di Brescia.
Chiudiamo in bellezza per il finale di stagione.Il Mondo Invisibile ritorna sabato 9 Settembre per una nuova stagione, insieme.Questa settimana siamo con Lorenzo Mattotti, illustratore, fumettista, pittore, regista e molto altro.Ha rivoluzionato il mondo del fumetto con “Fuochi”, ha realizzato oltre 35 copertine per il New Yorker, ha vinto una lista lunghissima di premi, la sua produzione è enorme e comprende fumetti, graphic novels, libri illustrati, copertine, manifesti e tanto tanto ancora.Lorenzo mi racconta della sua infanzia, parliamo del disegno come ancora per la propria identità, di metodo di lavoro, di Lancillotto e Orlando Furioso.Un artista incredibile, che si mette a nudo in quest'intervista intima, raccontando la sua profonda ricerca durata 40 anni.Ogni settimana una nuova storia, una vita, dietro le immagini.Se questo podcast ti piace, condividilo con chi pensi potrebbe essere interessato, e aiutami a diffondere la conoscenza di questi autori straordinari.Perché è un mondo bellissimo, ma non credo che se ne sappia molto, al difuori della cerchia degli appassionati. Clicca qui per ricevere la newsletter de “il mondo invisibile” in cui parlo del mio percorso di crescita attraverso le chiacchierate di ogni settimana, e tutti i links agli argomenti di cui abbiamo parlato in quest'episodio. Per vedere le opere degli artisti, e per mandarmi i tuoi commenti, puoi seguire l'account Instagram@ilmondoinvisibilepodcast e la pagina facebook con lo stesso nome. A presto!
Présentation de l'invitée : Des couleurs vibrantes et oniriques, des personnages emprunts de mélancolie et des paysages denses dans lesquels on aimerait se perdre, chaque dessin de Beya Rebaï est une invitation au voyage et à la contemplation. Après avoir étudié l'illustration à Bruxelles, puis à Paris, Beya décide à quelques mois du diplôme de tout arrêter et de se lancer en tant qu'illustratrice. Une décision audacieuse, mais qui s'est avérée payante, lorsque l'on voit ses nombreuses collaborations avec The Guardian, le NY Times, les Échos ou encore Nike pour ne citer qu'eux. Dans cet épisode en partenariat avec Squarespace, Beya revient sur tout son parcours, ce qu'elle retient de ses études à Bruxelles puis à Paris, ses débuts dans l'illustration de presse, son amour pour le mouvement Nabis et les pastels à la cire, ses collaborations, comment trouver sa patte sans pour autant s'y enfermer ou encore la nécessité d'allier business et créativité pour réussir. « Dans les milieux artistiques, on a besoin de moment de blanc : c'est dans l'ennui et dans la contemplation que viennent les idées. » Ce que vous allez apprendre dans cet épisode : Beya se présente Ses études d'illustration à Bruxelles puis à Paris Ce qu'elle retient de ses études Pourquoi elle a décidé d'arrêter ses études Ses influences Trouver sa patte et son médium Ses premiers projets et collaborations Rentrer en agence Gérer ses revenus en tant que free-lance Sa collaboration avec Caran d'Ache Savoir s'arrêter pour retrouver le goût du dessin Comment elle structure ses journées de travail Ses projets futurs Comment elle gère ses réseaux sociaux Qui elle souhaiterait entendre dans ce podcast Comment fixer ses prix et ne pas se vendre au rabais « Dès toute petite, mes parents me lâchaient dans le musée : ils avaient prévu un carnet et des crayons et je devais choisir un tableau du musée à dessiner. » « Dans le dessin de presse, tu complètes les mots par l'image: tu ne dois pas venir répéter ce que dit le texte, mais apporter quelque chose en plus, une vision personnelle du sujet. » « Une école ne va pas forcément t'apprendre le métier, mais elle va te permettre d'expérimenter beaucoup de choses et de trouver ta voie. » N'oubliez pas de vous inscrire à la newsletter de Entreprendre Dans La Mode, les industries créatives et l'art de vivre sur www.entreprendredanslamode.com. Aussi, si vous souhaitez me contacter ou me suggérer de nouveaux invités, vous pouvez le faire sur Instagram sous le pseudonyme @entreprendredanslamode. Enfin, le plus important : laissez-moi un avis sur Apple Podcast ou iTunes, 5 étoiles de préférence ; cela m'aide à faire connaître le podcast à plus de monde et me motive à faire de meilleures interviews ! Merci de soutenir ce podcast et à bientôt pour un nouvel épisode ! Références : Beya Rebaï : https://www.beyarebai.com/ Son compte Instagram : https://www.instagram.com/beya_rebai/ EPSAA : https://epsaa.fr/ateliers-preparatoires ESA Saint-Luc Bruxelles : http://www.stluc-bruxelles-esa.be/ École de Condé : https://ecoles-conde.com/formation/illustration-animation/ Ateliers du Carrousel : https://madparis.fr/ateliers-du-carrousel Klin d'oeil : https://www.klindoeil.com/ Andrea Serio : https://www.instagram.com/andreaserio73/?hl=fr Lorenzo Mattotti : https://www.instagram.com/lorenzomattotti/?hl=fr Beya Rebaï x Caran d'Ache : https://www.carandache.com/ch/fr/beya-rebai-x-caran-d-ache La Slow Galerie : https://www.slowgalerie.com/fr/ Jean-Philippe Delhomme : https://www.instagram.com/jeanphilippedelhomme/?hl=fr JSR agency : https://www.jsragency.com/ La Slow : https://www.laslow.fr/ L'obstacle est le chemin - Ryan Holiday : https://www.babelio.com/livres/Holiday-Lobstacle-est-le-chemin/1120727 Alexandre Benjamin Navet : http://alexandrebenjaminnavet.com/ David Hockney : https://www.hockney.com/home
Présentation de l'invitée : Des couleurs vibrantes et oniriques, des personnages emprunts de mélancolie et des paysages denses dans lesquels on aimerait se perdre, chaque dessin de Beya Rebaï est une invitation au voyage et à la contemplation. Après avoir étudié l'illustration à Bruxelles, puis à Paris, Beya décide à quelques mois du diplôme de tout arrêter et de se lancer en tant qu'illustratrice. Une décision audacieuse, mais qui s'est avérée payante, lorsque l'on voit ses nombreuses collaborations avec The Guardian, le NY Times, les Échos ou encore Nike pour ne citer qu'eux. Dans cet épisode en partenariat avec Squarespace, Beya revient sur tout son parcours, ce qu'elle retient de ses études à Bruxelles puis à Paris, ses débuts dans l'illustration de presse, son amour pour le mouvement Nabis et les pastels à la cire, ses collaborations, comment trouver sa patte sans pour autant s'y enfermer ou encore la nécessité d'allier business et créativité pour réussir. « Dans les milieux artistiques, on a besoin de moment de blanc : c'est dans l'ennui et dans la contemplation que viennent les idées. » Ce que vous allez apprendre dans cet épisode : Beya se présente Ses études d'illustration à Bruxelles puis à Paris Ce qu'elle retient de ses études Pourquoi elle a décidé d'arrêter ses études Ses influences Trouver sa patte et son médium Ses premiers projets et collaborations Rentrer en agence Gérer ses revenus en tant que free-lance Sa collaboration avec Caran d'Ache Savoir s'arrêter pour retrouver le goût du dessin Comment elle structure ses journées de travail Ses projets futurs Comment elle gère ses réseaux sociaux Qui elle souhaiterait entendre dans ce podcast Comment fixer ses prix et ne pas se vendre au rabais « Dès toute petite, mes parents me lâchaient dans le musée : ils avaient prévu un carnet et des crayons et je devais choisir un tableau du musée à dessiner. » « Dans le dessin de presse, tu complètes les mots par l'image: tu ne dois pas venir répéter ce que dit le texte, mais apporter quelque chose en plus, une vision personnelle du sujet. » « Une école ne va pas forcément t'apprendre le métier, mais elle va te permettre d'expérimenter beaucoup de choses et de trouver ta voie. » N'oubliez pas de vous inscrire à la newsletter de Entreprendre Dans La Mode, les industries créatives et l'art de vivre sur www.entreprendredanslamode.com. Aussi, si vous souhaitez me contacter ou me suggérer de nouveaux invités, vous pouvez le faire sur Instagram sous le pseudonyme @entreprendredanslamode. Enfin, le plus important : laissez-moi un avis sur Apple Podcast ou iTunes, 5 étoiles de préférence ; cela m'aide à faire connaître le podcast à plus de monde et me motive à faire de meilleures interviews ! Merci de soutenir ce podcast et à bientôt pour un nouvel épisode ! Références : Beya Rebaï : https://www.beyarebai.com/ Son compte Instagram : https://www.instagram.com/beya_rebai/ EPSAA : https://epsaa.fr/ateliers-preparatoires ESA Saint-Luc Bruxelles : http://www.stluc-bruxelles-esa.be/ École de Condé : https://ecoles-conde.com/formation/illustration-animation/ Ateliers du Carrousel : https://madparis.fr/ateliers-du-carrousel Klin d'oeil : https://www.klindoeil.com/ Andrea Serio : https://www.instagram.com/andreaserio73/?hl=fr Lorenzo Mattotti : https://www.instagram.com/lorenzomattotti/?hl=fr Beya Rebaï x Caran d'Ache : https://www.carandache.com/ch/fr/beya-rebai-x-caran-d-ache La Slow Galerie : https://www.slowgalerie.com/fr/ Jean-Philippe Delhomme : https://www.instagram.com/jeanphilippedelhomme/?hl=fr JSR agency : https://www.jsragency.com/ La Slow : https://www.laslow.fr/ L'obstacle est le chemin - Ryan Holiday : https://www.babelio.com/livres/Holiday-Lobstacle-est-le-chemin/1120727 Alexandre Benjamin Navet : http://alexandrebenjaminnavet.com/ David Hockney : https://www.hockney.com/home
Présentation de l'invitée : Des couleurs vibrantes et oniriques, des personnages emprunts de mélancolie et des paysages denses dans lesquels on aimerait se perdre, chaque dessin de Beya Rebaï est une invitation au voyage et à la contemplation. Après avoir étudié l'illustration à Bruxelles, puis à Paris, Beya décide à quelques mois du diplôme de tout arrêter et de se lancer en tant qu'illustratrice. Une décision audacieuse, mais qui s'est avérée payante, lorsque l'on voit ses nombreuses collaborations avec The Guardian, le NY Times, les Échos ou encore Nike pour ne citer qu'eux. Dans cet épisode en partenariat avec Squarespace, Beya revient sur tout son parcours, ce qu'elle retient de ses études à Bruxelles puis à Paris, ses débuts dans l'illustration de presse, son amour pour le mouvement Nabis et les pastels à la cire, ses collaborations, comment trouver sa patte sans pour autant s'y enfermer ou encore la nécessité d'allier business et créativité pour réussir. « Dans les milieux artistiques, on a besoin de moment de blanc : c'est dans l'ennui et dans la contemplation que viennent les idées. » Ce que vous allez apprendre dans cet épisode : Beya se présente Ses études d'illustration à Bruxelles puis à Paris Ce qu'elle retient de ses études Pourquoi elle a décidé d'arrêter ses études Ses influences Trouver sa patte et son médium Ses premiers projets et collaborations Rentrer en agence Gérer ses revenus en tant que free-lance Sa collaboration avec Caran d'Ache Savoir s'arrêter pour retrouver le goût du dessin Comment elle structure ses journées de travail Ses projets futurs Comment elle gère ses réseaux sociaux Qui elle souhaiterait entendre dans ce podcast Comment fixer ses prix et ne pas se vendre au rabais « Dès toute petite, mes parents me lâchaient dans le musée : ils avaient prévu un carnet et des crayons et je devais choisir un tableau du musée à dessiner. » « Dans le dessin de presse, tu complètes les mots par l'image: tu ne dois pas venir répéter ce que dit le texte, mais apporter quelque chose en plus, une vision personnelle du sujet. » « Une école ne va pas forcément t'apprendre le métier, mais elle va te permettre d'expérimenter beaucoup de choses et de trouver ta voie. » N'oubliez pas de vous inscrire à la newsletter de Entreprendre Dans La Mode, les industries créatives et l'art de vivre sur www.entreprendredanslamode.com. Aussi, si vous souhaitez me contacter ou me suggérer de nouveaux invités, vous pouvez le faire sur Instagram sous le pseudonyme @entreprendredanslamode. Enfin, le plus important : laissez-moi un avis sur Apple Podcast ou iTunes, 5 étoiles de préférence ; cela m'aide à faire connaître le podcast à plus de monde et me motive à faire de meilleures interviews ! Merci de soutenir ce podcast et à bientôt pour un nouvel épisode ! Références : Beya Rebaï : https://www.beyarebai.com/ Son compte Instagram : https://www.instagram.com/beya_rebai/ EPSAA : https://epsaa.fr/ateliers-preparatoires ESA Saint-Luc Bruxelles : http://www.stluc-bruxelles-esa.be/ École de Condé : https://ecoles-conde.com/formation/illustration-animation/ Ateliers du Carrousel : https://madparis.fr/ateliers-du-carrousel Klin d'oeil : https://www.klindoeil.com/ Andrea Serio : https://www.instagram.com/andreaserio73/?hl=fr Lorenzo Mattotti : https://www.instagram.com/lorenzomattotti/?hl=fr Beya Rebaï x Caran d'Ache : https://www.carandache.com/ch/fr/beya-rebai-x-caran-d-ache La Slow Galerie : https://www.slowgalerie.com/fr/ Jean-Philippe Delhomme : https://www.instagram.com/jeanphilippedelhomme/?hl=fr JSR agency : https://www.jsragency.com/ La Slow : https://www.laslow.fr/ L'obstacle est le chemin - Ryan Holiday : https://www.babelio.com/livres/Holiday-Lobstacle-est-le-chemin/1120727 Alexandre Benjamin Navet : http://alexandrebenjaminnavet.com/ David Hockney : https://www.hockney.com/home
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Benoît PeetersCréation artistique (chaire annuelle 2022-2023)Collège de FranceAnnée 2022-2023Du Benday à la couleur directeAu tournant du XIXe et du XXe siècle, grâce à la technique du Benday, les journaux américains accueillent chaque dimanche des suppléments de grand format aux couleurs éclatantes. Chez Lyonel Feininger, George Herriman et Frank King, la couleur est libre et poétique, affranchie de tout souci de réalisme. Après avoir longtemps résisté à la couleur, Hergé apporte une gamme pastel tout à fait différente : la couleur s'inscrit sagement dans l'espace qui lui est imparti. Aujourd'hui, tandis que beaucoup de dessinateurs ont recours à des coloristes, la couleur directe s'affirme chez Lorenzo Mattotti, Nicolas de Crécy, Dominique Goblet et bien d'autres artistes. Quant aux planches originales, les voici reconnues comme des œuvres à part entière.
ACTUABD - bande dessinée, manga, comics, webtoons, livres, BD
Depuis 15 ans, Isabelle Beaumenay-Chaland porte à bout de bras la manifestation des Rencontres Chaland, le "Rendez-vous de la Ligne claire" où se réunissent fidèles et afficionados de l'œuvre du grand dessinateur Yves Chaland (Bob Fish, Freddy Lombard...) Chaque année y défilent les plus grandes signatures du 9e Art : de Charles Burns à Zep, de Ted Benoît à Lorenzo Mattotti, d'Ever Meulen à Joost Swarte. C'est dire l'éclectisme et le goût très sûr d'Isabelle Beaumenay, épouse d'Yves Chaland, figure de la ville, dont elle célèbre formidablement la mémoire depuis quinze ans, ce qui donne à la manifestation un petit goût de pèlerinage. Nous l'avons rencontrée pour qu'elle nous raconte son aventure. Une interview de Didier Pasamonik - Montage : Kelian Nguyen - Une production d'ActuaBD.com - Photo : Kelian Nguyen Song : We March Together – Courtesy of Patrick Patrikios -- Youtube audio library SI VOUS AVEZ AIMÉ, LIKEZ, PARTAGEZ ET ABONNEZ-VOUS !!!
En seulement 13 mois (et 25 ans d'expérience
René Aubry est un compositeur discret. Autodidacte et multi-instrumentiste, ce Vosgien a parcouru le monde, inspiré des chorégraphes des cinéastes et sorti vingt-cinq albums. Une carrière sans fausse note qui le conduit aujourd'hui à présenter son nouvel album « I sing my song ». Les plus grands chorégraphes, cinéastes ou metteurs en scène ont bénéficié de ses inspirations, à l'instar de Pina Bausch, Philippe Genty, Wim Wenders, Marco Bellochio, Paolo Sorrentino, Sandrine Kiberlain, et bien évidemment Carolyn Carlson qui fut sa compagne et qui reste sa complice. Comme son ami, le peintre-dessinateur et auteur de bandes dessinées Lorenzo Mattotti, il est aussi un maître de la couleur, couleur musicale s'entend. La sienne, on la reconnaît instantanément quand on écoute son nouvel album, dont la musique organique et aux accents chamaniques nous emmène avec poésie sur les routes du rêve et de l'imaginaire. Le compositeur René Aubry est l'invité de VMDN. Il vient nous présenter son nouvel album : « I sing my song » disponible chez Wagram Music. Reportage : Au Québec, Pascale Guericolas est allée voir le spectacle « Nikamu Maimutum » qui cherche à décloisonner les frontières entre musiques des premières nations indiennes et musiques d'aujourd'hui.
1 marzo 2022 - Lorenzo Mattotti
Puntata a cura di Untimoteo.Proposta dagli Sky Studios per l'Italia a gennaio 2022, Christian si è rivelata una serie una spanna superiore rispetto alle altre produzioni nazionali, come abbiamo già rilevato in un precedente articolo. Nel podcast raccontiamo le differenze con il fumetto da cui trae ispirazione, Stigmate.Il libro, scritto per un editore francese nel 1994 da Claudio Piersanti e disegnato da Lorenzo Mattotti e arrivato in Italia nel 1999, è un viaggio dolente nella mente di un emarginato. Che del martirio dei santi conosce solo la sconfitta e il dolore. Le stigmate che sbocciano nelle mani del protagonista - che non si chiama Christian, giusto per capirci - sono un marchio di infamia…"5 minuti 1 serie" è il format del podcast di Mondoserie che racconta appunto una serie in poco più di cinque minuti (e comunque meno di dieci!). Senza fronzoli, dritti al punto.Parte del progetto: https://www.mondoserie.it/Iscriviti al podcast sulla tua piattaforma preferita: https://www.spreaker.com/show/mondoserie-podcast Collegati a MONDOSERIE sui social: https://www.facebook.com/mondoseriehttps://www.instagram.com/mondoserie.it/ https://twitter.com/mondoserie_it https://www.youtube.com/channel/UCwXpMjWOcPbFwdit0QJNnXQ https://www.linkedin.com/in/mondoserie/
Interpretes son los pilares de este espacio. El sueco José Gonzalez, el cubano Inti Santana, el brasileño Joao Bosco y el estadounidense de origen cubano Raúl Malo van a deleitarlos. Se lo garantizamos. Programa del 26 de septiembre del 2021. Pintura: Lorenzo Mattotti.
Alessandra Barocco"Scarabocchi Festival"https://scarabocchifestival.it/Laboratori, esperienze e lezioni sono dedicate all'albero, simbolo infantile in-tramontabile ed eterno, per riflettere su l'ecologia, la sostenibilità e l'ambiente. Spazio anche alla poesia, perché la poesia rende il mondo più bello e a volte per-sino migliore, e alla calligrafia, l'altra faccia dello scarabocchio.Tra gli ospiti: Luca Barcellona, Alessandra Barocco, Alessandro Bonaccorsi, Chandra Candiani, James Clough, Giovanna Durì, Tito Faraci, Bernadette Gervais, Gabriella Giandelli, Mariangela Gualtieri, Lorenzo Mattotti, Massimo Re-calcati, Felicita Sala, Guido Scarabottolo, Ivano Troisi, Jacopo Veneziani.Domenica 19 settembre 2021Ritrovare il piacere di scrivere meglioLaboratorio per adulti con Alessandra BaroccoGestendo bene il movimento della mano e il ritmo della grafia, diamo le giuste proporzioni alle lettere che formano le parole. Un laboratorio che è occasione per concederci tempo di qualità e ritrovarci, consapevoli che scrivere a mano aiuta l'apprendimento, allena la volontà, sollecita l'immaginazione: fa pensare meglio. ingresso libero con prenotazione obbligatoria (info.novara@circololettori.it)I due grandi temi che hanno occupato i nostri pensieri e le nostre immaginazioni in questo anno e mezzo di pandemia: il corpo e la Natura. Il corpo perché erano i nostri corpi di bambini e di adulti erano esposti al rischio del contagio, della malattia e persino della morte. Poi subito dopo il pensiero è andato alla Natura intorno a noi, alle nostre città inquinate, all'aria che respiravamo, al bisogno di ritrovare un equilibrio con tutto ciò che non è un prodotto dell'uomo e del suo lavoro. La Natura, di cui siamo parte, ha nell'albero un simbolo infantile intramontabile ed eterno. Così dopo l'anno scorso, in cui abbiamo concentrato sul tema del corpo la nostra attenzione nei laboratori del festival, quest'anno ci concentriamo invece su questo tema.La novità sarà dell'anno sarà l'attenzione rivolta alla calligrafia. Oggi nelle scuole non si insegna più a “scrivere bene”, in modo leggibile, a fare della scrittura a mano un elemento che unisce corpo e mente, pensiero e manualità. La calligrafia è molto più che uno strumento di comunicazione, è un esercizio spirituale, un modo per rendere armonica le nostre attività espressive. Per questo abbiamo invitato un terzetto di calligrafi italiani e stranieri, Luca Barcellona, James Clough e Alessandra Barocco, con cui lavoreremo a recuperare l'altra faccia dello scarabocchio, tema da cui siamo partiti quattro anno fa. L'incontro con Salgado, grande fotografo del lavoro umano e della Natura diventa un momento di preparazione al festival di Novara. Lo apriranno uno psicoanalista nostro ospite, Massimo Recalcati con una riflessione sulle conseguenze psichiche della pandemia, e poi due poetesse, tra le più brave e seguite in Italia, Mariangela Gualtieri e Chandra Livia Candiani, che ci diranno i loro versi: un esercizio di respirazione e di riflessione. La poesia rende il mondo più bello e a volte persino migliore.Marco BelpolitiAlessandra BaroccoGraphic designer e calligrafa.Dopo aver frequentato il Liceo Artistico, si è diplomata all'Istituto Europeo di Design di Milano con una specializzazione in illustrazione e graphic design.Ha lavorato per molti anni come graphic designer e creativa presso alcune agenzie ma le lettere restavano la sua grande passione.Dal 2004 studia le scritture storiche e la calligrafia contemporanea, fino a maturare, oggi, l'esigenza di comunicare alle generazioni “digitali” l'importanza della conservazione della propria “traccia”, della scrittura a mano, della grafia bella e leggibile, soprattutto in ambito scolastico.Lavora da alcuni anni a fianco della calligrafa Anna Ronchi, fondatrice dell'Associazione Calligrafica Italiana di Milano, nella reintroduzione della calligrafia nelle scuole di tutti i livelli.Oggi continua a fare ricerca, a insegnare lettering nelle scuole d'arte, a studiare e applicare la calligrafia in svariati campi: tutto questo affiancato al suo lavoro di graphic designer.Dal 2011 fa parte del gruppo di artisti calligrafi LINKS di Parigi, un movimento di calligrafia indipendente, e partecipa a meeting internazionali itineranti e a grandi mostre collettive, insieme ai membri del gruppo, con lo scopo di divulgare la calligrafia in tutte le sue espressioni.https://accademiadiscrittura.it/alessandra-barocco/IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Fumetto, illustrazione, pittura. La densità dei pastelli, i graffi della china, le macchie degli acquerelli. Il piacere per la narrazione, lo scavo interiore, il gioco di variazioni continue sullo stesso tema. E ancora l'influenza della musica, il dialogo con grandi classici della letteratura, dell'arte figurativa, del cinema. Ogni opera di Lorenzo Mattotti è una nuova sfida creativa, nella costante esplorazione delle proprie emozioni, delle esperienze e conoscenze che via via si stratificano e diventano nuove forme, nuovi colori, nuovi segni.
Confira os destaques do caderno Na Quarentena desta quarta-feira (06/01/21)See omnystudio.com/listener for privacy information.
Quest'anno, presidente, la vera sfida per Barcolana sarà dimostrare come si può stare insieme, together, anche distanziati e in sicurezza? Stiamo vivendo una stagione difficile e ci sembrava giusto, con la responsabilità di essere la regata più partecipata al mondo, dimostrare che si può navigare e stare assieme anche in una stagione così complessa, con grande attenzione verso gli altri e verso le persone più deboli, ma senza rinunciare a vivere e a fare sport. Abbiamo lavorato tanto per cambiare una serie di procedure, dalle iscrizioni agli ormeggi, le novità più importanti hanno riguardato il procedimento di iscrizione, avvenuto sostanzialmente online, abbiamo investito sui software, creato un nuovo call-center per rispondere alle richieste degli armatori e degli equipaggi che avevano dei dubbi. Barcolana è una grande festa e lo sarà anche quest'anno, con questo virus tra di noi dobbiamo adeguarci, adattarci, ma sono fiducioso e ottimista che sarà una bellissima Barcolana anche in questo 2020. Qual è il significato di Barcolana nel manifesto dell'edizione 52? L'anno scorso il simbolo era il fiore, da un lato significava la fragilità dell'ambiente terrestre e marino e dall'altro era un omaggio a Saba e alla città di Trieste. Quest'anno abbiamo voluto, sempre con Illy, coinvolgere e portare a bordo Lorenzo Mattotti, un grandissimo illustratore, e gli abbiamo chiesto di descrivere la Barcolana come un'occasione per andare oltre al mero gesto sportivo. Lui ci ha regalato una donna straordinaria, che qualcuno ha interpretato come l'anima della Barcolana, una donna fiera e libera che trova nel navigare una grande gioia, una donna tipicamente triestina, con una forte determinazione, volitiva ma anche accogliente e protettiva. Il manifesto è un inno alla gioia, rassicurante, in un'epoca in cui di paure ne abbiamo fin troppe. Abbiamo voluto dare un segnale di speranza, di fiducia e di gioia nel ritrovarsi in Barcolana. Anche in questa edizione largo ai giovani, agli sport del mare e alla tutela dell'ambiente? Mi fa piacere dire che anche quest'anno si parte con la Barcolana Young, l'evento che è anche tappa unica del Trofeo Optimist Italia Kinder Joy of moving: un grande riconoscimento per la nostra società, per il lavoro del direttore sportivo Alessandro Bonifacio e per i bambini, che hanno più di tutti sofferto il periodo del lockdown. Barcolana è anche un'occasione per sensibilizzare le persone sulla necessità di prendersi cura del nostro pianeta e soprattutto del mare. Quest'anno sarà la prima regata al mondo con un responsabile ecologico, il RECO, che avrà cura di garantire una partecipazione consapevole dal punto di vista ambientale. Cosa si aspetta sul campo di regata? Una grandissima competizione tra vicini di barca, che è ciò che anima la Barcolana ogni anno, la sfida con il compagno di pontile, con l'amico/nemico in società velica, ma anche la partecipazione di progetti importanti con barche significative che si sono preparate a lungo per quella che è, quest'anno, l'unica regata di portata internazionale ad essere svolta. Per questo sarà importante per tanti team esserci e presentarsi agguerriti sulla linea di partenza. Una Barcolana senza Sandro Chersi. Sandro ci manca, ci è mancato tanto in questi mesi, quando c'erano da fare delle scelte strategiche, difficili e importanti, lui c'era sempre. Quest'anno di scelte importanti, dal villaggio agli ormeggi, ne abbiamo dovute fare molte ma Sandro non ci ha lasciati soli, perché ha trasmesso in tutti noi una grande passione e una grande capacità di leggere il mare e le situazioni più complicate della vita. Diceva sempre che se tagli una sequoia poi farai legna per qualche inverno, invece se la lasci vivere e coltivi le sue radici avrai ombra e potrai alimentarti per sempre. Così noi continueremo a coltivare i suoi insegnamenti e portare avanti questa grande manifestazione, che è un po' l'anima di Trieste: la Barcolana.
"Together". Insieme in mare, insieme a Trieste, insieme grazie alla vela, collegati da ogni luogo e uniti dalla passione in comune. Barcolana presented by Generali è pronta per il suo pubblico, conferma l'organizzazione della 52esima edizione, che si terrà domenica 11 ottobre preceduta da un calendario di eventi a terra e online al via il 3 ottobre. Seguendo una tradizione che dura ormai da sei anni, il primo atto ufficiale di comunicazione è la presentazione del manifesto che illycaffè ha realizzato per l'evento. Dopo Michelangelo Pistoletto (2015), Gillo Dorfles (2016), Maurizio Galimberti (2017), Marina Abramovi? (2018) e Olimpia Zagnoli (2019), illycaffè, cui è affidata la direzione artistica del manifesto, ha scelto per questa edizione di Barcolana il tratto del più importante e conosciuto fumettista e illustratore italiano: Lorenzo Mattotti. L'illustratore, che ha disegnato manifesti per il Festival di Cannes e il Festival di Sanremo, copertine di prestigiose riviste, tra le quali il New Yorker, ha realizzato per Barcolana un poster che è un inno alla gioia del navigare, un'immagine che porta all'essenza della Barcolana e mette in primo piano una figura femminile eroica, sottolineando con forza - dopo che gli organizzatori avevano aperto questa riflessione con Barcolana 51 - il ruolo centrale delle donne nello sport e nella vela in particolare. “Together” è il motto dell'edizione 2020, perché essere “insieme” è il principale desiderio che gli appassionati hanno per l'evento di ottobre, ma è anche essere insieme grazie alla vela, l'elemento che lega da oltre mezzo secolo tutto il grande e internazionale popolo della Barcolana. “Quest'anno - ha dichiarato il presidente della Società Velica di Barcola e Grignano, Mitja Gialuz - l'importante è che ci saremo tutti, presenti in Golfo o connessi, a parlare di vela, a vivere il mare. Stiamo lavorando sodo per organizzare la nostra regata per unire la città, portare dal vivo o via digital a Trieste tutti gli appassionati di vela: accoglieremo con marinaro calore chi arriverà via mare e chi con noi navigherà attraverso il web; quello che conta è che saremo ancora una volta insieme, nel nostro miglior giorno, quello della Barcolana. Il poster realizzato da Lorenzo Mattotti per la 52.a edizione ritrae quella gioia, quella spensieratezza, quella grinta che ogni velista prova nell'andare per mare. Racconta del nostro spirito: in quella donna abbiamo visto l'essenza della vittoria più pura, che sta nel saper sfidare e superare i propri limiti e l'intimità del rapporto che ognuno di noi ha con il mare quando naviga. Con il suo tratto poetico Mattotti ci ha regalato una creatura ipnotica che, come le divinità classiche, unisce forza e dolcezza. Due qualità che il mare insegna a chi ama navigare e che abbiamo apprezzato nelle grandi donne protagoniste di Barcolana negli ultimi anni: da Isabelle Joschke a Marina Abramovic, da Tina Maze a Dee Caffari, da Olimpia Zagnoli a Vicky Song”. Barcolana è in programma l'11 ottobre 2020 nel Golfo di Trieste, con partenza alle ore 10.30. Le iscrizioni alla regata apriranno il 21 luglio on line sul sito www.barcolana.it e quest'anno tutto il processo potrà essere eseguito digitalmente. Il programma dell'evento, che inizierà il 3 ottobre, sarà pubblicato a breve, come anche il Bando di Regata. A raccontare di più su questa nuova edizione di Barcolana il presidente della Società Velica di Barcola e Grignano, Mitja Gialuz:
Trieste, 9 dicembre 2019, Cinema Ariston. alla presenza del regista, commento al film Intervengono Lorenzo Mattotti, Paola Bristot e Alessandro Mezzena Lona. Lorenzo Mattotti vive e lavora a Parigi. Esordisce alla fine degli anni 70 come autore di fumetti e nei primi anni 80 fonda con altri disegnatori il gruppo Valvoline. Nel 1984 realizza Fuochi, che, accolto come un evento nel mondo del fumetto, vincerà importanti premi internazionali. Con "Incidenti" , "Signor Spartaco", "Doctor Nefasto" "L'uomo alla finestra" e molti altri libri fino a "Stigmate" edito in Italia da Einaudi, il lavoro di Mattotti si è evoluto secondo una costante di grande coerenza, ma nel segno eclettico di chi sceglie sempre di provarsi nel nuovo. Oggi i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo. Pubblica su quotidiani e riviste come The New Yorker, Le Monde, Das Magazin, Suddeutsche Zeitung, Nouvel Observateur, Corriere della Sera e Repubblica. Per la moda, ha interpretato i modelli dei più noti stilisti sulla rivista Vanity. Per l'infanzia illustra vari libri tra cui "Pinocchio" e"Eugenio" che vince nel '93 il Grand Prix di Bratislava, uno dei massimi riconoscimenti nell'editoria per ragazzi. Numerose le sue esposizioni personali tra le quali l'antologica al Palazzo delle Esposizioni di Roma, al FransHals museum di Haarlem ai Musei di Porta Romana . Tra le ultime pubblicazioni: " Il rumore della brina" "Jekyll & Hyde" per Einaudi e "Angkor - Carnet de voyage" e "I Manifesti di Mattotti" edito da Nuages. Realizza manifesti, copertine, campagne pubblicitarie ed è suo il manifesto di Cannes 2000 e i manifesti per l'Estate Romana. Ha recentemente collaborato a "Eros" di Wong Kar way - Soderbergh e Antonioni curando i segmenti di presentazione di ogni episodio. © 2019 Prima Linea Production
https://premium.badtaste.it ➡ Sostieni BadTaste.it: diventa nostro sottoscrittore e ottieni la tua t-shirt esclusiva disegnata da Mirka Andolfo! Francesco Alò ci parla di La famosa invasione degli orsi in Sicilia il film diretto da Lorenzo Mattotti e interpretato da Leïla Bekhti, Jean-Claude Carrière, Thierry Hancisse, Thomas Bidegain, in uscita il 7 novembre 2019
Si parla con Gianumberto Accinelli, Entomologo, scrittore, divulgatore scientifico, del suo libro Voci della natura, gli Insetti raccontano il mondo, Il battello a vapore edizioni PIEMME, di comunicazione non verbale, di silenzio, di Coleottero Meloide, di Api, di Fagiani, di Cani, di rose, ma anche di Canada che bandisce la cattività per Balene e Delfini, di New York che mette al bando il foie gras, di La famosa invasione degli orsi in Sicilia, di Dino Buzzati, di Lorenzo Mattotti, delle Gatte della colonia di Enpa Monza investite, di terremoto dell'Aquila, di Lav, di strage di Canguri, di Diadora che smette di usarne le pelli
Lorenzo Mattotti con “La famosa invasione degli orsi in Sicilia” e Franco Longobardi sul mito di Zorro. “Gli uomini d'oro”, interviste al regista Vincenzo Alfieri e agli attori Fabio De Luigi e Giampaolo Morelli...Sergio Fant presenta Mondovisioni in programma al Palestrina di Milano e Alberto Lastrucci il Festival dei Popoli di Firenze.
Si parla con Gianumberto Accinelli, Entomologo, scrittore, divulgatore scientifico, del suo libro Voci della natura, gli Insetti raccontano il mondo, Il battello a vapore edizioni PIEMME, di comunicazione non verbale, di silenzio, di Coleottero Meloide, di Api, di Fagiani, di Cani, di rose, ma anche di Canada che bandisce la cattività per Balene e Delfini, di New York che mette al bando il foie gras, di La famosa invasione degli orsi in Sicilia, di Dino Buzzati, di Lorenzo Mattotti, delle Gatte della colonia di Enpa Monza investite, di terremoto dell'Aquila, di Lav, di strage di Canguri, di Diadora che smette di usarne le pelli
Anteprime alla Festa del cinema di Roma e a Lucca comics per La famosa invasione degli Orsi in Sicilia, film d'animazione - tra pochi giorni in sala - esordio alla regia di Lorenzo Mattotti con la voce di Toni Servillo
Si parla con Gianumberto Accinelli, Entomologo, scrittore, divulgatore scientifico, del suo libro Voci della natura, gli Insetti raccontano il mondo, Il battello a vapore edizioni PIEMME, di comunicazione non verbale, di silenzio, di Coleottero Meloide, di Api, di Fagiani, di Cani, di rose, ma anche di Canada che bandisce la cattività per Balene e Delfini, di New York che mette al bando il foie gras, di La famosa invasione degli orsi in Sicilia, di Dino Buzzati, di Lorenzo Mattotti, delle Gatte della colonia di Enpa Monza investite, di terremoto dell'Aquila, di Lav, di strage di Canguri, di Diadora che smette di usarne le pelli
Lorenzo Mattotti con “La famosa invasione degli orsi in Sicilia” e Franco Longobardi sul mito di Zorro. “Gli uomini d’oro”, interviste al regista Vincenzo Alfieri e agli attori Fabio De Luigi e Giampaolo Morelli...Sergio Fant presenta Mondovisioni in programma al Palestrina di Milano e Alberto Lastrucci il Festival dei Popoli di Firenze. (seconda parte)
Lorenzo Mattotti con “La famosa invasione degli orsi in Sicilia” e Franco Longobardi sul mito di Zorro. “Gli uomini d’oro”, interviste al regista Vincenzo Alfieri e agli attori Fabio De Luigi e Giampaolo Morelli...Sergio Fant presenta Mondovisioni in programma al Palestrina di Milano e Alberto Lastrucci il Festival dei Popoli di Firenze. (seconda parte)
Enfantillages ! le magazine des livres pour enfants qui s'écoute et qui se lit, est allé promener son micro du côté de l'atelier de Lorenzo Mattotti, à l'occasion de la parution de son adaptation cinématographique de la Fameuse Invasion des ours en Sicile de Dino Buzzati. Interview et infos à lire et à écouter sur le webzine : abonnez-vous, c'est gratuit ! https://florencedutheil.wixsite.com/enfantillages
con Lorenzo Mattotti e Franco Lorenzoni
Rappelez-vous, il y a environ un an, notre épisode 14. Nous avions parlé de La Cité de la peur, mais durant les actus pop, DDSchutz et Philou avaient fait un long retour sur le Festival Européen du Film Fantastique de Strasbourg (FEFFS) 2018. Cette année, nous avons décidé de faire un hors-série plus long que d'habitude qui sert de bilan à l'édition 2019. Pour cette occasion, vous retrouverez DDSchutz, Flavien et Philou, qui ont reçu des accréditations pour assister aux séances, on en profite d'ailleurs pour remercier l'organisation pour ça. Et à épisode exceptionnel, invité exceptionnel, Magic Jacques, de feu l'Improbable Podcast et habitué de l'événement, a pu nous rejoindre pour parler des films qu'il a vus. Vous pouvez retrouver un long thread des impressions de film sur Twitter, alimenté au fil des visionnages. Le palmarès de l'édition 2019. Introduction et film d'ouverture (05:15) Présentation globale du festival Film d'ouverture : The Lighthouse, de Robert Eggers (09:03) Compétition Crossovers (12:02) The Art of Self-Defense, de Riley Stearns (12:27) First Love, de Takashi Miike (23:19) Jesters: The Game Changers, de Kim Joo-ho (30:22) Ni Dieux ni maîtres, d'Eric Cherrière (34:58) Compétition Animation (39:59) La fameuse invasion des ours en Sicile, de Lorenzo Mattotti (41:02) Ride Your Wave, de Masaaki Yuasa (43:39) Away, de Gints Zilbalodis (45:56) L'Extraordinaire voyage de Marona, d'Anca Damin (50:41) J'ai perdu mon corps, de Jérémy Clapin (58:15) The Relative Worlds, de Yuhei Sakuragi (1:00:32) Evénements spéciaux et rétrospectives (1:03:15) La séance secrète : Le Projet Blair Witch, de Daniel Myrick et Eduardo Sánchez (1:03:37) La master class de Robert Rodriguez suivie de la projection de Red 11 (1:14:09) La conférence "Quel avenir pour les open worlds ?", qu'on retrouve sur Youtube (1:22:42) The Tingler, de William Castle, dans le cadre de la rétrospective "Parasites" (1:26:18) Midnight Movies (1:29:52) The Cleansing Hour, de Damien LeVeck (1:30:48) Bliss, de Joe Begos (1:34:26) Aquaslash, de Renaud Gauthier (1:38:08) The Pool, de Ping Lumpraploeng (1:40:24) Body at Brighton Rock, de Roxanne Benjamin (1:48:32) Porno, de Keola Racela (1:53:14) Jesus Shows You the Way to the Highway, de Miguel Llanso (1:55:12) Séances spéciales (2:00:00) Hail Satan?, de Penny Lane Compétition Fantastique (2:06:07) Furie, d'Olivier Abbou (2:07:07) Little Joe, de Jessica Hausner (2:11:15) The Beach House, de Jeffrey A. Brown (2:15:17) Greener Grass, de Jocely DeBoer et Dawn Luebbe (2:23:00) Come to Daddy, d'Ant Timpson (2:30:46) Knives and Skin, de Jennifer Reeder (2:33:06) The Hole in the Ground, de Lee Cronin (2:37:41) In Fabric, de Peter Strickland (2:42:51) Conclusion et bilan du festival (2:49:44) Retrouvez-nous sur les agrégateurs de podcasts tels que Apple Podcast, Podcast Addict et bien d'autres. Twitter | Facebook | Podcloud Tracklist : • Générique de début : Dirty Terrain - Hard Funk Beat• Générique d'introduction et de conclusion : Elmer Food Beat - Le plastique c'est fantastique & Aqua - Barbie Girl• Générique de fin : Fulldiegodruming - Cubanthecity
Je reviens sur les sorties ciné du 9 octobre avec au programme : Joker de Todd Philips(0:42); Papicha de Mounia Medour (1:52); Chambre 212 de Christophe Honoré (3:01); Donne-moi des ailes de Nicolas Vanier (4:03); La fameuse invasion des ours en Sicile de Lorenzo Mattotti (4:58). Et toi c'est quoi ton top ?
Cette semaine, on retombe en enfance (ou pas) avec un Flashback dédié aux films d'animation, nos chroniqueurs passionnés vous disent pourquoi ce genre cinématographique est précieux et comment il parvient à séduire les petits et grands, de 7 à 77 ans ! Retrouvez également nos traditionnelles critiques des films de la semaine, avec à l'affiche : CHAMBRE 212, de Christophe Honoré, entre badinage amoureux et marivaudage sur fond d'adultère où présent, passé et futur d'un couple en crise se retrouvent dans une chambre d'hôtel LA FAMEUSE INVASION DES OURS EN SICILE, de Lorenzo Mattotti, film d'animation, justement, inspiré du conte de Dino Buzzati et sensation du Festival international du film d'animation d'Annecy en 2018 JOKER, de Todd Phillips, lion d'or à la Mostra de Venise et portrait sombre et grandiose de l'ennemi de Batman Enfin, les coups de coeur et coups de gueule de vos humbles chroniqueurs ! Présentation : Jeanne Burin des Rosiers. Chroniqueurs : Anna Metcalfe, Paul Jarrige, Jula Konieczny et Pauline Blanc
Alice conseille le maire, encore faut-il que le maire l'écoute. Encore heureux qu'ils ne s'en tiennent qu'aux discussions philosophiques ! On les voyait mal prendre les gros guns pour rejoindre les Soeurs d'armes de Caroline Fourest. L'extrémisme est fortement combattu cette semaine puisqu'en Europe, c'est Brian de Palma qui vient poser sa caméra pour parler de l'ascension de violence sous forme d'effet Domino. Les mots se perdent face à la guerre. Ces mots que Christophe Honoré nous offre dans la discrète Chambre 212 du quartier Montparnasse. Perdus face à l'éclectisme de la programmation de cette semaine ? Faut dire qu'ils ont mis un beau bordel, les ours, lors de leur Fameuse invasion en Sicile... Podcast cité : L’épisode de Certains l’aiment à chaud sur le Joker et Gemini man : https://smartlink.ausha.co/certains-l-aiment-a-chaud/joker-gemini-man-atlantique Temporalité de l’épisode : 1:32 Sœurs d'armes de Caroline Fourest avec Dilan Gwyn, Amira Casar, Camélia Jordana, Esther Garrel, Maya Sansa, Nanna Blondell, Noush Skaugen... 11:41 Chambre 212 de Christophe Honoré avec Chiara Mastroianni, Vincent Lacoste, Camille Cottin, Benjamin Biolay, Carole Bouquet... 21:42 La Fameuse invasion des ours en Sicile de Lorenzo Mattotti avec les voix de Jean-Claude Carrière, Leïla Bekhti, Thomas Bidegain, Arthur Dupont, Pascal Demolon... 31:49 Domino, la guerre silencieuse (2019) de Brian De Palma avec Nikolaj Coster-Waldau, Carice Van Houten, Guy Pearce... 38:48 Alice et le maire de Nicolas Pariser avec Fabrice Luchini, Anaïs Demoustier, Nora Hamzawi, Léonie Simaga, Maud Wyler... Émission animée par Thomas Bondon, Thierry de Pinsun, Carl Vincent et Héra Laskri. Générique original : Kostia R. Yordanoff (tous droits réservés) Facebook : @claacpodcast Instagram : @claacpodcast Twitter: @CLAACpodcast Ausha Itunes / Apple Podcast Spotify Deezer Stitcher Podmust Podcloud
Au programme : Lorenzo Mattotti, réalisateur de "La fameuse invasion des ours en Sicile", interviewé par Yves Bouveret et Emilie Nouveau / Les p'itts papiers d'Estelle / Dans la cuisine d'Augustine et de Gabriel / et faute de téléphone fonctionnel, nous n'avons pas pu interviewer Rachid Akbal pour le festival Rumeurs urbaines Les p'tits papiers d'Estelle - la revue de presse d'Estelle Laurentin - c'est au début La langue des signes, un effet de mode ? - La langue des signes une nouvelle mode ? La Vie, 27 sept - lien-“Inouï”, le fabuleux festival à l’écoute de la langue des signes… - Midi Libre - lien -Byblos, la première bibliothèque visuelle et sonore en langue des signes, voit le jour - 20 Minutes Toulouse, 2 oct - lien -Une maman et interprète en Langue des Signes Française ( LSF) de métier enseigne les signes pour communiquer avec votre bébé - La chaine youtube Marie Littlebunbao - lien Cinéma d'animation - interview de Lorenzo Mattoti, par Yves Bouveret et Emilie Nouveau - c'est à 20 mn Sortie en salles aujourd'hui du superbe film d'animation "La fameuse invasion des ours en Sicile", adpaté du roman de Dino Buzzati par Lorenzo Mattoti. Il est interviewé par deux des chroniqueur-euse-s de l'équipe cinéma de cette émission, que rejoint Emilie Nouveau pour cette novuelle saison. Un entretien passionnant et chaleureux ! Et pour compléter cet entretien : "La fameuse invasion des ours en Sicile. L'art de Lorenzo Mattotti", paru chez Gallimard jeunesse. Dans ce superbe ouvrage, écrit par Laurent Valière : toute la genèse du film, les croquis et les esquisses... commentées par Lorenzo Mattoti.* (29 €) Albums pour enfants : des parutions récentes - chronique de Véronique Soulé - c'est à 15 mn Pourquoi ?, par Laura Vaccaro Seeger, traduit de l’américain par Camille Guénot, Kaléidoscope, sept 2019, 13 euros, à partir de 4 ans : un album de facture classique, mais très intéressant sur le rapport texte / images Slurp slurp smack smack, texte d’Anita Lehmann, illustrations de Kasia Frysa, traduit de l’anglais par Corinne Verdan Moser, Helvetiq , septembre 2019, 14 euros, à partir de 4 ans : un album joyeux et facétieux, pas si facile que ça à lire à voix haute! Dans la cusine d'Augustine et de Gabriel - chronique de Gabriel Lucas et Augustine - c'est environ à 70mn A : La série Mayme Angel, de Yumiko Igarashi, traduit du japonais par Nicolas Pujol, Taifu Comics (sortis entre 2006 et 2007) G : Beyond the clouds, Le fillette tombée du ciel, de Nicke, traduit du japonais par Fédoua Lamodière, Ki-oon, 2018, 200 pages, 8 € Informations culturelles Rumeurs urbaines, le festival du conte et des arts du récit, jusqu'au 26 octobre - rumeursurbaines.org La grande échelle, festival jeune public au Monfort, ces vendredi, samedi et dimanche L'envol, festival de créations jeune et tout public, du 12 au 22 oct La Générale (Paris, 11) Le voyage de Garbo, par le Collectif de l'Autre moitié, samedi 12 octobre, Vincennes, salle JP MIquel Le mystère des couleurs, par Da Silva, samedi 12 oct. Chelles, Les Cuizines ; dimanche 13 oct., Paris (18), Centre FGO Barbara Tic, tac, tock, par Rachel Ponsonby, dimanche 13 oct, Bonneuil sur Marne, théâtre ; mercredi 16 et samedi 19 octobre, Gennevilliers, Maison du dvt culturel Nous avons écouté : Trois gouttes de lait - Julie Bonnie - Chansons d'amour pour ton bébé - Le label dans la forêt, oct 2019 = notre nouveauté de la semaine Le bruit - Oldelaf La danse des fantômes - René Aubry La légende des ours - René Aubry Collectif de l'Autre moitié - Le Voyage de Garbo - Des Braques, 2018 Les couleurs - Da Silva - Le mystère des couleurs - Actes Sud junior, 2006 Les poules du matin - Rachel Ponsonby - Tic Tac Tock - Victor Mélodie, 2019
durée : 01:01:38 - Les Petits matins - Lorenzo Mattottivous parle de son film d'animation "La fameuse invasion des ours en Sicile", et Thierry Pouch des conséquences de la guerre commerciale sino-américaine sur le soja. Les chroniques s'intéressent à la démocratie et à Nutella. - réalisation : Mydia Portis-Guérin - invités : Lorenzo Mattotti peintre, illustrateur et auteur de BD; Thierry Pouch économiste, chef du service études et prospectives de l'Assemblée Permanente des Chambres d'Agriculture à Paris, et chercheur associé au laboratoire Regards de l'Université de Reims Champagne Ardenne
Embouteillage cette semaine dans les sorties des films du mercredi 9 octobre 2019 avec les 4 très bons films suivants : "Joker", un drame américain de Todd Phillips, avec Joaquin Phoenix, "La Fameuse invasion des ours en Sicile", un film d'animation franco-italien de Lorenzo Mattotti, "Papicha", un drame algérien de Mounia Meddour et enfin "Chambre 212", une comédie dramatique française de Christophe Honoré, avec Chiara Mastroianni, Vincent Lacoste, et Camille Cottin. A noter, le poignant documentaire "Pour Sama" de Waad al-Kateab et Edward Watts.
durée : 00:26:39 - Le Réveil culturel - par : Tewfik Hakem - Rencontre avec le dessinateur et réalisateur Lorenzo Mattotti, à l'occasion de la sortie en salles de son film d'animation, "La fameuse invasion des ours en Sicile" - réalisation : Vincent Abouchar - invités : Lorenzo Mattoti Dessinateur, réalisateur de films d'animation
durée : 00:26:39 - Le Réveil culturel - par : Tewfik Hakem - Rencontre avec le dessinateur et réalisateur Lorenzo Mattotti, à l'occasion de la sortie en salles de son film d'animation, "La fameuse invasion des ours en Sicile" - réalisation : Vincent Abouchar - invités : Lorenzo Mattoti Dessinateur, réalisateur de films d'animation
Bear's towers : http://bearstowers.groupes-single-bel.com/ https://www.facebook.com/bearstowersofficial/ La bande-annonce de La fameuse invasion des ours en Sicile de Lorenzo Mattotti : https://www.youtube.com/watch?v=PVVZnpHREh4
L'ultima puntata di Chassis. Focus su Stonewall e lo sbarco sulla luna con “Moondust” della Civica di Cinema Luchino Visconti. Interviste a Pietro Berra e il cinema sul Lago di Como. Chiara Valenti Omero sul Shorts film festival di Trieste. Giovanna Gravina con qualche anticipazione su La Valigia dell'Attore a 25 anni dalla scomparsa di Gian Maria Volontè. Lorenzo Mattotti parla dell'”La famosa invasione degli orsi in Sicilia”.
L’ultima puntata di Chassis. Focus su Stonewall e lo sbarco sulla luna con “Moondust” della Civica di Cinema Luchino Visconti. Interviste a Pietro Berra e il cinema sul Lago di Como. Chiara Valenti Omero sul Shorts film festival di Trieste. Giovanna Gravina con qualche anticipazione su La Valigia dell'Attore a 25 anni dalla scomparsa di Gian Maria Volontè. Lorenzo Mattotti parla dell’”La famosa invasione degli orsi in Sicilia”.
L’ultima puntata di Chassis. Focus su Stonewall e lo sbarco sulla luna con “Moondust” della Civica di Cinema Luchino Visconti. Interviste a Pietro Berra e il cinema sul Lago di Como. Chiara Valenti Omero sul Shorts film festival di Trieste. Giovanna Gravina con qualche anticipazione su La Valigia dell'Attore a 25 anni dalla scomparsa di Gian Maria Volontè. Lorenzo Mattotti parla dell’”La famosa invasione degli orsi in Sicilia”.
Lorenzo Mattotti illustra dal vivo la musica di Hansel und Gretel di Humperdinck. Sandro Cappelletto lo intervista.
Con le illustrazioni di Lorenzo Mattotti
vedi libro: STIGMATE Edito per la prima volta nel 1999 nella collana Stile Libero di Einaudi, Stigmate viene oggi ripubblicato da #logosedizioni come seconda tappa di un progetto editoriale che ripercorre l’evoluzione artistica del Lorenzo Mattotti fumettista. Preceduta nel 2017 dalla pubblicazione di Ghirlanda, opera vincitrice del Gran Guinigi 2017 che ha segnato il ritorno di Mattotti al fumetto dopo quasi quindici anni, la collana è stata inaugurata lo scorso marzo con l’uscita del volume L’uomo alla finestra. Stigmate inizia con un sogno, motivo da sempre particolarmente caro a Mattotti. Nella visione onirica, un misterioso bambino promette a un uomo la prossima fine della sua vita disgraziata. Al suo risveglio, l’uomo sanguina copiosamente dalle palme delle mani. È l’inizio di un incubo: i medici sono convinti che sia un mitomane che si ferisce da solo, il suo datore di lavoro lo guarda con ribrezzo, i clienti del bar dove è impiegato si lamentano delle macchie di sangue che lascia sui bicchieri. Per contro, schiere di adoratori gli fanno visita con offerte votive pregandolo di guarire i propri mali e quelli dei propri cari. Ma lui li scaccia e non vuol sentir parlare né di miracoli né di stigmate. Del resto, cosa può avere in comune un uomo come lui con i santi? Non è altro che un quarantenne balordo, collerico e puzzolente di alcol, che si mantiene lavorando in un bar dove vende sottobanco sigarette di contrabbando e di tanto in tanto si accoppia bestialmente con donne che vivono allo sbando come lui. Per di più quello che ha ricevuto è tutt’altro che un dono: ben presto le stigmate lo porteranno alla rovina. Viene infatti licenziato e lascia il bar non prima di aver fracassato ogni cosa e aver tramortito il suo datore di lavoro. Nel frattempo la sua casa brucia, incendiata da uno dei ceri lasciati dai suoi devoti. Così alla fine l’uomo si ritrova in mezzo alla strada, senza più un lavoro né un posto dove stare. “Perché Dio ha deciso di farmi impazzire?” si domanda, e conclude sconsolatamente che “siamo robaccia destinata a marcire”. Inizia così a condividere il destino dei senzatetto e di altri emarginati in una città sempre più minacciosa e ostile, finché la violenza che lo circonda raggiunge il culmine quando un gruppo di delinquenti dà fuoco a un migrante. È il momento di lasciarsi alle spalle tutto questo, così l’uomo decide di mettersi in cammino per andare a chiedere aiuto a uno zio giostraio. Dopo molte ricerche, scopre che lo zio è in carcere ma la compagnia di giostrai con cui lavorava gli offre comunque un impiego come uomo di fatica. Tra i suoi nuovi colleghi trova l’amore, una ragazza dolce e fragile di nome Lorena che diventerà sua moglie, e decide di mettere a frutto il suo ‘dono’, trasformandosi in una specie di santone che promette guarigioni in cambio di denaro. Sembra dunque profilarsi un lieto fine per questa vicenda, finché la situazione si ribalta nuovamente: le ferite cominciano a richiudersi, i giostrai divengono ostili nei suoi confronti ritenendolo responsabile di una perquisizione della polizia e infine compare il suo ex datore di lavoro in compagnia di un paio di sgherri per prendersi la sua vendetta. Gli sgherri violentano Lorena sotto gli occhi del marito mentre il suo vecchio capo lo riempie di botte e infine spezza il braccio alla donna. Convinta di aver ricevuto la giusta punizione per i suoi peccati, quest’ultima si chiude in sé stessa e sviluppa una forma ossessiva di devozione religiosa... continua Francesca Del Moro
LETTERE DA UN TEMPO LONTANO Sei brevi storie accomunate da alcuni temi ricorrenti nella produzione di Lorenzo Mattotti, come il ricordo, il sogno, l’esplorazione dei rapporti umani. Sei lettere spedite rispettivamente da una donna al suo compagno lontano, da una ragazza al bisnonno fumettista e, rivolgendosi idealmente a noi che leggiamo, da un pittore che non riesce più a ritrarre l’amata, da un personaggio indefinito che segue lo strano viaggio di una statuetta, da una donna che torna alla propria terra di origine, da due persone che si incontrano fugacemente separate da un vetro. Sei storie attraversate dalle altre due parole chiave del titolo: il tempo, che qui è soprattutto il futuro, e la lontananza. Il tema del futuro viene introdotto in due tavole contenute nel primo episodio, “Dopo il diluvio”, in cui la protagonista immagina due diverse versioni della fine del mondo: nella prima una notte scura avvolge la terra inghiottendo ogni speranza di luce, nella seconda gli animali aggrediscono l’umanità fino a determinarne l’estinzione. Lo stesso tema diventa protagonista del quarto episodio, “Lettera da un tempo lontano”, un viaggio a bordo di un futuristico treno lanciato a tutta velocità attraverso una stramba Venezia quasi completamente allagata. Questa storia era stata realizzata nel 1992 per un libro dal titolo Quel fantastico treno – fumetti d’autore sulla ferrovia, edito da Adnkronos che, oltre a quello di Mattotti, raccoglieva i contributi di Guido Crepax, Cinzia Leone, Hugo Pratt e José Muñoz e Carlos Sampayo, con la prefazione di Omar Calabrese. Si trattava di un volume celebrativo delle Ferrovie dello Stato, con il tema del tempo come filo conduttore. A Mattotti era stata chiesta una storia originale sul “treno del futuro” e a tal fine aveva attinto alle proprie letture e inserito alcuni elementi di invenzione. In una società in cui i rapporti umani sono perlopiù filtrati da dispositivi artificiali, le persone hanno la possibilità di isolarsi completamente dall’ambiente circostante applicando alle cuffie acustiche particolari meccanismi sonori e possono vedere ingranditi i particolari del paesaggio attraversato dal treno... continua su https://www.libri.it/lettere-da-un-tempo-lontano Francesca Del Moro
vedi libro: www.libri.it/anna-dei-miracoli Dopo Blind di Lorenzo Mattotti e Lucia di Roger Olmos, Anna dei miracoli è il terzo volume della collana CBM #logosedizioni, nata con il preciso scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della disabilità visiva, utilizzando un linguaggio universale, quello dell’illustrazione, per creare empatia a partire dal principio di inclusione. È una collana rivolta ai bambini, e non solo, che vuole mostrare realtà sensibili per e con i loro occhi. A tal proposito, il tema dello sguardo e della visione attraversa e struttura ogni pagina di questo libro, che racconta una storia vera. Helen Keller rimase sordocieca all’età di due anni in seguito a una misteriosa malattia. Per rappresentare graficamente la sua condizione, Ana Juan immagina un nugolo di farfalle nere che ricoprono gli occhi e le orecchie della bambina, le cingono il capo, ottundendole i sensi. In questo tremendo isolamento, Helen sviluppò un carattere irascibile e difficile. Grandi occhi la osservano da lontano, a volte tristi, a volte preoccupati ma sempre vigili e presenti: è lo sguardo amorevole dei genitori che non abbandonava mai la piccola, pur nell’impossibilità di stabilire un contatto comunicativo con lei. Dal nord arriva un’istitutrice, novella Mary Poppins, indossando spessi occhiali scuri: Anne Sullivan era ipovedente e conosceva bene il tema della disabilità visiva che viveva sulla sua pelle. La cronaca è nota: mentre Kate Keller, madre di Helen Keller, era alla ricerca di una soluzione per poter educare la figlia sordocieca, venne a conoscenza del caso di Laura Bridgman dalle pagine di America di Charles Dickens. Così decise di assumere un’insegnante che avesse studiato alla stessa scuola, l’istituto per ciechi Perkins, e le venne assegnata Anne Sullivan. Anne insegnò l’alfabeto manuale a Helen, che divenne un caso molto celebre nella formazione delle persone affette da cecità e sordità. Tra Helen e Anne inizia una durissima lotta corpo a corpo che diventerà finalmente una relazione e un dialogo: oltre alle immagini che ritraggono la fisicità di questa difficile relazione, la simbologia della luce (il colore dorato) che prevale lentamente sul buio (il colore nero) diventa presto un’immagine del trionfo della conoscenza. Quando Anne riuscì a infrangere la campana di vetro che isolava Helen dal mondo, insegnandole il linguaggio dei segni, si risvegliò nella bambina un’insaziabile sete di conoscenza, che la portò a diventare la prima persona sordocieca a laurearsi nel 1904. Helen divenne poi un avvocato impegnato della difesa della pace e dei diritti delle donne e dei disabili. Anne le fu sempre accanto, fino alla sua morte, avvenuta nel 1936. Al di là del dialogo tra il nero e l’oro, tra il buio e la luce, un unico tocco di colore blu viene impiegato per rappresentare l’acqua, nell’episodio cruciale (e per questo anche assai famoso) che cambiò per sempre la vita della protagonista. ‘Acqua’ fu la prima parola che, tramite il linguaggio dei segni, Helen riuscì finalmente ad associare a qualcosa di concreto, imparando così che era possibile dare un nome a tutte le cose. Il libro si chiude con un breve approfondimento, semplice e accessibile anche ai bambini, sulla vita delle due protagoniste e sul linguaggio dei segni, che fu lo strumento di emancipazione di Helen rispetto alla sua cecità, e con una postfazione di Massimo Maggio, direttore di CBM Italia Onlus... continua Rossella Botti
vedi libro: www.libri.it/nell-acqua “In questa bolla di mare, mi sento libero di amarti senza riserve, senza intrusioni. Fuso nel tuo corpo e nell’acqua.” Così recita uno dei brevi testi che intervallano le tavole di questo libro in cui Lorenzo Mattotti affronta ancora una volta il tema dell’intimità tra due amanti. Qui, come in Stanze e La stanza, un uomo e una donna si isolano dal mondo, si perdono l’uno nell’altra lasciando da parte tutto il resto della propria vita; ma stavolta il luogo, o meglio il non luogo che li accoglie e protegge il loro amore da qualsiasi interferenza esterna è l’acqua, nella quale i due corpi, uniti, si fondono come gocce. In uno spazio-tempo indefinito, gli amanti si avvicinano e si allontanano in una danza piena di grazia e armonia in cui sono le onde e la corrente a dettare la coreografia, delineando una “grammatica dei gesti amorosi” diversa da quella minuziosamente esplorata negli altri due volumi sul tema. Anche qui l’inquadratura è stretta sugli amanti ma l’ambiente appare maggiormente caratterizzato accogliendo dettagli del paesaggio, con l’acqua a giganteggiare comprimendo il cielo e la terraferma in una striscia sottile che corre lungo il margine superiore della pagina. Pur in uno spazio così ridotto, l’artista riesce a variare sapientemente i motivi focalizzandosi di volta in volta sulla spiaggia, sulle dune, sui cespugli, lasciando svettare le scogliere oppure profilando un’isola al largo. Anche il minuscolo lembo di cielo si presta a numerose variazioni, tingendosi di diverse sfumature a seconda del momento della giornata, dispiegandosi limpido e vuoto oppure velandosi di nebbia, screziandosi di nubi. Al di sotto di queste geografie simboliche, si spalanca la massa liquida in cui il nostro sguardo si tuffa lasciandosi sedurre dal colore. Pagina dopo pagina, come in una sequenza cinematografica, ammiriamo i movimenti degli amanti sospesi e condividiamo le loro emozioni e sensazioni, veicolate dalla tecnica via via scelta dall’artista. Questo “diario di vacanza dei due innamorati”, così come Mattotti lo definisce nel testo conclusivo del libro, inizia con due corpi fluttuanti in uno spazio azzurro astratto che potrebbe essere il mare, un lago, un fiume oppure il cielo. Gli amanti sono in piena luce e le loro forme appaiono morbide, esaltate nella loro plasticità da un sapiente utilizzo del chiaroscuro, mentre i volti rimangono in ombra e tali resteranno quasi sempre fino all’ultima tavola, forse per lasciare che a trasmettere le emozioni siano soltanto le scelte stilistiche dell’artista e i movimenti dei corpi in relazione reciproca e con l’acqua, senza alcuna interferenza da parte delle espressioni facciali. Già nella seconda tavola, l’azzurro si fa più chiaro e pastoso e la scena si allarga includendo la riva e un frammento di cielo arrossato dal tramonto. Mentre gli innamorati appaiono presi unicamente da sé stessi, la natura che li attornia si manifesta in tutta la sua mutevole bellezza. I colori dell’acqua sono potenzialmente infiniti e se inizialmente si alternano differenti tonalità di azzurro, blu e verde, più avanti qualsiasi intento realistico-mimetico viene meno lasciando il posto a scenari onirici in cui la superficie dell’acqua si infrange in rapidi tratti di matita che, riconducibili inizialmente all’essenzialità della Stanza, si fanno ben presto più nervosi, si infittiscono e attorcigliano in foreste di rovi e filo spinato nello stile, ad esempio, di Stigmate. Imperiosa e a tratti opprimente, la passione si chiude come una prigione intorno ai due corpi che continuano a esplorarsi senza apparent
vedi libro: https://www.libri.it/la-stanza Un piccolo albo di dieci centimetri per ventuno. L’esatta riproduzione di un quaderno di semplici schizzi a matita. Solo un uomo e una donna e il muto dialogo dei loro corpi. Nessuna storia, in apparenza. Oppure la storia universale dell’amore. Che si riassume nel momento in cui si è soli, a tu per tu, ciascuno immerso, perduto nell’altro. In una vicendevole, lentissima scoperta. Nel “non luogo” in cui si trovano gli amanti il tempo e lo spazio non contano: si percepisce la presenza solida di un letto su cui poggiano i corpi, a volte affiorano elementi privi di qualsiasi caratterizzazione, stilizzati, come le geometrie delle pareti, un rettangolo che potrebbe essere una finestra, il cuscino, la testiera del letto. Di questa stanza indefinita si scorge, e più spesso si intuisce, solo la ristretta porzione immediatamente circostante i due corpi, isolati dalla stretta inquadratura creata dal formato orizzontale delle pagine. Il perimetro del foglio taglia fuori lo spazio fisico ma esclude anche il tempo, è un rifugio che protegge i due amanti mettendoli al riparo dalla realtà, da tutto il resto della loro vita, sospendendoli in un infinito presente in cui esistono solo l’uno per l’altra. Potrebbero essere due giovani che scoprono il sesso per la prima volta, avvicinandosi con circospezione, indugiando su ogni minimo gesto per assaporarne la novità e la sorpresa. Oppure due amanti che hanno finalmente trovato la possibilità di concretizzare un incontro clandestino tanto atteso e vi si abbandonano completamente. Potrebbe trattarsi di un ultimo appuntamento, che si vorrebbe non finisse mai perché si è consapevoli che non sarà più possibile ritrovare la stessa intimità. O ancora un amore rivissuto nel ricordo o soltanto immaginato per trovare un conforto alla propria solitudine. In definitiva, sembra che qui Mattotti abbia voluto distillare l’essenza stessa dell’amore, perché chiunque possa rispecchiarvisi. A tal fine ha lavorato per sottrazione, non solo riducendo all’osso i dettagli di ciascuna tavola ma rinunciando anche al colore. Il medesimo tema dei due amanti verrà ripreso anche in Stanze e Nell’acqua ma i due lavori successivi potranno contare sugli effetti cromatici e sulle variazioni tecnico-stilistiche con funzione espressiva, mentre qui a variare sono solo il tratto della matita, da marcato a leggerissimo, che determina gli effetti di chiaroscuro e la plasticità dei volumi, nonché le proporzioni tra pieni e vuoti, con una decisa prevalenza di questi ultimi. In un’atmosfera satura di dolcezza e desiderio, l’uomo e la donna si scambiano baci e carezze, si avvicinano e si allontanano, si fermano a guardarsi negli occhi e a parlarsi lasciandoci immaginare le loro parole, si sfiorano appena e poi tornano a stringersi. Ciascuno studia l’altro per tentare di capire cosa pensi, cosa provi e attraverso i gesti ricostruiamo l’avvicendarsi delle loro sensazioni, l’eccitazione, la foga, la quiete dopo la passione, e ancora la tenerezza, la riflessione, il dubbio, l’affacciarsi di una sottile angoscia, forse la paura di perdersi. Gli amanti non appaiono mai completamente nudi e solo di rado si intravedono le parti intime del corpo femminile, a suggerire che è il lento svelarsi del corpo a nutrire il desiderio. Lo sguardo con cui siamo portati a identificarci è quello maschile, non tanto perché sappiamo che è un uomo l’autore del libro quanto perché si indugia maggiormente sulla nudità femminile e alla fine, nelle ultime due tavole, è l’uomo a rimanere solo. Nella penultima immagine, lo vediamo dormire rannicchiato, mentre la donna è seduta sul bordo del letto, tagliata fuori dai margini del foglio. Di lei si scorge solo una porzione della schiena voltata, con un lembo di pelle scoperto nell’atto di chinarsi per rivestirsi. Si è creata una distanza tra gli amanti e la separazione avviene senza un saluto, finché nell’ultimo disegno il corpo dell’uomo appare... continua Francesca Del Moro
vedi libro: https://www.libri.it/la-stanza La stanza di Lorenzo Mattotti è uno spazio indefinito, spoglio di riferimenti precisi, dove solo ogni tanto affiorano dettagli come la testiera di un letto, un cuscino, un rettangolo che potrebbe essere un quadro oppure una finestra. La stanza potrebbe trovarsi in qualunque luogo, in qualunque tempo, e possiamo vederne solo un’angusta porzione, quella immediatamente circostante i corpi di due innamorati distesi, stretti in un’inquadratura perfettamente incorniciata dal formato orizzontale delle pagine di taccuino. Spazio astratto che segna il perimetro del loro amore, lo definisce e lo protegge, la stanza è un rifugio che separa i due amanti dalla realtà, forse dalla loro stessa vita, sospendendoli in una dimensione senza tempo in cui esistono solo l’uno per l’altra, immersi in un’atmosfera satura di dolcezza e desiderio. Pagina dopo pagina, riviviamo così i momenti magici trascorsi con il primo amore, quelli dedicati all’esplorazione reciproca, quando la voglia e il timore di scoprire e farsi scoprire si mescolano all’inebriante sensazione di libertà nel potersi finalmente mettere a nudo. Si susseguono le ore passate sul letto a discutere, a guardarsi, a toccarsi, a lasciarsi andare a profumi e sensazioni. E si fa finta di litigare, si scherza, poi ci si addormenta, ci si bacia. Si trema. E si tenta di capire cosa pensi l’altro, soppesando ogni sua parola, ogni suo gesto: l’occhio che ti guarda, un sorriso, la schiena girata, la mano che scivola lentamente sulla pelle. È la grammatica dell’amore, che Mattotti schizza con rapidi tocchi ora netti e decisi, giocando con i chiaroscuri, ora più sottili a simulare effetti di luce, dando vita a un taccuino da sfogliare e risfogliare con lentezza, oppure velocemente per vedere le figure animarsi con effetto quasi cinematografico, con quella pagina vuota tra una tavola e l’altra che invita a risvegliare la memoria di emozioni passate, disegnandole, scrivendo un pensiero o semplicemente lasciando un segno.
vedi libro: https://www.libri.it/caboto Navigatore, cartografo ed esploratore delle Americhe, Sebastiano Caboto fu al servizio di Spagna e Inghilterra negli anni immediatamente successivi alla scoperta del nuovo continente. Su di lui ci sono pervenute poche notizie, frammentarie e contrastanti. A complicare la ricostruzione della sua vita è soprattutto l’esistenza di documenti contraddittori e di scritti apocrifi a lui attribuiti, mentre la sua figura è da sempre controversa: c’è chi lo dipinge come un debole, bugiardo, vile e addirittura usurpatore dei meriti del padre, e chi lo esalta come uomo forte, coraggioso e sapiente, animato da un’invincibile ambizione. Probabilmente non ha giocato a suo favore il fatto di aver diviso i suoi servigi, da straniero, tra due stati rivali, Inghilterra e Spagna, e soprattutto gli hanno recato danno la gelosia e la diffidenza di piloti e cosmografi coevi. Ma, nel mare magnum delle fonti incerte, è possibile rintracciare alcuni punti fermi che ci permettono di ricostruire, a grandi linee, la sua storia. Certo è che nacque a Venezia, figlio dell’esploratore Giovanni e di Mattea Caboto, presumibilmente tra il 1475 e il 1477. Nel maggio del 1497 iniziò ad accompagnare il padre nei suoi viaggi al servizio dell’Inghilterra, partecipando tra l’altro alla spedizione in Canada a bordo della nave Matthew. Nel 1512 Sebastiano fu assunto da Enrico VIII d’Inghilterra come cartografo a Greenwich e nello stesso anno venne nominato capitano da Ferdinando II d’Aragona. Alla morte di quest’ultimo, nel 1517, tornò in Inghilterra e nel 1522 fu nuovamente in Spagna, a Siviglia, dove divenne membro del Consejo de Indias con il grado di piloto mayor nonché il cosmografo più importante del regno, responsabile del “Padron Real”, ovvero la carta del mondo, che veniva via via aggiornata con le notizie riportate da ogni spedizione di ritorno dalle Indie Occidentali. In quel periodo offrì segretamente i suoi servigi alla Repubblica di Venezia per organizzare una spedizione al fine di trovare il passaggio a nord-ovest per la Cina. A questo punto iniziano gli eventi su cui si incentra il libro che Mattotti e Zentner dedicano all’esploratore veneziano. Grazie al racconto di alcuni sopravvissuti, Caboto viene a conoscenza della spedizione spagnola di Juan Díaz de Solís che l’8 ottobre 1515 era salpato da Sanlúcar de Barrameda per raggiungere le Molucche, note come “isole delle spezie”. La spedizione aveva seguito la costa orientale presso la foce del Rio de la Plata, denominato Mar Dulce, raggiungendolo nel febbraio del 1516 per poi risalire fino alla confluenza dell'Uruguay con il Paraná. Qui, con altri membri dell’equipaggio, Díaz de Solís era stato attaccato e ucciso da un gruppo di indigeni. Affascinato dai racconti dei superstiti, che parlano di terre dalle grandi ricchezze, Caboto parte il 3 aprile 1526 da Sanlúcar de Barrameda con l’obiettivo di trovare a sua volta un passaggio verso le Molucche. Le navi arrivano alla costa del Brasile, all’altezza del Pernambuco, dove Caboto riunisce gli ufficiali e comunica loro un cambiamento nei suoi piani: vuole entrare, per esplorarlo, nel Río de la Plata, pensando di poter giungere così nel favoloso regno di Birù (Perù), che non è ancora stato conquistato. Nella zona dell’attuale città argentina di Santa Fe, Caboto fonda un villaggio fortificato, detto di Sancti Spiritu (Santo Spirito) e rimane nella regione per vari anni, esplorando alcuni fiumi delle vicinanze e conducendo spedizioni di carattere naturalistico. Frattanto i suoi luogotenenti Francisco César, Francisco de Rojas, Martín Méndez e Miguel de Rodas si addentrano nella regione alla ricerca del Perù, probabilmente raggiungendo solo la zona dell'attuale Bolivia... continua Francesca Del Moro
vedi libro: https://www.libri.it/uomo-alla-finestra Era il 1992 quando L’uomo alla finestra usciva per la prestigiosa collana di letteratura I Canguri di Feltrinelli, affermandosi come uno dei primi fumetti realizzati volutamente in forma di romanzo. Ventisei anni dopo, il libro viene riproposto da #logosedizioni in una veste grafica rinnovata e con l’aggiunta di contenuti inediti, come prima uscita di una collana che ripercorre le principali opere del Mattotti fumettista. L’autrice dei testi, Lilia Ambrosi, nella sua prefazione parla della necessità di fermare un viaggio, quello che lei e Mattotti avevano compiuto insieme nella vita e nell’arte, condividendo “molta poesia, qualche sogno, tanti paesaggi e alcune speranze”. Tra queste ultime, in particolare, il riconoscimento della dignità del fumetto come mezzo artistico, una cosa che al tempo era tutt’altro che scontata. E non c’è dubbio che L’uomo alla finestra, da molti salutato come il primo graphic novel pubblicato in Italia, rappresenti un passo importante in questa direzione. Protagonista del libro è uno scultore “dagli occhi morbidi e gli sguardi stupiti”, che per vivere lavora come magazziniere alle poste. Il fatto che non abbia un nome ci porta da un lato a identificarlo con l’autore della storia che sappiamo essere almeno in parte autobiografica, dall’altro a immedesimarci in lui assumendo il suo punto di vista. Come vuole il titolo del volume, l’uomo ci appare nelle prime pagine – e lo sarà anche nelle ultime – intento a guardare fuori attraverso la finestra. Dalla sua casa può vedere il panorama della città che muta, con le fabbriche dismesse che vengono via via abbattute per costruire un centro direzionale. Dalla sua finestra sui tetti riesce a sentire lo stridere dei freni dei camion e immagina altre luci, tiepide quotidianità lontane. L’uomo ama anche camminare perché camminando è più facile parlare con sé stessi. Fin da subito, il protagonista del libro sembra essere alla ricerca di qualcosa e man mano che il racconto procede capiamo che si tratta di un punto di equilibrio, una definizione, un appiglio nel trascorrere caotico dell’esistenza. L’uomo si muove in mezzo ad architetture urbane dai contorni netti e al loro confronto appare ancora più evidente il suo essere irrisolto: sia lui sia gli altri personaggi sono infatti disegnati con un tratto sottile e a volte tremulo che tende a sfarinarsi, soprattutto per effetto degli agenti atmosferici – la neve, il vento e la pioggia – a dimostrazione di come tutto sia instabile, pronto a essere spazzato via. Anche il lavoro di scultore in fondo ha lo scopo di restituire un ordine al caos mettendo insieme pezzi di ferro, lamiere, schegge di persiane, motori arrugginiti, leggero filo di rame. È un modo per conservare i resti del passato e riportarli a nuova vita. La stessa cosa che l’uomo vorrebbe fare con le proprie esperienze. “Le angosce del mondo si possono racchiudere in una mano. Sono sempre le stesse: poche, quattro o cinque, ma infinite” è una frase che l’ex moglie gli rivolge e che potrebbe valere come chiave di lettura dell’intero libro. Stretti alle loro angosce, tutti i personaggi si mostrano fragili e perpetuamente alla ricerca del senso della propria esistenza. Questo vale soprattutto per il protagonista, che con gli altri intreccia relazioni in buona parte funzionali a fargli prendere le misure di sé stesso. Tre donne sono fondamentali in tal senso: la ex moglie, Irene, con cui ha un rapporto tenero e conflittuale, Aurora che incarna l’intensità della passione, e Miriade, un’amica botanica che sta diventando cieca. Irene offre all’uomo l’occasione per rimettersi in discussione e al tempo stesso il suo ricordo è una sorta di faro che lo guida, un ideale da riacciuffare con la consapevolezza dei propri errori passati. Francesca Del Moro
Il Risveglio di Natascha Lusenti; L'Ornitorinco Impiccione con Claudio Fantuzzo; Colazione Al Museo; Libri Per Tornare Bambini; Sfida Tra Generazioni; ospite: Lorenzo Mattotti, pittore; I Colori Delle Parole
Oscar 2015 con i discorsi di Ennio Morricone, Leonardo DiCaprio, Sam Smith. Intervista a Lorenzo Mattotti sul graphic novel. Montaggio di voci di registi italiani: Francesco Ghiaccio, Marco Tullio Giordana, Veronica Pivetti, Gianni Zanasi.
Oscar 2015 con i discorsi di Ennio Morricone, Leonardo DiCaprio, Sam Smith. Intervista a Lorenzo Mattotti sul graphic novel. Montaggio di voci di registi italiani: Francesco Ghiaccio, Marco Tullio Giordana, Veronica Pivetti, Gianni Zanasi.
Oscar 2015 con i discorsi di Ennio Morricone, Leonardo DiCaprio, Sam Smith. Intervista a Lorenzo Mattotti sul graphic novel. Montaggio di voci di registi italiani: Francesco Ghiaccio, Marco Tullio Giordana, Veronica Pivetti, Gianni Zanasi.
More than 30 of the year's Virtual Memories Show guests tell us about the favorite books they read in 2015 and the books they hope to get to in 2016! Guests include Derf Backderf, Anthea Bell, John Clute, Michael Dirda, Matt Farber, Jonathan Galassi, Brad Gooch, Langdon Hammer, Liz Hand, Jennifer Hayden, Ron Hogan, Dylan Horrocks, David Jaher, Kathe Koja, Jonathan Kranz, Peter Kuper, Lorenzo Mattotti, JD McClatchy, Scott McCloud, Michael Meyer, Dan Perkins (a.k.a Tom Tomorrow), Summer Pierre, Witold Rybczynski, Dmitry Samarov, Elizabeth Samet, Liesl Schillinger, Posy Simmonds, Levi Stahl, Rupert Thomson, Irvine Welsh, Warren Woodfin, Jim Woodring, Claudia Young, and me, Gil Roth! Check out their selections at our site!
The great Lorenzo Mattotti joins the Virtual Memories Show to talk about art, comics, fashion, and the trees of Patagonia. It's a fascinating conversation about how a master of artistic manners has learned the joy of improvisation, why he likes working with writers, how he got started in fashion illustration, and what his parents made of his decision to become an artist.
Later than delivered, and longer than promised, Graeme McMillan and Jeff Lester have for you the one hundredth episode of Wait, What?, featuring calls from listeners, absurd technical problems, theatrical asides, and, oh yeah, comic books. In fact, among the comics discussed are Amazing Spider-Man #700, the hiatus of Jughead, reviews of a handful of DC New 52 Zero Issues including Batman, Inc., DC Universe Presents, and Justice League. Also, we consider the very odd trajectory of Jennifer Blood by Garth Ennis, Al Ewing, and others; Stumptown 2.1 by Greg Rucka and Matthew Southworth, The Crackle of the Frost by Lorenzo Mattotti and Jorge Zentner, the original Rocketeer series by Dave Stevens, Bloodshot, Bandette, Shadow Cabinet, a long look at Jim Starlin's career at Marvel and, as always, much, much more. The echo was a bit heavy on this one and Graeme ends up sounding like Beelzebub at the end, but we worked our hardest and did our best to bring you two point five hours of funny book podcastery you'd be proud to have streaming from your ears. As always, we hope you enjoy and thanks for listening!
Så skydes TEGNEFILMPODCASTENs anden filmkavalkade nogensinde igang. Denne sæson står den på "Tegnefilm i sort/hvid". Her i TEGNEFILMPODCASTENs episode 24 lægger jeg ud med at snakke om Fear[s] of the Dark — også kendt som Peur[s] du noir — som er en antologitegnefilm, der består af hele seks (6!!!) forskellige tegnefilmssegmenter i uhyggens tegn: fire kortfilm og to former for rammehistorier, der pakker de fire kortfilm ind. Alle segmenter er instrueret og animeret af forskellige tegnefilmskabere i forskellige stilarter. Men frem for at give en bred vifte af forskellige historier og fortælleformer, så er historierne paradoksalt nok påfaldende ens. I podcasten snakker jeg om det overordnede problem med Fear[s] of the Darks lyst til at eksperimentere med gyset, og så anmelder/vurderer jeg hver af de fire små (ca. 15 minutters) kortfilm, som forbliver unavngivne — hvilket gør henhedsindtrykket endnu mere diffust. Sidst i podcasten fortæller jeg om dvd'ens ekstramateriale der hæver sig over filmens middelmådighed. For alle os der tager tegnefilm seriøst!
Greetings, humble Inkstudians! I’m Caitlin McGurk, indomitable zinestress and head librarian at The Schulz Library of The Center for Cartoon Studies. As many have already recapped, this years TCAF festival was absolutely unforgettable. One of the highlights for me was … Continue reading →
Lorenzo Mattotti has been doing comics for a little over 30 years. Only a handful of work is available in English, but it’s a handful of excellence. His work first gained notice to North American audiences, thanks to a couple … Continue reading →