Podcasts about lotta continua

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il posto delle parole
Maddalena Crepet "Ci siamo traditi tutti"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jun 27, 2024 18:42


Maddalena Crepet"Ci siamo traditi tutti"Solferino Libriwww.solferinolibri.itLui fa l'operaio alla Breda, a Milano, e lo chiamano Husky per via dei suoi strani occhi chiari. Lei è la figlia di una famiglia romana benestante, la bella e spregiudicata Costanza. La loro prima vittima è Enea Cassini, un magistrato che indaga sull'Autonomia milanese: ucciso a sangue freddo con tre colpi di pistola. E in quel cupo inizio degli anni Settanta, per chi sceglie la lotta armata non c'è ritorno. Husky e Costanza, assieme a un manipolo di amici, sono usciti da Lotta Continua per fondare Prima Linea e sono decisi a punire o eliminare, con le loro operazioni, i «nemici del popolo». All'inizio è un'avventura che salda la loro relazione e i rapporti con gli altri compagni in un potente coagulo di passione e sangue, lealtà e missione. Poi cominciano le liti all'interno del gruppo e, con altre formazioni, la vita diventa clandestina, il pericolo si aggrava. Finché Husky capisce che non sta più combattendo per un ideale come credeva: l'unica cosa che gli interessa ormai è l'amore di Costanza.E lei, invece, per cosa combatte?Crepet fa rivivere con accuratezza una stagione di terrorismo, scontro politico, fermento sociale, accendendo uno sguardo partecipe anche sugli amori e i tradimenti, le speranze e gli orrori. Strappa la patina opaca del passato per indagare la verità di una gioventù tragicamente perduta eppure simile, negli slanci e nelle illusioni, a quella di ogni tempo. E restituisce la guerra civile italiana degli anni Settanta a tinte forti e inattese, come un'immagine restaurata che torna in vita per occhi nuovi e nuove riflessioni.Maddalena Crepet si è laureata in Storia contemporanea con una tesi sul tentato omicidio del professor Sergio Lenci da parte della banda armata Prima Linea, avvenuto nel 1980. Ha frequentato il corso biennale Scrivere presso la Scuola Holden di Torino. Rientrata a Roma, lavora come ufficio stampa e consulente editoriale.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Dr.Elegantia podcast
La lotta continua di dazi e sussidi rischia di mettere in seria difficoltà la transizione ecologica

Dr.Elegantia podcast

Play Episode Listen Later Jun 14, 2024 19:14


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La Miniera
La lotta continua di dazi e sussidi rischia di mettere in seria difficoltà la transizione ecologica

La Miniera

Play Episode Listen Later Jun 14, 2024 19:14


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il posto delle parole
Sandro Moiso "Riti di passaggio"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Apr 30, 2024 26:44


Sandro Moiso, Giulia Strippoli"Riti di passaggio"Cronache di una rivoluzione rimossa. Portogallo e immaginario politico 1974-1975Mimesis Edizioniwww.mimesisedizioni.itRiti di passaggio non vuole essere una cronaca della cosiddetta “Rivoluzione dei garofani”, che portò nel 1974 alla fine del più antico regime fascista europeo, all'instaurazione della democrazia e alla fine del colonialismo portoghese in Africa. Tutti questi fatti non sono solo ripercorsi dal saggio, ma vengono compresi all'interno di un più ampio discorso intorno alle speranze e all'immaginario politico che questo sommovimento repentino suscitò anche al di fuori del Paese, tanto da far scrivere al “Financial Times”, nell'estate del '75, che “il capitalismo è morto in Portogallo”. La reazione agli eventi superò i confini geografici e accese soprattutto i militanti di Lotta Continua, che si trovarono catapultati in quell'esperienza per conto della stessa organizzazione extraparlamentare. Il saggio, infatti, prende avvio da un'introduzione che spiega le radici culturali dell'immaginario di quei giovani (e come queste si adattassero alla nuova situazione politica e di lotta cui dovettero far fronte), ma riflette anche sull'azione “ribelle” dei soldati, per rovesciare i governi, invertire il colonialismo e lo stesso militarismo. A seguire, il memoriale di uno dei due autori che visse quei giorni in prima persona, “pericolosamente” in terra lusitana (e non solo). Completano il volume due scritti di Giulia Strippoli, che valutano le riflessioni del giornale “Lotta Continua” intorno a quel periodo e le esperienze dei suoi militanti di quegli anni, raffrontate a quelle degli attivisti portoghesi.Sandro Moiso è redattore di Carmillaonline e autore di La guerra che viene (2019); coautore di Immaginari alterati (2018, con L. Cangianti e A. Daniele); curatore di All That Mattered Was Sensation (2019, di James Ballard), L'epidemia delle emergenze (2020, con J. Orlando), Guerra civile globale (2020) e L'insurrezione immaginaria. Valerio Evangelisti autore, militante e teorico della paraletteratura (2023, con A. Sebastiani). Storico ed esperto di questioni belliche e di politica internazionale, nonché di storia, letteratura, cultura e musica del Nordamerica.Giulia Strippoli è storica, ricercatrice presso l'Istituto di Storia Contemporanea dell'Universidade Nova di Lisbona. Ha svolto ricerca sui partiti comunisti dell'Europa occidentale, i movimenti studenteschi, la storia del lavoro, la militanza di sinistra, la storia delle donne e dei femminismi. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Arriving from the revolution (2023), Women's Transnational Activism against Portugal's Colonial Wars (2022). Con Lorenzo D'Amico de Carvalho ha pubblicato il saggio Lotta Continua, the Carnation Revolution and the uses of the past in documentary cinema (2022). È autrice del documentario Vita di Lionel (2020) sul regista Lionello Massobrio e sul suo film girato in Angola nel 1970, La Vittoria è certa.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
L'arresto di Paolo Bellini e le verità sulla strage alla stazione di Bologna | 30/06/2023 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jun 30, 2023 2:13


A cura di Daniele Biacchessi Di Paolo Bellini resta un frame ritrovato nella pellicola amatoriale girata in super8 da un turista tedesco in transito alla stazione di Bologna, il 2 agosto 1980, poco prima della strage: 85 morti e oltre 200 feriti. La cinepresa ritrae Bellini tra la folla, molto prossimo all'entrata della sala d'aspetto di seconda classe, dove viene piazzato un ordigno ad alto potenziale, 25 chilogrammi di esplosivo di tipo militare. Quell'immagine lo incastra durante l'ultima inchiesta sui mandanti dell'eccidio e lo porta alla condanna all'ergastolo al termine del processo in primo grado della Corte d'Assise di Bologna. Ora Paolo Bellini è stato arrestato. Aveva pianificato nuovi omicidi e vendette contro chi riteneva responsabile di quella condanna. Ad esempio voleva uccidere l'ex moglie, Maurizia Bonini, che aveva testimoniato contro di lui smontando pezzo dopo pezzo il suo alibi, e il figlio del presidente della Corte d'Assise di Bologna, Francesco Caruso, che emise la sentenza. Bellini era stato intercettato nell'ambito di due diversi procedimenti per altrettante stragi di mafia, in particolare dalla Dda di Firenze e dalla Dda di Caltanissetta. Bellini ha un passato che non passa mai. Ex militante di Avanguardia nazionale, responsabile dell'omicidio del militante di Lotta Continua di Reggio Emilia Alceste Campanile, killer di ‘ndrangheta e infiltrato in Cosa nostra ai tempi delle stragi. Si porta dietro un curriculum che lo annovera tra i "collaboratori" dei carabinieri e in odore di servizi segreti. La sua figura è centrale per comprendere fino in fondo la verità sulla strage di Bologna.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
L'arresto di Paolo Bellini e le verità sulla strage alla stazione di Bologna | 30/06/2023 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jun 30, 2023 2:13


A cura di Daniele Biacchessi Di Paolo Bellini resta un frame ritrovato nella pellicola amatoriale girata in super8 da un turista tedesco in transito alla stazione di Bologna, il 2 agosto 1980, poco prima della strage: 85 morti e oltre 200 feriti. La cinepresa ritrae Bellini tra la folla, molto prossimo all'entrata della sala d'aspetto di seconda classe, dove viene piazzato un ordigno ad alto potenziale, 25 chilogrammi di esplosivo di tipo militare. Quell'immagine lo incastra durante l'ultima inchiesta sui mandanti dell'eccidio e lo porta alla condanna all'ergastolo al termine del processo in primo grado della Corte d'Assise di Bologna. Ora Paolo Bellini è stato arrestato. Aveva pianificato nuovi omicidi e vendette contro chi riteneva responsabile di quella condanna. Ad esempio voleva uccidere l'ex moglie, Maurizia Bonini, che aveva testimoniato contro di lui smontando pezzo dopo pezzo il suo alibi, e il figlio del presidente della Corte d'Assise di Bologna, Francesco Caruso, che emise la sentenza. Bellini era stato intercettato nell'ambito di due diversi procedimenti per altrettante stragi di mafia, in particolare dalla Dda di Firenze e dalla Dda di Caltanissetta. Bellini ha un passato che non passa mai. Ex militante di Avanguardia nazionale, responsabile dell'omicidio del militante di Lotta Continua di Reggio Emilia Alceste Campanile, killer di ‘ndrangheta e infiltrato in Cosa nostra ai tempi delle stragi. Si porta dietro un curriculum che lo annovera tra i "collaboratori" dei carabinieri e in odore di servizi segreti. La sua figura è centrale per comprendere fino in fondo la verità sulla strage di Bologna.

Years of Lead Pod
The '77 Movement: The "Black Autonomy" and the Murder of Walter Rossi

Years of Lead Pod

Play Episode Listen Later Jun 8, 2023 67:57


References: Anna Cento Bull, Italian Neofascism: The Strategy of Tension and the Politics of Nonreconciliation. New York: Berghahn, 2007. Antonio Caprarica, "Protesta di massa contro l'assassinio fascista", L'Unità, 30 novembre 1977, https://archivio.unita.news/assets/derived/1977/11/30/issue_full.pdf Giorgio Cingolani, La destra in armi. Neofascisti italiani tra ribellismo ed eversione (1977-1982). Roma: Editori Riuniti, 1996. Marco Grispigni. Il Settantasette. Milano: il Saggiatore, 1997.Giampiero Mughini, Il Grande Disordine: I nostre indimenticabili anni Settanta. Milano: Mondadori, 1998. Giampiero Mughini, Il Grande Disordine: I nostre indimenticabili anni Settanta. Milano: Mondadori, 1998. Clorinda Palucci, Il movimento del 1977 nelle lettere di Lotta Continua. Tesi di Laurea, Università degli Studi "Roma Tre," Facoltà di Lettere e Filosofia o di Laurea in Letteratura e Linguistica Italiana, 2015-2016. Andrea Tanturli, La parabola di Prima linea: violenza politica e lotta armata nella crisi italiana (1974-1979). Dottorato di ricerca in Culture umanistiche Curriculum Storia dei partiti e dei movimenti politici. Urbino: Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, 2017. Nicola Rao. Trilogia Della Celtica. Milano: Sperling & Kupfer, 2014.

Years of Lead Pod
The '77 Movement: "Chopin. Wine. Rage and Joy."

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Play Episode Listen Later May 25, 2023 61:18


Nanni Balestrini, Primo Moroni, La Orda d'Oro: 1968-1977, La grande ondata rivoluzionaria e creativa, politica ed esistenziale. Milano: Feltrinelli, 2007. Nanni Balestrani, Tano D'Amico. Ci Abbiamo Provato. Parole e immagini del Settantasette. Firenze: Giunti Editore/Bompiani, 2017. Tommaso De Lorenzis, Valerio Guizzardi, Massimiliano Mita. Avete pagato caro. Non avete pagato tutto La rivista Rosso (1973-1979). Roma: DeriveApprodi, 2007. Marco Grispigni. Il Settantasette. Milano: il Saggiatore, 1997.Giampiero Mughini, Il Grande Disordine: I nostre indimenticabili anni Settanta. Milano: Mondadori, 1998. Clorinda Palucci, Il movimento del 1977 nelle lettere di Lotta Continua. Tesi di Laurea, Università degli Studi "Roma Tre," Facoltà di Lettere e Filosofia o di Laurea in Letteratura e Linguistica Italiana, 2015-2016. Andrea Tanturli, La parabola di Prima linea: violenza politica e lotta armata nella crisi italiana (1974-1979). Dottorato di ricerca in Culture umanistiche Curriculum Storia dei partiti e dei movimenti politici. Urbino: Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, 2017.Steve Wright. The Weight of the Printed Word: Text, Context and Militancy in Operaismo. Leiden: Brill, 2021.

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"The Witches Have Returned": How Italian Feminists Beat the Patriarchy, Won the Right to Abortion, and Changed the World

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Play Episode Listen Later May 11, 2023 61:28


Thanks to Alberto Pantaloni for contributing his thoughts to this episode. Works Cited«A/TRAVERSO», "PICCOLO GRUPPO IN MOLTIPLICAZIONE," May 1975. In Settantasette: La rivoluzione che viene, Eds. Sergio Bianchi, Lanfranco Caminiti. Roma: DeriveApprodi, 1997. Nanni Balestrini, Primo Moroni, La Orda d'Oro: 1968-1977, La grande ondata rivoluzionaria e creativa, politica ed esistenziale. Milano: Feltrinelli, 2007. Luigi Bobbio, Storia di Lotta Continua. Milan: Feltrinelli, 1988. Lanfranco Caminiti, "Introduction," Settantasette: La rivoluzione che viene, Eds. Sergio Bianchi, Lanfranco Caminiti. Roma: DeriveApprodi, 1997. Silvia Federici, Revolution at Point Zero: Housework, Reproduction, and Feminist Struggle. Oakland: PM Press, 2020. See previous interview with Vicky Franzinetti. Herstory, Gruppi e collettivi femministi a Roma e nel Lazio dagli anni '70 ad oggi, http://www.herstory.it/manifestazioni Fabio Morabito, "La sfida radicale: Per depenalizzare il reato d'aborto." Il partito radicale da Pannunzio a Pannella, September 1, 1977, http://old.radicali.it/search_view.php?id=46065&lang=&cms= Giampiero Mughini, Il Grande Disordine: I nostre indimenticabili anni Settanta. Milano: Mondadori, 1998. Clorinda Palucci, Il movimento del 1977 nelle lettere di Lotta Continua. Tesi di Laurea, Università degli Studi "Roma Tre," Facoltà di Lettere e Filosofia o di Laurea in Letteratura e Linguistica Italiana, 2015-2016. Alberto Pantaloni, La dissoluzione di Lotta continua e il movimento del '77. Roma: DeriveApprodi, 2019. Andrea Tanturli, La parabola di Prima linea: violenza politica e lotta armata nella crisi italiana (1974-1979). Dottorato di ricerca in Culture umanistiche Curriculum Storia dei partiti e dei movimenti politici. Urbino: Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, 2017. Steve Wright. The Weight of the Printed Word: Text, Context and Militancy in Operaismo. Leiden: Brill, 2021.

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The Youth Proletariat Circles and the Cultural Revolution

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Play Episode Listen Later May 4, 2023 60:18


References Nanni Balestrini, Primo Moroni, La Orda d'Oro: 1968-1977, La grande ondata rivoluzionaria e creativa, politica ed esistenziale, Milano: Feltrinelli, 2007. Luigi Bobbio, Storia di Lotta Continua. Milan: Feltrinelli, 1988. Tobias Hof, "Of Hobbits and Tigers: The Unlikely Heroes of Italy's Radical Right," Fair Observer, December 23, 2020, https://www.fairobserver.com/region/europe/tobias-hof-radical-right-jrr-tolkien-julius-evola-italy-terrorism-news-41662/ John N. Martin, Primo Moroni, La Luna Sotto Casa: Milano tra rivolta esistenziale e movimenti politici, Ed. Matteo Schianchi. Milan: ShaKe edizioni, 2007. "Memories of a Metropolitan Indian- Italian Autonomia," Void Network, August 29, 2021. https://voidnetwork.gr/2021/08/29/memories-of-a-metropolitan-indian-italian-autonomia/ Claudio Milanesi. L'underground italiano dalle riviste ai festival. Franco Cesati Editore. Controculture italiane, 2019, 978-88-7667-792-2. hal-02457511 Giampiero Mughini, Il Grande Disordine: I nostre indimenticabili anni Settanta. Milano: Mondadori, 1998. Nicola Rao. Trilogia Della Celtica. Milano: Sperling & Kupfer, 2014. Steve Wright. The Weight of the Printed Word: Text, Context and Militancy in Operaismo. Leiden: Brill, 2021.

Note dell'autore
GUIDO VIALE - NIENTE DA DIMENTICARE. VERITA' E MENZOGNE SU LOTTA CONTINUA

Note dell'autore

Play Episode Listen Later Jan 20, 2023 3:38


GUIDO VIALE - NIENTE DA DIMENTICARE. VERITA' E MENZOGNE SU LOTTA CONTINUA - presentato da Ira Rubini

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Performing Clandestine Abortions, Organizing Security for Marches, and Getting Approached by the Red Brigades — Inside the 1970s Women's Movement with Lotta Continua Cofounder Vicky Franzinetti

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Play Episode Listen Later Jan 19, 2023 54:23


A wide ranging interview with Lotta continua cofounder Vicky Franzinetti about her experiences in the women's movement and some of the internal conflict over the armed struggle that happened in the extraparliamentary left during the 1970s.

Chassis
Chassis di sabato 10/12/2022

Chassis

Play Episode Listen Later Dec 10, 2022 57:57


Chassis di sabato 10/12 con Susanna Nicchiarelli su "Chiara"; Malcolm Mc Dowell; Luca Elmi dal Porretta Film Festival; Tony Saccucci sul documentario "Lotta Continua"; Saverio Cappiello del Collettivo Santabelva. Tra le uscite: "Il corsetto dell'imperatrice" di Marie Kreutzer; "Il gatto con gli stivali" di Joel Crawford; "Saint Omer" di Alice Diop; "L'uomo sulla strada" di Gianluca Mangiasciutti; "Cremonini Imola 2022 live" di Gaetano Morbioli.

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"Free Them All!", pt. 3: The Explosive End of the NAP, ft. Natasha Lennard

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Play Episode Listen Later Oct 26, 2022 43:32


References Noberto Bobbio, As ideologias e o poder em crise. Trans. João Ferreira. Brasília: Editora Universidade de Brasília, 1999. Lotta Continua, Liberare Tutti i Dannati Della Terra. Lotta Continua edizione, 1972. Rossella Ferrigno, Nuclei Armati Proletari - Carceri, protesta, lotta armata, Edizioni La Città del Sole, Napoli, 2008. Luigi Manconi, Corpo e anima. Se vi viene voglia di fare politica. Roma: Edizioni minimum fax, 2016. Giulio Salierno, Fuori margine Testimonianze di ladri, prostitute, rapinatori, camorristi. Torino: Giulio Einaudi editore, 2001. Corrado Sannucci, Lotta Continua, Gli uomini dopo. Milan: fuori|onda, 2012. Senti Le Rani Che Canto. https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/cronologia

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"Free Them All!", pt. 2: The Bloody Rise of the Nuclei Armati Proletari, ft. Natasha Lennard

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Play Episode Listen Later Oct 19, 2022 63:52


References Richard Drake, The Revolutionary Mystique and Terrorism in Contemporary Italy. Bloomington: Indiana University Press, 2021. Lotta Continua, Liberare Tutti i Dannati Della Terra. Lotta Continua edizione, 1972. Senti Le Rani Che Canto. https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/cronologia Rossella Ferrigno, Nuclei Armati Proletari - Carceri, protesta, lotta armata, Edizioni La Città del Sole, Napoli, 2008. Corrado Sannucci, Lotta Continua, Gli uomini dopo. Milan: fuori|onda, 2012.

Years of Lead Pod
"Free them All!", pt 1: The Birth of NAP, ft. Natasha Lennard

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Play Episode Listen Later Oct 13, 2022 68:49


Richard Drake, The Revolutionary Mystique and Terrorism in Contemporary Italy. Bloomington: Indiana University Press, 2021. Lotta Continua, Liberare Tutti i Dannati Della Terra. Lotta Continua edizione, 1972. Senti Le Rani Che Canto. https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/cronologia Rossella Ferrigno, Nuclei Armati Proletari - Carceri, protesta, lotta armata, Edizioni La Città del Sole, Napoli, 2008.

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The Presidentialists: From Nuova Repubblica to the MAR

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Play Episode Listen Later Aug 26, 2022 57:33


References Jeffrey Bale, The Darkest Sides of Politics: Postwar Fascism, Covert Operations, and Terrorism. London: Routledge 2018. Gianni Barbacetto, Il grande vecchio. Milano: Rizzoli, 2010. Anna Cento Bull, Italian neofascism: The strategy of tension and the politics of nonreconciliation. New York: Berghahn Books, 2008. Camera dei Deputati, Randolfo Pacciardi, Forli: Archivo Storico, 2011, https://web.archive.org/web/20160304110403/http://archivio.camera.it/resources/pu01/allegati/pacciardi.pdf Claudio Sabelli Fioretti and Giano Accame, Interviste: Tutte o quasi le interviste realizzate in 38 anni da Claudio Sabelli Fioretti, February 26, 2004, found at https://interviste.sabellifioretti.it/?p=472#more-47. Gianni Flamini, Il partito del golpe: Le strategie della tensione e del terrore dal primo centrosinistra organico al sequestro Moro, 1968-1970, Vol. 2. Ferrara: Italo Bovelenta, 1982. Aldo Giannuli, Bombe a inchiostro. Milan: Rizzoli, 2008. Massamilliano Griner, Anime Nere: Personaggi, storie e misteri dell'eversione di destra. Milano: Sperling & Kupfer, 2014. l'Unita, "Provati i legami fra il MAR e il gruppo di 'Italia Unita,'" April 19, 1972, https://docplayer.it/228525153-Gli-stati-uniti-annunciano-e-poi-smentiscono-la-sospensione-dei-bombardamenti-sulla-rdv.html. Frédéric Laurent, L'orchestre noir: Enquête sur les réseaux néo-fascistes. Paris: Nouveau Monde, 2016. Lotta Continua, "Il rapporto segreto del SID," June 8, 1974, http://www.lalottacontinua.it/giornale-archivio/LC1_1974_06_8_0001.pdf. Stampa Sera, "Il governo Soli ha rassegnato le dimissione," June 18, 1958, Torino, http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1581_02_1958_0145_0001_21690776/. Vincenzo Vinciguerra, Michela Maffezzoni Cipriani, "12 Dicembre 1969," Opera, 2001, found in Andrea Carancini—Le ragioni del revisionismo, September 21, 2020, https://www.andreacarancini.it/2020/09/vincenzo-vinciguerra-12-dicembre-1969/.

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"Undoubtedly Inhuman": The Peteano Massacre

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Play Episode Listen Later Jul 28, 2022 65:42


Veronica Bortolussi, DISSERTATION: La Strage di Petano e la Strategia della Tension. Udine: Università degli Studi di Udine, 2014, found at https://guidosalvini.it/wp-content/uploads/2019/08/Veronica-Bortolussi-La-strage-di-Peteano-e-la-strategia-della-tensione.pdf Anna Cento Bull, Italian Neofascism: The Strategy of Tension and the Politics of Nonreconciliation. New York: Berghahn, 2007. Aldo Giannuli, Bombe a inchiostro. Milan: Rizzoli, 2008. Fulvio Grimaldi, "Contro La Peste Fascista in Friuli: Documento," Lotta Continua, Supplemento al n.19, Udine, 1973, found at https://baixardoc.com/preview/contro-la-peste-fascista-in-friuli-5c802dca60250 Gianni Flamini, Il partito del golpe, vol. 3, Bologna: Italo Bovolenta, 1983. Giuseppe de Lutis, Storia dei servizi segreti in Italia. Rome: Editori Riuniti, 1996. Paolo Morando, L'ergastolano: La strage di Peteano e l'enigma Vinciguerra. Bari: Editori Laterza, 2022. Angelo Ventrone, La Strategia della paura: Eversione e strabismo nell'Italia del Novecento. Milan: Mondadori, 2019.

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The Social Clash and the Struggle for Housing

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Play Episode Listen Later May 26, 2022 38:26


Nanni Balestrini, Primo Moroni, La Orda d'Oro: 1968-1977, La grande ondata rivoluzionaria e creativa, politica ed esistenziale (Milan: Feltrinelli, 2007). Chris Aronson Beck, Reggie Emilia, Lee Morris, and Ollie Patterson, Strike One to Educate a Thousand, The Rise of the Red Brigades 1960s-1970s (Montreal: Kersplebedeb, 2019). Luigi Bobbio, Storia di Lotta Continua (Milan: Feltrinelli, 1988). Aldo Cazzullo, I ragazzi che volevano fare rivoluzione: 1968-1978: storia di Lotta Continua (Milan: Mondadori, 2015). Phil Edwards, "More work! Less pay!": Rebellion and repression in Italy, 1972–77 (Manchester University Press, 2013). Lotta Continua, "Take over the city: community struggle in Italy - Lotta Continua," Lotta Continua, Translated and edited by Ernest Dowson Radical America, Vol.7 no.2, March-April 1973, found here: https://libcom.org/article/take-over-city-community-struggle-italy-lotta-continua Claudio Madricardo, "La politica sul território e le Lotte sociali," in Volevamo cambiare il mundo: Storia di Avanguardia Operaia 1968-1977, Eds. Roberto Biorcio e Matteo Pucciarelli (Milan: Mimesis Edizioni, 2021). John N. Martin, Primo Moroni, La Luna Sotto Casa: Milano tra rivolta esistenziale e movimenti politici, Ed. Matteo Schianchi (Milan: ShaKe edizioni, 2007). Corrado Sannucci. Lotta Continua: Gli uomini Dopo (Milan: fuori|onda, 2012). Emanuela Scarpellini, Italian Fashion since 1945: a Cultural History (Springer International Publishing, 2019). Steve Wright. Storming Heaven (London: Pluto Press, 2017). Photo from "La Unione Inquilini y la lucha por la vivienda en Italia," Iniciativa Comunista, June 5, 2019, https://iniciativacomunista.org/2019/06/05/la-unione-inquilini-y-la-lucha-por-la-vivienda-en-italia/

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"Let's Take the City!" and the Revolt of San Benedetto del Tronto (ft. Adam Weissman)

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Play Episode Listen Later May 20, 2022 46:39


Works Cited Cazzullo, Aldo. I ragazzi che volevano fare rivoluzione: 1968-1978: storia di Lotta Continua. Milan: Mondadori, 2015. Edwards, Phil. "More work! Less pay!": Rebellion and repression in Italy, 1972–77. Manchester University Press, 2013. Malamente, "Naufragio a terra – La rivolta di San Benedetto del Tronto, dicembre 1970," December 2, 2020, Sannucci, Corrado. Lotta Continua: Gli uomini Dopo. Milan: fuori|onda, 2012. Senti Le Rani Che Canto. https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/cronologia Wright, Steve. Storming Heaven. London: Pluto Press, 2017.

Tutti Convocati
Scudetto, la lotta continua

Tutti Convocati

Play Episode Listen Later May 2, 2022


Il Milan vince a San Siro, l'Inter vince a Udine. Il derby scudetto a distanza continua, mentre è tutto deciso per la Champions: Juve e Napoli, con le loro vittorie e i risultati delle concorrenti della zona Europa, sono ormai matematicamente qualificate. Di tutto questo parliamo con Massimo Mauro. Che bolgia ieri San Siro nel finale di Milan-Fiorentina! Davide Bernardi di DAZN ci racconta quello che ha visto e sentito da bordocampo. Chiudiamo con Paolo Ciabatti, direttore sportivo Ducati Corse per commentare la prima vittoria stagionale di Pecco Bagnaia a Jerez.

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The Battle of Valle Giulia

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Play Episode Listen Later Apr 15, 2022 59:18


Featuring interviews with Sandro Portelli: From 2004 to 2008 he served as Rome's Mayor's advisor on historical memory; in 2005-6 he was a member of Rome's city council. He is the founder and chairman of the Circolo Gianni Bosio, an independent organization for the study and promotion of people's cultures, folk music and oral history. He has served as visiting professor, research fellow and in other capacities at several universities worldwide, including Manchester, Aberdeen, Columbia, University of Kentucky, Catholic University of Rio de Janeiro. In 2013, we was awarded an honorary degree from the University of La Plata. Nathan Greppi, journalist and scholar of Italian far right movements and the ideology of "Rosabrunismo" Alberto Pantaloni, PhD in Historical Sciences and Documents, co-editor of Historia Magistra, and author of La dissoluzione di Lotta continua e il movimento del '77 and 1969: L'assemblea operai studenti: Una storia dell'autunno caldo, both recently published through Derive Approdi. Introduction music by my kid, Francis Ross. Photo of a young Adriano Sofri engaging in passive resistance at the Scuola Normal di Pisa prior to the founding of Lotta Continua in 1969 (found in Aldo Cazzullo, Il Ragazzi Che Volevano Fare la Rivoluzione: 1968-1978: Storia Di Lotta Continua, Mondadori Editore, Milano, 2015). TOC 0.00: Introduction 14.04: Influences 17.50: Reforms, Occupations, and Conflict 26.60: The Movement of '67 34.29: Battle of Valle Giulia 44.57: "The Guerrilla Phase" 54.55: Disturbing Signs Works Cited: Hilwig, Stuart John. A young democracy under siege: the Italian response to the student protests of 1968. The Ohio State University, 2000. Lumley, Robert. States of emergency: Cultures of revolt in Italy from 1968 to 1978, 1989, found at https://files.libcom.org/files/Robert%20Lumley-%20States%20of%20emergency%3B%20Cultures%20of%20revolt%20in%20Italy%20from%201968%20to%201978.pdf Mammone, Andrea. "The transnational reaction to 1968: Neo-fascist fronts and political cultures in France and Italy." Contemporary European History 17, no. 2 (2008): 213-236. Poggioli, Sylvia. "Valle Giulia Has Taken On Mythological Stature," NPR, June 23, 2008. Portelli, Alessandro. The battle of Valle Giulia: Oral history and the art of dialogue. University of Wisconsin Press, 1997. Ravelli, Marco, "Il '68 a Torino. Gli Esordi," 1991 (as cited in Hilwig). Roggero, Gigi. "Organized spontaneity: Class struggle, workers' autonomy, and soviets in Italy." WorkingUSA 13, no. 2 (2010): 201-212. Weinberg, Leonard and William Lee Eubank, The Rise and Fall of Italian Terrorism (Boulder: Westview Press, 1987).

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The Long '68

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Play Episode Listen Later Apr 15, 2022 101:53


On the heels of the outbreak of the tumultuous student movement in 1967, workers' uprisings erupted throughout Italy, bringing the struggle from the factories into the streets in a revolutionary movement that culminated in the "Hot Autumn" of 1969. This is the story of the rise of the New Left in Italy and the wave of reaction to it that set the stage for the Years of Lead. Includes interviews with Alberto Pantaloni, PhD in Historical Sciences and Documents, co-editor of Historia Magistra, and author of La dissoluzione di Lotta continua e il movimento del '77 and 1969: L'assemblea operai studenti: Una storia dell'autunno caldo, both recently published through Derive Approdi. Emanuela Scarpellini, Professor of Modern History at the University of Milan, Italy. She is the author of several books, including Material Nation: A Consumer's History of Modern Italy (2011) and Food and Foodways in Italy from 1861 to the Present (Palgrave, 2016). Michael Hardt, a political philosopher and literary theorist, best known for three books he co-authored with Antonio Negri: Empire (2000), Multitude: War and Democracy in the Age of Empire (2004), and Commonwealth (2009). The trilogy, in particular its first volume—Empire—has often been hailed as the “Communist Manifesto of the 21st Century.” Michael Hardt is a professor of literature at Duke University and a professor of philosophy at The European Graduate School / EGS. Steve Wright, Senior Lecturer in the Faculty of Information Technology at Monash University and author of Storming Heaven and The Weight of the Printed Word: Text, Context and Militancy in Operaismo. Table of Contents 0.00: Introduction 6.25: Classe operaia 10.00: Migration and Labor Relations 22.00: Avola Massacre 24.00: Introducing the Pisa Kids 34.00: Marzotto Uprising 39.00: 1968: The Breakout Year 42.00: Far-Right Entryism 44.30: The Veneto Group 53.00: The Veneto and Emilia Collaboration 57.00: The Roman Students 1.00.00: Battipaglia Massacre 1.05.25: Birth of La Classe 1.09.10: The Battle of Corso Traiano and the Creation of Lotta Continua 1.18.50: The Hot Autumn 1.21.35: Class War 1.29.00: The Struggle Outside the Factories 1.36.27: The Origin of the Red Brigades Works Cited Cazzullo, Aldo. I ragazzi che volevano fare rivoluzione: 1968-1978: storia di Lotta Continua. Milan: Mondadori, 2015. Edwards, Phil. "More work! Less pay!": Rebellion and repression in Italy, 1972–77. Manchester University Press, 2013. Keach, William. "What do we want? Everything!": 1969: Italy's “Hot Autumn," International Socialist Review, Issue #67. Lumley, Robert. States of emergency: Cultures of revolt in Italy from 1968 to 1978. New York: Verso, 1990. Palazzo, David P. The "Social Factory" In Postwar Italian Radical Thought From Operaismo To Autonomia" (2014). CUNY Academic Works. Pantaloni, Alberto. 1969: L'assemblea operai studenti: Una storia dell'autunno caldo. Roma: Derive Approdi, 2020. Sannucci, Corrado. Lotta Continua: Gli uomini Dopo. Milan: fuori|onda, 2012. Scarpellini, Emanuela. Italian Fashion since 1945: a Cultural History. Springer International Publishing, 2019. Scavino, Marco. Potere operaio: La storia. La teoria. Vol. 1. Roma: Derive Approdi, 2018. Senti Le Rani Che Canto. https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/cronologia Thirion, Marie. La fabbriche della rivoluzione: discorsi e rappresentazioni del potere operaio nelle riviste di Pisa, Marghera e Torino, Dissertation. Università degli Studi di Padova and Université Grenoble Alpes, 2017. Wright, Steve. Storming Heaven. London: Pluto Press, 2017. Wright, Steve. The Weight of the Printed Word: Text, Context and Militancy in Operaismo. Leiden: Brill, 2021.

Spazio 70
Tano Badalamenti parla di Peppino Impastato

Spazio 70

Play Episode Listen Later Apr 8, 2022 9:45


Palermo, novembre 2000. Il mafioso Gaetano Badalamenti rilascia una dichiarazione nel corso di un'udienza del processo per l'omicidio del giornalista Giuseppe Impastato, assassinato in data 9 maggio 1978. Il corpo del trentenne di Cinisi viene rinvenuto sulla linea ferroviaria per Trapani completamente dilaniato da un'esplosione, accanto ad un binario divelto. «Impastato come Feltrinelli» scrivono alcuni giornali, accusando il giornalista di terrorismo. La notizia, tuttavia, ha ugualmente poco seguito poiché lo stesso giorno viene rinvenuto il corpo senza vita dell'onorevole Aldo Moro e tra le pagine dei giornali c'è davvero poco spazio per altri eventi. La madre, gli amici e i compagni di militanza di Impastato continuano a ripetere che si è trattato di un delitto mafioso, qualche giornale ipotizza il coinvolgimento della criminalità organizzata ma i carabinieri non sembrano avere dubbi: per loro si è trattato di suicidio. La campagna diffamatoria messa in atto da Cosa Nostra, tuttavia, non attecchisce sulla popolazione. Giuseppe Impastato, candidato di Democrazia Proletaria al comune di Cinisi, vince alle urne il 16 maggio e viene eletto simbolicamente al consiglio comunale. Dopo numerose indagini e perizie viene a galla la verità.La Stampa, 11 novembre 1978:«Giuseppe Impastato, l'attivista di Democrazia Proletaria dilaniato dallo scoppio di un ordigno sui binari della linea Trapani-Palermo, nei pressi di Cinisi, fu assassinato. Questa la conclusione del sostituto procuratore Domenico Signorino che, dopo avere esaminato le relazioni dei periti, ha deciso di formalizzare l'istruttoria per omicidio ad opera di ignoti, come avevano sostenuto la madre, il fratello e i compagni di partito della vittima. Non si esclude che i responsabili dell'omicidio siano i mafiosi della zona, implicati in illeciti edilizi che Impastato, fuori corso di architettura, attaccava violentemente dai microfoni di "Radio Aut", un'emittente locale di cui era l'animatore. (...) Impastato, due giorni prima della tragica morte, in un comizio aveva rinnovato gli attacchi a parecchi esponenti politici della zona quasi sempre disposti a chiudere gli occhi davanti a episodi di malcostume. Fra l'altro Impastato, che chiamava il suo paese "Mafia City" aveva denunciato il caso di una licenza edilizia per un edificio di cinque piani che non poteva essere concessa. Militante del Partito Comunista Leninista, poi di Lotta Continua, Impastato era passato nelle file di Democrazia Proletaria dove si era messo subito in vista».Nel 2001 la Corte d'assise riconosce colpevole Vito Palazzolo e lo condanna a trent'anni di reclusione. L'anno seguente viene riconosciuto colpevole e condannato all'ergastolo anche Gaetano Badalamenti.Il nostro sito internet: https://spazio70.com/Donazioni tramite il sistema Paypal: https://www.paypal.me/Spazio70La nostra pagina Facebook: https://www.facebook.com/gliannisettantaIl nostro account Instagram: https://www.instagram.com/spazio.70/Twitter: https://twitter.com/Nazionalpop70Il nostro gruppo Telegram (molto importante): https://t.me/spazio_70Audio Radio Radicalehttps://creativecommons.org/licenses/...

ARTICOLI di Antonio Socci
Lo "strano" fanatismo bellico del Corriere della sera nella guerra in Ucraina

ARTICOLI di Antonio Socci

Play Episode Listen Later Mar 15, 2022 15:48


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6928LO ''STRANO'' FANATISMO BELLICO DEL CORRIERE DELLA SERA NELLA GUERRA IN UCRAINA di Antonio SocciCome ha scritto Tomaso Montanari, un intellettuale di sinistra, è tragicomico vedere "ex comunisti, operaisti, esponenti di Lotta Continua" che, per far dimenticare il loro passato, oggi sull'Ucraina sono "passati all'occidentalismo fanatico". Sembrano Luttwak.La devozione alla Casa Bianca, per alcuni ex, è granitica come ieri quella del Pci verso il Cremlino rosso.Non pensano all'interesse degli europei (italiani compresi) i quali non vogliono sprofondare in un guerra duratura e nella catastrofe economica. Loro sognano di abbattere Putin (come vorrebbe Biden).Un esempio? Il Corriere della sera. Da un po' è diventato "l'Unità del terzo millennio": vengono infatti dall'Unità sia il direttore, sia i principali editorialisti come Walter Veltroni e Antonio Polito (Paolo Mieli viene addirittura da "Potere operaio"…).L'editoriale di ieri, firmato da Polito, aveva un titolo militaresco: "Il fronte interno". Calzato gagliardamente l'elmetto degli artiglieri da salotto, Polito inizia stentoreo: "Il 'partito della resa' ha gettato la maschera. È ancora minoritario, ma punta ormai al bersaglio grosso: portare l'Italia nel campo di Mosca, confermando così l'antico pregiudizio per cui non finiamo mai una guerra dalla parte in cui l'abbiamo cominciata".Qualcuno dovrebbe informare Polito che l'Italia non è entrata in guerra (un piccolo dettaglio). Ma il virile richiamo politesco fa ricordare un triste passato (che speriamo non torni).Era il giugno 1940 e la prima pagina del "Corriere della sera" quel giorno tuonava: "Popolo italiano corri alle armi! Folgorante annunzio del Duce: la guerra alla Gran Bretagna e alla Francia. Dalle Alpi all'Oceano Indiano un solo grido di fede e di passione: Duce! Vinceremo!".Fu una catastrofe. Si dirà che c'era il fascismo e i giornali dovevano allinearsi. Certo, ma è un'aggravante: quando si beneficia dell'eredità di un'antica testata bisogna anche ricordarne la storia e i drammi (onori e oneri).MANDARE ARMI PER FERMARE ARMI NON HA SENSOE bisogna pensarci quattro volte, oggi che siamo liberi, prima di carezzare di nuovo l'idea della guerra con leggerezza, gettando benzina sulla follia incendiaria di Putin. Invece il Corriere se la prende con i panciafichisti.È grottesco che uno che viene dall'Unità, su un giornale diretto da un collega che viene anch'egli dall'Unità, accusi chi invita Zelensky a trattare e cedere qualcosa, per mettere fine alla strage, di voler "portare l'Italia nel campo di Mosca".Siccome Vittorio Feltri è stato il primo a prospettare (su queste colonne) tale idea, ne deriva che Feltri sarebbe uno che vuol "portare l'Italia nel campo di Mosca".Il concetto fa già ridere così. Ma appare surreale se si pensa che è espresso da un collega che viene dall'Unità, giornale che, per la morte di Stalin, aveva titolato: "Stalin è morto. Gloria eterna all'uomo che più di tutti ha fatto per la liberazione e per il progresso dell'umanità".Forse un minimo senso del ridicolo e del tragico aiuterebbe Polito e i colleghi del Corriere a ritrovare quella saggia moderazione che si addice a un giornale liberale e borghese.Ieri anche il premier israeliano Bennet, a quanto pare, ha suggerito al leader ucraino ciò che Feltri ha scritto giorni fa: trattare e cedere qualcosa per salvare la vita della sua gente e risparmiare loro tante sofferenze. Anche il suo è da ritenere un "sostegno esplicito al tiranno"?Sempre sul Corriere della sera, Paolo Mieli se l'è presa con chi dice che non bisogna prolungare la carneficina mandando armi all'Ucraina, ma sarebbe meglio trattare con Putin. Per lui questo è "pacifismo cinico". Però anche una testimone della Shoah come Edith Bruck ha detto: "Mandare armi per fermare armi non ha senso".Mieli e compagni propongono di mandare armi pure in decine di conflitti che ci sono nel mondo? O quei morti valgono meno? Certi bollori umanitari (a intermittenza) indicano nobiltà o fanatismo guerrafondaio? Perché sono cinici quelli che vorrebbero trattare salvando vite?NON È MORALE IL MORALISMO DELL'AVVENTURAC'è una famosa pagina di Joseph Ratzinger che dice il contrario facendo proprio l'elogio del compromesso: "essere sobri ed attuare ciò che è possibile, e non reclamare con il cuore in fiamme l'impossibile, è sempre stato difficile; la voce della ragione non è mai così forte come il grido irrazionale. Il grido che reclama le grandi cose ha la vibrazione del moralismo, limitarsi al possibile sembra invece una rinuncia alla passione morale, sembra il pragmatismo dei meschini. Ma la verità è che la morale politica consiste precisamente nella resistenza alla seduzione delle grandi parole con cui ci si fa gioco dell'umanità dell'uomo. Non è morale il moralismo dell'avventura… Non l'assenza di ogni compromesso, ma il compromesso stesso è la vera morale dell'attività politica".Gesù stesso nel Vangelo fa un esempio: "quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l'altro è ancora lontano, gli manda un'ambasceria per la pace" (Lc 14, 31-32).Se il leader ucraino avesse fatto subito così avrebbe scongiurato una tragedia. Ora più passano i giorni (più sono i morti) e più dovrà concedere. Il suo imperativo dovrebbe essere anzitutto salvare vite di ucraini, evitare ulteriori distruzioni e risparmiare sofferenze ad altri popoli, come il nostro. Le ricadute economiche di questo conflitto infatti sono già disastrose e in seguito saranno addirittura catastrofiche.Ma ovviamente colpiscono soprattutto la gente comune già provata da due anni di pandemia. Assai meno gli editorialisti del Corriere che infatti giudicano meschini i media che si concentrano "sulla benzina piuttosto che sull'Ucraina".Loro hanno sublimi ideali. Delle bollette o del prezzo dei generi alimentari che raddoppia se ne fregano e dicono agli italiani, già provatissimi, che devono sacrificarsi ancora di più. Per l'Ucraina.Ma dovrebbero dire: per le idee dei governanti ucraini. Perché l'interesse del popolo ucraino in realtà coincide con quello degli italiani: è far cessare la guerra.Nota di BastaBugie: Riccardo Cascioli nell'articolo seguente dal titolo "Le figuracce di Salvini? C'è ben di peggio" commenta la figuraccia rimediata da Salvini in Polonia, ma facendo notare che questo è solo l'ultimo episodio di una perdita totale di credibilità dell'Italia all'estero. Sull'Ucraina Draghi e Di Maio hanno subito di peggio.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 10 marzo 2022:La pessima figura di Matteo Salvini in Polonia è solo l'ultimo episodio di una saga in cui l'Italia, fuori e dentro i confini nazionali, prende schiaffi da chiunque. Salvini è stato umiliato dal sindaco di una piccola città polacca, ai confini con l'Ucraina, che ha rifiutato di riceverlo sventolandogli sotto il naso la t-shirt con l'immagine di Putin che il leader della Lega aveva indossato un tempo. Certamente quel sindaco sarà stato imbeccato dal solito giornalista o fotografo italiano militante, secondo la squallida tradizione italiana per cui si va all'estero per combattere le battaglia politiche e personali nostrane. Ma ciò non toglie la sprovvedutezza con cui un leader della maggioranza di governo prepara una missione all'estero (anche la scelta di uno staff evidentemente incapace è sua responsabilità), pensando soprattutto alla sua immagine in patria e finendo per danneggiarla insieme a quella dell'Italia tutta.Ma quello di Salvini, come dicevamo, è solo un episodio e certamente non il più grave, visto che la crisi in Ucraina ha fatto emergere con chiarezza lo stato comatoso della nostra credibilità politica all'estero. Ha cominciato colui che da noi è venerato come il Salvatore della Patria, il presidente del Consiglio Mario Draghi, sbertucciato prima da Mosca e poi da Kiev. Il 17 febbraio era stata annunciata con enfasi la sua missione a Mosca per favorire un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente americano Joe Biden; Putin gli aveva fatto credere di essere disposto a riceverlo ma prima che Draghi potesse salire su un aereo alla volta di Mosca, le truppe russe erano già entrate in Ucraina il 24 febbraio. Ma non bastava l'umiliazione subita da Putin, Draghi se l'è cercata poche ore dopo anche con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: nel suo commosso discorso alla Camera per riferire dell'invasione dell'Ucraina, il presidente del Consiglio ha concluso dicendo che aveva un appuntamento telefonico con Zelensky alle 9.30 ma lui «non era più disponibile»: una frase infelice che sembrava suggerire una mancanza o uno sgarbo del presidente ucraino. Che infatti si è subito reso disponibile su twitter: «Oggi alle 10:30 agli ingressi di Chernihiv, Hostomel e Melitopol ci sono stati pesanti combattimenti. Le persone sono morte. La prossima volta cercherò di spostare l'agenda di guerra per parlare con Mario Draghi ad un'ora precisa».E se Draghi, che pure un curriculum internazionale ce l'ha, viene trattato così, figuriamoci il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che nel suo curriculum può vantare al massimo le trasferte al seguito del Napoli. E infatti si è preso uno schiaffo pubblico dal ministro degli esteri russo Sergej Lavrov. Dopo che, poche ore prima dell'invasione, Di Maio ha avuto la brillante idea di dichiarare che non ci sarebbero stati nuovi incontri con i vertici russi se prima non si fosse abbassata la tensione, Lavrov ha avuto buon gioco a dichiarare che quella di Di Maio è «una strana idea di diplomazia», che «è stata creata per risolvere situazioni di conflitto e alleviare la tensione, e non per viaggi a vuoto in giro per i Paesi e degustare piatti esotici a ricevimenti di gala»

pordenonelegge.it - Festa del libro con gli autori
Toni Capuozzo - Piccole Patrie

pordenonelegge.it - Festa del libro con gli autori

Play Episode Listen Later Nov 29, 2021 54:49


Incontro con Toni Capuozzo. Presenta Giovanni Santarossa Le piccole patrie sono molte, in una vita girovaga. Dal quotidiano degli esordi "Lotta Continua" a "Panorama Mese", da "Epoca" ai telegiornali Mediaset, Toni Capuozzo è stato un reporter di guerra, anche se non ha mai amato la definizione. In Piccole Patrie racconta tutto quello che lo ha incuriosito: viaggi e persone, guerre e catastrofi naturali, piccole storie e cronache nere, amori e avventure… da Roma a Sarajevo, dall'America Latina al Golfo. In collaborazione con Edizioni Biblioteca dell'Immagine Edizione 2021 www.pordenonelegge.it

la storia in taxi
episodio 101 : 1964-1976/Calabresi e la sua inchiesta

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Play Episode Listen Later May 14, 2021 16:22


Anche Freda nel traffico d'armi ; Calabresi vede il deposito NATO a Trieste con l'uomo di Piccoli e Rumor ed i carabinieri ; il Pentagono e la CIA coprono e gestiscono il traffico d'armi dalla Germania all'Italia e Jugoslavia ; società implicate nel traffico vedono alti ufficiali NATO e USA e Rauti e altri di O.N tra i membri : Mondial Export ,una di queste ; le minacce a Calabresi ; al commissario viene tolta la scorta ; 1988 : il pentiro Marino accusa Lotta Continua dell'omicidio Calabresi ; Sofri, Bonpressi e Pietrostefani sono i mandanti e gli assassini ; Rostagno, vecchio amico di Lotta Continua e dei fondatori delle BR (Curcio, Simioni, Mulinaris) sapeva della provenienza di destra di gran parte dei vecchi compagni ; Lotta Continua a Trento è costituita ed infiltrata da molti ex quadri neo fascisti ; Rostagno viene ucciso nell'88 ; il generale Maletti fa importanti ammisiioni su responsabilità della destra USA nella strategia della tensione

la storia in taxi
episodio 100 : 1964-1976/ Calabresi e la sua inchiesta

la storia in taxi

Play Episode Listen Later May 14, 2021 14:59


Calabresi sapeva del complotto ? ; si confondono le figure di Calabresi e Calabrese : uomo della destra USA ; Nixon e Walker (uno dei mandanti di Dallas) in Italia nel 1969 ; lo Stato abbandona Calabresi ; Lotta Continua manovrata e finanziata per attaccare Calabresi ? ; l'inchiesta di Calabresi sulla destra ed il traffico d'armi con la NATO e gruppi finanziari ; l'inchiesta parallela di Feltrinelli ; traffico d'armi sulle coste romagnole ; i fascisti partecipano al giro d'affari

Le Radici dell'Orgoglio
Le Radici dell'Orgoglio Ep.#4 - Siete pronti per quello che vogliamo dirvi? (1970-1973)

Le Radici dell'Orgoglio

Play Episode Listen Later May 8, 2021 37:25


È il 1972 quando si scopre che a Sanremo verrà organizzato un congresso di sessuologia che sembra nascondere intenti per nulla limpidi, promuovendo quelle che oggi sono tristemente note come terapie riparative.I membri del neonato FUORI! non possono non esporsi. Con la voce e con i corpi. Decidono di fare rumore, di andare lì e prendere la parola. Decidono che degli omosessuali e delle lesbiche ne devono parlare gli omosessuali e le lesbiche. E comincia una storia di rivendicazione delle parole e degli spazi che ancora stiamo combattendo.Un fermento che poi si espande, vitale e virale, nel resto del paese, con Mario Mieli e l'apertura proto-queer di Lotta Continua e poi un 8 marzo e un 1° maggio a Roma di affermazione femminile e per la prima volta anche lesbica.I media nostrani non tengono il passo, tra morbosità e pietismo, ma la rivoluzione - di sicuro! - non sarà televisiva. La rivoluzione sarà in presenza.Interviste a Angelo Pezzana, fondatore del Fuori! ed ex-libraio; Enrico Salvatori, regista e autore televisivo; Bruno Fiorentino, architetto e attivista; Gianni Romoli, sceneggiatore e produttore; Alba Montori, attivista ed ex-docente; Enzo Cucco, attivista; Riccardo Strappaghetti, ricercatore; Elena Biagini, attivista e docente; Enzo Francone, attivista del Fuori!; Luigi Cannillo, poeta ed ex-docente; Peppino Ortoleva, ex-militante di Lotta Continua e docente.Per approfondire gli argomenti di questo episodio:BIBLIOGRAFIAElena Biagini, L'emersione imprevista. Il movimento delle lesbiche in Italia negli anni '70 e '80, Edizioni ETS, Pisa, 2018Peppino Ortoleva, Saggio sui movimenti del 1968 in Europa e in America, Editori Riuniti, Roma, 1998Angelo Pezzana, Dentro e fuori, Segrate, Sperling & Kupfer, 1996Gianni Rossi Barilli, Il movimento gay in Italia, Milano, Feltrinelli, 1999Mariasilvia Spolato, I movimenti omosessuali di liberazione, Milano, Asterisco Edizioni, 2019FILMOGRAFIASessomatto (1973, Dino Risi)Dentro e fuori. Un ritratto di Angelo Pezzana (2005, Ugo Nespolo)SITOGRAFIAhttp://www.wikipink.org/index.php/AIRDOhttp://www.wikipink.org/index.php/Manifestazione_di_Sanremo_(1972)

la storia in taxi
episodio 94 : 1964-1976/Piazza Fontana: l'"affare Pinelli"

la storia in taxi

Play Episode Listen Later May 5, 2021 19:32


Calabresi ed il bluff su Valpreda ; le accuse di Allegra a Pinelli ; dov'era Calabresi quando Pinelli cadde ? ; i 5 testimoni presenti ; testimonianza dell'anarchico Valitutti ; Pinelli ed i compagni ingiustamente accusati per bombe di Agosto ed Aprile ; Lotta Continua accusa Calabresi ; Calabresi ed il processo a Lotta Continua

di storia / in storia
In morte di Franco Serantini

di storia / in storia

Play Episode Listen Later May 4, 2021 41:32


5 maggio 1972 a Pisa il movimento Lotta Continua si organizza per impedire il comizio del fascista Giuseppe Niccolai. La città è blindata e la polizia in assetto di guerra. Durante gli scontri il giovane anarchico Franco Serantini viene picchiato selvaggiamente e arrestato. Morirà in carcere dopo una agonia durata due giorni, abbandonato a se stesso.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Vie di fuga | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Apr 29, 2021 2:49


Crolla in Francia il sistema di protezione imposto dalla cosiddetta "dottrina Mitterrand", secondo cui il paese d'oltralpe garantiva lo status di rifugiato politico a molte persone in fuga da dittature e persecuzioni e anche ad alcuni fuggiaschi condannati dai tribunali italiani per vicende legate agli anni della lotta armata. Oggi le cose sono cambiate e la polizia italiana arresta sette condannati in via definitiva per reati di terrorismo, banda armata e associazione sovversiva, alcuni anche per omicidio. Gli arrestati sono Enzo Calvitti, Giovanni Alimonti, Roberta Cappelli, Marina Petrella e Sergio Tornaghi, tutti delle Brigate Rosse; di Giorgio Pietrostefani di Lotta Continua e di Narciso Manenti dei Nuclei Armati contro il Potere territoriale. I tre ancora ricercati sono Luigi Bergamin, Maurizio Di Marzio e Raffaele Ventura. Fanno impressione quei nomi, perché erano stati oggetto di un mio vecchio libro del 2004, "Vie di fuga". Nessuno li cercava, ma tutti sapevano più o meno dove fossero. I rifugiati in Francia conducevano da sempre una vita normale, erano conosciuti nell'ambiente politico e culturale dei nostri connazionali residenti all'estero. Per Alimonti e Calvitti, la pena da scontare è rispettivamente 11 anni, 6 mesi e 9 giorni e 18 anni, 7 mesi e 25 giorni. Pietrostefani deve scontare una pena di 14 anni, 2 mesi e 11 giorni per l'omicidio del commissario Luigi calabresi del 17 maggio 1972 a Milano. L'annosa vicenda dei trattati di estradizione tra Italia e Francia che riguardano numerosi ex militanti della lotta armata di sinistra rifugiati in Francia si è sbloccata lo scorso 8 aprile tra Marta Cartabia e il suo omologo francese Eric Dupond-Moretti, prima che per alcuni di loro scattasse la prescrizione. Ed è questo nuovo sodalizio politico e tecnico che tra Cartabia e Moretti che ha condotto gli investigatori sulle tracce di gente di cui conosceva nome, cognome, indirizzo, recapiti telefonici, perché non avevano fatto nulla per fuggire. Quelle vie di fuga le avevano già percorse quando i pentiti avevano raccontato l'intero organigramma delle organizzazioni del terrorismo degli anni Settanta. E in Francia avevano cambiato vita, messo su famiglia, trovato lavoro, voltato pagina, lasciandosi però dietro un passato che non passa.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Vie di fuga | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Apr 29, 2021 2:49


Crolla in Francia il sistema di protezione imposto dalla cosiddetta "dottrina Mitterrand", secondo cui il paese d'oltralpe garantiva lo status di rifugiato politico a molte persone in fuga da dittature e persecuzioni e anche ad alcuni fuggiaschi condannati dai tribunali italiani per vicende legate agli anni della lotta armata. Oggi le cose sono cambiate e la polizia italiana arresta sette condannati in via definitiva per reati di terrorismo, banda armata e associazione sovversiva, alcuni anche per omicidio. Gli arrestati sono Enzo Calvitti, Giovanni Alimonti, Roberta Cappelli, Marina Petrella e Sergio Tornaghi, tutti delle Brigate Rosse; di Giorgio Pietrostefani di Lotta Continua e di Narciso Manenti dei Nuclei Armati contro il Potere territoriale. I tre ancora ricercati sono Luigi Bergamin, Maurizio Di Marzio e Raffaele Ventura. Fanno impressione quei nomi, perché erano stati oggetto di un mio vecchio libro del 2004, "Vie di fuga". Nessuno li cercava, ma tutti sapevano più o meno dove fossero. I rifugiati in Francia conducevano da sempre una vita normale, erano conosciuti nell'ambiente politico e culturale dei nostri connazionali residenti all'estero. Per Alimonti e Calvitti, la pena da scontare è rispettivamente 11 anni, 6 mesi e 9 giorni e 18 anni, 7 mesi e 25 giorni. Pietrostefani deve scontare una pena di 14 anni, 2 mesi e 11 giorni per l'omicidio del commissario Luigi calabresi del 17 maggio 1972 a Milano. L'annosa vicenda dei trattati di estradizione tra Italia e Francia che riguardano numerosi ex militanti della lotta armata di sinistra rifugiati in Francia si è sbloccata lo scorso 8 aprile tra Marta Cartabia e il suo omologo francese Eric Dupond-Moretti, prima che per alcuni di loro scattasse la prescrizione. Ed è questo nuovo sodalizio politico e tecnico che tra Cartabia e Moretti che ha condotto gli investigatori sulle tracce di gente di cui conosceva nome, cognome, indirizzo, recapiti telefonici, perché non avevano fatto nulla per fuggire. Quelle vie di fuga le avevano già percorse quando i pentiti avevano raccontato l'intero organigramma delle organizzazioni del terrorismo degli anni Settanta. E in Francia avevano cambiato vita, messo su famiglia, trovato lavoro, voltato pagina, lasciandosi però dietro un passato che non passa.

Piazzapulita
L'intervista a Mario Calabresi - Puntata del 29/4/2021

Piazzapulita

Play Episode Listen Later Apr 29, 2021 20:19


Dopo le ultime notizie arrivate da Parigi in cui sono stati arrestati sette ex terroristi tra i quali Giorgio Pietrostefani, fondatore con Adriano Sofri di Lotta Continua, condannato a 22 anni come mandante dell'omicidio del commissario Luigi Calabresi, vi proponiamo l'ascolto dell'intervista al giornalista Mario Calabresi in cui racconta l'omicidio di suo padre: "Sono rimasto spiazzato, da 22 anni era latitante in Francia. Non pensavo sarebbe successo davvero, è l'aspetto simbolico la cosa più importante. Ieri perlmeno è stato detto che non esiste l'impunità se sei un assassino, anche se hai cambiato vita"

Prisma
Prisma di giovedì 29/04/2021

Prisma

Play Episode Listen Later Apr 29, 2021 98:22


I 100 giorni di Joe Biden con Roberto Festa e Emanuele Felice storico dell'economia alla Università di Chieti-Pescara. - Gli arrestati in Francia, commenti del giorno dopo interviste di Michele Migone a Sandro Gamberini storico avvocato di Pietrostefani e Sofri e Guido Viale, sociologo ed ex dirigente di Lotta Continua. Vi interessa ancora questa storia o e' troppo lontana? - Cosa c'e' per la cultura nel Pnrr? Con Tomaso Montanari storico dell'arte, accademico e saggista e Claudia Cannella Direttrice di Hystrio, il più autorevole trimestrale italiano di teatro e spettacolo, oltre che nota critica teatrale e firma del Corriere della Sera. - Scuole aperte a luglio e agosto, ne approfitterete? Maddalena Gissi segretaria generale della Cisl Scuola e microfono aperto.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Vie di fuga | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Apr 29, 2021 2:49


Crolla in Francia il sistema di protezione imposto dalla cosiddetta "dottrina Mitterrand", secondo cui il paese d'oltralpe garantiva lo status di rifugiato politico a molte persone in fuga da dittature e persecuzioni e anche ad alcuni fuggiaschi condannati dai tribunali italiani per vicende legate agli anni della lotta armata. Oggi le cose sono cambiate e la polizia italiana arresta sette condannati in via definitiva per reati di terrorismo, banda armata e associazione sovversiva, alcuni anche per omicidio. Gli arrestati sono Enzo Calvitti, Giovanni Alimonti, Roberta Cappelli, Marina Petrella e Sergio Tornaghi, tutti delle Brigate Rosse; di Giorgio Pietrostefani di Lotta Continua e di Narciso Manenti dei Nuclei Armati contro il Potere territoriale. I tre ancora ricercati sono Luigi Bergamin, Maurizio Di Marzio e Raffaele Ventura. Fanno impressione quei nomi, perché erano stati oggetto di un mio vecchio libro del 2004, "Vie di fuga". Nessuno li cercava, ma tutti sapevano più o meno dove fossero. I rifugiati in Francia conducevano da sempre una vita normale, erano conosciuti nell'ambiente politico e culturale dei nostri connazionali residenti all'estero. Per Alimonti e Calvitti, la pena da scontare è rispettivamente 11 anni, 6 mesi e 9 giorni e 18 anni, 7 mesi e 25 giorni. Pietrostefani deve scontare una pena di 14 anni, 2 mesi e 11 giorni per l'omicidio del commissario Luigi calabresi del 17 maggio 1972 a Milano. L'annosa vicenda dei trattati di estradizione tra Italia e Francia che riguardano numerosi ex militanti della lotta armata di sinistra rifugiati in Francia si è sbloccata lo scorso 8 aprile tra Marta Cartabia e il suo omologo francese Eric Dupond-Moretti, prima che per alcuni di loro scattasse la prescrizione. Ed è questo nuovo sodalizio politico e tecnico che tra Cartabia e Moretti che ha condotto gli investigatori sulle tracce di gente di cui conosceva nome, cognome, indirizzo, recapiti telefonici, perché non avevano fatto nulla per fuggire. Quelle vie di fuga le avevano già percorse quando i pentiti avevano raccontato l'intero organigramma delle organizzazioni del terrorismo degli anni Settanta. E in Francia avevano cambiato vita, messo su famiglia, trovato lavoro, voltato pagina, lasciandosi però dietro un passato che non passa.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Vie di fuga | 29/04/2021 | Il corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Apr 28, 2021 2:49


Crolla in Francia il sistema di protezione imposto dalla cosiddetta "dottrina Mitterand", secondo cui il paese d'oltralpe garantiva lo status di rifugiato politico a molte persone in fuga da dittature e persecuzioni e anche ad alcuni fuggiaschi condannati dai tribunali italiani per vicende legate agli anni della lotta armata. Oggi le cose sono cambiate e la polizia italiana arresta sette condannati in via definitiva per reati di terrorismo, banda armata e associazione sovversiva, alcuni anche per omicidio.Gli arrestati sono Enzo Calvitti, Giovanni Alimonti, Roberta Cappelli, Marina Petrella e Sergio Tornaghi, tutti delle Brigate Rosse; di Giorgio Pietrostefani di Lotta Continua e di Narciso Manenti dei Nuclei Armati contro il Potere territoriale. I tre ancora ricercati sono Luigi Bergamin, Maurizio Di Marzio e Raffaele Ventura. Fanno impressione quei nomi,perché erano stati oggetto di un mio vecchio libro del 2004, "Vie di fuga". Nessuno li cercava, ma tutti sapevano più o meno dove fossero. I rifugiati in Franciaconducevano da sempre una vita normale, erano conosciuti nell'ambiente politico e culturale dei nostri connazionali residenti all'estero.Per Alimonti e Calvitti, la pena da scontare è rispettivamente 11 anni, 6 mesi e 9 giorni e 18 anni, 7 mesi e 25 giorni. Pietrostefani deve scontare una pena di 14 anni, 2 mesi e 11giorni per l'omicidio del commissario Luigi calabresi del 17 maggio 1972 a Milano.L'annosa vicenda dei trattati di estradizione tra Italia e Francia che riguardano numerosi ex militanti della lotta armata di sinistra rifugiati in Francia si è sbloccata lo scorso 8 aprile tra Marta Cartabia e il suo omologo francese Eric Dupond-Moretti, prima che per alcuni di loro scattasse la prescrizione. Ed è questo nuovo sodaliziopolitico e tecnico che tra Cartabia e Moretti che ha condotto gli investigatori sulle tracce di gente di cui conosceva nome, cognome, indirizzo, recapiti telefonici, perchénon avevano fatto nulla per fuggire. Quelle vie di fuga le avevano già percorse quando i pentiti avevano raccontato l'intero organigramma delle organizzazioni del terrorismo degli anni Settanta. E in Francia avevano cambiato vita, messo su famiglia, trovato lavoro, voltato pagina, lasciandosi però dietro un passato che non passa.

Prisma
Prisma di gio 29/04/21

Prisma

Play Episode Listen Later Apr 28, 2021 98:22


I 100 giorni di Joe Biden con Roberto Festa e Emanuele Felice storico dell'economia alla Università di Chieti-Pescara. - Gli arrestati in Francia, commenti del giorno dopo interviste di Michele Migone a Sandro Gamberini storico avvocato di Pietrostefani e Sofri e Guido Viale, sociologo ed ex dirigente di Lotta Continua. Vi interessa ancora questa storia o e' troppo lontana? - Cosa c'e' per la cultura nel Pnrr? Con Tomaso Montanari storico dell’arte, accademico e saggista e Claudia Cannella Direttrice di Hystrio, il più autorevole trimestrale italiano di teatro e spettacolo, oltre che nota critica teatrale e firma del Corriere della Sera. - Scuole aperte a luglio e agosto, ne approfitterete? Maddalena Gissi segretaria generale della Cisl Scuola e microfono aperto.

Artribune
Toni Capuozzo e Rosanna Orlandi - Contemporaneamente a cura di Mariantonietta Firmani

Artribune

Play Episode Listen Later Apr 23, 2021 76:45


In questo audio il prezioso incontro con Toni Capuozzo e Rossana Orlandi. Toni Capuozzo giornalista e scrittore pluripremiato, inviato di guerra e autore televisivo e teatrale. Rosanna Orlandi imprenditrice fondatrice e titolare delle galleria Rosanna Orlandi, definita dalla stampa internazionale una delle 8 Gallerie più autorevoli al mondo. Con Toni Capuozzo e Rossana Orlandi parliamo della fortuna di un lavoro che appassiona. I media devono seminare dubbi. La comunicazione è difficile quando si vuole andare contro corrente, e provare a diffondere pensieri nuovi, che propongono nuove prospettive. Il vero lusso è essere se stessi. L'intervista è nel progetto Contemporaneamente a cura di Mariantonietta Firmani. Il podcast pensato per Artribune. Incontri tematici con autorevoli interpreti del contemporaneo tra arte e scienza, letteratura, storia, filosofia, architettura, cinema e molto altro. Per approfondire questioni auliche ma anche cogenti e futuribili. Dialoghi straniati per accedere a nuove letture e possibili consapevolezze dei meccanismi correnti: tra locale e globale, tra individuo e società, tra pensiero maschile e pensiero femminile, per costruire una visione ampia, profonda ed oggettiva della realtà. Rossana Orlandi è uno spirito ribelle imprenditrice di successo fonda la galleria Rossana Orlandi.Giovanissima conosce conoscere Coco Chanel nel suo atelier, studia alla scuola interpreti: va in Irlanda e Inghilterra a perfezionare l'inglese, poi moda alla Marangoni, e si specializza nella maglieria. Espone a Pitti Filati con grande successo, collabora con le maison più prestigiose tra cui Karl Lagerfeld, Kenzo, Donna Karan, Giorgio Armani. Dopo 30 anni il mondo della moda diventa stretto per la creatività di Rossana che rivolge allora la sua attenzione al design. Così nasce a Milano la Galleria Rossana Orlandi, definita dalla stampa internazionale, una delle 8 Gallerie più importanti al mondo. Una galleria di arte e design che diventa un vero Design hot spot. Il mondo del Design espone alla Ro Gallery che lancia e afferma designer e artisti ed qui che Rossana Orlandi fa diventare Collectible Design anche il Contemporary Design, appaiandosi a quello d'epoca e vintage reso celebre dalle aste internazionali di settore. Nel 2018 lo spin off del progetto è Guitly Feeling, il Day Dialog con personaggi di tutti i settori che affronta il tema della Plastic Pollution da un punto di vista psicologico, con racconti di viaggi esplorativi, ricerca scientifica, produzione e giornalismo di inchiesta. Nel 2019 mette in scena la prima edizione del Ro Plastic Prize, una challenge internazionale rivolta ai creativi di tutto il mondo, di tutte le età a cimentarsi su 4 categorie. Nasce anche e il Ro Master Plastic Pieces, una exhibition che vede in scena le performance creative di 27 fra i designer e gli artisti più famosi del mondo. Un successo (oltre 50.000 visitatori in presenza per i 10 giorni di kermesse, oltre 600 application da tutto il mondo con tutti i 5 continenti coinvolti per il Premio) che raddoppia l'anno successivo. Toni Capuozzo giornalista scrittore, inviato e autore televisivo e teatrale, pluripremiato. Laurea in Sociologia all'Università di Trento. Nel 1968 prende parte alla contestazione studentesca. Successivamente lavora a Marghera come operaio, per poi organizzare lotte dei soldati in Sicilia. Nel 1976 è volontario nel terremoto che devasta il Friuli. Nel 1979 inizia la carriera giornalistica per il quotidiano politico “Lotta Continua”, dove stringe una forte amicizia con Adriano Sofri. Lavora per raccontare storie importanti, interessandosi in particolare di mafia e di guerra. Si occupa di America Latina, e della Guerra delle Falkland dove intervista Jorge Luis Borges. Collabora con i periodici "Epoca" e "Panorama Mese", "Reporter", “Il Foglio”. Si avvicina alla TV: con Giovanni Minoli in "Mixer" dove si occupa di mafia, diventa inviato del programma "L'istruttoria", di Giuliano Ferrara. All'interno del Gruppo Mediaset, diventa esperto di conflitti internazionali, occupandosi delle guerre in ex Jugoslavia, in Somalia, in Medio Oriente e in Afghanistan. Dal 2001 diviene curatore e conduttore di "Terra!", approfondimento settimanale del "Tg5", telegiornale del quale è anche vicedirettore. Nel 2013 lascia la vicedirezione del "Tg5", mentre "Terra!" trasloca su Rete4, con la responsabilità editoriale di Videonews. Da freelance, collabora con Mediaset; per "Tgcom24", e cura una rubrica intitolata "Mezzi Toni".

Zuppa di Porro
Per i figli di Lotta Continua si può sparare a una trumpiana

Zuppa di Porro

Play Episode Listen Later Jan 8, 2021 22:15


00:00 Ancora, ovviamente, sull’America. Resto della mia idea: folle e criminale ciò che è successo, anche se a leggere i giornali italiani ti viene una rabbia. Non vedevano l’ora. Da […]

Le VOCI di radioromalibera.org | RRL
819 - Mauro Faverzani - Islam quelle notizie non dette…

Le VOCI di radioromalibera.org | RRL

Play Episode Listen Later Nov 2, 2020 4:32


L'attentato di Nizza non rappresenta un episodio isolato, un gesto estremo, un caso di pazzia. Nessuno lo crede più. Ed a ragione. Lo ha detto a chiare lettere anche Toni Capuozzo, noto giornalista televisivo e scrittore, certo non imputabile di “sovranismo”, avendo iniziato la propria carriera a Lotta Continua, prima di transitare presso altre testate e di giungere infine a Mediaset: «Sui barconi non c'è chi scappa dalla guerra – ha scritto – Quello che possiamo e non vogliamo immaginare è la forza e la ferocia, che occorrono per sgozzare una persona fino a decapitarla. L'odio, da sé, non basta», né si tratta semplicemente di un «gesto folle», compiuto da una mente disturbata.

Se un ribelle spento
Se un ribelle spento 8: Piero Bruno

Se un ribelle spento

Play Episode Listen Later Apr 13, 2020 27:36


Il 22 Novembre 1975 a Roma c'è una grossa manifestazione che sfila per le strade. L'obiettivo del corteo è quello di chiedere allo Stato Italiano di riconoscere la Repubblica Popolare dell'Angola, che si è appena liberata dal colonialismo portoghese. All'altezza di Via Labicana una decina di manifestanti si staccano per compiere un'azione dimostrativa contro l'Ambasciata dello Zaire in Via Labicana, regime che sta aggredendo attivamente l'Angola. Arrivati in Largo Mecenate, al gruppo sembra di essere caduti in trappola. Un folto gruppo polizia li sta aspettando e appena li vede urla “Eccoli”. E comincia a sparare ad altezza uomo. Il gruppo lancia alcune molotov per coprirsi la fuga e comincia a correre. Nonostante si stiano allontanando, la polizia continua a sparare, come se fosse il tiro al bersaglio. Due giovani vengono colpiti di striscio alla testa ma riescono a non fermarsi e fuggono. Uno di loro, Fabio Agostini, curato fuori dalle strutture pubbliche per evitare l'arresto, si suiciderà due anni dopo, nel Settembre del 1977. Un terzo ragazzo non è così fortunato. Crolla a terra colpito alla schiena. È un militante di Lotta Continua, frequenta l'ITIS Armellini e ha 18 anni. Si chiama Piero Bruno L'omicidio di Piero Bruno è figlio della Legge Reale, e grazie a questa norma resterà impunito. Nessuno dei membri delle forze dell'ordine presenti, agli ordini del vicequestore Ignazio Lo Coco, verrà arrestato. Erri De LucaC'erano i fascisti, venti anni fa. E la gente chiedeva Zaire, Angola, cosa sono? Poi trovava la risposta non in televisione, ma in casa, perché in ogni famiglia c'era almeno uno di questi ragazzi comunisti e se non c'era, peggio per chi non l'aveva, perché quella era la parte migliore della gioventù di questo paese, dal dopoguerra in avanti. La parte migliore compresa quella che è andata alla malora con il terrorismo e con l'eroina. Ci risentiamo alle 8:00 di Lunedì prossimo. Se un ribelle spento passa il testimone, siamo pronti a prenderlo?

Audio Interference
Audio Interference 22: Silvia Federici

Audio Interference

Play Episode Listen Later Nov 4, 2016 17:31


“The songs really are some of the most direct expression of the collective voice of the movement.” – Silvia Federici For this week’s episode, Charlie Morgan and Louise Barry interviewed Silvia Federici about Italian music in the 1960s and the Wages for Housework campaign. Music: “Prendiamoci La Città” by Pino Masi. “Per i morti di Reggio Emilia” by Fausto Amodei “O cancellier che tieni la penna in mano” “La ballata della Pinelli” by Pino Masi “Avete mai guardato” by Amalia Goffredo All these songs are from records held at Interference Archive. Likewise, copies of The Power of Women are also held at the archive, along with Tap Dance – the newspaper put out by the New York Wages for Housework campaign – and Lotta Continua. For images of the newspapers and records, and links to more information, visit our blog: www.interferencearchive.org/blog Produced by Interference Archive.