Podcasts about gianicolo

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il posto delle parole
Laura Calosso "Anita"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Apr 14, 2025 27:45


Laura Calosso"Anita"SEM Libriwww.semlibri.comGiuseppe Garibaldi giunge a Laguna, in Brasile, nel luglio 1839, dopo un rovinoso naufragio. Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva ha solo diciotto anni, ma è già sposata da tre, quando una sera lo scorge arrivare, su una nave. È biondo, ha gli occhi azzurri, è un rivoluzionario e ha abbracciato la causa patriottica “degli straccioni” contro l'impero brasiliano. Non appena la vede, sa che la vuole.Per Anita è subito amore, folle, passionale, cieco, destinato a non estinguersi mai, capace di sopravvivere alla lontananza, ai tradimenti. Per lui abbandonerà la sua casa, la sua famiglia, vivrà nella miseria, tra il Brasile e l'Uruguay. Da lui avrà dei figli, che non esiterà a lasciare per seguirlo o raggiungerlo. Perché è lui la sua casa.Indomita, sfacciata, abile a cavalcare come un'amazzone ma incapace di leggere e scrivere, guerriera per amore: chi è stata veramente Anita Garibaldi? L'eroina a cavallo, come appare nel monumento equestre eretto in suo onore sul Gianicolo a Roma? O una ragazza ancora troppo giovane, temeraria ma priva di strumenti per sottrarsi alle traversie della Storia, i cui fili sono sempre stati tirati da altri?In questo romanzo, che scandaglia ogni sorta di documento su Anita trasformandolo in narrazione avventurosa, d'amore e di guerra, Laura Calosso racconta ombre e luci che hanno avvolto la vita di Ana Maria: dall'incontro fatale al peregrinare per il Sudamerica, fino all'arrivo a Nizza.Laura Calosso è nata ad Asti. Giornalista, ha studiato Scienze politiche e Letteratura tedesca. Ha esordito nel 2011 con il romanzo A ogni costo, l'amore (Mondadori). Con SEM ha pubblicato nel 2017 La stoffa delle donne, che Report, la trasmissione d'inchiesta di Rai3, ha utilizzato per il reportage Pulp Fashion. Sempre con SEM ha pubblicato Due fiocchi di neve uguali, romanzo sul fenomeno hikikomori.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Pillole di Storia
#523 - Beatrice Cenci, da assassina a eroina. Storia del fantasma del Gianicolo

Pillole di Storia

Play Episode Listen Later Jan 20, 2025 33:41


Per approfondire gli argomenti della puntata: Altre pillole dedicate all'Età Moderna : https://www.youtube.com/watch?v=04jMzzw0qK4&list=PLpMrMjMIcOkkxE3VRfoFOph9H6S2v2Njr&ab_channel=LaBibliotecadiAlessandria Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

BASTA BUGIE - Storia
Le guardie svizzere al servizio del successore di Pietro

BASTA BUGIE - Storia

Play Episode Listen Later Oct 22, 2024 16:09


VIDEO: Il giuramento delle Guardie Svizzere ➜ https://www.youtube.com/watch?v=9_oxmm_y09Y&list=PLolpIV2TSebUYAolUy8XGKkkSVK1dUyXFTESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7957LE GUARDIE SVIZZERE AL SERVIZIO DEL SUCCESSORE DI PIETRO di Alberto CarosaIl 6 maggio 1527 è passato alla storia non solo come l'inizio dell'infame Sacco di Roma, ma anche come il giorno del primo autentico "battesimo di fuoco" per il corpo di guardie svizzere pontificie che aveva cominciato a servire il Papa e il Papato un paio di decenni prima.Ma perché reclutare soldati proprio dalla Svizzera? Perché storicamente gli svizzeri sono famosi per le loro capacità in due particolari mestieri: fare orologi e fare la guerra. I mercenari svizzeri si mettono in luce particolarmente nel XV secolo, dedicandosi per lungo tempo all'attività militare mercenaria quale sbocco alla loro povertà.La loro forza d'animo, nobili sentimenti e proverbiale spirito di fedeltà ne faceva dei combattenti ritenuti invincibili. Le loro formazioni semplici e primitive in quadrati massicci, che richiamavano la testuggine romana, armati di picche, si opponevano come istrici dai lunghi aculei agli attacchi della cavalleria, segnandone l'inizio del declino come arma decisiva.Tutte queste doti e in particolare lo spirito di fedeltà, rispetto alle altre truppe mercenarie del tempo, trovarono piena conferma, se pur ce ne fosse stato bisogno, quel giorno, che era cominciato con l'assalto mattutino alle mura vaticane di Borgo tra il Gianicolo e il Vaticano, da parte delle truppe imperiali di Carlo V al comando del duca Carlo di Borbone.ROMA ATTACCATAMa come si era giunti a questo assalto alla Città eterna? L'ordine era venuto dallo stesso Imperatore Carlo V, che in tal modo volle punire il Papa Clemente VII per il voltafaccia con cui aveva aderito alla Lega Santa di Cognac, alleandosi al Re di Francia, Francesco I di Valois (a sua volta alleato con i turchi), in funzione anti-imperiale. Papa Clemente temeva infatti, che le mire espansionistiche del sovrano asburgico mettessero a rischio la stessa esistenza dello Stato Pontificio come entità territoriale.Il Conestabile di Borbone e la sua orda selvaggia, in gran parte lanzichenecchi tedeschi protestanti già sotto il comando del generale Giorgio von Frundsberg (costretto ad abbandonare il campo anzitempo per motivi di salute), dovevano prendere la città in fretta, per evitare di essere intrappolati a loro volta dall'esercito della Lega, che avrebbe potuto tagliargli la via della ritirata.Poiché forse l'assalto non procedeva secondo i tempi previsti, il Borbone decise di andare a spronare personalmente i suoi soldati che si disponevano a scalare le mura alla Porta del Torrione. Ma mettere tanto zelo in un'impresa del genere non fu una buona idea: una palla d' archibugio (che poi Benvenuto Cellini si vantò d' aver tirato) lo colpì a morte.Dopo un attimo di sbandamento, gli assalti ripresero più furiosi di prima e i mercenari spagnoli (6000 effettivi, il reparto più consistente dopo i lanzichenecchi) sfondarono la Porta del Torrione, mentre i lanzichenecchi dilagavano per Borgo S. Spirito e S. Pietro. La Guardia Svizzera, compatta ai piedi dell'obelisco che allora si trovava vicino al Campo Santo Teutonico, e le poche truppe romane resistettero eroicamente.UN GLORIOSO MARTIRIODopo l'eccidio di tutti i soldati di guardia, mentre per il corridoio il Papa si metteva al sicuro, gli svizzeri ancora resistevano, difendendo S. Pietro. Alla loro testa era il comandante Kaspar Röist. Le orde non rispettarono il luogo santo e feroce si riaccese la mischia. Tutti caddero fino all'ultimo e con essi la consorte del comandante Röist, mutilata prima delle braccia, poi uccisa sul cadavere del marito. Dell'intero corpo, 189 svizzeri, se ne salvarono solo 42, quelli che erano di servizio quel giorno nel palazzo apostolico e quindi col compito di scortare il Papa al sicuro in Castel S. Angelo.Infatti il loro supremo sacrificio non fu vano, perché guadagnarono il tempo sufficiente al Papa per mettersi in salvo attraverso il "Passetto", un corridoio segreto costruito da Alessandro VI sul muro che collegava il Vaticano con Castel Sant'Angelo.A suggello del loro supremo sacrificio, equivalente a un vero e proprio martirio, i 147 svizzeri si coprirono di eterna gloria cadendo eroicamente proprio sui gradini dell'altare maggiore di S. Pietro, quasi a simboleggiare l'unione dell'offerta del loro sangue a quella che Nostro Signore rinnova in maniera incruenta in ogni celebrazione della Santa Messa.ROMA IN MANO AI BARBARI PROTESTANTIAttraverso Ponte Sisto, poi, i lanzichenecchi e gli altri mercenari al seguito si riversarono sulla città, e per otto giorni diedero libero sfogo a ogni sopruso e efferatezze possibili e immaginabili: omicidi, torture, stupri, rapine, sequestri di persona a scopo di estorsione, saccheggi, devastazioni, incendi, accanendosi particolarmente nello sfregio di luoghi e oggetti sacri e nelle offese a quanti vestissero un abito religioso.La violenza fu tale che appena qualche giorno dopo, il 10 maggio, l'estensore di una relazione alla Repubblica veneta scriveva: «L'inferno è nulla in confronto colla vista che Roma adesso presenta». I morti pare siano stati dodicimila nei primissimi tempi, cui vanno aggiunte le svariate centinaia, se non migliaia, di altre vittime della peste che scoppiò quasi contemporaneamente, vuoi a causa dei molti cadaveri insepolti e mangiati dai cani, vuoi per le condizioni e le abitudini promiscue della soldataglia (che ne fu a sua volta ampiamente decimata).Il valore complessivo del bottino si sarebbe poi aggirato - secondo le stime dello stesso Clemente VII - intorno alla cifra esorbitante di dieci milioni di ducati d'oro.Ma ingenti furono anche - sul piano più prettamente culturale - i danni subiti dagli archivi e dalle biblioteche, dai tesori delle chiese e dalle raccolte d'arte; furono profanate perfino le tombe dei Papi, compresa quella di Giulio II, per rubare il loro contenuto.Oltre al danno irreparabile della distruzione di reliquie, andò perduto anche un tesoro d'arte inestimabile, ossia la maggior parte dell'oreficeria artigiana di chiesa. Ad ulteriore sfregio, i lanzichenecchi adibirono san Pietro a stalla per i loro cavalli.Non c'è da meravigliarsi troppo di tutto questo perché l'esercito imperiale, e in particolare i lanzichenecchi, erano animati da uno spirito di crociata antipapista, anche se erano al soldo di un monarca cattolico; infatti il Frundsberg non aveva fatto mistero di voler prendere Roma per impiccare il Papa e i suoi cardinali."VIVAT LUTHERUS PONTIFEX"Non mancarono poi quanti interpretarono gli avvenimenti come un segno dell'ira di Dio per le divisioni dei cristiani a seguito della rivoluzione protestante. Davanti a Castel Sant'Angelo, sotto gli occhi del Papa, fu poi imbastita una parodia di processione religiosa, con la quale si chiedeva che Clemente cedesse a Lutero vele e remi della "Navicella" di Pietro.Allora la soldataglia gridò: "Vivat Lutherus pontifex". Per sfregio, il nome di Lutero fu inciso con la punta d'una spada sull' affresco La Disputa del Santissimo Sacramento nelle Stanze di Raffaello, mentre un altro graffito inneggiava a Carlo V Imperatore.Conciso e esatto il giudizio del priore dei canonici di S. Agostino emesso allora: «Mali fuere Germani, pejores Itali, Hispani vero pessimi»: i tedeschi furono cattivi, peggiori gli italiani, pessimi gli spagnoli.Ad accrescere la ferocia dei vincitori contribuì forse anche il mancato pagamento della "cinquina", ossia il soldo che a quei tempi veniva pagato ogni cinque giorni. Quando però il comandante delle truppe non disponeva di danaro sufficiente, autorizzava il cosiddetto "sacco" della città, che in genere non durava più di una giornata. Nel caso specifico, la soldataglia era rimasta senza paga, senza comandante e senza ordini, e poté quindi più facilmente abbandonarsi ad un saccheggio così sfrenato e prolungato.UN MERITO CHE NON SI DIMENTICALa notizia del Sacco di Roma commosse l'intera Europa ed ebbe grande impatto emotivo e vasta eco presso i contemporanei, tanto che ne rimane traccia in un'articolata pubblicistica. Lo stesso Carlo V ne rimase indignato e fece sospendere le feste indette in Spagna per la nascita del figlio Filippo, fece fare preghiere per la liberazione del Pontefice (come se non fosse suo prigioniero) e scrisse al Re d'Inghilterra e agli altri principi che le violenze erano state commesse contro la sua volontà.La soppressione della Guardia Svizzera, sostituita da una compagnia di 200 lanzichenecchi, fu tra le condizioni imposte a Clemente VII per la resa, ma egli ottenne che gli svizzeri sopravvissuti fossero inclusi nel nuovo corpo. Però solo dodici accettarono, mentre gli altri non vollero avere niente a che fare con gli odiati mercenari tedeschi.La Guardia Svizzera fu reintegrata nella pienezza dei suoi compiti da Paolo III il 3 febbraio 1548, quando un contingente di 225 confederati tornò a servire il Papa su base permanente.E se oggi la Guardia Svizzera è ancora al suo posto dopo le riforme seguite al Concilio Vaticano II, che hanno portato invece all'abolizione di altri corpi armati vaticani, lo si deve anche al ricordo indelebile dell'eroico sacrificio dei suoi 147 membri cinque secoli fa, luminoso esempio di spirito cavalleresco e fedeltà incrollabile al servizio del Papa e del Papato fino alle ultime conseguenze.Nota di BastaBugie: nell'articolo seguente dal titolo "A cosa servono le guardie svizzere" si spiega il ruolo che hanno ancora oggi

Roma Tre Radio Podcast
La Mia Roma - Al Gianicolo Risorgo (Shari Bispo Dos Santos)

Roma Tre Radio Podcast

Play Episode Listen Later Jun 24, 2024 5:56


Ricordi, Storia e Arte si intrecciano in queste pillole su Roma. La capitale è raccontata trasversalmente tra memoria individuale e collettiva attraverso Shari Bispo Dos Santos, Dottoressa in Storia dell'Arte, e i suoi ospiti. Episodio 1 - Al Gianicolo Risorgo In questo primo episodio Shari racconta il suo quartiere del cuore, Monteverde Vecchio e il Gianicolo tra ricordi, storia e personaggi legati all'Unità d'Italia.

Cibo Stories
Terrazza Mirador Roma Gianicolo Ep:61

Cibo Stories

Play Episode Listen Later May 30, 2024 3:20


Terrazza Mirador è una location estiva unica a Roma, alle pendici del colle Gianicolo affacciata su Castel Sant'Angelo e le sponde del Tevere.Cocktail e cena in stile giapponese a cura dello Chef Koji Kakai 7

Sveja
#533 Morti sulle strade, storia dei palazzinari romani, il garibaldino nero e altre storie di Roma

Sveja

Play Episode Listen Later May 27, 2024 27:28


Oggi i quotidiani locali li legge Cecilia Ferrara giornalista collaboratrice di Ansa video. Le notizie principali:Il giro d'Italia in centro a Roma, le foto con Colosseo o Piazza Venezia sono su tutte le prime pagine senza eccezione.Il weekend ci lascia 4 morti sulle strade, due centauri e due pedoni investiti.Storia dei palazzinari da Geronzi a Salini passando per l'Ordine di Malta a cura di Repubblica Roma.Da una parte i prezzi pazzi degli appartamenti sul litorale dall'altra i Campeggi piangono miseria, ancora non si sono ripresi dal Covid. Repubblica e Corriere.La storia di Andrea ‘Il Moro' Aguyar (foto) la guardia del corpo di Garibaldi con il cane a tre zampe. Unico garibaldino nero, finalmente un busto al Gianicolo.A Roma si spara tra morti, gambizzati e vittime innocenti, la mappa degli eventi indica che succede a Roma sud-est.Lucha Y Siesta imbrattata e altri due posti di movimento colpiti dai furti e danneggiamenti. Richiamo alla solidarietà.Sveja è un progetto di informazione indipendente supportato da Fondazione Charlemagne con il programma per Roma Periferia Capitale. Ci sentiamo domani con Ilenia Polsinelli!

Cibo Stories
Bulgari-Terrazza Panoramica-Roma Centro ep:46

Cibo Stories

Play Episode Listen Later May 5, 2024 3:48


La Terrazza è lo spettacolare rooftop con una vista che domina tutto il centro monumentale di Roma, da Villa Medici e Trinità dei Monti al Tevere e al Colle del Gianicolo con un'atmosfera che cambia ed evolve nell'arco della giornata. Di giorno si presenta come luogo ideale per rilassarsi al sole, al tramonto per godersi un aperitivo glamour e la sera per sorseggiare un cocktail sotto il cielo stellato di Roma. L'offerta gastronomica corrisponde a quella del Bulgari Bar. Il progetto paesaggistico de La Terrazza, curato da P'arcnouveau, è stato concepito come una tipica terrazza della Città Eterna, con oltre 200 vasi smaltati in cui fioriscono una ricchissima varietà di piante e fiori autoctoni che richiamano i giardini delle ville dell'Antica Roma come la Villa di Livia e Villa Adriana.

Mymeantime.it
Andrea Cantaluppi e i segreti della cucina romanesca

Mymeantime.it

Play Episode Listen Later Jan 4, 2024 21:21


Un viaggiatore curioso e divertito, l' esperto gastronomo Andrea Cantaluppi, fa da tramite tra la cucina di Firmina, cuoca del quinto-quarto al Testaccio dei primi del Novecento, e il Gianicolo dove giovani trasteverini si opposero invano alle forze franco-papaline ma dove tempo dopo altri giovani difesero invece vittoriosamente il proprio lavoro e i destini del celebre Meo Patacca.

Spazio 70
A# Enrico De Pedis. Misfatti e misteri di un (quasi) intoccabile

Spazio 70

Play Episode Listen Later Dec 26, 2023 13:10


➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: https://t.me/spazio_70Il primo di una serie di podcast realizzati da Spazio70 sul boss della Magliana. Tra i temi trattati all'interno dell'episodio: 1) Due uomini, privi di casco, e un colpo solo; 2) Vita e morte. I tanti interrogativi; 3) Renatino; 4) A caccia di vipere al Gianicolo. I primi arresti; 5) Una figura capace di destare interesse; 6) In azione con Alessandro D'Ortenzi; 7) Alle origini della banda della Magliana; 8) Guido Catenacci; 9) Sabrina Minardi; 10) L'arresto in via Vittorini; 11) L'assoluzione dalle accuse del «processo Speranza»; 12) Le perizie mediche fasulle; 13) La fuga di Vittorio Carnovale; 14) L'agenda sequestrata e poi restituita; 15) I «due polacchi» da sistemare; 16) Don Piero VergariBasi sonore dell'episodio: 1^ traccia «A call to the soul» — markotopa2^ traccia «Welcome to Korea» — SoulProdMusic4^ traccia «Seduction Jazz» — FreeGrooveLe restanti tracce sono state autoprodotte.Effetti sonori: Pixabay.comDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/show/spazio-70/support.Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/4704678/advertisement

Radio 21 aprile Web
Filofotografia, Stefano Lecchi

Radio 21 aprile Web

Play Episode Listen Later Aug 3, 2023 7:04


1849, un uomo si aggira per le zone di combattimento tra le truppe francesi e quelle di Garibaldi. E' la fine della Repubblica Romana, nata appena cinque mesi prima.I cannoneggiamenti hanno distrutto palazzi e casolari, hanno colpito chiese e dimore di patrizi.La testimonianza visiva delle battaglie al Gianicolo sono frutto dell'opera di Stefano Lecchi, vissuto tra il 1804 e la fine degli anni 60 del 1800.Un nome sconosciuto a molti ma importante per la storia della fotografia, il nome del primo fotoreporter di guerra della storia umana.Se hai altre informazioni su Stefano Lecchi, indicazioni o suggerimenti, scrivi una mail a radio21aprileweb@gmail.com, ti risponderò appena possibile.Per questo episodio ho consultato: https://www.treccani.it/enciclopedia/stefano-lecchi_%28Dizionario-Biografico%29/ https://lucamozzati.it/tag/stefano-lecchi/ https://www.facebook.com/126991180688452/posts/5347131555341029/ https://comitatogianicolo.it/assedioita/LEC00.htm https://www.finestresullarte.info/opere-e-artisti/roma-1849-stefano-lecchi-primo-reportage-di-guerra-della-storia https://www.zetema.it/attivita/fotografare-la-storia-stefano-lecchi-e-la-repubblica-romana-del-1849/ https://it.wikipedia.org/wiki/Stefano_Lecchi https://www.movio.beniculturali.it/bsmc/stefanolecchi/it/21/stefano-lecchi http://www.robertocaccialanza.com/vol.-6---stefano-lecchi.html https://www.facebook.com/watch/live/?ref=watch_permalink&v=607910787106114

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HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane
6565 - Antico Arco Ristorante innovazione, tradizione e qualità a due passi dal Gianicolo

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane

Play Episode Listen Later Jun 15, 2023 4:46


A pochi passi dal Gianicolo, da oltre 30 anni, si trova uno degli indirizzi gastronomici che ha contribuito a costruire la mappa golosa di Roma della grande ristorazione di qualità.Parliamo del ristorante Antico Arco, in Piazzale Aurelio sulla sommità del Colle del Gianicolo, proprio di fronte al Museo Garibaldino. La storia di questo locale inizia nel 1996 ma è da 17 anni che Fundim Gjepali ne è l'Executive Chef. Oggi poi, ad occuparsene con passione e professionalità, troviamo anche Mattia Molica, patron ma anche curatore della cantina di grandissimo pregio.Chef Fundim, di origini albanesi, arriva all'Antico Arco nel 2008 dopo aver lavorato all'interno di prestigiose cucine internazionali. Porta a Roma una grande esperienza e anche le sue radici balcaniche che si ritrovano in diversi piatti presenti nel menu. La presenza di Fundim Gjepali ha segnato una trasformazione lenta ma costante, che nel tempo ha contribuito a definire l'Antico Arco come un “Ristorante di cucina contemporanea, ma dai sapori autentici e veri”.

Sveja
#279 Hasib e il verbale shock, mazzette alle Poste, guida turistica precipita al Gianicolo e altre storie di Roma

Sveja

Play Episode Listen Later Apr 28, 2023 30:38


Rassegna stampa di venerdì 28 aprile 2023 a cura di Ilenia Polsinelli. Da Repubblica Roma, Hasib e il verbale shock: pestato e legato con il cavo elettrico.Tutti i quotidiani riportano la notizia della guida turistica precipitata dal parapetto al Gianicolo. Salva per miracolo. Tangenti e appalti alle Poste. Inchiesta della Procura di Roma che vede coinvolti 16 dirigenti accusati di corruzione e turbativa d'asta. Il caso Willy, la Procura generale durante il processo d'Appello chiede l'ergastolo per i fratelli Bianchi. E su Messaggero Roma la delibera di giunta approvata dalla Regione Lazio che stanzia 86 milioni per l'edilizia sanitaria. Infine, il pd romano e i due congressi estivi per l'elezione del segretario romano e il segretario laziale. A Roma corsa a 4 per diventare segretario. Sveja è un progetto di giornalismo indipendente sostenuto da Periferiacapitale, il programma della Fondazione Charlemagne e da Guido Larcher.

Sveja
#251 Ministeri morosi con AMA, Caput Mundi è un centro commerciale, il cuore nero della Capitale e altre storie di Roma

Sveja

Play Episode Listen Later Mar 16, 2023 29:28


Oggi, 16 marzo 2023, è il giorno numero 147 di sciopero della fame di Alfredo Cospito.Ai microfoni di Sveia c'è Ciro Colonna.Buco di 19 milioni nei bilanci AMA, i ministeri non pagano la TARI.Inchiesta della Procura per stabilire le responsabilità degli allagamenti nel tunnel della Tangenziale.Apre al Gianicolo il mega centro commerciale Caput Mundi.Muore Pierluigi Concutelli, i fascisti gli rendono omaggio.Identificati i presunti aggressori di Danilo Da Graca Rocha.Hasib Omerovic compie un sopralluogo con i magistrati sui luoghi dell'aggressione subita il 25 luglio.I vertici ATAC non si assumono la responsabilità della scarsa accessibilità della Metro al Colosseo.Studenti in strada per rivendicare il diritto alla salute psicologica e contro le logiche del merito.Sveja è un progetto di comunicazione indipendente sostenuto da Periferiacapitale, il programma per le periferie promosso dalla Fondazione Charlemagne, oltre che dal contributo di Guido Larcher.

Sensus Fidelium Catholic Podcast
Book Review: Sant' Onofrio al Gianicolo with John Paul Sonnen, KHS

Sensus Fidelium Catholic Podcast

Play Episode Listen Later Dec 19, 2022 30:57


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OBS
Sverige var ödsligt och vackert – men saknade civilisation

OBS

Play Episode Listen Later Dec 13, 2022 9:51


Utsikten präglade en gång bilden av en stad. Anna Blennow åker upp på fjället och reflekterar över betydelsen av att betrakta världen lite grann från ovan. ESSÄ: Detta är en text där skribenten reflekterar över ett ämne eller ett verk. Åsikter som uttrycks är skribentens egna.Linbanan upp på fjället sätter sig i sakta i rörelse. Bara en bräcklig sittkorg skiljer mig från avgrunden under mina fötter, och ovanför mitt huvud bara de tunna, knakande metallvajrarna och den oändliga rymden. Jag blundar och räknar sekunder under den tjugo minuter långa färden.Däruppe är allting annorlunda, ovanför trädgränsen, nära till molnen. Allt är så rent, den iskalla bäcken, bären på marken. En annan värld, men ändå samma. Och nu har jag ingen svindel när jag låter blicken flyga ut över djupet, ut över utsikten. Där ligger sjön som en levande, glittrande karta, där borta reser sig fjällmassiven som mäktiga vågor, och allting är nära och samtidigt obegripligt långt borta.Det var under romantiken, på 1700-talet, som bergsbestigning och alpturism för första gången blev en fluga. Dessförinnan hade höga och otillgängliga berg främst betraktats som hinder på vägen, opålitliga och oregelbundna, motsatsen till det kultiverade landskapets skönhet. Men nu skulle bergsklättrarna både förtjusas och förskräckas av den vilda naturen på tillfälligt besök i en annan värld ovanför molnen.Men utsikten hade tjänat en avgörande roll för resor och resenärer redan långt innan dess. Tänk dig till exempel att du kommer till en okänd plats, en stad, en by, i en tid då kartor och bilder och texter ännu inte var lättillgängliga och massproducerade. Hur skulle du bära dig åt för att förstå var du hamnat?Den italienske 1500-talsförfattaren Anton Francesco Doni visste på råd. Var och en som bor i en stad och känner den väl, och som ska vägleda en främling som just anlänt dit, börjar med att visa de vackraste och mest välkända landmärkena och monumenten. Sedan bör besökaren ledas till någon hög byggnad, eller kanske något litet berg i närheten. Därifrån demonstreras stadens läge, bredd och längd, de viktigaste offentliga byggnaderna, gatorna och allt annat, och genom utsikten från denna högt belägna plats kan gästen forma sig en föreställning, en idé om staden och platsen.Tidiga kartbilder över platser som Florens och Rom utgick från samma princip när de framställde städerna sedda snett uppifrån, som om betraktaren stod på en höjd och såg ut över staden: precis en sådan bild som Anton Francesco Donis besökare präglade in visuellt i sitt synminne. Hus och byggnader tecknades i miniatyr, men metoden gjorde det ofta svårt att urskilja gator och öppna platser bland alla fasader. Det var helt enkelt monumenten man skulle navigera efter snarare än vägsträckningar och infrastruktur.Det var först senare man kom att övergå mer generellt till de schematiska och skalenliga kartor vi är vana vid idag, där gator och kvarter tecknas i abstrakt kontur sedda rakt uppifrån en praktik som naturligtvis krävde en helt annan teknisk apparat för sitt genomförande.Kartan formad som en utsikt var inte bara informativ utan också vacker. De stora kartverken från 1500- och 1600-talen hängde ofta som monumentala smycken på väggen i de rikas och mäktigas bibliotek, och tjänade säkert just båda syften: att förtjusa och att undervisa betraktaren. Och inte bara det. Att äga bilden över staden, att ensam ha äganderätt och tillgång till en sådan karta, var också ett uttryck för makt.I guideböcker från 1800-talet och det tidiga 1900-talet förenades så de två huvudfunktionerna hos utsikten som fenomen: den estetiska, känsloladdade upplevelsen och den pedagogiska och praktiska aspekten. I bokförlaget Baedekers guide till Italien från 1926 uppmanas den som reser till Rom att ta sig till någon av stadens bästa utsiktspunkter, till exempel kullen Pincio i nordöstra delen av staden. Här, skriver guideboken, fängslas blicken ständigt av någonting nytt: Peterskyrkans mäktiga kupol och Vatikanens cypresser åt höger, pinjerna på Gianicolo till vänster, och däremellan noggrant uppräknade kyrktorn, kolonner och monument. Överväldigande skönhet och betryggande ordning strålade samman under betraktarens blick.Men här tydliggörs också utsiktens sociala aspekt: på Pincio samlades mot kvällen den förnäma världen i sina automobiler och vagnar, och turister, aristokrater och prelater strövade om varandra till tonerna av parkens konsertmusik med hela Rom som kuliss. Man skulle inte bara se ut över utsikten  man skulle också synas vid den.När Baedekerförlaget började publicera guideböcker till de nordiska länderna mot slutet av 1800-talet var programförklaringen nästan plågsamt tydlig. Till Sverige och Norden reser man inte för att uppleva konst och civilisation. Här finns ingenting som kan mäta sig med Europas kultur, nja, möjligen Stockholm i så fall. Nej, det är naturen som är själva målet, den vilda naturen och ensamheten långt ifrån trängsel och turistgrupper. Så när de traditionella Baedekerstjärnorna skulle delas ut - en för något sevärt, två för något exceptionellt - var det inte främst monument och byggnader som markerades. Det var naturscenerier som brusande vattenfall, strömmande forsar och framför allt utsikter. Efter den mödosamma vandringen upp på Åreskutan, Dundret eller kanske Vårdkasberget i Härnösand utlovas en underskön utsikt som belöning. Och även i städer används utsikten för att skapa såväl känslor som kunskap. Kärnan, Helsingborgs medeltida borgtorn, får ingen stjärna, men det får utsikten mot Sundet och Danmark från dess högsta topp. Uppsala slott är inte på långa vägar lika sevärt som utsikten därifrån över staden. Och den som ställer sig på Norrbro i Stockholm (en stjärna) får en både pittoresk och instruktiv vy över staden, vattnet och holmarna.Men utöver dessa två egenskaper, skönhet och användbarhet, finns det också en befriande lekfullhet i upplevelsen av en utsikt: det normala, jordbundna perspektivet är tillfälligt upphävt, skalan omkastad, högt och lågt byter plats. Är det kanske det som lockar oss allra mest, och som får oss att ofrånkomligen dras till utsiktstorn och till bergets högsta punkt, som får oss att övervinna trötthet och höjdskräck på vägen mot toppen?Där jag står uppe på fjället dit jag rest i fotspåren av Baedekers guide från 1906 är jag bara en obetydlig del av det gigantiska landskap som omger mig. Jag väger oerhört lätt jämfört med de uråldriga bergskedjornas massiva tyngd. Och samtidigt, när jag blickar mot bergen, krymper de i skala och ryms mellan tumme och pekfinger. Det är både komiskt och skrämmande på samma gång att se det stora bli litet och själv vara både mindre och större än allt.När jag tar linbanan ner för fjällsidan vågar jag öppna ögonen och kika lite försiktigt. Där ringlar sig vägen fram förbi fjällstationen, där går järnvägen, där breder sjön ut sig åt öster, och norrut är väglöst land och gränsen till Norge. För ett ögonblick råder en underbar ordning i världen, en ordning som är både skönhet och trygghet. Så sätter jag fötterna på marken: allt är åter som vanligt.Anna Blennow, latinforskare och poet LitteraturThomas Frangenberg, Chorographies of Florence. The Use of City Views and City Plans in the Sixteenth Century, Imago Mundi, Vol. 46 (1994), ss. 4164.Anton Francesco Doni, I Mondi, Venedig 1552.Baedekers Italien von den Alpen bis Neapel, 1926.Baedekers Schweden und Norwegen, 1906.Björn Billing, Utsikt från en bergstopp, ellerströms förlag 2017.

Sveja
#134 Il crollo del Globe Theatre, la nuova vita dei magazzini Mas e altre storie di Roma

Sveja

Play Episode Listen Later Sep 23, 2022 26:26


Il crollo di un pezzo della scalinata del Globe Theatre, il punto sulle ultime manutenzioni e la paura degli studenti presenti, con 12 persone finite in ospedale. E ancora: la nuova vita dei magazzini Mas di piazza Vittorio, un nuovo 'mall' (centro commerciale) del Vaticano al Gianicolo, la storia di un condomino di Rebibbia rimasto senza gas e un reportage dalla stazione Termini. Oggi ai microfoni di Sveja c'è Ylenia Sina, giornalista freelance. Sveja è un progetto di giornalismo indipendente sostenuto da Guido Larcher e dalla Fondazione Charlemagne.

il posto delle parole
Matteo Nucci "Festival della Mente"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Aug 17, 2022 22:19


Matteo Nucci"Festival della Mente"https://www.festivaldellamente.it/it/Venerdì 2 settembre 2022Movimento nello spazio: Omero e HemingwayNei più antichi esempi della nostra letteratura, i poemi omerici, la descrizione del movimento umano è dettagliata, minuziosa, riempie ogni pagina: Era che seduce Zeus; Achille che scopre la morte di Patroclo; Elena che siede accanto al marito ritrovato. Tutto è movimento nello spazio. Mentre il centro di questo movimento – l'anima dei protagonisti – è velato da un silenzio pieno di promessa. Identico è l'atteggiamento dello scrittore americano più imitato del Novecento: Ernest Hemingway. Nella sua rivoluzione stilistica, dai racconti più brevi fino al capolavoro Il vecchio e il mare, il movimento dei protagonisti domina, mentre il cuore del racconto è omesso. Proprio come Omero, Hemingway sa che solo così noi lettori potremo scoprire la forza che è nascosta nei gesti che ogni giorno, senza accorgercene, ripetiamo.https://www.vivaticket.com/it/ticket/5-matteo-nucci/186330Sabato 3 settembre 2022Movimento nel tempo: Platone e NietzscheSecondo Platone, il tempo appartiene alla dimensione del divenire, mentre in quella dell'essere domina l'eternità. Solo nella dimensione del tempo è possibile il movimento. Ma come ci muoviamo nel tempo noi umani che abitiamo il divenire? Siamo abituati a immaginare il nostro percorso su una linea retta, dal passato al presente al futuro. Per gli antichi invece questo movimento era ciclico. Proprio come credeva un filosofo moderno: Friedrich Nietzsche. La formula famosa è «eterno ritorno dell'identico». Perché non esiste progresso e non ci avviamo, come vuole la visione cristiana, dalla creazione al giudizio finale, né come vuole la visione illuminista, verso il trionfo della ragione. D'altronde, solo vivendo ogni nostro attimo, con la consapevolezza dell'alternanza continua di vita e morte, ci è concesso di realizzare la nostra umanità.https://www.vivaticket.com/it/Ticket/13-matteo-nucci/186333Domenica 4 settembre 2022Movimento nell'anima: Saffo e Kavafis«I confini dell'anima non li potrai mai trovare, per quanto tu percorra le sue vie, tanto profondo è il suo logos» scriveva Eraclito. Tuttavia, di quel logos – quella parola che misura e scava – forse solo i poeti possono sondare il mistero. L'esempio perfetto, nell'antichità, è quello di una donna dalla vita tormentata il cui nome brilla al di là dei tempi: Saffo. I versi dedicati agli amori vissuti o perduti gettano luce sui movimenti che attraversano la nostra anima come un respiro. Psychè del resto significa "soffio". È quello stesso soffio a percorrere i versi del più grande poeta in lingua greca del Novecento: Costantino Kavafis. Nelle sue liriche erotiche come in quelle storiche il viaggio ai confini dell'anima è costante. E il luogo in cui esso si arresta è una dimensione al di là dello spazio e del tempo. Perché solo nell'anima noi esseri umani mortali possiamo riscoprirci eterni.https://www.vivaticket.com/it/Ticket/23-matteo-nucci/186337Matteo Nucci è autore di romanzi, racconti, reportage e saggi. Con Ponte alle Grazie ha pubblicato i romanzi Sono comuni le cose degli amici (2009), e È giusto obbedire alla notte (2017), entrambi cinquina finalista del Premio Strega, oltre a Il toro non sbaglia mai (2011) e L'abisso di Eros (2018). Con Einaudi ha pubblicato la traduzione e cura del Simposio platonico (2009), e i due saggi narrativi Le lacrime degli eroi (2013) e Achille e Odisseo. La ferocia e l'inganno (2020). I racconti sono usciti in raccolte e riviste, mentre i reportage appaiono su il Venerdì di Repubblica e L'Espresso e vengono ripubblicati online da minima et moralia. Cura un sito di cultura taurina: www.uominietori.it. Per HarperCollins esce a settembre Sono difficili le cose belle. Matteo Nucci"Sono difficili le cose belle"Harper Collinshttps://www.harpercollins.it/Arianna ha dieci anni e da poco ha perso la nonna. Un dolore inspiegabile, inimmaginabile, che non riesce a capire e che non sa raccontare, ma la tiene sveglia di notte. In un pomeriggio come tanti, però, lungo la strada che la sta portando verso il Gianicolo, appare una macchina rossa. E dal finestrino, ecco il sorriso che Arianna conosce benissimo, assieme alla voce che credeva di aver dimenticato. Sua nonna è lì. È tornata per lei. Ha inizio un incredibile viaggio: nonna e nipote varcano la soglia di un parco familiare, che presto diventa un luogo incantato, capace di portarle in dimensioni lontane, fatte di memoria, immaginazione, sogno, amore. Ogni regola sembra sovvertita mentre, fra entusiasmi e paure, si apre un percorso che è diretto verso il passato, composto da ricordi familiari e personali, verso il presente miracoloso in cui nonna e nipote sono riunite come per magia, e verso il futuro, tutto da scrivere, di Arianna.Dopo avere raccontato con straordinaria bravura la filosofia e la mitologia greca, Matteo Nucci, al suo quarto romanzo, stupisce i lettori con questa meravigliosa novella fiabesca, nata come dono per le sue nipoti colpite dal lutto, e impreziosita da L'astuccio, un racconto contenuto nel libro come una “bonus track” in fondo a un album o un “pendant” accanto a un quadro, che, con forma e contenuto totalmente diversi, parla della stessa storia. Sono difficili le cose belle è un romanzo commovente, profondo, che ricorda certi classici “filosofici” amati dai lettori di ogni età, da Il Piccolo Principe a Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, e che fa pensare e sa sciogliere il dolore del cuore grazie all'amore che non muore mai per i nostri cari.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane
2380 - Dal Premio Italia Pasticceria alla presentazione di Panettone Summer 2022

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane

Play Episode Listen Later Jul 8, 2022 4:15


Tutto pronto per la cerimonia di premiazione del Premio Italia Pasticceria 2022 che si terrà a Roma venerdì 29 luglio presso l'incantevole cornice del Grand Hotel del Gianicolo.Italia Pasticceria, brand lanciato dalla Gold Event Organization di Emanuele Giordano – ente organizzatore della nota Fiera Nazionale del Panettone e del Pandoro - vuole rappresentare un programma di iniziative culturali e promozionali a favore delle aziende del settore pasticceria ed è un brand realizzato per dare lustro alla pasticceria italiana emergente.Nel 2020 Italia Pasticceria stava assumendo il connotato di evento fieristico dedicato al mondo della pasticceria in generale ma dopo la pandemia l'organizzazione ha rimodulato il progetto facendolo virare verso l'organizzazione di un premio alle eccellenze emergenti della pasticceria italiana in generale che dia veramente voce a tutti i Maestri Pasticceri che rappresentano molte realtà di assoluta qualità.

Italian Time Zone - Learn Italian with history
S2_EP9_Nel cuore di Roma - un viaggio con Michelangelo dentro e oltre il Risorgimento

Italian Time Zone - Learn Italian with history

Play Episode Listen Later Jun 30, 2022 29:31


In questo episodio andiamo ad esplorare il cuore di Roma: il Gianicolo, a Trastevere, e Monteverde Vecchio per vedere cosa ci raccontano del Risorgimento. Ma andiamo anche oltre l'unità d'Italia e ci troviamo in un vero e proprio viaggio per le strade di Roma, tra tesori nascosti e posti imperdibili. Sei pronta? Partiamo!°Il blog e il podcast di Michelangelo: https://quellodiarte.com/°Access "il percorso completo Risorgimento: https://mailchi.mp/italiantimezone.com/percorso-completo-risorgimentoQual è il tuo posto preferito a Roma? Leave a comment!Grazie e alla prossima!Giulia

Artribune
Andrea Cortellessa e Elisabetta Benassi - Contemporaneamente a cura di Mariantonietta Firmani

Artribune

Play Episode Listen Later Apr 29, 2022 61:57


In questo audio il prezioso incontro con Andrea Cortelessa critico letterario Elisabetta Benassi artistaIntervista a cura di Mariantonietta Firmani, in Contemporaneamente il podcast pensato per Artribune.In Contemporaneamente podcast trovate incontri tematici con autorevoli interpreti del contemporaneo tra arte e scienza, letteratura, storia, filosofia, architettura, cinema e molto altro. Per approfondire questioni auliche ma anche cogenti e futuribili. Dialoghi straniati per accedere a nuove letture e possibili consapevolezze dei meccanismi correnti: tra locale e globale, tra individuo e società, tra pensiero maschile e pensiero femminile, per costruire una visione ampia, profonda ed oggettiva della realtà.Con Andrea Cortellessa ed Elisabetta Benassi parliamo di arte e letteratura, del piacere dell'intelligenza e del desiderio di libertà. La passione porta a sporgersi verso territori selvaggi, fuori dal proprio specifico dottrinale, per esporsi al rischio del nuovo. L'elaborazione artistica scompone e ricompone il pensiero della vita, del tempo, delle convenzioni sociali ed economiche, per assurgere a valori reali condivisi. La poesia è forse il luogo più assoluto proprio per la sua totale distanza dal valore commerciale. L'arte è prima di tutto una necessità per l'artista, che dilata il tempo sottraendosi dalla pressione delle contingenze. Un essere umano che non prevede di uscire dai propri limiti non è un essere umano. Molto altro.ASCOLTA L'INTERVISTA! BREVI NOTE BIOGRAFICHE DEGLI AUTORIAndrea Cortellessa 1968 critico letterario, insegna letteratura italiana contemporanea all'Università di Roma Tre. Nel 2018 ha tenuto la “cattedra De Sanctis” al Politecnico di Zurigo. È anche autore di trasmissioni radiofoniche e televisive, spettacoli teatrali e musicali. Curatore di testi su autori italiani del Novecento e contemporanei, fra i quali: Giorgio de Chirico, Giorgio Manganelli, Elio Pagliarani. Ed anche Giovanni Raboni, Amelia Rosselli, Giulio Paolini e Claudio Parmiggiani. Nel 2021, insieme a Chiara Bertola, alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia ha curato la mostra “Un'evidenza fantascientifica. Luigi Ghirri, Andrea Zanzotto, Giuseppe Caccavale”. Inoltre è autore di saggi e antologie, tra gli ultimi: “Il libro è altrove. 26 piccole monografie su Giorgio Manganelli” 2020. Ed ancora “Andrea Zanzotto. Il canto nella terra 2021, Abitare, Zanzotto” 2021, e con Silvia De Laude Vedere, “Pasolini” su “La Rivista di Engramma” 2021. Inoltre collabora con diverse testate giornalistiche come “Alias” de “Il manifesto”, “Tuttolibri” de “La Stampa”. Infine è nella redazione della rivista di letteratura “Il Verri”, è tra i fondatori del blog “Antinomie. Scritture e immagini”.Elisabetta Benassi 1966 Artista multimediale e performer, vive e lavora a Roma. Invitata nelle più prestigiose rassegne d'arte internazionale: La Biennale di Venezia (2011, 2013, 2015), Berlino Biennale (2001); XV Quadriennale Nazionale d'Arte, Roma (2008); Manifesta (2002). Nelle sue opere utilizza segni materiali della storia per inscenarvi un dialogo e operare un ripensamento critico alla luce dell'oggi. Sostanziate da approfondimenti psicanalitici, le sue performance prevedono un'interazione dell'artista con oggetti-simbolo del passato e della contemporaneità, come in Esercitazione di volo (1999). O sul mito dello spazio, in You'll never walk alone (2000), intenso omaggio a Pier Paolo Pasolini. E in Noon (2003), sul rito di mezzogiorno che si consuma al Gianicolo di Roma con lo sparo del cannone. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in prestigiosi musei e gallerie. A partire da: P.S.1, New York; MAXXI, Roma; Collezione Maramotti, Reggio Emilia. Inoltre presso. Grand Palais, Parigi; Fondazione Merz,Torino; Museo Nazionale Romano, Palazzo Altemps, Roma, CRAC Alsazia, Altkirch; MACRO, Roma; Centro George Pompidou, Parigi. Ed anche presso: Kunsthalle Wien, Vienna; FRAC, Marsiglia; Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea. PAC, Milano; Galleria di Arte Moderna. South Brisbane; Galleria d'arte di Vancouver, Vancouver; SNUMoA Seul; Today Museum of Art, Pechino.

Oggi Parliamo - Learn Italian with
282. CULTURA: Carlo Pisacane

Oggi Parliamo - Learn Italian with

Play Episode Listen Later Jun 28, 2021 6:34


Oggi parliamo di Carlo Pisacane, un patriota e rivoluzionario italiano. Come Garibaldi e Mazzini, Pisacane è un personaggio centrale del Risorgimento Italiano. Muore tragicamente, nel tentativo di guidare una rivolta nel Regno delle Due Sicilie (allora governato dalla dinastia Borbone). Le 3 parole sono: controverso, contadino e spedizione.

Zoom - Dentro la notizia
Maturità 2021: ma i nuovi esami sono davvero così nuovi? L'incognita della prova multidisciplinare e il rito al Gianicolo

Zoom - Dentro la notizia

Play Episode Listen Later Jun 14, 2021 14:27


Domani, 16 giugno partono gli Esami di Maturità (nessuna novità in quanto a colonna sonora: si ascolta ancora Antonello Venditti). Moltissimi studenti di Roma si sono dati appuntamento stasera al Gianicolo. Ma questo esame come sarà? Niente penne sui banchi. Ad aspettarli un unico maxi orale. La Maturità, sopravvive alla pandemia e anche a qualche tentativo di boicottaggio, rimanendo “uno degli ultimi riti di passaggio della società contemporanea”.

Radio 21 aprile Web
San Pietro in Montorio al Gianicolo

Radio 21 aprile Web

Play Episode Listen Later Feb 28, 2021 3:18


Fondata nel Medioevo, la chiesa di San Pietro in Montorio venne ricostruita per il finanziamento di Isabella di Castiglia e di Fedinando d'Aragona. Al suo fianco, uno dei capolavori di Donato Bramante, il famoso Tempietto; all'interno, opere di Sebastiano del Piombo, Daniele da Volterra, Giorgio Vasari perfino con un suo autoritratto; e il ricordo di Beatrice Cenci, qui seppellita dopo l'ingiusto processo subìto. E davanti, la meraviglia di Roma, dal Gianicolo. Qui, il mio ricordo di una bellissima visita guidata con la @associazioneculturalecalipso

Esoterismo On Air
Aperitivo coi Tarocchi presenta: Giano il Signore del Tempo

Esoterismo On Air

Play Episode Listen Later Feb 10, 2021 49:08


"Giano nel Culto di Roma Antica" il Signore delle Porte e del Tempo Il nome del mese di gennaio (Ianuarius) deriva da quello del dio romano Giano. Secondo la tradizione, fu Numa Pompilio, il secondo re di Roma, a dedicare a Giano il primo dei due mesi che aggiunse all'antico calendario che iniziava a Marzo e finiva a dicembre. Giano (Ianus) è una delle divinità più antiche e importanti della religione romana. Il mito narra che Giano sia stato il primo re del Lazio, e che avesse stabilito la sua sede sul monte Gianicolo, che da lui prese il nome. Durante il suo regno, avrebbe insegnato agli antichi abitanti del Lazio, gli Aborigeni, l'uso della moneta, delle navi e l'arte della coltivazione dei campi. Un Giano portatore di civiltà, il cui regno veniva identificato, insieme a quello di Saturno, che accolse fuggiasco nel Lazio, come la mitica “età dell'oro”, in cui uomini e dèi vivevano insieme. In onore di Saturno, poi, Giano istituì i Saturnali ¹, che venivano celebrati dal 17 al 23 dicembre di ogni anno. Se avete curiosità o domande contattateci sui nostri social o acquistate sul nostro sito www.libreriailsigillo.it Aperitivo con i Tarocchi ha 3 obiettivi principali: Aiutare le persone che vogliono lavorare nel mondo dei Tarocchi e della Cartomanzia Aiutare le persone (consultanti) che vogliono farsi leggere le carte Divulgare temi riguardanti i Tarocchi Come? Mettendo a disposizione interviste di esperti del settore, raccontando storie e spiegando strategie. Aperitivo con i Tarocchi vuole anche fare opera di divulgazione per migliorare tua consapevolezza degli operatori e dei clienti. Oltre ai consulti e al coaching, puoi trovare anche 2 corsi gratuiti Cartomante Digitale: per operatori (o aspiranti) Tarocchi per Guarire: per vuole farsi leggere le carte o chi si avvicina a questo mondo con curiosità https://www.coachdeitarocchi.it --- Send in a voice message: https://anchor.fm/libreria-il-sigillo/message

Letture ad alta voce
Achille Campanile - "La quercia del Tasso"

Letture ad alta voce

Play Episode Listen Later Jan 6, 2021 7:32


Quell'antico tronco d'albero che si vede ancor oggi sul Gianicolo a Roma, secco, morto, corroso e ormai quasi informe, tenuto su da un muricciolo dentro il quale è stato murato acciocché non cada o non possa farsene legna da ardere, si chiama la quercia del Tasso perché, avverte una lapide, Torquato Tasso andava a sedervisi sotto, quand'essa era frondosa. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/faustino-stigliani/message

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BASTA BUGIE - Storia
A 150 anni dalla presa di Roma sono evidenti tutti i disastri del risorgimento

BASTA BUGIE - Storia

Play Episode Listen Later Sep 22, 2020 8:23


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6288A 150 ANNI DALLA PRESA DI ROMA SONO EVIDENTI TUTTI I DISASTRI DEL RISORGIMENTO di Angela PellicciariOramai tanto tempo fa, ventidue anni per l'esattezza, pubblicavo Risorgimento da riscrivere, un testo che ha curiosamente avuto molto successo. Curiosamente è l'avverbio esatto. E non perché ritenga che i libri che ho scritto non siano documentati, seri, e quindi meritevoli di attenzione. Ma perché, vivendo in una società pervasa fin nei suoi più piccoli meandri dalle soffocanti maglie del pensiero liberal-massonico, era semplicemente impossibile che un libro sui "fatti" del risorgimento avesse successo.D'altronde la sua stessa pubblicazione ha avuto del miracoloso: dopo aver bussato a tutte le porte, c'è voluto l'intervento di Padre Pio perché alla fine l'Ares si decidesse a pubblicare quello che è stato uno dei suoi più riusciti best seller.Lo spiraglio che si è aperto per qualche tempo una ventina di anni fa, si è nel frattempo meticolosamente richiuso e le notizie che ho raccontato in tanti libri, oggi sono in pochi a ricordarsele. E' la vita. Lo stesso Meeting di Rimini, che tanta risonanza ha dato ai miei libri sul risorgimento, da qualche anno non solo ha taciuto ma si è accodato alla versione di sempre. Quella ribadita dallo stesso presidente della Repubblica Napolitano, accolto con molta benevolenza dai vertici del Meeting.150 anni dalla presa di Roma? Sotto la presidenza Napolitano, all'epoca di Alemanno sindaco, sono stati restaurati sul Gianicolo i tanti busti dei protagonisti della repubblica romana del 1849. Cosa si celebra in quell'evento? L'aver messo la parola fine al potere temporale dei papi. Detto in altri termini, l'aver creduto di aver ucciso la religione cattolica: "Roma, la santa, l'Eterna Roma, ha parlato", scrive Mazzini in Per la proclamazione della Repubblica Romana. Cosa avrebbe detto Roma? "Roma non è dei Romani: Roma è dell'Italia: Roma è nostra perché noi siamo suoi. Roma è del Dovere, della Missione, dell'Avvenire". E quelli che non sono d'accordo? "I Romani che non lo intendono non sono degni del nome".La libertà portata ai romani da Mazzini e dai carbonari è descritta da Pio IX nell'enciclica Quibus quantisque malorum compsta durante l'esilio di Gaeta, ma è anche raccontata dal futuro primo ministro Luigi Carlo Farini ne Lo stato romano dall'anno 1814 al 1850: "Fra gli inni di libertà, e gli augurii di fratellanza erano violati i domicilii, violate le proprietà; qual cittadino nella persona, qual era nella roba offeso, e le requisizioni dei metalli preziosi divenivano esca a ladronecci, e pretesto a rapinerie".Se questo è stato l'inizio, il 20 settembre 1870 i massoni hanno continuato l'opera in piena e totale libertà.Se siamo ancora vivi è perché Pio IX e tutto il popolo cristiano hanno obbedito al Vangelo e hanno alla lettera dato l'altra guancia.TUTTI I NUMERI DI UN DISASTROL'unità d'Italia è stata realizzata dai Savoia in nome della monarchia costituzionale e dello stato liberale.È successo l'esatto contrario: sono stati violati tutti i principali articoli dello Statuto, a cominciare dal primo che definisce la chiesa apostolica, cattolica, romana, unica religione di Stato:- sono stati soppressi tutti gli ordini religiosi: a 57.492 persone è stata negata la possibilità di vivere come liberamente avevano scelto di fare;- sono stati derubati tutti i beni degli ordini religiosi (chiese, conventi, terreni, compresi archivi, biblioteche, oggetti d'arte e di culto, paramenti);- al momento dell'unificazione più di cento diocesi sono state lasciate senza vescovo;- non c'è stata nessuna libertà di istruzione;- non c'è stata nessuna libertà di stampa (è stata persino proibita la pubblicazione delle encicliche del papa);- è stato infranto il principio della inviolabilità della proprietà privata;- in nome dell'ordine morale che aveva visto la luce i preti sono stati obbligati a cantare il Te Deum e a dare i sacramenti agli scomunicati liberali. Chi non ha ubbidito è incorso in multe pesanti ed è stato condannato a 2 o 3 anni di carcere (questo stabiliva il codice di diritto penale approvato nel 1859 nell'imminenza dell'invasione);- qualche anno dopo l'unificazione sono state soppresse anche le 24.000 opere pie.CONSEGUENZE- per giustificare la violenza contro lo stato pontificio e il Regno delle Due Sicilie è stata imposta una storiografia radicalmente falsa;- è trionfato l'odio per la religione cattolica;- è trionfato il disprezzo per la nostra storia e per la nostra identità (tuttora imperante);- l'1% circa della popolazione di fede liberale ha realizzato un bottino ingente alle spalle dei beni della Chiesa, cioè di tutta la popolazione;- enorme è stata la distruzione del patrimonio artistico e culturale;- il bilancio dello stato è risultato fuori controllo (all'opposto delle abitudini virtuose degli stati preesistenti);- è stata imposta una tassazione elevatissima per l'epoca;- c'è stato l'impoverimento delle fasce più povere della popolazione;- all'Italia liberale è spettato il primato della popolazione carceraria: 72.450 detenuti (il rapporto carceratiabitanti è di 138 ogni 100.000 persone in Francia, di 107 in Inghilterra, di 63 in Belgio, di 270 in Italia);- è stata realizzata una grande concentrazione della proprietà fondiaria che è aumentata del 20% nei primi venti anni dopo l'unificazione;- per la prima volta nella sua storia l'Italia è stata ridotta a colonia (economica, culturale, religiosa);- per la prima volta nella sua storia il popolo italiano è stato costretto ad un'emigrazione di massa.Nota di BastaBugie: già da noi pubblicizzati, consigliamo nuovamente i video di Angela Pellicciari. Ecco come l'autrice li presenta:In questo periodo, per ingannare il tempo, mi sono inventata quelle che ho chiamato Pillole. Piccoli video in cui parlo con semplicità e chiarezza delle cose che ho scritto. Se credete potete vederle sul mio canale di youtube. Ben 51 sono quelle che ho dedicato al risorgimento (1; 31-35; 57-102).https://angelapellicciari.com/pillole/METTERE UN VIDEO VERSIONE YThttps://www.youtube.com/playlist?list=PLxI2qyU9ZN4nlsTa-0x_wgyiLIdCxen-T Titolo originale: Porta Pia e Risorgimento, 150 anni di menzogne. Tutti i numeri di un disastro.Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 18-09-2020Pubblicato su BastaBugie n. 683

Unterwegs | Inforadio
Die besondere Anziehungskraft von Leuchttürmen

Unterwegs | Inforadio

Play Episode Listen Later Sep 13, 2020 14:57


Mit ihren blinkenden Lichtern weisen Leuchttürme seit Jahrhunderten den Seeleuten ihren Weg. Einsam stehen sie an der Küste, trotzen Sturm und Brandung und üben eine ganz besondere Anziehung aus. Viele von Ihnen haben eine bewegte Geschichte hinter sich, wie der Römische Leuchtturm von Dover, der Faro del Gianicolo in Rom oder der Istanbuler Leanderturm.

hr-iNFO Aktuell
Rätselhaftes Bauwerk mit Legende – Der Leuchtturm Faro del Gianicolo in Rom

hr-iNFO Aktuell

Play Episode Listen Later Sep 3, 2020 3:35


Leuchttürme stehen eigentlich in der Nähe von Küsten, schließlich sollen sie ja Seefahrern Orientierung geben. Der Faro del Gianicolo steht aber mitten in Rom. Woran liegt das? Und was hat er mit einem naheliegenden Gefängis zu tun?

Gianni Rodari per i Cento Anni
Il filobus numero 75. Di Gianni Rodari

Gianni Rodari per i Cento Anni

Play Episode Listen Later Jun 17, 2020 7:09


Una mattina il filobus numero 75, in partenza da Monteverde Vecchio per Piazza Fiume, invece di scendere verso Trastevere, prese per il Gianicolo, svoltò giù per l'Aurelia Antica e dopo pochi minuti correva tra i prati fuori Roma come una lepre in vacanza. I viaggiatori, a quell'ora, erano quasi tutti impiegati, e leggevano il giornale, anche quelli che non lo avevano comperato, perché lo leggevano sulla spalla del vicino. Un signore, nel voltar pagina, alzò gli occhi un momento, guardò fuori e si mise a gridare: - Fattorino, che succede? Tradimento, tradimento! Anche gli altri viaggiatori alzarono gli occhi dal giornale, e le proteste diventarono un coro tempestoso: - Ma di qui si va a Civitavecchia! [...] Continue reading

Parole di Storie - Favole
Il filobus numero 75. Di Gianni Rodari

Parole di Storie - Favole

Play Episode Listen Later Jun 17, 2020 7:09


Una mattina il filobus numero 75, in partenza da Monteverde Vecchio per Piazza Fiume, invece di scendere verso Trastevere, prese per il Gianicolo, svoltò giù per l'Aurelia Antica e dopo pochi minuti correva tra i prati fuori Roma come una lepre in vacanza. I viaggiatori, a quell'ora, erano quasi tutti impiegati, e leggevano il giornale, anche quelli che non lo avevano comperato, perché lo leggevano sulla spalla del vicino. Un signore, nel voltar pagina, alzò gli occhi un momento, guardò fuori e si mise a gridare: - Fattorino, che succede? Tradimento, tradimento! Anche gli altri viaggiatori alzarono gli occhi dal giornale, e le proteste diventarono un coro tempestoso: - Ma di qui si va a Civitavecchia! [...] Continue reading

Parole di Storie - Fiabe
Il filobus numero 75. Di Gianni Rodari

Parole di Storie - Fiabe

Play Episode Listen Later Jun 17, 2020 7:09


Una mattina il filobus numero 75, in partenza da Monteverde Vecchio per Piazza Fiume, invece di scendere verso Trastevere, prese per il Gianicolo, svoltò giù per l'Aurelia Antica e dopo pochi minuti correva tra i prati fuori Roma come una lepre in vacanza. I viaggiatori, a quell'ora, erano quasi tutti impiegati, e leggevano il giornale, anche quelli che non lo avevano comperato, perché lo leggevano sulla spalla del vicino. Un signore, nel voltar pagina, alzò gli occhi un momento, guardò fuori e si mise a gridare: - Fattorino, che succede? Tradimento, tradimento! Anche gli altri viaggiatori alzarono gli occhi dal giornale, e le proteste diventarono un coro tempestoso: - Ma di qui si va a Civitavecchia! [...] Continue reading

Parole di Storie
Il filobus numero 75. Di Gianni Rodari

Parole di Storie

Play Episode Listen Later Jun 17, 2020 7:09


Una mattina il filobus numero 75, in partenza da Monteverde Vecchio per Piazza Fiume, invece di scendere verso Trastevere, prese per il Gianicolo, svoltò giù per l'Aurelia Antica e dopo pochi minuti correva tra i prati fuori Roma come una lepre in vacanza. I viaggiatori, a quell'ora, erano quasi tutti impiegati, e leggevano il giornale, anche quelli che non lo avevano comperato, perché lo leggevano sulla spalla del vicino. Un signore, nel voltar pagina, alzò gli occhi un momento, guardò fuori e si mise a gridare: - Fattorino, che succede? Tradimento, tradimento! Anche gli altri viaggiatori alzarono gli occhi dal giornale, e le proteste diventarono un coro tempestoso: - Ma di qui si va a Civitavecchia! [...] Continue reading

We Believe in Music
Puntata 27 - Gabriella Contento

We Believe in Music

Play Episode Listen Later Jun 6, 2020 84:58


Ventisettesima Puntata di We Believe in Music con ospite Gabriella Contento che ci ha raccontato il suo percorso musicale e presentato il suo nuovo brano GIANICOLO. WBIM è un programma radiofonico con musica che spazia dai successi del presente a quelli del passato. Notizie, interviste, curiosità dedicati ad artisti internazionali, italiani ma anche a quelli di casa nostra. Il sabato dalle 17 WBIM lo show di Radio Futura in diretta con Chiccovoice , Skattone e la regia di Leocolafemmina. Microfoni aperti per una trasmissione interamente dedicata alla musica

Un luogo, una storia
Un luogo, una storia del giorno 24/01/2020: Sulle strade del cinema - Roma

Un luogo, una storia

Play Episode Listen Later Jan 24, 2020


"Un luogo, una storia" torna a narrare le città attraverso i set cinematografici.E oggi è il turno di Roma.La storia del cinema romano inizia nel 1924 con la fondazione dell'Istituto Luce e poi, a 10 anni di distanza, di Cinecittà.Da quel momento Roma diviene l'industria del cinema italiana.Si passa dai primi documentari ai grandi capolavori conosciuti, visti e premiati in tutto il mondo: da "Roma città aperta" fino a "La Grande Bellezza".Roma è un set cinematografico perfetto per qualsiasi genere di film.Sono tante le pellicole che, grazie alla maestosità dei monumenti e la bellezza dei vicoli e dei quartieri, sono diventati famosi: non si può non pensare alla "Dolce Vita" senza avere davanti agli occhi la scena della Fontana di Trevi con Marcello Mastroianni e Anita Ekber, a "Vacanze Romane" senza avere in mente la scena in cui Gregory Peck si sottopone alla prova della Bocca della Verità oppure a La Grande Bellezza senza pensare ai luoghi di Roma visitati da Sorrentino: il Colosseo, le Terme di Caracalla, il Gianicolo o Palazzo Spada.

Un luogo, una storia
Sulle strade del cinema - Roma

Un luogo, una storia

Play Episode Listen Later Jan 24, 2020


"Un luogo, una storia" torna a narrare le città attraverso i set cinematografici.E oggi è il turno di Roma.La storia del cinema romano inizia nel 1924 con la fondazione dell'Istituto Luce e poi, a 10 anni di distanza, di Cinecittà.Da quel momento Roma diviene l'industria del cinema italiana.Si passa dai primi documentari ai grandi capolavori conosciuti, visti e premiati in tutto il mondo: da "Roma città aperta" fino a "La Grande Bellezza".Roma è un set cinematografico perfetto per qualsiasi genere di film.Sono tante le pellicole che, grazie alla maestosità dei monumenti e la bellezza dei vicoli e dei quartieri, sono diventati famosi: non si può non pensare alla "Dolce Vita" senza avere davanti agli occhi la scena della Fontana di Trevi con Marcello Mastroianni e Anita Ekber, a "Vacanze Romane" senza avere in mente la scena in cui Gregory Peck si sottopone alla prova della Bocca della Verità oppure a La Grande Bellezza senza pensare ai luoghi di Roma visitati da Sorrentino: il Colosseo, le Terme di Caracalla, il Gianicolo o Palazzo Spada.

Un luogo, una storia
Un luogo, una storia del giorno 24/01/2020: Sulle strade del cinema - Roma

Un luogo, una storia

Play Episode Listen Later Jan 24, 2020


"Un luogo, una storia" torna a narrare le città attraverso i set cinematografici.E oggi è il turno di Roma.La storia del cinema romano inizia nel 1924 con la fondazione dell'Istituto Luce e poi, a 10 anni di distanza, di Cinecittà.Da quel momento Roma diviene l'industria del cinema italiana.Si passa dai primi documentari ai grandi capolavori conosciuti, visti e premiati in tutto il mondo: da "Roma città aperta" fino a "La Grande Bellezza".Roma è un set cinematografico perfetto per qualsiasi genere di film.Sono tante le pellicole che, grazie alla maestosità dei monumenti e la bellezza dei vicoli e dei quartieri, sono diventati famosi: non si può non pensare alla "Dolce Vita" senza avere davanti agli occhi la scena della Fontana di Trevi con Marcello Mastroianni e Anita Ekber, a "Vacanze Romane" senza avere in mente la scena in cui Gregory Peck si sottopone alla prova della Bocca della Verità oppure a La Grande Bellezza senza pensare ai luoghi di Roma visitati da Sorrentino: il Colosseo, le Terme di Caracalla, il Gianicolo o Palazzo Spada.

Le meraviglie 2019
LE MERAVIGLIE - Chiesa di Sant'Onofrio al Gianicolo raccontata da Claudio Strinati

Le meraviglie 2019

Play Episode Listen Later May 5, 2019 28:00


Con Claudio Strinati scopriamo un vero e proprio tesoro nascosto sul Colle del Gianicolo, in uno dei luoghi più suggestivi della città eterna. Ammiriamo le lunette del Domenichino dell'ingresso esterno e poi entriamo nel portico e nella ...

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Garibaldi al Gianicolo narrato da Pascarella

Mymeantime.it

Play Episode Listen Later Oct 15, 2018 13:03


Nella sua Storia nostra Cesare Pascarella, fattosi per la circostanza metà poeta e metà storiografo, rievoca le ore drammatiche in cui Garibaldi, assediato dagli zuavi francesi venuti a soffocare per conto del Papa la giovanissima Repubblica Romana, è costretto alla ritirata lasciando sul terreno numerosi caduti. Il racconto, introdotto e letto da Carlo Colognese, fa seguito alla rievocazione, sempre per la penna di Pascarella, della messa a morte dei carbonari Targhini e Montanari, ghigliottinati a Piazza del Popolo nel 1825 in nome di "un tiranno vestito da Papa" secondo l'espressione di Colognese.Nell'immagine: La battaglia di ponte del' Ammiraglio di Renato Guttuso (particolare)

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Garibaldi al Gianicolo narrato da Pascarella

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Play Episode Listen Later Oct 15, 2018 13:02


Nella sua Storia nostra Cesare Pascarella, fattosi per la circostanza metà poeta e metà storiografo, rievoca le ore drammatiche in cui Garibaldi, assediato dagli zuavi francesi venuti a soffocare per conto del Papa la giovanissima Repubblica Romana, è costretto alla ritirata lasciando sul terreno numerosi caduti. Il racconto, introdotto e letto da Carlo Colognese, fa seguito alla rievocazione, sempre per la penna di Pascarella, della messa a morte dei carbonari Targhini e Montanari, ghigliottinati a Piazza del Popolo nel 1825 in nome di "un tiranno vestito da Papa" secondo l'espressione di Colognese. Nell'immagine: La battaglia di ponte del' Ammiraglio di Renato Guttuso (particolare)

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Episodio 22: Garibaldi al Gianicolo narrato da Pascarella

Mymeantime.it

Play Episode Listen Later Oct 15, 2018 13:03


Nella sua Storia nostra Cesare Pascarella, fattosi per la circostanza metà poeta e metà storiografo, rievoca le ore drammatiche in cui Garibaldi, assediato dagli zuavi francesi venuti a soffocare per conto del Papa la giovanissima Repubblica Romana, è costretto alla ritirata lasciando sul terreno numerosi caduti. Il racconto, introdotto e letto da Carlo Colognese, fa...

Audiostory Roma
Sentimento, poesia, bello vero, tutte cose che bisogna dimenticare in Roma

Audiostory Roma

Play Episode Listen Later Jan 12, 2010


Le riflessioni contenute nella lettera a Carlo Leopardi relative ad una visita al sepolcro del Tasso alla Chiesa di S. Onofrio al Gianicolo (primo soggiorno romano, 20 febbraio 1823).

Radio Arlecchino: Italian Grammar and Culture Podcast
Episode 22: Episode 22: Truth and Consequences

Radio Arlecchino: Italian Grammar and Culture Podcast

Play Episode Listen Later Dec 7, 2009 12:07


asset title: Episode 22: Episode 22: Truth and Consequences filename: ra_22.mp3 track number: 22/22 time: 12:07 size: 11.37 MB bitrate: 128 kbps If things had not been so wildly hectic here at Radio Arlecchino of late, this exciting episode would have appeared quite a bit sooner! But here it is at last, full of bone-chilling encounters of the second and third kind! Hypothetically speaking, that is. If you don’t tell the truth, you have to face the consequences. And we spell it all out for you, in every poignant tense and mood required. And what if Antonella were suddenly to be whisked away to Rome again, leaving Eric to his own devices in front of the microphone? Would it be sad, or would a clever plan be hatched? What if you were to listen in…?Dialog: ItalianNostalgia e desiderio Antonella: Se potessimo tornare indietro...Eric: Non lo farei, neanche se potessi.Antonella: Come mai? Credevo che tu fossi preso dalla nostalgia.Eric: Più forte della nostalgia ora è il mio desiderio di avere un incontro ravvicinatoAntonella: del secondo tipo?Eric: e anche del terzo.Flashback 1 Arlecchino: Ecco, arriva il Dottore! Temo che lui ce l'abbia con me. Mi arrampico sulla scala, così non mi vedrà..Flashback 2Pantalone: Non c'è nessun altro qui che abbia visto quello che è successo? Colombina: Te lo racconto io come è andata. Dunque, quando ha visto che ero proprio lì sotto, ha messo appositamente un piede male sulla scala! Mi ha guardato all'alto e penso proprio che l'abbia fatto apposta a cadere.Flashback 3Antonella: Sopra la scrivania, su quello scaffale... Prendi quella scatola...Eric: Cosa c'è dentro...?Antonella: Dai, dai, svita il cappuccio...Eric: Antonella... ma cos'è questo?Antonella: Oh, scusa, hai preso quella sbagliata, scusa, scusa... Ci dev'essere un'altra, controlla.Eric: La vedo, ma oso aprirla?Antonella: Ma sì! Abbi coraggio, Eric!Eric: Accidenti!Antonella: Oh, Eric! Che mani di pasta frolla che hai! Quelli sono i miei fagioli saltellanti!Flashback 4Dottore: Avete visitato il Vittoriano? Avete ammirato il Foro Romano?i turisti: Sì!Dottore: Siete andati ai Musei Vaticani? Avete messo la mano nella Bocca della Verità?i turisti: Sì!Dottore: Avete camminato da Piazza Navona fino alla Fontana di Trevi?i turisti: Sì!Dottore: Avete salito la scalinata in Piazza di Spagna?i turisti: Oh, sì!Dottore: Siete stanchi?i turisti: Sì!Antonella: Quei poveri turisti hanno camminato per tutta Roma in piena estate!Eric: Perciò sono stanchissimi.Flashback 5Dottore: Se ho dei petardi! Pulcinella, portami una scatola di petardi per il giovanotto... E per la signorina, queste meravigliose candele magiche “Gatto Nero”, un balocco divertente per tutta la famiglia...Oh, Pulcinella sì lo conoscono... Eccoli eccoli eccoli! Signori e signore, bambini di tutte le età, venite... sentitemi... Partecipate alle feste di San Giovanni, di Capodanno, di Natale, a tutte le feste dell'anno... Qui ci sono i rumori più sbalorditivi, le luci più brillanti, i colori più stravaganti, il fumo più misterioso, qui ci sono... i fuochi d'artificio Gatto Nero!Sì, sì... i razzi “Gatto Nero” sono giustamente famosi in tutto il mondo! Osservate...Accendo ora la miccia... Colombina, per favore...Colombina: Ecco, DottoreDottore: Grazie, mia cara... Et nunc... State per vedere qualcosa di veramente inverosimile....Colombina: Oh! Lei senz'altro lo vedrà, Dottore!Dottore: Tre... due... uno... Fuoco!Meravigliatevi ora davanti all'incomparabile pirotecnica 'Gatto Nero'!Antonella: Il Dottore ha fatto un bel viaggio sulla luna...Eric: grazie a Pulcinella che gli ha dato una mano con il razzo.Riflessioni e ricordi Eric: E se tu non fossi andata in Italia quell'estate, io non sarei rimasto qui da solo nello studio.Antonella: È vero che qui nello studio ci si può sentire abbandonati...Eric: Soprattutto in estate, quando i nostri amici attori sono tutti partiti per andare in vacanza.Antonella: Sarei molto più contenta adesso se fossero qui con noi.Eric: Pantalone rimproverebbe Pulcinella...Antonella: se Pulcinella avesse la faccia tosta di affrontarlo. Eric: Se vedesse entrare un bel giovanotto, Arlecchina--Antonella: --farebbe senz'altro la civettaEric: e Colombina si arrabbierebbe. Se Pulcinella suonasse il mandolino....Antonella: potremmo ballare la tarantella.Eric: dovremmo ballare invece la square danceAntonella: se ci fosse la signora Balanzone. Eric: E dove sono andati quei Balanzone?Antonella: Hanno lasciato un messaggio sulla segreteria telefonica. Senti.Dottor Balanzone: Saremmo andati a Rimini a trovare i genitori della signora Balanzone se non ci avessero invitato a partecipare a un seminario sulla square dance ad Austin! A dopo, amici! State bene! Buone vacanze!Antonella: E Pantalone?Eric: Ha lasciato questo biglietto:Ha scritto: 'Avevo intenzione di rimanere a Venezia, nonostante la folla di turisti, ma invece sarò nel Cadore... È vero, non amo le montagne. Comunque, a dire il vero, non ci andrei affatto se il Duca che mi ospiterà non avesse una nipote diciottenne che sta per ereditare un sacco di quei ducati.'Antonella: Ho sentito abbastanza. Il duca e i suoi ducati. Certe cose non cambiano mai...Eric: E tu, cosa faresti se non dovessi stare qua?Antonella: Bene, mio caro, stavo proprio per dirtelo... Io, di queste ipotesi, non ne faccio. Come dovresti ormai ben sapere, neanch'io rimarrò qui...Eric: Non è possibile! Di nuovo?Antonella: È estate... Roma! Ciao, Eric! Ti mando una cartolina!Eric: A presto, Antonella! Buon viaggio e buon divertimento!Antonella: Grazie! Ciao! Eric: Ma cosa faccio io adesso? Se ci fosse un modo di farlo, anch'io ci andrei. Se ci fosse giustizia in questo mondo, anch'io ammirerei il panorama dal Gianicolo... anch'io mangerei tartufo a Piazza Navona... anch'io berrei acqua Pansellegrino davanti al Colosseo... Dialog: EnglishNostalgia e desiderio Antonella: If we could turn back...Eric: I wouldn't do it, even if I could.Antonella: How come? I thought you were overcome with nostalgia.Eric: Stronger than nostalgia now is my desire to have a close encounter--Antonella: of the second type?Eric: and of the third as well.Flashback 1Arlecchino: There, here comes the Dottore! I'm afraid he has it in for me. I'll climb up the ladder, that way he won't see me.Flashback 2Pantalone: Is there noone else who saw what happened?Colombina: I'll tell you how it went. Now, when he saw that I was right under there, he deliberately took a false step on the ladder! He looked at me from above and I do believe he fell on purpose.Flashback 3Antonella: Above the desk, on that shelf... Get that jar...Eric: What's inside...?Antonella: Go on, unscrew the lid...Eric: Antonella... what's this?Antonella: Oh, sorry, you got the wrong one, sorry, sorry... There should be another one, take a look.Eric: I see it, but do I dare open it?Antonella: Of course! Be brave, Eric!Eric: Yikes!Antonella: Oh, Eric! What a butterfingers you are. Those are my jumping beans!Flashback 4Dottore: Have you visited the Vittoriano? Have you admired the Roman Forum?The Tourists: Yes!Dottore: Have you gone to the Vatican Museums? Have you put your hands in the Mouth of Truth?The Tourists: Yes!Dottore: Have you walked from Piazza Navona to the Trevi Fountain?The Tourists: Yes!Dottore: Have you climbed the Spanish Steps?The Tourists: Oh, yes!Dottore: Are you tired?The Tourists: Yes!Antonella: Those poor tourists have walked all over Rome in the middle of the summer!Eric: That's why they're worn out.Flashback 5Dottore: Do I have firecrackers! Pulcinella, bring me a box of firecrackers for the young man. And for the young lady, these wonderful Gatto Nero sparklers, a fun-filled amusement for the whole family.Oh, Pulcinella they know... Here they are, here they are, here they are! Ladies and gentlemen, children of all ages, come, hear me... Join in the feasts of Saint John, of the New Year, of Christmas, in all the holidays of the year... Here are the most amazing sounds, the most brilliant lights, the most extravagant colors, the most mysterious smoke, here are... Gatto Nero fireworks!Yes, yes... Gatto Nero rockets are justly famous throughout the world! Observe...Now I light the fuse... Colombina, if you please...Colombina: There you are, DottoreDottore: Thank you, my dear... Et nunc... You're about to see something truly incredible....Colombina: Oh! You're about to see it for sure, Dottore!Dottore: Three... two... one... Fire!Now wonder in amazement before the incomparable Gatto Nero pyrotechnics!Antonella: The Dottore took a fine trip to the moon...Eric: thanks to Pulcinella who gave him a hand with the rocket.Riflessioni e ricordi Eric: And if you hadn't gone to Italy that summer, I wouldn't have been left here alone in the studio.Antonella: It's true that here in the studio one can feel abandoned...Eric: Especially in the summer, when our actor friends have all left to go on vacation.Antonella: I would be much happier now if they were here with us.Eric: Pantalone would scold Pulcinella...Antonella: if Pulcinella had the cheek to confront him. Eric: If she saw a handsome young man come in, Arlecchina--Antonella: --would surely play the flirtEric: and Colombina would get mad. If Pulcinella played the mandolin...Antonella: we could dance the tarantella.Eric: instead we would have to dance a square danceAntonella: if Mrs Balanzone were here.Eric: And where have those Balanzones gone?Antonella: They left a message on the answering machine. Listen.Dottor Balanzone: We would have gone to Rimini to visit Mrs Balanzone's parents if we had not been invited to participate in a square dance seminar in Austin! See you later, friends! Stay well! Have a great vacation!Antonella: And Pantalone?Eric: He left this note:He wrote: 'I intended to stay in Venice, in spite of the crowd of tourists, but instead I will be in the Cadore... It's true, I'm not fond of the mountains. Anyway, to tell the truth, I wouldn't go at all if the Duke who will be hosting me didn't have an eighteen-year-old niece who's about to inherit a pile of ducats.'Antonella: I've heard enough. The duke and his ducats. Some things never change...Eric: And you, what would you do if you didn't have to stay here?Antonella: Well, my dear, I was just about to tell you... These hypotheses, I'm just not going to be making them. As you ought to know by now, I'm not staying here either...Eric: It's not possible! Again?Antonella: It's summer... Rome! Ciao, Eric! I'll send you a postcard!Eric: See you soon, Antonella! Have a good trip and have fun!Antonella: Thanks! Ciao! Eric: Now what do I do? If there were a way to do it, I would go too. If there were justice in this world, I too would admire the view from the Janiculum... I too would eat tartufo in Piazza Navona... I too would drink Pansellegrino water in front of the Coliseum....