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Flamenco Chiavi in Mano podcast
#137- Cantaores di Huelva che hanno fatto la storia del Fandango (Prima parte) - Flamenco Chiavi in Mano

Flamenco Chiavi in Mano podcast

Play Episode Listen Later Apr 12, 2025 33:45


In questo podcast parliamo di una selezione di cantaores che hanno fattola storia del Fandango di Huelva. Ho scelto come criterio di parlare di cantaores che hanno lasciato incisioni della loro musica e che sono di Huelva, e mi sono fatta guidare dal mio gusto e da quello che ho studiato sull'argomento. Moltissimi sono stati i cantaores che hanno contribuito parecchio allo sviluppo del Fandango de Huelva, come ad esempio El Gloria, Manuel Vallejo, Pepe Marchena, Macandé, el Niño de Alora, el Niño de Aznalcollar, la Niña de los Peines, ma non sono di Huelva.La Parrala era una cantaora mitica di fandango ma era del 1845, e non ci ha lasciato nulla di registrato, ovviamente!Iniziamo subito però con una eccezione: José Pérez de Guzman, che era di Jerez de Los Caballeros, provincia di Badajoz, Estremadura. Nacque nel 1891 e si trasferì però a Huelva molto presto. Creò uno stile di fandango de Huelva più simile al cante jondo. Sembra un fandango abandolao, e ha avuto tantissima influenza sui cantaores a seguire. Era benestante, quindi non aveva bisogno di cantare per vivere. Una volta arrivato a Huelva, si appassionò enormemente al cante flamenco e alla chitarra. Creò melodie più emozionanti, personali e non più di tradizione popolare, e questo punto di vista ha generato una nuova maniera di cantare fandango. Perez de Guzman fu anche calciatore semiprofessionale, e proprio per causa di un problema di salute che gli impedì di continuare a giocare, si tolse la vita a soli 39 anni. Non incise nulla, purtroppo (quindi mi sto contraddicendo due volte, parlando di un cantaor che non era di Huelva e che non ha inciso), ma la sua influenza sull'evoluzione del Fandango fu imprescindibile. L'eredità di Perez de Guzman fu fortissima su José Rebollo. Nato a Moguer (la stessa cittadina in cui era nata la Parrala!) nel 1895, cominciò a cantare giovanissimo e a 17 anni si trasferì a Huelva, per lavorare al porto come scaricatore. Si trasferì poi a Siviglia, condividendo il palcoscenico con tutti i maggiori cantaores della sua epoca, collaborò con i chitarristi di punta dell'epoca: Manolo Badajoz, Ramon Montoya, Manolo de Huelva, e visse in quella fucina del cante che fu la zona della Alameda de Hercules della Siviglia di quell'epoca. Cantava incredibilmente bene anche altri palos, ad esempio la Siguiriya.Aveva una voce intonatissima, un grande senso del ritmo e un modo di cantare molto personale. Creò una salida del cante por fandango di tutto rispetto. Era adorato dal pubblico e anche dai colleghi. Pare che nessuno avesse il coraggio di cantare dopo di lui in una riunione. Era talmente pura la sua voce, che fu d'esempio per tanti. Avrei voluto farti sentire un fandango di Perez de Guzman cantato da Rebollo, ma non ce n'è nessuno registrato. Te lo faccio ascoltare più avanti, cantato da Paco Isidro. I brani che ti faccio ascoltare sono quasi tutti frutto della recerche e del lavoro della Sociedad Pizarras, che preserva la musica antica flamenca, quella incisa sugli antichi cilindri di cera e sui dischi di ardesia. Trovi un immenso patrimonio nel loro canale Youtube e tantissime informazioni sul sito flamencopizarra.com Paco Isidro, al secolo Francisco Barrera Garcia era nato a Huelva nel 1896. Prese il nome dal suo patrigno, che si chiamava Isidro ed era famoso perché aveva una fiorente attività di affitto di carrozze, alla quale Paco Isidro collaborava. Essendo ricco, non aveva bisogno di cantare per professione, ma era molto appassionalto al cante e fu bambino prodigio. Incise diversi dischi con successo, poi smise di farlo per anni e quando riprese, ormai all'epoca del vinile, non ebbe più il seguito che aveva avuto, probabilmente non essendosi evoluto nella stessa direzione del flamenco più recente. Ti faccio sentire un fandango di Perez de Guzman cantato da Paco Isidro accompagnato da Manolo de Huelva, molto simile ai fandangos che si possono trovare nella zona più centrale dell'Andalusia, e con la caratteristica scaletta di note a discendere, la cadenza andalusa, alla fine della strofa.Aveva una capacità tecnica incredibile nel quiebro de voz, una tecnica flamenca molto difficile, di spezzare la voce come se si stesse piangendo. Ascoltala con attenzione perché è molto particolare ed espressiva. Una raccomandazione: se lo trovi nominato come El Niño Isidro, non ti confondere: è sempre lui!Era molto fedele alla Madonna del Rocio e che frequentava la Feria di Sevilla e il camino del Rocio. Cantò tantissime strofe dedicate alla Madonna. Si dice che avesse una memoria prodigiosa e che fosse in gradi di cantare più di 200 diverse strofe di fandango senza ripeterne nessuna!Ti consiglio anche di ascoltare Pepe de la Nora, nato a San Juan Del Puerto, sempre in provincia di Huelva nel 1903. Figlio di madre cantaora di El Alosno, registrò qualche disco con il fratello Curro, e qualcosa anche in solitario, accompagnato dalla meravigoliosa chitarra del Niño Ricardo, il simbolo della chitarra flamenca dell'epoca. Avendo una voce bellissima, poté condividere il palco con  più grandi cantaores dell'epoca. Aveva una voce molto dolce, super espressiva e molto "pura", sincera. Da ultimo ti parlo di Antonio Rengel, nato a Huelva nel 1903 o 1904. Fu amatissimo proprio perché era molto legato ai cantes di Huelva ed era molto legato alla storia del flamenco e già da bambino crebbe nel flamenco grazie alla passione della madre Rosa. A soli 8 anni cominciò a cantar ein pubblico per animare gli intervalli delle proiezioni dei film muti. Non cercava mai di compiarece il pubblico, ma era onesto rispetto a se stesso. Per questo motivo venne molto apprezzato da Chacon e da Antonio Mairena. Cantava benissimo anche gli altri palos, non solo il fandango. In particolare le Serranas, che probabilmente cantò meglio di altri cantaores. Ti faccio ascoltare una letra sua molto famosa, "olas de la mar en calma", con la chitarra del bravissimo Niño Ricardo. Di seguito ascoltiamo la stessa strofa cantata da Paco Isidro accompagnato da Manolo Badajoz e poi anche, in tempi di oggi, da Mayte Martin accompagnata da Juan Ramon Caro. E' interessante vedere come la storia del flamenco si costruisca sulle proprie origini, e come il cante si evolva rimanendo fedele a se stesso. Il brano cantato da Mayte Martin è molto conosciuto, e magari lo conosci, ma è giusto sapere da dove viene!Ogni cantaor lascia dei semi che germogliano anche a tanti anni di distanza. Antonio Rengel adorava il flamenco e non voleva perderne l'autenticità, non nveniva a compromessi con il pubblico. Aveva una voce grave e la usava con forza, per cui poteva cantare qualunque stile. Era molto riservato nella vita, ma nel cantare era morlo espressivo e coinvolgente.Il sou nome è sinonimo di profondità, serietà e purezza. Ci sarà una successiva puntata per osservare  l'evoluzine più recente del cante por fandango de HuelvaSono Sabina Todaro, mi occupo di flamenco e di danze e musiche del mondo arabo dal 1985. Dal 1990 insegno baile flamenco a Milano al Mosaico Danza. Sono molto appassionata di tutti gli aspetti del flamenco, da quelli storici a quelli psicologici, musicali, espressivi. Sono una ricercatrice instancabile. L'evoluzione del fandango è affascinante e non si può neanche definirlo un solo palo, ma una famiglia di stili. E' molto interessante vedere da dove viene e come si è evoluto, ed è incredibile verificare come da una origine popolare si sia potuti arrivare ad un livello artistico come quello che ti ho fatto sentire. Alcuni snobbano il fandango perché non è "abbastanza profondo", e lo considerano un po' banale, e invece è molto complesso, vitale, conivolgente e ricco di spunti di riflessione e di apprendimento. La gioia di vivere che porta con sé è molto forte e preziosa. 

Caffe 2.0
3492 Caffe20 supporta ANAD nella protesta dei doppiatori contro la clonazione e riutilizzo delle loro voci - senza consenso

Caffe 2.0

Play Episode Listen Later Mar 14, 2025 2:50


E' grave quanto sembra. E riguarda tutti i campi dell'editoria e dei contenuti.Ne parleremo ancora. Questo il testo della loro protesta. Della nostra protesta.I DOPPIATORI ITALIANI SI MOBILITANO E LANCIANO UN VIDEO PER DENUNCIARE IL FURTO DELLE VOCIPARTE L'APPELLO DI ANAD CONTRO LA MINACCIA DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALEANAD Associazione Nazionale Attori Doppiatori ha lanciato l'appello “Difendiamo l'Intelligenza Artistica” per parlare a tutta l'industria audiovisiva, alle Istituzioni e al pubblico riguardo i rischi e i pericoli legati all'Intelligenza Artificiale e al ‘machine learning' (la capacità delle macchine di imitare le voci e riprodurle) nel mondo del cinema, della televisione, e non solo. Moltissimi doppiatori, grazie alla Campagna di sensibilizzazione lanciata da ANAD, si stanno muovendo in difesa del proprio lavoro e contro l'utilizzo incontrollato e non concordato delle loro voci. “Chiediamo maggiore attenzione da parte del Governo, delle Istituzioni competenti e dell'Unione Europea per tutelare i lavori artistici – riferisce Daniele Giuliani, Presidente ANAD. Il doppiaggio è una professione artistica ed è in pericolo, come sono in pericolo le nostre emozioni, che rischiano di sparire se a generarle è un software anziché un attore in carne ed ossa. Abbiamo urgenza di misure concrete per salvaguardare una professione riconosciuta come eccellenza artistica e culturale del nostro Paese”. Per diffondere questo messaggio è stato realizzato un video in cui sei doppiatrici e sei doppiatori prestano il proprio volto e la voce (nota) per dire ‘NO' ad un mondo in cui le espressioni artistiche saranno soppiantate da quelle create con un algoritmo. Hanno preso parte al video: Rossa Caputo (voce di ‘Charlie' la principessa dell'Inferno, protagonista della serie animata Hazbin Hotel e dell'attrice Florence Pugh); Laura Boccanera (voce ufficiale di Jodie Foster, e doppiatrice del personaggio di Harry Potter ‘Bellatrix Lestrange'); Melina Martello (voce di attrici quali Diane Keaton, Catherine Deneuve e del personaggio ‘Duchessa' ne Gli Aristogatti); Veronica Puccio (doppiatrice di Dakota Johnson e voce di ‘Disgusto' in Inside Out, è ‘Starlight' nella serie The Boys); Laura Romano (voce delle attrici Sophia Vergara e Viola Davis); Chiara Fabiano (voce dell'attrice Jenna Ortega e di Millie Bobby Brown che interpreta ‘Undici' in Stranger Things); Luca Ward (voce di attori quali Pierce Brosnan, Samuel L. Jackson, Russell Crowe, Keanu Reeves); Gabriele Patriarca (voce del personaggio ‘Neville Paciock' della saga di Harry Potter e di ‘Adamo' in Hazbin Hotel); Riccardo Suarez (doppiatore dei personaggi ‘Angel Dust', uno dei protagonisti di Hazbin Hotel e ‘Steven Universe' della serie omonima); Flavio Aquilone (voce di ‘Draco Malfoy' in Harry Potter, di Zac Efron e di Light Yagami); Daniele Giuliani (voce di ‘Paura' in Inside Out e di ‘Jon Snow' ne Il Trono di Spade); e infine Rodolfo Bianchi (voce di Gerard Depardieu, Michael Douglas e dell'‘Ispettore Zenigata' in Lupin). Gli strumenti offerti dalle tecnologie possono essere utili nel doppiaggio se vengono utilizzati a supporto del lavoro degli attori, diventano invece un rischio quando si sostituiscono al lavoro artistico. L'Intelligenza Artificiale generativa è uno strumento in grado di creare nuovi contenuti e idee e, se utilizzata nel doppiaggio, permette di riprodurre la voce di un attore in qualsiasi lingua e mantenere una corrispondenza quasi perfetta con quella originale, con una forte riduzione dei costi e dei tempi di lavorazione, ma a discapito dell'emotività e dell'unicità che solo il linguaggio umano può avere.La richiesta di aiuto lanciata dai doppiatori italiani rivendica la difesa non solo della loro professione, ma di tutte quelle legate al settore del doppiaggio, che comprende molte altre figure professionali, come i direttori di doppiaggio, gli attori, i direttori artistici, gli assistenti, gli adattatori e i traduttori, i fonici di sala e di mix, i sincronizzatori, e tutte le persone che lavorano nelle società che curano la traduzione di un'opera. “L'arte è meravigliosa nelle sue tante e uniche imperfezioni – ci ricordano nel video – difendiamo questa Intelligenza Artistica”. Materiali su https://www.civile.it/internet/visual.php?num=99460

marketing con @gluca
[È venerdì] Ho creato un post virale con l'AI

marketing con @gluca

Play Episode Listen Later Dec 6, 2024 7:12


Ehi, prima di scrollare aspetta un attimo!* Ho deciso di fare un'asta benefica: in questo modulo puoi fare un'offerta per essere sponsor di due uscite pre-natalizie. Il ricavato (io metto anche l'IVA) andrà a Emergency pro Palestina. Candidature aperte fino a domenica sera alle 23:59.* Ho cambiato il referral game per festeggiare le 20.000 iscrizioni, che con il metodo del link Substack non funziona bene. Per vincerlo devi inoltrare questa mail a tutto l'ufficio marketing - e mandarmi una foto mentre lo fai (cancella i loro nomi). Si vincono fidget spinner brandizzati [mini]marketing, molto trash.Sei tra le 25.000 persone iscritte qui, su LinkedIn, Telegram e WhatsApp: grazie, spero che le 4,5 ore per scriverla ti siano state utili. A proposito, che ne dici di presentarti nella newsletter? Dai un'occhiata alle info per sponsorizzare nel 2025. Il quiz della settimanaQuale strategia è più indicata per un prodotto premium con un alto valore percepito e un target di nicchia?A) Distribuzione intensiva B) Distribuzione selettiva C) Distribuzione esclusiva D) Distribuzione direttaRisposta in fondo.LinkedIn è il regno dell'AIQualche giorno fa scopro un articolo che sostiene già nel titolo che il 50% di tutti i post di LinkedIn siano più o meno generati dalla AI, soprattutto quelli lunghi ed elaborati, che sono quelli che hanno più possibilità di diventare virali, come si sa bene in giro. Siccome lì per lì non ho tempo di leggerlo tutto, lo faccio riassumere dalla AI. Il riassunto è così buono che mi viene in mente un diabolico esperimento: postare su LinkedIn il riassunto, creato dalla AI, di un articolo che parla di generazione di post con l'AI su LinkedIn.Ho imparato nel tempo che su LinkedIn può succedere qualunque cosa: ti impegni a scrivere qualcosa di intelligente, e la reach è deludente. Scrivi una sciocchezza, e l'algoritmo nota che la cosa funziona, e la trasforma in una hit assoluta (per i miei numeri, parliamo sempre di migliaia di visualizzazioni). Può essere che mi aspetti troppo dall'utente di LinkedIn e che l'algoritmo abbia ragione. Probabilmente è così. Ma non importa, proseguiamo.Ovviamente, per massimizzare le views lo incollo pari pari, e inserisco il link nel famigerato primo commento come ci insegnano (anche se è un garnde dipende, ne ho parlato qui).Alla fine del post e nel commento con link inserisco l'informazione/disclaimer che il post è stato generato al 100% dalla AI. Prevedo che non succeda niente di che, anche se inconsciamente, dopo decenni di internet, so che a) parlare male di una piattaforma (o male di una piattaforma rivale) su quella stessa piattaforma funziona sempre b) accusare implicitamente metà della popolazione di quella piattaforma di usare la AI, e quindi di barare, potrebbe essere un trigger point di pregio.Come nella più remota delle ipotesi succede un disastro: quel post che mi aveva richiesto circa 20 secondi in tutto è diventato il mio post con più successo di tutto il 2024, e al momento è arrivato a superare le 25.000 visualizzazioni.Mi sono sentito come penso si senta una banana di Cattelan. Ero un truffatore di views o un artista geniale che aveva creato un'installazione digitale? E il lamento “ci potevo riuscire anche io” dunque poteva essere applicato anche stavolta, come per l'arte contemporanea?Qualcuno mi scrive nei commenti che era stupito (quasi deluso!) per quella strana scrittura anonima, impersonale, priva di spigoli, conoscendo come scrivo di solito. Ero impazzito? Perché avevo scritto “tuttavia”? E quell'inciso "non è priva di critiche" poi?I post “virali” di LinkedIn, come tutti i contenuti virali, vanno per definizione a finire a contatto con persone che non sanno chi sei e (mi pare) manco gli interessa, e quindi non riconoscono il contesto originale o il mood dell'autore con cui questi contenuti devono essere letti. Questi non hanno colto minimamente che quel post era una banana attaccata con lo scotch. L'hanno mangiata e basta.Moltissimi dunque non conoscendo la mia scrittura abituale (che esercito quasi solo nella newsletter, oltre che in “Svuota il carrello” e nel mio prossimo libro) non se ne sono accorti e, come il 90% che non ha letto il disclaimer in fondo, l'hanno semplicemente trovato a) un articolo interessante, b) nella media, o c) trascurabile e stop. Un normale mediocre articolo di LinkedIn.Qualcuno ha commentato in modo elaborato, ma scrivendo onestamente che anche il commento era stato messo in bella copia da ChatGPT, a partire da tre o quattro parole chiave. E che questa era vera libertà espressiva per la classe labour, ingegneristica, meccanica di LinkedIn, abituata a lavorare di ferro e numeri e non a scrivere. (Secondo me il ragionamento ha punti a favore.) Altri hanno barato, commentando elaboratamente ma con dei “tuttavia” sospetti. Ma chi sono io per giudicare? Io ci ho fatto il post con l'AI, addirittura.Il problema, come dice Nicola Bonora, non è che ChatGPT scriva impersonalmente bene, è che scrive meglio degli umani impersonali di LinkedIn. Giorgia Fumo, che del resto è una brava Data Driven Comedian, piazza la punch line vincente (ehi, Chiara Galeazzi, hai visto che ti ascoltavo, al corso?) su di un setup che avevo involontariamente creato: “I post scritti con l'AI si riconoscono perché non iniziano con una lamentela.” Qualcuno ha rifinito il concetto scrivendo “o con una auto-lode”. Altri hanno semplicemente detto che se glielo chiediamo, ChatGPT farà anche quello.Avevo preso in giro l'algoritmo? O in realtà ho eseguito quello che voleva l'algoritmo, che se ne frega di chi scrive ciò che triggera e quindi circola di più? A questo punto, pensavo, perché LinkedIn non se li crea da solo? Di certo LinkedIn non se ne accorge, o molto probabilmente non gli interessa.Poi ci ho pensato, al perché. Non se li crea da solo perché il fatto di avere una storia, un corpo, un passato, una persona più che una personalità, più che una reputazione, nell'epoca in cui le macchine scrivono meglio degli uomini, è l'unica risorsa che LinkedIn ancora può sfruttare da noi, dal fatto che stiamo qui a lodarci, a creare post anonimi, a lamentarci in modo AI-generated. LinkedIn ha bisogno (perché noi ne abbiamo bisogno) di sapere che in questo oceano di mediocrità almeno noi utenti siamo in carne e ossa, anche che se le nostre parole sono artificiali. A quelle ci ha/siamo abituati, ce lo aspettiamo.La conclusione del pezzo originale è probabilmente il 90% dei motivi per cui vale la pena leggerlo tutto.Il marketing insegnato dai negoziantiQui Roma.Ti ricordo che ilmarketinginsegnatodainegozianti.info è un progetto gonzo-collettivo a cui puoi contribuire senza pietà. No screenshot o inoltri social, solo foto vostre. Segnalazioni varie* La scorsa newsletter ho parlato di un'altra presunta morte del funnel, che però fa come i lombrichi, se lo tagli se ne formano due o tre.* È uscito un mio pezzo “back to reality” sulla strategia omnicanale e come perseguirla realisticamente, per il magazine di Eco Della Stampa.* Ho partecipato alla trasmissione Laser della Radio della Svizzera Italiana, condotta da Rachele Bianchi-Porro, sulla regressione infantile collettiva consumistica dei calendari dell'Avvento: il titolo della puntata è “Finestrelle sull'infanzia”. Si ascolta qui. That's all folks!Grazie di aver letto fin qua, di questi tempi è tanta roba. Per analizzare la strategia, l'organizzazione e il budget o invitarmi a parlare, e per essere sponsor basta rispondere alla mail. E se ti è piaciuta, inoltrala.ciao, gluca Grazie a Daniela Bollini per la paziente correzione e a Cristina Portolano per i separatori.Quiz: la risposta corretta è C) Distribuzione esclusiva. Kotler dixit: la distribuzione esclusiva limita i punti vendita, rafforzando l'immagine di lusso e unicità di un prodotto premium, creando un valore percepito più alto e mantenendo il controllo sul posizionamento. This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit lettera.minimarketing.it

MIster Gadget
7 lug: Fortnite sta per tornare su iPhone

MIster Gadget

Play Episode Listen Later Jul 7, 2024 5:43


Dopo una lunga querelle, la disputa tra Apple ed Epic Games forse è al capolinea. Moltissimi leaks su prodotti in arrivo addirittura tra qualche mese. I taxi autonomi di Waymo possono essere un rischio, l'ultimo caso eclatante a Phoenix. Questa settimana Mister Gadget Daily è realizzato in collaborazione con Yale Home. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

MIster Gadget
2 mag: Cosa non si fa per i videogiochi

MIster Gadget

Play Episode Listen Later May 2, 2024 6:53


Fino a dove può arrivare la passione per i videogiochi? Il curioso caso di un prete americano. Moltissimi rumors su Apple e le prossime novità. Novità importante per il brand tech Nothing. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Breaking News Italia - Ultime Notizie
Grave Incidente In Nave: Moltissimi Feriti!

Breaking News Italia - Ultime Notizie

Play Episode Listen Later Apr 21, 2024 2:03


Grave Incidente In Nave: Moltissimi Feriti!Recentemente una nave ha fatto un grave incidente: questa manovra è costata molte vittime. Ecco che cosa è successo!#breakingnews #ultimenotizie #notiziedelgiorno #notizie #cronaca #grave #incidente #nave

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane
8897 - Rincari record per il cacao aumenti vertiginosi per le uova di Pasqua

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane

Play Episode Listen Later Mar 28, 2024 2:41


Pasqua ormai alle porte, tanti italiani hanno già acquistato le uova di cioccolato, ma tanti sono i ritardatari che devono ancora acquistarle e si recheranno al supermercato oppure dal proprio cioccolatiere di fiducia. Moltissimi i prodotti disponibili, non solo a scaffale, diversi per tipologia di cioccolato e variegature finanche per le decorazioni. Una sola certezza su ciò che troveremo allo scarto: i rincari che hanno colpito i prodotti quest'anno.

Flamenco Chiavi in Mano podcast
#113 La timidezza e il Flamenco parte seconda - Flamenco Chiavi in Mano

Flamenco Chiavi in Mano podcast

Play Episode Listen Later Mar 8, 2024 11:35


imidezza e flamenco. Un discorso molto lungo!Il flamenco ci impone di essere molto vivi, e si scatena quindi molta adrenalina, che ci può fare essere timidi e timorosi oppure coraggiosi ed entusiasti. Se sono nel flamenco non posso che essere coraggioso: il flamenco si centra sull'espressione dell'entusiasmo! Il flamenco fa produrre adrenalina, e ci impone di lasciar uscire tutto ciò che deve uscire. Un punto chiave della timidezza è la non accettazione della nostra imperfezione: se sento di dover essere perfetto, e cerco il perfezionismo, non voglio essere criticabile, esco dal flamenco. Il flamenco ha tradizione orale, non è sostenuto da regole inequivocabili, come invece sono quelle del balletto o delle danze classiche indiane. Come nel jazz, è tutto legato al momento presente. Non si può tenere tutto sotto controllo, perché il tutto si basa sulla comunicazione con gli altri, e c'è sempre un margine di imprevedibilità. Certo è che se sono un musicista e devo suonare flamenco, mi sarà utile conoscere bene la tecnica del mio strumento, Alcuni artisti si sono allenati e hanno studiato talmente tanto da riuscire a confinare la paura del fallimento e quindi la timidezza. Ma la tecnica e l'allenamento sono strumenti, utili a chi vuole essere professionista. Ma se tutto si traduce in voler fare le cose alla perfezione perché se no perdo di vista l'obiettivo del falmenco: accettare le mie emozioni ed esprimerle. Cosiì il flamenco mi dà la possibilità di cambiare il mio modo di esprimermi, non cancellando la timidezza ma indirizzandola in modo espressivo. Moltissimi flamenchi sono timidi nella vita normale ma una volta sul palco convogliano il loro sentire meravigliosamente e la timidezzza non è un ostacolo all'espresisone di sé. Il flamenco ci dà una bellissima possibilità di gestione della timdezza: gli errori non sono cose negative ma... nuove possibilità. Se suonando mi sbaglio e suono note impreviste, potrei farne appunto l'occasione per esplorare nuove sonorità. Se nello sbaglio mi lascio coinvolgere dalla paura del giudizio e dalla timidezza mi sentirò male, ma se non ho l'esigenza di essere perfetto potrò inrtavedere le possibilità del mio errore e sfruttarle. Nel flamenco non c'è obbligo di perfezione, ma obbligo di verità. La comunicaione fra i membri del gruppo è fortissima e gli errori, o meglio le difformità da quello che si era pianificato, possono essere momenti di verità. Se non ne so approfittare perché penso soltanto a fare "ene" quello che avevo deciso, mi isolo nel mio fare e non interagisco più con gli altri, contraddicendo alla regola del flamenco di essere presente e comunicare. Se devo sentire la comunicazione con altre persone devo tenere la porta aperta all'entusiasmo e non alla timidezza.Se sono nella mia verità e la lascio uscire, gli abgli sono pezzi della mia verità. Sono Sabina Todaro mi occupo di flamenco e danze e musiche del mondo arabo dal 1985. Dal 1990 insegno baile flamenco a Milano e un lavoro sull'espressione delle emozioni attraveeso le danze del mondo arabo che ho chiamato Lyrical Arab DanceSono una super appassionata delle neuroscienze, del funzionamento del cervello, ho tudiato psicomotricità e psicologia proprio per questo. Insegnando baile flamenco mi rendo conto dell'imnportanza della timidezza in questa forma d'arte da parte di chi con tutta l'umiltà e il rispetto affronta questo studio. E' un ostacolo grande: è come se non ci sentissimo autorizzati ad esprimere certe emozioni, ad erigerci in una postura molto aperta mentre balliamo, esprimersi con il cuore mentre cantiamo o suoniamo. Siamo timidi, abbiamo paura del giudizio e non ci sentiamo all'altezza.Una persona molto importante nella storia del flamenco che era molto timida è stato Paco De Lucia. Da bambino era insicuro o e si vergognava. Ha trovato nella chitarra un mezzo per sentirsi a proprio agio, riconoscersi in se stesso. Ha cominciato a studiarla in maniera quasi ossessiva. Le sue grandi capacità tecniche lo sostennero nel fare ciò che voleva e farlo come voleva. Alla fine poté fare proprio questo: perseguire la propria emozione e passare oltre la paura. Se riconosco ed esprimo la timidezza, la esprimo e la faccio diventare entusiasmo e non pi paura del giudizio, il flamenco diventa catartico e mi permette di trasformare i tutto in coraggio, e di vivere questa emozione di entusiasmo in prima persona mentre lo pratico e al tempo stesso dare coraggio anche a chi ne fruisce come spettatore.

Breaking News Italia - Ultime Notizie
Fiorella Mannoia Bestemmia In Diretta: Ecco Tutta La Verità!

Breaking News Italia - Ultime Notizie

Play Episode Listen Later Feb 10, 2024 2:26


Fiorella Mannoia Bestemmia In Diretta: Ecco Tutta La Verità!Moltissimi utenti hanno rilevato un'anomalia nel testo di Fiorella Mannoia, durante la sua performance. Infatti hanno notato una parola blasfema. Ecco tutta la verità!#breakingnews #ultimenotizie #notiziedelgiorno #notizie #cronaca #bestemmia #fiorellamannoia #live #diretta #sanremo #verita

Ultim'ora
Volvo FH Aero, un pieno di tecnologia

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Feb 2, 2024 1:27


ROMA (ITALPRESS) - Ridurre consumi ed emissioni, offrendo una qualità di vita migliore a bordo. Volvo Trucks riassume così la filosofia del suo nuovo FH Aero. Il design adesso è più aerodinamico e consente risparmi del 5% nei consumi rispetto al modello precedente. Un risultato ottenuto allungando il frontale di 24 centimetri ed eliminando gli specchietti retrovisori, sostituiti da due telecamere ad altissima definizione collegati ai monitor interni. Il sistema Camera Monitor System ha anche un impatto positivo in condizioni di pioggia e buio, ma anche sotto la luce solare diretta e durante la guida in galleria. Quattro le versioni, compresa una a gas e una full electric. Migliorato il confort a bordo, dalla postazione di guida ai software disponibili. Presenti un forno a microonde e prese elettriche USB-C integrate. Moltissimi i sistemi di sicurezza. I freni a disco "drag-free" sono senza frizione parassita e brevettati Volvo e migliorano la capacità di frenata, riducendo consumo energetico e emissioni. Tra i motori termici prima volta per il nuovo D17 omologato Euro 6 con potenza massima di 780 CV e 3.800 Nm e 17 litri di cilindrata. La nuova serie debutterà tra quest'anno e il prossimo.xb8/tvi/gtr

Favole nel traffico
Quanto è buono il pomodoro! - Lettere al semaforo

Favole nel traffico

Play Episode Listen Later Nov 17, 2023 11:56


YOUTUBE: https://youtu.be/fX1Cn5iyh2c Al termine della puntata "Salvate il soldato Carota Arancione" vi ho chiesto quali sono le vostre verdure preferite e sono arrivati tantissimi messaggi! Moltissimi hanno detto che è molto buono il pomodoro! Anche per voi? La puntata di Lettere al semaforo è dedicata totalmente ai piccoli ascoltatori e ascoltatrici delle favole. Ogni venerdì ascoltiamo e guardiamo i loro bellissimi messaggi da casa. Per partecipare basta mandare un messaggio su Whatsapp al numero 353/4453010. INSTAGRAM: https://www.instagram.com/favoleneltraffico/?hl=it --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/lorenzostivani/message

Mustacchi
MUSTACCHI #114 - È stato grazie

Mustacchi

Play Episode Listen Later Oct 3, 2023 80:21


Sapete quanto tempo libero ha in media un membro di Mustacchi? Pochissimo. E sapete a quanti giochi stiamo giocando contemporaneamente? Moltissimi. Invischiati in Baldur's Gate, delusi da Starfield, esaltati da Lies of P e massacrati in Armored Core 6... e all'orizzonte ci aspetta un ottobre pieno di uscite! A proposito: voi a cosa darete priorità? Si tratta del #Mustalk di questa settimana: con un ottobre così pieno tra Assassin's Creed, Alan Wake, Forza Motorsport e Spider Man, quale non vedete l'ora di giocare? TUTTI I NOSTRI LINK

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
5 Errori da Evitare con il Verbo SUCCEDERE in italiano

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!

Play Episode Listen Later Sep 3, 2023 12:51


In questo articolo ci occuperemo dei 5 errori più comuni da evitare quando si usa un verbo molto comune nella lingua italiana: il verbo SUCCEDERE. Errori Comuni con il Verbo SUCCEDERE Conoscete già il verbo SUCCEDERE? Significa “accadere, avvenire, verificarsi”. Anche se è sicuramente uno dei primi verbi che si imparano, non smette mai di causare confusione, mal di testa e qualche errore! Perciò, in questo articolo vedremo quali sono i 5 errori più comuni commessi dagli stranieri con il verbo SUCCEDERE e cercheremo di capire perché, così che non li commettiate più! Pronti? 1 - SUCCESSO o SUCCEDUTO? Moltissimi stranieri sbagliano il participio passato del verbo “succedere”. Partendo dall'infinito, infatti, si tende a pensare che il participio passato sia “succeduto”, ma in realtà non è così. Il verbo succedere ha un participio passato irregolare: “successo”. Ecco alcuni esempi: Non mi avevi detto di aver cambiato casa… Quando è successo? Perché mi hai chiamato la notte scorsa? Cos'era successo di tanto grave? Attenzione però… Non è finita qui! SUCCEDUTO non è interamente sbagliato!!! E questo ci porta al prossimo errore… 2 - L'altro significato di “SUCCEDERE” Sicuramente SUCCEDUTO non si può mai utilizzare quando succedere ha significato di “avvenire”, ma… “Succedere” ha anche un altro significato… e cioè quello di “subentrare”, “prendere il posto lasciato vuoto da altri in una carica, un titolo…”. Si trova molto spesso con questo significato nei libri di storia, quando vengono descritte le linee di successione al trono dei vari regni. Molti stranieri non lo sanno e per questo fraintendono alcune frasi. Ebbene, “succeduto” si usa come participio passato di succedere quando ha proprio questo significato. Per esempio: Dopo la morte del re, gli è succeduto sul trono il figlio maggiore. Ad Augusto, primo imperatore romano, successe Tiberio. Il padre è andato in pensione, e nella direzione dell'azienda sono succeduti i due figli. 3 - HA SUCCESSO vs È SUCCESSO Sebbene entrambe queste forme siano grammaticalmente corrette, vogliono dire due cose molto diverse fra loro. Molti stranieri dicono “ha successo” come passato prossimo del verbo “succedere”, ma questo è un errore! Vediamo perché… “È successo” è la forma corretta del passato prossimo di succedere: infatti con questo verbo richiede il verbo essere come ausiliare. “È successo”, quindi, indica semplicemente che qualcosa è avvenuto nel passato. Per esempio: È successo un casino! Abbiamo scambiato i documenti di due clienti e ora sono arrabbiatissimi! 2. In “Ha successo”, invece, “successo” non è il participio passato del verbo succedere, bensì un sostantivo. Come nome, successo indica la buona riuscita di qualcosa, un esito favorevole, un risultato felice. Luigi è estremamente capace, perciò ha molto successo nel suo lavoro. Quella band ha avuto successo in tutto il mondo sin da subito. 4 - SUCCEDERE vs CAPITARE In tantissimi ci chiedete sempre: qual è la differenza tra succedere e capitare? Ce n'è una? Allora… Succedere e capitare sono in generale sinonimi, in quanto indicano entrambi l'avvenire di un fatto, però ci sono delle lievi sfumature di differenza. SUCCEDERE, come abbiamo visto prima, indica l'avvenire generico di un fatto, è completamente neutro, non suggerisce nulla su come è avvenuto il fatto. Si coniuga solo alla 3 persona singolare o plurale. Per esempio: Durante la riunione è successo un casino: Lucia e Giorgia hanno litigato davanti a tutti e sono state allontanate dall'edificio! Nella vita, se pensi positivo, ti succederanno solo cose belle! Aveva inserito la spina nella presa elettrica ma non succedeva niente: perciò ha pensato che il frullatore fosse rotto. CAPITARE, invece, pone maggiormente l'attenzione sul fatto che quanto successo sia avvenuto per caso, accidentalmente oppure improvvisamente,

Le interviste di Radio Number One
Magi: «Parte dei ricavi del mio hotel vanno agli agricoltori della Romagna»

Le interviste di Radio Number One

Play Episode Listen Later May 25, 2023 8:04


Nel pomeriggio di giovedì 25 maggio, Fabiana e Claudio Chiari in Degiornalist hanno ascoltato la bellissima idea di Giorgio Magi, albergatore di Misano Adriatico. I suoi hotel sono stati colpiti dalle alluvioni, ma i danni sono stati fortunatamente limitati, tanto che hanno già ripreso l'attività. Moltissimi paesi nell'entroterra romagnolo sono ancora in grossa difficoltà. Magi ha ricevuto moltissimi messaggi dai clienti italiani e internazionali che gli chiedevano in che modo potevano aiutare. «Non mi sembra il caso di far venire la gente a liberare le case dal fango. Ho quindi suggerito loro di venire in vacanza da noi. Ho già disposto che il 50% del ricavato delle camere vada alle attività agricole della Romagna. Siano molto legati alla civiltà contadina, noi deriviamo da loro e loro producono prodotti per nostre ricette che mettiamo in tavola ai clienti»

Le interviste di Radio Number One
Giorgia Cozza: «Leggere insieme ai bambini ha moltissimi benefici»

Le interviste di Radio Number One

Play Episode Listen Later May 2, 2023 6:49


Giorgia Cozza è stata ospite del Buena Onda, in compagnia di Laura Basile e di Giangiacomo Secchi, durante la mattinata di martedì 2 maggio. L'autrice ha parlato di quanto faccia bene leggere ai bambini. «Molti studi hanno evidenziato benefici per lo sviluppo cognitivo, linguistico e relazionale del bambino quando in famiglia si ha l'abitudine di leggere con loro, fin da quando sono piccolissimi. La lettura insieme favorisce i tempi di ascolto, di attenzione e la concentrazione. Alla scuola primaria li aiuta a imparare a leggere e a favorire l'apprendimento della scrittura, che sarà più fluida e più ricca di vocabolario».

Flamenco Chiavi in Mano podcast
#89 - La paura di esibirsi nel flamenco - Flamenco Chiavi in Mano

Flamenco Chiavi in Mano podcast

Play Episode Listen Later Apr 28, 2023 18:58


La paura ci mette in salvo dal pericolo, e per quello che riguarda una performance ci aiuta a capire che è necessario prepararci. Circa l'85% delle persone ha paura di salire sul palco. Sudori freddi, vuoti di memoria, irrigidimenti muscolari, tremori... è molto comune provare queste sensazioni. C'è però un bug che ci dice "quando ti metti su un palcoscenico devi farlo bene". E iniziano le critiche, i giudizi e le paure. Da bambini invece magari amavamo esibirci davanti ai nostri familiari e ci piaceva il fatto in sé a prescindere dal suo risultato. Da adulti invece abbiamo paura, e ci dimentichiamo che essere sul palco significa esprimere le nostre emozioni e regalare qualcosa di noi al pubblico. E sappiamo razionalente che se sbagliamo qualcosa non succederà niente. Questo non ci mette in salvo dalla paura, e in poiù ci fa sentire stupidi per avere paura! In questi casi, diverse persone pensano di dover rinunciare ad esibirci in pubblico, visto che pensano "non mi riesce bene". QUando le persone chiedono informazioni sui nostri corsi molto spesso ci dicono "vengo a provare così voi valutate se sono portato", invece di dire "vengo a vedere se mi piace"!Certo è che se un passaggio non mi riesce neanche quando sto studiando, e lo faccio lentamente e con attenzione, sul palco non mi verrà, però è facile che la paura sul palco ci faccia dimenticare anche ciò che sappiamo.C'è il pensiero parassita "se non soffro e mi sacrifico con lo stdio non mi merito di godermela, di farlo in modo che mi piaccia". Se in sede di prove i vari passaggi ci vengono, non possiamo migliorare più di tanto. Anche se ripetessi un milione di volte lo stesso passaggio, non migliorerebbe il mio livello generale di capacità. Tutto dipende dal livello in cui sono nel mio sviluppo. Nessuna forma d'are dovrebbe essere basatya sul giudizio e sulla paura di far male. Bisogna osservare come ci sentiamo per avere sbagliato. Non è il giudizio degli altri che ci urge, ma il nostro!Questa modalità di pensiero viene dai primi anni della nostra vita, dai nostri maestri e genitori. Da adulti continuiamo a pensare "la mamma mi amerà solo se faccio bene", E ne siamo profondamente convinti. Invece di goderci il momento. E' frequente che anche a livelli professionali ci siano errori sul palco, ma è umano, e si va avanti. Bisogna quindi capire come ci trattiamo per aver fatto qualche errore. Il bambino non ha gli strumenti pe rrendersi conto che se sbaglia su un palco tutto questo non lo rende meno meritevole di amore, e spesso gli adulti, pur avendo gli trumenti per capirlo non lo capiscono. Alcuni artisti sono sul palco perché non si dqanno una approvazione di per sé, e non si sentono meritevoli di amore, e cercano sul palco la conferma da parte del pubblico. Anche nel flamenco mi è capitato più volte che un artista facesse di tutto per strappare l'applauso ad ogni costo. I bambini quando sono sul palco sono totalmente immersi nel presente. Gli adulti che studiano tantissimo hanno paura di sbagliare e studiano in maniera maniacale, alla ricerca di una approvazione! Non possiamo essere perfetti!Sono Sabina Todaro mi occupo di flamenco e danze e musiche del mondo arabo dal 1985, dal 1990 insegno a Milano, baile flamenco e un lavoro sull'espressione delle emozioni che ho chiamato Lyrical Arab Dance. Quando insegno, spingo tantissimo gli allievi ad esibirsi, a ballare suo placo e addiritura a cantare, in coro tutti insieme. Moltissimi sono le persone che dopo aver ballato si sentono in colpa di aver fatto degli errori. Cerco sempre di spiegare che l'importante non è non sbagliare, ma imparare a salire sul palco e gestire la situazione, con i musicisti dal vivo!Con un po' di esperienza la paura potrebbe migliorare ma cisono artisti con una paura da palcoscenico incredibile. La psiche umana è complessa, e non si può giudicare cosa è successo a qualcun altro con il metro di ciò che è successo a me!La paura ci dà un pizzico di adrenalina e ci fa dare valore a ciò che stiamo facendoIn un prossimo podcast ti darò alcuni consigli su comegestire la paura da palcoscenico, nel flamenco o anche fuori dal flamenco.

The Marco D'Elia Podcast
Pronuncia Questo Prima di Mangiare Per Avere Moltissimi Benefici

The Marco D'Elia Podcast

Play Episode Listen Later Apr 25, 2023 10:10


Ecco un mantra da pronunciare prima di mangiare per rispondere meglio al cibo che diventa parte di noi.Advertising Inquiries: https://redcircle.com/brandsPrivacy & Opt-Out: https://redcircle.com/privacy

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Sull'ergastolo ostativo si gioca la partita tra mafia e Stato | 24/01/2023 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jan 24, 2023 2:31


A cura di Daniele Biacchessi Non utilizza mezzi termini Nino Di Matteo per 30 anni in trincea antimafia e in procinto di tornare alla Direzione nazionale antimafia dopo l'esperienza al Csm, Il magistrato sostiene che centinaia di mafiosi, tra cui i fratelli Graviano, Madonia, Bagarella coltivano ancora la speranza di potere uscire dal carcere. Morti Riina, Provenzano, finita la corsa di Matteo Messina Denaro, quella generazione di criminali tra i 55 e i 65 anni rappresenta il gruppo di arrestati nel periodo immediatamente successivo alle stragi quando le indagini hanno potuto contare sulla grande spinta delle collaborazioni e importantissimi processi hanno portato a centinaia di ergastoli. Moltissimi di loro hanno trascorso in cella più o meno 30 anni e dunque potrebbero godere di alcuni benefici.Questi irriducibili non si rassegnano all'idea di morire in carcere. Ha ragione Di Matteo, perché le tensioni nella maggioranza e più in generale nelle istituzioni si concentrano proprio sull'ergastolo ostativo che resta da sempre il centro dei rapporti tra mafia e Stato, come confermano le carte giudiziarie. Del resto, Cosa nostra non ha mai smesso quella che è una sua peculiarità: cioè quella di cercare di condizionare l'attività legislativa e politica. E lo Stato in passato ha dato la sensazione di avere accettato il piano dell'interlocuzione. Diciamo che oggi sarebbe molto importante evitare anche solo di dare l'impressione di essere disponibili a trattare quello che è e deve rimanere esclusivo del potere legislativo e politico. Un segnale di debolezza da parte dello Stato sarebbe interpretato dai mafiosi in carcere come una disponibilità a riprendere la trattativa che, come afferma Salvatore Baiardo, l'uomo che ha coperto la latitanza ai fratelli Graviano, non è mai finita.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Sull'ergastolo ostativo si gioca la partita tra mafia e Stato | 24/01/2023 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jan 24, 2023 2:31


A cura di Daniele Biacchessi Non utilizza mezzi termini Nino Di Matteo per 30 anni in trincea antimafia e in procinto di tornare alla Direzione nazionale antimafia dopo l'esperienza al Csm, Il magistrato sostiene che centinaia di mafiosi, tra cui i fratelli Graviano, Madonia, Bagarella coltivano ancora la speranza di potere uscire dal carcere. Morti Riina, Provenzano, finita la corsa di Matteo Messina Denaro, quella generazione di criminali tra i 55 e i 65 anni rappresenta il gruppo di arrestati nel periodo immediatamente successivo alle stragi quando le indagini hanno potuto contare sulla grande spinta delle collaborazioni e importantissimi processi hanno portato a centinaia di ergastoli. Moltissimi di loro hanno trascorso in cella più o meno 30 anni e dunque potrebbero godere di alcuni benefici.Questi irriducibili non si rassegnano all'idea di morire in carcere. Ha ragione Di Matteo, perché le tensioni nella maggioranza e più in generale nelle istituzioni si concentrano proprio sull'ergastolo ostativo che resta da sempre il centro dei rapporti tra mafia e Stato, come confermano le carte giudiziarie. Del resto, Cosa nostra non ha mai smesso quella che è una sua peculiarità: cioè quella di cercare di condizionare l'attività legislativa e politica. E lo Stato in passato ha dato la sensazione di avere accettato il piano dell'interlocuzione. Diciamo che oggi sarebbe molto importante evitare anche solo di dare l'impressione di essere disponibili a trattare quello che è e deve rimanere esclusivo del potere legislativo e politico. Un segnale di debolezza da parte dello Stato sarebbe interpretato dai mafiosi in carcere come una disponibilità a riprendere la trattativa che, come afferma Salvatore Baiardo, l'uomo che ha coperto la latitanza ai fratelli Graviano, non è mai finita.

ARTICOLI di Rino Cammilleri
L'odio per i cattolici alle origini degli Usa

ARTICOLI di Rino Cammilleri

Play Episode Listen Later Nov 8, 2022 8:44


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7066L'ODIO PER I CATTOLICI ALLE ORIGINI DEGLI USA di Rino CammilleriI Padri Pellegrini, ritenuti paleofondatori degli Stati Uniti, erano protestanti così fanatici da venire scacciati dai protestanti egemoni, che mal sopportavano chi era più fanatico di loro. E i Pilgrim Fathers traversarono l'oceano per trovare una terra in cui uno fosse libero di fare il fanatico come gli pareva. Da qui un Paese letteralmente fondato sulla libertà di religione. Naturalmente, le cose non andarono esattamente nel modo semplicistico con cui le abbiamo tratteggiate, ma nel complesso sì.I Fondatori posero fin da subito delle eccezioni: libertà per tutti, tranne che per i pagani e i papisti. I pagani erano gli indiani, che nell'America del Sud si chiamavano indios. Questi, gli spagnoli li evangelizzarono come da patto col Papa, che aveva dato ai Re Cattolici il permesso di colonizzare il Nuovo Mondo purché si facessero carico della cristianizzazione dei nativi. E così fu, tanto che, ancora oggi, i nomi delle città statunitensi nei territori sottratti al Messico già spagnolo armi in pugno suonano San Antonio, Los Angeles, Sacramento, Corpus Christi, Santa Fe, San Diego, San José, San Francisco, eccetera. Tutte sorte attorno a missioni francescane, le più delle quali create dal beato Junìpero Serra (la cui statua in Campidoglio è l'unica id un frate papista). I Conquistadores, controllati a vista dai loro cappellani, sposarono donne azteche e incas, tanto che oggi il Sudamerica è completamente meticcio.AL NORD IL TRIONFO DEI WASPNon così fu al Nord, dove, Pocahontas a parte, i coloni non si mischiarono con i nativi. Infatti, oggi, nel melting pot americano l'etnia pellerossa è ridotta a pochi esemplari. L'altro divieto era per il papismo, et puor cause: il protestantesimo era appunto una separazione indignata dalla casa - madre cattolica, da Lutero in poi presentata come sentina di ogni errore e corruzione. Perciò ci vollero un paio di secoli prima che i cattolici venissero ammessi alla vita comune. Finché la maggioranza fu wasp (white, anglo - saxon, protestant), l'ostracismo nei confronti dei cattolici permase (il KuKluxKlan annovera i papisti, con gli ebrei e i neri, tra i nemici della nazione americana: il governo si decise finalmente a prendere provvedimenti quando nell'indiana vide scontrarsi per vari giorni studenti cattolici dell'Università di Notre Dame e militanti del KKK). Uno dei motivi per cui gli Usa con la guerra del 1848 non si annessero l'intero Messico, fu che l'immissione di milioni di cattolici negli States avrebbe sovvertito gli equilibri di un Paese wasp. Basti pensare agli irlandesi arruolatisi per fame nell'esercito americano: trattati con disprezzo perché papisti, nel 1848 molti di loro passarono coi messicani (cattolici e antischiavisti) e costituirono il battaglione San Patricio. Quelli che sopravvissero furono marchiati a fuoco sulla faccia e impiccati come traditori (a questo e a quel che segue abbiamo dedicato specifiche puntate de Il Kattolico). Ci volle tempo e la pazienza dei missionari papisti, che aprivano scuole (boicottate) anche agli indiani e ai neri. Santi come Catherine Drexel, una convertita che diede fondo alle sue grandi ricchezze per assistere gli ultimi (il celebre vibrafonista Lionel Hampton, bambino nero di strada, dovette alle sue suore istruzione ed educazione). Ci vollero figure come suor Blandina Segale, mandata nel selvaggio West, che lo stesso Billy The Kid rispettava. Una vita di contrasti, perché ovunque andasse i wasp le vietavano l'insegnamento o l'assistenza ospedaliera. O padre Giuseppe Bixio, fratello del garibaldino Nino: gesuita, si accorse subito che gli indiani erano trattati come subumani e ne prese le difese. Alla Guerra di Secessione si arruolò come cappellano tra i Confederati e si rese protagonista di imprese leggendarie. A guerra finita scampò alla vendetta nordista perché aveva sempre soccorso i feriti di ambedue i lati.GLI ITALIANI E I LATINOSProprio quella guerra portò altri cattolici in terra americana. Si trattava dei borbonici sconfitti, cui venne offerto l'arruolamento nei ranghi della Confederazione, a corto di uomini rispetto al più popoloso Nord. Quella nostra gente si ritrovò sconfitta di nuovo e per avere combattuto per il Sud. Ma, non avendo dove andare, rimase in terra americana. Così come gli unici due sopravvissuti alla celebre battaglia di Little Big Horn, quando gli indiani sterminarono il Settimo Cavalleria di Custer: Giovanni Martini, sergente trombettiere, e il tenente Carlo Di Rudio. Il primo era stato mandato, inutilmente, a cercare soccorsi. L'altro era un ex carbonaro, compagno di quel Felice Orsini che aveva attentato alla vita di Napoleone III. Scappato in America, come tanti altri cospiratori europei era stato arruolato e mandato negli avamposti più lontani (così il governo si liberava delle teste calde esperte nell'arte di cospirare: non si sapeva mai). Lentamente, l'immigrazione dei latinos, soprattutto messicani, fece il resto portando alla situazione odierna, con il cattolicesimo divenuto numericamente la prima religione negli States, se si tiene conto che il protestantesimo è parcellizzato in miriadi di denominazioni diverse, ciascuna delle quali sempre in procinto di sdoppiamento per scisma.Si aggiunga un altro non trascurabile fenomeno: le conversioni. Tutto l'Ottocento vide un flusso pressoché continuo di conversioni di protestanti al cattolicesimo, laddove il percorso era praticamente inesistente. Personaggi leggendari come Buffalo Bill, Toro Seduto, Kit Carson e Alce Nero si fecero battezzare cattolici. Ciò era dovuto anche allo spettacolo dell'abnegazione del clero cattolico nei confronti dei più sfortunati, indipendentemente dal colore della pelle. Nella Guerra Civile le suore cattoliche si erano prese instancabilmente cura dei feriti di entrambe le parti. E, a guerra finita, il Papa Pio IX aveva mandato la sua benedizione con un rosario al Presidente sudista Jefferson Davis in carcere. Moltissimi nativi e altrettanti ex schiavi neri poterono studiare e acquisire dignità grazie alle istruzioni che la Chiesa cattolica, pur tra mille difficoltà e boicottaggi, aveva fatto sorgere in terra americana. Si pensi anche all'assistenza agli immigrati europei, di cui santa Francesca Cabrini è di fatto il simbolo. Con la crisi della patata del 1847 e le spietate politiche economiche degli occupanti inglesi, un milione di irlandesi morirono di fame e un altro milione sbarcò in America. Tutti cattolici. Poi venne il turno dei contingenti italiani (negli anni a cavallo del Novecento, più di cinque milioni di nostri connazionali sbarcarono a Ellis Island in fuga dalla fame in cui l'Italia "piemontese" li aveva precipitati). Il tutto mentre non si arrestava il fenomeno delle conversioni individuali a cui abbiamo accennato. Mostri sacri dell'intrattenimento come Bing Crisby (è sua la canzone più venduta di sempre, White Christamas), John Wayne, Gary Cooper (una figlia suora), Jane Russel, Loretta Young, Dolores Hart ("fidanzatina" cinematografica di Elvis Presley: finì monaca di clausura), ma anche Babe Ruth (il più grande giocatore di tutti i tempi dello sport più americano che ci sia, il baseball, il generale Lewis Wallace (l'autore di Ben Hur), e si potrebbe continuare per pagine. Infatti, ci vorrà un'altra puntata.

Flamenco Chiavi in Mano podcast
#60 Dove si può ballare il flamenco? - Flamenco Chiavi in Mano

Flamenco Chiavi in Mano podcast

Play Episode Listen Later Oct 10, 2022 19:00


Chi non conosce bene il flamenco pensa che ci siano locali dove si possa andare a ballare il flamenco, così come invece si può fare con il tango argentino o con la Salsa. Invece questo non siste neanche in Andalusia! E' strano, e molti infatti pensano che i locali per ballare flamenco non esistano all'estero ma in Spagna, invece, sì. No, non esistono neanche lì. Molti hanno già fatto spettacoli di altre forme di danza e pensano di potersi esibire nel flamenco. Ma la strada per imparare a ballare sul palco è molto lunga e tortuosa. Intanto per ballare flamenco ci vuole la musica dal vivo, un cantaor, un chitarrista ed un palmero, che magari può anche essere il cantaor stesso. Diverso è se canto o suono flamenco, perché esistono i centri culturali flamenchi, le peñas, in cui si può andare e suonare o cantare. Ma con il baile no. Ma quindi il baile informale non esiste? Esiste! Ma è limitato a pochi palos, ballabili in situazioni molto casual: buleria, rumba, tango, che sono palos di festa, gioco e divertimento. Non è necessario saper ballare per alzarsi in una festa e ballare questi palos. E' necessario aver voglia di farlo e di godersi la situazione, con scherzo, gioco e presenza. Queste occasioni non sono fatte per mostrare agli altri quello che si sa fare ma sono momenti di condivisione. Può essere un bar o anche qualcosa di ancora più informale, per la strada, giocando, in gruppo, si comincia a dare la palma e a cantare magari in coro, spesso l'ultima hit della radio. Il concetto non è quello di esibirsi ma quello di divertirsi!Il baile che si improvvisa così è solitamente buleria, può essere rumba e meno spesso tango, che è già più strutturato. Marginalmente possiamo includere nel gruppo di ciò che possiamo ballare in modo informale anche le Sevillanas, anche se sono un caso a parte: sono già coreografate del tutto, non prevedono relazione con la musica dal vivo, ma soddisfano la nostra voglia di ballare! Sono in qualche maniera una specie di surrogato, di metadone! In Spagna ci sono locali, le Salas Rocieras, in cui una dietro l'altra si mettono sevillanas, e qualche volta rumba. La gente in queste occasioni balla in modo molto informale, da festa. Ma non è flamenco!Quindi il flamenco dove si balla? In teatro! O in situazioni organizzate. Oggi è molto facile vedere in Andalusia qualche performance di baile in luoghi turistici, con un'asse di legno per terra, spesso ad opera di studenti di baile che vogliono pagarsi gli studi con le mance dei turisti. Ottima idea, però non è una cosa tradizionale!L'occasione migliore, quella più protetta che permette l'esperienza di ballare senza panico è lo spettacolo della scuola di danza. Se anche non facciamo tutto bene, ci possiamo godere la situazione!Prima di essere in grado di ballare qualcosa anche di molto semplice che sia flamenco ci vuole tantissimo tempo. Molto spesso gli insegnanti di baile, persino nella stessa Andalusia, prendono musiche registrate, magari una bella canzone orecchiabile, musiche non nate per il baile ma per il cante, e creano una coreografia per qualche allievo bravino che si butta facilmente. E gli danno l'impressione che sta ballando flamenco. Ecco, quella cosa non è flamenco. E' qualcosa di ispirato al flamenco. Un surrogato! Per ballare flamenco bisogna avere competenza nel gestire la musica dal vivo, di dialogare con i musicisti, producendo suoni precisi con i quali indica ai musicisti le proprie intenzioni. Ciò che si balla su musica registrata è qualcosa che assomiglia esteticamente al flamenco ma è diversa. Quindi non ci resta che ballare buleria, rumba o tango nel caso in cui ci sia la situazione di festa. Non posso alzarmi e ballare una Soleà, una Farruca o un Taranto, ma neanche qualcosa di più leggero, una Alegria, una Guajira. Non c'è l'eventualità neppure in Andalusia!Sono Sabina Todaro, mi occupo di flamenco e di danze e musiche del mondo arabo dal 1985. Dal 90 insegno a Milano, baile flamenco e un lavoro bellissimo sull'espressione delle emozioni attraverso danze e musiche del mondo arabo che ho chiamato Lyrical Arab Dance. Ho parlato con migliaia di allievi o di persone che non sono neanche diventati allievi ma che erano interessati al flamenco. Moltissimi mi chiedono, soprattutto quando sono molto all'inizio, "Ma quando ho imparato il flamenco, dove posso andare a ballarlo?" Mi fa sorridere, perché io ho iniziato tantissimi anni fa e non mi viene neanche in mente di pensare di aver imparato il flamenco. Lo studio, me ne occupo ogni giorno... eppure ho cominciato qualche annetto fa (forse sono lenta io, eh?)! Non ci si mette sul palcoscenico per far vedere come siamo bravi. Occorre avere qualcosa da dire!Non mi resta che organizzare lo spettacolo della scuola più bello che io possa immaginare: che significa "più bello"? Be', scegliere di investire nella musica! Io metto 6, 7, 8 musicisti dal vivo sul palco! Un cantaor davvero bravo (altrimenti lascio i miei allievi a casa), che sa cantare con il cuore, che conosce profondamente il flamenco, che ha una voce flamenca, e non si mette davanti agli altri a fare l'esibizione della propria bravura. Il primo requisito per fare flamenco si chiama umiltà, mettersi a disposizione dell'altro e del pubblico. Dove si può ballare flamenco? In uno spettacolo, quindi ci si deve organizzare. A volte ci chiamano dei locali, con un budget molto limitato, che non comprende la musica dal vivo. Sarò anche un po' ossessiva, ma siccome porto avanti una cultura che non è la mia cultura di origine, non voglio diffondere qualcosa di surrogato che non è ciò che davvero il flamenco è. Potrei fare uno spettacolo con la musica registrata ispirato al flamenco!In definitiva il fine dello studio del flamenco, è lo studio stesso, è il percorso!Se ti abitui a ballare sulla musica di cattiva qualità, soprattutto se ti abitui a ballare su un cante di cattiva qualità, alla fine ti convincerai che quello sia flamenco. Ti abituerai. E sarà come mangiare una pizza surgelata pensando che sia pizza, anziché andare in una pizzeria e mangiare una pizza come si deve!

Flamenco Chiavi in Mano podcast
#58 Rosalia e il flamenco - Flamenco Chiavi in Mano

Flamenco Chiavi in Mano podcast

Play Episode Listen Later Sep 27, 2022 22:30


Parlare di Rosalia e il flamenco è una bella scommessa. La dimensione del fenomeno Rosalia è ormai internazionale. La giovane catalana è stata al centro di polemiche per aver utilizzato il flamenco in ambito non convenzionale. Ha usato il flamenco mescolandolo in una fusion con altri generi musicali, la musica elettronica, trap, pop... di tutto.Il flamenco che è molto tradizionale, ha gridato allo scandalo, anche perché è vero che in alcuni ambiti, tv, sfilate, presentazioni, mostre, in cui magari avrebbero potuto chiamare un cantaor flamenco, hanno chiamato Rosalia, una star della tv e della radio, che in una situazione pubblica è di maggiore richiamo, rispetto ad un flamenco che è di nicchia, per quanto di qualità.In questo senso Rosalia fa concorrenza al flamenco. Rosalia amava cantare e ballare fin da bambina, e voleva farlo a modo proprio. A 13 anni incontra il flamenco, attraverso degli amichetti catalani, di origine andalusa, che lo ascoltavano. E, come dice la cantante stessa "c'è stato un prima e un dopo", rispetto al suo incontro con il flamenco!Nella zona di Barcellona moltissime sono le famiglie di origine andalusa, quindi non è strano che ci sia affezione al flamenco proprio in Catalugna. Nella zona di Barcellona ci sono tantissime persone molto appassionate al flamenco: probabilmente al di fuori dell'Andalusia è il posto in cui c'è il maggiore interesse per il flamenco. Moltissimi artisti flamenchi molto importanti sono nati e cresciuti lì: cantaores come Duquende, Miguel Poveda, Mayte Martin, chitarristi come Juan Ramon Cano, Chicuelo, José Luis Monton... la stessa Carmen Amaya, probabilmente la più grande bailaora di tutti i tempi, era di Barcellona!Torniamo a Rosalia. Ad un certo punto, nel 2008 si presenta ad un talent televisivo, "Tu sì que vales", non avendo ancora le idee molto chiare sulla propria professionalità. Aveva solo 15 anni, e fallì la prova, ma mostrò un carattere incredibile per una ragazza così giovane! Di fronte al fallimento disse "insomma, ho cercato di ballare, cantare... insomma non posso fare tutto! Avete chiesto che avessi forza... ecco, avete visto che ho forza!" Non si diede per vinta, e anzi continuò ad impegnarsi nella musica: la musica acquisisce nella sua vita, e decide di farlo seriamente professionalmente, iscrivendosi alla Scuola Superiore di Musica di Catalugna, a Barcellona, con la specializzazione per le musiche tradizionali, e centralmente per il flamenco.Comincia a farsi conoscere pubblicando su Youtube, poi su Spotify, raggiungendo una certa notorietà. Nel 2017 debutta con il suo primo cd, Los Angeles, in cui canta molti temi flamenchi tradizionali, espresse a modo suo, ma comunque il flamenco è assolutamente il suo punto di riferimento. Con Los Angeles, Rosalia acquisisce molta più visibilità sui social, diventando un fenomeno nazionale. Ma la grossa svolta verso un successo globale è nel 2019, con il disco "El mal querer", che rappresenta la sua tesi di diploma della Scuola. E' un'opera molto pensata, centrata sul tema di un romanzo, di autore sconosciuto, del secolo XIII dal titolo "Flamenca" che racconta di una donna data in sposa ad un uomo che diventa pazzo di gelosia, e la rinchiude. Questo romanzo che era conosciuto soltanto da un pubblico marginale e limitato, composto da filologi e studiosi, improvvisamente viene letto da tantissime persone, in particolare giovani, totalmente estranee a questo mondo. Rosalia quindi ha stimolato la curiosità dei giovani verso qualcosa di culturalmente poco conosciuto. Lo stesso ha fatto verso il flamenco, incuriosendo moltissimi giovani, a livello internazionale, verso questa forma musicale. Ovviamente, nel Mal querer il suo uso del flamenco è molto elaborato, fuso con altri generi musicali, centralmente la trap ed effetti elettronici, dando a tutto un'atmosfera quasi religiosa, che è stata anche molto criticata: le stesse immagini di commento del cd, la ritraggono quasi come una santa... Nel disco, Rosalia cavalca anche l'onda del rivendicare il potere delle donne, parlando di questa donna che è dapprima innamorata e poi finisce in un baratro di un amore malato, che la rende prigioniera. Viene considerata quindi una paladina del femminismo spagnolo.I brani del disco sono molto ricercati dal punto di vista costruttivo: ci sono enormi quantità di riflessioni sul flamenco ed un uso di tutti gli elementi molto ben progettato. Il tema "Malamente" è stato un vero "tormentone estivo" nel 2019, e ha funzionato da traino dell'intero cd. I suoi fans diventano più numerosi ogni giorno e Rosalia diventa un personaggio televisivo e della stampa. Ecco la sua esplosione a livello internazionale, vendite pazzesche, collaborazioni internazionali. I flamenchi l'hanno guardata con sospetto, essendo catalana, vedendola come una possibile indipendentista. I catalani a loro volta la guardarono con sospetto perché, pur essendo catalana, non cantava in catalano ma anzi pubblicizzava la cultura spagnola. Ad un certo punto Rosalia comincia a cantare anche in catalano per mostrare... che può fare ciò che vuole, e questo è sicuramente il fondamento della sua poetica!Negli ultimi anni, Rosalia si è evoluta verso la musica latino americana, trasferendosi in vari paesi d'oltre oceano, ed espandendo la propria notorietà ovunque. Si è quindi un po' staccata dal flamenco, benché abbia comunque sperimentato brani flamenchi molto tradizionali. In un mondo in cui tutto si evolve e tutto si mescola, non avrebbe senso pretendere il purismo, come se il flamenco non dovesse essere evoluto in altre direzioni, a gusto personale. Io credo che ogni forma d'arte sia di dominio pubblico e che ognuno ne possa fare le sue sperimentazioni. Mi piace? Non mi piace? E' soggettivo! Il flamenco fra l'altro è una musica meticcia, ed è importante che ogni persona ne possa fare ciò che vuole. L'importante è che resti chiara la distinzione fra ciò che è flamenco e ciò che non lo è. Senza fare confusione. Ma l'importante è che ognuno faccia ciò che sente! Il flamenco lo dice chiaro.Rosalia ha curato tutti gli aspetti del suo personaggio e della sua arte. Si tratta sicuramente di una persona che fa quello che sente, quello che le viene spontaneo... ed è molto flamenco, questo!Sono Sabina Todaro, mi occupo di flamenco dal 1985 ed insegno baile flamenco a Milano dal 1990 Sono appassionata di investigare e capire questo mondo che mi affascina così tanto!Rosalia è esplosa letteralmente nel tempo e ormai si è assestata nell'olimpo dei vip! Cosa ha fatto Rosalia di buono? Non mi disturba che qualcuno prenda il flamenco e lo mescoli con qualcosa d'altro... però se penso che Rosalia mi canti il Tango Guajira come faceva Juan Vallejo, o Naranjito de Triana che lo resero famoso, mi sbaglio... ,a è molto importante che molti giovani si siano avvicinati al flamenco grazie a lei... sempre ricordando che quello che lei canta non è flamenco ma una sua rielaborazione. Ci sono oltre 400 milioni di persone che parlano spagnolo al mondo e moltissime si sono avvicinate al flamenco grazie a Rosalia e hanno così cominciato ad ascoltare Camaron o altri flamenchi!Chi però non conosce bene il flamenco e ascolta Rosalia, annovera la sua modalità canora fra quelle possibili nel flamenco. Lei di sicuro non ha ragionato in questi termini: il flamenco per lei è solo qualcosa che le piace tanto e che fra l'altro conosce anche piuttosto bene!Molti dei miei allievi sono arrivati ai miei corsi di baile perché fans di Rosalia! E spesso le persone mi cantano temi flamenchi cantati da Rosalia, e si capisce bene che li hanno imparati da lei con la sua modalità! E' ovvio che un flamenco li canterebbe in un altro modo, ma è bellissimo che qualcuno si appassioni al flamenco entrando per una porta diversa.Trovo la sua voce molto interessante come timbro e come modalità di uso, e mi piace moltissimo il suo messaggio: sii te stesso e fai assolutamente ciò che senti di fare. Cerca di essere lì in tempo reale e di fare quello che senti. Questo è assolutamente il messaggio del flamenco, e mi fa molto felice che sempre più persone ci riflettano, su questa filosofia di vita, e la facciano propria!

Wired Play
Le eroine di Miyazaki, vera rivelazione dei film dello Studio Ghibli

Wired Play

Play Episode Listen Later Jul 13, 2022 12:19


Moltissimi dei messaggi, dei temi e dei valori che Miyazaki ha trasferito nelle sue storie sono veicolati quasi esclusivamente da donne: ne abbiamo parlato con Licia Troisi in occasione del ritorno al cinema di alcuni dei capolavori dello Studio Ghibli, tra cui Principessa Mononoke, in una puntata speciale con Lucky Red. In studio Gianluca Dotti, in produzione Giulia Rocco

Radio Number One - Tutto libri
Mattia Bertoldi: il coraggio di una donna che salva moltissimi bambini

Radio Number One - Tutto libri

Play Episode Listen Later Jun 8, 2022 3:00


Liliana Russo in TuttoLibri presenta Il coraggio di Lilly, di Mattia Bertoldi

La storia di Roma: raccontata facile, come ai bambini
X02 - Uomini nuovi, vecchi vizi, e stessi trionfi

La storia di Roma: raccontata facile, come ai bambini

Play Episode Listen Later May 15, 2022 107:45


Moltissimi i plebei.Pochissimi, tra loro, quelli eletti magistrati.Ancora meno, quelli vittoriosi in battaglia e acclamati dai soldati.Ancora meno, tra loro, quelli considerati degni di celebrare trionfi.Ma quasi tutti questi, quelli diventati consoli come uomini nuovi.---Recitano:Lucio Mumio, pretore romano Partecipano:Tiberio Sempronio Gracco, console romano Cesaro †, generale celtiberoPunico †, generale celtibero---Toga:https://youtu.be/0EyStjkII-Y?t=28Elezioni:https://youtu.be/trrqslUpfdwPomerio:https://youtu.be/s9qlNBBoFG4Trionfo:https://youtu.be/F-VjCLR5L-c---Canale Telegram:https://t.me/lastoriadiromaSe ti è piaciuta la puntata, trova il tempo per scrivere una recensione e condividere! Grazie!aruotelibere.com/lastoriadiroma

il posto delle parole
Mimma Gaspari "La musica è cambiata?!"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Apr 10, 2022 32:16


Mimma Gaspari"La musica è cambiata?!"Dite la vostra che io ho detto la miaBaldini + Castoldihttps://www.baldinicastoldi.it/Mimma Gaspari, verso la fine del '59, inizia la sua carriera come paroliera, chiamata da Teddy Reno. Un colpo di fortuna, ma anche un lavoro fortemente voluto, dentro al mondo della musica, che segnerà profondamente la sua vita portandola a ricoprire ruoli di grande e delicata sensibilità. Dalle Messaggerie Musicali, a Milano, fondate dal geniale imprenditore Ladislao Sugar, alla RCA Italiana di Ennio Melis a Roma, per circa un trentennio Mimma Gaspari si è occupata dei percorsi promozionali dei cantanti contribuendo alla nascita e al successo di quel fenomeno che furono i cantautori.Moltissimi sono i nomi con cui ha lavorato, tra cui Patty Pravo, Nada, Renato Zero, Enzo Jannacci, Gabriella Ferri, Lucio Dalla, Gianni Morandi, Paolo Conte, conoscendo anche artisti stranieri come Frank e Nancy Sinatra, Sammy Davis, Gene Pitney, Maurice Chevalier e Connie Francis.Il mondo che ha raccontato in Penso che un «mondo» così non ritorni mai più (uscito nel 2009 per Baldini+Castoldi) è certamente sopravvissuto, e potrete rileggerlo in queste pagine. Ma la rivoluzione digitale, l'hip-hop e un'intera armata di nuovi eroi, agguerriti, creativi e irriverenti, si sono affacciati sulla scena musicale italiana, cambiandola. Si è voltato pagina.E come succede in questi casi, tutto quello che fino a ieri sembrava normale, contemporaneo, oggi suona improvvisamente antico.L'autrice analizza che cosa è cambiato negli ultimi dieci anni nel nostro panorama musicale e chi ha contribuito a questo cambiamento (da J-Ax a Fedez, da Fabri Fibra a Marracash, da Gué Pequeno a Blanco, da Achille Lauro a Salmo) confrontandosi con chi alla musica ha dedicato tanto – da Arbore a Baglioni, dalla Caselli a Cocciante, da Morandi a Renato Zero, da Paolo Conte a Mogol e molti altri – e l'ha resa grande come, forse, «non ritornerà mai più».Mimma Gaspari ha lavorato per cinquant'anni nel mondo della musica italiana, ha iniziato nel 1959 lavorando sui testi di Teddy Reno e poi ha continuato fino ad oggi, lavorando per le più importanti case discografiche, come promoter di cantanti italiani, ufficio stampa, autrice di testi e molto altro.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Vanilla Magazine
Il MORBO K: la malattia (inventata) che salvò moltissimi Ebrei Romani

Vanilla Magazine

Play Episode Listen Later Feb 28, 2022 9:19


ARTICOLI di Rino Cammilleri
Come viene insegnato Dante nelle scuole?

ARTICOLI di Rino Cammilleri

Play Episode Listen Later Feb 8, 2022 5:49


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6861COME VIENE INSEGNATO DANTE NELLE SCUOLE? di Rino Cammilleri«...non so se Dante era un uomo libero, un fallito o un servo di partito». Così cantava il cantore del Sessantotto scolastico, Venditti, e il verso la dice lunga sulla profondità dei sinistri di allora. «Tutto è politica. Il privato è politico» (Gramsci). Cioè, l'unica cosa che esiste è la politica. Infatti, a quelli non interessa altro. No, mi correggo. Il rigo seguente di Venditti recita: «Ma Paolo e Francesca, quelli me li ricordo bene».Eggià, la sola cosa che in tutto il triennio liceale passato a studiare (?) Dante rimane in testa a un adolescente politicamente orientato sono i due adulteri che non a caso Dante mostra in balìa dei venti della passione. Senza l'ancoraggio della ragione si finisce preda del ventre più o meno basso. Come un adolescente politicizzato: non ha cultura né esperienza, basta un pifferaio per plagiarlo. Dice un vecchio adagio: se a sedici anni non sei comunista non hai cuore, se a quaranta lo sei ancora non hai cervello. Va pur detto, a discolpa di Venditti, che l'insegnamento di Dante nei licei era, come tutte le cose obbligatorie, semplicemente insulso. Almeno a mia memoria (ma anch'io appartengo alla generazione di Venditti). L'insegnante leggeva i versi della Commedia e li traduceva in italiano corrente. Che il libro che Paolo e Francesca leggevano insieme fosse «galeotto» probabilmente non lo sapeva nemmeno lui, perciò appresi che si trattava di un cavaliere della Tavola Rotonda - Galeotto, signore delle Terre Lontane - solo da adulto e per conto mio.È vero, Umberto Eco diceva che la scuola non serve tanto a insegnarti cose, quanto a metterti in grado di trovare in tre minuti l'informazione che ti serve, quando ti serve. Ma è anche vero che l'interrogazione su Dante consisteva, pur'essa, nella traduzione in italiano corrente dei versi. Certo, pretendere che un insegnante laureato sia anche bravo è troppo. Anche i preti, non si può pretendere che siano degli oratori avvincenti. Però l'omelia devono farla lo stesso. Anche se il pubblico sbadiglia. O si distrae, come a scuola, e Dante rimane per sempre un ricordo fastidioso o distorto (se il pomeriggio qualcun altro me lo spiega in sezione).Mi si permetta un aneddoto personale (anche perché in questo settecentenario legioni più competenti di me si sono cimentate, perciò ci sarebbe poco da aggiungere). Per un breve periodo fui assistente agli esami di Storia degli Stati Uniti, materia appena introdotta in Facoltà. A una sessione si presentò una candidata che, invitata a un argomento a piacere, partì con una velocissima cantilena ovviamente memorizzata a pappagallo. A un tratto una parola fuori posto mi mise in allarme e interruppi: «Ma signorina, lei lo sa che cosa è il Congresso?». Silenzio attonito e sudato. Il titolare allora le fece cenno di continuare, e lei riprese con la stessa parola su cui era stata fermata. Ta-ta-ta-ta... All'ora del voto, il titolare scrisse 27. E io: «Ma come? Quella passerebbe a Storia degli Stati Uniti senza sapere che cosa è il Congresso? Si rende conto che sicuramente andrà a fare l'insegnante?». Risposta: «Se comincio a bocciare, gli studenti disertano il corso e me lo aboliscono per mancanza di utenza».Insomma, qualcuno inventi un modo nuovo per insegnare Dante nelle scuole, altrimenti dovremo adattarci ai comici come Benigni. Ma guardate i film americani e inglesi, se proprio non siete mai stati nei Paesi anglofoni. Il loro poeta nazionale è Shakespeare e lo citano continuamente, lo rappresentano, organizzano teatri nelle scuole, lo sanno a memoria, perfino nei saloon del west c'è chi lo recita. Moltissimi, se non tutti, attori inglesi sono «shakespeariani», nel senso che è sui testi del Bardo che si sono formati e hanno fatto carriera. Tanti sono diventati «sir» e parecchi sono Oscar. Non ce n'è uno che, cimentatosi alla regia, non abbia messo in scena un'opera di Shakespeare. Il nostro Zeffirelli, conoscendo bene il mercato internazionale, vi ha attinto più volte. Perfino il Capitano Picard di Star Trek viene da quelle esperienze. In Italia abbiamo Dante. E lo lasciamo a Benigni.

Digifacile semplifica la vita di tutti igiorni e il tuo lavoro
Un backup dei dati ti può evitare moltissimi problemi

Digifacile semplifica la vita di tutti igiorni e il tuo lavoro

Play Episode Listen Later Nov 4, 2021 7:44


Il backup è una cosa seria, molto seria, iniziamo cercando di capire cosa significa esattamente un backup in quanto potrebbe non essere molto chiaro ai non addetti ai lavori. Un backup è fondamentalmente una copia dei file e dei dati che utilizziamo abitualmente o che vogliamo salvare per ricerche o utilizzi futuri, documenti in qualunque formato, word, excel, pdf, ma anche con altre estensioni salvati dalle applicazioni, immagini, video o copie di database, tutti quei file che ci occorrono per lavorare o per il nostro uso personale, normalmente li salviamo sul disco rigido interno. Occorre tenere in considerazione che tutti i dispositivi salvano principalmente in locale sul disco rigido (hard disk ), indipendentemente che siano un computer desktop, un notebook, un tablet o uno smartphone. Per informazioni: 6go.eu Contatto WhatsApp Contatto Telegram --- Send in a voice message: https://anchor.fm/6go/message

Digifacile semplifica la vita di tutti igiorni e il tuo lavoro
Un backup dei dati ti può evitare moltissimi problemi

Digifacile semplifica la vita di tutti igiorni e il tuo lavoro

Play Episode Listen Later Nov 4, 2021 7:44


Il backup è una cosa seria, molto seria, iniziamo cercando di capire cosa significa esattamente un backup in quanto potrebbe non essere molto chiaro ai non addetti ai lavori. Un backup è fondamentalmente una copia dei file e dei dati che utilizziamo abitualmente o che vogliamo salvare per ricerche o utilizzi futuri, documenti in qualunque formato, word, excel, pdf, ma anche con altre estensioni salvati dalle applicazioni, immagini, video o copie di database, tutti quei file che ci occorrono per lavorare o per il nostro uso personale, normalmente li salviamo sul disco rigido interno. Occorre tenere in considerazione che tutti i dispositivi salvano principalmente in locale sul disco rigido (hard disk ), indipendentemente che siano un computer desktop, un notebook, un tablet o uno smartphone. Per informazioni: 6go.eu Contatto WhatsApp Contatto Telegram --- Send in a voice message: https://anchor.fm/6go/message

Parola di Life Coach - by Carlo Loiudice
#49 Olimpiadi: non siamo soli!

Parola di Life Coach - by Carlo Loiudice

Play Episode Listen Later Aug 4, 2021 12:32


Olimpiadi: non siamo soli.Questo è quello che queste Olimpiadi 2021 di Tokyo ci stanno dimostrando.Moltissimi grandi atleti si affidano ad un life coach. Proprio così, perché da soli non ce la si fa e la storia dell'eroe solitario, del self-made man, è spesso una bufala!Parliamone in questo breve episodio estivo di Parola di Life Coach, il podcast del miglioramento personale.Carlo Loiudice..Scarica l'audio corso gratuito sulla SELF-CONFIDENCE https://www.subscribepage.com/sicuro_di_teIscriviti alla mia newsletterSeguimi su INSTAGRAMwww.carloloiudice.com

VENGO ANCH’IO
Moltissimi anni senza orgasmo, poi succede qualcosa e il sesso diventa meraviglioso.

VENGO ANCH’IO

Play Episode Listen Later Jul 10, 2021 36:05


Eleonora racconta la sua esperienza. Sesso poco soddisfacente per molti anni, poi la sua vita cambia e con essa cambia anche il sesso, che diventa ricco di piacere ed emozioni nuove.

Zoom - Dentro la notizia
Maturità 2021: ma i nuovi esami sono davvero così nuovi? L'incognita della prova multidisciplinare e il rito al Gianicolo

Zoom - Dentro la notizia

Play Episode Listen Later Jun 14, 2021 14:27


Domani, 16 giugno partono gli Esami di Maturità (nessuna novità in quanto a colonna sonora: si ascolta ancora Antonello Venditti). Moltissimi studenti di Roma si sono dati appuntamento stasera al Gianicolo. Ma questo esame come sarà? Niente penne sui banchi. Ad aspettarli un unico maxi orale. La Maturità, sopravvive alla pandemia e anche a qualche tentativo di boicottaggio, rimanendo “uno degli ultimi riti di passaggio della società contemporanea”.

ALLATRA TV ITALIA
Reincarnazione. Esperienze delle vite passate | Tavola rotonda internazionale

ALLATRA TV ITALIA

Play Episode Listen Later May 29, 2021 66:20


Alcuni giorni fa è avvenuto un evento la cui importanza è difficile da sopravvalutare. Per la prima volta negli ultimi 6000 anni, è stata data la risposta alla domanda: cosa succede ad una persona dopo la morte del corpo fisico? Conferenza Internazionale "La vita dopo la morte. Finzioni e fatti", che si è tenuta il 22 maggio 2021, ha causato un'ampia risonanza nella società e l'interesse per uno studio più approfondito dei temi discussi alla conferenza. Il 26 maggio 2021, alle ore 20:00 si terrà la tavola rotonda internazionale "Reincarnazione. Esperienze delle vite passate". Relatori da tutto il mondo parleranno di: ✅ Cosa succede a una persona dopo la morte? ✅ Esperimenti che confermano l'esistenza della vita dopo la morte. ✅ Moltissimi casi dei ricordi di vite passate, provati dai fatti. ✅ Chi può diventare una persona dopo la morte? La divulgazione profonda di questi argomenti è vitale per ogni persona, perché dà una chiara comprensione di quale cammino seguire nella vita, quale scelta fare in ogni momento. Profonda gratitudine a scienziati, medici, ecclesiastici di diverse religioni e testimoni oculari per la loro partecipazione,esperienza di ricerca e i fatti del destino postumo di un essere umano che sono stati rivelati durante la conferenza e che saranno rivelati in seguito nelle tavole rotonde. Vi invitiamo a guardare la conferenza "La vita dopo la morte. Finzioni e fatti" seguendo il link: https://youtu.be/uJ3Urdd85Fs “La vita dopo la morte” https://youtu.be/cGQzkOua5tE Sito ufficiale del MIS “ALLATRA” https://allatra.org/it info@allatra.org Sito ufficiale della televisione internazionale di volontariato ALLATRA TV: https://allatra.tv/it info@allatra.tv Progetto “ SOCIETÀ CREATIVA”: https://allatraunites.com/it info@allatraunites.com

Punti di Vista con Lapo De Carlo
Franco Battiato: perché è stato un rivoluzionario, Il filo invisibile e Quel neonato ci tormenta la coscienza | Punti di Vista

Punti di Vista con Lapo De Carlo

Play Episode Listen Later May 19, 2021 7:49


Moltissimi gli omaggi al maestro Franco Battiato. Matteo Cruccu e Massimo Gramellini sul corriere.it, offrono la loro visione prendo in considerazione i capisaldi della musica del cantautore siciliano: la sintesi perfetta, la musica colta alla portata di tutti, la ricewrca di un centro di gravità permanente. Nessuno con la sua continuità e il suo status.Francesca Paci, su La Stampa, racconta invece la vicenda del bambino Aylan Kurdi che coinvolge i fenomeni migratori aumentati in questo ultimo mese: "Poi la tutina fradicia e lo zucchetto azzurro sfumano sullo sfondo, come sfumò a suo tempo la maglietta rossa del bambino Aylan Kurdi, e alla ribalta restano i numeri, irrilevanti in verità ma tanto alti nella percezione dell'opinione pubblica da poter essere usati come testa d'ariete. Il punto è che la paura dell'invasione cresciuta con l'incertezza economica ha reso ancora più vulnerabile l'occidente, la fortezza Europa come gli Stati Uniti sigillati sul confine messicano, giganti spaventevoli disposti alla resa immediata alla sola minaccia dell'orda migrante. [...]."

Learn Italian with Luisa
Ep. 55 - la Mafia

Learn Italian with Luisa

Play Episode Listen Later May 16, 2021 32:10


Ep. 55 - La Mafia! spendieren Sie einen Cafè (1€)? Donate a coffee (1€)? https://ko-fi.com/italianoMaxiEpisodio - livello avvanzatoLa mafia - Origine, storia, nomi di vittime e carnefici di questa organizzazione criminaleBuongiorno cari amici e amanti dell'italiano e benvenuti al podcast numero 55.Oggi vorrei parlarvi di un argomento molto interessante e molto difficile, un vero problema in Italia da tantissimi anni. Parliamo di Mafia. La mafia è un'organizzazione criminale che nasce in Sicilia, nella zona tra Palermo, Agrigento, Caltanissetta, Catania e Trapani nella seconda metà del 1800. In quel tempo c'erano pochi ricchi baroni che possedevano grandi pezzi di terra che facevano coltivare a dei contadini. Anche dopo l'unità d'Italia questo sistema feudale continua anche se i baroni, i vecchi nobili vengono sostituiti da proprietari terrieri dell'alta borghesia. Questi proprietari terrieri affittavano i loro terreni a intermediari, i cosiddetti gabellotti che davano una parte di queste terre a piccoli coltivatori, dei contadini che coltivavano poi i campi. I gabellotti avevano al loro servizio delle guardie armate, che si chiamavano campieri, che assicuravano l'ordine nelle campagne, ma soprattutto che si occupavano di mantenere la gerarchia del potere.Quindi la mafia era divisa in gruppi, chiamati cosche, e ogni gruppo si occupava di un territorio ben delineato. La mafia si occupa quindi di mantenere l'ordine costituito soprattutto tra la fine del 1800 e l'inizio del 1900, quando combatte contro la formazione delle cooperative dei contadini e si occupa della soppressione di tutte le forme di organizzazione di contadini che volevano occupare le terre non coltivate, incolte e alla soppressione delle organizzazioni sindacaliste.Non sto ad elencarvi tutte le vittime della mafia. Voglio raccontarvi solo alcune storie.La prima vittima di mafia che conosco viene uccisa il 3 marzo del 1861 vicino ad Agrigento, si chiamava Giuseppe Moltalbano, era un dottore e guidava i contadini che chiedevano le terre prese da Giovanna Filangeri, la nonna dello scrittore Tomasi di Lampedusa, quello che scriverà poi il bellissimo romanzo “il gattopardo” ispirato appunto alla vita di suo nonno.Moltissimi altri verranno ammazzati: contadini, ma anche persone che facevano politica, sindaci, manifestanti.Una grande campagna repressiva contro la mafia ci sarà negli anni del fascismo. Il fascismo però distrugge ogni tipo di movimento contrario alla sua ideologia e alla fine non riucirà neanche ad eliminare le organizzazioni criminali.I proprietari terrieri hanno incaricato degli intermediari per paura di perdere le loro terre e il controllo. Questi intermediari però con il tempo diventano sempre più potenti e impongono ai contadini il pagamento di una somma di denaro, di soldi, una tangente che in Sicilia si chiama “pizzo”. Se i contadini non pagano, queste bande armate distruggono il raccolto, uccidono le bestie e piano piano passano dalle campagne a controllare anche le città.Il primo maggio del 1947 a Portella della Ginestra durante una manifestazione per la festa dei lavoratori, alla quale avevano partecipato in tanti per festeggiare la vittoria della sinistra nelle precedenti elezioni di aprile, almeno otto persone vengono uccise e 27 ferite dalla banda del bandito Giuliano.[...]The full transcript is available via "Luisa's learn Italian Premium" - das komplette Transcript / die Show-Notes sind über Luisa's Podcast Premium https://www.il-tedesco.it verfügbar.Luisa's Podcast Premium ist kein Abo - sie erhalten das jeweilige Transscript/die Shownotes sowie evtl. Übungen indem Sie "pro Stück" bezahlen.Mehr info unter www.il-tedesco.it bzw. https://www.il-tedesco.it/premium

Ascolta la Notizia
Gelmini: «Presto arriverà il decreto Sostegni 2 con 40 miliardi a supporto degli operatori del settore wedding e sport»

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Play Episode Listen Later May 10, 2021 1:10


«Moltissimi futuri sposi e operatori del wedding mi hanno scritto e io li rassicuro: il governo ci sta lavorando e sulla base dell'andamento dei contagi presto daremo una data per la ripresa perché i matrimoni hanno bisogno di una programmazione. E lo stesso vale per lo sport. Già in settimana ci saranno cabine di regia con il Cts per dare date a questi settori». Lo ha detto la ministra per gli Affari regionali e le autonomie, Maria Stella Gelmini, a 'Domenica in', su Rai 1. «C'è l'emergenza sanitaria - ha aggiunto Gelmini - ma anche quella economica e presto arriverà il decreto Sostegni 2 con 40 miliardi a supporto delle categorie colpite». «Il governo si sta adoperando per favorire le semplificazioni, non vuole complicare la vita a nessuno, neanche con il green pass. Sarà molto semplice da ottenere: vale per i vaccinati o per chi nelle 48 ore precedenti ha eseguito il tampone con esito negativo o per chi ha avuto il Covid e possiede gli anticorpi. È nostra intenzione favorire maggiori servizi e spazi di libertà, in attesa del green pass europeo che arriverà a giugno», ha poi detto Gelmini.

Smart City
Led super sottili: ad aprire la strada una ricerca italo-cinese

Smart City

Play Episode Listen Later Apr 6, 2021


Super efficienti e resistenti alle alte temperature: sono i LED nanotecnologici messi a punto da un team internazionale composto da ricercatori dell'Università di Milano-Bicocca e dell'Università cinese Jiao Tong di Shanghai che li hanno descritti in un articolo su Nature Photonics.Moltissimi dispositivi elettrici ed elettronici soffrono, per così dire, il caldo, cioè perdono progressivamente efficienza mano a mano che, anche col semplice funzionamento, si riscaldano,Fin'ora questo problema si è rivelato particolarmente grave per le nuove generazioni di led organici su cui si sta lavorando, come quelli alle perovskiti: super-sottili, estremamente facili da produrre, luminosi ed efficienti perdono però efficienza in modo drastico non appena si scaldano un po'. Ora, però, gli scienziati italiani e cinesi hanno aperto la strada allo sviluppo di questi dispositivi, mostrando come risolvere il problema grazie a delle particolari nanoparticelle. Ospite Sergio Brovelli, Prof. del Dipartimento di Scienza dei Materiali di Milano-Bicocca

Be-Tales, un grande racconto sui Beatles
Be-Tales S1 E38 - Why don't we do it in the road

Be-Tales, un grande racconto sui Beatles

Play Episode Listen Later Mar 24, 2021 15:25


Gli entelli sono dei primati diurni della famiglia dei Semnopitechi. No, non vi preoccupate, non siete su Rieducational Channel.Questo tipo di scimmia è molto presente in India, è rispettata dalle tradizioni Indù come animale sacro e fu un incontro tra un entello maschio, un entello femmina e Paul McCartney durante le sue cinque settimane di permanenza in India, nel Rishikesh tra il febbraio e il marzo del 1968 a ispirare Why don't we do it in the road.Il 1968 è considerato uno snodo fondamentale nel cambiamento dei costumi sessuali dell'Occidente. Moltissimi fattori hanno influito: un generale benessere, le spinte del femminismo che rivendicava un ruolo attivo della donna nei confronti della sessualità, il crollo del modello familiare come unica possibilità consentita per esistere socialmente.Per ascoltare la playlist di Spotify della puntata di oggi clicca qui! https://rbe.it/?p=65695

Consigli Veterinari
Sindrome oculare brachicefalica l'amara sorpresa nei cani e gatti a muso corto

Consigli Veterinari

Play Episode Listen Later Feb 11, 2021 16:12


Moltissimi li prendono perchè sono degli instancabili giocherelloni. Sono teneri, affettuosi, amorevoli, ti stanno sempre addosso e ti riempiono di baci. Non nascondiamolo: con quegli occhioni grandi e il musetto schiacciato, sembrano davvero dei bebe' da spupazzare di coccole.Parlo ovviamente delle razze di cani a muso corto:carlino, bulldog francesi, cavalier, pechinesi, bulldog inglesi oppure di gatti come i persiani, gli himalaiani e gli esotici.Ma è proprio il loro punto di forza, gli occhioni grandi che ti catturano il cuore, a rappresentare anche il loro punto più debole.Infatti in queste razze i problemi oculari sono frequenti, molto più che in altri tipi di cane o gatti. Oggi scopriremo infatti cos'è1) la sindrome oculare brachicefalica2) qual è il problema che a loro capita 20 volte più spesso rispetto agli altri cani o gatti a muso normale3) l'unico errore che non dovete mai commettere4) cosa fare per evitare guai anche gravi come la cecità5) qual è l'amara sorpresa che nessuno vi vuole svelare

Milan che fatica!
MCF! 044 - Inzaghi vs Milan vs Juventus

Milan che fatica!

Play Episode Listen Later Jan 8, 2021 91:55


Moltissimi temi non riassumibili in questo riassunto che riassumeremo così: anche se il Milan perde qualche partita qua e là finalmente è tornato a essere divertente guardarlo e tifarlo.

SBS Italian - SBS in Italiano
I lavoratori temporanei nell'era della gig economy

SBS Italian - SBS in Italiano

Play Episode Listen Later Dec 30, 2020 12:58


Moltissimi immigrati e residenti temporanei in Australia sono lavoratori autonomi alle dipendenze delle nuove aziende nate grazie al mercato digitale. Anche se possono arrivare a guadagnare quasi quanto lo stipendio di un normale lavoratore dipendente, non hanno le tutele delle altre categorie di lavoratori.

Francesco Sartori
Diretta con Agnese Caon (2 volte campionessa Italiana categoria F41 Fispes)

Francesco Sartori

Play Episode Listen Later Dec 10, 2020 60:52


Oggi ti faccio raccontare l'esperienza di Agnese Caon con le Tecniche F.r.e.e.l.  direttamente dalle sue parole.(Atleta paralimpica Nazionale, 2 volte campionessa Italiana Getto del peso e lancio del disco, categoria F41 Fispes).Ieri sera abbiamo fatto una diretta dal titolo:"Il mio incontro con Francesco le Tecniche F.r.e.e.l.”E ora la parola ad Agnese:«Dai miei 130 cm posso vedere, sentire, amare, incontrare, mi sono allontanata a piccoli passi, dal giudizio che sentivo arrivare dagli altri e che automaticamente mi autoinfliggevo dicendomi: io chi potevo essere e cosa potevo fare crogiolandomi sul mio non essere. »Ma in questo percorso ci sono state domande forti ma che hanno dato la possibilità di iniziare a vedere la mia vita sotto un’altra prospettiva quella dell’amore verso me stessa e le domande sono state: Come vedi le tue braccia e le tue gambe? Sai che saranno con te per sempre ?!?Che cosa puoi cambiare? Cosa non puoi fare? Che cosa ti manca?Dopo 24 anni di psicoterapia e 10 anni di ansiolitici e antidepressivi, stanca di tutto ormai, alla ricerca di qualcuno che potesse aiutarmi, ho trovato Francesco e le sue Tecniche F.r.e.e.l., da lì, la rinascita, la scoperta di me stessa come persona, del mio valore personale e del mio spazio che non può dipendere dalle decisioni e dalle scelte degli altri ma dalle mie scelte e dalle mie decisioni di come impostare e pensare alla mia vita. Ho scoperto che io posso, e soprattutto io lo devo a me stessa: l’amore per me. Rendere consapevole una persona la aiuti ad essere libera. Renderla autonoma la fai crescere. Rendere una persona cosciente di ciò che la abita aiuta a sostenere i suoi passi è farle scoprire la vita.La più ardua fatica è stato un lavoro costante, un affrontare in ogni momento quello che emergeva, perché la prima via di fuga è non voler vedere quello che c’era, le resistenze erano impegnative, è un lavoro appunto costante per riuscire a ritrovare la mia persona, Io Agnese.Moltissimi dei nostri incontri erano basati sul lavoro per la consapevolezza, la centratura e il tostissimo, ma super efficace Rilascio Emozionale.Un grande aiuto mi è stato dato da questo podcast:https://youtu.be/FC0g9PYIb9MHo iniziato a percepire le parole in maniera diversa: amore e amare, voler bene, abbracciare e guardare negli occhi, iniziare ad amare a distanza, e anche per la parola solitudine ho rivisto il suo senso, il suo lato positivo anche.Ho imparato a meditare con questo Podcast di Francesco per ritrovare il mio centro personale:https://www.francescosartori.org/podcast-tecniche-freel/episode/78dc52f4/04-meditazione-freel-ep1-francesco-sartori Ho iniziato a ri-comprendere il significato del fatto di esserci e quello che sta avvenendo è qualcosa di davvero unico per me, e per chi mi sta accanto”.Agnese.

Disabilità e Benessere, di Emanuela Fatilli

Il Natale porta sempre magia e speranza. Quali sono i desideri che vorremmo vedere realizzati in questo Natale 2020? Moltissimi coincidono con i desideri che quotidianamente hanno le persone disabili. Andiamo ad ascoltare la prima puntata. Articolo completo (dal 5/12) ► https://www.senzabarcode.it/2020/12/05/natale-lista-dei-desideri/

Attiviamo Energie Positive
I Videogiochi come produrli e con quali competenze, investimenti e tempi - Parte 2

Attiviamo Energie Positive

Play Episode Listen Later Oct 16, 2020 53:30


Attiviamo Energie Positive
I Videogiochi: come produrli e con quali competenze, investimenti e tempi - Parte 1

Attiviamo Energie Positive

Play Episode Listen Later Oct 16, 2020 62:27


Cominciamo Bene - Le interviste
L'assedio del Nagorno-Karabakh - Intervista a Simone Zoppellaro

Cominciamo Bene - Le interviste

Play Episode Listen Later Oct 12, 2020 11:15


Venerdì 9 ottobre, dopo quasi dieci ore di negoziazioni, si era giunti ad un accordo per il cessate il fuoco tra Armenia e Azerbaigian nel conflitto in Nagorno-Karabakh. La tregua necessaria per recuperare i caduti ed effettuare scambi di prigionieri in realtà non si è mai avviata, ma ci sono stati continui attacchi e uccisioni di civili. Le bombe hanno continuato a cadere su Stepanakert e Ganja.Armenia e Azerbaigian non sembrano aver intenzione di fare passi indietro, sebbene la prima abbia avviato un parziale ritiro delle truppe al fronte: l'impegno di personale richiesto non è sostenibile dal punto di vista demografico dal Paese.Con un'Europa che al momento non prende posizioni forti per giungere alla fine del conflitto in tempi rapidi, ad essere più colpita è la popolazione civile. Moltissimi profughi stanno lasciando il Nagorno-Karabakh, e nelle città sotto attacco mancano cibo, elettricità e cure.Ne parla Simone Zoppellaro, giornalista, conduttore di Kiosk.

Cominciamo Bene - Le interviste
L'assedio del Nagorno-Karabakh - Intervista a Simone Zoppellaro

Cominciamo Bene - Le interviste

Play Episode Listen Later Oct 12, 2020 11:15


Venerdì 9 ottobre, dopo quasi dieci ore di negoziazioni, si era giunti ad un accordo per il cessate il fuoco tra Armenia e Azerbaigian nel conflitto in Nagorno-Karabakh. La tregua necessaria per recuperare i caduti ed effettuare scambi di prigionieri in realtà non si è mai avviata, ma ci sono stati continui attacchi e uccisioni di civili. Le bombe hanno continuato a cadere su Stepanakert e Ganja.Armenia e Azerbaigian non sembrano aver intenzione di fare passi indietro, sebbene la prima abbia avviato un parziale ritiro delle truppe al fronte: l'impegno di personale richiesto non è sostenibile dal punto di vista demografico dal Paese.Con un'Europa che al momento non prende posizioni forti per giungere alla fine del conflitto in tempi rapidi, ad essere più colpita è la popolazione civile. Moltissimi profughi stanno lasciando il Nagorno-Karabakh, e nelle città sotto attacco mancano cibo, elettricità e cure.Ne parla Simone Zoppellaro, giornalista, conduttore di Kiosk.

RADIOIMMAGINARIA
#medicina Come si dona il sangue?

RADIOIMMAGINARIA

Play Episode Listen Later Sep 26, 2020 30:01


PodcastRadioimmaginaria MedicinaBella rega! Oggi siamo a Medicina per l'inaugurazione della nuova sede dell'Avis. Moltissimi ragazzi appena compiono 18 anni decidono di andare a donare il sangue, alcuni hanno paura degli aghi e non lo fanno, altri invece prendono coraggio e iniziano. Qualche donatore ci ha detto che donare è un po' come la droga. Cosa vuol dire?#OkkinSu www.radioimmaginaria.it

Richard Romagnoli Podcast
L'AUTOCONTROLLO E' IL TUO POWER

Richard Romagnoli Podcast

Play Episode Listen Later Sep 24, 2020 11:39


Quando eserciti il tuo autocontrollo diventi in assoluto una persona migliore in tutti gli ambiti della tua vita. Moltissimi credono che l'autocontrollo significhi rinunciare a "vivere le proprie emozioni" e questo ci fa comprendere come non siamo educati ad esercitare il meglio di noi nel mondo. Ne parlo in questo nuovo episodio del nostro Sat-Sang Podcast. Buon ascolto e grazie se lo vorrai condividere con i tuoi contatti, con il tuo Team di lavoro.

Richard Romagnoli Podcast
L'AUTOCONTROLLO E' IL TUO POWER

Richard Romagnoli Podcast

Play Episode Listen Later Sep 24, 2020 11:39


Quando eserciti il tuo autocontrollo diventi in assoluto una persona migliore in tutti gli ambiti della tua vita. Moltissimi credono che l'autocontrollo significhi rinunciare a "vivere le proprie emozioni" e questo ci fa comprendere come non siamo educati ad esercitare il meglio di noi nel mondo. Ne parlo in questo nuovo episodio del nostro Sat-Sang Podcast. Buon ascolto e grazie se lo vorrai condividere con i tuoi contatti, con il tuo Team di lavoro.

Talos - Il Grande Gigante Giallo
Talos - L'estate torinese delle settimane della scienza

Talos - Il Grande Gigante Giallo

Play Episode Listen Later Jul 24, 2020 7:37


Tra luglio e agosto, con una serie vastissima di eventi, tornano con qualche mese di ritardo rispetto al previsto le Settimane della Scienza, manifestazione torinese organizzata dall'Associazione CentroScienza Onlus che, quest'anno, ha scelto di spostare in avanti il periodo della manifestazione per riuscire a tenere eventi in presenza. Moltissimi gli ambiti e gli enti scientifici coinvolti, per un cartellone in continuo arricchimento consultabile sul sito della manifestazione.Ne parliamo con Lura Celeghin, direttrice di CentroScienza Onlus

MIster Gadget
14.07: Google Pixel Buds 2 anche In Italia, ecco come funzionano. Le altre notizie tech del giorno

MIster Gadget

Play Episode Listen Later Jul 14, 2020 2:49


Anche oggi benvenuti all'appuntamento con le  notizie dal mondo della tecnologia pura arte da mister gadget.Moltissimi gli aggiornamenti di oggi, a partire dalla distribuzione anche in Italia dei Google pixel Buds 2, gli auricolari di altissima qualità, che hanno una resa audio spettacolare quando si ascolta la musica, purtroppo non sono il massimo quando invece si usano in conversazioni telefoniche. Per quanto riguarda invece le altre notizie principali di oggi, ci concentriamo ancora una volta su oneplus, ormai prossima al lancio del suo nuovo smartphone.Ma c'è spazio  anche ad alcune novità che riguardano il mondo di Apple. Infine si avvicina il verdetto inglese sul coinvolgimento di Huawei nella costruzione delle reti 5G in Inghilterra

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
Cosa custodisci nel tuo cuore? | 5 Luglio 2020 |

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Jul 6, 2020


Chi determina il modo in cui io mi comporto? La famiglia, la società, oppure quello che scorre nel mio cuore? Dio mi dice che debbo custodire il mio cuore e i miei pensieri, perché quello che penso influenzerà quello che sento e quello che sento guiderà quello che faccio. --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 9 minuti  Tempo di ascolto audio/visione video: 27 min. La scorsa settimana abbiamo parlato di “pelle”: di quella che il mondo e noi stessi ci siamo cuciti sopra quella vera quella di creature di Dio, e che si “irrita” a contatto con la sua Parola, la Bibbia, La nostra pelle nuova si chiama Cristo Gesù, tramite cui possiamo ricevere il balsamo che la guarisce piuttosto che l'acido che la irrita se ci comportiamo da digli obbedienti. Infatti l'ultimo versetto che avevamo visto era quello di 1 Pietro: “Come figli ubbidienti, non conformatevi alle passioni del tempo passato, quando eravate nell’ignoranza.” (1 Pietro 1:14) Voglio farvi un altro esempio, sempre tratto da Proverbi, di come la pelle che indosso ora si “irriti” a contatto con la verità della Bibbia “Custodisci il tuo cuore più di ogni altra cosa, poiché da esso provengono le sorgenti della vita.(Proverbi 4:23) Perché trovo questo versetto “irritante”? Perché va contro la pelle che indosso ogni giorno? Vorrei che leggeste la tradizione di questo versetto  che ne fa la Bibbia TILC: “Vigila sui tuoi pensieri: la tua vita dipende da come pensi.” (Proverbi 4:23 TILC) Il versetto mi dice che quello che penso, influenzerà quello che faccio. La psicologia moderna   si  è chiesta se il comportamento umano  sia determinato da dentro, ovvero sono io a stabilire cosa voglio fare, oppure da fuori, ovvero il mondo, la società la famiglia dove vivo influenza il mio comportamento e stabilisce per me cosa devo fare. Insomma, la colpa è mia, (se c'è una colpa) o la colpa è degli altri? Gran parte degli psicologi affermano che è più probabile il secondo caso, ovvero che come agiamo è determinato da quello che ci accade attorno, e che la responsabilità per le nostre azioni deve essere ricercata  nella società in cui viviamo. In pratica, se vivo in una famiglia di ladri, ed io divento ladro, la colpa non sarà mia, ma della mia famiglia. Moltissimi processi terminano con pene minime perché i giudici vedono come attenuanti la situazione in cui io ho vissuto. Leonardo Vitale era un mafioso, figlio di mafiosi, che aveva commesso già molti delitti prima di finire in carcere; descriveva così la sua vita: “La mia colpa è di essere nato, di essere vissuto in una famiglia di tradizioni mafiose e di essere vissuto in una società dove tutti sono mafiosi e per questo rispettati, mentre quelli che non lo sono vengono disprezzati; [...] bisogna essere mafiosi per avere successo. Questo mi hanno insegnato ed io ho obbedito”.  (Leonardo Vitale - condannato per associazione mafiosa ed omicidio= La pelle che il mondo mi ha cucito addosso è quella che dice che “non è colpa mia” che la famiglia, la società, il mondo intorno è il vero responsabile se io agisco male. E poi arriva Proverbi 4 che mi dice: “Custodisci il tuo cuore perché esso determina il corso della tua vita” (Proverbi 4:23 NLT) Dio mi dice che non è vero che io sono diventato così come sono a causa del mondo che ho attorno, ma che c'è qualcosa dentro di me che mi ha fatto diventare  così' come sono. Gesù dirà: “Poiché dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidi, adultèri, fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni.” (Matteo 15:18) Ma, un attimo! Dio mi dice che devo custodire il mio cuore, perché in esso c'è una fonte,  qualcosa che sgorga acqua pura, e invece Gesù mi dice che nel mio cuore ci sono tutte le peggiori schifezze del mondo! Chi dei due ha ragione? A chi devo credere? Vogliamo anche questa settimana andare un po' più in profondità nel versetto di Proverbi, vedere cosa c'è sotto la superficie letteraria. Per cominciare, rivediamo il versetto, e soprattutto i suoi “verbi”: “Custodisci il tuo cuore più di ogni altra cosa, poiché da esso provengono le sorgenti della vita.(Proverbi 4:23) Nel versetto c'è un verbo  “statico”: custodisci (è all'imperativo, è un ordine”); per custodire non devo fare nessun movimento, la chioccia per custodire i pulcini sotto le sue ali  rimane completamente ferma. In ebraico è נָצַר  - nâṣar, che significa “proteggere, mantenere”. Forse starete pensando che ho sbagliato la diapositiva, perché non ho evidenziato l'altro verbo, “provengono”. Di questo verbo poco vi posso dire: non posso dirvi il significato in ebraico... semplicemente perché nel testo originale non c'è! E' stato aggiunto  nelle nostre traduzioni per dare più senso alla frase ma nell'originale c'è un solo verbo, e la frase è costruita in un modo differente, e suona così: "più di ogni altra cosa il tuo cuore Custodisci poiché da esso le sorgenti della vita" Questa è una struttura tipicamente ebraica che serve a focalizzare l'attenzione di chi legge su un solo verbo, una unica azione, una sola cosa da fare che viene messa al centro della frase. L'imperativo centrale che Dio  attraverso Salomone che ha scritto questo proverbio, mi vuole indicare è di “custodire, proteggere, mantenere”: Immagina questo versetto come fosse una persona, quale è la parte centrale di una persona? La testa! La testa del versetto è Custodisci La testa è il centro tra due braccia; su un braccio Dio ha messo il “cosa custodire” e sull'altro il “perché custodire”. A sinistra c'è il cosa:  il tuo cuore Custodisci  In ebraico לֵב  - lêḇ. Cuore in realtà si dice  לֵבָ  lêḇâḇ,  che indica quello che il cuore è una parte del corpo, mentre   לֵב  - lêḇ, indica quello che il cuore fa e che non era solo pompare sangue. Per chi segue le mie predicazioni da tempo, sa che più volte ho detto che gli ebrei intelligenza e emozioni risiedevano  in parti differenti del corpo  rispetto a noi occidentali. Nella nostra cultura greco/romana  noi abbiamo diviso l'intelligenza dalle emozioni, mettendole in due parti diverse: la parte emotiva nel cuore, (che, secondo la cultura greca è negativa e va limitata) e l'intelligenza nella testa (che, invece, sempre secondo la cultura greca è positiva e va incoraggiata). Gli ebrei non avevano questa divisione tra intelligenza ed emozioni, emozioni ed intelligenza avevano lo stesso valore e tutto era messo nel cuore (altre emozioni erano situate nelle visceri e nei reni). Per cui quando Dio fa dire a Salomone di custodire il cuore, non ti sta chiedendo di vigilare solo sulle tue emozioni, ma anche sul tuo intelletto, intelligenza, cervello. Ciò che devi proteggere, custodire, mantenere non è solo la parte irrazionale di te, ma parte razionale, la logica, la tua intelligenza. Dio vuole avere possesso sia delle tue emozioni che dei tuoi pensieri, perché quello che pensi  influenzerà quello che senti e quello che senti guiderà quello che fai. Non a caso Paolo scrive così ai Corinzi, che avevano più di un problema con tutto quello che la cultura dell'epoca gli stava mettendo nel cuore (ovvero in testa): “In realtà, sebbene viviamo nella carne, non combattiamo secondo la carne; infatti le armi della nostra guerra non sono carnali, ma hanno da Dio il potere di distruggere le fortezze, poiché demoliamo i ragionamenti e tutto ciò che si eleva orgogliosamente contro la conoscenza di Dio, facendo prigioniero ogni pensiero fino a renderlo ubbidiente a Cristo...” (2 Corinzi 10:3-5) Ciò  che sento e ciò che penso, dice Paolo, io lo αἰχμαλωτίζω -  aichmalōtizō, letteralmente lo accompagno dentro una prigione. Una prigione  che  in qualche modo, custodisca i miei pensieri. Vediamo sul braccio a destra  cosa ci porta Dio: Custodisci  le sorgenti della vita Cosa vi viene in mente quando pensate ad una sorgente? A dell'acqua che sgorga...  ovvero a qualcosa liquido, a qualcosa di dinamico, qualcosa che fluisce, si muove  non sta mai fermo, Ma da un cuore, secondo voi, cosa può sgorgare di “liquido” che da la vita? Il sangue! Gli ebrei individuavano nel sangue  la fonte della vita, non perché fossero laureati in medicina, ma perché Dio glielo aveva detto: “...perché la vita di ogni carne è il sangue; nel suo sangue sta la vita...” (Levitico 17:14 a) E' per questo che il Sommo Sacerdote durante i sacrifici spargeva il sangue dell'animale ucciso, perché rappresentava una vita sacrificata per purificare i peccati, secondo la Legge di Mosè. Ma noi non siamo più sotto la Legge, ma sotto la Grazia, poiché abbiamo avuto qualcuno che ha versato il suo sangue una volta, e per sempre! “In Cristo, attraverso il suo sangue versato per noi, abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati, secondo la ricchezza della grazia di Dio...” (Efesini 1:7 PV) Gesù è la sorgente della vita, che scorre in me attraverso la sua Parola. Mettiamo assieme le due braccia e la testa del versetto: il tuo cuore Custodisci le sorgenti della vita Io devo custodire, proteggere, mantenere sia nella parte logica di me quello che penso, sia nella parte emotiva di me quello che sento, la vita che scorre attraverso il sangue di Cristo,  attraverso la sua Parola perché quello che penso  influenzerà quello che sento e quello che sento guiderà quello che faccio. Gesù  stesso ci ha detto: “In verità, in verità vi dico che se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete vita in voi.” (Giovanni 6:53) Vedete perché ancora una volta, la Parola di Dio è “irritante” su una pelle non mia che il mondo o me stesso mi sono cucito addosso? La psicologia mi dice che io sono un frutto dell'ambiente dove sono cresciuto. Dio mi dice che io sono il frutto di quello che scorre in me. Forse ti oggi stai pensando “Dici bene tu, Marco, che sei nato in una famiglia “normale” che sei vissuto in una città “normale”,  che ha avuto un lavoro “normale... Ma io...”. Qualsiasi sia la tua storia familiare, qualsiasi sia la città e la società  in cui sei cresciuto o cresciuta, qualsiasi sia quello che hai fatto per vivere, io ti dico: “Custodisci il tuo cuore più di ogni altra cosa, poiché da esso provengono le sorgenti della vita. (Proverbi 4:23) Gesù è venuto per iniettare in te  una fonte inesauribile di vita, per cambiare il tuo sangue, per darti una nuova pelle. All'inizio vi ho parlato di Leonardo Vitale, un mafioso, un assassino, condannato al carcere per vari omicidi, che affermava che “non era colpa sua” se era cresciuto così. Leonardo aveva riempito le sue vene con tutto quello che Gesù aveva detto in Matteo 15:18:  “omicidi, adultèri, fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni.” Era lui,  come molti fanno ogni giorno nel mondo, che aveva scelto quella vita. Dopo più di dieci anni in un manicomio giudiziario dove si era fatto trasferire fingendosi pazzo sperando forse di evadere, qualcuno regalò a Leonardo una Bibbia... e la sorgente di vita che stava in quella Bibbia cambiò il cuore, lo fece pentire, e accettare Cristo. Vitale divenne il primo VERO pentito di mafia, e pagò quel suo pentimento con la morte, venendo ucciso una domenica  sui gradini di una chiesa. Ma il suo cuore era al sicuro, la vita scorreva ormai per sempre  nelle sue vene, Custodire il proprio cuore significa   imparare a controllare i propri pensieri,  le proprie parole, la propria disposizione  ma significa soprattutto far si che nelle tue vene scorra la vita della Parola di Dio. Non è mai troppo tardi  per cambiare ciò che scorre in te, non è mai troppo presto  per iniziare a custodire il tuo cuore. Custodire il tuo cuore significa strappare via la pelle falsa che copre la tua vera, riempire costantemente, ogni giorno il tuo cuore con la vita che è nella Parola di Dio perché possa cambiare quello che pensi  influenzare quello che senti e guidare quello che fai. Preghiamo. GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIO LINK AL VIDEO DEL MESSAGGIO SU FACEBOOK --- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)

A Tavola Col Nutrizionista
Mangiare la Pasta la Sera fa INGRASSARE?

A Tavola Col Nutrizionista

Play Episode Listen Later Jun 24, 2020 3:47


Mangiare la pasta la sera fa ingrassare? Se lo chiedono in tanti. Moltissimi temono la pasta a qualunque ora ma soprattutto la sera pare terrorizzare tanta gente. Ma cosa succede alla pasta di sera?Te lo spiego nel video

Memos
Memos di venerdì 12/06/2020

Memos

Play Episode Listen Later Jun 12, 2020 28:26


Scuola, è arrivata la fine di un anno vissuto soltanto a metà. Cosa resta di questi mesi passati fuori dalle aule? Che cosa annotano nel loro diario una maestra elementare, Antonella Meiani, e un maestro appena andato in pensione, ma sempre in contatto con la scuola, come Franco Lorenzoni? La maestra Meiani (autrice di “Tutti i bambini devono essere felici”, Terre di mezzo), ha scritto un titolo nel suo diario: una vita ribaltata. E' quella vissuta nei mesi di chiusura. La scuola – racconta Antonella Meiani – si è presa tutto il tempo della mia vita”. Franco Lorenzoni (autore di “I bambini pensano grande, Sellerio 2020) nel suo diario ha preso nota di un grave problema scolastico: l'aumento della discriminazione. “Moltissimi bambini – ricorda Lorenzoni - sono stati reclusi nelle case e disconnessi, hanno perso contatti con i loro compagni e insegnanti. Quindi ci sono bambini che vanno risarciti per quanto è accaduto”.

Memos
Memos di ven 12/06

Memos

Play Episode Listen Later Jun 12, 2020 28:26


Scuola, è arrivata la fine di un anno vissuto soltanto a metà. Cosa resta di questi mesi passati fuori dalle aule? Che cosa annotano nel loro diario una maestra elementare, Antonella Meiani, e un maestro appena andato in pensione, ma sempre in contatto con la scuola, come Franco Lorenzoni? La maestra Meiani (autrice di “Tutti i bambini devono essere felici”, Terre di mezzo), ha scritto un titolo nel suo diario: una vita ribaltata. E’ quella vissuta nei mesi di chiusura. La scuola – racconta Antonella Meiani – si è presa tutto il tempo della mia vita”. Franco Lorenzoni (autore di “I bambini pensano grande, Sellerio 2020) nel suo diario ha preso nota di un grave problema scolastico: l’aumento della discriminazione. “Moltissimi bambini – ricorda Lorenzoni - sono stati reclusi nelle case e disconnessi, hanno perso contatti con i loro compagni e insegnanti. Quindi ci sono bambini che vanno risarciti per quanto è accaduto”.

Memos
Memos di ven 12/06

Memos

Play Episode Listen Later Jun 11, 2020 28:26


Scuola, è arrivata la fine di un anno vissuto soltanto a metà. Cosa resta di questi mesi passati fuori dalle aule? Che cosa annotano nel loro diario una maestra elementare, Antonella Meiani, e un maestro appena andato in pensione, ma sempre in contatto con la scuola, come Franco Lorenzoni? La maestra Meiani (autrice di “Tutti i bambini devono essere felici”, Terre di mezzo), ha scritto un titolo nel suo diario: una vita ribaltata. E’ quella vissuta nei mesi di chiusura. La scuola – racconta Antonella Meiani – si è presa tutto il tempo della mia vita”. Franco Lorenzoni (autore di “I bambini pensano grande, Sellerio 2020) nel suo diario ha preso nota di un grave problema scolastico: l’aumento della discriminazione. “Moltissimi bambini – ricorda Lorenzoni - sono stati reclusi nelle case e disconnessi, hanno perso contatti con i loro compagni e insegnanti. Quindi ci sono bambini che vanno risarciti per quanto è accaduto”.

Sport in Media
Dario Puppo e Antonio Raimondi ospiti di LIVE|STREAM

Sport in Media

Play Episode Listen Later Apr 8, 2020 112:27


Moltissimi, come sempre, gli aneddoti e i retroscena. Il racconto di Antonio della Coppa del Mondo di Rugby 1995, quella di Invictus, con Nelson Mandela a 10 metri. La prima telecronaca di Dario e com'è nato il binomio con Max Ambesi. Com'è nato il termine

FARECARWASH SHOW
POD.05 - Divise e abbigliamento per l'autolavaggio

FARECARWASH SHOW

Play Episode Listen Later Feb 2, 2020 11:15


Bisognerebbe pensare alle divise per il proprio autolavaggio come uno strumento di comunicazione. Moltissimi proprietari di autolavaggio sono ancora convinti che all'interno del proprio impianto, l'immagine non conti.CONTATTI:Telegram: t.me/facciamocarwashWhatsApp: +44.7526142752Email: farecarwash@farecarwash.comwww.farecarwash.com

BASTA BUGIE - Santi e beati
L'esempio dei martiri di Nagasaki

BASTA BUGIE - Santi e beati

Play Episode Listen Later Nov 27, 2019 11:06


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5908L'ESEMPIO DEI MARTIRI DI NAGASAKI di Ermes DovicoIn Giappone, nella mattinata di oggi, quando in Italia sarà ancora notte, è in programma l'omaggio di papa Francesco ai 26 santi martiri di Nagasaki († 5 febbraio 1597) presso il monumento a loro dedicato sulla collina di Nishizaka, a poche centinaia di metri dalla stazione principale della città colpita dalla bomba atomica il 9 agosto 1945.Ricordare il loro esempio può essere un balsamo per la fede, poiché il modo in cui quelle popolazioni lontane hanno ricevuto l'annuncio del Vangelo e la gloriosa testimonianza che questi martiri hanno reso a Cristo crocifisso e risorto, abbracciandone la croce, possono dare delle sicure risposte alla Chiesa di oggi, come di ogni tempo, sul significato dell'evangelizzazione e della missione.La storia di questi 26 santi affonda infatti le sue radici nell'opera del patrono delle missioni, il gesuita san Francesco Saverio, che il 15 agosto 1549, in compagnia di due confratelli e di un giapponese convertito (Anjiro), sbarcò a Kagoshima, nella regione più a sud del territorio nipponico, e iniziò a predicare nel nome di Gesù. Molti giapponesi, colpiti da quella promessa di salvezza eterna che sentivano per la prima volta, si fecero battezzare. San Francesco Saverio lasciò il Giappone nell'inverno di due anni più tardi, dopo aver convertito oltre mille persone. Fulcro principale di quella prima comunità cristiana nella terra dei samurai divenne presto la città di Nagasaki.L'evangelizzazione proseguì con altri missionari e nel 1587 si contavano già più di 200.000 battezzati, tra cui vi erano anche alcuni daimyo, cioè signori feudali, anch'essi rimasti attratti dalla fede cattolica. Proprio in quell'anno, tuttavia, il daimyo più potente, Toyotomi Hideyoshi, il più vicino all'imperatore e in un primo momento non ostile al cristianesimo, emise il primo editto contro i cristiani, mettendo al bando i missionari perché indispettito da vari fatti, come il rifiuto dei gesuiti di fornire una nave per invadere la Corea, l'opposizione delle vergini cristiane a divenire concubine dell'imperatore, nonché la volontà di controllare meglio i daimyo convertiti, che parlavano di Gesù come del loro vero Signore.L'INIZIO DELLA PERSECUZIONEL'editto rimase comunque pressoché inattuato per diversi anni, fino a quando Hideyoshi, nel novembre 1596, si risolse a dare inizio alla persecuzione, dopo che uno spagnolo gli aveva messo una falsa pulce nell'orecchio dicendogli che i missionari erano lì per preparare la conquista straniera. Hideyoshi, che intanto aveva accresciuto il suo potere, ordinò sia l'espulsione dei missionari sia l'abiura della fede da parte dei giapponesi convertiti. Moltissimi cristiani furono costretti a cercare rifugio nelle campagne, ma 26 di loro, indigeni e stranieri, vennero catturati. Si trattava di 6 francescani d'origine spagnola o portoghese, 3 gesuiti e 17 terziari francescani giapponesi.Come primo supplizio, ai prigionieri venne tagliato un pezzo dell'orecchio sinistro in una piazza pubblica. Seguì una lunghissima ed estenuante marcia a piedi dalla città di Kyoto, allora la capitale, a Nagasaki: circa 600 chilometri, per giunta nei mesi con il clima più rigido. L'intenzione di Hideyoshi era quella di terrorizzare il più possibile la comunità cristiana, dandole una lezione esemplare e così da scoraggiare nuove conversioni nel popolo: precisamente per questo volle che l'esecuzione avvenisse a Nagasaki, sede appunto del più folto gruppo di cristiani.I 26 arrivarono in città il 5 febbraio 1597, sfiniti da trenta giorni di cammino, durante i quali trovavano sollievo cantando il Te Deum. Tra le vittime predestinate vi erano tre fanciulli, di 12, 13 e 14 anni: Luigi Ibaraki, Antonio Daynan e Tommaso Kozaki, terziari francescani, che durante il tragitto diedero prova di quanto fosse salda la loro fede, rifiutando le offerte di rinnegare Cristo per aver salva la pelle. Sulla collina di Nishizaka, il luogo scelto per l'esecuzione, che era stata fatta annunciare in anticipo da Hideyoshi, si riversarono quattromila cristiani, i quali, all'arrivo dei condannati a morte, diedero loro coraggio e si raccomandarono alle loro preghiere.Sulla collina erano state preparate delle croci, ognuna riportante i nomi dei futuri martiri, che appena le videro si misero in ginocchio e le baciarono. Furono legati con corde e anelli di ferro, e innalzati contemporaneamente. Sotto ciascuna delle croci stavano due samurai, armati con lance di bambù ben affilate, che attendevano solo il comando per trafiggere il petto dei 26. L'ufficiale che presiedeva all'esecuzione, Hazaburo Terazawa, aveva ricevuto precisi ordini da Hideyoshi, che voleva un supplizio lento, affinché la fatidica attesa accrescesse il terrore tra i condannati e tra la folla.Ma quell'attesa si tramutò in un'immensa manifestazione di fede cristiana. All'improvviso, uno dei crocifissi intonò il Benedictus, poi il tredicenne Antonio Daynan cantò il «Lodate, fanciulli, il Signore», seguito a ruota dagli altri due giovanissimi, Luigi Ibaraki e Tommaso Kozaki. Un francescano iniziò la recita di semplici litanie a Gesù e Maria, accompagnate dai quattromila cristiani presenti.PAOLO MIKI MORÌ DICENDO: "ACCETTO LA MORTE COME UN GRANDE DONO DEL MIO SIGNORE"Il giovane gesuita Paolo Miki, capofila del gruppo nel Martirologio, nato da una nobile famiglia nipponica e divenuto un grande predicatore, chiese a un certo punto di poter parlare. «Io sono giapponese e fratello della Compagnia di Gesù. Non ho commesso alcun reato. L'unica ragione per cui sono condannato è che ho insegnato il Vangelo del Signore nostro Gesù Cristo. Sono felice di morire per Lui e accetto la morte come un grande dono del mio Signore». Miki disse quindi di perdonare i carnefici, esortò tutti i presenti a convertirsi a Cristo e li invitò a guardare il volto suo e degli altri crocifissi, spiegando che in nessuno dei 26 avrebbero trovato traccia del timore della morte perché ognuno di loro sapeva di essere atteso in Paradiso.Arrivò infine l'ordine di Terazawa ai samurai. Il primo a essere trafitto fu il francescano Filippo di Gesù, mentre l'ultimo fu padre Pietro Battista, che qualche istante prima aveva battezzato una donna muta, la quale, a contatto con la croce, riacquistò miracolosamente la parola. Fu solo uno dei tanti prodigi che avvennero sulla collina di Nishizaka, tra numerosi testimoni, e che proseguirono per settimane: al centro di quei prodigi c'erano i corpi dei martiri, che le autorità lasciarono a lungo sulle croci, con molte sentinelle di guardia, per impedire ai fedeli di seppellirli.Il piano di Hideyoshi, morto l'anno successivo, era fallito perché molti, attratti dall'esempio di quei gloriosi martiri, continuarono a chiedere il Battesimo. Negli anni seguenti le misure contro il cristianesimo proseguirono e iniziò così l'epoca dei cristiani nascosti, un'altra straordinaria storia di fedeli giapponesi che per secoli, di generazione in generazione, hanno tramandato la fede in Gesù, custodendola come il bene più prezioso.

Correre Naturale Podcast
DOLORE ALLE GINOCCHIA DURANTE LA CORSA

Correre Naturale Podcast

Play Episode Listen Later Mar 1, 2019 5:53


DOLORE ALLE GINOCCHIA DURANTE LA CORSA: cause e rimedi È una delle problematiche più comuni che affligge i runner oggigiorno: il dolore alle ginocchia! Moltissimi corridori ne soffrono e magari tra questi ci sei anche tu. Magari però ti hanno anche detto che è normale, che correre fa male alle ginocchia e la soluzione è smettere. Niente di più sbagliato! CORRERE NON FA MALE ALLE GINOCCHIA! Certo, questo vale se stai davvero correndo, o meglio, se sai come correre. Scopri allora in questo podcast 3 preziosissimi consigli su cosa da fare nel caso tu stia avendo problemi alle ginocchia durante la corsa e, mi raccomando, dopo aver seguito questi consigli non attendere oltre e vieni a trovarci ad uno dei nostri corsi dal vivo, non attendere di infortunarti o dover smettere di correre, ma impara a correre bene, con la tecnica corretta, scopri come ristrutturare il tuo corpo e goderti la corsa, passo dopo passo! I prossimi Workshop di Correre Naturale: www.correrenaturale.com/eventi  CORRERE NON FA MALE ALLE GINOCCHIA [scopri perchè dal minuto 1:07] SCOPRI 3 PREZIOSI CONSIGLI DA SEGUIRE: N.1 [dal minuto 2:06]  CONSIGLIO N. 2 [dal minuto 3:11] CONSIGLIO N.3 [lo trovi al minuto 4:00]  CONSIGLIO EXTRA [vienici a trovare, qui: www.correrenaturale.com/eventi]

Professione Influencer
24 - Diventare Superstar con YouTube!

Professione Influencer

Play Episode Listen Later Feb 17, 2019 23:36


Moltissimi si chiedono, come si fa ad acquisire milioni di iscritti e visualizzazioni sulla famosissima piattaforma YouTube? Quali sono le migliori categorie in cui inserirsi? Soprattutto cosa fare per differenziarsi ed emergere? Quanto tempo ci vuole? Ecco le risposte!

Voce delle Chiese
Nuovi percorsi per le scuole al Museo valdese a Torre Pellice

Voce delle Chiese

Play Episode Listen Later Sep 19, 2018 27:57


Alberto Corsani, ospite di Voce delle Chiese, ci racconta la partecipazione all'Assemblea della Comunione di chiese protestanti in Europa (CcpE).Moltissimi i partecipanti, in rappresentanza di diverse decine di chiese luterane e riformate d’Europa. Luogo prescelto per i lavori l'imponente cattedrale di Basilea. Su Riforma.it trovate diversi articoli a riguardo, così come sul sito della chiesa valdese.Parliamo poi di mostre, in particolare della mostra Spiritualità e linguaggio a Perth, 99 fotografie che rappresentano un'influenza della cultura sufi e in cui si racconta di una Beirut sconvolta da conflitti.La puntata si conclude con la presentazione, da parte di Nicoletta Favout, dei corsi dedicati alla storia valdese organizzati dalla Fondazione Centro Culturale Valdese di Torre Pellice. Presenteremo anche il nuovo dépliant con le proposte per le scuole 2018/2019, che propone temi e modalità legati alle novità dei nuovi spazi del Museo.

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Voce delle Chiese
Nuovi percorsi per le scuole al Museo valdese a Torre Pellice

Voce delle Chiese

Play Episode Listen Later Sep 19, 2018 27:57


Alberto Corsani, ospite di Voce delle Chiese, ci racconta la partecipazione all'Assemblea della Comunione di chiese protestanti in Europa (CcpE).Moltissimi i partecipanti, in rappresentanza di diverse decine di chiese luterane e riformate d'Europa. Luogo prescelto per i lavori l'imponente cattedrale di Basilea. Su Riforma.it trovate diversi articoli a riguardo, così come sul sito della chiesa valdese.Parliamo poi di mostre, in particolare della mostra Spiritualità e linguaggio a Perth, 99 fotografie che rappresentano un'influenza della cultura sufi e in cui si racconta di una Beirut sconvolta da conflitti.La puntata si conclude con la presentazione, da parte di Nicoletta Favout, dei corsi dedicati alla storia valdese organizzati dalla Fondazione Centro Culturale Valdese di Torre Pellice. Presenteremo anche il nuovo dépliant con le proposte per le scuole 2018/2019, che propone temi e modalità legati alle novità dei nuovi spazi del Museo.

Fisco Relax
Agosto 2018, rimborso in ritardo per dipendenti e pensionati

Fisco Relax

Play Episode Listen Later Aug 14, 2018 2:49


Buongiorno, sono Gabriella e rieccoci insieme a parlare di fisco. Il 23 luglio scorso è scaduto il termine per l'invio dei modelli 730 e chi secondo la liquidazione d'imposta calcolata è risultato a credito, si aspetta con lo stipendio o la pensione erogata ai primi di agosto il giusto rimborso. Moltissimi lo avranno già ricevuto, ma qualcuno avrà avuto l'amara sorpresa di non trovarlo sulla rata di pensione o in busta paga.Per i pensionati potrebbe essere un semplice ritardo, in quanto l'INPS effettua i conguagli fiscali a partire dal mese di agosto e di settembre, ma sia per i pensionati che per i dipendenti la causa potrebbe essere un'altra: l'Agenzia delle Entrate ha bloccato la pratica per controllarla.Ma vediamo che cosa fa scattare il controllo:Se rispetto ai dati che risultano dal precompilato sono state fatte delle modifiche importanti, per esempio sono state aggiunte delle spese mediche, di ristrutturazione o di altra natura di importo consistente che aumentano quindi di molto il rimborso previsto dal fisco in base agli elementi presenti online, oppure questo rimborso è superiore ai 4000 euro, l'Agenzia delle Entrate verifica la correttezza dei dati e in questi casi non sarà il datore di lavoro o l'ente pensionistico ad erogarlo sulla pensione o lo stipendio, ma sarà l'Agenzia stessa a rimborsare se risulterà tutto corretto. Purtroppo quando ci sono i controlli di mezzo i tempi si allungano e di molto, infatti si dovrà aspettare fino a sei mesi per ricevere il credito su cui magari si contava per spenderlo in vacanza.Un altro caso in cui non si riceve il rimborso ad agosto è quello dei contribuenti che non hanno attualmente un datore di lavoro che possa fare da sostituto d'imposta, o che sono lavoratori domestici, il rimborso che è stato richiesto quindi direttamente all'Agenzia delle Entrate, sarà versato comunque entro l'anno sul vostro conto corrente. Se siete in questa situazione accertatevi di avere comunicato il vostro IBAN all'Agenzia.Per oggi vi saluto e alla prossima.

Fisco Relax
Agosto 2018, rimborso in ritardo per dipendenti e pensionati

Fisco Relax

Play Episode Listen Later Aug 14, 2018 2:49


Buongiorno, sono Gabriella e rieccoci insieme a parlare di fisco. Il 23 luglio scorso è scaduto il termine per l'invio dei modelli 730 e chi secondo la liquidazione d'imposta calcolata è risultato a credito, si aspetta con lo stipendio o la pensione erogata ai primi di agosto il giusto rimborso. Moltissimi lo avranno già ricevuto, ma qualcuno avrà avuto l'amara sorpresa di non trovarlo sulla rata di pensione o in busta paga.Per i pensionati potrebbe essere un semplice ritardo, in quanto l'INPS effettua i conguagli fiscali a partire dal mese di agosto e di settembre, ma sia per i pensionati che per i dipendenti la causa potrebbe essere un'altra: l'Agenzia delle Entrate ha bloccato la pratica per controllarla.Ma vediamo che cosa fa scattare il controllo:Se rispetto ai dati che risultano dal precompilato sono state fatte delle modifiche importanti, per esempio sono state aggiunte delle spese mediche, di ristrutturazione o di altra natura di importo consistente che aumentano quindi di molto il rimborso previsto dal fisco in base agli elementi presenti online, oppure questo rimborso è superiore ai 4000 euro, l'Agenzia delle Entrate verifica la correttezza dei dati e in questi casi non sarà il datore di lavoro o l'ente pensionistico ad erogarlo sulla pensione o lo stipendio, ma sarà l'Agenzia stessa a rimborsare se risulterà tutto corretto. Purtroppo quando ci sono i controlli di mezzo i tempi si allungano e di molto, infatti si dovrà aspettare fino a sei mesi per ricevere il credito su cui magari si contava per spenderlo in vacanza.Un altro caso in cui non si riceve il rimborso ad agosto è quello dei contribuenti che non hanno attualmente un datore di lavoro che possa fare da sostituto d'imposta, o che sono lavoratori domestici, il rimborso che è stato richiesto quindi direttamente all'Agenzia delle Entrate, sarà versato comunque entro l'anno sul vostro conto corrente. Se siete in questa situazione accertatevi di avere comunicato il vostro IBAN all'Agenzia.Per oggi vi saluto e alla prossima.

More Music JRW
Musica senza confini del 05/05/2017

More Music JRW

Play Episode Listen Later May 5, 2017 57:09


Moltissimi esibizioni live di musica senza confini tratti dallo show de 'La voce del gatto'

Voce delle Chiese
Domenica 2 aprile: giornata mondiale autismo

Voce delle Chiese

Play Episode Listen Later Mar 31, 2017 7:21


Domenica 2 aprile ricorre la giornata mondiale della consapevolezza dell'autismo: il decimo appuntamento di questo evento internazionale che colorerà di blu monunenti, piazze, luoghi pubblici.Moltissimi gli eventi organizzati, tra cui anche quello del Campus Agrisociale Sant'Anna di La Spezia, che domenica aprirà le porte a coloro che vorranno scoprire una realtà dove l'Autismo è accoglienza, sorriso, speranza, divertimento in compagnia.Il campus Agrisociale ha ricevuto anche il sostengo dell'8 per mille della chiesa valdese.Ne parliamo con Roberto Barichello, dell'associazione Aut Aut.

Voce delle Chiese
Domenica 2 aprile: giornata mondiale autismo

Voce delle Chiese

Play Episode Listen Later Mar 31, 2017 7:21


Domenica 2 aprile ricorre la giornata mondiale della consapevolezza dell'autismo: il decimo appuntamento di questo evento internazionale che colorerà di blu monunenti, piazze, luoghi pubblici.Moltissimi gli eventi organizzati, tra cui anche quello del Campus Agrisociale Sant’Anna di La Spezia, che domenica aprirà le porte a coloro che vorranno scoprire una realtà dove l’Autismo è accoglienza, sorriso, speranza, divertimento in compagnia.Il campus Agrisociale ha ricevuto anche il sostengo dell'8 per mille della chiesa valdese.Ne parliamo con Roberto Barichello, dell'associazione Aut Aut.

Podcast Italiano
Principiante/pre-intermedio #4 – Torino

Podcast Italiano

Play Episode Listen Later Oct 12, 2016 4:55


Benvenuti su Podcast Italiano. Questo è il quarto episodio di livello principiante/pre-intermedio e oggi volevo parlarvi di Torino. Nel precedente episodio vi ho parlato della maratona di Torino, che si svolge (takes place) a Torino. Oggi invece volevo parlare più in generale di Torino stessa, la mia città. In realtà non abito dentro Torino, ma non lontano, in quella che chiamiamo "prima cintura" (first belt), ovvero un anello (ring) di città e cittadine (small towns) attorno a Torino. Torino è il capoluogo (capital of one of the 20 italian regions) del Piemonte e si trova a nord-ovest della penisola, dello stivale (boot), non lontano dalla Francia e dalle Alpi, che sono le famose montagne dell'Europa centrale. La sua popolazione è di quasi 900.000 abitanti, quarta in Italia quindi, ed è un importante centro per l'arte, lo studio, la scienza, la cultura, il cinema e molto altro, ma è conosciuta soprattutto (mostly known) per l'industria di automobili.Infatti nel ventesimo secolo Torino aveva infatti la fama (fame) di città industriale: a Torino c'era la sede (headquarters) della FIAT (Fabbrica Italiana Automobili Torino), la più famosa casa automobilistica italiana, fondata all'inizio del 1900. Moltissimi emigranti dal Sud e dal Veneto si sono trasferiti (moved to) a Torino, soprattutto nel secondo dopoguerra (aftermath of WWII), per lavorare alla Fiat. Forse è a causa di questa fama di città industriale che il turismo per molto tempo non è decollato (didn't take off, from "decollare"), o forse semplicemente perché in Italia ci sono città come Roma, Firenze, Venezia, Napoli, e moltissime altre, che sono città ricchissime di arte in ogni angolo, sicuramente più di Torino.  Torino però negli ultimi vent'anni è cambiata molto, soprattutto nel 2006 in occasione delle olimpiadi invernali (winter olympics), ed è diventata più bella e più turistica.Alcune curiosità: Torino ospita la cosiddetta "sindone" (known in english as "Shroud of Turin"), un telo (a shroud) in cui i cristiani pensano fosse avvolto Gesù (in which christians believe Jesus was wrapped)  al momento della sua morte, ed è quindi la reliquia (relic) più importante della religione cristiana.Inoltre è stata la prima capitale (first capital) del regno d'Italia (kingdom of Italy) dal 1861 al 1865.A Torino sono stati creati alcuni famosissimi simboli dell'Italia, come il caffè espresso, il Martini e il cioccolato gianduja, o anche conosciuto come giandujotto, ovvero un cioccolatino a forma di barca.Molti personaggi famosi hanno vissuto a Torino, tra cui il filosofo Nietzsche (che a Torino è morto), che ha detto:" « Trovo che  qui valga la pena di vivere sotto tutti gli aspetti (I find it a place worth living in under all aspects)". Ma molti altri filosofi, letterati italiani ma anche personaggi storici stranieri come Mark Twain, Jean Jacques Rousseu, hanno descritto Torino come una città molto bella e molto valida (valuable) dal punto di vista artistico.In conclusione, Torino è una città che, secondo me, non è conosciuta e apprezzata abbastanza dai turisti (isn't known and appreciated enough by tourists). Forse sono di parte (biased), sicuramente lo sono perché ci vivo (here, ci here means "there, inside of it"), ma penso che l'atmosfera elegante della sua architettura e dei suoi portici (arcades, see here) la rendono unica nel suo genere in Italia (make it [a] one of kind [city] in Italy). Se visitate l'Italia e avete tempo e modo, vi consiglio caldamente (I strongly recommend) di visitare Torino!Questo era l'episodio di oggi, su podcastitaliano.com troverete la trascrizione con la traduzione tra parentesi delle parole più difficili, vi consiglio di riascoltare l'episodio più di una volta perché questo aiuterà la vostra comprensione. Detto questo grazie dell'attenzione, alla prossima!Versione senza traduzioni

Caterpillar
CATERPILLAR del 18/03/2015 - prima parte - TUNISIA

Caterpillar

Play Episode Listen Later Mar 18, 2015 29:53


Moltissimi feriti e una ventina di morti in un gruppo di turisti per un attacco terroristico: ne parliamo con Debora Del Pistoia, Saadi Brahimi e Oujdane Megri.