Podcasts about obbedienza

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Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer
Segui Dio con tutto il cuore Parte 2

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer

Play Episode Listen Later Dec 9, 2024 26:07


Non smettere di essere obbediente alla chiamata di Dio sulla tua vita! Non vivere la tua vita sulla base di quello che vuoi, pensi o senti, ma arrendi i tuoi desideri al Signore.

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer
Segui Dio con tutto il cuore Parte 1

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer

Play Episode Listen Later Dec 2, 2024 24:48


In Romani 12 è scritto che dobbiamo sottometterci a Dio come un sacrificio vivente. Prendi la nuova abitudine oggi stesso di mettere Dio al primo posto in ogni area della tua vita.

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer

Joyce continua a insegnare sul perché l'obbedienza debba fare parte integrante del nostro carattere.

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer

Gesù ha detto: “Se mi amate, osserverete i miei comandamenti". L'obbedienza è la chiave per sprigionare la potenza e la gioia di Dio nella tua vita. Scopri l'importanza di sviluppare questa essenziale disciplina.

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer
Cosa devo fare per compiacere Dio Parte 2

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer

Play Episode Listen Later Apr 8, 2024 24:28


Desideri dare a Dio il primo posto nella tua vita, ma fai fatica? Scopri come liberarti dalle distrazioni che si frappongono tra te e Dio.

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer

Joyce ci parla delle nostre paure più comuni, tra cui la paura di essere respinti, dei cambiamenti, di contrastare il nemico, di non ottenere quello che vogliamo, e altro.

il posto delle parole
Maria Nadotti "Per che obbedire? Georges Didi-Huberman

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Feb 8, 2024 27:22


Maria Nadotti"Per che obbedire?"Georges Didi-HubermanLuca Sossella Editorewww.lucasossellaeditore.itUn insieme di piccole conferenze che si rivolgono ai ragazzi (dai dieci ai quindici anni) e a coloro che li accompagnano.“Bambini o adulti, poco importa, ci viene costantemente chiesto di obbedire. E per cosa, in vista di cosa, perché? Quando obbedire ci protegge e quando invece ci intrappola? Quando obbedire ci salva dal peggio o ci priva del meglio? Obbedire ci dà spazio o ci immobilizza? Come avviene il passaggio tra l'essere costretti a obbedire (negli spazi disciplinari veri e propri) e l'essere liberi di obbedire (negli spazi che sono nostri, gli spazi “normali” del commercio e della comunicazione)?Obbedire ciecamente. Disobbedire gratuitamente. Due modi di mettere a dormire il pensiero, di tacitare la coscienza, di non scegliere. Due automatismi deresponsabilizzanti. Partendo da qui, Didi-Huberman ri-percorre alcune tappe della storia recente. Chi era il Male assoluto all'epoca della sua infanzia? Senza alcun dubbio, Adolf Hitler. Eppure il dubbio si insinua istantaneamente, con la logica stringente e la serafica perplessità che sono proprie dei bambini: possibile che quel capo di stato abbia fatto tutto da solo? — Maria Nadotti"Per che obbedire?" Cura e traduzione di Maria Nadotti. Georges Didi-Huberman (1953) è un filosofo e storico dell'arte francese. Si è occupato in particolare della storiografia d'arte, elaborando un'interpretazione della pittura rinascimentale incisiva e originale. Ha insegnato in diverse università straniere (Johns Hopkins, Berkeley, Univ. di Berlino) e diretto varie esposizioni. Ha vissuto alcuni anni a Roma, pensionante dell'Accademia di Francia di Villa Medici e a Firenze, ospite della Fondazione Bernard Berenson di Villa I Tatti. Insegna all'Ehess – √âcole des hautes études en sciences sociales.Maria Nadotti (Torino, 1949) è giornalista, saggista, consulente editoriale e traduttrice e collabora con testate cartacee e online italiane e internazionali. Di recente ha curato e tradotto il saggio di Georges Didi-Huberman, Per che obbedire? (Luca Sossella editore, 2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer

A volte Dio ci chiede di fare cose che sono emotivamente difficili da fare. Ti incoraggio a fidarti di Lui e a obbedire alla Sua Parola, qualunque cosa Egli ti chieda di fare.

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer
Come essere integri in un mondo corrotto Parte 2

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer

Play Episode Listen Later Aug 7, 2023 24:56


Quando riceviamo Cristo come nostro Salvatore, siamo completamente perdonati e "resi giusti" agli occhi di Dio. Impara come il dono di giustizia di Cristo può cambiare la tua vita!

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer
Come essere integri in un mondo corrotto Parte 1

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer

Play Episode Listen Later Jul 31, 2023 24:07


Le persone notano quando viviamo la nostra vita conformemente alla Parola di Dio. Impara come poter diventare un migliore rappresentante di Cristo!

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer

La Parola di Dio dice che possiamo essere riempiti della Sua pace e potenza, proprio come un pozzo che trabocca d'acqua viva. Scopri cosa occorre per vivere in quel modo!

Vera Vita
168: 40 - Che cosa rivelò Dio all'uomo perchè gli servisse come regola di obbedienza?

Vera Vita

Play Episode Play 26 sec Highlight Listen Later May 31, 2023 2:27


Tanti credono in molte cose, ma purtroppo pochi hanno una fede basata sulla Parola di Dio. Questo catechismo ti aiuterà ad avere una fede solida. Questo è domanda e risposta n. 40 della serie di domande e risposte brevi dal catechismo battista del 1693 - versione di Charles Spurgeon.Domanda: Che cosa rivelò Dio all'uomo perchè gli servisse come regola di obbedienza?Risposta: La regola che Iddio rivelò dapprima all'uomo perchè questi la osservasse, fu la legge morale, che è riassuntivamente compresa nei dieci comandamenti.Versetti:Deut. 10: 4 - Il SIGNORE scrisse su quelle due tavole ciò che era stato scritto la prima volta, cioè i dieci comandamenti che il SIGNORE aveva pronunciato per voi sul monte, parlando dal fuoco, il giorno dell'assemblea. E il SIGNORE me le diede.Matteo 19: 17 - Gesù gli rispose: «Perché m'interroghi intorno a ciò che è buono? Uno solo è il buono. Ma se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti».Link:Ebook - Fede RiformataConfessione di Fede BattistaVerità & Vita PodcastLa Soluzione per la tua PauraLibretto gratis - Mi ConnettoLibretto gratis - Riforma 500Libretto gratis - LiberoSpeakpipe - Lasciaci una domanda o commento Catechismo Playlist

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer

Provi mai frustrazione riguardo alla direzione in cui sta andando la tua vita? Oggi, Joyce condividerà alcuni saggi consigli su come rientrare in carreggiata.

Il pianeta delle piante
Stefano Mancuso

Il pianeta delle piante

Play Episode Listen Later Mar 31, 2023 72:05


Il botanico Stefano Mancuso, nel suo intervento parla dell'importanza delle piante e della loro essenza.

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer
Non sprecare il tuo dolore Parte 2

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer

Play Episode Listen Later Dec 19, 2022 25:24


Dio può prendere una tragedia e trasformarla in benedizione. Sii incoraggiato nel sapere che quando ami Dio e segui le Sue direttive, godrai del Suo favore e della Sua benedizione nella tua vita.

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer
Non sprecare il tuo dolore Parte 1

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer

Play Episode Listen Later Dec 12, 2022 24:32


La rabbia e il rancore sono due cose di cui possiamo fare a meno. In questo episodio, Joyce spiega perché prendere la decisione di perdonare è essenziale per la tua guarigione interiore.

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer
Sbarazzati dell'amarezza Parte 2

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer

Play Episode Listen Later Dec 5, 2022 25:15


Possiamo vivere offesi o imparare ad amare le persone senza condizioni. Non lasciare che il tuo amore si raffreddi, ma diventa un esperto nel perdonare gli altri.

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer
Sbarazzati dell'amarezza Parte 1

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer

Play Episode Listen Later Nov 28, 2022 25:49


Tutti noi siamo stati feriti, ingannati e maltrattati, ma non dobbiamo lasciare che questo ci renda amareggiati. Scopri quello che la Parola di Dio dice che può accadere se scegliamo di obbedirle.

Ricominciodame podcast
Episodio 234 - Quando la responsabilità incontra l'obbedienza

Ricominciodame podcast

Play Episode Listen Later Nov 25, 2022 65:59


Cosa ci spinge all'obbedienza? Fino a dove siamo disposti a spingerci per obbedire? Dove sono i nostri valori quando obbediamo ciecamente?Un punto di partenza fondamentale è la distinzione tra autonomia ed eteronomia. L'autonomia coincide con il lasciarsi guidare da dentro; l'eteronomia consiste nel prendere dall'esterno le nostre norme di comportamento. Spesso noi cediamo la nostra autonomia in favore di qualcuno a cui riconosciamo autorità. Uno degli esperimenti più famosi della storia condotti per comprendere come sia possibile cedere la propria autonomia, anche andando contro i propri valori, è stato l'esperimento sull'autorità di Milgram. Grazie a questo esperimento si è compreso che siamo in grado di cedere la nostra autonomia e di farci guidare dall'esterno da qualcuno a cui riconosciamo l'autorità.Dove si colloca la nostra responsabilità? E perché siamo disposti a cederla? Ci sono alcuni elementi principali che ci portano all'obbedienza. Vediamoli: • Convinzione di legittimità dell'autorità: siamo convinti che l'autorità a cui cediamo la nostra autonomia sia legittimata da noi a scegliere per noi• Adesione al sistema: crediamo che sia giusto obbedire e riconosciamo che il sistema a cui obbediamo funziona solo sull'obbedienza, senza mettere in discussione il sistema stesso. • La forza della pressione sociale: chi rappresenta l'autorità fa pressione verso un comportamento che poi viene assunto.• Adesione all'ideologia proposta dall'autorità: io aderisco ad un pensiero esterno a me senza una riflessione critica. Una volta che io mi dichiaro seguace di una parte non metto più in discussione ciò che sto seguendo. L' obbedienza cieca è chiusura all'esterno e possibilità di andare contro la nostra stessa coscienza, i nostri valori. Per obbedire è necessario non volere responsabilità della propria vita, credendo che questo renda la nostra vita più facile. Ma, delegando la nostra responsabilità, noi ci perdiamo gran parte della vita stessa. Uno dei pericoli più grandi è cedere l'autorità interna all'ego. Così facendo noi non siamo più in controllo di noi stessi. E così seguiamo l'ideologia che l'ego ci impone (la vita è una guerra), diamo legittimità all'ego (poiché promette di proteggerci), ne subiamo la pressione (perché alimenta confronto e competitività con l'altro) ed usciamo fuori di noi. Come possiamo uscirne? Diventando consapevoli di questi meccanismi. Quando scatta un confronto sono in grado di vedere che è propaganda interna? Quando perdo l'amore del fare sono capace di tornare in me? L'ego, quando è illuminato, perde potere.

Santuario Madonna dei Boschi Podcast
Omelia 26 ottobre 2022, LO SPIRITO DI OBBEDIENZA

Santuario Madonna dei Boschi Podcast

Play Episode Listen Later Oct 26, 2022 15:21


Omelia della Santa Messa del 26 ottobre 2022, memoria del B. Bonaventura da Potenza, sacerdote, tenuta da p. Francesco M. Budani, FI.

Scuola di preghiera
Chiamati ad un amore unico e indiviso. I consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza. 1/6

Scuola di preghiera

Play Episode Listen Later Oct 11, 2022 58:29


Prima catechesi di introduzione a Montorio VR del percorso di quest'anno del Mov Giovani. Come vivere un amore unico e indiviso alla scuola di Gesù?

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio
Giovedì 18 agosto 2022 - Obbedienza e preparazione

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio

Play Episode Listen Later Aug 18, 2022 3:35


Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse:«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.Mandò di nuovo altri servi con quest'ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l'abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l'abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”.Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».Parola del Signore

Santuario Madonna dei Boschi Podcast
Omelia 7 maggio 2022, ASCOLTO E OBBEDIENZA

Santuario Madonna dei Boschi Podcast

Play Episode Listen Later May 7, 2022 16:12


Omelia della S. Messa prefestiva del 7 maggio 2022, IV DOMENICA DI PASQUA, tenuta da p. Francesco Maria Budani, FI.

Una speranza viva, Chiesa Riformata Filadelfia
Episodio 12: "Chi è il Signore?" - Esodo 5

Una speranza viva, Chiesa Riformata Filadelfia

Play Episode Listen Later Nov 19, 2021 32:50


In quest'episodio, ascoltiamo a un sermone sull'Esodo 5 e il pericolo di mettere alla prova Dio. A volte, quando sentiamo che Dio richiede la nostra obbedienza, o quando siamo delusi perché le cose nella vita non vanno bene, vogliamo mettere Dio sotto processo mentre agiamo come suo giudice. Come possiamo essere liberi da questa tendenza peccaminosa?Sermone predicato da Rev. Michael Brown, Chiesa Riformata Filadelfia.

Educare con calma
Punizioni, conseguenze e obbedienza: che si fa?

Educare con calma

Play Episode Listen Later Oct 8, 2021 23:12


In questo episodio affronto di nuovo il tema delle punizione e delle conseguenze e ci butto dentro una riflessione, secondo me doverosa, sull'obbedienza. Vi racconto anche un episodio che ho già raccontato sul blog qualche tempo fa e una storia che Alex racconta ai bambini da molto tempo (non l'ho detto, ma non era la prima volta che gliela sentivo raccontare). Fatemi sapere che cosa ne pensate lasciandomi un commento sul blog, nella pagina dedicata a questo episodio. :: Nell'episodio menziono: Questo post La Storia del pilota. Simone Davies, mia mentore montessoriana, con il suo blog The Montessori Notebook. Jorge Floyd, nome uscito sulla scia dell'emozione, perché la sua morte mi colpì profondamente e mi fece approfondire un percorso di studi sull'antirazzismo. Il mio corso Educare a Lungo Termine. :: Come appoggiare il podcast: Io non faccio pubblicità e non accetto sponsor, perché le pubblicità alimentano il consumismo e in più mi danno fastidio (quindi non voglio sottoporvi a più pubblicità di quelle che già vi sommergono nella vita quotidiana. Se vi piace il mio podcast e volete aiutarmi a mantenerlo vivo, potete acquistare uno dei miei corsi o prodotti: Educare a lungo termine – un corso online su come educare i nostri figli (e prima noi stessi) in maniera più consapevole. Tanti genitori mi dicono che gli ha cambiato la vita. Co-schooling: educare a casa – un corso online su come giocare con i figli in maniera produttiva e affiancare il percorso scolastico per mantenere vivo il loro naturale amore per il sapere. Come si fa un bebè – una guida per il genitore + libro stampabile per i bambini per avviare l'educazione sessuale in casa. Storie Arcobaleno – una guida per il genitore + libro stampabile per bambini per abbattere i tabù sulla diversità sessuale e di genere.

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer
Perché faccio quel che faccio?

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer

Play Episode Listen Later Sep 27, 2021 25:22


Le motivazioni per ciò che facciamo rappresentano il fondamento per una vita integra. Se le nostre motivazioni sono superficiali e false, la nostra vita non rimarrà in piedi.

Festivalfilosofia | Lezioni magistrali
Natalino Irti | Norma e obbedienza | festivalfilosofia 2021

Festivalfilosofia | Lezioni magistrali

Play Episode Listen Later Sep 19, 2021 61:07


Può la scelta dell'obbedienza consistere per sua natura in un esercizio di libertà? Natalino Irti Norma e obbedienza. Esercizio di libertà Domenica 19 settembre 2021 Carpi

Festivalfilosofia | Lezioni magistrali
Salvatore Natoli | Libertà, responsabilità, obbedienza | festivalfilosofia 2021

Festivalfilosofia | Lezioni magistrali

Play Episode Listen Later Sep 18, 2021 62:14


È possibile definire l'obbedienza come forma di ascolto, di scelta, di libera adesione e in ultima istanza come corrispettivo virtuoso della legge? Salvatore Natoli Libertà, responsabilità, obbedienza Sabato 18 settembre 2021 Sassuolo

il posto delle parole
Natalino Irti "Festival Filosofia"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Sep 17, 2021 19:08


Natalino Irti"Festival Filosofia"https://www.festivalfilosofia.it/Festival Filosofia, CarpiDomenica 19 settembre 2021, ore 11:30Natalino IrtiNorma e obbedienza. Esercizio di libertàprenota il tuo posto: https://www.festivalfilosofia.it/Natalino Irti"Viaggio tra gli obbedienti"La nave di Teseohttp://www.lanavediteseo.eu/Questo libro non è un trattato sull'obbedienza. Né un nuovo “discorso sulla servitù volontaria”, che piega gli uomini sotto qualsiasi legge. Ma piuttosto un diario di viaggio, arioso e curioso, che tocca tempi e luoghi diversi: voti monastici, doveri militari, vincoli di partito, fedeltà costituzionali. E giunge fino all'oggi, al nostro trepido vagare nell'occasionalismo delle prescrizioni mediche. Stagioni lontane e vicine sono percorse da Natalino Irti, con lo sguardo sempre volto all'irripetibile singolarità dell'atto di obbedienza, quando l'individuo ascolta, interroga sé stesso, scioglie il dubbio, e infine decide per il sì o il no. La sua volontà è il giudice di ultima istanza.Natalino Irti, Accademico dei Lincei, è professore emerito di Diritto privato presso l'Università di Roma “La Sapienza” e Presidente dell'Istituto Italiano per gli Studi Storici di Napoli. Nei suoi studi ha elaborato un'originale interpretazione del codice civile inteso come luogo privilegiato in cui si stratifica il plusvalore politico in grado di difendere diritti e interessi dei cittadini nelle epoche di crisi istituzionali. Tra i suoi libri: Dialogo su diritto e tecnica (con E. Severino, Roma-Bari 2001); Norma e luoghi. Problemi di geo-diritto (Roma-Bari 2001); Nichilismo giuridico (Roma-Bari 2004); Il salvagente della forma (Roma-Bari 2007); La tenaglia. Difesa dell'ideologia politica (Roma-Bari 2008); Diritto senza verità (Roma-Bari 2011); L'uso giuridico della natura (Roma-Bari 2013); Del salire in politica. Il problema tecnocrazia (Torino 2014); Un diritto incalcolabile (Torino 2016); Elogio del diritto (con M. Cacciari, con un saggio di W. Wilhelm Jaeger, Milano 2019); Tradizione e modernità dello Istituto Italiano per gli Studi Storici (Roma-Bari 2019); Riconoscersi nella parola (Bologna 2020); Viaggio tra gli obbedienti (Milano 2021)IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Fede & Cultura - di Giovanni Zenone
Obbedire non è più una virtù?

Fede & Cultura - di Giovanni Zenone

Play Episode Listen Later Sep 11, 2021 7:43


I preti che negli anni 60/70 erano rivoluzionari incendiari e disobbedienti sono arrivati ai vertici della Chiesa e pretendono obbedienza cieca alle loro devianze. Cosa deve fare un cattolico?Iscriviti al nostro canale senza censura su Telegram ➜ https://t.me/fedecultura

il posto delle parole
Luisa Mattia "Tu non sai di me"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jul 31, 2021 9:19


Luisa Mattia"Tu non sai di me"Edizioni Lapishttps://www.edizionilapis.it/Storie di ragazzi a cui le regole stanno troppo strette, divisi tra obbedienza e trasgressione. Razionalità, emozioni e provocazione connotano l'agire di questi giovanissimi disobbedienti confusi e spavaldi. Apparentemente perfetti adolescenti eppure spezzettati, contraddittori. Sono preda di sentimenti e comportamenti contrastanti. Si mostrano cattivi e come tali agiscono, scandalizzando gli adulti, meravigliando i coetanei. Sempre in bilico tra bene e male, obbedienza e sregolatezza.Ogni voce adolescenziale di questo libro dichiara le sue “colpe”, senza cercare giustificazioni con il mondo adulto che non riuscendo a capirli, prova a imbrigliarli, li accusa o li disconosce. Una sola memorabile azione per rompere gli schemi e sentirsi finalmente liberi. Per ogni protagonista, un oggetto impugnato, rubato, distrutto, simbolo di una rivolta apparentemente senza senso. Ma nella loro vita tutto ha un senso. Mattia LuisaAutrice, editor, traduttrice. Dopo aver lavorato diversi anni nel mondo della scuola, si è dedicata alla scrittura per ragazzi pubblicando romanzi, albi illustrati e racconti, molti dei quali tradotti anche all'estero, che le sono valsi diversi premi e riconoscimenti. Nel 2008 vince il Premio Andersen come Migliore scrittrice. È tra le autrici dello storico programma per bambini di RAI TRE “Melevisione” e di un'altra amatissima trasmissione per i più piccini: “L'albero Azzurro”. Da sempre in ascolto del mondo dei giovani, ogni anno Luisa incontra i suoi lettori in scuole, librerie, biblioteche e Festival letterari. È docente di Narrativa per l'infanzia presso “Bottega Finzioni”, la scuola di scrittura diretta da Carlo Lucarelli. Vive e lavora tra Roma e l'Isola d'Elba.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

AL CORONAVIRUS i cristiani rispondono così
Contrordine compagni il Covid è uscito dal laboratorio di Wuhan come diceva Trump

AL CORONAVIRUS i cristiani rispondono così

Play Episode Listen Later Jun 1, 2021 10:44


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6588CONTRORDINE, COMPAGNI: IL COVID E' USCITO DAL LABORATORIO DI WUHAN... COME DICEVA TRUMP di Antonio SocciLa possibile provenienza del Covid 19 dai laboratori cinesi di Wuhan (probabilmente una fuoruscita accidentale) un anno fa era già stata illustrata, fin nei dettagli, dal professor Joseph Tritto nel libro "Cina-Covid 19. La chimera che ha cambiato il mondo" (Cantagalli). Un libro uscito ad agosto 2020 e snobbato dai media mainstream.La ricostruzione della vicenda fatta da Tritto è stata sospettata di "disinformazione" dalla polizia del pensiero della rete, fino alla censura.Nessuno sembrava interessato a capire se era vero o no ciò che riportava il libro. Il fatto stesso che confermasse, con argomenti scientifici, quanto andava dicendo da mesi il presidente Donald Trump, bastava a renderlo tabù.Accennare al laboratorio di Wuhan era sufficiente per essere bollati come trumpiani o liquidati come "complottisti". Dovevamo rassegnarci tutti alla storia del pipistrello a cui era addebitato tutto lo sfacelo umanitario ed economico provocato dal Covid nel mondo intero.Oggi d'improvviso sembra che il vento si sia messo a soffiare in senso opposto. Spazzato via Trump si riaccendono i riflettori su Wuhan.Al punto che Joe Biden ha dichiarato di aver chiesto all'intelligence di "raddoppiare gli sforzi per arrivare entro tre mesi ad una rapporto definitivo" sull'origine del Covid e pretende che il regime cinese risponda "a domande specifiche".Ormai da settimane autorevoli personalità sui giornali parlano della possibile origine artificiale del virus.CLAMOROSO DIETROFRONTIl caso più clamoroso è quello di Anthony Fauci, capo dell'Istituto nazionale americano di malattie infettive. È quell'alto consigliere della presidenza Usa (alla testa della task force contro il Covid) che per mesi è stato visto dai Dem come il controcanto a Trump stesso.Nel maggio 2020, Fauci dichiarava: "L'evidenza scientifica indica fermamente che il virus sia evoluto in natura per poi compiere il salto di specie. E dunque non possa essere stato manipolato in laboratorio".In questi giorni, a un anno di distanza, Fauci ha dichiarato l'opposto: "Non sono convinto che il Covid 19 abbia origine naturale. Penso che dobbiamo continuare ad indagare su cosa sia successo in Cina fino a quando troveremo le risposte più esatte".Due settimane fa, sull'autorevole rivista "Science", diciotto importanti scienziati hanno scritto che l'inchiesta dell'Oms, in collaborazione con la Cina, non ha spiegato nulla e occorre una vera inchiesta internazionale chevaluti anche "l'ipotesi dell'incidente di laboratorio".Quattro giorni fa il Wall Street Journal - riportando fonti dei servizi segreti - ha parlato di tre ricercatori del laboratorio di virologia di Wuhan che sarebbero stati ammalati (e ricoverati) nel novembre 2019 con sintomi "compatibili sia con il Covid, sia con l'influenza stagionale".Per capire come il vento stia cambiando basta vedere un titolo del "Corriere della sera" di ieri: "A Wuhan esperimenti aggressivi. La Cina mente sull'origine del virus".Questa frase virgolettata titolava un'intervista a "Jamie Metzl, collaboratore di Clinton e Biden" il quale "assegna un 85% di probabilità alla 'fuga' dal laboratorio". Metzl spiega: "Se non troviamo la verità e non affrontiamo le vulnerabilità, correremo rischi non necessari per future pandemie".Ma il segnale più chiaro del capovolgimento di scenario è arrivato da Facebook. Infatti ha annunciato che, da ora in poi, non censurerà e non rimuoverà più i post degli utenti che parlano della possibile fuoruscita del virus dal laboratorio di Wuhan.Il professor Benedetto Ponti, docente di Diritto amministrativo e Diritto dei media digitali all'Università di Perugia, sostiene che si dovrebbe riflettere seriamente su tutta questa vicenda e su come si è sviluppata.FAKE NEWS?Nonostante fin dall'inizio circolasse l'ipotesi dell'origine artificiale del virus, osserva Ponti, "il giudizio degli scienziati era descritto come compattamente schierato per l'origine naturale. Perciò la diffusione di questa fake news (così era bollata) era attivamente contrastata sia ad opera delle stesse piattaforme, sia sulla base di specifiche policy pubbliche, del governo italiano e anche a livello Ue".Il professor Ponti si chiede: "è corretto e utile avere tante certezze, quando si ha a che fare con un fatto 'nuovo'?".Certo, "la lotta alla disinformazione in materia di Covid 19 intende prevenire o ridurre i danni derivanti dalla diffusione di informazioni ingannevoli, che minano la fiducia del pubblico, ma che accade se una tesi, bollata come 'disinformation', riceve poi credito anche nella comunità scientifica? 'Castrare' la discussione pubblica, bollando certe tesi come false ed ingannevoli, per poi scoprire che invece meritano di essere analizzate, e non preventivamente squalificate, è un buon servizio alla salute?"Peraltro si trattava di "contenuti del tutto leciti", quindi la censura lascia ancor più perplessi. Ponti aveva già provato, con un articolo su una rivista giuridica della primavera 2020, a mettere in guardia "dagli effetti nefastiche sarebbero derivati da un approccio 'censorio' alla discussione pubblica".Una informazione libera - conclude lo studioso - è utile anche "per la tutela della salute (presente e futura)".Dunque fra i tanti danni di questa pandemia c'è pure il rischio di "sinizzazione" della nostra democrazia.Del resto il Covid 19, all'Italia e al mondo intero, è costato - in termini di vittime e di danni economici - quasi quanto una guerra perduta. Mentre, paradossalmente, la Cina sembra la meno penalizzata. Vedremo cosa si scoprirà sul laboratorio di Wuhan.Se alle negligenze del regime comunista, nei primi mesi dell'epidemia, si dovessero aggiungere pure delle negligenze del laboratorio di Wuhan, se cioè si accertasse la fuoruscita accidentale del virus, le responsabilità della Cina sarebbero gravissime e molti paesi potrebbero porre il problema del risarcimento.Nota di BastaBugie: il titolo di questo articolo allude alla frase "Contrordine, compagni!", che apre la battuta di ognuna delle vignette di Giovannino Guareschi, il padre letterario di Don Camillo, tratta dalla serie "Obbedienza cieca, pronta, assoluta" che dal 1947 compare sul settimanale satirico Il Candido, diretto da Guareschi stesso.Le vignette ironizzano sulla cieca fiducia che gli iscritti del PCI riponevano in quanto scritto su «L'Unità», il quotidiano del Partito Comunista. È una presa in giro della base comunista, capace di versare, senza neppure un tentennamento, il cervello all'ammasso del partito, senza neppure porsi il minimo dubbio su quanto dalle pagine de "L'Unità" veniva ordinato di fare.Per questo i comunisti vi venivano raffigurati con tre narici: le prime due servivano per respirare, ma la terza narice serviva per far uscire il cervello e far entrare le direttive del partito. Per questo Guareschi chiamava "trinariciuti" i comunisti.Ecco qui alcuni esempi delle frasi sotto alle vignette di Guareschi (è facile immaginare la divertente vignetta relativa):Contrordine compagni! La frase pubblicata sull'Unità: "I compagni che non volano sono traditori", contiene un errore di stampa, e pertanto va letta: "I compagni che non votano sono traditori. (7 marzo 1948)Contrordine compagni! La frase pubblicata sull'Unità: "Bisogna scendere in piazza con bandiere e porci, alla testa delle masse", contiene un errore di stampa, e pertanto, spostando una virgola, va letta: "Bisogna scendere in piazza con bandiere, e porci alla testa delle masse. (14 marzo 1948)Contrordine compagni! La frase pubblicata nell'Unità: "Tutti i lavoratori devono essere legati a un unico gatto", contiene un errore di stampa, e pertanto va letta: "Tutti i lavoratori devono essere legati a un unico patto. (21 marzo 1948)Contrordine compagni! La frase pubblicata nell'Unità: "Bisogna introdurre il nostro giornale anche nelle suole", contiene un errore di stampa, e pertanto va letta: "Bisogna introdurre il nostro giornale anche nelle scuole. (27 marzo 1948)

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer
Benedetto, spezzato e dato Parte 2

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer

Play Episode Listen Later Mar 22, 2021 23:51


Stai impedendo a Dio di accedere a qualche parte di te? Se è così, questo potrebbe causarti dolore mentre attendi la realizzazione di ciò che Dio ha pianificato per te.

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer
Benedetto, spezzato e dato Parte 1

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer

Play Episode Listen Later Mar 15, 2021 25:31


Per poter essere un canale delle benedizioni di Dio, dobbiamo essere disposti a rinunciare al nostro ego e a metterci al servizio degli altri.

Catechesi | RRL
179 - Obbedienza e suffragi (parte II)

Catechesi | RRL

Play Episode Listen Later Nov 16, 2020 2:18


Nel convento delle Domenicane di Vercelli, dove era superiora la beata Emilia, v'era fra le altre una prescrizione della regola che vietava di bere fra un pasto e l'altro senza permesso della superiora, la quale però lo concedeva rarissimamente, eccitando le consorelle a questo piccolo sacrificio in memoria della sete che Gesù patì sul Calvario.

Catechesi | RRL
178 - Obbedienza e suffragi (Parte I)

Catechesi | RRL

Play Episode Listen Later Nov 9, 2020 2:10


A consolazione poi di coloro che vivono sotto obbedienza religiosa, e che non sono liberi della loro volontà, aggiungeremo che facendo essi la volontà dei superiori, tornano a Dio più graditi e soccorrono le anime purganti più efficacemente che se facessero grandi mortificazioni.

ARTICOLI di Antonio Socci
Con il coronavirus l'Italia ha fatto da cavia per un clamoroso esperimento sociale

ARTICOLI di Antonio Socci

Play Episode Listen Later Jul 28, 2020 12:21


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6211CON IL CORONAVIRUS L'ITALIA HA FATTO DA CAVIA PER UN CLAMOROSO ESPERIMENTO SOCIALE di Antonio SocciÈ uscito il libro di Giorgio Agamben, "A che punto siamo?"(Quodlibet) dove il filosofo raccoglie i suoi interventi, così controversi, scritti durante e contro il lockdown, e dove aveva previsto che lo stato d'eccezione sarebbe stato prolungato.Agamben è uno dei filosofi italiani più tradotti e stimati all'estero. Infatti è stato intervistato da diversi giornali stranieri e (sebbene sia, da sempre, culturalmente "di sinistra") è stato ignorato dai nostri media che non sopportano pensieri difformi.Quello che vorrebbe farci vedere è "la trasformazione di cui siamo testimoni" nella vita politica e sociale, che "opera attraverso l'istaurazione di un puro e semplice terrore sanitario e di una sorta di religione della salute".Il pensatore denuncia la trasformazione dello stato d'eccezione in una prassi che diventerà sempre più normale, finendo per liquidare la democrazia borghese parlamentare così come l'abbiamo finora conosciuta, trasformandola in un'altra cosa che non è ancora definita.Certo, si può obiettare che la situazione per il Covid, a febbraio-marzo, era allarmante. Secondo i suoi critici, non si poteva fare diversamente: il filosofo dimentica il grave pericolo da cui eravamo minacciati. Ma la risposta di Agamben a questa obiezione, fa riflettere. Anzitutto - spiega - si è limitato senza motivo il primo dei diritti umani: "il diritto alla verità". Egli parla di "una gigantesca operazione di falsificazione della verità".Si può obiettare che forse è stata più superficialità e dilettantismo che falsificazione. O almeno si spera. Però quando Agamben scrive che "i dati sull'epidemia sono forniti in modo generico e senza alcun criterio di scientificità", che "dare una cifra di decessi senza metterla in relazione con la mortalità annua nello stesso periodo e senza specificare la causa effettiva della morte non ha alcun significato", bisogna riconoscere che solleva un problema vero.Dice: "non si tiene alcun conto del fatto, pur dichiarato, che viene contato come deceduto per Covid-19 anche il paziente positivo che è morto per infarto e per un'altra causa qualsiasi" (e non si ricordano mai le cifre annuali dei morti per le diverse cause e patologie, effettivamente superiori a quelle per Covid).Bisognerebbe aggiungere la mancanza di verità sulle origini del virus e sui tempi della sua diffusione (di cui ha colpa il regime cinese), poi le indicazioni delle autorità date e poi capovolte (per esempio sulle mascherine), infine il grande punto interrogativo sulle terapie e i farmaci. È mancata perfino la verità su ciò che ha portato ai tagli alla sanità degli anni scorsi.DIRE LA VERITA' Per decidere una così drastica sospensione dei diritti fondamentali - dice in sostanza Agamben - le autorità potevano e dovevano prima spiegare esattamente, con estrema precisione e accuratezza, tutti i termini del problema al popolo e ai suoi rappresentanti e solo valutando l'autentica realtà dei fatti si potevano poi assumere certe misure di protezione, con tempi e modalità democraticamente deliberate e controllate (magari anche informando giorno per giorno sull'efficacia delle diverse terapie in corso).In effetti così non è stato. E non si dica che non se n'è avuto il tempo, perché lo stato d'emergenza è stato decretato dal governo a fine gennaio e per più di un mese non è stato fatto praticamente nulla, passando da una sostanziale sottovalutazione a un improvviso allarme apocalittico.Nella genericità dell'allarme si è poi prodotto un panico collettivo che ha reso accettabile tutto ("la diffusione del terrore sanitario ha avuto bisogno di un apparato mediatico concorde e senza faglie").Così - spiega Agamben - si è potuto verificare che per la paura della morte "gli uomini sembrano disposti ad accettare limitazioni della libertà che non si erano mai sognati di poter tollerare, né durante le due guerre mondiali né sotto le dittature totalitarie".Questo stato di eccezione, secondo il filosofo, "sarà ricordato come la più lunga sospensione della legalità nella storia del Paese, attuata senza che né i cittadini né, soprattutto, le istituzioni deputate abbiano avuto nulla da obiettare".Agamben dà un giudizio durissimo su ciò che è accaduto (agli storici futuri "questo periodo apparirà come uno dei momenti più vergognosi della storia italiana") ed è ancora più duro su "coloro che lo hanno guidato e governato come degli irresponsabili privi di ogni scrupolo etico". Forse eccede, si può pensare che vi sia stata semmai improvvisazione e carenza di sensibilità democratica e di senso delle istituzioni, ma ai posteri l'ardua sentenza: l'aspetto più importante della riflessione di Agamben è un altro.Egli sostiene che "dopo l'esempio cinese, proprio l'Italia è stata per l'Occidente il laboratorio in cui la nuova tecnica di governo è stata sperimentata nella sua forma più estrema".LIQUIDAZIONE DELLA DEMOCRAZIAIl fatto stesso che un totalitarismo sia stato il modello è emblematico, secondo Agamben, che poi scrive: "Se i poteri che governano il mondo hanno deciso di cogliere il pretesto di una pandemia - a questo punto non importa se vera o simulata - per trasformare da cima a fondo i paradigmi del loro governo degli uomini e delle cose, ciò significa che quei modelli erano ai loro occhi in progressivo, inesorabile declino e non erano ormai più adeguati alle nuove esigenze".Possiamo dissentire, ma è chiaro da anni che il liberismo non è più sinonimo di liberaldemocrazia, che il mercatismo e il grande potere finanziario che domina sugli stati hanno devastato l'economia reale, il tessuto produttivo industriale dell'occidente e la borghesia, quel ceto medio che era sempre stato il pilastro delle democrazie.Ed è chiaro da anni che il mercatismo (propagandato da gran parte dei media in tutte le sue forme: non ultima quella dell'Europa maastrichtiana) ha sempre più in odio le democrazie, i parlamenti, le sovranità popolari e gli stati nazionali che rappresentano tanti ostacoli a un suo incontrastato dominio.In Italia è lampante da anni che il Parlamento e gli elettori contano sempre meno e sempre più si cerca di commissariarci, di comandarci per interposta persona e che in nome del vincolo esterno finiranno per governarci totalmente da Berlino e Bruxelles (o dalle Borse). C'è dunque di che riflettere.Infine si segnalano due pensieri di Agamben. Il primo: "la biosicurezza si è dimostrata capace di presentare l'assoluta cessazione di ogni attività politica e di ogni rapporto sociale come la massima forma di partecipazione civica. Si è così potuto assistere al paradosso di organizzazioni di sinistra, tradizionalmente abituate a rivendicare diritti e denunciare violazioni della costituzione, accettare senza riserve limitazioni delle libertà decise con decreti ministeriali privi di ogni legalità e che nemmeno il fascismo aveva mai sognato di poter imporre".Viene da chiedersi: che avrebbero fatto se a decidere quelle misure fosse stato il centrodestra?Il secondo pensiero: "La pandemia ha mostrato senza possibili dubbi che il cittadino si riduce alla sua nuda esistenza biologica. In questo modo egli si avvicina alla figura del rifugiato fin quasi a confondersi con essa".È stato chiesto al filosofo di sinistra se è imbarazzato dal fatto che sono stati leader di destra come Trump e Bolsonaro i più critici del lockdown alla maniera cinese.Risposta: "Anche in questo caso si può misurare il grado di confusione in cui la situazione di emergenza ha gettato le menti di coloro che dovrebbero restare lucidi, come anche a che punto l'opposizione fra destra e sinistra si sia completamente svuotata di ogni contenuto politico reale. Una verità resta tale sia che sia detta a sinistra che se viene enunciata a destra".

Camminare come Gesù
17. L' obbedienza nella gioventù di Gesù

Camminare come Gesù

Play Episode Listen Later Jun 26, 2020 23:06


Ragazzi continuiamo la nostra riflessione sull'obbedienza. Oggi Roberto e Stefano continueranno a riflettere sull'obbedienza nella gioventù di Gesù. Imparare ad obbedire fin dalla gioventù è un aspetto importante nel nostro cammino come discepoli.

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia VI Domenica di Pasqua - Anno A (Gv 14,15-21)

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later May 12, 2020 8:04


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5985OMELIA VI DOMENICA DI PASQUA - ANNO A (Gv 14,1-12)Le letture di questa sesta domenica di Pasqua ci offrono l'occasione per una profonda riflessione su quello che deve essere l'impegno missionario di ogni cristiano. La prima lettura parla della Comunità cristiana di Samaria, sorta in seguito alla predicazione del Diacono Filippo, il quale, animato da grande spirito missionario, si recò ad annunziare il Vangelo ai Samaritani che erano i più disprezzati non solo dagli Ebrei, ma anche dai cristiani. Il messaggio del Vangelo si doveva rivolgere anche a loro.Come allora, anche oggi esiste la forte tentazione di fare delle preferenze e di escludere qualcuno dai propri interessi apostolici. Al contrario, la carità cristiana deve abbracciare tutti: nessuno deve essere escluso dal cuore del missionario.«Le folle – afferma la prima lettura –, unanimi, prestavano attenzione alle parole di Filippo» (At 8,6) e ci furono molte conversioni. Allora giunsero in Samaria Pietro e Giovanni a confermare con l'imposizione delle mani, ovvero con il Dono dello Spirito Santo, l'operato di Filippo. Questo particolare ci ribadisce come l'opera missionaria del singolo deve comunque essere controllata e confermata da chi nella Chiesa esercita l'autorità.La seconda lettura ci dà dei preziosi insegnamenti su come deve essere la nostra testimonianza evangelica. San Pietro, nella sua Prima Lettera, ci esorta ad essere sempre pronti «a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi» (3,15).I fratelli che vivono attorno a noi, che incontriamo ogni giorno per la strada, che vivono nello stesso nostro palazzo, che sono vicini di porta, hanno mille interrogativi su Dio, sulla Chiesa, sul dolore innocente di tanti bambini, sulle tante ingiustizie che colpiscono l'umanità.Il cristiano, con il suo comportamento e con le sue parole umili e rispettose, deve essere luce per tanti fratelli, conducendoli alla conoscenza della verità. Ognuno di noi, con un minimo di preparazione, deve saper rispondere alle tante domande che cercano una soluzione convincente. Per far questo, prima di tutto dobbiamo assimilare bene il Vangelo, e, inoltre, dobbiamo leggere e approfondire il Catechismo della Chiesa Cattolica.Tuttavia, questo «sia fatto con dolcezza e rispetto» (ivi). Non sarà certo per le nostre parole che tanti nostri fratelli troveranno la luce della verità, ma per l'umiltà, la carità e la mitezza che dimostreremo nei loro confronti. Una parola altezzosa, anche se veritiera, allontana da Dio; una parola umile penetra i cuori e conduce a salvezza.San Pietro ci insegna a rispettare il nostro interlocutore, a non volersi imporre, a non pretendere di "spuntarla" ad ogni costo con verbosa arroganza. La missione è opera d'amore e deve essere animata dall'amore soprannaturale che dobbiamo portare verso il prossimo. I nostri fratelli si devono sentire amati, allora accoglieranno le nostre parole, anche se povere e disadorne.Inevitabilmente, non incontreremo solo accoglienza e successo, ma anche chiusura e delusione. Il missionario deve mettere in conto tutto questo, pensando che è impossibile riscuotere sempre un buon esito. Spesso il missionario sarà incompreso, deriso e respinto. Ma, come ricorda san Pietro in questa seconda lettura, «se questa è infatti la volontà di Dio, è meglio soffrire operando il bene che facendo il male» (1Pt 3,17).L'esempio ce lo ha dato Gesù stesso «morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio» (1Pt 3,18); l'esempio ce lo hanno dato gli Apostoli, che hanno coronato un lungo e fruttuoso apostolato con la corona del martirio; l'esempio, infine, ce lo hanno dato i missionari in questi duemila anni di Cristianesimo, i quali hanno dovuto affrontare difficoltà di ogni genere, non esclusa la morte.La risorsa del missionario è Cristo, «messo a morte nel corpo, ma reso vivo nello spirito» (1Pt 3,18). Partecipe del mistero della Croce, il missionario sarà anche partecipe del mistero della Risurrezione.Dal Vangelo di oggi si può comprendere quella che deve essere l'anima del nostro apostolato. Il brano inizia con una frase molto bella e profonda: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti» (Gv 14,15). È una esigenza dell'amore: se amiamo il Signore, mettiamo volentieri in pratica la sua Volontà, anche quando ciò comporta sacrificio da parte nostra.Quando si ama il Signore si sente il desiderio di mettersi al suo servizio, per farlo conoscere e amare da tutti. Ecco dunque la fonte dello zelo missionario: l'amore di Dio. Il Signore ci dice di essere suoi testimoni e, se lo amiamo realmente, ciò non ci sarà difficile. Se togliamo l'amore, la missione cade nel nulla e sarà impossibile l'osservanza di tutti gli altri Comandamenti.Se amiamo, non siamo mai soli: il Signore ci dona il suo Spirito. Lo Spirito di verità che Gesù ha promesso ai suoi discepoli sostiene il missionario nelle difficoltà del compito a lui affidato. Egli deve dimorare in noi, deve agire in noi, e servirsi di noi per illuminare il mondo.Da questo si capisce il primato della vita contemplativa rispetto a quella attiva. Non possiamo dare ciò che non abbiamo. Se saremo "imbevuti" di Dio, come una spugna gettata nell'acqua, allora potremo beneficare tanti nostri fratelli. La ricchezza di vita interiore traboccherà necessariamente in una vita missionaria piena di buoni frutti.Chi ama il Signore osserva i suoi Comandamenti e «chi ama me – dice Gesù – sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui» (Gv 14,21). La missione deve essere una risposta a questo amore di Dio per noi. Gesù si manifesterà allora nella nostra vita e sarà il protagonista del nostro apostolato. Lasciamolo agire in noi: più saremo uniti a Lui per mezzo di una preghiera continua, tanto più Lui si manifesterà in noi e tanto più i nostri fratelli potranno "vedere" Dio nella nostra vita.Chiediamo alla Vergine Maria la grazia di ottenere tutto questo, per la maggiore gloria di Dio e per il bene del prossimo.

AL CORONAVIRUS i cristiani rispondono così
Coronavirus: I cattolici e la vera obbedienza

AL CORONAVIRUS i cristiani rispondono così

Play Episode Listen Later May 5, 2020 14:56


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6119CORONAVIRUS: I CATTOLICI E LA VERA OBBEDIENZA di Aldo Maria ValliSe qui da noi, in Occidente, il blocco delle cerimonie religiose a causa del coronavirus ha provocato sofferenza in molti cattolici, all'Est ha anche riportato alla memoria i tempi delle persecuzioni anticattoliche, quando le chiese e le altre strutture religiose erano vuote perché i regimi comunisti, per motivi ideologici, impedivano il culto pubblico."La visione terrificante delle chiese vuote mostra ciò che sarebbe potuto succedere se l'ostilità anticattolica avesse prevalso", ha detto una conduttrice radiofonica polacca manifestando il pensiero di numerosi suoi connazionali di una certa età, in grado di ricordare che cosa fu la persecuzione antireligiosa.MESSE INTERROTTEAnche nell'Europa dell'Est è successo, come da noi, che le forze dell'ordine siano intervenute per disperdere fedeli che, nonostante i divieti, si erano recati in chiesa per la Messa, e queste immagini hanno a loro volta riproposto ricordi alquanto spiacevoli, tanto più che alcuni sacerdoti sono stati multati per non aver rispettato le regole.In Romania il vescovo greco-cattolico Virgil Bercea, sessantadue anni, che per alcuni anni, prima della rivoluzione del 1989, fu sacerdote clandestino nella Romania comunista, ha dichiarato che il divieto di celebrare le Messe a causa della pandemia ha ovviamente provocato molte domande e suscitato dolorosi ricordi. "Prima della liberazione - ha sottolineato - le nostre case avevano preso il posto delle chiese. E ora che tutto è di nuovo chiuso ci troviamo in una situazione angosciante".In Ucraina, dove sono ancora consentite le funzioni religiose con un massimo di dieci fedeli, il Consiglio ucraino delle chiese e delle organizzazioni religiose, che comprende anche leader cattolici, il 9 aprile ha denunciato violazioni delle regole da parte della polizia, che in alcuni casi, interpretando le norme in modo restrittivo, ha preteso di chiudere completamente le chiese, e anche questi fatti hanno contribuito a riproporre situazioni che si sperava fossero consegnate al passato.In Russia il segretario generale della conferenza episcopale, monsignor Igor Kovalevsky, ha detto che in molti cattolici le norme per il contenimento della pandemia hanno suscitato "paure e associazioni di idee negative" e non è mancato chi ha contestato le regole.Chi ha vissuto sotto il comunismo ricorda bene come andavano le cose quando si poteva pregare solo in casa, senza far rumore, perché c'era sempre il rischio di poter essere denunciati.VESCOVI CORAGGIOSIAll'epoca un grande aiuto venne dalla consapevolezza che c'erano pastori non disposti ad arrendersi, e le parole di quei grandi testimoni della fede possono dire qualcosa anche a noi oggi.È il caso del cardinale Stefan Wyszyński, il primate polacco che nel gennaio del 1953 sfidò il regime comunista, reagendo con una celebre lettera al diktat che revocava alla Chiesa la libertà di culto, e pagando la sua presa di posizione con il carcere.Nei suoi Appunti dalla prigione si legge: "Il peccato più grande per un apostolo è la paura; la paura di un apostolo è la prima alleata dei suoi nemici. La mancanza di coraggio è l'inizio della sconfitta per un vescovo".Nella lettera, firmata da tutto l'episcopato e inviata al governo, a proposito del divieto di culto era scritto: "Affermiamo che il suddetto decreto non può essere da noi riconosciuto come legittimo e vigente, giacché contrario alla Costituzione e alle leggi di Dio e della Chiesa [...]. Se dovessimo trovarci di fronte all'alternativa di sottomettere la giurisdizione ecclesiastica come uno strumento di governo civile oppure accettare un sacrificio personale, non vacilleremo [...]. Non possiamo sacrificare le cose di Dio sull'altare di Cesare! Non possumus!".Il 25 settembre del 1953 il cardinale fu arrestato dalle autorità comuniste e portato in carcere. Uscendo dal palazzo episcopale, disse a una suora che voleva preparargli un bagaglio: "Sorella, non porterò nulla. Sono entrato povero in questa casa e povero vi uscirò". Sarebbe rimasto in carcere per tre anni.Insieme a ricordi inquietanti, l'attuale situazione ci consente di riscoprire figure che possono insegnare davvero molto.È il caso anche dell'eroico cardinale Ján Chryzostom Korec, vescovo di Nitra, in Slovacchia, autore del libro La notte dei barbari.Ebbi la possibilità di conoscere il cardinale Korec e ricordo bene la passione con cui rievocava gli anni della Chiesa clandestina, costretta alle catacombe. Mi fece vedere alcune copie del samizdat che produceva in clandestinità e rievocò il periodo di isolamento in carcere, quando ripeteva ad alta voce interi brani di opere filosofiche e teologiche per non perderne la memoria.Sì, possiamo proprio dire che dall'Est ci arrivano testimonianze che possono esserci di grande aiuto per superare, con fede e dignità, questa fase difficile.Nota di BastaBugie: Benedetta Frigerio nell'articolo seguente dal titolo "A chi obbedire? Il beato Franz contro i vescovi proni allo Stato" parla del film sul beato Franz Jägerstätter (vedi foto), torturato e ucciso dal regime nazista a cui si oppose. Un film che ha da dire molto ai cattolici di oggi e che spiega quale sia la vera obbedienza.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 26 aprile 2020:C'è una storia a cui la quarantena ha incollato diverse persone. Si tratta dell'ultimo capolavoro del regista Terrence Malick, "Hidden Life" ("La vita nascosta"), uscito negli Stati Uniti l'anno scorso e che avrebbe dovuto esordire nelle sale cinematografiche italiane questo mese. Molti hanno avuto la possibilità di vederlo in streaming. E forse non è un caso, perché la storia di questo contadino austriaco, che per fedeltà a Cristo si oppose al regime nazista morendo martire a 36 anni nell'agosto del 1943, ha qualcosa da dire al mondo contemporaneo, cattolico e non.Franz Jägerstätter, beatificato nel 2007 da papa Benedetto XVI, viveva con sua moglie e le tre figlie a Radegund, coltivando i campi e allevando bestie in mezzo allo spettacolo delle Alpi austriache. Bisogna ricordare che la vita di quest'uomo prima del matrimonio fu contraddittoria e libertina (ebbe una figlia a 26 anni con un'altra donna) e che la fedeltà alla verità può farsi eroica in persone da cui magari non ce lo si aspetterebbe.A 29 anni sposò Franziska Schwaninger, che cambiò completamente la sua vita, ordinandola e scandendola fra lavoro, preghiera e lettura della Bibbia. Fu proprio la conoscenza di Cristo a portarlo, tre anni dopo le nozze, a decidere di non assumere incarichi istituzionali nel suo paese, dove fu l'unico a votare contro il plebiscito di annessione alla Germania, motivo per cui cominciò ad essere emarginato dalla sua comunità.Nel 1940 fu arruolato ma conoscendo i programmi eugenetici del Partito nazista si convinse ancora di più che l'obbedienza alla fede e alla verità, illuminata dall'incontro con Gesù, era incompatibile con la sottomissione al governo. Perciò, rifiutandosi di combattere quando fu richiamato nell'esercito nel febbraio del 1943, venne arrestato.Jägerstätter non disobbedì solo alle autorità civili, ma anche a quelle religiose. Sia il parroco della sua chiesa sia il suo vescovo, Josephus Calasanz Fließer, lo spinsero a desistere dall'obiezione di coscienza: secondo loro il Signore non poteva volere che con la sua condotta mettesse a rischio non solo la sua vita, ma anche quella della sua famiglia, che infatti pagò cara la sua scelta, pur sostenendola.Ricordiamo che Radegund era un paese di cattolici praticanti, ma che in nome del "buon senso" e dell'obbedienza ai superiori, a cui pure il Vangelo richiama, appoggiati da alcuni curati e vescovi, chiusero gli occhi sui soprusi del governo. Infatti, il beato scrisse: «Il Cristo ha rimproverato a Pietro di averlo rinnegato per paura e per rispetto umano», mentre disse al suo parroco in una lettera: «Devo annunciarLe che forse perderà uno dei Suoi parrocchiani... Poiché nessuno può ottenere che io venga dispensato dal compiere una cosa che metterebbe in pericolo la mia salvezza eterna».La ribellione del beato alle autorità anche ecclesiastiche la giustificò negando che l'obbedienza richiesta dal Vangelo sia senza eccezioni: «I comandamenti di Dio ci insegnano che dobbiamo prestare obbedienza ai nostri superiori, anche se non sono cristiani, ma solo finché non ci ordinano qualcosa di sbagliato, poiché dobbiamo obbedire più a Dio che agli uomini».A dire, con il santo cardinale Newman, che prima del Papa c'è la coscienza. Il che non è un invito a vivere da "cattolici adulti" (ossia secondo le proprie opinioni e voglie), ma a seguire la verità rivelata da duemila anni di Magistero a cui il Papa stesso si deve sottomettere. Verità che, come tutti, anche i prelati possono tradire al pari di Pietro.«L'uomo ha in realtà una Legge scritta da Dio dentro al cuore... e secondo questa egli sarà giudicato», dice la Costituzione pastorale Gaudium et spes. Questa verità, continua l'enciclica di san Giovanni Paolo II Veritatis splendor, «è indicata dalla "Legge divina"», norma universale e oggettiva della moralità», il cui nucleo sta nei Dieci Comandamenti: «Non avrai altro Dio fuori di me... Ricordati di santificare le feste... Non uccidere»; e che si riassume nel comandamento di Gesù di amare Dio e il prossimo.I mesi di carcere e quelli dopo la morte (fu ghigliottinato) di Jägerstätter, dovuta proprio alla sequela dei Comandamenti, furono uno strazio per la moglie appena trentenne con tre figlie piccole da crescere: la gente smise di aiutarla nei campi, le bimbe venivano schernite e isolate, il partito le tolse ogni sussidio economico. Ma prima di morire, a sua moglie e a sua madre (che invece cercò di opporsi alla sua scelta), il beato scrisse:«Avrei tanto voluto risparmiarvi questa sofferenza che dovete sopportare per causa mia.

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer
Mantieni Dio al primo posto Parte 2

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer

Play Episode Listen Later May 3, 2020 25:54


Desideri mettere Dio al primo posto nella tua vita, ma hai difficoltà a mantenerlo là? Scopri come liberarti dalle distrazioni che si frappongono tra te e Dio.Desideri mettere Dio al primo posto nella tua vita, ma hai difficoltà a mantenerlo là? Scopri come liberarti dalle distrazioni che si frappongono tra te e Dio.

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Coronavirus, Papa Francesco invita alla «prudenza» e alla «obbedienza» alle disposizioni perché non torni la pandemia

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Play Episode Listen Later Apr 28, 2020 1:01


«In questo tempo nel quale si cominciano ad avere disposizioni per uscire dalla quarantena, preghiamo il Signore perché dia al suo popolo, a tutti noi, la grazia della prudenza e dell'obbedienza alle disposizioni, perché la pandemia non torni». Lo ha detto Papa Francesco durante la messa in Santa Marta, trasmessa in streaming. Il Pontefice ha anche parlato della Shoah: «È nata così, è stata creata l’opinione contro un popolo e poi è diventata normale, ‘vanno uccisi’, un modo di procedere per fare fuori la gente che ti disturba. Tutti sappiamo che questo non è buono ma c’è un piccolo linciaggio quotidiano che cerca di condannare la gente, di scartarla. Si crea una opinione - osserva Bergoglio - e con quel ‘si dice’ si crea opinione per farla finita con una persona», ha detto Bergoglio, che ha avvertito: «La verità è un’altra testimonianza del vero, è chiara, trasparente. Non tollera le pressioni».

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer
Mantieni Dio al primo posto Parte 1

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer

Play Episode Listen Later Apr 27, 2020 24:51


Desideri mettere Dio al primo posto nella tua vita, ma hai difficoltà a mantenerlo là? Scopri come liberarti dalle distrazioni che si frappongono tra te e Dio.

Daily Cogito
L'Eccezione NON È la Regola - un pensiero incoraggiante

Daily Cogito

Play Episode Listen Later Mar 22, 2020 14:55


L'eccezione non può mai essere la regola, nonostante ci sia un sacco di gente che spera proprio questo. Oggi vi propongo un pensiero incoraggiante, tra responsabilità ed obbedienza. Stasera alle 18 live con Mercadini e Boldrin su Youtube! Prossimi eventi ➤➤➤ https://riccardodalferro.com/eventi/ Il mio nuovo videocorso sul podcasting ➤➤➤ https://www.docety.com/videocorso/107/dettagliNewsletter ➤➤➤ http://eepurl.com/c-LKfz Elogio dell'idiozia ➤➤➤ https://amzn.to/2J9WwKZ LEGGI "SPINOZA&POPCORN" ➤➤➤ https://amzn.to/32LY9DK (versione ebook: https://amzn.to/2xSsoOD) Youtube: http://bit.ly/rickdufer Instagram: https://www.instagram.com/rickdufer/ Facebook: https://www.facebook.com/rickdalferro/ Il meglio di Daily Cogito (per nuovi ascoltatori): http://bit.ly/bestofDC Daily Cogito: ogni mattina alle 7. L'unica dipendenza che ti rende indipendente. Daily Cogito è ascoltabile e scaricabile dalle seguenti fonti:Canale Youtube: https://www.youtube.com/c/dailycogito Spotify: http://bit.ly/DailySpoty iTunes: http://bit.ly/dailytunes

Daily Cogito
Il virus del Fascismo accanto all'altro virus: un problema italiano - DuFer e Boldrin

Daily Cogito

Play Episode Listen Later Mar 21, 2020 35:37


Accanto al famigerato coronavirus, in Italia si sviluppa un'altra viralità: quella del fascismo. E ciò preoccupa me e Michele, non poco. Così, ne abbiamo parlato. Prossimi eventi ➤➤➤ https://riccardodalferro.com/eventi/ Il mio nuovo videocorso sul podcasting ➤➤➤ https://www.docety.com/videocorso/107/dettagliNewsletter ➤➤➤ http://eepurl.com/c-LKfz Elogio dell'idiozia ➤➤➤ https://amzn.to/2J9WwKZ LEGGI "SPINOZA&POPCORN" ➤➤➤ https://amzn.to/32LY9DK (versione ebook: https://amzn.to/2xSsoOD) Youtube: http://bit.ly/rickdufer Instagram: https://www.instagram.com/rickdufer/ Facebook: https://www.facebook.com/rickdalferro/ Il meglio di Daily Cogito (per nuovi ascoltatori): http://bit.ly/bestofDC Daily Cogito: ogni mattina alle 7. L'unica dipendenza che ti rende indipendente. Daily Cogito è ascoltabile e scaricabile dalle seguenti fonti:Canale Youtube: https://www.youtube.com/c/dailycogito Spotify: http://bit.ly/DailySpoty iTunes: http://bit.ly/dailytunes

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer
La sovranità di Dio e la responsabilità dell'uomo Parte 1

Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer

Play Episode Listen Later Jan 5, 2020 25:49


Dio vuole collaborare con noi per fare grandi cose! Oggi Joyce parla della nostra parte, della parte di Dio e di come poter adempiere il Suo piano nella nostra vita.

Meditazioni di don Giulio Maspero
Ritiro 2019 #13 obbedienza

Meditazioni di don Giulio Maspero

Play Episode Listen Later Dec 29, 2019 31:51


Come godersi la vita di ogni giorno® di Joyce Meyer

Niente è impossibile con Dio. Quando facciamo quello che possiamo fare, Lui farà quello che non possiamo fare e opererà miracoli nella nostra vita.

Omelie di don Leonardo Maria Pompei, 2019
Obbedienza della fede o "fede fai da te?"

Omelie di don Leonardo Maria Pompei, 2019

Play Episode Listen Later Dec 22, 2019 12:58


VETERINARIA IN PILLOLE
Podcast 1: FILA A CUCCIA FIDO!

VETERINARIA IN PILLOLE

Play Episode Listen Later Nov 14, 2019 2:05


In questo nostro primo podcast parliamo di consigli comportamentali: vi diamo alcuni consigli su cosa fare e soprattutto su cosa non fare con il vostro cane.

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia XXIII domenica tempo ordinario - Anno C (Lc 14,25-33)

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later Sep 3, 2019 5:05


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5755OMELIA XXIII DOMENICA TEMPO ORDINARIO - ANNO C (Lc 14,25-33)Vi è una parola chiave nel Vangelo di questa domenica per avere la giusta lettura di tutto il brano. La parola è la seguente: riflettere. Così, nei paragoni che Gesù offre alla nostra meditazione, colui che vuole costruire una torre deve prima riflettere bene su quella che sarà la spesa per vedere se riuscirà a portare a termine l'opera; così, un re che va in guerra contro un altro re dovrà prima valutare con attenzione i mezzi di cui dispone. Allo stesso modo dovrà fare pure il cristiano. Egli, nel seguire Gesù, dovrà avere a disposizione quella virtù che gli consentirà di essere un fedele discepolo sino alla fine, in modo da non rinnegare mai il Signore.Di quale virtù si tratta? Ce lo fa comprendere Gesù stesso nel brano del Vangelo. Quella virtù è il distacco da tutti i propri averi. Il testo, infatti, si conclude con queste parole: «Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo» (Lc 14,33). Sono parole molto esigenti che devono essere rettamente intese. Non si tratta di rinunciare materialmente a tutto, come ad esempio ha fatto san Francesco d'Assisi, ma di non essere attaccati a niente se non al Signore e alla sua volontà. I beni di questo mondo devono essere usati con cuore libero, senza diventarne schiavi.Per arrivare a questo distacco, bisogna però amare Dio con tutto il nostro cuore. Non c'è via di mezzo: o si ama Dio, oppure il nostro cuore si attaccherà inevitabilmente ai beni di questo mondo. Quanto più si ama, tanto più ci si libera da questi legami. Per quale motivo san Francesco d'Assisi era staccato da tutto e bramava la povertà più di quanto un avaro possa desiderare le ricchezze di questo mondo? Perché amava con tutto il cuore.L'amore farà sì che metteremo Dio al primo posto nella nostra vita, al di sopra degli affetti più cari e al di sopra della nostra stessa vita. Gesù, infatti, ci dice: «Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo» (Lc 14,26). E, subito dopo, ci dice: «Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo» (Lc 14,27).Riflettiamo! Abbiamo noi questo bene così grande dell'Amor di Dio? Se siamo onesti dobbiamo dire che il nostro amore per il Signore è sempre tanto piccolo e deve ancora tanto crescere. Anzi, per dire la verità tutta intera, dobbiamo aggiungere che tante volte non amiamo per niente il Signore, quando a Lui preferiamo il peccato.Se veramente ci rendiamo conto di non possedere questo bene inestimabile dell'Amor di Dio, adoperiamoci in tutti i modi per ottenerlo. Lo otterremo innanzitutto con una buona Confessione. Chi vive abitualmente in peccato mortale non sta facendo neppure un passo verso il Signore; anzi, si sta allontanando.Il secondo mezzo per conseguire il bene dell'Amor di Dio è la preghiera. Cosa c'è di più bello e di più facile della preghiera! Il demonio fa di tutto per non farci pregare. Ci fa credere che sia una cosa inutile, una perdita di tempo. Ci fa venire in mente tante cose da fare, tutte urgenti e indispensabili. Così facendo perdiamo di vista l'unica cosa veramente necessaria a discapito della nostra anima. Non cadiamo in questa tentazione! Preghiamo regolarmente. Solo così riusciremo a riportare vittoria su tutte le tentazioni. Un cristiano che non prega è come un soldato che abbassa le armi di fronte al nemico: perirà miseramente. La preghiera, soprattutto, dilaterà il nostro cuore e ci consentirà di amare veramente, di amare non tanto con il nostro piccolo cuore, ma con il Cuore di Gesù.Affidiamoci infine alla Madonna, chiediamo a Lei la grazia di mettere in pratica queste esigenti parole del Vangelo. Da soli certamente non ci riusciremo, ma, grazie alla sua potente intercessione, otterremo il bene inestimabile dell'Amor di Dio.

Radio evangélica del Reino
Come vivere una vita di obbedienza

Radio evangélica del Reino

Play Episode Listen Later Aug 25, 2019 5:00


Come vivere una vita di obbedienza I La vostra levatura viene testata, per vedere se si può fondare la Chiesa e se sapete ubbidire gli uni agli altri. Così la tua ubbidienza è quella che tu scegli. Si può ubbidire a uno ma trovare difficile ubbidire a qualcun altro. Considerate l'ubbidienza e come farne la vostra vita. Venite di fronte a Dio, condividete ciò. Pian piano voi saprete. "Tralascerete i concetti, abbandonerete le scelte in voi. II Non si può essere ubbidienti basandosi su nozioni umane. Ma i pensieri di Dio sempre supereranno quelli umani. Cristo ubbidì fino alla morte e morì in croce, senza riserve né scuse, ubbidì alla volontà del Padre. Considerate l'ubbidienza e come farne la vostra vita. Venite di fronte a Dio, condividete ciò. Pian piano voi saprete. Tralascerete i concetti, abbandonerete le scelte in voi. III La vostra ubbidienza è limitata; Dio dice che essa non è ubbidire ad altri all'esterno, ma piuttosto farlo al di dentro, ubbidire a Dio Stesso. Le Sue parole vi cambiano da dentro. Altrimenti, chi ubbidirebbe a chi? Tutti disubbidite ad altri. Considerate l'ubbidienza e come farne la vostra vita. Venite di fronte a Dio, condividete ciò. Pian piano voi saprete. Tralascerete i concetti, abbandonerete le scelte in voi. da "La Parola appare nella carne"

T&S project Educatore Cinofilo
Il Cane Morde il GUINZAGLIO?

T&S project Educatore Cinofilo

Play Episode Listen Later Jul 11, 2019 5:23


Il tuo cane morde il guinzaglio quando siete in passeggiata? Vediamo insieme perché lo fa e come evitarlo.

Daily Cogito
La Seawatch andava affondata? Legge, obbedienza e giustizia

Daily Cogito

Play Episode Listen Later Jun 30, 2019 23:41


Il caso Sea Watch ci ricorda che dietro la legge c'è sempre qualcos'altro: l'intuizione che ad una regola ingiusta si possa (e debba) disobbedire. Oggi parliamo di giustizia, legge e obbedienza, tra Michael Huemer ed Eichmann. Il libro di Michael Huemer: https://amzn.to/2FHjVzu L'analisi di Paolo Sabatini: https://www.ilsole24ore.com/art/sea-watch-3-perche-nave-carola-doveva-attraccare-lampedusa-AC9aObV La MIA newsletter: http://eepurl.com/c-LKfz ;) Tutti i miei prossimi eventi: https://riccardodalferro.com/eventi/ Il seminario con Wesa: http://bit.ly/giovanidoggi Sostienimi con Patreon: https://www.patreon.com/rickdufer Il mio libro "Elogio dell'idiozia": https://amzn.to/2J9WwKZ (versione ebook: https://amzn.to/2xSsoOD) Il mio canale Youtube: http://bit.ly/rickdufer Il mio profilo Instagram: https://www.instagram.com/rickdufer/ La mia pagina Facebook: https://www.facebook.com/rickdalferro/ Daily Cogito: dal lunedì al venerdì alle 7 del mattino!Svegliarsi per pensare oppure pensare per svegliarsi? Filosofarsogood, ogni domenica alle 12: più cose scopriamo e più domande ci facciamo!Daily Cogito è ascoltabile e scaricabile dalle seguenti fonti:Canale Youtube: https://www.youtube.com/c/dailycogitoSpotify: http://bit.ly/DailySpoty iTunes: http://bit.ly/dailytunes

Catechismo per bambini
12 – Il sacrificio di Abramo

Catechismo per bambini

Play Episode Listen Later Dec 19, 2018 24:17


Questa puntata, su radioromalibera.org, del Catechismo per bambini spiega come gli uomini, ormai dispersi per tutto il mondo, dimenticarono Dio, loro creatore; e adorarono il sole, la luna, le pietre… e si macchiarono di ogni peccato. Il Signore si scelse un uomo giusto, di nome Abramo, che viveva in Aran (Asia). Dio gli promise che sarebbe diventato capo di una grande nazione, e, da questa nazione, cioè dal popolo ebreo, sarebbe nato il Messia. Dopo aver superato la prova dell’ubbidienza, Abramo viene confermato nella sua missione di diventare l'antenato del Messia.

Don Pierpaolo Maria Cilla: lezioni sulla Divina Volontà
Povertà, castità e obbedienza sono per tutti

Don Pierpaolo Maria Cilla: lezioni sulla Divina Volontà

Play Episode Listen Later Jul 11, 2018 10:13


Libro di Cielo, Volume 3
6. L’obbedienza le impedisce di conformarsi alla Giustizia.

Libro di Cielo, Volume 3

Play Episode Listen Later Apr 13, 2018 2:21


Border Nights
Border Nights, puntata 264 (Gioele Magaldi, Carpeoro, Dario Pontuale, Daniele Lionello 06-03-2018)

Border Nights

Play Episode Listen Later Mar 7, 2018 288:07


saranno con noi Gioele Magaldi e Carpeoro per parlare delle dinamiche di potere nel post-elezioni, Daniele Lionello per documenti ed indagini su altre dimensioni e Dario Pontuale sul rapporto tra Pasolini e Roma.Inizio di trasmisione sull'attualità con Paolo Franceschetti e Federica Francesconi.ELEZIONI E NUOVE DINAMICHE DI POTERE: GIOELE MAGALDI E CARPEOROPrimo ospite della serata sarà Gioele Magaldi insieme a Carpeoro, per parlare di potere, dinamiche post-elezioni, massoneria ed altro. Sin dal 1998, Gioele Magaldi viene iniziato Libero Muratore nella Loggia “Har Tzion/Monte Sion” n°705 all’Oriente di Roma, all’Obbedienza del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani. Qui, in una delle officine massoniche più prestigiose del GOI (specializzata, tra le altre cose, nella ricerca esoterica tout-court e negli studi ermetico-kabbalisti in particolare), percorre tutto il cursus honorum, sino a diventarne Maestro Venerabile nel 2005 (anno in cui consegue anche l’iniziazione al 30°grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato). Nel 2003 termina e consegna per la stampa il suo primo volume di poesie: Gioele Magaldi, Ut Philosophia Poesis. Poesie filosofiche, politiche ed iniziatiche, Pericle Tangerine Editrice, Roma 2004. Nel 2004 è fra i coordinatori della campagna elettorale che porterà alla storica rielezione del Gran Maestro Gustavo Raffi. Agli inizi del 2010, tuttavia, fonda, insieme ad altri affiliati del GOI, il Movimento massonico d’opinione “Grande Oriente Democratico” (www.grandeoriente-democratico.com), anche noto come “GOD”, finalizzato originariamente alla rigenerazione in senso democratico, libertario, pluralista e trasparente della Libera Muratoria italiana di Palazzo Giustiniani e poi sempre più punto di riferimento di specifiche componenti massoniche euro-atlantiche e planetarie. Dal 2010 ad oggi, infatti, GOD, di cui Magaldi è stato infine riconosciuto come Gran Maestro, diviene un importante crocevia di simpatie e adesioni presso il network progressista della Massoneria internazionale. A partire dagli ultimissimi anni, Magaldi, già affiliato presso la Super-Loggia (Ur-Lodge ) “Thomas Paine” (nel 2010, salvo mettersi “in sonno” nel 2014), ha iniziato ad impegnarsi nella costruzione di entità massoniche sovranazionali progressiste pienamente limpide e solari nel rapporto con l’opinione pubblica e la società civile. Tra fine 2010 e inizi 2011, Magaldi viene designato anche come leader del Movimento politico d’opinione “Democrazia Radical Popolare” (www.democraziaradicalpopolare.it). Nel corso degli anni 2012-2014, Gioele Magaldi elabora e getta le basi per la nascita di un’originale entità associativa ispirata ai valori di: democrazia sostanziale, promozione della giustizia sociale e dell’uguaglianza concreta delle opportunità per tutti e per ciascuno, perfezionamento e diffusione dei valori sanciti nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (approvata all’ONU il 10 dicembre 1948). Nasce cosi, il 21 marzo 2015, a Perugia, il Movimento RooseveltINDAGINE E DOCUMENTI DA ALTRE DIMENSIONI: DANIELE LIONELLONella seconda parte torneremo all'antico con una indagine su messaggi da altre dimensioni grazie al ricercatore Daniele Lionello, ingegnere elettronico di 56 anni, che dopo un'esperienza personale vissuta in una casa in Val Di Susa ha deciso di fondare il Ppi un gruppo di fotografi e ricercatori sul cosiddetto paranormale, la cui esperienza è iniziata sette anni fa,quando ancora il mondo del paranormale era lontano da loro. Con lui ascolteremo dei documenti audio di EVP, metafonia o voci da altre dimensioni.PASOLINI E ROMA: DARIO PONTUALEStefania intervista Dario Pontuale, autore del libro "La Roma di Pasolini. Dizionario urbano", che ripercorre il rapporto tra il grande intellettuale friulano e quella che lui stesso definì "stupenda e misera città": un viaggio tra i luoghi da lui vissuti e frequentati e tra le borgate raccontate nei suoi romanzi e film. Insieme a Pontuale parliamo anche della lungimiranza delle analisi sociali di Pasolini e della sua opera di critica al sistema per scuotere le coscienze.Concluderanno la puntata la ruota libera con Paolo Franceschetti, la scheda del Maestro di Dietrologia e l'angolo di Barbara Marchand.Per intervenire: redazione@bordernights.it

Border Nights
Border Nights, puntata 264 (Gioele Magaldi, Carpeoro, Dario Pontuale, Daniele Lionello 06-03-2018)

Border Nights

Play Episode Listen Later Mar 7, 2018 288:07


saranno con noi Gioele Magaldi e Carpeoro per parlare delle dinamiche di potere nel post-elezioni, Daniele Lionello per documenti ed indagini su altre dimensioni e Dario Pontuale sul rapporto tra Pasolini e Roma.Inizio di trasmisione sull'attualità con Paolo Franceschetti e Federica Francesconi.ELEZIONI E NUOVE DINAMICHE DI POTERE: GIOELE MAGALDI E CARPEOROPrimo ospite della serata sarà Gioele Magaldi insieme a Carpeoro, per parlare di potere, dinamiche post-elezioni, massoneria ed altro. Sin dal 1998, Gioele Magaldi viene iniziato Libero Muratore nella Loggia “Har Tzion/Monte Sion” n°705 all’Oriente di Roma, all’Obbedienza del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani. Qui, in una delle officine massoniche più prestigiose del GOI (specializzata, tra le altre cose, nella ricerca esoterica tout-court e negli studi ermetico-kabbalisti in particolare), percorre tutto il cursus honorum, sino a diventarne Maestro Venerabile nel 2005 (anno in cui consegue anche l’iniziazione al 30°grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato). Nel 2003 termina e consegna per la stampa il suo primo volume di poesie: Gioele Magaldi, Ut Philosophia Poesis. Poesie filosofiche, politiche ed iniziatiche, Pericle Tangerine Editrice, Roma 2004. Nel 2004 è fra i coordinatori della campagna elettorale che porterà alla storica rielezione del Gran Maestro Gustavo Raffi. Agli inizi del 2010, tuttavia, fonda, insieme ad altri affiliati del GOI, il Movimento massonico d’opinione “Grande Oriente Democratico” (www.grandeoriente-democratico.com), anche noto come “GOD”, finalizzato originariamente alla rigenerazione in senso democratico, libertario, pluralista e trasparente della Libera Muratoria italiana di Palazzo Giustiniani e poi sempre più punto di riferimento di specifiche componenti massoniche euro-atlantiche e planetarie. Dal 2010 ad oggi, infatti, GOD, di cui Magaldi è stato infine riconosciuto come Gran Maestro, diviene un importante crocevia di simpatie e adesioni presso il network progressista della Massoneria internazionale. A partire dagli ultimissimi anni, Magaldi, già affiliato presso la Super-Loggia (Ur-Lodge ) “Thomas Paine” (nel 2010, salvo mettersi “in sonno” nel 2014), ha iniziato ad impegnarsi nella costruzione di entità massoniche sovranazionali progressiste pienamente limpide e solari nel rapporto con l’opinione pubblica e la società civile. Tra fine 2010 e inizi 2011, Magaldi viene designato anche come leader del Movimento politico d’opinione “Democrazia Radical Popolare” (www.democraziaradicalpopolare.it). Nel corso degli anni 2012-2014, Gioele Magaldi elabora e getta le basi per la nascita di un’originale entità associativa ispirata ai valori di: democrazia sostanziale, promozione della giustizia sociale e dell’uguaglianza concreta delle opportunità per tutti e per ciascuno, perfezionamento e diffusione dei valori sanciti nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (approvata all’ONU il 10 dicembre 1948). Nasce cosi, il 21 marzo 2015, a Perugia, il Movimento RooseveltINDAGINE E DOCUMENTI DA ALTRE DIMENSIONI: DANIELE LIONELLONella seconda parte torneremo all'antico con una indagine su messaggi da altre dimensioni grazie al ricercatore Daniele Lionello, ingegnere elettronico di 56 anni, che dopo un'esperienza personale vissuta in una casa in Val Di Susa ha deciso di fondare il Ppi un gruppo di fotografi e ricercatori sul cosiddetto paranormale, la cui esperienza è iniziata sette anni fa,quando ancora il mondo del paranormale era lontano da loro. Con lui ascolteremo dei documenti audio di EVP, metafonia o voci da altre dimensioni.PASOLINI E ROMA: DARIO PONTUALEStefania intervista Dario Pontuale, autore del libro "La Roma di Pasolini. Dizionario urbano", che ripercorre il rapporto tra il grande intellettuale friulano e quella che lui stesso definì "stupenda e misera città": un viaggio tra i luoghi da lui vissuti e frequentati e tra le borgate raccontate nei suoi romanzi e film. Insieme a Pontuale parliamo anche della lungimiranza delle analisi sociali di Pasolini e della sua opera di critica al sistema per scuotere le coscienze.Concluderanno la puntata la ruota libera con Paolo Franceschetti, la scheda del Maestro di Dietrologia e l'angolo di Barbara Marchand.Per intervenire: redazione@bordernights.it

Come ci si prepara a vivere nel Fiat Supremo
Obbedienza e leggi della vita spirituale

Come ci si prepara a vivere nel Fiat Supremo

Play Episode Listen Later Dec 23, 2017 37:33


libro cielo audiolibro leggi spirituale obbedienza don leonardo maria pompei fiat supremo
TRE SOLDI
TRE SOLDI del 19/03/2015 - L'OBBEDIENZA NON È PIU' UNA VIRTU' | #03 | di Mimma Scigliano

TRE SOLDI

Play Episode Listen Later Mar 19, 2015 15:23


L'esperienza dell'ex centro di accoglienza di Pisa

TRE SOLDI
TRE SOLDI del 18/03/2015 - L'OBBEDIENZA NON È PIU' UNA VIRTU' | #02 | di Mimma Scigliano

TRE SOLDI

Play Episode Listen Later Mar 18, 2015 14:47


L'esperienza dell'ex centro di accoglienza di Pisa

TRE SOLDI
TRE SOLDI del 17/03/2015 - L'OBBEDIENZA NON È PIU' UNA VIRTU' | #01 | di Mimma Scigliano

TRE SOLDI

Play Episode Listen Later Mar 17, 2015 15:29


L'esperienza dell'ex centro di accoglienza di Pisa

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Abraamo, in cammino verso il luogo di Dio

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Play Episode Listen Later Mar 9, 2014 45:00


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Abraamo, seguace di Dio

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Gesù Cristo, il nostro modello di obbedienza

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Gesù Cristo, il nostro modello di obbedienza

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Play Episode Listen Later Dec 4, 2011 45:00


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Gesù Cristo, il nostro modello di obbedienza

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Play Episode Listen Later Dec 4, 2011 849465:50


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Gesù Cristo, il nostro modello di obbedienza

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Play Episode Listen Later Dec 4, 2011 849465:50