Podcasts about indovinate

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Best podcasts about indovinate

Latest podcast episodes about indovinate

Il Terzo Incomodo
Indovinate la principessa Disney dalla sua patologia

Il Terzo Incomodo

Play Episode Listen Later Dec 18, 2024 4:09


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La psicologa Silvia
La gentilezza mi ha stufata

La psicologa Silvia

Play Episode Listen Later Dec 9, 2024 11:51


Dunwich Buyers Club
Episodio 326 - Speciale Kinfire Chronicles: Night's Fall

Dunwich Buyers Club

Play Episode Listen Later Jun 6, 2024 113:35


Cultisti! Puntantone speciale dedicato a un gioco a cui abbiamo dedicato tante ore, tanta passione e indovinate un po'… tanta DEDIZIONE. Preceduto dal solito rutilante cabaret di novità, saluti, munifico, Patreon con nomi allucinanti, rituali oscuri, solito insomma, si procede quindi a una tavola rotonda e analisi rotonde e puntuali. Però il perché questo titolo sia così speciale lo spieghiamo in dettaglio nel corso di un intervento corale che prima vi LURA con la simpatia e dopo vi intrappola con i dettagli, le prospettive non euclidee, il gameplay frizzante di un titolo per certi versi già visto, ma allo tesso tempo in grado di portare quella ventata di novità e freschezza che ha conquistato la redazione del DBC. Vestite i panni di un costrutto rianimato che non dorme mai, una feroce assassina prona agli scatti d'ira, un nano tozzo ma molto furbo e infine un musicista cantore bonaccione a cui piacciono solo i giochi pucciosi e i party game. Indovinate voi chi è chi.Buon ascolto e come sempre… Ci vediamo dall'altra parte!Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/dunwich-buyers-club--2814177/support.

Le interviste di Stefania D'Alonzo e Daniele Di Ianni
Indovinate come Rossella la voce del conduttore di Sanremo

Le interviste di Stefania D'Alonzo e Daniele Di Ianni

Play Episode Listen Later Feb 2, 2024 1:48


Daniele Di Ianni gioca in onda a "Indovina la voce del conduttore di Sanremo".

Outcast Weekly
Il 2024 dei videogiochi butta malissimo

Outcast Weekly

Play Episode Listen Later Feb 2, 2024 73:01


Indovinate di che si parla questa settimana? Partiamo dai licenziamenti in casa Riot e Microsoft (01:40). Poi due parole anche su Embracer e l'ormai fu Deus Ex (49:00). Poi abbiamo lo strano caso del gioco lanciato con l'annuncio della chiusura dei server (58:36). Infine, la farsa Suicide Squad (01:02:15). Buon ascolto! Soundtraccia: Odd Theme - Fabio Bortolotti / Outcast Weekly - Alessandro Mucchi / Notti fotoniche - Fabio Bortolotti Vuoi darci una mano? Abbonati su Twitch: https://www.twitch.tv/outcastvideo Fai acquisti su Amazon: https://amzn.to/3pGObEq Fai acquisti su Fusion Retro Books: https://fusionretrobooks.com/?ref=pzxtr4vyfzsy Usa il codice outcastlive su Epic Games Store. Compra le nostre felpe e magliette: https://outcastlive.threadless.com/ Supportaci su Patreon: https://www.patreon.com/outcast?ty=h Le fonti per i vari argomenti trattati nel podcast: Un'analisi dei licenziamenti di Riot e MS https://www.gamesindustry.biz/riot-and-microsoft-layoffs-the-same-but-different-this-week-in-business Due parole anche su Embracer e Deus Ex, e Blizzard e il suo survival horror https://www.theverge.com/2024/1/29/24054659/embracer-eidos-montreal-layoffs-deus-ex https://www.pcgamer.com/blizzard-survival-game-cancellation-news/ Annunciata data di lancio e chiusura di un gioco https://www.pcgamer.com/popular-japanese-rhythm-game-sets-cancellation-record-by-announcing-release-date-and-closure-in-the-same-tweet/ E la farsa Suicide Squad? https://www.eurogamer.net/suicide-squads-100-early-access-edition-goes-offline-again

Deejay Chiama Italia
Oggi indovinate chi non c'è

Deejay Chiama Italia

Play Episode Listen Later Dec 15, 2023 4:46


oggi indovinate
POV il podcast
#40 | Mamma, abbiamo ospiti a cena

POV il podcast

Play Episode Listen Later Dec 3, 2023 32:52


Vulvia smettila di pizzicarti il braccio, non stai sognando. Certo non abbiamo manco fatto i soldi tramite le foto dei piedi di Sandro, né Martina è riuscita a diventare la prossima Idol de YG Enterntainment (per quanto le auguriamo sempre il meglio). Durante la nostra trasferta lombarda siamo stati ospiti di Vois all'interno dei suoi studi, soddisfando le nostre Mediaset fantasies e obbligando Zizzi ad accettare il fatto che non sarà la prossima Maria nazionale, ma che potrà comunque continuare a fumarla con Lele nei fuori onda. Dopo aver persuaso i piani alti con le nostre doti oratorie e dei corpi da sballo, ci siamo detti "ma perché non registrare un episodio?". Ebbene, se l'improvvisazione è sempre stata la base di questa crew, per questo episodio l'unico canovaccio che abbiamo letto è stata la querela post puntata per aver fatto cadere il bicchiere pieno d'acqua sul tappeto. Indovinate chi è Lele? Stato. Dopo una premessa del genere che c'avete capito? Niente, infatti parliamo del come vivere l'essere ospiti e l'essere ospitanti. Nun te l'aspettavi eh Vulvia? Un beso.

Le interviste di Stefania D'Alonzo e Daniele Di Ianni
Indovinate anche voi la canzone con "Te lo spiffero"

Le interviste di Stefania D'Alonzo e Daniele Di Ianni

Play Episode Listen Later Nov 22, 2023 3:03


Il pomeriggio con Mary Jo e Daniele Di Ianni si arricchisce della cultura e della competenza del Maestro di flauto dolce che oggi invita l'ascoltatrice Edda ad indovinare il titolo della canzone suonata.

BASTA BUGIE - Politica
La guerra al contante ci limita la libertà

BASTA BUGIE - Politica

Play Episode Listen Later Aug 1, 2023 14:13


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7497LA GUERRA AL CONTANTE CI LIMITA LA LIBERTA' di Roberto MarchesiniSi moltiplicano le storielle che vedono protagonisti i giornalisti italiani e il denaro contante, o meglio: il provinciale rifiuto da parte degli italiani di abbandonare il denaro contante (fisico, quello che si tiene in mano) per quello elettronico e virtuale. Che arretratezza, questi peninsulari, i soliti provincialotti ignoranti, timorosi del nuovo. Eppure, è così comodo il denaro elettronico, così sicuro, così veloce... «di cosa avete paura, italiani», è la solita chiosa: perché, dietro ogni atteggiamento critico e diffidente deve per forza nascondersi una fobia, una patologia irrazionale e, chissà, patologica.E questo nonostante l'esperienza quotidiana insegni che capita che il POS (come tutti gli strumenti tecnologici) a volte non funzioni e soffra le interruzioni di corrente; che capita, ai boomer come me, di avere un vuoto di memoria e dimenticarsi il pin; che le carte di credito possono essere clonate in un attimo e che questo non è nulla rispetto all'inferno che segue (annullare transazioni, denunciare, aspettare la carta nuova...); che si formino code infinite alla cassa del supermercato perché il lettore ottico non legge, la carta va strisciata anzi-no-inserita, «signora riprovi», transazione rifiutata «e io adesso come faccio...?».Gli illuminati, i moderni, pagano con la carta anche il caffè e non importa se tutto l'importo se lo prende la banca come compenso per il servizio: si provi, il barista, a suggerire l'uso della monetina fisica. Per quanto possa sembrare assurdo, le Aziende Sanitarie Locali - cioè la sanità pubblica - non accettano il pagamento del ticket con denaro di stato in corso legale (cioè il denaro contante) ma vogliono essere pagate con una moneta privata, inesistente (cioè con il bancomat). Il tutto condito con la costante beatificazione della moneta elettronica provata e alla demonizzazione del denaro contante di Stato. Follia? Oppure...Torniamo con la memoria al febbraio dell'anno scorso, quando i camionisti canadesi sono confluiti a Ottawa per protestare contro le vessatorie misure «per il contrasto alla pandemia». Il Canada è un paese occidentale, democratico, libero, dove il popolo può esprimere liberamente il suo pensiero anche tramite manifestazioni pubbliche. Che strano, dunque, che si siano visti maltrattamenti e arresti; e persino la misteriosa morte, durante la detenzione, di una leader delle proteste. Sarà stata una drogata, figurati. Però abbiamo anche assistito a qualcosa di nuovo che mi ha causato un leggero brivido: il governo ha bloccato i conti dei camionisti che protestavano contro il governo.Avanziamo fino a un mesetto fa: ricordate l'istrionico Nigel Farage, leader dell'UKIP e protagonista della Brexit? Bene: a quanto pare ha dichiarato che la sua banca gli ha chiuso il conto corrente e, poiché nessun altro istituto ha mostrato l'intenzione di aprirne un altro, è costretto a espatriare. Se questa cosa vi ricorda vagamente il confino fascista o l'esilio dantesco o l'ostracismo dell'antica Grecia... beh, stiamo pensando le stesse cose. Ma non è possibile, l'Occidente è il faro della democrazia, noi siamo tolleranti, tutti hanno il diritto di opinione e di parola.Infine, nei giorni scorsi: un blogger tedesco ha scritto che la leader dei Verdi, Ricarda Lang, è una «cicciona». Indovinate? Conto corrente bloccato. I suoi follower (maledizione a questa lingua barbarica) hanno tentato di fare una colletta elettronica: bloccata anche quella. Cosa farà, adesso, il giovane blogger? Morirà di fame? Espatrierà? Di sicuro, non esprimerà mai più pubblicamente la sua opinione nei confronti di un leader di una maggioranza politica in un paese occidentale libero e democratico.Sarò paranoico, ma a me sta venendo il leggerissimo sospetto che il denaro privato (cioè delle banche), virtuale (cioè inesistente), abbia come scopo quello di punire il dissenso. E adesso il pensiero corre a Il mondo nuovo di Huxley, nel quale il selvaggio (cioè chi non si adegua al mondo nuovo), non riuscendo a viverci nonostante, anzi, proprio perché disgustato da soma e dall'orgy-porgy , non ha altra scelta che il suicidio.A pensar male si fa peccato? Certo, rispondeva Andreotti, però...Nota di BastaBugie: Mario Iannaccone nell'articolo seguente dal titolo "Farage insegna: le banche controlleranno le nostre idee" parla della chiusura del conto bancario di Nigel Farage per essere stato il responsabile della Brexit, ma è solo l'inizio...Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 26 luglio 2023:Non va presa sottogamba la decisione della direzione della banca Coutts di Londra di sospendere il conto del deputato Nigel Farage. Egli ha rivelato di aver avuto il conto chiuso "poco gentilmente" dopo molti anni di rapporto continuativo. L'antica Banca Coutts è parte di un gruppo controllato dalla NatWest, la National Westminster, guidata dalla banchiera Alison Rose, che ieri però si è dimessa ed è stata sostituita. La ragione della chiusura? I comunicati usciti in veloce successione hanno prima affermato che la decisione era stata presa perché Farage non aveva abbastanza soldi sul conto, essendo andato sotto il milione di sterline investite, "limite di ricchezza" richiesto dalla banca di Private Equity, cioè di gestione di patrimoni consistenti.Quando Farage è rientrato in quei limiti, la decisione di chiudere il conto non è cambiata ed è stata confermata. Nei mesi scorsi, la banca ha stilato un rapporto interno su Farage con «commenti profondamente inappropriati» per punirlo come cliente e cittadino a causa delle sue visioni definite «xenofobe, scioviniste e razziste», giudizi che paiono falsi. Il rapporto del Comitato per la Reputazione della Banca Coutts dichiarava che Farage rappresentava un rischio per l'istituto, accusandolo per i suoi commenti «sgradevoli che sembrano sempre più fuori contatto con la società in generale». La chiusura dunque è dovuta a ragioni ideologiche.La reputazione della Gran Bretagna come terra di libertà di espressione è stata danneggiata dalla notizia. La presidente del gruppo bancario NatWest, la citata Alison Rose, ha cercato di correre ai ripari dopo aver udito le dichiarazioni del primo ministro inglese Rishi Sunak e altri membri del gabinetto, che hanno criticato il fatto che un conto venisse chiuso per «opinioni espresse». Sunak ha avvertito che «non sarebbe giusto se i servizi finanziari fossero negati a chi esercita il proprio diritto alla libertà di parola all'interno della legge». Il ministro dell'Interno, invece, Suella Braverman, ha definito la decisione «sinistra». Per questi interventi, evidentemente volti a limitare i danni sul sistema bancario inglese che conta innumerevoli conti aperti da cittadini stranieri, arabi ad esempio, che probabilmente nutrono a loro volta sentimenti poco "inclusivi", secondo il metro del politicamente corretto, proprio come Farage, Alison Rose si è scusata e ieri si è dimessa.Giovedì 13 luglio, Farage ha ringraziato per le scuse, aggiungendo di aver ben compreso che queste erano arrivate soltanto per pressioni del governo, imbarazzato che una banca importante come la NatWest scrivesse dossier con osservazioni di tipo politico e ideologico. La Rose, scusandosi in modo poco convincente, ha affermato che i commenti, preparati dagli esperti per il rischio di «reputazione patrimoniale» di Coutts, «non riflettono il punto di vista della banca», cioè non della Coutts ma della controllante NatWest. E ha aggiunto: «Nessun individuo dovrebbe leggere tali commenti e mi scuso con il signor Farage per questo».Vere scuse? No, un tattico «controllo del danno». Soltanto chiacchiere, a cui non è seguito alcun fatto, perché la decisione è stata confermata, il conto non è stato riaperto e la presidente ha invitato Farage ad aprire un conto piuttosto presso NatWest accettando di abbandonare Coutts. Farage ha commentato: «Nella vita è sempre bello ricevere delle scuse, quindi grazie dame Alison per essersi scusata. Quello che però mi è stato effettivamente detto, in privato, è che lei è stata costretta ad agire così perché pressata dal Ministero del Tesoro».Farage ha inoltre affermato di aver saputo che si stanno valutando le posizioni di migliaia di altre persone. E questo ha gettato allarme ulteriore.

Start - Le notizie del Sole 24 Ore
Perché l'Italia vuole riaprire le miniere di terre rare?

Start - Le notizie del Sole 24 Ore

Play Episode Listen Later Jul 15, 2023 6:10


Il ministro Urso ha annunciato la volontà di riaprire miniere in Italia in alcuni casi chiuse da 30 anni. Questo perché 16 dei 34 materiali critici si trovano nel nostro paese. Se siete interessati a questo tema, non perdetevi il podcast “Materie”, che trovate in tutte le piattaforme. A Start parliamo anche del Pnrr asili nido e dei prezzi delle case, che sono cresciuti solo in 3 città negli ultimi 10 anni. Indovinate quali?

Start - Le notizie del Sole 24 Ore
Perché l'Italia vuole riaprire le miniere di terre rare?

Start - Le notizie del Sole 24 Ore

Play Episode Listen Later Jul 15, 2023 6:56


Il ministro Urso ha annunciato la volontà di riaprire miniere in Italia in alcuni casi chiuse da 30 anni. Questo perché 16 dei 34 materiali critici si trovano nel nostro paese. Se siete interessati a questo tema, non perdetevi il podcast “Materie”, che trovate in tutte le piattaforme. A Start parliamo anche del Pnrr asili nido e dei prezzi delle case, che sono cresciuti solo in 3 città negli ultimi 10 anni. Indovinate quali?

Il Dado Incantato
L'evoluzione del giocatore

Il Dado Incantato

Play Episode Listen Later Feb 20, 2023 24:21


Ci sono giocatori che stanno nel loro gruppo, per sempre e non si aprono al cambiamento. E ci sono giocatori invece che si aprono, sperimentano, cambiano gruppo, gioco, approccio.Indovinate quale tipo di giocatore piace di più a noi?In studio PB e Selene, con le musiche di NoMana Music!Buon ascolto!

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
Costruire un nuovo ponte | 29 Gennaio 2023 |

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Jan 29, 2023


La chiesa non è qualcosa di statico, ma è  qualcosa di dinamico, che cambia a seconda di come cambia la società, con il fine di continuare a fornire alla gente un ponte tramite cui raggiungere Dio. Ma il cambiamento sarà efficace in funzione di quanto noi saremo disposti a cambiare noi stessi per costruire quel nuovo ponte.---Predicatore: Marco Delle Monache CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 7 minutiTempo di ascolto audio/visione video: 30 minutiQuesta mattina voglio iniziare il messaggio parlandovi di un ponte: questo.Quale è la vostra reazione guardando questo ponte? Di sicuro vi starete chiedendo:“Chi è quell'idiota che ha costruito un ponte sulla sabbia e non sul fiume?”Avete qualche idea perché abbiano costruito quel ponte che porta da un pezzo di deserto ad un altro pezzo di deserto identico al primo?Il Ponte di Choluteca si trova in Honduras,e non è l'opera di un folle;era  stato costruito per collegare le due sponde del fiume Choluteca e facilitare il trasporto delle persone e delle merci. Nel 1998 l'uragano Mich devastò gran parte delle infrastrutture dell'Honduras...ma non il ponte Choluteca, che rimase quasi intatto.Il problema reale è che l'uragano aveva risparmiato si il ponte...ma aveva deviato il corso del fiume!Gli ingegneri civili honduregni si trovarono davanti ad un problema:come collegare di nuovo i due lati del fiume. Avevano tre possibilità:1. deviare nuovamente il fiume per farlo passare di nuovo sotto il ponte;2. allungare il ponte fino a farlo arrivare dall'altra parte del fiume;3. o più semplicemente lasciare il ponte dove stava e costruirne un altro da un'altra parte.Indovinate quale scelsero? Ovviamente, la terza.Era la scelta più semplice? No, perché bisognava fare un nuovo progetto per un nuovo ponte, trovare il posto giusto, i giusti materiali, eccetera.E non era nemmeno la scelta più economica, perché bisognava cominciare a ricostruire da zero.Semplicemente, era la scelta più logica, quella che veniva incontro alle necessità delle persone:tornare a raggiungere l'altra sponda, essere connessi con il mondo al di là del fiume.Tu mi dirai: “Che c'entra, Marco, questa lezione di ingegneria civile con la nostra chiesa?”C'entra a pennello, perché è l'esatta situazione in cui ci troviamo noi, adesso.Abbiamo detto tante volte che noi volevamo come chiesa essere un “ponte” attraverso cui le persone potessero raggiungere Cristo.Allo stesso modo abbiamo detto che la nostra chiesa non è un “lago”, un posto dove i credenti arrivano e rimangono, rendendolo sempre più pieno, ma piuttosto un approdo su un fiume, dove le persone attraccano per un po',vengono dissetate e nutrite, prima di riprendere la navigazione.Questo era il progetto originario, quello che nel 2000, ventitre anni fa, avevamo studiato Michele, Bernardino ed io ancor prima che la chiesa fosse fondata.E all'epoca avevamo progettato diversi ponti per raggiungere le persone, diversi porti dove potessero attraccare. Solo che, ventitre anni dopo, il fiume si è spostato, e quei ponti e quei porti non sono più efficaci, perché il fiume non passa sotto o a lato.Allo stesso modo degli ingegneri honduregni abbiamo tre possibilità per continuare ad adempiere il Grande Mandato.La prima è cercare di riportare il fiume sotto, ovvero trascinare a forza le persone agli studi o in chiesa, anche se il mondo è cambiato. Ventitre anni fa il mondo era differente. Qualche esempio? Non esistevano i “social”, le persone utilizzavano gli sms e non esistevano gli smartphone. Potei farvene molti altri, ma fermiamoci a questo, che è forse uno dei più evidenti.La seconda strategia possibile, come per gli ingegneri, è quella di “allungare” il ponte, ovvero sforzarsi ancora di più a fare le cose che facciamo adesso come le facciamo adesso rincorrendo l'altro lato del fiume (le persone) nella speranza non si muova troppo velocemente altrimenti è finita.Questo è il modello di cambiamento che molte chiese adottano: si intensificano gli incontri, più studi, più riunioni di chiesa, più evangelizzazioni in piazza.Allo stesso modo dei saggi ingegneri, c'è da valutate se lo sforzo fisico, e quello economico, saranno ripagati da un risultato; le statistiche dicono di no.Allora, non rimane che la terza possibilità: dimenticarsi del vecchio ponte, e costruirne uno nuovo.Che significa questo? Significa, come chiesa, non avere paura del cambiamento. Per raggiungere le persone in modo efficace, è necessario essere disposti ad adattarsi e cambiare, mantenendo sempre l'essenza della fede cristiana, ma trovando nuovi e innovativi modi per comunicare e condividere il messaggio con il mondo. E' quello che sta accadendo nella chiesa.Ve ne siete accorti già da qualche settimana. Il culto sta cambiando, le attività cambieranno anche quelle. Anche questo messaggio è “differente”dai miei soliti:vedrete che ci sono pochissimi versetti, così che possiate ricordarli meglio, meditarli, e lasciare che il Signore vi parli attraverso di essi.Il primo versetto su cui voglio meditiate,è uno di quelli famosi,ma voglio pensiate a come si applichi a tutto quello che abbiamo detto fino ad adesso circa il cambiamento:“La mèsse è grande, ma gli operai sono pochi; pregate dunque il Signore della mèsse perché spinga degli operai nella sua mèsse.” (Luca 10:4)Quando pensiamo alla parola “messe”dobbiamo pensarla nel suo significato di origine, θερισμός -  therismos;  in greco, ma anche in italiano, non è "grano che sta sta nel campo", "raccolto" e basta, ma "grano pronto ad essere raccolto", già maturo,  che non aspetta che di essere mietuto. Gesù ci chiama ad essere operai, perché, dice, non c'è che da raccogliere.“Allora – potresti chiedermi – cosa c'è di sbagliato in noi che non cresciamo?” . Attenzione a valutare il raccolto con gli occhi.L'ha detto due domeniche fa Lucia:“Invece di guardare le sedie piene e quindi la montagna che Gesù ha spostato per farci venire fino a qui la domenica mattina, guardiamo quelle vuote”.Questa è la visualizzazione come “cloud” dei nomi delle persone che hanno frequentato la chiesa dalla sua fondazione nel 2004 ovvero negli ultimi 18 anni per almeno 4 mesi:sono 126. Se avessi compreso anche quelle prima della fondazione quando eravamo solo una “cellula di Monterosi”, ovvero dal 2000, saremmo a poco meno di 200.Se avessi compreso anche quelli che hanno frequentato per almeno un mese saremmo intorno ai 240.Questo è il grafico dell'andamento dall'inizio della nostra chiesa:vi salta all'occhio qualcosa? Siamo (più o meno) la stessa quantità di persone con cui abbiamo iniziato la chiesa: 15!E in vent'anni siamo stati capaci di nutrire, dissetare, accogliere 240 persone! Senza contare tutti quelli che hanno letto, ascoltato o visto i messaggi domenicali sul web!Siamo stati un ponte per 240 e passa persone...in 15! La messe è pronta, ma il fiume si è spostato.C'e stata una persona, tal Jodocus van Lodenstein, in Olanda, a metà del 1600 che disse questa frase: “Ecclesia semper reformanda est”, ovvero “La chiesa si deve rinnovare continuamente”. Su questa frase si basò Marin Lutero per la sua Riforma. Noi ci troviamo nella perfetta condizione di cambiare, di costruire nuovi ponti, nuovi approdi...se...Se accettiamo di cambiare noi stessi: l'efficacia dei ponti che costruiremo sarà in base a quanto saremo capaci di cambiare ciascuno di noi singolarmente. Perché è vero che la chiesa “semper reformanda est”, ma il credente lo è anche di più: Paolo dice:“Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà.” (Romani 12:2)I ponti che la nostra chiesa costruirà saranno efficaci a seconda di quanto noi saremo in grado di cambiare noi stessi.Avete tra le mani un foglio di carta, vi prego di scrivere in cima ad esso:“Io voglio che la mia mia chiesa sia più...” e sotto l'elenco delle cose che vorrete vedere cambiate, dei ponti che volete vedere costruiti,dei porti che volete che la vostra chiesa offra alla “messe”.Vi farò due esempi completamente "a caso", che non riguardano né voi né questa chiesa, ma che sono possibili "più" che vorreste avere nella vostra comunità.Per esempio: “Io voglio che la mia chiesa sia più ospitale”:ricordati che tu sei “la chiesa”, sei un pezzo della chiesa,  na parte del corpo di Cristo. Per cui, se questo è il tuo desiderio, poniti la domanda: “Come posso  essere io più ospitale?”  Oppure: “Io voglio che la chiesa aiuti di più le persone bisognose”come parte della chiesa,l a tua domanda sarà:“Come posso io aiutare i bisognosi?”Lo sai perché ti incoraggio a fare questo? Perché è Gesù che te lo chiede... io faccio solamente eco a lui:“Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro; perché questa è la legge e i profeti.” (Matteo 7:12)Mi piace molto la parafrasi che fa di questo versetto la Bibbia “The Message”:"Ecco una semplice regola di comportamento: Chiedetevi cosa volete che gli altri facciano per voi, poi prendete l'iniziativa e fatelo per loro". Sommando la Legge e i Profeti di Dio si ottiene questo risultato.” (Trad.- Matteo 7:12)ConclusionePaolo ha detto:“...cerco di adattarmi ad ogni tipo di persona, purché possa parlargli di Cristo, e Cristo lo salvi.  Tutto questo lo faccio per amore del Vangelo e per ricevere anchʼio con gli altri le sue benedizioni.” (1 Corinzi 9:22-23 PV)La Chiesa deve essere pronta a cambiare le sue strategie; ma per cambiare le strategie, per costruire nuovi ponti, per fornire nuovi approdi non servono gli “specialisti”.Persino un nuovo pastore sarebbe inutile, se non avesse dinanzi persone disposte a essere loro stesse il cambiamento. Gesù non ha detto che il problema fosse la mancanza di predicatori, o di pastori, o di missionari, ma di OPERAI!Come operaio nella chiesa, ciascuno deve essere pronto, ciascuna deve essere pronta a  farsi carico di essere il mattone di un nuovo ponte, ognuno per parte sua, ognuno a prendere un po' di peso per formare i piloni che sostengono la via di Cristo offerta al mondo.Sei pronto, sei pronta ad essere un pezzo del pilone su cui Gesù costruirà nuovi ponti?Ma, soprattutto, sei pronto, sei pronta, a cambiare te stesso, te stessa per esserlo?Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD

Tutti Convocati
In coda sulla Twingo

Tutti Convocati

Play Episode Listen Later Jan 17, 2023


Subito in collegamento con Riyad da Tancredi Palmeri di Sportitalia per farci raccontare facce e parole delle conferenze stampa di Inzaghi e Pioli, alla vigilia della Supercoppa Italiana di domani sera. Ci raggiunge anche il tifoso milanista Marco Imarisio per conoscere le sue sensazioni sul momento dei rossoneri. Con lui parliamo anche del brutto risveglio dell'Italia del tennis, con Berrettini eliminato da Murray agli Australian Open.Indovinate su quale macchina è in coda sulla Pero-Cormano Leo Turrini? Ma naturalmente su una Twingo! Quella della canzone al vetriolo che Shakira ha dedicato al suo ex Piqué. Per questo, abbiamo convocato anche l'esperto di gossip spagnolo Filippo Maria Ricci che ci racconterà tutti i retroscena della burrascosa separazione della coppia.

Pistone Podcast
#43 - Motori e Società: Ignoranti dagli albori

Pistone Podcast

Play Episode Listen Later Nov 15, 2022 24:59


Voleva essere una cronografia dell'intreccio fra i motori e la società nella storia. Indovinate un po'? È andato tutto in caciara. Ma la domanda rimane, cosa diamine abbiamo scritto nella prima riga? E soprattutto, com'è andata l'evoluzione della società di pari passo con l'evoluzione del motore? Tutto questo e molto altro in questa fantastica puntata!

Sul Divano di Ale
Ep 117 - Cinema in Festa è stato un successo?, il domani di Bond non muore mai, Good Night, and good luck., Everything Everywhere all at once, Don't Worry Darling

Sul Divano di Ale

Play Episode Listen Later Sep 26, 2022 113:27


Note della puntata: Puntata ricca ma non di news. La settimana cinematografica è stata molto tranquilla. Prima di tutto tiro con voi le somme su Cinema in Festa, l'iniziativa che aveva intenzione di riempire le sale cinematografiche con i biglietti a 3,50: ha funzionato?Torno a parlare brevemente di Woody Allen e il suo ritiro. Che a quanto pare non è proprio vero. Vedremo un cinquantunesimo film? Non è chiaro. Le sue dichiarazioni fanno intendere tutto e niente. Quello che vedremo sicuramente è Bardo, il nuovo film di Alejandro González Iñárritu che come 8 ½ di Fellini dice tante verità e tante bugie. Questa settimana la nostra industria ha ruggito su due fronti: Dampyr, la prima produzione del Bonelli Cinematic Universe e Rapiniamo il Duce. Indovinate quale mi ha sorpreso e quale no. Ne parliamo in puntata. A chiudere le news due considerazioni su 007 e il futuro di Bond, il cui fantacasting si è riacceso dopo le dichiarazioni della produttrice Barbara Broccoli. Il film è molto lontano, è un impegno gravoso e a Pierce Brosnan non frega nulla del nuovo Bond. Riapro la parentesi “Con Voi”. Mi avete mandato i vostri adattamenti di fatti di cronaca italiani e mi sembrava giusto condividerli. Che è esattamente quello che farò con la domanda di questa settimana. Per i Patreon presenti per l'After-Show: do le prime impressioni su Andor, parlo di Atlanta e del mio progetto su The Office. Per quanto riguarda le recensioni abbiamo roba davvero piccante. Partiamo da un film che consiglio sia per il clima politico italiano e internazionale, sia perché la stagione lo rende calzante da vedere sotto il plaid: Good Night, and Good Luck.Venendo invece ai titoli nuovi e piccanti: Don't Worry Darling e Everything Everywhere All at Once.Buon ascolto!Support the show

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
Sorbillo vs Briatore: Sfida tra le 2 Pizze più Famose d’Italia (la nostra Esperienza e Recensione)

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!

Play Episode Listen Later Sep 24, 2022 15:39


Indovinate su cosa è nato un acceso dibattito in Italia? Sulla pizza ovviamente! Il piatto italiano più conosciuto e amato in tutto il mondo, che ebbe però origine della città di Napoli, dove era diffuso tra i più poveri. Secondo una famosa leggenda in questa città nacque la pizza Margherita, che fu chiamata così in onore della regina Margherita di Savoia e condita con i colori della bandiera italiana (la mozzarella bianca, il basilico verde e il pomodoro rosso). Da quel giorno molti pizzaioli si sono sbizzarriti anche con creazioni più fantasiose rispetto alla pizza tradizionale o con versioni “gourmet”  per cene di lusso. È il caso, per esempio, della pizza che si può mangiare nei ristoranti di Flavio Briatore, venduta a prezzi talmente alti da aver ricevuto  molte critiche e scatenato qualche litigio tra gli amanti italiani della pizza. Gino Sorbillo vs Crazy Pizza Chi è Flavio Briatore? Si tratta di un imprenditore italiano, per l'esattezza piemontese, conosciuto principalmente per essere stato a capo della Formula1, ma che possiede anche una catena di ristoranti e locali di lusso. Tra questi anche tre pizzerie chiamate Crazy Pizza: una a Porto Cervo, una a Roma e una a Milano, inaugurata poco fa in una delle zone più alla moda della città. La caratteristica di questa pizza un po' particolare è quella di avere un impasto sottile e croccante senza lievito, condito con, in parole di Briatore “i migliori ingredienti disponibili sul mercato”. Sia a Roma che a Milano i prezzi sono in effetti molto alti: vanno dai 13 euro per una Margherita ai 60 euro per una pizza con qualche fetta di Pata Negra, un famoso prosciutto spagnolo. Molte persone lo hanno criticato per questo motivo, dicendo che prezzi simili sono ridicoli per una pizza. Gino Sorbillo e la pizza "dei vicoli poveri della città" Nel dibattito è intervenuto anche Gino Sorbillo, un famoso pizzaiolo napoletano che negli anni si è trasformato anche in un ambasciatore della pizza italiana nel mondo. Nato a Napoli nel 1974, Sorbillo viene proprio da una famiglia di maestri pizzaioli. Pensate che suo nonno, Luigi Sorbillo, ha avuto 21 figli e sono diventati tutti pizzaioli! Oltre alle storiche pizzerie di Napoli, sono sue molte pizzerie in Italia e nel mondo, di cui ben 4 proprio a Milano:  “Lievito Madre” vicino al Duomo, “Gino Sorbillo Olio a Crudo”,  il piccolo locale “Antica pizza fritta da zia Esterina Sorbillo” e l'ultima, “Sorbillo Isola”, inaugurata a dicembre 2021. Insomma, ai cittadini milanesi piace molto la pizza napoletana di Sorbillo. Nei suoi ristoranti è vietato prenotare e per questo motivo si trova sempre molta fila, soprattutto a Napoli ma anche a Milano. Il pizzaiolo difende l'idea di una pizza “dei vicoli poveri delle città”, ovvero una pizza molto grande, che sazia e che tutti possono permettersi.  La base della sua pizza è quella tradizionale napoletana che viene chiamata anche “a ruota di carro”, ma oltre alle pizze tradizionali propone anche esperimenti con nomi più fantasiosi, sempre con ingredienti di qualità. A Napoli una Margherita o una Marinara costano € 3,50. Nei suoi ristoranti milanesi anche i prezzi della sua pizza si adattano in realtà al costo della vita, che nella città del Nord Italia è più alto, ma restano comunque molto più bassi rispetto a quelli della pizza venduta da Briatore: una pizza Antica Margherita costa € 8,30, mentre le pizze con più ingredienti massimo € 12. Il dibattito tra Flavio Briatore e Gino Sorbillo Tra i due personaggi è nato così un dibattito tra “pizza gourmet” e “pizza del popolo”. Tutto è iniziato quando Briatore ha risposto alle critiche per i suoi prezzi alti con una frase provocatoria, dicendo che se un pizza è buona non può costare 4 o  5 euro. “Cosa mettono dentro queste pizze?” si è chiesto l'imprenditore con un lungo video pubblicato su Instagram, nel quale sosteneva che per poter pagare l'affitto, lo stipendio dei dipendenti e comprare ingredi...

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
Perle, maiali e feste: le parabole di Gesù - Parte 4: Il cuore di Dio per i perduti

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Jul 10, 2022


Dio ha un cuore per coloro che la vita ha  colpito, atterrato, vinto...  i perduti.  Il Suo amore è liberamente disponibile per tutti, ma i modi in cui siamo perduti e ritrovati sono personali e individuali. E spetta a ciascun credente di portare la Sua speranza nel buio di chi soffre.---Predicatrice: Jean GuestCLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 8 minutiTempo di ascolto audio/visione video: 28 minutiMi piacciono le canzoni che mi fanno ballare o cantare. Per questo motivo ho due playlist su l'app Spotify. La prima,“Jeanbean1”, è piena di canzoni che fanno affollare la pista da ballo e la seconda, “Jeanbean2”, è fatta da tutte le ballate che fanno emergere la mia Aretha Franklin interiore mentre canto insieme alla musica. Devo confessarvi che al mio cane Artie non piacciono né l'una né l'altra: non gli piace affatto ballare e lo confonde l'occasionale scoppio in lacrime di fronte a un testo: "Sta cantando, è felice, ma sta piangendo, devo forse darle una leccata"? Perché, come tutta la grande arte, un testo di musica pop è in grado di parlare alla nostra comune esperienza umana e può catturare il cuore. Quello che mi colpisce ogni volta è nella canzone “All I ask” di Adele, quando canta di quanto sia sconcertante quando perdiamo l'amore della nostra vita che è anche il nostro migliore amico:“Nessuno mi conosce come te. E poiché tu sei l'unico che conta, dimmi da chi devo correre?”Un testo straziante e universalmente vero, e questo è il genio di Adele.Ci sono anche un paio di versetti nella Bibbia che mi fanno sempre venire un groppo alla gola. La prima è quando Gesù lava i piedi a Pietro durante l'ultima cena e Pietro, in tutta la sua favolosa irruenza, quando capisce che si tratta di una sorta di unzione, dice: "Non solo i miei piedi, ma tutto me stesso". E l'altra è questa nella Parabola del figlio perduto“Ma mentre egli era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò.” ( Luca 15:20 b)È un'immagine bellissima che parla del cuore di Dio e del suo amore per i perduti. Dio non aspetta che siamo dispiaciuti, o che siamo bravi, o che abbiamo tutto in regola, prima di amarci: ci ama e ci cerca. Il senso della parabola del figlio perduto è: "Torna a casa, ti prego, torna a casa".Lasciate che preghi per noi: Padre, siamo così grati di poterci definire tuoi figli, di essere stati trovati da te e chiamati al tuo amore. Mentre ascoltiamo queste parole, metti nel nostro cuore  un peso per coloro che stai ancora cercando. Amen“Tutti i pubblicani e i peccatori si avvicinavano a lui per ascoltarlo.  Ma i farisei e gli scribi mormoravano, dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola:  «Chi di voi, avendo cento pecore, se ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e non va dietro a quella perduta finché non la ritrova?  E trovatala, tutto allegro se la mette sulle spalle;  e giunto a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la mia pecora che era perduta”.  Vi dico che, allo stesso modo, ci sarà più gioia in cielo per un solo peccatore che si ravvede che per novantanove giusti che non hanno bisogno di ravvedimento.” (Luca 15:1-7)L'amore di Dio, reso completo da Gesù, è un'offerta universale. È per tutti, è liberamente disponibile per tutti, ma i modi in cui siamo perduti e ritrovati sono personali e individuali. La mia storia di salvezza non è la tua, né la tua. Perché mentre il pastore guarda all'intero gregge, il Regno lavora uno alla volta. È semplicemente così: il figlio perduto, la moneta perduta, la pecora smarrita. Questa è la natura stessa di Dio, il singolo 'individuo conta per Dio. C'è qualcosa di profondo, in un mondo che cerca di confondere tutti in un'unica cosa, nel fatto che la Chiesa annuncia "no, a Dio interessa l'individuo, il singolo". Questo è il modello del Regno.Ci sembra strano: è davvero ciò che farebbe un pastore? E' sufficiente un gregge di 99 persone, no? Ma non è una parabola su quanti sono rimasti, bensì sul valore di ciò che è perduto e su come Dio lo cerca."«Oppure, qual è la donna che se ha dieci dramme e ne perde una, non accende un lume e non spazza la casa e non cerca con cura finché non la ritrova?  Quando l'ha trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo: “Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta”. Così, vi dico, v'è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si ravvede». " (Luca 15:8-10)In alcune delle vostre bibbie vedrete una piccola nota tra parentesi dopo la parola “dramma”;  se guardate, vedrete che è una nota  che  spiega il valore della moneta che viene persa. È una dracma d'argento e vale circa un giorno di paga. La donna dovrebbe averne 10, quindi in totale mille dracme, non una fortuna, ma sono tutti i suoi risparmi, tutto ciò che sta tra lei e la povertà. Non c'è da stupirsi che sia alla disperata ricerca di questa moneta.Il valore della moneta è significativo, e ancora una volta il punto della parabola è come Dio sia risoluto nel perseguire ciò che è perduto. La donna mette a soqquadro la casa finché non trova la moneta; il pastore cerca finché non trova la pecora; il padre è sempre alla ricerca del figlio perduto fino al giorno in cui lo vede e poi corre verso di lui.Dio ha un cuore per i perduti che non si arrende mai. E quando ciò che è perduto viene ritrovato, c'è una festa in cielo che può battere persino la mia playlist di Jeanbean1. Ne parleremo la prossima settimana, quando esamineremo l'Accoglienza in Cielo.Quindi, se Dio è questo risoluto inseguitore di persone perdute, cosa vuole che facciamo in tutto questo? Quale ruolo dobbiamo svolgere? Indovinate un po': abbiamo qualche parabola per aiutarci. “Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità [tra il popolo]. Vedendo le folle, ne ebbe compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore.  Allora disse ai suoi discepoli: «La mèsse è grande, ma pochi sono gli operai.  Pregate dunque il Signore della mèsse che mandi degli operai nella sua mèsse».” (Matteo 9:35-38)In un attimo potremmo quasi non accorgerci di questo piccolo ma ricco passaggio nel mezzo di Matteo. Ma è un punto cruciale in cui l'attenzione si sposta dal ministero di Gesù al nostro. Rende umili, è impegnativo ed emozionante.Il verbo greco tradotto con "ebbe compassione" indica che Gesù era commosso profondamente, tanta era la pena che provava per le persone che vedeva. Questa frase è usata spesso nei Vangeli per descrivere i sentimenti lancinanti/strazianti che Gesù provava per le persone bisognose. “[Gesù,] smontato dalla barca, vide una gran folla; ne ebbe compassione e ne guarì gli ammalati.” (Matteo 14:14)“Gesù, chiamati a sé i suoi discepoli, disse: «Io ho pietà di questa folla; perché già da tre giorni sta con me e non ha da mangiare; non voglio rimandarli digiuni, affinché non vengano meno per strada».” (Matteo 15:32)Non è indifferente alle difficoltà della gente, né incolpa le persone per il caos in cui si trovano. La sfida per noi è: quanto spesso proviamo una profonda, straziante compassione per le persone?Spesso siamo ciechi di fronte alle persone che ci circondano, sia per quanto riguarda i loro bisogni spirituali sia per quanto riguarda la loro disponibilità e apertura a Gesù. Vediamo il loro stile di vita e i loro atteggiamenti a volte duri, e dimentichiamo che Dio è in grado di operare potentemente in loro quando è il momento giusto. La nostra sfida è quella di chiederci: "Cosa ci spinge a stare con le persone, a soddisfare i loro bisogni e magari a condividere con loro la nostra storia del Vangelo"? Spero che sia una combinazione di queste due cose:“Questo è buono e gradito davanti a Dio, nostro Salvatore,  il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità. “ (1 Timoteo 2:3-4)“L'amore sia senza ipocrisia.” (Romani 12:9 a)Torniamo a Matteo 9.“Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità [tra il popolo].  Vedendo le folle, ne ebbe compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La mèsse è grande, ma pochi sono gli operai. Pregate dunque il Signore della mèsse che mandi degli operai nella sua mèsse.”  (Matteo 9:35-38)Fino al versetto 37 l'attenzione di Matteo si è concentrata su Gesù e sulla sua opera di Buon Pastore. Si prende cura di loro, li guarisce, provvede alle loro necessità. Ma nel versetto 37 c'è uno spostamento e un cambiamento nella metafora. Ora l'attenzione si concentra sui discepoli e su di noi e sui modi in cui siamo invitati a collaborare con Dio per raggiungere i suoi scopi. Ed egli ha bisogno di noi ora!Notate che la parola "mèsse" è usata tre volte nei versetti 37-38 e l'atto del raccogliere implica un senso di urgenza. Il momento è giusto. Il Regno dei cieli è vicino. Ora. Non c'è tempo da perdere. La raccolta potrebbe essere rovinata o perduta se l'agricoltore ritarda. Ma come possiamo diventare coloro che trebbiano il raccolto?“Pregate dunque il Signore della mèsse”  (v 38)La prima cosa da fare è pregare. A tutti noi è stato dato un luogo specifico con una chiamata specifica: in quale campo ci troviamo? Quale preghiera ci chiede Gesù di fare per partecipare alla mietitura? Quali sono i bisogni maturi /pronti per i quali vuole che ci impegniamo /interagiamo?E poi, ci prepariamo a essere inviati;  inviati nei nostri luoghi di lavoro, nei nostri gruppi di amici, nelle nostre famiglie,  tra i nostri vicini, nelle nostre comunità.Notate cosa fa Gesù subito dopo in Matteo 10: manda i suoi discepoli nei campi; il Signore della messe manda i suoi operai.I discepoli hanno seguito Gesù come un rabbino, un maestro che li forma con insegnamenti ed esempi. La loro formazione e il loro scopo si trovano nelle parole e nelle opere del loro rabbino, nel seguire le sue vie.Noi avremo uno scopo unico all'interno dei piani che Gesù ha per noi, ma tutti puntano allo stesso regno, allo stesso re e salvatore. Gesù è la fonte e il Signore del nostro scopo. Il nostro scopo è seguire il suo cuore per i perduti e non arrenderci mai.“E Gesù, avvicinatosi, parlò loro, dicendo: «Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra.  Andate dunque[a] e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo,  insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente».”  (Matteo 28:18-20)Amen.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD

STUPEFATTI
#80 - Bollino nero

STUPEFATTI

Play Episode Listen Later Feb 11, 2022 48:47


Ben ritrovati Stupefan! Nel nuovo episodio festeggiamo il secondo compleanno del vostro podcast antiproibizionista preferito, che conta di restare con voi ancora a lungo perché il dibattito sulle sostanze infiamma gli animi e le agende politiche. Cominciamo da una faccenda tutta europea, perché è al vaglio del Parlamento EU il nuovo “cancer plan” che, ove approvato, introdurrebbe un sistema di etichette, chiamato “Nutriscore”, che si prefigge di qualificare alcuni prodotti alimentari in base alla loro salubrità. Indovinate quale potrebbe essere la tipicità nostrana? Ovviamente l'alcol, la droga preferita dai proibizionisti della penisola, ed in particolare le bottiglie di vino, che vedrebbero applicato sull'etichetta, un bollino nero con la lettera F, ad indicarne il potenziale cancerogeno. In questo caso però, il dibattito ribalta tutte le sue forme e prende una piega davvero inaspettata. Ci pensiamo noi a raccontarvi le reazioni di politica ed imprenditoria, provando ad applicarle anche ad altre sostanze e dimostrando, per l'ennesima volta, che se solo si abbassassero i toni parlare di stupefacenti non sarebbe così impossibile. Per provarvi che c'è dibattito e dibattito, infatti, andiamo anche ad approfondire il livello di quello della patria adottiva di Riki, l'Oregon. Pare che l'attuazione della Measure 109 abbia delle condizioni di partenza molto restrittive, per una serie di motivi che gli esperti della commissione sanitaria ad hoc hanno provato ad illustrare. Nonostante le motivazioni, però, è sempre strano quando uno stato così liberale attui delle misure per restringere l'utilizzo di composti sintetici a beneficio di quelli unicamente naturali. Il confronto che chiude l'episodio è aperto al parere di tutti voi, ma prima dovete ascoltarlo cliccando play. Note dell'episodio: - Il bollino nero: https://bit.ly/3sxetqs- Coldiretti, l'italiano e il nord europa: https://bit.ly/3GKHioy- Salvini, no al nutriscore sì alla vita: https://bit.ly/34EaMqW- Cos'è il nutriscore e perché l'italia lo mal tollera: https://bit.ly/3JmQroQ- Oregon e psilocibina, l'attuazione della measure 109: Oregon proposes only using one type of mushroom for new psilocybin system, and no pills- Naturale, buono o cattivo: https://bit.ly/33dN6ZS- Il sito del Referendum Cannabis: https://referendumcannabis.it- Il sito di Meglio Legale: https://megliolegale.it- La playlist Spotify di Stupefatti: https://spoti.fi/3vh3D8ZEntra in contatto con noi usando la mail stupefatticast@gmail.com o seguendo su Instagram il @stupefatti_podcast!

Guarda Mamma, Senza Solfiti!
S3E9 - La Puntata di Natale: V.I.P. Vini Indubbiamente Pericolosi

Guarda Mamma, Senza Solfiti!

Play Episode Listen Later Jan 13, 2022 56:32


Ci sono Albano, Sting, Franco Trentalance, Gerry Scotti e Bruno Vespa in un podcast.. no, non è l'inizio di una barzelletta ma la solida base su cui abbiamo registrato la Puntata di Natale!In un (spoiler) fallimentare tentativo di ampliare le nostre bevute - ops! VEDUTE - abbiamo assaggiato i vini prodotti da (o per) questi cinque famosissimi personaggi. Indovinate chi produce quellI che si chiamano FALLO ORA e FALLO ADESSO?Che dire, questi vini si sono rivelati anch'essi dei V.I.P. - VINI INDUBBIAMENTE PERICOLOSI.Come al solito ascoltate per credere - attenzione puntata ad alto contenuto diffamatorio!

Italiano sì
28 - Di salute e sanità

Italiano sì

Play Episode Listen Later Nov 16, 2021 32:28


CONTATTI:Se avete domande, richieste o suggerimenti scrivete a: info@italianosi.comTRASCRIZIONE DEL PODCAST:Puoi sostenere il mio lavoro con una donazione su Patreonhttps://www.patreon.com/italianosiPer €2 al mese riceverai le trascrizioni di tutti i PodcastPer €3 al mese riceverai, oltre alle trascrizioni, anche una lista dei vocaboli più difficili, con la loro traduzione in inglese.CONTENUTITornata dall'Italia e di nuovo in partenza, questa volta per la Norvegia.L'ARGOMENTO DELLA PUNTATA:Come funziona la sanità in Italia? LINK: Numero di emergenza 112: https://www.salute.gov.it/portale/lea/dettaglioContenutiLea.jsp?lingua=italiano&id=5439&area=Lea&menu=numeriUniciBreve storia della sanità italiana: http://rproject.it/breve-storia-della-sanita-in-italia/Video-podcast su YouTube: https://youtu.be/pt9HeSAXr2A  TRASCRIZIONE:Ciao a tutti cari ascoltatori e care ascoltatrici, bentornati nel podcast di italiano sì.Io sono tornata proprio due giorni fa dall'Italia e ora sono di nuovo in Germania. Anche questa puntata la sto registrando con molto anticipo perché, indovinate un po', domani parto di nuovo. Indovinate dove vado. Se mi conoscete l'avrete già intuito. Non vado in Italia, vado in Norvegia. Ebbene sì, io mi divido tra questi tre paesi in particolare: Italia; Germania; Norvegia. Sono un po' le mie tre patrie, le mie tre case. “Patria” è il paese di origine di una persona. La mia patria è l'Italia, ma anche la Norvegia e ora anche la Germania. [...]

Italiano sì
Narrativa semplificata - Pinocchio - Capitolo 32

Italiano sì

Play Episode Listen Later Sep 28, 2021 11:33


CONTATTI:Se avete domande, richieste o suggerimenti scrivete a: info@italianosi.comTRASCRIZIONE DEL PODCAST:Puoi sostenere il mio lavoro con una donazione su Patreonhttps://www.patreon.com/italianosiPer €2 al mese riceverai le trascrizioni di tutti i Podcast.Per €3 al mese riceverai, oltre alle trascrizioni, anche una lista dei vocaboli più difficili, con la loro traduzione in inglese e anche gli esercizi di comprensione alla fine di ogni capitolo di Pinocchio.CONTENUTINarrativa semplificata per stranieri.Le avventure di Pinocchio, di Carlo Collodi, capitolo 32TRASCRIZIONEPinocchio, svegliandosi, si dà una grattata alla testa e mentre si gratta la testa si accorge...Indovinate un po' di che cosa si accorge?Si accorge con suo grandissimo stupore, che le orecchie gli sono cresciute più d'un palmo di mano. Voi sapete che il burattino, fin dalla nascita, aveva le orecchie piccine piccine: tanto piccine che, a occhio nudo, non si vedevano neppure! Immaginatevi dunque come resta, quando si accorge che le sue orecchie, durante la notte, si sono allungate così tanto.[...]

Lazio Pod
Lazio ancora senza sponsor

Lazio Pod

Play Episode Listen Later Sep 9, 2021 9:11


Canigiani ha dichiarato "stiamo lavorando per uno sponsor" intanto l'Inter ha cambiato sponsor, la Roma ha cambiato sponsor. Solo un top club in Italia non ha uno sponsor principale sulle maglie. Indovinate chi?

Don Chisciotte
Green deal, chi paga? (indovinate...)

Don Chisciotte

Play Episode Listen Later Jul 21, 2021 64:27


L'accelerazione della Unione Europea sulla svolta ecologica ha costi enormi. Chi li paga? E cosa comporterà nella competizione globale della nostra industria? Con quali ricadute sull'occupazione? Ne parliamo con Chicco Testa. See omnystudio.com/listener for privacy information.

ARTICOLI di Rino Cammilleri
Non esiste nessuna emergenza climatica

ARTICOLI di Rino Cammilleri

Play Episode Listen Later Jul 13, 2021 11:46


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6647NON ESISTE NESSUNA EMERGENZA CLIMATICA di Rino CammilleriIl professor Franco Battaglia, noto al pubblico conservatore per la sua lotta, ahimè senza speranza (minuscolo: senza, non contro), sulla bufala planetaria del XXI secolo (i greti: «salviamo il pianeta!»), insegna chimica fisica all'università di Modena. Dunque, sa di cosa parla. Ha di recente capeggiato un appello al Capo dello Stato, in cui un centinaio di esperti (tra cui Zichichi) chiedono a quest'ultimo di non sprecare il denaro dei contribuenti inseguendo chimere.La battaglia di Battaglia contro i mulini a vento (sia letterali che letterari) è di vecchia data. Nel suo ultimo libro scrive: «Venerdì 3 novembre 2006 fui invitato a dibattere, assieme al Ministro all'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, nel programma Ottoemezzo trasmesso su La7 e condotto da Giuliano Ferrara e Ritanna Armeni». In tal sede sperimentò quanto Upton Sinclair, scrittore americano premio Pulitzer, ebbe a suo tempo a dire: «È difficile far capire qualcosa ad una persona quando il suo stipendio dipende dal fatto di non capirla» (thanks a Socci). Il libro cui accennavamo è questo: L'illusione dell'energia dal sole (ed. 21° Secolo, pp. 208, €. 15), riedito in forma aggiornata e accresciuta. Negli anni scorsi il Nostro era molto presente nei talk, tanto da finire bersaglio dei comizi di Beppe Grillo quando questi era ancora «verde» e no-tutto. Accusato di essere pagato dalle multinazionali, il Nostro replicò: «Magari!». Ma qualcuno prese il discorso di Grillo molto sul serio e il bersaglio si spostò sull'auto del Nostro, che finì preda di sassate. La cosa, a sua volta, finì in tribunale, che ci mise una decina d'anni a dare ragione a Battaglia e a risarcirlo.Ora, una volta che il Grande Reset ha deciso che dobbiamo diventare tutti verdi (alcuni di bile) per salvare la Pachamama e l'orso polare, Battaglia è praticamente scomparso dagli orizzonti televisivi: chi lo vuole lo trova, sempre più di rado, come editorialista de Il Giornale e del blog Zuppa di Porro (dove anche il sottoscritto talvolta compare). Ma lo spirito battagliero (nei due sensi), grazie al cielo, è sempre lo stesso: «Il protocollo di Kyoto, ai fini della riduzione della concentrazione di CO2 in atmosfera, equivale a pretendere di far dimagrire una persona obesa negandole la bustina di zucchero nel caffè del mattino». Infatti, «dopo trilioni di dollari spesi», l'unico risultato è «che le nostre bollette elettriche di oggi sono il triplo di quelle del 2007». Andiamo coi numeri e veniamo all'argomento del libro: «Al fabbisogno mondiale d'energia il Sole contribuiva per il 6% nel 1965, per il 7% nel 1990 e quasi il 10% nel 2019. Questi 3 o 4 punti percentuali in più hanno per caso contribuito ad una qualche riduzione delle emissioni di gas-serra rispetto ai livelli del 1990, come da obiettivo di tutti i protocolli»? Per quanto riguarda noi, «il 13% dell'energia elettrica disponibile sulla rete elettrica italiana proviene dalle centrali nucleari francesi, svizzere e slovene».Per quanto riguarda, poi, i posti di lavoro «verdi» promessi dai piani mondiali post-pandemia è bene ricordare che comportano la perdita di quelli legati al petrolio. Bisognerà supportare e riqualificare lavoratori e interi settori, pena sommosse. Indovinate chi pagherà supporti e riqualificazioni. Sì, si dirà: ma vuoi mettere le c.d. fonti rinnovabili? Bella speranza (minuscolo), ma si sta «dimenticando, ad esempio, che la frazione dominante delle rinnovabili è costituita dalla fonte idroelettrica». E allora che si fa? «Per soddisfare col fotovoltaico il 10% dei consumi elettrici italiani dovremmo impegnare € 240 miliardi. Basterebbe impegnare meno di € 10 miliardi in 4 reattori nucleari e ottenere lo stesso risultato». Seh, vaglielo a dire ai no-nukes, che, sebbene siano sempre meno nel mondo, sono «pervicaci e resistenti in Italia». E in Germania, aggiungo io. Guarda caso, i soli due sconfitti europei dell'ultima guerra. La scelta no-nukes era supportata dalla promessa che i costi del fotovoltaico si sarebbero ridotti a furia di studiarci sopra. Invece, in 15 anni «si sono ridotti appena di un fattore 2». Quelli che costano meno, oggi, ce li ha tutti la Cina. E sappiamo perché.Nota di BastaBugie: l'autore del precedente articolo, Rino Cammilleri, nell'articolo seguente dal titolo "La battaglia di Battaglia sull'ideologia climatica" racconta che Franco Battaglia, docente di Chimica Fisica all'università di Modena, torna alla carica con un libro dal titolo eloquentissimo: Non esiste alcuna emergenza climatica.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 03-07-2021:Inesausto guerriero, malgrado le molte sconfitte sul campo (mediatico, come si vedrà), il prof. Franco Battaglia, docente di Chimica Fisica all'università di Modena, torna alla carica con un libro dal titolo eloquentissimo: Non esiste alcuna emergenza climatica. Perché la pretesa di governare il clima della terra è un'illusione (ed. 21° Secolo, pp. 80, €. 10). Basato non su «modelli» o «teorie» o «proiezioni», ma sui semplici fatti e perciò zeppo di grafici e tabelle, per le obiezioni scientifiche rimandiamo al testo scritto il linguaggio piano e quasi televisivo.Qui ci limiteremo a riportare qualche passo riguardante, sì, il clima, ma quello ideologico in cui tutto il dibattito (si fa per dire: la solfa gretina è unidirezionale) è immerso. Nel 2001 l'autore era coordinatore del comitato scientifico dell'Anpa (Agenzia Nazionale Protezione Ambiente), all'uopo chiamato dal ministro apposito, Altero Matteoli. Lui e il ministro erano seduti al Maurizio Costanzo Show per parlare dell'allora progettato Protocollo di Kyoto. C'era anche Ermete Realacci, fondatore di Legambiente. Battaglia disse, tra le altre cose, che il Protocollo avrebbe vincolato i Paesi entusiasti, però responsabili del 55% delle emissioni, mentre gli emissori del restante 45% avrebbero potuto far quel che pareva loro, anche aumentarle. Con ciò vanificando il Protocollo-salasso per il contribuente.Realacci obiettò che, in ogni caso, il Protocollo era pur sempre un primo passo. Ecco un classico modo di controbattere le cifre con l'aria fritta. Battaglia chiosa: «Innanzitutto non si capisce quali sarebbero gli altri passi e, poi, anche montare su uno sgabello è un primo passo per raggiungere la Luna».Si consoli, Battaglia: anch'io, al Maurizio Costanzo Show, mi ritrovai seduto accanto al Realacci (presenza fissa, lui, io mai più). Auspicavo, tra le altre cose, un incremento di parcheggi in città, e lui obiettò, seccato, che ciò avrebbe incoraggiato all'uso dell'auto. Vabbè, mezzo pubblico sia, anche se una città come Milano (capitale economica) diventa ostaggio degli scioperi, i quali vengono orditi sempre di venerdì (quando fanno più danno) e pure in tempi di pandemia (con effetto-sardina, ecchissenefrega dei picchi di contagio). Ma come finì lo scontro, anzi Battaglia? Finì che il ministro si alterò (involontario calembour) col suo consulente che gli sciupava i rapporti con gli ambientalisti, definiti dall'incauto «i peggiori nemici dell'ambiente», cosa che alterò pure il conduttore.Morale, l'Italia firmò il Protocollo e Battaglia perse il posto. E pazienza se il Protocollo si proponeva di raggiungere i propri obiettivi entro il 2012, col risultato che nel 2012 le emissioni «furono di oltre il 50% in più di quelle del 1990!». Nello stesso periodo, infatti, moltissime produzioni erano state delocalizzate dove il lavoro costava meno, perciò andate ad emettere colà. «Principali emettitori sono oggi Cina, Stati Uniti e India. Se le emissioni degli Stati Uniti sono rimaste essenzialmente ferme ai livelli del 1990 (per la precisione sono aumentate del 3%), quelle di Cina e India sono aumentate, rispettivamente, del 320% e del 350%!».Nel libro Battaglia riporta solo due delle «molte petizioni che centinaia di scienziati hanno sottoscritto per avvertire i responsabili politici che non v'è alcuna emergenza climatica». Una è italiana, promossa da alcuni scienziati del clima, geologi, geofisici, climatologi. Ebbene, nel 2018 l'antica e gloriosa Accademia dei Lincei organizzò una Conferenza sul tema del clima e alcuni firmatari della petizione chiesero di poter intervenire, cosa che fu accettata dal comitato scientifico della suddetta Conferenza. Ma la cosa dispiacque a un membro dell'Accademia, uno «scienziato», cela va sans dire. Diamo la parola a Battaglia: «Costui informò alcuni organi di stampa complici dell'imbroglio emergenza-climatica, i quali si spesero scrivendo articoli denigratori nei confronti dell'Accademia. La quale decise di cancellare la Conferenza». Et voilà.

NewsBox - Notizie da capire
Che succede ora al ddl Zan | Le misteriose tracce del coronavirus nel cloud di Google | Basta esame di Stato per l'abilitazione professionale

NewsBox - Notizie da capire

Play Episode Listen Later Jun 24, 2021 10:00


Un ricercatore americano ha ritrovato 13 sequenze del codice genetico del coronavirus che erano state caricate e poi cancellate da scienziati cinesi prima di dicembre 2019. Indovinate dove le ha trovate? Sul cloud di Google. Ma come abbiamo fatto a non pensarci prima. Per sapere com'è nato il covid, bastava chiedere a Google. Io sono Alessio Balbi e questo è NewsBox, il podcast di Repubblica che ogni giorno vi spiega le notizie in maniera semplice, senza dare niente per scontato. Oggi parliamo, di nuovo, del dl Zan, perché oggi ha parlato anche il Vaticano e forse possiamo capire cosa accadrà adesso della legge contro l'omotransfobia, del mistero del codice genetico del coronavirus, appunto, e di una riforma che potrebbe semplificare la vita a parecchi studenti universitari. • Per le vostre domande: instagram.com/alessiobalbi • Per ricevere un messaggio appena esce una nuova puntata: t.me/newsbox • NewsBox su Alexa: amzn.to/2XTmlUj

Chiamate Roma Triuno Triuno
Puntata del 04/06/2021

Chiamate Roma Triuno Triuno

Play Episode Listen Later Jun 4, 2021 94:32


Oggi è il Vax Day di Chiamate Roma ma anche il compleanno del Previ. Indovinate cosa ci siamo dimenticati? Uno studio spiega uno dei motivi della crisi del marcato dell'auto: solo un giovane "under 25" su 8 ne possiede una. Il calo è dovuto a: costi di gestione, espansione di nuove forme di mobilità. E l'autostop?

uno oggi previ indovinate
NewsBox - Notizie da capire
Come funziona il mutuo per i trentenni

NewsBox - Notizie da capire

Play Episode Listen Later May 21, 2021 7:09


Quest'anno in Italia sono spariti centomila ragazzi. Indovinate che fine hanno fatto? E niente, sono diventati adulti. Io sono Alessio Balbi e questo è NewsBox, il podcast di Repubblica che ogni giorno vi spiega le notizie in maniera semplice, senza dare niente per scontato. Oggi parliamo dei mutui per i minori di 36 anni, delle scuole italiane, sempre più vuote, e dello scandalo che sta travolgendo la Bbc.

Controcalcio - Bar Sport
Ep. 28 - Mo je faccio er cucchiaio

Controcalcio - Bar Sport

Play Episode Listen Later Apr 26, 2021 55:57


Torna il podcast di cui non sentivate il bisogno!Mentre la Juve è sull'orlo del baratro tecnico e societario, le nerazzurre si prendono la Serie A. Dietro il Cagliari riapre tutto con il permesso di una Roma con la testa all'Europa. Torniamo sul discorso Superlega dietro lauti compensi della UEFA. Infine affrontiamo il futuro di Conte, Fonseca, Gasperini e Pirlo, tutti loro sono allenatori, tranne uno. Indovinate chi?!

L'Opinione (non richiesta)
Droghe leggere, ideologia o altro?

L'Opinione (non richiesta)

Play Episode Listen Later Apr 4, 2021 4:06


Droghe leggere, ideologia o altro?  Con il conferimento alla Ministra Dadone della delega alle politiche antidroga, sono scoppiate immediatamente le polemiche del centro destra: La Repubblica:  Delega all'Antidroga alla ministra antiproibizionista Dadone. La destra attacca, Gasparri: "Nessuna liberalizzazione o il governo è morto. Draghi ha sbagliato" Fatto Quotidiano: Delega sulle politiche antidroga alla ministra antiproibizionista Dadone. Fdi e Fi attaccano. Gasparri: “Se legalizza governo è morto” Il Riformista: Delega antidroga alla ministra Dadone, il centrodestra evoca la crisi: “Così mandano il governo a casa” Huffpost: Droga, la Destra proibizionista minaccia il governo Questi alcuni dei titoli di giornale apparsi in queste ore…a leggerli sembrerebbe che la questione sia tutta ideologica…il centro destra pensa che con la repressione si possa risolvere il problema delle droghe, ma è realmente così? E poi come mai la destra non si pone affatto il problema dell'alcol che guardando i dati causa molti più morti delle droghe? Anzi più precisamente in Italia ci sono 40 mila morti a causa dell'alcol e zero per la cannabis…ma come mai allora tutto questo rumore?  Cerco di capirci qualcosa insieme a voi…cercando di informarmi ho scoperto che il testo unico sulle droghe 309/90 prevede, tra le altre cose,  che “Ogni tre anni venga convocata una conferenza nazionale sulle droghe anche al fine di individuare eventuali correzioni alla legislazione antidroga”....interessante...allora ho cercato di capire quando fosse stato fatto l'ultima…ebbene l'ultima  conferenza nazionale sugli stupefacenti si è tenuta a Trieste dal 12 al 14 marzo 2009…nel 2009 capito? Ma come mai? Bah…questo non è molto chiaro…comunque la buona notizia è che la Dadone ha subito dichiarato di volerla convocare.  Sempre cercando di capirci un po di più, ho scoperto che la legge ex Cirielli (l. 251/05), che pone ostacoli all'accesso alle misure alternative per i recidivi, e molti tossicodipendenti comprensibilmente sono recidivi, nonché la legge Fini-Giovanardi (l. 49/2006), rendono più difficile l'accesso alle misure alternative per i tossicodipendenti, limitando ad esempio il numero delle concessioni, accentuando la natura custodialistica, anziché terapeutica, della misura e dettando tempi troppo stretti per la presentazione della documentazione…. Come mai? Perché rendere l'accesso alle misure alternative al carcere per i tossicodipendenti più difficili? Perché riempire le carceri di tossici, anziché di delinquenti veri? Ma niente niente questa cosa è voluta?...riempio le carceri di poveri disgraziati, vittime di una società malata e non ho più posti per quelli che in carcere dovrebbero starci veramente…  Siamo certi che il proibizionismo e il pugno duro sia la soluzione migliore? Il proibizionismo pretende di risolvere i problemi sanitari legati alla droga? Ma non è che al contrario vuole ingrassare le mafie mondiali e favorire l'ingresso nel mercato nero della droga di sostanze sintetiche nuove e poco conosciute e quindi molto più  pericolose?  Che le  politiche proibizioniste abbiano clamorosamente fallito è sotto gli occhi di tutti. La criminalità organizzata fa miliardi con il controllo del mercato della droga.  Una marea di denaro sporco che inquina l'economia legale e provoca danni economici, sanitari e di ordine pubblico alle finanze dello stato.  Ma da dove è partito tutto ciò? Chi ha voluto tutto questo? Indovinate un po'? Dalla legge Fini-Giovanardi, che oltretutto è stata dichiarata illegittima nel 2014 dalla Corte Costituzionale…guardacaso è quella legge che ha avviato al regime carcerario migliaia di piccoli spacciatori contribuendo al sovraffollamento delle nostre carceri e provocando il ripetersi di episodi tragici come ad esempio quello di Stefano Cucchi.  Ma siamo veramente sicuri che per la destra la questione droga sia solo un fatto ideologico?...a voi trarre le conclusioni. 

Le Favole di B
Pollicina (3+ anni) - tratta dal grande libro delle fiabe

Le Favole di B

Play Episode Listen Later Feb 20, 2021 9:15


Una signora che voleva avere una bambina, chiede aiuto ad una strega buona che le dona un chicco d'orzo dicendole di piantarlo in un vaso ed innaffiarlo. Indovinate chi troverà nel fiore che di aprirà ? Pollicina

L'Opinione (non richiesta)
Questa è la destra italiana.

L'Opinione (non richiesta)

Play Episode Listen Later Jan 5, 2021 2:59


Questa è la destra italiana.  Conoscete la destra italiana? Anzi conoscete quella destra chiamata Fratelli d'Italia? No? Beh allora ve la racconto un po io…vi racconto come si comportano e come sono coerenti…se andate sulla pagina Facebook di Giorgia…quella che dice :"io sono Giorgia, sono una donna sono una mamma sono cristiana e…bla bla bla bla…"insomma se andate sulla sua pagina troverete dei post in cui esprime la sua piena soddisfazione per il risultato di una petizione online che FdI ha lanciato per chiedere la sfiducia del  Governo Conte…" oltre 100 mila firme… " scrive esultante Giorgia…beh ci sta...direte voi, sono opposizione e quando sei opposizione, speri sempre di andare al governo del paese…però, c'è un però… un Deputato dello stesso partito, tal onorevole Mauro Rotelli, proprio ieri ha organizzato un incontro digitale per parlare indovinate di cosa…Indovinate un po? Dell'ecobionus 110% e pubblicizza l'iniziativa, scrivendo: "sulla mia pagina Facebook, un argomento complesso e dalle molteplici potenzialità: l'ecobonus del 110% sul quale cercheremo di fare chiarezza con il contributo di esperti del settore". Non vi sembra veramente strano che da una parte si chiedano le dimissioni di un governo è dall'altro si definisca un provvedimento di quello stesso governo "... dalle molteplici potenzialità…" anche perché lo stesso Onorevole è tutto il suo partito, in parlamento ha votato contrariamente alla legge che introduceva quel provvedimento…Delle due una, non credete? O un provvedimento si condivide, o si è contrari. Un governo o si sostiene o se ne chiedono le dimissioni. Come si può sparare a zero sul Governo Conte e allo stesso tempo organizzare un incontro per approfondire una misura "dalle molteplici potenzialità"? Forse l'onorevole, nella sua iniziativa, ha criticato il provvedimento? Perché se così fosse il tutto avrebbe un senso, se invece ha utilizzato il suo prezioso tempo per spiegare un provvedimento che fa il bene del paese, dovrebbe un attimino rivedere le sue posizioni e prendere le distanze dal suo partito e dalla leader di quel partito che nella propria pagina Facebook esalta i risultati del sondaggio per far dimettere il Governo in carica. Ecco questa è la destra, questo è FdI…con la mano destra fa una cosa e con la sinistra il contrario… tanto chi vuoi se ne accorga? Come può un onorevole farsi portabandiera di un provvedimento a cui in parlamento ha votato contrariamente? Magari ci ha ripensato? E lo trova una buona cosa per la nostra economia? Cambiare idea è lecito, solo gli stolti non lo fanno, ma se così fosse, non credete che lo debba dire chiaramente? Il fatto è che non ha cambiato assolutamente idea, il fatto è che l'onorevole ha annusato l'entità e la bontà del provvedimento e non ha resistito a metterci il cappello…questa è la destra italiana…questi sono quelli che vogliono guidare il paese dicendo che noi siamo degli incompetenti…chissà se durante l'incontro lo avrà ribadito? 

The Essential
Indovinate la password Twitter di Trump! Può un politico bloccare un cittadino su Twitter?

The Essential

Play Episode Listen Later Oct 23, 2020 4:14


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Glocal Podcast
Ep. 11 - Pence ha letteralmente asfaltato Kamala Harris, punto

Glocal Podcast

Play Episode Listen Later Oct 10, 2020 12:51


Pence ha letteralmente distrutto Kamala Harris. Punto.Pence ha chiesto se i Dem volessero alzare le tasse e abolire il fracking. Sapete cosa ha risposto la Harris? Indovinate un po'...

Social Media Hacks Italia
Samuele Camatari: il "padre" dell'e-commerce italiano

Social Media Hacks Italia

Play Episode Listen Later Sep 25, 2020 69:23


Ritorna con una super intervista, LinkedX, la rubrica di Heidi Iuliano dedicata alle interviste di professionisti, imprenditori e esperti del digitale. In questo episodio scambia due chiacchiere con Samuele Camatari, founder e CEO di Jusan Network e Newesis, padre di ecommerceday, ecommerceweek, ecommercetalk e ecommercecommunity.... Indovinate un po' di cosa si parlerà? Ve lo lasciamo scoprire all'interno di questa nuova puntata trasmessa in diretta all'interno del nostro gruppo facebook, Social Media Hacks Italia. E-Commerce Day

Radio Big World
#67 Speciale Coronavirus - Indovinate un po' l'origine della crisi (sanitaria) tedesca

Radio Big World

Play Episode Listen Later Jul 15, 2020 33:01


#67 Speciale Coronavirus - Indovinate un po' l'origine della crisi (sanitaria) tedesca by Radio Big World

Storie dalla quarantena - Storytel

Francesca Fariello di Cibo Supersonico ci parla del suo personale processo di guarigione avvenuto qualche anno fa. Indovinate come? In quarantena.

TittyCroissant Club
09: Il Triangolo, non l'avevo considerato!

TittyCroissant Club

Play Episode Listen Later Feb 9, 2020 31:24


Two Targhet is megl'che one! Greta parla, Tia corregge, ma sbaglia! Incredibile ma vero, Tia sbaglia a dare informazioni! In questa puntata, scarica di commedie romantiche elenchiamo i regali più carini per la vostra persona speciale, il tutto reso più difficile dalla presenza di un intruso. Indovinate chi è!

Rosso Diretto
Puntata Sedici - Ad un centimetro dalla gloria

Rosso Diretto

Play Episode Listen Later Dec 11, 2019 61:30


Che rapporto avete con il pareggio? Siete tra coloro che vogliono vincitori e vinti, oppure vi mettete nelle fila di chi riconosce il valore dell'arrivare a pari merito? Ne abbiamo parlato nella sedicesima puntata tra toni accesi e citazioni sbagliate. Indovinate chi ha vinto. Ben tornati su Rosso Diretto.

Merita Business Podcast
Mai Sottovalutare le Potenzialità di una Casalinga nei Guai - Columbia Sportswear - Ms. Gert Boyle

Merita Business Podcast

Play Episode Listen Later Apr 14, 2019 17:53


La Columbia Sportswear deve la sua fama a una casalinga che per una carambola del destino si ritrovò ad esserne il capo.Lei veniva da una famiglia di immigrati. Erano fuggiti dalla Germania nazista e avevano aperto un’azienda di cappelli.Suo marito aveva preso in mano l’azienda fondata da suo padre perché le donne all’epoca erano destinate ad altri compiti.Lui, con la sincera intenzione di farla crescere aveva acceso un mutuo mettendo a garanzia: la propria casa, la casa delle vacanze e persino la casa della suocera.Ma appena due mesi dopo la firma lui morì di infarto a soli 47 anni lasciando a lei, che non che non aveva mai avuto a che fare con il business, solo due possibilità.Fallire o creare un impero miliardario.Indovinate cosa scelse?Puoi saperne di più su:https://www.MERITA.BIZ/196♥ TELEGRAM ♥https://telegram.me/meritabiz

Europhonica
Lo Spiegone del Venerdì - 30.11.2018

Europhonica

Play Episode Listen Later Nov 30, 2018 14:25


Cosa è successo in Europa questa settimana? Indovinate un po': parliamo di Brexit, di Schengen e delle prossime Elezioni Europee. Cosa è successo in Europa questa settimana? Indovinate un po': parliamo di Brexit, di Schengen e delle prossime Elezioni Europee. Con Antonio Megalizzi e Nicola Pifferi. europhonica Fri 1032.mp3

Spremuta di Enganche
Episodio 46: il VAR di Nicola Savino (e la profondità di Salah)

Spremuta di Enganche

Play Episode Listen Later Sep 16, 2017 106:07


Puntata numero quarantasei, ancora con il vostro trio di maltrainsema preferito di sempre e no, nonostante il titolo, di VAR si parla pochissimo (mentre invece si nomina fin troppo Mohamed Salah. Indovinate per colpa di chi?). Il menu: Isco rinnova con clausoletta insignificante da 700 milioni di pippi (3:26); un momento interminabile del tipo "tesorooooo, è tornata la Gembionz!" (19:29) intervallato da un confronto Alisson VS Reina (43:19); il punto sulla Serie A che ci mancava un casino (68:49) che però contiene anche un dibattito sul VAR (75:24); un po' di Premier League e quindi il delirio finale (83:44). Da un'idea malsana, realizzato da Giorgio Crico, Giuseppe Chiaramonte e Federico Raso. Logo: Alberto Brusadelli Sigla di apertura: The Vivisectors - Vodka And Beer Sigla di chiusura: Scomber - Déjà Vu

Spremuta di Enganche
Episodio 46: il VAR di Nicola Savino (e la profondità di Salah)

Spremuta di Enganche

Play Episode Listen Later Sep 16, 2017 106:07


Puntata numero quarantasei, ancora con il vostro trio di maltrainsema preferito di sempre e no, nonostante il titolo, di VAR si parla pochissimo (mentre invece si nomina fin troppo Mohamed Salah. Indovinate per colpa di chi?). Il menu: Isco rinnova con clausoletta insignificante da 700 milioni di pippi (3:26); un momento interminabile del tipo "tesorooooo, è tornata la Gembionz!" (19:29) intervallato da un confronto Alisson VS Reina (43:19); il punto sulla Serie A che ci mancava un casino (68:49) che però contiene anche un dibattito sul VAR (75:24); un po' di Premier League e quindi il delirio finale (83:44).Da un'idea malsana, realizzato da Giorgio Crico, Giuseppe Chiaramonte e Federico Raso. Logo: Alberto BrusadelliSigla di apertura: The Vivisectors - Vodka And BeerSigla di chiusura: Scomber - Déjà Vu

Aspherical
#44: Illuminati

Aspherical

Play Episode Listen Later Jun 20, 2015 42:08


Ultima (?) puntata prima della pausa estiva, ricca di argomenti, foto ma soprattutto culi! "Comunque il fotografo degli eventi cucca sempre. Ad essere single avrei ogni sera una donna diversa. " Indovinate di chi è questa citazione (che non è...