Podcasts about definito

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SETTANTAxOTTANTA: Anni 50-60. Arriva il kit atomico per bambini, erede del piccolo chimico. È definito uno dei giocattoli più pericolosi

70 80

Play Episode Listen Later Dec 22, 2024 4:11


IL BAZar AtOMICo
FRANCO ARMINIO | Come accorgersi di essere vivi | Ep. 160

IL BAZar AtOMICo

Play Episode Listen Later Dec 22, 2024 77:44


Ospite al Bazar Atomico, Franco Arminio, nato a Bisaccia (Avellino), è poeta, scrittore, documentarista e promotore di battaglie civili legate alla tutela dei territori e delle comunità interne italiane. Autore di opere premiate come Cedi la strada agli alberi e Terracarne, ha fondato la "Casa della Paesologia" e diretto il Festival "La luna e i calanchi". Definito da Roberto Saviano uno dei poeti più importanti d'Italia, il suo impegno si estende anche alla valorizzazione delle aree interne e al dialogo culturale. Nel 2023 ha vinto il Premio Camaiore per Sacro Minore. Dal 2024 conduce La biblioteca dei sentimenti su Rai 3.

EGOriferiti - di Giuseppe Cardinale e Vassily Sortino
54 Cateno De Luca: Definito da Fiorello il Dalai Lama dei sindaci [EGOriferiti]

EGOriferiti - di Giuseppe Cardinale e Vassily Sortino

Play Episode Listen Later Nov 21, 2024 95:37


Da scrivere...

Millevoci
Un'oasi di pace, La scuola in bilico

Millevoci

Play Episode Listen Later May 6, 2024 27:08


Si chiama Neve Shalom/ Wahat al Salam, tradotto “oasi di Pace”, il villaggio abitato da palestinesi ed ebrei che è un esempio di convivenza tra lingue, culture e religioni diverse. Definito una luce nel buio del conflitto tra Israele e Hamas, sarà presentato nell'ambito di un evento promosso dalla Fondazione Federica Spitzer grazie alla testimonianza di due abitanti.La scuola elementare di Loco, in valle Onsernone, con una classe mista di prima e seconda la cui esistenza è da alcuni anni appesa a un filo, è stata raccontata da “Schweizer Bauer” la rivista specializzata dell'agricoltura svizzera.

70's Groove
La musica che ha definito un'Epoca

70's Groove

Play Episode Listen Later Apr 4, 2024 62:31


Ritorno agli Anni '70: La Musica che ha definito un'Epoca

70 80
SETTANTAxOTTANTA: 1969. Nei cinema c'è Sweet Charity. Definito il capolavoro del coreografo Bob Fosse si rivela un clamoroso flop

70 80

Play Episode Listen Later Mar 6, 2024 4:18


Storie di Geopolitica
Israele può essere definito uno stato democratico?

Storie di Geopolitica

Play Episode Listen Later Jan 29, 2024 14:04


INSTANT GEOPOLITICA, il mio nuovissimo libro sulla Geopolitica: https://amzn.to/40RLZsiPROGETTO KIRGHIZISTAN: https://donorbox.org/reportage-kirghizistan-nova-lectioTesto e ricerca di Paolo ArigottiRevisione di Jacopo TurcoFonti:freedomhouse.org/country/israelwww.limesonline.com/cartaceo/non-e-un-paese-per-arabiwww.ispionline.it/it/pubblicazione/israele-i-rischi-della-nuova-legge-sullo-stato-nazione-21068www.limesonline.com/israele-contro-israele-di-chi-e-lo-stato-ebraico/131846www.rsi.ch/info/mondo/Luci-e-ombre-su-Israele-%E2%80%9Cunica-democrazia-del-Medio-Oriente%E2%80%9D--1995918.htmlwww.limesonline.com/cartaceo/la-memoria-della-shoah-e-il-pilastro-dellidentita-di-ebrei-e-israelianiwww.micromega.net/la-caduta-della-democrazia-in-israele-e-leffetto-domino/www.limesonline.com/israele-riforma-giustizia-netanyahu-autolesionismo/133201theintercept.com/2019/09/19/israel-democracy-or-apartheid/www.limesonline.com/cartaceo/israele-puo-essere-ebraico-e-democraticowww.geopolitica.info/israeli-palestinian-conflict-interview-with-fritz-froehlich-development-and-humanitarian-consultant/www.journalofdemocracy.org/articles/why-israeli-democracy-is-in-crisis/www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2024/01/01/corte-suprema-annulla-elemento-chiave-riforma-netanyahu_aaa080b2-b256-4000-a340-c914be58a526.htmlwww.aljazeera.com/opinions/2022/10/31/israels-farcical-elections-and-fictional-democracywww.aljazeera.com/opinions/2023/2/22/the-problem-with-israels-so-called-crisis-of-democracywww.mimesis-scenari.it/2022/10/07/una-mappa-per-la-democrazia-robert-dahl-e-lidea-di-pluralismo/www.limesonline.com/cartaceo/israele-puo-essere-ebraico-e-democraticowww.amnesty.it/apartheid-israeliano-contro-i-palestinesi-un-crudele-sistema-di-dominazione-e-un-crimine-contro-lumanita/news.un.org/en/story/2023/11/1143432main.knesset.gov.il/EN/activity/documents/BasicLawsPDF/BasicLawNationState.pdfwww.ispionline.it/it/pubblicazione/israele-i-rischi-della-nuova-legge-sullo-stato-nazione-21068www.timesofisrael.com/court-set-for-fateful-reasonableness-law-hearing-as-constitutional-showdown-looms/www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2024/01/01/corte-suprema-annulla-elemento-chiave-riforma-netanyahu_aaa080b2-b256-4000-a340-c914be58a526.htmlZ. Klein, «Former ADL director says he won't support non-democratic Israel – exclusive», jpost.com, 1/12/2022.H. Arendt, «To Save the Jewish Homeland: There is Still Time», foreignaffairs.com, maggio 1948 Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.

La voce di Eutekne.info
Definito il nuovo concordato preventivo biennale

La voce di Eutekne.info

Play Episode Listen Later Jan 26, 2024 7:41


Il debutto del concordato preventivo biennale, l'obbligo di comunicare le variazioni PEC nel contenzioso tributario, lo svolgimento "virtuale" delle assemblee di bilancio. A cura di Ludovica Lopetti

Effetto giorno le notizie in 60 minuti
La Cop28 trova un accordo definito "storico"

Effetto giorno le notizie in 60 minuti

Play Episode Listen Later Dec 13, 2023


Si chiude la Cop28, con un accordo definito da più parti “storico”. Ma è davvero così? Lo chiediamo a Ferdinando Cotugno, giornalista del Domani inviato a Dubai. Il Congresso USA nega ancora lo sblocco dei fondi all’Ucraina. L’Assemblea generale ONU approva la risoluzione sull’immediato cessate il fuoco e Biden striglia Netanyahu: “Israele rischia di perdere consenso a livello internazionale”. Gerusalemme inizia ad allagare i tunnel di Gaza. Ne parliamo con Vittorio Emanuele Parsi, professore ordinario di relazioni internazionali e studi strategici all’Università Cattolica di Milano. Superbonus: il Mef ribadisce lo stop alla proroga, una sentenza del Tar del Lazio sancisce l’improcedibilità in caso di abusi o difformità dell’edificio. Sentiamo Giuseppe Latour del Sole 24 Ore.

Over The Top Rope
Over The Top Rope S7E6 - Ema Corsi, il "Superior One"

Over The Top Rope

Play Episode Listen Later Dec 11, 2023 41:17


Fra San Giovanni Valdarno, Perugia e Pisa negli ultimi anni si è sviluppato un nuovo astro nascente del Wrestling Italiano. Definito il "Superior One", Ema Corsi ha esordito a metà 2022 in SIW ed è già stato in grado di lottare a sconfiggere numerosi grandi nomi del panorama italiano a, lottando anche per cinture di caratura europea e esibendosi al di fuori del nostro paese. In puntata ci ha raccontato di come sia nata la sua carriera , alcuni dei suoi incontri più significativi, di come ha intenzione di approcciare il 2024 e, ovviamente, la sua Top 5 del Wrestling Italiano, la grande novità per questa stagione di Over The Top Rope.

Over The Top Rope
Over The Top Rope S7E6 - Ema Corsi, il "Superior One"

Over The Top Rope

Play Episode Listen Later Dec 11, 2023 41:17


Fra San Giovanni Valdarno, Perugia e Pisa negli ultimi anni si è sviluppato un nuovo astro nascente del Wrestling Italiano. Definito il "Superior One", Ema Corsi ha esordito a metà 2022 in SIW ed è già stato in grado di lottare a sconfiggere numerosi grandi nomi del panorama italiano a, lottando anche per cinture di caratura europea e esibendosi al di fuori del nostro paese. In puntata ci ha raccontato di come sia nata la sua carriera , alcuni dei suoi incontri più significativi, di come ha intenzione di approcciare il 2024 e, ovviamente, la sua Top 5 del Wrestling Italiano, la grande novità per questa stagione di Over The Top Rope.

Rimbalzi
Ep.82 - Lomu e i 25 passi che hanno cambiato il rugby

Rimbalzi

Play Episode Listen Later Sep 16, 2023 16:26


Il 18 giugno 1995, dopo soli tre minuti dall'inizio di una partita memorabile, il telecronista neozelandese Keith Queen rimane in silenzio, incredulo. Jonah Lomu, terza ala degli All-Blacks, ha appena fatto meta in 25 passi. Definito treno merci con le scarpette da ballo e carrarmato veloce come una Ferrari, con la sua potenza e la sua leggerezza Jonah Lomu è diventato una leggenda del rugby. I contributi audio di questo episodio sono tratti dal sito ufficiale della federazione rugby neozelandese per la haka, dalla puntata dedicata al rugby del programma Rai Superquark, dal trailer del film Invictus con la regia di Clint Eastwood, prodotto da Warner Bros Pictures, Spyglass Entertainment, Revelations Entertainment, Malpaso Productions, Mace Neufeld Productions e Liberty Films; dalla telecronaca di Keith Queen per la tv neozelandese della semifinale mondiale 1995 tra All-Blacks e Inghilterra; dalla telecronaca dei funerali di Jonah Lomu trasmessi dalla tv neozelandese Prime. Tutti i frammenti ascoltati sono disponibili su YouTube. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

il posto delle parole
Marco Bazzini "Liu Bolin. Hiding in Florence"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Sep 2, 2023 27:15


Marco Bazzini"Liu Bolin. Hiding in Florence"Mostra d'Arte, FirenzeLa Sala d'Arme di Palazzo Vecchio ospita, fino al 18 settembre 2023, la personale di Liu Bolin, dedicata al progetto Hiding in Florence (2022), realizzata in collaborazione con il Comune di Firenze, promossa dalla Galleria Gaburro e curata da Marco Bazzini. Liu Bolin (Shandong, 1973), artista di fama internazionale è conosciuto dal grande pubblico per le sue performance mimetiche. Definito “l'uomo invisibile”, ha fatto del camouflage il suo tratto distintivo: rimanendo immobile come una scultura vivente, Bolin fonde perfettamente, grazie a un accurato body-painting, il suo corpo con il contesto alle sue spalle e infine si fa fotografare. […] Come per i viaggiatori del Grand Tour anche per Liu Bolin fare tappa a Firenze è stato irrinunciabile. Il fascino della città toscana da sempre ha irretito il viaggiatore che vi ha potuto incontrare “l'Italia dell'Italia” tra i suoi palazzi, chiese, giardini e musei. Non le pittoresche rovine di Roma e nemmeno le commoventi vedute napoletane, riescono a eguagliare il senso della misura, il rigore delle architetture, la geometria di un paesaggio urbano che ha preso forma il quel periodo meraviglioso che è stato il Rinascimento, a Firenze è convenzione che sia nato. Ma Firenze è una città che già un secolo prima aveva visto girovagare per le sue vie personalità come Dante, Boccaccio e Giotto, per citare i nomi più conosciuti. Firenze da sempre è, quindi, sinonimo d'Italia e meta indiscussa per viaggia nel nostro Paese. Motivare la visita di Liu Bolin in questa città soltanto sulla scia dell'infatuazione che nei secoli si è rinnovata attraverso un'ampia letteratura di viaggio e che ancora non ha perso fascino, anche se sempre più spesso la grande massa di turisti che la prendono d'assalto non può che raffreddare l'entusiasmo, sarebbe far mancare a quest'occasione una riflessione che coinvolge ben più ampiamente l'arte di questo artista che arriva dalla Cina e che del dissimulare la propria o altrui presenza all'interno di un contesto, ha fatto l'essenza della sua poetica artistica. […] Marco Bazzini“La prima idea che mi è venuta in mente guardando il lavoro di Liu Bolin, e conoscendo naturalmente il modo con cui realizza le sue immagini, è stata quella relativa alle possibilità ancora sorprendenti del low tech, o se preferite dell'analogico, nell'epoca di una digitalizzazione che è diventata del tutto naturale e grazie alla quale la verosimiglianza raggiunta dalle immagini è ormai pressoché perfetta.E in effetti, questa dialettica tra bassa e alta tecnologia è un aspetto che salta subito agli occhi. L'impatto apparentemente hi tech della mimetizzazione è appunto neutralizzato dall'informazione sul non meno sorprendente processo pittorico manuale, per la precisione di body paint, grazie al quale Liu Bolin viene reso omogeneo all'ambiente in cui sceglie di scomparire. Una sparizione che risulta percepibile da un unico punto di vista, il classico punto di fuga, che è ovviamente coincidente con l'obiettivo della macchina fotografica […]”.Raffaele GavarroIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

Artribune
Marco Ermentini e Mariagrazia Mattei - Contemporaneamente a cura di Mariantonietta Firmani

Artribune

Play Episode Listen Later Aug 10, 2023 63:03


In questo audio il prezioso incontro con Marco Ermentini Architetto e Maria Grazia Mattei manager culturale. L'intervista è in Contemporaneamente di Mariantonietta Firmani, il podcast divulgato da Artribune e Parallelo42 In Contemporaneamente podcast trovate incontri tematici con autorevoli interpreti del contemporaneo tra arte e scienza, letteratura, storia, filosofia, architettura, cinema e molto altro. Per approfondire questioni auliche ma anche cogenti e futuribili. Dialoghi straniati per accedere a nuove letture e possibili consapevolezze dei meccanismi correnti: tra locale e globale, tra individuo e società, tra pensiero maschile e pensiero femminile, per costruire una visione ampia, profonda ed oggettiva della realtà. Con Marco Ermentini e MariaGrazia Mattei parliamo di architetture reali e spazi virtuali, luoghi del corpo e visioni della mente. È necessario promuovere timidezza e umiltà come rinnovamento dei valori condivisi, per sviluppare l'enorme diversità biogenetica, tra artigiani e nuove tecnologie. Negli anni Ottanta le avanguardie artistiche sperimentavano le nuove tecnologie dell'immagine non ancora diffuse nell'uso comune. Ed ancora, rammendo delle periferie, carezze e silenzio implicano attenzione all'intorno, riscoperta del tatto, olfatto. Poi è necessario rimettere l'etica al centro dello sviluppo tecnologico, e molto altro. ASCOLTA L'INTERVISTA INTEGRALE!! GUARDA IL VIDEO!! https://youtu.be/AywPRWViC-w BREVI NOTE BIOGRAFICHE DEGLI AUTORIMarco Ermentini Architetto, coautore di oltre 200 restauri di monumenti in "Ermentini Architetti", fondato dal padre nel 1952, dove si sperimenta un'architettura attenta alle persone e alle cose. Definito ideatore del Restauro Timido, nella IX appendice (2015) alla voce "Conservazione" dell'Enciclopedia Treccani. Fondatore della Shy Architecture Association che raggruppa il movimento per l'architettura timida, promuove azioni provocatorie (l'invenzione del miracoloso farmaco Timidina) e ironiche (la patente a punti per il restauro). Inoltre è fondatore dell'Accademia del silenzio con sede a Milano e a Anghiari. Autore di numerose pubblicazioni tra cui: "Restauro timido, architettura affetto gioco" 2007, "Architettura Timida piccola enciclopedia del dubbio" 2010, "La piuma blu abecedario dei luoghi silenti" 2013, "la vita dei tetti" 2015, "Il segreto della carezza" 2019. In fine, ha partecipato all'ultima Biennale di Architettura di Venezia 2021 Padiglione Italia, Comunità Resilienti. Poi, tra i molti riconoscimenti: nel 1995 il Premio Assisi per il miglior restauro in Italia, nel 2013 la menzione speciale del Premio Internazionale Domus Restauro; e nel 2019 la segnalazione del Dedalo Minosse International Prize. Nominato, da Renzo Piano, Tutor del gruppo G124 al Senato della Repubblica Italiana, sulle periferie e la città che verrà. Maria Grazia Mattei, umanista e critica d'arte, da oltre trent'anni, promuove la diffusione del digitale, in collaborazione con prestigiose Istituzioni tra cui: Digifest (Toronto), Siggraph (USA), Imagina (Francia), Triennale (Milano). Ha curato le edizioni italiane delle retrospettive dedicate alla Pixar, allestite a Milano, Mantova e Roma. Nel 2005 fonda Meet the Media Guru, nel 2018, con il supporto di Fondazione Cariplo nasce MEET Digital Culture Center. Ha sviluppato progetti per l'innovazione imprenditoriale con la Camera di Commercio di Milano. A partire dal 2016 è nel Consiglio di Amministrazione di Artemide; dal 2014 al 2019 ha fatto parte della Commissione Centrale di Beneficienza di Fondazione Cariplo. Già consulente e advisor per istituzioni pubbliche come Comune di Milano, Comune di Venezia, Provincia Autonoma di Bolzano, è stata vicepresidente di Assintel, associazione nazionale delle imprese ICT di Confcommercio. è anche autrice della serie “A tu per tu con la cultura digitale”, è co-autrice dei volumi “Future Ways of Living”, Sole24OreCultura. Poi, nel 2017 riceve il Premio “Canada-Italia per l'innovazione” promosso dall'Ambasciata del Canada. Nel 2020 riceve il Chi è Chi Awards alla Carriera per il suo lavoro sulle applicazioni del digitale nelle sue declinazioni sociali, culturali e antropologiche.

Radio Rossonera
Carlo Pellegatti: "Il Milan ha definito il suo centrocampo"

Radio Rossonera

Play Episode Listen Later Jul 18, 2023 10:40


carlo definito
Rasoiate
Ep. 102 –Luciano unchained, Parigi val bene un Mbappe, Rey Carlo

Rasoiate

Play Episode Listen Later Jul 6, 2023 9:30


Definito il calendario di Serie A, il primo vero assaggio di ritorno del pallone che ci sarà ufficialmente nel weekend del 18 Agosto. Nel frattempo fanno ancora discutere le parole di Luciano Spalletti, un'analisi del passato potrebbe aiutare a capire meglio il futuro. Il mercato intanto rischia di subire uno shock incredibile, è scoppiata la bomba Mbappe, o rinnova con il Psg o va via. Lo aspetta il Real Madrid che dal 2024 non sarà più allenato da Carlo Ancelotti, lo aspetta la panchina del Brasile

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Serie A. Lazio, Inter e Cremonese chiudono con una vittoria: il podio è definito

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Jun 4, 2023 1:35


Negli anticipi del sabato dell'ultima giornata di Campionato la Lazio batte 2-0 l'Empoli al Castellani chiudendo al secondo posto. La Cremonese saluta la serie A vincendo 2-0 contro la Salernitana.

One Hit Wonder
28. Robin Thicke

One Hit Wonder

Play Episode Listen Later May 15, 2023 8:36


Definito dal The Guardian come «la canzone più controversa del decennio» sia per il contenuto sessuale esplicito del testo e del video, che per le polemiche sollevatesi nell'opinione pubblica, Blurred Lines è stata la hit mondiale che nel 2013 ha fatto spopolare Robin Thicke. Il cantante è stato addirittura accusato da varie associazioni a sostegno delle donne, di incentivare le molestie senza consenso!Al di là degli scandali, la canzone si è rivelata uno dei tormentoni del 2013, ma che fine ha fatto Robin Thicke? Scopriamolo in questa nuova puntata di One Hit Wonder!

Geometra Danilo Torresi
CESSIONE DEL CREDITO ultime notizie: ridefinita la responsabilità solidale col DL 11/2023

Geometra Danilo Torresi

Play Episode Listen Later Apr 6, 2023 7:23


Definito il perimetro la responsabilità con la cessione del credito nel caso di concorso in violazione con dolo o colpa grave. Definito ulteriormente dal DL 11/2023 nella prima versione del 16 febbraio e integrato dalle modifiche intervenute in corso di conversione in legge.●▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬●Hai una domanda specifica che non hai trovato online? Sono qui per aiutarti. Con il sistema di abbonamenti che ho creato, ti offro risposte personalizzate e video esclusivi per risolvere i tuoi dubbi. Guarda questo breve video

ANSA Voice magazine
ET, compie 40 anni l'alieno più amato

ANSA Voice magazine

Play Episode Listen Later Dec 17, 2022 20:01


Definito per molto tempo da Spielberg il suo film più personale, ET racconta, come ha scritto Wired, ‘la storia di un bambino solo e triste che nasconde quello che sostanzialmente è un clandestino spaziale'. Clamoroso successo al botteghino, il film è la rilettura dell'amico immaginario dell'infanzia aggiornato alla solitudine suburbana dell'America degli anni Ottanta. Solo tre Oscar tecnici per quello che secondo Attenborough, che quell'anno ne vinse otto con Gandhi, avrebbe meritato di più.

Friday Comic Book Podcast
FCBP - S3E02 | A Righteous Thirst For Vengeance

Friday Comic Book Podcast

Play Episode Listen Later Sep 23, 2022 5:33


Bentornati sul Friday Comic Book Podcast! In occasione del lancio italiano grazie a saldapress, quest'oggi parliamo della nuova, adrenalinica serie di Rick Remender A Righteous Thirst For Vengeance, illustrata dal portoghese André Lima Araújo. Definito da Remender come un mix tra The Road to Perdition di Max Allan Collins e Léon di Luc Besson, A Righteous Thirst For Vengeance è un titolo che corre costantemente sul filo del rasoio e non lascia spazio ad altro fuorché all'azione. Una crime story dal ritmo serrato, un turbine senza sosta di azione e pallottole che non permette di porsi domande, ma solo di essere risucchiati in questa spirale interminabile di vendetta e sangue. Contatti Instagram: https://www.instagram.com/friday_comic_book_podcast/ Tik Tok: https://vm.tiktok.com/ZMRPWgaXQ/

Archivio Pacifico
Ep. 18 | Bruno Voglino

Archivio Pacifico

Play Episode Listen Later Jul 19, 2022 66:08


A cura di Federico Vozzi. Francesco Pacifico intervista Bruno Voglino, autore televisivo di chiara fama, memoria storica della Rai, grandissimo talent scout della tv pubblica. Definito da Fabio Fazio “mammo rai”, è l'uomo dei sogni: colui che poteva trasferire una carriera dal polveroso palco di un teatrino di periferia a quello sfavillante della tv nazionale. A lui devono la carriera mostri sacri come Carlo Verdone, Massimo Troisi, Enzo Jannacci, Cochi e Renato e tantissimi altri ancora. Attraverso le sue intuizioni, la sua visione del mondo e la sua capacità di andare oltre le apparenze, ha formato il gusto comico di intere generazioni. Aspirazioni, successo, leggera serietà in una chiacchierata lunga sessant'anni di televisione italiana.

Passione Inter Notizie
DS Monza: "Vogliamo Pirola. Pinamonti? Nulla di definito"

Passione Inter Notizie

Play Episode Listen Later Jun 9, 2022 0:39


CALCIOMERCATO INTER - Il direttore sportivo del Monza, Filippo Antonelli, ha commentato le voci di mercato in orbita Inter

Tinfoil is Coming - LaCittadella Podcast
Gerold Dayne, la Spada della Notte - Episodio #38

Tinfoil is Coming - LaCittadella Podcast

Play Episode Listen Later Jun 3, 2022 62:39


Non si può visitare Dorne senza parlare di una delle sue casate più intriganti e misteriose. In questo episodio torniamo a parlare di Dayne, e questa voglia andiamo ad esplorare il ramo cadetto, i Dayne di Alto Eremo. Cavaliere è Gerold Dayne, un giovane tanto bello quanto arrabbiato e geloso... o almeno così sembra. Definito l'uomo più pericoloso di Dorne, dalla terribile reputazione, non sembra al momento dare prova della cosa a noi lettori, ma tale build-up continua anche nei sample chapters di The Winds of Winter. Lo rivedremo? Cosa riserva il futuro per lui, e come andrà questo a impattare il futuro della sua casata?Art by Mathia ArkonielLink utili:1) https://www.youtube.com/watch?v=ysiMYT5uqAs&ab_channel=IlmondodelGhiaccioedelFuoco2) https://goodqueenaly.tumblr.com/post/166642640538/whats-the-purpose-of-gerold-darkstar-in-the3) https://www.reddit.com/r/asoiaf/comments/12a583/spoilers_all_darkstar_identity_and_goals/4) https://www.reddit.com/r/asoiaf/comments/1czmvb/spoilers_all_darkstar_theory/5) https://asoiaf.westeros.org/index.php?/topic/93481-theory-darkstars-father-twow-spoilers/6) https://www.reddit.com/r/asoiaf/comments/3ibo7z/spoilers_all_the_camera_rides_again/7) https://asoiaf.westeros.org/index.php?/topic/100304-theory-darkstar-works-for-varys-and-heres-why/8) https://www.westeros.org/Citadel/SSM/Entry/Valyria_related_Subjects9) https://www.reddit.com/r/asoiaf/comments/71455p/spoilers_extended_gerold_the_notsodarkstar_dayne/10) https://www.youtube.com/watch?v=z33i6V93hjc&ab_channel=PrestonJacobsSupportate il canale in cambio di contenuti esclusivi: https://www.patreon.com/LaCittadellaQui trovate tutti i link del canale e dei suoi host: https://linktr.ee/LaCittadella

Friday Comic Book Podcast
FCBP - S2E25 | God Country

Friday Comic Book Podcast

Play Episode Listen Later Apr 22, 2022 6:35


Bentornati sul Friday Comic Book Podcast! Torniamo a parlare di quel ragazzaccio di Donny Cates con God Country, titolo Image Comics illustrato dal fido Geoff Shaw che fatto la fortuna dell'autore texano. God Country è una racconto epico, dove il mitico scontro tra uomo e dio non è altro che la cornice di una profonda e sincera riflessione sulla mortalità umana. Definito come “Southern Bastards incontra American Gods”, God Contry è un'opera schietta, sincera e assolutamente da leggere. Contatti Instagram: https://www.instagram.com/friday_comic_book_podcast/ Tik Tok: https://vm.tiktok.com/ZMRPWgaXQ/

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Scritte di matrice no-vax in Azienda Zero. Zaia definito “carnefice nazista”

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Apr 20, 2022 1:43


Il cielo sopra Pechino
S05E19 - Cambio di rotta a Seul

Il cielo sopra Pechino

Play Episode Listen Later Mar 26, 2022 33:11


Uno spettro si aggira per l'Asia Orientale, il suo nome è Yoon Suk-yeol, è il nuovo presidente sud coreano ed entrerà in carica il 10 maggio. Ex procuratore generale del paese, con alle spalle processi eccellenti contro suoi illustri quanto corrotti predecessori. Definito populista, sicuramente neoliberista, non promette benissimo sui diritti civili (soprattutto quelli di genere) e fa il duro in politica estera. Tutto questo almeno a parole.Che cosa dobbiamo aspettarci, dunque? Ne parliamo con una cara amica di Il cielo sopra Pechino e cioè Ijin Hong, professoressa associata presso la School of Government dell'Università Sun Yat-sen di Guangzhou, Cina, studiosa di welfare state e politiche sociali in Asia orientale.

Storia in Podcast
L'Imperialismo europeo - Prima parte

Storia in Podcast

Play Episode Listen Later Nov 29, 2021 23:19


L'Imperialismo fu un fenomeno sviluppatosi in Europa tra il 1870 ed il 1914. Definito in modo molteplice, fu ampiamente discusso nel dibattito storiografico. Un periodo di grandi trasformazioni, di rivalità militari e di conquiste territoriali, necessità di espansione economica e commerciale, l'Imperialismo sconvolse il mondo trasformandone la geopolitica. Per Storiainpodcast, il Prof. Ricciardi analizza un fenomeno complesso mettendo in evidenza tutte le parole chiave fondamentali alla sua descrizione – economia globalizzata, cultura e ideologia – soffermandosi sulla “lunga pace” in Europa, epoca di progresso e benessere interrottasi bruscamente con l'avvento della Prima Guerra Mondiale ed il radicarsi del nazionalismo.Toni Ricciardi, è storico delle migrazioni e delle catastrofi presso l'Università di Ginevra. Codirettore della collana «Gegenwart und Geschichte-Présent et Histoire» (Seismo), è tra i coautori del Rapporto italiani nel mondo della Fondazione Migrantes , del primo Dizionario enciclopedico delle migrazioni italiane nel mondo (Ser 2014) e membro del comitato editoriale di «Studi Emigrazione» e «Altreitalie», del comitato scientifico del Rim e del Centro di ricerca «Guido Dorso». - Imperialismo europeo: Parole chiave, trasformazioni, rivalità e conquiste (Prima parte). - Imperialismo europeo: Economia, cultura e nazionalismo (Seconda parte). - Imperialismo: Innovazioni e scoppio della Prima Guerra Mondiale (Terza parte). A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

Storia in Podcast
L'Imperialismo europeo - Seconda parte

Storia in Podcast

Play Episode Listen Later Nov 29, 2021 26:16


L'Imperialismo fu un fenomeno sviluppatosi in Europa tra il 1870 ed il 1914. Definito in modo molteplice, fu ampiamente discusso nel dibattito storiografico. Un periodo di grandi trasformazioni, di rivalità militari e di conquiste territoriali, necessità di espansione economica e commerciale, l'Imperialismo sconvolse il mondo trasformandone la geopolitica. Per Storiainpodcast, il Prof. Ricciardi analizza un fenomeno complesso mettendo in evidenza tutte le parole chiave fondamentali alla sua descrizione – economia globalizzata, cultura e ideologia – soffermandosi sulla “lunga pace” in Europa, epoca di progresso e benessere interrottasi bruscamente con l'avvento della Prima Guerra Mondiale ed il radicarsi del nazionalismo.Toni Ricciardi, è storico delle migrazioni e delle catastrofi presso l'Università di Ginevra. Codirettore della collana «Gegenwart und Geschichte-Présent et Histoire» (Seismo), è tra i coautori del Rapporto italiani nel mondo della Fondazione Migrantes , del primo Dizionario enciclopedico delle migrazioni italiane nel mondo (Ser 2014) e membro del comitato editoriale di «Studi Emigrazione» e «Altreitalie», del comitato scientifico del Rim e del Centro di ricerca «Guido Dorso». - Imperialismo europeo: Parole chiave, trasformazioni, rivalità e conquiste (Prima parte). - Imperialismo europeo: Economia, cultura e nazionalismo (Seconda parte). - Imperialismo: Innovazioni e scoppio della Prima Guerra Mondiale (Terza parte). A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

Storia in Podcast
L'Imperialismo europeo - Terza parte

Storia in Podcast

Play Episode Listen Later Nov 29, 2021 19:07


L'Imperialismo fu un fenomeno sviluppatosi in Europa tra il 1870 ed il 1914. Definito in modo molteplice, fu ampiamente discusso nel dibattito storiografico. Un periodo di grandi trasformazioni, di rivalità militari e di conquiste territoriali, necessità di espansione economica e commerciale, l'Imperialismo sconvolse il mondo trasformandone la geopolitica. Per Storiainpodcast, il Prof. Ricciardi analizza un fenomeno complesso mettendo in evidenza tutte le parole chiave fondamentali alla sua descrizione – economia globalizzata, cultura e ideologia – soffermandosi sulla “lunga pace” in Europa, epoca di progresso e benessere interrottasi bruscamente con l'avvento della Prima Guerra Mondiale ed il radicarsi del nazionalismo.Toni Ricciardi, è storico delle migrazioni e delle catastrofi presso l'Università di Ginevra. Codirettore della collana «Gegenwart und Geschichte-Présent et Histoire» (Seismo), è tra i coautori del Rapporto italiani nel mondo della Fondazione Migrantes , del primo Dizionario enciclopedico delle migrazioni italiane nel mondo (Ser 2014) e membro del comitato editoriale di «Studi Emigrazione» e «Altreitalie», del comitato scientifico del Rim e del Centro di ricerca «Guido Dorso». - Imperialismo europeo: Parole chiave, trasformazioni, rivalità e conquiste (Prima parte). - Imperialismo europeo: Economia, cultura e nazionalismo (Seconda parte). - Imperialismo: Innovazioni e scoppio della Prima Guerra Mondiale (Terza parte). A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

Tyranny
Lukashenko, il tiranno che regala cocomeri a Hollywood

Tyranny

Play Episode Listen Later Nov 14, 2021 29:05


Definito dalla stampa internazionale "L'ultimo dittatore d'Europa", è il tiranno del momento. In questo episodio capirete perchè inonda le democrazie coi migranti e perchè sbrana angurie con gli attori di Hollywood mentre rimorchia la donna più bella d'Europa. Alexander Lukashenko, un uomo che, se vuole, fa atterrare il volo Atene-Vilnius in Bielorussia. Testi di Antonio LositoAscolta gli altri podcast di Will: https://shor.by/MGFh Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Sin Pelos en los Bits
YOUTUBERS VS PODCASTERS 🎥💥🎤 ¡El Debate Definito! Con Miquel Serrano y Arlan360 - SPB T4x50

Sin Pelos en los Bits

Play Episode Listen Later Oct 20, 2021 189:43


¿Qué es mejor, ser Youtuber o Podcaster? Todas las personas que quieren iniciarse en este mundo se hacen la misma pregunta. Hoy, con la ayuda de los famosos Youtubers Miquel Serrano y Arlan360, saldremos de dudas de una vez por todas en un debate colosal. ¿Estás preparado? Si te gusta lo que hacemos invítanos a un café: Ko-fi.com/sinpelosenlosbits O Hazte mecenas de nuestro podcast para disfrutar de contenido exclusivo por sólo 1,50€ al mes. MUCHAS GRACIAS! Grupo de Telegram: https://t.me/joinchat/RG9ERxvMGl445Ri1FqgMNg Escucha el episodio completo en la app de iVoox, o descubre todo el catálogo de iVoox Originals

Notizie a colazione
Lun. 17 mag | Gli effetti dei vaccini; Lavoro, under 35 precari e malpagati; Ufo, un video definito autentico

Notizie a colazione

Play Episode Listen Later May 17, 2021 10:30


Gli effetti dei vaccini; Lavoro, under 35 precari e malpagati; Ufo, un video definito autentico: le Notizie a colazione di lunedì 17 maggio 2021.--Fonti: www.notizieacolazione.itMusica: https://www.bensound.comIllustrazione: Gianpaolo Frascella

Art and Talk - Il podcast dell'arte
#21 La scultura esistenzialista di Alberto Giacometti

Art and Talk - Il podcast dell'arte

Play Episode Listen Later May 1, 2021 20:38


In questa puntata vi parliamo di Alberto Giacometti. Definito da Sartre "l’artista esistenziale per eccellenza", può essere annoverato tra i più originali interpreti di quel clima di sfiducia e crisi dei valori che attraversa l’Europa nel secondo dopoguerra.La sua ricerca artistica vuole definire i limiti entro i quali la trasformazione della figura umana, nell’atto della rappresentazione, consenta di preservarne l’essenza. La ferma intenzione di rendere con la scultura l’identità di un soggetto attraverso l’individuazione dei suoi elementi essenziali, lo guida in un viaggio che, partendo dalla raffigurazione di una reminiscenza, termina nel tentativo di fissare nella materia l’idea del soggetto stesso. Le dimensioni delle sue sculture assecondano l’evolversi di questa tensione artistica. Infine, le sue sculture filiformi rappresentano la sintesi del processo riduttivo e deformante con il quale Giacometti interviene sulla materia ed esprimono la fatica ad esistere dell’uomo contemporaneo che, nel suo avanzare, quasi scompare.Link sostieni Art and Talk: https://it.tipeee.com/art-and-talk Link “Sfera sospesa” 1930: https://tinyurl.com/hajs2bruLink “La coppia” in bronzo: https://tinyurl.com/4s3c2scpLink opere di piccole dimensioni con grande piedistallo: https://tinyurl.com/vrnmzy79Link “L’uomo che  cammina”: https://tinyurl.com/25w4xnywLink opera di Rodin “L’homme qui marche”: https://tinyurl.com/4yjj9a4dLink “Ombra della sera (scultura etrusca): https://tinyurl.com/3drvv24pLink ritratto dello scrittore Jean Jenet: https://tinyurl.com/dwsv5mzeLink documentario sul metodo di lavoro di Giacometti: https://tinyurl.com/yh2vz2xmLink documentario “Il caso dei falsi Giacometti”: https://tinyurl.com/35nb4freLink Deborah.ink per info Lab Art and Talk: https://shop.deborah.ink/piccoli-grandi-artisti Immagine di copertina: Foto scattata presso la Fondazione Beyeler di Basilea: https://tinyurl.com/d4evbpdu music by Giorgio di CampoBossa Blue for you https://bit.ly/2DCsxH3Billys Blues session https://bit.ly/2ALFQCT

Álvaro Furtado (Olhar Clínico)
27/04/2021 - Álvaro Furtado analisa rejeição da Anvisa à vacina Sputnik-V: "Não é algo definito"

Álvaro Furtado (Olhar Clínico)

Play Episode Listen Later Apr 27, 2021 10:49


PunkCast
URLA che ti PASSA!

PunkCast

Play Episode Listen Later Mar 18, 2021 20:59


Quando il mercante ebreo Abraham Ben Jacob alla fine del primo secolo incontrò per la prima volta i vichinghi in Danimarca, ebbe questo da dire: “Mai prima d'ora ho sentito canzoni più brutte di quelle dei Vichinghi a Slesvig. Il ringhio che proviene dalle loro gole mi ricorda i cani che ululano, solo più selvaggi. "Quello che il signor Ben Jacob ha effettivamente sentito non lo sapremo mai, ma la descrizione suona molto come il “ Growl" familiare ai fan della musica heavy.Definito sfacciatamente dai fan non metal come "Cookie Monster Voice", questo particolare stile si è evoluto nel tempo , dalle urla laceranti di Dio e Iron Maiden al ringhio di Sepultura e Cannibal Corpse. Che sia nelle tue corde o meno, devi ammettere che gli anni '80 e '90 hanno visto la crescita di questo stile vocale nuovo di zecca che sembrava spuntare dal nulla, ma non era così…---------------------------------------------PUNKCAST------------------------------------------------------------Punkcast è un podcast DIY che parla del mondo hardcore punk a 360 gradi, lo puoi ascoltare e scaricare sulle principali piattaforme di podcasting e qui su YouTube. Iscriviti al mio canale e attiva gli avvisi per rimanere sempre aggiornato.----------------------------------------------PODCAST-------------------------------------------------------------SPREAKER https://www.spreaker.com/show/punkcast_1APPLE PODCAST https://podcasts.apple.com/it/podcast/punkcastSPOTIFY https://open.spotify.com/show/4akW3E2aGvE6OCT1PJ0LlT?si=WUAUhBxoQ4yMjHUXdMd2_AGOOGLE PODCAST https://podcasts.google.com/?feed=aHR0cHM6Ly93d3cuc3ByZWFrZXIuY29tL3Nob3cvNDM3MDg5NS9lcGlzb2Rlcy9mZWVk-------------------------------------SOCIAL NETWORK--------------------------------------------------------INSTAGRAM https://www.instagram.com/punkcast_podcastINSTAGRAM https://www.instagram.com/ale18021981FACEBOOK https://www.facebook.com/Punkcast-112546450493378TIK TOK https://www.tiktok.com/@punkcast?lang=it-IT---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

BASTA BUGIE - Cinema
FILM GARANTITI Il ragazzo senza pene - La terrificante storia di un bambino che fu cresciuto come una bambina (2010) ***

BASTA BUGIE - Cinema

Play Episode Listen Later Oct 15, 2020 20:55


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.filmgarantiti.it/it/articoli.php?id=188LA TERRIFICANTE STORIA DEL BAMBINO CHE FU CRESCIUTO COME UNA BAMBINATutta la verità sull'esperimento che screditò per sempre la teoria del ''gender'': cambiare sesso è contro naturaSan Paolo, a quattordici anni dalla sua uscita nel 2000, ha tradotto e pubblicato "As Nature Made Him. The Boy Who Was Raised as a Girl". Il titolo, in italiano, suona così: "Bruce, Brenda e David. Il ragazzo che fu cresciuto come una ragazza". Nelle prime tre parole è raccolto il senso della vicenda: tre nomi, un'unica persona. L'autore è un giornalista americano, John Colapinto, che trasformò in libro una sua celebre inchiesta, apparsa per la prima volta nel dicembre 1997 su Rolling Stone. Il caso, che in America ebbe una notevole risonanza, è sostanzialmente sconosciuto in Italia, ma merita di essere ripercorso. Perché è all'origine della cosiddetta teoria del gender. Un'origine tragica.1° PARTE: BRUCEIl 22 agosto 1965 vennero alla luce all'ospedale St. Boniface a Winnipeg (Canada) due gemelli identici, Bruce e Brian Reimer. Entrambi avevano un problema di fimosi al pene, per la quale era necessaria una circoncisione. Operazione semplice e routinaria, alla quale i due genitori, Ron e Janet, acconsentirono senza problemi. Il 27 aprile 1966, il giorno dell'operazione, un'insolita bufera di neve si abbatté su Winnipeg. Presagio shakespeariano di quel che doveva accadere, fu il contorno atmosferico all'incidente che capitò al piccolo Bruce. Per un incredibile errore, il suo pene fu bruciato. «Si staccò a pezzetti» e «sparì completamente».I genitori, disperati, dopo una serie di consulti medici, si affidarono a John Money, un medico che avevano sentito parlare alla tv dei miracoli della «riassegnazione sessuale» in corso al Johns Hopkins Hospital di Baltimora. Money era già allora uno dei ricercatori in sessuologia più rispettati al mondo. Eloquio brillante, intelligenza sofisticata, era l'ideatore della gender identity, basata sull'idea che l'identità di una persona non si fonda sui dati biologici della nascita, ma sugli influssi culturali e l'ambiente in cui cresce. Money, che guidava la pionieristica clinica per la chirurgia transessuale a Baltimora, fu ben felice di occuparsi del piccolo. Bruce era, infatti, la cavia che egli attendeva per dimostrare la bontà delle sue teorie. Un piccolo maschio senza pene, da trasformare in una bambina.Il dottore, già allora, frequentava i salotti televisivi, portando argomenti a favore del «matrimonio aperto, del nudismo e di altre forme di cultura sessualmente disinibita». Definito dal New York Times un «agente provocatore della rivoluzione sessuale», si spese a favore del film porno "Gola profonda" e firmò editoriali sulla «nuova etica del sesso ludico». Spingeva i suoi pazienti a sperimentare ogni tipo di desiderio sessuale, ivi compresa la «pioggia dorata» (urinarsi addosso durante il rapporto), la coprofilia, le amputazioni, l'autostrangolamento. Per Money non erano perversioni, ma «parafilie». Nell'aprile del 1980 spiegò a Time che un'esperienza di pedofilia «non aveva necessariamente un influsso negativo sul bambino».Quest'uomo, per tutto il corso della sua carriera, fu omaggiato e riverito, aggiudicandosi numerosi riconoscimenti e premi (oltre che corpose sovvenzioni). Fu lui l'ideatore della prima clinica per l'identità di genere, celebrata da tutte le maggiori e più importanti riviste americane e internazionali. I suoi studenti e protetti, racconta Colapinto, «hanno finito per occupare posizioni preminenti in alcune delle università, istituzioni di ricerca e riviste scientifiche più stimate negli Stati Uniti».Fino all'incontro con Bruce, il campo d'azione di Money si era limitato agli ermafroditi. Il bambino rappresentava per lui un'occasione d'oro. Quando lo incontrarono, Ron e Janet – che all'epoca avevano solo 20 e 21 anni – ne rimasero affascinati. «Mi sembrava un dio», disse lei. Il medico spiegò loro che avrebbe potuto dare al bambino una vagina perfettamente funzionante, ma che necessitava della loro collaborazione affinché Bruce diventasse femmina. L'importante era che loro lo vestissero come una femminuccia, non gli tagliassero i capelli, lo facessero sentire una lei e non un lui. Così avrebbe avuto una vita felice.Il 3 luglio 1967 Bruce fu castrato dal dottor Howard Jones, un collaboratore di Money che in seguito lo abbandonò per intraprendere una professione più remunerativa. Aprì in Virginia la prima clinica americana per la fecondazione in vitro. Fu così che Bruce diventò Brenda.2° PARTE: BRENDARon e Janet, almeno per i primi anni, si buttarono a capofitto nell'impresa. Ma qualcosa non funzionava. La piccola Brenda ignorava le bambole che le venivano regalate, adorava azzuffarsi coi suoi amichetti, costruiva fortini anziché pettinarsi davanti allo specchio. In bagno, faceva la pipì in piedi.I primi anni di scuola peggiorarono notevolmente la situazione. Brenda iniziò a diventare particolarmente violenta e fu bocciata. Nel frattempo, nel 1972, Money pubblicò il libro "Man & Woman, Boy & Girl", in cui mise al corrente il mondo dello straordinario «caso dei due gemelli». Il volume descriveva l'esperimento come un «assoluto successo». Era la «prova conclusiva» che «non si nasce maschi e femmine, ma lo si diventa».Il fatto ebbe una risonanza mondiale. Sposata dal movimento femminista, l'opera trovò il plauso sulle prime pagine di Time e del New York Times Book Review, conferendo al suo autore l'indiscussa celebrità di un guru. Le sue tesi, si scrisse allora, avrebbero avuto sulla storia umana un'influenza paragonabile alla «teoria dell'evoluzione di Darwin».Solo uno sconosciuto ricercatore di nome Milton Diamond osò sollevare perplessità sul caso. Fu ignorato. Al contrario, «il caso dei gemelli di Money fu decisivo perché venisse universalmente accettata non solo la teoria secondo la quale gli esseri umani sono alla nascita psicosessualmente plastici, ma anche la chirurgia di riassegnazione sessuale come trattamento per bambini con genitali ambigui o danneggiati. La metodica, un tempo principalmente limitata al Johns Hopkins, si diffuse ben presto e oggi viene eseguita praticamente in tutti i principali paesi».La realtà, però, andava in un'altra direzione. Brenda continuava a comportarsi «come un maschiaccio», difendeva il fratello nelle zuffe, soffriva a stare con le amichette. Periodicamente, i due fratelli facevano delle visite nella clinica di Money per snervanti test psicologici. Durante queste sedute, ai due gemellini di sei anni erano mostrate immagini di sesso esplicite «per rafforzare la loro identità/ruolo di genere». I due fratelli erano anche obbligati a simulare atti sessuali tra loro. In un'occasione, il dottor Money «scattò loro una Polaroid».Per Brenda quelle sedute – cui doveva sottoporsi anche da sola – erano una tortura. Nei suoi sogni si immaginava ventenne «con i baffi», ma temeva di dirlo ai suoi genitori, essendo sicura che li avrebbe delusi. Ron e Janet, infatti, frustrati dal comportamento della bambina, cercavano in tutti i modi di applicare i consigli di Money. Giravano nudi per casa, frequentavano campi nudisti, facevano pressioni sulla piccola perché assumesse atteggiamenti femminili. Tutto ciò li portò all'esaurimento: Janet tentò il suicidio, Ron iniziò a bere. Money, intanto, pubblicò un nuovo libro di successo (Sexual Signatures) in cui tornò a parlare di Brenda, che «stava attraversando felicemente l'infanzia come una vera femmina».Brenda, in realtà, già a undici anni cominciò a nutrire istinti suicidi. Gli assistenti sociali e i dottori del suo paese capirono che qualcosa non andava, ma troppo scintillante era la fama di Money per metterla in ombra. Brenda trascorse l'infanzia passando da uno psicologo all'altro. All'età di dodici anni cominciò la cura con gli estrogeni per fare crescere il seno e, nell'ultima visita che ebbe nello studio del dottor Money, trovò un transessuale che le magnificò i vantaggi dell'operazione chirurgica per cambiare sesso. Brenda fuggì e disse ai genitori che, se l'avessero fatta tornare, «si sarebbe suicidata».Anche lontana dal dottore, Brenda continuò ad avere una vita difficile. A scuola la chiamavano «gorilla» e alcuni giornalisti avevano iniziato a interessarsi a lei. Nel 1977 una troupe della Bbc si recò a Winnipeg per parlare con i suoi medici. Tutti confermarono la medesima impressione: Brenda non era la «ragazza felice» celebrata nei best seller di Money. Lo stesso dottore, contattato dalla Bbc, rifiutò di incontrare i giornalisti, mettendoli alla porta. Il documentario, intitolato "The First Question", andato in onda il 19 marzo 1980, passò sotto silenzio.Solo pochi giorni prima, il 14 marzo, Ron aveva rivelato alla figlia la sua storia. Come annota Colapinto, Brenda «si sentì sollevata» perché finalmente capì «di non essere pazza». La prima domanda che fece al padre fu: «Qual era il mio nome?».3° PARTE: DAVIDBrenda decise di tornare al suo sesso biologico. Scelse di chiamarsi David perché questo è il nome «del re uccisore di giganti della Bibbia», il bambino che combatte e sconfigge il poderoso Golia. Iniziò a fare iniezioni di testosterone, gli crebbero i primi peli sulle guance, a sedici anni si sottopose al primo intervento per la creazione del pene. Attendendo la maggiore età, visse nascosto per due anni nella cantina di casa. A diciotto anni entrò in possesso del denaro assegnatogli come risarcimento dal St. Boniface Hospital, acquistò un furgone equipaggiato coi migliori comfort, che fu battezzato secondo lo scopo che avrebbe dovuto avere: «Il carretto da scopata».Non andò così. David non aveva capacità di erezione e la cosa circolò fra gli amici. Tentò di nuovo il suicidio, per due volte. A ventidue anni si sottopose a una nuova falloplastica e, due anni dopo, ebbe il suo primo rapporto sessuale. Ma era ancora profondamente infelice.

BASTA BUGIE - Cinema
FILM GARANTITI: The Lost City - Che Guevara, il sanguinario "eroe" della sinistra (2005)*

BASTA BUGIE - Cinema

Play Episode Listen Later Jul 7, 2020 13:00


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.filmgarantiti.it/it/articoli.php?id=277THE LOST CITY (2005)*CHE GUEVARA, IL SANGUINARIO ''EROE'' DELLA SINISTRA"Martire", "combattente", "poeta". Nel 50mo anniversario della morte di Che Guevara, ieri, se n'è sentite di tutte, in ogni servizio televisivo e giornalistico, sulle Tv nazionali. Al massimo si aggiunge "chiaroscuro" per definire il suo curriculum. Tutt'al più: "controverso", giusto per apparire imparziali. Ma Che Guevara, a mezzo secolo dalla sua uccisione, pare essere stato un misto fra Garibaldi (per chi ama il genere) e Madre Teresa («Credo in una sola Chiesa, che va da Che Guevara a Madre Teresa» cantava Jovanotti). Eppure del Che si sa tutto, ormai. I suoi crimini sono noti. La lista è lunga. Perché il mito continua?L'ODIO COME FATTORE DI LOTTALa prima citazione che viene in mente di Che Guevara è tutt'altro che una frase da bigliettino nei cioccolatini. Esaltò l'odio, letteralmente, nella Conferenza Tricontinentale: «L'odio come fattore di lotta, l'odio intransigente verso il nemico, che spinge oltre i limiti naturali dell'essere umano e lo trasforma in una reale, violenta, selettiva e fredda macchina per uccidere». Non certo le stesse cose che diceva Madre Teresa. Il Che visse come un trauma il suo celeberrimo viaggio in motocicletta nell'America Latina. Vide la miseria e la malattia. Ma evidentemente non ne trasse alcun messaggio d'amore, bensì un odio apocalittico. Una voglia di distruzione del vecchio mondo e costruzione di un mondo e di un uomo nuovo che è testimoniata dalla sua posizione estrema nella crisi dei missili sovietici a Cuba, che nel 1962 portò il mondo sull'orlo del baratro della guerra nucleare. «Se i missili fossero rimasti - disse in seguito il Che - noi li avremmo utilizzati contro il cuore degli Stati Uniti, tra cui New York. Non dobbiamo mai stabilire una convivenza pacifica». Non temeva (anzi pareva auspicare) l'Olocausto nucleare: «Quello che affermiamo è che dobbiamo proseguire sulla via della liberazione, anche se questo costa milioni di vittime atomiche». Aveva idee chiare anche su come amministrare la giustizia: «Non abbiamo bisogno di una prova per l'esecuzione di un uomo. Abbiamo solo bisogno della prova che è necessario giustiziarlo». E come controllare il dissenso: «Dobbiamo eliminare tutti i giornali. Non siamo in grado di fare una rivoluzione con una stampa libera».SISTEMA DI GOVERNO STALINIANODalle parole, durissime («ma senza perdere la tenerezza», come disse lui stesso e come amano ricordare i suoi estimatori), il Che passò subito ai fatti sin dal giorno in cui la rivoluzione di Castro trionfò a Cuba. Nel 1959, Guevara divenne procuratore. Nel carcere della Cabanha, sotto sua diretta responsabilità, si eseguivano fucilazioni tutti i giorni. In sei mesi vennero "liquidati" dalla sua Commissione per la Purificazione 180 prigionieri politici. Nel 1960 mette in piedi il primo gulag cubano nella penisola di Guanaha. Funzionava come i gulag dell'Unione Sovietica: lavori forzati, torture, esecuzioni sommarie, disumanizzazione dei prigionieri. Definito un «partigiano dell'autoritarismo fino al midollo» dal suo ex compagno di lotta Regis Debray, fu Guevara, ancor più di Castro, a importare a Cuba un sistema di governo e repressione puramente staliniano.Probabilmente la sua fama fu dovuta unicamente alla scelta di esportare la rivoluzione all'estero, fra Africa e Sud America. Morì da combattente, catturato sul campo dalle forze anti-insurrezionali della Bolivia e giustiziato il 9 ottobre 1967. Il suo corpo, esposto al pubblico e fotografato, è spesso paragonato a una Deposizione atea. Il suo volto, nel ritratto più celebre del fotografo Alberto Korda, ha lo sguardo ispirato di un messia. Per il pubblico più colto, è proprio nel suo messianesimo marxista che risiede il suo fascino. Ma è un culto della morte, anche se ben mascherato da speranza. Il giornalista Dario Fertilio, nel suo Il Virus Totalitario, la descrive come una «filosofia della tabula rasa, al piacere di ripartire da zero cancellando il già tentato e realizzato, senza pietà per coloro che vengono scartati dal programma, trucioli del vecchio mondo destinati all'inceneritore della distruzione creatrice». E' il "paradiso" in terra sognato dai marxisti. Inevitabilmente ha garantito la nascita di inferni terrestri, ovunque sia stato sperimentato. Ma il Che è sopravvissuto alla disillusione perché non ha mai assistito al suo fallimento. Non invecchiò, non divenne un gerarca, non attraversò la fase di "burocratizzazione" della dittatura più longeva del mondo.Per il pubblico meno colto, il volto del Che stampato su magliette e cover dei cellulari, spille e tatuaggi, è solo un logo del perfetto «giovane che vuol cambiare il mondo». Ed è la nemesi perfetta per un uomo che dedicò la vita (e la perse) nella lotta contro il capitalismo: diventare un diffuso brand di successo.Stefano MagniLa nuova Bussola Quotidiana, 10 ottobre 2017IL VERO VOLTO DEL CHEChe Guevara era crudele, fanatico, dogmatico, freddo, intolleranteIl mitico Che Guevara fu un ammiratore dello sterminatore Stalin, prima di divenire un seguace entusiasta del più grande massacratore di tutti i tempi, il dittatore cinese Mao Tse Tung. Il Che fu il primo filocomunista e il primo filosovietico, ben prima di Castro, tra i ribelli cubani, e riempì l'isola di manuali e di tecnici russi; fu l'uomo che durante la crisi dei missili di Cuba del 1962 sperò ardentemente che potesse scoppiare la guerra mondiale tra Usa e URSS, ritenendo che essa avrebbe sconfitto il nemico americano e portato automaticamente la pace e la giustizia sociale ai popoli.Un uomo che ebbe due mogli e cinque figli, ma secondo la testimonianza di uno di questi, Camilo Guevara, non dedicò loro un solo attimo del suo tempo, intento com'era a cambiare il mondo con le armi. Che Guevara fu un feroce sanguinario. "Era disumano, un uomo senza sentimenti che in realtà voleva fare solo ciò che aveva occupato tutto il suo tempo: la guerra di guerriglia": così, dopo aver ricordato le fucilazioni indiscriminate ordinate dal Che a la Cabaña, Juanita Castro, la sorella di Fidel, che fu rivoluzionaria al suo fianco per alcuni anni (Juanita Castro, I miei fratelli Fidel e Raùl, Roma, 2010)."La sua arroganza e il disprezzo verso gli altri, che considerava inferiori e trattava con i piedi - aggiungeva Carlos Franqui, che fu direttore di radio Rebelde e del quotidiano Revolucion, voci ufficiali della rivoluzione castrista -, erano proverbiali". E ancora: "Esiste il mito di Guevara, nonostante tutti i suoi insuccessi economici e politici, che contribuirono fortemente alla distruzione dell'economia e della società cubane" (Carlos Franqui, Cuba, la rivoluzione: mito o realtà, Milano, 2007).Il Che era un uomo crudele, fanatico, un "dogmatico, freddo, intollerante che non ha nulla da spartire con la natura calorosa e aperta dei cubani", scriveva Regis Debray, un intellettuale francese marxista, che fu amico intimo di Castro e di Guevara, e che venne arrestato insieme a lui in Bolivia, prima di divenire consigliere del presidente socialista Mitterand (Révolution dans la révolution?, Paris, 1967 e Loués soient nos seigneurs, Paris, 1996).Secondo Alvaro Vargas Llosa (figlio del celebre Mario, che fu sostenitore della rivoluzione cubana), il Che fu il responsabile di centinaia di esecuzioni nel carcere della Cabaña nelle prime settimane di potere; contribuì a consegnare la rivoluzione anti-Batista nelle mani del comunismo, allacciando le relazioni con il regime sovietico, e organizzò i primi campi di concentramento per i prigionieri politici, i credenti e gli "asociali" (tra cui gli omosessuali), creando nello stesso tempo un sistema economico autoritario che andò ben presto in bancarotta. (Il mito Che Guevara e il futuro della libertà, Torino 2007; Enrico Oliari, Pride, 9/2004).Del resto è stato Guevara stesso a scrivere, in quello che è considerato il suo testamento: "Agirà il grande insegnamento dell'invincibilità della guerriglia... L'odio come fattore di lotta; l'odio intransigente contro il nemico, che permette all'uomo di superare le sue limitazioni naturali e lo converte in una efficace, violenta, selettiva e fredda macchina per uccidere. I nostri soldati devono essere così" (E. Che Guevara, Scritti, discorsi e diari di guerriglia (1959-1967), Torino, 1969). Così come era lui, capace di condannare a morte su due piedi avversari e talora persino compagni di lotta, e di dichiarare: "Prendete un fucile e sparate alla testa di ogni imperialista che abbia più di quindici anni". (Massimo Caprara, già segretario di Palmiro Togliatti, Il Timone, luglio-agosto 2002)".Il già citato Antonio Moscato, suo grande estimatore, ricorda che il Che fu un devoto ammiratore di Stalin, poi di Mao, poi del comunismo ceco: "Guevara era stato il più entusiasta sostenitore della collaborazione con i paesi del socialismo reale... aveva manifestato la sua commozione per le accoglienze trionfali ricevute in URSS e in altri paesi socialisti..."; "Era stato il primo filocomunista nel '58, durante la guerra, e il primo filosovietico nel '59, '60, '61...".Fu lui a inviare studenti, operai e tecnici cubani ad addestrarsi in diversi paesi socialisti, Urss, Cecoslovacchia e Germania comunista e ad invitare a Cuba tecnici sovietici, distruggendo l'economia cubana, nonostante promesse altisonanti.Francesco AgnoliLibertà e Persona, 9 ottobre 2017

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Definito il problema e la relativa soluzione, il secondo step è quello di suddividere i clienti un cluster, assegnando ad ogni cluster la relativa soluzione del problema. Si identifica così il cliente ideale e il relativo servizio giusto.

clienti definito
il posto delle parole
Diego Galdino "Una storia straordinaria"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Mar 13, 2020 19:03


Diego Galdino"Una storia straordinaria"Leggere Editorewww.fanucci.itLuca e Silvia sono due ragazzi come tanti che vivono vite normali, apparentemente distanti. Eppure ogni giorno si sfiorano, si ascoltano, si vedono. I sensi percepiscono la presenza dell'altro senza riconoscersi, fino a quando qualcosa interrompe il flusso costante della vita: Luca perde la vista e Silvia viene aggredita in un parcheggio. La loro vita, sconvolta, li porta a chiudersi in un'altra realtà e il destino sembra dimenticarsi di loro. Tuttavia, due anni dopo, la loro grande passione, il cinema, li fa incontrare per la prima volta e Luca e Silvia finiscono seduti uno accanto all'altra alla prima di un film d'amore. I due protagonisti, feriti dalle vicissitudini degli eventi passati, si ritrovano, così, loro malgrado, a vivere una storia fuori dall'ordinario. Ma l'amore può essere tanto potente da superare i confini dei nostri limiti e delle nostre paure? E il destino, quando trova due anime gemelle, riesce a farle rialzare e camminare insieme?Un'intensa e romantica storia d'amore attraverso i cinque sensi, il cinema e una Roma piena di fascino e magia che rendono questa storia straordinaria.Diego Galdino (classe 1971) vive a Roma, e ogni mattina si alza mentre la città ancora dorme per aprire il suo bar dove tutti i giorni saluta i clienti con i caffè più fantasiosi della città. Definito da Il Messaggero il Cinderella Man della letteratura, è un autore di successo internazionale, tradotto nei Paesi di lingua tedesca, spagnola e in Polonia, Bulgaria e Serbia. Ha esordito con il romanzo Il primo caffè del mattino, di cui sono stati venduti anche i diritti cinematografici in Germania, Mi arrivi come da un sogno, Vorrei che l'amore avesse i tuoi occhi, Ti vedo per la prima volta, L'ultimo caffè della sera, sono tutti pubblicati con Sperling&Kupfer, mentre Bosco bianco è stato autopubblicato per una scelta di cuore. Con Una storia straordinaria fa il suo ingresso nel catalogo Leggereditore.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it

BASTA BUGIE - Storia
La drammatica storia del muro di Berlino

BASTA BUGIE - Storia

Play Episode Listen Later Dec 18, 2019 11:35


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5933LA DRAMMATICA STORIA DEL MURO DI BERLINO di Luciano GaribaldiIl dramma di Berlino ebbe inizio durante il summit di Yalta, nel febbraio 1945, allorché le quattro potenze vincitrici della seconda guerra mondiale (Stati Uniti, Unione Sovietica, Regno Unito e Francia) stabilirono che la capitale del Terzo Reich venisse divisa in quattro settori, ognuno dei quali controllato e amministrato dai vincitori. All'URSS toccò il settore più esteso.Nel frattempo, l'avanzata sovietica proseguì su tutto il territorio tedesco, per arrestarsi, all'atto della resa del Terzo Reich, lungo la linea che verrà definita "Cortina di ferro": ad Occidente, le nazioni libere e indipendenti; ad Oriente, quelle private della libertà e sottomesse alle dittature comuniste, strettamente controllate da Mosca.Berlino venne così a trovarsi in una situazione assolutamente unica al mondo: i berlinesi, che abitavano nella zona sottoposta all'URSS, furono privati di ogni libertà; quelli invece residenti nei tre quartieri controllati da americani, inglesi e francesi, iniziarono ad apprezzare i vantaggi della libertà di azione e di opinione alla quale avevano dovuto rinunciare durante il Terzo Reich.IL "BLOCCO DI BERLINO"Fino al 1948, sia pure con mille condizionamenti, i tre quartieri "liberi" di Berlino avevano potuto comunicare, via terra e via aerea, con la Germania Occidentale. Ma nel 1948 si verificò il cosiddetto "Blocco di Berlino" da parte dell'Unione Sovietica, blocco che spinse gli Alleati ad attuare il «ponte aereo per Berlino», anche solo per rifornire i tre quartieri da essi controllati di viveri e generi di prima necessità.Ben presto, si diffuse la denominazione di Berlino Ovest e Berlino Est, che non era soltanto un'espressione geografica. Di fatto, i tre quartieri sottoposti ad americani, inglesi e francesi diventavano un'enclave della Germania Ovest, enclave completamente circondata dalla Germania Est. Nei primi tempi ai cittadini di Berlino fu consentito di circolare liberamente in tutti i settori. I residenti nel quartiere controllato dai russi potevano tranquillamente recarsi nei quartieri americano-anglo-francesi, fare la spesa dove volevano, mandare i figli a scuola negli istituti preferiti, cercare lavoro ovunque.Tuttavia, divenne sempre più imponente il flusso di cittadini della Germania Est, stufi dell'oppressione comunista, verso i tre quartieri liberi di Berlino, con l'obiettivo di raggiungere, da qui, via aerea, la Germania Ovest, dove li attendevano parenti o amici stretti, pronti ad aiutarli ad intraprendere una nuova esistenza. Le cifre parlano chiaro.Circa 2 milioni e mezzo di tedeschi lasciarono la Germania Est (RDT, Repubblica Democratica Tedesca) e Berlino Est tra il 1949 e il 1961: il flusso di fuggiaschi era costituito per circa la metà da persone giovani, sotto i 25 anni, e poneva la dirigenza della RDT di fronte a difficoltà sempre maggiori. Era di fatto impossibile controllare l'enorme massa di persone (in media, mezzo milione) che ogni giorno passava i confini dei quattro settori di Berlino in tutte e due le direzioni, e che aveva così modo di confrontare le condizioni di vita: un abisso tra chi viveva nel settore sovietizzato e chi aveva avuto la fortuna di nascere, crescere e abitare nei tre settori occidentalizzati. I risultati non poterono mancare. Soltanto nel 1960 circa 200 mila tedeschi dell'Est si trasferirono stabilmente nella Germania Ovest, raggiungendola, via aerea, da Berlino Ovest. La RDT rischiava il collasso sociale ed economico.DAL FILO SPINATO AL MUROCosì, anche per effetto del peggioramento della Guerra Fredda, una serie di proibizioni calò sia sugli abitanti della zona "sovietizzata", sia su coloro che avevano raggiunto Berlino provenendo da altre città o paesi della Germania Est. I loro movimenti subirono limitazioni sempre più pesanti. Il 15 giugno 1961 il presidente del Consiglio di Stato della RDT dichiarò: «Nessuno ha intenzione di costruire un muro». Ma, poche settimane dopo, il 12 agosto, il Consiglio dei ministri emise un'ordinanza nella quale si poteva leggere: «Per impedire le attività ostili delle forze revansciste e militariste della Germania Occidentale e di Berlino Ovest, verrà introdotto ai confini della Repubblica Democratica Tedesca - compresi i confini dei settori occidentali di Berlino - un controllo pari a quello consueto ai confini di ogni Stato sovrano».Ovviamente, queste misure erano volte a limitare la libertà della propria popolazione, non certo quella degli europei occidentali, liberi di recarsi dove volessero. La prima conseguenza fu che nelle prime ore del mattino di domenica 13 agosto 1961 vennero eretti sbarramenti provvisori ai confini tra il settore sovietico e i tre settori "occidentali" e furono tolti tratti di pavimentazione sulle strade di collegamento, di fatto interrompendole. Squadre della Polizia del Popolo e della Polizia dei Trasporti bloccarono la circolazione al confine dei settori.Nelle settimane e nei giorni successivi, gli sbarramenti di filo spinato ai confini con i tre quartieri di Berlino Ovest furono sostituiti da un muro di lastre di cemento e blocchi forati. Vi erano strade i cui marciapiedi appartenevano ad uno dei quartieri di Berlino Ovest mentre la fila di edifici era stata assegnata alla Berlino sovietizzata. Ebbene, senza esitare, il governo della RDT fece murare le entrate delle case e le finestre al piano terra. Gli abitanti potevano accedere alle loro abitazioni solo passando dalla parte dei cortili, che si trovavano a Berlino Est.IL MURO E LA GUERRA FREDDAAttraverso la costruzione del Muro, da un giorno all'altro furono tagliate e separate strade, piazze e case ed i collegamenti del traffico urbano furono interrotti. La sera del 13 agosto il borgomastro Willy Brandt disse, davanti al Parlamento di Berlino: «L'amministrazione di Berlino denuncia davanti a tutto il mondo le misure illegali e inumane di chi divide la Germania, opprime Berlino Est e minaccia Berlino Ovest».«Il Muro di Berlino - scrive Enzo Bettiza nel suo celebre libro 1989. La fine del Novecento - fu concepito a Vienna fra il 3 e il 4 giugno 1961. Lo concepì in quei due giorni l'imprevedibile Nikita Kruscev durante un paio d'incontri, insieme fatali e falliti, con il presidente John Fitzgerald Kennedy. Il vertice viennese fu eccezionale sul piano mediatico e sembrò promettente su quello politico. Definito per quarantott'ore "storico" da famosi commentatori internazionali, accorsi da ogni parte nella capitale austriaca, avrebbe dovuto sminare il terreno sotto le zampate delle due superpotenze atomiche e inaugurare, all'insegna della coesistenza, un'era di distensione e di costruttivo armistizio. Accadde l'esatto contrario. L'evento, anziché preannunciare un'epoca di negoziati e di compromessi planetari, segnò l'inizio della fase più acuta e pericolosa della guerra fredda. Si può ben dire che esso partorì la prima pietra del Muro. Di lì a poco, il 13 agosto, Kruscev, sostenuto dal complice tedesco Walter Ulbricht, avrebbe conficcato una spada di cemento armato nel cuore d'Europa».Nel periodo successivo gli impianti di sbarramento furono ampliati sempre di più, il sistema di controllo fu perfezionato. Il Muro all'interno della città, che divideva Berlino Est da Berlino Ovest, raggiunse una lunghezza di 43,1 chilometri. La parte degli impianti di sbarramento, che isolava ermeticamente il resto della RDT lungo il confine con Berlino Ovest, aveva una lunghezza di 111,9 chilometri. Negli anni successivi, oltre 100 mila cittadini della RDT cercarono di fuggire attraverso il confine tra le due Germanie oppure oltre il Muro di Berlino.In base alla documentazione raccolta dal Centro di Storia Contemporanea di Potsdam, 125 persone persero la vita tra il 1961 e il 1989 nel tentativo di oltrepassare il Muro, ma centinaia (il numero esatto non è stato possibile ricostruire) vennero abbattute dalle guardie di confine comuniste, onde impedire loro di raggiungere la Germania Ovest.

BASTA BUGIE - Omosessualità
Se un libro dice che la mamma lava e stira viene definito ''sessista'' e ''discriminatorio''

BASTA BUGIE - Omosessualità

Play Episode Listen Later Sep 18, 2019 19:52


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5819SE UN LIBRO DICE CHE LA MAMMA LAVA E STIRA VIENE DEFINITO ''SESSISTA'' E ''DISCRIMINATORIO'' di Manuela AntonacciIncredibile ma vero: oggi, nell'era che esalta l'indipendenza della donna più che mai, saper cucinare, lavare, stirare, insomma badare a se stesse, è paradossalmente considerato un punto a svantaggio del genere femminile, anzi, una vera e propria forma di "sessismo". Di che stiamo parlando? Del cortocircuito ideologico di chi vede nelle diverse responsabilità che competono all'uomo e alla donna, al giorno d'oggi, tra l'altro, divenute, per necessità, completamente interscambiabili a causa dei ritmi e degli impegni lavorativi che gravano sulle spalle sia dell'uno che dell'altra, un elemento di discriminazione verso il gentil sesso.È questa la causa del polverone che ultimamente si sta sollevando contro un libro di testo adottato in alcune scuole elementari. In particolare, la "pietra dello scandalo" sarebbe un innocente esercizio in cui veniva richiesto, per insegnare il corretto utilizzo e significato dei verbi ai discenti, di collegare un soggetto a più opzioni verbali. Ad esempio, tra le azioni collegabili alla parola "cavallo", troviamo "correre", "nitrire" e "cantare", tra le quali il bambino è chiamato a scegliere quelle più logiche e corrette e così anche per altri soggetti e predicati verbali. Ma, arrivati alla parola "mamma" e "papà", apriti cielo... ci si imbatte in quella che è stata considerata una grave forma di "discriminazione" e cioè, mentre collegati alla parola papà, ci sono i verbi "lavorare" e "leggere", accanto alla parola mamma ci sono, invece, "lavare" e "stirare": questo il motivo di tanto clamore.Viene da fare giusto un paio di considerazioni a riguardo: innanzitutto lavare e stirare è davvero roba da negrieri o da terzo mondo o piuttosto, banalmente, si tratta di azioni quotidiane che chiunque voglia uscire di casa in condizioni dignitose, senza essere scambiato per uno spaventapasseri, è chiamato a svolgere? Inoltre, se davvero vogliamo dirla tutta, confrontando le due frasi, chi non ne viene fuori proprio benissimo e suscita una certa simpatia, è proprio il "papà" che, rispetto alla mamma, non viene descritto esattamente come "multitasking"! Ma poi verrebbe da chiedere alle donne disposte ad aggiungersi al coro di queste inutili polemiche, se si rendano conto del grave errore che commettono nel voler censurare le attività domestiche nelle quali sono impegnate, ovvero quello di sottovalutare enormemente il loro lavoro, la loro fatica, il loro carico di responsabilità che va, oggi, molto oltre la propria professione stessa.Insomma un "super lavoro" che rende le donne ulteriormente indispensabili e che andrebbe sottolineato e valorizzato ma che in questo modo, invece, per una sorta di "eterogenesi dei fini", finiscono esse stesse per disprezzare dandosi tristemente la zappa sui piedi. E se proprio la si vuol mettere sulla questione dei diritti e dell'emancipazione femminile, anche su questo punto, il ragionamento di chi protesta risulta fallimentare: "emanciparsi", rendersi indipendenti, è possibile innanzitutto se si è capaci di badare a se stessi, a partire dalle cose più pratiche e basilari, perciò ben vengano quelle attività domestiche di cui un tempo, tra l'altro, la donna era gelosa detentrice, pensiamo ad esempio all'arte di saper cucinare (una volta anche piatti difficili e laboriosi); diversamente si è capaci solo di battaglie ideologiche che non fanno che distogliere l'attenzione dai problemi reali e quotidiani che l'uomo e la donna, oggi, spesso in perfetta solitudine e in un clima di totale individualismo, sono costretti ad affrontare.Nota di BastaBugie: ecco altre notizie dal "gaio" mondo gay (sempre meno gaio).IL DALAI LAMA DICE NO E POI SÌ ALL'OMOSESSUALITÀIl Dalai Lama intervistato nel 2006 dal The Telegraph affermò in merito alle relazioni omosessuali: «No assoluto. Senza sfumature. Una coppia gay mi è venuta a trovare, cercando il mio appoggio e la mia benedizione. Ho dovuto spiegar loro i nostri insegnamenti. Una donna mi ha presentato un'altra donna come sua moglie: sconcertante. Al pari dell'uso di certe pratiche sessuali fra marito e moglie. Usare gli altri due buchi è sbagliato».Gli anni passano e il politicamente corretto corrompe anche l'anima dei monaci tibetani e così al medesimo giornale il leader tibetano relativamente alle "nozze" gay dichiara che «se è consensuale, è OK».(Gender Watch News, 19 agosto 2019)L'EX SPICE GIRL VICTORIA BECKHAM E LA SUA MAGLIETTA LGBTL'ex Spice Girl Victoria Beckham, ormai datasi alla moda da tempo, ha creato una maglietta con su scritto "Everyone deserves love -Tutti meritano l'amore" con caratteri color arcobaleno. Il 25% del ricavato andrà ai senzatetto LGBT britannici tramite l'associazione benefica LGBTQI Albert Kennedy Trust.La Beckham ha dichiarato: "In commemorazione del 50° anniversario dei moti di Stonewall, ho voluto celebrare la comunità LGBTQ e il loro continuo messaggio di cambiamento positivo e inclusività. Quest'anno, per la prima volta, ho creato una maglietta con i proventi che beneficiano l'Albert Kennedy Trust che promuove i diritti umani. Ho sempre sentito un profondo legame con la comunità LGBTQI e sono orgogliosa di contribuire a sostenere la loro lotta per l'uguaglianza".A noi sorge una domanda: ma quanti saranno i senzatetto gay e trans? Infatti le persone omosessuali sono tra il 2 e il 4% della popolazione e i transessuali lo zero virgola qualcosa. Quindi sono assai pochi. Tra questi saranno pochissimi i senzatetto. Davvero un'emergenza sociale. E poi viene da pensare: che dirà il senzatetto etero che non si vedrà aiutato perché non è gay? Infatti pensate che clamore susciterebbe una iniziativa per aiutare i senzatetto cattolici e solo loro. Verrebbe bollata come iniziativa discriminatoria.(Gender Watch News, 6 settembre 2019)LA VIRILITÀ ADESSO È UN MALE DA CURARECosì, l'American Psychological Association (APA) ha deciso che la virilità è un problema da curare. Un articolo pubblicato sulla prestigiosa rivista della più importante associazione professionale di psicologi al mondo asserisce che «Tredici anni di lavoro, attingono a oltre 40 anni di ricerca che dimostrano che la mascolinità tradizionale è psicologicamente dannosa». È così: in tredici anni di lavoro gli psicologi hanno scoperto che gli uomini virili non vanno volentieri dal medico e che indulgono in comportamenti pericolosi: fumare, bere e... «evitare le verdure» (testuale). Sembra di sentire la mamma: «Mangia la verdura! Ti fa bene, è per la salute! Se non mangi la verdura ti mando dallo psicologo!». Un momento... in effetti l'articolo sulla pericolosità della virilità tradizionale... è scritto da una donna. Incidentalmente impegnata nel sostenere i diritti dei gay, ma è sicuramente un caso. Non solo: hanno anche appreso che «gli uomini sono spesso riluttanti ad ammettere vulnerabilità». Se solo sapessero che la Bussola incoraggia questo comportamento...Il dato utilizzato per avvalorare l'ipotesi che la virilità fa male è dato dal tasso di suicidi. Fino alla pubertà non ci sono differenze tra maschi e femmine; dopo il tasso di suicidi tra gli uomini si distacca enormemente da quello delle donne. Dunque la virilità uccide. La faccenda, tuttavia, è seria e merita qualche ulteriore riflessione. Innanzitutto notiamo che il tasso di suicidi, tra gli uomini, mostra un'impennata con la terza età. Se fosse vero che è la virilità, con il suo carico di aspettative di genere tra le quali il lavoro, uccide... gli uomini dovrebbero smettere di suicidarsi smettendo di lavorare. Invece sembra proprio l'opposto: sembra che il ruolo stereotipato dell'uomo lavoratore faccia bene agli uomini, che gli dia un motivo per vivere. È il grande insegnamento dello psicologo ebreo Viktor Frankl (1905-1997): l'essere umano, per vivere, ha bisogno di un significato, di un senso. E se il lavoro fosse realmente uno dei significati della vita dell'uomo, e non una semplice costruzione sociale?Secondariamente, se l'ipotesi fosse vera, ci aspetteremmo che il tasso di suicidi tra gli uomini diminuisca nel tempo. Gli ultimi decenni, infatti, hanno messo in discussione gli «stereotipi di genere» e c'è una crescente pressione mediatica e sociale perché gli uomini si prendano cura della loro salute, esprimano i loro sentimenti e mangino verdura. Invece no: dagli anni Cinquanta del secolo scorso il tasso di suicidi tra gli uomini sembra crescere costantemente. Sembra che, con la distruzione degli stereotipi di genere, l'uomo sia più incline al suicidio.Possiamo avanzare delle ipotesi? Abbiamo detto che l'essere umano (uomo o donna) ha bisogno di un significato nella vita; e che, forse, il lavoro dà senso alla vita dell'uomo. Potrebbe essere così anche per la capacità di mantenere la famiglia e di provvedere al suo sostentamento? Sembrerebbe di sì. Osserviamo questo grafico: indica l'andamento del salario degli uomini negli Usa negli ultimi trent'annni. Abbastanza desolante, in effetti. Confrontiamolo con quest'altro, che si riferisce all'andamento del salario delle donne. È sicuramente una bella cosa che il salario delle donne sia aumentato negli ultimi decenni, ma sarebbe ancora meglio che fosse aumentato anche quello degli uomini. Invece no. E se questo fattore avesse contribuito ad aumentare il tasso di suicidi tra gli uomini? Se il politicamente corretto e le battaglie per la «uguaglianza» di genere avessero avvantaggiato le donne indipendentemente dall'andamento dell'economia reale e, soprattutto, a scapito degli uomini? Se la nostra società avesse tolto all'uomo anche un altro motivo per vivere, il compito di provvedere ai bisogni della famiglia? Non c'è traccia di queste riflessioni, nell'articolo dell'APA.

mea talk
Non conta avere un piano A definito ma tanti piani B di riserva.

mea talk

Play Episode Listen Later Jun 1, 2019 17:29