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En Empresas con Identidad conocemos a Héctor Mata, CEO y cofundador Shaker. Plataforma tecnológica que permite a las empresas crear y gestionar equipos híbridos de talento freelance en cuestión de minutos gracias a la inteligencia artificial. Y en Digital Business hablamos de financiación alternativa Fintech con Diego Azorín, CEO de Lea Bank; Patricia López, Direstor de Marketing de Sego Finance; Carlos García Casas, Secretario General de la Asociación Española de Factoring y con Salvador Molina, presidente de ECOFIN y MADFinTech.
România nu are nevoie de un preşedinte mincinos iar George Simion i-a minţit pe români, cand a spus ca in iunie fondurile europene pentru tara noastra vor fi suspendate. Este reactia ministrul Finanţelor, Tanczos Barna, care spune că a fost acum două zile la Ecofin şi acolo i s-a confirmat că România va primi a treia tranşă de plată din PNRR, 1,3 miliarde de euro, pe 10 iunie. Comisia Europeană a transmis ca nu s-a luat o decizie oficială de suspendare a fondurilor europene pentru România. Perchezițiile la jurnaliștii care documentează subiecte de interes public reprezintă o limitare abuzivă a libertății presei, atrag atenția mai multe ONG-uri și redacțiiReacția vine după ce fotoreporterul Andrei Pungovschi a relatat că a fost percheziționat de trei polițisti care anchetează cazul comemorării legionarului Corneliu Zelea Codreanu, din 30 noiembrie 2024, de la Tâncăbești - comemorare care are loc anual.Volodimir Zelenski a sosit la Ankara, unde se întâlneste cu omologul său turc Recep Tayyip ErdoganCei doi şefi de stat se întâlnesc în marja unor negocieri directe foarte aşteptate între Rusia şi Ucraina la Istanbul. Vladimir Putin nu participa la intalnire si, potrivit liderului de la Kiev, delegatia Moscovei este redusa, cu reprezentanti din esalonul doi.
Donald Trump w ogniu krytyki po podejrzanych ruchach na giełdzie tuż przed ogłoszeniem zawieszenia ceł, a w Warszawie rozpoczyna się spotkanie ECOFIN, gdzie temat konkurencyjności rynków finansowych w Europie będzie na czołowej pozycji. Dodatkowo – najnowsze dane o inflacji w Niemczech, Hiszpanii i USA, oraz roczne raporty finansowe Budimeksu i Amiki. A w polityce – debata wyborcza, która zdominuje wieczór. Co jeszcze warto wiedzieć, by być na bieżąco? Zapraszam na PB BRIEF, Marcin Dobrowolski.
Zwischen Inflation und Rezession: Die Fed hält still, der Markt spekuliert auf Zinssenkungen. Alexandra Janssen, Ökonomin und Geschäftsführerin von Ecofin, mahnt zur Vorsicht, denn Zölle führten nicht zu dauerhafter Inflation. Auch die SNB solle ihrer Ansicht nach keine übereilten Schritte setzen. SMI: +2.8%
Die Erwartungen der US-Banken an das Jahr 2025 waren hoch, vom neuen US-Präsidenten Donald Trump erhofften sich die Wall-Street-Größen Erleichterungen bei der Regulierung. Doch nach dem ersten Quartal kehr Ernüchterung ein: „Wir bekommen alle jeden Tag die Turbulenzen an den Finanzmärkten mit, die Trumps erratische Handelspolitik da ausgelöst hat. Die Hoffnungen auf Deregulierung sind das eine, aber das Marktklima allgemein hat sich da doch stark eingetrübt“, sagt Alex Wehnert, Korrespondent der Börsen-Zeitung in New York. Bei Investoren herrsche Verunsicherung, und die schlägt sich im Geschäft mit Börsengängen nieder. „Zwei der sehnlich erwarteten Deals in diesem Jahr haben Bauchlandungen hingelegt“, erklärt Wehnert. Die IPOs von Venture Global und Coreweave brachten auch für die begleitenden US-Banken eher enttäuschende Erlöse. Zum schwierigen Marktumfeld kommen hausgemachte Probleme. So muss J.P. Morgan ein M&A-Debakel aufarbeiten: Der Erwerb des Start-ups Frank, dessen Gründerin kürzlich in einem Betrugsprozess verurteilt wurde, wirft unangenehme Fragen nach der Sorgfalt im Vorfeld der Transaktion auf. Welche Kritikpunkte in Sachen Governance nun ausgeräumt werden müssen und wie die Abkehr von Home-Office-Regelungen sich auf die Stimmung in den Wall-Street-Banken auswirkt, erklärt Wehnert diese Woche bei 7TageMärkte. Außerdem geht es im Podcast um die Generalversammlung der Schweizer Bank Julius Bär, die eine wichtige Personalentscheidung treffen muss, und es gibt eine Vorschau auf das Treffen der europäischen Finanzminister in Warschau sowie die Übersicht über die Themen und Termine der Kalenderwoche 15.
Alexandra Janssen ist Ökonomin und CEO bei Ecofin in der Schweiz. Sie blickt mit neutralem und nüchternem Blick auf die Schuldenpolitik in Deutschland und die erratischen Aktionen von Donald Trump. Bitcoin sieht sie bei alledem eher positiv - es hat seinen Platz gefunden, sagt sie. ***Leading Partner⚡️ Coinfinity Bitcoin kaufen, verkaufen & Sparplan!
¿Qué nos cuenta el sector bancario esta semana?Estamos en plena Semana Europea del Dinero, una iniciativa para promover la educación financiera, para saber cómo ahorrar mejor, dónde invertir o cómo protegernos de ciberestafas. Son conocimientos básicos que deberían ser una enseñanza obligatoria en colegios e institutos.Así lo afirma el 96% de los profesores y 9 de cada 10 padres creen que la formación financiera debería tener más peso en la etapa escolar como también ha pedido el ECOFIN la reunión de ministros de Economía de los países de la Unión Europea.Y recuerda: el sector bancario, contigo.
Il piano di riarmo europeo arriva sul tavolo dei ministri delle Finanze del blocco, dopo il via libera dei leader europei al summit di Bruxelles del 6 marzo. E il primo confronto è proprio sugli strumenti da mettere in campo, al centro della cena informale tra i ministri dell Ecofin, seguita da uno scambio sulle regole fiscali, su come usare cioè la flessibilità del Patto. Con il ministro Giancarlo Giorgetti che porta ai colleghi Ue la proposta italiana, che non vuole definirsi solo come un idea per la difesa, ma anche per la sicurezza e la protezione. E soprattutto cerca di catalizzare gli investimenti privati: una Iniziativa Europea per la Sicurezza e l Innovazione Industriale , è il nome del documento presentato ai colleghi dal ministro italiano.L Italia vuole richiamare l attenzione a non guardare solo agli interventi tramite nuovo debito a sostegno degli investimenti nella difesa. Da un lato perché ritiene serva una visione di economie sostenibili a lungo termine e dall altro perché è particolarmente importante per Paesi come l Italia impegnati in uno sforzo di riduzione del proprio debito. L idea sarebbe così quella di rafforzare la componente degli Stati membri nell InvestEu, migliorando l efficacia delle garanzie Ue per attrarre capitali privati. Il rafforzamento di InvestEU è già tra le proposte della Commissione."La proposta italiana è stata accolta favorevolmente ieri, ora andrà discussa con la Commissione europea ma dal punto di vista della presidenza Ue il messaggio è che ci serve una forte Unione dei mercati dei capitali per finanziare queste nuove necessità". Lo ha detto il ministro delle Finanze polacco Andrzej Domanski, alla presidenza di turno Ue, in conferenza stampa al termine del Consiglio Ecofin. Sono intervenuti a Focus Economia Adriana Cerretelli, editorialista Il Sole 24 Ore e Raul Caruso, Professore di Economia della pace in Università Cattolica.Trump, escalation con il Canada: raddoppia i dazi su alluminio e acciaio. Ma le aziende Usa sono preoccupateTrump non molla e anzi rilancia la guerra commerciale con il Canada. «Ho incaricato il segretario al Commercio di aggiungere un altro 25% di dazi, portandoli al 50%, su tutto l acciaio e l alluminio provenienti dal Canada», ha scritto il presidente degli Stati Uniti su Truth. I nuovi dazi «saranno effettivi da domani».Il presidente americano afferma che la misura è una risposta alla mossa dello stato canadese dell Ontario che «ha imposto tariffe del 25% sull elettricità che va negli Usa», una mossa che era a sua volta la risposta ai dazi imposti da Trump. L Ontario fornisce l energia elettrica a tre importanti Stati americani: Minnesota, Michigan e New York.Marco Valsania, Il Sole 24 Ore, è intervenuto ai microfoni di Sebastiano Barisoni.Mancanza di credito alle imprese e fuga di capitali zavorra del PILIl risiko del settore bancario ha riacceso le preoccupazioni delle imprese sull accesso al credito. Il timore è che banche più grandi e lontane dal territorio siano meno interessate a prestare liquidità alle piccole imprese, che pur rappresentano il cuore del nostro apparato produttivo. I processi di fusione possono portare a una concentrazione del rischio e a una conseguente riduzione del credito. Neppure una puntigliosa attività delle autorità volta a tutelare la concorrenza riesce ad affrontare pienamente il problema.Tuttavia, la questione dell accesso al credito, che risulta fondamentale per la crescita economica, in Italia ha una portata ben più ampia di quella legata alle aggregazioni bancarie e rasenta un emergenza nazionale. Da un lato, infatti, negli ultimi quindici anni le banche italiane, che pure si sono molto rafforzate in termini organizzativi, reddituali e patrimoniali, hanno operato una drastica riduzione delle loro erogazioni alle imprese che ha pochi paragoni con gli altri principali paesi. Dall altra, la dimensione microscopica delle nostre aziende e l arretratezza del nostro mercato dei capitali faticano a far nascere strumenti e operatori non bancari che possano finanziare le imprese. La necessità di contrastare il sottosviluppo e la frammentazione del mercato dei capitali europei è stato oggetto della conferenza internazionale promossa da Assonime in collaborazione con l Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico su Corporate Governance and capital market for competitive and sustainable Europe che si è tenuta oggi a Milano a Palazzo Mezzanotte, con il supporto di Borsa Italiana.Il commento di Stefano Firpo, direttore generale di Assonime.
Trump manda in tilt Wall Street, la Casa Bianca prova a minimizzare; Non si ferma il crollo di Tesla, dimezzate le vendite in Cina; Leonardo aggiorna il suo piano, con Airbus e Thales pronta a sfidare Starlink; Ecofin a Bruxelles, Olanda e Germania contro eurobond per la difesa; Faccia a faccia Usa-Ucraina in Arabia Saudita. Puntata a cura di Elisa Piazza - Class CNBC ➡️Qui per la Promo Primavera Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Scattano i dazi cinesi contro gli Usa, Trump non esclude il rischio recessione; Spese per la difesa al centro di Eurogruppo ed Ecofin; 7 settimane di fila in calo per Tesla, linea dura dì Trump contro Google; Bitcoin debole, delude il progetto di riserva strategica; Cina, minaccia deflazione sempre più concreta. ➡️Qui per la Promo Primavera Puntata a cura di Elisa Piazza - Class CNBC Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Pour cet avant-dernier numéro de 2024, nous vous proposons un échange original et stimulant entre 5 jeunes journalistes africains spécialisés dans les questions économiques. Basés à Dakar, Conakry, Abidjan, Cotonou et Kinshasa, ils commentent l'actualité dans leur pays, sur le continent et ailleurs dans le monde. L'année a en effet été très riche en évènements économiques en Afrique : le programme ambitieux de souveraineté Bassirou Diomaye Faye et Ousmane Sonko le nouveau tandem à la tête du Sénégal, le bras de fer entre les pays de l'Alliance des États du Sahel (Burkina Faso, Mali, Guinée) et la Cédéao avec en toile de fond un éventuel abandon du franc CFA, le suivi des projets miniers de la Guinée (Simandou 2040) et des projets énergétiques de la RDC (barrage Inga et connexion au corridor de Lobito), le développement des infrastructures du Bénin (et sa politique dans le domaine des industries créatives et culturelles).Chacun à leur tour, ils partagent leur point de vue sur ces thématiques avant de dévoiler ce qui les a marqués en 2024 et leur souhait intime pour l'année 2025. Nos invités :- Penda Thiam, directrice de la rédaction Le Dakarois (Sénégal)- Aissatou Koulibaly, journaliste au sein du groupe Fréquence Médias (Guinée)- Moutiou Adjibi Nourou (Côte d'Ivoire), journaliste à l'agence de presse Ecofin chargé des politiques publiques- Servan Ahougnon (Bénin), journaliste à l'agence de presse Ecofin chargé de la culture et du tourisme- Flory Musiswa, journaliste au site d'information Zoom-Eco (République démocratique du Congo)
Pour cet avant-dernier numéro de 2024, nous vous proposons un échange original et stimulant entre 5 jeunes journalistes africains spécialisés dans les questions économiques. Basés à Dakar, Conakry, Abidjan, Cotonou et Kinshasa, ils commentent l'actualité dans leur pays, sur le continent et ailleurs dans le monde. L'année a en effet été très riche en évènements économiques en Afrique : le programme ambitieux de souveraineté Bassirou Diomaye Faye et Ousmane Sonko le nouveau tandem à la tête du Sénégal, le bras de fer entre les pays de l'Alliance des États du Sahel (Burkina Faso, Mali, Guinée) et la Cédéao avec en toile de fond un éventuel abandon du franc CFA, le suivi des projets miniers de la Guinée (Simandou 2040) et des projets énergétiques de la RDC (barrage Inga et connexion au corridor de Lobito), le développement des infrastructures du Bénin (et sa politique dans le domaine des industries créatives et culturelles).Chacun à leur tour, ils partagent leur point de vue sur ces thématiques avant de dévoiler ce qui les a marqués en 2024 et leur souhait intime pour l'année 2025. Nos invités :- Penda Thiam, directrice de la rédaction Le Dakarois (Sénégal)- Aissatou Koulibaly, journaliste au sein du groupe Fréquence Médias (Guinée)- Moutiou Adjibi Nourou (Côte d'Ivoire), journaliste à l'agence de presse Ecofin chargé des politiques publiques- Servan Ahougnon (Bénin), journaliste à l'agence de presse Ecofin chargé de la culture et du tourisme- Flory Musiswa, journaliste au site d'information Zoom-Eco (République démocratique du Congo)
In wenigen Tagen wird die EZB wohl eine weitere Zinssenkung verkünden. Doch die Situation unterscheidet sich von vielen Zinssitzungen in der jüngeren Vergangenheit, erklärt Martin Pirkl, währungspolitischer Korrespondent der Börsen-Zeitung, im Podcast 7TageMärkte. Bei den vergangenen Sitzungen haben man im Vorfeld absehen können, wie der Zinsschritt ausfallen würde. Das ist nun anders: „Dieses Mal haben wir tatsächlich eine Restunsicherheit, ob die EZB nicht doch um 50 Basispunkte senkt.“ Was für einen großen Zinsschritt spricht, welche Themen die Anhänger eines kleinen Zinsschrittes um 25 Basispunkte in den Fokus rücken und warum beide Lager sich in ihrer Argumentation auf die Wahl von Donald Trump berufen, erklärt Pirkl im Podcast. Außerdem gibt es im Podcast einen Ausblick auf das Treffen der europäischen Finanzminister, die zu Treffen der Eurogruppe und des Ecofin-Rats zusammenkommen, sowie auf den Kapitalmarkttag der Allianz, auf dem eine neue Mittelfriststrategie präsentiert werden soll. Dies sowie den Überblick über die Themen und Termine der 50. Kalenderwoche gibt es in der neuen Episode von 7TageMärkte.
Hoy en "Boulevard" de Radio Euskadi ha estado la diputada de Hacienda y Finanzas de la Diputación Foral de Bizkaia, Itxaso Berrojalbiz. Ha dicho que es un avance que las diputaciones vayan a estar presentes en los foros internacionales que debaten de fiscalidad, como la OCDE y el ECOFIN, sin ser un estado. También ha destacado la capacidad normativa plena que las tres Haciendas van a tener sobre el impuesto de la renta de los no residentes....
Varga Mihály pénzügyminiszter parlamenti meghallgatásáról volt szó az adás első részében. A témáról a Portfolio-t a helyszínről tudósító Csiki Gergelyt kérdeztük. Az adás második részében a magyar EU-s elnökség újabb állomásáról beszéltünk, Orbán Viktor miniszterelnök ugyanis Strasbourgban állt az Európai Parlament képviselői elé. Érdekes hangulatú vita kerekedett az eseményből, amelyről Szabó Dánielt, a Portfolio EU-s ügyekkel foglakozó elemzőjét kérdeztük. Varga Mihály, Nagy Márton, Csányi Sándor és Hernád Zsolt is ott lesz október 17-én a Portfolio Budapest Economic Forumon. Jegyek és további részletek ide kattintva érhetők el. Főbb részek: Intro - (00:00) Varga Mihály a költségvetési bizottság előtt - (01:13) Orbán Viktor az Európai Parlamentben - (10:36) A címlapkép illusztráció. Azon Varga Mihály pénzügyminiszter az uniós tagországok pénzügyminisztereit tömörítő tanács (Ecofin) ülése előtt látható Luxembourgban 2024. október 8-án. Forrása: MTI Fotó/Bodnár BoglárkaSee omnystudio.com/listener for privacy information.
El Ecofin debate hoy sobre el plan para dar 35.000 millones en préstamos a Ucrania. La productividad media de las pymes acumula seis trimestres de retrocesos y sigue un 1,7% por debajo del nivel pre pandemia, según el indicador de Cepyme. La Seguridad Social informa a patronal, sindicatos y a las principales asociaciones de autónomos de que el primer proceso de regularización de cuotas de los autónomos terminará en marzo de 2025.
Staffetta Bce-Fed; Mercati verso settimana in verde; Vertice AI alla Casa Bianca; USA 2024, per chi tifa Bitcoin; Eurogruppo ed Ecofin a rischio flop. Puntata a cura di Elisa Piazza - Class CNBC Qui i podcast di Class Editori
Depuis 2020, la République démocratique du Congo (RDC) ne dispose plus d'usine de production industrielle de tissu en activité. La dernière, la société textile de Kisangani, créée en 1974, a peu à peu décliné à cause des guerres, puis pour des raisons logistiques. En 2022, un plan de relance de la Sotexki a été adopté par le gouvernement congolais. Mais il tarde à être mis en application, au grand regret de la population. Au marché central de Kisangani, les vendeuses en détail de pagnes regrettent la fermeture du point de vente de la Société textile de Kisangani. « Nous avons été surpris par la fermeture du magasin de la Sotexki, à cause des machines qui sont tombées en panne, nous a-t-on dit, commente l'une d'elle. Les pagnes en coton de la Sotexki sont très appréciés par rapport ceux qui sont importés. » Une autre déplore les contrefaçons : « Les motifs de pagnes Sotexki sont très piratés par les étrangers. Nous voulons que Sotexki revienne et produise comme avant. »Problème d'électricité et d'acheminement du cotonMais pour produire du tissu, il faut des intrants que la Sotexki a, depuis des années, du mal à se procurer. « Son plus grand problème, c'était l'électricité, explique le sénateur Jean Bamanisa, ancien gouverneur de la province Orientale, dont l'actuelle province de la Tshopo où est installée l'entreprise. Le deuxième problème était l'accès aux matières premières, notamment le coton. Le coton venait de Mahagi. La route était bonne. Un camion pouvait faire deux jours et il arrivait à Kisangani. Aujourd'hui, il faut peut-être faire deux mois… »Les travaux de construction de la route nationale 4 devraient être terminés d'ici trois ans pour faciliter l'acheminement du coton, en provenance notamment de Mahagi, dans la province voisine de l'Ituri. Et il y a deux ans, l'État congolais, actionnaire à 40%, a décidé d'injecter 17,5 millions de dollars pour la relance de la société textile. Si tout l'argent tarde à être décaissé, plusieurs machines seraient déjà arrivées en RDC, et d'autres sont en cours de fabrication à l'étranger.Commandes d'uniformes et de moustiquairesMais encore faut-il que la Sotexki ait des commandes suffisantes pour les faire tourner. « Il y a également lieu d'associer à la Sotexki des industries de confection, plaide Senold Tandia député membre de la commission Ecofin de l'assemblée provinciale, dans la province de la Tshopo. Produire des tissus, oui, mais qui achète ces tissus ? Ces sont les sociétés de confection qui vont alors utiliser les tissus produits par la Sotexki pour nous fabriquer des vestes, pour nous fabriquer des chemises. »Des commandes des administrations sont envisagées dans un premier temps : moustiquaires, tenues officielles ou uniformes des forces de sécurité.
Accueillir des vacanciers dans son foyer est une tradition, au Cameroun. Mais en ville, avec la conjoncture, les familles peinent à joindre les deux bouts. Entre l'augmentation des dépenses alimentaires et la hausse de la consommation énergétique, la réception des invités peut vite peser sur le budget ces familles. Depuis près d'un mois, l'ambiance est différente dans la maison des Nguitcheu, au quartier Cité verte de Yaoundé. Cette année encore, ils ont ouvert leur porte à des membres de la famille venus du village pour passer leurs vacances. Depuis leur arrivée, les appareils électroniques de la maison tournent à plein régime.« Habituellement, une facture d'électricité élevée, c'est 4 000 francs. Aujourd'hui, nous sommes à plus de 7 000-8 000 francs. La facture d'eau qu'on payait 3 000 ou 4 000, est passé à 12 000 francs », assure Romeo Nguitcheu, chef de famille. Et ce n'est pas tout. « On est obligé de sortir tous ensemble et il faut encore mettre la main au porte-monnaie. »La rentrée scolaire, un coût supplémentaireDans sa cuisine, Yvonne le reconnaît, elle aussi a dû considérablement augmenter ses dépenses. Pourtant, cette mère de famille qui accueille trois vacanciers peine déjà à joindre les deux bouts. « Les choses sont tellement chères, si on dépensait déjà 5 000 francs, là c'est encore plus. » Elle doit aussi assumer le coût de la rentrée scolaire et payer cahiers, habits et chaussures aux enfants en vacances qu'elle reçoit.Avant, les familles faisaient le chemin inverse et se dirigeaient vers la campagne tous les mois de juin. La tendance s'est inversée il y a quelques années. Les ruraux viennent en ville pour préparer la rentrée scolaire, suscitant un défi économique pour les familles de citadins.Changer les habitudes« Les vacances coûtent cher. Jusque-là, on ne se posait pas la question. On s'offrait mutuellement des cadeaux. Mais aujourd'hui ce n'est plus possible. Il faut que l'Africain se mette à l'heure de la financiarisation de la vie », assure Idriss Linge, rédacteur en chef à l'agence Ecofin.D'un autre côté, il faut aussi rappeler que plusieurs jeunes des villages viennent en ville et entreprennent des activités commerçantes dans des conditions difficiles pour préparer leur rentrée scolaire.À lire aussiCameroun: 40 ans de maniement du calendrier électoral
Mi maradt a magyar EU-s elnökségből Orbán Viktor moszkvai és pekingi útját követő diplomáciai viharok után? A kialakult helyzet milyen hatást gyakorolhat az unió működésére, és van-e esély arra, hogy a következő időszakban enyhüljenek a feszültségek? A témáról Szabó Dánielt, a Portfolio EU-s ügyekkel foglalkozó elemzőjét kérdeztük. Főbb részek: Intro - (00:00) Milyen elnökséget vártak? - (01:50) Mik a fókuszterületek? - (03:59) És akkor jött a moszkvai út - (08:00) Hogy hat majd a bojkott? - (11:59) Szakmai szinten minden rendben? - (18:21) Von der Leyen marad, lesz hatása? - (23:02) Oldódhat a feszültség? - (25:01) Borító: Varga Mihály pénzügyminiszer az uniós tagországok pénzügyminisztereit tömörítő tanács (Ecofin) ülésének kezdetét jelző csengettyűvel Brüsszelben július 16-án. Forrása: MTI Fotó/Bodnár BoglárkaSee omnystudio.com/listener for privacy information.
Die 29. Kalenderwoche steht bevor und hat einen bunten Strauß an interessanten Themen und Terminen zu bieten. Unter anderem stehen Treffen von Eurogruppe und Ecofin an und der Streaming-Dienst Netflix legt Zahlen zum 2. Quartal vor. Ein besonderer Fokus liegt jedoch auf der letzten Ratssitzung der Europäischen Zentralbank (EZB) vor der Sommerpause, in der es um die künftigen geldpolitischen Weichenstellungen gehen wird. Warum nicht mit einer weiteren Zinssenkung zu rechnen ist und welche Faktoren für die datenbasierten Entscheidungen der EZB derzeit besonders relevant sind, erläutert Martin Pirkl, Währungspolitischer Korrespondent, im Gespräch mit Franz Công Bùi. Im Anschluss daran spricht Letzterer mit Detlef Fechtner, Politischer Chefreporter, sowie Karolin Rothbart, Redakteurin im Unternehmensressort, über weitere Themen und Ereignisse, die in der kommenden Woche wichtig werden.
El Ecofin se reúne en Luxemburgo para intentar buscar un acuerdo sobre las nuevas normas para el IVA en la era digital después de que el FMI instara al Eurogrupo a aprovechar que la economía crecerá más de lo previsto en los próximos dos años para acometer ajustes fiscales. Bélgica alerta de que sufrirá un fuerte impacto en sus puertos a causa de las sanciones de la UE contra el trasvase de GNL ruso en los países comunitarios. CCOO y UGT rechazan alargar a septiembre la negociación con la CEOE para reducir la jornada laboral a 37,5 horas semanales.
Die bevorstehende 25. Kalenderwoche hat einen konjunkturpolitischen Schwerpunkt. Zum einen findet ein Treffen der Eurogruppe und der Finanzminister der Europäischen Union, dem Ecofin-Rat, statt. Zum anderen ist die geldpolitische Sitzung der Bank of England im Fokus, zumal sie unter dem Stern der überraschend angekündigten Neuwahlen im Vereinigten Königreich steht. Warum angesichts des kurzfristig anberaumten Urnengangs klar ist, dass die Bank of England bei der Sitzung am 20. Juni den Leitzins bei 5,25% belassen wird, und welche Faktoren für die Geldpolitik der britischen Zentralbank mittelfristig wichtige Rollen spielen, erläutert Andreas Hippin, Korrespondent in London, im Gespräch mit Franz Công Bùi, der im Anschluss daran gemeinsam mit Sabine Reifenberger weitere Themen und Ereignisse vorstellt, die in der kommenden Woche wichtig werden.
Décidément, la junte militaire au pouvoir au Burkina Faso n'aime pas trop que les radios, télévisions et journaux étrangers s'intéressent de trop près à ses affaires, surtout quand elles sont gênantes.« Le 25 février dernier, rappelle Le Monde Afrique, au moins 223 civils, dont 56 enfants, ont été exécutés dans deux villages du nord du Burkina Faso par leur propre armée… » C'est du moins ce qu'affirmait l'organisation de défense des droits de l'homme Human Rights Watch. « La révélation de ce massacre, l'un des pires depuis le début de l'insurrection jihadiste dans le pays, en 2015, deux mois après les faits, a été permise, précise Le Monde Afrique, par les témoignages de quatorze rescapés des tueries, d'organisations internationales et de la société civile, ainsi que par l'analyse de photos et de vidéos. »Une enquête qui s'appuie donc sur des faits précis et des témoignages circonstanciés.Dans un communiqué publié le 27 avril, le ministre burkinabè de la Communication, Rimtalba Jean Emmanuel Ouédraogo, a fait savoir que « le Burkina Faso rejetait et condamnait fermement de telles accusations infondées ».Suspensions en sérieConséquence : tous les médias étrangers qui ont cité le rapport de Human Rights Watch sont suspendus pour deux semaines, sur décision du Conseil supérieur de la communication burkinabè (CSC).Sont concernés la chaîne de télévision TV5 Monde, et son site internet ainsi que six autres médias : les journaux français Ouest-France et Le Monde, le quotidien britannique The Guardian, la chaine allemande Deutsche Welle, l'agence de presse sénégalaise APAnews et l'agence EcoFin basée au Cameroun et en Suisse. En fin de semaine dernière, la BBC et Voice of America avaient écopé de la même suspension. Dans son communiqué, le CSC burkinabè « invite l'ensemble des médias à s'abstenir de relayer » l'enquête de Human Rights Watch, sous peine de sanctions. Rappelons que RFI et France 24 sont censurés au Burkina depuis presque un an et demi.Le quotidien Aujourd'hui à Ouagadougou rapporte les récents propos tenus par Ibrahim Traoré, le chef de la junte : « La guerre ne se fait pas dans le laxisme. La menace contre le terrorisme est contenue, affirme-t-il, le territoire est maillé et l'armée est équipée et réorganisée. »Élections au Togo, un « sacré tournant »À la une également, on vote aujourd'hui au Togo. « Lundi, jour de vote : les Togolais choisissent les députés et conseillers régionaux », titre Togo Matin.Ce « double scrutin marque un sacré tournant de l'histoire de notre pays, commente le journal.(…) Ce sont les premières élections de la Ve République avec l'avènement du régime parlementaire. Et désormais, l'élection des députés, des conseillers municipaux et régionaux va concentrer toutes les attentions, plus que la présidentielle, admise jusqu'alors comme "la mère des élections". C'est un changement plus qu'important. Les Togolais vont s'y accommoder peu à peu, c'est sûr. Mais, il aurait été intéressant pour nous tous, poursuit Togo Matin, que la campagne électorale puisse servir d'occasion pour sensibiliser et éduquer autour de ce nouveau régime qui est acté, qu'on le veuille ou non. Cela aurait été plus bénéfique et pragmatique que les agitations stériles auxquelles l'on a tristement assisté ».Togo Matin fait sans doute allusion aux protestations de l'opposition, d'une partie de la société civile et de l'Église catholique, après l'adoption il y a 10 jours de la révision de la constitution qui instaure donc désormais un régime parlementaire. Un régime qui pourrait bien faire les affaires du président Faure Gnassingbé en lui permettant de se maintenir au pouvoir sans limitation de durée.Une « simple formalité » pour FaureCommentaire du quotidien burkinabè Le Pays, plus enclin à parler de ce qui se passe chez le voisin plutôt que chez lui, surtout en ce moment : « Les élections ont toujours été une simple formalité pour Gnassingbé père et fils, juste pour amuser la galerie politique et donner à leurs régimes des apparences démocratiques alors qu'ils sont intrinsèquement le modèle achevé de la dictature et de l'imposture. »Enfin L'Observateur Paalga note lui que « la campagne électorale s'est terminée samedi dans une ambiance somme toute pacifique. (…) Il s'agit maintenant de faire perdurer cette sérénité au cours de cette journée électorale, poursuit-il, surtout pendant le dépouillement et après la proclamation des résultats pour éviter les lendemains électoraux surchauffés auxquels bien des pays africains sont, hélas, habitués ».
Décidément, la junte militaire au pouvoir au Burkina Faso n'aime pas trop que les radios, télévisions et journaux étrangers s'intéressent de trop près à ses affaires, surtout quand elles sont gênantes.« Le 25 février dernier, rappelle Le Monde Afrique, au moins 223 civils, dont 56 enfants, ont été exécutés dans deux villages du nord du Burkina Faso par leur propre armée… » C'est du moins ce qu'affirmait l'organisation de défense des droits de l'homme Human Rights Watch. « La révélation de ce massacre, l'un des pires depuis le début de l'insurrection jihadiste dans le pays, en 2015, deux mois après les faits, a été permise, précise Le Monde Afrique, par les témoignages de quatorze rescapés des tueries, d'organisations internationales et de la société civile, ainsi que par l'analyse de photos et de vidéos. »Une enquête qui s'appuie donc sur des faits précis et des témoignages circonstanciés.Dans un communiqué publié le 27 avril, le ministre burkinabè de la Communication, Rimtalba Jean Emmanuel Ouédraogo, a fait savoir que « le Burkina Faso rejetait et condamnait fermement de telles accusations infondées ».Suspensions en sérieConséquence : tous les médias étrangers qui ont cité le rapport de Human Rights Watch sont suspendus pour deux semaines, sur décision du Conseil supérieur de la communication burkinabè (CSC).Sont concernés la chaîne de télévision TV5 Monde, et son site internet ainsi que six autres médias : les journaux français Ouest-France et Le Monde, le quotidien britannique The Guardian, la chaine allemande Deutsche Welle, l'agence de presse sénégalaise APAnews et l'agence EcoFin basée au Cameroun et en Suisse. En fin de semaine dernière, la BBC et Voice of America avaient écopé de la même suspension. Dans son communiqué, le CSC burkinabè « invite l'ensemble des médias à s'abstenir de relayer » l'enquête de Human Rights Watch, sous peine de sanctions. Rappelons que RFI et France 24 sont censurés au Burkina depuis presque un an et demi.Le quotidien Aujourd'hui à Ouagadougou rapporte les récents propos tenus par Ibrahim Traoré, le chef de la junte : « La guerre ne se fait pas dans le laxisme. La menace contre le terrorisme est contenue, affirme-t-il, le territoire est maillé et l'armée est équipée et réorganisée. »Élections au Togo, un « sacré tournant »À la une également, on vote aujourd'hui au Togo. « Lundi, jour de vote : les Togolais choisissent les députés et conseillers régionaux », titre Togo Matin.Ce « double scrutin marque un sacré tournant de l'histoire de notre pays, commente le journal.(…) Ce sont les premières élections de la Ve République avec l'avènement du régime parlementaire. Et désormais, l'élection des députés, des conseillers municipaux et régionaux va concentrer toutes les attentions, plus que la présidentielle, admise jusqu'alors comme "la mère des élections". C'est un changement plus qu'important. Les Togolais vont s'y accommoder peu à peu, c'est sûr. Mais, il aurait été intéressant pour nous tous, poursuit Togo Matin, que la campagne électorale puisse servir d'occasion pour sensibiliser et éduquer autour de ce nouveau régime qui est acté, qu'on le veuille ou non. Cela aurait été plus bénéfique et pragmatique que les agitations stériles auxquelles l'on a tristement assisté ».Togo Matin fait sans doute allusion aux protestations de l'opposition, d'une partie de la société civile et de l'Église catholique, après l'adoption il y a 10 jours de la révision de la constitution qui instaure donc désormais un régime parlementaire. Un régime qui pourrait bien faire les affaires du président Faure Gnassingbé en lui permettant de se maintenir au pouvoir sans limitation de durée.Une « simple formalité » pour FaureCommentaire du quotidien burkinabè Le Pays, plus enclin à parler de ce qui se passe chez le voisin plutôt que chez lui, surtout en ce moment : « Les élections ont toujours été une simple formalité pour Gnassingbé père et fils, juste pour amuser la galerie politique et donner à leurs régimes des apparences démocratiques alors qu'ils sont intrinsèquement le modèle achevé de la dictature et de l'imposture. »Enfin L'Observateur Paalga note lui que « la campagne électorale s'est terminée samedi dans une ambiance somme toute pacifique. (…) Il s'agit maintenant de faire perdurer cette sérénité au cours de cette journée électorale, poursuit-il, surtout pendant le dépouillement et après la proclamation des résultats pour éviter les lendemains électoraux surchauffés auxquels bien des pays africains sont, hélas, habitués ».
El Ecofín evalúa la ejecución de los planes de recuperación, que deben tener completamente implementados para 2026. La AIRef cree que se conseguirá el objetivo de déficit del 3% pero España rebasará en 9.000 millones el límite de gasto de la UE este año. La directora gerente del FMI, Kristalina Georgieva, confirma que el crecimiento global este año será algo más fuerte de lo esperado.
La direttiva sulle case green arriva al traguardo. I ministri europei dell'Economia e delle finanze, riuniti al Consiglio Ecofin a Lussemburgo, hanno confermato l'accordo raggiunto con l'Eurocamera a dicembre sulle nuove norme per rendere il parco immobiliare dell'Unione a emissioni zero entro il 2050.
La última hora de Capital Intereconomía la empezamos con "Empresas con Identidad" y Laura Lozano y Héctor Morel, cofundadores de Chargy y Javier Melero, director de Sego Venture. Y terminamos con nuestro "Digital Business" donde nos acompañan primero Paco González, Ceo en Core Capital; y a continuación Gema Sanz, directora de Relaciones Institucionales de Madrid Network; Fernando Mairata, presidente de PETEC (Asociacion de Peritos de Tecnologia); Juanjo Santacana, DirCom de PlaNET24, la feria de la Innovacion; y Salvador Molina, presidente de Ecofin y de MAD FinTech.
Segunda hora de Visión Global en Radio Intereconomía que empezamos con el análisis de mercados con Ernesto Revello, analista independiente. Con él analizamos la situación en los mercados, cuándo llegarán las bajas de tipos y los nuevos máximos históricos alcanzados en esta sesión por el oro y el bitcoin. Después mejores y peores valores de la semana en 'estrellas y estrellados' con Javier Sanz, CEO de Bolsa Zone. Hoy, con motivo del Día Internacional de la Mujer hacemos una entrevista especial. Hablamos con Laura Soler, jefa de obras de Ferrovial Construcción. En nuestra sección dedicada al turismo hablamos de Portugal con Jordi Caralt, experto en el sector hotelero. Por último, en nuestra sección 'generación silver' hablamos con Salvador Molina, presidente del foro ECOFIN y del cluster Madfintech donde se ha presentado el libro 'Silver economy'.
Greg and Joe are back with the first episode of season 2.Going back to the podcast roots, they discuss two recent articles of particular interest.Is Hempcrete an answer to lowering the carbon footprint of new construction? Hemp is being used in a number of interesting applications including as a building material.They also discuss 10 charts that sum up 2023's clean energy progress.They also wonder into the territory of EVs and discuss the postings of the Car Dealership Guy (@guydealership) on X.Be sure to find us on Spotify and Apple by searching "Ecofin Podcasts" and subscribe!Articles, suggestions, and sites referenced are below:https://www.theguardian.com/environment/2024/feb/15/its-almost-carbon-negative-how-hemp-became-a-surprise-building-materialhttps://www.canarymedia.com/articles/clean-energy/10-charts-that-sum-up-2023s-clean-energy-progresshttps://twitter.com/guydealership Be sure to find us on Spotify and Apple by searching "Ecofin Podcasts" and subscribe!
A l'occasion du conseil informel de l'Ecofin, qui a rassemblé en Belgique les 27 ministres des Finances de l'Union européenne vendredi dernier, Bruno Le Maire a réitéré son appel à relancer le projet d'Union des marchés de capitaux. Selon le ministre de l'Economie « l'argent des Européens dort au lieu de travailler pour la croissance, pour l'innovation, pour les entreprises, pour l'emploi » : est-ce une réalité ? Réponse avec Charles Sannat, fondateur du site insolentiae. Ecorama du 26 février 2024, présenté par David Jacquot sur Boursorama.com
Nuovi record grazie a Nvidia; Dopo 52 anni gli Usa tornano sulla Luna; Reddit verso Wall Street; Appuntamento con Eurogruppo ed Ecofin; Tutto pronto per il nuovo Btp Valore. Puntata a cura di Elisa Piazza - Class CNBC Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Giornata di riforme per l’Unione europea: l’Ecofin ha dato il via libera alla riforma del patto di stabilità, mentre si è trovato un accordo anche per il nuovo Patto sulla migrazione e l’asilo. Ci colleghiamo prima con il nostro Sergio Nava e poi con Luca Barana, ricercatore dello IAI, esperto sulle politiche migratorie dell’Unione Europea. Fratelli d’Italia presenta in Senato una proposta per vietare di impedire allestimenti per Natale. Commentiamo la notizia con Antonello Giannelli, presidente Associazione Nazionale Presidi. Coppa Italia: in campo Inter contro Bologna. Gli aggiornamenti con il nostro Dario Ricci.
Eines der Themen dieser Ausgabe ist das Jahresgutachten des Sachverständigenrats. Inhaltlich gehen die Pioneer-Chefökonomen mit den Einschätzungen und Prognosen weitgehend konform. Allerdings wird Kritik an der Zusammenstellung des Rats geübt. Vor dem Hintergrund der ineinandergreifenden Herausforderungen mangele es an der Darstellung der makroökonomischen Zusammenhänge. Viel Zustimmung hingegen gibt es für die Bemerkungen ihrer Kollegin Prof. Veronika Grimm zur Rente. Zu Beginn wird sich irritierenden Schlagzeilen dieser Woche gewidmet. In einem Großteil der Pressemeldungen ist die Rede vom Beschluss des Industriestrompreises. Allerdings gibt es einen grundlegenden Unterschied zum jetzt vorgestellten Kompromiss, der aus gutem Grund von der Bundesregierung als Strompreispaket bezeichnet wird. Ein weiteres Thema ist die Diskussion um die Reform der EU-Fiskalregeln nach dem neuerlichen Treffen von Eurogruppe und ECOFIN. Laufen wir in die nächste Krise oder ist eine vernünftige Einigung in Sicht? Die komplette Ausgabe hören Sie als Teil unserer Pioneer-Familie. Wenn Sie noch nicht an Bord sind, testen Sie uns: https://www.thepioneer.de/willkommen.
Il paradosso, difficilmente credibile a prima vista, è che la disastrata Italia rinuncia a 16 miliardi di euro di fondi del Pnrr. Invece, la Spagna chiede che gliene prestino 84 miliardi più del previsto, raddoppiando le disponibilità iniziali. E il risultato finale corona la débacle: rinunciando ai 16 miliardi, i fondi europei destinati all'Italia scendono a 175,5 miliardi di euro. Quelli spagnoli più che raddoppiano arrivando quasi allo stesso livello: 153,5 miliardi. In partenza erano un terzo. Dove distribuirà questo tesoretto Madrid? L'elenco non vi stupirà: digitalizzazione di tutte le imprese sopra i 49 addetti, 5G, intelligenza artificiale. Poi transizione verde, trasporti sostenibili, ferrovie per i pendolari, strade, ristrutturazioni edilizie. Il punto è che potete scommettere che faranno tutte queste cose per davvero. Approfondiamo il tema con Leonzio Rizzo, professore ordinario di Scienza delle Finanze presso Università di Novara e Ferrara e research affiliate presso l'IEB dell'Università di Barcellona.Compravendite di case in calo del 8.7%. Crollano i mutui -29,5%Nei primi sei mesi del 2023 le compravendite di abitazioni nella Penisola sono calate dell'8,7% (da 303.375 a 277.052), al confronto con lo stesso periodo dell'anno passato. Lo si legge nei Dati statistici notarili. Significativo decremento anche dei mutui per l'acquisto della casa nei primi sei mesi dell'anno in corso: stando, infatti, ai dati statistici notarili, la discesa è stata del "29,5%, rispetto allo stesso periodo del 2022". Alla fine del 2023, "sulla base dello studio statistico a cura del Consiglio Nazionale del Notariato e dei nuovi dati semestrali dell'anno in corso, ci si aspetta un calo del mercato immobiliare del 10,5%". Nello specifico, infatti, si prospetta un decremento rispettivamente del 13,8% di acquisti prima casa tra privati e del 32,3% di prime case da impresa". L'aumento dei tassi di interesse ha portato infatti le persone ad utilizzare maggiormente i propri capitali, rispetto alle forme di finanziamento provenienti dagli istituti di credito. L'abbassamento dei mutui concessi "è in linea con il calo di capitale erogato, che passa da 38,5 a 26,9 miliardi (-30,1%): quello medio, nei primi sei mesi del 2023 - spiegano i notai - è in linea al dato del primo semestre 2022 (170.597 euro, al confronto con i 172.171 euro del primo semestre 2022)". Approfondiamo il tema con Alessandro Plateroti, Direttore di NewsMondo.it.Fonti Ue, su Patto a Ecofin convergenza solo su calo debitoUn accordo sulla riforma del Patto di stabilità e crescita dell'Ue sembra ancora lontano e alla riunione odierna dell'Ecofin a Lussemburgo è emersa solo una "convergenza sull'avere una salvaguardia per il calo del debito". E' quanto affermano fonti diplomatiche europee al termine della riunione a Lussemburgo. Si tratterà ora di lavorare, spiega, su come tradurre in un testo legislativo la cosiddetta 'zona di atterraggio' per l'intesa sulla riforma. Da fonti vicine alla presidenza spagnola traspare intanto fiducia sul fatto che si possa effettivamente trovare un'intesa entro fine anno. Resta tutta da trovare l'intesa sulla possibile riduzione dell'indebitamento. E non sembra sia già alle viste neanche un accordo se il calo del debito debba essere annuale o nell'arco del piano o di un periodo predefinito. Alla riunione dell'Ecofin ha partecipato anche il ministro Giancarlo Giorgetti che nel suo intervento alla riunione ha dichiarato: "Gli investimenti e le spese legate alle priorità europee, inclusa la difesa, sono obiettivi politici strategici che le nostre regole fiscali non possono ignorare. Ciò è anche vero negli impegni assunti nei Piani di ripresa e resilienza: gli Stati membri devono essere messi nella posizione di poter realizzare le misure concordate". Ossia tenere fuori dal conto del debito gli investimenti strategici. Ne parliamo con Adriana Cerretelli, editorialista de Il Sole 24 Ore Bruxelles.
Juan Ramón Rallo analiza los asuntos más relevantes de la actualidad económica.
Programa completo de La brújula con toda la actualidad informativa marcada por el debate de la amnistía, la situación entre Israel y Hamás, la crisis diplomática entre España e Israel, la cumbre de la Unión Europea, Ecofin y las reglas fiscales, la situación de pobreza en España.
Las reglas fiscales y la ayuda a Ucrania también centran la jornada de hoy del Ecofin. El Eurogrupo comenzará una estrategia "decidida, gradual y realista" de ajustes presupuestarios para sanear sus cuentas. La OPEP eleva sus previsiones sobre la demanda global de crudo para 2023 en 100.000 barriles diarios respecto a los cálculos de hace un mes
Joe Flores is a Managing Director at TortoiseEcofin, a sustainable investment firm that strives to make a positive impact on clients and communities by investing in energy infrastructure, the transition to cleaner energy, and by providing capital for social impact projects focused on education and seniors housing. While the firm has a variety of offerings, this episode is focused on water.
EU finance ministers met at the April 2023 informal ECOFIN meeting to discuss the reform of the fiscal governance framework as proposed by the European Commission. Bruegel researchers were asked to contribute to this discussion by providing information on the long-term fiscal needs that countries will have and how well they may be able to meet these needs. In this episode of The Sound of Economics, Maria Demertzis invites Zsolt Darvas and Jeromin Zettelmeyer to share their insights on the implications of long-term fiscal challenges facing the European Union. In their latest report, the authors identify that the pandemic and subsequent price shocks triggered by Russia's invasion of Ukraine have increased longer-term fiscal pressures in the European Union through higher debt, higher expected real interest rates and higher public investment needs. Relevant publication: Zettelmeyer, J., G. Claeys, Z. Darvas, L. Welslau and S. Zenios (2023) ‘The longer-term fiscal challenges facing the European Union' Policy Brief 10/2023, Bruegel This Policy Brief is a version of a paper prepared for the Working Session II of the Informal Meeting of EU Economy and Finance Ministers and Central Bank Governors, Stockholm, 29 April 2023.
Der Zusammenbruch der kalifornischen Silicon Valley Bank lässt auch die Aktie der Credit Suisse abstürzen. Was bedeuten diese Ereignisse für das Vertrauen in den Finanzsektor? Die US-Regierung versucht nun das Vertrauen der Kundinnen und Kunden zu stärken. Und auch bei der CS ist nach den Skandalen die Rede von einem Vertrauensverlust. Das Vertrauen spielt bei Finanzgeschäften also eine wichtige Rolle. Alexandra Janssen ist Ökonomin bei der Vermögensverwalterin ECOFIN und Dozentin an der Universität Zürich. Sie sagt, die beiden Banken könne man nicht miteinander vergleichen. Aber die Faktoren, die das Vertrauen ausmachten, seien immer die gleichen. Ausserdem sagt sie, was sie vom Bauchgefühl bei Finanzgeschäften hält. Fragen? Inputs? Euren News-Podcast erreicht ihr unter unter newsplus@srf.ch oder via Sprachnachricht an 076 320 10 37.
Depuis le 15 octobre, il est possible d'investir dans l'uranium en achetant des NFT, ces nouveaux actifs numériques très en vogue dans le monde de l'art. La junior canadienne Madison Metals fait figure de pionnière dans ce domaine. L'objectif : lever des fonds pour extraire de l'uranium en Namibie. Madison Metals a signé un contrat de cinq ans avec la fintech Lux Partners Limited. « Chez Madison Metals, à terme, nous vendrons 20 millions de livres d'U3O8, l'oxyde d'uranium que nous allons produire à partir de la mine, explique Duane Parnham, le directeur de la juniore canadienne. Et ce que Lux vient de lancer est une tokenisation des livres d'oxyde d'uranium que nous leur avons fournies par anticipation. Et ils vendent ces jetons à travers la communauté des investisseurs, chaque jeton équivaut à une livre d'U3O8. » Duane Parnham revendique une expérience de 20 ans en Namibie, où se trouvent les gisements. L'entreprise dispose pour l'instant de plusieurs permis de prospection. Il détaille ses motivations à se lancer dans le financement par les NFT : « Nous trouvons l'environnement en ce moment très difficile. Toutes ces nouvelles initiatives d'énergie verte zéro émission qui sont en cours du côté des politiques et des investisseurs. constituent un véritable changement de dynamique et nous trouvons qu'il est de plus en plus difficile de financer des opérations d'explorations et des développements à risque dans le monde d'aujourd'hui. » Grâce à cela, Duane Parnham espère ouvrir la porte à de nouveaux types d'investisseurs. « En général, nous devons lever des fonds propres et espérer trouver un investisseur institutionnel ou une banque d'investissement qui puisse soutenir la société, ce qui a un coût élevé pour les actionnaires. Mais dans le cadre de ce partenariat et avec cette nouvelle stratégie, nous vendrons à terme une partie de notre production de manière traditionnelle, mais aussi par le processus de tokenisation à travers ce que Lux vend aux investisseurs particuliers et institutionnels. Je pense que nous aurons parmi les acheteurs des détaillants, des investisseurs institutionnels, des investisseurs en capital-risque, je pense que ça va être très large. » « Il faut malgré tout souligner que le peu d'informations disponibles sur la viabilité économique des projets d'uranium de Madison Metals n'est sans doute pas étranger au choix de ce mode de financement », commente l'agence Ecofin. Dans une communication fin octobre, la junior assure que le lancement a dépassé les projections avec un total de NFT vendus de plus de 5 millions de dollars.
Selon Le Monde Afrique, cette décision a été prise « il y a deux ou trois semaines » par Paris, mais elle n'a pas fait l'objet d'une communication « officielle » de sa part. Pour justifier cette suspension, le ministère français des Affaires étrangères invoque le recours de la junte malienne au groupe militaire russe Wagner, que la Mali dément. Spécialisée dans l'économie africaine, l'agence Ecofin souligne que cette décision intervient dans un contexte de tensions accrues avec Bamako, et que, pour certaines organisations de la société civile, cette décision « pourrait avoir de lourdes conséquences sur la population malienne ». Ecofin signale qu'au total, « près de 70 projets de développement en cours ou prévus au Mali, ces prochaines années, « pourraient être stoppés » et que la suspension de l'aide publique au développement de la France au Mali « pourrait ouvrir un nouveau front économique dans le processus d'isolation progressive de Bamako sur la scène internationale ». Selon les Nations unies, « la situation humanitaire au Mali, en proie à l'insécurité et aux chocs climatiques, est « préoccupante », pointe Ecofin, 7,5 millions de personnes dans le pays ayant besoin d'assistance humanitaire cette année, 4,8 millions étant en situation d'insécurité alimentaire alors que 1 664 écoles sont non fonctionnelles, soit 16% des écoles du Mali ». Répit pour les Démocrates béninois Au Bénin, la Cour constitutionnelle a accédé hier à la requête du parti d'opposition les Démocrates. La formation de l'ancien président Thomas Boni Yayi avait déposé un recours auprès de la haute juridiction, après avoir vu sa liste pour les législatives du 8 janvier prochain rejetée par la commission électorale. « Les Démocrates obtiennent un sursis », lance Jeune Afrique. Toutefois, complète ce journal, « cette décision ne garantit pas encore la participation de ce parti au scrutin de janvier. Les démocrates doivent maintenant attendre la délivrance de leur récépissé définitif par la Cena », pointe JA. Côte d'Ivoire, la liste de la discorde J-1, en Côte d'Ivoire, avant le coup d'envoi de la révision de la liste électorale. L'opération « débute demain », lance Fraternité Matin en Une. Le quotidien gouvernemental souligne notamment la possibilité, cette fois-ci, de s'enrôler « en ligne », Frat Mat s'empressant d'ajouter que cette méthode inédite et high-tech d'enrôlement est réservée « aux personnes déjà inscrites ». La révision de la liste électorale, en vue des prochains scrutins en Côte d'Ivoire – les élections municipales et régionales de 2023, notamment – est « une opération d'envergure qui nécessite la participation de tous », souligne le quotidien indépendant Soir Info. Etant rappelé que les principaux partis ivoiriens d'opposition réclament la réforme de la Commission électorale indépendante et un audit de la liste électorale, ce même journal rapporte les propos de la troisième vice-présidente de la Commission électorale indépendante, Salimata Porquet. Laquelle déclare que « ceux qui réclament l'audit de la liste électorale n'ont rien compris parce que l'étape du contentieux permettra d'avoir une liste électorale fiable, crédible et inclusive. Faisons confiance à la CEI et sachez que cette histoire d'audit n'a aucun sens », a dit encore Salimata Porquet, signale Soir Info. Dans le quotidien Le Temps, proche de l'ex-président Laurent Gbagbo, le docteur Christophe Kouamé, président de l'ONG Civis, dresse un inventaire des fraudes potentielles, en expliquant « comment s'opère la fraude sur la liste électorale », en évoquant notamment les cas d'inscription de « non-nationaux » sur ladite liste, ainsi que « l'inscription des mineurs » ou de « non-résidents », ou encore la « non radiation des personnes décédées ».
El Ecofin busca hoy alcanzar un acuerdo sobre la aplicación de las normas bancarias de Basilea III. El PSOE puede tumbar hoy en el Congreso las enmiendas sobre alquileres que Podemos presentó a los Presupuestos del Estado de 2023. En los EEUU se celebran hoy las elecciones de mitad de mandato en las que los republicanos siguen sin tener la mayoría asegurada en la Congreso y se han adelantado ligeramente en el Senado.
On today's episode of The Financial Commute, Chris Galeski is joined by David Sifford, Managing Director of Social Infrastructure at Ecofin. Ecofin is a sustainable investment firm that unites ecology and finance; they invest in education, climate impact, healthcare, senior living, waste transition, and other sustainable/social incentives. David says many of the fields they invest in can be difficult to understand; for example, loans to charter schools can be complicated. Ecofin benefits its clients by handling the complexities of underwriting. David finds fulfillment in knowing their firm is helping teachers, students, and senior citizens obtain a higher quality of life. Furthermore, Ecofin's waste transition deals mainly take place in rural communities and create jobs while benefiting the environment. Chris and David also discuss the current state of fields like education, senior living, and sustainable waste management. Enrollment in charter schools has increased because of the COVID-19 pandemic. However, COVID has also slowed construction for affordable senior living residences which worsens the housing issue for a rapidly aging population. Regarding waste management, David says there is a huge opportunity for anaerobic digesters (the process of converting organic matter into renewable natural gas) to grow in the United States, as countries like Germany have 8000+ digesters while the U.S. currently only has 300. Disclosure: Information presented herein is for discussion and illustrative purposes only. The views and opinions expressed by the speakers are as of the date of the recording and are subject to change. These views are not intended as a recommendation to buy or sell any securities, and should not be relied on as financial, tax or legal advice. You should consult with your attorney, finance professional or accountant before implementing any transactions and/or strategies concerning your finances. Any investment strategy including the private investment opportunities discussed herein are speculative and involve a high degree of risk. References to specific investments are for illustrative purposes only and should not be interpreted as recommendations to purchase or sell such securities. The referenced investment strategy is speculative and entails substantial risks. There can be no assurance that the strategy's investment objectives will be achieved or that its investment program will be successful. Target returns or other forecasts contained herein are based upon subjective estimates and assumptions about circumstances and events that may not yet have taken place and may never take place. If any of the assumptions used do not prove to be true, results may vary substantially from the target return. There is no guarantee that the investment objective will be achieved, and Morton Wealth makes no representations as to the actual composition or performance of any security discussed herein. Past results are no guarantee of future results. All investments involve risk, including the loss of principal.
In this TP Talks episode, David Ernick (Transfer Pricing Principal in PwC's US National Tax Services practice), Kartikeya Singh (Transfer Pricing Principal in PwC's US National Tax Services practice), and Giorgia Maffini (Transfer Pricing and Tax Policy Director with PwC UK) continue the Pillar Two discussion, focusing on the commentary published in March and how it has slightly reinterpreted the role of transfer pricing in Pillar Two; developments in Europe, including the UK stakeholder consultation and the ECOFIN progress regarding implementation of Pillar Two within the European Union; US developments; and the transfer pricing implications in instances of double taxation in the Pillar Two system.Stay tuned for future TP Talks podcasts covering Pillar Two developments. Support the show
SRI360 | Socially Responsible Investing, ESG, Impact Investing, Sustainable Investing
Jenn Pryce (@JennPryce) is President and CEO of Calvert Impact Capital, a global investment firm investing in communities, people, and businesses that are overlooked by traditional finance in the United States and in over 100 other countries. Essentially, they're putting their money where banks won't.Jenn learned the power of community at the start of her career working in the Peace Corps in Africa teaching math in Gabon. She then worked as an equity research analyst for Neuberger Berman before making her way to the investment banking team at Morgan Stanley's London office and then went on to help raise financial support for The Public Theater in New York City. Facing several challenges in this endeavor, she stumbled upon a Community Development Financial Institution where she began to understand the importance of community investing. During a stint at the Nonprofit Finance Fund in Washington D.C., she learned about the value of driving financial support to community businesses after which she landed at Calvert Impact Capital where she later became the CEO. During Jenn's tenure at Calvert, she has expanded the sectors they work in and developed new products and services to ensure that impact investing is accessible from institutional to small retail investors. Since Calvert Impact Capital's founding, the company has worked with nearly 20,000 individuals, institutions, and advisors to raise nearly $3.5 billion. Jenn studied engineering at Union College and holds an MBA from Columbia University. She serves as a Forbes contributor, a lecturer at Oxford Saïd School of Business, a board member of UNICEF USA Impact Fund for Children, the Advisory Board Chair of Quantified Ventures, and as a member of the Advisory Board of Ecofin and Operating Principles for Impact Management.Show notes: https://sri360.com/podcast/jenn-pryce/SELECTED LINKS FROM THIS EPISODE: Connect with Jenn Pryce: Twitter | LinkedIN Calvert Impact CapitalCalvert Community Impact Investment NoteCommunity Development Financial InstitutionsIncapital/InspereXJonathan Rose FundsNeuberger BermanNon-Profit Finance Fund (NFF)Seychelles Blue BondSunFunderThe Public TheaterPEOPLE :Harold Newman, Financial AdvisorJohn G. Guffey, Jr., Director Emeritus and Founder of CalvertJoseph Papp, NYC Theatrical Producer & DirectorWayne Silby, Director Emeritus and Founder of Calvert
La presse du Sénégal, par exemple, suit « cette affaire des 49 soldats ivoiriens arrêtés à Bamako », ces « bizarreries autour d'un contingent », comme l'écrit Dakar Actu. Le site sénégalais observe le « jeu de yoyo de l'ONU qui contredit Abidjan » désormais. Après avoir d'abord affirmé le contraire, les Nations unies ont ensuite assuré que les « soldats ivoiriens arrêtés au Mali ne sont pas considérés comme des éléments nationaux de soutien aux contingents de la Minusma » en tant que tel, comme l'a « soutenu pourtant le Conseil national de sécurité réuni sous la houlette du président Alassane Dramane Ouattara à Abidjan », note Dakar Actu. « Voilà qui risque d'installer une énorme confusion dans l'esprit de la plupart des diplomates des pays concernés par cette affaire », estime le site sénégalais. En tout cas, c'est certain, « la tension diplomatique entre la Côte d'Ivoire et le Mali est en passe de s'accentuer », analyse aussi Walf au Sénégal. Interrogations de la presse burkinabè Analyse similaire dans la presse burkinabè. Cette affaire, c'est « Kafka à Bamako », ironise L'Observateur Paalga. Et « le nouveau président de la Commission de la Cédéao, le Gambien Oumar Aliou Touray, a beau ne pas vouloir parler de crise, on a bien peur qu'elle ne soit déjà installée entre la Côte d'Ivoire et le Mali », déplore le journal. « La guerre des déclarations, elle, fait en tout cas déjà rage », note-t-il, « mais en vérité, on assiste surtout à un véritable imbroglio politico-militaire où même une vache ne saurait retrouver son veau », écrit L'Observateur Paalga. Pour Wakat Séra, « la junte militaire malienne aurait voulu faire une grosse montagne de cette affaire qui n'en n'est pas une qu'elle n'aurait pas agi autrement ». Le Pays, lui, s'intéresse aux « non-dits » de cette affaire qui « aurait pu se régler dans le secret de la voie diplomatique si les relations entre Abidjan et Bamako avaient été saines ». Mais elles sont « froides » entre les deux. Le Pays rappelle que le président ivoirien est, avec son homologue nigérien, « le tenant d'une aile dure de la Cédéao contre le Mali ». Alors quels peuvent-être ces non-dits ? « Abidjan nourrit-elle de véritables intentions malveillantes envers les autorités intérimaires de Bamako au point de vouloir manœuvrer pour leur chute ? Bamako joue-t-elle à fond la carte de la victimisation, ou encore celle de l'intox pour tenir Abidjan par la barbichette dans cette transition qui ressemble à une partie de poker-menteur et qui est loin d'avoir retourné toutes ses cartes ? » s'interroge Le Pays, qui n'a pas la réponse. Les « Uber Files » en Afrique Les « Uber Files », ça concerne aussi l'Afrique... Alors que le dossier fait du bruit en France – notamment autour d'Emmanuel Macron, accusé en quelque sorte d'avoir déroulé le tapis rouge au géant du VTC quand il était ministre de l'Économie – au Maroc, Le Desk s'est également allié à cette vaste enquête du consortium international des journalistes d'investigation (ICIJ), et le site livre une tout autre histoire là-bas. Un « récit enquête » : « l'arrivée du géant des VTC dans le royaume en 2015 », « comment la société a rapidement déchanté face l'opposition du ministère de l'Intérieur marocain et des chauffeurs de taxi, jusqu'à quitter le pays en 2018 ». En résumé, Le Desk révèle, documents internes à l'entreprise à l'appui, comment « la mauvaise stratégie du géant américain l'a mené à l'échec, avant son retour via la marque Careem », cette fois. Or noir et bonne nouvelle On parle d'or noir… Et d'une bonne nouvelle pour trois pays exportateurs du continent. C'est l'agence Ecofin qui nous l'apprend : « les pétroles bruts de l'Algérie, de la Guinée équatoriale et de l'Angola sont désormais les plus chers au monde ». Le brut nigérian est le quatrième. Ils l'ont été sur l'ensemble du premier semestre 2022, selon les chiffres de l'OPEP, l'Organisation des pays exportateurs. Alors pourquoi les pétroles africains ont-ils le vent en poupe ? Eh bien, car ils sont « très légers et peu pourvus en souffre », explique Ecofin. En d'autres termes, les raffineries préfèrent ce type de pétrole. Voilà qui promet de belles recettes pétrolières !
Remme, Klauswww.deutschlandfunk.de, Das war der TagDirekter Link zur Audiodatei
Compliance Clarified – a podcast by Thomson Reuters Regulatory Intelligence
In the fifth episode of season 4 of the Compliance Clarified podcast, Susannah Hammond is joined by Lindsey Rogerson and Rachel Wolcott, to discuss where we are now with Brexit. In one sense Brexit seems a pre-pandemic age ago – Brexit day was 31st January 2020 before COVID became headline news and before the world went into lockdown. So, a couple of years on from Brexit while there hasn't been the ‘bonfire of the regulations' what we have seen is incremental granular creeping change. Links to content referenced in the discussion: AFME letter to ECOFIN https://www.afme.eu/Events/Detail?eventId=c198d973-a37a-ec11-8d21-00224843337e#event-agendaFCA Regulatory Initiatives Grid, November 2021 https://www.fca.org.uk/publication/corporate/regulatory-intitiatives-grid-november-2021.pdf EFAMA paper on MiFIR reform https://www.efama.org/newsroom/news/efama-position-mifir-review-buy-side-view-consolidated-and-market-structure-reforms Further information on Thomson Reuters Regulatory Intelligence can be found at: https://legal.thomsonreuters.com/en/products/regulatory-intelligence?elqTrackId=73370082102a4669b4d34524158b501c&elqaid=3945&elqat=2