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il posto delle parole
Roberto Casiraghi "The Phair"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Apr 30, 2025 16:39


Roberto Casiraghi"The Phair"thephair.com/VI edizione della fiera dedicata alla fotografiada venerdì 9 a domenica 11 maggio 202550 gallerie e il nuovo Talks Program – The Phair OGR Torino(Corso Castelfidardo, 22 - Torino) Torna The Phair | Photo Art Fair, la prestigiosa fiera internazionale dedicata alla fotografia, a Torino per la VI edizione da venerdì 9 a domenica 11 maggio 2025. L'evento si svolgerà nuovamente alle OGR Torino, centro di cultura e innovazione unico in Europa, e riunirà gallerie d'arte e fotografia internazionali, offrendo ai visitatori un'esperienza immersiva tra esposizioni di artisti affermati e talenti emergenti. Ad arricchire il programma di questa edizione arriva il nuovo Talks Program – The Phair, un ciclo di incontri focalizzati sul tema del collezionismo, per cercare un confronto diretto con gli esperti del settore. Per promuovere il patrimonio fotografico nazionale e rafforzare i rapporti con le realtà museali torinesi, The Phair ha avviato una collaborazione con la GAM – Galleria Civica di Arte Moderna e Contemporanea scegliendo di utilizzare come immagine guida di questa edizione Torino, giostra Zeppelin in movimento (1934) di Mario Gabinio, custodita dall'Archivio Fotografico dei Musei Civici. Talks Program – The PhairPer la sua VI edizione, The Phair arricchisce il programma con un ciclo di incontri e approfondimenti dedicati al collezionismo, offrendo al pubblico un'occasione unica di confronto con collezionisti, art advisor, direttori di musei e fondazioni. Da venerdì 9 a domenica 11 maggio, infatti, prenderà vita il Talks Program – The Phair, un percorso che approfondisce il collezionismo privato, corporate e istituzionale. Venerdì 9 maggio Durante il primo giorno di The Phair, alle ore 12:30 si terrà l'incontro Truth in Photography con uno dei più rispettati ed eclettici studiosi di fotografia al mondo Joan Fontcuberta e Denis Curti, direttore artistico di Le Stanze della Fotografia e fondatore della galleria STIL. Alle ore 15:30 si terrà l'incontro The role of Italian photography in the wider, global context. Protagonisti saranno Lucia Bonanni, fondatrice del progetto BDC – Bonanni Del Rio Catalog, l'artista Silvio Wolf, e Carrie Scott, curatrice d'arte e consulente. A moderare sarà Francesca Filippino Pinto, curatrice d'arte e consulente.Alle ore 17:00 si terrà A conversation between an artist and a collector che vedrà protagonisti il fotografo Olivo Barbieri e Antonio Carloni, vicedirettore delle Gallerie d'Italia e curatore del Cortona Photography Festival, e a moderare Denis Curti. Chiuderà la giornata Building a Legacy Collection alle ore 18:30, con Marie-Laure de Clermont-Tonnerre, fondatrice di Spirit Now London, e Sebastian Lux, CEO e curatore della Collezione / Fondazione FC Gundlach, che parleranno insieme con Christian House, giornalista del Financial Times. Sabato 10 maggio Sabato 10 maggio alle ore 12:30 si terrà Building and Supporting a Museum Collection, con Massimo Prelz Oltramonti, collezionista d'arte e mecenate, Marta Weiss, curatrice di fotografia al Victoria and Albert Museum, Luigi Cerutti, Segretario Generale della Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT, e a moderare Christian House. Alle ore 16:00 si proseguirà con Corporate Photography Collections, che vedrà intervenire Katarzyna Piskorz della Collezione ING in Polonia e l'architetto e collezionista Mario Cucinella. A moderare sarà Simen Yöruk, fondatore di Elipsis Projects e Exhibition Director del Qatar Museum. La giornata si concluderà alle ore 18:00 con il talk Art Photography and the Commercial Market, con il fotografo Bastiaan Woudt, Matthias Harder, direttore e curatore della Helmut Newton Foundation, Tommy Rönngren, Executive Director Hoyningen Huene Estate Archive, e a moderare la consulente d'arte Caterina Mestrovich. Domenica 11 maggio L'ultimo giorno di The Phair vedrà alle ore 12:30, l'incontro Curating a Photography Collection and Prize con la partecipazione di Isabelle von Ribbentrop, direttore esecutivo del Prix Pictet, Ettore Molinario, economista e storico dell'arte, e a moderare Simen Yöruk. Il programma si chiuderà alle ore 16:00 con Private Collections, un confronto tra i collezionisti Robert Popper, Emilio Bordoli, Giorgio Fasol e Clemente Zorzetto, moderati da Brandei Estes, specialista in fotografie, curatrice e consulente. Le gallerie presenti a The Phair 2025Durante i tre giorni di fiera, saranno 50 le gallerie di arte contemporanea e di fotografia presenti, selezionate per garantire un elevato livello qualitativo e una proposta organica, provenienti dall'Italia ma anche da Belgio, Germania, Gran Bretagna e Svizzera. Ogni galleria presenterà progetti artistici incentrati sull'idea di immagine, per rendere Torino un polo di riferimento e di confronto sul tema. Tra le tante, Alberto Damian Gallery parteciperà proponendo un dialogo tra le fotografe Lori Sammartino e Marialba Russo che, pur avendo operato in periodi diversi, condividono affinità stilistiche. A The Phair la selezione delle opere di Lori Sammartino sarà curata personalmente da Marialba Russo che cercherà così un confronto artistico con la Sammartino. A.MORE Gallery parteciperà con un percorso espositivo in cui si intrecciano le visioni di Aldo Salucci e Gianni Melotti, dando vita a un dialogo tra memoria, immaginazione e natura.La galleria Erica Ravenna porterà un percorso espositivo di quattro artisti di diverse generazioni, uniti dall'uso innovativo della fotografia per indagare la natura e i suoi significati profondi: Vincenzo Agnetti, Tomaso Binga, Dominique Lacloche, Begoña Zubero.Alla scoperta di un altro mondo sarà dedicato il progetto espositivo della Galerie P, Un'altra realtà / Another Reality, incentrato sulla fotografia scenografica, tramite le visioni di tre artisti internazionali: Julia Fullerton-Batten, Frédéric Fontenoy e Bart Ramakers. Presente anche la galleria Jaeger Art con le opere di tre artisti di rilievo internazionale, ognuno con un approccio unico alla fotografia: Gregor Törzs,  Bastiaan Woudt, George Hoyningen-Huene. Sarà presente anche la galleria Kuckei + Kuckei con opere di Barbara Probst, Miguel Rothschild e Lilly Lulay, tre artisti che esplorano il linguaggio fotografico con approcci inediti. Fake Reality è il titolo del progetto di MC2 Gallery, che metterà in dialogo le pratiche post-fotografiche di Dune Varela e Pietro Catarinella, due artisti uniti dalla volontà di oltrepassare i confini dell'immagine. Persons Projects dedicherà il proprio spazio alla fotografia concettuale della Helsinki School, il movimento nato a fine anni ‘90 presso l'Università di Aalto, esponendo le opere di tre protagonisti: Santeri Tuori, Mikko Rikala e Milja Laurila. La galleria Tallulah Studio Art presenterà un progetto espositivo che mette in dialogo quattro artisti internazionali – Glen Wexler, Phillip Toledano, Keila Guilarte e Donatella Izzo – ognuno dei quali esplora, attraverso la fotografia, le molteplici sfumature della realtà e della percezioneLa galleria Tucci Russo - Studio per l'Arte Contemporanea porterà una selezione di opere di Jan Vercruysse appartenenti al ciclo Camera Oscura (2001-2002). Poeta fino agli anni '70, Vercruysse ha poi dedicato la sua ricerca all'arte visiva, esplorando il ruolo dell'artista e il significato stesso della rappresentazione. Focus Giovani Artisti The Phair, insieme con l'artista torinese Eva Frapiccini, inaugura un progetto speciale dedicato agli artisti under 40, sia italiani che internazionali. L'iniziativa si propone di individuare e valorizzare 10 voci emergenti più rilevanti della scena contemporanea, esplorando linguaggi innovativi e traiettorie artistiche in evoluzione.I premi di The Phair 2025The Phair incrementa la presenza di premi per artisti e gallerie grazie alla collaborazione con aziende e partner: Premio Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT, Premio in collaborazione con Just The Woman I Am, Residenza d'Artista Mario Cucinella Architects e Residenza Artistica “Scisti e Vinisti”. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Dopo più di cinquant'anni tornerà a risplendere il Cavallo colossale di Antonio Canova

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Feb 14, 2025 1:47


Il modello in gesso del capolavoro “perduto” dei Musei Civici bassanesi è una delle ultime imprese del genio di Possagno e unica al mondo per imponenza ed eccezionalità. Ora riprenderà posto tra le sale del Museo Civico grazie ad un importante restauro del valore di 340 mila euro, frutto di un impegno di pubblico e privato.

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Antonio Danieli "Oltre lo spazio, oltre il tempo"

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Play Episode Listen Later Apr 18, 2024 18:39


Antonio DanieliOltre lo spazio, oltre il tempo.Il sogno di Ulisse Aldrovandi.Fondazione GolinelliMuseo Civico di Zoologia, RomaFino a domenica 21 luglio 2024, al Museo Civico di Zoologia di Roma, apre al pubblico Oltre lo spazio, oltre il tempo. Il sogno di Ulisse Aldrovandi. Dopo l'esposizione bolognese, arriva nella Capitale la mostra prodotta da Fondazione Golinelli e SMA - Sistema Museale di Ateneo, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna e realizzata in collaborazione con INAF - Istituto Nazionale di Astrofisica.Il progetto espositivo, nato da un'idea di Andrea Zanotti, Antonio Danieli, Roberto Balzani e Luca Ciancabilla, che ne firmano anche la curatela, è promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura.La mostra presenta un connubio originale e armonico tra reperti e oggetti delle collezioni museali dell'Ateneo bolognese e di quelle dei Musei Civici della Sovrintendenza Capitolina, exhibit tecnico-scientifici immersivi e interattivi prodotti in originale da Fondazione Golinelli, quadri di diverse epoche di Bartolomeo Passarotti, Enrico Prampolini, Virginio Marchi e Mattia Moreni, opere d'arte -  dipinti, sculture e installazioni - di Nicola Samorì. In mostra anche oggetti, strumenti, video e immagini provenienti dall'Istituto Nazionale di Astrofisica e dall'Agenzia Spaziale Europea. Il tutto intessuto da trame poetiche inedite, da sguardi visionari di scienziati esperti di intelligenza artificiale e neuroscienze e di umanisti.La visione unitaria della cultura e l'endiadi arte e scienza sono proposte in un percorso di ricerca tra passato, presente e scenari futuribili, a partire dalla figura di Ulisse Aldrovandi, uno dei più grandi scienziati e osservatori della natura del Cinquecento. Intraprenderemo un viaggio di conoscenza tra dimensioni cronologiche, distanti ma complementari, e una riflessione sul destino dell'umanità.La mostra gravita intorno alla figura di Ulisse Aldrovandi (1522-1605), uno dei più grandi scienziati della natura del suo tempo. Grazie alla sua straordinaria capacità di osservare, catalogare e conservare i reperti che la natura, nel corso del suo farsi, ha lasciato dietro di sé, Aldrovandi è di fatto il fautore del moderno museo di Storia Naturale, un luogo di memoria e conoscenza, in cui si sedimenta il fondo ancestrale delle nostre origini.L'opera del naturalista bolognese, tuttavia, non è proiettata solo verso il passato: la sua capacità fantastica, perfettamente incarnata da quello che può essere considerato il suo scritto più sorprendente, la Monstrorum Historia – un trattato universale sui mostri e altri prodigi sovrannaturali – colloca l'opera dell'Aldrovandi oltre il tempo e sulla soglia di un mondo altro. Il potere dell'immaginazione apre le porte al futuro, a mondi mai, o non ancora, esistiti. Ulisse Aldrovandi incarna, dunque, due anime: quella di scienziato, osservatore di una realtà che è già stata, e quella dell'artista, che immagina e dà forma a ciò che sarà, spingendosi, come farà secoli dopo la fantascienza, a svelare scenari destinati, col progredire della scienza, a trasformarsi in realtà.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

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Francesca Dini "I Macchiaioli"

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Play Episode Listen Later Jan 31, 2024 26:55


Francesca Dini, Davide Dotticuratori della mostra:"I Macchiaioli"Palazzo Martinengo, BresciaUna rivoluzione artistica, quella dei Macchiaioli, ovvero quel gruppo di giovani pittori che nella Firenze del secondo Ottocento diedero vita a una delle più originali e innovative avanguardie artistiche europee del XIX secolo. Fino al 9 giugno 2024, la storica residenza cinquecentesca nel cuore della città ospita un'imperdibile mostra, curata da Francesca Dini e Davide Dotti, organizzata dall'Associazione Amici di Palazzo Martinengo, col patrocinio della Provincia di Brescia, del Comune di Brescia e della Fondazione Provincia di Brescia Eventi, che presenta oltre 100 capolavori di Fattori, Lega, Signorini, Cabianca, Borrani, Abbati e altri, provenienti in gran parte da collezioni private – solitamente inaccessibili – e da importanti istituzioni museali come le Gallerie degli Uffizi di Firenze, il Museo della Scienza e Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano, i Musei Civici di Udine, l'Istituto Matteucci di Viareggio e la Fondazione CR Firenze.Articolata in 10 sezioni (Al Caffè Michelangiolo; Sulla via della luce. Dalla Toscana alla Liguria; I Macchiaioli e il Risorgimento: un focus su Solferino e San Martino; Castiglioncello; Boldini in Toscana: il ciclo pittorico per Isabella Falconer; Nella campagna fiorentina di Piagentina; Ferdinando Martini, le arti in Toscana e la “politica” per il naturalismo; I naturalisti; Fattori incisore; I “vecchi fanciulli” Macchiaioli, verso il Novecento) la retrospettiva bresciana racconta l'entusiasmante avventura di questi pittori progressisti che – desiderosi di prendere le distanze dall'istituzione accademica nella quale si erano formati sotto l'influenza di importanti maestri del Romanticismo come Hayez e Bezzuoli – giunsero in breve tempo a scrivere una delle pagine più poetiche della storia dell'arte non solo italiana, ma europea. Ed è proprio per via dei valori universali che la sottendono che l'arte dei Macchiaioli risulta così moderna e attuale: alcuni dei capolavori esposti in mostra come le Cucitrici di camicie rosse di Borrani, la Raccolta del fieno in maremma di Fattori, I fidanzati di Lega e Pascoli a Castiglioncello di Signorini rimangono indelebilmente impressi nella memoria, affascinando per la qualità pittorica, lirica e luministica.La mostra di Palazzo Martinengo raccoglie le opere “chiave” di questo percorso allo scopo di raccontare i diversi momenti della ricerca dei Macchiaioli, i luoghi a loro famigliari – il Caffè Michelangiolo di Firenze, Castiglioncello, Piagentina, la Maremma e la Liguria -, il confronto con gli altri artisti e con le diverse scuole pittoriche europee; i loro smarrimenti, la capacità di mettersi collettivamente in discussione e di sterzare – se necessario – il timone per proseguire sulla strada del progresso e della modernità senza abbandonare mai la via maestra della luce e della macchia. Il termine “Macchiaioli” fu coniato nel 1862 da un recensore della Gazzetta del Popolo di Firenze, che così definì quei pittori che intorno al 1855 avevano dato origine a un rinnovamento in chiave antiaccademica della pittura italiana in senso realista. L'accezione ovviamente era dispregiativa e giocava su un particolare doppio senso: darsi alla macchia, infatti, significa agire furtivamente, illegalmente. Alla luce delle più recenti ricerche, la vicenda dei Macchiaioli assume una rilevanza critica sempre più significativa, perché essi instaurarono un dialogo aperto, propositivo e audace con le più importanti comunità artistiche dell'Europa del tempo. engo di esplorare una epoca vibrante e ricca di fermento creativo, come l'Ottocento, ripercorrendo la straordinaria avventura del più importante movimento artistico del XIX secolo, attraverso le figure dei suoi maggiori interpreti e i loro capolavori più apprezzati”.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

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Veronica Vittani "Musei Civici di Como"

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Play Episode Listen Later Nov 20, 2023 14:57


Veronica Vittanidirettrice Musei Civici di ComoPinacoteca Civica di Comowww.visitcomo.euLa Pinacoteca annovera una sezione di scultura altomedioevale, romanica e gotica, con materiali provenienti da vari edifici religiosi della città; inoltre le sezioni di pittura coprono un arco cronologico ininterrotto dal Trecento al Novecento, con intermezzi riguardanti: la scultura, la decorazione delle vetrate e persino la miniatura.La sezione dedicata al Novecento ospita sculture e dipinti degli astrattisti del “Gruppo Como” nonchè i disegni dell'architetto futurista Antonio Sant' Elia.Geo Poletti. Collezionista e PittoreLa Pinacoteca Civica di Como, dopo il comodato della grande tela di Paolo Pagani con la Caduta degli angeli ribelli concesso dagli eredi di Huberto Poletti (1954–2019), prosegue la collaborazione con la famiglia Poletti organizzando una mostra incentrata sulla figura di Ruggero Poletti, per tutti Geo (Milano, 1926 – Lenno, Como, 2012).Ricercato conoscitore di pittura antica, collezionista e pittore in prima persona, Geo Poletti è una figura di primo piano nel panorama artistico italiano della seconda metà del Novecento. La sua raccolta, costruita con occhio attento alla qualità e senza preclusioni verso gli "anonimi" e gli artisti considerati "minori", ha svolto un ruolo importante nella riscoperta di alcuni pittori poco noti, poi universalmente riconosciuti da critica e mercato, a partire dall'amato Paolo Pagani (Castello Valsolda, Como 1655 - Milano, 1716), di cui sono esposti ben 7 dipinti, e di un genere emblematico della pittura di età moderna come la natura morta, esplorata con passione e competenza in molte delle sue diramazioni del Seicento e del Settecento.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

Anima Latina
Anima Latina - CXXVI - 23.07.2023

Anima Latina

Play Episode Listen Later Jul 23, 2023 24:58


Habemus podcast! CXXVI puntata di Anima Latina con don Davide Piras, dell'Ufficio Lettere Latine, che spiega come nell'antica Roma la "persona" avesse sempre una maschera, e l'archeologo Massimiliano Valenti, dell'Università degli Studi della Tuscia – Viterbo, che sottolinea l'importanza del latino, ma non solo, per studiare la topografia antica. Ospiti: Don Davide Piras, Ufficio Lettere Latine della Segreteria di Stato, sacerdote dell'Arcidiocesi di Cagliari Massimiliano Valenti professore a contratto all'Università degli Studi della Tuscia – Viterbo, dirige i Musei Civici di Albano Laziale e il Museo Civico Archeologico “Roger Lambrechts” di Artena. Dal 2021 consulente archeologo della direzione Musei Statali della città di Roma – Castel Sant'Angelo. Conducono: Fabius Colagrande & Maria Milvia Morciano Puoi ascoltare tutti i podcast di Radio Vaticana - Vatican News cliccando qui: vaticannews.va/it/podcast.html

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Cristina Acidini "L'arte della moda"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Mar 25, 2023 22:06


Cristina Acidini"L'arte della moda"L'età dei sogni e delle rivoluzioni 1789-1968Forlì, Museo Civico San DomenicoFino al 2 luglio 2023http://www.mostremuseisandomenico.itTintoretto, William Hamilton, George Romney, Francesco Hayez, Silvestro Lega, Telemaco Signorini, James Tissot, Giovanni Boldini, Vittorio Corcos, Henry Matisse, Josef Hoffmann, Giacomo Balla, Piet Mondrian, Umberto Boccioni, Giorgio de Chirico, Damien Hirstinsieme con Charles Frederick Worth, Ventura, Mariano Fortuny, Paul Poiret, SalvatoreFerragamo, Coco Chanel, Germana Marucelli, Valentino Garavani e Pierpaolo Piccioli, Giorgio Armani, Christian Dior per John Galliano, Gucci, Prada, Tom Ford, Cristobal Balenciaga, Yohij Yamamoto: sono soltanto alcuni dei 100 artisti e dei 50 stilisti e couturier protagonisti di L'arte della moda. L'età dei sogni e delle rivoluzioni, 1789 – 1968, la grande mostra ideata e realizzata da Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì negli spazi del Museo Civico San Domenico, fino al 2 luglio 2023. Diretta da Gianfranco Brunelli e curata da Cristina Acidini, Enrico Colle, Fabiana Giacomotti e Fernando Mazzocca, l'esposizione è dedicata all'affascinante rapporto fra arte e moda. Il periodo preso in considerazione attraversa tre secoli: dall'Ancien Régime al secondo Novecento. Un racconto unico. Un percorso espositivo di confronti che comprende oltre 300 opere, tra quadri, sculture, accessori, abiti d'epoca e contemporanei. L'esposizione forlivese, la prima del suo genere, somiglia a un vero e proprio kolossal. Le opere, che a partire dal Settecento attraversano la Rivoluzione francese, il Romanticismo, la Macchia, l'Impressionismo, il Simbolismo e tutte le Avanguardie novecentesche fino a oggi, identificano un rapporto tra arte e moda dove l'arte rispecchia, crea e si fa moda e la moda appartiene definitivamente alle arti. La moda dipinta, ritratta, scolpita, realizzata dai grandi artisti. L'abito che modella, nasconde, dissimula e promette il corpo. L'abito come segno di potere, di ricchezza, di riconoscimento, di protesta. Come cifra distintiva di uno stato sociale o identificativa di una generazione. La moda come opera e comportamento. L'arte come racconto e come sentimento del tempo Tra le opere esposte Ritratto dell'avvocato Carlo Manna (1907) di Umberto Boccioni, Ritratto di Emiliana Concha de Ossa (1888) di Giovanni Boldini, Grande composizione A con nero, rosso, grigio giallo e blu (1919) di Piet Mondrian, Donna e anemoni (1920-1921) di Henry Matisse a cui fanno da contrappunto due completi ricamati di Giorgio Armani, il Panciotto di Marinetti (1923 – 1924) di Fortunato Depero, la Camicia Orlando (A/I 2001-02) di Gianfranco Ferré, il Delphos in seta con sopravveste in velluto (1920 circa) di Mariano Fortuny in dialogo con una Kore di tipo Eleusidella fine del II secolo, l'Abito da giorno “Linea Assira” (1961) di Germana Marucelli e un abito da sera inedito di Elsa Schiaparelli. Accompagnato dal catalogo edito da Dario Cimorelli Edizioni, il progetto espositivo, curato dall'architetto Alessandro Lucchi, si è avvalso della preziosa collaborazione dei più importanti musei d'arte, degli archivi, dei musei e maison di moda. L'esposizione forlivese porta in Italia capolavori provenienti da importanti istituzioni museali internazionali quali, tra gli altri, il Musée d'Orsay di Parigi, la Galleria Belvedere di Vienna, il Musée d'Art et d'Histoire di Ginevra, la Klimt Foundation e il MAK- Museum of Applied Arts, di Vienna, la Galerie Neue Meister di Dresda, Le Domaine de Trianon | Château de Versailles, il Kunstmuseum de l'Aia, il Museum National di Cracovia, il Castello Reale di Varsavia. Accanto ad essi i maggiori musei italiani: le Gallerie degli Uffizi di Firenze, la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma, la Pinacoteca Agnelli di Torino, il Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, il Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la Pinacoteca di Brera di Milano, i Musei Civici di Mantova, l'Istituto per il Teatro e il Melodramma - Fondazione Giorgio Cini di Venezia, il Museo del Novecento di Milano, l'Accademia di Belle Arti di Brera, il Museo Poldi Pezzoli di Milano, le Gallerie Nazionali d'Arte Antica di Roma, la Fondazione Magnani Rocca di Fontanellato, le Gallerie d'Italia di Intesa Sanpaolo, la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, la Fondazione Cariverona, il Museo Palazzo Ricci di Macerata, la Biblioteca Nazionale Centraledi Firenze, i Musei Civici di Padova, la Galleria d'Arte Moderna di Roma, il Museo Revoltella di Trieste, la Galleria d'Arte Moderna Restivo di Palermo. Prestigiosi anche i prestiti degli abiti e degli accessori provenienti da fondamentali case di moda come Giorgio Armani, Curiel, Prada, Christian Dior Couture, Archivio Storico Gucci, Maison Valentino, Lanvin, Max Mara; e da importanti istituzioni come Palazzo Morando | Costume Moda Immagine di Milano, Archivio Renato Balestra, il Museo Stibbert di Firenze, Centro di ricerca Gianfranco Ferré, il Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti di Firenze, Archivio Storico Galitzine, il Museo Ferragamo di Firenze, il Museo Boncompagni Ludovisi di Roma, il Museo del Costume - Castello di Donnafugata di Ragusa, il Museo dell'Aeronautica Caproni di Trento, il Museo Mariano Fortuny y Madrazo e il Museo Correr di Venezia, la Fondazione Archivio Capogrossi di Roma, l'Archivio Germana Marucelli di Milano, gli Archivi Mazzini di Massa Lombarda, Fortuny di Venezia, la Collezione Tirelli Trappetti di Roma e la Collezione Massimo Cantini Parrini. Importanti anche i prestiti da collezioni private fra cui quella di AlbertoTagliabue e Giovanna Frossi. Ideata e realizzata dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con il Comune di Forlì e il Museo Civico San Domenico, la mostra è frutto del lavoro del prestigioso comitato scientifico presieduto ad honorem da Antonio Paolucci e composto da Marco Antonio Bazzocchi, Silvia Casagrande, Simona Di Marco, Fabriano Fabbri, Mario Finazzi, Gioia Mori, Francesco Parisi, Paola Refice, Giorgio Restelli, Stefania Ricci, Ines Richter, Chiara Squarcina, Ulisse Tramonti. Anche per L'arte della moda. L'età dei sogni e delle rivoluzioni, 1789 – 1968 si conferma la preziosa collaborazione avviata nel 2014 tra la Fondazione e Mediafriends, l'Associazione Onlus di Mediaset, Mondadori e Medusa, nel segno di arte e solidarietà, grazie alla quale una parte del biglietto di ingresso alla mostra verrà devoluto per sostenere il progetto “Scuola di Vita”, rivolto a ragazze e ragazzi che non hanno ancora trovato una strada.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

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Paolo Linetti "Mnemosyne. Il teatro della memoria"

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Play Episode Listen Later Jan 20, 2023 16:23


Paolo Linetti"Mnemosyne. Il teatro della memoria"Castello Visconteo di Pavia, fino al 26 marzo 2023L'esposizione,in corso sino al 26 marzo 2023, ricostruisce nella Sala del Collezionista dei Musei Civici pavesi, una delle cosiddette Wunderkammer, le “camere delle meraviglie” che si diffusero, soprattutto in Europa, tra il XV e il XVIII secolo.Mnemosyne era, per i Greci, la personificazione della funzione mnemonica, ed è a questa antica divinità che è dedicato il titolo dell'esposizione. Le wunderkammer, antenate dei moderni musei, poi scomparse con l'avvento dell'Illuminismo, erano le stanze da collezione rinascimentali in cui monarchi, principi, aristocratici, scienziati e persino artisti collezionavano gli oggetti più diversi, cercando di raccogliere in un unico ambiente tutto lo scibile umano. Queste collezioni, create per fini di studio, per diletto personale e per suscitare ammirazione e prestigio, erano composte da esemplari di storia naturale, strumenti, invenzioni meccaniche, carte geografiche, rarità archeologiche, monete, cammei e quanto di più curioso si potesse trovare. La mostra ripercorre l'intera storia del collezionismo a partire dagli studioli rinascimentali, quegli ambienti nati nei monasteri medievali che divennero d'uso nella Firenze quattrocentesca, grazie soprattutto a Lorenzo il Magnifico. In questi ambienti, destinati ad attività intellettuali, gli sfondi e le pareti erano importantissimi, perché avevano la funzione di ambientare le opere e gli oggetti esposti, mettendoli in dialogo come attori su un palco, da qui il titolo dell'esposizione: Il teatro della memoria. Ma come sarebbe stata la wunderkammer o lo studiolo di un collezionista del XVII secolo se fosse vissuto fino ai giorni nostri, sempre attento a mostrare l'evoluzione del mondo e dei nuovi confini? Lo spettacolare allestimento della mostra, studiato per suscitare lo stesso stupore che provocavano le “camere delle meraviglie” di qualche secolo fa, vuole proprio rispondere a questa domanda. Accanto agli “Artificialia”, ovvero le creazioni dell'uomo, come opere d'arte, statue, gioielli, quadri, reperti archeologici, ai “Naturalia”, come conchiglie, coralli, animali esotici, ma anche elementi bizzarri e mostruosità della natura, le “Scientifica”, strumenti e opere dell'ingegno umano, e le “Exotica”, manufatti provenienti dal lontano Oriente oppure dalle terre al di là delle Colonne d'Ercole - si trovano in mostra anche meraviglie di oggi, come le bellissime creazioni del collettivo R.E.M.I.D.A., che ripropongono in chiave contemporanea lo splendore e la simbologia delle vanitassecentesche, gli stupefacenti mobili e lampadari della designer Valentina Giovando, straordinari esempi di “artificialia” moderni per la maniacale perizia nella cura dei dettagli e per lo stupore d'insieme che suscitano o le opere di Elena Carozzi, carte da parati e tappezzerie di lusso dipinte a mano, che decorano le pareti della wunderkammer del Castello Visconteo e, proprio come accadeva nelle “camere delle meraviglie”, hanno il ruolo fondamentale di ambientare le opere esposte, mettendole in dialogo tra loro come attori su un palco. Visitando l'esposizione, si avrà infatti l'impressione di assistere ad una messa in scena teatrale vera e propria. IIL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

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Francesca Rossi "Caroto e le arti tra Mantegna e Veronese"

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Play Episode Listen Later Jun 2, 2022 25:17


Francesca Rossi"Caroto e le arti tra Mantegna e Veronese"Verona, Palazzo della Gran Guardiahttps://mostracaroto.it/Fino al 2 ottobre a Verona, negli spazi monumentali del Palazzo della Gran Guardia, la grande esposizione su Giovan Francesco Caroto (1480 circa - 1555). E' la prima mostra dedicata interamente all'artista, con oltre 100 opere provenienti da alcune delle più prestigiose collezioni italiane e internazionali, che presenta l'evoluzione del grande pittore, seguendolo dagli esordi giovanili al riconosciuto ruolo di artista.Attraverso una serie di restauri sostenuti per la mostra e un'estesa campagna di analisi diagnostiche, l'esposizione diventa anche l'occasione per approfondire la conoscenza dell'operatività tecnica del pittore e degli interventi che nel corso del tempo hanno interessato le sue creazioni.La storia che ha legato la città di Verona a uno dei suoi pittori più affascinanti e rappresentativi, Giovan Francesco Caroto (1480 circa-1555), negli ultimi anni si è arricchita di nuove testimonianze e significati, primo dei quali ci viene dal gesto generoso di cittadini veronesi a favore dell'artista e del Museo di Castelvecchio.Nel 2019, infatti, è giunta alla Pinacoteca del Museo, in dono dalla famiglia Arvedi, la splendida Veritas filia Temporis (la Verità è figlia del Tempo) una grande tela ottagonale che decorava in origine la volta dello studiolo privato del gentiluomo e intellettuale veronese Giulio Della Torre. L'opera è uno dei capolavori della maturità dell'artista ed è databile all'inizio degli anni Trenta del Cinquecento.Con questa importante donazione, la famiglia Arvedi ha assunto simbolicamente il ruolo di portavoce dei cittadini che hanno affiancato i Musei Civici partecipando attivamente, negli ultimi quattro anni, alle acquisizioni critiche e alla definizione del progetto scientifico della mostra in programma alla Gran Guardia dal 13 maggio al 2 ottobre 2022.Veritas filia Temporis. Costituisce uno dei punti focali del percorso. Una sezione della mostra è intesa proprio a ricostruire idealmente lo studiolo Della Torre, insieme ad altri dipinti, disegni, medaglie e monete romane, marmi antichi e bronzetti moderni, libri e manoscritti. Nella tela ottagonale campeggiano tre figure allegoriche. Il Tempo, raffigurato come un vecchio con le ali e una clessidra nella mano destra (uno strumento che misura appunto lo scorrere del tempo) sostiene la Verità, sua figlia, una giovane donna nuda. Questo sta a significare che con il tempo la verità viene sempre a galla. Era consuetudine rappresentare la Verità senza vesti, perché essa non conosce finzioni né inganni. Si vede anche una terza figura, un giovane con le orecchie deformi che tiene con la mano destra alcuni serpentelli eccitati e aggressivi. Egli raffigura l'inganno, che cerca di trascinare verso il basso la Verità per avvolgerla nelle tenebre. Quindi il significato della scena nel suo insieme è la lotta tra il bene e il male, tra la verità e la menzogna. È probabile che sia stato lo stesso committente, Giulio Della Torre, a scegliere tale soggetto. Egli infatti fu autore di trattati di argomento etico e filosofico nei quali si mostra vicino alle posizioni del vescovo di Verona Gian Matteo Giberti sulla riforma della Chiesa ed è possibile che con questo tema intendesse alludere alle dispute religiose che all'inizio del Cinquecento dilaniavano anche il mondo cattolico.Caroto era un intimo amico di Giulio Della Torre, ne realizzò il ritratto e dipinse a fresco il salone di rappresentanza della sua abitazione: è rimasto solo un frammento che raffigura le Virtù cardinali e teologali, datato 1524, ora in collezione privata.Qualche tempo dopo, all'inizio degli anni Trenta, decorò anche lo studiolo con un ciclo di tele di cui sono note, oltre alla Veritas filia Temporis, altri tre elementi: una Tentazione di Cristo e un San Michele arcangelo precipita Lucifero del Museo di Castelvecchio e un'altra raffigurazione di San Michele conservata al Museo di Belle Arti di Budapest.Madonna della farfalla. Un'opera fra le più belle e più famose del pittore. Si tratta di un lavoro giovanile, un dipinto eseguito a olio su tavola, risalente agli anni 1510-1515 e al clima stilistico dell'esperienza a fianco di Mantegna e a contatto con la cultura mantovana e leonardesca. Non ne conosciamo la destinazione originaria. Essa è nota solo dall'inizio del Novecento, quando si trovava nella collezione viennese del barone Heinrich von Tucher. Dopo la morte del proprietario vagò a lungo tra collezioni private per ricomparire poi a New York e infine, negli anni Novanta, tornare di nuovo in Italia, nella collezione Martello di Fiesole. Le sue traversie tuttavia non erano finite. Trasferita nuovamente negli Stati Uniti, sembrava dispersa per sempre. Nelle ricerche effettuate per la mostra è stata finalmente rintracciata presso un collezionista privato che gentilmente ha accolto la proposta di presentarla al Museo di Castelvecchio in anticipo sulla mostra in Gran Guardia, a partire dal 4 marzo 2022, per poi esporla alla mostra.Nella Galleria di Castelvecchio e nella Gran Guardia il dipinto viene posto in dialogo con una replica del soggetto, leggermente diversa, facente parte delle collezioni civiche, la Madonna con il bambino. I due dipinti sono identici nelle due figure principali ma presentano varianti compositive nel paesaggio sullo sfondo e nel disegno del seggio sul quale le Madonne sono sedute. Era una pratica comune nelle botteghe artistiche del tempo replicare attraverso cartoni, cioè disegni con i contorni bucherellati per il trasposto su altri supporti, oppure carte lucide, le composizioni che avevano incontrato il favore del pubblico, soprattutto nel caso di piccoli dipinti devozionali come questo, che erano molto richiesti. Nel periodo dell'esposizione le due opere verranno sottoposte a indagini scientifiche per il confronto del disegno preparatorio sottogiacente usato dal pittore nell'una e nell'altra versione, allo scopo di verificare differenze ed elementi comuni nella tecnica esecutiva e nelle modalità di riproduzione dei modelli adottate nella bottega dell'artista.In attesa di approfondimenti, si ipotizza che la Madonna della farfalla costituisca un prototipo rispetto all'altra versione, purtroppo penalizzata da un mediocre stato di conservazione e perciò più difficile da studiare. Colpisce invece della versione in collezione privata l'ottimo stato di conservazione che consente di apprezzare l'eccellente qualità della stesura pittorica. In questa si distingue anche la maggior ricchezza di particolari, descritti amorevolmente con l'abilità del miniatore. Spicca in particolare il bracciolo della elegante seggiola, finemente intagliato, che reca la firma del pittore (“IO. F. CHAROTVS. F.”) e, sul pomello, una farfallina dalle ali bianche che ilbambino tiene legata con un filo sottilissimo. L'insetto non è solo un prezioso elemento decorativo, ma anche un sottile riferimento iconografico alla resurrezione di Cristo. EÈ tanta l'attenzione alla natura che Caroto - il quale, ricordiamolo, era anche un pittore naturalista e uno speziale, titolare di una farmacia in piazza delle Erbe - pone nella resa dei particolari, per esempio nelle venaturedelle ali, che è stato possibile riconoscere la farfalla come una pieride del biancospino (Aporia crataegi). Oltre 100 opere provenienti da alcune delle più prestigiose collezioni italiane e internazionali, formeranno il percorso espositivo articolato in 10 sezioni, che comprenderà anche 3 istallazioni multimediali. Per rendere più fruibile il percorso è stato previsto un supporto didattico accessibile tramite App in italiano ed inglese, oltre ad una ricca proposta di percorsi didattici pensati per tutti i pubblici. Il catalogo è edito da Silvana Editoriale.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Ecovicentino.it - AudioNotizie
La Ebe di Canova torna a splendere dopo 70 anni di oblio. Dal 4/12 la mostra

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Play Episode Listen Later Nov 25, 2021 2:00


Simbolo dell'eterna giovinezza, coppiera degli Dei, è risorta dalle ceneri e dal 4 dicembre sarà esposta ai Musei Civici di Bassano. Si tratta di uno tra i gessi più affascinanti tra quelli realizzati da Antonio Canova. Andò in frantumi durante la seconda guerra mondiale. La mostra apre il 4 dicembre.

il posto delle parole
Giuseppe Martini "Opera: il palcoscenico della società"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Sep 28, 2021 25:11


Giuseppe Martini"Opera: il palcoscenico della società"Una mostra sul rapporto fra opera e societàParma Capitale Italiana della Cultura 2021Palazzo del Governatore, fino al 13 gennaio 2022 L'esposizione, curata dalla storica dell'arte Gloria Bianchino e dallo studioso verdiano Giuseppe Martini, su progetto di allestimento scenografico a cura di Margherita Palli Rota, è prodotta da Comune di Parma e realizzata da Casa della Musica, in collaborazione con la Fondazione Teatro Regio di Parma.Opera vuole esplorare il rapporto biunivoco fra opera e società: 514 i pezzi esposti tra quadri, volumi antichi, stampe, fotografie, libretti, riviste, documenti d'archivio, costumi, oggetti di scena e materiali audiovisivi e sonori, provenienti da 75 prestatori pubblici e privati. Tra le opere in mostra: i quadri di Francesco Hayez I vespri Siciliani (1846) dalla Galleria di Arte Moderna e Contemporanea di Roma, e Papa Urbano II sulla piazza di Clermont predica la prima Crociata (1835) dalla Collezione della Fondazione Cariplo di Milano; il dipinto Au théatre di Federico Zandomeneghi (1885-1895) dall'Istituto Matteucci di Viareggio; una sezione di ritratti di Lina Cavalieri, tra cui il Ritratto di Lina Cavalieri di Cesare Tallone (1905) dalla Galleria Campari di Milano, e la serie di fotografie di Francesco Paolo Michetti da Archivio Alinari di Firenze; il lacerto ‘W Verdi' dai Musei Civici di Treviso; il libretto originale dell'Orfeo di Monteverdi dalla Biblioteca Teresiana di Mantova; abiti di scena e da sera, tra cui un pezzo di Balenciaga da Tirelli Costumi di Roma. Nonostante per secoli il suo pubblico sia appartenuto all'aristocrazia, l'opera è divenuta nel tempo sinonimo di passione popolare, riuscendo a valicare la dimensione del divertimento e dello spettacolo per diventare non solo memoria collettiva, ma rappresentazione dell'identità di una nazione. Lungo 20 sale del Palazzo del Governatore si apre un percorso articolato in tre sezioni che indaga l'influenza dell'opera sugli usi e costumi del tempo e sullo scenario politico: un vero e proprio viaggio attraverso l'universo operistico nel suo legame con i processi di autonomia nazionale, i valori civili della comunità e la riflessione sulla propria identità e sul proprio passato. Il mondo dell'opera è presentato sotto vari aspetti: il suo pubblico e il modo di stare in teatro; le strade che il melodramma ha intrapreso per avvicinarsi a un pubblico più ampio e i mezzi che gli hanno permesso di scendere dal palcoscenico per farsi conoscere fuori dal teatro; l'influenza esercitata sulla cultura e sull'immaginario collettivo; il suo dialogo con la politica, tra arte di regime, protesta e censura; il contributo all'ampliamento delle conoscenze linguistiche attraverso i libretti; e infine i cambiamenti delle modalità di ascolto, dagli organetti meccanici fino al disco, e il rapporto con vecchi e nuovi strumenti di comunicazione, dalla radio alla televisione e al web.A partire dal territorio di Parma – ricco di tradizione e nomi che hanno fatto la storia quali Giuseppe Verdi e Arturo Toscanini – i visitatori possono scoprire nel percorso espositivo il segreto della longevità dell'opera che si rivela al tempo stesso plasmabile al mutamento dei tempi e conservatrice dei riti del vivere insieme, dall'abbigliamento alla gastronomia, in particolar modo a Parma, dalla gestualità fino all'immaginario visivo. In mostra anche locandine, cartoline e caricature su riviste e calendari che nel corso degli anni hanno cambiato il modo di rappresentare l'opera, i suoi personaggi e i momenti scenici più popolari.Il percorso espositivoLe prime otto sale dell'esposizione (Stanze 1 e 2 Dalla nascita alla maturità – Stanza 3 Censura – Stanza 4 Protesta politica – Stanze 5 e 6 Opera e regimi – Stanze 7 e 8 Opera, politica e contemporaneità) si soffermano sull'influenza reciproca tra opera e sistema politico. È stato proprio il suo successo ad assicurare al genere una continua osservazione da parte dell'autorità politica, sia per orientare il consenso e disciplinare la morale, sia per controllare che non si veicolassero contenuti pericolosi per il potere. Parallelamente, la storia dell'opera è una continua lotta contro l'autorità, in nome della libertà artistica del compositore. Il teatro è stato spesso scelto come luogo fisico di protesta, ma la contestazione è avvenuta anche attraverso le opere messe in scena, come nel caso dei moti risorgimentali e dei regimi del Novecento.Stare all'opera (Stanza 10), inoltre, è un'attività sociale articolata: lo spettacolo non è solo una rappresentazione a cui assistere, ma diventa pretesto per stabilire relazioni sociali mangiando, sorseggiando, chiacchierando e ostentando il proprio ruolo attraverso riti codificati.La mostra prosegue, in altre cinque sale, analizzando l'influenza dell'opera sui diversi aspetti della società (Stanza 11 Figure della memoria – Stanza 12 Opera e parole – Stanza 13 Il gesto è il personaggio – Stanza 14 L'opera è donna – Stanza 15 La passione per l'opera). Il teatro è memoria del singolo, dei personaggi, degli spettacoli, memoria collettiva di un sogno civile, ma è anche strumento che ha contribuito a rendere la figura femminile sovrana del palcoscenico. Importante è il contributo apportato dall'opera alla lingua italiana e alla letteratura: i libretti sono stati veicoli per accrescere il vocabolario non solo degli appassionati, e far conoscere grandi autori stranieri quali Hugo, Shakespeare, Dumas. Inoltre l'opera, inizialmente esclusiva dell'aristocrazia, ha aperto le sue porte a un pubblico più ampio, che la riconosceva come rappresentazione dell'identità di un territorio e della nazione intera. In questo contesto si sono diffuse nuove iconografie del genere che sono presto entrate a far parte dell'immaginario popolare: tra queste la gestualità dei cantanti, inizialmente vista con ilarità ma presto riconosciuta come codice visivo con cui poter identificare i protagonisti delle opere.L'ultima sezione della mostra illustra il materiale che si è raccolto nel tempo attorno alla comunicazione dell'opera (Stanza centrale L'opera appesa – Stanza 17 Opera da leggere, opera da ridere – Stanza 18 L'opera fuori dal teatro – Stanza 19 Il mito dell'opera – Stanza 20 L'opera riprodotta). Verso la fine dell'Ottocento iniziano a circolare riproduzioni grafiche di scene d'opera sugli spartiti, immagini fotografiche, e vario materiale iconografico dell'universo operistico, sotto forma di cartoline, calendarietti, figurine, e poi nelle riviste, su giornali, locandine e manifesti. A questi si aggiungono le prime recensioni, parodie e brani degli spettacoli riproposti da forme più popolari, come la musica delle bande e il teatro di burattini, per citarne alcuni. I media di massa del Novecento hanno poi cambiato il mondo del melodramma, permettendo di accedere sempre più facilmente al consumo dello spettacolo operistico, moltiplicandone la conoscenza in modi mai vissuti prima e dimostrando come l'opera sia sempre stata capace di adattarsi al nuovo.Appuntamenti per approfondire la mostraArricchisce l'esposizione una serie di iniziative collaterali che offre diverse occasioni di approfondimento sulla mostra. In calendario concerti a tema proposti dalle principali istituzioni concertistiche di Parma con programmi musicali sulle più importanti opere dell'Ottocento; attività di laboratorio per famiglie e scuole, con l'obiettivo di formare e coinvolgere un nuovo giovane pubblico; incontri sui temi scelti dalla mostra con ospiti a direttori di teatri e di canali televisivi, presidenti di associazioni musicali, registi d'opera per la TV e per il cinema, e amministratori d'ambito culturale. Opera: il palcoscenico della società A cura di: Gloria Bianchino e Giuseppe MartiniDove: Palazzo del Governatore, piazza Giuseppe Garibaldi 19, ParmaApertura al pubblico: 18 settembre 2021 - 13 gennaio 2022 Prodotta da: Comune di Parma – Settore Cultura e Giovani - S.O. Casa della Musica, in collaborazione con la Fondazione Teatro Regio di Parma, nell'ambito del programma ufficiale di Parma Capitale Italiana della Cultura 2021Progetto allestimento scenografico a cura di: Margherita Palli Rota (Studio C.B.B.B. srl), con la collaborazione di Valentina Dellavia e Eleonora PeronettiProgetto illuminotecnico a cura di: Andrea Borelli per Fondazione Teatro Regio di Parma, realizzato da Parma InfrastruttureProgramma iniziative collaterali di valorizzazione a cura di: Gianluigi Giacomoni Catalogo: pubblicato da Comune di Parma, in vendita presso il bookshop di Palazzo del Governatore, 15 €Orari: dal mercoledì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19. Visite guidate su prenotazione per gruppi di massimo 20 personeBiglietti disponibili su https://www.ticketlandia.com/m/event/opera (intero 6 € - ridotto 4 € o 2 €) Biglietteria mostra: 0521.218035 (numero attivo dal 18 settembre 2021)Per info mostra e biglietti: opera@comune.parma.it - Casa della Musica 0521.031170IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Ecovicentino.it - AudioNotizie
L'ansia moderna nelle illustrazioni di Elena Xausa ai Musei Civici: la mostra è aperta fino al 10 ottobre

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Sep 13, 2021 1:23


C'è tempo fino al 10 ottobre per visitare la mostra che raccoglie oltre 70 opere riassuntive dei dieci anni di carriera dell'artista e illustratrice italiana di fama internazionale. I lavori esposti, nella Galleria Civica di Bassano, riescono a rendere immediati concetti moderni e complicati utilizzando colori forti e linee semplici.

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Ferragosto, in tanti scelgono i Musei Civici. Zero sanzioni “per” il Green Pass

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Aug 17, 2021 1:23


Oltre 2 mila ingressi tra Basilica palladiana, teatro olimpico, palazzo chiericati e chiesa di Santa Corona. Il gran caldo non ha fermato visitatori e turisti con presenze che si confermano in aumento, in particolare per quanto riguarda il numero degli stranieri. Sul fronte del Green Pass, invece, nessuna sanzione in città. Da venerdì 13 a domenica 15 gli agenti della polizia hanno effettuato controlli in 23 locali verificando la posizione di 20 avventori: tutti sono risultati in possesso della certificazione Covid.

Artribune
Giovanni Bonotto e Chiara Casarin - Contemporaneamente a cura di Mariantonietta Firmani

Artribune

Play Episode Listen Later Jul 23, 2021 68:31


In questo audio la preziosa intervista con Giovanni Bonotto imprenditore e Chiara Casarin curatrice, per parlare di arte e industria tra ricerca e autenticità. L'intervista è in Contemporaneamente a cura di Mariantonietta Firmani, il podcast pensato per Artribune.In Contemporaneamente podcast trovate incontri tematici con autorevoli interpreti del contemporaneo tra arte e scienza, letteratura, storia, filosofia, architettura, cinema e molto altro. Per approfondire questioni auliche ma anche cogenti e futuribili. Dialoghi straniati per accedere a nuove letture e possibili consapevolezze dei meccanismi correnti: tra locale e globale, tra individuo e società, tra pensiero maschile e pensiero femminile, per costruire una visione ampia, profonda ed oggettiva della realtà.Giovanni Bonotto ci racconta come, attraverso gli occhiali della fantasia, la fabbrica diventa una sorgente creativa che produce pensiero. La creatività diventa matrice di piccola comunità produttiva, dove l'essere umano è al centro della realizzazione di prodotti maieutici, transculturali e transgenerazionali. Chiara Casarin parla del lavoro nei musei, fabbriche di immaginazione, di ricerca e restauro, conservazione e curatela. E ancora, l'autenticità è una teoria che deve essere valida in tutti i tempi. Il lusso lascia una traccia molto lieve, mentre l' ipercomunicazione genera assuefazione e omologazione, e molto altro.Chiara Casarin è curatore d'arte contemporanea, siede in diverse Commissioni di autorevoli istituzioni museali e fondazioni private per l'arte. Laureata in Storia dell'Arte all'Università degli Studi di Bologna e Dottore di Ricerca in storia dell'arte contemporanea (Scuola Studi Avanzati, Venezia – École des Hautes Études en Sciences Sociales, Parigi). Nel 2015 pubblica il saggio “L'autenticità nell'Arte Contemporanea”. Il suo percorso professionale coniuga la valorizzazione delle collezioni storiche con la ricerca sull'arte contemporanea e l'applicazione delle tecnologie digitali per la conservazione e la divulgazione del patrimonio storico artistico. Riveste ruoli di rilievo all'interno di prestigiose istituzioni museali. Infatti è Componente del Comitato Scientifico delle Gallerie dell'Accademia di Venezia, membro del Comitato di studio della Fondazione Canova Onlus di Possagno e della Commissione per il nuovo Bailo dei Musei Civici di Treviso. È membro del Comitato scientifico della Biblioteca Internazionale La Vigna di Vicenza. Inoltre riveste ruoli di rilievo all'interno di prestigiose fondazioni private. Dal 2016 al 2020 Direttore dei Musei Civici di Bassano del Grappa. Ha condotto ricerche presso la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico di Roma, ha lavorato presso la Fondazione Benetton Iniziative Culturali di Treviso, la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia e la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna. Attualmente collabora con la Fondazione Giorgio Cini di Venezia. Casarin è vice presidente di "A Collection", programma di residenze per artisti volto alla produzione di opere d'arte contemporanea, arazzi, insieme a Giovanni Bonotto presidente. Giovanni Bonotto imprenditore, titolare e direttore artistico di Bnotto SpA, manifattura tessile alla quarta generazione, fondata da Luigi Bonotto nel 1912. Cinquant'anni più tardi, la competenza creativa e manifatturiera è stata trasformata in un piccolo gioiello di produttività tessile in crescita parallela al sistema moda italiano.L'azienda si è sviluppata velocemente diventando un'industria verticale a ciclo completo, con più siti produttivi ed oltre 200 maestri d'arte impiegati. Parte del gruppo Ermemeglido Zegna dal 2017 la Bonotto SpA è guidata dai fratelli Lorenzo e Giovanni, che l'hanno portata ad una crescita esponenziale, anche internazionalmente, rendendola punto di riferimento dell'industria della moda globale. La Bonotto è anche una Fondazione nata per promuovere la collezione Luigi Bonotto fondatore è appassionato d'arte, costruita dai primi anni Settanta ad oggi. Infatti, la Fondazione Bonotto conta numerosissime testimonianze tra opere, documentazioni audio, video, manifesti, libri, riviste ed edizioni di artisti Fluxus e delle ricerche verbo-visuali internazionali sviluppatesi dalla fine degli anni cinquanta. La Fondazione mira a promuovere e sviluppare a livello internazionale un nuovo ragionamento tra arte, impresa e cultura contemporanea.Contrapponendosi alla progressiva svalutazione della produzione massiva a scapito della qualità, Giovanni Bonotto diventa ambasciatore di una nuova maniera di pensare e di produrre. Nasce così “Fabbrica Lenta” fondata su logiche operative morbide, flessibili e fluttuanti, dove il lavoro è prima processo culturale, poi business. Giovanni Bonotto è presidente di “A Collection”.

I Girasoli
I Girasoli di sabato 10/07/2021

I Girasoli

Play Episode Listen Later Jul 10, 2021 57:46


- AUTORITRATTO GIOVANILE di Rembrandt, l'eccezionale prestito dal Rijksmuseum di Amsterdam diventa il cuore delle collezioni all'Accademia Carrara a Bergamo..- Uno scrigno di ricordi, idee e connessioni: il MUSEO DEL DESIGN ITALIANO della Triennale si presenta in veste rinnovata..- Domodossola ha aperto i suoi Musei Civici in palazzo San Francesco..nel cuore del Borgo della Cultura..- A settembre torna MILANO ART WEEK e accoglie MIART, la Fiera..dell'arte con tante mostre anche attese come Sironi e Monet..- E nell'attesa, l'arte approda nelle vetrine di Via Spiga: al posto..della moda troviamo due artiste tedesche..- E infine una mostra e un diario da non perdere assolutamente..al PAC, Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano: le opere..realizzate nelle carceri Turche dall'artista curda Zehra Dogan.

I Girasoli
I Girasoli di sab 10/07/21

I Girasoli

Play Episode Listen Later Jul 9, 2021 57:46


- AUTORITRATTO GIOVANILE di Rembrandt, l'eccezionale prestito dal Rijksmuseum di Amsterdam diventa il cuore delle collezioni all'Accademia Carrara a Bergamo..- Uno scrigno di ricordi, idee e connessioni: il MUSEO DEL DESIGN ITALIANO della Triennale si presenta in veste rinnovata..- Domodossola ha aperto i suoi Musei Civici in palazzo San Francesco..nel cuore del Borgo della Cultura..- A settembre torna MILANO ART WEEK e accoglie MIART, la Fiera..dell'arte con tante mostre anche attese come Sironi e Monet..- E nell'attesa, l'arte approda nelle vetrine di Via Spiga: al posto..della moda troviamo due artiste tedesche..- E infine una mostra e un diario da non perdere assolutamente..al PAC, Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano: le opere..realizzate nelle carceri Turche dall'artista curda Zehra Dogan.

MUSEUM - Radio Statale
I Musei di Domodossola, Palazzo Silva e Palazzo San Francesco

MUSEUM - Radio Statale

Play Episode Listen Later Jun 17, 2021 27:36


Domodossola non ha esaurito gli aspetti interessanti da svelare! Dopo aver parlato del territorio e delle sue iniziative culturali tramite le associazioni, non potevamo non parlare dei suoi musei! Insieme ad Antonio d'Amico, direttore e conservatore dei Musei Civici di Domodossola, abbiamo visitato Palazzo Silva e Palazzo San Francesco, due splendidi palazzi che ospitano importanti testimonianze artistiche di vario genere al loro interno. Ci ha colpito soprattutto lo stretto rapporto tra la città e le collezioni. Esse sono un vero e proprio specchio del fermento culturale ossolano.

MUSEUM - Radio Statale
Alla scoperta di VERONA con Francesca Rossi, direttrice dei Musei Civici

MUSEUM - Radio Statale

Play Episode Listen Later Jun 10, 2021 32:34


Verona è soltanto la città dell'amore? Assolutamente no, infatti è anche la città dei musei! L'offerta museale veronese è davvero ampia, spaziando dai musei di storia naturale ai musei archeologici, dalle collezioni d'arte alla casa di Giulietta e all'Arena. Ci ha profondamente colpito lo stretto legame tra la storia e la cultura del territorio e le proposte dei musei: un continuo dialogo tra tradizione, testimonianze e modernità, anche toccando temi di stringente attualità. Noi abbiamo percorso la città con Francesca Rossi, direttrice dei Musei Civici di Verona.

il posto delle parole
Marianna Vianello "Kid Pass Days"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later May 7, 2021 16:08


Marianna VianelloFondatrice e CEO "Kid Pass"https://kidpass.it/Kid Pass Days 2021100 eventi in 100 spazi culturali da tutta Italia. Appuntamenti online e in presenza, per festeggiare insieme la ripartenza della culturaIn arrivo un nuovo weekend dedicato alle famiglie: il 15 e 16 maggio 2021 musei, palazzi e parchi d'Italia ospitano la più grande rassegna di eventi per bambiniKID PASS DAYS 2021: 100 EVENTI IN 100 SPAZI CULTURALI DA TUTTA ITALIA. APPUNTAMENTI ONLINE E IN PRESENZA, PER FESTEGGIARE INSIEME LA RIPARTENZA DELLA CULTURAIn arrivo la settima edizione della grande maratona nazionale di appuntamenti per scoprire l'arte, la storia, la cultura e la scienza, a misura di bambino.Iniziative a Milano, Roma, Torino, Genova, Venezia, Bologna, Firenze, Napoli, Palermo e in tante altre città italiane È in arrivo la settima edizione di Kid Pass Days, la più grande maratona di eventi dedicati alle famiglie che si terrà nel weekend del 15 e 16 maggio 2021. Dopo la speciale edizione tutta digitale dello scorso anno, l'edizione 2021 sarà sia in presenza, con laboratori e visite guidate, sia digitale, con speciali contenuti a portata di smartphone, tablet, pc e smart tv, appuntamenti in diretta streaming e sui social. Sono oltre 100 gli appuntamenti in 100 spazi culturali italiani, tra i più importanti musei, palazzi storici e parchi d'Italia, uniti in un programma che coniuga l'alto valore educativo e culturale ad un apprendimento all'insegna del gioco e del divertimento.Una nuova pioggia di adesioni per la più grande rassegna di eventi di edutainment in Italia che, in questo particolare anno, diventa un modo per ripartire tutti insieme attraverso la cultura, con un invito a provare nuove attività che avvicinano all'arte, alla scienza e alla tecnologia. Sono tre le aree tematiche da esplorare, per tutti i gusti e le età: Piccoli Artisti; I love History; A tutta Scienza. Gli eventi che animeranno le città andranno da Trento a Palermo, passando per Milano, Torino, Genova, Venezia, Firenze, Bologna, Roma, Napoli e tanti altri centri. In programma anche un appuntamento tutto digitale: lo Special Live Day che andrà in onda il 16 maggio, dalle ore 10.00 alle 18.00. La maratona streaming inaugurerà con la riapertura di Città della Scienza di Napoli e l'intervento del presidente prof. Riccardo Villari, per poi condurre i piccoli spettatori tra le sale del Museo del Novecento e del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. In diretta anche un laboratorio sul paesaggio campestre curato da Raccolta Lercaro di Bologna e una speciale lezione su come estrarre i colori della natura insieme ad Aboca Museum di Sansepolcro. Parte da Torino il viaggio nel tempo dal Medioevo al Settecento, con Precettoria di Sant'Antonio di Ranverso e la Palazzina di Caccia di Stupinigi. Alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia i piccoli spettatori potranno conoscere un vero alchimista grazie all'autrice Stella Nosella. Infine, un viaggio virtuale oltremanica per conoscere il Museum of London insieme a Pingu's English Italia e fino alla Genova del 1500 con l'Orto della Cultura con l'autrice de L'Orlando avventuroso - La congiura dei Fieschi, Federica Saini.Alcuni dei protagonisti e delle attività di Kid Pass Days: vivace la proposta di Milano, che vede per la prima volta la partecipazione del PAC – Padiglione Arte Contemporanea, insieme al Museo di Storia Naturale e del Parco Montanelli, dove i bambini scopriranno la paleontologia in gioco; al Museo Civico Archeologico avrà luogo una speciale maratona nella antica città di Milano, da concludere a colpi di quiz; tornano anche quest'anno le Gallerie d'Italia, il Museo Poldi Pezzoli e la Veneranda Fabbrica del Duomo.In diretta dalla Basilica di Superga di Torino il laboratorio per realizzare una “basilica pop-up” e dalla Pinacoteca dell'Accademia Albertina quello per creare splendide corone, da decorare con tanta fantasia, mentre dal MAO – Museo di Arte Orientale partirà il viaggio Cina tra dame, cammelli e suonatori a cavallo. In presenza a Palazzo Madama l'esperienza sensoriale de Il giardino tra le mani. Tantissime partecipazioni dalla Liguria, a Genova con Galata-Museo del Mare e il Viaggio nel Tempo con Geronimo Stilton, alla scoperta di Sua maestà la Rosa a Palazzo Reale, delle Storie di dame, dogi, cardinali, condottieri, uomini di potere tra i dipinti di Palazzo Spinola e tra i Ricordi di Viaggio al Castello D'Albertis Museo delle Culture del Mondo. E ancora i Musei Civici, insieme al Museo d'Arte Orientale E. Chiossone, poi a La Spezia, dove sarà possibile scoprire il Museo Archeologico del Castello di San Giorgio e i Musei Civici. Un salto a Trento per scoprire il Castello del Buonconsiglio, le attività online del MUSE-Museo delle Scienze con Science Show ed esperimenti spettacolari con l'azoto liquido, e quelle sia in presenza che online per far fiorire il Giardino del Mart di Rovereto e far prendere vita ai Dinosauri di tutti i pianeti.A Venezia si celebrano i 1600 anni della città Sulle ali del leone con un'inedita guida a Palazzo Ducale e un viaggio Indietro nel tempo nel cortile di Palazzo Grimani; quiz ed enigmi attenderanno i piccoli archeologi al Museo Archeologico Nazionale con SPQR. La storia di Roma attraverso i reperti, mentre ad aspettarli al Museo d'Arte Orientale ci sono le Avventure di animali al Museo. A spasso per il centro storico con Una passeggiata misteriosa e la visita guidata per i più piccoli C'era una volta un leone con Venice Family Tours.Un tuffo nel contemporaneo e nelle mostre di Ocean Space, con The Soul Expanding Ocean #1: Taloi Havini e nello zoo di vetro di Pierre Rosenberg a Le Stanze del Vetro. Nuove, importanti adesioni dal Veneto: i Musei Civici di Treviso con Un mare di fiori per Santa Caterina, il Museo Nazionale di Villa Pisani e la Fondazione Tipoteca Italiana di Cornuda.A Bologna ci si avventurerà sin “dentro” i dipinti dei musei della città, con Genus Bononiae; a Casa Monti di Alfonsine (RA) e andare Alla scoperta del mondo delle api insieme a Mielizia. A Firenze i bambini potranno andare alla ricerca di Uno zoo in fuga al MAF- Museo Archeologico Nazionale di Firenze, vivere un'avventura a fumetti nel pre-protostorico al Parco del Mugello, partecipare a tanti appuntamenti al Museo Leonardo Da Vinci, al Museo Beato Angelico, al Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria.Ad attendere i piccoli storici a Roma ci sarà uno speciale Passaporto scoperta, per esplorare il Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano e un laboratorio per realizzare una composizione geometrica alla maniera dell'artista Victor Vasarely con Art Forum Würth Capena. Infine, un salto fino a Palermo per una visita alla GAM - Galleria d'Arte Moderna, a Palazzo Branciforte e a Villa Zito.Scopo dei #kidpassdays è diffondere l'accessibilità della cultura a misura di bambino, valorizzando eventi di qualità rivolti alla famiglia. Per questo, da sette anni i Kid Pass Days si confermano il più grande programma di edutainment d'Italia.Il progetto è reso possibile con il sostegno degli sponsor Pingu's English Italia e Mielizia e dei partner Fondazione IDIS-Città della Scienza, MUSE-Museo delle Scienze di Trento; Ocean Space; Aboca Museum; Raccolta Lercaro, Venice Family Tours e alla radio partner Radio VivaFM.KID PASS DAYS 2021 è promosso da Kid Pass e dall'Associazione Kid Pass Culture, punti di riferimento per le famiglie per vivere esperienze insieme ai più piccoli attraverso proposte, consigli, notizie sulla cultura a misura di bambino e con la nuova Piattaforma Kid Pass Edu che offre corsi per bambini online di archeologia, illustrazione, elettronica & robotica, giornalismo e molto altro.La lista dei musei partecipanti e il programma completo, in continuo aggiornamento, sono disponibili sul sito https://kidpass.it/Per informazioni:Facebook: kidpass.itInstagram: kid_pass; #kidpassdaysweb: www.kidpassdays.it IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

il posto delle parole
Paolo Pellegrini "Dante Alighieri. Una vita"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Mar 21, 2021 25:15


Paolo Pellegrini"Dante Alighieri"Una vitaEinaudi Editorehttps://www.einaudi.it/Paolo Pellegrini ospite di "danteaverona.it" con due incontri:il 23 marzo dialogherà con il regista Pupi Avatiil 25 marzo dialogherà con il dantista Zygmunt BaranskiDantedìGiovedì 25 marzo Verona dedica al Sommo Poeta un non-stop streamingcon ospiti, letture, dialoghi, video e sorprese http://www.danteaverona.it/Per il Dantedì, giovedì 25 marzo tutta l'Italia risuonerà delle parole e dei versi del Sommo Poeta. Il Comune di Verona celebra l'evento con letture, dialoghi, conferenze, video, in una giornata in streaming ricca di appuntamenti. Studiosi illustri italiani e stranieri, attori, esperti di storia dell'arte medioevale, italianisti e dantisti, musicisti, si alterneranno da mattina a sera, all'insegna del pensiero di colui che oltre alla nostra bella lingua, ci ha trasmesso un patrimonio di valori ancora importante per la contemporaneità. Uno per tutti: Considerate la vostra semenza / fatti non foste per viver come bruti / ma per seguir virtute e canoscenza (Inferno, XXVI, 118-120).Verona fu per Dante seconda casa dopo l'esilio da Firenze: la Commedia è ricca di riferimenti alla città veneta e ai suoi personaggi storici, in particolare a Cangrande della Scala, signore di Verona.È Cacciaguida, antenato di Dante, a parlargli di Cangrande, nel Paradiso, quando gli profetizza l'esilio da Firenze e il rifugio a Verona, sotto la protezione dei Della Scala, e in particolare di Cangrande, uomo dalle notevoli virtù militari, politico scaltro e generoso mecenate.Nel secondo decennio del Trecento Dante risiedette a lungo a Verona e a lui dedicò il Paradiso. L'Epistola che gli indirizzò, in latino, contiene la dedica della terza Cantica: «…e perciò molto a lungo esaminai i poveri doni che potevo farvi e ne misi qualcuno da parte e poi li riesaminai attentamente domandandomi quale fosse il più degno di voi e a voi più gradito. E non riuscii a trovare niente tanto adatto a vostra altezza quanto la suprema cantica della Comedìa che s'adorna del titolo di Paradiso. Questa, con la presente epistola che assolve perciò le funzioni di un epigramma di dedica, metto sotto il vostro nome, questa vi offro, questa vi affido» (Epistola a Cangrande, XIII, 10-11).Aspettando il Dantedì, martedì 23 marzo alle ore 17, sul sito delle manifestazioni veronesi in memoria di Dante (danteaverona.it) ci sarà un ospite d'eccezione: il maestro Pupi Avati.Dopo i saluti istituzionali dell'assessore alla cultura Francesca Briani, il regista dialogherà con il professor Paolo Pellegrini dell'Università di Verona, sul suo nuovo film che porterà in televisione la vita di Dante Alighieri. Modera l'incontro la giornalista Elisa Innocenti.Il programma della giornataApre la giornata La Verona di Dante: un viaggio in video con la regia di Fabrizio Arcuri e le musiche del compositore Giulio Ragno Favero, per condurre il pubblico nei luoghi del Poeta in città, con la narrazione della giornalista Francesca Barra che dà voce a un racconto, a partire da un testo originale della scrittrice Ginevra Lamberti. A intervallare il racconto, brani danteschi letti dall'attore Claudio Santamaria.L'intera giornata a partire dalla mattina sarà animata dal Dante's box. Voci e suoni dalla Divina Commedia, tracce audio di 15 minuti ciascuna, che catapultano nella modernità 21 canti della Commedia. Le voci di attori e ospiti speciali come Lino Guanciale, Filippo Nigro, Isabella Ragonese, Vinicio Marchioni e Leo Gullotta si alternano, a partire dalle ore 9, agli altri appuntamenti della giornata, permettendo agli spettatori di immergersi nei versi danteschi, resi più vividi da musiche originali. Il regista Fabrizio Arcuri e il musicista e compositore Giulio Ragno Favero hanno infatti immaginato un percorso nelle Cantiche a partire da una sonorizzazione che ne esalta i passaggi. Alle ore 11 Francesca Rossi, storica dell'arte, direttrice dei Musei Civici di Verona, presenta, insieme alla collega Dagmar Korbacher, direttrice del Kupferstichkabinett dei Musei Statali di Berlino, l'immagine coordinata elaborata per le celebrazioni veronesi, legata alla mostra diffusa che animerà i luoghi danteschi della città nel corso dell'anno. L'immagine è ispirata a uno dei disegni di Sandro Botticelli per l'illustrazione della cantica del Paradiso che, eccezionalmente, il museo di Berlino renderà disponibile per la sezione della mostra intitolata Tra Dante e Shakespeare: il mito di Verona, in preparazione alla Galleria d'Arte Moderna “Achille Forti” (7 maggio-3 ottobre 2021). Le due direttrici racconteranno la storia dello straordinario nucleo di disegni botticelliani entrati nel 1882 nelle collezioni statali berlinesi, soffermandosi sulle ragioni per cui queste opere occupano un ruolo chiave nel progetto scientifico dell'esposizione veronese. A seguire un video-assaggio in anteprima della mostra Dante negli archivi. L'Inferno di Mazur allestita al Museo di Castelvecchio, a cura di Francesca Rossi, Daniela Brunelli, Donatella Boni (fino al 3 ottobre 2021), che propone al pubblico le 41 acqueforti e acquetinte che l'artista americano Michael Mazur produsse ispirandosi ai Canti dell'Inferno. Alle opere sono accostati brani danteschi tradotti dal poeta e scrittore statunitense Robert Pinsky, amico di Mazur. Alle 14.30 la filologa Lucia Battaglia Ricci, già docente all'Università di Pisa, membro del Comitato Scientifico per l'Edizione nazionale dei Commenti Danteschi, e autrice di numerose pubblicazioni tra cui Dante per Immagini (Einaudi) tiene una lezione per immagini dal titolo La Commedia e gli artisti: il caso Ugolino. Potente e insuperato intreccio di sublime patetico e orrore tragico, la storia di Ugolino è forse quella che ha goduto di più duraturo successo presso gli artisti che nel corso del tempo hanno tentato di tradurre in immagini le straordinarie invenzioni dell'Alighieri. Alle 16.30 Omaggio a Francesca, videoconferenza dell'italianista Natascia Tonelli, dell'Università di Siena, che riflette sulla prima anima incontrata da Dante fra i dannati, Francesca da Rimini, protagonista di uno degli amori più celebri della letteratura. Alcuni studiosi ne deplorano la personalità sostenendo che Dante la raffiguri come cattiva lettrice, un'intellettuale di provincia un po' attardata, e propongono per il suo personaggio la definizione di “Bovary del Duecento”. Secondo Natascia Tonelli, invece, i versi di Dante tratteggiano Francesca come una donna colta, che dà prova di conoscere la tradizione classica e la letteratura romanza, narrativa e lirica: ne incarna i valori con autonomia di giudizio e, con competente personalità, rivendica le proprie scelte.A seguire ascolteremo, lette dall'attore Marco Pagani, le parole di Umberto Eco da Diario Minimo "Dolenti declinare", rapporto di lettura destinato all'editore che dovrà decidere la pubblicazione di un nuovo testo... la Divina Commedia di tal Alighieri Dante. Il video è stato concesso in anteprima dagli autori del canale YouTube "Incursioni letterarie".La chiusura della giornata, alle 17.30, è affidata al dialogo tra il dantista Zygmunt Baranski dell'Università di Cambridge e il filologo Paolo Pellegrini dell'Università di Verona, autore del recentissimo libro Dante Alighieri. Una vita (Einaudi). La presentazione del volume è occasione per i due studiosi di confrontarsi sulle più recenti ricostruzioni biografiche del Sommo Poeta, sul rapporto di Dante con la realtà storica e culturale del Medioevo, sulla necessità di coniugare le esigenze della ricerca scientifica e quelle dell'alta divulgazione. Presenta l'incontro l'assessore alla cultura Francesca Briani.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

I Girasoli
I Girasoli di sabato 02/01/2021

I Girasoli

Play Episode Listen Later Jan 2, 2021 58:01


- Il Museo del '900 a Milano compie dieci anni, si espande..e farà parte dei quattro distretti che vedranno la riorganizzazione dei..Musei Civici: tutte le novità dall'assessore Del Corno..- “Chiudere in Bellezza aprire con Coraggio”: I progetti di Brera..- I LIBRI: “Arte e Poststoria” - Conversazioni sulla fine dell'estetica e altro..Demetrio Paparoni ci illustra il suo libro nato dalle conversazioni con Arthur Danto..- “A cosa serve la storia dell'arte”: Luca Nannipieri riflette sulla responsabilità sociale dello storico e del critico d'arte e sulle riforme..auspicabili nella gestione del patrimonio artistico e culturale...- Parma Capitale Italiana della Cultura 2020 + 21: non si arrende..alle chiusure dei Musei e propone visite virtuali con guide d'eccezione..alle grandi mostre in corso.

MUSEUM - Radio Statale
I MUSEI A CASA TUA

MUSEUM - Radio Statale

Play Episode Listen Later Dec 3, 2020 25:43


Non puoi andare al Museo? Il Museo viene da te! In questa puntata di MUSEUM abbiamo parlato delle iniziative digitali dei musei e di tutte le possibilità che offre la rete per continuare ad essere connessi con l'arte. Dalle iniziative dei Musei Civici di Verona a quella della Pinacoteca di Brera con Brera Plus+. L'ambizioso progetto del Van Gogh Worldwide e tutti i siti dei musei italiani più attivi, comprendendo anche l'attività di alcuni storici dell'arte sul web. Abbiamo parlato anche di Hereditas, un interessante progetto di valorizzazione del patrimonio culturale emiliano! Queste, ci teniamo a sottolinearlo, non sono proposte sostitutive alla visita reale, piuttosto delle iniziative volte a allargare il pubblico e a modernizzare il ruolo del Museo nella nostra società. Ne abbiamo parlato con Elisabetta Murina, giornalista di MasterX, e con Emanuele Franchi, uno dei protagonisti di Hereditas. Buon ascolto!

#FDVonair
A tu per tu con... Paola Marini, a cura di M9 - Museo del '900

#FDVonair

Play Episode Listen Later Jun 11, 2020 13:33


Dal ricorso massivo ai social media alla rarefazione degli ingressi: quali sono le soluzioni che i musei stanno mettendo in atto per far fronte alla situazione attuale? Come sta evolvendo il rapporto tra i musei e il pubblico? Risponde Paola Marini, già direttrice dei Musei Civici di Verona e, fino al 2018, delle Gallerie dell'Accademia di Venezia, attualmente membro del Comitato scientifico di M9. L'intervista è a cura di Marco Biscione, direttore di M9 - Museo del '900.

il posto delle parole
Sandrina Bandera "Andrea Mantegna. Rivivere l'antico, costruire il moderno"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jun 6, 2020 38:14


"Andrea Mantegna. Rivivere l'antico, costruire il moderno"Torino, Palazzo MadamaSandrina Bandera, curatrice della mostrahttps://www.palazzomadamatorino.it/La grande esposizione vede protagonista Andrea Mantegna (Isola di Carturo 1431 – Mantova 1506), uno dei più importanti artisti del Rinascimento italiano, in grado di coniugare nelle proprie opere la passione per l'antichità classica, ardite sperimentazioni prospettiche e uno straordinario realismo nella resa della figura umana.La rassegna presenta il percorso artistico del grande pittore, dai prodigiosi esordi giovanili al riconosciuto ruolo di artista di corte dei Gonzaga, articolato in sei sezioni che evidenziano momenti particolari della sua carriera e significativi aspetti dei suoi interessi e della sua personalità artistica, illustrando al tempo stesso alcuni temi meno indagati come il rapporto di Mantegna con l'architettura e con i letterati.Viene così proposta ai visitatori un'ampia lettura della figura dell'artista, che definì il suo originalissimo linguaggio formativo sulla base della profonda e diretta conoscenza delle opere padovane di Donatello, della familiarità con i lavori di Jacopo Bellini e dei suoi figli (in particolare del geniale Giovanni), delle novità fiorentine e fiamminghe, nonché dello studio della scultura antica. Un'attenzione specifica è dedicata al suo ruolo di artista di corte a Mantova e alle modalità con cui egli definì la fitta rete di relazioni e amicizie con scrittori e studiosi, che lo resero un riconosciuto e importante interlocutore nel panorama culturale, capace di dare forma ai valori morali ed estetici degli umanisti.Il percorso della mostra è preceduto e integrato, nella Corte Medievale di Palazzo Madama, da uno spettacolare apparato di proiezioni multimediali: ai visitatori viene proposta una esperienza immersiva nella vita, nei luoghi e nelle opere di Mantegna, così da rendere accessibili anche i capolavori che, per la loro natura o per il delicato stato di conservazione, non possono essere presenti in mostra, dalla Cappella Ovetari di Padova alla celeberrima Camera degli Sposi, dalla sua casa a Mantova al grande ciclo all'antica dei Trionfi di Cesare.Il percorso espositivo non è solo monografico, ma presenta capolavori dei maggiori protagonisti del Rinascimento nell'Italia settentrionale che furono in rapporto con Mantegna, tra cui opere di Donatello, Antonello da Messina, Pisanello, Paolo Uccello, Giovanni Bellini, Cosmè Tura, Ercole de' Roberti, Pier Jacopo Alari Bonacolsi detto l'Antico e infine Correggio. Accanto a dipinti, disegni e stampe di Mantegna, saranno esposte opere fondamentali dei suoi contemporanei, così come sculture antiche e moderne, dettagli architettonici, bronzetti, medaglie, lettere autografe e preziosi volumi antichi a stampa e miniati.Per rendere chiaro e lineare questo tema complesso, il comitato scientifico internazionale ha selezionato un corpus di oltre un centinaio di opere, riunito grazie a prestigiosi prestiti internazionali da alcune delle più grandi collezioni del mondo, tra cui il Victoria and Albert Museum di Londra, il Musée du Louvre e il Musée Jacquemart André di Parigi, il Metropolitan Museum di New York, il Cincinnati Art Museum, il Liechtenstein Museum di Vienna, lo Staatliche Museum di Berlino, oltre a prestiti di numerose collezioni italiane, tra cui le Gallerie degli Uffizi, la Pinacoteca Civica del Castello Sforzesco e il Museo Poldi Pezzoli di Milano, l'Accademia Carrara di Bergamo e l'Accademia Tadini di Lovere, il Museo Antoniano e i Musei civici di Padova, la Fondazione Cini e le Gallerie dell'Accademia di Venezia, il Museo di Capodimonte di Napoli, i Musei Civici di Pavia, la Galleria Sabauda e il Museo di Antichità di Torino, i Musei Civici, il Seminario Arcivescovile e la Basilica di Sant'Andrea di Mantova.Il comitato scientifico della mostra è composto dai curatori Sandrina Bandera e Howard Burns, con Vincenzo Farinella come consultant curator per l'antico, insieme a Laura Aldovini, Lina Bolzoni, Molly Bourne, Caroline Campbell, Marco Collareta, Andrea Di Lorenzo, Caroline Elam, David Ekserdjian, Marzia Faietti, Claudia Kryza – Gersch, Mauro Mussolin, Alessandro Nova, Neville Rowley e Filippo Trevisani.La mostra, promossa dalla Fondazione Torino Musei e da Intesa Sanpaolo, è organizzata da Civita Mostre e Musei.Il catalogo, comprendente numerosi saggi introduttivi e di approfondimento oltre alle schede scientifiche di tutte le opere in mostra, è pubblicato da Marsilio Editori.Sandrina Banderagià soprintendente per il Patrimonio storico artistico ed etnoantropologico di Milano e direttore della Pinacoteca di Brera, attualmente è presidente del MaGa di Gallarate.Andrea MantegnaRivivere l'antico, costruire il modernoa cura di Sandrina Bandera, Vincenzo Farinella, Howard BurnsMarsilio Editorihttp://www.marsilioeditori.it/Gli ultimi decenni hanno visto importanti pubblicazioni, soprattutto cataloghi di mostre, dedicate ad Andrea Mantegna (1431-1506), protagonista della cultura figurativa rinascimentale: le importanti rassegne di Londra e New York del 1992, quella memorabile di Parigi del 2008, curata da Giovanni Agosti, le esposizioni tenutesi in contemporanea a Padova, Verona e Mantova, organizzate nell'ambito delle celebrazioni per i cinquecento anni dalla sua morte nel 2006 hanno portato all'attenzione del pubblico novità in merito al suo insegnamento e alla sua eredità, oltre a un'ampia selezione di opere autografe e di artisti fortemente legati al maestro.Da oltre un decennio manca quindi in Italia una grande mostra dedicata a Mantegna. La mostra di Torino e il catalogo che l'accompagna presenteranno l'intero percorso artistico di Mantegna, dai prodigiosi esordi giovanili al riconosciuto ruolo di artista di corte e saranno articolati in sezioni che evidenzieranno momenti particolari della sua carriera e significativi aspetti dei suoi interessi e della sua personalità artistica.Sulla base degli esiti delle più recenti ricerche su Mantegna, sarà proposta nel catalogo un'ampia lettura della figura di un artista che definì la sua arte potente e originale sulla base della profonda e diretta conoscenza delle opere padovane di Donatello, della familiarità con i lavori di Jacopo Bellini e dei suoi figli, delle novità fiorentine e fiamminghe, nonché dello studio della scultura antica e dell'attenta osservazione del mondo circostante.Un'attenzione particolare sarà dedicata al suo ruolo di artista di corte a Mantova e alle modalità con cui egli definì la fitta rete di relazioni e amicizie con scrittori e studiosi che lo resero un riconosciuto e importante interlocutore nel panorama culturale, capace di dare forma visiva a ciò che gli Umanisti potevano esprimere solo a parole.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Disputandum
Le altre opere. Artisti che collezionano artisti

Disputandum

Play Episode Listen Later Feb 26, 2020 16:22


Conferenza stampa, mercoledì 26 febbraio, Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese. Registrazione a cura di Veronica Bisconti.Protagoniste della rassegna sono 550 opere delle collezioni private di 86 artisti contemporanei, esposte – a partire dal 27 febbraio e fino al 27 settembre 2020 – in cinque Musei Civici di RomaHanno partecipato:Maria Vittoria Marini ClarelliSovrintendente Capitolina ai Beni CulturaliLucilla Catania e Daniela PeregoArtiste, ideatrici e co-curatrici del progettoI curatori del progettoArianna Angelelli, Laura Panarese, Ileana Pansino, Roberta Perfetti e Carla Scicchitano

USMARADIO
Inaugurazione della Sonosfera a Pesaro - 6 gennaio 2020

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Play Episode Listen Later Jan 14, 2020 25:31


A cura di Roberto Paci Dalò. Il 6 gennaio 2020, Pesaro Città Creativa Unesco della Musica ha presentato un nuovo progetto unico al mondo: il teatro per l'ascolto profondo di ecosistemi e musica collocato a Palazzo Mosca. Per l'occasione ha partecipato David Sassoli, presidente del Parlamento europeo Sonosfera® è un nuovo progetto assolutamente innovativo: uno spazio progettato per la fruizione immersiva di contenuti tridimensionali sonori e audio-visivi. Collocata all’interno di Palazzo Mosca sede dei Musei Civici, la Sonosfera® fa parte del patrimonio del Museo Nazionale Rossini. Il pubblico è seduto in una doppia cavea simile ad un anfiteatro ma trasparente al suono. Il geode è costruito per essere acusticamente perfetto, isolato dall’esterno e completamente fono-assorbente all’interno. Il suono proviene da 45 altoparlanti posizionati nell’intera superficie semi-sferica intorno al pubblico e sotto la cavea che si combinano creando al centro un campo sonoro sferico molto prossimo alla realtà. Gli spettrogrammi del suono e i contenuti audiovisivi sono proiettati in una corona video a 360° ad altissima definizione. L’esperienza che se ne ricava è quella di una vera e propria immersione in un panorama sonoro e visivo che conduce all’interno del suono con un’esplorazione sensoriale dello spazio molto potente. Come Teatro Eco-acustico trasportabile per il progetto ‘Fragments of Extinction - Il Patrimonio Sonoro degli Ecosistemi’, nel 2014 la Sonosfera® ha ottenuto il brevetto internazionale ad opera del professor David Monacchi, docente del Conservatorio Rossini, ed è perciò un dispositivo unico al mondo per caratteristiche tecnologiche e funzionali. I contenuti da ascoltare all’interno della Sonosfera® potranno essere molteplici, legati alle sinfonie degli ecosistemi naturali con la loro biodiversità in estinzione, ma anche ad un’esplorazione inedita dell’opera di Gioachino Rossini come pure ad altri programmi musicali ed extramusicali. A proposito del compositore, sono previste applicazioni per raccontare la musica come non la si è mai ascoltata attraverso il suono tridimensionale, proprio a partire dall’opera del genio di Pesaro. Il pluripremiato progetto “Fragments of Extinction” - che studia e propone al grande pubblico i paesaggi sonori delle foreste primarie equatoriali registrati durante spedizioni in tutto il mondo - sarà il primo contenuto culturale pronto per poter essere circuitato su scala internazionale. Visti gli attuali drastici mutamenti del clima e degli habitat naturali a livello globale, è ora di fondamentale importanza portare all’attenzione la ‘sesta estinzione di massa’. L’esperienza diretta e in tempo reale del suono degli ecosistemi intatti che si vivrà all’interno della Sonosfera®, costituisce uno strumento di consapevolezza verso il cambio di paradigma e la transizione ecologica, ormai richiesti inderogabilmente alla nostra civiltà. Grazie alla coinvolgente esperienza sensoriale proposta, la Sonosfera® rappresenta uno straordinario strumento di divulgazione sia scientifica che per un pubblico più ampio, arrivando a coprire una serie di domini legati alla ricerca nelle scienze e nell’arte, all’educazione ecologica ed estetica. Sono allo studio anche applicazioni in ambito terapeutico legate alla specificità di uno strumento immersivo così avanzato e per questo capace di sollecitare stati di rilassamento profondo o di interagire con disturbi dello spettro autistico o disturbi sensoriali più in genere. La Sonosfera® sarà fruibile come strumento multifunzionale semistabile a Palazzo Mosca e potrà viaggiare nel mondo durante l’anno portando i contenuti prodotti a Pesaro Città Creativa Unesco della Musica in musei e istituzioni culturali europee e internazionali. La Sonosfera® è un progetto di David Monacchi. La versione che viene presentata il 6 gennaio 2020 è stata finanziata nell’ambito del Progetto ITI Pesaro Fano (Investimenti Territoriali Integrati) con fondi FESR Marche (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) e si è sviluppata grazie al contributo del Museo Nazionale Rossini e del Comune di Pesaro, con il raccordo dei Servizi Comunali: Nuove Opere, Sviluppo e Opportunità, Politiche Culturali e Governance. La costruzione della Sonosfera® è stata possibile grazie ad un team di circa 20 professionisti tra ingegneri, disegnatori, scenotecnici e aziende costruttrici diretti da Flavio Antoccia/Sonus Audio Services. I contenuti inaugurali sono stati realizzati con tecnologie non standard e software sviluppati per il progetto da un team specifico tra cui ex-studenti del corso di Musica Elettronica del Conservatorio Statale di Musica G. Rossini, diretti da David Monacchi ed Eugenio Giordani. La Sonosfera® sarà fruibile 6 mesi l’anno come strumento multifunzionale semistabile a Palazzo Mosca; per il resto potrà viaggiare nel mondo portando i contenuti prodotti a Pesaro Città Creativa Unesco della Musica in musei e istituzioni culturali europee e internazionali. Sonosfera® tutti i giorni su prenotazione (gruppi da 15 a 60 persone) ore 10:30-17.30 venerdì, sabato, domenica e festivi: mattino ore 10.30, 11.30, 12.30, pomeriggio ore 15.30, 16.30, 17.30 (posti limitati, prenotazione consigliata) prenotazione 0721 387541 biglietteria Palazzo Mosca - Musei Civici pesaro@sistemamuseo.it biglietto intero € 8; ridotto € 6: possessori card Pesaro Cult, possessori di biglietto base o biglietto unico Pesaro Musei, gruppi min. 15 persone, studenti universitari, convenzioni Il sito: https://www.pesaromusei.it/sonosfera/ (nell'immagine David Monacchi e David Sassoli in conversazione durante l'inaugurazione)

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Incontri sul Design - Giuseppe Di Napoli

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Play Episode Listen Later Dec 9, 2019 122:21


Giovedì 5 dicembre 2019 > Giuseppe Di Napoli "I principi della forma" Modera Sergio Menichelli Nato a Laureana Cilento (SA) nel 1952, Diplomato in Pittura all'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, ha esposto in numerose mostre personali e collettive in gallerie nazionali ed europee. Insegna Metodologia progettuale della comunicazione visiva; Teoria e pratica del disegno prospettico all’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano; Teoria della percezione e psicologia della forma all’Istituto Europeo del Design di Milano. Ha pubblicato: Leonardo. Lo sguardo infinito. Einaudi, Torino 2019; Nell’occhio del pittore. La visione svelata dalla pittura; Einaudi, Torino 2016; I Principi della forma. Natura, percezione e arte. Einaudi, Torino 2011; Il colore dipinto. Teorie, percezione e tecniche. Einaudi, Torino, 2006; Disegnare e conoscere. La mano, l’occhio e il segno. Einaudi, Torino, 2004; (coautore) Segno Forma Spazio Colore, Zanichelli, Bologna 1999. Numerosi saggi tra i quali: La tavolozza prismatica; in: Dialoghi di colore (a cura di Gadaleta Ignazio), Gangemi, Roma, 2016; Segni; (in) Atlante di zoologia profetica. (a cura di Belpoliti Marco), Corraini Mantova, 2016; Che cos’è il disegno e perché si disegna. Rivista di Estetica, 42; 2011, anno LI; (voce) Visione, catalogo della mostra Annisettanta, La Triennale di Milano, Skira, Milano, 2007; Il disegno del disegno di Steinberg; Riga, 24, Marcos Y Marcos, Milano, 2005; (a cura di), Il pensiero visivo dalla progettazione alla produzione nelle scuole di indirizzo artistico. I.S.A., Monza, 2001; Il disegno del nodo, Riga, 10, Marcos Y Marcos, Milano, 1996. È stato invitato a parlare del colore in numerose conferenze, tra le più recenti; Leonardo inventore del disegno. Festival degli Scarabocchi; Novara 2019 e Che cos’è il disegno; (edizione del 2018); Nella profondità della superficie pittorica, Museo della Permanente, Milano 2018. Dietro lo sguardo; Convegno NO-TITLE; Biblioteca Ambrosiana, Milano, 2017. I contorni delle cose; Convegno MAKING SENSE; Torino, 2017. La tavolozza prismatica di Georges Seurat e di Paul Signac; Palazzo Reale, Milano 2008. Rapsodia di colori: il grigio; il blu; Musei Civici, Reggio Emilia, 2008. È stato invitato a parlare di colore in tre puntate della trasmissione televisiva Dodicesimo round, di RAI 2. Ha collaborato con le pagine culturali di “ALIAS” del quotidiano “IL Manifesto” e con quelle di “IL”, supplemento del “IL SOLE 24 ORE”. Collabora con la rivista online “WWW. DOPPIOZERO.COM”. I Corsi di laurea in Design dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino organizzano il ciclo Incontri sul design 2019/20. Designer, imprenditori, artisti, ricercatori, portano a San Marino la loro storia e visione della cultura del progetto, confrontando le proprie idee con quelle degli studenti dei Corsi di laurea.

Considera l'armadillo
Considera l'armadillo mercoledì 24/10/2018

Considera l'armadillo

Play Episode Listen Later Oct 24, 2018 27:18


Dove si parla con Francesco Petrucci,Conservatore del Palazzo Chigi di Ariccia e curatore della mostra Cani in posa. Dall'antichità ad oggi,a La Venaria Reale di Torino, da un'idea di Fulco Ruffo di Calabria, di Pompei, di Musei Vaticani, degli Uffizi, della Reggia di Caserta, di Musei Civici di Trieste, del Palazzo Chigi di Ariccia, della Galleria Nazionale di Sofia, di Jacopo Bassano, di Frans Snyders, di Luca Giordano, di Sebastiano Ricci, di Giovan Battista Tiepolo, di Antonio Canova, di Eliott Erwitt, di Keith Haring e scopriamo che Francesco avrebbe voluto essere un Cane Bracco

Considera l'armadillo
Considera l'armadillo mer 24/10 (prima parte)

Considera l'armadillo

Play Episode Listen Later Oct 23, 2018 27:18


Dove si parla con Francesco Petrucci,Conservatore del Palazzo Chigi di Ariccia e curatore della mostra Cani in posa. Dall’antichità ad oggi,a La Venaria Reale di Torino, da un'idea di Fulco Ruffo di Calabria, di Pompei, di Musei Vaticani, degli Uffizi, della Reggia di Caserta, di Musei Civici di Trieste, del Palazzo Chigi di Ariccia, della Galleria Nazionale di Sofia, di Jacopo Bassano, di Frans Snyders, di Luca Giordano, di Sebastiano Ricci, di Giovan Battista Tiepolo, di Antonio Canova, di Eliott Erwitt, di Keith Haring e scopriamo che Francesco avrebbe voluto essere un Cane Bracco (prima parte)

Considera l'armadillo
Considera l'armadillo mer 24/10 (prima parte)

Considera l'armadillo

Play Episode Listen Later Oct 23, 2018 27:18


Dove si parla con Francesco Petrucci,Conservatore del Palazzo Chigi di Ariccia e curatore della mostra Cani in posa. Dall’antichità ad oggi,a La Venaria Reale di Torino, da un'idea di Fulco Ruffo di Calabria, di Pompei, di Musei Vaticani, degli Uffizi, della Reggia di Caserta, di Musei Civici di Trieste, del Palazzo Chigi di Ariccia, della Galleria Nazionale di Sofia, di Jacopo Bassano, di Frans Snyders, di Luca Giordano, di Sebastiano Ricci, di Giovan Battista Tiepolo, di Antonio Canova, di Eliott Erwitt, di Keith Haring e scopriamo che Francesco avrebbe voluto essere un Cane Bracco (prima parte)

MuVE In
John Ruskin - Le pietre di Venezia

MuVE In

Play Episode Listen Later Mar 19, 2018 45:56


Podcast di approfondimento sulla mostra "John Ruskin - Le pietre di Venezia", visitabile a Palazzo Ducale dal 10 marzo al 10 giugno 2018.Possiamo ascoltare gli interventi di Gabriella Belli - direttore dei Musei Civici di Venezia -, di Anna Ottani Cavina - curatrice della mostra -, del maestro Pier Luigi Pizzi e della fotografa Sarah Quill.

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John Ruskin - Le pietre di Venezia

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Play Episode Listen Later Mar 19, 2018 45:56


Podcast di approfondimento sulla mostra "John Ruskin - Le pietre di Venezia", visitabile a Palazzo Ducale dal 10 marzo al 10 giugno 2018.Possiamo ascoltare gli interventi di Gabriella Belli - direttore dei Musei Civici di Venezia -, di Anna Ottani Cavina - curatrice della mostra -, del maestro Pier Luigi Pizzi e della fotografa Sarah Quill.

USMARADIO
Incontri sul Design - Roberto Pieracini

USMARADIO

Play Episode Listen Later Nov 10, 2017 102:14


Come ogni anno, Unirsm Design, a partire da novembre 2017, organizza un ciclo di incontri sul design. Designer, imprenditori, artisti, ricercatori, portano a San Marino la loro storia e visione della cultura del progetto, confrontando le proprie idee con quelle degli studenti dei corsi di laurea. ROBERTO PIERACCINI Nato a Pesaro nel 1942, Roberto Pieracini è un graphic designer, art director, manager della comunicazione. Ha firmato progetti di “Corporate Image” di aziende come Olivetti, Italtel, Smau. Roberto Pieracini è stato presidente dell'AIAP, Associazione italiana design della comunicazione visiva (1991-1993). È tra i promotori della prima Biennale della Grafica e della Carta del Progetto Grafico. Ha pubblicato Progetto d'Immagine, Nuova Italia, Roma 1990, volume in cui raccoglie le sue esperienze in Olivetti. Nel mondo della formazione è stato docente incaricato al Politecnico di Milano, Facoltà di Design dal 2001 al 2005. Dal 2005 è docente (Progettazione e Sistemi grafici, Comunicazione d'Impresa) all'ISIA, Istituto Superiore Industrie Artistiche di Urbino. Nel giugno 2007 è stato proclamato Direttore di questo prestigioso Istituto, incarico terminato nell'ottobre 2013. Ultimamente ha curato il volume per 50° anniversario della IFI, azienda pesarese di tecnologie e arredi per locali pubblici ed è stato curatore della mostra “Oltre il Territorio – Franco Bucci, Massimo Dolcini, Gianni Sassi” Pesaro, Musei Civici, Palazzo Mosca, Luglio – Dicembre 2013. A seguito di questa esposizione nel 1917 pubblica il volume “Franco Bucci, Massimo Dolcini, Gianni Sassi. Artigianato e cultura del progetto nella Pesaro degli anni '60-‘90”. AIAP Edizioni. Nel 2004 tutti i progetti, i manufatti e la documentazione relativa vanno a costituire un Fondo presso l'Archivio Storico Olivetti, Villa Cesana, Ivrea. https://goo.gl/SmPqq3

Forme d'onda
Attorno alla Pop Art

Forme d'onda

Play Episode Listen Later Aug 25, 2017 27:17


Grazie al contributo della Fondazione Sonnabend - che ha in lascito la sua collezione al museo di Ca' Pesaro - i Musei Civici di Venezia hanno portato in terraferma uno stralcio importantissimo di storia dell'arte del Novecento.Forme d'onda vi propone un approfondimento su questa mostra, intitolata "Attorno alla pop art nella Sonnabend collection: Johns-Rauschenberg-Warhol-Lichtenstein-Koons."

Cult
Cult di martedì 29/04/2014

Cult

Play Episode Listen Later Apr 29, 2014 50:50


Adriano Ossola ideaatore e direttore del Festival èStoria ci presenta la decima edizione Trincee Festival Internazionale della Storia, a Gorizia - Francesca Campana Comparini ideatrice del primo Festival delle Religioni , Incontrandoci su ciò che ci divide, a Firenze - Marco Cavallarin su Sciesopoli Luogo della Memoria - Elisabetta Farioli direttrice dei Musei Civici di Reggio Emilia su Fotografia Europea dedicata alla Visione

Cult
Cult di mar 29/04 (seconda parte)

Cult

Play Episode Listen Later Apr 28, 2014 50:50


Adriano Ossola ideaatore e direttore del Festival èStoria ci presenta la decima edizione Trincee Festival Internazionale della Storia, a Gorizia - Francesca Campana Comparini ideatrice del primo Festival delle Religioni , Incontrandoci su ciò che ci divide, a Firenze - Marco Cavallarin su Sciesopoli Luogo della Memoria - Elisabetta Farioli direttrice dei Musei Civici di Reggio Emilia su Fotografia Europea dedicata alla Visione (seconda parte)

Cult
Cult di mar 29/04 (seconda parte)

Cult

Play Episode Listen Later Apr 28, 2014 50:50


Adriano Ossola ideaatore e direttore del Festival èStoria ci presenta la decima edizione Trincee Festival Internazionale della Storia, a Gorizia - Francesca Campana Comparini ideatrice del primo Festival delle Religioni , Incontrandoci su ciò che ci divide, a Firenze - Marco Cavallarin su Sciesopoli Luogo della Memoria - Elisabetta Farioli direttrice dei Musei Civici di Reggio Emilia su Fotografia Europea dedicata alla Visione (seconda parte)