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Sembra svanire decisamente la pazienza con la quale, fino alla scorsa settimana, gli Stati Uniti avevano fatto buon viso a cattivo gioco, dinanzi alla sostanziale indifferenza mostrata dai Russi nei confronti dei loro sforzi per il raggiungimento di almeno un breve “cessate il fuoco” in Ucraina. E non ci riferiamo tanto allo stato di forte irritazione espresso, a inizio settimana, da Donald Trump proprio nei riguardi di Vladimir Putin, quanto alle nuove sanzioni che sono appena state ipotizzate da una proposta di legge bipartisan – presentata cioè, da cinquanta senatori (25 repubblicani e 25 democratici) – che prevede l'imposizione di una tariffa (fino al 500 per cento !) sulle importazioni dai Paesi che continueranno a fare scambi commerciali con la Russia, acquistando il suo gas o il suo petrolio. Tali misure punitive – spiegano a Washington – verranno applicate se il Cremlino non compirà “passi significativi” sulla strada che porta alla fine del conflitto. Non c'è dubbio sul fatto che l'introduzione (o, comunque, la minaccia) di queste sanzioni, segni un infastidito cambio di atteggiamento degli Stati Uniti, fino a ieri rimasti fin troppo accomodanti rispetto alle furberie diplomatiche di cui la Russia si è servita esclusivamente per guadagnare tempo utile all'avanzata – per la verità assai lenta - dei suoi soldati . Naturalmente, data l'umoralità dell'uomo che, per i prossimi quattro anni, governerà il Paese più potente del mondo, sarebbe, comunque, azzardato parlare di un vero e proprio rimescolamento di carte tra Mosca e Washington: tuttavia non si può neanche negare il fatto che, ultimamente, Donald Trump sia apparso sempre più insofferente verso certi giochetti di prestigio che, forse, Vladimir Putin si è illuso di poter portare avanti all'infinito. Tra le tante promesse che il Tycoon aveva venduto agli elettori statunitensi durante la sua campagna elettorale, c'era, infatti, anche quella di poter chiudere la questione ucraina in quattro e quattr'otto, grazie, soprattutto, all'esistenza di un suo presunto feeling con l'autocrate russo. Feeling che, invece, si sta evidentemente rivelando ben poco contraccambiato... Trump, per andare incontro alle esigenze del suo interlocutore russo, si era esposto fino al punto di addebitare a Zelensky le responsabilità principali circa lo scoppio della guerra: ma neanche questo è bastato, perchè Putin, in cambio, non gli ha neppure concesso lo striminzito contentino di quei 30 giorni di sospensione dei combattimenti che gli avrebbero almeno permesso di sbandierare un minimo di risultato utile in faccia ai suoi detrattori politici: sia in America, che altrove. Pertanto, visto lo stato di imbarazzante confusione in cui sembrano procedere le trattative tra Cremlino e Casa Bianca, è più che comprensibile che un risentito senso di frustrazione si stia, adesso, impossessando dell'animo di Donald Trump. Staremo, quindi, a vedere come evolveranno le cose, ma è certo che il testo di legge presentato al Senato di Washington – se approvato – andrebbe veramente a colpire la Russia dove fa più male, prevedendo sanzioni così drastiche proprio a carico di quei Paesi che - anche se non direttamente - di fatto sostengono l'espansionismo militare del Cremlino. Come, ad esempio, India e Cina che sono, al momento, tra i maggiori clienti di Mosca per quanto concerne gli acquisti di gas e petrolio: e tutti sappiamo come le esportazioni di energia e di altre materie costituiscano le sue principali fonti di finanziamento della guerra. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Il Messaggio di Oggi: "OGGI ANDREMO - STAREMO - TRAFFICHEREMO - GUADAGNEREMO" • Giacomo 4: 13 • Luca 12: 18-19 • Salmo 14: 1 • Luca 12 :20 • Ecclesiaste 2: 19 • Giacomo 4: 13-14 • Giacomo 4: 7-8 • Giacomo 4: 16 • Salmo 37: 3 • Giacomo 4: 17 • Salmo 37: 3-5 • Giacomo 4: 15 • Matteo 6: 13 • Giacomo 4: 15 --Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
VENEZIA (ITALPRESS) - "Il Referendum è un istituto della democrazia. Adesso vedremo cosa dirà la Corte Costituzionale, perchè il percorso non è finito e cercheremo di capire alla fine se sarà referendum oppure no, al momento non lo è". Lo dice a margine della riunione del Consiglio regionale il Presidente del Veneto, Luca Zaia in merito alla dichiarazione della Cassazione sulla legittima richiesta di referendum per l'abrogazione totale della legge Calderoli sull'autonomia differenziata. "Siamo abitati a questi colpi di scena sull'autonomia - aggiunge -. Quando abbiamo convocato il nostro referendum ce l'hanno impugnato e siamo dovuti andare in Corte Costituzionale e avere una sentenza per farlo. Staremo a vedere e se sarà autorizzato sarà un problema di chi presenta il referendum trovare chi va a votare" conclude il governatore veneto.tvi/red(fonte video - ufficio stampa Regione Veneto)
VENEZIA (ITALPRESS) - "Il Referendum è un istituto della democrazia. Adesso vedremo cosa dirà la Corte Costituzionale, perchè il percorso non è finito e cercheremo di capire alla fine se sarà referendum oppure no, al momento non lo è". Lo dice a margine della riunione del Consiglio regionale il Presidente del Veneto, Luca Zaia in merito alla dichiarazione della Cassazione sulla legittima richiesta di referendum per l'abrogazione totale della legge Calderoli sull'autonomia differenziata. "Siamo abitati a questi colpi di scena sull'autonomia - aggiunge -. Quando abbiamo convocato il nostro referendum ce l'hanno impugnato e siamo dovuti andare in Corte Costituzionale e avere una sentenza per farlo. Staremo a vedere e se sarà autorizzato sarà un problema di chi presenta il referendum trovare chi va a votare" conclude il governatore veneto.tvi/red(fonte video - ufficio stampa Regione Veneto)
Con le Donne al Volante, ieri 28 ottobre, in compagnia di Liliana Russo e Katia De Rossi è salito Massimo Manzo, divulgatore storico, giornalista e autore del nuovo libro Gli scandali presidenziali che hanno fatto tremare l'America. Un focus sulla storia di chi ha guidato nei secoli la Casa Bianca, in vista delle prossime elezioni del 5 novembre. «Quasi tutti i presidenti hanno una buona dose di scandali - esordisce Manzo -. Si parte dagli attentati fino ad arrivare agli scandali di costume come il Sexgate e il Watergate». Per quanto riguarda gli omicidi, quello di Kennedy nel 1963 «ha creato uno spaccato, un prima e un dopo - ammette il giornalista -. Ha fatto perdere all'America la sua innocenza, visto che alcune vicende legate all'attentato non si sono risolte fino in fondo, generando una frattura che dura ancora oggi tra l'opinione pubblica e gli apparati governativi».PROSSIME ELEZIONI AMERICANE - Ultimo per ordine di tempo i colpi sparati su Trump, il 13 luglio 2024 durante un comizio elettorale. Un momento che Massimo Manzo ha seguito in diretta tv mentre stava scrivendo il suo libro, inserendolo al suo interno. «Secondo me questo attentato non è un grande punto a favore di Trump alla rincorsa alla Casa Bianca. Questa notizia è stata un po' sommersa dal passaggio da Joe Biden a Kamala Harris. Staremo a vedere» conclude l'autore del libro.
Siamo in diretta dallo Sport Business Forum di Belluno, dove abbiamo parlato con tanti ospiti. Partiamo con la questione stadio San Siro: Beppe Sala, sindaco di Milano, ha riferito che le due squadre, Milan e Inter, hanno fatto richieste specifiche al comune. Staremo a vedere. Ci raggiunge Nando Orsi e con lui parliamo del Milan che domani affronta il Venezia. Poi ci ha raggiunto telefonicamente Davide Cassani e con lui abbiamo parlato dello splendido oro a crono agli europei di ciclismo di Edoardo Affini e del futuro del ciclismo italiano. Concludiamo con due ospiti d'eccezione, Monica De Gennaro, libero di Conegliano e campionessa olimpica e il presidente Piero Garbellotto.
A cura di Daniele Biacchessi Il bis di Ursula, la maggioranza allargata ai verdi. Alla fine Ursula von der Leyen viene confermata alla guida della Commissione europea grazie alle preferenze di Ppe, Pse, Renew, Green. A favore si schierano le delegazioni di Pd, Forza Italia, Verdi. Giorgia Meloni e Fdi vota contro con Lega, M5s, Sinistra italiana. Ursula si dice soddisfatta: “La mia è una maggioranza democratica”. Ma c'è poco da festeggiare, perché sulla sua rielezione pesano gli oltre 50 franchi tiratori e una lunga serie di malpancisti trasversali che si annidano soprattutto nel Partito popolare. Oggi, sulle pagine della Stampa, il leader di Forza Italia e ministro degli Esteri Antonio Tajani che l'elezione della von der Leyen è motivo di stabilità politica, perché se non avesse vinto sarebbe stato il caos, i mercati ci avrebbero punito e i cittadini ne avrebbero pagato il prezzo maggiore. Di certo la maggioranza Ursula è più ampia rispetto al passato in seguito all'appoggio dei verdi. Di sicuro è stato arginato il tentativo delle destre di condizionare il nuovo corso europeo, ma restano le incognite politiche del mancato consenso di Giorgia Meloni. Il no di Giorgia Meloni Giorgia Meloni ha deciso solo ieri mattina di virare sul no a Ursula von der Leyen, schierandosi con la Lega di Matteo Salvini, contro il parere di Forza Italia, che col vicepremier Antonio Tajani ha provato, fino all'ultimo, a convincere la presidente del Consiglio a non rompere col Ppe. Dopo questo voto disgiunto, la coalizione di Governo di centrodestra risulta più debole sul piano dell'immagine internazionale. Staremo a vedere come si evolveranno i rapporti con Bruxelles su molti dossier rimasti ancora aperti. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
A cura di Daniele Biacchessi Il bis di Ursula, la maggioranza allargata ai verdi. Alla fine Ursula von der Leyen viene confermata alla guida della Commissione europea grazie alle preferenze di Ppe, Pse, Renew, Green. A favore si schierano le delegazioni di Pd, Forza Italia, Verdi. Giorgia Meloni e Fdi vota contro con Lega, M5s, Sinistra italiana. Ursula si dice soddisfatta: “La mia è una maggioranza democratica”. Ma c'è poco da festeggiare, perché sulla sua rielezione pesano gli oltre 50 franchi tiratori e una lunga serie di malpancisti trasversali che si annidano soprattutto nel Partito popolare. Oggi, sulle pagine della Stampa, il leader di Forza Italia e ministro degli Esteri Antonio Tajani che l'elezione della von der Leyen è motivo di stabilità politica, perché se non avesse vinto sarebbe stato il caos, i mercati ci avrebbero punito e i cittadini ne avrebbero pagato il prezzo maggiore. Di certo la maggioranza Ursula è più ampia rispetto al passato in seguito all'appoggio dei verdi. Di sicuro è stato arginato il tentativo delle destre di condizionare il nuovo corso europeo, ma restano le incognite politiche del mancato consenso di Giorgia Meloni. Il no di Giorgia Meloni Giorgia Meloni ha deciso solo ieri mattina di virare sul no a Ursula von der Leyen, schierandosi con la Lega di Matteo Salvini, contro il parere di Forza Italia, che col vicepremier Antonio Tajani ha provato, fino all'ultimo, a convincere la presidente del Consiglio a non rompere col Ppe. Dopo questo voto disgiunto, la coalizione di Governo di centrodestra risulta più debole sul piano dell'immagine internazionale. Staremo a vedere come si evolveranno i rapporti con Bruxelles su molti dossier rimasti ancora aperti. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Negli ultimi temi la musica è diventata un pò sopravvalutata, tanto da eleggere alcuni personaggi come migliori rispetto ad altri che hanno fatto la storia. Seguici in diretta su www.allthebest-radio.com
FORLÌ (ITALPRESS) - "E' toccante tornare qui in Emilia-Romagna, non dimenticherò mai le devastazioni provocate dalle terribili alluvioni. Ricordo fango ovunque". Lo ha detto la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, a Forlì, nel corso delle dichiarazioni alla stampa con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. "Ma quello che ricordo anche così vividamente è l'enorme solidarietà, l'aiuto vicendevole tra le persone. Mi è stata consegnata anche una piadina, di cui ricordo ancora l'odore", ha aggiunto."Staremo al vostro fianco fin quando servirà: 'Tin bota', l'Europa rimane con voi"., ha concluso. (ITALPRESS).sat/fsc/gtr(Fonte video: Palazzo Chigi)
FORLÌ (ITALPRESS) - "E' toccante tornare qui in Emilia-Romagna, non dimenticherò mai le devastazioni provocate dalle terribili alluvioni. Ricordo fango ovunque". Lo ha detto la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, a Forlì, nel corso delle dichiarazioni alla stampa con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. "Ma quello che ricordo anche così vividamente è l'enorme solidarietà, l'aiuto vicendevole tra le persone. Mi è stata consegnata anche una piadina, di cui ricordo ancora l'odore", ha aggiunto."Staremo al vostro fianco fin quando servirà: 'Tin bota', l'Europa rimane con voi"., ha concluso. (ITALPRESS).sat/fsc/gtr(Fonte video: Palazzo Chigi)
A cura di Daniele Biacchessi Le riforme costituzionali sono materie complicate, troppo spesso appannaggio della mediazione tra le varie forze di maggioranza e opposizione, e dagli studi di esperti, di professori universitari. Dovrebbero rappresentare il cuore del sistema politico italiano, ma le esperienze del passato confermano la distanza siderale tra l'elettorato e i corpi intermedi della politica. Il nostro Paese non ha trovato una forma stabile di Governo e tutte le leggi elettorali, compresa quella in vigore, hanno determinato un alto grado di instabilità: I presidenti del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana, dal 1946 (nascita della Repubblica Italiana), ad oggi, sono stati 31 e hanno presieduto complessivamente 68 esecutivi tra quelli politici e cosiddetti tecnici. La premier Giorgia Meloni annuncia l'avvio di una nuova stagione, la terza Repubblica, con un progetto di riforma che entra oggi nel vivo della discussione nella maggioranza e sarà presentata il 3 novembre in Consiglio dei ministri. Dal presidenzialismo all'americana a semipresidenzialismo alla francese, il governo cambia rotta e per le riforme costituzionali mette sul tavolo dell'ultimo confronto una sorta di premierato all'italiana: elezione diretta del Capo del governo nello stesso giorno in cui si rinnova il Parlamento tramite una legge elettorale maggioritaria che garantisca il 55% dei seggi al partito o alla coalizione vincente. Il meccanismo messo a punto tra ministero delle Riforme di Elisabetta Casellati e Palazzo Chigi assomiglia a quello in vigore per l'elezione dei sindaci e dei governatori: il premier eletto è legato alla sua maggioranza e in caso di crisi la prima opzione è il ritorno alle urne. Unica via di uscita che emerge dal testo messo a punto dal governo è la cosiddetta “fiducia costruttiva”, voluta dalla Lega. Il confronto è ancora aperto e si estende anche al Colle. Staremo a vedere quale sarà la sintesi di Palazzo Chigi. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
A cura di Daniele Biacchessi Le riforme costituzionali sono materie complicate, troppo spesso appannaggio della mediazione tra le varie forze di maggioranza e opposizione, e dagli studi di esperti, di professori universitari. Dovrebbero rappresentare il cuore del sistema politico italiano, ma le esperienze del passato confermano la distanza siderale tra l'elettorato e i corpi intermedi della politica. Il nostro Paese non ha trovato una forma stabile di Governo e tutte le leggi elettorali, compresa quella in vigore, hanno determinato un alto grado di instabilità: I presidenti del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana, dal 1946 (nascita della Repubblica Italiana), ad oggi, sono stati 31 e hanno presieduto complessivamente 68 esecutivi tra quelli politici e cosiddetti tecnici. La premier Giorgia Meloni annuncia l'avvio di una nuova stagione, la terza Repubblica, con un progetto di riforma che entra oggi nel vivo della discussione nella maggioranza e sarà presentata il 3 novembre in Consiglio dei ministri. Dal presidenzialismo all'americana a semipresidenzialismo alla francese, il governo cambia rotta e per le riforme costituzionali mette sul tavolo dell'ultimo confronto una sorta di premierato all'italiana: elezione diretta del Capo del governo nello stesso giorno in cui si rinnova il Parlamento tramite una legge elettorale maggioritaria che garantisca il 55% dei seggi al partito o alla coalizione vincente. Il meccanismo messo a punto tra ministero delle Riforme di Elisabetta Casellati e Palazzo Chigi assomiglia a quello in vigore per l'elezione dei sindaci e dei governatori: il premier eletto è legato alla sua maggioranza e in caso di crisi la prima opzione è il ritorno alle urne. Unica via di uscita che emerge dal testo messo a punto dal governo è la cosiddetta “fiducia costruttiva”, voluta dalla Lega. Il confronto è ancora aperto e si estende anche al Colle. Staremo a vedere quale sarà la sintesi di Palazzo Chigi. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Rocky Laurita, wrestler e Promoter nato a Potenza è tornato, dopo diversi anni, ospite di Over The Top Rope per presentare al meglio la sua nuova creatura, la Premium Championship Wrestling. Durante la puntata, Rocky ha parlato del progetto molto ambizioso che c'è dietro la PCW. Infatti il Promoter lucano, dopo un lavoro di svariati anni, vuole rendere questa promotion come un punto di riferimento per il wrestling europeo. Laurita ha più volte ricordato, durante la puntata, di aver fatto tesoro degli errori compiuti in passato come promoter e si ritiene più che maturo per poter raggiungere il successo e gli obiettivi che si è prefissato con questa nuova realtà.Rocky ha anche ribadito di essere diventato un wrestler migliore rispetto ad alcuni anni fa, grazie ai seminari ed ai match che ha potuto fare con wrestler del calibro di Johnny Storm e Doug Williams.Il 15 ottobre ci attende il debutto della Premium Championship Wrestling e le premesse per un buon debutto ci sono tutte: abbiamo un torneo, partecipanti da diverse parti del mondo e c'è pure un Mr. X che tira le fila della promotion. Staremo a vedere cosa ci offrirà questa nuova realtà del Sud Italia
Rocky Laurita, wrestler e Promoter nato a Potenza è tornato, dopo diversi anni, ospite di Over The Top Rope per presentare al meglio la sua nuova creatura, la Premium Championship Wrestling. Durante la puntata, Rocky ha parlato del progetto molto ambizioso che c'è dietro la PCW. Infatti il Promoter lucano, dopo un lavoro di svariati anni, vuole rendere questa promotion come un punto di riferimento per il wrestling europeo. Laurita ha più volte ricordato, durante la puntata, di aver fatto tesoro degli errori compiuti in passato come promoter e si ritiene più che maturo per poter raggiungere il successo e gli obiettivi che si è prefissato con questa nuova realtà.Rocky ha anche ribadito di essere diventato un wrestler migliore rispetto ad alcuni anni fa, grazie ai seminari ed ai match che ha potuto fare con wrestler del calibro di Johnny Storm e Doug Williams.Il 15 ottobre ci attende il debutto della Premium Championship Wrestling e le premesse per un buon debutto ci sono tutte: abbiamo un torneo, partecipanti da diverse parti del mondo e c'è pure un Mr. X che tira le fila della promotion. Staremo a vedere cosa ci offrirà questa nuova realtà del Sud Italia
E' tempo di vacanze e Angelica e Gigio vanno al mare. Solo che Gigio, il mare, non lo ha mai visto. Voi dite che gli piacerà? Staremo a vedere! E buone vacanze a tutti!
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A cura di Daniele Biacchessi Il contrasto al Mes era stato un cruccio del governo a guida Giorgia Meloni, soprattutto della Lega, ma alla fine è arrivata la svolta. Secondo il ministro dell'Economia, il leghista Giorgetti, la riforma del Mes non spinge verso la ristrutturazione del debito e non aumenta nemmeno il rischio percepito dai mercati sui nostri titoli di Stato. Anzi, secondo Giorgetti, «sulla base dei riscontri ricevuti da analisti e operatori di mercato, è possibile che la riforma del Mes, nella misura in cui venga percepita come un segnale di rafforzamento della coesione europea, porti ad una migliore valutazione del merito di credito degli Stati aderenti». Un cambio di passo rispetto agli anni in cui il Mes rappresentava il babau per l'attuale maggioranza. Infatti il ministero dell'Economia ha trasmesso alla Camera la valutazione chiesta dal presidente della Commissione Esteri, l'ex ministro Giulio Tremonti, sulla ratifica del Trattato in discussione con i disegni di legge presentati da Luigi Marattin (Italia Viva) e Piero De Luca (Pd), dunque l'opposizione. Il documento preparato dai tecnici del ministero guidato da Giancarlo Giorgetti mette in fila una serie di elementi piuttosto ovvi. Ricorda che Moody's, Fitch e S&P Global Ratings «conferiscono al Mes la tripla A o valutazione equivalente». Sottolinea che «dalla ratifica del suddetto accordo non discendono nuovi o maggiori oneri» per la finanza pubblica e che «non si rinvengono nell'Accordo modifiche tali da far presumere un peggioramento del rischio». Del resto, «non si ha notizia che un peggioramento del rischio del Mes sia stato evidenziato da altri soggetti», perché il dibattito sul tema non ha mai varcato i confini italiani. Staremo a vedere se le parole scritte nei documenti si tradurranno in una linea politica della maggioranza sulla riforma del Mes.
A cura di Daniele Biacchessi Il contrasto al Mes era stato un cruccio del governo a guida Giorgia Meloni, soprattutto della Lega, ma alla fine è arrivata la svolta. Secondo il ministro dell'Economia, il leghista Giorgetti, la riforma del Mes non spinge verso la ristrutturazione del debito e non aumenta nemmeno il rischio percepito dai mercati sui nostri titoli di Stato. Anzi, secondo Giorgetti, «sulla base dei riscontri ricevuti da analisti e operatori di mercato, è possibile che la riforma del Mes, nella misura in cui venga percepita come un segnale di rafforzamento della coesione europea, porti ad una migliore valutazione del merito di credito degli Stati aderenti». Un cambio di passo rispetto agli anni in cui il Mes rappresentava il babau per l'attuale maggioranza. Infatti il ministero dell'Economia ha trasmesso alla Camera la valutazione chiesta dal presidente della Commissione Esteri, l'ex ministro Giulio Tremonti, sulla ratifica del Trattato in discussione con i disegni di legge presentati da Luigi Marattin (Italia Viva) e Piero De Luca (Pd), dunque l'opposizione. Il documento preparato dai tecnici del ministero guidato da Giancarlo Giorgetti mette in fila una serie di elementi piuttosto ovvi. Ricorda che Moody's, Fitch e S&P Global Ratings «conferiscono al Mes la tripla A o valutazione equivalente». Sottolinea che «dalla ratifica del suddetto accordo non discendono nuovi o maggiori oneri» per la finanza pubblica e che «non si rinvengono nell'Accordo modifiche tali da far presumere un peggioramento del rischio». Del resto, «non si ha notizia che un peggioramento del rischio del Mes sia stato evidenziato da altri soggetti», perché il dibattito sul tema non ha mai varcato i confini italiani. Staremo a vedere se le parole scritte nei documenti si tradurranno in una linea politica della maggioranza sulla riforma del Mes.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7340BEPPE GRILLO FONDA LA SUA CHIESA di Tommaso ScandroglioGrillo ha fondato una chiesa. Non è uno scherzo o, meglio, è uno scherzo averla fondata veramente. Ad Orvieto, prima tappa del suo nuovo spettacolo "Io sono il peggiore", il comico genovese ha annunciato: «Fondo la Chiesa dell'Altrove e andiamo tutti insieme alla conquista dell'8×1000. Ho già pronto lo statuto, già fatta l'associazione, c'è il sito». Poi ha aggiunto: «Dio non c'è più, questo è il problema. Tutti i grandi capolavori non ci sarebbero senza Dio, motore del mondo, e oggi che non c'è più, non c'è più niente. Lo abbiamo sostituito con il capitalismo, con il denaro. Abbiamo bisogno di un'entità. La scienza non dà risposte, la tecnologia non dà risposte, la religione non dà più risposte. Poi succede che negli Usa nascono nuove strane religioni. Allora perché io non posso fare una mia chiesa? Perché non posso fondare una Chiesa dell'Altrove? È tutto altrove, altrove non dà risposte ma si va alla ricerca».La Chiesa dell'Altrove è consapevolmente una entità, questo il termine usato dal suo stesso fondatore, di carattere sincretista. E quindi abbiamo in primis un elemento gnostico: esiste sì una Rivelazione, non certo quella cristiana bensì quella che fa riferimento al Grillo pensiero, ma dato che gli uomini non l'hanno accolta, ecco che la salvezza avverrà grazie ad una élite di Elevati che guideranno i fedeli nel cammino di fede (e il primo Elevato è Grillo stesso, ovviamente). Altro ingrediente è una via di mezzo tra lo spirito nichilista e il relativismo. Sul sito si legge: "Non cercate risposte, ma domande: le risposte arriveranno da sole". Naturalmente c'è anche una spruzzata di ambientalismo: "Gli uomini [...] travolsero piante e animali e si misero al centro della Natura". La struttura della Chiesa è gerarchica con a capo l'Elevato. Costui "ha stabilito che il suo Ordine nel pianeta Terra è costituito dal Ministero dell'Altrove. Il Ministero dell'Altrove è formato dagli Altrovatar, che presiedono le leggi, l'apostolato e l'amministrazione della Chiesa dell'Altrove nel pianeta Terra. Gli Altrovatar sono nominati e deposti dall'Elevato, e a loro volta nominano l'Elevato. Gli Altrovatar nominano, d'intesa con l'Elevato, gli addetti al Ministero dell'Altrove".DOPO IL MOVIMENTO POLITICO, ECCO QUELLO RELIGIOSOCosa sta escogitando Grillo? Tentiamo di formulare un'ipotesi. Dato che la sua creatura, il Movimento 5 Stelle, gli è un po' sfuggita di mano e ha perso l'appeal proprio delle novità, ecco che il comico ligure è alla ricerca di un qualcosa che possa innescare un fenomeno sociale inedito. Dopo un movimento politico, viene il turno quindi di uno religioso. I contenuti di questa nuova chiesa, così crediamo, sono pressochè irrilevanti e volutamente indefiniti, come se fosse una materia prima ancora da plasmare secondo i desiderata del suo pubblico che, una volta, fu popolo di elettori ed ora comunità di credenti. Dunque la vaghezza della "dottrina" di questa "chiesa" risponde all'esigenza di aspettare di vedere dove soffierà il vento.C'è quindi da ritenere che la Chiesa dell'Altrove consista in una provocazione, non fine a se stessa, ma strumentale, nuovamente, a incanalare consensi. Una volta che questi consensi saranno incamerati, allora si potranno gestire nella direzione che il Grillo Elevato vorrà.Banale a ricordarsi, uno dei principi basilari della vendita è proporre prodotti nuovi. Ecco perché Grillo tentò con tutte le proprie forze di evitare che al M5S fosse affibbiata l'etichetta di partito, perché il termine era vetusto e, inoltre, rimandava ad un portato concettuale di segno negativo. Il M5S doveva fare politica pur rimanendo apartitico e, per paradosso, impolitico. Ora, forse, Grillo cerca un inedito contenitore di consensi: non un partito, non un movimento di opinione, non una associazione, ma una religione. Getta la rete aspettando di vedere quali pesci prenderà e compie questa operazione presentando il progetto come trovata goliardica.GRILLO PONTEFICELa scelta di fondare una "chiesa", vorremmo dire, ad uso domestico, ossia utile per lucrare i propri scopi, forse discende consapevolmente o meno dall'esperienza del M5S. In un certo qual senso il Movimento pentastellato è una chiesa, con un Papa (Grillo), i suoi cardinali (Di Maio, Conte, Di Battista ed altri), i suoi dogmi assai negoziabili (si vedano la regola del doppio mandato e la restituzione degli stipendi), le scomuniche a danno di eretici e i suoi seguaci, cioè la base elettorale che si riunisce in un luogo di culto virtuale, ossia la piattaforma Rousseau. In fondo il M5S nacque come fenomeno proprio di un certo messianismo politico: la volontà di un cambiamento radicale, la lotta al male indicato nella partitocrazia e nella casta dei potenti, la speranza in un futuro migliore, una escatologia che vedeva nel Movimento lo strumento per salvare l'Italia. Questo afflato para-religioso ora si è concretizzato in una chiesa che, quasi per contrappunto, assume una struttura organizzativa simile a quella di uno Stato: ci sono infatti un Ministero dell'Altrove e delle leggi.E così Grillo da pontefice e mascherando il tutto con la sua consueta ironia si è auto promosso ad illuminato, a profeta, a prescelto per guidare un popolo di delusi nel deserto di valori - "Dio non c'è più" ci ricorda Grillo - così come un tempo il M5S voleva guidare questo stesso popolo nel deserto delle proposte politiche. Staremo a vedere se il culto altrovista rimarrà confinato nei limiti di una provocazione oppure acquisterà i profili di un nuovo fenomeno sociale.
Nella bozza del Decreto Aiuti quater il Superbonus al 110 per cento per i condomini e gli edifici unica proprietà da 2 a 4 unità, sarà ridotto al 90% per tutto il 2023.Potranno mantenere la percentuale attuale del 110% solo coloro che avranno presentato entro la data di entrata in vigore del Decreto la CILAS o avviato l'iter per il rilascio del titolo abilitativo in caso di demolizione e ricostruzione.Testualmente il Decreto, che mentre sto scrivendo non è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e quindi non è in vigore e potrebbe subire modifiche, dice questo: “risulti effettuata….la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA), ovvero, per quelli comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici, risultino avviate le relative formalità amministrative per l'acquisizione del titolo abilitativo.”La possibilità di mantenere la percentuale attualmente in vigore per tutto il 2023 riguarderà esclusivamente i condomini e gli edifici di unica proprietà composti da 2 a 4 unità.La data del 25 novembre è stata dichiarata dalla stessa Giorgia Meloni in conferenza stampa e riportata nel sito del MEF con la seguente integrazione: “Per i condomini il 110% si applica per chi delibera in assemblea e presenta documenti (Cilas) entro il 25 novembre 2022, mentre diventa del 90% per coloro che non hanno deliberato in assemblea fino ad oggi, in considerazione del decreto aiuti quater.”Sempre stando a quanto contenuto nel testo attualmente in circolazione, non solo verrà ridotta la percentuale, ma già dopo il 25 novembre la platea degli aventi diritto al Superbonus si ridurrà ai soli “...persone fisiche, al di fuori dell'esercizio di attività di impresa, arti e professioni, su unità immobiliari di cui sono proprietari o titolari di altro diritto reale di godimento…”Staremo a vedere quanto di tutto ciò sarà confermato ed in quale modo.●▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬●I VANTAGGI DEGLI ABBONATIVideo breve su costi e vantaggi
Rassegna stampa del 23 09 22 | Si conclude oggi, con le ultime chiusure, la campagna elettorale che porterà domenica gli italiani a decidere il futuro parlamento. È stata una campagna brutta, senza idee forti, molto tossica, una campagna elettorale che rappresenta una classe politica che a sua volta rappresenta un Paese diviso, polarizzato e senza passione politica. Staremo a vedere come finirà, ma come sempre l'abbiamo raccontata.
Il Producer Price Index conferma la discesa dei prezzi per il mese di luglio, con tutte le componenti del paniere in raffreddamento.Gli investitori possono davvero tirare un sospiro di sollievo ora?A settembre, oltre al nuovo FOMC e dopo i dati del PCE e disoccupazione, inizierà il vero Quantitative Tightening per le 2 principali banche centrali mondiali, FED e BCE.La vendita di bond sul mercato creerà nuova volatilità e nuovi storni sul azionario?Staremo a vedere ;)
“La cosa che mi intristisce è la convinzione che io ho che dopo il 25 settembre staremo esattamente come oggi, se non peggio di oggi. Mi auguro soltanto una cosa, che i nostri concittadini diano il loro consenso non a quelli che sono nemici del sud". Lo ha dichiarato il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. xc9/pc/gsl
“La cosa che mi intristisce è la convinzione che io ho che dopo il 25 settembre staremo esattamente come oggi, se non peggio di oggi. Mi auguro soltanto una cosa, che i nostri concittadini diano il loro consenso non a quelli che sono nemici del sud". Lo ha dichiarato il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. xc9/pc/gsl
Pinocchio! - disse allora Lucignolo. - Da' retta a me: vieni con noi, e staremo allegri.
FOMO è un acronimo, sta per Fear Of Missing Out. Indica la paura di essere tagliati fuori, di perdersi qualcosa d'importante. Ha a che vedere con le interazioni sociali, i rapporti interpersonali, i flussi di informazione e comunicazione.In un mondo iperconnesso e che viaggia a velocità doppia – sulla falsa riga degli audio di Whatsapp – temere di non essere adeguatamente aggiornati, di non aver raccolto dati sufficienti, è una sensazione più che comprensibile. E forse addirittura pericolosa per la propria stabilità emotiva.Leggere, in quest'ottica, si può intendere sia come un passaggio di informazione lenta, approfondita e consapevole, che come un momento di evasione bella e buona, senza paura di perdersi alcunché. Staremo a vedere.LE NON COSE, BYUNG-CHUL HANL'UOMO DUPLICATO, JOSÉ SARAMAGOSODOMA, FRÉDÉRIC MARTEL
QUI LA VERIOSNE VIDEO Eagle Dynamics fa slittare ancora una volta l'uscita del DCS AH-64D Apache in parallelo IndiaFoxEcho si annuncia la prossima uscita del DCS MB-339. E' stata una buona mossa da parte di Eagle Dynamics rimandare l'uscita dell'elicottero apache? Ennesima figuraccia da parte della ED che si trova costretta a rimandare un'altra volta l'uscita del AH-64D. secondo slittamento per l'APACHE che proprio non ci voleva!! Questa volta la software house non ci ha dato una data precisa ma ci parla di "primo trimestre" 2022. Staremo a vedere! Credo che non possano assolutamente non rilasciarlo allo scadere di questo termine, sarebbe davvero una brutta figura (ulteriore). E voi che cosa ne pensate? Scrivetemelo qui e parliamone insieme lunedi 24 gennaio 2022 a partire dalle ore 21:00, saremo in diretta su YOUTUBE, nel nostro angolo di carbonari che è il salottino aeronautico. Come sempre ti ricordo di mettere un "mi piace", se poi il video ti è piaciuto, fatti un giro anche nel canale e scopri i miei contenuti, se sono di tuo gradimento iscriviti al canale. Ricorda che pubblico alemno un nuovo video ogni settimana, generalmente al verso le 16.00 - 17:00 e tratto sia di DCS che di Microsoft Flight Simulator 2020 oltre di simulatori di volo in generale. Sei anche libero di mettere un "non mi piace" ma almeno dimmi perchè in modo che io possa migliorare sempre e creare contenuti che ti piacciono sempre di più. SEI LIBERO DI CONDIVIDERE IL VIDEO SU TUTTI I SOCIAL NETWORK CHE CONOSCI E CHE USI ABITUALMENTE, mi farebbe molto piacere e anche questo permetterebbe al canale di crescere ancora. Anche per oggi è tutto, Buona visione e Happy Landings I-LAIR Link utili: Canale Telegram: https://t.me/LoreairOfficial canale twitch https://www.twitch.tv/loreair/ podcast spotify: https://open.spotify.com/show/79Y8z6e0rkBOSdUQmKMYLh instagram: https://www.instagram.com/loreair_aviation/ Articolo sul blog: http://loreair.blogspot.it/ Pagina Facebook: https://www.facebook.com/XplaneblogItalia/ https://www.facebook.com/groups/loreair/ Voliamo insieme con discord: https://discord.gg/n4RWgXKQXZ Il mio Harware: Tastiera: https://amzn.to/3Hx844s Tappetino mouse: https://amzn.to/2T9siwq Mouse: https://amzn.to/2VAgcJI Case: https://amzn.to/2UfJtsB NZXT: https://amzn.to/3znOftH Stream Deck: https://amzn.to/3eQuUI3 Kensintog porta monitor: https://amzn.to/3EULbWT Microfono: https://amzn.to/3pU3Yxx Webcam Logitech: https://amzn.to/3eRkVCi Elgato Key Loght Air: https://amzn.to/3JSeEEO --- Support this podcast: https://anchor.fm/loreair/support
Rassegna stampa del 28 01 22 | Il metodo Salvini per l'elezione del Capo dello Stato è il casting, schiere infinite di candidati reclutati tra una citofonata e l'altra, senza molte possibilità apparenti che tuttavia aumentano solo la confusione di un quadro politico in stallo da troppi giorni.Il Presidente della Repubblica non è stato eletto mai in tempi brevi ma la preoccupazione che traspare nel Paese è evidente soprattutto per l'assenza di una strategia. Staremo a vedere.
Una questione che ha diviso il nostro gruppo Telegram in una battaglia di opinioni.... I platform sono in via di estinzione? Noi del triangolo possiamo solo sperare in un futuro radioso per questo filone videoludico. Tuttavia gli anni recenti ci hanno mostrato come il genere sia sempre più dominio degli Indie e di Nintendo. Staremo a vedere cosa ci riserva il futuro, ma mentre aspetti ascolta il nostro episodio per sapere cosa ne pensiamo! Benvenuto al Triangolo Nerdangolo, il podcast sui videogiochi condotto da Alessandro M., Lorenzo Z., Luca C. Tre amici uniti nella nerdzone sotto la bandiera del console gaming. Se ami i video games, la tecnologia e la cultura pop sei nel posto giusto. Un nuovo episodio ogni lunedì mattina ,ti aspettiamo! Rimani sempre aggiornato tramite il nostro link:www.flowcode.com/page/triangolonerdangolo --- Send in a voice message: https://anchor.fm/triangolonerdangolo/message
ZOOM – 90 MINUTI IN MEZZO AI FATTI – A. D’ANNA – G. CAINARCA – L. CECCHI – M. ROMANO, 6-9-21 h. 10.35 Prima puntata della seconda stagione di Zoom. Staremo 90 minuti in mezzo ai fatti fino al 29 luglio 2022, raccontando l’Italia e i temi più…
ZOOM - 90 MINUTI IN MEZZO AI FATTI - A. D'ANNA - G. CAINARCA - L. CECCHI - M. ROMANO, 6-9-21 h. 10.35 Prima puntata della seconda stagione di Zoom. Staremo 90 minuti in mezzo ai fatti fino al 29 luglio 2022, raccontando l'Italia e i temi più...
ZOOM - 90 MINUTI IN MEZZO AI FATTI - A. D'ANNA - G. CAINARCA - L. CECCHI - M. ROMANO, 6-9-21 h. 10.35 Prima puntata della seconda stagione di Zoom. Staremo 90 minuti in mezzo ai fatti fino al 29 luglio 2022, raccontando l'Italia e i temi più...
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6681BUONE NOTIZIE CONTRO IL GENDERLa Svezia blocca i trattamenti precoci di riassegnazione del sesso, la Francia vieta il linguaggio inclusivo, in Italia il ddl Zan slitta a settembre, la Spagna boccia la Ley trans, la Rowling minacciata di morte risponde con ironiadi Mauro FaverzaniL'ultraprogressista Svezia ha deciso di fermare il ricorso ai trattamenti, in grado di bloccare lo sviluppo adolescenziale in soggetti al di sotto dei 16 anni, in quanto ritenuti «controversi» e tali da comportare «significative conseguenze, avverse, estese ed irreversibili», dalle malattie cardiovascolari all'osteoporosi, dall'infertilità ad un accresciuto rischio di tumori e trombosi. Un comunicato, emesso dall'ospedale universitario «Karolinska» di Stoccolma, ha precisato le ragioni cliniche, che hanno motivato il provvedimento.Si tratta di una svolta inattesa, ma importante per evitare agli adolescenti, dichiarati affetti da disforia «di genere», di doversi sottoporre alle procedure preliminari di «riassegnazione sessuale» previste dalle direttive del Wpath-World Professional Association for Transgender Health, nonché dal cosiddetto «protocollo olandese». Tale protocollo, sviluppato diversi anni fa in una clinica nei pressi di Amsterdam, il VU Medical Center, prevede la «sospensione della pubertà» a partire dai 12 anni. Il valore di tale documento è già stato messo in discussione da diversi esperti (scienziati e medici, ma anche psichiatri infantili e adolescenziali come Angela Sämfjord dell'ospedale universitario Sahlgrenska), ma anche, lo scorso dicembre, dall'Alta Corte britannica, chiamata a deliberare sul caso di Keira Bell: in tale occasione ha avanzato forti dubbi circa il fatto che gli adolescenti possano comprendere appieno i rischi e le conseguenze a lungo termine provocati dai trattamenti proposti dal protocollo olandese.Del resto, anche in Svezia oggi la popolazione pare avere sempre più chiaro verso quale deriva morale stiano conducendo certe "innovazioni": a livello nazionale, infatti, si è registrato negli ultimi anni un costante calo nel ricorso ai trattamenti della disforia di genere ed un prevalere della cautela. L'auspicio è che anche altri Paesi europei ne seguano presto l'esempio.Un'altra buona notizia giunge dalla Francia ed, in particolare, dal ministro dell'Educazione, della Gioventù e dello Sport, Jean-Michel Blanquer, che ha vietato il ricorso al linguaggio - cosiddetto - "inclusivo" in tutte le scuole d'Oltralpe, di qualsiasi ordine e grado. Ciò, in quanto ritiene, giustamente, che, anziché agevolare, questo ostacoli gravemente l'apprendimento degli studenti.Con una lettera ufficiale ha detto "basta", quindi, all'utilizzo del punto medio, per indicare simultaneamente le forme maschile e femminile di una parola utilizzata in senso generico. Si tratta, ha specificato, di una modalità inappropriata, di «un ostacolo alla comprensione della scrittura» ed alla lettura, trattandosi di un segno grafico impronunciabile. A farne le spese, ha precisato, sono soprattutto i più piccoli oppure gli alunni con difficoltà di apprendimento. [...]Nota di BastaBugie: ecco altre notizie sul "gaio" mondo gay... sempre meno gaio.IL DDL ZAN SLITTA A SETTEMBRELa discussione del Ddl Zan in Parlamento slitta a settembre, forse ad ottobre. Pare che Italia Viva avrebbe proposto in più occasioni al Partito Democratico delle modifiche al testo mai accettate da questo ultimo.Da una parte viene da ringraziare propri i sostenitori di questa legge e, tra questi, i duri e puri che hanno rigettato una versione del testo ammorbidito. Su altro fronte c'è sempre il sospetto che dietro questi tentennamenti ci siano non posizione puriste, da irriducibili, bensì strategie meramente politiche, doppi e tripli giochi. Staremo a vedere.(Gender Watch News, 5 agosto 2021)LA SPAGNA BOCCIA LA LEY TRANSIl parlamento spagnolo ha respinto la cosiddetta ley trans, ossia una proposta di legge che avrebbe permesso il «cambiamento» di sesso con una mera autodichiarazione, senza una diagnosi di salute mentale e senza la certificazione di essere stato sottoposto a trattamento ormonale da almeno due anni, vincoli presenti nella attuale legge. La proposta prevedeva anche la possibilità che anche i minori tra i 12 e i 16 anni potessero «cambiare» sesso con il parere positivo almeno di un genitore. Ma se non ci fosse stato questo parere i minori avrebbero potuto comunque «cambiare» sesso con l'aiuto di un difensore giudiziario.Partido Popular e Vox hanno votato contro e il Psoe si è astenuto. Risultato: 78 voti a favore, 143 contrari e 120 astensioni. Decisiva è stata la campagna contro la proposta di legge del fronte femminista che vede nella transessualità lo scippo dell'identità femminile.(Gender Watch News, 23 maggio 2021)LA ROWLING MINACCIATA DI MORTEJ.K. Rowling, autrice di Harry Potter, da un po' di tempo è nel mirino degli attivisti LGBT perché aveva sostenuto che un uomo trans non può essere una donna.Da allora la rete si è scatenata contro di lei. L'autrice racconta con ironia: "Ora che centinaia di attivisti trans hanno minacciato di picchiarmi, stuprarmi, uccidermi o farmi esplodere ho capito che questo movimento non mette in pericolo le donne".Un'altra prova di inclusività, rispetto e tolleranza da parte del mondo LGBT.(Gender Watch News, 23 luglio 2021)
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6668I CRISTIANI SONO ORMAI PERSEGUITATI OVUNQUE di Mauro FaverzaniI cristiani sono ormai perseguitati ovunque. Non più solo nelle enclave islamiche e sotto le dittature comuniste sopravvissute alla Storia, no. Ovunque. Anche dove meno lo si potrebbe immaginare. Lo dimostrano i recenti, drammatici fatti di cronaca. Partiamo dall'Africa, dalla Nigeria, in particolare, dove si è consumato un autentico genocidio: solo negli ultimi sei mesi sono stati uccisi più di 3.462 cristiani dai terroristi islamici. L'anno scorso furono in tutto 3.530 le vittime. Non solo. Quest'anno sono state bruciate, sempre ad opera di gruppi musulmani, circa 300 chiese. E più di una decina di sacerdoti è stata rapita o uccisa da sigle jihadiste. Nelle Americhe la situazione non è migliore. In Canada, ad esempio, almeno 45 chiese sono state devastate dagli incendi e 17 completamente rase al suolo, dopo lo scorso 21 giugno, dunque in poco più di un mese. È accaduto in Alberta, Colombia britannica, a Calgary, Manitoba, Nuova Scozia. L'evidenza, il fatto cioè che si colpiscano simboli cristiani in odio a questa fede, non basta però, incredibilmente, a convincere le autorità federali ad avviare indagini serrate per punire i colpevoli. Li considerano episodi isolati e senza alcun nesso tra loro. Secondo l'emittente Cbn, gli attacchi sarebbero, in realtà, opera di «attivisti di estrema sinistra» ed avrebbero uno scopo intimidatorio, dissimulato con pretesti solidali nei confronti degli autoctoni. Come riferito dall'agenzia LifeSiteNews, in un'intervista, rilasciata a Tucker Carlson di Fox News, il capo di Rebel News, Ezra Levant, ha definito gli attacchi incendiari alle chiese in Canada come l'equivalente delle violenze e degli scontri inscenati da Black Lives Matter negli Stati Uniti ed ha denunciato il silenzio pressoché totale delle autorità in merito. «All'improvviso il Canada è divenuto molto somigliante all'Unione Sovietica - ha aggiunto Carlson - I gruppi di sinistra stanno esagerando. Ma i leader canadesi non condannano l'incendio delle chiese. Anzi, lo approvano». Anche negli Stati Uniti, del resto, si è verificato un caso analogo, per la precisione nella contea di Parker, a nord del Texas: la chiesa del posto è diventata un rogo e, dell'edificio sacro, non è rimasta traccia. In questo caso, però, le autorità si sono mosse ed è partita la caccia a due adolescenti, visti sul posto da alcuni testimoni poco prima che le fiamme divorassero l'edificio sacro, andato completamente distrutto. Anche in Europa non mancano gli attacchi alla Chiesa: nella (un tempo) cattolicissima Spagna, il Psoe, Partito socialista operaio - che, per inciso, è al governo coi comunisti -, ha deciso di impugnare gli accordi stretti tra il suo Paese e la Santa Sede, per rinegoziarli in modo che siano «vantaggiosi per entrambi». Ritiene che «sia il momento». Il proposito entrerà a far parte del documento-quadro del 40° Congresso del partito, in agenda dal 15 al 17 ottobre prossimi. E non promette granché di buono. Dovrebbe trasformare la Spagna in un Paese laico, laicissimo e non soltanto «non confessionale», come recita la Costituzione. Ad esempio, dovrebbe porre fine ai funerali di Stato celebrati con Messe cattoliche. Staremo a vedere. Ma la Cristianità è in grado di far del male anche a sé stessa. Sta cadendo sotto i colpi del modernismo, implodendo su sé stessa; si tratta di una sorta di cancel culture ecclesiale, come dimostra, in Belgio, la demolizione di due delle cinque chiese di Beyne-Heusay, resasi necessaria, non potendo più le parrocchie far fronte agli alti costi richiesti per la manutenzione. Così dicono... Non si tratta di un caso isolato, però. Secondo il quotidiano belga Le Soir, nel 2018 ben 31 chiese sono state sconsacrate in vista di una loro riconversione edilizia. Nel 2020 è stato venduto il convento dei Carmelitani Scalzi di Chévremont, benché ancora occupato da tre religiosi, con la prospettiva di trasformarlo in una settantina di alloggi entro il 2024. Stessa sorte per il convento delle clarisse di Malonne e per la cappella delle Recollettine di Herve. La chiesa di San Vincenzo de' Paoli, ad Anderlecht, è diventata una scuola. Come dire... A fronte di tutto ciò la Chiesa, più che "in uscita", sembra "in dismissione"...
"E poi, per ultimo, ci sarebbe il caso Zaki e il problemino della credibilità parlamentare. Zaki chi? Ma sì, quel ragazzo egiziano che era venuto in Italia a studiare e che al ritorno in patria per una vacanza è stato inghiottito dal peggior carcere del suo Paese [...]." Il parlamento aveva votato, in aprile, la mozione sulla cittadinanza a Patrick Zaki. Ma come scrive Carlo Verdelli sul Corriere della Sera, il governo tace sul destino dello studente egiziano e l'udienza sulla custodia cautelare è stata rimandata a martedì.Su Repubblica, l'inciso di Gabriele Romagnoli sullo strano caso dei vaccini in Ohio: "La prima cosa bella di venerdì 28 maggio 2021 è la lotteria abbinata ai vaccini nello Stato dell'Ohio. Ha assegnato il primo milione e risolto al meglio un vecchio dilemma im-morale. Sarà perché da tempo sono interessato ai bivi che si presentano nel corso della vita, ma uno mi è sempre sembrato assurdo. Questo: “O la borsa o la vita” [...].
Dobbiamo tenere d'occhio queste enormi aziende che stanno rovinando il concetto di neutralità della rete. Mozilla e altri si stanno muovendo anche per farlo presente il governo americano... Staremo a vedere.Per il podcast: https://bit.ly/2RnLlil Fonti:Lettera: https://blog.mozilla.org/wp-content/uploads/2021/03/Letter-to-the-FCC-to-reinstate-net-neutrality-March-2021.pdfNevada: https://apnews.com/article/legislature-legislation-local-governments-nevada-economy-2fa79128a7bf41073c1e9102e8a0e5f0 TELEGRAM https://t.me/br1brownOfficial INSTAGRAM https://www.instagram.com/br1.brown/
Esiste un consenso pressoché unanime tra le persone dotate di buonsenso e sufficiente onestà intellettuale sul fatto che il governo Draghi conseguirà importanti risultati in merito ad una adeguata gestione della crisi sanitaria e alla corretta predisposizione dei provvedimenti necessari per l'accesso alle risorse del recovery fund. Gli unici dubbi riguardano le probabili resistenze, quando non l'aperta ostilità, di tutti coloro che beneficiano di vantaggi e privilegi dallo status quo. Da più parti è stato evidenziato come il tempo a disposizione dell'esecutivo sia limitato. Va inoltre considerato che l'ampio sostegno della maggioranza è l'effetto di circostanze eccezionali che verranno meno man mano che gli obiettivi del governo saranno raggiunti. E' inoltre sotto gli occhi di tutti l'aperta contraddizione per la quale da destra a sinistri si applaude a chi propone l'esatto contrario di tutto quanto è stato da loro detto e fatto fino ad oggi. Un sano scetticismo risulta del tutto comprensibile: uno scenario nel quale il nuovo governo riesce a fare il minimo indispensabile, dovendo soccombere all'opposizione degli interessi costituiti è tutt'altro che improbabile. Personalmente trovo però che nelle dichiarazioni programmatiche illustrate in Senato ci siano ragionevoli elementi di speranza. Prendiamo ad esempio il passaggio sulla PA“L'altra riforma che non si può procrastinare è quella della pubblica amministrazione. Nell'emergenza l'azione amministrativa, a livello centrale e nelle strutture locali e periferiche, ha dimostrato capacità di resilienza e di adattamento grazie a un impegno diffuso nel lavoro a distanza e a un uso intelligente delle tecnologie a sua disposizione. La fragilità del sistema delle pubbliche amministrazioni e dei servizi di interesse collettivo è, tuttavia, una realtà che deve essere rapidamente affrontata. Particolarmente urgente è lo smaltimento dell'arretrato accumulato durante la pandemia. Agli uffici verrà chiesto di predisporre un piano di smaltimento dell'arretrato e comunicarlo ai cittadini.”Notate bene, nessuno può cambiare la forma mentis degli italiani in pochi mesi e men che stravolgere consuetudini radicate. Ma la rivoluzione sta nel'impegno pacato e pervicace nel perseguire la normalità: Draghi non parla di fannulloni, non minaccia licenziamenti o punizioni e non incrocia le armi contro i sindacati. Con la leggerezza di un bambino che indica il re nudo evidenzia che c'è un arretrato e chiede un impegno nei confronti della cittadinanza per recuperarlo. Così come andranno recuperate le lezioni perdute e andranno fatti tutti gli sforzi possibili per accelerare il processo di vaccinazione. Nell'Italia del 2021 non c'è niente di più rivoluzionario che la moderata ricerca della normalità.Questo lascia ben sperare, perché con lo spirito di chi vuole perseguire veramente il bene comune, non avendo interessi personali da difendere, è possibile avviare un processo di cambiamento e riforma che prima era impensabile.Staremo a vedere come si evolve, ma l'inizio promette molto bene.Iscriviti al podcast #laFLEalMassimo su tutte le principali piattaformehttps://www.fondazioneluigieinaudi.it/laflealmassimo/Acquista il libro "La Finanza in Soldoni" su amazonhttps://www.amazon.it/dp/B08QDT1W1LSeguite i miei aggiornamenti via https://massimofamularo.com/https://www.spreaker.com/show/entering-italian-npl-markethttps://www.youtube.com/c/MassimoFamularo/https://twitter.com/MassimoFamularohttps://www.facebook.com/FamularoMassimoSe ti piacciono i miei contenuti puoi offrirmi un caffè via Ko-FIhttps://ko-fi.com/T6T41NDC5oppure sostenermi con Patreon (da 2€ al mese)https://www.patreon.com/MassimoFamularo
Staremo insieme live per commentare la partenza della gara delle gare. La più bella, la più lunga, la più entusiasmante.
Instagram Reels è sulla bocca di tutti. La domanda è: riuscirà Reels a spazzare via Tik Tok? Staremo a vedere. Nel frattempo ecco 6 consigli utili su come utilizzare i tuoi Reels per crescere su Instagram! Buon ascolto! Cercami sui principali canali social! Instagram: https://www.instagram.com/matteomangili/ Linkedin: https://www.linkedin.com/in/matteomangili/ Youtube: https://www.youtube.com/matteomangili97 Acquista il mio Ebook: https://matteomangili.it/ebook-psicologia-advertising/ Se sei un imprenditore e vuoi scambiare due chiacchiere con me, puoi scrivermi a questa email ► info@matteomangili.it
Milan in emergenza causa infortuni e squalifiche, ma la posta in palio è davvero alta. Staremo a vedere...
Buongiorno, oggi tutti si domandano cosa sta succedendo nel movimento 5 stelle.Tutti i giornali aprono con la notizia bomba dei soldi che Maduro, spietato dittatore comunista venezuelano avrebbe donato al guru dei 5 stelle, Gianroberto Casaleggio.I dubbi su questa notizia sono principalmente legati ad un documento che non sarebbe genuino, ma i tempi della ricostruzione storica fatta dal giornale spagnolo ABC sembrano corretti. Staremo a vedere, anche perché non è questo che deve distogliere l'attenzione dalla vera implosione del movimento 5 stelle che si sta consumando sotto i nostri occhi.La verità è che Grillo è al capolinea. La sua incursione volgare e scomposta nella politica italiana sta per concludersi dopo una serie disastrosa di errori, ipocrisie e danni clamorosi al Paese, l'uomo del vaffa riceverà finalmente il benservito.Grillo è un comunista travestito da fascista, uno che ama la democrazia digitale nella quale comanda solo lui. Ma comanda per fare cosa? Tecnicamente per distruggere, mai per costruire. Non so se avete notato che il suo movimento funziona solo all'opposizione, quando c'è da attaccare qualcuno, quando c'è da insinuare qualcosa, quando c'è da dire io sono meglio di te e se fossi al tuo posto te lo dimostrerei.Al governo i grillini sono un disastro: incapaci, arroganti, inconcludenti. Li abbiamo visti alla prova e francamente ne abbiamo le tasche piene. Toninelli, Bonafede, Castelli, Trenta, Azzolina, Di Maio. Tutta gente che ha un alto concetto di sé, ma non può permetterselo.Insomma questa gigantesca bufala mediatica del Movimento 5 Stelle che aveva promesso mari e monti si è rivelata per quello che è, vale a dire un gigantesco contenitore per il malcontento dell'elettorato italiano, un parcheggio di rabbia con le pareti imbottite.Ma alla fine la realtà viene sempre fuori, non ci si può nascondere in eterno. Io l'avevo già detto lo scorso anno, quando Grillo dopo aver detto mai con il PD, diede l'ordine ai suoi di mettersi al servizio del sistema PD. All'epoca, in un video che tutt'ora circola e ha ricevuto quasi tre milioni di visualizzazioni, dissi che eravamo stufi di Grillo.Oggi ci ha veramente riempito le tasche, oggi abbiamo scoperto il tuo bluff. Volevi dire che sei diverso dagli altri e in effetti è così, sei peggiore caro Grillo, ormai è chiaro.Ha fatto bene Craxi a farti cacciare dalla RAI, perché la politica non si fa prendendo per il culo le persone, ma risolvendo i problemi della gente. Ora io non so se esiste ancora un'idea di rinnovamento in quella mandria di parlamentari grillini che siede in Parlamento sotto le tue insegne, ma lo spero fortemente. Perché adesso si arriva al capolinea e l'Italia dovrà dire se accetta il MES oppure no. Soros ha capito che voi non siete un alleato fedele, per questo tramite la donna pompa, così qualcuno definisce Emma Bonino, domani verrete messi alla prova in Parlamento.Mi auguro che qualcuno abbia un sussulto di coscienza, un gesto di orgoglio e dignità personale per opporsi alla disfatta dell'Italia. In caso contrario tutto sarà perduto e sarà solo colpa tua, caro Grillo.
Il plauso generale degli atleti di tutto il mondo, e la comprensione di tutti gli appassionati, costretti a rinviare l'appuntamento con i cinque cerchi olimpici. E' stata accolta così la decisione del Cio e governo giapponese. I Giochi di Tokyo vengono rinviati di un anno, causa coronavirus. Decisione sofferta, ma inevitabile, visti i tempi cupi che stiamo attraversando. A Tokyo si andrà, ma nel 2021, sperando che la pandemia sia allora solo un tragico ricordo, e che il mondo sia pronto ai Giochi della rinascita Staremo a vedere cosa accadrà ma intanto, qui a Olympia, vogliamo fare un viaggio nel tempo, e tornare al1940, anno in cui il Giappone avrebbe dovuto ospitare le Olimpiadi per la prima volta nella sua storia e sarebbe stata anche la prima volta in Asia, ma anche in quell'occasione, il sogno a cinque cerchi svanì, e molti campioni - come vedremo - si ritrovarono dal lottare per un podio olimpico al battagliare in trincea. Dario Ricci ne parla con Nicola Sbetti, Marco Impiglia e Gherardo Bonini, studiosi dello sporrt e membri della Siss, la Società Italiana di Storia dello Sport olympia@radio24.it
Il plauso generale degli atleti di tutto il mondo, e la comprensione di tutti gli appassionati, costretti a rinviare l'appuntamento con i cinque cerchi olimpici. E' stata accolta così la decisione del Cio e governo giapponese. I Giochi di Tokyo vengono rinviati di un anno, causa coronavirus. Decisione sofferta, ma inevitabile, visti i tempi cupi che stiamo attraversando. A Tokyo si andrà, ma nel 2021, sperando che la pandemia sia allora solo un tragico ricordo, e che il mondo sia pronto ai Giochi della rinascita Staremo a vedere cosa accadrà ma intanto, qui a Olympia, vogliamo fare un viaggio nel tempo, e tornare al1940, anno in cui il Giappone avrebbe dovuto ospitare le Olimpiadi per la prima volta nella sua storia e sarebbe stata anche la prima volta in Asia, ma anche in quell'occasione, il sogno a cinque cerchi svanì, e molti campioni - come vedremo - si ritrovarono dal lottare per un podio olimpico al battagliare in trincea. Dario Ricci ne parla con Nicola Sbetti, Marco Impiglia e Gherardo Bonini, studiosi dello sporrt e membri della Siss, la Società Italiana di Storia dello Sport olympia@radio24.it
Il plauso generale degli atleti di tutto il mondo, e la comprensione di tutti gli appassionati, costretti a rinviare l'appuntamento con i cinque cerchi olimpici. E' stata accolta così la decisione del Cio e governo giapponese. I Giochi di Tokyo vengono rinviati di un anno, causa coronavirus. Decisione sofferta, ma inevitabile, visti i tempi cupi che stiamo attraversando. A Tokyo si andrà, ma nel 2021, sperando che la pandemia sia allora solo un tragico ricordo, e che il mondo sia pronto ai Giochi della rinascita Staremo a vedere cosa accadrà ma intanto, qui a Olympia, vogliamo fare un viaggio nel tempo, e tornare al1940, anno in cui il Giappone avrebbe dovuto ospitare le Olimpiadi per la prima volta nella sua storia e sarebbe stata anche la prima volta in Asia, ma anche in quell'occasione, il sogno a cinque cerchi svanì, e molti campioni - come vedremo - si ritrovarono dal lottare per un podio olimpico al battagliare in trincea. Dario Ricci ne parla con Nicola Sbetti, Marco Impiglia e Gherardo Bonini, studiosi dello sporrt e membri della Siss, la Società Italiana di Storia dello Sport olympia@radio24.it
Facebook investe in CTRL Labs, una startup che si occupa di sviluppare neurotecnolgia, detta scienza del futuro.Cosa comporterà un domani tutto ciò? L'uomo diventerà una macchina?Staremo a vedere.Blog: https://furioso.infoSocial:Facebook: https://facebook.com/furioso.infoInstagram: https://instagram.com/furioso.infoYouTube: https://www.youtube.com/channel/UCt8Aw4YctfDoA8eoDcq8b5A?view_as=subscriber
Non staremo in silenzio sulla fine orribile che aspetta i peccatori
Novità nel mondo fintech: Facebook si prepara a diventare una banca. Il progetto era da tempo in cantiere, ma ora sembra essere pronto a partire. Nuova rivoluzione? Staremo a vedere.
In questi giorni Facebook ha subito un attacco e si dice che 90 milioni di utenti siano stati colpiti.Magari anche tu venerdì scorso di sei trovato disconnesso dal social network e il motivo è stato (dicono da Facebook) precauzionale.Staremo a vedere, per ora in questo audio cerco di darti qualche consiglio di sicurezza.Ecco i canali per rimanere aggiornato con me:Canale Telegram: https://t.me/wearethenetGruppo Facebook: http://bit.ly/WeAreTheNet_GFBSito Internet: www.wearethenet.itmail: wearethenet@fabiomattis.com
1) CHE FACCIAMO? ACCETTIAMO LE NUOVE BOMBE ATOMICHE A CASA NOSTRA? B61-12: bombe nucleari nuove di zecca a guida Gps, che gli Stati Uniti vogliono dislocare in Europa, e in Italia. Testate, in giugno, nel deserto del Nevada, le B61-12 dovrebbero entrare in servizio tra due anni, nel 2020. Andranno a sostituire le vecchie B61 gia' presenti nelle basi americane in Italia, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Turchia. La richiesta formale, fa sapere una fonte diplomatica a Ria Novosti, potrebbe arrivare tra una settimana, durante il vertice della Nato a Bruxelles. Staremo a vedere come rispondera' il nuovo governo. Ma, stanti le dichiarazioni della ministro della Difesa e del Premio Conte, le accoglieremo nelle nostre basi Nato e nelle loro basi americane. 2) LA MONETA CINESE VA Giù. LA GUERRA COMMERCIALE VA SU. La caduta dello yuan, ora a circa 6,7 per dollaro, solleva allarme su tutti i mercati mondiali. Il governatore della Banca Centrale cinese, Yi Gang, promette che non si saranno altri scivolamenti e giura che non si tratta di mosse deliberate nella guerra commerciale in atto con gli Stati Uniti. Ma la tendenza è visibile. Lo yuan ha perso il 3,7% verso il dollaro nel corso delle ultime tre settimane. Nonostante le smentite della Banca Centrale Cinese, a Washington crescono i sospetti cheIl movimento verso il basso della moneta cinese non sia del tutto spontaneo. 3) . IERI (2011) BOMBARDAMMO. DOMANI MANDIAMO FRONTEX PER FERMARE I MIGRANTI.Le guardie di frontiera e costiere dell'agenzia europea Frontex, che entro il 2020 contera' 10 mila unita', potrebbero condurre operazioni all'estero per il contenimento della migrazione illegale verso l'Europa. Di quali operazioni si tratterà non è del tutto chiaro. Ne ha parlato Jean-Claude Juncker nella seduta plenaria di martedi' dell'Europarlamento, precisando che simili operazioni saranno concordate con le autorita' del Paese interessato. Se l’Italia avesse rifiutato di prendere parte alla rapina a mano armata contro Gheddafi, oggi probabilmente parleremmo d’altro. 4 ) RIVOLTA DEI BISCAZZIERI UNITI CONTRO IL “DECRETO DIGNITA' DEL GOVERNOContro il “Decreto Dignità” del governo giallo-verde insorgono i “biscazzieri uniti”. In nome dell’”industria del calcio”. Industria tanto fiorente fiorente che ci ha lasciato fuori dai mondiali. E si capisce. 12 società della Serie A italiana hanno sottoscritto accordi con aziende “betting”, insomma scommesse a gogo. A occhio e croce 102 miliardi di euroPoverini, dicono che si troveranno in svantaggio rispetto ai club europei. Questo governo ha deciso- —giustamente— di difendere i propri cittadini dai danni sociali, sanitari e mentali della dipendenza patologica da gioco d’azzardo. Loro, in nome dei loro profitti, chiedono di continuare a lucrare sulle debolezze dei poveri cristi.Si arricchiscono con la pubblicità e con il gioco.E la pubblicità è il loro veleno. Il PD e la Confindustria stanno dalla parte dei biscazzieri. 5) INDIPENDENZA STRATEGICA DELL’UE? UNA FAKE NEWSApprovato in via definitiva dal Parlamento europeo il programma Edidp per lo sviluppo di iniziative industriali nel settore della difesa, con un budget di 500 milioni di euro per il biennio 2019-2020. Il programma, dice Strasburgo, può essere visto come il progetto pilota del prossimo Fondo europeo per la difesa che, con una proposta di bilancio pari a 13 miliardi di euro in 7 anni, dovrebbe contribuire all'indipendenza strategica dell’Unione. Ma se non esiste un progetto di indipendenza militare, come potrà esserci un’indipendenza strategica? Ovvio che è una fake news.
1) CHE FACCIAMO? ACCETTIAMO LE NUOVE BOMBE ATOMICHE A CASA NOSTRA? B61-12: bombe nucleari nuove di zecca a guida Gps, che gli Stati Uniti vogliono dislocare in Europa, e in Italia. Testate, in giugno, nel deserto del Nevada, le B61-12 dovrebbero entrare in servizio tra due anni, nel 2020. Andranno a sostituire le vecchie B61 gia' presenti nelle basi americane in Italia, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Turchia. La richiesta formale, fa sapere una fonte diplomatica a Ria Novosti, potrebbe arrivare tra una settimana, durante il vertice della Nato a Bruxelles. Staremo a vedere come rispondera' il nuovo governo. Ma, stanti le dichiarazioni della ministro della Difesa e del Premio Conte, le accoglieremo nelle nostre basi Nato e nelle loro basi americane. 2) LA MONETA CINESE VA Giù. LA GUERRA COMMERCIALE VA SU. La caduta dello yuan, ora a circa 6,7 per dollaro, solleva allarme su tutti i mercati mondiali. Il governatore della Banca Centrale cinese, Yi Gang, promette che non si saranno altri scivolamenti e giura che non si tratta di mosse deliberate nella guerra commerciale in atto con gli Stati Uniti. Ma la tendenza è visibile. Lo yuan ha perso il 3,7% verso il dollaro nel corso delle ultime tre settimane. Nonostante le smentite della Banca Centrale Cinese, a Washington crescono i sospetti cheIl movimento verso il basso della moneta cinese non sia del tutto spontaneo. 3) . IERI (2011) BOMBARDAMMO. DOMANI MANDIAMO FRONTEX PER FERMARE I MIGRANTI.Le guardie di frontiera e costiere dell'agenzia europea Frontex, che entro il 2020 contera' 10 mila unita', potrebbero condurre operazioni all'estero per il contenimento della migrazione illegale verso l'Europa. Di quali operazioni si tratterà non è del tutto chiaro. Ne ha parlato Jean-Claude Juncker nella seduta plenaria di martedi' dell'Europarlamento, precisando che simili operazioni saranno concordate con le autorita' del Paese interessato. Se l’Italia avesse rifiutato di prendere parte alla rapina a mano armata contro Gheddafi, oggi probabilmente parleremmo d’altro. 4 ) RIVOLTA DEI BISCAZZIERI UNITI CONTRO IL “DECRETO DIGNITA' DEL GOVERNOContro il “Decreto Dignità” del governo giallo-verde insorgono i “biscazzieri uniti”. In nome dell’”industria del calcio”. Industria tanto fiorente fiorente che ci ha lasciato fuori dai mondiali. E si capisce. 12 società della Serie A italiana hanno sottoscritto accordi con aziende “betting”, insomma scommesse a gogo. A occhio e croce 102 miliardi di euroPoverini, dicono che si troveranno in svantaggio rispetto ai club europei. Questo governo ha deciso- —giustamente— di difendere i propri cittadini dai danni sociali, sanitari e mentali della dipendenza patologica da gioco d’azzardo. Loro, in nome dei loro profitti, chiedono di continuare a lucrare sulle debolezze dei poveri cristi.Si arricchiscono con la pubblicità e con il gioco.E la pubblicità è il loro veleno. Il PD e la Confindustria stanno dalla parte dei biscazzieri. 5) INDIPENDENZA STRATEGICA DELL’UE? UNA FAKE NEWSApprovato in via definitiva dal Parlamento europeo il programma Edidp per lo sviluppo di iniziative industriali nel settore della difesa, con un budget di 500 milioni di euro per il biennio 2019-2020. Il programma, dice Strasburgo, può essere visto come il progetto pilota del prossimo Fondo europeo per la difesa che, con una proposta di bilancio pari a 13 miliardi di euro in 7 anni, dovrebbe contribuire all'indipendenza strategica dell’Unione. Ma se non esiste un progetto di indipendenza militare, come potrà esserci un’indipendenza strategica? Ovvio che è una fake news.
Puntata post-elezioni dedicata ai risultati alle urne. Due fronti vittoriosi: M5S ed il centro-destra a trazione Leghista. Il paese è diviso sulle preferenze ma i risultati in toto fanno comunque intravedere una voglia di cambiamento. Intanto il PD si lecca le ferite e riflette sul proprio fallimento, ma deve innanzitutto ammettere di non essere più a contatto con le esigenze dell'elettorato. Ma quali sono i problemi dell'Italia che la politica sembra non essere in grado di affrontare?Per quanto riguarda le prospettive di governo, vi saranno difficoltà per il M5S nel trovare alleati per formare un accordo. La maggioranza più larga sarebbe quella M5S-Lega ma su alcuni temi le distanze sono siderali e, generalmente, l'elettorato Pentastellato non gradirebbe un'alleanza con Salvini. Staremo a vedere.
Puntata post-elezioni dedicata ai risultati alle urne. Due fronti vittoriosi: M5S ed il centro-destra a trazione Leghista. Il paese è diviso sulle preferenze ma i risultati in toto fanno comunque intravedere una voglia di cambiamento. Intanto il PD si lecca le ferite e riflette sul proprio fallimento, ma deve innanzitutto ammettere di non essere più a contatto con le esigenze dell'elettorato. Ma quali sono i problemi dell'Italia che la politica sembra non essere in grado di affrontare?Per quanto riguarda le prospettive di governo, vi saranno difficoltà per il M5S nel trovare alleati per formare un accordo. La maggioranza più larga sarebbe quella M5S-Lega ma su alcuni temi le distanze sono siderali e, generalmente, l'elettorato Pentastellato non gradirebbe un'alleanza con Salvini. Staremo a vedere.
In questa puntata di Ruote in Pista: Citroen C1 - la “piccolina” dal volto umano Si presenta puntando su simpatia e “sorriso”, poi ti conquista con tutto il resto, dall’equipaggiamento al comfort. Maneggevolezza e facilità di guida sono...da “buon umore”. Per la serie: quando il sorriso è contagioso. Formula 1 – E alla fine…grande festa. Non poteva che chiudersi con una grande festa presso il Museo di Stoccarda la cavalcata trionfale che ha condotto Mercedes alla conquista di tutto quello che c’era da vincere in F1: 16 vittorie, 11 doppiette e 31 podi…con l’intenzione di fare meglio nel 2015. Una battuta dettata dall’entusiasmo della festa? Staremo a vedere. World Endurance Championship – Finale con il…Botto. Ultima tappa dell’avvincente Mondiale Endurance sul circuito di Interlagos caratterizzata dall’uscita di pista di Webber al volante della sua 918 Hybrid. Porsche protagonista anche in gara con il suo primo successo con il team Dumas-Jani-Lieb che si sono messi alle spalle la Toyota iridata di Buemi/Davidson. Con questo piazzamento ed il quarto posto di Wurz/Sarrazin/Conway, Toyota fa suo anche il titolo costruttori. Appuntamento al 2015, e se il buongiorno si vede dal mattino, sarà un campionato ancora più combattuto. Le News di Autolink BMW X6 e X5 M Cadillac ATS-V Nuova Mazda 2 Mercedes CLA Shooting Brake
In questa puntata di Ruote in Pista: Citroen C1 - la “piccolina” dal volto umano Si presenta puntando su simpatia e “sorriso”, poi ti conquista con tutto il resto, dall’equipaggiamento al comfort. Maneggevolezza e facilità di guida sono...da “buon umore”. Per la serie: quando il sorriso è contagioso. Formula 1 – E alla fine…grande festa. Non poteva che chiudersi con una grande festa presso il Museo di Stoccarda la cavalcata trionfale che ha condotto Mercedes alla conquista di tutto quello che c’era da vincere in F1: 16 vittorie, 11 doppiette e 31 podi…con l’intenzione di fare meglio nel 2015. Una battuta dettata dall’entusiasmo della festa? Staremo a vedere. World Endurance Championship – Finale con il…Botto. Ultima tappa dell’avvincente Mondiale Endurance sul circuito di Interlagos caratterizzata dall’uscita di pista di Webber al volante della sua 918 Hybrid. Porsche protagonista anche in gara con il suo primo successo con il team Dumas-Jani-Lieb che si sono messi alle spalle la Toyota iridata di Buemi/Davidson. Con questo piazzamento ed il quarto posto di Wurz/Sarrazin/Conway, Toyota fa suo anche il titolo costruttori. Appuntamento al 2015, e se il buongiorno si vede dal mattino, sarà un campionato ancora più combattuto. Le News di Autolink BMW X6 e X5 M Cadillac ATS-V Nuova Mazda 2 Mercedes CLA Shooting Brake
In questa puntata di Ruote in Pista: Formula 1 - Si aprono le danze di un mercato piloti che per la stagione 2015 potrebbe riservare grosse sorprese. Tra voci clamorose, conferme e smentite si apre la caccia al top driver. WEC – Vacanze finite anche per i protagonisti del Mondiale Endurance pronti ad un finale di stagione scoppiettante. Toyota e Audi affilano le armi per la resa dei conti che assegnerà il titolo, ma dovranno vedersela con Porsche che potrebbe giocare il ruolo del classico ago della bilancia. Staremo a vedere. CIR - A due gare dal termine Andreucci e la sua Peugeot T16 R5 riaccendono le polveri di un Campionato che si prepara al suo gran finale. Il dominio assoluto al Rally del Friuli e 8 prove speciali vinte su 11 suonano come un campanello d’allarme per i capolisti Scandola-D’Amore su Skoda Fabia che con appena 2 punti di vantaggio non possono certo dormire sonni tranquilli. Test drive C4 Cactus – Quando il design sposa la funzionalità. Godetevi la nostra passeggiata a bordo della più anticonformista delle Citroen che con i suoi richiami al passato e soluzioni uniche riesce ad attirare gli sguardi come poche. A seguire le pillole di Autolink Dacia Duster Limited Edition Mazda MX5, il mito si rinnova Jaguar XE Mercedes AMG-GT
Formula 1 - Si aprono le danze di un mercato piloti che per la stagione 2015 potrebbe riservare grosse sorprese. Tra voci clamorose, conferme e smentite si apre la caccia al top driver. WEC – Vacanze finite anche per i protagonisti del Mondiale Endurance pronti ad un finale di stagione scoppiettante. Toyota e Audi affilano le armi per la resa dei conti che assegnerà il titolo, ma dovranno vedersela con Porsche che potrebbe giocare il ruolo del classico ago della bilancia. Staremo a vedere. CIR - A due gare dal termine Andreucci e la sua Peugeot T16 R5 riaccendono le polveri di un Campionato che si prepara al suo gran finale. Il dominio assoluto al Rally del Friuli e 8 prove speciali vinte su 11 suonano come un campanello d’allarme per i capolisti Scandola-D’Amore su Skoda Fabia che con appena 2 punti di vantaggio non possono certo dormire sonni tranquilli. Test drive C4 Cactus – Quando il design sposa la funzionalità. Godetevi la nostra passeggiata a bordo della più anticonformista delle Citroen che con i suoi richiami al passato e soluzioni uniche riesce ad attirare gli sguardi come poche. A seguire le pillole di Autolink Dacia Duster Limited Edition Mazda MX5, il mito si rinnova Jaguar XE Mercedes AMG-GT