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Buoni i segnali che arrivano dagli operatori alberghieri dopo il ponte dell'8 dicembre che, come da tradizione, apre la stagione turistica invernale Non solo dalla montagna, che ripartequest'anno forte anche del meteo degli ultimi giorni, ma soprattutto dalle città d'arte. Il dato medio della rilevazione Confindustria Alberghi sull'occupazione camere nel weekend dell'8 dicembre si attesta al 75% in leggera crescita rispetto allo scorso anno.Anche meglio le città d'arte come Firenze o Roma che toccano anche l'80%.
In questo episodio parliamo di tradizioni italiane legate alla religione cattolica. Cos'è la festa dell'Immacolata in Italia? Come, quando e perchè si festeggia?Link utili:Presepi: www.presepiarenaverona.it/Calendario dll'Avvento: www.italiantimezone.com/advent-calendar-2023 North of Italy Grand Tour 2024: Join the Waiting ListContact me: giulia@italiantimezone.com
Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. Il patto di stabilità, le privatizzazioni, l'antisemitismo, il covid in aumento. Le previsioni meteo per il ponte dell'Immacolata, di Paolo Corazzon di 3B Meteo. Il commento di Roberto Arditti, direttore editoriale di Formiche.net, sul maxibonus e la truffa da 608 milioni di euro. All'interno di Non Stop News, con Barbara Sala, Luigi Santarelli e Massimo Lo Nigro.
Mercatino di Natale e corsa con i Babbi a Sarcedo - Venerdì 8 dicembre 2023 si terrà, dalle ore 9:00 al tramonto, presso Piazza Vellere, Mercatino di Natale, a cura del Comune di Sarcedo in collaborazione con Confcommercio Mandamento di Thiene - Commercianti artigiani Sarcedo - Fondazione Banca Popolare di Marostica Volksbank - Compagnia Siderurgica - Pro Loco Sarcedo. Nella medesima giornata si terrà anche, con ritrovo alle ore 9:30 sempre a Piazza Vellere, Corsa con i Babbi, organizzata dal Comune di Sarcedo con il Gruppo Podisti di Sarcedo. Si tratta di una corsa/camminata a squadre non competitiva durante la quale i partecipanti correrrano vestiti da Babbi Natale.Aria di Natale a Valli del Pasubio - Venerdì 8 dicembre 2023 si terrà, a partire dalle ore 10:00, Aria di Natale a Valli del Pasubio, a cura della Pro Loco Valli APS con il patrocinio del Comune di Valli del Pasubio. Dalle ore 15:00 alle ore 19:00 le Cornamuse e il Gruppo Valleogrine allieteranno con musiche e canti la magia del Natale.Canto della Stella a Valli del Pasubio - La tradizione musicale natalizia allieterà il territorio comunale facendo le seguenti tappe: giovedì 7 dicembre a Tezze dei campi, Bosco, Bernardi, Pojera, Giotti e Pozza; venerdì 8 dicembre a Pelè, Laisse, Corzati, Lomiche Fridoli, Manozzo e Grumale; sabato 9 dicembre presso il quartiere Zavino da Pagliosa/Mao ai Tomasi; domenica 10 dicembre a Prà, Molin sotto, Ressalto e Ponte croce.Aspettando il Natale a Castelgomberto - Venerdì 8 dicembre 2023 si terrà, a partire dalle ore 14:00, Aspettando il Natale, organizzato dalla Pro Loco di Castelgomberto con il patrocinio del Comune di Castelgomberto.Cena con delitto a Castelgomberto - Sabato 9 dicembre 2023 si terrà, alle ore 20:00, presso la Sala Foscola di Palazzo Barbaran, la seconda edizione di Cena con Delitto, a cura di Pro Loco di Castelgomberto. Diventerai investigatore per una sera e dovrai risolvere un mistero, in un'atmosfera unica che ti terrà con il fiato sospeso.Concerto di fine anno a Isola Vicentina - Venerdì 8 dicembre si terrà, alle ore 16:30, presso la Chiesa Parrocchiale, Concerto di Fine Anno, a cura de I Polifonici Vicentini con il Comune di Isola Vicentina.Natale a Villaverla - Venerdì 8 dicembre si terrà, alle ore 18:30 presso Piazza delle Fornaci, l'accensione dell'albero di Natale. Con stand di cioccolata e bevande calde offerto dall'Amministrazione Comunale in collaborazione con Pro Loco e Villafun For Children.Natale insieme a Colceresa - Venerdì 8 dicembre si terrà, alle ore 20:00, l'accensione dell'Albero di Natale e la Raccolta Scatole di Natale per l'Associazione Casa a Colori nel piazzale in Via G. Marconi a Mason. Alle ore 20:30 si terrà, inoltre, il Concerto con i cori parrocchiali e delle scuole primarie in Chiesa parrocchiale di Mason. A seguire: brindisi con cioccolata calda e vin brulè.800 Giorni a Piovene Rocchette - Sabato 9 dicembre 2023 si terrà, alle ore 20.45, presso l'Auditorium, la proiezione del film 800 Giorni, diretto da Dennis Dellai, che sarà ospite della serata.Il sentiero di Natale a Piovene Rocchette - Domenica 10 dicembre 2023 si terrà, dalle ore 10:00 alle ore 20:00, nel centro storico, Il sentiero di Natale, a cura della Pro Loco Piovene Rocchette. Il centro di Piovene Rocchette farà da sfondo ad una calda atmosfera natalizia tra luci, addobbi, musica, attività per bambini, mercatino, street food e molto altro ancora. Che la magia del natale abbia inizio!Boschi a Natale a Lugo di Vicenza - Domenica 10 dicembre 2023 si terrà, alle ore 9:45, Boschi a Natale - Passeggiata guidata tra le ville e l'Oasi Selgea, a cura della Pro Lugo APS con il patrocinio della Regione del Veneto ed UNPLI Veneto. Facile passeggiata guidata alla scoperta di aree naturali, parchi e oasi del territorio. Itinerario di circa 3,5 km con un dislivello di 70 mt, adatto a tutti. Presso l'Oasi Selgea ci sarà un piccolo spuntino ed una simpatica "Caccia all'indizio" per i più piccoli.Natale a Breganze - Domenica 10 dicembre 2023 si terrà, dalle ore 10:00 alle ore 17:00, in Piazza Mazzini, Natale a Breganze, a cura della Pro Loco Breganze in collaborazione con le Botteghe di Breganze, il Comitato Genitori dell'Istituto Comprensivo di Breganze e con il patrocinio del Comune di Breganze. Installazioni a cura di Marigilda Pisan. La piazza di Breganze accoglierà tutti i bambini nel fantastico mondo degli gnomi. Zucchero filato, pop corn e molto altro!Escursione guidata a Mezzaselva di Roana - Venerdì 8 dicembre 2023, dalle 17.00 alle 21.30 circa, un'avventura sotto le stelle attende gli appassionati di natura e astronomia, in una serata speciale organizzata dalla Pro loco Mezzaselva, in collaborazione con Asiago Guide: “Stelle, pianeti e leggende al Baito Erio”, ciaspolata guidata al Baito Erio con cena. Al termine della cena si rientrerà attraversando il bosco, vivendo un'esperienza unica alla scoperta delle leggende e tradizioni della cultura cimbra.Corso per Apprendisti elfi a Treschè Conca di Roana - Nel cuore incantato dell'inverno altopianese, la fattoria didattica Il Cason delle Meraviglie aspetta i bimbi per un evento natalizio davvero unico: il “Corso per Apprendisti Elfi”! Nelle mattinate di venerdì 8, sabato 9 e domenica 10 dicembre 2023, quest'iniziativa offrirà ai più piccoli un'esperienza indimenticabile: i bambini dai 4 ai 10 anni avranno l'opportunità di partecipare ogni giorno a laboratori creativi diversi, per vivere e scoprire la magia del Natale e della natura. Il "Corso per Apprendisti Elfi" non sarà solo un'occasione di divertimento, ma anche un'esperienza educativa che permetterà ai bambini di connettersi con la natura.Siamo qui con la gran stela ad Arzignano - Sabato 9 dicembre, alle ore 17,45 presso la Biblioteca Civica Bedeschi, il duo Fiorella Mauri - Luciano Zanonato presenteranno "Siamo qui con la gran stela". E' uno spettacolo sui canti tradizionali vicentini che, fino agli inizi degli anni '60, venivano eseguiti in provincia fra dicembre e gennaio: le“stelle” di Natale tradizionali, di cui è così ricca la tradizione vicentina, integrate dalle filastrocche dei questuanti e dalle musiche eseguite dalle bande o dai gruppi spontanei e i cori di paese in provincia e nel Veneto.Natale a Noventa Vicentina - Villaggio di Natale. Il luogo per i più piccoli in cui immergersi nel vivo dell'atmosfera natalizia e divertirsi in compagnia. Presso la sala esposizioni di Villa Barbarigo, inaugurazione venerdì 8 dicembre alle ore 17.30.Mercatini di Natale. Riscopri colori, sapori e profumi del Natale. 10 dicembre, dalle 8.00 alle20.00, lungo i portici di Piazza IV Novembre. Luna Park per i più piccoli. Zona con giostrine e gonfiabili per i bimbi. 10 dicembre in Piazza Colonna. Trenino natalizio. 10 dicembre in Piazza IV Novembre e per le vie del centro. Stand Pro Loco. Stand con vin brulé e panettone. 10 dicembre, fronte Villa Barbarigo. Letture di Natale per i bambini. 10 (ore 14.45) dicembre al Villaggio di Natale in sala esposizioni di Villa Barbarigo. Incontra Babbo Natale. 10 dicembre dalle ore 15.00, al Villaggio di Natale in sala esposizioni di Villa Barbarigo.Natale a Rosà - Venerdì 8 dicembre dalle 9.00 Mercatini di Natale; alle 10.30 Concerto di campane; alle 11.00 S. Messa e festa dell'adesione dell'Azione Cattolica;dalle 15.00 Concerto dell'Avvento delle scuole dell'Infanzia parrocchiali di Rosà,Cusinati, S. Anna, S. Pietro, Travettore; alle 16.30 Christmas Show - Cantanti e ballerini della scuola di danza “Da Beat”. Concorso “Babbo Natale.
Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. Migranti e UE, Biden e l'allarme su Putin, Italia e PNRR, la scuola e il Natale. Questa mattina con la caporedattrice di Donna Moderna Donatella Gianforma, è' stata l'occasione per parlare di un calendario dell'Avvento molto speciale. Ci ha raggiunti in diretta Gianmarco Mazzi, sottosegretario alla Cultura, per parlarci della decisione dell'Unesco, di riconoscere a livello mondiale, l'arte del canto lirico italiano, patrimonio dell'umanità. Il sottosegretario alla cultura, è in viaggio per Milano, in vista della prima della Scala. Ospite questa mattina, Beatrice Venezi, direttore d'orchestra. Con lei abbiamo parlato della prima della Scala che questa sera col Don Carlo inaugura la stagione lirica milanese. Il ponte dell'Immacolata. In tanti approfittano per un assaggio di vacanze, in vista del Natale. Ospite questa mattina, Silvestro Serra, direttore della redazione del Touring Club Italiano. Il commento sull'attualità, con Daniele Capezzone, direttore editoriale di Libero. All'interno di Non Stop News, con Giusi Legrenzi, Massimo Lo Nigro e Enrico Galletti.
Dopo un paio di giorni di bel tempo, una perturbazione atlantica si avvicina al nord Italia. Il minimo depressionario però venerdì sprofonderà verso sud lambendo il Vicentino con sporadiche precipitazioni sui rilievi. Stessa sorte avrà l'impulso perturbato di sabato notte.
Novena dell'Immacolata - Omelia di Mons. Guido Marini del 7/12/2023 by RadioPNR
Pubblichiamo l'omelia di Mons. Guido Marini alla Santa Messa di mercoledì 6 dicembre 2023.
Novena dell'Immacolata - Omelia di Mons. Guido Marini del 05/12/2023 by RadioPNR
Novena dell'Immacolata: omelia di mons. Guido Marini - 4/12/2023
Novena dell'Immacolata - Omelia della Messa del 2/12/2023
Pubblichiamo l'omelia di Mons. Guido Marini alla Santa Messa nel terzo giorno della Novena dell'Immacolata
Pubblichiamo l'omelia di Mons. Guido Marini alla Santa Messa del 30/11/2023, secondo giorno della Novena dell'Immacolata
Pubblichiamo l'omelia di Mons. Guido Marini alla Santa Messa del 29/11/2023
Appuntamento a sabato pomeriggio alle scuole primarie delle Ca' Castelle per almeno 200 giovanissimi praticanti, sia tesserati che partecipanti alla corsa promozionale adatta a tutti i ragazzi e ragazze suddivise per categorie d'età. Il circuito si snoderà sulle campagna intorno all'omonima località del quartiere dell'Immacolata a Zanè.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7515MARIA STUARDA, LA REGINA DECAPITATA PERCHE' CATTOLICA di Rino CammilleriNessuna donna nella storia ha mai impressionato l'immaginario come questa sfortunata regina cattolica. Romanzi e tragedie (vi si cimentarono anche Alfieri e Schiller), opere liriche (Mercadante, Donizetti, etc), film. Di questi ultimi - ben 38 - il primo è addirittura del 1895; tra i migliori, uno del 1936 Katharine Hepburn e la regia di John Ford, fino all'ultimo del 2018 con Margot Robbie Saoirse Ronan, attrice straordinariamente somigliante alla vera Maria Stuarda.Qui, in omaggio al politicamente corretto, ci sono lord inglesi e scozzesi impersonati da attori afroamericani, quasi che ogni epoca senta il bisogno di rendere omaggio alla scozzese Mary Stewart che in Francia modificò il suo cognome nel più pronunciabile Stuart. La sorella di Enrico VIII, Margaret, era sua nonna. Perciò il trono d'Inghilterra sarebbe spettato a lei.INFANZIA TRAVAGLIATANata nel 1542, suo padre era Giacomo V, re di Scozia, che morì quando lei era in fasce. Cominciate le guerre con l'inglesi, il re scozzese fu sconfitto e morì, trentenne, di colera. Sua moglie Marie de Guise, secondo il trattato di pace avrebbero dovuto far sposare la figlia con Edoardo VI, figlio di Enrico VIII e Jane Seymour, protestante. Rifiutò e mandò al sicuro la piccola in Francia, storica allegata della Scozia. Maria Struart (Stuarda, all'italiana) crebbe alla corta di Caterina de' Medici, dove divenne coltissima (parlava sei lingue). I contemporanei la descrivono come alta, bella e d'incedere maestoso. Ottima cacciatrice e cavallerizza, a 16 anni sposò il figlio della medici, Francesco II, e divenne regina di Francia. Ma lui morì ben presto, e altrettanto presto lei si accorse che due regine vedove in Francia erano troppe. Cosi tornò in Scozia e vi si assise come regina. Ma trovò che il paese era diventato ormai calvinista a causa della predicazione del fanatico John Knox (sempre presentato così anche nei film).TRADITA DALLA TOLLERANZALei nata il giorno dell'Immacolata, realisticamente lasciò libertà di credo, ma non volle assolutamente cambiare il suo. Intanto in Inghilterra saliva al trono Elisabetta I, figlia di Enrico VIII e Anna Bolena.Il re scismatico aveva generato Maria Tudor con la moglie legittima Caterina d'Aragona. Maria I aveva regnato e si era sposata con Filippo II di Spagna, figlio di Carlo V. La Francia, trovatasi accerchiata dagli Asburgo, prese a fomentare il dissenso contro Maria I, anche se questa aveva restaurato il cattolicesimo in Inghilterra. E il dissenso era costituito da tutti quelli che si erano arricchiti con l'espropriazione dei beni della Chiesa effettuata da Enrico VIII. E che non aveva alcuna intenzione di restituire.Purtroppo, nata e cresciuta in mezzo agli intrighi e sempre in pericolo di vita, quando Maria I poté cingere la corona aveva ormai 37 anni, 38 quando sposò il molto più giovane Filippo di Spagna. Così, non ebbe prole e l'unica sperata gravidanza si rivelò un tumore maligno che presto la portò alla tomba.Morto anzitempo anche il successore Edoardo VI, Elisabetta si trovò, oltre che scomunicata da papa San Pio V (il che significava che i suoi sudditi cattolici erano sciolti da ogni dovere di obbedienza), con una temibilissima concorrente, Maria di Scozia, che tutti i legittimati, anche protestanti, consideravano la vera avente diritto al trono d'Inghilterra. Maria, intanto, si era accorta del gravissimo errore di aver concesso libertà religiosa, cosa che Maria I di Tudor si era ben guardata dal commettere nel suo regno. La tolleranza, infatti, rafforzò il potere della nobiltà protestante e lei, per blindarsi, comprese che doveva avere un erede. Ma non c'erano molti giovani maschi tra le teste coronate di quel tempo. Gli unici due potevano essere l'arciduca Carlo d'Austria, figlio dell'imperatore Carlo I, e don Carlos, figlio di Filippo II di Spagna.Le trattative col primo fallirono, e il secondo era uno psicolabile. La fretta indusse Maria a sposare il cugino Enrico Stuart, lord Darnley. La cosa gettò Elisabetta I nell'angoscia, perché anche quest'ultimo era nipote di Margaret, sorella di Enrico VIII.Così adesso i titolari di diritti sul trono inglese erano due, per giunta marito e moglie.SUL PATIBOLO CON IL VELO DA SPOSAA Maria, incinta e ben presto trascurata dal marito, non rimase che un amico confidente, il fidato segretario italiano Davide Rizzio, così che Knox prese ad accusarla di adulterio. Darnley finì ucciso e Rizzio massacrato. La propaganda puntò il dito contro la regina. Lei allora venne rapita e stuprata da lord Bothwell, che fu costretta a sposare con rito protestante. Ormai sfuggitale di mano la situazione, dovette accettare di abdicare a favore del figlio Giacomo VI, un bambino. Nel 1568 fuggì dal castello in cui era rinchiusa e riuscì a radunare un esercito che condusse personalmente in battaglia. Ma, sconfitta dovette chiedere asilo a Elisabetta I, di cui rimase prigioniera praticamente per vent'anni seguenti.Elisabetta esitava a far giustiziare una regina di diritto divino che era pure sua cugina. Ma la presenza in vita di Maria era un rischio costante per il suo trono. Sempre oggetto di intrighi e congiure, per lei viva Elisabetta non poteva dormire sonni tranquilli. Alla fine una serie di lettere opportunamente "rinvenute", incastrarono Maria per l'uccisione del marito. Mai prima un re o una regina erano stati sottoposti a processo.Ma i legulei di corte trovarono la gabola necessaria. Nel 1587 Maria Stuarda salì sul patibolo, vestita di nero, ma con un velo bianco da sposa. Si tolse l'abito e rimase con quello che aveva sotto: rosso, il colore dei martiri cattolici.Al boia servirono due colpi per spaccarle la testa.Elisabetta? Quello che in tutta la vita aveva cercato di evitare si realizzò in pieno: non avendo figli, il suo trono andò al figlio di Maria, Giacomo VI Stuart di Scozia, che divenne Giacomo I, d'Inghilterra e Scozia. Il quale volle che sua madre fosse seppellita a Westminster, nella tomba dei re (cosa che Elisabetta non aveva permesso). A proposito, il lettore avrà notato quante Marie ci sono in questa storia. Il fatto è che la Gran Bretagna fino allo scisma si gloriava del titolo di "Dote di Maria", la più devota alla Madonna nella nazioni cristiane.
A differenza di quanto si crede, Maria santissima anche sotto la Croce non ha mai dubitato. Anzi, la sua fede granitica ci sia riferimento nel giorno più buio
consigli (speriamo utili) per vivere il ponte dell'immacolata!
Pubblichiamo l'omelia di Mons. Guido Marini alla Santa Messa nella Solennità dell'Immacolata Concezione.
6 dicembre 2022 - Italiano in Podcast. Episodio registrato al mattino, dopo una bella dormita. Tempo sereno, una giornata autunnale passata al lavoro tra blog, podcast e lezioni. L'ultima molto divertente finita un po' più tardi. Durante il pomeriggio una bella passeggiata sul mare e tra una lezione e l'altra un buon cruciverba pubblicato per gli amanti dell'enigmistica. Due notizie, una sul ponte dell'Immacolata e l'altra su un albero di Natale speciale realizzato su una montagna speciale a San Vittore del Lazio, luogo non molto lontano dalla casa di iSpeakItaliano. Per chiudere una frase celebre di un personaggio famosissimo spesso in ritardo, Paolo di iSpeakItaliano. A giovedì con la nuova puntata di Italiano in Podcast. Grazie! Abbonati per dare un contributo e ascoltare gli episodi speciali di Italiano in Podcast https://anchor.fm/ispeakitaliano/subscribe Il negozio di iSpeakItaliano https://www.ispeakitaliano.it/merchandise/ Tutti i collegamenti del progetto iSpeakItaliano Supporta iSpeakItaliano su BuyMeACoffee --- Send in a voice message: https://anchor.fm/ispeakitaliano/message
Pubblichiamo l'omelia di Mons. Guido Marini alla Santa Messa nel nono giorno della Novena dell'Immacolata.
Pubblichiamo l'omelia di Mons. Guido Marini alla Santa Messa nell'ottavo giorno della Novena dell'Immacolata.
Saranno oltre 13 milioni le persone in viaggio verso destinazioni turistiche italiane durante il ponte dell'Immacolata. A rilevarlo una indagine condotta da CNA Turismo e Commercio tra gli iscritti di tutta Italia. Molti vacanzieri sono intenzionati a recarsi in seconde case. Circa due milioni di persone, tempo permettendo, pernotteranno in strutture ricettive. mgg/gsl
Pubblichiamo l'omelia di Mons. Guido Marini alla Santa Messa nel settimo giorno della Novena dell'Immacolata
Saranno oltre 13 milioni le persone in viaggio verso destinazioni turistiche italiane durante il ponte dell'Immacolata. A rilevarlo una indagine condotta da CNA Turismo e Commercio tra gli iscritti di tutta Italia. Molti vacanzieri sono intenzionati a recarsi in seconde case. Circa due milioni di persone, tempo permettendo, pernotteranno in strutture ricettive. mgg/gsl
Pubblichiamo l'omelia di Mons. Guido Marini alla Santa Messa nel quinto giorno della Novena dell'Immacolata.
Pubblichiamo l'Omelia di Mons. Guido Marini alla Santa Messa nel quarto giorno della Novena dell'Immacolata.
Nella mattinata di venerdì 2 dicembre, ai microfoni dei Degiornalist con Fabiana e Claudio Chari, è stato ospite Giancarlo Maretta che ha suggerito alcuni viaggi per queste vacanze di Natale. «I mercatini di Natale sono abbastanza richiesti quest'anno, in particolare quelli di Aosta che si trovano nelle due piazze principali; consiglio anche un paesino vicino al Santuario di Oropa, Ricetto di Candelo, un paese piccolo con i mercatini di Natale particolari, ma bisogna pagare un biglietto per entrare. Mentre per il ponte dell'Immacolata quest'anno sono abbastanza richieste la Sicilia, la Puglia, Matera, la zona di Salerno, e la montagna perché è arrivata un po' di neve».
Pubblichiamo l'omelia di Mons. Guido Marini alla Santa Messa nel terzo giorno della Novena dell'Immacolata.
Pubblichiamo l'omelia di Mons. Guido Marini alla Santa Messa nel secondo giorno della Novena dell'Immacolata.
Pubblichiamo l'Omelia di Mons. Guido Marini alla Santa Messa nel primo giorno della Novena dell'Immacolata.
Lezione di Gesù, in occasione della festa dell'Immacolata, su quanto la Madonna e la sua azione sia decisiva nella vita della Divina Volontà. Palesi ed evidenti punti di contatto con quanto insegnò san Luigi M. Montfort riguardo la consacrazione "Totus tuus". Libro di Cielo, Volume 30, 8 Dicembre 1931, Mercoledì 19 Ottobre 2022
Giuseppina Torregrossa"Chiedi al portiere"Marsilio Editorihttps://www.marsilioeditori.it/Quando Eleonora Piazzese telefona per annunciare la morte improvvisa della madre, Lidia capisce, dalla viva voce della sua amica del cuore, che oltre al dolore c'è altro. Eleonora sospetta infatti che la malattia per cui la signora Aurora è morta non abbia niente di naturale. Così, quando Lidia accompagna l'amica dal fidanzato, l'ispettore Mario Fagioli, per chiedergli di investigare, il Gladiatore le consiglia di sporgere subito denuncia. Eleonora però non vuole, ha paura: si tratta pur sempre della sua famiglia. Mario insiste ma non troppo, perché nel frattempo il commissario gli ha passato un'altra rogna: Albina Santalmassi, la giornalista che nel suo seguitissimo programma televisivo si era occupata dell'indagine sulla morte improvvisa dell'amministratore di via Minimi 59, è stata aggredita proprio davanti a quel condominio, e l'indagine va chiusa il prima possibile, come al solito... Lidia però non demorde, vuole che Mario investighi – anche solo in via ufficiosa – sulla madre dell'amica, cosicché il Gladiatore si troverà stretto tra le insistenze del commissario e quelle dell'amante. Tra i fantasmi della signora Aurora e quelli di Eleonora stessa, barcamenandosi tra le bugie e le maldicenze delle vecchiette del famigerato condominio di via Minimi, Mario capirà, ancora una volta, che non c'è niente di rassicurante nelle famiglie, felici o infelici che siano. Specialmente in quelle che abitano nei condomini con portiere... Dopo il successo di Morte accidentale di un amministratore di condominio, Giuseppina Torregrossa torna con un nuovo giallo carico di tensione, mistero e ironia.Giuseppina Torregrossa è nata a Palermo. Madre di tre figli, vive tra la Sicilia e Roma. Tra i suoi libri ricordiamo Il conto delle minne (2009, tradotto in dieci lingue), La miscela segreta di Casa Olivares (2014) e, con protagonista la commissaria Marò, Panza e prisenza (2012), Il basilico di palazzo Galletti (2018) e Il sanguinaccio dell'Immacolata (2019), tutti editi da Mondadori. Nel 2021 è uscito per Feltrinelli il romanzo Al contrario. Per Marsilio, nel 2021 ha pubblicato il primo episodio della serie dell'ispettore Mario Fagioli, Morte accidentale di un amministratore di condominio.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.filmgarantiti.it/it/edizioni.php?id=33QUANDO LA SCIENZA RICONOSCE LA FEDE«Vergine dolce che soccorri gli infelici, proteggimi. Io credo in Te. (...) Il Tuo nome è più dolce del sole del mattino. Prendi Tu il peccatore inquieto dal cuore in tempesta che si consuma nella ricerca delle chimere. Sotto i consigli profondi e duri del mio orgoglio intellettuale giace, ancora soffocato, il più affascinante di tutti i sogni, quello di credere in Te, di amarti come i frati dall'anima candida».Questa bella preghiera è stata composta da un grande scienziato, il medico francese Alexis Carrel, premio Nobel nel 1912 grazie alla scoperta di un particolare punto di sutura che poi ha permesso la pratica della trasfusione di sangue, pratica che ha salvato e che salva tante vite umane. Il dottor Carrell era agnostico, ma fu convertito grazie a un viaggio a Lourdes dove poté constatare ciò che egli riteneva inconstatabile.ASSORBITO DAGLI STUDI SCIENTIFICIAlexis Carrel nacque a Lione nel 1873. La sua famiglia era di commercianti benestanti. Rimasto orfano di padre, a cinque anni lasciò Lione per andare a vivere in campagna con la mamma. Tornò poi a Lione per gli studi liceali e per frequentare la Facoltà di Medicina.Furono propri gli studi universitari a spingerlo ad abbandonare le convinzioni religiose ricevute dall'educazione familiare per abbracciare la filosofia positivista e materialista. Conservò però sempre una forte nostalgia verso le certezze della sua fanciullezza, soprattutto avvertiva l'inquietudine che gli procuravano quelle nuove convinzioni positiviste, incapaci di dare una persuasiva risposta al senso della vita e della morte.Lui stesso, dopo la conversione, scrisse di quel periodo parlando di sé in terza persona: «Assorbito dagli studi scientifici, affascinato dallo spirito della critica tedesca, [Carrel] s'era convinto a poco a poco che al di fuori del metodo positivo, non esisteva certezza alcuna. E le sue idee religiose, distrutte dall'analisi sistematica, l'avevano abbandonato, lasciandogli il ricordo dolcissimo di un sogno delicato e bello. S'era allora rifugiato in un indulgente scetticismo (...) La ricerca delle essenze e delle cause gli sembrava vana, solo lo studio dei fenomeni, interessante. Il razionalismo soddisfaceva interamente il suo spirito; ma nel fondo del suo cuore si celava una segreta sofferenza, la sensazione di soffocare in un cerchio troppo ristretto, il bisogno insaziabile di una certezza».LA DECISIONE DI ANDARE A LOURDESIn quegli anni, negli ambienti medici, si discuteva molto di Lourdes e dei miracoli che vi avvenivano. C'era chi ci credeva e c'era chi era profondamente scettico. Nel 1894, il famoso scrittore Emile Zola, dopo esser stato a Lourdes e pur essendo stato testimone di fatti inspiegabili, aveva scritto un libro in cui negava decisamente la veridicità delle apparizioni.Anche Carrel, nel suo positivismo, era convinto che quelli di Lourdes fossero solo sedicenti "miracoli", in realtà guarigioni frutto di autosuggestione. Volle però andare a constatare di persona e, nel 1902, partecipò come medico a un pellegrinaggio, occasione che gli fu offerta da un collega che aveva dovuto rinunciare all'ultimo momento. Da questo viaggio venne fuori un libro che ebbe il titolo di Viaggio a Lourdes.L'INCONTRO CON MARIE FERRANDAlexis Carrel era in incognito. Solo pochi conoscevano la sua identità. Voleva solo constatare e aiutare qualche malato. Nel suo scompartimento giaceva una giovane donna, Marie Ferrand (chiamata così nel libro, ma in realtà si chiamava Marie Bailly). Era gravissima: ventre gonfio, pelle lucida, costole sporgenti, addome teso da materia solide, sacca di liquido che occupava la regione ombelicale, febbre alta, gambe gonfie, cuore veloce. Si trattava di peritonite tubercolare.Dolori tremendi! Il dottor Carrel le praticò un'iniezione di morfina. «Avete ancora i genitori?», le domandò gentile il medico. «No, sono morti di tubercolosi da alcuni anni», rispose la donna.Dall'età di quindici anni, ella era tubercolotica. I medici che la tenevano in cura dicevano che ormai era all'ultimo stadio. Ella però, pur sentendosi alla fine, era convinta che la Vergine, a Lourdes, le avrebbe concesso qualcosa d'importante: se non la guarigione, almeno la forza per morire in pace.IL DIALOGO CON UN AMICO CREDENTEArrivato a Lourdes, incontrò un suo vecchio compagno di collegio, nel suo libro-diario ne riporta solo le iniziali: A.B. Gli chiese: «"Sai se qualche malato è guarito, stamane, nelle piscine?" "No, nessuno. Però vidi un miracolo davanti alla grotta. Una suora che camminava con le stampelle arrivò, si fece una gran segno di croce, bevve l'acqua della fonte miracolosa... Subito il suo viso s'illuminò, buttò via le stampelle, corse agile alla Grotta, gettandosi in ginocchio davanti alla Vergine... Era guarita". "La sua guarigione - fece Carrel - è un caso interessante di autosuggestione!"."Quali sono - ribatté l'amico - le guarigioni che, se le constatassi, ti farebbero riconoscere l'esistenza del miracolo?". "La guarigione improvvisa di una malattia organica - rispose Carrel - Una gamba tagliata che rinasce. Un cancro scomparso, una lussazione congenita che improvvisamente guarisce. Allora sì che crederei! Se mi fosse concesso di vedere un fenomeno tanto interessante, tanto nuovo, sacrificherei tutte le teorie e le ipotesi del mondo. Ma non il minimo timore di arrivare a questo...C'è una ragazza, Marie Ferrand, presso la quale mi hanno chiamato dieci volte ed è in pericolo di vita. È tisica, ha una peritonite tubercolare all'ultimo stadio. È in uno stato pietoso. Temo che mi muoia tra le mani. Se questa ammalata guarisce, sarebbe veramente un miracolo. Io crederei a tutto e mi farei frate"».AVVIENE L'INSPIEGABILENella Sala dell'Immacolata (riservata ai malati più gravi) tutto era pronto per la funzione presso le piscine. Il dottor Carrel si avvicinò al lettino della "sua" ammalata, Marie Ferrand. La visitò rapidamente: il cuore stava per cedere, era alla fine. Il medico le praticò un'iniezione di caffeina, poi disse ai presenti senza farsi sentire dall'ammalata: «È una peritonite polmonare all'ultimo stadio. Figlia di genitori morti di tubercolosi in giovane età, è tisica dall'età di 15 anni. Può darsi che viva ancora per qualche giorno, ma è finita». Anche un altro medico confermò la diagnosi nefasta di Carrel.Alla piscina non fu possibile immergere Marie Ferrand. Le fecero alcuni lavaggi al ventre. La portarono davanti alla Grotta. L'aspetto della donna era sempre cadaverico. Erano circa le 14.30.Carrel osservava il volto dell'ammalata: gli parve più normale, meno livido. Gli sembrava avere un'allucinazione, continuò ad osservarla. Le contò le pulsazioni e i respiri al polso. La respirazione sembrava rallentata. Il volto di Marie Ferrand continuava a cambiare. I suoi occhi sembravano catalizzati verso la Grotta.C'era in lei un sensibile miglioramento, non lo si poteva negare. Lo stupefacente, però, avveniva adesso: Carrel vide a poco a poco la coperta abbassarsi al livello del ventre. Il gonfiore spariva. Si sentì impallidire. Alle 15 la tumefazione era ormai scomparsa. Carrel credeva d'impazzire.Si avvicinò alla donna, ne osservò la respirazione, guardò il collo. Il cuore batteva regolarmente. Le domandò: «Come vi sentite?». Marie rispose sottovoce: «Benissimo. Non sono molto in forze, ma sento che sono guarita».Carrel così ha scritto, sempre parlando di se stesso in terza persona: «Il medico non parlava più; non pensava più. Il fatto inatteso era totalmente contrario a tutte le previsioni, che egli credeva di sognare... Si alzò, traversò le file serrate dei pellegrini, i quali gridavano invocazioni che egli a stento sentiva, e se ne andò. Erano circa le 16. Quel ch'era accaduto era la cosa impossibile, la cosa inattesa, il miracolo».L'INIZIO DI UNA NUOVA VITAMarie Ferrand, guarita, fu portata all'ospedale diretto dal dottor Boissaire, lo scienziato che difendeva la veridicità di Lourdes. Carrel tornò a visitarla e dovette constatarne la inspiegabile guarigione. Lo stesso fecero altri medici.Marie era felice e diceva: «Andrò dalle suore di San Vincenzo, loro mi accoglieranno e io assisterò i malati». Carrel era commosso. Uscì dall'ospedale. Era ormai notte. Si recò alla Basilica e vi entrò. Scorse il suo amico A.B. e cominciarono a parlare. Mentre il medico fissava la statua dell'Immacolata, l'amico gli chiese: «Sei convinto, ora, filosofo incredulo?». Carrel si limitò a rispondere: «Una giovane moribonda è stata guarita sotto i miei occhi in pochi istanti. È una cosa meravigliosa, è un miracolo». A.B. concluse a mo' di battuta: «Ma non è meno vero che ora sei obbligato a vestire il saio! Addio».Carrel rimase solo e fu allora che pronunziò quelle parole che abbiamo posto all'inizio: «Vergine dolce che soccorri gli infelici, proteggimi. Io credo in Te...».Il medico positivista, diventato credente, dedicò poi l'intera sua vita alla scienza (come abbiamo già detto, fu insignito del Nobel nel 1912) e a propagare la devozione alla Vergine di Lourdes. In tarda età fu ingiustamente accusato di collaborazionismo con il governo filonazista di Vichy. Fu un'accusa che lo prostrò molto e lo condusse, il 5 novembre 1944, ad un infarto che gli fu fatale.A lui si deve una famosa frase che esprime bene il realismo cristiano e l'umiltà che dovrebbe contrassegnare ogni ricerca scientifica: «Poca osservazione e molto ragionamento conducono all'errore; molta osservazione e poco ragionamento conducono alla verità».
Una straordinaria bellezza della Verità Cattolica: mettere tutto sotto la sguardo della Madre Celeste
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6835OMELIA II DOM. QUARESIMA - ANNO C (Lc 9,28b-36)La seconda domenica di Quaresima ci presenta, nel Vangelo, l'episodio della Trasfigurazione. La Trasfigurazione è stata una manifestazione della Divinità di Gesù e una anticipazione della gloria futura. Prima di salire il Calvario, Gesù sale il monte Tabor, per irrobustire la fede degli Apostoli e infondere coraggio nel portare la croce. Sul monte Tabor Gesù discute con Mosè ed Elia sulla sua prossima morte di Croce che avrebbe subìto a Gerusalemme. L'Alleanza con Abramo fu fatta con il sacrificio degli animali; la Nuova ed Eterna Alleanza si realizzò invece con il Sacrificio del Figlio di Dio, Gesù, morto in Croce e risorto per la nostra salvezza. Si udì una voce dal Cielo, la voce del Padre che disse: «Questi è il Figlio mio, l'eletto, ascoltatelo!» (Lc 9,35). Questo episodio ci offre diversi insegnamenti.Prima di tutto ci insegna la necessità della croce. La gloria passa per la croce, chi vuole entrare nella gloria deve salire anche lui il Calvario dietro a Gesù. L'apostolo Paolo, nella seconda lettura, ci dice che «molti si comportano da nemici della croce di Cristo» (Fil 3,18). Tutti vogliono andare in Paradiso, ma pochi sono quelli disposti a portare la croce sulle loro spalle. Tutti vogliono arrivare alla Risurrezione senza passare per il mistero della Crocifissione. Anche Pietro preferiva starsene sul monte Tabor; ma, come si legge nel Vangelo, «non sapeva quello che diceva» (Lc 9,33).Il secondo insegnamento riguarda la necessità della preghiera. Anche noi dobbiamo fare esperienza della Trasfigurazione. Anche noi dobbiamo salire il monte Tabor con Gesù e questo lo facciamo con la preghiera. Come Gesù volle irrobustire la fede degli Apostoli, così vuole irrobustire anche la nostra fede e fortificarci nel portare la croce attraverso le gioie e le consolazioni che ci vengono dalla preghiera.Gesù salì sul monte a pregare. Impariamo da questo quanto sia importante la preghiera. Non se ne può fare a meno. La preghiera è la cosa più importante e i monasteri e le case di contemplazione possono essere considerati come le sorgenti nascoste che danno vita a tutta la Chiesa. Il beato Luigi Stepinac, arcivescovo di Zagabria nel XX secolo, aveva in così grande considerazione la vita contemplativa che appena divenne vescovo volle in diocesi un monastero di clausura, ben sapendo quanto sia importante avere delle anime oranti che attirino la grazia sul mondo intero. I contemplativi sono i più grandi benefattori dell'umanità.Un altro insegnamento riguarda la gloria futura. Anche il nostro corpo risorgerà e sarà glorificato ad immagine del corpo glorioso di Gesù e dell'Immacolata Assunta in Cielo. San Paolo, nella seconda lettura, ci dice che Gesù Cristo «trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso» (Fil 3,21). Per questo motivo dobbiamo amare e praticare la virtù della purezza. Anche il nostro corpo è chiamato alla gloria del Paradiso, a condizione che serbiamo la purezza. Gesù nel Vangelo dice: beati i puri di cuore perché vedranno Dio. Lo vedranno in Paradiso ma già su questa terra assaporano le gioie della Vita eterna. La purezza è già un anticipo della gloria futura. Dio alcune volte premia la purezza dei suoi servi con doni particolari. Pensiamo a San Pio da Pietrelcina: quanti lo avvicinavano avvertivano un profumo di Paradiso. E così altri Santi. Pensiamo alla beata Giacinta di Fatima: a distanza di tanti e tanti anni dalla sua morte il suo corpo è ancora incorrotto. Esempi del genere se ne potrebbero fare molti. La purezza è la presenza dell'Immacolata nel nostro cuore, è il profumo del suo candore.Eliminiamo dalle nostre case tutto ciò che offende una virtù così bella. Pensiamo a tanti programmi televisivi, a tante riviste indecenti. Le nostre case diventano come tante discariche nauseanti. San Luigi di Montfort terminava le sue innumerevoli missioni popolari con una cerimonia particolare: invitava tutti i fedeli a portare in piazza tutte le immagini indecenti che si trovavano nelle loro abitazioni e poi accendeva un grande fuoco distruggendole tutte ed esortando tutti a non tenerle mai in casa. Facciamo anche noi questa pulizia nelle nostre case!Infine, l'episodio della Trasfigurazione ci insegna ad ascoltare Gesù. Lui è il nostro Maestro, noi tutti gli dobbiamo ubbidienza. Gesù ci parla nel suo Vangelo, da questo deriva il dovere di leggerlo, di meditarlo; ci parla attraverso i suoi rappresentanti qui in terra: il Papa, i vescovi. Chi ascolta loro, ascolta Gesù. Da ciò deriva il dovere dell'obbedienza alla Chiesa che è Madre e Maestra, che ci insegna ciò che è secondo Dio e ciò che dobbiamo evitare.
Abbiamo fatto il punto sulla situazione turistica valdostana alla luce dell ultime novità, in compagnia di Filippo Gérard.
Sermon (Italian) Novena dell'Immacolata 2021 - Giorno 7
SERMON (ITALIAN) Novena dell'Immacolata 2021 - Giorno 6
La nuova vita di Maurizio nel Metaverso e la festa dell'Immacolata spiegata da Fabio (feat. un famoso audio di Roberto Benigni).
Meditazioni anchor.fm/giulio-maspero
Novena dell'Immacolata, Omelia di Mons. Guido Marini di martedì 7 dicembre 2021 by RadioPNR
Novena dell'Immacolata, Omelia di Mons. Guido Marini di lunedì 6 dicembre 2021 by RadioPNR
Novena dell'Immacolata, Omelia di Mons. Guido Marini di domenica 5 dicembre 2021 by RadioPNR
In poco più di un minuto il commento al Vangelo della Solennità dell'Immacolata concezione di Maria
Novena dell'Immacolata, Omelia di Mons. Guido Marini di sabato 4 dicembre 2021 by RadioPNR
Sermon (English) Novena dell'Immacolata 2021 - Giorno 3
Novena dell'Immacolata, Omelia di Mons. Guido Marini di venerdì 3 dicembre 2021 by RadioPNR
Novena dell'Immacolata, Omelia di Mons. Guido Marini di giovedì 2 dicembre 2021 by RadioPNR
SEEMON (ITALIAN) Novena dell'Immacolata 2021 - Giorno 2
Novena dell'Immacolata, Omelia di Mons. Guido Marini di mercoledì 1 dicembre 2021 by RadioPNR
SERMON (ITALIAN) Novena dell'Immacolata - giorno 1
Novena dell'Immacolata - Omelia di Mons. Guido Marini del 30/11/2021 by RadioPNR
Novena dell'Immacolata - Omelia di Mons. Guido Marini - 29-11-2021 by RadioPNR
L'8 dicembre 1859, festa dell'Immacolata Concezione, i coniugi Pizio di Torino si fecero protestanti dietro promessa di aiuti finanziari, trovandosi essi nell'indigenza. Lo stesso giorno il marito, Alberto Pizio, cercò di vendere alcuni vecchi mobili e, tra questi, un bel quadro della Vergine dipinto su legno, ma i compratori, vedendo l'immagine dell'Immacolata, proruppero in orrende bestemmie ed uno di essi tentò ripetutamente di farlo a pezzi con una scure; se non che la scure si ruppe e l'immagine rimase illesa.
Nella notte dell'Immacolata del 1970, il nostro paese ha rischiato di vedere la democrazia sopraffatta da un tentativo di golpe fascista guidato da Junio Valerio Borghese, ex comandante della X Mas e fondatore del Fronte Nazionale, movimento politico di estrema destra. Misteriosamente il colpo di stato è stato cancellato all'ultimo minuto...Aderisci alla pagina PATREON e sostieni i miei progetti e il mio lavoro: http://patreon.com/massimopolidoroScopri il mio Corso online di Psicologia dell'insolito: https://www.massimopolidorostudio.comRicevi l'Avviso ai Naviganti, la mia newsletter settimanale: https://mailchi.mp/massimopolidoro/avvisoainaviganti e partecipa alle scelte della mia communitySeguimi:Instagram: https://www.instagram.com/massimopolidoro/ Gruppo FB: https://www.facebook.com/groups/MassimoPolidoroFanClub Pagina FB: https://www.facebook.com/Official.Massimo.Polidoro Twitter: https://twitter.com/massimopolidoro Sito e blog: http://www.massimopolidoro.com Iscriviti al mio canale youtube: https://goo.gl/Xkzh8A
Biker nel tempo libero e magazziniere di professione, Claudio Rubbo da circa un anno lottava contro un male oncologico che si era aggravato negli ultimi tempi. Si è spento all'ospedale di Santorso, dove era stato ricoverato per garantirgli la migliore assistenza possibile. Domani alle 15 il funerale, nella chiesa dell'Immacolata.
Domenico Cacopardo"Io, Agrò e il generale"Marsilio Editorihttps://www.marsilioeditori.it/Pancrazio Lotale, un generale dei paracadutisti in pensione che insieme ad alcuni ex commilitoni ha fondato una società di sicurezza, apprende che il maturo amante della figlia Dominique è deceduto dopo una lunga malattia. Purtroppo, quasi subito Dominique scompare mentre prendono consistenza i sospetti sul suo ruolo nella morte del compagno. Il mistero s'infittisce quando a Roma, in piazza della Pigna, viene ritrovato un cadavere orrendamente mutilato e privo della testa. L'appartamento nel quale è stata scoperta la vittima è di proprietà di Dominique Lotale. Nel frattempo, matura uno scontro tra la società di sicurezza di Lotale e una banca che sembra legata ad ambienti criminali. Siccome di Dominique continua a non esserci traccia, il generale e la consorte, da cui è diviso, si rivolgono all'ex procuratore della repubblica Italo Agrò, divenuto titolare di un importante studio legale di Roma insieme alla moglie Marta Aletei. Sarà lui a dover dipanare una matassa resa assai ingarbugliata – e pericolosa – dai forti interessi economici e criminali che sono in gioco.Domenico Cacopardo è nato nel 1936. Siciliano di Rivoli (in provincia di Torino), è vissuto in varie città italiane, condotto dagli impegni professionali. Consigliere di stato sino al 2008, è stato anche magistrato per il Po (Parma) e magistrato alle Acque (Venezia). Collabora con vari quotidiani e periodici. Per Marsilio ha pubblicato Il caso Chillè (1999), L'endiadi del dottor Agrò (2001), Cadenze d'inganno (2002), Giacarandà (2002), Agrò e la deliziosa vedova Carpino (2010), Agrò e la scomparsa di Omber (2011), Agrò e il maresciallo La Ronda (2013), Il delitto dell'Immacolata (2014), Semplici questioni d'onore (2016), Amori e altri soprusi (2017) e Agrò e i segreti di Giusto (2019).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6553I FRANCESCANI CHE HANNO COMBATTUTO PER CRISTO di Roberto de MatteiI serafini sono il primo coro della gerarchia angelica, gli angeli più vicini al trono divino, dove cantano incessantemente la gloria di Dio. Lo spirito serafico è un ardente amore di Dio che si esprime però in quello spirito di pace, tranquillità e letizia che ha caratterizzato soprattutto san Francesco, il "padre serafico" per eccellenza e i suoi discepoli.Lo spirito serafico che caratterizza la Chiesa trionfante, non è in contrasto con lo spirito guerriero che caratterizza la Chiesa militante. La vita del cristiano infatti è lotta. Il combattimento cristiano, è prima di tutto un atteggiamento spirituale, che comprende la possibilità della guerra giusta e perfino della "guerra santa".Questi concetti vengono riportati alla luce da un bel volume, di cui consiglio la lettura, che ha per titolo: Guerrieri serafici. [...]I due autori ricompongono un binomio troppo a lungo separato nell'ultimo mezzo secolo: la guerra e la santità. Si tratta di una raccolta di racconti di pace e di guerra, non fantasiosi, ma autentici. Le storie dei "guerrieri serafici" sono rigorosamente basate sui documenti, anche se presentate nella maniera avvincente che si addice ai romanzi. Alla fine di ogni racconto, il lettore trova una nota bibliografica che gli permette di controllare e approfondire le vicende narrate.Si parte dall'incontro di san Francesco d'Assisi, con il sultano Al Khamil, durante la Quinta Crociata. I due sacerdoti, basandosi sulle fonti francescane, ricostruiscono il colloquio tra Francesco e il Sultano, che rimase profondamente colpito dal coraggio con cui il santo di Assisi lo invitava alla conversione. La milizia serafica era di ordine spirituale, ma Francesco era un santo dal cuore guerriero e l'impegno costante dei francescani nelle crociate - dal XIII al XVII secolo - si colloca interamente sulla scia dello spirito del Fondatore.Un cuore altrettanto forte mostrò santa Chiara, che fece fronte all'assalto dei saraceni al convento di San Damiano ad Assisi nel 1239.Contro i musulmani giganteggiano poi san Giovanni da Capestrano, condottiero a settant'anni dell'esercito cristiano a Belgrado (1456), e il padre Anselmo da Pietramelara, il cappuccino che con forza soprannaturale salvò la nave ammiraglia pontificia a Lepanto (1571). Singolare e affascinante è la figura di padre Angelo di Joyeuse, che uscì dal chiostro per salvare la Francia dagli Ugonotti. Egli era, al secolo, il duca Enrico di Joyeuse, un valoroso gentiluomo della corte di Enrico III, sposato con la virtuosa Catherine de Nogaret de La Valette, figlia del duca di Epernon. Quando la moglie morì prematuramente, Enrico voltò le spalle al mondo ed entrò in un convento di cappuccini, con il nome di padre Angelo. Qualche anno dopo, mentre la Francia era insanguinata dalla guerra religiosa, la Lega cattolica si trovò senza un capo. Ci si rivolse a lui: nessuno, quanto l' ex-duca di Joyeuse, aveva tanta autorità e conoscenza dell'arte di militare e di governo. Un breve del papa Innocenzo IX, che autorizzava il cappuccino ad uscire dal convento, sciolse i suoi ultimi dubbi. Padre Angelo divenne il capo della Lega Cattolica, combatté, vinse, negoziò l'accordo con Enrico IV, fu creato maresciallo e Pari di Francia, e infine, nel 1599, ritornò nel suo convento. Ebbe fama di grande predicatore e direttore spirituale e morì il 28 settembre 1608 a Rivoli.Grazie a un altro cappuccino, san Lorenzo da Brindisi, nell'ottobre del 1601 la vittoria contro i Turchi arrise alle forze cristiane ad Albareale, città fortificata nella bassa Ungheria, dove erano incoronati i sovrani magiari. Cappuccino fu anche il beato Marco d'Aviano, che animò e guidò i combattenti cristiani nella liberazione di Vienna del 1686.Meno conosciuto è il francescano fra Luka Ibrišimović, soprannominato "il Falco", un frate croato che, il 12 marzo 1680, spada in una mano, rosario nell'altra, sconfisse i turchi sulla collina di Sokolovac vicino a Požega, storica capitale della Slavonia, in Croazia. Oggi davanti alla cattedrale della cittadina, un monumento eretto nel 1893 lo raffigura mentre vittorioso calpesta la mezzaluna islamica.Poco note sono anche le incredibili avventure del francescano Fra Gereon Goldmann, veterano della Wehrmacht, che nel 1943, non ancora sacerdote, assicurò i conforti religiosi a migliaia di feriti. La sua autobiografia è stata tradotta in italiano con il titolo Missione SS. Un frate tra i nazisti (San Paolo, Milano 2008), ma il titolo è improprio, visto che Fra Gereon fu espulso dalle SS per la sua fede cattolica e divenne un membro della resistenza tedesca contro Hitler.A mò di conclusione i due autori pongono san Massimiliano Maria Kolbe e la Milizia dell'Immacolata fondata a Roma nel 1917 per combattere la massoneria e tutti i nemici della Chiesa. Essi ne raccolgono lo spirito in questo libro dedicato "a tutti coloro che lavorano e soffrono per la ricostruzione di un francescanesimo militante sotto le insegne dell'Immacolata".La Chiesa non ha mai professato il pacifismo. Oggi si confonde la pace, che è l'ordine della legge naturale e divina, con il pacifismo, che è un atteggiamento di rinuncia alla Verità e alla lotta per affermarla. Pacifici, ma non pacifisti, furono i guerrieri serafici: guerrieri senza odio, guerrieri mossi dall'amore di Dio e pronti per questo amore a fare l'olocausto della propria vita.Oggi più che mai abbiamo bisogno di guerrieri disposti a combattere e a morire per Cristo in un mondo che gli volta le spalle.Nota di BastaBugie: il libro di cui si parla nell'articolo è Guerrieri serafici (Tabula Fati, Chieti 2021). Il libro è dovuto alla penna di due giovani sacerdoti francescani, padre Ambrogio Maria Canavesi e padre Lorenzo Maria Waszkiewicz, italiano il primo, polacco il secondo, ottimamente ferrati entrambi nelle scienze storiche.Per ordinare il libro, clicca qui! https://www.edizionitabulafati.it/guerrieriserafici.htm
Questo testo è tratto dal libro La Beata Sempre Vergine Maria Madre di Dio. Omelie Mariane di Padre Tomas Tyn O.P.
Questo testo è tratto dal libro La Beata Sempre Vergine Maria Madre di Dio. Omelie Mariane di Padre Tomas Tyn O.P.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6410PER NATALE LO STATO RACCOMANDA AI CITTADINI DI DENUNCIARE I VICINI DI CASAOgni totalitarismo ha bisogno dei delatori che sporgano migliaia di denunce alle autoritàdi Caterina GiojelliBuon Natale e chiamate la polizia: «Abbiamo personale sufficiente per rispondere a tutte le chiamate nel territorio e abbiamo organizzato un gruppo per rispondere specificamente alle segnalazioni relative a Covid-19. Saremo pronti a intervenire il 24 e 25 dicembre». Lo ha assicurato Sylvain Caron, capo del dipartimento di polizia della città di Montreal, in conferenza stampa con la sindaca Valérie Plante. La quale sindaca ha annuito gravemente rivolgendosi ai cittadini, «se vedete entrare più persone in una casa, è la cosa giusta da fare». Certo, «la polizia interviene con un ordine di priorità e non è detto si abbia la garanzia che immediatamente compaia un poliziotto in casa», ma la città più popolosa della provincia del Quebec «è stata l'epicentro della prima ondata di Covid-19 e centinaia di montrealesi sono morti a causa della pandemia – ha proseguito il sindaco -. Queste tragedie dovrebbero convincere la popolazione a rispettare le regole». Tuttavia se i lutti e la preoccupazione di incorrere in sanzioni non bastassero a dissuadere i vicini di casa, ben vengano le segnalazioni, «scatterà la visita della polizia al momento opportuno», ha assicurato Caron.IL REATO DI CENONE IN BELGIOUn po' abusata ma la neolingua del Covid-1984 è la più parlata da governanti e amministratori sotto le festività. In Belgio una sorta di reato di cenone è stato istituito nientemeno che dalla ministra dell'interno, Annelies Verlinden, annunciando ronde delle pattuglie delle forze dell'ordine per il paese per scoraggiare assembramenti e focolai da salotto: «A Natale sarà la polizia a vigilare sul rispetto delle misure sanitarie. Dove necessario, suonando il campanello, bussando a casa delle persone». Certo, in tempi normali non si potrebbe chiedere agli agenti di fare irruzione senza mandato per sanzionare chiassosi cenoni illegali in luoghi privati, ma come ha chiarito il solerte Vincent Gilles, presidente del sindacato di polizia Slfp, «se c'è il sospetto di un reato, e con le misure speciali anti-Covid l'assembramento lo è, le forze dell'ordine possono intervenire d'ufficio, senza mandato, per inosservanza delle norme sanitarie». Così, per Natale, tutti gli attovagliati riceveranno una multa pari a 250 euro a testa. E se si rifiutano di conciliare, «il caso può passare da amministrativo a penale».L'ARRUOLAMENTO DEI SORVEGLIANTI INGLESIUn inasprimento del cittadino-garante della salute pubblica dopo mesi di allenamento antipandemico: in Gran Bretagna, appena scattata la "Rule of six" (vietati raduni di oltre sei persone sia all'aperto che al chiuso) il "crime minister" Kit Malthouse (sottosegretario in raccordo fra Interni e Giustizia) intervistato dalla Bbc ha esortato i cittadini a chiamare e fare segnalazioni in merito a «qualsiasi sospetta violazione della regole». L'ammenda? Una multa da 100 sterline, soggetta al raddoppio ad ogni infrazione successiva sino ad un massimo di 3.200 sterline. E la rivalsa dei sorveglianti è assicurata nel paese in cui il questore Anthony Stansfeld alle prese con i centralini intasati era stato costretto a supplicare i londinesi di fare la spia solo per i casi «palesi ed eclatanti», limitandosi negli altri casi a esprimere «cortese disapprovazione verbale», e dove il capo della polizia del Northamptonshire segnalava «dozzine e dozzine» di chiamate giornaliere da chi voleva fare arrestare il vicino per una corsa nel quartiere («Temo che il mio vicino stia uscendo per la seconda volta nello stesso giorno, dovete arrestarlo») o per avere acceso un barbecue in giardino. Al contrario, i capi di dodici dipartimenti di polizia, tra gli altri Humberside, West Midlands, Greater Manchester e Avon e Somerset, hanno aperto sezioni apposite sui propri siti invitando i cittadini alla compilazione di moduli online per segnalare raduni di due o più persone.I POLIZIOTTI DA BALCONE E I NIPOTI DELLA STASIAncora: la polizia spagnola alla fine di marzo aveva già assicurato alla giustizia circa 2 mila persone, arrestate grazie ai video e alle foto scattate dai «colleghi di balcone», zelanti cittadini che si sono arrogati il compito di segnalare chiunque violasse la quarantena: oltre 230.000 le multe comminate in un solo mese grazie alla delazione. In Oklahoma la polizia di Tulsa a un mese dal diffondersi del coronavirus ha ammesso che era impossibile stare dietro alle segnalazioni di imprese e vicini di casa dissidenti, da Chicago a Denver migliaia di segnalazioni di "possibili trasgressioni" hanno portato ad altrettante verifiche, multe, ammende a chiunque fosse stato avvistato aprire un negozio, fare yoga, entrare in chiesa o giocare a golf. A Los Angeles, insieme alla richiesta di mettere al gabbio poveri potatori di siepi o dipendenti autorizzati a recarsi al posto di lavoro, alla polizia è stato chiesto di arrestare due persone alla fermata del bus: una aveva tossito. In Nuova Zelanda, il sito web della polizia creato apposta perché i cittadini potessero denunciare i trasgressori è andato in crash dopo che troppe persone hanno tentato di accedervi contemporaneamente per segnalare cose come «partite di frisbee» all'aperto. In Germania la polizia è sbottata e ha cercato di dissuadere i neonipoti della Stasi dall'eccesso di delazione, funzionari disperati dalle troppe chiamate hanno spiegato che la gente «non dovrebbe fare una denuncia ogni volta che vede tre persone sedute su una panchina al parchetto» o continue soffiate «su ristoranti rimasti aperti o su assembramenti di persone che si riuniscono nei parchi».IL FALSO ALLARME TORINESEDifficile non ricollegare il boom di spioni all'allegro clima costruito da governanti e media. Vero, c'è chi ha fatto moltissimo: la Danimarca ha invitato per esempio a una vera e propria "delazione di Stato". L'Autorità sanitaria nazionale si è spinta infatti a chiedere ai cittadini di denunciare con apposito modulo un "sospetto contagiato": «Se sei preoccupato per il comportamento di una persona che sai essere stata contagiata o sospettata di essere infetta dal coronavirus, compila un modulo informativo (vedi il riquadro "Contenuto correlato") e invialo all'Agenzia per la sicurezza del paziente». Ma anche in Italia ci difendiamo. Come dimenticare sotto Pasqua la guida della giunta Raggi? «Ci sono assembramenti di persone che ritieni in contrasto con le regole sull'emergenza sanitaria? Puoi segnalarli direttamente all'Autorità competente con il Sus (sistema unico di segnalazione) attivo sul portale istituzionale di Roma Capitale. È semplice, segui le istruzioni». O l'improvvida uscita del ministro della Salute Roberto Speranza a Che tempo che fa? «Aumenteremo i controlli, ci saranno le segnalazioni» aveva risposto a Fabio Fazio che gli chiedeva come avrebbe fatto a vigilare sul suo divieto di tutte le feste private. E come dimenticare cosa è successo dopo: a Vinovo, alle porte di Torino, un uomo ha denunciato ai carabinieri lo svolgimento di una festa nell'appartamento accanto al suo. «Venite, il mio vicino ha più di 6 persone in casa». Peccato che una volta suonato i carabinieri si sono trovati davanti a sei persone, tutte dotate di mascherina.PEGGIO DELLE SOFFIATE LE PREDICHE DEI GERARCHI AL GOVERNOPoco male, stando all'ormai famigerato Rapporto Censis «Meglio sudditi che morti» più della Stasi gli italiani sognano il modello cinese tutto sospetto, risentimento, controllo sociale e punizione: il 77,1 per cento dei cittadini chiede pene severissime per chi non indossa mascherine e non rispetta il distanziamento; il 56,6 per cento vuole il carcere per i contagiati che non rispettano quarantena e isolamento, il 31,2 per cento non vuole che vengano curati (o vuole che vengano curati solo dopo, in coda agli altri) coloro che, a causa dei loro comportamenti irresponsabili o irregolari, hanno provocato la propria malattia. In altre parole, arriva il Natale e peggio delle multe e delle ronde della polizia hanno fatto solo le prediche dei gerarchi giallorossi. «Il Natale non è solo fare regali, molto buono per dare impulso all'economia, ma è anche raccoglimento spirituale, e farlo con tantissime persone non viene troppo bene», ha spiegato il premier Conte. «È previsto un incontro sul numero delle persone che potranno riunirsi a tavola per la cena e il pranzo di Natale» ha detto a inizio mese il ministro Roberto Speranza. «Le foto degli assembramenti mostrano scene ingiustificabili, irrazionali, irresponsabili. Dovremmo sentire ogni giorno dentro di noi il lutto nazionale» ha detto il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia dopo lo shopping dell'Immacolata, quello per cui «non è eresia seguire la Messa o far nascere Gesù due ore prima. Eresia è non accorgersi dei malati e dei bisognosi, delle difficoltà dei medici».«Nel periodo natalizio ci saranno 70 mila unità addette al controllo ma con grande senso di equilibrio», ha detto il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese annunciando che il Viminale ha messo a disposizione circa 70 mila uomini delle forze dell'ordine coadiuvati dall'esercito e dalla polizia municipale, pattuglie a piedi con i megafoni per invitare la gente al distanziamento, droni e telecamere e multe da 400 a mille euro per chi viola le norme. «A Natale e a Capodanno permettiamo ai cittadini di spostarsi tra i piccoli Comuni», ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. «Io chiuderei tutti in casa per l'intera durata delle festività», è ancora il ministro Speranza. Almeno la Stasi era una cosa seria. Titolo originale: Buon Natale e chiamate la polizia (o la neuro)Fonte: Tempi, 19 dicembre 2020Pubblicato su BastaBugie n. 696
Questo testo è tratto dal libro La Beata Sempre Vergine Maria Madre di Dio. Omelie Mariane di Padre Tomas Tyn O.P.
Questo testo è tratto dal libro La Beata Sempre Vergine Maria Madre di Dio. Omelie Mariane di Padre Tomas Tyn O.P.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=3533LE MERAVIGLIE DELLA MEDAGLIA MIRACOLOSA di Roberto De MatteiChiunque si rechi a Parigi ha la possibilità di visitare la cappella della Medaglia miracolosa, al numero 140 rue du Bac, dove nel 1830 la Beata Vergine Maria apparve più volte ad una umile suora, poi elevata agli altari, Caterina Labouré.Da queste apparizioni ha origine la Medaglia miracolosa, così detta non solo per la sua origine celeste, ma per i suoi straordinari effetti sulle anime e sulla società. Caterina era una giovane novizia di ventiquattro anni, di umili natali, che aveva coronato da pochi mesi il suo ardente desiderio di entrare nelle Figlie della Carità di San Vincenzo de' Paoli.LE APPARIZIONILa prima apparizione della Madonna avvenne il 18 luglio 1830, quando ella fu invitata da un angelo a seguirla nella cappella e vide la Santissima Vergine sedersi sui gradini dell'altare, dal lato del Vangelo, in una seggiola, che ancor oggi è esposta alla venerazione dei fedeli. La giovane si gettò ai piedi della Madonna, poggiando le mani sulle sue ginocchia. «Quello - ricorda la santa - fu il momento più dolce della mia vita. Mi è impossibile esprimere tutto ciò che provai». «Figlia mia - le disse la Madonna - il buon Dio vuole affidarti una missione. I tempi sono molto tristi, sciagure stanno per colpire la Francia; il trono sarà rovesciato, il mondo intero sarà sconvolto da disgrazie di ogni specie... La S. Vergine aveva l'aria molto afflitta dicendo questo, ma (continuò): Venite ai piedi di quest'altare; qui le grazie saranno sparse su tutte le persone che le domanderanno con fiducia e fervore, saranno sparse sui grandi e sui piccoli».La grande missione fu rivelata a Caterina nella seconda apparizione, il 27 novembre 1830. La giovane vide formarsi attorno alla Santa Vergine «un quadro un poco ovale in cui stavano in alto queste parole: O Maria concepita senza peccato pregate per noi che ricorriamo a voi, scritte in lettere d'oro. Allora si fece sentire una voce che mi disse: "Fate, fate coniare una medaglia secondo questo modello. Tutte le persone che la useranno riceveranno grandi grazie, portandola al collo. Le grazie saranno abbondanti per le persone che la porteranno con fiducia". Immediatamente il quadro mi è sembrato voltarsi e ho veduto il rovescio della medaglia».Sul retro del quadro la suora scorse «il monogramma della Santa Vergine, composto dalla lettera M sormontata da una croce, con una sbarra alla sua base, e, al di sotto della suddetta lettera M, i due cuori di Gesù e di Maria, che distinse perché uno era circondato da una corona di spine, e l'altro era trafitto da una spada».Nei mesi e negli anni seguenti le sciagure previste dalla Madonna cominciarono a realizzarsi con la caduta della monarchia di Carlo X, sostituita da quella "liberale" di Luigi Filippo. I primi esemplari della medaglia furono coniati e diffusi con l'approvazione dell'arcivescovo di Parigi. Le grazie e i miracoli moltiplicarono le richieste e la parrocchia di Notre-Dame des Victoires, divenne un centro di straordinaria propagazione della devozione.Il mondo e le stesse consorelle di Rue du Bac ignoravano però il nome della suora che aveva ricevuto le apparizioni: 46 anni di silenzio, di nascondimento, di preghiera attendevano Caterina, che morì a Parigi il 31 dicembre 1876. Lei che aveva visto almeno sei volte la Vergine, che aveva assistito alla prodigiosa diffusione della Medaglia in tutto il mondo, ed ai miracoli di cui era stata strumento; lei che tante volte aveva sentito parlare dagli altri delle rivelazioni della Madonna a una sconosciuta novizia, restò sempre impassibile e mai tradì il suo segreto, né con le compagne, né con le superiore, né con la sua famiglia.I FRUTTI DELLA NUOVA DEVOZIONEIl frutto più strepitoso della nuova devozione fu la conversione dell'ebreo Alfonso Ratisbonne, a cui la Madonna della Medaglia miracolosa apparve il 20 gennaio 1842, nella chiesa di Sant'Andrea delle Fratte a Roma. Una lapide posta in uno dei pilastri della cappella dell'apparizione, dove ancora oggi si venera la «Madonna del Miracolo», così ricorda l'avvenimento: «Il 20 gennaio 1842, Alfonso Ratisbonne venne qui ebreo indurito. La Vergine gli apparve come tu la vedi. Cadde ebreo si rialzò cristiano. Straniero: porta con te questo prezioso ricordo della misericordia di Dio e del potere della SS. Vergine».La notizia dello straordinario miracolo infiammò la devozione popolare verso la Medaglia miracolosa e contribuì ad affrettare la proclamazione del dogma dell'Immacolata da parte di Pio IX, l'8 dicembre 1854. Leone XIII, fatta esaminare ogni circostanza sui fatti di rue du Bac, nel 1880, in occasione del cinquantenario delle apparizioni, dichiarò autentica la miracolosa conversione del Ratisbonne e concesse la festa della Medaglia, al 27 novembre di ogni anno, con rito di seconda classe.Caterina Labouré fu beatificata da Pio XI il 28 maggio 1933 e canonizzata da Pio XII il 27 luglio 1947; le sue reliquie riposano nella cappella in cui ebbe le apparizioni. Pio XI, il 19 luglio 1931, in occasione del processo di beatificazione di Caterina Labouré, accennando ai mali che affliggevano la Chiesa, disse: «In questi giorni risplende la Medaglia miracolosa, come per richiamarci in modo visibile e tangibile che alla preghiera tutto è permesso, anche i miracoli, e soprattutto i miracoli. In ciò sta la specialità magnifica della Medaglia miracolosa, e noi abbiamo bisogno di miracoli. è già un gran miracolo che i ciechi vedano... ma vi è un altro miracolo che dobbiamo domandare a Maria Regina della Medaglia, ed è che vedano quelli che non vogliono vedere...».Tra i tanti santi devoti della Medaglia miracolosa, fu il giovane Massimiliano Kolbe, che il 20 gennaio 1917, settantacinquesimo anniversario dell'apparizione, nell'ascoltare la rievocazione della conversione del Ratisbonne, nella Chiesa di sant'Andrea delle Fratte, concepì l'istituzione della sua Milizia dell'Immacolata, col fine di «cercare la conversione dei peccatori, eretici, scismatici, giudei ecc., e specialmente dei massoni; e la santificazione di tutti sotto il patrocinio e mediante la B.V.M. Immacolata».UNA RICCA SIMBOLOGIALa Medaglia miracolosa ci propone una ricca simbologia. Da una parte è raffigurata la Vergine Maria, dalle cui mani piovono raggi sul mondo, ricordandoci il ruolo che Ella ha di Mediatrice di tutte le grazie; sul retro c'è il monogramma mariano, intrecciato con una Croce e circondato da 12 stelle. La Croce che sovrasta la M di Maria ricorda la Croce che nel labaro di Costantino era sostenuta dai vessilli delle legioni romane e, come in quel caso, è simbolo di battaglia e di vittoria. Davanti al nome di Maria, come di fronte a quello di Gesù, piegano le ginocchia i cieli, la terra e gli abissi.I due Cuori di Gesù e di Maria alla base della lettera M ricordano a sua volta l'indissolubile legame che lega i due Cuori, che ne formano uno solo, al quale è legata la salvezza e la rigenerazione del mondo. Le 12 stelle sono quello che circondano la fronte della donna dell'Apocalisse, figura della Chiesa, ma anche figura di Maria, che della Chiesa è Madre e Regina. La Medaglia miracolosa, portata con fiducia da tanti cattolici in tutto il mondo, continua ancora oggi la sua silenziosa ma portentosa missione.Essa va disseminata ovunque, nei fondamenti delle case, sulle vette dei monti, nelle profondità dei mari e soprattutto va portata al collo, affinché tutto e tutti siano sotto la protezione continua e infallibile di Maria Santissima. L'ultimo grande miracolo che i fedeli le chiedono insistentemente è la dissipazione degli errori e delle tenebre morali in cui è immerso il mondo moderno. La potenza e la misericordia della Madonna non ha limiti, come ci dimostra la miracolosa conversione di Alfonso Ratisbonne, che ai suoi piedi «cadde ebreo e si rialzò cristiano».Nota di BastaBugie: nella seconda apparizione santa Caterina ricevette dalla Vergine la missione di far coniare la celebre Medaglia che sarà poi definita "miracolosa". La Madonna stessa le indicò il modello facendoglielo vedere. Leggiamo il racconto di santa Caterina:Il 27 novembre 1830, che capitava il sabato antecedente alla prima domenica di Avvento, alle cinque e trenta di sera, facendo la meditazione in profondo silenzio, mi parve di sentire dal lato destro della cappella un rumore come il fruscio di una veste di seta. Avendo volto lo sguardo a quel lato, vidi la Santissima Vergine all'altezza del quadro di San Giuseppe. La sua statura era media, e la sua bellezza tale che mi è impossibile descriverla. Stava in piedi, la sua veste era di seta e di color bianco-aurora, fatta, come si si dice 'alla vergine', cioè accollata e con maniche lisce. Dal capo le scendeva un velo bianco sino ai piedi. Aveva i capelli spartiti e una specie di cuffia con un merletto di circa tre centimetri di larghezza, leggermente appoggiato ai capelli. Il viso era abbastanza scoperto; i piedi poggiavano sopra un globo; o meglio, sopra un mezzo globo, o almeno io non ne vidi che una metà (più tardi la Santa confesserà di aver visto sotto i piedi della Vergine anche un serpente color verdastro chiazzato di giallo). Le sue mani, elevate all'altezza della cintura, mantenevano in modo naturale un altro globo più piccolo che rappresentava l'universo. Ella aveva gli occhi rivolti al cielo, e il suo volto diventò risplendente, mentre presentava il globo a Nostro Signore. Tutto ad un tratto le sue dita si ricoprirono di anelli, ornati di pietre preziose, le une più belle delle altre, le une più grosse e le altre più piccole, le quali gettavano dei raggi gli uni più belli degli altri: questi raggi partivano dalle pietre preziose; le più grosse gettavano raggi più grandi, e le più piccole raggi meno grandi, sicché tutta se ne riempiva la parte inferiore, e io no
Episodio di Martedì 8 Dicembre 2020. La Sapienza dell'Immacolata.
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"Tutti matti per il cashback" è il focus di Sergio Rizzo pubblicato su Repubblica, che parla dell'operazione che prende il via domani paragonandola ad immuni e al bonus monopattino, e approfittando dell'occasione anche per fare un parallelismo con la digitalizzazione nella Penisola e con fenomeni come il reddito di cittadinanza: "Sorprendente l'entusiasmo degli italiani per l'operazione cashback che scatta domani. In un anno trascorso praticamente senza feste degne del nome, il giorno dell'Immacolata concezione sarà festa almeno per quanti si sono fatti convincere dalla promessa di avere dallo stato un rimborso fino a 150 euro sugli acquisti natalizi con la carta di credito. Tantissimi (...).
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TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6384OMELIA DELL'IMMACOLATA - ANNO B (Lc 1,26-38)Colui che nascerà sarà santoda Il settimanale di Padre PioOggi celebriamo una festa molto bella, quella dell'Immacolata Concezione di Maria. Dire che la Vergine Santissima è l'Immacolata significa dire che Ella è la Piena di Grazia fin dal primo istante della sua esistenza, quando fu concepita dai suoi genitori, i santi Gioacchino ed Anna. Tutti noi, quando abbiamo cominciato ad esistere nel grembo delle nostre madri eravamo privi della Grazia di Dio. Questo dono ci è stato dato con il sacramento del Battesimo. Vi è un'unica eccezione: l'Immacolata. Ella doveva essere la Piena di Grazia, fin dal suo concepimento, perché Ella doveva diventare la Madre di Dio. Dunque non era conveniente che la Madre di Dio fosse stata, anche solo per un istante, sotto il dominio del peccato originale.La Madonna ha ricevuto questa grazia, la prima e la più grande, in vista dei meriti di Gesù in Croce. Anche Lei è stata redenta da Gesù, ma nel modo più perfetto: Ella non è stata liberata dal peccato, ma è stata preservata dal peccato. Il peccato non l'ha nemmeno sfiorata. Pertanto, l'Immacolata è la creatura più perfetta, il Capolavoro uscito dalle mani e dal Cuore di Dio.Il mistero dell'Immacolata è prefigurato già nelle prime pagine della Sacra Scrittura, precisamente nella prima lettura della Messa di oggi. In seguito al peccato di Adamo e di Eva, Dio disse al serpente tentatore: «Io porrò inimicizia tra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno» (Gen 3,15). Questa donna di cui parla il testo della Genesi è l'Immacolata. Ella è la nemica del demonio; e, affinché questa inimicizia potesse essere piena, era necessario che la Madonna fosse stata la "Piena di Grazia" fin dall'inizio. Se, per assurdo, Ella fosse stata, anche per poco tempo, con il peccato d'origine, non poteva chiamarsi a pieno titolo la nemica del demonio.Gesù è il Redentore del genere umano. Egli è la "stirpe" di cui parla la lettura della Genesi, il Figlio della donna che schiaccia la testa al serpente infernale. Ma, unita a Gesù, vi è pure la Vergine Immacolata, la Corredentrice. Insieme a Gesù, anche Lei schiaccia la testa al serpente, collaborando alla Redenzione dell'umanità, alla salvezza di tutti i figli a Lei affidati da Gesù dall'alto della Croce e rappresentati dal fedele discepolo Giovanni. Per questo motivo, tante volte la Madonna è raffigurata nell'atteggiamento di schiacciare la testa al serpente, in base alle apparizioni mariane avute da santa Caterina Labouré. Questa donna, l'Immacolata, è la vera «Madre di tutti i viventi» (Gen 3,20), di cui Eva era solo un abbozzo iniziale.Nel Vangelo, la Madonna è salutata dall'Arcangelo Gabriele con queste parole: «Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te» (Lc 1,28). Queste parole indicano il nome proprio di Maria: Ella è la "Piena di Grazia", Ella è l'Immacolata. Con la preghiera dell'"Ave Maria" noi ripetiamo continuamente questo saluto, arrecando al Cuore materno di Maria una gioia indicibile. Scriveva san Luigi di Montfort che, come la salvezza del mondo iniziò con un'"Ave Maria", ovvero con il saluto dell'Arcangelo Gabriele, allorquando avvenne l'Incarnazione del Verbo ed ebbe inizio la Redenzione; così la salvezza di ogni anima in particolare inizia con la recita devota di questa bella preghiera. Pregando la Madonna, Ella ci colmerà della grazia di Dio di cui è ripiena; e, prima di tutto, Ella vorrà donarci la grazia più importante, quella della Salvezza, grazia ottenuta da Gesù in Croce e custodita nel suo Cuore materno. Pregando con assiduità la Madonna, riceveremo certamente questa grazia.Se la Madre è Immacolata, anche i figli devono essere immacolati, ovvero devono assomigliare quanto più è possibile alla Madonna. Tutto questo lo possiamo comprendere dalla seconda lettura di oggi. San Paolo, rivolgendosi agli Efesini, afferma che, in Cristo, il Padre «ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità» (Ef 1,4). La Volontà del Padre Celeste è proprio questa: che noi diveniamo santi e immacolati nella carità, che diveniamo anche noi, per quanto è possibile, "pieni di grazia", che, in poche parole, diveniamo simili all'Immacolata. Esaminiamo dunque la nostra vita, e vediamo se concretamente tendiamo a questo ideale, o se ci facciamo vincere dalle nostre passioni disordinate.Se veramente vogliamo bene alla Madonna, sforziamoci di piacere sempre di più al Signore. Non possiamo dire di amare la Madonna se poi, a Lei e al Signore, preferiamo il peccato. Essere devoti dell'Immacolata significherà lavorare instancabilmente dentro di noi. Un giorno incontrai un pellegrino che veniva da molto lontano, forse non era nemmeno cattolico. Comunque gli feci questa domanda: «Tu credi che la Madonna è Immacolata?». Mi diede una bellissima risposta che dimostrava quanto egli era molto più avanti di me. Mi disse infatti: «Non solo ci credo, ma lo vivo!». Fu una vera e propria lezione di teologia. In poche parole aveva detto tutto, mi aveva fatto comprendere che è vero teologo non colui che sa molte cose, ma colui che mette in pratica ciò che apprende con la mente.Se amiamo l'Immacolata cercheremo di uniformare la nostra vita sempre di più a questo sublime modello. Sia questo anche il nostro proposito. Fonte: Il settimanale di Padre PioPubblicato su BastaBugie n. 693
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TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.filmgarantiti.it/it/articoli.php?id=42APOCALYPTO § (2006) *****MEL GIBSON E' FIN TROPPO BUONO: I MAYA ERANO ANCORA PIU' FEROCI di Giacomo Samek LodoviciNell'anno 2000 una spedizione archeologica al Cerro Llullaillaco, sulle Ande, trovò la mummia perfettamente conservata di una bambina che gli scopritori chiamarono Cara de Angel, «viso d'angelo». Era stata sotterrata ancora viva a testa in giù ai piedi dell'altare sacrificale di uno degli innumerevoli e sanguinari dèi degli Incas. Non è altro che uno dei tantissimi ritrovamenti con cui gli archeologi via via confermano quel che i conquistadores spagnoli scrissero nei loro rapporti alla Corte iberica.Il recente film di Mel Gibson, Apocalypto, non fa che narrare quel che nessuno ha mai descritto finora al cinema: le civiltà precolombiane si basavano sui sacrifici umani praticati in scala industriale. Basti pensare che, solo per consacrare il tempio dedicato al dio Huitzilopochtli, nel 1486, gli Aztechi nella loro capitale, Tenochtitlán, squartarono ben settantamila vittime in una cerimonia che durò giorni e giorni. Possiamo solo immaginare l'orrore e il raccapriccio provati dagli spagnoli quando si ritrovarono a camminare su un tappeto di decine di migliaia di teschi umani (non è un'esagerazione: ai piedi del tempio di cui abbiamo detto ne contarono esattamente centotrentaseimila; il film, accusato di eccessiva violenza, tiene, al contrario, la mano leggera rispetto alla storia).Ciò spiega come potè un pugno di avventurieri (letterale: Cortés aveva con sé solo una settantina di cavalieri) aver ragione di imperi colossali e perfettamente organizzati che disponevano di milioni di guerrieri. Infatti, con i conquistadores si allearono immediatamente tutte quelle tribù il cui unico scopo, secondo i dominanti Maya, Incas e Aztechi, era quello di fornire carne fresca per gli interminabili sacrifici in cima alle piramidi a gradoni.Gli Aztechi, per esempio, chiamavano xochi-yayotl, «guerre fiorite» quelle che scatenavano ogni primavera al solo scopo di procurare prigionieri da sacrificare. Tanto per far capire la situazione locale nell'America precolombiana, si ponga mente al fatto che lo stesso Cristoforo Colombo fu accolto con giubilo dagli arawak, eterne vittime dei cannibali caribi. Hernán Cortés, appena sbarcato a Vera Cruz, si vide subito offrire alleanza dai cempoaltechi, dai totonachi, dai tlazcaltechi, dai texcucani, dagli zapotechi e dai taraschi. Tutti popoli stufi di fare da carne da macello agli Aztechi.Lo stesso accadde a Francisco Pizarro: contro gli Incas ebbe compagni i cañari, i chachapuya, gli huanca e soprattutto gli yana, che oltre a servire da vittime sacrificali erano pure schiavi della «razza superiore» inca. Più gli archeologi procedono con gli scavi e più si apprende sui sacrifici umani, i cui modi erano i più vari. Di solito, il sacerdote apriva il petto alla vittima e le estraeva il cuore ancora palpitante, di cui mangiava una parte. Il cadavere veniva subito scuoiato e il sacerdote ne indossava la pelle. Indi, il corpo veniva fatto rotolare giù dalle scale, in fondo alle quali si scatenava una festosa gazzarra per appropriarsene. Il «fortunato» possessore poteva mangiarselo ritualmente con gli amici. Il rifornimento di vittime era assicurato, come si è detto, dalle guerre all'uopo scatenate e dalle razzie periodiche (come si vede in Apocalypto).Ma erano particolarmente apprezzati anche i bambini, la cui purezza e innocenza erano vieppiù gradite alla divinità. I modi di uccisione, come abbiamo detto, variavano: sono stati trovati resti di vittime arse vive, altre amputate fino alla morte, altre ancora stritolate sotto pesanti lastroni. Le analisi chimiche sugli stucchi dei templi aztechi hanno scoperto che nella composizione entravano ferro e albume impastati con sangue umano. Quest'ultimo, insieme alla carne, era anche parte di un intingolo molto apprezzato a base di mais, il tlacatlaolli.Ma non si pensi che l'efferata barbarie di Maya, Incas e Aztechi riguardasse solo le suggestive cerimonie religiose, perché anche la vita quotidiana sotto di loro era un vero e proprio incubo totalitario (è antipatico citarsi, ma è lo scarso spazio a costringerci a rimandare i lettori agli appositi e corposi capitoli del nostro libro I mostri della Ragione-Ares). Di solito, gli intellettuali relativisti glissano sulla realtà dei sacrifici umani e rimangono estasiati davanti alle opere ciclopiche e ai perfetti calendari solari delle civiltà precolombiane.Anche la loro arte li manda in visibilio. Si potrebbe osservare che pure i nazisti facevano opere ciclopiche, erano perfettamente organizzati e praticavano il genocidio sistematico ma nessuno si sognerebbe di lodarli. Per quanto riguarda l'arte, fu un calibro come Arnold Toynbee a notare che il tema preferito dagli artisti maya, incas e aztechi erano, ossessivamente, gli scuoiamenti, gli squartamenti, le teste mozzate.Così scriveva Franco Cardini proprio su queste pagine nel 1987: «Spiace davvero di non poter mettere certi studiosi alla prova». E proseguiva dicendo sostanzialmente che, ci fossero stati «certi studiosi»" al posto delle vittime dei Maya, degli Incas e degli Aztechi, forse il loro giudizio sarebbe alquanto diverso. Ebbene, un sano esercizio per cercare di comprendere tutta questa storia è provare a mettersi nei panni degli spagnoli cinquecenteschi quando si trovarono di fronte agli spettacoli che abbiamo succintamente descritto.È quel che ha fatto Mel Gibson con un film che, la si pensi come si vuole, è davvero grande cinema. Gibson, infatti, non è un «idiota» ma un cattolico professo, uno dei pochissimi del suo ambiente. Come il protagonista del suo The Passion, Jim Caviezel, il quale in un'intervista lamentò che essere cattolici nel giro hollywoodiano è come «andare in giro con un bersaglio sulla schiena con su scritto "sparatemi"». Questo è il vero motivo, temiamo, per cui Gibson si tira addosso, ogni volta, critiche e insulti (ma il botteghino è galantuomo). Noi italiani, invece, per «grande cinema» intendiamo i cosiddetti «film di Natale» o quelli di Nanni Moretti. Contenti noi...LA MADONNA DI GUADALUPE di Andrea GalliE' una delle scene del film di Mel Gibson con cui inizia il lungo, agghiacciante cammino verso la piramide del sacrificio. Quando gli indigeni catturati dagli emissari della capitale, legati come bestiame da portare al macello, devono guadare un fiume. E una madre, trascinata via con le altre prede, si gira per l'ultima volta verso i sopravvissuti alla razzia, i bambini che si affacciano dall'orlo della foresta, implorando la dea Ixchel di proteggerli e di vegliare su di loro.Altra scena. La moglie di "Zampa di Giaguaro", il protagonista, incinta e nascosta in fondo a un pozzo da cui non può più risalire da sola, getta uno sguardo che sa di implorazione a una luna piena. Luna che nella mitologia maya era associata ad Ixchel, la Madre numinosa, dea dell'amore e della fertilità, dea della conoscenza intuitiva e dell'arte della guarigione, protettrice degli abitanti del mondo di quaggiù.Sguardi, implorazioni di soccorso - già rivolti ad un cielo muto da generazioni e generazioni di maya nel passato - che avrebbero trovato una risposta nel 1531. Quando una donna misteriosa apparve sul colle Tepeyac, nei pressi della futura Città del Messico, nel luogo in cui sorgeva un antico tempio dedicato alla dea Tonantzin, "sorella" settentrionale della Ixchel dei maya. Una donna che parlò in lingua nahuatl ad un campesino indio, battezzato col nome di Juan Diego: "Io sono la perfetta sempre Vergine Santa Maria, madre del verissimo Dio, colui per il quale si vive, colui che sta dando l'essere alle persone, il Signore che sta vicino a tutto e nel quale tutto è ricapitolato, il padrone del cielo e della terra... io ho l'onore di essere la vostra Madre compassionevole, tua e di tutte le genti che in questa terra siete una cosa sola... Perché sarò sempre disposta ad ascoltare il loro pianto, la loro tristezza, per curare tutte le loro diverse miserie, le loro pene, i loro dolori".Il finale di quella apparizione, com'è noto, fu l'immagine che apparve sulla tilma, il saio di Juan Diego, quando costui riuscì a farsi ricevere dal vescovo per portargli una prova dell'apparizione di Maria: l'immagine di una donna dai tratti meticci, profezia della piena fusione di due popoli non più nemici.Una donna cinta da un nastro nero, il segno portato dalle indigene gravide, con un "quincunce", il fiore a quattro petali simbolo di Quetzalcoatl, il dio atteso, disegnato all'altezza del ventre. Una donna con un manto azzurro e verde, colori divini per gli aztechi. Una donna rivestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi: come quella dell'Apocalisse.Quell'immagine acheropita, cioè non dipinta da mani umane, il popolo indigeno la riconobbe subito: l'aveva pre-vista da secoli. Capì subito anche il messaggio di quella che sarebbe stata chiamata la Vergine di Guadalupe: un'autentica "teologia della liberazione".Fu quell'apparizione che diede il vero via all'evangelizzazione dell'America Latina, fino ad allora piuttosto incerta. E trasformò lo sforzo di francescani e domenicani in un caso di inculturazione miracolosa (il "nuovo inizio" di cui parla Zampa di Giaguaro alla fine del film). Raccontano gli stessi missionari che i canti indios ad Ixchen e a Tonantzin, vietati dagli spagnoli, ripresero dopo il 1531 rivolti alla Vergine Maria. Gibson tutto questo non l'ha detto esplicitamente. Ma l'ha lasciato intendere. Anche fissando l'uscita del film nelle sale americane l'8 dicembre, festa dell'Immacolata.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5941IMMACOLATA: ENNESIMO EVENTO BLASFEMO LGBT di Manuela AntonacciAl peggio non c'è mai fine! Perché dopo l'evento organizzato dal collettivo di estrema sinistra, LINK, di Bologna, denominato "Immacolata contraccezione", fortunatamente soppresso [vedi nota in fondo all'articolo N.d.BB], dopo le molte polemiche levatesi contro un'iniziativa così apertamente blasfema, da parte pure di chi si dice "discriminato", ora ci riprovano. Stavolta parliamo dell'Arci Dallò di Castiglione delle Stiviere in provincia di Mantonva, l'evento in questione è "Immacolata sovversione", così tanto per operare una "variazione sul tema". La foto che lo rappresenta lascia davvero poco spazio alla fantasia ed è talmente scabrosa da non poter essere descritta.Ovvio che iniziative come queste, in cui si parla di sesso e pratiche "estreme", in cui si affrontano discorsi che forse non si sentirebbero nemmeno nei club "a tema" più spinti, non è affatto un caso che vengano fatti cadere il giorno di una festività mariana così importante e in cui, guarda caso si celebra un dogma che fa riferimento alla purezza della Madre di Dio, in quanto preservata e immune dal peccato originale. Infatti, se si scorre il pruriginoso programma dell'evento in questione, si noterà l'ostinata insistenza con cui vengono affrontati certi argomenti. Mentre nella descrizione dell'evento si percepisce una rabbia di fondo, una ribellione contro chissà chi: "Il femminismo ha esplorato il piacere della donna. Ci siamo esplorate, ci siamo descritte, ci siamo piaciute, ci siamo eccitate.Il transfemminismo ci apre oggi nuovi mondi, nuove esplorazioni, per un piacere che vuole liberarsi dal genere, dalle costrizioni, dal bigottismo, dalle auto-censure, dalla stretta necessità delle relazioni sentimentali...insomma, dal patriarcato che è anche dentro di noi. E liberarsi una volta per tutte!" Capite? Per essere liberi occorre liberarsi dalle relazioni sentimentali, come si legge nell'evento. Non a caso uno dei workshop verte sul sadomaso e tutta l'iniziativa, è volta a trasmettere un'idea delle relazioni sessuali completamente slegata dalla natura, all'insegna dell'assenza totale del bene e dei sentimenti, insomma come genitalità tout court. Dunque una violenza che si manifesta inizialmente contro il sacro, ma che poi si ritorce inevitabilmente contro l'uomo. Perché, per quanto si gridi al "love is love", propinando, poi, ogni genere di nefandezze, fino a non risparmiare né i fanti né i santi, non si comprende quella che è una realtà da cui non si sfugge: che l'uomo è un essere in relazione, che senza quel Tu, non può dire nemmeno "io".Nota di BastaBugie: ecco altre notizie dal "gaio" mondo gay (sempre meno gaio).L'EVENTO BLASFEMO UN GRANDE FLOPDopo lo scempio degli eventi blasfemi moltiplicatisi in occasione della festa dell'Immacolata, almeno una buona notizia c'è e non da poco.Stiamo parlando del mega flop dei collettivi di sinistra, a Bologna, riguardo l'evento blasfemo "Immacolata contraccezione", con la scusa di una sorta di azione di protesta contro Pillon e Salvini (quest'ultimo ha spesso mostrato il rosario in pubblico).Ma il bello è che, all'orario prefissato, in piazza, non si è presentato nessuno. Evidentemente l'Italia è ancora un paese cattolico o quanto meno un paese in cui il timor di Dio è ancora considerato un valore.Fa piacere constatare che i cittadini di Bologna si siano rifiutati di scendere ad un livello così basso e che credenti, atei o agnostici, mostrino di avere rispetto per il sacro e per chi in Dio ci crede. Davvero gratuito, peraltro, il gesto di prendersela con la Madre di Dio, per una sorta di bassa e mal riuscita forma di protesta "politica" (?). Non si è ben capito nemmeno il senso dell'evento, quale fosse il suo fine e a quanto pare non l'hanno capito nemmeno i bolognesi.Ovviamente rimane da constatare anche la pusillanimità di quelli che si dicono "minoranze perseguitate" ma che in questo caso perseguitano e offendono a tutti gli effetti e che hanno il coraggio di scagliarsi contro il solo credo cattolico.Invano possiamo attendere il momento in cui le stesse cadute di stile, abbiano come protagonista la religione islamica... (paura, eh?)È lo stesso leitmotiv che ha mosso i gay pride blasfemi che si sono susseguiti quest'estate in Italia: insultare a tutta forza i cristiani che tanto non reagiscono. Ma allora… che razza di "love is love" è?(Manuela Antonacci, Provita & Famiglia,13 dicembre 2019)L'OMINO PAN DI ZENZERO DIVENTA GENDER NEUTRALLa furia ideologica che riguarda la realtà biologica che ci vede maschi e femmine si abbatte anche tra i fornelli. E così il biscotto natalizio Omino pan di zenzero, raffigurato nel suo stampo classico a gambe divaricate (posizione chiaramente mascolina), d'ora in poi dovrà presentarsi a gambe unite. Questo è almeno quanto chiedono alcune lobby femministe nel Regno Unito, tanto che certe catene di supermercati hanno pensato di cambiare il nome al dolce natalizio da "gingerbread man" a "gingerbread persons".E dunque da delizioso biscotto l'Omino pan di zucchero rischia di diventare indigesto a molti.(Gender Watch News, 17 dicembre 2019)BOLSONARO CHIUDE CANALE TV FILO-GENDER PER BIMBIIl presidente brasiliano Bolsonaro ha revocato una convenzione di 350 milioni di Real che permetteva al canale pubblico Tv Escola, rivolto ai bambini, di mandare in onda programmi pro-gender. La convenzione era stata stipulata a favore dell'Associazione di Comunicazione Educativa Roquette Pinto, la quale gestiva sin dal 1995 il canale Tv Escola.Così si è espresso Bolsonaro: "Conoscete il programma di Tv Escola? È diseducativo, aveva una programmazione totalmente di sinistra, ispirata all'ideologia di genere. Soldi pubblici per l'ideologia di genere, questo deve cambiare". Infine ha così terminato il suo discorso ai giornalisti: "Chi guarda Tv Escola? Nessuno, denaro gettato nella spazzatura".(Gender Watch News, 20 dicembre 2019)
Riascolta in podcast su radiocivitainblu.it l'omelia pronunciata da Don Carlo Lembo domenica 8 dicembre 2019 in occasione della solennità di Maria Immacolata e della festa di adesione all'Azione Cattolica.
Gesù racconta la storia dell'immacolato concepimento di Maria, precisando che Lui solo può parlarne in modo adeguato perché autore del grande prodigio. Le immense opere che la Santissima Trinità compì in questa creatura, che la resero capace di amare come solo Dio sa amare (Volume 34, 8 Dicembre 1936). Meditazioni del sabato, giorno che la Chiesa dedica alla Madonna, tratta dai brani dedicati alla Divina Maria del Libro di Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta, Sabato 7 Dicembre 2019, vigilia dell'Immacolata
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5887OMELIA DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE - ANNO A (Lc 1,26-38)Oggi è la Solennità dell'Immacolata Concezione. Dire che la Madonna è immacolata nella sua Concezione significa affermare che Ella, fin dal suo primissimo istante di esistenza, quando fu concepita dai suoi santi genitori Gioacchino ed Anna, era ripiena della Grazia di Dio. Mentre noi, quando abbiamo iniziato ad esistere nel grembo materno, eravamo privi della Grazia di Dio e abbiamo dovuto attendere il Battesimo per essere liberati dal peccato originale, la Madonna era la Tutta Santa fin dall'inizio.Questa Verità è stata proclamata dalla Chiesa in modo solenne con il papa beato Pio IX nel 1854. Prima di allora, riguardo a questa dottrina, c'era stata una lunga discussione teologica durata dei secoli. Sembrava infatti impossibile affermare che la Madonna era la Piena di Grazia fin dal suo Concepimento. Ciò sembrava contraddire la verità affermata dalla Scrittura che tutti hanno avuto bisogno della Redenzione. In poche parole, dire così sembrava affermare che la Madonna non aveva avuto bisogno della Salvezza operata da Gesù. Per questo motivo, anche dei grandi Santi del Medioevo non sono riusciti a comprendere questa dottrina che solo nel 1854 è stata proclamata Dogma di fede.La soluzione fu indicata da un teologo francescano del XIV secolo, dal beato Giovanni Duns Scoto, un'umile frate scozzese che all'inizio della sua vita francescana non sembrava brillare di una grande intelligenza. La Madonna però gli fece la grazia di riuscire bene negli studi e di diventare un valente teologo. C'era un motivo in tutto questo: quell'umile Fraticello doveva servire la Madonna e dimostrare teologicamente una verità tanto bella e tanto cara al Cuore di Maria, la verità del suo Immacolato Concepimento.Il beato Giovanni, in una disputa che rimase poi famosa, dimostrò che affermare l'Immacolato Concepimento di Maria non andava contro la verità secondo la quale tutti hanno avuto bisogno della Redenzione. Anche la Madonna ne ha avuto bisogno, nel modo però più perfetto, non nel senso di essere liberata dal peccato originale, ma in quello di essere preservata da questo peccato dei nostri Progenitori. In poche parole, la Madonna fu la Piena di Grazia fin dal suo Concepimento in vista dei meriti di Gesù in croce. Dunque, contemplando Maria Immacolata, noi ammiriamo la Redenzione più perfetta, il frutto più eccelso dell'Albero della Croce. Questa spiegazione convinse molti, finché si giunse nel 1854, come dicevo prima, alla proclamazione dogmatica che insegna la verità assoluta di tale dottrina. Questa Verità ha i suoi fondamenti nella Sacra Scrittura. Il primo fondamento è quello che troviamo nella prima lettura di oggi. Il testo della Genesi dice che dopo il peccato originale di Adamo ed Eva, Dio annunciò la futura Redenzione parlando di una donna la quale sarebbe stata la nemica del demonio. Il Testo dice così: «Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno» (Gen 3,15). Chi è questa donna? È l'Immacolata! Per essere nemica del demonio, Ella doveva essere piena di Grazia fin dall'inizio. Se Ella fosse stata, anche solo per un istante, sotto il dominio del peccato, non poteva dirsi a pieno titolo "nemica del demonio".Un altro fondamento lo troviamo nel testo del Vangelo. L'angelo Gabriele saluta Maria con queste parole: «Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te» (Lc 1,28). Questa pienezza di Grazia è da intendersi fin dall'inizio della sua esistenza. "Piena di Grazia" è come il nome proprio di Maria, è la sua caratteristica più bella e più cara al Cuore di Dio.Questa Verità deve spingerci a fare due cose. La prima cosa è quella di pregare molto la Vergine Immacolata per attingere da questa pienezza di Grazia tutte le grazie di cui abbiamo bisogno. Ella è la Piena di Grazia non solamente per se stessa, ma anche per ciascuno di noi. Pregandola, riceveremo tutto ciò di cui abbiamo bisogno, per l'anima e per il corpo. Preghiamola con il Rosario: non rimarremo mai a mani vuote. La seconda cosa da fare è quella di sforzarci di assomigliare sempre di più a Lei. Essere devoti dell'Immacolata significherà essere "nemici del peccato", significherà cercare in tutti i modi di evitarlo e di vivere sempre in Grazia di Dio. Quanto più ci avvicineremo all'ideale della santità, tanto più assomiglieremo alla nostra Madre Immacolata.Nota di BastaBugie: Per una omelia del card. Giacomo Biffi sull'Immacolata Concezione, clicca sul seguente link.http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=4450
L'Immacolata è la Regina della Storia. La sua presenza aiuta e accompagna.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5707OMELIA SOLENNITA' DELL'ASSUNTA - ANNO C (Lc 1,39-56)La definizione del dogma è avvenuta nel 1950 per opera di Pio XII. Ignoriamo se, come e quando avvenne la morte di Maria, festeggiata assai presto come "dormitio". È una solennità che, corrispondendo al natalis (morte) degli altri santi, è considerata la festa principale della Vergine. Il 15 agosto ricorda con probabilità la dedicazione di una grande chiesa a Maria in Gerusalemme.La Chiesa celebra oggi in Maria il compimento del Mistero pasquale. Essendo Maria la "piena di grazia", senza nessuna ombra di peccato, il Padre l'ha voluta associare alla risurrezione di Gesù.ASSUNTA IN CIELO, MARIA È PIÚ VICINA A NOILe letture della Messa presentano in modo molto concreto i valori dell'assunzione di Maria, il posto che ha nel piano della salvezza, il suo messaggio all'umanità.Maria è la vera "arca dell'alleanza", è la "donna vestita di sole" immagine della Chiesa (prima lettura). Come l'arca costruita da Mosè stava nel tempio perché era "segno e strumento" dell'alleanza di Dio con il suo popolo, così Maria è in cielo nella sua integrità umana, perché "segno e strumento" della nuova alleanza. L'arca conteneva la Legge e da essa Dio rispondeva alle richieste del popolo. Maria ci offre Gesù, il proclamatore della legge dell'amore, il realizzatore della nuova alleanza di salvezza: in lui il Padre ci parla e ci ascolta. Maria è figura e primizia della Chiesa, madre del Cristo e degli uomini che essa ha generato a Dio nel dolore sotto la croce del Figlio; pertanto è preannunciato della salvezza totale che si realizzerà nel regno di Dio.Ciò avverrà ad opera di Cristo risorto (seconda lettura), modello e realizzatore della risurrezione finale, comunicata prima che ad altri a Maria, per la sua divina maternità. L'Immacolata ha preannunciato il fine della redenzione, che è di condurre gli uomini ad una integrale innocenza; l'Assunta è preannuncio del traguardo finale della redenzione: la glorificazione dell'umanità in Cristo. Maria richiama oggi i cristiani a sentirsi inseriti nella storia della salvezza e destinati ad essere conformati a Cristo, per opera dello Spirito, nella casa del Padre. Per questo, il Concilio dice che l'Assunta è data agli uomini come "segno di sicura speranza e di consolazione" (LG 68 e prefazio)."GRANDI COSE HA FATTO IN ME L'ONNIPOTENTE"Nel "Magnificat" (vangelo) Maria ci comunica il suo messaggio. Essa proclama che Dio ha compiuto un triplice rovesciamento di false situazioni umane, per restaurare l'umanità nella salvezza. Nel campo religioso Dio travolge le autosufficienze umane: confonde i piani di quelli che nutrono pensieri di superbia, si drizzano contro Dio e opprimono gli altri.Nel campo politico Dio capovolge gli ingiustificabili dislivelli umani: abbatte i potenti dai troni e innalza gli umili; non vuole coloro che spadroneggiano i popoli ma coloro che li servono per promuovere il bene delle persone e della società senza discriminazioni razziali o culturali o politiche.Nel campo sociale sconvolge l'intoccabile classicismo stabilito sull'oro e sui mezzi di potere: colma di bene i bisognosi e rimanda a mani vuote i ricchi, per instaurare una vera fraternità nella società e fra i popoli, perché tutti sono figli di Dio.Così le feste dell'Immacolata e dell'Assunta ci richiamano da un capo all'altro tutta la storia della salvezza: quella che si compie oggi per noi, e per la quale preghiamo Maria nostra madre di condurci sino al compimento finale.MARIA "PRIMIZIA E IMMAGINE DELA CHIESA"Maria, nell'Assunzione, è la creatura che ha raggiunto la pienezza della salvezza, fino alla trasfigurazione del corpo. È la donna vestita di sole e coronata di dodici stelle. È la madre che ci aspetta e ci sollecita a camminare verso il regno di Dio. La Madre del Signore è l'immagine della Chiesa: luminosa garanzia che il suo destino di salvezza è assicurato perché come in lei, così in tutti noi lo Spirito del Risorto attuerà pienamente la sua missione; ella è già quella che noi saremo.A molti dà fastidio sentir parlare di "salvezza delle anime". Sembra che la vita con i colori, i sapori, i contorni che la rendono attraente debba sparire: sembra che il corpo non serva a nulla. Hanno ragione perché non è così. Maria, assunta in cielo, è garanzia che tutto l'uomo sarà salvato, che i corpi risorgeranno. Nell'Eucaristia pane di immortalità, si ritrovano gli alimenti base dell'uomo, frutti della terra, della vite e del lavoro dell'uomo: è proprio l'Eucaristia la garanzia quotidiana che la salvezza raggiunge ogni uomo nella sua situazione concreta, per strapparlo alla morte, la nemica più terribile del progresso.