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Ricominciodame podcast
Episodio 341 - Libertà da automatismi e dipendenza

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Play Episode Listen Later May 9, 2025 61:51


Ognuno di noi ha le proprie dipendenze. Ma come funziona la dipendenza?  La dipendenza ha una struttura ben precisa ed è legata al circuito della gratificazione: abbiamo una parte del nostro cervello che gestisce la gratificazione, la ricompensa, per certi comportamenti in modo da promuoverli. Questa parte dà un rinforzo al piacere. La finalità più intrinseca è la conservazione della specie. Abbiamo però anche un'altra parte del cervello, la corteccia prefrontale, più evoluta, che è preposta alla valutazione e previsione delle conseguenze, una specie di supervisore. Il terzo elemento della struttura psichica della dipendenza a cui prestare attenzione è il craving, ovvero il desiderio smodato irresistibile di una esperienza, che leghiamo ad una sostanza, ad un comportamento, ad una persona. Il craving si gestisce imparando a riattivare la coscienza.In particolare, quando parliamo di dipendenze si attiva in modo più forte il circuito della gratificazione/piacere e si abbassa l'attivazione della valutazione: so che qualcosa che mi farà male ma non riesco a non farla e non riesco a valutare correttamente se ci sono eventuali rischi nel farlo, né a gestire il craving.Ma come fa il piacere a superare il controllo del supervisore? Lo fa attraverso delle convinzioni che diventano inconsce e bypassano il livello della coscienza.Come possiamo uscire da una dipendenza? Ecco alcuni passi che ci possono aiutare ad uscire dalla dipendenza:• Decisione: non si esce da una dipendenza se non si vuole farlo. Se non c'è la volontà di farlo, un preciso atto di volontà, non si può uscire dalla dipendenza.• Allenarsi al presente: creare una nuova abitudine che ci riporti nel presente.• Estrarre le convinzioni (senza giudizio): trovare il pensiero che c'è dietro l'azione che abbiamo compiuto spinti dal piacere/gratificazione. Non si può fare se sprechiamo la nostra energia nel giudizio. È necessario scrivere le nostre convinzioni per poterci lavorare.• Indagare le convinzioni: una volta estratte le convinzioni, possiamo farci questa domanda: questa convinzione, questo pensiero, è vero? Bisogna, sempre sospendendo il giudizio, semplicemente indagare le nostre convinzioni per potare a coscienza le cose inconsce e poterci finalmente lavorare consapevolmente.E tu, come gestisci la dipendenza?Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-di-antonio-quaglietta--3209964/support.

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Episodio 340 - Come uscire dalle dipendenze

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Play Episode Listen Later May 2, 2025 66:47


Ognuno di noi ha le proprie piccole dipendenze. Ma perché è così importante lavorarci su?Poiché cambiando la comprensione che abbiamo dei nostri fenomeni interni, di come funzionano alcuni meccanismi interni, possiamo cambiare i nostri comportamenti.Liberarsi dalle dipendenze vuol dire liberarsi da qualcosa che ci ruba la vita. Vuol dire iniziare a lavorare sul come ci procuriamo il nostro malessere.La dipendenza è una struttura di pensiero che si basa sul sistema della gratificazione. Il sistema della gratificazione regola il piacere e permette al nostro cervello di apprendere nello specifico qualcosa di evolutivo per poterlo ripetere. Provando piacere, non fine a se stesso, ma finalizzato a registrare ciò che ci porta all'esperienza, c'è un apprendimento che motiva a ripetere l'esperienza.Quando c'è una dipendenza questo sistema viene alterato in maniera artificiale. Quando il sistema è naturale, lo schema è provo piacere - lo voglio; quando il sistema è dipendente, lo voglio, ma non c'è piacere, che viene sostituito dal craving, dal desiderio smodato. A forza di provare quel tipo di piacere, si crea tolleranza e quindi avrò bisogno di più per avere lo stesso piacere. E allo stesso tempo proviamo meno piacere nelle attività che facciamo normalmente.Nella dipendenza l'oggetto da cui siamo dipendenti diventa l'unica fonte di piacere.L'obiettivo è riequilibrare la chimica del cervello. Come possiamo ritornare all'equilibrio? Per riequilibrarsi innanzitutto ci vuole il riconoscimento di quello che sta succedendo.È un processo, un percorso.Poi bisogna decidere di uscirne e ci vuole la volontà di farlo; il passo successivo è allenarsi al presente e a staccarsi dai propri pensieri; il passo seguente è trovare ed estrarre le proprie convinzioni; infine indagare le proprie convinzioni.Uno degli aspetti fondamentali per poter uscire dalle dipendenze è avere una rete sociale: la condivisione è fondamentale.Qual è la tua dipendenza?Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-di-antonio-quaglietta--3209964/support.

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Episodio 339 - I nuovi inizi: il potere della rinascita interiore

Ricominciodame podcast

Play Episode Listen Later Apr 25, 2025 65:15


Cosa è la rinascita? Cosa vuol dire rinascere?Rinascere implica, prima di tutto, morire a noi stessi.Ma cosa significa realmente morire? Morire a se stessi vuol dire lasciare andare. E lasciare andare non è semplice: l'ego si oppone con forza, perché non vuole rinunciare a convinzioni, relazioni, sicurezze, certezze.Lasciare andare richiede coraggio, perché abbiamo paura di perdere ciò a cui siamo attaccati. Eppure, è necessario accettare che tutto è impermanente. Solo attraverso questa accettazione può avvenire una vera trasformazione, un autentico cambiamento.Spesso desideriamo cambiare, ma senza affrontare quella "morte" interiore che il cambiamento stesso richiede. Tuttavia, non esiste rinascita senza passare attraverso questo processo. E soprattutto, la rinascita non è mai un ritorno: l'evoluzione esige di procedere in avanti, senza voltarsi indietro.L'atto più rivoluzionario della resurrezione è essere pienamente presenti. Fermare il trambusto, concentrarsi sul respiro, vivere intensamente il momento, senza lasciarsi dominare dalla mente.Spesso immaginiamo la rinascita come qualcosa di teatrale, spettacolare, simile a una vittoria clamorosa. In realtà, la rinascita avviene nel silenzio, nella cura, nella pazienza. Si rinasce quando si riesce a stare nel silenzio, a restare ancorati al respiro, a percepire quel silenzio interiore che va oltre la mente e il rumore del mondo.La rinascita non si può progettare né forzare: si può solo permettere. Per rinascere occorre abbandonare la pretesa di capire tutto, affidarsi al flusso della vita, coltivare la pazienza e l'ascolto, soprattutto verso se stessi.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-di-antonio-quaglietta--3209964/support.

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Episodio 338: Quanto l'inconscio decide per te?

Ricominciodame podcast

Play Episode Listen Later Apr 18, 2025 53:54


In questa dirette parleremo di quanto l'inconscio decida per noi. Parlare di questo tema è molto attuale, molto utile e anche un poò controverso perchè va a toccare un modo molto profondo a cui il nostro inconscio, e sopratutto il nostro piccolo amico ego, è molto sensibile.Il tema che tratteremo in questo video è quello delle doverizzazioni, molto semplicemente parleremo di tutto ciò che crediamo di dover fare. Questo è un tema fondamentale nella nostra vita ed è un tema che tutti gli approcci psicologici, tutti gli approcci all'umano, in modi a volte molto diversi, trattano, perchè rimanda ai primi imprinting familiari, alla nostra famiglia d'origine, ma rimanda anche al rapporto con Dio e con l'infinito e quindi si rispecchia nel rapporto con noi stessi e con gli altri.Con il verbo DEVO andiamo a toccare in modo molto profondo, dentro di noi, un tema che si rifà anche alla logica sacrificale, a quella che storicamente tutti conosciamo per i sacrifici agli dei, cioè se io offro qualcosa, se faccio qualcosa avrò delle conseguenze positive, se non lo faccio avrò delle conseguenze negative.Cosa deriva dall'idea dell'obbligo?Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-di-antonio-quaglietta--3209964/support.

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Episodio 337 - Muoversi per evolvere come: l' attività fisica trasforma corpo e mente

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Play Episode Listen Later Apr 11, 2025 64:43


In questo video abbiamo approfondito il legame tra movimento ed evoluzione personale. L'ospite, Angelo La Placa, personal trainer e counselor, abbiamo visto come l'allenamento fisico e la crescita personale hanno molte somiglianze: entrambi sono processi di ascolto di sé, richiedono disciplina, continuità e perseveranza, e nessuno può farli al posto nostro. La palestra, come il lavoro interiore, è un percorso che si costruisce nel tempo e che porta benefici solo se affrontato con dedizione e costanza.Ma perché molte persone abbandonano la palestra o un percorso di crescita personale? Secondo Angelo, il motivo principale è la mancanza di un'intenzione chiara e di una motivazione forte. Se una persona non ha un obiettivo profondo, difficilmente riuscirà a mantenere la costanza. Alcuni iniziano con motivazioni temporanee, come rimettersi in forma per un evento specifico, ma spesso smettono appena raggiunto l'obiettivo. Al contrario, chi sviluppa un legame più profondo con il proprio corpo e la propria salute riesce a trasformare l'allenamento in una parte integrante della vita.Un altro punto importante della discussione è l'importanza del movimento con l'avanzare dell'età. Angelo sottolinea come oggi molte persone anziane frequentino la palestra non solo per mantenersi in forma, ma anche per socializzare e vivere meglio. Il movimento diventa un mezzo per invecchiare più lentamente e in modo più sano, prevenendo problemi di salute e mantenendo un buon livello di energia e vitalità.Il movimento non è solo un'attività fisica, ma un vero e proprio strumento di crescita personale. Se affrontato con il giusto intento e con costanza, può portare benefici profondi a livello fisico, psicologico ed emotivo, migliorando la qualità della vita a qualsiasi età.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-di-antonio-quaglietta--3209964/support.

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Episodio 336 - Stress e paura: un metodo per trasformarli in forza (domande e risposte)

Ricominciodame podcast

Play Episode Listen Later Apr 4, 2025 41:52


Nella scorsa diretta abbiamo visto che stress e paura sono reazioni fisiologiche a stimoli dell'ambiente in cui ci troviamo, ai nostri pensieri e al modo in cui ci relazioniamo ad essi.In questa diretta abbiamo continuato a parlare di come poter gestire al meglio stress e paura utilizzando un metodo paradossale: sottoporci ad essi volontariamente.La paura e lo stress fanno parte della vita, ma quando non impariamo a gestirli, rischiano di diventare cronici e condizionarci ogni giorno.Ma cosa significa davvero affrontare le proprie paure? E, soprattutto, come si fa?Spesso il vero problema non è la paura in sé, ma l'evitamento: più evitiamo ciò che ci spaventa, più quella paura prende il controllo su di noi.Fortunatamente, esistono diversi modi per affrontarla, e ognuno può trovare la strategia più adatta a sé:Esposizione graduale per chi ha bisogno di avvicinarsi alla paura un passo alla voltaTecniche immaginative per chi riesce a elaborare le paure nella mente prima di affrontarle nella realtàNarrazione e simbolizzazione, per dare una forma concreta alle proprie paureMindfulness e consapevolezza, per imparare a osservare la paura senza lasciarsene travolgereMa c'è un aspetto fondamentale: la paura non è mai nel presente. La nostra mente proietta immagini drammatiche che spesso non corrispondono alla realtà.È per questo che dobbiamo distinguere le paure utili, che ci proteggono da un pericolo reale (come l'altezza o il fuoco), da quelle dannose, come la paura del giudizio degli altri, che spesso ci impediscono di vivere pienamente.Come capire quando una paura ci sta bloccando? Chiediti: “Questa paura cosa mi sta impedendo di fare?” Se la risposta è che ti sta togliendo più di quanto ti sta dando, allora è arrivato il momento di affrontarla.E qui entra in gioco il coraggio.Molti pensano che essere coraggiosi significhi non avere paura, ma non è così. Il coraggio è la capacità di agire nonostante la paura. Ed è qualcosa che possiamo allenare.Basta evitare la paura! Comincia ad affrontarla e l'attraverserai fino a superarla!Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-di-antonio-quaglietta--3209964/support.

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Episodio 335 - Stress e paura: un metodo per trasformarli in forza

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Play Episode Listen Later Mar 28, 2025 66:28


La paura e lo stress sono reazioni fisiologiche del nostro organismo, attivate da stimoli ambientali. Ma da dove hanno origine?La paura è una risposta del sistema nervoso che coinvolge sia cambiamenti fisici (battito cardiaco accelerato, pupille dilatate) sia aspetti cognitivi (pensieri e ricordi).L'amigdala svolge un ruolo chiave nell'elaborazione della minaccia, fornendo informazioni basate sulle esperienze passate. Per poter superare il meccanismo di risposta automatica possiamo agire sulla nostra memoria e imparare a rispondere in modo più adeguato agli stimoli esterni.Uno stimolo inizialmente neutro può diventare fonte di paura se associato a un'esperienza negativa. Questo processo può portare a risposte automatiche che, se non gestite, rischiano di diventare croniche.Tuttavia, è possibile allenarsi alla gestione dello stress e della paura esponendosi volontariamente a questi stimoli per brevi periodi ogni giorno.Volontariamente e consapevolmente ci esponiamo allo stress e alla paura, in condizioni di sicurezza, per arrivare ad imparare a gestirle.Una delle strategie più efficaci per affrontare la paura è la narrazione, preferibilmente scritta. Scrivere consente di rielaborare e dare un nuovo significato agli eventi, portando alla luce ciò che spesso resta nascosto nell'inconscio.Questo processo aiuta a mettere ordine nei pensieri e a ridurre l'impatto emotivo della paura.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-di-antonio-quaglietta--3209964/support.

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Episodio 334 - Cibo e Ormoni: Come l'alimentazione influenza il tuo benessere

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Play Episode Listen Later Mar 21, 2025 74:45


Sai davvero quanto il cibo influisce sul tuo benessere?Quello che mangiamo influenza energia, umore, sonno e persino il modo in cui reagiamo allo stress. Alimentazione e benessere, infatti, sono più legati di quanto pensiamo!In questo video abbiamo parlato proprio dell'importanza dell'alimentazione per il benessere fisico e psicologico, con un focus sugli ormoni. Ospite della trasmissione è Manuela delle Noci, medico endocrinologo.La dott.ssa Delle Noci ha spiegato che gli ormoni sono segnali chimici che regolano molte funzioni vitali, come metabolismo, crescita, riproduzione e risposta allo stress. Il loro equilibrio è influenzato da diversi fattori, tra cui alimentazione, stile di vita e ambiente circostante. L'ipofisi, governata dall'ipotalamo, riceve segnali dal corpo e regola le ghiandole endocrine, tra cui tiroide, surreni e pancreas.L'alimentazione può correggere squilibri ormonali, migliorando la qualità della vita. Tuttavia, l'ambiente moderno spesso crea stress e stimoli che il nostro sistema endocrino interpreta come minacce, scatenando reazioni fisiologiche non sempre utili. Per questo, è essenziale adottare uno stile di vita consapevole, che tenga conto dell'equilibrio tra corpo e mente.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-di-antonio-quaglietta--3209964/support.

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Episodio 333 - Come riconoscere il narcisismo nelle relazioni

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Play Episode Listen Later Mar 14, 2025 65:51


Cosa è il narcisismo?Il narcisismo è un tratto, una subpersonalità, che ha uno sviluppo nel corso del tempo e comprende diversi livelli che partono da quello che è sano narcisismo (giusto amore e giusta visione di sé, visione ed ecologica-fa bene a me e agli altri) fino ad arrivare al disturbo narcisistico di personalità.Come riconoscere i tratti narcisistici in noi e negli altri?Ci sono alcuni segnali che possiamo imparare a conoscere per poter riconoscere il narcisismo nelle relazioni. Eccone alcuni: • Comunicazione unilaterale: parlo solo io e parlo di me.• Il bisogno di ammirazione: abbiamo bisogno di approvazione e la ricerchiamo continuamente.• Svalutazione degli altri: cerchiamo la grandezza sminuendo gli altri• No empatia e comprensione: mancanza di interesse per il vissuto dell'altro.• Manipolazione e coercizione: il segnale che siamo preda di una parte narcisista si manifesta nella mancanza di voglia e capacità di entrare in una relazione libera, vera e profonda, autentica, di connessione emotiva; per non entrare in una relazione vera scelgo la manipolazione o la coercizione. Quando usiamo la manipolazione o la coercizione siamo preda delle nostre parti narcisistiche. Non esiste la vittima ma esiste la codipendenza. Mancano i meccanismi di comunicazione, si esasperano i tratti narcisistici.Come rendersi conto di quanto è grave e sviluppato il tratto? Valutare• La frequenza e intensità dei comportamenti• E quanto è ecologico il comportamento Si tratta si supervisionare le parti interne ed educarle, dar loro il giusto spazio, senza lasciare alle parti piccole al comando.Possiamo distinguere due tipi di narcisismo:1) Narcisismo grandioso: è caratterizzato da un senso di grandiosità e superiorità; ha una eccessiva autostima, domina le conversazioni parlando principalmente di se stesso; mostra esibizionismo e ricerca costante ammirazione e attenzione; mostra poca empatia e ha comportamenti arroganti e prepotenti.2) Narcisismo vulnerabile: è caratterizzato da un senso di inadeguatezza e di insicurezza: ha una bassa autostima e di pende dall'approvazione degli altri; è ipersensibile alle critiche e al rifiuto; usa la manipolazione attraverso comportamenti passivo-aggressivi; manifesta difficoltà nelle relazioni intime.Entrambi i tipi di narcisismo sono forme di indisponibilità e incapacità ad una relazione vera intima e profonda.Vi è un meccanismo che il narcisista mette in atto, chiamato gaslighting. Consiste nel:• Negare eventi e conversazioni passate: mina il senso di realtà• Sminuire sentimenti e preoccupazioni• Creare confusione: menzogne e falsità. Inserendo qualcosa di non vero, aumenta la confusione.• Promuovere Isolamento sociale• Proiezione dei comportamenti negativiE tu, in quale di questi comportamenti sei caduto?Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-podcast-di-antonio-quaglietta--3209964/support.

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Episodio 332: INTELLIGENZA ARTIFICIALE. OPPORTUNITA' E RISCHI

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Play Episode Listen Later Mar 7, 2025 74:36


Quanto sei consapevole che la rivoluzione dell'intelligenza artificiale è in corso?L'Intelligenza Artificiale sta trasformando il nostro mondo a una velocità senza precedenti. Ma quali sono le opportunità reali? E quali i rischi che dobbiamo affrontare?Cosa è l'intelligenza artificiale? L'intelligenza artificiale cerca di riprodurre le capacità umane, ma in contesti diversi. Al suo interno racchiude molteplici aspetti e, senza rendercene conto, la utilizziamo già da anni nella nostra vita quotidiana.Oggi assistiamo a un uso sempre più diffuso dell'IA generativa, un ramo specifico che permette di creare da zero testi, musica, video e immagini.La vera rivoluzione, però, sta nell'integrazione del linguaggio naturale nelle applicazioni di uso comune: ora possiamo interagire con esse attraverso un'interfaccia conversazionale.Ma cosa significa tutto questo per l'intelligenza umana? C'è il rischio di un appiattimento delle nostre capacità?L'IA è senza dubbio un'innovazione che dobbiamo comprendere e affrontare. Le competenze restano essenziali per sfruttare al meglio questi strumenti: l'IA ci affianca, ma non ci sostituisce.Mantenere un pensiero critico è fondamentale, perché "spegnere il cervello" è una scelta personale.L'intelligenza artificiale sta davvero prendendo il nostro posto? No, non lavora al posto nostro, ma dipende da come scegliamo di utilizzarla.Che ruolo vogliamo darle? Vogliamo rimanere protagonisti attivi in questo cambiamento?Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-podcast-di-antonio-quaglietta--3209964/support.

Raffaele Gaito, il podcast.

Qualche giorno fa sono stato intervistato dallo psicologo Antonio Quaglietta per il suo canale YouTube.Abbiamo parlato di intelligenza artificiale, delle sue grandi potenzialità, ma anche dei grossi rischi collegati.Una chiacchierata ricca di spunti interessanti, che ti consiglio di ascoltare fino alla fine.Trovi il canale di Antonio qui__________

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Episodio 331: Lascia andare i rimpianti: vivi il presente con serenità

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Play Episode Listen Later Feb 28, 2025 64:47


Ti sei mai sentito bloccato dal passato, come se i rimpianti ti impedissero di vivere appieno il presente?Spesso rimaniamo intrappolati in pensieri e schemi che ci ancorano, rendendo difficile affrontare il qui e ora con leggerezza.Cos'è un rimpianto? E un rimorso?Sono manifestazioni diverse di una stessa struttura psicologica.Il rimpianto riguarda ciò che abbiamo fatto o non fatto e che tocca direttamente noi.Il rimorso riguarda maggiormente l'altro.Quando ci soffermiamo su rimpianti o rimorsi, spostiamo il focus dal presente al passato.Questo spostamento non è necessariamente sbagliato: il rimpianto può essere utile come strumento di apprendimento e crescita personale.Tuttavia, dimorare nel rimpianto diventa dannoso. Invece di usare il rimpianto in modo costruttivo, spesso ci lasciamo travolgere da quello distruttivo, che alimenta sensi di colpa e ci blocca.Le aree più comuni a cui sono legati i nostri rimpianti includono:scelte di carriera (decisioni lavorative e professionali)relazioni personali (amori, amicizie, legami familiari)sviluppo personale (esperienze non vissute)decisioni legate alla salute (rimpianti relativi al benessere fisico e mentale)Come possiamo superare le convinzioni legate ai rimpianti?Esistono diverse tecniche per affrontarli. una di queste è il modello abc:a: evento scatenanteb: interpretazione e pensieri legati all'eventoc: reazioni emotive e comportamentaliAttraverso il modello abc, possiamo ristrutturare il modo in cui interpretiamo i nostri rimpianti, trasformandoli in occasioni di crescita invece che in fardelli emotivi.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-podcast-di-antonio-quaglietta--3209964/support.

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Episodio 330: Cosa Resta di Noi Dopo la Morte? Anima e Piani di Esistenza

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Play Episode Listen Later Feb 21, 2025 78:03


Ti sei mai chiesto/a cosa rimane di noi dopo la morte?Spesso ci soffermiamo a riflettere su questi interrogativi, senza riuscire a trovare risposte definitive. Viviamo la vita affidandoci ai nostri sensi, percependo il mondo entro i limiti delle frequenze che il nostro corpo fisico può cogliere. Ma i sensi hanno confini ben precisi. Quando ci spingiamo oltre questi limiti, oltre la fisicità del corpo, possiamo scoprire che la vita continua: siamo presenti in una realtà diversa, percepita attraverso sensi più sottili.In questa dimensione, incontriamo una materia più malleabile, modellata dalla sensibilità del corpo astrale. È ciò che avviene, ad esempio, in esperienze di pre-morte, dove la percezione cambia radicalmente. Si accede a una visione amplificata, quasi stroboscopica, che permette di osservare gli eventi dall'alto e di cogliere ciò che con i nostri sensi ordinari ci rimane invisibile.Questo passaggio può essere definito come un entrare nella "trasparenza", ovvero diventare invisibili agli occhi di chi rimane, ma vivi in una dimensione diversa: quella astrale. Proseguendo nel percorso verso la sottigliezza, si arriva al corpo mentale, una dimensione in cui l'esperienza della realtà fisica si trasforma e viene trascritta nella coscienza e nel "sentire". Tuttavia, spesso non siamo pienamente consapevoli di questa coscienza: è una parte di noi più profonda, che risiede al centro della nostra esperienza, guidando il nostro essere al di là del visibile.Attraverso il ciclo di successive esperienze e passaggi in diversi corpi fisici, questo sentire evolve. Ogni vita, ogni esperienza ci rende più consapevoli e arricchisce la nostra capacità di comprendere e di amare. È un cammino continuo, un processo di crescita interiore che ci porta a riconoscere sempre di più la nostra essenza più autentica e spirituale.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-podcast-di-antonio-quaglietta--3209964/support.

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Episodio 329: IMMATURITÀ EMOTIVA come superare il passato e ritrovare te stesso

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Play Episode Listen Later Feb 14, 2025 63:01


Molti di noi vivono senza rendersene conto come prigionieri del proprio passato. Le esperienze dell'infanzia, le relazioni tossiche e le ferite emotive lasciano segni profondi. Se non impariamo ad affrontarle, il nostro bambino interiore continuerà a influenzare le nostre decisioni, spingendoci verso reazioni immature, perché non ha gli strumenti per affrontare le situazioni in modo adulto.Ma in che modo il passato condiziona la nostra vita attuale? Spesso l'infelicità è il risultato di un'immaturità emotiva: pur avendo tutto ciò di cui abbiamo bisogno a livello materiale, non riusciamo a gestire ed esprimere correttamente le nostre emozioni, che sono strettamente legate ai nostri bisogni più profondi. Ci focalizziamo sull'esterno, trascurando il nostro mondo interiore. Questa disconnessione ci porta a vivere con il pilota automatico, ripetendo schemi appresi nell'infanzia.Da piccoli abbiamo imparato a reprimere emozioni e bisogni per compiacere gli altri. Un modo concreto per uscire da questo ciclo è identificare le ingiunzioni ricevute nell'infanzia, ovvero quei messaggi che abbiamo interiorizzato e che oggi influenzano le nostre reazioni emotive.Come possiamo liberarci da questa programmazione automatica? Ripetere sempre le stesse reazioni non significa vivere, ma sopravvivere. La vita è evoluzione e cambiamento. Per interrompere questo schema, è fondamentale sviluppare consapevolezza di sé: fermarsi più volte al giorno e chiedersi “Dove sono?”, prendere coscienza dell'ambiente circostante, e soprattutto ascoltarsi con domande come “Cosa sento in questo momento?” e “Di che cosa ho bisogno?”. Comprendere le nostre reazioni interiori è il primo passo per ritrovare autenticità e libertà emotiva.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-podcast-di-antonio-quaglietta--3209964/support.

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Episodio 328: Le 5 illusioni che ti impediscono di essere felice (e come superarle)

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Play Episode Listen Later Feb 6, 2025 65:30


Hai mai avuto la sensazione che la felicità sia sempre un passo più in là?Le illusioni sulla felicità sono trappole mentali che ci allontanano dalla vera serenità. Credere a queste false convinzioni porta frustrazione e insoddisfazione.Qual è il segnale che sto vivendo un'illusione?E' proprio la frustrazione che proviamo senza riuscire a darci una spiegazione.Ma quali sono queste illusioni a cui stare attenti? Ecco le 5 illusioni più comuni che sabotano la tua felicità:

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Episodio 327 - Affrontare la paura del successo (domande e risposte)

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Play Episode Listen Later Jan 31, 2025 64:36


Ti sei mai domandato perché, proprio quando stai per raggiungere un obiettivo importante, sembra che qualcosa dentro di te ostacoli ogni tuo sforzo?Questo accade più spesso di quanto pensi, ed è legato a un fenomeno legato proprio alla paura del successo.A volte non è il fallimento ciò che ci spaventa di più, ma il nostro stesso potenziale. Questa paura si manifesta in modi sottili ma incisivi: quella vocina interiore che ti dice "Non sono abbastanza bravo" mentre ti avvicini a una promozione, quell'esitazione che ti spinge a posticipare il lancio del tuo progetto o quell'autosabotaggio che ti porta a fare tardi a una presentazione importante. Spesso, la paura del successo nasce da messaggi interiorizzati durante l'infanzia. Forse ti è stato detto "Non fare il gradasso" quando eri orgoglioso di un risultato, o hai imparato che distinguerti dagli altri può attirare critiche e giudizi negativi.Ecco alcuni segnali che questa paura potrebbe essere presente nella tua vita:Procrastini proprio quando sei vicino a un traguardo significativo.Sminuisci i tuoi successi, attribuendoli alla fortuna o a fattori esterni.Ti preoccupi più di come gli altri percepiranno i tuoi risultati che di goderteli appieno.Superare questa paura non significa eliminarla del tutto, ma imparare a riconoscerla e affrontarla. Il primo passo è prendere consapevolezza.Osserva quando emerge e come influenza le tue azioni. Non giudicarla, ma accoglila come un segnale prezioso, un messaggero che ti invita a riflettere sul tuo percorso di crescita.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-podcast-di-antonio-quaglietta--3209964/support.

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Episodio 326 - Paura del Successo: perché temiamo di riuscire e ci sentiamo indegni

Ricominciodame podcast

Play Episode Listen Later Jan 24, 2025 65:23


Che cos'è la paura del successo? Da dove nasce e come possiamo affrontarla?La paura del successo è un fenomeno più comune di quanto si possa pensare. Si manifesta come il timore di scoprire quanto possiamo essere straordinari, traducendosi nella paura di raggiungere i nostri obiettivi, di essere all'altezza delle aspettative, di sentirci indegni o temere il giudizio altrui riguardo ai nostri successi.In sostanza, è la paura del nostro potere personale. Spesso associamo il concetto di potere al dominio sugli altri, ma in realtà il potere è sinonimo di possibilità, di capacità: io posso. Eppure, ciò che ci spaventa è riconoscere che siamo un centro di influenza nel nostro mondo, che le nostre azioni possono cambiarlo.Perché temiamo la nostra luce?Le radici di questa paura risiedono nei messaggi ricevuti durante l'infanzia. Tali messaggi modellano la nostra idea di successo e influiscono sulla costruzione della nostra autostima. Le critiche ricevute in passato contribuiscono spesso a creare un'immagine negativa di noi stessi, erodendo la fiducia nelle nostre capacità.Questi condizionamenti, trasmessi inconsapevolmente dai genitori o dalle figure di riferimento, alimentano sentimenti di indegnità, sensi di colpa e vergogna, che finiscono per intrecciarsi ai nostri valori più profondi. Come riconoscere la paura del successo? Ci sono alcuni segnali che ci aiutano a identificarla:Autosabotaggio: ogni volta che si avvicina un cambiamento positivo, emerge un meccanismo interno che lo ostacola.Paura del giudizio: ti trovi a pensare “Cosa diranno gli altri se ci riesco?”.Mancanza di motivazione: il successo sembra non valere lo sforzoQuali sono gli effetti della paura del successo? *Bloccare il proprio potenziale. *Provare un senso di inadeguatezza e accumulare rimpianti per ciò che non si è fatto. *Alimentare sfiducia e insicurezza nelle proprie capacità.Come superare la paura? Ne parliamo nel videoDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-podcast-di-antonio-quaglietta--3209964/support.

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Episodio 325: Come imparare ad amarsi.

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Play Episode Listen Later Jan 17, 2025 77:51


Ti sei mai chiesto/a come cambierebbe la tua vita se imparassi DAVVERO ad amare te stesso/a?In questo video, insieme a Chantal Dejean, abbiamo esplorato il vero significato dell'amore per se stessi, ben oltre le aspettative degli altri. Il non amarsi spesso non è una nostra scelta, ma una reazione al giudizio altrui. Quando cambiamo il nostro sguardo verso noi stessi, il parere degli altri perde importanza.Cosa ci impedisce di volerci bene davvero? È la mancanza d'amore verso noi stessi, o è piuttosto lo sguardo degli altri che ci fa sentire inadeguati? In un mondo basato sul giudizio e sulla competizione, trovare la propria strada significa imparare a volersi bene, senza dover rispondere a criteri esterni.Amare se stessi non significa sentirsi il numero uno, ma accettarsi nella propria autenticità. Scoprire il nostro talento non è facile, ma è il percorso che porta al nostro risveglio. La via spesso non è immediatamente visibile, ma può rivelarsi attraverso piccoli segni, incontri o messaggi che ci guidano verso la nostra essenza. In questo video, abbiamo approfondito come riconoscere il nostro talento, consolidare le nostre basi e costruire una solida identità. Quando ci sentiamo bene con noi stessi e in armonia con il nostro scopo, allora abbiamo trovato la strada giusta.Come liberarsi dai condizionamenti esterni e iniziare il viaggio verso il vero amore per te stesso?Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-podcast-di-antonio-quaglietta--3209964/support.

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Episodio 324: Conoscere se stessi: il segreto del benessere interiore

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Play Episode Listen Later Jan 10, 2025 20:26


Quanto è importante conoscere se stessi?Conoscere se stessi è essenziale per una vita attiva e dinamica, ma non è così semplice.Spesso, infatti, si confonde il conoscere se stessi con il costruirsi un'immagine ideale di sé, che risponde alle aspettative di genitori, società o religione. Questo porta a conflitti interni tra ciò che si è realmente e l'immagine ideale che si tenta di raggiungere. Conoscere se stessi, invece, è un'indagine continua che porta alla luce le motivazioni autentiche che ci guidano, senza necessariamente trovare una certezza assoluta.Il discorso include un brano che parla dell'importanza di indagare continuamente il proprio agire e le motivazioni, senza cercare definizioni statiche di sé. Ogni azione è spinta da molteplici cause, e il riconoscimento di questa complessità porta a una maggiore consapevolezza e ad un allontanamento dal bisogno di certezze rigide, che finisce per cristallizzare la nostra natura dinamica.E' importante abituarsi ad esaminare le azioni e a scoprire più di una motivazione per ogni comportamento, accettando la complessità del proprio mondo interiore. Questo processo, anche se non porta a certezze definitive, permette di fluire con la vita e di sentirsi vivi, libero dalle maschere che ci si costruisce.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-podcast-di-antonio-quaglietta--3209964/support.

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Episodio 323 - Lo spirito del Natale: come risvegliare la tua luce interiore

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Play Episode Listen Later Jan 3, 2025 65:16


E se scoprissimo che dentro ognuno di noi c'è già una luce pronta a splendere?Con Fra' Stefano Bordignon, in questa puntata speciale dedicata al Natale, abbiamo dialogato su come il Natale sia un momento di rinascita spirituale e di riflessione che cambia nel tempo, e può essere considerato un dono da accogliere con consapevolezza. E' importante anche la valenza simbolica e spirituale della festa, che va oltre i dettagli concreti.Il Natale è visto come un evento che unisce spirito e materia, rappresentato dalla nascita di Gesù come simbolo di luce e rinnovamento. Abbiamo parlato dei simboli legati al Natale, come la grotta, la stella cometa, e la figura di Maria e Giuseppe, che incarnano valori universali di umiltà, protezione, e rinascita interiore. Gesù viene è una figura straordinaria che, attraverso la sua coerenza e il suo esempio, ispira un nuovo modello di umanità, in cui spiritualità e vita quotidiana si uniscono.Il Natale rappresenta non solo un evento storico ma anche un richiamo universale al potenziale di trasformazione e crescita insito in ognuno di noi. È un tempo per riscoprire valori interiori e creare una connessione profonda con gli altri.Cosa rappresenta per te il Natale? Auguro a ciascuno di voi un buon Natale di rinascita spirituale!Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-podcast-di-antonio-quaglietta--3209964/support.

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Episodio 322 - Il dono delle differenze. Maschile e femminile in dialogo con Erica Poli

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Play Episode Listen Later Dec 27, 2024 76:05


Hai mai pensato a quanto maschile e femminile siano due lati di una stessa medaglia? Non opposti, ma complementari.In questa diretta con Erica Poli, medico psichiatra, psicoterapeuta e counselor, abbiamo parlato delle dinamiche attuali tra energie maschili e femminili, osservando come siano mutate nel tempo e il loro impatto nelle relazioni e nella società.Oggi le donne spesso cercano di abbracciare caratteristiche tradizionalmente maschili, mentre gli uomini faticano a connettersi con la loro parte femminile. Questo squilibrio genera conflitti e difficoltà nel dialogo autentico tra i generi.E' importante riconoscere che maschile e femminile sono energie complementari, necessarie entrambe e presenti in ogni individuo.La società trasmette stereotipi sbilanciati, privando spesso sia uomini che donne di una conoscenza profonda e armoniosa delle loro identità.La pressione sociale su donne e uomini può portare a dipendenze tossiche o all'adozione di ruoli forzati. Maschile e femminile, se equilibrati, possono convivere e arricchirsi reciprocamente, dando vita a relazioni più sane.La dipendenza sana viene definita come una connessione reciproca che valorizza entrambi i partner, senza annullare l'identità individuale.Le donne inoltre hanno la necessità di riappropriarsi del proprio potere femminile, evitando di cadere in compromessi che ne limitano la libertà o l'autodeterminazione.Il femminile, inteso come un'energia potente e divina, deve essere vissuto e celebrato senza subordinarsi a stereotipi o pressioni sociali.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-podcast-di-antonio-quaglietta--3209964/support.

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Episodio 321 - Pigrizia o paura: scopri come ritrovare energia e motivazione

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Play Episode Listen Later Dec 20, 2024 63:47


Ti capita mai di sentirsi bloccato e sopraffatto dalla pigrizia?La pigrizia è una condizione umana sempre in agguato, un atteggiamento che può apparire come semplice apatia o indolenza, ma che spesso nasconde significati più profondi. Da uno stato di mancanza di energia può evolvere fino all'apatia vera e propria, lasciandoci con la sensazione che ci manchi qualcosa.A volte, la pigrizia è un segnale prezioso: è il modo del nostro corpo e della nostra mente di dirci che abbiamo bisogno di fermarci e ricaricarci.In una routine statica, dominata dalla cultura del “fare”, ci dimentichiamo che la passività può avere un ruolo funzionale. È un campanello d'allarme dello stress e, se ascoltata, può aiutarci a riconnetterci con i nostri bisogni profondi. Immaginiamo la pigrizia come un bambino che richiede attenzione e comprensione.Spesso, invece di ascoltarla, cerchiamo di scacciarla o ignorarla, ma questo è l'errore peggiore che possiamo fare. Accogliere la pigrizia significa chiederci perché si manifesta e quale messaggio ci sta portando.Spesso la pigrizia è associata all'idea di mancanza di motivazione. La motivazione nasce da una connessione emotiva verso qualcosa che riteniamo significativo.Quando non riusciamo a motivarci, spesso è perché ciò che dobbiamo fare non rispecchia i nostri valori o obiettivi di vita. È una disconnessione: il compito ci appare distante da ciò che ci interessa davvero, come la ricerca di apprezzamento degli altri o un guadagno puramente materiale.Dietro la pigrizia si nascondono spesso due grandi paure: la paura di fallire e la paura di riuscire.E, sorprendentemente, è quest'ultima a prevalere.Riuscire significa affrontare il cambiamento, uscire dalla zona di comfort e affrontare nuove responsabilità, e questo può spaventarci.La chiave per superare la pigrizia è iniziare con poco. Piccole azioni minimali sono sufficienti per creare slancio. Come un piccolo ingranaggio che avvia una grande macchina, anche il più piccolo passo può portarti verso il cambiamento e ridarti l'energia per andare avanti.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-podcast-di-antonio-quaglietta--3209964/support.

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Episodio 320 - Scopri la forza della libertà (domande e risposte)

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Play Episode Listen Later Dec 6, 2024 66:02


La libertà è un valore fondamentale, ma per comprenderla davvero dobbiamo andare oltre l'idea superficiale di spontaneità o assenza di maschere.Non si tratta di non avere paure o condizionamenti, ma di essere consapevoli di essi. La libertà consiste nel vedere i propri limiti, accettarli e agire nonostante essi, scegliendo consapevolmente e riconoscendo le conseguenze delle nostre azioni.Questa consapevolezza non è gratuita: la libertà ha un prezzo, che può sembrare insostenibile se ci lasciamo dominare dalle nostre paure o dal nostro lato infantile. Tuttavia, affrontare questo prezzo è essenziale per superare ciò che ci tiene imprigionati, come sensi di colpa, doverizzazioni o il bisogno di conformarci.Un passaggio chiave verso la libertà è imparare a vedere ciò che ci tiene incatenati: i nostri condizionamenti e le nostre dipendenze. Da qui si aprono tre possibilità.Esistono gli uomini schiavi, che vedono una sola opzione e agiscono senza scelta. Poi ci sono gli uomini macchina, che percepiscono solo due alternative, come se ogni decisione      fosse una dicotomia. Infine, ci sono gli uomini liberi: coloro che riescono a vedere almeno tre possibilità e possono          scegliere consapevolmente. Infine, capire cos'è la libertà è importante, ma non basta.Comprenderla significa viverla, fare esperienza, osservare le nostre catene e imparare a muoverci nonostante esse.Solo così possiamo avvicinarci a una condizione in cui siamo davvero liberi, sia in senso passivo ( "libero da") che in senso attivo ( "libero di").Riscopriamo questo valore e andiamo oltre il dovere per vivere con libertà vera!Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-podcast-di-antonio-quaglietta--3209964/support.

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Episodio 319: Liberati dal peso del dovere

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Play Episode Listen Later Nov 29, 2024 68:45


Come liberarti dal peso dei 'devo' e vivere con libertàTi è mai capitato di sentirti sopraffatto dai mille devo della vita? Perchè ci accade tanto spesso? Qual è il ruolo dei devo nella nostra mente e come influenzano il nostro modo di vivere?  devo rappresentano un ostacolo ai nostri voglio, creando stress, senso di inadeguatezza e stanchezza. Ma come funzionano davvero? Che cosa sono i "devo"?I devo nascono da un dovere principale, spesso radicato nella nostra infanzia, e si moltiplicano in una rete di obblighi:Doveri derivati: obblighi che si sviluppano a cascata.Doveri compensativi: tentativi di riparare quello che pensiamo di non aver fatto abbastanza.Doveri riparativi: obblighi autoimposti per sistemare le nostre mancanze percepite.Cosa succede quando siamo intrappolati nei "devo"?Questa spirale produce stanchezza, insoddisfazione e ci allontana dal momento presente.Cerchiamo di intervenire, ma spesso agiamo sul livello sbagliato, quello superficiale del comportamento, senza lavorare sulle radici profonde.Come passare dai "devo" ai "voglio"?Per liberarsi bisogna lavorare sui doveri iniziali, quelli legati al nostro modo di percepire noi stessi e il mondo. Con questo cambio, si trasformano i doveri in scelte consapevoli:Dai doveri derivati si passa alle decisioni libere.Dai doveri compensativi si arriva all'accettazione.Dai doveri riparativi si accede a una vera crescita interiore.Quando passiamo al voglio, cambia tutto: non dobbiamo più dimostrare nulla e cominciamo a vivere in sintonia con noi stessi. E possiamo essere finalmente liberi.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-podcast-di-antonio-quaglietta--3209964/support.

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Episodio 317: Ama il prossimo tuo come te stesso (prima parte)

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Play Episode Listen Later Nov 22, 2024 36:23


Quando parliamo di questo argomento parliamo di un tema nucleare per l'essere umano e per il suo benessere.L'equilibrio tra amare se stessi e gli altri è qualcosa di molto sottile, e si corre il rischio di sbilanciarsi da una parte o dall'altra: o solo io o solo l'altro.Questo concetto, “Ama il prossimo tuo come te stesso”, non è un precetto religioso, ma una chiave di benessere personale e sociale.Ne abbiamo parlato con, Don Giovanni Benvenuto, attivo su YouTube con il canale “Comunicare il sorriso di Dio”, che ha spiegato come l'amore equilibrato sia il fulcro di una vita sana.Don Giovanni ha riflettuto sull'importanza di trovare un equilibrio tra amare se stessi e amare gli altri, evidenziando come le persone che emanano energia positiva spesso siano quelle che, pur dedicandosi agli altri, sanno volersi bene.Ha ricordato che anche Gesù mostrava questo equilibrio, alternando momenti di dedizione agli altri con quelli di riposo e riflessione personale.Spesso però noi ci troviamo in difficoltà nel bilanciare i bisogni propri con quelli altrui. Spesso si confonde l'amore con dinamiche basate sul sacrificio e sul senso di colpa, trasformando i gesti d'amore in atti di “prostituzione relazionale”.Questo termine forte serve a mettere in luce quanto, in queste situazioni, si tenda a dare agli altri in modo compulsivo per ottenere amore o riconoscimento, ma senza riceverne realmente.Possiamo imparare a distinguere tra atti di amore autentico e quelli motivati dalla compiacenza.È importante agire con consapevolezza delle proprie intenzioni.Dare agli altri deve essere un atto che ricarica, non che svuota, e questo avviene solo quando si è in pace con se stessi e si è raggiunto un equilibrio tra l'amore per se stessi e l'amore per l'altro.Quanto sei bilanciato nel tuo dare?

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Episodio 318: Ama il prossimo tuo come te stesso (seconda parte)

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Play Episode Listen Later Nov 22, 2024 35:25


Quando parliamo di questo argomento parliamo di un tema nucleare per l'essere umano e per il suo benessere.L'equilibrio tra amare se stessi e gli altri è qualcosa di molto sottile, e si corre il rischio di sbilanciarsi da una parte o dall'altra: o solo io o solo l'altro.Questo concetto, “Ama il prossimo tuo come te stesso”, non è un precetto religioso, ma una chiave di benessere personale e sociale.Ne abbiamo parlato con, Don Giovanni Benvenuto, attivo su YouTube con il canale “Comunicare il sorriso di Dio”, che ha spiegato come l'amore equilibrato sia il fulcro di una vita sana.Don Giovanni ha riflettuto sull'importanza di trovare un equilibrio tra amare se stessi e amare gli altri, evidenziando come le persone che emanano energia positiva spesso siano quelle che, pur dedicandosi agli altri, sanno volersi bene.Ha ricordato che anche Gesù mostrava questo equilibrio, alternando momenti di dedizione agli altri con quelli di riposo e riflessione personale.Spesso però noi ci troviamo in difficoltà nel bilanciare i bisogni propri con quelli altrui.Spesso si confonde l'amore con dinamiche basate sul sacrificio e sul senso di colpa, trasformando i gesti d'amore in atti di “prostituzione relazionale”.Questo termine forte serve a mettere in luce quanto, in queste situazioni, si tenda a dare agli altri in modo compulsivo per ottenere amore o riconoscimento, ma senza riceverne realmente.Possiamo imparare a distinguere tra atti di amore autentico e quelli motivati dalla compiacenza.È importante agire con consapevolezza delle proprie intenzioni. Dare agli altri deve essere un atto che ricarica, non che svuota, e questo avviene solo quando si è in pace con se stessi e si è raggiunto un equilibrio tra l'amore per se stessi e l'amore per l'altro.Quanto sei bilanciato nel tuo dare?

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Episodio 316 - Reincarnazione: nascere per imparare

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Play Episode Listen Later Nov 8, 2024 71:49


Questa puntata speciale e intensa approfondisce il tema della reincarnazione attraverso le parole di Enrico Ruggini, un esperto divulgatore del Cerchio Firenze 77, un gruppo di medium noto per le loro canalizzazioni spirituali. Enrico è invitato a spiegare le concezioni di reincarnazione secondo gli insegnamenti del Cerchio, evidenziando differenze rispetto alla tradizione cristiana e ad altre filosofie religiose.Enrico spiega che l'insegnamento del Cerchio Firenze 77 vede la reincarnazione non come una punizione o premio, ma come un processo evolutivo necessario. Ogni reincarnazione rappresenta un “gradino” nel cammino verso una maturazione spirituale più alta, in cui l'anima sperimenta diverse condizioni di vita, ruoli e circostanze per evolversi.A differenza di altre tradizioni, come il sistema karmico indiano che collega le azioni di una vita con le conseguenze nelle vite successive, il Cerchio Firenze 77 sottolinea che la reincarnazione è legata alla crescita e al miglioramento dell'essere. Questo approccio porta a una visione più equa dell'esistenza, in cui le disuguaglianze e le difficoltà della vita trovano un senso in un contesto più ampio e spirituale. L'obiettivo della discussione è far comprendere che la reincarnazione può essere vista come una possibilità di comprensione e accettazione della vita, senza la necessità di giudizi o punizioni.L'intento di Enrico è quello di aiutare il pubblico a riflettere sulla reincarnazione come parte di un percorso di crescita interiore e non come un semplice concetto religioso o dogmatico.

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Episodio 315 - Meccanismi di difesa: dolore evitabile?

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Play Episode Listen Later Nov 1, 2024 54:16


Cosa sono i meccanismi di difesa? A cosa servono? E perchè ci procurano tanta sofferenza?I meccanismi di difesa sono programmi automatici che si attivano in modo repentino e reattivo. E ci coinvolgono a diversi livelli.A livello fisico, i meccanismi di difesa ci avvelenano, ci fanno male, perchè scattiamo come fossimo davanti ad un pericolo reale.A livello mentale, ci tolgono realtà e verità, cadiamo prede delle emozioni.A livello emotivo, i meccanismi di difesa riducono la gamma delle nostre emozioni alla sola rabbia e paura.A livello spirituale, quando scattano i meccanismi di difesa, perdiamo la nostra creatività, e restiamo isolati e limitati.Sostanzialmente i meccanismi di difesa ci fanno male a qualsiasi livello. Iniziare a vedere i nostri meccanismi di difesa è fondamentale per poter iniziare a lavorarci prendendocene la responsabilità. Da dove possiamo cominciare?Dal rintracciare cosa scatta, quando scatta e comprendere quale paura c'è dietro.I meccanismi di difesa sono programmi automatici che scattano in modo immediato in ogni situazione della vita e creano due circoli viziosi: uno dentro di noi e uno tra noi e gli altri, perché a livello relazionale quando siamo in difesa stiamo minando la relazione. Che relazione posso avere se sono avvelenato fisicamente, se perdo il senso di realtà e non voglio la verità, se non ho capacità di provare gioia e amore, ma solo paura e rabbia e se il comportamento è solo o quello di aggredire o quello di scappare?Me la posso raccontare a livello relazionale, ma poi la relazione in sé diventa falsata.Quanto sei consapevole dei tuoi meccanismi di difesa? Quali sono le paure che ci sono dietro?

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Episodio 314 - Depressione e alimentazione

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Play Episode Listen Later Oct 25, 2024 66:53


Depressione e alimentazioneTutte le problematiche di salute sono multifattoriali. Anche la depressione può avere differenti cause e l'alimentazione può andare ad influire su stati depressivi.Anche nel caso della depressione, si può utilizzare il cibo come se fosse una medicina. Ciò che conta nel caso della depressione, e più in generale, è raggiungere un buon equilibrio ormonale, lavorare sul microbiota e l'infiammazione sistemica.Quello che bisogna tener presente è quanto sia importante quando si è in stati depressivi, concentrarsi anche sull'alimentazione.Tra le cose importanti a cui prestare attenzione innanzitutto dobbiamo essere consapevoli che siamo in una società obesiogena, e c'è un problema frequente in chi inizia ad avere depressione, che è l'essere stato in diete ipocaloriche per molto tempo e nella depressione c'è mancanza di energia e se il corpo è senza energia, anche la testa gli va dietro.Bisogna imparare a stabilizzare alcuni ormoni come l'insulina perché, se non c'è equilibrio si destabilizza il corpo per i picchi di zuccheri, che coincidono poi con sbalzi d'umore.Come si può intervenire sull'alimentazione per poter acquisire un maggiore equilibrio? 

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Episodio 312: Come superare la depressione - PRIMA PARTE

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Play Episode Listen Later Oct 18, 2024 17:58


Cosa possiamo fare per prevenire la depressione? Quali strategie possiamo mettere in atto per poter affrontare la depressione al meglio?Vediamo alcuni punti importanti:• Stile di vita sano: alimentazione, esercizio fisico, sonno adeguato. In particolare, il sonno adeguato è fondamentale; privarsi di ore di sonno ci fa stare male; va ad influire sull'umore, sulle capacità di reagire, sulla gestione dello stress e della memoria, delle emozioni.• Tecniche di rilassamento, mindfulness e meditazione: anche queste tecniche possono influire in modo positivo nella nostra vita in modo da prevenire stati depressivi.• Coltivare relazioni sociali e intime: la mancanza di relazioni intime molto spesso porta a stati depressivi; non si tratta di relazioni sessuali; l'intimità è la capacità di creare un ambiente in cui ci sentiamo liberi di essere noi stessi, in cui possiamo sentirci liberi, in cui togliamo le maschere. Come? Mantenere contatti continui e regolari con amici e familiari; sviluppare relazioni intime significative.• Hobby e attività gratificanti: dedicare tempo a passioni e interessi personali ed esplorare nuove attività.Ma come si affronta la depressione? A seconda del livello di gravità vi sono delle strategie che possono aiutarci ad affrontare la depressione. • Per la depressione lieve, possiamo innanzitutto introdurre cambiamenti nello stile di vita; chiedere un supporto psicologico e sociale.• Per la depressione moderata è necessario affrontare una terapia psicologica che può anche prevedere l'uso di farmaci e che richiede anche la partecipazione a gruppi di supporto.• Per le forme gravi è necessario un trattamento integrato di farmaci e terapia in un rapporto terapeutico continuo e imparare a gestire le crisi.

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Episodio 313 - Come superare la depressione SECONDA PARTE

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Play Episode Listen Later Oct 18, 2024 38:00


Cosa possiamo fare per prevenire la depressione? Quali strategie possiamo mettere in atto per poter affrontare la depressione al meglio?Vediamo alcuni punti importanti:• Stile di vita sano: alimentazione, esercizio fisico, sonno adeguato. In particolare, il sonno adeguato è fondamentale; privarsi di ore di sonno ci fa stare male; va ad influire sull'umore, sulle capacità di reagire, sulla gestione dello stress e della memoria, delle emozioni.• Tecniche di rilassamento, mindfulness e meditazione: anche queste tecniche possono influire in modo positivo nella nostra vita in modo da prevenire stati depressivi.• Coltivare relazioni sociali e intime: la mancanza di relazioni intime molto spesso porta a stati depressivi; non si tratta di relazioni sessuali; l'intimità è la capacità di creare un ambiente in cui ci sentiamo liberi di essere noi stessi, in cui possiamo sentirci liberi, in cui togliamo le maschere. Come? Mantenere contatti continui e regolari con amici e familiari; sviluppare relazioni intime significative.• Hobby e attività gratificanti: dedicare tempo a passioni e interessi personali ed esplorare nuove attività.Ma come si affronta la depressione? A seconda del livello di gravità vi sono delle strategie che possono aiutarci ad affrontare la depressione. • Per la depressione lieve, possiamo innanzitutto introdurre cambiamenti nello stile di vita; chiedere un supporto psicologico e sociale.• Per la depressione moderata è necessario affrontare una terapia psicologica che può anche prevedere l'uso di farmaci e che richiede anche la partecipazione a gruppi di supporto.• Per le forme gravi è necessario un trattamento integrato di farmaci e terapia in un rapporto terapeutico continuo e imparare a gestire le crisi.

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Episodio 311 - Conoscere la depressione: livelli e sintomi

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Play Episode Listen Later Oct 11, 2024 51:58


Quando parliamo di depressione possiamo distinguerla e suddividerla in diversi livelli.• Livello lieve: questo livello è caratterizzato da umore triste persistente, perdita di interesse e live perdita del sonno.• Distimia: stato depressivo cronico, simile ad una depressione lieve che però dura più tempo ed è caratterizzato da bassa autostima e irritabilità.• Depressione moderata: gli stessi sintomi della lieve diventano più insistenti e si ha in aggiunta una riduzione dell'attività sociale; inoltre iniziano problemi di concentrazione• Depressione maggiore: a questo livello si aggiunge sentimenti di inutilità, pensieri suicidari.• Depressione grave con sintomi psicotici: a questo livello si aggiungono allucinazioni e deliri.Ogni sintomo è una forma di comunicazione della nostra mente. Ogni sintomo è un messaggio.Cosa vuole dirci la depressione?Ci parla di squilibri e bisogni repressi o insoddisfatti per lungo tempo, di cui non riusciamo a trovare la causa. Spesso la depressione ci parla di una fatica inutile che abbiamo fatto per reprimere i nostri bisogni.In qualche modo il corpo reagisce a questo silenziamento rispetto ai nostri bisogni, attraverso i sintomi. E questi si manifestano in seguito a stress cronico, traumi non elaborati, bisogni relazionali insoddisfatti, squilibri biochimici, necessità di cambiamento, richiesta di autocompassione, esaurimento creativo.Quindi il primo passo fondamentale è proprio dare ascolto a questi sintomi per imparare a conoscerci e riconoscere come stiamo davvero e di cosa abbiamo davvero bisogno.

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Episodio 309: Depressione tra verità e miti

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Play Episode Listen Later Oct 4, 2024 64:48


In questo video proveremo a sfatare alcuni miti che ci sono intorno alla depressione.Ma cosa è la depressione?Innanzitutto occorre partire dal fatto che ognuno di noi ha una parte depressiva: quello che poi diventa un grave disturbo è l'amplificazione di un tratto che ognuno di noi ha. Diventa disturbo quando diventa pervasiva e impedisce il normale svolgimento della vita.La parte depressiva è quella parte che ci spinge al ritiro sociale; ci spinge all'autocritica e al senso di inadeguatezza, a provare rabbia verso se stessi. Altri sintomi a cui prestare attenzione sono la lamentela e la mancanza di speranza.Ci sono però dei miti sulla depressione da sfatare. Vediamone alcuni.Primo mito: la depressione è solo tristezza.La depressione non è solo tristezza. È come una nebbia che piano piano ci avvolge, che si manifesta nella perdita di interessi ed interesse per ciò che ci circonda.Secondo mito: la depressione è un segno di debolezza.In realtà non ha nulla a che vedere con la forza di volontà e quindi non è un segno di debolezza perché non dipende solo da noi. Terzo mito: se hai una buona vita non puoi essere depresso!Questo non è vero. Quarto mito: la depressione passa da sola.Bisogna chiedere aiuto quando ci rendiamo conto di averne bisogno. Quinto mito: i farmaci cambiano la personalità.Non è vero neanche questo.Sesto mito: parlare della depressione la peggiora.Non è vero: spesso crediamo che parlarne non serve a nulla.Settimo mito: colpisce solo gli adulti.Non è vero, poiché sta aumentando anche nei più giovani.Ottavo mito: la depressione è sempre causata da un evento esterno.Non è detto, poiché può essere espressione anche di altri elementi.Nono mito: se sei depresso devi solo tirarti su.Non funziona proprio così. Spesso da soli non riusciamo a superare i nostri momenti depressivi.Decimo mito: la depressione è permanente. Non è così: dalla depressione si esce con successo. È necessario trovare il modo giusto per noi.

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Episodio 310: 4 miti sulla FELICITA sfatati dalla SCIENZA

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Play Episode Listen Later Oct 4, 2024 19:12


Quando parliamo di felicità siamo certi di parlare di un argomento importante per tutti: chi è che non vuole essere felice?Però per poter essere felici occorre capire cosa è la felicità e provare a superare alcuni miti sulla felicità.La felicità non è una meta finale, ma un viaggio. Uno studio di Harvard dimostra che la felicità dipende principalmente dalle relazioni significative che manteniamo nella vita.La felicità non è uguale per tutti. Uno studio dell'Università della California mostra che è molto personale e unica per ciascuno.Qui è necessario comprendere che esistono due tipi di felicità: quella illusoria (legata a condizioni esterne) e quella interiore (più autentica e duratura). La ricerca ossessiva della felicità può essere controproducente. Uno studio del Journal of Happiness Studies dimostra che chi cerca ossessivamente la felicità spesso prova meno soddisfazione.La felicità non è uno stato costante o eterno. È un'abilità da coltivare per affrontare al meglio i diversi momenti della vita.Il "segreto" è la pratica della gratitudine, che è importante per apprezzare ciò che si ha nel presente. Inoltre è fondamentale imparare a osservare e essere presenti nel momento, vivendo il presente per come è.

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Episodio 308 - Amore o bisogno?

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Play Episode Listen Later Sep 20, 2024 36:53


Quando mi manca qualcosa, cosa vado a cercare? L' esatta forma che mi completa! Sento un vuoto dentro di me e vado a cercare l'esatta forma che mi completa e credo che queste siano relazioni nutrienti; addirittura, in slanci di umanità incredibile inizio a chiamarlo amore questo.Non parlo solo di coppia, può trattarsi anche di amicizia.Quindi, bisogno, soddisfazione di quel bisogno e credo di amare quella persona e qui c'è una confusione di termini incredibile, perché quella è la soddisfazione di un bisogno carenziale: ho avuto una carenza nella mia infanzia e cerco la persona che riempia questo mio vuoto.

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Episodio 307 - E' amore? 5 passi per riconoscere l'amore

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Play Episode Listen Later Sep 6, 2024 16:22


In questa nuova puntata di "Sentieri d'Amore," la rubrica dedicata alle relazioni affettive, si affronta la domanda sempre più pressante: perché le coppie durano sempre meno?Quali possono essere le cause del fatto che le coppie durano sempre meno?Il punto di partenza è imparare a distinguere tra infatuazione e amore.I fattori chiave per distinguere i due sono la durata, la profondità, l'accettazione, lo sforzo e il sacrificio e l'indipendenza.Si sottolinea l'importanza di comprendere l'indipendenza come elemento fondamentale, nonostante il mito della dipendenza emotiva.Se valutiamo questi parametri possiamo comprendere cosa non funziona o non ha funzionato nelle nostre coppie e possiamo seriamente riflettere sulle nostre relazioni e utilizzare queste informazioni per la crescita personale anziché giudicare gli altri.E tu, hai mai scambiato l'infatuazione amore?

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Episodio 306 - Relazioni: cosa rende una relazione nutriente o velenosa?

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Play Episode Listen Later Aug 30, 2024 56:33


Che cos'è una relazione?Per poter comprendere il senso ed il significato delle relazioni, bisogna partire da cosa relazione significa per ognuno di noi.Infatti ognuno attribuisce un significato diverso al termine relazione. Se per relazione io intendo conflitto e se chi mi sta di fronte intende comunione, non solo sarà difficile essere in relazione, ma anche semplicemente parlarsi.Relazione, in generale, vuol dire essere connessi, tant'è vero che tutto è in relazione, perché in qualche modo, a qualche livello siamo tutti connessi.Nella nostra vita, sperimentiamo sia ottime relazioni che pessime relazioni.Per iniziare a costruire delle relazioni armoniche, vere e sane, occorre partire dalla relazione fondamentale con noi stessi.Che vuol dire avere una relazione con se stessi? Se io sono uno, con chi devo essere in relazione?In realtà, noi siamo fatti da parti, che sono in relazione tra di loro.Al nostro interno possiamo riconoscere tre macro-sistemi che possiamo definire sè superiore, sè inferiore e maschera.Questi sistemi sono fatti da ulteriori parti e sono in relazione tra loro. Quando entriamo in relazione con gli altri, entrano in gioco una serie di meccanismi, che determinano il tipo di relazione che noi instauriamo con l'altro.E queste relazioni possono essere nutrienti o possono essere velenose. Tutti, in realtà, sperimentiamo entrambe i tipi di relazione.E tu, che tipo di relazioni coltivi?

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Episodio 305 - RELAZIONI EQUILIBRATE: 5 segni per riconoscerle

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Play Episode Listen Later Aug 23, 2024 14:15


Ognuno di noi desidera delle relazioni sane, equilibrate e nutrienti.Quali sono i fattori per poter dire che le nostre relazioni sono equilibrate?In questo video vediamo cinque fattori chiave per valutare e migliorare l'equilibrio nelle relazioni interpersonali, poiché una relazione equilibrata è fondamentale per il benessere emotivo.Il primo fattore sottolinea l'importanza di una valutazione pratica delle dinamiche relazionali, come la divisione delle responsabilità e delle decisioni quotidiane.Una relazione può essere paragonata a un ponte sospeso, che regge solo se entrambe le parti contribuiscono in modo equo.Il secondo punto evidenzia l'importanza di sentirsi valorizzati nella relazione e di portare valore ad essa. È fondamentale non solo aspettarsi di essere valorizzati dall'altro, ma anche valorizzare sé stessi e il proprio ruolo nella relazione.Il terzo aspetto riguarda la gestione delle aspettative: è essenziale confrontarle con la realtà e accettare l'altro per ciò che è, evitando di creare squilibri dovuti a aspettative irrealistiche.Il quarto punto sottolinea l'importanza dell'autocura all'interno della relazione. Non bisogna delegare completamente all'altro il proprio benessere emotivo, ma essere capaci di prendersi cura di sé stessi per mantenere un equilibrio sano.Infine, il quinto fattore riguarda il bilanciamento emotivo: è necessario accettare e gestire le diverse emozioni che caratterizzano una relazione, evitando di essere sopraffatti dalle emozioni negative e mantenendo un equilibrio tra positività e negatività.Cerchiamo e creiamo relazioni "belle" che portino energia e soddisfazione e benessere nella nostra vita.

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Episodio 304 - Sono troppo buono: supera la COMPIACENZA

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Play Episode Listen Later Aug 16, 2024 41:10


Sono troppo buono: supera la COMPIACENZAIn questo video parleremo del concetto di essere "troppo buoni", spesso usato per descrivere persone che non sanno dire di no e non riescono a mantenere i propri confini.Essere "troppo buoni" significa spesso non saper dire di no, non riuscire a mantenere i propri confini e non essere autentici.Questo può portare a malessere sia relazionale che personale. In questo estratto del seminario, attraverso interazioni, esercizi e storie dei partecipanti, esploriamo come superare questa difficoltà.Spesso ci etichettiamo come "troppo buoni" per giustificare comportamenti compiacenti.La bontà genuina non porta sofferenza, mentre la compiacenza, ovvero l'incapacità di dire di no per paura di essere giudicati negativamente, sì.Spesso è difficile dire di no per timore di apparire maleducati o irrispettosi.Tuttavia, la vera bontà risiede nell'equilibrio tra il proprio benessere e quello degli altri.E' di fondamentale importanza riconoscere i propri bisogni e di esprimerli senza paura. Questo non è segno di egoismo, ma di autenticità e rispetto per sé stessi e per gli altri

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Episodio 303 - Accresci la tua CONSAPEVOLEZZA! 5 domande per conoscerti

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Play Episode Listen Later Aug 10, 2024 19:39


Quanto è importante conoscersi bene? Come possiamo divenire più consapevoli di noi stessi?In questo video parliamo proprio dell'importanza della consapevolezza dei propri pensieri ed emozioni.La mancanza di consapevolezza, infatti, porta i pensieri ed emozioni non elaborati a depositarsi nell'inconscio, rendendo il peso emotivo più pesante.Con una mente che produce 70.000 pensieri al giorno, è difficile tenerli sotto controllo.La consapevolezza permette di fermare questi pensieri ed emozioni e di analizzarli.Attraverso cinque domande quotidiane, si può navigare interiormente: identificare le preoccupazioni, riconoscere la tristezza, analizzare le irritazioni, ascoltare il corpo e apprezzare la bellezza.Ogni domanda offre una pratica semplice per sviluppare la consapevolezza, liberandoci da pensieri e emozioni non elaborati.

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Episodio 302 - L'arte delle buone relazioni

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Play Episode Listen Later Aug 2, 2024 70:15


Spesso noi abbiamo un'idea di cosa rappresenta una buona relazione.Altrettanto spesso, però, ci aspettiamo che siano gli altri a soddisfare questi requisiti.Il punto da cui partire è chiederci quale parte di noi entra in relazione con l'altro.E' la parte adulta o quella egoica?Quale parte di noi si relaziona con l'altro?A seconda di quale parte si relaziona, cambiano le relazioni.Le buone relazioni sono quelle in cui si vuole il confronto; questa è la parte adulta. Dall'altro lato c'è la parte bambina che vuole conferme. Nelle buone relazioni vogliamo prenderci cura dell'altro; la parte bambina però richiede/pretende attenzione e soddisfazione dei propri bisogni.Le relazioni sono sempre dinamiche e non devono essere rigide e ferme.Nelle buone relazioni funziona la comunicazione aperta, mentre nelle relazioni infantili si può parlare di manipolazione emotiva.Come capire se siamo nel sé inferiore? Innanzitutto bisogna riconoscere il nostro ego. Comprendere quando scatta il nostro ego, con chi, in quale situazioni; imparare poi gradualmente ad integrarlo.Fiducia e libertà sono altre due caratteristiche del nostro sé superiore, cioè quelle parti di noi adulte che tendono a relazioni sane; dall'altro lato troviamo il senso del possesso e del controllo.Ognuno di noi ha dentro tutte queste spinte. Dobbiamo toglierci l'ideale delle buone relazioni e comprendere che anche le buone relazioni sono un arte: richiedono impegno, cura, attenzione, sforzo.

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Episodio 301- Chi decide per te? Come gestire i conflitti interni

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Play Episode Listen Later Jul 26, 2024 48:25


Noi siamo fatti di parti e ogni parte ha uno specifico ruolo ed utilità. Un aspetto fondamentale è cercare di mediare tra queste parti in modo da gestire i conflitti interni e vivere in modo più sereno.È vano cercare relazioni pacifiche all'esterno se dentro di noi c'è guerra! I conflitti interni, infatti, si riflettono all'esterno ed è importante coltivare la pace interiore per poter vivere armoniosamente. La sofferenza non è qualcosa da eliminare, ma è un elemento naturale della vita che, se affrontato adeguatamente, può essere utile per la crescita personale. Cosa fare per gestire le difficoltà? Ci sono due strade: accettazione e adattamento ai dati di realtà, mantenendo la calma e la centratura.Innanzitutto è fondamentale riconoscere e gestire le proprie parti interne, affrontare la sofferenza come un'opportunità di crescita e mantenere un atteggiamento realistico e sereno di fronte alle difficoltà.

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Episodio 300 - Un vero aiuto per il lutto

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Play Episode Listen Later Jul 19, 2024 86:58


Insieme al Dr. Calvi Parisetti abbiamo parlato, in questa diretta, di quale può essere considerato un vero aiuto per il lutto.Fino a qualche anno fa gli approcci utilizzati sono stati pochi e spesso si sono rivelati inefficaci.Il Dr. Calvi Parisetti si occupa di ricerca psichica applicata: cosa possiamo fare con i risultati della ricerca psichica?In particolare questo ambito di ricerca è interessante per il lutto e dolore per la perdita e per chi ha paura della morte. Questo ha l'obiettivo di sviluppare un concetto e una nuova proposta terapeutica per la gestione del lutto.Quali sono i fatti? Innanzitutto abbiamo il bisogno di imparare a gestire il lutto.Fino a qualche tempo fa la terapia del lutto era dominata da due idee: Freud inventa il lavoro del lutto che ha come obiettivo arrivare al distacco dalla persona perduta e all' attaccamento a nuove persone.Poi vi è stata la Kübler-Ross che ha parlato di 5 stadi di preparazione alla morte, i cosiddetti 5 stadi del lutto. Ma non c'è nessuna evidenza fattuale che queste teorie siano efficaci. Si sono dimostrate, piuttosto, inefficaci quando non dannose.Cosa fanno nella realtà le persone quando hanno una perdita? Non si distaccano da chi hanno perso, ma vi restano attaccati per la vita intera. Alcuni di essi hanno esperienze di contatto sensoriale, di comunicazione con la persona persa.Anzi recupera meglio proprio chi mantiene un legame con la persona persa.Quali sono i nuovi approcci alternativi e che si sono dimostrati efficaci nella gestione del lutto?

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Episodio 299 - Svelare il sé inferiore: paura, orgoglio e volontà egoica

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Play Episode Listen Later Jul 11, 2024 68:05


Svelare il sé inferiore: paura, orgoglio e volontà egoicaCi sono tre aspetti fondamentali del nostro sé inferiore: la paura, la volontà egoica e orgoglio.Dal Sentiero di Eva Pierrakos: lezione 30 (https://pathwork-ilsentiero.com/wp-co...) Cosa è il sé inferiore?È il sé cieco che agisce in base agli impulsi. Non tiene conto né delle conseguenze che le azioni possono avere su noi, nè sugli altri e neanche sul mondo esterno.La prima forza distruttiva è la paura: un essere umano se non avesse la paura utile come emozione di base morirebbe; ma spesso noi proviamo la paura come forza distruttiva e la proviamo quando questa contrasta la fiducia, la fede nella vita. Quando abbiamo paura ci aggrappiamo all'illusione di controllo. Lo facciamo attraverso due forze: la volontà egoica e l'orgoglio.Per controllare, quindi, alimentiamo la volontà egoica, questa forza cieca che ci spinge ad imporre il potere e la nostra soddisfazione personale sugli altri. La volontà egoica si appoggia sull'orgoglio, che è il sentimento di superiorità verso gli altri. Orgoglio e volontà egoica si alimentano a vicenda.Queste tre forze sono sempre presenti. Dobbiamo affrontare le paure nucleari perché altrimenti si attivano volontà egoica e orgoglio. E questo ci fa sentire sbagliati. In questo modo si attiva il nostro giudice interno.Queste tre forze sono la chiave della sopraffazione umana, sono le tre forze più distruttive. Per questo è fondamentale imparare a gestirle. Come si gestiscono? Innanzitutto, bisogna riconoscerle.

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Episodio 298 - Come è fatto l'aldilà?

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Play Episode Listen Later Jun 28, 2024 88:40


Se esiste un aldilà, come è fatto?Quando descriviamo l'aldilà lo facciamo attraverso il racconto di altri e queste descrizioni sono basate sulla testimonianza coerente e consistente (tutti dicono lo stesso genere di cose) che ci viene da tre gruppi di fonti diverse e indipendenti tra di loro.Le tre categorie sono:• Persone che riportano un'esperienza sul letto di morte prima del decesso.Queste persone hanno una visione nelle 36/24 ore prima del decesso dell'aldilà. Queste sono una momentanea visione di una realtà che non è quella terrena. • Esperienze di premorte: situazioni cliniche in cui non c'è la coscienza, le persone hanno un'esperienza comune tra individui molto diversi e formano ricordi molto lunghi e hanno percezioni veridiche dell'ambiente da un punto di vista esterno al corpo e mostrano cambiamenti nel comportamento, che si manifesta comune a chi passa attraverso quell'esperienza. Anche queste fonti possono essere considerati attendibili.• I morti, le personalità disincarnate, che continuano ad esistere dopo che il corpo ha smesso di esistere.Possiamo fidarci di queste fonti?Cosa possiamo "farcene" di queste informazioni?Ne abbiamo parlato nel video.

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Episodio 297 - Che vita scegli?

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Play Episode Listen Later Jun 21, 2024 63:15


È possibile scegliere la propria vita?La vita è fatta di tante sfumature e, se da una parte c'è subire la vita e dall'altra c'è scegliere, in mezzo ci sono tantissime possibilità. Molto spesso noi sentiamo di subire la vita e viviamo giornate in cui ci sentiamo schiacciati dal fallimento. E ci sembra di cadere nella disperazione.Il modo in cui noi reagiamo ai fatti che accadono determina il modo in cui viviamo la nostra vita. Quindi il primo passo è partire dai fatti, dai dati di realtàQuando noi raccontiamo una storia i dati spesso vengono messi da parte e perdendo il contatto con essi cambia il nostro modo di vedere e quindi di vivere la vita.Infatti quando non viviamo con consapevolezza, la vita sembra imposta da un destino avverso, ma è solo scritta dal nostro inconscio, la parte di noi che ancora non conosciamo.La vita infatti comunque la scegliamo; la domanda da farsi è: chi sta scegliendo? Tu, in modo consapevole o la tua parte inconscia?Quando accresce in noi la consapevolezza cambia il modo in cui guardiamo alle cose che ci accadono.In che modo possiamo crescere in consapevolezza?Possiamo iniziare a meditare quotidianamente su alcuni argomenti ogni giorno per poter fare scelte diverse per la nostra vita.

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Episodio 296 - Comunicazione senza giudizio: è possibile?

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Play Episode Listen Later Jun 14, 2024 59:28


Comunicazione senza giudizio: è possibile? Si può sempre dire tutto?In che modo la comunicazione va utilizzata? Come si può superare il giudizio degli altri?Spesso parliamo del giudizio dal punto di vista di chi è giudicato. Ma qual è il punto di vista di chi giudica?Oggi sembra andare molto di moda la frase “io dico tutto quello che penso”, ma questo implica una grande responsabilità e occorre farsi delle domande.Quando sentiamo la spinta a dire per forza qualcosa, possiamo chiederci: il mio pensiero è giusto? Cosa provoca nell'altro? L'altro è pronto a ricevere il mio pensiero? L'altro ha chiesto un mio pensiero o un giudizio?Le parole sono come un coltello affilato, quindi è necessario saperle usare. Occorre prestare attenzione a come diciamo le cose; non si tratta di mentire ma di maneggiare con cura la nostra comunicazione.La parola è un arma, è una forma di potere. Forse oggi il più grande potere che abbiamo è proprio nella parola, anche attraverso la comunicazione di massa.Quando noi comunichiamo ed esprimiamo un giudizio, di chi è la responsabilità? È di chi giudica o di chi reagisce al giudizio? Ma cosa è il giudizio?Non è dire ciò che si pensa, non ha niente a che vedere la verità. È uno strumento di una nostra parte egoica che non è adulta e vuole eliminare ciò che le ricorda le sue mancanze. Quando siamo pieni interiormente non abbiamo il tempo di giudicare. Il giudizio nasce da una sofferenza interiore.La domanda da farsi quando siamo di fronte al giudizio è: cosa mi spinge al giudizio? Qual è la sofferenza che c'è dietro? Cosa ci manca?Il giudizio è Mancanza di responsabilità nei confronti di ciò che non amiamo di noi stessi.Chiediamoci anche: quando giudichiamo come stiamo? L'energia delle nostre parole prima di arrivare agli altri resta intorno a noi e abita il nostro corpo fisico. Quando noi critichiamo, ci autodistruggiamo, ci facciamo del male da soli.Possiamo, inoltre, chiederci: quando diciamo qualcosa, perché la stiamo dicendo?Approfondiamo, in questo modo, lo scopo della nostra comunicazione.

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Episodio 295 - Quali desideri realizzare?

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Play Episode Listen Later May 31, 2024 69:05


Ognuno di noi custodisce dei desideri nel proprio cuore.È importante, però, saper distinguere tra quelli superficiali e quelli più profondi. Come possiamo identificarli? E come possiamo realizzarli? Innanzitutto bisogna distinguerli. I desideri consapevoli sono quelli a nostra disposizione subito, quelli che sono sotto la nostra gestione. Questo tipo di desideri sono ad un livello superficiale. I desideri superficiali, consci non sono mediati dalla riflessione profonda, dalla consapevolezza; sono risposte immediate a bisogni immediati e superficiali dettati da influenze esterne. Spesso questi desideri si collegano al piacere e alla gratificazione, alla soddisfazione immediata. I desideri profondi, quelli inconsci, rappresentano le nostre aspirazioni più vere, la realizzazione di noi stessi come essere umani; sono quelli che cercano il senso, il significato; quelli che hanno come obiettivo la crescita interiore. Per identificare i nostri desideri abbiamo bisogno di silenzio e del respiro. Quindi si inizia un dialogo interiore.Come riconoscere i desideri? Innanzitutto occorre ascoltarsi e fare memoria delle nostre esperienze vissute. Poi distinguerli in base a cosa ci danno e la durata delle emozioni ad essi legati. I desideri superficiali cerchiamo di soddisfarli o per paura o per condizionamento sociale e producono appagamento temporaneo. I desideri profondi invece producono il vero cambiamento. Qual è il perché dietro i nostri desideri? Perché facciamo quello che facciamo? Qual è il motivo dietro i desideri? Come realizzarli? Può essere utile la meditazione, annotare i propri pensieri, il dialogo interiore consapevole, etc. Quali ostacoli incontriamo? Innanzitutto l'impegno che ci vuole per la ricerca interiore, per la scoperta dei desideri profondi. Il secondo ostacolo sono le convinzioni che abbiamo sulla vita; un altro ostacolo è la paura. Infine bisogna integrarli. Bisogna integrare i propri desideri profondi con quelli più immediati per dare senso alle cose che facciamo.

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Episodio 293 - Ottenere RISPETTO: ecco come fare

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Play Episode Listen Later May 17, 2024 57:35


Il rispetto è un valore fondamentale per ognuno di noi.Perché per l'essere umano è così importante il rispetto?Il rispetto tocca delle corde profonde in noi, poiché per gli esseri umani l'appartenenza e accettazione nel gruppo è stata una questione di sopravvivenza. Questo però oggi sfocia spesso nella pretesa di rispetto.Ognuno di ha un'idea personale del rispetto e attribuisce ad esso un significato diverso.Ci sono però dei presupposti da cui partire: non ci possiamo fare rispettare da tutti; non possiamo pretendere rispetto; è necessario chiederci perché per noi è così importante e quali corde vengono toccate in noi quando parliamo di rispetto.Quanto siamo reattivi rispetto al rispetto?Dobbiamo distinguere il rispetto dalla paura e dal potere sugli altri. Meno abbiamo autostima e rispetto di noi, più dipenderemo (e pretenderemo) dal rispetto degli altriCi sono diversi punti che ci consentono di ottenere rispetto dagli altri.Il primo punto da tenere in considerazione è l'autostima. Parte tutto da noi: sei capace di comunicare in maniera assertiva? Sai comunicare i tuoi valori personali?Un altro punto importante è la coerenza. Per poter essere rispettati non basta solo l'assertività, serve anche la coerenza.Un altro elemento è la conoscenza interiore. Quanto conosciamo le nostre emozioni? Il nostro mondo interno?Inoltre vi è l'empatia: sentire il sentire dell'altro, che poi porta all'accettazione delle critiche e dei feedback.Per arrivare a questo è necessaria la resilienza, ossia la capacità di affrontare le prove. E riusciamo ad essere resilienti grazie alla gentilezza, che ci fa rimanere in contatto con i nostri valori personali.Il rispetto inoltre può essere visto sotto un duplice aspetto: Riconoscimento dell'altro (il guardare oltre le apparenze), e auto-rispetto (conoscere e apprezzare i propri valori e restare coerente).Come Ottenere rispetto quindi? Con l'autenticità, con la coerenza e integrità, con empatia e la comprensione. Che devono tradursi in comportamenti specifici.

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Episodio 292 - I poteri della mente

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Play Episode Listen Later May 10, 2024 85:15


Con un ospite speciale, il Dr. Piero Calvi Parisetti, abbiamo parlato dei poteri della mente e di quanto siano dimostrabili attraverso il metodo scientifico.Cosa può realmente fare la nostra mente? Quali sono le facoltà reali della mente e in che modo possiamo conoscerle e svilupparle?Parlando dei poteri della mente, il primo gradino da cui partire è l'esperienza umana.Le esperienze paranormali sono comunissime. Queste esperienze possono essere spiegate in molti modi diversi.Per comprendere l'evidenza sono necessari gli aneddoti comuni. Come si può dare validità scientifica a questi racconti di esperienze personali?Cosa emerge da queste storie? Che vi sono evidenze scientifiche su alcune facoltà specifiche della mente.La maggior parte di questi testimoni racconta che sembra essere possibile essere coscienti nella mente di un'altra persona quando i canali di contatto con l'altra persona (telepatia).Inoltre risultano evidenti le capacità imprevedibili di essere a conoscenza di avvenimenti che non sono ancora accaduti (precognizione).Ancora risulta essere possibile la visione a distanza, ovvero le cosiddette esperienze fuori dal corpo.Infine è dimostrato che i nostri pensieri, la nostra volontà interagisce con il mondo fisico circostante (psicocinesi).La parapsicologia ha studiato questi fenomeni con i metodi delle scienze naturali. Cosa è emerso? Ne abbiamo parlato nel video!