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Ruggero Cappuccio"La principessa di Lampedusa"Feltrinelli Editorewww.feltrinellieditore.itEros, passione, misteri e segreti di famiglia fiammeggiano nella personalità di Beatrice Tasca Filangeri di Cutò, principessa di Lampedusa, che nel maggio del 1943 attraversa una Palermo deserta, tra le rovine provocate dai bombardamenti alleati.Beatrice riprende possesso del palazzo di famiglia: tra soffitti sfondati e librerie crollate, si riaccende il ricordo dei giorni in cui la città era meta di viaggiatori stranieri, un passato di grazia e splendore, sogni, fantasie e amori forse ancora possibili. Fuori dalle mura del palazzo, il presente si sgretola, l'Italia e l'Europa sono teatro di una guerra spaventosa, gli Alleati stanno per sbarcare in Sicilia. Il mondo sembra alla fine, ma Beatrice non si tira indietro: protegge, esorta, si espone.E il futuro? Il futuro ha gli occhi malinconici di suo figlio Giuseppe e la splendida vitalità di Eugenia, giovane appassionata di stelle e pianeti che osserva Beatrice dalla finestra di fronte. La ragazza è affascinata dalla libertà naturale e ostinata con cui la principessa si comporta; libertà che la sua famiglia invece le nega, avendola prima costretta a interrompere gli studi di Fisica e ora cercando di imporle un matrimonio combinato.Per la ragazza e per il figlio, la principessa ha in serbo progetti ambiziosi che sfidano il tempo. E mentre tesse le sue trame d'amore, con l'aiuto della gente del quartiere organizza un ricevimento al quale saranno invitati i più grandi nomi del bel mondo palermitano, dai Lanza di Trabia ai Florio, dai Valguarnera ai Moncada. Un invito spregiudicato per un ultimo ballo sotto le bombe.Beatrice Tasca Filangeri di Cutò, madre dell'autore del Gattopardo, e autrice a sua volta di un'opera di cui non si sono salvate che poche pagine, diventa protagonista di questo romanzo grazie a Ruggero Cappuccio, il solo scrittore che poteva – per cultura, sensibilità, storia personale – ridarle vita.“Quando capì di aver vinto il duello con se stessa?”“Non ho mai capito di averlo vinto. Ho capito soltanto che i duelli tra l'amore e il dolore finiscono sempre in parità.”Ruggero Cappuccio (Torre del Greco, 1964) è scrittore, drammaturgo e regista. Tra le sue opere: Delirio marginale (premio Idi 1993) e Il sorriso di San Giovanni (premio Ubu novità italiana 1997), di cui ha firmato la regia anche per il cinema. Ha lavorato con Luca Ronconi, Riccardo Muti, Rimas Tuminas e Jan Fabre. Per Rai International ha curato la regia di Lighea, tratto dall'omonimo racconto di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Il suo ultimo film è Shakespea Re di Napoli (2023). Con La notte dei due silenzi è stato finalista al premio Strega 2008. Gli altri suoi romanzi sono Fuoco su Napoli (Feltrinelli, 2010; premio Napoli e premio Vittorini, 2011), La prima luce di Neruda (Feltrinelli, 2016) e Capolavoro d'amore (Feltrinelli, 2021). Inoltre ha pubblicato Paolo Borsellino. Essendo Stato (Feltrinelli, 2019), diventato un docufilm che ha diretto per Rai 1 e Rai Storia.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Oggi a Cult: Babilonia Teatri e il nuovo spettacolo "Mulinobianco" all'Elfo Puccini di Milano; Luca Rea è regista del doc "La luce delle città" su Brescia e Bergamo; "Peak Mytikas" è la performance di Jan Fabre lunga 8 orre in scena al Teatro Out Off; Danio Manfredini presenta la lettura scenica "Divine" al Teatro Gerolamo, ispirato a Genet...
SUNG-IM HER. Sung-im is a South-Korean dance artist based in London, she danced with Jan Fabre, Les Ballets C de la B and NeedCompany amongst others. Her work has been touring internationally and she was an Aerowaves artist in 2021. She's radiant, her energy is joyfully contagious… I hope you'll enjoy the chat as much as I did!!
durée : 00:58:01 - Affaires culturelles - par : Arnaud Laporte - Après avoir dansé pour Anne Teresa de Keermaeker, Wim Vandekeybus ou Jan Fabre, Lisbeth Gruwez a créé sa compagnie en 2006, et imprime depuis son écriture très singulière sur les plateaux. A l'occasion de Nomadics, sa dernière pièce, elle lève pour nous le voile sur les coulisses de ses créations. - invités : Lisbeth Gruwez Danseuse et chorégraphe belge
The Impossible Presente podcast. In questo audio il prezioso incontro con Melania Rossi curatrice, Delphine Valli artista, Karim El Achak architetto, Philippe Lauro-Baranès produttore musicale, Muhammad Valsan filosofo e scrittore. L'intervista è in Contemporaneamente di Mariantonietta Firmani, il podcast divulgato da Artribune.com e Parallelo42.it In Contemporaneamente podcast trovate incontri tematici con autorevoli interpreti del contemporaneo tra arte e scienza, letteratura, storia, filosofia, architettura, cinema e molto altro. Per approfondire questioni auliche ma anche cogenti e futuribili. Dialoghi straniati per accedere a nuove letture e possibili consapevolezze dei meccanismi correnti: tra locale e globale, tra individuo e società, tra pensiero maschile e pensiero femminile, per costruire una visione ampia, profonda ed oggettiva della realtà. The Impossible Present podcast, scaturisce da The Impossible Present, di Delphine Valli, progetto di ricerca vincitore della X edizione dell'Italian Council con residenza a Le 18, Marrakech. A partire da Marsiglia, la ricerca sposta il baricentro dell'attenzione verso sud e include Roma, riunendo tre paesi del Mediterraneo ai quali è legata. Dunque The Impossible Present consiste nel ricongiungimento di Delphine Valli con il Maghreb dove ha vissuto l'infanzia e l'adolescenza fino a 16 anni. Inizialmente la residenza artistica, avrebbe dovuto svolgersi ad Algeri. Invece, per sopraggiunti impedimenti dovuti alla situazione politica in Algeria, si è realizzata alle porte del deserto, nell'antica medina di Marrakech. The Impossible Present è un viaggio a ritroso nel presente, alla ricerca di un futuro possibile. ASCOLTA L'INTERVISTA INTEGRALE!! GUARDA IL VIDEO!! https://youtu.be/rkrvDXU8fG8 BREVI NOTE BIOGRAFICHE DEGLI AUTORI Melania Rossi è critica d'arte e curatrice, laurea in Lettere e Master in Art Management, presso la Facoltà di Lettere di Firenze, dove ha tenuto un corso sulla divulgazione artistica. Curatrice indipendente di mostre in spazi pubblici e privati in Italia e all'estero; dal 2013 collabora con Jan Fabre, realizzando installazioni permanenti e non, per prestigiose istituzioni. infine, la sua linea curatoriale comprende diverse ricerche in campo umanistico e scientifico, ispirate alle diverse pratiche degli artisti.Delphine Valli artista, vive e lavora a Roma dove si è diplomata all'Accademia di Belle Arti, insegna Installazioni Multimediali all'Accademia di Belle Arti di Venezia. La sua ricerca è focalizzata sulle relazioni che scaturiscono tra l'intervento artistico e lo spazio; muove dall'osservazione dell'ambiente circostante, che diviene elemento plastico delle opere. Vincitrice del X Italian Council Grant di ricerca con residenza estera (LE 18, Marrakech, Marocco); espone in gallerie e istituzioni, private e pubblici in Europa. E poi gli incontri in MarrakechKarim El Achak architetto, laurea in Architettura al Politecnico di Torino, master in urbanistica all'Università di Venezia. Nel 2017 fonda l'Atelier Kel a Marrakech, Studio di Architettura, Urbanistica e Design. Attualmente insegna Architettura e Urbanistica all'Università Internazionale di Rabat. Già curatore della II Biennale di Architettura di Marrakech, 2014; invita gli artigiani a interpretare il linguaggio tradizionale, mirando a innovare la tradizione architettonica marocchina.Philippe Lauro-Baranès è produttore musicale, fondatore di KamarStudios in Marocco, insieme Khalid Içame, e al compositore Gnawa Abb!s Larfaoui Baska nel 1999. Inoltre è curatore, scrittore, sceneggiatore, insegnante e terapeuta.Muhammad Valsan è direttore della rivista Science Sacrée e dell'omonima casa editrice, specializzata nello studio comparativo dei testi fondanti e del simbolismo. è anche impegnato nel dialogo interreligioso, partecipa a numerose conferenze internazionali. Infine è docente di Etica dell'Architettura presso la Scuola Nazionale di Architettura di Marrakech (ENAM).
Welk probleem heeft Jonas met apen? Wat is de link tussen Jan Fabre en Suske & Wiske? Wat heeft een meteoriet met de Paus te maken en wat gaat A.I. doen als hij Jonas Sysmans zijn stijl onder de knie heeft? Het komt allemaal aan bod in onze eerste aflevering van Kunstklappers! shownotes Marina Abramović & haar man Ulay: https://youtu.be/XprgZEzDIyg Dennis Tyfus' instagram-account: https://www.instagram.com/dennistyfus/ Jan Hoet verdedigt Jan Fabre: https://youtu.be/QABn0I3qCwc Jan Fabre gooit met katten: https://youtu.be/1gAAiOACbcQ Boris Eldagsen wint Sony World Photography Award 2023 met A.I. gegenereerde "foto": https://www.tomorrowsworldtoday.com/2023/04/24/ai-generated-image-wins-world-renowned-photography-competition/#:~:text=Photographer%20Boris%20Eldagsen's%20image%20titled,created%20using%20DALL%2DE%202. Olivier Schrauwen's my boy: https://www.bol.com/be/nl/f/my-boy/9200000048617682/ !!!SPOILER-ALERT!!! : het kunstwerk dat we bekeken in deze aflevering was: https://www.perrotin.com/artists/Maurizio_Cattelan/2/la-nona-ora/15420
Ce 74e Congrès de futurologie parlera pour la première fois (en deux ans) d'une création théâtrale en compagnie de Medhi Belhaouane et Manue Blavier. Nous y parlerons de leurs parcours et des conditions de productions de la pièce Sapiens, un objet pas comme les autres qui se jouera en décembre dans le 7e arrondissement. Plus d'infos sur cette dernière. Mehdi Belhaouane (il), co-metteur en scèneAprès des études scientifiques (DEA chimie organique et Mastère Hydraulique), il est formé à la Scène sur Saône, puis au Théâtre de la Platte et au Voyageur debout (théâtre et clown), il suit notamment des travaux avec Serge Tranvouez autour de W. Shakespeare, Robin Renucci, Jean Louis Martinelli , Claude Buchwald, Antoine Caubet, Michel Massé… Il mène un parcours prolixe de comédien qui œuvre à la fois sur les champs du théâtre classique et contemporain. Il joue notamment dans Je me méfie de l'homme occidental de Jérôme Richer au théâtre Saint Gervais de Genève, La Dispute de Marivaux mise en scène par Lucile Jourdan, Rue des voleurs avec la Fabrique des petites utopies, Le roi Carotte mis en scène par Laurent Pelly, Les Corruptibles et les nouveaux Antiques avec la compagnie Pare choc, La Grande Faim dans les arbres de JP Cannet, mise en scène d'Alice Tedde, Les Troyennes d'Euripide, Ouvre la Bouche Oculosque Opere, d'après Jan Fabre, Le Songe d'une Nuit d'été, de Shakespeare, Rashômon, adapté des nouvelles de Ryûnosuke Akutagawa, du film d'Akira Kurosawa… Il met en scène Chaise d'Edward Bond au théâtre de L'Elysée en 2019. Manue Blavier (elle/iel), 34 ans, comédien.neAprès avoir suivi bien des chemins, de l'assistance l'informatique, aux sentiers des hippies australiens, en passant par l'organisation de conventions licornes, Manue s'ose enfin aux arts de la scène avec les disciplines du lipsync et du drag queer en 2020, et décide de se professionnaliser.Iel intègre l'école Arts en Scène en septembre 2021 afin de suivre ce vieux rêve.Manue se produit régulièrement dans des lieux queers de Lyon et la région sous le nom de Manulida, seule, ou aux côtés de la compagnie Lipsync Challenge. Emission du jeudi 1er décembre 2022 à de 17h à 18h sur les ondes de Radio Canut, et en Podcast le surlendemain l
The Nutmeg Ballet's Nutcracker is a staple of the holiday season in Connecticut, beloved as a tradition for countless families. Under the direction of Victoria Mazzarelli, this iconic story set to the masterful music of Tchaikovsky ignites the imaginations of children and adults alike.on stage at The Warner Theatre, located in Torrington, Connecticut. FOUNDER/EXECUTIVE DIRECTOR VICTORIA MAZZARELLI Victoria Mazzarelli was trained by the Nutmeg faculty for 14 years and with Ms. Dante as her coach, was awarded the only gold medal at the 1984 New York International Ballet Competition at the age of seventeen. Invited to join the Basel Ballet in Switzerland under the direction of Heinz Spoerli, she was quickly promoted to principal dancer. Ms. Mazzarelli not only had the opportunity to dance leading roles in much of the company's classical repertoire, but also in works by distinguished choreographers such as Hans van Manen, Jiri Kylian and William Forsythe. Ms. Mazzarelli's contact with Forsythe led her to join the Frankfurt Ballet in 1990 where she remained as a principal dancer until1996. During that time, she toured extensively and had the opportunity to work with Alonzo King, Ohad Naharin, Jan Fabre, and Saburo Teshigawara. In 1996, she returned to Switzerland to join the Zurich Ballet as principal dancer. In the summer of 2000, Ms. Mazzarelli continued dancing as a guest artist with the Frankfurt Ballet and the Schauspielhaus Zurich and in 2001, she returned to Basel to join the newly formed Basel Ballet under the direction of Richard Wherlock. Victoria Mazzarelli returned to Connecticut in 2003 to join the Nutmeg Conservatory for the Arts as Associate Artistic Director where she currently teaches, coaches and choreographs for the next generation of dancers. Appointed as the Conservatory's Artistic Director in 2011, Ms. Mazzarelli continues in this role to date and also serves as guest teacher for MOMIX and enjoys performing various engagements as guest artist.
Nel Monologo al telefono di Donatella Giordano per Artribune, Jan Fabre racconta inesclusiva da Londra alcuni particolari della sua mostra che si inaugura stasera presso laGalleria Mucciaccia. Si tratta di “Allegory of Caritas (An Act of Love)”, una doppiapersonale inaugurata lo scorso 11 ottobre presso la sede romana della Galleria. L'interaesposizione, a cura di Melania Rossi, si compone di sculture e disegni di colore rosso, conl'intento di evocare il mistero della vita, in omaggio al neonato figlio dell'artista.Ci sono oggetti liturgici, teschi da vanitas, croci, cuori anatomici ed emblemi legati allasolidarietà e agli aiuti umanitari.L'artista accompagna il ricco corpus di sculture con disegni realizzati con il suo stessosangue.
In questo audio il prezioso incontro con Antonio Galdo giornalista e Melania Rossi curatriceIntervista di Mariantonietta Firmani in Contemporaneamente il podcast pensato per Artribune.In Contemporaneamente podcast trovate incontri tematici con autorevoli interpreti del contemporaneo tra arte e scienza, letteratura, storia, filosofia, architettura, cinema e molto altro. Per approfondire questioni auliche ma anche cogenti e futuribili. Dialoghi straniati per accedere a nuove letture e possibili consapevolezze dei meccanismi correnti: tra locale e globale, tra individuo e società, tra pensiero maschile e pensiero femminile, per costruire una visione ampia, profonda ed oggettiva della realtà. Con Antonio Galdo e Melania Rossi parliamo di arte ed ecologia giornalismo e curatela, tra narrazioni del reale e fascinazioni del possibile. L'Italia fa fatica ad accettare una narrazione che non sia finta o truccata. Gli artisti cercano sempre una connessione con i luoghi, così la magia dell'arte crea connessioni tra passato e presente, ma l'arte deve essere meno autoreferenziale. Le sette sorelle del petrolio imposero a Henri Ford di convertire il motore elettrico in motore a benzina. I sindacati sono passati dal difendere i diritti al difendere i privilegi. Inoltre la tecnologia non è buona né cattiva, ma non è neutrale, e certo il biologico è stata una innovazione di mercato vincente. In Italia il peso del passato incombe sulla creatività artistica del presente. Poi, nella ricetta dei programmi tv l'ingrediente principale non è il confronto ma il rissaiolo, che distorce la narrazione inibendo la comprensione; e molto altro.ASCOLTA L'INTERVISTA!! BREVI NOTE BIOGRAFICHE DEGLI AUTORIAntonio Galdo giornalista di lunga carriera, attualmente dirige il progetto “Non Sprecare”, leader nel settore Stili di vita e Sostenibilità. Il progetto, nato dai suoi libri: “Non sprecare”, “Basta Poco”, “L'egoismo è finito”, è armonizzato ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile inseriti nell'Agenda 2030 dell'Onu. Sugli stessi principi dell'ONU è ispirato il “Premio Non sprecare”, che ha creato nel 2009 e attualmente dirige e realizza in collaborazione con l'università Luiss. Autore di numerosi testi, si occupa di impresa, denaro e sanità, come in: “Denaro Contante” 1990, “Intervista a Giuseppe De Rita sulla borghesia in Italia”1996. Ed anche “Ospedale Italia” 1998, “Guai a chi li tocca. L'Italia in ostaggio delle corporazioni: dai medici ai ferrovieri, dai gondolieri ai magistrati” 2000. “Saranno potenti? Storia, declino e nuovi protagonisti della classe dirigente italiana” 2003, “Gli Sbandati. La nuova classe dirigente e le scuole del potere” 2021. Ha collaborato con importanti quotidiani italiani come Il Mattino, Panorama, La Stampa, ha realizzato, e firmato da autore, diversi programmi televisivi. Tra i programmi: “La storia della classe dirigente in Italia” Rai Educational, “I Palazzi del potere”, “Fabbriche”, “Vite sprecone” per Radio 2 e Radio 3.Melania Rossi è critica d'arte e curatrice, laurea in Lettere indirizzo storico-artistico e Master in Art Management, presso la Facoltà di Lettere di Firenze. A Firenze è stata docente in un corso sulla divulgazione artistica, come curatrice indipendente, cura mostre in spazi pubblici e privati in Italia e all'estero. Dal 2013 collabora stabilmente con l'artista belga Jan Fabre, realizzando installazioni permanenti e non, per prestigiose istituzioni. Ad esempio per Fabre ha curato: "Jan Fabre. Spiritual Guards" a Firenze, “Oro Rosso” a Napoli, ed altri. Ha ideato e co-curato esposizioni nell'ambito di festival e Biennali internazionali come Romaeuropa, Biennale di Venezia, Manifesta a Palermo e Marsiglia. Lavora a stretto contatto con artisti di diverse generazioni, sostenendoli nel processo di creazione in esposizioni personali e collettive, e costruendo connessioni a lungo termine. Come autrice, è responsabile della realizzazione di cataloghi di mostre e numerose pubblicazioni d'arte. Ha realizzato programmi d'arte e documentari per la televisione italiana. La sua linea curatoriale comprende diverse ricerche in campo umanistico e scientifico, ispirate e legate alle diverse pratiche degli artisti.
L'artiste Jan Fabre a été condamné à 18 mois de prison avec sursis pour des faits de violence, de harcèlement et de comportement sexuel inapproprié. Ses œuvres trônent dans de nombreux endroits publics ; faut-il les enlever ? Maxime Prévot évoque aussi la refonte de son parti Les Engagés.
"À propos", c'est le podcast quotidien du Soir pour s'informer, décrypter et s'inspirer.Les syndicats de l'enseignement sont en grève aujourd'hui. Ils avaient déjà organisé des actions en février à Bruxelles et fin mars à Mons. Ça chauffe dans les salles des profs, mais pourquoi ? On fait le point avec nos deux spécialistes de l'enseignement, Charlotte Hutin et Eric Burgraff.Un embargo européen sur le pétrole russe pourrait-il freiner la Russie en Ukraine ? La Commission a proposé un nouveau train de sanctions.Que faire avec les œuvres de Jan Fabre? Les censurer ou leur ajouter des éléments de contexte? Béatrice Delvaux nous donnera son point de vue."À propos", c'est notre sélection, du lundi au vendredi dès 7 heures sur Le Soir et votre plateforme de podcasts préférée. Retrouvez tous les podcasts du journal «Le Soir» sur https://podcasts.lesoir.bePrésentation : Pierre Fagnart, Sandrine Puissant
„No Sex, no Solo" - so lassen sich die Grenzüberschreitungen des belgischen Choreografen Jan Fabre zusammenfassen. Doch am Ende siegten die Opfer: Der Patriarch wurde zu 18 Monaten auf Bewährung verurteilt und er verliert für fünf Jahre seine Grundrechte.Hüster, Wiebkewww.deutschlandfunkkultur.de, FazitDirekter Link zur Audiodatei
Aktuell: Jan Fabre verurteilt - Berufung bleibt möglich - Kay Wagner
William Kentridge est l'un des artistes contemporains les plus en vue aujourd'hui. Il travaille une multitude de médiums : dessin, écriture, film, performance, musique, théâtre et pratiques collaboratives, pour créer des œuvres d'art qui sont ancrées dans la politique, la science, la littérature et l'histoire, tout en maintenant un espace pour la contradiction et l'incertitude. Les œuvres de Kentridge ont été montrées dans des musées, des galeries et des théâtres du monde entier depuis les années 1990, notamment au Museum of Modern Art de New York, au Albertina Museum de Vienne, au Musée du Louvre de Paris, au Louisiana Museum de Copenhague, au musée Reina Sofia de Madrid et au Kunstmuseum de Bâle. Ses œuvres figurent dans les collections de musées et d'institutions artistiques du monde entier. Ses productions d'opéra comprennent La Flûte enchantée de Mozart, Le Nez de Chostakovitch et les opéras Lulu et Wozzeck d'Alban Berg. Elles ont été montrées, entre autres, au Metropolitan Opera de New York, la Scala de Milan, l'English National Opera de Londres, l'Opéra de Lyon, l'Opéra d'Amsterdam, l'Opéra de Sydney et le Festival de Salzbourg. En 2016, Kentridge fonde le Centre for the Less Good Idea à Johannesburg : un espace de réflexion et de création réactive par le biais de pratiques artistiques expérimentales, collaboratives et transdisciplinaires. Le Centre accueille un programme continu d'ateliers, de performances publiques et d'activités de mentorat. Titulaire de doctorats honorifiques de plusieurs universités, dont Yale et l'université de Londres, William Kentridge a notamment reçu le prix Kyoto (2010), le prix Princesa de Asturias (2017) et le prix Praemium Imperiale (2019). Il dialogue avec Marie-Laure Bernadac, conservatrice générale honoraire du Patrimoine, notamment en charge de l'art contemporain au Musée du Louvre et commissaire de nombreuses expositions dont celle sur William Kentridge organisée au LaM Villeneuve d'Ascq en 2020. Conservatrice générale honoraire du Patrimoine, Marie-Laure Bernadac a été conservatrice au musée Picasso, au Centre Pompidou, en charge du cabinet d'art graphique, au capc musée d'art contemporain de Bordeaux, puis en charge de l'art contemporain au musée du Louvre. Elle fut commissaire de nombreuses expositions sur Pablo Picasso, sur Louise Bourgeois, Anish Kapoor, Jenny Holzer, Cindy Sherman, Jan Fabre, Wim Delvoye, MIchelangeo Pistoletto, William Kentridge... Elle fut également co-commissaire de fémininmasculin, le sexe de l'art, au Centre Pompidou en 1995, de Présumés innocents, l'art contemporain et l'enfance, à Bordeaux en 2000, D'Africa remix, au Centre Pompidou, 2002 ; de Leiris & Co. au Centre Pompidou-Metz, 2015…. Elle a publié les Ecrits de Picasso (1989, réédition Quarto Gallimard, en 2021), la première biographie de Louise Bourgeois, femme-couteau (Flammarion, 2019), Annette Messager, mot pour mot (Presses du réel, 2006). La chaire Dessin Extra-Large est réalisée avec le soutien de la Maison Chaumet. Vendredi 4 mars 2022 Amphithéâtre d'Honneur Crédit photo : Norbert Miguletz
Jan Fabre leitet die Antwerpener Kompanie Troubleyn. Vor drei Jahren warfen ihm 20 seiner Tänzerinnen und Tänzer Machtmissbrauch und sexuell grenzüberschreitendes Verhalten vor. Im März muss er sich nun vor Gericht verantworten.Von Kerstin Schweighöferwww.deutschlandfunkkultur.de, FazitDirekter Link zur Audiodatei
Tony danced among Forsythe's Frankfurt Ballet for many years and performed for Jan Fabre among others. He has been creating his own pieces and teaching ballet for decades. His view of ballet is out of the ordinary and he brings passion and fullness to everything he does. I find Tony exceptionally inspiring and wanted to share with you a dash of his story and guidance. Book your tickets for his new show @Frankfurt LAB —> 13.11.2021, 19:30 —> 14.11.2021, 14:00 & 18:00
Art is a political act. Dance is discipline and revolt. My body is my country. -Anabella Lenzu (Photo by Todd Carroll) 2019 seems so long ago, especially in light of this past year of coming out of the pandemic. Looking back at history of some notable events in 2019, included some fortunate and some not so fortunate such as the All Women Spacewalk, the Amazon Forest wildfires, Trump's Impeachment, and The U.S. Women's National Soccer Team winning its second consecutive championship. A remarkable experience I had in 2019 was the inspiring conversation I had with dancer, educator, choreographer and writer Anabella Lenzu. She directs her own company, Anabella Lenzu/DanceDrama (ALDD), which since 2006 has presented 390 performances, created 14 choreographic works and performed at 100 venues, presenting thought provoking and historically conscious dance-theater in NYC. Full disclosure this interview was supposed to come out shortly after our conversation, so some of the references might not be applicable, however, the valuable insights that Anabella shares continue to be timely. I was excited to be reminded of some other resources I am researching based on her recommendations and also note that her 2nd book that she talks about is scheduled to come out sometime this year 2021 or later. A few takeaways from our conversation: How important it is to have a support system as an artist Being open to process in the choreography process Making movement meaningful as a full body experience versus just aesthetics Why dance history is relevant Other episodes of interest: https://annettbone.com/captivate-podcast/how-decisions-make-dreams-come-true/ (How Decisions Make Dreams Come True) https://annettbone.com/captivate-podcast/thriving-in-the-betweens (Thriving in The Betweens) Links from this session: https://anabellalenzu.com (AnabellaLenzu.com) https://www.facebook.com/anabella.lenzu (Facebook) https://www.instagram.com/anabellalenzu/ (Instagram) https://twitter.com/anabellalenzu (Twitter) https://www.history.com/topics/21st-century/2019-events (2019 Events) https://en.wikipedia.org/wiki/Ana_Laguna (Ana Laguna) https://en.wikipedia.org/wiki/Romeo_Castellucci (Romeo Castelluci) https://www.janfabre.be/ (Jan Fabre) https://www.tate.org.uk/art/artists/louise-bourgeois-2351/art-louise-bourgeois (Louise Bourgeois) https://www.guggenheim.org/artwork/artist/ana-mendieta (Ana Mendieta) Would you review The DancePreneuring Studio? I would be extremely appreciative if you would subscribe and leave your feedback on Apple Podcasts or Stitcher Radio. It really helps if you do it through the native Apple Podcast App on your smart device. Thanks so much!
De correctionele rechtbank behandelt vanaf vandaag de zaak-Jan Fabre. De bekende kunstenaar/choreograaf moet zich verantwoorden wegens seksueel ongewenst gedrag tegen twaalf danseressen. En wegens de aanranding van één van hen. Filip Tielens, die het werk van Jan Fabre al jaren volgt, vertelt over de beschuldigingen, hoe zwaar ze wegen en vertelt ook over de figuur Jan Fabre. Hoe hij graag de controverse opzocht, de grenzen verkende. Maar dit is natuurlijk van een heel andere orde. Journalist Filip Tielens | Presentatie Alexander Lippeveld | Redactie Bart Dobbelaere | Audioproductie en muziek Brecht Plasschaert | Chef Podcast Bart Dobbelaere | Extra geluidsfragmenten VRT-interview met Jan Fabre Vragen, opmerkingen of suggesties? Mail podcast@standaard.be See omnystudio.com/listener for privacy information.
Beatriz Bustos Oyanedel is a Chilean curator residing in Santiago, Chile. She has produced and curated different cultural initiatives in museums and cultural centers in South America, Asia and Europe. She worked as Director of Art and Education for the Mar Adentro Foundation. She is currently the director of Centro Cultural La Moneda, the main space for the arts in Chile. Under her direction, relevant exhibitions have been exhibited, such as Obra Viva by Joaquín Torres García and J. M. W. Turner. Watercolors Tate Collection. And recently, in 2020, Soplo by Ernesto Neto, among others. Her investigative and curatorial work is oriented towards the search for meaning and the activation of critical thinking, through artistic and cultural instances related to the context. In 2021, under an intercultural methodology that involved joint work with representatives of the Selk'Nam, Kawésqar and Yagán First Nations communities, she directed the curatorship of El Ancho Mundo. Aproximaciones a Magallanes. She developed the production in Chile for the Tomie Ohtake Institute, Brazil, for the exhibition Yayoi Kusama: Infinite Obsession. Between October 2014 and January 2015 she curated the Christian Boltanski project in Chile at the National Museum of Fine Arts, Santiago, and the Animitas installation in the Atacama desert, which was later exhibited in the All the World's Futures exhibition at the Venice Biennale whose General curator was Okwui Enwezor. Together with Zara Stanhope, she co-curated the exhibition Space to Dream: Recent art from South America, held in 2016 at the Auckland Art Gallery Toi o Tamaki Museum, New Zealand, highlighted by the local press as the best exhibition of the last thirty years. Curator of the exhibition Our Site, South American Artists for the Niteroi Contemporary Art Museum in Rio de Janeiro, Brazil, and for the Visual Arts Museum, Santiago, Chile. Curator and co-producer of the exhibition Umbraculum, by Belgian artist Jan Fabre, at the Tomie Ohtake Institute, Sao Paulo, Brazil, the Museum of Modern Art in Medellín, Colombia, and the Tambo Quirquincho Museum, La Paz, Bolivia. During 2005 and 2008 she was Coordinator of the Production and Programming Unit at the Museum of Contemporary Art (MAC) in Chile. She also participated as co-curator and general producer of the exhibition Desde el Otro Sitio/Lugar at National Museum of Contemporary Art, Seoul, Korea (2005); co-curator and producer of Correspondencias, at the Haus am Kleistpark, Berlin, Germany (2002). And from 2010 to date, she is a member of the advisory board of Key Performance, in Sweden. The book mentioned in the interview is Violeta Parra en el Wallmapu. Su encuentro con el mundo mapuche by Paula Miranda, Elisa Loncon, Allison Ramay.
Zijn kunstwerken worden van het dak gehaald, zijn voorstellingen worden geschrapt. In aanloop naar het #metoo-proces is kunstenaar Jan Fabre controversiëler dan ooit. Het is zijn handelsmerk, maar déze hetze had hij zelf niet zien aankomen. Nochtans startte hij ze zelf op, onbewust, toen hij in 2018 een interview gaf waarin hij opmerkte dat "er toch niet meer zoveel mag als vroeger". Het was de start van een ongeziene #metoo-revolutie in zijn eigen dansgezelschap, die leidde tot een proces dat dinsdag van start gaat. In deze aflevering van Stemmen van Assisen vertellen Pieter en Cedric het verhaal achter dat ene zinnetje, dat onlosmakelijk aan deze zaak verbonden is: "Geen seks, geen solo."
(1) De Ignobelprijzen. (2) Ontdekking van België. (3) Jan Fabre meet niet langer de wolken op het dak van De Singel. Middagjournaal van Jovanka Steele
In questo audio il prezioso incontro con Giacinto Di Pietrantonio critico e curatore e Marcella Frangipane archeologa. L'intervista è nel progetto Contemporaneamente a cura di Mariantonietta Firmani, il podcast pensato per Artribune.In Contemporaneamente podcast trovate incontri tematici con autorevoli interpreti del contemporaneo tra arte e scienza, letteratura, storia, filosofia, architettura, cinema e molto altro. Per approfondire questioni auliche ma anche cogenti e futuribili. Dialoghi straniati per accedere a nuove letture e possibili consapevolezze dei meccanismi correnti: tra locale e globale, tra individuo e società, tra pensiero maschile e pensiero femminile, per costruire una visione ampia, profonda ed oggettiva della realtà.Con Giacinto Di Pietrantonio e Marcella Frangipane, parliamo di arte che guarda al futuro rendendo leggibile il contemporaneo, e archeologia come luogo di ricerca delle origini e dei fondamentali del pensiero umano, oltre irragionevole divisione. Ma anche di come il lusso consiste nel poter vivere delle proprie passioni, perché il superfluo accumulato a svantaggio degli altri, si trasforma in strumento di prevaricazione. Ed ancora, è necessario che la società si riappropri emozionalmente del proprio patrimonio storico culturale, e molto altro. ASCOLTA L'AUDIO!BREVI NOTE BIOGRAFICHE DEGLI AUTORIMarcella Frangipane è Professore Ordinario di Archeologia, già docente di Preistoria e Protostoria del Vicino e Medio Oriente alla Università Sapienza di Roma per i corsi di Laurea, la Scuola di Dottorato e le Scuole di Specializzazione in Archeologia e in Archeologia Orientale, che ha diretto nel triennio 2000-2003. Ha insegnato “Strategies and Methods of Archaeological Research” per il master europeo Erasmus Mundus “ARCHaeological MATerials Science” e per il Corso di laurea in “Scienze Applicate ai Beni Culturali” della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, sempre presso l'Università Sapienza di Roma. E' membro della “National Academy of Sciences” degli USA (unica umanista italiana e donna a farne parte), dell'”Accademia Nazionale dei Lincei”, del “Deutsches Archäologische Institut” di Berlino, e dell'”Archaeological Institute of America”. Nel 2011 ha ricevuto il Dottorato Honoris Causa dall'Università di Malatya (Turchia). Ha condotto scavi in Italia, Messico, Egitto e Turchia dove lavora dal 1976, direttrice dal 1990 della Missione Archeologica Italiana nell'Anatolia Orientale. Guida gli scavi nel sito di Arslantepe, Malatya, uno dei più prestigiosi “Grandi Scavi” dell'Università Sapienza di Roma. In Turchia ha inoltre assunto, tra il 1999 e il 2007, la direzione scientifica degli scavi di emergenza nel sito di Zeytinli Bahçe, Urfa. Ha partecipato e organizzato convegni internazionali e tenuto conferenze, anche pubbliche, su invito di Istituzioni scientifiche e Università in tutto il mondo (Stati Uniti, Australia, Germania, Francia, Cina, Turchia, Egitto, Georgia, Spagna). Ha curato, nel 2004, una grande Mostra ai Mercati di Traiano dal titolo “ANATOLIA. ARSLANTEPE, ALLE ORIGINI DEL POTERE”, Catalogo Electa. Ha curato la progettazione e allestimento didattico del museo all'aperto di Arslantepe, aperto al pubblico nel 2011. Il sito è attualmente in attesa di inserimento nelle liste del Patrimonio dell'Umanità UNESCO. Inoltre è autrice di 175 pubblicazioni e curatrice di due serie monografiche. E' stata direttrice della rivista d'Ateneo Origini dal 2011 al 2018. E' membro dei comitati scientifici di numerose riviste internazionali (Paléorient (CNRS-Paris), “Anatolia Antiqua” (Istanbul-Paris), “Ancient Near Eastern Studies” (Melbourne), ISIMU (Madrid), “TÜBA-AR” (Istanbul), “SPAL” (Sevilla). Infine, per i risultati raggiunti con le sue ricerche ha ricevuto vari premi internazionali e nazionali (il Discovery Award dallo Shanghai Archaeology Forum (2015); il “Premio Vittorio De Sica per la Scienza” (Archaeologia) (2015); e il “Premio Rotondi ai Salvatori dell'Arte” (2017). E' stata inoltre insignita dell'ordine di “Cavaliere Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana” e di “Cavaliere dell'Ordine della Stella della Solidarietà” dal Presidente della Repubblica Italiana. Giacinto Di Pietrantonio è docente di Storia dell'Arte Contemporanea, Teoria e Storia dei Metodi di Rappresentazione e di Sistemi Editoriali per l'Arte presso l'Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Dal 1995 al 2004 è stato curatore del Corso Superiore di Arti Visive presso la Fondazione Antonio Ratti di Como. Direttore dal 2000 al 2017 della GAMeC (Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea) di Bergamo di cui ora è Consigliere nel Consiglio di Amministrazione. Nel 2008 è stato insignito dal Magnifico Rettore dell'Università di Bologna Pier Ugo Calzolari del riconoscimento alla Carriera promosso dall'AMA (Associazione Almae Matris Alumni) dell'ateneo bolognese. Nel 2016 riceve il Premio Capitani della Cultura dell'anno. Dal 1986 al 1992 ha ricoperto il ruolo di Redattore Capo prima e Vicedirettore poi per “Flash Art Italia”. È autore di moltissimi testi critici, narra in modo poetico e trasversale l'opera di molti tra i maggiori artisti viventi come Jan Fabre, solo per citarne uno.Tra le molte mostre da lui curate, oltre a quelle che ha realizzato in 17 anni alla GAMeC di Bergamo, ricordiamo: mostra degli artisti russi all'interno della rassegna Passaggi ad Oriente alla Biennale di Venezia del 1993. Dal 1994 al 1996 è stato consulente per le arti visive della Regione Abruzzo, curando le edizioni di Fuori Uso del 1994, 1995, 1997, 1998, 1999, 2012 e 2016. “Over the Edges” con Jan Hoet a Gand (Belgio), “Vanessa Beecroft” 2009. “Ibrido” con Francesco Garutti al PAC Milano 2010. “Com'è Viva la città” a Villa Olmo Como 2015. Collabora con la Fondazione Proa di Buenos Aires per cui ha realizzato mostre come: “Alighiero Boetti” 2004, “El Tiempo de l'Arte” 2007, “El Classico ne l'Arte e Fabio Mauri” 2014. Membro del Comitato Scientifico del MUSEION di Bolzano dal 2001 al 2005 e nel 2005 Commissario della Quadriennale di Roma. Consulente del Premio Furla - Querini Stampalia per l'Arte dal 2004 al 2015, e dal 2008 al 2010 Consulente di MiArt Fiera Internazionale d'Arte Milano. Dal 2012al 2017 Consulente del Museo Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato. Curatore di Autostrada Biennale, 2019, nuova biennale d'arte della Repubblica del Kosovo, e dal 2018 al 2019 Curatore delle Residenze Artistiche BoCs Art di Cosenza. Nel 2003 è stato fondatore dell'AMACI (Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani, di cui è stato membro del Consiglio di Amministrazione e Vicepresidente fino al 2016. Direttore di “I love Museums”, la rivista organo di informazione dell'AMACI dal 2003 al 2006 e della rivista d'arte contemporanea Perché/?. Dal 2012 è membro del CIAC (Centro Italiano d'Arte Contemporanea) di Foligno (Umbria).
A transcript of this episode is available here: https://thedanceedit.com/transcript-episode-71Links referenced in/relevant to episode 71:-The Bulletin's coverage of the charges against Jan Fabre: https://www.thebulletin.be/jan-fabre-charged-sexual-harassment-and-abuse-power-following-investigation-Buzzfeed News story on Howard University's response to Phylicia Rashad's Tweet about Bill Cosby: https://www.buzzfeednews.com/article/juliareinstein/howard-university-denounced-phylicia-rashads-tweet-Deadline on Rashad's apology and Cosby's tirade:https://deadline.com/2021/07/phylicia-rashad-apology-letter-howard-university-over-bill-cosby-tweet-1234785995/https://deadline.com/2021/07/bill-cosby-blames-media-howard-university-phylicia-rashad-capitol-attack-1234786127/-Ashton Edwards' Dance Spirit feature: https://www.dancespirit.com/ashton-edwards-2653620364.html-New York Times story on "Hamilton"'s federal aid: https://www.nytimes.com/2021/06/29/theater/hamilton-broadway-federal-aid.html-Times piece on nationalistic art in China: https://www.nytimes.com/2021/07/01/arts/china-communist-party-music-theater-dance.html
La Flandre connaîtra un troisième procès #MeToo cette année. La décision est tombée en début de semaine, le metteur en scène anversois Jan Fabre, soupçonné d'harcèlement sexuel et attentat à la pudeur va devoir comparaître devant le tribunal correctionnel.
La Flandre connaîtra un troisième procès #MeToo cette année. La décision est tombée en début de semaine, le metteur en scène anversois Jan Fabre, soupçonné d'harcèlement sexuel et attentat à la pudeur va devoir comparaître devant le tribunal correctionnel.
»Umetnost presega polje estetskega in idejnega, je veliko več in veliko manj od tega.« Tako pravi Jan Fabre, belgijski vizualni umetnik, pesnik, pisatelj, dramatik ter filmski in gledališki režiser, čigar predstava Nočni pisec bo jutri premierno izvedena na velikem odru SNG Drama Ljubljana. Predstava Nočni pisec vključuje umetnikove dnevniške zapise ter govori o umetnosti, življenju, strasti, užitku in bolečini. "Bodi svetilka, če ti je težko biti človek! pa je misel Srečka Kosovela – njegovo mladostniško prepričanje o Novi Evropi, ki bo izšla iz pepela destrukcije za osnovo jemlje predstava Kons: Novi dobi režiserja Žige Divjaka. V današnji gledališko obarvani odaji pa predstavljamo tudi komično dramo Cipe, ki jo bodo drevi uprizorili v Gledališču Celje. Gre za delo angleške dramatičarka nigerijskih korenin Ifeyinwe Frederic, režijsko taktirko prve slovenske uprizoritve pa je prevzela Mojca Madon. Foto: Peter Uhan, SNG Drama Ljubljana, izrez fotografije
¿Fue Magallanes un héroe trágico? ¿Tuvo su muerte el nivel de un héroe o fue un poco ridícula? Le pasamos el algodón aristotélico al personaje de Fernando de Magallanes y repasamos el estreno mundial de Jan Fabre en el Teatro Central de Sevilla. @Teatrocentral @TCS
Merel Severs is de mannelijke maatstaven in haar wereld zat. Haar solovoorstelling 'Let me tell you something you already know' is als een wapen die op de verwrongen vrouwbeelden en mannententakels inhakt. De jury van het Fringe Festival noemde haar performance een “Game Changer” en gaf haar de “Best of Fringe” award. In deze aflevering spreekt ze met Tom Helmer over het maakproces en de aanloop naar het Amsterdam Fringe festival. Maar ook over haar jarenlange ervaringen als performer bij Troublyn van Jan Fabre, over ervaringen met grensoverschrijdend gedrag in haar priveleven en haar toekomstplannen. NB: In de winter 2021 kan/kon 'Let me tell you something you already know' niet gespeeld worden in Bellevue, maar het ziet er gelukkig naar uit dat dit volgend seizoen wel gaat lukken. Meer info via www.theaterbellevue.nl of info@theaterbellevue.nl. Concept, tekst en spel: Merel Severs Regie: Khadija El Kharraz Alami & Lars Brinkman Kostuum: Rosa Schützendorf Interview: Tom Helmer Productie en montage: Merel Tames
Ras-le-bol des bullshit jobs ? Cette actrice et autrice parisienne imagine une capsule ovoïde, de taille humaine, capable d'identifier le métier le plus adapté à notre âme. Comme un rendez-vous Pôle Emploi… en position fœtale.« Savez-vous que dans l'Histoire de l'humanité, on dénombre 14 fois plus de morts que de vivants ? Que l'entièreté d'un squelette tient dans une boîte à chaussures ? Que l'espérance de vie d'un bombyx mori est de moins de 24 heures et celle d'un baobab de 1800 ans ? Savez-vous que vous allez mourir ? Moi je le sais, mais je n'y crois pas. » Ce soir-là, nous n'avions pas rendez-vous avec la Mort à Samarcande. C'était au Théâtre de Vanves, en février. Enceinte de neuf mois, l'actrice, autrice, danseuse et chorégraphe parisienne Christine Armanger, 36 ans, présentait MMDCD, sa « tentative de conjuration » de notre inévitable passage de vie à trépas. Un spectacle d'une durée de 2900 secondes (MMDCD, en chiffres romains) où, souvent nue, elle observe un train électrique tourner en rond sur son circuit, embrasse un crâne vaniteux ou subit la visite d'un squelette en baskets (Arthur Navellou, l'une des voix de Catastrophe), flirtant volontairement avec « les limites du supportable », armée de son envie de jouer « avec les lignes qui séparent la contemplation de l'ennui, l'aimantation de la scène… du désir de quitter la salle ». Désir : le mot est lâché.Formée auprès de Jan Fabre ou Gisèle Vienne, collaboratrice de Laurent Bazin ou d'Yves-Noël Genod, Christine Armanger imagine pour Nova une capsule en forme d'œuf, de taille humaine, capable d'identifier (« en une heure ou en une semaine ») le métier le plus adapté à notre âme. « L'intérieur sera ouaté, il émettra une luminosité chaude. On s'y installera en position fœtale, genre trip intra-utérin. On aura les yeux fermés et des oreillettes (…) On entrera dans une sorte de méditation guidée, une transe désirante, dont la base sera conçue par des neuroscientifiques à partir de sons binauraux (…) On sera amené à contempler notre intériorité. Comme une plongée dans un océan opaque. On deviendra des veilleurs : on laissera remonter à la surface des sensations encore souterraines, encore imprécises. » Pour toute question au sujet de ce méta-Pôle Emploi, merci de contacter l'artiste lors de la prochaine représentation de MMDCD, le 20 octobre à l'Étoile du Nord, 16 rue Georgette Agutte à Paris, dans le cadre du festival ZOA/Avis de Turbulences. Image : Black Mirror, S2E4, Blanc comme neige, de Charlie Brooker (2014). See acast.com/privacy for privacy and opt-out information.
"We are trying to réenchantée le monde." Claude d'AnthenaiseIn his words, Claude d'Anthenaise's vision for Musée de la Chasse et de la Nature was to make “a museum of emotion,” with “a free and poetic spirit,” and “a climate of strangeness.” Within its 18th-century walls, he installed natural specimens alongside medieval artwork and pieces by contemporary artists, creating an uncanny and otherworldly atmosphere.In conversation with writer and host Alisa Carroll, d'Anthenaise guides us through the mythical, spiritual, historical, and aesthetic dimensions of the museum, and shares how, in the midst of the crisis of the Anthropocene, it has become a vehicle for cultivating new images of the wild, for galvanizing movements like ecofeminism, and for reintegrating the human and natural realms. Join us for a deep journey into the enchanted landscape d'Anthenaise has created. www.thealcoveproject.com | @thealcoveproject.com
Aktuell: 75 Jahre BRF: 2012 - Jan Fabre im Ikob
Aujourd’hui, je reçois Olivier Dubois, auteur, chorégraphe et danseur interprète. Olivier Dubois est une figure majeure de la danse contemporaine française. Olivier a été danseur interprète pour Angelin Preljocaj, Jan Fabre, Sasha Waltz malgré un appel tardif pour la danse à 23 ans. Il se révèle au public et en tant que chorégraphe en 2006 avec son solo Pour Tout L’or Du Monde au Festival d’Avignon. Olivier agite désormais régulièrement la scène en poursuivant ses explorations sur l’humanité avec sa Compagnie Olivier Dubois et des œuvres chorégraphiques comme Élégie, Auguri, Tropismes, Pour Sortir Au Jour etc. Chaque proposition créative est une véritable expérience. Il a un amour fou pour les danseurs interprètes. Olivier aime explorer l’ombre pour trouver la lumière, et donne un bout de soi dans chacune de ses créations. Il faut laisser des plumes au plateau. On l’écoute avec joie.
In this weeks episode, I am joined by Phil Griffin who, after beginings in dance moved into film-making and created with the likes of Prince, Amy Winehouse, Paul McCartney, Britney Spears, Jan Fabre, Mikhail Baryshnikov and so many more. Not being satisfied with the creator-client dichotomy he moved into Fine Arts & Photography and was again met with frustration at the democracy of creation. He sits to chat with me and for whatever reason it was deemed necessary for us to try our hardest to articulate each's own interpretation of God (whatever that means). The conversation isn't as focused on Art as perhaps one might hope, but we cannot speak about Art/Creation/Beauty without the belief in some kind of Ideal from which it all stems. So this conversation is two people who have dedicated their varying lengths of life to the puzzle of communicating that awareness of The Supreme that we both so obviously feel. I hope you enjoy. Listen & Subscribe on iTunes: podcasts.apple.com/gb/podcast/so-y…st/id1080107731 Listen & Follow on Spotify: open.spotify.com/show/5AQrxpzS31w…OvQTWr6f8KL1awIg Listen & Follow on Soundcloud: @sywbaa Instagram: www.instagram.com/kanechattey www.instagram.com/phil_griffin_image
In deze 'Berg en Dal'-podcast praat Pat Donnez met choreografe en danser Lisbeth Gruwez. Lisbeth Gruwez begon haar podiumcarrière bij Jan Fabre. Na haar ‘triptiek van het extatische lichaam’, veranderde ze radicaal van koers. The Sea Within is een overrompelde en intense voorstelling waarin Gruwez laat zien hoe tien vrouwen samen sisterhood kunnen maken en zijn. Girlpower op z’n sterkst.
Was steckt hinter der Theaterkrise in Wuppertal und den Vorwürfen gegen Jan Fabre? Warum sind die Arbeiten des Regisseurs Jürgen Gosch so unvergesslich? Im September-Theaterpodcast schauen wir auf "siegreiche" und "schiffbrüchige" Theatermacher.Von Susanne Burkhardt und Elena PhilippHören bis: 19. Januar 2038, 04:14Direkter Link zur Audiodatei
Was steckt hinter der Theaterkrise in Wuppertal und den Vorwürfen gegen Jan Fabre? Warum sind die Arbeiten des Regisseurs Jürgen Gosch so unvergesslich? Im September-Theaterpodcast schauen wir auf "siegreiche" und "schiffbrüchige" Theatermacher. Von Susanne Burkhardt und Elena Philipp www.deutschlandfunkkultur.de, Der Theaterpodcast Hören bis: 19.01.2038 04:14 Direkter Link zur Audiodatei
THE CLEANER: uno spazio speciale dedicato alla grande retrospettiva di Marina Abramovic a Palazzo Strozzi a Firenze. - I CASTELLI NELL'ORA BLU: in due sedi a Milano l'omaggio di Jan Fabre a Magritte. - MARGHERITA SARFATTI. Intervista ad Antonello Negri. La mostra in due sedi al Museo del Novecento di Milano e al Mart di Rovereto. - Straordinarie immagini del paesaggio marchigiano, con..le fotografie di Mario Giacomelli riapre lo spazio Forma.
THE CLEANER: uno spazio speciale dedicato alla grande retrospettiva di Marina Abramovic a Palazzo Strozzi a Firenze. - I CASTELLI NELL'ORA BLU: in due sedi a Milano l'omaggio di Jan Fabre a Magritte. - MARGHERITA SARFATTI. Intervista ad Antonello Negri. La mostra in due sedi al Museo del Novecento di Milano e al Mart di Rovereto. - Straordinarie immagini del paesaggio marchigiano, con..le fotografie di Mario Giacomelli riapre lo spazio Forma.
THE CLEANER: uno spazio speciale dedicato alla grande retrospettiva di Marina Abramovic a Palazzo Strozzi a Firenze. - I CASTELLI NELL'ORA BLU: in due sedi a Milano l'omaggio di Jan Fabre a Magritte. - MARGHERITA SARFATTI. Intervista ad Antonello Negri. La mostra in due sedi al Museo del Novecento di Milano e al Mart di Rovereto. - Straordinarie immagini del paesaggio marchigiano, con..le fotografie di Mario Giacomelli riapre lo spazio Forma. (seconda parte)
THE CLEANER: uno spazio speciale dedicato alla grande retrospettiva di Marina Abramovic a Palazzo Strozzi a Firenze. - I CASTELLI NELL'ORA BLU: in due sedi a Milano l'omaggio di Jan Fabre a Magritte. - MARGHERITA SARFATTI. Intervista ad Antonello Negri. La mostra in due sedi al Museo del Novecento di Milano e al Mart di Rovereto. - Straordinarie immagini del paesaggio marchigiano, con..le fotografie di Mario Giacomelli riapre lo spazio Forma. (seconda parte)
THE CLEANER: uno spazio speciale dedicato alla grande retrospettiva di Marina Abramovic a Palazzo Strozzi a Firenze. - I CASTELLI NELL'ORA BLU: in due sedi a Milano l'omaggio di Jan Fabre a Magritte. - MARGHERITA SARFATTI. Intervista ad Antonello Negri. La mostra in due sedi al Museo del Novecento di Milano e al Mart di Rovereto. - Straordinarie immagini del paesaggio marchigiano, con..le fotografie di Mario Giacomelli riapre lo spazio Forma. (prima parte)
THE CLEANER: uno spazio speciale dedicato alla grande retrospettiva di Marina Abramovic a Palazzo Strozzi a Firenze. - I CASTELLI NELL'ORA BLU: in due sedi a Milano l'omaggio di Jan Fabre a Magritte. - MARGHERITA SARFATTI. Intervista ad Antonello Negri. La mostra in due sedi al Museo del Novecento di Milano e al Mart di Rovereto. - Straordinarie immagini del paesaggio marchigiano, con..le fotografie di Mario Giacomelli riapre lo spazio Forma. (prima parte)
In deze aflevering van de 'Vrijdag'-podcast heeft Werner Trio het over de 'Onsterfelijke macht'. De veel belaagde Jan Fabre heeft naar eigen zeggen in zijn testament bepaald dat er na zijn dood een kunstwerk moet worden gemaakt van zijn hersenen. ‘Het meest sexy deel van de mens: zonder fantasie, geen erectie.’ In Spanje heeft het parlement beslist dat het lijk van dictator Francisico Franco –veertig jaar na zijn dood-- moet worden heropgegraven. Het kolossale monument waar hij nu begraven ligt, zou een bedevaartsoord vormen voor extreem-rechts. “Necrocratie”, zo noemt prof. em. en publicist Luc Rasson het feit dat dictators nooit dood zijn, en macht blijven uitoefenen. Aan Werner Trio legt hij zijn bevindingen uit, na de Valle de los Caïdos en zijn geschiedenis aan een nauwkeurig onderzoek te hebben onderworpen. Journalist en Spanje-kenner Chris Van der Heijden repliceert. Over de macht van de ‘charismatische artistiek leider’ (figuren zoals Fabre, dus) bespiegelen moraalfilosofe en feministe Petra Van Brabandt (St. Lucas Antwerpen) en classica en kunsthistorica Nadia Sels (UGent): is het tijd om komaf te maken met de verheerlijking van de genie-kunstenaar? "
Pat Donnez praat met theater- en 'vogelvrouw' Barbara De Coninck. Hoe gaat de vogelwereld om met verlies? Ze vult haar dagen met Jan Fabre in wiens Mount Olympos ze onlangs nog een indrukwekkende Dionysos speelde. Maar Barbara De Coninck koestert een grote liefde voor ornithologie, meer in het bijzonder dagroofvogels. Hoe gaat de vogelwereld om met verlies? Ze schreef er een boekje over. De staartpen van de vuurvogel - over vogels, rituelen en rouw.
Laura Pozone e interprete e coautrice, insieme a Massimiliano Loizzi, di “Dita di dama”, sul movimento operaio femminile a Roma nel 1969, tratto dal libro di Chiara Ingrao, al teatro della Cooperativa di Milano. All'Umanitaria di Milano una grande installazione dedicata a “Guernica” a cura dell'associazione “Sul filo dell'arte”: il servizio di Tiziana Ricci. Il regista Luigi D'Alife racconta a Barbara Sorrentini il suo documentario “Binxet – Sotto il confine” sulla tragedia dei curdi al confine turco. Elena Arvigo parla di “L'imperatore della sconfitta” di Jan Fabre, spettacolo che chiude gli eventi celebrativi per i 40° anni del Teatro Out Off. La rubrica di musica classica di Giuseppe Califano.
Laura Pozone e interprete e coautrice, insieme a Massimiliano Loizzi, di “Dita di dama”, sul movimento operaio femminile a Roma nel 1969, tratto dal libro di Chiara Ingrao, al teatro della Cooperativa di Milano. All’Umanitaria di Milano una grande installazione dedicata a “Guernica” a cura dell’associazione “Sul filo dell’arte”: il servizio di Tiziana Ricci. Il regista Luigi D’Alife racconta a Barbara Sorrentini il suo documentario “Binxet – Sotto il confine” sulla tragedia dei curdi al confine turco. Elena Arvigo parla di “L’imperatore della sconfitta” di Jan Fabre, spettacolo che chiude gli eventi celebrativi per i 40° anni del Teatro Out Off. La rubrica di musica classica di Giuseppe Califano.
Laura Pozone e interprete e coautrice, insieme a Massimiliano Loizzi, di “Dita di dama”, sul movimento operaio femminile a Roma nel 1969, tratto dal libro di Chiara Ingrao, al teatro della Cooperativa di Milano. All’Umanitaria di Milano una grande installazione dedicata a “Guernica” a cura dell’associazione “Sul filo dell’arte”: il servizio di Tiziana Ricci. Il regista Luigi D’Alife racconta a Barbara Sorrentini il suo documentario “Binxet – Sotto il confine” sulla tragedia dei curdi al confine turco. Elena Arvigo parla di “L’imperatore della sconfitta” di Jan Fabre, spettacolo che chiude gli eventi celebrativi per i 40° anni del Teatro Out Off. La rubrica di musica classica di Giuseppe Califano.
Lo spettacolo “Attends, attends, attends… pour mon père” di Jan Fabre in scena al CRT – Teatro della Triennale: ne parla l'interprete Cèdric Charron Tiziana Ricci parla dell'iniziativa milanese MuseoCity e degli eventi d'arte che vedono partner Brera e la Bicocca Raffaele Khoeler degli Ottavo Richter parla dei prossimi appuntamenti della band Antonio Serra con la sua rubrica di fumetti del venerdì: ospiti gli autori delle nuove strisce Bonelli Kids
Lo spettacolo “Attends, attends, attends… pour mon père” di Jan Fabre in scena al CRT – Teatro della Triennale: ne parla l’interprete Cèdric Charron Tiziana Ricci parla dell’iniziativa milanese MuseoCity e degli eventi d’arte che vedono partner Brera e la Bicocca Raffaele Khoeler degli Ottavo Richter parla dei prossimi appuntamenti della band Antonio Serra con la sua rubrica di fumetti del venerdì: ospiti gli autori delle nuove strisce Bonelli Kids
Lo spettacolo “Attends, attends, attends… pour mon père” di Jan Fabre in scena al CRT – Teatro della Triennale: ne parla l’interprete Cèdric Charron Tiziana Ricci parla dell’iniziativa milanese MuseoCity e degli eventi d’arte che vedono partner Brera e la Bicocca Raffaele Khoeler degli Ottavo Richter parla dei prossimi appuntamenti della band Antonio Serra con la sua rubrica di fumetti del venerdì: ospiti gli autori delle nuove strisce Bonelli Kids
Welcome to Secrets of Organ Playing Podcast #65! http://www.organduo.lt/podcast Today's guest is Nico Declerck, an organist from Belgium and founder of orgelradio project - 24/7 internet radio broadcasts of organ music. Since January 4, 2016 orgelradio has reached more than 74.000 listeners in 137 countries. Nico studied the organ in Belgium (Antwerp) with Stanislas Deriemaeker and Joris Verdin. He followed masterclasses with Marie-Claire Alain, Bernard Foccroulle, Daniel Roth, Harald Vogel, Jos Van Immerseel en studied one year with Guy Bovet in Switzerland. He played the organ and harmonium in several orchestras with conductors as Heinrich Schiff, Philip Herreweghe, Silvio Varviso, Eliahu Inbal and Neville Marriner. He recorded a harmonium cd on his big V.Mustelharmonium with celesta. This cd is completely sold out. From 2001 to 2005 he was stage manager at the Bayreuther Festspiele (D) where he could work with conductors like Pierre Boulez, Christian Thielemann and Andrew Davis and with directors like Christian Schlingensief and Keith Warner. At the moment he is stage magager at the Flemish Opera and organist in Turnhout and in Hoogstraten. The last few years he toured through Europe and Japan with Rosas, he worked as a stage manager in Rotterdam (NL), Miskolc (H) and Endinburgh (GB). He created the harmonium score in Jan Fabre's The Tragedy of a Friendship, a Hommage to Richard Wagner. He played the organ at the funeral of Queen Fabiola and recorded a cd with Marcel Ponseele, baroque oboe. In this conversation, Nico shares his experiences with orgelradio project - what inspired him to start, how he attracted the mainstream media attention, what challenges he met under way, and what his future goals are for this project. Enjoy and share your comments below. And don't forget to help spread the word about the SOP Podcast by sharing it with your organist friends. Thanks for caring. Related link: http://www.orgelradio.eu
Between mythical creatures and human forms, between dream and nightmare, we find ourselves in a world where life crawls and insects swarm: Welcome to the land of the Blue Hour.
Between mythical creatures and human forms, between dream and nightmare, we find ourselves in a world where life crawls and insects swarm: Welcome to the land of the Blue Hour.
In this second episode, Crystal Pite recalls her move to Germany in 1996 to join William Forsythe's Frankfurt Ballet and the ensuing five years of growth as a performer and choreographer. This is also a time of exposure to the work of Pina Bausch, Wim Vandekeybus, Jan Fabre, Anne Teresa De Keersmaeker, Meg Stuart and Rui Horta. She leaves Germany in 2001 and realizes her dream of forming her own company, Kidd Pivot, where she is free to create and perform her own work.