Podcasts about citt eterna

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il posto delle parole
Franco Forte "L'alba di Cesare"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Nov 13, 2024 22:37


Franco Forte"L'alba di Cesare"Il romanzo del De bello gallicoMondadori Editorewww.mondadori.itRoma, 58 a.C. L'Urbe è da secoli una repubblica, e il governo ufficialmente in mano al Senato. In realtà, il destino della Città Eterna si gioca sempre più lontano dal foro: a muovere le pedine è infatti il triumvirato di Marco Licinio Crasso, Gneo Pompeo Magno e Gaio Giulio Cesare, i tre uomini più potenti di Roma, uniti e insieme divisi da una complicata ragnatela di interessi. Quando le tensioni nella vicina Gallia esplodono, è Cesare a promettere una soluzione definitiva: per il Senato, il suo trasferimento è l'occasione di allontanare l'ex console dagli occhi della popolazione e spegnerne il crescente consenso; per i colleghi triumviri, rappresenta la possibilità di giocarsi il comando di Roma in una partita a due. Ma Cesare non è un parvenu della politica: sa bene di essere al momento il lato debole del triangolo, non avendo il denaro di Crasso, né i successi militari di Pompeo. Sa altrettanto bene, però, che la situazione può ribaltarsi in fretta, e i popoli da conquistare oltre le Alpi paiono il palcoscenico ideale per provarci… Inizia così una delle campagne militari più leggendarie e cruciali della Storia, otto anni di polvere, ferro e sangue, a combattere nemici spietati e orgogliosi, pronti a ogni sacrificio. Cesare sa che le sorti della guerra dipendono dalla sua presenza accanto alle legioni, eppure sarà costretto ad accettare che la battaglia più complicata si combatta proprio nell'Urbe… Usando i migliori attrezzi del narratore, Franco Forte riprende fatti e situazioni del De bello gallico di Cesare, restituendone non solo le gesta, ma anche i pensieri, i turbamenti, i sogni e gli incubi, così da far rivivere sulla pagina il ritratto del Cesare stratega e soldato, ma anche quello più affascinante dell'uomo che si nasconde dietro le grandi conquiste.Franco Forte è direttore delle collane Giallo Mondadori, Segretissimo e Urania. Per Mondadori ha pubblicato, tra gli altri, Karolus, L'uranio di Mussolini, La bambina e il nazista, Carthago, Roma in fiamme, Cesare l'immortale e Cesare il conquistatore e la serie dedicata ai sette re di Roma.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Italian Podcast
News in Slow Italian #606- Easy Italian Radio

Italian Podcast

Play Episode Listen Later Aug 23, 2024 9:48


Dedicheremo la prima parte della puntata all'attualità. Inizieremo con la notizia dell'incursione a sorpresa delle forze ucraine in Russia. Quindi, parleremo di una moda mortale legata all'uso di ketamina che è stata scoperta in seguito alle indagini sulla morte dell'attore Matthew Perry. Nello spazio dedicato alla scienza commenteremo i risultati di uno studio che svela l'identità chimica dell'asteroide che si è scontrato con la Terra causando l'estinzione dei dinosauri. E infine, renderemo omaggio a uno dei più grandi attori del nostro tempo, Alain Delon, scomparso domenica scorsa all'età di 88 anni.    Nella prima notizia commenteremo la straordinaria vittoria della Nazionale italiana di pallavolo alle Olimpiadi di Parigi, che ha sconfitto in finale le campionesse uscenti degli Stati Uniti. Al termine di una prestazione che ha evidenziato l'eccellente condizione fisica e mentale delle giocatrici italiane, le Azzurre si sono aggiudicate la medaglia d'oro, coronando il sogno di tutto il movimento pallavolistico nazionale, dopo tanti anni di sacrifici. Successivamente, ci trasferiremo nella Città Eterna, Roma, dove la Via Appia Antica, una delle principali arterie di comunicazione dell'Impero Romano, fondamentale per spostamenti militari, commerciali e culturali, è stata recentemente dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. - Rimangono ancora poco chiari i motivi dell'improvvisa incursione ucraina in Russia - Cinque persone accusate della morte di Matthew Perry - Secondo uno studio i dinosauri furono uccisi da un raro asteroide antico - Alain Delon, icona del cinema francese, muore a 88 anni - La Nazionale femminile di pallavolo scrive la storia - L'Appia antica diventa patrimonio dell'umanità dell'UNESCO

Salida Lavolpiana
Che storia

Salida Lavolpiana

Play Episode Listen Later Jun 27, 2024 56:35


Racconti e leggende. Aneddoti e curiosità. Non parliamo di calciomercato, ma respiriamo aria nuova. Gian Marco D'Eusebi, in arte @azzikky, ci porta in giro per la Capitale e ci racconta a modo suo il legame indissolubile tra la Città Eterna e la sua squadra, l'AS Roma. È dei nostri, ovviamente. Non perdete il suo libro "Escape Roma" - Clicca qui..INFO .E-mail: salidapod@magnesiapodcast.it.SUPPORTACI.www.patreon.com/salidapod/membership.SHOP.T-Shirt e Adesivi: https://www.patreon.com/salidapod/shop.SOCIAL .Twitter: www.twitter.com/salida_pod.Instagram: www.instagram.com/salida_pod.Gruppo Telegram: https://t.me/salida_pod.Chat Telegram: https://t.me/salidachat.CHI SIAMO .www.magnesiapodcast.it/salida-lavolpiana-2/Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/salida-lavolpiana--5909766/support.

C'ho l'Ansia
Azzykky e l'ansia nell'Antica Roma - C'ho l'Ansia #02

C'ho l'Ansia

Play Episode Listen Later Jun 20, 2024 93:35


C'ho l'Ansia è un podcast condotto da Leonardo Bocci Ospite di C'ho l'Ansia Azzykky, Gianmarco D'Eusebi, l'unica persona al Mondo che conosco che non soffre di ansia, ma tra racconti e aneddoti su Roma ci racconta che anche gli antichi romani soffrivano d'ansia. Buona visione! Gianmarco D'Eusebi, in arte Azzykky è da sempre appassionato di arte e storia, sui social racconta gli aspetti più singolari della Storia di Roma, i suoi luoghi nascosti, le curiosità, le leggende svelando gli aneddoti più misteriosi e interessanti della Città Eterna

Cibo Stories
Terrazza Nainer di Palazzo Nainer Roma Centro Ep:60

Cibo Stories

Play Episode Listen Later May 28, 2024 3:30


Un luogo da dove ammirare Roma dall'alto, lontano dal caos e dal rumore del traffico; un drink in mano e la vista che si perde tra Piazza del Popolo e il verde di Villa Borghese.Da qui lo sguardo abbraccia i tetti della Città Eterna, le cupole delle chiese, il verde rigoglioso del Pincio.

Cibo Stories
Bulgari-Terrazza Panoramica-Roma Centro ep:46

Cibo Stories

Play Episode Listen Later May 5, 2024 3:48


La Terrazza è lo spettacolare rooftop con una vista che domina tutto il centro monumentale di Roma, da Villa Medici e Trinità dei Monti al Tevere e al Colle del Gianicolo con un'atmosfera che cambia ed evolve nell'arco della giornata. Di giorno si presenta come luogo ideale per rilassarsi al sole, al tramonto per godersi un aperitivo glamour e la sera per sorseggiare un cocktail sotto il cielo stellato di Roma. L'offerta gastronomica corrisponde a quella del Bulgari Bar. Il progetto paesaggistico de La Terrazza, curato da P'arcnouveau, è stato concepito come una tipica terrazza della Città Eterna, con oltre 200 vasi smaltati in cui fioriscono una ricchissima varietà di piante e fiori autoctoni che richiamano i giardini delle ville dell'Antica Roma come la Villa di Livia e Villa Adriana.

Fluent Fiction - Italian
Lost in Trastevere: A Gelato Odyssey

Fluent Fiction - Italian

Play Episode Listen Later May 3, 2024 14:57


Fluent Fiction - Italian: Lost in Trastevere: A Gelato Odyssey Find the full episode transcript, vocabulary words, and more:fluentfiction.org/lost-in-trastevere-a-gelato-odyssey Story Transcript:It: Le luci abbagliavano e il rumore chiassoso della città di Roma avvolgeva Marco, un turista di prima volta nella Città Eterna. Affezionato ai viaggi da solo, Marco aveva un innato senso dell'orientamento, ma Roma... Roma lo aveva completamente perso.En: The lights were dazzling, and the noisy noise of the city of Rome enveloped Marco, a first-time tourist in the Eternal City. Fond of solo travels, Marco had a natural sense of direction, but Rome... Rome had completely thrown him off.It: Marco si trovava nel cuore di Trastevere, circondato da vicoli stretti e all'incrocio di strade tortuose. Tutto sommato, Marco amava questo enigma non pianificato. La sua avventura iniziò percorrendo una strada acciottolata, fiancheggiata da antichi palazzi di tonalità giallo-terracotta, balconi fioriti e linee di panni appesi.En: Marco found himself in the heart of Trastevere, surrounded by narrow alleys and at the intersection of winding streets. All in all, Marco loved this unplanned enigma. His adventure began by walking down a cobblestone street, bordered by ancient buildings in yellow-terracotta hues, flowered balconies, and lines of hanging laundry.It: Mentre passeggiava, si sentì attratto da un dolce profumo in l'aria. Rincorrendo quell'aroma, finì in una piccola gelateria nascosta, chiamata "Gusto Gelato". Prese un grande gelato alla fragola e si sedette fuori a godersi lo spettacolo della strada.En: As he strolled, he was drawn to a sweet fragrance in the air. Chase that aroma, he ended up in a small hidden gelato shop, called "Gusto Gelato." He ordered a large strawberry gelato and sat outside to enjoy the spectacle of the street.It: Riprese il suo cammino, girando a destra, a sinistra, poi ancora a destra, ma incredibilmente si ritrovò nella stessa gelateria. Sorpreso, rise nel vedere il gelataio che lo guardava con un sorriso malizioso e disse: "Bentornato!" Ridendo, Marco ordinò un altro gelato, questa volta al cioccolato.En: He continued his walk, turning right, then left, then right again, but incredibly found himself back in the same gelato shop. Surprised, he laughed to see the gelato man looking at him with a mischievous smile and saying, "Welcome back!" Laughing, Marco ordered another gelato, this time chocolate flavor.It: Marco decise di prendere un'altra strada, ma a discapito del suo orgoglio si ritrovò di nuovo nella stessa gelateria. Un po' frustrato, ordinò un gelato alla crema e si sedette. Contemplava gli edifici antichi, le luci tremolanti sui muri di mattoni e i residenti che si mescolavano alle risate e alle conversazioni.En: Marco decided to take another street, but to his pride's detriment, he found himself back in the same gelato shop. A little frustrated, he ordered a cream gelato and sat down. He gazed at the ancient buildings, the flickering lights on the brick walls, and the residents blending in with laughter and conversations.It: Il gelataio, vedendolo un po' abbattuto disse: "La maggior parte dei turisti si perde qui. Roma è complicata, ma è anche ciò che la rende speciale." Marco annuì, accettando la sua situazione con un sorriso rassegnato. Decise di restare lì per il resto della serata, godendosi il fascino e la calda accoglienza di questo piccolo angolo di Roma.En: The gelato man, seeing him a bit dejected, said, "Most tourists get lost here. Rome is complicated, but it's also what makes it special." Marco nodded, accepting his situation with a resigned smile. He decided to stay there for the rest of the evening, enjoying the charm and warm welcome of this little corner of Rome.It: La morale del suo giorno? Non importa quanto ci provi, nella vita possono capitare certe situazioni che non prevedi. La cosa più importante è essere in grado di ridere di se stessi e godersi l'esperienza, per quanto ridicola possa sembrare. E forse, quella gelateria era esattamente dove doveva essere.En: The moral of his day? No matter how hard you try, there are situations in life that you don't foresee. The most important thing is to be able to laugh at yourself and enjoy the experience, however silly it may seem. And perhaps, that gelato shop was exactly where it was meant to be.It: In sostanza, Marco non vinse la lotta con Roma ma trovò qualcosa di molto più dolce... il miglior gelato della sua vita e una storia indimenticabile da raccontare. Tutto grazie a un labirinto urbano e a "Gusto Gelato". Da quel giorno, ogni volta che qualcuno gli chiedeva del suo viaggio a Roma, Marco rispondeva sempre con un sorriso: "E' stata un'esperienza dolcemente disorientante!"En: In essence, Marco didn't win the battle with Rome but found something much sweeter... the best gelato of his life and an unforgettable story to tell. All thanks to an urban maze and "Gusto Gelato." From that day on, whenever someone asked him about his trip to Rome, Marco always replied with a smile: "It was a sweetly disorienting experience!" Vocabulary Words:lights: lucicity: cittàtourist: turistasolo: da solodirection: senso dell'orientamentostreets: stradeadventure: avventurafragrance: profumogelato: gelatostreet: stradabuildings: palazzibalconies: balconilaundry: pannispectrum: tonalitàhidden: nascostalaughter: risateconversations: conversazionilabyrinth: labirintomaze: mazesweet: dolceexperience: esperienzaunexpected: non prevedichocolate: cioccolatoancient: antichiflickering: tremolantiresidents: residenticharm: fascinowarm welcome: calda accoglienzaunforgettable: indimenticabile

ArcheoTravelers il Podcast
Il Natale di Roma. Questione di organizzazione

ArcheoTravelers il Podcast

Play Episode Listen Later May 1, 2024 52:17


Nell'episodio del podcast di oggi, esploreremo le affascinanti origini di Roma, unendo le testimonianze archeologiche alle leggende millenarie che hanno plasmato l'identità della Città Eterna.Dalla trasformazione del tempio dei Lari sotto il principato di Augusto alla ricostruzione del santuario di Vesta dopo l'incendio del 64 d.C., passando per il ruolo del santuario di Vulcano nel consiglio regio, esamineremo le principali teorie archeologiche sulle origini di Roma.Affronteremo l'origine e lo sviluppo di Roma attraverso l'analisi dei reperti archeologici e delle tradizioni mitiche, esplorando le ipotesi accademiche e le varie teorie contrastanti.Scopriamo insieme i segreti di una delle città più affascinanti della storia e immergiamoci in un viaggio attraverso i secoli.Non perdete l'occasione di ascoltare l'episodio completo per approfondire le radici storiche e mitiche di Roma!Buon ascolto!Trovi il progetto "ArcheoTravelers, viaggiatori nel passato" sui maggiori canali social tra cui Instagram e Facebook, oltre che sul sito internet ad esso dedicato www.archeotravelers.com.Qui trovi l'approfondimento all'episodio di oggi -> Il Natale di Roma. Questione di organizzazione

Ultim'ora
World Skate Day Roma, Aracu “Lo sport giovane per eccellenza”

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Apr 22, 2024 2:02


ROMA (ITALPRESS) - Una giornata di festa, di gioia e di grande partecipazione, all'insegna degli sport rotellistici per il compleanno di World Skate. Lo scenario era quello delle grandi occasioni, come solo Roma sa regalare: Colle Oppio, con il Colosseo a fare da quinta suggestiva della manifestazione, nello skatepark cittadino, diventato oramai luogo iconico della Capitale. Il World Skate Day, organizzato dalla Federazione Italiana Sport Rotellistici per festeggiare i 100 anni di storia della Federazione Mondiale, ha visto la partecipazione di tanti appassionati delle discipline su rotelle, di famiglie, di campioni italiani, di gruppi di pattinatori, arrivati per animare la festa con spettacoli, esibizioni, musica, dj set e tanto altro, nella splendida cornice romana, coccolati dal sole primaverile e dalla luce unica della Città Eterna.gm/gtr(Fonte video: ufficio stampa Fisr)

Fluent Fiction - Italian
Lost in Rome: A Journey of Discovery

Fluent Fiction - Italian

Play Episode Listen Later Apr 14, 2024 14:40


Fluent Fiction - Italian: Lost in Rome: A Journey of Discovery Find the full episode transcript, vocabulary words, and more:fluentfiction.org/lost-in-rome-a-journey-of-discovery Story Transcript:It: Su un treno sfrecciante attraverso la campagna italiana, con le montagne che sorgono all'orizzonte, due amici stavano chiacchierando.En: On a speeding train through the Italian countryside, with mountains rising on the horizon, two friends were chatting.It: Il loro nome?En: Their names?It: Sofia e Luca.En: Sofia and Luca.It: Il loro destino?En: Their destination?It: La più classica delle città italiane: Roma, la Città Eterna.En: The most classic of Italian cities: Rome, the Eternal City.It: Una volta arrivati a Roma, il loro viso brillava di entusiasmo.En: Upon arriving in Rome, their faces were shining with excitement.It: Camminavano per le strade lastricate di pietra, inmezzo a edifici storici e fontane danzanti.En: They walked through the cobblestone streets, amidst historic buildings and dancing fountains.It: Mangiavano gelato accanto all'acqua di gorgoglio, l'odore del cibo italiano nell'aria, l'eco delle risate e delle conversazioni riempiva i loro cuori di gioia.En: They ate gelato next to gurgling water, the smell of Italian food in the air, the echoes of laughter and conversations filling their hearts with joy.It: "Chiediamo direzioni per il Colosseo," disse Luca, con un grande sorriso.En: "Let's ask for directions to the Colosseum," Luca said, with a big smile.It: Ma Roma, sapevano, era famosa per le sue strade confuse.En: But Rome, they knew, was famous for its confusing streets.It: Così, hanno chiesto aiuto a un anziano signore seduto su una panchina.En: So, they asked for help from an elderly man sitting on a bench.It: Ecco arrivare il problema.En: Here comes the problem.It: Il signore, con la bocca piena di denti d'oro e il suo cappello storto, parlava con velocità.En: The man, with a mouth full of gold teeth and his crooked hat, spoke quickly.It: Gli occhi di Sofia e di Luca si allargarono mentre cercavano di seguire le sue indicazioni.En: Sofia and Luca's eyes widened as they tried to follow his directions.It: "Gira a destra, poi a sinistra, poi dritto, poi di nuovo a destra," disse, con grande energia.En: "Turn right, then left, then straight, then right again," he said, with great energy.It: Ma Roma, stupendo labirinto di storia e cultura, non era così semplice da navigare.En: But Rome, a stunning maze of history and culture, was not so easy to navigate.It: Sofia e Luca si persero.En: Sofia and Luca got lost.It: Camminarono in cerchio per ore, passando lo stesso caffè più e più volte.En: They walked in circles for hours, passing the same cafe over and over again.It: Ma non demorsero.En: But they didn't give up.It: Hanno continuato a cercare il loro obiettivo: il Colosseo.En: They kept searching for their goal: the Colosseum.It: Alla fine, quando il sole stava per tramontare, hanno raggiunto il loro obiettivo.En: In the end, as the sun was setting, they reached their goal.It: Victoria!En: Victory!It: Il Colosseo, imponente e magestuoso, sorgeva di fronte a loro.En: The Colosseum, imposing and majestic, stood before them.It: L'arancione del tramonto brillava sulle sue antiche pietre.En: The orange of the sunset shone on its ancient stones.It: Sofia e Luca sorrisero, la loro avventura nello sconosciuto risolta.En: Sofia and Luca smiled, their adventure in the unknown resolved.It: Quella sera, davanti a una pizza fumante, risero della loro giornata.En: That evening, in front of a steaming pizza, they laughed about their day.It: Sì, si erano persi.En: Yes, they had gotten lost.It: Ma avevano anche vissuto un'avventura, avevano riso, avevano scoperto di più su Roma.En: But they had also experienced an adventure, had laughed, had discovered more about Rome.It: E, alla fine, era tutta una parte del viaggio.En: And, in the end, it was all part of the journey.It: Quella notte, mentre si addormentavano nei loro letti, il suono dei ciclomotori romani nelle loro orecchie, sapevano che il viaggio a Roma era un viaggio che non avrebbero mai dimenticato.En: That night, as they fell asleep in their beds, the sound of Roman mopeds in their ears, they knew that the trip to Rome was a journey they would never forget.It: E tutto grazie a un vecchio locale loquace e le sue indicazioni confuse.En: And all thanks to an old talkative local and his confusing directions.It: Perché, talvolta, perdersi non è un problema, è una scoperta.En: Because sometimes, getting lost is not a problem, it's a discovery.It: E Roma era la città perfetta per scoprire.En: And Rome was the perfect city to discover. Vocabulary Words:Eyes: OcchiSunset: TramontoAdventure: AvventuraLost: PersiStreets: StradeCity: CittàSmile: SorrisoDirections: IndicazioniMajestic: MaestosoAncient: AnticheJourney: ViaggioExcitement: EntusiasmoLaugh: RidereDiscover: ScoprireCobblestone: CiottoliHistory: StoriaCulture: CulturaConfusing: ConfuseMaze: LabirintoBench: PanchinaGoal: ObiettivoVictory: VittoriaImposing: ImponenteTalkative: LoquaceDiscover: ScopertaPerfect: PerfettaMoped: CiclomotoriProblem: ProblemaShining: BrilliavaClassic: Classica

Fluent Fiction - Italian
Laughter Echoes: Sofia's Moment of Joy at Piazza Navona

Fluent Fiction - Italian

Play Episode Listen Later Mar 17, 2024 15:16


Fluent Fiction - Italian: Laughter Echoes: Sofia's Moment of Joy at Piazza Navona Find the full episode transcript, vocabulary words, and more:fluentfiction.org/laughter-echoes-sofias-moment-of-joy-at-piazza-navona Story Transcript:It: In una giornata di sole a Roma, nel cuore della città eterna, la piccola Sofia si ritrovò alla Piazza Navona.En: On a sunny day in Rome, in the heart of the eternal city, little Sofia found herself at Piazza Navona.It: I suoi occhi blu luccicavano di meraviglia mentre osservava le fontane artistiche, i palazzi ricchi di storia e gli artisti di strada che catturavano l'attenzione dei turisti.En: Her blue eyes sparkled with wonder as she observed the artistic fountains, the palaces rich in history, and the street artists captivating the attention of tourists.It: Indossava un vestito a pois verdi che svolazzava nel vento, e la sua risata contagiosa riempiva l'aria.En: She wore a dress with green polka dots that fluttered in the wind, and her contagious laughter filled the air.It: Mamma e papà erano al bar a chiacchierare, e Sofia, con il suo minuscolo cappuccino, restava al tavolino vicino.En: Mom and dad were at the bar chatting, and Sofia, with her tiny cappuccino, stayed at the nearby table.It: Fingeva di essere grande, come i genitori, facendo tintinnare il suo cucchiaino nel caffè.En: She pretended to be grown up, like her parents, clinking her spoon in the coffee.It: Nel piatto a fianco, c'erano due biscotti.En: There were two cookies on the plate next to her.It: Sofia sorrise e decise che era il momento di inzuppare uno nel caffè.En: Sofia smiled and decided it was time to dunk one in the coffee.It: Immergendo il biscotto, un pezzo si staccò, cadde nel cappuccino e schizzò tutto fuori.En: Dipping the cookie, a piece broke off, fell into the cappuccino, and splattered everywhere.It: Sofia guardò la scena, stupita.En: Sofia looked at the scene, astonished.It: Poi scoppiò a ridere.En: Then she burst into laughter.It: Rideva così tanto che le sue spalle si scuotevano.En: She laughed so much that her shoulders shook.It: Un uomo anziano che passava proprio in quel momento fu colpito da una spruzzata di caffè.En: An elderly man passing by at that moment was hit by a splash of coffee.It: Si fermò, guardò la sua giacca macchiata e poi guardò Sofia.En: He stopped, looked at his stained jacket, and then looked at Sofia.It: Lei si bloccò, il suo sorriso lentamente svanì.En: She froze, her smile slowly fading.It: Aveva paura che l'uomo potesse essere arrabbiato.En: She was afraid the man might be angry.It: L'uomo guardò Sofia, poi guardò la sua giacca di nuovo e iniziò a ridere.En: The man looked at Sofia, then looked at his jacket again, and started laughing.It: Ridere così tanto che dovette appoggiare la mano sulla pancia.En: He laughed so much he had to place his hand on his belly.It: Sofia guardò l'uomo e iniziò a ridere di nuovo.En: Sofia looked at the man and started laughing again.It: Si erano entrambi ritrovati nella stessa situazione simpatetica.En: They had both found themselves in the same sympathetic situation.It: Il barista osservò da lontano e si unì alla loro risata.En: The bartender watched from afar and joined in their laughter.It: Mamma e papà, sentendo la risata, uscirono dal bar e videro la scena.En: Mom and dad, hearing the laughter, came out of the bar and saw the scene.It: Guardarono Sofia, l'uomo, il barista, e iniziarono a ridere anche loro, capendo quello che era successo.En: They looked at Sofia, the man, the bartender, and started laughing too, understanding what had happened.It: La risata contagiosa si estese alla piazza.En: The contagious laughter spread to the square.It: I passanti si fermavano per capire che cosa stesse succedendo.En: Passersby stopped to understand what was happening.It: Molti di loro sorridevano e ridevano senza nemmeno sapere il perché.En: Many of them smiled and laughed without even knowing why.It: In pochi minuti, Piazza Navona divenne un luogo di risa e di allegria.En: In a few minutes, Piazza Navona became a place of laughter and joy.It: Quella giornata, Sofia aveva combinato un pasticcio, ma invece di creare problemi, aveva fatto ridere tutti.En: That day, Sofia had made a mess, but instead of causing problems, she had made everyone laugh.It: Aveva reso la piazza un luogo di unione attraverso il riso.En: She had turned the square into a place of unity through laughter.It: Sofia non dimenticherà mai la sua avventura a Piazza Navona, il luogo che la fece sentire grande, e il giorno in cui un semplice biscotto inzuppato nell'espresso trasformò un pomeriggio ordinario in un momento di gioia condivisa.En: Sofia will never forget her adventure at Piazza Navona, the place that made her feel grown up, and the day when a simple cookie dipped in espresso turned an ordinary afternoon into a moment of shared joy.It: E così, anche quando la piazza si svuotò e il sole tramontò, il suono della risata di Sofia riecheggiò ancora tra le mura storiche di Piazza Navona, un dolce ricordo di un giorno straordinario.En: And so, even when the square emptied out and the sun set, the sound of Sofia's laughter echoed still among the historic walls of Piazza Navona, a sweet memory of an extraordinary day.It: Quella risata era il suo segno, la sua piccola traccia lasciata nella Città Eterna.En: That laughter was her mark, her small trace left in the Eternal City. Vocabulary Words:piazza: piazzaRome: RomaSofia: Sofiaparents: genitorilaughter: risatacookie: biscottocoffee: caffèbar: bartable: tavolinoartist: artistadress: vestitosun: soleEternal City: Città Eternastory: storiawonder: meravigliajoy: gioiahistoric: storicounity: unioneblue eyes: occhi blufountains: fontanepalaces: palazzimess: pasticciomoment: momentolaughter: risatawind: ventopolka dots: poistourists: turistipassersby: passantishared: condivisa

Fluent Fiction - Italian
Whispers of Piazza Navona: A Tale of Friendship in 'Lo Sfizio'

Fluent Fiction - Italian

Play Episode Listen Later Mar 3, 2024 15:22


Fluent Fiction - Italian: Whispers of Piazza Navona: A Tale of Friendship in 'Lo Sfizio' Find the full episode transcript, vocabulary words, and more:fluentfiction.org/whispers-of-piazza-navona-a-tale-of-friendship-in-lo-sfizio Story Transcript:It: Girava leggera tra le vie della Città Eterna, un mattino di sole scintillante, Sofia. Insieme a lei vi era Giorgio, un amico di lunga data. In questo scenario urbano ma affascinante, un piccolo baretto accoglieva i passanti. Si chiamava "Lo Sfizio"; era un luogo tranquillo, perfetto per una tazza di caffè e una chiacchierata tra amici.En: She wandered lightly through the streets of the Eternal City, on a sunny morning sparkling, Sofia. Alongside her was Giorgio, a long-time friend. In this urban yet fascinating setting, a small bar welcomed the passersby. It was called "Lo Sfizio"; a tranquil place, perfect for a cup of coffee and a chat among friends.It: Sofia, con i suoi capelli neri e gli occhi scuri, era un vulcano di energia. Parlava sempre ad alta voce, con una voce piena e risonante. A volte, tuttavia, dimenticava di moderare il tono quando passava da un luogo all'altro. Giorgio invece, era calmo e dal tono di voce pacato. Aveva sempre un libro in mano e un sorriso dolce sul viso.En: Sofia, with her dark hair and dark eyes, was a volcano of energy. She always spoke loudly, with a full and resonant voice. Sometimes, however, she forgot to moderate her tone as she moved from one place to another. Giorgio, on the other hand, was calm and had a soft-spoken voice. He always had a book in hand and a sweet smile on his face.It: Entrarono nel "Lo Sfizio" e si sedettero al loro tavolo preferito, vicino alla finestra che affacciava a Piazza Navona. Da questa angolazione, si poteva vedere il barbone locale che nutriva i piccioni, l'acqua che scorreva dalla fontana e la gente che faceva shopping là.En: They entered "Lo Sfizio" and sat at their favorite table, near the window overlooking Piazza Navona. From this angle, they could see the local homeless man feeding the pigeons, the water flowing from the fountain, and the people shopping there.It: Sofia guardò Giorgio e affermò: "Non riesco ancora a credere che Marco si sia trasferito a Milano!". Questa esclamazione avrebbe dovuto essere pronunciata come un semplice commento alla situazione, ma Sofia dimenticò di passare alla sua "voce da interni". Invece, gridò tutta la sua sorpresa così forte che tutto il bar si fermò, gli avventori si girarono e l'instabile piramide di piatti si stravolse.En: Sofia looked at Giorgio and exclaimed, "I still can't believe Marco moved to Milan!" This exclamation was meant to be a simple comment on the situation, but Sofia forgot to switch to her "indoor voice." Instead, she shouted her surprise so loud that the entire bar fell silent, the patrons turned around, and the unsteady pyramid of dishes toppled over.It: Il luogo tranquillo e raccolto era stato interrotto dal rombo della voce di Sofia. C'era un silenzio imbarazzante, poi Giorgio cominciò a ridere. I suoi occhi brillavano di divertimento e la sua risata riempì la stanza. "Sofia, mia cara, ci sei riuscita di nuovo!" Disse lui, ancora ridendo e toccando leggermente il suo braccio.En: The quiet and cozy place had been interrupted by Sofia's booming voice. There was an awkward silence, then Giorgio started to laugh. His eyes sparkled with amusement, and his laughter filled the room. "Sofia, my dear, you've done it again!" He said, still laughing and lightly touching her arm.It: E il baretto intero iniziò a ridere con lui. Il barista, una ragazza seduta da sola in un angolo, anche l'affabile uomo che nutriva i piccioni fuori dalla finestra. Anche Sofia non poté fare a meno di ridere. Ridendo del suo fuoriluogo e del sorriso contagioso di Giorgio, disse: "Bene, immagino che almeno ora tutti sapranno dove si è trasferito Marco!"En: And the whole bar began to laugh with him. The bartender, a woman sitting alone in a corner, even the friendly man feeding the pigeons outside the window. Even Sofia couldn't help but laugh. Laughing at her outburst and Giorgio's infectious smile, she said, "Well, I guess at least now everyone will know where Marco moved!"It: Quel giorno rimase impresso nella memoria di tutti, un'esplosione di risate inattese in un tranquillo caffè romano. Per Sofia e Giorgio, il "Lo Sfizio" diventò il luogo del loro inseparabile legame e della loro attenzione alla voce.En: That day stayed in everyone's memory, an explosion of unexpected laughter in a quiet Roman café. For Sofia and Giorgio, "Lo Sfizio" became the place of their inseparable bond and their attention to the voice.It: E attraverso questa semplice vicenda, Sofia apprese una cosa. Non importava quanto fosse rumorosa o quante volte si dimenticasse di passare alla sua "voce da interni", avrebbe sempre avuto accanto a sé persone come Giorgio, che l'avrebbero amata per quella che era, facendo si che al "Lo Sfizio" si creasse sempre un vivace rifugio nella frenesia della città di Roma.En: And through this simple event, Sofia learned something. No matter how loud she was or how often she forgot to switch to her "indoor voice," she would always have people like Giorgio by her side, who would love her for who she was, creating a lively haven at "Lo Sfizio" amidst the hustle and bustle of the city of Rome. Vocabulary Words:Streets: vieEternal: eternaSunny: soleggiatoMorning: mattinoSparkling: scintillanteFriend: amicoUrban: urbanoFascinating: affascinanteSmall: piccoloBar: barettoTranquil: tranquilloPlace: luogoCup: tazzaCoffee: caffèChat: chiacchierataDark: scuroHair: capelliEyes: occhiEnergy: energiaTalked: parlavaLoudly: ad alta voceResonant: risonanteQuiet: calmoSoft-spoken: pacatoBook: libroSmile: sorrisoFavorite: preferitoTable: tavoloWindow: finestraOverlooking: che affacciava

Pillole di Storia
#359 - L'assedio di Roma. Belisario e Vitige si sfidano nella città eterna

Pillole di Storia

Play Episode Listen Later Mar 3, 2024 57:35


Produzione e Sound Design - Matteo D'AlessandroCanale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UC-Idufifk1hamoBzkZngr1wGruppo Facebook : https://www.facebook.com/groups/624562554783646/Gruppo Whatsapp: https://whatsapp.com/channel/0029VaD1eQk8vd1WyYUzH01cIl nostro Instagram: https://www.instagram.com/bibliotecadialessandria/?hl=itGruppo Telegram : https://t.me/joinchat/Flt9O0AWYfCUVsqrTAzVcg

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane
8729 - Rossopomodoro apre nella nuova Galleria Alberto Sordi

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane

Play Episode Listen Later Feb 28, 2024 4:03


Rossopomodoro, celebre per la sua autentica pizza napoletana e una cucina innovativa ma rispettosa delle tradizioni, è una delle insegne presenti nella rinnovata Galleria Alberto Sordi, nel cuore di Roma. Dopo quasi un anno di intenso lavoro di ristrutturazione, questo luogo iconico della Capitale è stato riaperto al pubblico, mostrando tutto il suo splendore storico. La Galleria Alberto Sordi, un punto di riferimento per residenti e turisti che visitano quotidianamente la Città Eterna, è circondata da importanti attrazioni come il Pantheon, la Fontana di Trevi, Via dei Condotti, Via del Corso, Trinità dei Monti e Piazza di Spagna.

BASTA BUGIE - Cristianesimo
La Madonna del conforto: luce in tempi di attacco alla fede

BASTA BUGIE - Cristianesimo

Play Episode Listen Later Feb 20, 2024 5:47


VIDEO: Premio Viva Maria alla Bussola Quotidiana ➜ https://www.youtube.com/watch?v=zT2AyJ4aBnATESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7704LA MADONNA DEL CONFORTO: LUCE IN TEMPI DI ATTACCO ALLA FEDE di Stefano ChiappaloneDurante la preghiera del Rosario che unisce ogni giorno la redazione e i lettori della Bussola, viene inquadrata una particolare immagine mariana: è la Madonna del Conforto venerata nel duomo di Arezzo in seguito a un evento miracoloso accaduto il 15 febbraio 1796. Quella presente nella nostra cappella è, naturalmente, una fedele riproduzione, ricevuta dal Centro Culturale "Amici del Timone" di Staggia Senese, che nel 2014, in occasione del 6° Giorno del Timone della Toscana, volle conferire a La Nuova Bussola Quotidiana il premio "Viva Maria".Torniamo al febbraio del 1796 ad Arezzo, nella cantina annessa all'Ospizio della Grancia, dove i camaldolesi vendevano il vino e mettevano a disposizione dei più poveri un fornello per cucinare e scaldarsi, accanto al quale si trovava proprio la nostra immagine, annerita e impolverata. Questa riproduceva a sua volta la Madonna di Provenzano, venerata a Siena (originariamente una Pietà di cui però era rimasto soltanto il busto della Vergine), accompagnata dalla scritta: «Sancta Maria ora pro nobis»). Quel mese di febbraio era iniziato male e il Carnevale era stato offuscato da decine di forti scosse di terremoto, accompagnate da bagliori e altri fenomeni inquietanti, che spinsero ben presto a volgere la baldoria carnevalesca in processioni penitenziali, anticipando la Quaresima che sarebbe iniziata ufficialmente il 10.SI RINFRANCHI IL TUO CUORE: ECCO TUA MADREIl 15 febbraio nuova scossa e nuovi timori: nella notte si ritrovarono in cantina alcuni artigiani, Antonio Tanti, Giuseppe Brandini e Antonio Scarpini, confidandosi i rispettivi timori per il terremoto insieme alla cantiniera Domitilla Bianchini. Il pensiero andò ben presto ai castighi divini e alla protezione di Maria. Accesero un lume alla malconcia immagine mariana che vegliava su di loro e cominciarono a pregare, quando d'un tratto quel bassorilievo - ormai giallo e nero, che non c'era più verso di ripulire - si fece candido, emanando una luce ben diversa dagli inquietanti bagliori del terremoto, che da allora cessò. La paura del sisma lasciò spazio alla meraviglia per il prodigio in sé e anche per alcune grazie e guarigioni attribuite all'immagine mariana, che nel giro di pochi giorni fu portata in duomo, dove gli aretini realizzarono poi un'apposita cappella dedicata alla Madonna del Conforto, cui si accede attraverso una cancellata sovrastata dalla scritta: «Confortetur cor tuum: ecce Mater tua» («Si rinfranchi il tuo cuore: ecco tua Madre»).Di lì a poco la Madonna del Conforto dovette prestare conforto agli aretini e a tutte le popolazioni toscane. In quello stesso 1796 Napoleone Bonaparte dava inizio alla Campagna d'Italia, volta ad esportare forzatamente i principi rivoluzionari nella penisola, laicizzandone le istituzioni: iniziava il cosiddetto "triennio giacobino" (1796-1799). L'invasione delle truppe napoleoniche fu accompagnata da una serie di prodigi ben ricostruiti da Vittorio Messori e Rino Cammilleri nel volume Gli occhi di Maria. Roma 1796: prodigi nell'Italia invasa da Napoleone (nuova ed. aggiornata, Edizioni Ares, Milano 2023). Da Ancona, dove si verificò il primo fenomeno il 25 giugno, a Todi, a Frosinone, passando per la Città Eterna, innumerevoli immagini mossero gli occhi o cambiarono espressione, quasi a lanciare un "allarme" celeste sulla persecuzione scatenata in nome dei "Lumi". Allarme di cui il fenomeno aretino costituisce non solo un preludio.IL PREMIO VIVA MARIAIn Toscana i principi rivoluzionari erano già nell'aria sotto il granducato di Pietro Leopoldo (asceso poi al trono imperiale nel 1790) e il "conciliabolo" tenuto dal vescovo giansenista di Pistoia, Scipione de' Ricci. Inizialmente il Granducato si era salvato dai francesi, che nel 1796 avevano preso la sola Livorno. Nel resto della penisola avevano già avviato il forzato "cambio di paradigma": via la croce, su l'albero della libertà, proclamando repubbliche ispirate ai nuovi ideali, non senza scatenare l'insurrezione - o meglio, l'insorgenza - delle popolazioni legate alle tradizioni e alla fede dei padri. Come avvenne anche in Toscana, quando il 25 marzo 1799 Firenze fu occupata dai francesi, che il 6 aprile giunsero ad Arezzo. E la popolazione insorse, al grido di "Viva Maria!", liberando il Granducato dagli occcupanti con la guida del diplomatico inglese William Frederic Wyndham, dell'ufficiale dei dragoni Lorenzo Mari... e della Madonna del Conforto, effigiata sui loro stendardi.Una storia e un'immagine che, pur nelle mutate circostanze, ci riguardano ancora da vicino: «Il premio», come scriveva nel 2014 don Stefano Bimbi, «è simbolicamente rappresentato da una perfetta riproduzione della Vergine del Conforto. Il motivo per cui è stato chiamato "Viva Maria!" questo premio è evidente: come ai tempi di Napoleone, è in atto un attacco alla fede cattolica. Ora come allora c'è bisogno che ci sia un forte movimento di popolo che difenda la Chiesa da questi attacchi». Quale che sia la buona battaglia (di ieri o di oggi), la Madonna del Conforto continua ad essere una luce per attraversare tempi oscuri.

Fluent Fiction - Italian
The Colorful Mishap: A Roman Day of Rivalries and Laughter

Fluent Fiction - Italian

Play Episode Listen Later Jan 10, 2024 14:23


Fluent Fiction - Italian: The Colorful Mishap: A Roman Day of Rivalries and Laughter Find the full episode transcript, vocabulary words, and more:fluentfiction.org/the-colorful-mishap-a-roman-day-of-rivalries-and-laughter Story Transcript:It: In una soleggiata giornata romana, il cielo brillava d'un blu intenso sopra la splendida Piazza Navona. Le acque della Fontana dei Quattro Fiumi risplendevano come centinaia di piccoli diamanti. Un trio di amici, Giovanni, Sofia e Luca, si trovava lì in quella giornata speciale.En: On a sunny Roman day, the sky shone with an intense blue above the splendid Piazza Navona. The waters of the Fountain of the Four Rivers sparkled like hundreds of small diamonds. A trio of friends, Giovanni, Sofia, and Luca, were there on that special day.It: Giovanni, un grande tifoso della Roma, aveva una forza d'animo indomabile e una passione per il calcio senza pari. Sofia, dolce e brillante, era la pacifista del gruppo, sempre pronta a placare gli animi accesi dei suoi due amici. Luca, il piacione, era un divertente e leale tifoso della Lazio, sempre pronto a difendere i colori della sua squadra.En: Giovanni, a big fan of Roma, had an indomitable spirit and an unparalleled passion for football. Sofia, sweet and brilliant, was the peacemaker of the group, always ready to calm the heated spirits of her two friends. Luca, the joker, was a fun and loyal supporter of Lazio, always ready to defend the colors of his team.It: Nella vivace atmosfera della piazza, con il dolce suono dell'acqua che fluiva pacificamente dalla fontana, incominciò un bizzarro dibattito. Al centro, una spinosa questione: le rivalità calcistiche tra Roma e Lazio. Il calore del sole non era nulla confrontato al fuoco che bruciava nelle parole di Giovanni e Luca.En: In the lively atmosphere of the square, with the gentle sound of water peacefully flowing from the fountain, a bizarre debate began. At the center, a thorny issue: the football rivalries between Roma and Lazio. The warmth of the sun was nothing compared to the fire burning in the words of Giovanni and Luca.It: Mentre la discussione diventava via via più intensa, Luca, agitando le mani con un gelato alla fragola in mano, lo fece cadere - plop! - proprio sulla scarpa nuova di zecca di Giovanni. Il silenzio calò sulla piazza, rotto solo dallo scherzoso commento di Sofia: "Bene, almeno ora le tue scarpe hanno un tocco di colore!"En: As the discussion became more intense, Luca, waving his hands with a strawberry ice cream in hand, dropped it - plop! - right onto Giovanni's brand-new shoes. Silence fell over the square, broken only by Sofia's playful comment: "Well, at least now your shoes have a touch of color!"It: Gli occhi di Giovanni si riempirono di incredulo stupore. Poi, lentamente, un sorriso si disegnò sul suo viso mentre scuoteva la testa con disapprovazione. "Preferirei un tocco di cioccolato, grazie!", rispose Giovanni, suscitando le risate sia di Sofia che di Luca.En: Giovanni's eyes filled with incredulous surprise. Then, slowly, a smile spread across his face as he shook his head disapprovingly. "I would prefer a touch of chocolate, thank you!" Giovanni replied, eliciting laughter from both Sofia and Luca.It: Questa piccola disavventura di gelato divenne un intermezzo comico nel mezzo del loro vivace dibattito. Sembrava quasi che questo incidente avesse addolcito i toni, riportando un po' di leggerezza tra gli amici.En: This little ice cream mishap became a comedic interlude in the midst of their lively debate. It almost seemed like this incident had softened the tone, bringing some light-heartedness back among friends.It: Alla fine del giorno, dopo tante risate e discussioni accese, i tre amici si salutarono. Giovanni, con la scarpa ancora macchiata di gelato rosso, guardò Luca e gli disse: "Dovrai comprarmi un altro paio!". Luca rise e rispose "Saranno scarpe bianco-celesti, allora!"En: At the end of the day, after much laughter and heated discussions, the three friends bid farewell. Giovanni, with his shoe still stained with red ice cream, looked at Luca and said, "You'll have to buy me another pair!" Luca laughed and replied, "They'll be white and sky blue then!"It: Sulla Piazza Navona calò la sera, e le luci soffuse riflessero sulle acque della fontana. Nonostante il diverbio calcistico, l'amicizia tra i tre amici resisteva, così come il ricordo divertito della guerra al gelato.En: Night fell on Piazza Navona, and the dim lights reflected on the fountain waters. Despite the football dispute, the friendship between the three friends endured, as did the amusing memory of the ice cream warfare.It: E nel cuore della Città Eterna, la vita continuò, ricordando a tutti che le piccole cose divertenti, come un gelato caduto, possono rendere speciali persino le discussionie più accese.En: And in the heart of the Eternal City, life went on, reminding everyone that funny little things, like a fallen ice cream, can make even the fiercest arguments special. Vocabulary Words:On: Ina: unasunny: soleggiataRoman: romanaday: giornatathe: ilsky: cieloshone: brillavawith: d'unan: bluintense: intensoblue: sopraabove: lasplendid: splendidaPiazza: PiazzaNavona: NavonaThe: Lewaters: acqueFountain: FontanaFour: dei QuattroRivers: Fiumisparkled: risplendevanolike: comehundreds: centinaiasmall: piccolidiamonds: diamantiA: Untrio: triofriends: amiciGiovanni: Giovanni

Fluent Fiction - Italian
The Magic of Piazza Navona: Friendship, Laughter, and Sweet Gelato

Fluent Fiction - Italian

Play Episode Listen Later Dec 12, 2023 14:13


Fluent Fiction - Italian: The Magic of Piazza Navona: Friendship, Laughter, and Sweet Gelato Find the full episode transcript, vocabulary words, and more:fluentfiction.org/the-magic-of-piazza-navona-friendship-laughter-and-sweet-gelato Story Transcript:It: La giornata stava volgendo al termine in quel della mondana Piazza Navona.En: The day was coming to an end in bustling Piazza Navona.It: Il sole stava per tuffarsi nel letto di Roma, lasciando al cielo stellato il compito di essere lo sfondo alla piazza più suggestiva della Città Eterna.En: The sun was about to dive into Rome's bed, leaving it up to the starry sky to create a backdrop for the most enchanting square in the Eternal City.It: Giuseppe, Sofia e Antonio erano tre amici d'infanzia.En: Giuseppe, Sofia, and Antonio were childhood friends.It: Nonostante le diverse strade prese nelle loro vite, l'amicizia era sempre rimasta salda.En: Despite taking different paths in their lives, their friendship remained steadfast.It: Quel giorno, avevano deciso di ritrovarsi nella loro Roma, a Piazza Navona, un luogo carico di ricordi.En: That day, they had decided to meet in their beloved Rome, in Piazza Navona, a place filled with memories.It: Giuseppe, con la sua vivacità, si era buttato sul gelato.En: With his liveliness, Giuseppe indulged in ice cream.It: Amava dolcificarsi la gola con il gelato al cioccolato.En: He loved sweetening his throat with chocolate gelato.It: Sofia la pensatrice, era sdraiata accanto alla Fontana dei Quattro Fiumi, occhi aperti sul sole morente.En: Sofia, the thinker, lay next to the Fountain of the Four Rivers, eyes fixed on the dying sun.It: Antonio, l'avventuriero, era impegnato a descrivere il suo ultimo viaggio all'estero.En: Antonio, the adventurer, was engrossed in describing his latest trip abroad.It: Con un gesto a dir poco impacciato, Giuseppe si puliva la bocca dal cioccolato quando da un momento all'altro il suo gelato volò sulla maglietta di Antonio.En: With a rather clumsy gesture, Giuseppe wiped his mouth from the chocolate just as his ice cream unexpectedly flew onto Antonio's shirt.It: Le risate di Sofia echeggiarono per tutta la piazza.En: Sofia's laughter echoed throughout the square.It: Antonio scoprì la maglietta, non sapendo se ridere o se arrabbiarsi.En: Antonio discovered the mess, unsure whether to laugh or get angry.It: "Ci voleva una decorazione di cioccolato per migliorare la tua maglietta," esclamò Sofia in risate.En: "A chocolate decoration was all your shirt needed," Sofia exclaimed amidst laughter.It: Questo commento scherzoso, nonostante la situazione, sembrò calmare il momento di tensione.En: This joking comment, despite the situation, seemed to ease the tension.It: Antonio scosse la testa, sorpreso, e si unì al riso.En: Antonio shook his head, surprised, and joined in the laughter.It: Dopo aver pulito la maglietta, la serata continuò serenamente, tra chiacchiere, risate e ricordi.En: After cleaning the shirt, the evening continued peacefully, filled with conversations, laughter, and memories.It: La stella più luminosa del cielo guardava loro con affetto, mentre la piazza risuonava con le voci vivaci dei passanti.En: The brightest star in the sky looked upon them affectionately while the square resonated with the lively voices of passersby.It: La vita, davvero, aveva un senso in questi momenti unici e irripetibili.En: Life truly made sense in these unique and unrepeatable moments.It: Ogni tanto, nei giorni successivi, un sorriso affiorava sul volto di Antonio al ricordo dell'accaduto.En: Occasionally, in the following days, a smile would appear on Antonio's face as he remembered that incident.It: Sofia, con la sua battuta, era riuscita a trasformare un momento di imbarazzo in uno di risate e leggerezza.En: Sofia, with her witty remark, had managed to turn a moment of embarrassment into one of laughter and lightheartedness.It: E forse è proprio questo il segreto della loro amicizia indistruttibile: saper trasformare le difficoltà in opportunità di unione e divertimento.En: Perhaps, this was the secret of their indestructible friendship: knowing how to turn difficulties into opportunities for unity and fun.It: Quella sera a Piazza Navona, sotto le stelle di Roma, i tre amici riuscirono a creare un ricordo che avrebbero conservato per sempre nel loro cuore.En: That night in Piazza Navona, under the stars of Rome, the three friends created a memory they would treasure forever in their hearts.It: E ogni volta che Antonio avrebbe riportato il ricordo di quel gelato sulla sua maglietta, avrebbe fatto un sorriso.En: And every time Antonio recalled the ice cream on his shirt, he would smile.It: Un sorriso per quella magica serata, un sorriso per quei due amici unici, un sorriso per quella Roma eterna che li aveva cresciuti e che continuava a regalare loro momenti così speciali.En: A smile for that magical evening, a smile for those two unique friends, a smile for that eternal Rome that had raised them and continued to give them such special moments. Vocabulary Words:The: Laday: giornatawas: stavacoming: volgendoto: alan: nelend: terminein: inbustling: mondanaPiazza: PiazzaNavona: Navonasun: soleabout: stavadive: tuffarsiinto: nelRome's: di Romabed: lettoleaving: lasciandoit: alup: alstarry: stellatosky: cielocreate: esserebackdrop: sfondomost: piùenchanting: suggestivasquare: piazzain: dellaEternal: Città EternaCity: Eterna

BASTA BUGIE - Cristianesimo
Bisogna baciare ogni croce che il Signore permette nella nostra vita

BASTA BUGIE - Cristianesimo

Play Episode Listen Later Oct 31, 2023 11:18


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7563BISOGNA BACIARE OGNI CROCE CHE IL SIGNORE PERMETTE NELLA NOSTRA VITAI santi hanno un legame profondo con la Croce, da San Francesco a Santa Veronica Giuliani, da Santa Brigida a Padre Pioda I Tre SentieriNel film The Passion di Mel Gibson c'è questa scena: consegnano a Gesù, ormai già una maschera di dolore e di sangue per le flagellazioni subite, la Croce; ed Egli s'inginocchia dinanzi ad essa e la bacia.Dunque, Gesù bacia il proprio patibolo. Il Cristianesimo esige - anzi possiamo dire: pretende - anche questo paradosso: baciare lo strumento del propria sofferenza.Ciò si spiega con la scelta che Dio ha fatto: salvare attraverso la sofferenza. Una scelta certamente misteriosa, ma vera, indiscutibile, che non si può negare. E se lo si volesse negare, si nullificherebbe il Cristianesimo stesso.Scrive san Luigi Grignon de Monfort nella sua Lettera agli amici della Croce: "Non accogliete mai una croce senza baciarla con umile gratitudine, e se poi la bontà di Dio vi favorisse di una croce un po' pesante, ringraziatelo in modo speciale e invitate altri a ringraziarlo. Fate come quella povera donna che, dopo aver perso tutti i suoi beni in un processo a lei ingiustamente intentato, fece subito celebrare una Messa con l'offerta dei dieci soldi che le erano rimasti, per ringraziare il Signore della buona sorte che le era capitata".Amare dunque la Croce, baciarla, ringraziare perché c'è... sembrano cose del tutto innaturali. Se si ragionassimo solo attraverso la carne (come direbbe san Paolo) saremmo nell'assurdo; ma se si ragionasse secondo lo spirito, allora si capirebbe tutto. Si capirebbe che è proprio la Croce di Cristo a rendere tutto intellegibile, tutto ordinato, tutto consolante, nell'opprimente caos del non senso che ci sarebbe se la Croce non ci fosse. Infatti, senza la Croce non si capirebbe come non disperarsi dinanzi al male.Nota di BastaBugie: Antonio Tarallo nell'articolo seguente dal titolo "La Croce, i crocifissi e i santi, un legame profondo" parla dei santi che hanno avuto un legame profondo con la Croce e, di conseguenza, con i crocifissi.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 14 settembre 2023:«Ti saluto, o Croce santa,/ che portasti il Redentor;/ gloria, lode, onor ti canta/ ogni lingua ed ogni cuor»: queste, le parole dell'inno che accompagnano la liturgia dei venerdì di Quaresima che precedono la Pasqua. Sono parole di un inno alla Croce - «vessillo glorioso di Cristo» e «salvezza del popol fedel» - che tutti conosciamo. Ed è proprio la Croce, signum fondamentale per il cristianesimo, ad essere esaltata nella festività che viene celebrata oggi dalla Chiesa cattolica. Contemplandola, le immagini si rincorrono.Fra questi fotogrammi ce n'è uno particolare: nella cappella maggiore della basilica di San Francesco ad Arezzo, vi è un affresco dal titolo L'Esaltazione della Croce (nella foto), opera di Piero della Francesca, uno dei capolavori della pittura rinascimentale. I colori e le forme creati dall'artista raccontano il rientro della Santa Croce a Gerusalemme per poter essere issata per la devozione. L'imperatore Eraclio I (la sua figura è andata perduta nell'affresco), dopo aver ripreso la Croce sconfiggendo Cosroe II, si appresta a riportarla in città, ma un angelo lo interrompe sulla via e ferma la sua parata trionfale. Il vescovo Zaccaria lo esorta, allora, a un atteggiamento d'umiltà: solo entrando scalzo, l'imperatore potrà riportare la Croce a Gerusalemme. È questa l'umiltà che si deve portare al Sacro Legno che ha visto Cristo sofferente e morente. Ed è questa l'umiltà che i santi hanno sempre dimostrato davanti all'inesplicabile mistero che è racchiuso in quel simbolo di morte divenuto per ogni cristiano simbolo di luce e risurrezione.Inevitabile, dunque, che tutti i santi abbiano avuto un legame profondo con la Croce e, di conseguenza, con i crocifissi, riproduzioni lignee o di altra fattura che iconograficamente ci presentano il momento del Cristo sul Golgota.San Francesco d'Assisi ha avuto con la Croce sempre un dialogo particolare, a cominciare dal Crocifisso di San Damiano, la famosa opera lignea davanti alla quale il Padre Serafico ha ricevuto la chiamata a servire la Chiesa di Dio, a "ripararla". Il crocifisso fu trasferito, nel 1257, nel protomonastero di Santa Chiara in Assisi dove si trova tutt'oggi: si tratta di un'icona di dimensioni 210×130 centimetri, databile intorno al 1100, di autore sconosciuto. L'opera lignea rappresenta il "Christus triumphans", cioè il "Cristo trionfante" sulla morte. La figura di Gesù è rappresentata non solitaria perché contornata da alcune figure: la Vergine Maria; san Giovanni; Maria Maddalena e Maria di Cleofa; Longino, il soldato romano che ferì il costato di Gesù. Poi, in basso a destra, vi sono: Stephaton, identificato come il soldato che offrì a Gesù la spugna imbevuta nell'aceto; e, in ultimo, poco sopra la spalla sinistra del centurione, si nota un piccolo volto che - secondo la convenzione del tempo - potrebbe essere attribuibile allo stesso volto dell'artista che ha dipinto l'icona. A chiudere tutta questa esplosione di figure, vi sono sei angeli, disposti alle due estremità del braccio orizzontale del crocifisso.«E anche adesso amo così caritatevolmente l'anima tua, che prima di privarmene, mi farei di nuovo mettere in croce, se fosse possibile. Imita l'umiltà mia; io, Re della gloria e degli Angeli, indossai vili panni e udii con le mie orecchie ogni insulto e disprezzo» (Rivelazioni). Sono parole d'amore cristiano quelle che Gesù rivolge a santa Brigida di Svezia. Tra la santa e il Cristo crocifisso vi è, infatti, un rapporto davvero unico: la dedizione per la Passione pone Brigida fra quelle aureole che hanno trovato in Cristo crocifisso non solo un'ideale di vita religiosa ma una vera e propria compenetrazione esistenziale. Come san Francesco rivive la Croce divenendo lui stesso alter Christus, così Brigida riesce a entrare nel Mistero del Golgota con una forza strepitosa, avvincente. Un segno visibile di questo dialogo è il crocifisso custodito, a Roma, nella basilica di San Paolo fuori le mura. Era il 1349 quando la santa partì alla volta della Città Eterna per partecipare al Giubileo che si sarebbe tenuto nel 1350, anno in cui verrà raggiunta dalla figlia Caterina. Assieme a lei, deciderà di fare visita in pellegrinaggio alle basiliche romane. E fu proprio durante uno di questi pellegrinaggi che avvenne l'incontro tra santa Brigida e il crocifisso ligneo della basilica romana. In questo luogo, Brigida, mentre contemplava il Sacro Legno, vide il volto di Cristo volgersi verso di lei. Cominciò, così, il dialogo fra i due: quello scambio di parole darà vita al libro delle Rivelazioni e alle Quindici Orazioni sopra la Passione di N.S. Gesù Cristo. Ancora oggi, quel crocifisso è lì, nella basilica, nella Cappella del SS. Sacramento fatta costruire in occasione del giubileo del 1725, a 375 anni dal prodigioso evento.Altra figura femminile, santa Veronica Giuliani, conosciuta come "la sposa di Cristo". Nel monastero delle Cappuccine a Città di Castello, vicino Perugia, è conservato il crocifisso che parlò a santa Veronica. Ai tempi della santa, si trovava nell'infermeria della struttura religiosa. Nel suo Diario mistico troviamo la descrizione prodigiosa dell'evento: «Schiodando un braccio dalla croce, mi fece cenno di avvicinarmi al suo costato. E mi trovai tra le braccia di Cristo crocifisso. Quello che ho provato allora non riesco a raccontarlo: sarei voluta rimanere per sempre sul suo santissimo costato».E davanti a un crocifisso in legno san Pio da Pietrelcina ricevette il 20 settembre del 1918, sei giorni dopo la festa dell'Esaltazione della Croce, le stimmate. Era mattina, il frate cappuccino aveva appena celebrato la Santa Messa e al momento del ringraziamento per il sacrificio eucaristico appena celebrato viene sorpreso da una sorta di riposo, «simile ad un dolce sonno», così lo descriverà anni avanti. Intorno a lui, il silenzio e solamente il volto gemente di Cristo sulla Croce del Golgota. Ed è in quel silenzio che dopo la comparsa di un «misterioso personaggio (...) che aveva le mani ed i piedi ed il costato che grondava sangue», san Pio si ritroverà con «mani, piedi e costato» traforati e grondanti di sangue.Altro grande importante crocifisso è quello di san Camillo de Lellis, il fondatore dell'Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi, che - assieme ai suoi primi compagni d'avventura - era solito riunirsi a pregare in una saletta dell'ospedale romano di San Giacomo: in questo luogo vi era custodito un crocifisso in legno che oggi si trova in una cappellina della chiesa della Maddalena (sempre a Roma), meta di molti pellegrini. Le braccia di Gesù si presentano staccate dal Sacro Legno poiché - come viene narrato nella prima biografia ufficiale del santo, Vita del Padre Camillo de Lellis di padre Sanzio Cicatelli (1615) - Cristo gli venne in sogno in un momento di sconforto spirituale, esortandolo a continuare la sua missione: «Non temere pusillanime, continua, perché questa non è opera tua, ma opera mia!». Detto ciò, staccò le sue braccia dalla Croce,

Fluent Fiction - Italian
Captivating Rome: A Simple Day Turns into an Unforgettable Adventure

Fluent Fiction - Italian

Play Episode Listen Later Oct 14, 2023 14:52


Fluent Fiction - Italian: Captivating Rome: A Simple Day Turns into an Unforgettable Adventure Find the full episode transcript, vocabulary words, and more:fluentfiction.org/captivating-rome-a-simple-day-turns-into-an-unforgettable-adventure Story Transcript:It: Oltre i confini del comune viandante, si agita l'anelito dell'avventura.En: Beyond the boundaries of the ordinary wanderer, the yearning for adventure stirs.It: Un normale giorno di vita trascerase rapidamente in una giornata indimenticabile per il nostro protagonista: un certo Giuseppe, un villico buonanotte della periferia di Napoli, il quale si ritrova inaspettatamente nella magnifica città di Roma, la Città Eterna.En: A normal day of life quickly transitions into an unforgettable day for our protagonist: a certain Giuseppe, a peaceful villager from the outskirts of Naples, who unexpectedly finds himself in the magnificent city of Rome, the Eternal City.It: Giuseppe era lì per accompagnare un suo cugino a un colloquio di lavoro.En: Giuseppe was there to accompany his cousin to a job interview.It: Era la sua prima visita a Roma, e mentre il cugino era impegnato, decide di fare un piccolo giro, ammirando le strade piene di storia.En: It was his first visit to Rome, and while his cousin was busy, he decided to take a little stroll, admiring the streets filled with history.It: Tuttavia, il destino riserva a Giuseppe un'avventura del tutto imprevista.En: However, destiny had an entirely unexpected adventure in store for Giuseppe.It: Troppo affascinato dalle meraviglie romane, Giuseppe si perde tra i vicoli intricati.En: Too captivated by the wonders of Rome, Giuseppe gets lost in the intertwined alleys.It: Nonostante la preoccupazione, la vita vai avanti dentro la città, animata dalle risate, dai vociare intensi e dal debole profumo del basilico e del pomodoro che fluttua nell'aria.En: Despite his worry, life goes on within the city, animated by laughter, intense chatter, and the faint scent of basil and tomato floating in the air.It: Eccolo, si ritrova davanti a una famosa pizzeria, il cui nome risuona tra i locali: "La Sfogliatella Romana”.En: There he is, standing in front of a famous pizzeria, whose name echoes among the locals: "La Sfogliatella Romana".It: Anche se spaesato, il profumo familiare della pizza lo attira dentro.En: Despite feeling disoriented, the familiar aroma of pizza lures him inside.It: Mentre cerca di chiedere indicazioni, inciampa in un angolo del locale e, nel tentativo di salvarsi dalla caduta, afferra un disco di impasto di pizza, e in un ribollire di risate e incitamenti, inizia a lanciare maldestramente l'impasto.En: While trying to ask for directions, he stumbles upon a corner of the establishment and, in an attempt to save himself from falling, grabs a disc of pizza dough and, amidst roars of laughter and encouragement, clumsily starts tossing the dough.It: È una scena che nessun romano avrebbe mai dimenticato: un estraneo che, per puro caso, lancia l'impasto della pizza in aria.En: It is a scene no Roman would ever forget: a stranger who accidentally tosses pizza dough into the air.It: Il proprietario della pizzeria, un corposo uomo di mezza età chiamato Marcello, rimane impressionato dalla scena e decide, in un impeto di entusiasmo, di organizzare una spontanea gara di filatura della pizza.En: The owner of the pizzeria, a robust middle-aged man named Marcello, is impressed by the scene and decides, in a burst of enthusiasm, to organize an impromptu pizza-spinning competition.It: Una folla si raduna intorno a Giuseppe che, nonostante l'iniziale imbarazzo, decide di andare avanti con l'impresa.En: A crowd gathers around Giuseppe who, despite the initial embarrassment, decides to carry on with the endeavor.It: Forse l'adrenalina, il conforto del cibo familiare in una città straniera, o semplicemente pura fortuna, Giuseppe, con l'impasto girante, conquista la folla.En: Perhaps fueled by adrenaline, the comfort of familiar food in a foreign city, or simply sheer luck, Giuseppe, with the spinning dough, captivates the crowd.It: I suoi movimenti sono goffi, ma pieni di passione e sincerità che nessun pizzaiolo romano può eguagliare.En: His movements are clumsy, yet full of passion and sincerity that no Roman pizzaiolo can match.It: Alla fine, vince la gara, radunando intorno a se vivaci applausi e sorrisi.En: In the end, he wins the competition, gathering lively applause and smiles around him.It: La giornata si conclude con Giuseppe tra le braccia dell'ospitalità romana, trasformando un semplice viaggio in un'esperienza indimenticabile.En: The day concludes with Giuseppe embraced by Roman hospitality, turning a simple trip into an unforgettable experience.It: Trova la strada di casa grazie all'aiuto dei nuovi amici romani, e quando finalmente raggiunge il cugino, ha in mano una storia incredibile da condividere.En: He finds his way back home with the help of his new Roman friends, and when he finally reaches his cousin, he has an incredible story to share.It: È così che il nostro eroe involontario Giuseppe, un simple campano in una città straniera, vive una giornata che seppur iniziata con smarrimento e incertezza, si conclude con successo e festa.En: Thus, our involuntary hero Giuseppe, a simple Campanian in a foreign city, lives a day that, although starting with confusion and uncertainty, ends with success and celebration.It: E così chiude il suo primo, ma sicuramente non ultimo, viaggio nella Città Eterna.En: And so concludes his first, but certainly not last, journey in the Eternal City. Vocabulary Words:Beyond: OltreBoundaries: ConfiniOrdinary: ComuneWanderer: ViandanteYearning: AnelitoAdventure: AvventuraStirs: Si agitaNormal: NormaleDay: GiornoLife: VitaQuickly: RapidamenteTransitions: TrasceraUnforgettable: IndimenticabileProtagonist: ProtagonistaCertain: Un certoPeaceful: Villico buonanotteVillager: VillicoOutskirts: PeriferiaNaples: NapoliFinds himself: Si ritrovaMagnificent: MagnificaCity: CittàRome: RomaEternal: Eterna

Triathlon Daddo Podcast
Daddo Triathlon Show puntata 33 - ospite Paolo "Radio Corsa" La Placa

Triathlon Daddo Podcast

Play Episode Listen Later Aug 9, 2023 59:44


Daddo Triathlon Show puntata 33 - ospite Paolo "Radio Corsa" La PlacaMercoledì 9 agosto 2023, ore 21.00, in diretta la 33^ puntata del Daddo Triathlon Show per parlare con competenza, e anche un pizzico di ironia, dell'attualità del mondo della triplice.Dario Daddo Nardone "moderator", opinionista il Marabaus, in arte Massimo Marabese, ospite Paolo "Radio Corsa" La Placa!TEMI DELLA PUNTATA:- Carlotta Bonacina e Giulio Pugliese sono i più forti al Triathlon Sprint Piediluco- PTO US Open: Re Frodo è tornato, evviva Re Frodo! Arrabbiato con Blu: "The throne will stay with me!"Taylor Knibb la regina, applausi ai nostri Greg Barnaby e Giorgia Priarone- Grande leone azzurro! Alessandro Fabian conquista il 3° posto agli Europei Ironman 70.3 a Tallinn, argento continentale- Portogallo e Francia in evidenza agli Europei Triathlon turchi di Balikesir, l'Italia si prende il bronzo Junior con Euan De Nigro- Annika Kock continua a crescere e vince la World Triathlon Cup Yeongdo, tra gli uomini il più veloce è Takumi Hojo- Mitico Norseman, è tripletta estrema per il norvegese Jon Sæverås Breivold che precede Sebastian Kienle, tra le donne la spunta Flora Colledge. Giorgia Zanetta, Alberto Cambio, Riccardo Cassarà e Andrea Giordano i finisher azzurri- A Gdynia, Diede Diederiks, Wilhelm Hirsch vincono la gara PRO Ironman 70.3, poker di successi azzurri AG con Paolo La Placa e, nel full, Ingrid Lanthaler (prima assoluta al primo iron distance), Gessica Sarti ed Elisabetta Maria Mannini- Massimiliano Manzi chiude 10° assoluto e 1° M40 nella seconda edizione dell'Ironman 70.3 Rwanda- Nell'inaugurale Challenge London, Sam Laidlow non lascia scampo agli avversari, successo al femminile per Fenella Langridge. In tutto 5.000 triatleti al via nelle diverse distanze- Incredibile Sandra Mairhofer: è nona assoluta ai Mondiali World Championship MTB Cross Country Marathon di Glasgow!- La pioggia fa traboccare le fogne, allarme per la presenza massiccia del batterio Escherichia coli, problemi dopo la WTCS di Sunderland, salta l'Open Water Swimming World Cup di Parigi... Ma World Triathlon rassicura sul test event Paris 2024 del 17 e 18 agosto- World Triathlon Cup Roma, due mesi allo storico Triathlon nella Città Eterna, appuntamento il 7 ottobre- Le gare del prossimo week end, focus su: in Italia, a Osiglia il 23° Triathlago del Savona Triathlon- La due giorni di XTERRA Czech, valida come tappa di Coppa del Mondo e di Short Track, al via anche Marta Menditto, Sandra Mairhofer e Michele Bonacina- Altri due appuntamenti XTERRA, Ardennes e Sleeping Giant, con slot in palio per partecipare al Mondiale di Molveno di settembre- L'attesa per il 39° Embrunman: il full a Ferragosto, con anche il "Quart", il 13 la prima edizione di Embruman Half... E molto altro!Tutte le puntate del Daddo Triathlon Show qui: https://www.mondotriathlon.it/daddoSostieni il tuo Mondo Triathlon: https://bit.ly/donatri#daddocè #mondotriathlon #ioTRIamo ❤️#triathlon #trilife #fczstyle #passionetriathlon

24 Mattino - Le interviste
Allarme rifiuti a Roma

24 Mattino - Le interviste

Play Episode Listen Later Jun 12, 2023


L'ultimo allarme sulla situazione rifiuti a Roma è stato lanciato dalla Fimmg, la federazione italiana dei medici di medicina generale. Il 9 giugno il segretario romano ha parlato di quanto si sta vedendo nei quartieri della Città Eterna e delle possibili conseguenze igienico-sanita. Ci colleghiamo con Roberto Gualtieri, sindaco di Roma.Bambina scomparsa a Firenze: Kataleya Mia Alvarez , ha cinque anni, figlia di peruviani che manca da ieri pomeriggio. Stava giocando con i coetanei nel cortile dello stabile occupato, l'ex hotel Astor, dove abita con la madre, che però al momento della scomparsa era assente perché a lavoro. Gli accertamenti si concentrano anche sulla situazione dello stabile, dove anche recentemente ci sono stati interventi di ordine pubblico, e sulla situazione della famiglia. Il padre della bimba risulta essere detenuto. La madre è stata portata in ospedale perché ha avuto un malore. Gli aggiornamenti di questa triste vicenda insieme a Sara Funaro, assessore welfare del Comune di Firenze.

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane
6369 - La prima romana dei Roero Days si è chiusa in grande stile

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane

Play Episode Listen Later May 26, 2023 2:39


Si è chiusa con grande successo di pubblico la sesta edizione dei Roero Days, la manifestazione cult del Consorzio Tutela del Roero che, per la prima volta, ha riunito wine lovers e trade capitolino in una piacevole giornata di assaggi nel cuore della Città Eterna.

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane
6184 - UNAHOTELS Trastevere Roma inaugura la terrazza bar ristorante

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane

Play Episode Listen Later May 11, 2023 3:16


Oggi, UNAHOTELS Trastevere Roma, l'hotel 4 stelle di Gruppo UNA situato nel cuore di uno dei quartieri simbolo di Roma Capitale, inaugura ufficialmente la sua prestigiosa terrazza al settimo piano con un party esclusivo. Vista Trastevere Roof Bar & Restaurant by “UNA cucina” domina, con visione a pieno orizzonte, i tetti dei palazzi e i monumenti della Città Eterna, affermandosi come luogo privilegiato, dove godere, dalla colazione all'after dinner, di momenti di relax “con vista” in piacevole compagnia.

il posto delle parole
Sabino Maria Frassà "Il braille diventa arte al Gaggenau di Roma"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Mar 7, 2023 12:10


Sabino Maria FrassàIl braille diventa arte al Gaggenau di Roma"Romanitas"L'arte di Fulvio MorellaRoma, Gaggenau DesignElementiL'arte tra le dita di Fulvio Morella arriva al Gaggenau DesignElementi di Roma con la mostra Romanitas, prima tappa del nuovo percorso espositivo "Scripta?" che nel 2023 indagherà il legame tra scrittura, arte e materia. La mostra, curata dal Direttore Artistico di Cramum Sabino Maria Frassà, rimarrà aperta fino al 31 luglio 2023 e presenta le opere inedite dell'artista valtellinese noto per aver portato la tornitura del legno nell'arte contemporanea. Fulvio Morella insieme al curatore ha concepito Romanitas come un progetto di ricerca quasi ontologico. Il fine è riflettere sul futuro, fondendo in modo pluridisciplinare e multisensoriale la visionaria e profetica filosofia di Friedrich Nietzsche con il valore emblematico dell'Antica Roma e il braille. Nelle inedite opere tessili, come in quelle lignee, la Città Eterna diventa metafora dell'esistenza umana in bilico tra gravitas e vanitas, che sempre ritornano. Tutto si ripete e la nostra libertà consiste, secondo Fulvio Morella, proprio nel comprendere "tale eterno ritorno". Non a caso l'artista sceglie l'oro e il colore porpora del legno amaranto per evocare la forte dimensione spirituale, emotiva ed empatica di queste nuove opere. Non solo, Morella menziona esplicitamente il filosofo tedesco Nietzsche in diverse opere scegliendo come immagine simbolo della mostra la clessidra. Sulla Clessidra in legno così come sulla grande opera "Sipario di stelle", realizzata su un tessuto donato da Lelièvre Paris, l'artista riporta la massima di Nietzsche: "L'eterna clessidra dell'esistenza viene sempre di nuovo capovolta e tu con essa, granello della polvere!".La ricerca artistica di Fulvio Morella è incentrata sul tatto. L'artista ricorda spesso che “con le mani non solo fai, ma conosci il Mondo”. Da ciò scaturisce una profonda riflessione sulla parzialità con cui riusciamo a conoscere il mondo esterno attraverso il solo uso degli occhi. Lo studio della relazione tra vista e realtà porta l'artista ad approfondire lo studio del braille, un linguaggio inventato 200 anni fa da Louis Braille – rimasto cieco da bambino – che permette ancora oggi alle persone ipovedenti di scrivere, oltre che di leggere. A partire dal 2019 Morella dà forma al progetto Blind Wood in cui alla scultura dei primi anni aggiunge il braille, inteso come elemento sia estetico sia portatore di significato. Non soltanto più su legno ma anche su tessuto, le opere di Morella vedono in un cielo stellato nascosti e seducenti messaggi in braille. Questo alfabeto non è più solamente la base della comunicazione per chi non ha un senso (la vista) ma un valore universale estetico oltre che morale… uno strumento per riuscire a vedere oltre l'apparenza.Come già era accaduto all'Istituto dei Ciechi di Milano (performance FIAT LUX) nel 2022, l'artista ha bendato i visitatori all'ingresso della mostra e li ha guidati a “vedere” le sue opere prima con le mani e poi con la vista. Sulla benda, realizzata su un pregiato tessuto donato de Lelièvre Paris, sono ricamate delle stelle che formano la scritta in braille “Romanitas”. Se a Milano Morella interrogava lo spettatore sulla bellezza percepita attraverso il tatto, oggi lo scopo della performance è far comprendere allo spettatore quanto il tatto sia un senso istintivo che accompagna la formazione di chi siamo in modo però per lo più inconsapevole. Come spiega il curatore Frassà "Il risultato è un collegare la parte cosciente della conoscenza con quella incosciente, facendo riaffiorare ricordi ed emozioni, magari sopite da decenni"La memoria e il rapporto tra passato e futuro, tra rovina e rinascita sono elementi trasversali a tutte le opere in mostra “Romanitas”. Non c'è alcuna nostalgia nei confronti di un glorioso passato, bensì la consapevolezza che, prima o poi, il passato tornerà. Del resto, cosa ha reso “eterna” Roma se non la capacità di valorizzare il genio umano in tutte le sue forme? Le opere in mostra permettono così di tratteggiare un ideale percorso fatto di simboli: dopo il Pantheon e il Mausoleo di Augusto, in mostra per la prima volta un'opera che reinterpreta l'Anfiteatro Flavio, ma anche immagini archetipiche come quella della clessidra che rimanda al fluire ininterrotto del tempo e che in forme e materiali diversi sarà presente sia in apertura che a chiusura della mostra.Se le armoniche forme geometriche rimangono la cifra caratteristica dell'artista, è sempre più forte nella sua produzione la dimensione concettuale: Morella intende coinvolgere in modo attivo lo spettatore. La tornitura del legno è così integrata all'esperienza tattile del braille, fino a diventare il punto di partenza per sperimentare insieme al pubblico nuove prospettive e visioni sul futuro: la vera sfida che l'artista ci propone è proprio quella di non fermarci alla superficie delle opere, abbracciando un'esperienza multisensoriale che permetta di scoprire cosa si cela “oltre al sipario”... dal braille alle stelle."Romanitas"mostra personale di Fulvio Morella a cura di Sabino Maria FrassàDal 21 febbraio al 31 luglio 2023lunedì-venerdì ore 10:30 - 13:00 / 15:30 - 19:00Gaggenau DesignElementiLungotevere de' Cenci 4, RomaVisite aperte al pubblico solo su appuntamento previo contatto e-mail o telefonico.E-mail: gaggenau.roma@designelementi.itT. +39 06 39743229, +39 371 1733120Photo credits: ©Francesca Piovesan - Courtesy Fulvio Morella, Gaggenau e Cramum; (Lelièvre Paris per le opere tessili)IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

Molecole Digitali di Enzima
Abbiamo fatto un giro de peppe | Azzykky e Rome is More a Molecole digitali Ep.3 S4

Molecole Digitali di Enzima

Play Episode Listen Later Feb 16, 2023 48:19


Per il Terzo episodio della quarta stagione di Molecole Digitali abbiamo deciso di ospitare Gian Marco d'Eusebi - in arte “Azzykky” - e Carolina Venosi - anche conosciuta come “la bionda con la smart”, founder di Rome is More. Da una parte il professore di storia che tutti avremmo voluto, dall'altra la romanità spiegata al mondo. “Azzykky” racconta i segreti nascosti di Roma attraverso contenuti video sia su Instagram che su TikTok… Lo chiamano l'Alberto Angela dei social perché sul suo profilo di misteri romanissimi se ne possono scoprire davvero tanto! Rome is More, invece, è il progetto nato per gioco da Carolina Venosi (aka “la bionda con la smart) nel 2019. Qual è il loro super potere? Amici e fedelissimi alla Città Eterna, sono riusciti a tradurre nel linguaggio social la vera romanità. Insieme sono la dichiarazione d'amore alla nostra Capitale, perché - come loro ci ricordano tutti i giorni - Roma è cuore, storia, cultura, architettura e taaaaanto altro! METTITI COMODO/A E GUARDA E ASCOLTA L'EPISODIO COMPLETO! SEGUICI SU INSTAGRAM, TIKTOK O ATTERRA SUL NOSTRO PIANETA VIOLA

il posto delle parole
Franco Forte "Karolus"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Feb 15, 2023 25:28


Franco Forte"Karolus"Il romanzo di Carlo MagnoMondadori Editorehttps://mondadori.it25 dicembre 800. Sono passati tre secoli da quando Roma ha cessato di esistere: nella pur turbolenta storia della Città Eterna, nessuno ormai immaginava che ci potesse essere un altro imperatore. E invece, nel giorno di Natale di un secolo appena nato, il Papa sta per proclamare un nuovo sovrano. Un nuovo Cesare. A ricevere la corona è Karolus Magnus, Carlo Magno, primogenito della stirpe dei Carolingi.Come è arrivato Carlo su quel trono? Per qualcuno che si è meritato, ancora in vita, l'appellativo di Magno la risposta dovrebbe essere scontata. E se invece la strada che porta a quella notte di Natale fosse lastricata non solo di coraggio, battaglie e trionfi, ma anche di complotti, intrighi e sangue? Se tra i fasti delle vittorie si nascondessero troppi segreti?Attingendo a una sterminata storiografia, Franco Forte ricostruisce in forma di romanzo le gesta del celebre sovrano, dalla primissima infanzia agli ultimi, intensi istanti di vita, immergendoci nel racconto di un'avventura irripetibile, segnata da sfide, successi e amori, ma anche da dubbi, rimpianti, dolorosissime perdite e ancor più struggenti addii. Che cosa si agitava nel cuore di Karolus, il grande condottiero, quando si preparava a diventare reggente unico del Sacro Romano Impero? Quali sogni – e quali incubi – ne popolavano l'animo?Franco Forte è nato a Milano nel 1962. Scrittore, sceneggiatore e giornalista, per Mondadori ha pubblicato, tra gli altri, Carthago, Roma in fiamme, Caligola, Cesare l'Immortale e Romolo, il primo di una serie di libri dedicati ai sette re di Roma.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

Radio Number One - Tutto libri
M. Giorgini, A. M. Panzera: guida ai quartieri popolari di Roma

Radio Number One - Tutto libri

Play Episode Listen Later Feb 10, 2023 3:43


Nel nuovo TuttoLibri, Liliana Russo incontra Marina Giorgini e Anna Maria Pazeri, le autrici di Roma Insolita: guida ai quartieri popolari della Città Eterna

BASTA BUGIE - Cristianesimo
Chi erano e dove sono finiti i Re Magi

BASTA BUGIE - Cristianesimo

Play Episode Listen Later Jan 17, 2023 8:24


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7217CHI ERANO E DOVE SONO FINITI I RE MAGIMelchiorre rappresentava la razza di Sem, Gaspare la razza di Cam, Baldassarre quella di Jafet (i tre figli di Noè saliti sull'arca con lui e le proprie mogli)di Roberto De MatteiNella festa dell'Epifania e nei giorni successivi, la liturgia della Chiesa ci ricorda la presenza dei Re Magi nella Grotta di Betlemme. I Re Magi non erano "Maghi", ma principi che vivevano in Oriente, dove studiavano i moti celesti per comprendere, attraverso i loro movimenti, le divine profezie. Questi re furono docili alla voce della grazia, che mormorava loro: "Orietur stella", si leverà una stella. Per seguire la stella che apparve loro, lasciarono la loro patria, le loro ricchezze, il loro riposo. Dio, che li aveva chiamati da terre diverse, li riunì in uno stesso viaggio come in una stessa fede. Malgrado le difficoltà materiali e morali di un viaggio di cui ignoravano la fine, non persero mai la fiducia nella stella che li guidava. I Magi, dice il padre Faber, seguivano la stella come si segue una vocazione, senza sapere chiaramente di seguire un impulso divino. Giunsero finalmente a Gerusalemme. "Ed ecco la stella, che avevano veduta in Oriente, andar loro innanzi, finché venne a fermarsi sopra il luogo dove era il bambino" (Mt, 2, 9).Entrarono nella misera Grotta di Betlemme e videro un bambino su una mangiatoia, vegliato da una giovane madre e da un uomo un poco più anziano, ma altrettanto attento e premuroso. Non ebbero un attimo di dubbio. Compresero immediatamente di trovarsi di fronte al Messia promesso, il Re dei Re, il Salvatore dell'umanità. Il carattere distintivo dei Magi fu la fede che li animava. Dopo la fede di san Pietro e di Abramo, secondo il padre Faber, mai vi fu al mondo una fede come quella dei Magi. "La fede è quella che risaltò in essi a ogni istante; è una fede che fu eroica fin dai primordi".IL PRIMO ATTO DI CULTO SOLENNE E UFFICIALE AL BAMBINO DIVINOAdorarono l'Uomo-Dio.e si prostrarono davanti alla Madre Divina. Ebbero la grazia di essere i primi, dopo Maria e Giuseppe, ad offrire sulla terra un atto di adorazione esterna al Bambino di Betlemme. Il Corpo Mistico della Chiesa, è rappresentato in questo momento dalla Sacra Famiglia, dai Magi e dai Pastori. È i Magi offrono il primo atto di culto solenne e ufficiale al Bambino Divino, che è il Capo di questo Corpo Mistico. Betlemme, dice dom Guéranger, non è soltanto il luogo della nascita del Redentore, ma è anche la culla della Chiesa. Betlemme, aggiungiamo, è anche l'atto di nascita della Civiltà cristiana, rappresentata da questi Re che rappresentano il potere secolare che si sottomette a Cristo, riconoscendolo come Signore del Cielo e della terra. Il principio della Regalità sociale di Cristo, ha la sua origine nell'adorazione dei Re Magi a Betlemme.I nomi dei Magi, secondo la tradizione della Chiesa, erano Gaspare, Baldassarre e Melchiorre. Melchiorre rappresentava la razza di Sem, Gaspare la razza di Cam, Baldassarre quella di Jafet. Sono i tre rami della famiglia umana discendente da Noè. Le nazioni, scrive Ernest Hello, sono presentate nella persona dei loro rappresentanti: tutte sono chiamate dalla medesima stella. "La stessa attrazione, in ugual modo celeste e maestosa, le riunisce e le inchina nella stessa adorazione".I Magi offrirono all'Uomo-Dio l'oro, l'incenso e la mirra, che simboleggiano, secondo i Padri della Chiesa, la regalità, la divinità e l'umanità del Salvatore. A Lui erano dovuti, con l'oro, gli onori di Re; con l'incenso, il culto divino; con la mirra, la fede nella sua umanità. La lunga attesa del Messia si dissolve in quest'istante, che ha in sé tutta la fecondità dei secoli futuri.IL RITORNO A CASARitornati a casa, i Magi conservarono fedelmente la memoria di Betlemme. Vivevano ancora quando l'apostolo san Tommaso arrivò nei loro paesi. San Tommaso aveva visto Gesù risuscitato, i Magi lo avevano visto bambino nella capanna di Betlemme. Il loro incontro fu certo emozionante. I Magi dedicarono tutto il resto della loro vita alla predicazione del Vangelo. Poi tornarono a Gerusalemme per contemplare i luoghi della Passione, morte e Resurrezione di Gesù Cristo e qui morirono. Sant'Elena fece trasferire le loro spoglie a Costantinopoli, nella basilica di Santa Sofia. In seguito l'imperatore ne fece dono al vescovo Eustorgio che le portò a Milano, dove fece erigere una basilica in loro onore. Quando Federico Barbarossa prese e saccheggiò questa città, i loro resti, nel 1164, furono trasferiti a Colonia, in Germania. Reinoldo, arcivescovo di Colonia, fece fabbricare per loro il reliquiario più prezioso dell'intero mondo cristiano e su di esso fu elevato un reliquiario ancora più grande: il Duomo di Colonia. Con Gerusalemme la "Città Santa", con Roma la "Città Eterna", con Santiago di Compostela in Spagna, Colonia, grazie ai Magi, è divenuta nel corso dei secoli uno dei luoghi di pellegrinaggio più importanti dell'Occidente cristiano. Lo ha ricordato Benedetto XVI nel 2005, quando, visitò la cattedrale di Colonia, e si raccolse in preghiera davanti al reliquiario che raccoglie i resti dei Magi. Benedetto, che parlava spesso dei Re Magi disse: "I Magi provenienti dall'Oriente sono soltanto i primi di una lunga processione di uomini e donne che nella loro vita hanno costantemente cercato con lo sguardo la stella di Dio, che hanno cercato quel Dio che a noi, esseri umani, è vicino e ci indica la strada. È la grande schiera dei santi - noti o sconosciuti - mediante i quali il Signore, lungo la storia, ha aperto davanti a noi il Vangelo e ne ha sfogliato le pagine; questo, Egli sta facendo tuttora." (Discorso del 20 agosto 2005).Ai quei Re Magi, che venivano da Oriente, affidiamo oggi le sorti dell'Occidente, affidiamo le sorti della Cristianità, affidiamo in particolare le sorti della chiesa di Germania che sembra voler propagare un incendio alla Chiesa intera. E che Maria stella matutina, Maris stella, guidi la nostra strada, come la stella di Betlemme guidò la loro.

Arte Svelata
La Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma e i suoi mosaici

Arte Svelata

Play Episode Listen Later Dec 20, 2021 9:11


Versione audio: La Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, collocata sulla sommità del colle Esquilino, è una delle quattro basiliche papali della Città Eterna, ed anche la più grande dedicata alla Vergine Maria, e per questo motivo è nota con l'appellativo di “Maggiore”. Nonostante le successive manomissioni, si presenta come la meglio conservata di […] L'articolo La Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma e i suoi mosaici proviene da Arte Svelata.

Personaggi di Torino
Rita Pavone e il Teatro Alfieri

Personaggi di Torino

Play Episode Listen Later Dec 15, 2021


La soprannominarono quand'era giovanissima Pel di carota per le lentiggini e il colore rosso della sua capigliatura. E da allora quel nomignolo le è rimasto impresso. Rita nasce a Torino il 23 agosto 1945. Vive i suoi primi in via Malta 43, nel Borgo San Paolo. Si iscrive alla prima liceo dell'istituto statale Santorre di Santarosa ma, nell'inverno 1959-60, la famiglia si trasferisce in un altro quartiere, presso le case operaie della Fiat di via Chiala 19, alle “Basse” di Mirafiori Sud. Nello stesso periodo, appoggiata e incoraggiata dal padre Giovanni, debutta al Teatro Alfieri di Torino in uno spettacolo per ragazzini dal titolo Telefoniade, e realizzato dall'allora nazionale società telefonica Stipel. È quella la prima volta che Rita si esibisce davanti ad un pubblico vero e non composto da parenti e familiari, e lo fa in due uscite: nel primo tempo, truccata da ragazza di colore e con addosso un frac di raso nero nella interpretazione di Swanee, brano reso famoso dal grande cantante statunitense Al Jolson; poi, nel secondo tempo, nei panni di una inglesina in visita alla Città Eterna cantando il brano di Renato Rascel, Arrivederci Roma. Tra la fine del 1959 e l'inizio del 1961 si fa notare esibendosi prima in feste studentesche, poi in alcuni locali torinesi, come “l'Apollo Danze”, “La Serenella”, “La Perla”, l'”Hollywood Dance” o il “Principe”, guadagnandosi il soprannome di Paul Anka in gonnella.

Taste of Art
Puntata 18 - Vacanze Romane

Taste of Art

Play Episode Listen Later Oct 21, 2021 15:56


“Tu non potresti veder nulla maggior di Roma”.Sapete di chi sono queste parole?Di Quinto Orazio Flacco, il noto poeta della Roma antica, e mi trovo assolutamente d'accordo con lui.Trovo incontestabile che Roma sia la città più ricca di arte, storia e cultura, ancora visibile e tangibile al mondo. Nessuna città sa far viaggiare allo stesso modo indietro nel tempo.Dall'antichità fino al secolo scorso, passando per infiniti stili architettonici e correnti artistiche.Caotica, “caciarona”, a volte anche troppo.Comunque, pura poesia.Come vi ho detto nella puntata precedente, nell'estate appena trascorsa sono riuscito a fare qualche giretto in Italia e, sempre insieme a Valeriya, abbiamo deciso di regalarci sei giorni a Roma per vedere tutto quello che ci mancava dopo alcune nostre precedenti visite… e ritornare anche in luoghi che erano rimasti nei nostri cuori.Sei giorni comunque non bastano per la Città Eterna, e a qualcosa abbiamo dovuto rinunciare.Però per curiosità mi ero segnato tutto quello che eravamo riusciti a visitare. E in tutto, tra musei, chiese, siti archeologici e monumenti, ho contato ben 46 luoghi diversi.Ovviamente, non vi potrò parlare di tutti.Basandomi sui tre imprescindibili che assolutamente volevamo vedere, o rivedere, vi racconterò anche di alcune sorprese e, in generale, delle nostre vacanze romane.Quindi, ora “ce famo un giro a Roma bella”.

Storia in Podcast
Roma capitale

Storia in Podcast

Play Episode Listen Later Apr 1, 2021 14:02


Con la legge 33 del 3 febbraio 1871 fu proclamata Roma capitale d'Italia, trasferendo la sede del governo da Firenze all'Urbe. Per la Città dei Papi – espugnata dai bersaglieri comandati dal generale Raffaele Cadorna il 20 settembre 1870 con la breccia nella cerchia delle mura aureliane, nei pressi di Porta Pia – iniziò una delle più imponenti modifiche urbanistiche, architettoniche e funzionali. Il trasferimento ufficiale si realizzò il 1° luglio successivo. Il giorno dopo, 2 Luglio 1871, il re Vittorio Emanuele II fece ufficialmente il suo ingresso solenne nella Città Eterna per insediarsi al Quirinale.Storiainpodcast racconta la vicenda con Alessandro Vagnini, docente di Storia delle relazioni internazionali alla Sapienza di Roma. Su storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

il posto delle parole
Francesco Delzio "Liberare Roma"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Mar 18, 2021 26:27


Francesco Delzio"Liberare Roma"Come ricostruire il "sogno" della Città EternaRubbettino Editorehttps://store.rubbettinoeditore.it/"Oggi Roma è prigioniera. Prigioniera della cattiva politica e della pessima amministrazione, che l'hanno abbandonata a un declino (apparentemente) inesorabile. Prigioniera dello stesso ruolo di Capitale, senza lo status e i finanziamenti delle altre Capitali europee. Prigioniera dell'inerzia della sua classe dirigente economica, sociale e culturale che, per convenienza o pavidità, ha scelto di disinteressarsi del bene comune. Prigioniera - soprattutto - di un sistema di rendite unico a livello globale che rassicura e stordisce i romani, ne raffredda gli animal spirits e blocca gli ascensori sociali. Per far rinascere Roma, dunque, occorre passare da una terribile strettoia: trasformare la Capitale nel terreno della "battaglia finale" della produzione, dell'innovazione e delle competenze contro le rendite. Non è una missione impossibile: incrociando le caratteristiche della Capitale con i macrotrend a livello globale, è possibile costruire un grande progetto che la posizioni "in vantaggio" nella sfida per lo sviluppo che si giocherà nei prossimi anni tra metropoli globali e città internazionali. Non c'è più alternativa. La meravigliosa e fragile bellezza della Città Eterna è in grave pericolo: come Andromeda sullo scoglio, sta per finire nelle fauci del mostro che avanza tra i marosi. Ma stavolta la liberazione non potrà arrivare dal coraggio d'un eroe solitario: il mitologico Perseo potrà e avrà soltanto le sembianze della voglia di riscatto di un'intera comunità. La politica romana ha fallito troppe volte per poterci riprovare da sola: l'unica speranza è chiamare a raccolta le forze migliori della società. Perché quello che si è aperto con l'annus horribilis della pandemia potrebbe diventare, a sorpresa, il "decennio di Roma". Sempre che i romani - dai cittadini alle élite - lo vogliano davvero e inizino a pretenderlo da chi li governa. E anche da se stessi".Francesco Delzio è considerato una delle menti più brillanti della generazione dei quarantenni. Manager di vertice in grandi aziende e organizzazioni (Confindustria, Piaggio, Atlantia), imprenditore in start up innovative con Maestro e Digital Horizon, strategic advisor per imprese e istituzioni, scrittore e docente universitario.Insegna presso la Luiss Guido Carli, dove ha ideato e dirige il Masterin “Relazioni Istituzionali, Lobby e Comunicazione d'Impresa”, punto di riferimento del settore in Italia, e l'Executive Program in “Gestione delle relazioni con i Consumatori”. È editorialista di Avvenire (con la rubrica “Opzione Zero”), RTL 102.5 (con il programma “La Scossa”), Prima Comunicazione (con la rubrica “Lobby d'autore”) e InPiù.Per Rubbettino ha pubblicato numerosi saggi, dal primo fortunatopamphlet Generazione Tuareg. Giovani, flessibili e felici (2007) ai più recenti Opzione Zero. Il virus che tiene in ostaggio l'Italia (2015), Premio Canova di Letteratura economica e finanziaria, e La ribellione delle imprese.In piazza, senza PIL e senza partiti (2019).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

TracciaRoma
Traccia 5: L'Arte Della Strada

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Play Episode Listen Later Feb 8, 2021 10:22


Con questo episodio potrai capire l'importanza della rete viaria ai tempi degli antichi Romani, conoscerne le tecniche e le modalità di costruzione e capire infine come sia possibile che parte di quella rete sia arrivata fino ai giorni nostri. Il Podcast della Città Eterna! Fonti: www.romanoimpero.com; www.archeoroma.com; wikipedia.org. Instagram: @tracciaroma; Twitter: @tracciaroma; Mail: tracciaroma@gmail.com; Logo: @mattiaforotti; Voce: Blake De Luca; Composizione musicale sotto la citazione: Umberto La Barbera; Testi: Simone Oliva; Foto: Priscilla Ruggiero; Social Media Manager e Social Content Creator: Francesco Giosuè Pantuso; Cura e Produzione Audio: Simone del Gracco; Produzione: Andrea De Angelis e Simone Oliva.

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Traccia 4: AQVA ALEXANDRINA

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Play Episode Listen Later Jan 7, 2021 5:56


Questo è il secondo episodio relativo agli acquedotti e le rispettive fontane. Premi play per sapere di più su una delle più spettacolari infrastrutture del mondo antico e in particolare dell'Acquedotto Alessandrino e la fontana del Mosè. Il Podcast della Città Eterna! Fonti: "Roma: il senso del luogo" - Daniela Pasquinelli D'Allegra; leviedelgiubileo.it; www.romasegreta.it; Instagram: @tracciaroma; Twitter: @tracciaroma; Mail: tracciaroma@gmail.com; Logo: @mattiaforotti; Voce: Blake De Luca; Composizione musicale sotto la citazione: Umberto La Barbera; Testi: Alessandro Zanella; Foto: Priscilla Ruggiero; Social Media Manager e Social Content Creator: Francesco Giosuè Pantuso; Cura e Produzione Audio: Simone del Gracco; Produzione: Andrea De Angelis e Simone Oliva.

Radio Number One - Tutto libri
Massimo Lugli: c'è un serial killer nella città eterna. Qualcuno deve fermarlo

Radio Number One - Tutto libri

Play Episode Listen Later Jan 3, 2021 2:14


Liliana Russo in TuttoLibri presenta... Inferno capitale, di Massimo Lugli e Antonio Del Greco

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Traccia 3: AQVA TRAIANA

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Play Episode Listen Later Jan 2, 2021 5:46


Questo è il primo episodio relativo agli acquedotti e le rispettive fontane. Premi play per sapere di più su una delle più spettacolari infrastrutture del mondo antico e in particolare dell'Acquedotto Traiano e la fontana dell'Acqua Paola. Il Podcast della Città Eterna! Fonti: "Roma: il senso del luogo" - Daniela Pasquinelli D'Allegra; leviedelgiubileo.it; www.romasegreta.it; Instagram: @tracciaroma; Twitter: @tracciaroma; Mail: tracciaroma@gmail.com; Logo: @mattiaforotti; Voce: Blake De Luca; Composizione musicale sotto la citazione: Umberto La Barbera; Testi: Alessandro Zanella; Foto: Priscilla Ruggiero; Social Media Manager e Social Content Creator: Francesco Giosuè Pantuso; Cura e Produzione Audio: Simone del Gracco; Produzione: Andrea De Angelis e Simone Oliva.

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Traccia 2: Le Mura Aureliane

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Play Episode Listen Later Dec 28, 2020 6:25


Dopo aver ascoltato l'episodio sulle Mura Serviane, ora sei pronto a tracciare la seconda ed ultima cinta muraria della città. Per saperne di più metti play all'episodio! Il Podcast della Città Eterna! Fonti: "Roma: il senso del luogo" di Daniela Pasquinelli D'Allegra; “Roma” di Filippo Coarelli. Instagram: @tracciaroma; Twitter: @tracciaroma; Mail: tracciaroma@gmail.com; Logo: @mattiaforotti; Voce: Blake De Luca; Composizione musicale sotto la citazione: Umberto La Barbera; Testi: Alessandro Zanella; Foto: Priscilla Ruggiero; Social Media Manager e Social Content Creator: Francesco Giosuè Pantuso; Cura e Produzione Audio: Simone del Gracco; Produzione: Andrea De Angelis e Simone Oliva.

TracciaRoma
Traccia 1: Le Mura Serviane

TracciaRoma

Play Episode Listen Later Dec 23, 2020 7:06


Sapevi che le Mura Serviane costituiscono la cinta muraria più antica di Roma? Per sapere di che periodo storico stiamo parlando e per altre curiosità, metti play all'episodio! Il Podcast della Città Eterna! Fonti: "Roma: il senso del luogo" di Daniela Pasquinelli D'Allegra; “Roma” di Filippo Coarelli. Instagram: @tracciaroma; Twitter: @tracciaroma; Mail: tracciaroma@gmail.com; Logo: @mattiaforotti; Voce: Blake De Luca; Composizione musicale sotto la citazione: Umberto La Barbera; Testi: Alessandro Zanella; Foto: Priscilla Ruggiero; Social Media Manager e Content Social Creator: Francesco Giosuè Pantuso; Cura e Produzione Audio: Simone del Gracco; Produzione: Andrea De Angelis e Simone Oliva.

TracciaRoma
Traccia Ø

TracciaRoma

Play Episode Listen Later Dec 22, 2020 1:17


Per capire cosa c'è dietro TracciaRoma ti basterà poco più di un minuto. Ascolta la Traccia Zero e preparati ad immergerti nell'atmosfera della Città Eterna. Instagram: tracciaroma Twitter: tracciaroma Mail: tracciaroma@gmail.com

ARTICOLI di Rino Cammilleri
La massoneria preparò la breccia di porta pia

ARTICOLI di Rino Cammilleri

Play Episode Listen Later Oct 20, 2020 6:30


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6329LA MASSONERIA PREPARO' LA BRECCIA DI PORTA PIA di Rino CammilleriIl 150° anniversario della Breccia di Porta Pia e dello scippo di Roma al Papa da parte dei Savoia è stato festeggiato, causa Covid, quasi in sordina, anche per la coincidenza con le elezioni, non fosse mai che le fanfare dei bersaglieri distraessero il popolo dal rito più sacro per il laicismo. Chi segue gli scritti di Angela Pellicciari, nostra firma, sa bene che l'ossessione di distruggere il potere temporale della Chiesa era antica e costituiva il pallino fisso dell'organizzazione che più di ogni altra incarnava la «laicità», la massoneria. Perfino Proudhon, celebre ideologo rivoluzionario della prima metà dell'Ottocento, era convinto che, sottrattale la sedia su cui stava seduta, la Chiesa si sarebbe dissolta.In effetti, l'ateo non può ragionare diversamente, dal momento che riesce a concepire solo realtà terrene. E va pur detto che non aveva poi tutti i torti: la Chiesa uno Stato ancora ce l'ha, piccolissimo, ma ce l'ha; se non l'avesse, farebbe la fine che già fece ai tempi della c.d. Cattività Avignonese, per settant'anni ostaggio del re di Francia, papi francesi, cardinali francesi. Cui seguirono i devastanti quarant'anni dello Scisma d'Occidente, con ben tre papi, nessuno dei quali «emerito».Tornando a Porta Pia, non era, quella, la prima volta che il papa doveva sloggiare. Nel Medioevo, tante volte aveva dovuto farlo, ma il primo golpe ideologico fu quello giacobino della prima Repubblica Romana, con Pio VI mandato a morire in galera. Seguì Napoleone, che deportò Pio VII. Da notare che per quest'ultimo essere sacerdote era più importante che essere sovrano, tant'è che rifiutò categoricamente di dichiarare nullo il matrimonio religioso di Napoleone con Josephine Tascher de la Pagérie, vedova Beauharnais, per permettergli di sposare Maria Luisa d'Asburgo (il cui padre, imperatore d'Austria, pur aveva ceduto al padrone d'Europa per evitare guai maggiori).Ma era Roma che volevano, le logge. Il tempo di nascere e il figlio di Napoleone e Maria Luisa fu subito creato Re di Roma. Lo storico della massoneria Aldo A. Mola, in un lungo articolo sul «Giornale del Piemonte e della Liguria» dedicato al 150°, scrive che il fatto «sancì l'inclusione della Città Eterna in un orizzonte che, per semplicità, può essere configurato come neo-pagano con suggestioni dell'Antico Egitto». Nel 1811 a Milano, per celebrare l'evento, si riunirono i supremi dignitari massonici del Regno d'Italia in una «sala ornata con la raffigurazione delle nozze della Terra col Cielo, delle Orge di Bacco, dei misteri di Cibele e altre bizzarrie». E acclamarono «la nascita di Oro (Napoleone II, il loweton - figlio di maestro massone ndr), di Osiride, ovvero Napoleone il Grande "nostro fratello e protettore dell'ordine massonico nell'Impero di Francia e nel Regno d'Italia" (così il verbale dei «Lavori Massonici», ndr), e della consorte Maria Luisa d'Asburgo (Iside)».Quando Napoleone il Grande fu sconfitto nel 1814 e poi, definitivamente, nel 1815, il suo impero crollò con lui e si procedette alla Restaurazione. Già, ma nell'ormai ex Regno d'Italia le logge contavano «non meno di 20mila affiliati, in larga misura coincidenti con la classe dirigente». I quali, lasciate calmare le acque, cominciarono a gettare le fondamenta per quello che fu chiamato Risorgimento. Che nel 1870 completò, e per sempre, l'opera.Mola fa notare che il primo a usare la parola «Risorgimento» era stato un sacerdote (così come, sempre Mola in altra sua opera, indica in un altro sacerdote il vero autore dell'«Inno di Mameli»). Questo sacerdote si chiamava Saverio Bettinelli, era un letterato di una certa fama e «non mancò di incontrare Voltaire a Ginevra». Nel 1775 pubblicò Il risorgimento d'Italia... dopo il Mille. Quasi dimenticavo: era un gesuita.Nota di BastaBugie: già da noi pubblicizzati, consigliamo nuovamente i video di Angela Pellicciari. Ecco come l'autrice li presenta:In questo periodo, per ingannare il tempo, mi sono inventata quelle che ho chiamato Pillole. Piccoli video in cui parlo con semplicità e chiarezza delle cose che ho scritto. Se credete potete vederle sul mio canale di youtube. Ben 51 sono quelle che ho dedicato al risorgimento (1; 31-35; 57-102).Qui sotto ne trovate una (Il caprone arrivato a Roma durante la repubblica). Per vedere tutte le altre clicca nel link qui sotto:https://angelapellicciari.com/pillole/https://www.youtube.com/watch?v=B2LXfT1Rvn8 Titolo originale: La Massoneria che preparò la breccia di Porta PiaFonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 25-09-2020Pubblicato su BastaBugie n. 687

il posto delle parole
Fabrizio Ardito "Le vie di Francesco"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jul 30, 2020 27:06


Fabrizio Ardito"Le vie di Francesco"Un cammino di spirito e natura tra Firenze, Assisi e RomaEdiciclo Editorehttps://www.ediciclo.it/«In fondo, nessun cammino è troppo (o troppo poco) impegnativo o lungo. L'impegno richiesto sta tutto nella nostra testa, nelle nostre gambe e nella serena letizia, come avrebbe detto Francesco, con la quale decidiamo di avviarci sulla strada».Fabrizio Ardito prepara lo zaino e si fa viandante ripercorrendo i passi e i luoghi di San Francesco; ne ricostruisce la figura di uomo e di santo con l'aiuto di molti personaggi laici e religiosi, e cammina ricercando la bellezza, il silenzio e la riflessione in mezzo a natura e monasteri. Le Vie di Francesco, dalla Toscana a Roma, danno vita a un percorso moderno che tocca i luoghi fondamentali dell'avventura francescana. Monasteri e chiese, borghi e solenni foreste, oliveti secolari e la imponente Valnerina sono le tappe di uno dei cammini europei di maggiore suggestione e successo. Circa 450 chilometri, 24 giorni di cammino complessivi, ci conducono attraverso le Foreste Casentinesi, la valle del Tevere, il Subasio, la cascata delle Marmore, la Valle Santa di Rieti e la Sabina fino alle porte della Città Eterna. E ci permettono di incontrare religiosi come il cardinale Matteo Zuppi, l'arcivescovo Paolo Giulietti e padre Mauro Gambetti, custode del Sacro Convento di Assisi; camminatori, volontari e hospitaleros che hanno dato vita alle Vie.Fabrizio ArditoGiornalista e fotografo romano, Fabrizio Ardito ha iniziato a percorrere i lunghi cammini d'Europa più di 15 anni fa, rimanendo affascinato dai luoghi, dall'atmosfera e dai compagni di viaggio. Per Ediciclo ha scritto Sul Monte Athos e Come sopravvivere al Cammino di Santiago,per Touring diverse guide e volumi illustrati sui Cammini di Santiago e sulle grandi vie storiche italiane.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

BASTA BUGIE - Storia
Il conflitto tra Napoleone e Papa Pio VII

BASTA BUGIE - Storia

Play Episode Listen Later Jul 14, 2020 7:34


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6201IL CONFLITTO TRA NAPOLEONE E PAPA PIO VII di Alvaro RealLa Chiesa e i grandi poteri non hanno mai avuto ottimi rapporti. Lo Stato Pontificio è sempre stato un luogo di conflitto. Nel 1797 Pio VI venne arrestato e deportato da alcuni rivoluzionari in Francia, dove morì tre anni dopo. Anche Napoleone ha avuto i suoi conflitti con il Successore di Pietro.Napoleone voleva estendere il proprio potere in tutta l'Europa, aspirava a creare un impero che non avesse fine e si vedeva come il grande imperatore onnipotente del continente europeo. Tutto doveva essere sotto il suo controllo e il suo potere, anche il nuovo papa, Pio VII.All'inizio Napoleone voleva essere un alleato di Roma. Non voleva agire come i rivoluzionari, ma giungere a un accordo con lo Stato Pontificio. Venne firmato un concordato, con il quale si pensava di pacificare gli animi. Nonostante questo, Napoleone portò avanti i suoi piani. Per lui il pontificato era una semplice pedina della sua strategia militare.VOLEVA UMILIARE PAPA PIO VIILa prima cosa che fece fu obbligarlo ad andare a Parigi alla sua incoronazione. [...] Ma perché Napoleone volle obbligare il papa ad assistere alla sua incoronazione? L'idea di Napoleone era trattenere il pontefice in Francia, ma desistette rendendosi conto che se il papa non fosse tornato i cardinali avrebbero pensato che aveva rinunciato e avrebbero eletto un nuovo pontefice. Fu la prima delle tensioni.Nel 1806 Napoleone minacciò il papa quando la Gran Bretagna chiese al pontefice di astenersi davanti al blocco continentale alla Francia. "Sua Santità è sovrano di Roma, ma io sono l'imperatore; tutti i miei nemici devono essere i suoi", gli scrisse.Nel 1808 le tensioni aumentarono. Le truppe dell'imperatore entrarono nella Città Eterna, e il papa si ritirò nel Quirinale. Napoleone riuscì ad annettere parte del territorio, ma voleva di più.Nel 1809 decretò l'annessione del resto dei territori e lasciò che il pontefice restasse nella sua residenza di Roma. Pio VII eseguì la condanna più grave che si può verificare nella Chiesa e scomunicò l'imperatore. Alcuni diranno che non fu una scomunica perché non citava il nome del pontefice, ma non serviva. La bolla Quam memorandum era molto chiara: "scomunicava i ladri del patrimonio di San Pietro".I rapporti finirono per rompersi, e Napoleone decise di arrestare il papa. Quando le truppe entrarono nel Quirinale, Pio VII non oppose resistenza. In quel momento il papa pronunciò la frase più famosa del suo pontificato. Gli venne chiesto se rinunciava allo Stato Pontificio e se ritirava la scomunica, ma la risposta fu netta: "Non possiamo, non dobbiamo, non vogliamo".PIO VII, SERVO DI DIOVenne portato a Savona, in un viaggio disumano con il quale Napoleone voleva continuare a umiliarlo. Cercò di far sì che il papa sostenesse la sua causa, ma Pio VII rifiutò i vescovi designati dall'imperatore e il suo divorzio e successivo matrimonio. Napoleone convocò un concilio a Parigi per umiliare ancor di più il pontefice, ma i vescovi appoggiarono Pio VII.La tremenda storia di Pio VII non finì qui. Venne trasferito nel palazzo di Napoleone, e nel trasferimento fu sul punto di morire. Sopravvisse a una grave malattia, e l'imperatore pensò che il papa avrebbe potuto essergli più utile se lo avesse liberato. Si sbagliava. Pio VII non si lasciò manipolare, e Napoleone lo arrestò e lo deportò nuovamente. Venne portato da un luogo all'altro, da una città all'altra.Pio VII sarebbe stato liberato dagli austriaci, e poco dopo Napoleone avrebbe abdicato. Il papa tornò nel luogo dal quale non avrebbe mai dovuto andar via: la sua residenza di Roma.Pio VII potrebbe arrivare agli altari, e forse presto sarà santo. Benedetto XVI rimase così colpito dalla sua storia, dal suo coraggio e dalla sua forza da dichiarare il "nihil obstat" e da concedergli il titolo di Servo di Dio. Attualmente nella diocesi di Savona-Noli è aperta la sua causa.Anche la storia di Napoleone è forse finita in modo positivo, o almeno strano. Esiliato nell'isola di Sant'Elena, disse del pontefice: "È davvero un uomo buono, amabile e coraggioso. È un agnello, un vero uomo, che mi fa sentire piccolo". Fu forse la conseguenza degli anni di lotte con il pontefice, della determinazione di Pio VII o di una caduta da cavallo come per San Paolo. Perché alla fine dei suoi giorni Napoleone parlò così del pontefice? Lo sa solo lui.Il fatto è che l'imperatore francese alla fine venne sconfitto. Non il suo esercito né il suo potere, ma il suo egoismo e la sua lotta personale. In esilio si convertì e abbracciò la fede. Ma questa è un'altra storia.[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti] Titolo originale: Pio VII vs Napoleone: l'imperatore contro il papaFonte: Aleteia, 7 aprile 2017Pubblicato su BastaBugie n. 674

BASTA BUGIE - Storia
E se fosse eletto papa un diciottenne?

BASTA BUGIE - Storia

Play Episode Listen Later Dec 12, 2019 10:03


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5921E SE FOSSE ELETTO PAPA UN DICIOTTENNE? di Roberto de MatteiChi è stato il peggior Papa nella storia della Chiesa? Molti ritengono che sia stato Alessandro VI, un Papa criticato oltre misura, ma secondo san Roberto Bellarmino fu Giovanni XII (937-964), che definisce «omnium pontificum fere deterrimus», «quasi il peggiore di tutti i pontefici».Alberico II dei conti di Tuscolo, princeps di Roma dal 932 al 954, qualche giorno prima di morire si fece portare in San Pietro e sulla tomba dell'apostolo, alla presenza del papa Agapito, fece giurare ai nobili romani che alla scomparsa del Papa in carica avrebbero eletto al soglio pontificio il proprio figlio, al quale aveva posto il nome augurale di Ottaviano. Quando il Papa morì, nel dicembre 955, Ottaviano fu eletto con il nome di Giovanni XII, quantunque non avesse l'età canonica per diventarlo, essendo solo diciottenne. Secondo la concorde descrizione delle fonti, il giovane Papa fu un pontefice dissoluto, che non interruppe la vita di sfrenati piaceri cui si era abbandonato fino all'elezione al Soglio pontificio. Nell'autunno del 960, essendo entrato in conflitto con il marchese Berengario di Ivrea, che si era proclamato re d'Italia, e con il figlio di questi Adalberto, il nuovo Papa invocò l'aiuto di Ottone I, re di Germania. Ottone scese in Italia a capo del suo esercito, sconfisse Berengario ed Adalberto e proseguì verso Roma, dove il 2 febbraio 962, giorno della Candelora, fu solennemente incoronato Imperatore dal Pontefice. Questa incoronazione fu l'atto di fondazione di quello che sarà chiamato "Sacro Romano Impero della Nazione Germanica". A questo atto seguì, una settimana dopo, la concessione del cosiddetto Privilegium Ottonis, di cui si custodisce ancora copia negli Archivi Vaticani. Il documento, se da una parte confermava tutte le concessioni territoriali fatte alla Santa Sede da Pipino il Breve e da Carlo Magno e altre ne aggiungeva, costituendo di fatto lo Stato della Chiesa, dall'altra imponeva alla Santa Sede di sottoporre le elezioni pontificie all'approvazione preventiva della persona dell'Imperatore e dei suoi successori. Ottone rientrò quindi a Pavia, ma Giovanni tradì il giuramento di fedeltà fatto ad Ottone e strinse una opposta alleanza con l'antico avversario Adalberto.UNA LUNGA LISTA DI CRIMINIIn un celebre testo recentemente riprodotto in una versione filologicamente accurata, Liutprando, vescovo di Cremona, racconta il conflitto che contrappose il papa e il sovrano negli anni 960-964 (De Iohanne papa et Ottone imperatore, a cura di Paolo Chiesa, Edizioni del Galluzzo, Firenze 2018). Il curatore del volume ha riportato in appendice anche altri documenti che contribuiscono a fornire un quadro più completo di quegli eventi, a cominciare dalle pagine dedicate a Giovanni XII dal Liber pontificalis (pp. 97-100 dell'appendice).Quando seppe che il Papa aveva stretto alleanza con Adalberto, l'imperatore Ottone riunì un Sinodo in San Pietro, a cui presero parte i vescovi e gli arcivescovi del suo seguito, gli ecclesiastici e i curiali romani, i maggiorenti della città e i rappresentanti del popolo. Giovanni XII però si allontanò dalla Città Eterna. Quando l'imperatore chiese le ragioni della sua assenza, i romani risposero che esse andavano cercate nell'immoralità del Papa, che si esprimeva in una lunga lista di crimini; simonia, sacrilegi, blasfemia, adulterio, incesto, astensione dai sacramenti, pratica delle armi, traffico col demonio. Tutti, chierici e laici, dichiararono che «aveva reso il santo palazzo un autentico bordello», «aveva accecato Benedetto, suo padre spirituale, che era morto poco dopo; aveva ucciso Giovanni cardinale suddiacono amputandogli i genitali, appiccava incendi, si cingeva di spada e si armava di elmo e di corazza: di tutto questo diedero testimonianza. Che brindasse alla salute del diavolo lo gridarono tutti, ecclesiastici e laici; dissero che al gioco dei dadi invocava l'aiuto di Giove, di Venere e degli altri demoni; che non celebrava il mattutino e le ore canoniche, e che non si faceva il segno della croce» (p. 15).Dopo che gli accusatori confermarono le loro dichiarazioni con un solenne giuramento, il 6 novembre 963 Ottone, a nome del Sinodo, mandò una lettera a Giovanni, chiedendogli di venire di persona a discolparsi. «Sappiate dunque che siete stato accusato - non da pochi, ma da tutti, laici ed ecclesiastici - di omicidio, di spergiuro, di furto di oggetti sacri, di incesto con vostre parenti e con due sorelle. Vi rivolgono anche un'altra accusa, orribile anche solo a sentirla: che abbiate brindato alla salute del diavolo, e che nel gioco dei dadi abbiate invocato l'aiuto di Giove, di Venere e degli altri demoni. Vi preghiamo fermamente, padre, di non opporre rifiuto a venire a Roma e a difendervi da tutte queste accuse» (p. 19).CONDANNATO E DEPOSTOGiovanni rifiutò però di comparire davanti all'assemblea. I romani chiesero allora all'imperatore di deporlo e di sostituirlo con un nuovo Papa di alta levatura morale. «Una piaga inaudita va estirpata con un cauterio inaudito. Se, con i suoi costumi corrotti, fosse di danno solo per sé stesso e non per tutti, lo si potrebbe in qualche modo sopportare. Ma quanti che erano casti si son depravati per desiderio di imitarlo! Quanti probi si sono pervertiti per l'esempio che dava! Chiediamo perciò alla vostra maestà imperiale che codesto mostro, che nessuna virtù ha potuto redimere dai suoi vizi, sia cacciato dalla santa Chiesa di Roma» (p. 23).Il 4 dicembre 963 Giovanni venne condannato e deposto e Ottone chiese al Sinodo di eleggere il successore. Il clero e il popolo romano scelsero, con il nome di Leone VIII (963-965), un laico, capo della cancelleria del Laterano, che dopo essere stato ordinato, lo stesso giorno, diacono, sacerdote e vescovo, ebbe l'approvazione dell'Imperatore e fu consacrato a San Pietro. Quando Ottone partì, Giovanni, il Papa deposto, rientrò a Roma e costrinse Leone VIII alla fuga. Giovanni XII convocò un nuovo Concilio con il quale scomunicò Leone e iniziò a vendicarsi su coloro che lo avevano abbandonato, facendo tagliare a uno (Azzone) la mano destra; a un altro (Giovanni) il naso, la lingua e due dita. Mentre l'imperatore si apprestava a tornare a Roma, il 7 maggio 964, Giovanni XII ebbe un colpo apoplettico provocato, secondo Liutprando, dal diavolo durante un peccato sessuale, e morì otto giorni dopo, il 14 maggio 964 senza ricevere i sacramenti. Aveva ventisette anni e fu sepolto in San Giovanni in Laterano. Il Liber pontificalis, lo qualifica come infelicissimus, perché totam vitam sua in adulterio et vanitate duxit, «passò tutta la sua vita in adulteri e frivolezze» (p. 99).LO SPIRITO SANTO? PAPI E CARDINALI POSSONO IGNORARLOChi ritiene che lo Spirito Santo elegga e guidi infallibilmente ogni pontefice è smentito dai fatti e rischia di rendere un pessimo servizio alla Chiesa. Lo Spirito Santo non abbandona mai la sua Chiesa ma al suo influsso, in quel secolo oscuro, corrisposero con maggiore pietà i laici che i Papi. Malgrado le proteste di Giovanni XII contro l'illegittimità canonica della sua deposizione, la Chiesa nella sua cronologia ufficiale annovera come suo legittimo successore Leone VIII. L'aureola della santità circondò il trono di Ottone I, che san Roberto Bellarmino definisce "pius imperator". Sua moglie era santa Adelaide; sua madre santa Matilde, che dopo essere rimasta vedova si ritirò nell'abbazia di Quedlinberg da lei fondata; san Bruno, arcivescovo di Colonia, era suo fratello. Il nipote di Ottone I e suo terzo successore, sant'Enrico imperatore, sposò santa Cunegonda; la sorella di Enrico, santa Gisella, andò sposa a santo Stefano I, re d'Ungheria e fu madre di sant'Emmerico. Questa rete familiare di santi fu all'origine dell'Europa cristiana del Medioevo, in un'epoca in cui il Papato attraversava un periodo di grave decadenza. Poi, un secolo dopo, partì da Cluny il grande movimento di riforma della Chiesa che culminò con il pontificato di san Gregorio VII e con l'epopea delle crociate inaugurata dal beato Urbano II. La Chiesa, come sempre, avanzava vittoriosa nella tempesta.

Pecados Veniales
Programa 61: Joyería Nicol´s, Dynamiq GTT115 y Hotel Palazzo Manfredi

Pecados Veniales

Play Episode Listen Later Jun 8, 2017 82:49


Llega un nuevo programa de Pecados Veniales, la esencia del lujo y el estilo de vida en Libertad FM. Tenemos como invitado a Daniel Nicolas, Director de Marketing de la joyería/relojería JOYERÍA NICOL´S. Una de los establecimientos con más historia de nuestro País en este sector, presente en la capital desde 1917. Diseño, estilo, innovación y un servicio excelente que hace de ellos un referente. Os presentamos la última creación del astillero monegasco Dynamiq Yachts, el GTT 115 desarrollado en colaboración con el estudio de diseño Studio F.A. Porsche en el que se unen lo mejor del mundo de la náutica y del automovilismo. Un yate de 35 metros que ya se está construyendo y que nos recuerda a algunos de los modelos más icónicos de la fábrica de Stuttgart y que podéis configurar como un coche desde su pagina web http://bedynamiq.com/models/gtt115/configurator.htm Nuestra colaboradora Ana Mateu Cifre nos lleva, como cada viernes, a visitar el hotel Hotel Palazzo Manfredi de Roma, un elegante hotel boutique de 5 estrellas en el centro de lo que en su época fue la Roma imperial. El mejor lugar para conocer la "Cittá Eterna". Pecados Veniales, el espacio del lujo y el estilo de vida, todos los viernes en Libertad FM, con Ramón Biosca, Alfonso Escámez, Pedro Santos, Laura García Naveiras, Beatriz Soroa, Ana Mateu y Carlos Enríquez de Salamanca.