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Ha preso il via a Trento il Festival dell'Economia, che celebra la sua ventesima edizione e i 160 anni del Sole 24 Ore. Il tema di quest'anno è “Rischi e scelte fatali. L'Europa al bivio”. L'evento, organizzato dal Gruppo 24 Ore e Trentino Marketing con il supporto delle istituzioni locali, si tiene dal 22 al 25 maggio. Nella giornata inaugurale, presenti cinque ministri tra cui Tajani, Giorgetti, Santanchè e Crosetto, e figure di rilievo come Caltagirone, Tremonti, Tronchetti Provera e Andrea Illy. La giornata si chiude con la cerimonia inaugurale e un intervento del cardinale Ravasi. Il Festival ospita 6 Premi Nobel e oltre 290 relatori tra economisti, accademici, imprenditori e rappresentanti delle istituzioni. Al centro, il futuro dell'Europa in un contesto geopolitico segnato da conflitti, crisi economiche e leadership deboli. Il ritorno di Trump alla presidenza degli Stati Uniti ha rappresentato una svolta storica, aprendo a scenari di grandi cambiamenti: il ritorno del potere degli Stati, la globalizzazione che difficilmente ritornerà almeno come l'abbiamo conosciuta, lo sviluppo del commercio internazionale che dovrà fare i conti con una nuova era di dazi e protezionismo. Altrettanto certa è la polarizzazione sempre più evidente tra Stati Uniti e Cina, con l'Europa sempre di più un vaso di coccio tra due vasi di ferro, costretta a fare i conti con la Germania in recessione, le difficoltà sempre più evidenti della Francia e la drammatica mancanza di leadership adeguate. Il tutto in uno scenario che vede la geopolitica imporsi come variabile determinante, con una sessantina di guerre in corso e le lacerazioni indotte dal conflitto in Ucraina e dalla carneficina in Medio Oriente. Intervengono Marco Magnani, professore di International Economics alla LUISS Guido Carli e Giuliano Noci - Professore ordinario in Ingegneria Economico-Gestionale, insegna Strategia & Marketing presso il Politecnico di Milano. Dal 2011 è Prorettore del Polo territoriale cinese dell'Ateneo milanese.Consob, sospesa l'ops Unicredit su Banco BpmColpo di scena nell'Ops lanciata da UniCredit su Banco Bpm: la Consob ha accolto la richiesta di sospensiva dell'operazione per 30 giorni, riconoscendo la presenza di nuovi elementi emersi dopo l'avvio dell'offerta. La banca guidata da Andrea Orcel ha tentato un dialogo con il governo, ostacolato dai vincoli imposti dal Golden Power. I prossimi 30 giorni serviranno a valutare le alternative, incluso un ricorso al TAR o eventuali nuove strategie di mercato, tra cui possibili mosse su Mediobanca o Generali. Intanto, Banco Bpm ha annunciato l'intenzione di impugnare il provvedimento Consob, aprendo un nuovo fronte nella già complessa operazione. Ne parliamo con Alberto Grassani, Il Sole 24 Ore.
U.S. and Chinese trade negotiators hail ‘substantial' momentum following talks in Geneva over the weekend. Further details are promised later today. President Trump vows to sign an executive order which would see American drug prices cut by up to 80 per cent. Italian lender Unicredit posts a top and bottom line beat in Q1 and raises its FY guidance. CEO Andrea Orcel tells CNBC his bank's plans for consolidation are progressing. See Privacy Policy at https://art19.com/privacy and California Privacy Notice at https://art19.com/privacy#do-not-sell-my-info.
UniCredit SpA CEO Andrea Orcel says the bank has "three to four quarters minimum" to assess whether to go ahead with a hostile takeover bid for Commerzbank AG. The Italian lender has built a large stake in Germany’s Commerzbank over the past few months and Orcel has said he’s considering a deal. He speaks with Bloomberg's Francine LacquaSee omnystudio.com/listener for privacy information.
Via i progetti irrealizzabili entro la scadenza. Ridimensionamento degli obiettivi impossibili, spostamento degli investimenti a rilento verso altre fonti di finanziamento. Alla scadenza formale del Recovery Plan manca ormai meno di 18 mesi. Con l'arrivo di Raffaele Fitto alla Commissione europea e la delega alla sua attuazione, per l'Italia il problema politico di presentarsi alla scadenza senza rimediare una figuraccia si fa sempre più impellente. Il successore di Fitto al ministero degli Affari europei - Tommaso Foti - per raggiungere l'obiettivo di spendere le risorse chieste entro i tempi stabiliti ha davanti a sé una sfida quasi impossibile: accelerare la spesa ad un ritmo esponenziale, oltre cinque miliardi al mese. L'Italia - il maggior beneficiario in assoluto con la Spagna del primo esperimento di debito europeo - ha chiesto fin qui ben quattro revisioni. Germania, Grecia, Finlandia, Irlanda e Cipro ne hanno presentate tre, altri dieci Paesi due. Foti ha annunciato a questo giornale mercoledì scorso che in marzo presenterà in Parlamento la quinta richiesta di modifica: quasi certamente l'ultima, poi occorrerà sperare nell'inevitabile proroga che Foti nega solo per ragioni di opportunità. Non è nulla di nuovo: se il Pnrr si fermasse qui, la media dei fondi già utilizzati - un terzo del totale - sarebbe la stessa della programmazione ordinaria dei fondi europei. Con un occhio al successo spagnolo, a Palazzo Chigi sanno cosa non ha funzionato del piano italiano: Madrid ha concentrato gli investimenti su meno obiettivi e concentrati verso il sistema produttivo. Il nostro Pnrr - nonostante i tentativi ripetuti di modifica - ha più di 260mila appalti. Una polverizzazione che avvantaggia i piccoli interventi sul territorio e i Comuni, meno le imprese. Basti qui citare il caso del progetto Transizione 4.0, sei miliardi a disposizione per l'installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti dei capannoni. Secondo le stime che circolano nel settore, fin qui non sarebbero stati accolti progetti per nemmeno un miliardo: colpa delle procedure complicatissime per ottenere i fondi. E così fra Palazzo Chigi e i ministeri si lavora a tessere l'ennesima tela di Penelope. Il commento è di Luca Dal Poggetto, Analista di Openpolis esperto di Pnrr.Unicredit compra ancora e supera il 5% in GeneraliNel mezzo del doppio assalto a Commerzbank e a Banco Bpm e a pochi giorni dall uscita allo scoperto su Generali, Unicredit batte le stime del mercato con i risultati del 2024. Nel frattempo il timone resta puntato sulle partite in m&a in corso, a partire da Banco Bpm per cui il ceo Andrea Orcel non esclude un rilancio. E su Generali il banchiere alza il velo: Unicredit ha superato il 5%. Secondo quanto risulta potrebbe essere cresciuta sia la componente in azioni proprie della banca, arrivata nelle scorse settimane al 4,2%, sia il pacchetto di titoli gestito per conto di clienti. La nuova quota sarà annunciata a giorni in base alle tempistiche previste per l acquisto di partecipazioni rilevanti. La banca guidata da Andrea Orcel chiude l esercizio con un utile netto contabile di 9,7 miliardi, in rialzo del 2%, e un utile netto escluse le dta a 9,3 miliardi (+8%). Nel solo quarto trimestre il risultato contabile è stato di 1,97 miliardi e l utile netto di 1,6 miliardi (oltre i 1,44 miliardi il consensus), in calo rispetto agli 1,9 miliardi dello stesso periodo del 2023. Nel settembre scorso Unicredit ha aperto il consolidamento italiano ed europeo acquisendo il 9% di Commerzbank, di cui poi è salita fino al 28% con derivati. In novembre l istituto ha poi lanciato un ops da 10,1 miliardi su Banco Bpm a un concambio di 0,175 azioni Unicredit per ogni titolo Banco Bpm. La terza mossa è stata annunciata negli ultimi giorni con l acquisto del 4,1% in Generali. La quota potrebbe essere messa in palio nelle prossime settimane in vista dell assemblea che l 8 maggio sarà chiamata a rinnovare il cda della compagnia. Ne parliamo con Alberto Grassani. Sole 24 ore.Il mondo ha perso la bussola - Terzo rapporto sul mondo postglobaleOggi alle 17.30 nella sede di Confindustria Como, in collaborazione con Intesa Sanpaolo è stato presentato il terzo Rapporto sul mondo postglobale intitolato "Il mondo ha perso la bussola", a cura del Centro di Ricerca e Documentazione Luigi Einaudi.Quali sono, se ancora ci sono, i punti cardinali per orientarsi nel caos del mondo postglobale? Il terzo Rapporto del Centro Einaudi prova a esplorare i possibili scenari in un mondo sempre più complesso e imprevedibile. E offre un analisi delle grandi trasformazioni globali, con particolare attenzione alle elezioni del 2024 in 64 Paesi, che hanno coinvolto quasi metà della popolazione adulta mondiale e il 60% del PIL globale. Discute inoltre della necessità di riconnettere i mercati finanziari all economia reale e del concetto di antifragilità, ovvero la capacità di adattarsi nell incertezza. Interviene al microfono di Sebastiano Barisoni Mario Deaglio, docente emerito Economia Internazionale Università di Torino.
UniCredit posts a record-breaking year and its 16th straight quarter of growth, as net profit comes in just shy of 10 billion euros despite more than 1 billion in extraordinary charges. CNBC spoke exclusively to CEO Andrea Orcel on the company's earnings and Italian banking consolidation. U.S. President Donald Trump signs off a 25% tariff on steel and aluminum imports – and warns of further trade levies in the coming weeks. Gold hits a fresh all-time high, settling its record for the fifth time this year as tariff tensions push investors to the safe haven asset. Meanwhile Sam Altman brushes off an unsolicited $100 billion bid from Elon Musk to buy OpenAi as the billionaires' bitter rivalry takes a new turn. In Paris, President Emmanuel Macron pledges to roll back European red tape at the AI Action Summit, as the bloc battles to keep up with the U.S. and China.See Privacy Policy at https://art19.com/privacy and California Privacy Notice at https://art19.com/privacy#do-not-sell-my-info.
UniCredit SpA Chief Executive Officer Andrea Orcel made clear he won’t seek to acquire Commerzbank AG at all costs. He is joined by Bloomberg's Francine Lacqua.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Mal día en bolsa para las empresas de energía renovable.. tras el anuncio de Donald Trump de apostar por las energías fósiles y acabar con las políticas contra el cambio climático. Vestas se deja más de un 3% al igual que la portuguesa EDP y la danesa Orsted se hunde un 17% tras anunciar un cargo por deterioro de 12.100 millones de coronas danesas (unos 1.690 millones de dólares) en el cuarto trimestre. El impacto financiero se debe a una variedad de problemas, incluidos el aumento de los tipos de interés y los mayores costes para implementar su proyecto Sunrise Wind en la costa este de Long Island (Nueva York). El director ejecutivo de Unicredit, Andrea Orcel, pone por primera vez límites a la ofensiva que el banco italiano está haciendo para quedarse con Commerzbank. Durante su intervención en Davos y preguntado sobre si está dispuesto a salirse de la operación, el directivo sorprendió con un “sí, por supuesto”. LVMH supera a Novo Nordisk como la mayor empresa por capitalización en Europa. Novo Nordisk vale el equivalente a 341.300 millones de dólares frente a los 358.000 millones de dólares del fabricante francés del lujo. Y las perspectivas de los inversores alemanes se ensombrecen ante el estancamiento de la economía germana. La confianza de los inversores en la economía alemana cayó más de lo esperado antes de las elecciones anticipadas del próximo mes, lo que subraya las persistentes dudas sobre la capacidad del país para escapar de su actual episodio de estancamiento. Entrevistaremos a David Solar, gerente.comercial de Fitur. Y los temas de la actualidad los debatiremos en la Tertulia de Cierre de Mercados con Antonio Alvarez-Ossorio, del despacho de abogados Alvarez-Ossorio Miller, y Juan Pablo Calzada, economista y analista financiero.
A fine agosto Klarna ha annunciato di voler licenziare circa 700 dipendenti (oltre la metà dei dipendenti totali) per sostituire il loro lavoro con l'AI. Ora, i primi dati mostrano risultati incerti. Nel frattempo Google è alle prese con diverse accuse di abuso di posizione dominante. Nella Big Story, insieme a Silvia Sciorilli Borrelli, corrispondente del Financial Times a Milano, parliamo del lancio, da parte di Unicredit, dell'Offerta Pubblica di Scambio per comprare Banco BPM e della figura di Andrea Orcel, che si sta affermando come una delle figure centrali della finanza europea. . Dal 28 al 30 novembre a Milano ci sarà Future4Cities, il festival di Will e FROM dedicato al futuro delle città: scopri il programma completo e iscriviti gratuitamente agli eventi su future4cities.willmedia.it . Puoi sostenere il lavoro di Will iscrivendoti alla membership: ci aiuterai a continuare a raccontare la complessità in modo chiaro, accessibile e senza lasciare indietro nessuno. Vai su membership.willmedia.it Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
L'offerta pubblica di scambio, attraverso la quale l'amministratore delegato di Unicredit, Andrea Orcel, intende rilevare il Gruppo Banco Popolare di Milano - al di là di quelle che possano risultare le maggiori convenienze per i due singoli Istituti e, più in generale, per il panorama bancario nostrano considerato nel suo complesso - ha sicuramente posto in evidenza (e in aperta contrapposizione tra loro) due visioni profondamente distanti nel concepire il funzionamento dei mercati finanziari. Da un lato del tavolo da poker si collocano, infatti, i giocatori che fanno le loro puntate seguendo le regole (magari anche aride e spietate) dei numeri e dei rapporti di forza oggettivi, pensando – proprio come afferma Orcel – che l'Europa abbia bisogno di banche più forti e più grandi, che le consentano di “competere contro gli altri principali blocchi economici”; sulla sponda opposta siedono, invece, i nostalgici di quella che, durante la Prima Repubblica, veniva chiamata “la foresta pietrificata”, intendendo con questa definizione lo scenario immutabile che si presentava agli occhi degli osservatori internazionali, quando i nostri istituti di credito erano stabilmente in mano allo Stato e ai partiti, a prescindere da quelli che potessero essere i loro risultati di bilancio. E nel caso oggi in questione è forse bene precisare - quale elemento fondamentale - che lo Stato italiano non risulta possedere azioni di nessuna delle due banche in discussione. A che cosa è dovuta, quindi, la reazione di chiaro disappunto – degna di un fatto di “lesa maestà” – da parte del ministro Giorgetti che ha persino fatto balenare il ricorso alla cosiddetta “golden power”, quasi Unicredit fosse un gruppo straniero calato in Italia per minacciare la sicurezza economica e industriale del Paese? Ufficialmente perché – come dichiarato dallo stesso Giorgetti - l'operazione è stata “comunicata ma non concordata col governo”, anche se poi il vice premier Salvini, più apertamente, si è invece spinto fino ad avanzare l'ipotesi che “qualcuno volesse fermare l'accordo BPM – Monte Paschi di Siena per fare un favore ad altri”. E qui veniamo al “punctum dolens” perché, effettivamente, il passaggio del Banco Popolare di Milano nelle mani di Unicredit andrebbe a complicare non poco quei piani di accorpamento finanziario che, sulla linea Milano – Siena, potrebbero portare alla costituzione di un terzo polo bancario nazionale che, per affinità politiche, sarebbe piuttosto gradito al centrodestra. Ma qui torneremmo, appunto, ai tempi e ai modi della “foresta pietrificata”. Certamente, qualunque iniziativa economica è destinata a procedere più agevolmente se gode dei favori di un esecutivo in carica, tuttavia ci pare che – a parte una golden power di dubbia efficacia in questa vicenda – le carte in mano di cui dispone la politica in questo frangente, sappiano più di bluff, che di scala reale...Se mai, le vere difficoltà per Andrea Orcel arriveranno dagli azionisti di BPM che, non a caso, hanno già subito cominciato col respingere l'offerta giudicandola troppo bassa e che, magari, si stanno adesso mettendo anche alla ricerca di alleanze strategiche alternative. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
L'offerta pubblica di scambio, attraverso la quale l'amministratore delegato di Unicredit, Andrea Orcel, intende rilevare il Gruppo Banco Popolare di Milano - al di là di quelle che possano risultare le maggiori convenienze per i due singoli Istituti e, più in generale, per il panorama bancario nostrano considerato nel suo complesso - ha sicuramente posto in evidenza (e in aperta contrapposizione tra loro) due visioni profondamente distanti nel concepire il funzionamento dei mercati finanziari. Da un lato del tavolo da poker si collocano, infatti, i giocatori che fanno le loro puntate seguendo le regole (magari anche aride e spietate) dei numeri e dei rapporti di forza oggettivi, pensando – proprio come afferma Orcel – che l'Europa abbia bisogno di banche più forti e più grandi, che le consentano di “competere contro gli altri principali blocchi economici”; sulla sponda opposta siedono, invece, i nostalgici di quella che, durante la Prima Repubblica, veniva chiamata “la foresta pietrificata”, intendendo con questa definizione lo scenario immutabile che si presentava agli occhi degli osservatori internazionali, quando i nostri istituti di credito erano stabilmente in mano allo Stato e ai partiti, a prescindere da quelli che potessero essere i loro risultati di bilancio. E nel caso oggi in questione è forse bene precisare - quale elemento fondamentale - che lo Stato italiano non risulta possedere azioni di nessuna delle due banche in discussione. A che cosa è dovuta, quindi, la reazione di chiaro disappunto – degna di un fatto di “lesa maestà” – da parte del ministro Giorgetti che ha persino fatto balenare il ricorso alla cosiddetta “golden power”, quasi Unicredit fosse un gruppo straniero calato in Italia per minacciare la sicurezza economica e industriale del Paese? Ufficialmente perché – come dichiarato dallo stesso Giorgetti - l'operazione è stata “comunicata ma non concordata col governo”, anche se poi il vice premier Salvini, più apertamente, si è invece spinto fino ad avanzare l'ipotesi che “qualcuno volesse fermare l'accordo BPM – Monte Paschi di Siena per fare un favore ad altri”. E qui veniamo al “punctum dolens” perché, effettivamente, il passaggio del Banco Popolare di Milano nelle mani di Unicredit andrebbe a complicare non poco quei piani di accorpamento finanziario che, sulla linea Milano – Siena, potrebbero portare alla costituzione di un terzo polo bancario nazionale che, per affinità politiche, sarebbe piuttosto gradito al centrodestra. Ma qui torneremmo, appunto, ai tempi e ai modi della “foresta pietrificata”. Certamente, qualunque iniziativa economica è destinata a procedere più agevolmente se gode dei favori di un esecutivo in carica, tuttavia ci pare che – a parte una golden power di dubbia efficacia in questa vicenda – le carte in mano di cui dispone la politica in questo frangente, sappiano più di bluff, che di scala reale...Se mai, le vere difficoltà per Andrea Orcel arriveranno dagli azionisti di BPM che, non a caso, hanno già subito cominciato col respingere l'offerta giudicandola troppo bassa e che, magari, si stanno adesso mettendo anche alla ricerca di alleanze strategiche alternative. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Unicredit lancia un'offerta pubblica per Banco Bpm. Il risiko bancario italiano si complica e ingarbuglia, proprio nelle settimane in cui si perfeziona l'operazione per la conquista di Commerzbank da parte di Unicredit. Ora la società guidata da Andrea Orcel lancia un'offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni di Banco Bpm, il cui controvalore complessivo, in caso di integrale adesione, sarà superiore ai 10 miliardi. In particolare, l' importo risulta pari alla valorizzazione 'monetaria' del corrispettivo, cioè 6,657 euro per azione di Banco Bpm. La cifra tiene conto anche del prezzo ufficiale delle azioni di Unicredit nell'ultima seduta di venerdì scorso che è pari a 38,041 euro. L'affare Unicredit/Commerzbank. L'operazione per la conquista di Banco Bpm è autonoma e indipendente dall'investimento effettuato da Unicredit nel capitale sociale di Commerzbank. Le discussioni relative a Commerzbank sono state già prolungate nel rispetto delle prossime elezioni (in Germania il prossimo febbraio), degli stakeholder della banca. Salvini e Giorgetti contrari. La mossa di Unicredit spiazza il governo. Il più critico è il leader della Lega Matteo Salvini, secondo cui qualcuno vuole fermare l'operazione Bpm-Mps, e chiede un intervento urgente di Bankitalia. La sensazione è che il governo si sia trovato impreparato per arginare la mossa a sorpresa di Unicredit, comunicata ma non concordata con l'esecutivo, e sia poi entrato a gamba tesa ventilando l'utilizzo del golden power, come annunciato dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Unicredit lancia un'offerta pubblica per Banco Bpm. Il risiko bancario italiano si complica e ingarbuglia, proprio nelle settimane in cui si perfeziona l'operazione per la conquista di Commerzbank da parte di Unicredit. Ora la società guidata da Andrea Orcel lancia un'offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni di Banco Bpm, il cui controvalore complessivo, in caso di integrale adesione, sarà superiore ai 10 miliardi. In particolare, l' importo risulta pari alla valorizzazione 'monetaria' del corrispettivo, cioè 6,657 euro per azione di Banco Bpm. La cifra tiene conto anche del prezzo ufficiale delle azioni di Unicredit nell'ultima seduta di venerdì scorso che è pari a 38,041 euro. L'affare Unicredit/Commerzbank. L'operazione per la conquista di Banco Bpm è autonoma e indipendente dall'investimento effettuato da Unicredit nel capitale sociale di Commerzbank. Le discussioni relative a Commerzbank sono state già prolungate nel rispetto delle prossime elezioni (in Germania il prossimo febbraio), degli stakeholder della banca. Salvini e Giorgetti contrari. La mossa di Unicredit spiazza il governo. Il più critico è il leader della Lega Matteo Salvini, secondo cui qualcuno vuole fermare l'operazione Bpm-Mps, e chiede un intervento urgente di Bankitalia. La sensazione è che il governo si sia trovato impreparato per arginare la mossa a sorpresa di Unicredit, comunicata ma non concordata con l'esecutivo, e sia poi entrato a gamba tesa ventilando l'utilizzo del golden power, come annunciato dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
El Ifo no trae buenos augurios para la economía alemana. La caída del índice de clima empresarial del instituto Ifo en noviembre deja al indicador aún más en territorio recesivo y es consistente con la opinión generalizada de que la economía alemana seguirá en dificultades en los próximos meses. La caída del indicador de 86,5 en octubre a 85,7 en noviembre lo deja un poco más débil de lo esperado (en 86). El economista jefe del BCE, Philip Lane, señala que la política monetaria no debería seguir siendo demasiado restrictiva durante demasiado tiempo. En cualquier caso insiste en que el BCE no se compromete de antemano a una velocidad particular de ajuste aunque, con el tiempo, habrá que reducir los tipos. En clave empresarial, UniCredit lanza una oferta voluntaria de canje de acciones sobre Banco BPM por valor de 10.000 millones de euros. "Europa necesita bancos más fuertes y más grandes", señala en un comunicao el consejero delegado de UniCredit, Andrea Orcel. Hablaremos de IA pero desde el punto de vista ético con Rafael García Meiro, CEO de AENOR. Y los temas de la actualidad como el nombramiento de Sara Aaegesen como nueva vicepresidenta tercera para la Transición Ecológica en la Tertulia de Cierre de Mercados con Francisco Canós, inversor y partner en Cyber-C, y José Ignacio Gutiérrez, de la Confederación de Cuadros y Profesionales.
After the financial crisis, dealmaking among banks in different countries in Europe fell to a standstill. But recently, Italian lender UniCredit revealed that it had built up a stake in Germany's Commerzbank, prompting discussions of a possible tie-up. EU policymakers and politicians believe cross-border deals like this could unlock European banking and make it more competitive globally. So why is there resistance? The FT's European banking correspondent Owen Walker explains. Clips from Bloomberg, BBC - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - For further reading:Andrea Orcel plots UniCredit's boldest move yet on CommerzbankAndrea Orcel, Commerzbank and the redemption tradeEurope's most notorious banking dealmaker returns- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - On X, follow Owen Walker (@OwenWalker0) and Michela Tindera (@mtindera07), or follow Michela on LinkedIn for updates about the show and more. Read a transcript of this episode on FT.com Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
Fusions-Champions gibt es ja einige bei den Genossen. Männer wie Wolfgang Altmüller, dessen Rosenheimer VR-Bank kurz hinter München anfängt und erst kurz vor Salzburgs wieder aufhört. Oder Frauen wie Eva Wunsch-Weber, deren Frankfurter Volksbank inzwischen nicht mehr nur mainabwärts, sondern sogar mainaufwärts expandiert. Gleichwohl: Die Fusion des Jahres im deutschen Genosektor hat weder Altmüller noch Wunsch-Weber gestemmt – und interessanterweise überhaupt kein Volks- oder Raiffeisenbanker. Sondern ein Mann namens Oliver Lüsch, dessen Karlsruher BB Bank ein Solitär unter den Genobanken ist und die sich auch deshalb ums Regionalprinzip und anderweitige genossenschaftliche Befindlichkeiten nicht zu scheren braucht. Wie dieser Tage berichtet, reißt sich Lüsch also mal eben die mehr als 500 Kilometer entfernte PSD Bank Berlin-Brandenburg unter den Nagel, ein Coup, der im Genosektor (naja: sagen wir, in der PSD-Gruppe) für fast genau so viel Aufsehen sorgte, wie im Rest der Republik der Griff der Unicredit nach der Commerzbank. Nun wäre es sicherlich ein bisschen viel des Guten, würden wir Oliver Lüsch deshalb jetzt als badischen Andrea Orcel bezeichnen (das geht schon deshalb nicht, weil Lüsch ein früherer Commerzbanker ist). Groß denken tut der Mann allerdings trotzdem. Nachdem die BB Bank ihre Bilanz in den letzten fünf Jahren organisch um 40% (!) ausgebaut hat, mutieren die Karlsruher im Zuge der PSD-Berlin-Fusion zur zweitgrößten Geno-Primärbank überhaupt (Bilanzsumme dann: 20,1 Mrd. Euro). Und dann? Ist der Berliner Coup ein One-Off, eine gern genutzte Opportunität, weil sich die beiden Institute regional gut ergänzen und sich die Kundenstrukturen ähneln? Oder riecht Lüsch gerade Lunte, kommt da noch mehr? Und überhaupt: Wie eigentlich funktioniert die BB Bank, was ist ihr Modell und mutet sich das Institut – als bundesweite Filial- und Onlinebank – nicht etwas viel zu? == Fragen und Feedback zum Podcast: redaktion@finanz-szene.de oder (auch anonym) über Threema: TKUYV5Z6 Redaktion und Host: Christian Kirchner/Finanz-Szene.de Coverdesign: Elida Atelier, Hamburg Postproduction: Podstars Hamburg Musik: Liturgy of the street / Shane Ivers - www.silvermansound.com
La politica tedesca alza gli scudi contro la banca guidata da Andrea Orcel ma la difesa degli interessi nazionali è un ostacolo al cammino verso l'Unione bancaria
La politica tedesca alza gli scudi contro la banca guidata da Andrea Orcel ma la difesa degli interessi nazionali è un ostacolo al cammino verso l'Unione bancaria
A la espera de que el primer ministro francés Michel Barnier presente el proyecto de Presupuesto para 2025, el gobernador del Banco de Francia y miembro del BCE, François de Villeroy, avisa de que el país solo situará su déficit por debajo del 3% en cinco años y no en tres años, como plantean desde Matignon. "En tres años no es realista; en cinco años, es más probable si se toman las medidas adecuadas". Por otra parte, el Riksbank sueco recorta los tipos por tercera vez en lo que va de año y adelanta más recortes. Los ha vuelto a bajar en 25 puntos básicos, tal y como se esperaba hasta el 3,25% ante una economía ligeramente más débil y una inflación más baja de lo esperado. En clave empresarial, Commerzbank nombra a Bettina Orlop como nueva CEO tras los últimos movimientos de UniCredit. El ceo del banco italiano, Andrea Orcel, insiste en que solo buscará un acuerdo con Commerzbank si tiene el apoyo de todas las partes interesadas y las condiciones son las adecuadas. SAP baja en bolsa después de que Bloomberg haya publicado que la compañía está siendo investigada en EEUU por conspirar para "pactar" precios y Orange dejará de cotizar en la Bolsa de Nueva York de forma voluntaria. Entrevistaremos a Victoria Labajo, profesora de Economía de la Universidad Pontificia Comillas ICADE e investigadora del grupo E-SOST de la Universidad, para hablar del desperdicio de alimentos cuando el domingo 29 se celebra el Día Internacional de Concienciación sobre la pérdida y el desperdicio de alimentos. En Expansión y Ciclo, la OCDE mejora las previsiones de Espàña en 2024 al 2,8% y al 2,2% en 2025. Los temas de la actualidad los debatiremos en la Tertulia de Cierre de Mercados con José Ramón Pin Arboledas, profesor emérito del IESE, y Carlos Puente, analista político.
EuroParcs zit in financiële nood. Met een nieuw schuldenakkoord probeert het bedrijf gedwongen verkoop van parken te voorkomen. De grootste aandeelhouder, investeringsmaatschappij Waterland, zal het grootste bedrag moeten bijstorten. EuroParcs kampt met een schuld van meer dan €200 miljoen aan financiers zoals Ares, Rabobank en ABN Amro. Onderzoeksjournalist Joris Polman vertelt wat deze deal betekent voor de betrokken partijen en de toekomst van EuroParcs. Lees: Waterland moet bijstorten om EuroParcs te redden UniCredit heeft zijn belang in de Duitse Commerzbank verhoogd tot 21%, wat heeft geleid tot een scherpe reactie van bondskanselier Olaf Scholz. Deze aankoop wordt gezien als een vijandige overname en veroorzaakt grote politieke onrust in Berlijn. Het Italiaanse UniCredit nam twee weken geleden al onverwachts 9% van de aandelen van Commerzbank over. UniCredit's bestuursvoorzitter Andrea Orcel is volhardend. Verslaggever Pieter Couwenbergh vertelt hoe deze onverwachte overname de bankensector opschudt. Lees: Scholz haalt hard uit naar UniCredit na aankoop aandelen in Commerzbank en Italiaans UniCredit verrast Berlijn met greep naar Commerzbank De afgelopen zes maanden steeg de aandelenkoers van de Amerikaanse huisdierenverzekeraar Trupanion met 63%. En dat is te danken aan de hoge prijzen bij de dierenartsenpraktijken, die massaal worden overgenomen door private equity. Om (te) hoge rekeningen te voorkomen, kiezen steeds meer baasjes ervoor om hun hond of kat te verzekeren. Ook in Nederland is er een gat in de markt, vertelt beursredacteur Jennifer Mol. Lees: Een huisdier brengt vreugde... en een lege portemonnee Redactie: Lara Mattheij en Anna de Haas Presentatie: Anna de Haas See omnystudio.com/listener for privacy information.
I dati Istat relativi a luglio 2024 dicono che l'export italiano ha registrato un lieve calo su base mensile ma ha mantenuto una crescita sostenuta sull'anno. Le esportazioni nel mese di luglio sono infatti diminuite rispetto a giugno dello 0,5%, a fronte delle importazioni che sono cresciute dell'1,1%. Nel trimestre maggio-luglio 2024, rispetto ai tre mesi precedenti, l'export si è ridotto del 2,8%, l'import dello 0,5%. Su base annua, però, l'export ha registrato una crescita del 6,8% in valore e del 4,3% in volume, in maniera settorialmente e geograficamente diffusa. Come nel 2023, anche gli altri stati vicino a noi decrescono, e il made in Italy si rivela più resiliente. Lo ha ricordato il presidente dell'Agenzia Ice Matteo Zoppas al salone Nautico di Genova (che chiude i battenti domani 24 settembre): "Rispetto al 2000 e 2019 quando c'erano 480 miliardi di fatturato di fatturato dell'export, abbiamo contato e stiamo siamo sulla traccia ancora dei 625 miliardi, più del 30% in più.Rimane l'esigenza degli investimenti sul territorio. È in questo scenario che si inserisce la 'Misura Africa', operativa dallo scorso 25 luglio, il plafond di finanza agevolata dalla duplice finalità: supporto per la realizzazione di investimenti per lo sviluppo e l innovazione delle imprese italiane con interessi in Africa e attrazione di investimenti italiani verso i Paesi Africani.È intervenuta ai microfoni di Sebastiano Barisoni Regina Corradini D'Arienzo, AD di Simest. UniCredit rafforza la sua posizione in Commerzbank, puntando al 29,9% e richiedendo l approvazione della BceAncora una volta, Andrea Orcel spiazza il mercato con una mossa a sorpresa. Dopo aver rastrellato nelle scorse settimane il 9% circa di Commerz in due tranche - metà sul mercato e l altra metà nel corso di un asta indetta dal Governo tedesco, che a suo dire era inconsapevole delle volontà della banca italiana il banchiere va avanti nella sua Campagna di Germania , superando anche i messaggi (e i veti) che arrivano dal mondo politico tedesco, o quanto meno da una sua parte. Venerdì scorso il Governo di Berlino, tramite il Comitato direttivo interministeriale responsabile delle decisioni chiave del Fondo di Stabilizzazione dei Mercati Finanziari, ha infatti comunicato che «al momento» non venderà, fino a nuovo avviso, ulteriori azioni a seguito della cessione parziale di azioni avvenuta nei giorni scorsi, ribadendo come «la strategia della banca sia orientata all indipendenza».Oggi, dunque, la contromossa di Orcel, che ha sfruttato così il calo mattutino del titolo Commerzbank, indebolitosi a valle dell annuncio dell esecutivo tedesco. E che forse punta a fare breccia nelle fratture interne al Governo Semaforo, magari supportato dalle istituzioni europee, a partire dalla Bce che vede di buon occhio le fusioni transfrontaliere. Una volta ottenuto l ok di Francoforte e con il 21% in tasca, UniCredit si troverebbe primo azionista di Commerz davanti al Governo tedesco, a un passo dalla soglia dell Opa.Nello specifico: dopo lo stop alla vendita di nuove azioni da parte del Governo di Berlino, la banca italiana ha comunicato di aver «presentato istanza regolamentare per l acquisizione di una partecipazione superiore al 10%», dal 9% attuale, per salire «fino al 29,9% in Commerzbank». E nel frattempo l istituto comunica di aver «sottoscritto» nella giornata di oggi «strumenti finanziari aventi a oggetto una partecipazione pari a circa l 11,5% del capitale sociale» della banca tedesca.Tradotto: la posizione complessiva di UniCredit in Commerzbank «ha raggiunto circa il 21%», come annuncia l istituto in una nota, precisando che «il relativo regolamento in azioni può avvenire solo subordinatamente all ottenimento delle relative autorizzazioni».La banca guidata dall a.d. Andrea Orcel si tiene comunque mani libere, all insegna della massima «flessibilità» sia a vendere che a proseguire negli acquisti. Per questo sottolinea che «la maggior parte dell esposizione economica di UniCredit è oggetto di copertura, al fine di assicurare piena flessibilità di rimanere a questo livello, cedere la partecipazione, con una copertura in caso di ribassi, o incrementarla ulteriormente, in funzione dell esito delle interlocuzioni con Commerzbank, i suoi consigli di gestione e di sorveglianza e, più in generale, tutti i suoi stakeholder in Germania». UniCredit «ritiene che ci sia un significativo potenziale di creazione di valore che possa essere estratto in Commerzbank, sia in uno scenario standalone che in UniCredit, a beneficio dell intera Germania e di tutti i suoi stakeholder». «Ciononostante - puntualizza -, come avvenuto per UniCredit stessa, lo sviluppo di tale potenziale richiede l adozione di azioni concrete».Intanto "Il governo tedesco sostiene la strategia di indipendenza di Commerzbank. Abbiamo preso atto delle azioni di UniCredit. Non siamo a favore di un'acquisizione. Lo abbiamo comunicato a UniCredit". È quanto affermano al ministero delle Finanze tedesco, rispondendo a una domanda dell'ANSA sull'aumento delle quote di partecipazione della banca italiana nell'Istituto di credito tedesco.È intervenuto a Focus Economia Luca Davi, Il Sole 24 OreUrso a imprese e sindacati, 'una nuova stagione per l'auto'Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, proporrà al prossimo consiglio Competitività dell'Unione europea di «anticipare a inizio 2025 la revisione» della normativa sulle emissioni del settore auto per dare «certezze a imprese e consumatori». Infatti, al tavolo con le associazioni di impresa e i sindacati, sulle priorità italiane di politica industriale per l'auto nel nuovo mandato delle istituzioni europee, Urso ha spiegato: «Se lasciamo nell'incertezza imprese e consumatori nei prossimi 2 anni, aspettando la revisione, le imprese non sanno dove investire e anche i cittadini non sanno cosa comprare». Parlando al tavolo con imprese e sindacati sulla proposta di politica industriale europea per il settore automotive, Urso ha specificato che «questa è una delle tematiche che porterò al consiglio Competitività», in quanto «politica industriale e politica ambientale devono remare nella stessa direzione», puntando ad arrivare a una «neutralità tecnologica»."È un confronto estremamente importante perché si apre una nuova stagione in Europa dove l'Italia certamente conta". Lo ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, aprendo il All'incontro partecipano tra gli altri il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, e il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri. Per Cgil e Cisl sono presenti segretari confederali. Intanto i sindacati sono pronti allo sciopero per il settore automotive nel mese di ottobre. Domani i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, Ferdinando Uliano, Michele De Palma e Rocco Palombella, annunceranno le iniziative di mobilitazione dei lavoratori di Stellantis e della filiera. "La situazione del settore automotive in Italia e in Europa è sempre più critica e, in assenza di una netta inversione di direzione, si rischiano effetti industriali e occupazionali senza precedenti", spiegano i tre sindacati che hanno ricevuto il mandato dai rispettivi coordinamenti del settore auto a procedere con una forte mobilitazione unitaria.Il commento di Alessandro Arona di Radio24 e Michele Crisci, Presidente Unrae.
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In queste settimane e giorni il risiko bancario europeo è sulla bocca di tutti, soprattutto dopo l'acquisto di una quota di Commerzbank da parte di Unicredit. Di tutto questo parliamo nel podcast di oggi estratto dalla lettera settimanale di Salvatore Gaziano, fondatore di SoldiExpert SCF, società di consulenza finanziaria indipendente.E se volete ricevere analisi e approfondimenti non convenzionali sui mercati finanziari direttamente nella vostra casella di posta ogni martedì, iscrivetevi a letterasettimanale.it.
El presidente francés Emmanuel Macron ya tiene sustituto para el comisario europeo Thierry Breton, que este lunes ha presentado su dimisión con efecto inmediato tras las diferencias mantenidas con la presidenta Ursula von der Leyen. Según Breton, von der Leyen había pedido expresamente que retiraran "su" nombre del nuevo colegio de comisarios. Su sustituto, el ministro de Asuntos Exteriores, Stéphane Séjourné. Por otra parte, la crisis del motor estalla en Alemania: Volkswagen estudia una reestructuración del grupo que incluye el cierre de fábricas y el despido de 15.000 empleados. En clave empresarial, el gigante chino de la moda Shein podría tener problemas añadidos para su salida a bolsa en el Reino Unido. El consejero delegado de UniCredit, Andrea Orcel, es partidario de una fusión con Commerzbank, ya que considera que la adquisición añadiría valor para todas las partes interesadas. Y otro italiano, Banca Generali, la filial bancaria del gigante italiano de seguros, ha lanzado una OPA sobre la totalidad de las acciones de la correduria Intermonte. Entrevistaremos a Mónica Correia, portavoz de Nickel, para hablar del III Estudio "Percepción y hábitos de los españoles respecto al sector bancario". La preocupación de los españoles por sus ahorros aumenta: más del 60% temen no poder afrontar imprevistos. En Expansión y Ciclo, el presidente del gobierno, Pedro Sánchez, reúne a los parlamentarios socialistas para iniciar el curso político y anuncia que el Consejo de Ministros de mañana aprobará el plan de "regeneración democrática". Los temas de la actualidad los debatiremos en la Tertulia de Cierre de Mercados con José Ignacio Gutiérrez, de la Confederación de Cuadros y Profesionales, y Francisco Canós, inversor y partner en Cyber-C.
2024. február 15., csütörtök 6.30-8 óra NÉVNAPOK, ÉVFORDULÓK, SZÜLETÉSNAPOSOK. LAPSZEMLE és TŐZSDEI HELYZETKÉP BUDAPEST, TE CSODÁS: Tízből kilenc utas elégedett a fővárosi közösségi közlekedéssel; Vitézy Dávid: Megoldódott a probléma a Király utcában; Csak egynapos osztálykirándulásokra mehetnek a tanulók a Külső-Pesti Tankerületi Központ iskoláiban; Végre fák jelennek meg a Csengery utcában. ÉBRESZTŐ TÉMA: Merre mehet tovább az OTP részvény? Eseménydúsan teltek az előző napok az OTP háza táján, hiszen alig, hogy a bank komoly pénzhez jutott román bankja eladásával, máris zöld utat kapott az MNB-től arra, hogy év végéig nagy tételben vehesse saját részvényeit. Az OTP grafikonján ráadásul megjelent egy izgalmas technikai alakzat is. Nagy Viktor, a portfolio.hu vezető elemzője. NULLADIK FAKTOR: Infotér Kiberbiztonsági szakmai nap 02.28-án Melyek a jövő legégetőbb és hosszú távú kihívásai a digitális világban? Hogyan tudnak ehhez alkalmazkodni, a vállalatok? Hogyan hat ez a vállalati szférára? Melyek az elmúlt időszak és a közeljövő várható jogszabályi változásai? Milyen kiberbiztonsági kockázatokkal szembesülnek a vállalatok, magánszemélyek, digitális eszközöket használók? Melyek a legújabb trendek és megoldások, hogyan segítik ezek a vállalatokat, döntéshozókat? Hogyan, miben kell fejlődni, hogy a növekvő biztonsági igényekkel lépést tartson a „világgal” egy bármilyen piacon mozgó vállalat…? Soltész Attila, az Informatika a társadalomért Egyesület elnöke. HETI ALAPOZÓ: Az UniCredit mágusa A társaság élére 2021-ben kinevezett vezérigazgató Andrea Orcel mára egyértelműen a befektetők kedvence, és nem véletlen az. A vezérigazgató 2022 végén jelentette be, hogy az azt követő három évben 16 milliárd eurót visszajuttat a részvényeseknek osztalék és részvényvisszavásárlás formájában. Gyurcsik Attila, az Accorde Alapkezelő Zrt. vezérigazgatója.
MILANO (ITALPRESS) - Un pacchetto di soluzioni finanziarie e assicurative per aiutare in modo particolare le piccole e medie imprese italiane a crescere, affrontare la transizione e diventare più competitive. E' l'obiettivo della terza edizione di “UniCredit per l'Italia”, piano da 10 miliardi di euro dedicato interamente ai settori produttivi e dei servizi. L'iniziativa - che ha visto la partecipazione in collegamento da New York dell'amministratore delegato della banca, Andrea Orcel - è stata presentata a Milano. col/fsc/gtr
L'episodio di oggi rappresenta la versione podcast del Cenacolo organizzato dal Canova Club Milano, un'associazione di manager, professionisti e imprenditori che promuove i valori di Amicizia, Cultura e Solidarietà, con particolare attenzione al futuro dei giovani, alla terza età e allo sviluppo economico e culturale del Paese. Maggiori informazioni sul sito www.canova.club L'ospite di oggi è Andrea Orcel, Amministratore Delegato di Unicredit Group. Dal 2014 al 2018 è stato presidente di UBS Investment Bank e per vent'anni, dal 1992 al 2012, ha lavorato nel dipartimento M&A di Merrill Lynch a Londra.È stato definito uno dei banchieri d'investimento di maggior successo della sua generazione, definito "il Cristiano Ronaldo della finanza" ma anche "il banchiere di acciaio" per il suo stile di management e per la sua iper-competitività.La rivista Forbes Italia lo ha inserito nella lista dei 100 manager italiani del 2021.Nonostante non abbia bisogno di presentazioni, UniCredit è una banca commerciale pan-europea con un modello di servizio unico nel suo genere in Italia, Germania, Europa Centrale e Orientale. l'obiettivo primario è dare alle comunità le leve per il progresso, offrendo il meglio a tutti gli stakeholder e liberando il potenziale dei clienti e delle persone in tutta Europa. Serve oltre 15 milioni di clienti ed è organizzata in quattro macroaree geografiche principali e due fabbriche prodotto, Corporate e Individual Solutions. Questo permette alla banca di essere vicina ai propri clienti facendo leva sulla scala del Gruppo per offrire una gamma completa di prodotti. La digitalizzazione e l' impegno nei confronti dei principi ESG sono fattori chiave per il servizio che offre la Banca e aiutano a garantire eccellenza ai suoi stakeholder e a creare un futuro sostenibile per i suoi clienti, le sue comunità e le sue persone.Ringraziamo Federico Ghizzoni Presidente di Rothschild Italia e neo Presidente del Canova Club Milano come project leader dell'incontro. L'episodio è reso possibile grazie a Vincenzo Marzetti consigliere del Canova Club, coordinatore del Breakfast&Finance a Roma e fondatore del podcast Inside Finance. Introduce l'episodio Chiara di Ciero, Direttore Generale del Canova Club Milano. Lo scopo principale di questo nuovo progetto è amplificare, attraverso contenuti multimediali, lo sviluppo della cultura economico politico sociale a disposizione della Società e del Paese, proponendo al pubblico, a scuole, università ed altre strutture di cultura non profit i contenuti discussi attraverso i service del canova club.Se apprezzate il nostro lavoro come occasione unica di divulgazione economico-finanziaria vi invitiamo a sostenere il podcast condividendo i nostri episodi nelle vostre pagine social.Per non perdere i prossimi aggiornamenti, ricordiamo agli interessati di iscriversi al podcast Inside Finance nelle principali piattaforme di podcasting o alla pagina LinkedIn dedicata, insieme alla possibilità di entrare in contatto per i vostri commenti, suggerimenti o proposte di collaborazione inviando una mail a segreteria@insidefinance.itMaggiori informazioni sulla nostra attività di divulgazione economica nel sito www.zeroin.it. Buon ascolto
Last week Standard & Poor's became the first among the “big three” rating agencies to upgrade Greece to investment grade since the country's debt crisis. Securing investment grade has been a key target for the Mitsotakis government, and the upgrade was hailed as "a great achievement and a game changer" for Greece. A few days later, in another vote of confidence in Greece, Italy's UniCredit offered to buy Greece's stake in Alpha Bank, marking the first investment in a Greek lender by another European bank since before the financial crisis. Alex Patelis, the chief economic adviser to Greece's Prime Minister, joins Thanos Davelis to discuss the significance of these latest developments for Greece and outline the government's next goals when it comes to the economy.You can read the articles we discuss on our podcast here:S&P raises Greece to investment grade for first time in more than a decadeGreece's Great Economic ComebackUniCredit strikes first deal of Andrea Orcel era with Greek tie-upBipartisan group targets Turkey over its ties to HamasSarbanes won't seek re-election to US Congress in 2024
From Egypt to Brussels, governments are feeling the impact of the war in Gaza following the Hamas terror attacks against Israel on October 7th. While we saw Turkey try to take on a mediating role early on, it has shifted to openly criticizing both Israel and the US, leading many to wonder if President Erdogan is making a U-turn on efforts to mend relations with Israel. At the same time, European countries have boosted their security amid concerns that violence could spread to their capitals. The war in Gaza also raises concerns in Europe about new waves of migration. Wolfango Piccoli, co-founder of risk analysis company Teneo with a long experience in advising financial institutions and corporations on political developments in Europe, joins Thanos Davelis to look into Erdogan's hardening stance vis-a-vis Israel and the US, and break down the view from Europe as the conflict in Gaza unfolds.You can read the articles we discuss on our podcast here:Turkey's Erdogan calls on Israel to stop its attacks on Gaza 'amounting to genocide'Belgium unveils new security measures, justice chief after Brussels attackEU seeks answers to rising security challenges as Israel-Hamas war fuels new concernsHow Poland's Election Results Could Reshape EuropeMitsotakis, Netanyahu meet in JerusalemUniCredit strikes first deal of Andrea Orcel era with Greek tie-upUniCredit Offers to Buy Greece's Stake in Alpha Bank
La scelta di alzare fino a quasi 10 milioni la remunerazione del ceo Andrea Orcel non riguarda solo lui e UniCredit: ecco perché
La scelta di alzare fino a quasi 10 milioni la remunerazione del ceo Andrea Orcel non riguarda solo lui e UniCredit: ecco perché
Domenica 29 gennaio è stato il 100imo giorno di governo di Giorgia Meloni. In poco più di 3 mesi il presidente del Consiglio ha partecipato a diversi vertici internazionali, fra cui il G20 di Bali, e ha affrontato la corsa contro il tempo per approvare la Legge di Bilancio entro la fine dell anno. Non sono mancate le crisi, da quella con la Francia sul tema migranti fino allo scontro con i benzinai. Quali saranno i prossimi step? La premier ha detto che il suo governo non punta a «misure spot" e ha annunciato che presenterà le prossime proposte solo quando queste saranno "definitive e strutturali". Nel frattempo l'istat rende noto le stime preliminari sul pil: Nel 2022 il Pil italiano, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato del 3,9% rispetto al 2021; nel quarto trimestre del 2022 il Pil italiano, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e cresciuto dell'1,7% in termini tendenziali. Il ritorno in negativo nell'ultima parte del 2022 era ampiamente previsto; e si è rivelato anzi meno intenso di quel che si temeva. Sembra quindi che lo spettro recessione potrebbe essere stato scongiurato. Ma è davvero così? Ne parliamo con Gianni Trovati de Il Sole 24 Ore. Unicredit conti record, il titolo corre in borsa Un quarto trimestre da record, il miglior bilancio annuale da oltre un decennio e un aumento della remunerazione degli azionisti del 40%. I risultati 2022 di Unicredit (alle 16.50 +10,5%) sono accolti con entusiasmo a Piazza Affari, dove i titoli dell'istituto trascinano al rialzo l'intero settore bancario, dopo non essere riusciti a fare prezzo in avvio e poi essere scattati fino a circa +8%. I numeri della banca guidata dall'a.d. Andrea Orcel lasciano infatti per sperare per il prosieguo della stagione delle trimestrali degli istituti di credito. UniCredit ha chiuso il 2022 con un utile netto di 5,2 miliardi, in aumento del 47,7% rispetto al 2021. Approfondiamo il tema Luca Davi, de Il Sole 24 Ore. Acea scettica su tempi e modi di Euro 7 Il nuovo standard Euro 7 per le auto entrerà in vigore il 1° luglio 2025, nonostante gli appelli dei costruttori a posticipare di almeno un anno. Critico anche il Ceo di Renault e presidente di Acea, Luca De Meo, che ha inviato una lettera all'UE, perché «la proposta Euro 7 costringerebbe i produttori di veicoli leggeri e pesanti a investire miliardi di euro nella tecnologia di post-trattamento dei motori e degli scarichi per guadagni ambientali minimi» e «ci esporrebbe a dannosi impatti industriali, economici, ma anche politici e sociali», scrive De Meo, scettico sulle tempestiche del nuovo standard Euro7. La normativa Euro 7 prevede, infatti, per i motori diesel un abbattimento delle emissioni NOx (ossidi di azoto) del 35% rispetto all'attuale Euro 6, con la soglia che scende da 80 mg/km a 60 mg/km, che è lo stesso limite per i mezzi a benzina. «Le politiche e i regolamenti» Ue «dovrebbero sostenere l'obiettivo» della decarbonizzazione considerando «i ritmi specifici dell'industria, della ricerca e degli investimenti» e «questo purtroppo non è il caso», evidenzia ancora de Meo, secondo il quale nascerebbe anche un problema di natua economico per i produttori di veicoli. Ne parliamo con Gian Primo Quagliano, Direttore generale Centro Studi Promotor. L Fmi: Italia e Germania possono evitare un 2023 di recessione. Non Gb, la peggiore del G7 Scompare il segno meno dalle previsioni su Italia e Germania per il 2023: il nuovo Outlook del Fondo monetario internazionale corregge al rialzo le stime sull economia globale e vede il segno più per i due Paesi, dopo che il report di ottobre aveva ipotizzato una flessione del Pil. La correzione per l Italia è tra le più significative, pari a 0,8 punti percentuali: a fine anno, ci sarà una crescita dello 0,6%, contro il -0,2% previsto a ottobre. E se in molti Paesi l aumento dei prezzi sembra aver davvero toccato il picco, la priorità, secondo l Fmi, resta assicurare un periodo duraturo di disinflazione.Tra i Paesi in difficoltà c'è sicuramente la Gran Bretagna, che nel giorno del terzo anniversario della Brexit, vede le sue stime in contrazione quest'anno dello 0,6%, rivelandosi fanalino di coda del G7. Il Fondo Monetario Internazionale rivede al ribasso le stime per UK nel 2023 di 0,9 punti percentuali rispetto a ottobre. Approfondiamo il tema con Paolo Guerrieri, docente di Economia alla Paris School of International Affairs, Sciences-Po (Parigi) e alla Business School dell Università di San Diego, California.
A tu per tu con Andrea Orcel, il Ceo che sta cambiando Unicredit. Il diario di un anno sconvolto dalla guerra. I risultati del piano e le sfide aperte. E poi l'Italia, la Bce, i dividendi, la Russia, l'M&A.Le lezioni di metodo e strategia del banchiere piu' pagato dell'industria.
The Italian banker wants to return 16 bln euros to investors by 2024. Choppy markets and growing geopolitical risks raise the bar for European banks' promised returns. UniCredit CEO Andrea Orcel tells Breakingviews how his $35 bln lender can navigate through uncertain times. See acast.com/privacy for privacy and opt-out information.
As world leaders and corporate chieftains converge on Glasgow for the UN climate powwow, Rob Cox and George Hay talk about one European steel town's struggle to transition from hydrocarbons to a green new era. And Lisa Jucca discusses the latest on UniCredit's M&A options. See acast.com/privacy for privacy and opt-out information.
TUTTOFOOD e HostMilano uniscono le forze e si presentano unite e compatte all'appuntamento con la ripartenza, nelle stesse date e location: le due manifestazioni sono partite in contemporanea venerdì a Fiera Milano e si concluderanno domani (26 ottobre). TuttoFood rappresenta la fiera della filiera agro-alimentare, mentre Host è la fiera della ristorazione e dell'accoglienza (per esempio riguarda gli arredi e i macchinari usati nei ristoranti, bar e hotel. Dall'abbattitore, alla macchinetta del caffè, dai piatti all arredo). Con un parterre complessivo di circa 1.800 espositori da oltre 40 Paesi, TUTTOFOOD e HostMilano hanno riunito sotto lo stesso tetto un concetto di filiera totale dal semilavorato alla trasformazione e l equipment, fino alle occasioni di acquisto nella GDO e Retail e gli stili di consumo nel fuoricasa con un panorama di catene del valore sinergiche tra loro, alcune delle qualità approfondite in verticale nella loro completezza. Unicredit e Mef, interrotti negoziati su Mps Il ministero dell'Economia e delle Finanze e Unicredit hanno interrotto i negoziati su Mps. "Nonostante l'impegno profuso da entrambe le parti - si legge in una nota - Unicredit e il Mef comunicano l'interruzione dei negoziati relativi alla potenziale acquisizione di un perimetro definito di Banca Monte dei Paschi di Siena".Più di 7 miliardi la richiesta di Andrea Orcel per garantire l' impatto neutro su capitale di Unicredit e tutelare i propri azionisti. Meno la disponibilità del Mef orientato a 5 miliardi che a sua volta ha guardato all'interesse dei contribuenti Ospiti: Luigi Scordamaglia, Consigliere Delegato di Filiera Italia, Luca Palermo, amministratore delegato di Fiera Milano Spa, Mauro Gallavotti, amministratore delegato del Gruppo Celli, Luca Davi, Sole 24 Ore.
Nel secondo trimestre del 2021 il Pil italiano, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato del 2,7% rispetto al trimestre precedente e del 17,3% in termini tendenziali. Lo comunica l'Istat in base alle stime preliminari. L'incremento "eccezionalmente marcato" registrato su base annua, spiega l'Istituto di statistica, deriva dal confronto con il punto di minimo toccato nel secondo trimestre del 2020 in corrispondenza dell'apice della crisi sanitaria dovuta alla diffusione del Covid. Il dato comunicato oggi dall'Istat è nettamente superiore alle attese degli analisti. Il consensus indicava fino a ieri un'espansione dell'economia dell'1,3% su base trimestrale. La crescita acquisita per il 2021, pari al 4,8%. Unicredit tratta ufficialmente con il Tesoro per assorbire Mps Unicredit apre le trattative ufficiali sul Monte dei Paschi, dopo quelle informali dell'ultimo anno avviate dall'ex amministratore delegato Jean Pierr Mustier dopo l'assalto di Intesa a Ubi. La notizia, anticipata dal Sole 24 Ore online, è stata confermata dalla banca nella serata di ieri, con un comunicato e una conference call tenuta a stretto giro dall'ad Andrea Orcel. Ieri il Cda presieduto da Pier Carlo Padoan (che sul punto si è astenuto) ha approvato l'avvio delle trattative con il Mef in vista dell'eventuale acquisizione di una parte degli asset del gruppo. È solo il primo passo, preliminare e non vincolante, per un'integrazione della banca controllata dal Tesoro, tenuto a uscire dal capitale entro l'inizio del 2022 per onorare gli impegni presi a Bruxelles. Le proposte del B20 sulla trasformazione digitale La trasformazione digitale sta diventando sempre più un motore globale di crescita economica sostenibile, con il 60% del PIL globale che dovrebbe essere trainato dal digitale entro il 2022. Su questi presupposti di è articolato il B20-G20 Dialogue on Digital Transformation, che si è tenuto online mercoledì 28 luglio, in vista delle riunioni ministeriali del G20 su Innovazione e Ricerca che si terranno a Trieste il 5 e 6 agosto. Ospiti: Gustavo Piga, docente di Roma Tor Vergata, Marco Ferrando, Il Sole 24 Ore, Maximo Ibarra, Chair della task force per la Trasformazione Digitale del B20 e da lunedì sarà Amministratore delegato di Engineering
Global markets follow Wall Street into the red after telco and tech stocks wipe out U.S. gains ahead of Fed minutes being published today. U.S. retail giants, however, beat forecasts. Walmart and Macy’s hike guidance and Home Depot hits record Q1 sales. European car registrations are due out today, while President Biden outlines plans to pump $174bn into American-made EVs, vowing to rival China in the sector. Italian investment banking heavyweight Andrea Orcel is set to appear in court regarding his withdrawn CEO position offer by Santander, albeit with a greatly reduced claim against the Spanish bank. And France begins a tentative reopening of its bars, cafes and restaurants following 6 months of lockdown. Travel and curfew restrictions are also being relaxed.
Cryptocurrency trading platform Coinbase closes a dramatic inaugural day on the Nasdaq below its debut price after rallying to more than $400 a share. U.S. earnings season kicks off with big beats for Wall Street banks. Goldman Sachs posts a record Q1 net profit and revenue number. Unicredit is set to formerly unveil Andrea Orcel as its new CEO today but his €7.5m pay packet remains controversial for some of the Italian lender’s investors. ABB raises its 2021 revenue outlook with sales rising in the first quarter.
Billions of dollars of losses on Wall Street are exposed to the Archegos Capital fire sale fallout, with Nomura, Viacom and Discovery following Credit Suisse into the red. In Washington, President Biden aims to stave off CDC warnings of a late winter surge, saying 90 per cent of Americans will be eligible for Covid vaccines within the next month. Global sea trade resumes along the Suez Canal after the Ever Given super-container ship is finally refloated. Saudi Arabia calls for extended output cuts with markets turning their attention to upcoming OPEC+ talks. And in corporate news, Unicredit investors have been reportedly urged to protest against the €7.5m pay packet going to incoming chief executive Andrea Orcel.
Microsoft shares surge in after-hours trade on the back of strong demand for its cloud services. Guidance has also topped expectations. AstraZeneca has stood its ground over its vaccine roll-out, after Brussels slams the pharma giant for not redirecting UK-bound doses to the bloc. We hear from the GAVI CEO Seth Berkley who says that global supplies will increase soon. In corporate news, Italian lender Unicredit is reportedly set to name Andrea Orcel as its new CEO, while LVMH sees a Q4 sales boom on Asian luxury demand and has promised to pay its dividend at pre-pandemic levels despite net profit falling by more than 30 per cent last year.
Patrick Jenkins and guests discuss Deutsche Bank's radical overhaul, Andrea Orcel's lawsuit against Santander and Ireland's plans to expand Dublin as a financial centre. With special guest Michael D'Arcy, Irish financial services minister.Contributors: Patrick Jenkins, financial editor, David Crow, banking editor, Olaf Storbeck, Frankfurt financial correspondent, and Laura Noonan, US banking editor. Producer: Fiona Symon See acast.com/privacy for privacy and opt-out information.
Banco Santander said this week it would no longer hire Andrea Orcel, the outgoing boss of UBS’s investment bank, as its chief executive. The amount that the Spanish bank would have had to pay Mr Orcel to compensate him for deferred stock awards earned during his career at UBS was apparently just too much. Patrick Jenkins discusses what went wrong with David Crow and Stephen Morris.Contributors: Suzanne Blumsom, executive editor, Patrick Jenkins, financial editor, David Crow, banking editor and Stephen Morris, European banking correspondent. Producer: Fiona Symon See acast.com/privacy for privacy and opt-out information.
IN TODAY’S GLOBAL HEADLINES… Reports from inside the UK cabinet say British Prime Minister Theresa May was persuaded to withdraw an offer to resign after yesterday’s crushing defeat of her Brexit plan. Once fierce rivals Volkswagen and Ford, the world’s second and fifth biggest motor manufacturers, are joining forces to build pickups and small vans, and are in advanced stages of a similar alliance on electric and driverless cars. In one of the most telling examples of a kickback against excessive executive remuneration, Spain’s Bank Santander has dropped plans to appoint Andrea Orcel as its new CEO because he costs too much. In South African-related news, pressure is growing on the Ramaphosa Administration to follow a call from Angola and Uganda for an independent recount of votes in DRC’s presidential election.
What's next for Brexit after Theresa May's deal fails in the House of Commons, leading European banker Andrea Orcel will not join Santander Bank as its new boss and Emmanuel Macron begins his nationwide debate. Plus, the FT's Josh Chaffin explains why the US Senate moved to block the Trump administration from lifting sanctions on a Russian oligarch. See acast.com/privacy for privacy and opt-out information.
Patrick Jenkins and guests discuss Andrea Orcel's move from UBS to Santander, France's success in luring banks to set up their post-Brexit trading businesses in Paris, and why Tesco Bank received a £16m fine over its handling of a 2016 cyber attack. With special guest Christian Noyer, former governor of the Bank of France. See acast.com/privacy for privacy and opt-out information.
Tom Porcelli, RBC Capital Chief Economist,thinks we are arriving at the tightest part of the labor cycle. Emma O'Brien, Bloomberg's Asia Newsdesk Editor, joins us on TV to talk Tesla. Jean-Sebastian Jacques, Rio Tinto CEO, says they're focused on high quality growth. Andrea Orcel, UBS Investment Bank President, tells Francine what global risks he has his eye on. And Douglas Kass, Seabreeze Partners President, offers his opinion on Elon Musk. Learn more about your ad-choices at https://www.iheartpodcastnetwork.com
Tom Porcelli, RBC Capital Chief Economist,thinks we are arriving at the tightest part of the labor cycle. Emma O'Brien, Bloomberg's Asia Newsdesk Editor, joins us on TV to talk Tesla. Jean-Sebastian Jacques, Rio Tinto CEO, says they're focused on high quality growth. Andrea Orcel, UBS Investment Bank President, tells Francine what global risks he has his eye on. And Douglas Kass, Seabreeze Partners President, offers his opinion on Elon Musk.
Peter Spiegel, Brussels bureau chief, joins the podcast to discuss the potential fallout from the bailout in Cyprus, which sees bank deposits tapped for the first time. Also under discussion are the results of the second leg of US stress tests, as the Fed orders JPMorgan and Goldman Sachs to improve their capital planning, and the latest debate about executive pay at UBS following the revelation that the bank paid nearly $27m to hire Andrea Orcel from Bank of America to head its investment bank and is paying its chief executive more than $9m. See acast.com/privacy for privacy and opt-out information.
The FT banking team discuss the appointment of Andrea Orcel at UBS, the latest predictions of the shrinkage of the investment banking sector, and why Coutts has been fined by the FSA. See acast.com/privacy for privacy and opt-out information.