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Per la prima volta l’UE ha applicato il Digital Markets Act (DMA) infliggendo multe ad Apple (500 milioni di euro) e Meta (200 milioni) per pratiche anticoncorrenziali. Apple è accusata di ostacolare l’accesso degli utenti a offerte alternative sull’App Store, mentre Meta avrebbe imposto una scelta troppo rigida tra condivisione dei dati e abbonamento a pagamento. Le sanzioni, ben inferiori alla soglia massima prevista dal DMA, suggeriscono una volontà europea di non aggravare ulteriormente i rapporti con gli Stati Uniti, già tesi per via della guerra commerciale lanciata da Trump. Bruxelles assicura che le decisioni sono puramente giuridiche, ma la Casa Bianca ha reagito duramente parlando di “estorsione economica”. Interviene Michele Polo, professore Ordinario di Economia Politica presso l'Università Bocconi.Kering, ricavi del primo trimestre in calo del 14% a 3,9 miliardiNel primo trimestre del 2025 Kering ha registrato ricavi in calo del 14%, a 3,9 miliardi di euro, deludendo le attese degli analisti. Il calo ha colpito tutte le aree geografiche, con l’Asia-Pacifico in forte contrazione (-25%), seguita da Europa occidentale e Nord America (-13%), e Giappone (-11%). Il titolo, che da inizio anno ha perso oltre il 25%, ha chiuso in rialzo prima della trimestrale, in scia alla buona performance del settore lusso a Parigi. Le vendite del canale retail diretto, centrale per la strategia di Kering, sono scese del 16%, mentre il wholesale ha perso il 23%, in linea con la politica di rafforzamento dell’esclusività distributiva. Tra i brand, Gucci ha segnato la flessione più marcata (-25%), penalizzata dal calo del traffico nei negozi e dalla razionalizzazione dell’offerta. Saint Laurent ha registrato un -9%, con segnali di tenuta in Medio Oriente e in parte del mercato occidentale. In controtendenza, Bottega Veneta ha chiuso con un +4%, grazie alla crescita a doppia cifra in Europa, Nord America e Medio Oriente. Le altre maison del gruppo hanno registrato un calo dell’11%, ma con dinamiche variegate: bene Brioni, Pomellato e Qeelin, più deboli McQueen e Balenciaga (nonostante il buon andamento nella pelletteria). Ne parliamo con Filippo Diodovich, market Strategist di IG Italia.Generali, l assemblea conferma Donnet alla guidaMediobanca vince la "battaglia" in assemblea Generali con il 52,38% dei voti, assicurando la riconferma di Donnet e Sironi, ma la "guerra" resta aperta. La lista Caltagirone si ferma al 36,8%, rafforzata dall'appoggio di Unicredit (6,7% del capitale), Delfin (9,9%) e Crt. Assogestioni esclusa dal CdA. Gli istituzionali, il retail e i piccoli azionisti si schierano con Mediobanca, che resta l’azionista di riferimento (13,04%). Nonostante la sconfitta, Caltagirone conquista tre consiglieri e conserva un ruolo critico in CdA. La partita ora si sposta su Mps, dove lo stesso Caltagirone è azionista e il dialogo con Mediobanca resta tutto da scrivere. Laura Galvagni, Il Sole 24 Ore.Dazi, 12 Stati Usa fanno causa a TrumpDodici Stati americani, guidati da procuratori democratici e alcuni governatori repubblicani, hanno fatto causa a Trump per i dazi unilaterali, accusandolo di abuso del potere tariffario che spetterebbe al Congresso. Denunciato un impatto economico grave e immediato, soprattutto in Stati come California e Oregon. Mentre la tensione cresce, emerge una figura chiave nell’amministrazione: Scott Bessent, nuovo Segretario al Tesoro, ex trader di Soros e primo esponente apertamente gay nel ruolo. Con approccio pragmatico e tono conciliatore, Bessent spinge per una politica commerciale meno instabile, promuovendo un'America First aperta alla cooperazione globale. Marco Valsania, Il Sole24Ore.
A luglio l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, secondo le stime preliminari aumenta dello 0,5% su base mensile e dell'1,3% su base annua, da +0,8% del mese precedente. Lo rileva l'Istat spiegando che la risalita dell'inflazione si deve in primo luogo all'accelerazione su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +3,5% a +11,3%) e all'attenuarsi della flessione degli energetici non regolamentati (da -10,3% a -6,1%). Carrello della spesa. A luglio i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (il cosiddetto carrello della spesa) rallentano su base tendenziale (da +1,2% a +0,8%), come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto (da +2,0% a +1,9%). L'inflazione è trainata dall'energia.Ne parliamo con Pietro Reichlin, professore di Economia Politica all'Università LUISS di Roma,Gli effetti economici dell'escalation in Medio OrienteIeri notte Israele ha prima ucciso Fuad Shukr, alto comandante di Hezbollah, a Beirut in Libano e poi Ismail Haniyeh, capo di Hamas, a Teheran in Iran. Ciò ha infiammato la situazione in Medio Oriente, già surriscaldata dal conflitto tra Israele e Hamas che va avanti dal 7 ottobre dell'anno scorso.L'escalation militare comincia a produrre i primi effetti economici: il petrolio va in rally salendo del 2,5%. Si temono conseguenze anche sulla logistica (i noli marittimi). Ribolle la situazione anche in Sahel: la crisi sudanese ha prodotto 10 milioni di sfollati, mentre in Mali la Wagner ha accusato ingenti perdite. Ci si interroga sugli scenari geopolitici: si va verso un mondo multipolare o unipolare? E cosa cambierebbe con la vittoria di Trump? E, invece, di Harris? Si prevede un blocco Russia-Cina-Iran?Ne parliamo con Alberto Magnani, Il Sole24Ore, e Adriana Castagnoli, professoressa di Storia Contemporanea ed economica all'Università di Torino ed editorialista de Il Sole 24 ore, Trump manda il Bitcoin alle stelle (ma è ancora sotto il record di marzo)Effetto Trump sui Bitcoin: il prezzo tocca i 70mila dollari.Trump definisce la criptovaluta «una riserva strategica» e annuncia che gli Usa non ne venderanno. Anche Kamala Harris prova a seguirlo sulla stessa strada. "Se verrò eletto, sarà la politica della mia amministrazione mantenere il 100% di tutti i Bitcoin che il governo degli Stati Uniti attualmente possiede o acquisisce in futuro". Parola di Donald Trump, candidato repubblicano alle presidenziali statunitensi di novembre. In un ampio intervento a Nashville, dove nel fine settimana si è svolta la Bitcoin conference, il tycoon ha confermato il suo totale appoggio al protocollo gBitcoin e, in senso più lato, all industria delle criptovalute: «Faremo in modo che non dobbiate trasferire le vostre attività in Cina o altrove. L America sarà il luogo migliore per il mining di Bitcoin». Un cambio di opinione notevole. Cinque anni fa, in un tweet del 12 luglio 2019, scriveva che «il valore di Bitcoin e delle altre criptovalute è basato sul nulla». In questo momento gli Usa detengono un controvalore di oro di circa 600 miliardi di dollari mentre i 210mila Bitcoin in cassa, sequestrati dalle autorità giudiziarie nel corso del tempo, corrispondono agli attuali prezzi di mercato - poco sotto i 70mila dollari - a quasi 15 miliardi di dollari. Trump non ha fatto riferimento a un piano di accumulo futuro ma ci ha pensato la senatrice pro-cripto Cynthia Lummis che a Nashville ha annunciato che presenterà un disegno di legge per creare una riserva strategica di Bitcoin negli Stati Uniti con un piano di acquisti di 1 milione di Bitcoin negli anni. Nel frattempo il prezzo di Bitcoin conferma la sua elevata volatilità che è superiore al 40% (mentre quella dell indice S&P 500, per intenderci, misurata dall indice Vix ieri era a quota 16). Ieri si è spinto fino a 70mila dollari (non lontano dal massimo storico di 73.500 dello scorso marzo) per poi ripiegare poco sotto i 68mila. L attuale rimbalzo - rispetto ai minimi di 54mila di metà luglio - è però partito proprio nel giorno dell attentato a Trump. È quindi evidente che ci sia un legame, se non altro speculativo, tra il candidato pro-Bitcoin e l andamento della criptovaluta in questa fase. Va però detto che il software Bitcoin, che va avanti da 15 anni, nel suo percorso non ha bisogno di Trump. Ma probabilmente è Trump ad avere bisogno di Bitcoin e, soprattutto, del suo sempre più ampio elettorato. Uno studio commissionato da Coinbase e condotto da Morning Consult, indica che sono 67 milioni gli americani che hanno investito in Bitcoin o altre criptovalute, il 20% della popolazione. Le cripto quindi potrebbero giocare un ruolo importante per la definizione del 47esimo presidente Usa. Forse anche per questo, stando ad alcune indiscrezioni, la candidata democratica Kamala Harris starebbe provando a riallacciare i rapporti con le aziende Usa più importanti del settore, dall exchange Coinbase a Circle, la società che emette la stablecoin statunitense Usdc agganciata al dollaro e Ripple Labs, società che sviluppa soluzioni finanziarie utilizzando la blockchain. La Harris però ha deciso di non partecipare alla Bitcoin conference. Ne parliamo con Vito Lops, Sole24Ore,
Maria Pia Baroncelli"Tutta la vita all'ultimo banco"Contro una scuola solo per studenti miglioriZolfo Editorewww.zolfoeditore.it“Solo un ragazzo su tre fra chi ha smesso di studiare prima del diploma trova lavoro.Gli altri cosa faranno? Resteranno a casa finché i genitori li mantengono? E se i genitori perdessero il lavoro o diventassero più poveri, che ne sarà dei loro figli?”Milano, 1964: Maria Pia inizia le elementari e trova una maestra che insegna a leggere e scrivere a tutte le quaranta bambine della classe. Milano, 2006: Antonio, suo figlio, alla fine della prima elementare non ha neppure imparato a contare. Arriva solo fino a tredici, poi si ferma. Lei si trasforma allora nell'“istitutrice segreta” di Antonio, a cui dà ripetizioni sulle infinite materie dei programmi scolastici. Lo fa anche visitare da un medico che gli diagnostica un disturbo di apprendimento. A questo punto Maria Pia si chiede se non ne soffra anche lei, visto che non ha mai imparato le tabelline e continua a fare errori di ortografia. Diagnosi confermata: in famiglia i dislessici sono due. Ma perché lei è riuscita persino a laurearsi, mentre suo figlio a scuola impara ben poco?Questo è il racconto delle avventure scolastiche dei due “asini” e si chiude con la famigerata didattica a distanza, nell'anno della pandemia. Antonio è riuscito a evitare la bocciatura evocata dai professori come salvifica: “Ti boccio per il tuo bene, così impari meglio!”. Eppure numerose ricerche dimostrano che nei Paesi in cui si boccia troppo i sistemi scolastici sfornano in realtà studenti meno bravi.Cosa non funziona più, oggi, nella nostra scuola, riuscita nel compito di alfabetizzare il Paese durante il boom economico? È la domanda a cui cerca di rispondere il libro, che narra cinquant'anni di scuola italiana, vista prima con lo sguardo di una ragazza degli anni Sessanta, e poi con gli occhi della madre di un bambino del Duemila.Maria Pia Baroncelli è nata a Milano, dove lavora nell'area Digital di un'azienda italiana. Costretta a iscriversi al liceo classico da un padre che la sognava esperta di lingue antiche, ha finito per scopiazzare le versioni di greco e latino dalla sua compagna di banco. Si è poi laureata in Economia Politica e oggi scrive (per passione) per il giornale online «Gli Stati Generali». Finora ha pubblicato con lo pseudonimo Viola Veloce.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
In questo episodio, il terzo della nostra serie sul fascismo, esaminiamo come questo cambiò l'Italia, parlando nello specifico di scuola, diritto e censura.Scopri Dentro l'Italia, in italiano, il mio corso di livello avanzato prodotto in collaborazione con Marco Cappelli.TrascrizioneIl primo episodio della serie sul fascismoIl secondo episodio della serie sul fascismoAltri link e risorse utili:Il mio NUOVO ebook gratuito, 'Come raggiungere il livello avanzato in italiano'Fonetica Italiana Semplice, il mio corso di pronuncia italianaIl mio ebook gratuito, '50 modi di dire per parlare come un italiano'InstagramFai una lezione di italiano su Italki e ricevi 10 $ in crediti Il mio canale YouTube Dai un'occhiata al merchandiseFacebook
A partire dal 23 gennaio sulla piattaforma Unica le famiglie potranno iscrivere i propri figli al primo anno del liceo del made in Italy che debutterà a settembre. Mentre per tutti gli altri indirizzi la data di iscrizione resta al 18 gennaio. Per tutti l'ultimo giorno sarà il 10 febbraio. Ma cos'è questo liceo del made in Italy? Grande attenzione alle materie STEM, come scienze, tecnologia, ingegneria, matematica, e informatica. 132 ore all'anno di Lingua e letteratura italiana, 99 ore di Storia e Geografia, Diritto, Economia Politica, Lingua e Cultura Straniera. 66 ore di Seconda Lingua e Cultura Straniera, Scienze Motorie e Sportive. 33 ore di Storia dell'Arte. L'intendo è quello di "valorizzare e promuovere le eccellenze italiane, una parte qualificante della nostra riforma della scuola che avvicina istruzione e mondo del lavoro", ha spiegato il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara. "Lanceremo una campagna per far sapere ai nostri giovani e alle famiglie che si possono già iscrivere a un liceo che formerà le professioni necessarie alle filiere strategiche, a cominciare dalla moda e abbigliamento, ma anche arredo, ceramica e settori innovativi, come l'aerospazio" - gli fa eco il ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso. A poter presentare la richiesta per avviare il nuovo percorso sono le scuole che abbiano già il liceo delle scienze umane con indirizzo economico-sociale. Ma per i dirigenti scolastici è una corsa contro il tempo. E molti stanno decidendo in questi giorni di rinviare al prossimo anno. Abbiamo sentito alcuni presidi dalla Lombardia alla Puglia.
Radio Vaticana con Voi! Ogni mattina, dopo il gr delle 8, due ore di diretta con i vostri messaggi di testo e vocali da inviare al numero 335.1243722! Ospiti, rassegna stampa, musica e molto altro ancora per iniziare insieme la giornata! Conduce Andrea De Angelis. Oggi con noi: monsignor Dario Edoardo Viganò, vicecancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia delle Scienze sociali, conduttore del nuovo percorso della trasmissione Rai "Le ragioni della speranza", che, da sabato 21 ottobre, ogni settimana racconta come gli artisti nei secoli hanno rappresentato la fede, avendo come riferimento alcune importanti città italiane che custodiscono grandi tesori dell'arte; Isabella Piro, collega de L'Osservatore Romano, che presenta l'inserto quotidiano del giornale della Santa Sede; Maria Francesca Chiappe, caporedattrice de L'Unione Sarda, sull'appello del Papa in un messaggio per la campagna italiana contro ogni forma di violenza sulle donne; Delphine Allaire, collega della redazione in lingua francese di Radio Vaticana - Vatican News; Franco Vaccari, fondatore e presidente di Rondine Cittadella della Pace, per presentare l'evento di domani, sabato 11 novembre, presso la Pontificia Università Lateranense dal titolo “Studi e ricerche sull'approccio relazionale al conflitto: prospettive in dialogo sul metodo Rondine”, una giornata-studio che vedrà la partecipazione di numerosi accademici italiani e internazionali; Yilenia Brilli, docente di Economia Politica presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, per tornare a parlare del Nobel all'Economia assegnato a Claudia Goldin; Pierluigi Morelli, collega della redazione Musicali di Radio Vaticana - Vatican News.
Puntatona di fine anno sui numeri che hanno segnato il 2022!Dallo sport alla politica, dalla guerra all'economia, oggi diamo e discutiamo alcune delle cifre che hanno caratterizzato quest'anno ricco di grandi eventi storici. Registratevi, ascoltateci e scaricateci su tutte le app musicali sotto la voce "Vera America". Buon ascolto e soprattutto BUON ANNO da New York e Milano!Real America, il podcast su tutto ciò che è America per gli Italiani in giro per il mondo!
Nei primi otto mesi del 2022 si registra una crescita significativa di tutti i contratti, con oltre 5,4 milioni di assunzioni da parte di datori di lavoro privati (+19% rispetto allo stesso periodo del 2021), mai così forte dal 2015 per quanto riguarda i contratti a tempo indeterminato. Lo afferma l'Inps diffondendo i dati dell Osservatorio del precariato. Nonostante i buoni numeri del mercato del lavoro italiano diffusi da Inps, diversi istituti di ricerca rivelano che le imprese continuano ad avere diverse difficoltà nel trovare diverse figure professionali. Ad esempio, per il bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, è ancora in crescita la difficoltà di reperimento che riguarda il 46,4% dei profili ricercati. Oppure, per il XII Rapporto annuale sull economia dell immigrazione della Fondazione Moressa, l'Italia avrebbe bisogno di circa 534 mila lavoratori. Considerando l'attuale presenza straniera per settore - recita il Rapporto - il fabbisogno di manodopera straniera sarebbe di circa 80 mila unità. Ne parliamo con Pietro Garibaldi, professore ordinario di Economia Politica all'Università di Torino, e con Chiara Tronchin, ricercatrice Fondazione Moressa. Faro su rischi da collasso piattaforme cripto. Intanto cresce la voragine di FTX Ieri il vicepresidente della Bce Luis de Guindos durante un briefing con la stampa per la presentazione del Rapporto sulla stabilità finanziaria ha dichiarato che le ripercussioni sul sistema finanziario del collasso della piattaforma di cripto-asset Ftx sono state, finora, contenute e il problema è stato "circoscritto". Tuttavia, di fronte a un mercato cresciuto "drammaticamente" negli anni recenti e con la possibilità di "legami indiretti" e "canali oscuri che vanno oltre la nostra capacità di analisi", "dobbiamo osservare la situazione con attenzione". Oggi si espressa in tal senso anche il segretario al Tesoro Janet Yellen, secondo la quale il fallimento di Ftx mostra la necessità di una supervisione per il settore delle criptovalute, sottolineando che il Congresso dovrebbe agire rapidamente per colmare il vuoto normativo. Per ora il mercato non vede un'impennata del rischio contagio, considerato che nelle ultime due settimane gli asset finanziari concorrenti hanno registrato un rimbalzo. Ma le difficoltà si allargano a Genesis e a Gemini Earn dei gemelli Winklevoss. Ne parliamo con Vito Lops de Il Sole 24 Ore. Fornitori di energia fra novità sugli extraprofitti e crisi energetica Il gruppo Estra, ha siglato un accordo quadro con Sace per facilitare le richieste di rateizzazione delle bollette di energia elettrica e gas da parte delle piccole e medie imprese italiane. La soluzione permette alle aziende offrire una garanzia di pagamento sotto forma di cauzione, di importo pari alle fatture dilazionate, per agevolare la concessione dei piani di rateizzazione delle fatture energetiche. Questo si inserisce nei provvedimenti del governo previsti a sostegno delle imprese sul fronte energetico. Ma come reagiranno i fornitori di energia a fronte delle nuove decisioni in materia di extraprofitti con le novità che il governo sta pensando di introdurre? Approfondiamo il tema con Paolo Abati, Direttore generale Estra.
"L'interdipendenza degli ordinamenti non rappresenta solo le fondamenta della politica economica, ma anche quelle della stessa libertà del genere umano" - Walter Eucken Walter Eucken è il padre dell'ordoliberalismo. Eucken sviluppa il proprio pensiero economico osservando il contesto della Repubblica di Weimar. E' l'instabilità economia e politica, e successivamente la centralizzazione della pianificazione sociale ed economica del Terzo Reich, che porta Eucken a riflettere sull'importanza del legame tra l'economia e il diritto. Secondo l'economista, un sistema liberale deve mantenere delle regole capaci di limitare fortemente il potere politico dello stato sull'individuo, ma allo stesso tempo scongiurare potenziali limiti alla partecipazione al mercato posti da attori che in esso godono di una posizione dominante. Eucken giocò anche un ruolo importante nella fondazione della Mont Pelerin Society, ma la sua importanza non si limita al contributo dato alla rinascita economica della Germania Ovest del dopoguerra. Sono state infatti le sue idee a costruire le fondamenta della disciplina europea a tutela della concorrenza.Protagonista:Lisa KinspergherOspite:Massimiliano Vatiero, Professore di Economia Politica per l'Università di Trento e Professore di Law and Economics per l'Università della Svizzera ItalianaConsigli di Lettura:-“The Foundation of Economics” (1941) di Walter Eucken. William Hodge&Co.https://archive.org/details/in.ernet.dli.2015.187272/page/n11/mode/2up- "I fondamenti della economia politica" ([1941] 1951), di Walter Eucken, a cura di Giuseppe Bruguier Pacini, Sansoni.Per Saperne di più:-Walter Eucken Instituthttps://www.eucken.de/en/-“Il Liberalismo delle Regole” (2016) di Francesco Forte e Flavio Felice, Rubbettino Editorehttps://www.store.rubbettinoeditore.it/catalogo/il-liberalismo-delle-regole/
Obiettivo Leader - Il podcast italiano interamente dedicato alla leadership
Oggi ai microfoni di OBIETTIVO LEADER potrai ascoltare i pensieri e le riflessioni di FRANCESCA CORRADO. Francesca è economista e formatrice. E' laureata in Economia Politica, ha un Dottorato di ricerca internazionale in Storia del Pensiero economico, e ha conseguito un Executive MBA dell'Università Bocconi. Dopo 10 anni trascorsi in ambito universitario, prima come assegnista di ricerca e docente poi come Vicepresidente di uno Spin off universitario, dal 2015 è Presidente di una start up no profit Play Res - Gioco, ricerca, immaginazione. Fondatrice della Scuola di Fallimento e autrice del libro Il Fallimento è rivoluzione (Best seller Amazon). Quali sono i pensieri e le riflessioni di Francesca? Scoprili all'interno di questa pillola! Buon Ascolto. Se ti interessa un argomento in particolare e vuoi che sia approfondito scrivi a podcast@obiettivoleader.it Se invece vuoi trovare altri spunti per la tua LEADERSHIP visita il sito www.obiettivoleader.it Ti interessa questo podcast e vuoi che si sviluppi ancora più rapidamente? Vai su https://it.tipeee.com/obiettivo-leader e contribuisci anche tu! Grazie
LeoniFiles - Amenta, Sileoni & Stagnaro (Istituto Bruno Leoni)
Chi sono Ben Bernanke, Douglas W. Diamond e Philip H. Dybvig, i vincitori del premio Nobel per l'Economia 2022?Li conosciamo grazie a Sebastiano Bavetta, Professore di Economia Politica presso l'Università di Palermo, in una nuova puntata di LeoniFiles, il podcast "fuori dalle righe" dell'Istituto Bruno LeoniProtagonisti:Carlo AmentaCarlo StagnaroOspite:Sebastiano Bavetta, Professore di Economia Politica presso l'Università di Palermo_____________________________________Feelin Good by Kevin MacLeodLink: https://incompetech.filmmusic.io/song/3744-feelin-goodLicense: https://filmmusic.io/standard-license
Il premio Nobel per l economia 2022 va aBen Bernanke (68 anni), Douglas W. Diamond (69 anni) e Philip H. Dybvig (67 anni) per "le ricerche sulle banche e le crisi finanziarie". Il primo, attivo alla Brookings Institution, dal 2006 al 2014 è stato presidente della Federal Reserve. Il secondo lavora all Università di Chicago, il terzo alla Washington University di St. Louis. L annuncio è stato dato dall'Accademia reale delle Scienze svedese. I premiati di quest'anno in Scienze Economiche, si legge, "hanno migliorato in modo significativo la nostra comprensione del ruolo delle banche nell'economia, in particolare durante le crisi finanziarie. Un importante risultato della loro ricerca è il motivo per cui è fondamentale evitare i crolli bancari" dal momento che questi "esacerbano le crisi finanziarie". "Le basi di questa ricerca furono gettate da Ben Bernanke, Douglas Diamond e Philip Dybvig nei primi anni '80. Le loro analisi sono state di grande importanza pratica nella regolamentazione dei mercati finanziari e nella gestione delle crisi finanziarie" continua la motivazione. Ne parliamo con Pietro Garibaldi, professore ordinario di Economia Politica all'Università di Torino e Fellow del Collegio Carlo Alberto. Affare Twitter: bisogna chiudere entro il il 28 ottobre La scorsa settimana l'imprenditore americano Elon Musk ha inviato una lettera a Twitter in cui si dice di nuovo intenzionato a comprare il social networknella. Nella lettera Musk ha offerto 54,20 dollari ad azione, cioè lo stesso valore complessivo di 44 miliardi di dollari (più o meno la stessa cifra in euro) che aveva proposto lo scorso aprile. Secondo alcuni commentatori potrebbe anche trattarsi di una strategia di Musk per ritardare il processo e prendere tempo: una fonte del Financial Times vicina a Twitter sostiene che questa sia una preoccupazione della stessa azienda, che invece è intenzionata a chiudere l'affare. Venerdì scorso è arrivata la decisione del giudice del tribunale del Delaware che ha accolto una richiesta di Musk di sospendere il procedimento a suo carico fissando però nel 28 ottobre alle ore 17 il termine ultimo per raggiungere e finalizzare un'intesa. Approfondiamo il tema con Alessandro Plateroti, direttore di Notizie.it.
Stefano Zamagni"Festival Filosofia"https://www.festivalfilosofia.it/Festival Filosofia, ModenaVenerdì 16 settembre 2022, ore 15:00Lezione Magistrale di Stefano ZamagniEquità come virtùCome distribuire parti uguali tra disugualiIn collaborazione con Fondazione Ermanno Gorrieri per gli studi socialiCosa è dovuto a ciascuno, nella prospettiva di riforma del welfare? Cosa ci insegna Ermanno Gorrieri sulle caratteristiche che deve avere la giustizia distributiva?Stefano Zamagni ha insegnato Economia Politica all'Università di Bologna e International Political Economy alla Johns Hopkins University, Bologna Center. È stato a lungo Presidente del Comitato Scientifico di AICCON (Associazione Italiana per la Cultura Cooperativa e delle Organizzazioni Non Profit). Si è occupato di modelli di razionalità economica e ha in particolare approfondito lo studio dei comportamenti economici non interessati, fino a formulare i princìpi di una «economia civile». Tra i principali esperti di politiche migratorie e di economia del terzo settore, ha studiato inoltre le implicazioni delle politiche familiari per il welfare, giungendo a elaborare proposte di politiche sociali non basate sulla dipendenza e l'assistenza. Tra le sue opere recenti: Mercato (Torino 2014); Prudenza (Bologna 2015); L'economia civile (con L. Bruni, Bologna 2015); Banche di comunità. Cambiare senza tradire (Roma 2018); Come e quanto la quarta rivoluzione industriale ci sta «toccando» (Milano 2018); Responsabili. Come civilizzare il mercato (Bologna 2019); Disuguali. Politica, economia e comunità: un nuovo sguardo sull'ingiustizia sociale (Arezzo 2020).Stefano Zamagni"Disuguali"Politica, economia e comunità: un nuovo sguardo sull'ingiustizia socialeAboca Edizionihttps://abocaedizioni.it/Stefano Zamagni, da anni una delle voci più autorevoli dell'economia italiana, apprezzato in tutto il mondo per aver promosso i principi di una “economia civile”, affronta ora un tema cruciale della società contemporanea: la disuguaglianza. Il tema della diseguaglianza riguarda sempre più il design delle istituzioni economiche, finanziarie e giuridiche. Modellate su un paradigma tecnocratico, è proprio il profilo di queste istituzioni a determinare la situazione in cui ci troviamo: 780 milioni di persone che soffrono la fame a fronte di 2 miliardi di obesi e di sovrappeso nel mondoRicordandoci che le disuguaglianze non sono un dato di natura da accettare come qualcosa di ineluttabile, l'autore analizza i principali fattori responsabili del fenomeno distinguendo le cause di natura socio-politica, quelle di natura economico-finanziaria e quelle che interessano la matrice culturale della società, suggerendo poi delle linee guida chiare che mettono l'accento sull'urgenza di superare la concezione individualistico-libertaria dell'azione umana. Per ripensare e ridurre queste disuguaglianze serve un salto di paradigma che permetta di superare la dicotomia tra pubblico e privato, aprendo al terzo pilastro, il pilastro civile: la comunità. La sfida che secondo Zamagni siamo chiamati ad affrontare è quella di adoperarsi con coraggio e intelligenza per trasformare dall'interno il modello economico che si è consolidato negli ultimi quarant'anni: il mercato non dovrà più solamente essere in grado di produrre ricchezza, e di assicurare una crescita sostenibile, ma dovrà porsi al servizio dello sviluppo umano integrale, di uno sviluppo cioè capace di tenere in armonia tre dimensioni: materiale, socio-relazionale e spirituale.Non c'è nulla di irreversibile nel capitalismo: è sbagliato pensare che sia necessario intervenire solamente sul lato delle opportunità, vale a dire sul lato delle risorse e degli incentivi, bisogna invece insistere sulla speranza, che si alimenta con la creatività dell'intelligenza politica e con la purezza della passione civile. È la speranza che sprona all'azione e all'intraprendenza, perché colui che è capace di sperare è anche colui che è capace di agire per vincere la paralizzante apatia dell'esistenza.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Un tesoro da 1290 monete romane , risalenti al regno di Costantino il Grande. A trovarlo, in un vaso di argilla in una foresta svizzera, è stato un archeologo dilettante. Non sappiamo se definirlo come soldi "sotto il materasso" o come investimento di "lungo periodo". In qualche modo, però, questa notizia curiosa non ci porta lontani dai temi che trattiamo con i protagonisti del Salone del Risparmio, la kermesse di Assogestioni che ci ospita per la seconda delle nostre tre puntate in diretta. La prima ospite che viene a trovarci negli studi allestiti presso il MiCo di Milano è Cinzia Tagliabue, CEO di Amundi SGR – Italy nonché Vicepresidente di Assogestioni e Presidente del Comitato Diversity dell'associazione. Oltre a commentare alcuni dei temi di stringente attualità - come la fiammata dell'inflazione - con lei ci concentriamo sull'importanza della parità di genere: un cambiamento culturale da promuovere anche nel mondo del risparmio gestito. E non possiamo che parlare delle nuove sfide che aspettano il settore con il nuovo presidente di Assogestioni , Carlo Trabattoni. Nel corso del suo intervento portiamo lo sguardo sui prossimi anni: sul valore del risparmio e le responsabilità che comporta, sull'importanza della comunicazione e dell'educazione finanziaria nel raggiungere i più giovani, che saranno gli investitori del futuro. In chiusura di puntata riportiamo, con una rapida fotografia, lo sguardo sullo scenario macroeconomico globale di oggi: crisi del debito, materie prime, cambi e tensioni geopolitiche. Il commento è quello di Massimiliano Marzo, Professore di Economia Politica presso il Dipartimento di Scienze Aziendali dell'Università di Bologna e Direttore del Master in Wealth Management presso la Bologna Business School.
La web del podcast con todos los capítulos: https://www.podcasteleconomista.com Y el resto de webs: http://www.mejorayemprende.com http://www.EconomistaJoseGarcia.com
Il 2021 è certamente l'anno in cui, a dispetto della forte volatilità e dei momenti di incertezza manifestati dai mercati finanziari, abbiamo dovuto prestare una forte attenzione alle valute digitali. Da una parte abbiamo i regolatori e le autorità che raccomandano prudenza, dall'altra una grande platea di piccoli risparmiatori che continua ad avventurarsi su questi nuovi asset. Le quotazioni, nel corso del 2021, hanno dato loro ragione, perché le criptovalute hanno registrato livelli record. Cosa ha generato questa corsa? Siamo davvero davanti ad un nuovo bene rifugio? Ne parliamo nella prima parte della puntata con Pierangelo Soldavini del Sole 24 ORE. Il protagonista della seconda parte della trasmissione è il prof. Stefano Zamagni – presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, docente di Economia Politica all'Università di Bologna, dove ha ricoperto anche la carica di preside della Facoltà di Economia, e alla Jhons Hopkins University. Ha scritto insieme a Sergio Gatti il libro "Incivilire la finanza" che parte dalla lettura combinata di alcuni passaggi di due encicliche papali (Laudato si' di Papa Francesco e Caritas in veritate di Papa Benedetto XVI). Documenti che hanno influenzato in profondità la riflessione in corso nel mondo dell'economia e della finanza. Il volume che presentiamo restituisce una prospettiva di cambiamento che va interiorizzata da tutti: cittadini, decisori politici, autorità di vigilanza, mercati.
Professore di Economia Politica a Ca' Foscari e precedentemente professore all'Università di Messina e professore associato all'Università di Padova. I suoi interessi di ricerca includono l'economia sperimentale, la contribuzione volontaria a beni pubblici e progetti sociali e l'applicazione della teoria comportamentale alle scelte pubbliche.E' presidente del corso di laurea in Economia e Commercio a Ca' Foscari e presidente di GuardAvanti, una NGO italiana impegnata in progetti di miglioramento delle condizioni di vita dei bambini nei paesi in via di sviluppo.
#gdb2021 | Saverio Cuoghi conversa con Stefano Zamagni , presidente Comitato Scientifico Aiccon & professore ordinario di Economia Politica all'Università di Bologna.Le parole chiave di questo episodio:Sostenibilità Integrale | Sostenibilità ambientale | Rapporto Brundtland | Percezioni | Modelli economici | Questione sanitaria | Questione sociale | Policies | Settorializzazione | Costi di transizione | Economico, ecologico, umano | Ineguaglianze | Politiche redistributive | Politiche Predistributive | Soglia di disuguaglianza | Prosperità inclusiva | Terzo Settore | Preparazione & Prontezza | Stato | Pubblica Amministrazione | VolontariQuesto episodio, insieme agli altri della Serie Speciali, sono curati e realizzati da Innovazione2020.it in esclusiva con e per le Giornate di Bertinoro, promosse da Aiccon“GENERAZIONI. La sfida della Sostenibilità Integrale” è il tema dell'edizione 2021 che, attraverso conversazioni, riflessioni, relazioni e anteprime di dati vuole esplorare e promuovere questa prospettiva interrogandosi innanzitutto sul senso dell'agire e riflettendo sui dilemmi etici che stanno alla base di una nuova visione di sviluppo. Tendere alla Sostenibilità Integrale implica allargare lo spettro della sostenibilità, andando oltre le “Colonne d'Ercole” dell'ottimizzazione dei processi, fino ad includere integralmente il fattore umano.L'iniziativa, promossa da AICCON (Associazione Italiana per la Promozione della Cultura della Cooperazione e del Non Profit), da oltre 20 anni riunisce i protagonisti del mondo accademico, dell'economia sociale e delle istituzioni insieme ad una community di studenti e giovani imprenditori sociali, per riflettere e conversare sui temi dell'economia civile.
La pandemia lascia in eredità, tra le altre cose, fiammate nei costi di produzione: tensioni sui prezzi delle materie prime e dell'energia, costi della logistica in aumento, fattori climatici.Gli aumenti delle bollette sono ormai certi (+29,8% l'elettricità, +14,4% il gas), ma a preoccupare sono anche i prezzi all'ingrosso dell'agroalimentare, spinti dal caro delle materie prime: +96% il prezzo del grano duro nazionale, che si è riversata sui prezzi all'ingrosso della semola, cresciuti del 90% rispetto a due anni fa; le quotazioni del grano tenero sono in crescita, tanto che il prezzo all'ingrosso della farina è in rialzo del 19% da prima della pandemia; le impennate degli oli vegetali stanno mantenendo elevati anche in Italia i prezzi all'ingrosso degli oli di semi (+69% su settembre 2019). Dietro la notizia A distanza di circa cinque anni dalla pubblicazione dei noti Panama Papers, quando fu trafugato il server dello studio panamense Mossak-Fonseca, è di questi giorni la pubblicazione di una nuova lista "smaschera evasori", i Pandora Papers. Una stima diffusa dall'Icij rileva che la cifra nascosta potrebbe aggirarsi fra i 5.600 e i 32mila miliardi di dollari. Il Fondo monetario internazionale ha dichiarato che il ricorso a paradisi fiscali costa ai governo l equivalente di 600 miliardi di dollari in tasse perse ogni anno. Nobel per l'economia Il Premio Nobel per l'economia 2021 è stato assegnato al canadese David Card, e agli statunitensi Joshua D. Angrist e Guido W. Imbens. Tutti i tre economisti insigniti del premio insegnano negli Stati Uniti, rispettivamente alla University of California (Card), Mit (Angrist) e Stanford (Imbens). Lo ha annunciato la Royal Swedisch Academy, spiegando che i vincitori «ci hanno fornito nuove informazioni sul mercato del lavoro e hanno mostrato quali conclusioni su causa ed effetto si possono trarre dagli esperimenti naturali. Il loro approccio si è diffuso in altri campi e ha rivoluzionato la ricerca empirica». Ospiti: Giorgio Santambrogio, Vicepresidente Federdistribuzione, Alessandro Plateroti editorialista Sole 24 Ore, Pietro Garibaldi, professore ordinario di Economia Politica all'Università di Torino e Fellow del Collegio Carlo Alberto.
Sobre Economia Política da Comunicação e da Cultura, do grupo de pesquisa Economia Politica da Comunicação e da Cultura da Fundação Casa de Rui Barbosa. Autora do podcast: Carolina Magalhães. O episódio comenta sobre o artigo “Pandemia, “Agro” e “Sofrência”: Jornalismo, Propaganda e Entretenimento no debate público sobre o modelo agrícola" de Luciana Luciana Schleder Almeida, publicado na Revista Estudos Históricos. Vol 34, nº 73, p.367-383, Maio-Agosto 2021, Rio de Janeiro. Coordenação do canal: Dra. Eula D.T.Cabral Análise e correção do roteiro e fichamento do episódio: Dra. Eula D.T.Cabral Conheça o nosso grupo de pesquisa. Site: https://pesquisaicfcrb.wixsite.com/epcc Canal no Yoube – EPCC Brasil: https://www.youtube.com/channel/UC7niIPYHyPTpr24THJx-hiw Página no Facebook – EPCC – Economia Política da Comunicação e da Cultura
Il comparto manifatturiero italiano consolida la ripresa del fatturato nei primi cinque mesi del 2021, superando i livelli pre-Covid (+5,3% a valori correnti, rispetto al periodo gennaio-maggio 2019) grazie alla spinta congiunta del mercato interno e dei mercati internazionali. Resta un gap da colmare in termini di produzione (-2,6%) comunque inferiore al ritardo accumulato dalle manifatture tedesca (-8%), francese (-7.4%) e spagnola (-5.1%). È quanto rileva l'analisi dei settori industriali elaborata da Prometeia e Intesa Sanpaolo. L'aumento di capitale di Ita L'assemblea dei soci di ITA - Italia Trasporto Aereo Spa, riunitasi in data odierna, ha deliberato, su proposta del consiglio di amministrazione, un aumento di capitale di 700 milioni di euro. Lo si legge nella nota diffusa al termine dell'assemblea. Ospiti: Alessandra Benedini, Principal di Prometeia, Ugo Arrigo, docente di Economia Politica e Finanza Pubblica presso l Università di Milano Bicocca
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è al centro di questo appuntamento per gli Economics Tuesday Talks. Un'occasione per discutere delle linee di sviluppo del piano e più in generale contestualizzarlo nel Next Generation EU e riflettere sulle prospettive future. Ospite:Giovanni Gorno Tempini, Presidente di Cassa Depositi e Prestiti;Intervengono:Agar Brugiavini, Docente di Economia Politica presso il Dipartimento di Economia dell'Università Ca' Foscari Venezia;Loriana Pelizzon, Docente di Economia Finanziaria presso l'Università Ca' Foscari Venezia e la Goethe-Universität di Francoforte.
Sono state pubblicate ieri le raccomandazioni della Commissione europea, ossia raccomandazioni specifiche per ogni paese in tema di politiche economiche.Per quanto riguarda l'Italia, oltre alle solite raccomandazioni sul contenimento del debito debito pubblico e della spesa corrente, ha fatto discutere quello che Bruxelles ha detto sul blocco dei licenziamenti: questa misura in Italia "non è stata efficace" e "potrebbe anche rivelarsi controproducente" se in vigore "per più a lungo", perché "ostacola il necessario aggiustamento della forza lavoro". "L'Italia è il solo Stato che ha introdotto il bando", che beneficia soprattutto "chi ha contratti a tempo indeterminato, a detrimento dei temporanei o stagionali". L'italiana Depop venduta all'americana Etsy Dopo Yoox, l'Italia ha il secondo unicorno della sua storia. Depop, l'app per vendere e comprare abiti e articoli fashion fondata nel polo di innovazione H-Farm nel 2011 dal milanese Simon Beckerman, è stata acquisita dal marketplace americano Etsy per 1,625 miliardi di dollari. Depop entra così nel club degli unicorni, le aziende con una valutazione superiore al miliardo. Nel dettaglio la startup di origine italiana (ma con base a Londra) ha ricevuto una valutazione superiore a quella che Facebook nel 2012 diede a Instagram, pari a circa 1 miliardo di euro. La tassazione ai colossi del web Torna la polemica sui privilegi e l'elusione fiscale dei giganti americani del web, alla vigilia del G7 britannico nel quale il confronto fra Usa e Paesi europei su questo tema non mancherà di riproporsi. L'ultima rivelazione riguarda la sussidiaria irlandese di Microsoft, controllata dal colosso di Bill Gates, che nell'ultimo anno ha realizzato un profitto record pari a 314,7 miliardi di dollari, pagando tuttavia zero tasse in Irlanda poiché risulta residente ai fini fiscali nel paradiso delle Bermuda (dove peraltro non ha alcun dipendente). Ospiti: Pietro Garibaldi, professore di Economia Politica all'Università di Torino, Riccardo Donadon, fondatore e presidente di H-Farm, Alessandro Galimberti, Il Sole 24 Ore.
Professoressa Ordinaria di Economia Politica presso il Dipartimento di Economia. Laurea in Statistica, dottorato in Economia presso la London School of Economics e vincitrice della Borsa Stringher Banca d'Italia, di una borsa “Marco Fanno” e di una Fulbright Fellowship. Ha ricoperto diversi ruoli di responsabilità a Ca' Foscari, concludendo di recente la direzione del Collegio di Merito. E' membro del Consiglio Generale di Fondazione Venezia, del Consiglio di Amministrazione dell'Università di Trento. E' direttrice del centro CINTIA (Centro Interuniversitario Netspar Italy) ed è stata recentemente nominata Presidente dell'associazione EICA (European Interdisciplinary Council on Ageing). Si occupa di pensioni, mercato del lavoro, welfare ed economia di genere, coordinando diversi progetti internazionali. E' attualmente responsabile dell'area “Work and Retirement” dell'indagine SHARE (Survey of Health Ageing and Retirement in Europe), infrastruttura di ricerca della Commissione Europea.
Pietro Dindo è professore ordinario di Economia Politica all'Università Ca' Foscari. Dopo una laurea in fisica teorica e una breve esperienza come supporto quantitativo nella sala mercati di Mediobanca, inizia ad occuparsi di economia con un Master al Tinbergen Institute e un Dottorato conseguito all'Università di Amsterdam nel 2007. Vincitore di una Marie-Curie Global Fellow trascorre due anni alla Cornell University dove si occupa di sviluppare modelli di economie finanziarie con cui sia possibile valutare l'impatto dell'eterogeneità delle aspettative degli investitori sulle dinamiche dei corsi azionari e, più in generale, sulla presunta efficienza dei mercati finanziari. E' a Ca' Foscari dal 2016 e sarà il prossimo coordinatore del Dottorato in Economics.
La prima puntata di aprile si apre con una delle pillole sulle etichette energetiche, oggi a cura di Fabio Tognetti di Eliante; leggiamo il cambiamento climatico attraverso la lente dell'economia con Valeria Termini, professoressa di Economia Politica all'Università di RomaTre, autrice di “Energia. La grande trasformazione”, edito da Laterza; torna a trovarci Annalisa Corrado, autrice tra le altre cose di "Le ragazze salveranno il mondo", ingegnera, anima di mille iniziative e protagonista del Progetto di Lustro che ci racconta.
Elena Verdolini è Ordinario di Economia Politica al Dipartimento di Giurisprudenza, Università degli Studi di Brescia. È affiliata al RFF-CMCC European Institute on Economics and the Environment, Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, dove coordina il filone di ricerca “Innovazione sostenibile”. Ha partecipato a numerosi progetti internazionali, come Deep Decarbonization Pathways Initiative e INNOPATHS; è principal investigator della ERC Starting Grant 2D4D – Disruptive Digitalization for Decarbonization, nel quale studierà il ruolo delle tecnologie digitali nel promuovere o rallentare il processo di decarbonizazzione in tre settori energivori: industria, trasporti ed edifici. E' attualmente lead author del sesto rapporto di valutazione dell'IPCC Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico – Working Group III.
"Dobbiamo tornare rapidamente a un orario scolastico normale, anche distribuendolo su diverse fasce orarie [...] Allineare il calendario scolastico alle esigenze derivanti dall'esperienza vissuta dall'inizio della pandemia" questi due stralci tra i più significativi delle dichiarazioni programmatiche di Mario Draghi sulla scuola. Ne parliamo con Maria De Paola, prorettrice vicaria e docente di Economia Politica presso l'Università della Calabria e e Maddalena Gissi, segretaria generale della CISL scuola.
Find out more on our website: https://bit.ly/3pEJeJW Z/Yen conducts an irregular series of short webinars, CommunityZ Chest, featuring people from its various communities and clubs, viz. technology, financial services, civil society, and business. These webinars provide an opportunity to meet people from the wider CommunityZ, to share ideas, and to make connections. This CommunityZ Chest features Professor D'Maris Coffman. If you would like to read D'Maris's suggested publications on Political Economy, you can find them below: A European Public Investment Outlook The Political Economy of the Eurozone Professor D'Maris Coffman is the Director (Head of Department) of BSCPM. She is the Professor in Economics and Finance of the Built Environment at the Bartlett. She joined UCL in September 2014 as a Senior Lecturer. In February 2017, and was appointed Interim Director of BSCPM. In late January 2018, she was appointed to her professorial chair. D'Maris is Managing Editor of Elsevier's Structural Change and Economic Dynamics and on the honorary editorial boards of The Journal of Cleaner Production, Economia Politica, L'Industria and the Chinese Journal of Population, Resources and Environment. She is a Fellow of Goodenough College, where several of their doctoral students are residential members. She is also a Visiting Professor at the University of Milan (Statale), a Guest Professor at Beijing Institute of Technology and a Visiting Professor of Renmin University of China. Before coming to UCL, D'Maris spent six years as a fellow of Newnham College where she variously held a junior research fellowship (Mary Bateson Research Fellowship), a post as a college lecturer and teaching fellow, and a Leverhulme ECF. In July 2009, she started the Centre for Financial History, which she directed through December 2014. It is still going strong, but has moved from Newnham College to Darwin College in line with the affiliation of its new director. D'Maris did her undergraduate training at the Wharton School in managerial and financial economics and her PhD in the School of Arts & Sciences at the University of Pennsylvania. While at Penn, her doctoral research in the UK was funded in part by the Mellon Foundation under the guise of an IHR pre-doctoral fellowship and an SSRC international dissertation fellowship. She has lived in the UK more or less continuously since 2005 (with a brief nine-month stint back at Penn in 2007/8 to finish her PhD and teach as a departmental lecturer), and thus holds both American and British citizenship.
Elsa Fornero è docente di Economia Politica all'Università degli studi di Torino.
Riccardo Puglisi è Redattore di lavoce.info; Docente di Economia Politica, Università degli Studi di Pavia
Nella media del secondo trimestre 2020 le dinamiche del mercato del lavoro risentono, ancor più che nello scorso trimestre, delle notevoli perturbazioni indotte dall'emergenza sanitaria. L'input di lavoro, misurato dalle ore lavorate, registra una forte diminuzione rispetto sia al trimestre precedente (-13,1%) sia allo stesso periodo del 2019 (-20,0%). Tali andamenti risultano coerenti con la fase di eccezionale caduta dell attività economica, con una flessione del Pil nell ultimo trimestre pari al 12,8% in termini congiunturali. Dal lato dell offerta di lavoro, nel secondo trimestre del 2020 il numero di persone occupate subisce un ampio calo in termini congiunturali (-470 mila, -2,0%), dovuto soprattutto alla diminuzione dei dipendenti a termine e degli indipendenti. Il tasso di occupazione scende al 57,6%, in calo di 1,2 punti rispetto al primo trimestre 2020; i giovani di 15-34 anni presentano la diminuzione più marcata (-2,2 punti). Nei dati provvisori di luglio 2020, al netto della stagionalità e dopo quattro mesi di flessione, il numero di occupati torna a crescere (+85 mila, +0,4%) rispetto a giugno 2020 e il tasso di occupazione risale al 57,8% (+0,2 punti in un mese), misurando una positiva reazione del mercato del lavoro alla ripresa dei livelli di attività economica. 3 alla ripartenza della scuola Rientro in classe per 8 milioni di studenti italiani dopo 6 mesi di chiusura, tra lockdown e vacanze. L'inizio delle lezioni varia da regione in regione e se l'inizio delle lezioni è certo, il prosieguo lo è un po' di meno. Complici i rebus che saranno risolti solo dopo la riapertura: dai tamponi per i supplenti (ed eventualmente per gli alunni) ai prof che mancano fino agli spazi esterni da affittare e ai banchi monoposto da consegnare. Ospiti: Pietro Garibaldi, professore ordinario di Economia Politica all'Università di Torino, Eugenio Bruno, Il Sole 24 Ore, Maddalena Gissi, segretario della Cisl Scuola, Myrta Merlino, conduttrice dell'Aria che tira su La7
Nella media del secondo trimestre 2020 le dinamiche del mercato del lavoro risentono, ancor più che nello scorso trimestre, delle notevoli perturbazioni indotte dall'emergenza sanitaria. L'input di lavoro, misurato dalle ore lavorate, registra una forte diminuzione rispetto sia al trimestre precedente (-13,1%) sia allo stesso periodo del 2019 (-20,0%). Tali andamenti risultano coerenti con la fase di eccezionale caduta dell attività economica, con una flessione del Pil nell ultimo trimestre pari al 12,8% in termini congiunturali. Dal lato dell offerta di lavoro, nel secondo trimestre del 2020 il numero di persone occupate subisce un ampio calo in termini congiunturali (-470 mila, -2,0%), dovuto soprattutto alla diminuzione dei dipendenti a termine e degli indipendenti. Il tasso di occupazione scende al 57,6%, in calo di 1,2 punti rispetto al primo trimestre 2020; i giovani di 15-34 anni presentano la diminuzione più marcata (-2,2 punti). Nei dati provvisori di luglio 2020, al netto della stagionalità e dopo quattro mesi di flessione, il numero di occupati torna a crescere (+85 mila, +0,4%) rispetto a giugno 2020 e il tasso di occupazione risale al 57,8% (+0,2 punti in un mese), misurando una positiva reazione del mercato del lavoro alla ripresa dei livelli di attività economica. 3 alla ripartenza della scuola Rientro in classe per 8 milioni di studenti italiani dopo 6 mesi di chiusura, tra lockdown e vacanze. L'inizio delle lezioni varia da regione in regione e se l'inizio delle lezioni è certo, il prosieguo lo è un po' di meno. Complici i rebus che saranno risolti solo dopo la riapertura: dai tamponi per i supplenti (ed eventualmente per gli alunni) ai prof che mancano fino agli spazi esterni da affittare e ai banchi monoposto da consegnare. Ospiti: Pietro Garibaldi, professore ordinario di Economia Politica all'Università di Torino, Eugenio Bruno, Il Sole 24 Ore, Maddalena Gissi, segretario della Cisl Scuola, Myrta Merlino, conduttrice dell'Aria che tira su La7
È professore di Economia Politica presso l'Università di Napoli Federico II e Research Fellow del CEPR. Ha conseguito il Ph.D. in Economia presso il Boston College. Ha trascorso periodi di ricerca presso University of Pennsylvania, MIT e Princeton University e collaborato a progetti di ricerca di NBER, World Bank, CEPR, ECB, Banque de France e Banca d'Italia. Nella sua ricerca si occupa principalmente di scelte di risparmio e di scelte di portafoglio delle famiglie.
Professore Ordinario di Economia Politica presso il Dipartimento di Economia dell'Università Ca' Foscari Venezia, Phd in Economics all'University College London, si occupa di economia delle pensioni, risparmio, consumo, scelte di portafoglio delle famiglie e educazione finanziaria. E' stato ricercatore e Professore Associato presso l'Università di Salerno e Professore Ordinario presso l'Università della Svizzera Italiana. Dal 12 Maggio del 2016 è in congedo da Ca' Foscari per presiedere la Commissione di vigilanza sui fondi pensione.
Professoressa Ordinaria di Economia Politica presso il Dipartimento di Economia.Ha conseguito il dottorato in Economia presso la London School of Economics.Si occupa di pensioni, mercato del lavoro, welfare ed economia di genere.È responsabile dell'area “Work and Retirement” dell'indagine SHARE (Survey of Health Ageing and Retirement in Europe), infrastruttura di ricerca della Commissione Europea.
En este podcast, Micaela Rafaelli, estudiante de la carrera de Abogacía en la FCJS, nos explica el tema "Balanza de Pagos", de la materia Economía Política
Tra le innumerevoli conseguenze sociali ed economiche delcontagio da Coronavirus sta emergndo in modo sempre più netto che il lockdown ha riportato molte donne a svolgere per necessità ruoli tradizionali sacrificandosi più degli uomini per affrontare situazione di emergenza. Un passo indietro che la crisi conomica potrebbe non rendere reversibile. Interviene Azzurra Rinaldi, docente di docente di Economia Politica alla Università di Roma Unitelma Sapienza, promotrice dell'iniziativa #DATECI VOCE nata per chiedere l'applicazione delle leggi sulla parita' di genere in tutti i luoghi decisionali del Paese, a cominciare dalla Task Force per la ricostruzione voluta da Giuseppe Conte.
Testo integrale: Achille Loria. A proposito di Achille Loria bisogna ricordare i principali documenti in cui si trovano le principali «stranezze»: 1° Sull'influenza sociale dell'aeroplano, nella «Rassegna Contemporanea» diretta dal Colonna di Cesarò e da (Vincenzo) Picardi del 1912: in questo articolo si incontra la teoria sull'emancipazione operaia dalla coercizione della fabbrica per mezzo degli svolazzamenti sugli aeroplani unti di vischio. Tutto l'articolo è un monumento mostruoso di insulsaggini e stoltezze: la caduta del credito fiduciario, lo sfrenarsi delle birbonate sessuali (adulteri, seduzioni), l'ammazzamento sistematico dei portinai per le cadute dei cannocchiali, la teoria del grado di moralità secondo l'altezza al livello del mare, con la proposta pratica di rigenerare i delinquenti costruendo le prigioni sui monti o addirittura su immensi aeroplani che stiano sempre ad alta quota ecc. 2° La conferenza tenuta a Torino durante la guerra e pubblicata nella «Nuova Antologia» (del 1916 o 1917) dove l'unico «documento concreto» sul Dolore universale (deve essere anche questo il titolo della conferenza) riportato era la nota di ciò che costa la «claque» agli attori di teatro (da una statistica fissata dal Reina) e dove si trova questo ragionamento: «la natura provvida ha creato l'antidoto contro questo avvelenamento universale del dolore, dando ai poverelli che sono costretti a pernottare all'aria aperta una pelle più spessa». 3° L'articolo pubblicato nel «Palvese» di Trieste verso il 1910 o 1911 riguardante la scienza del linguaggio e intitolato press'a poco: Perché i bergamaschi triplicano e i veneziani scempiano. Questo articolo era stato inviato dal Loria al Comitato organizzato a Trieste per le onoranze ad Attilio Hortis in occasione del cinquantenario della sua attività letteraria e che doveva mettere insieme una Miscellanea in onore del festeggiato (uscita infatti in quel torno di tempo). Il Comitato non poteva pubblicare l'articolo per la sua insulsaggine, ma non voleva neppure mancare di riguardi al Loria che era un esponente illustre della scienza italiana: se la cavò, scrivendo al Loria che la Miscellanea era ormai completa e che il suo articolo era stato passato al (settimanale) letterario il «Palvese». L'articolo espone un aspetto (quello linguistico) della teoria loriana sull'influenza dell'altimetria sulla civiltà: i montanari, moralmente più puri, sono fisicamente più robusti e «triplicano» le consonanti, la gente di pianura (guai poi se sta al livello del mare come i veneziani) invece, oltre che moralmente depravata, è anche fisicamente degenerata e «scempia» le consonanti. 4° La prefazione alla 1a edizione del Corso di Economia Politica importante anche perché vi si trova la istoria del suo «ritrovamento» del materialismo storico: vi si espone la teoria della connessione tra «misticismo» e «sifilide». 5° Lo scritto nella «Riforma Sociale» del Settembre-Ottobre 1929: Documenti ulteriori a suffragio dell'economismo storico. Questi cinque documenti sono i più vistosi che io ricordo, ma la quistione è interessante appunto perché nel Loria non si tratta di qualche caso di obnubilamento dell'intelligenza occasionale, sia pure con ricadute. Si tratta di un filone, di una continuità sistematica, che accompagna tutta la sua carriera letteraria. Non si può neanche negare che il Loria sia uomo d'un certo ingegno e che abbia del giudizio. In tutta una serie di articoli le «stranezze» appaiono qua e là, e anche di un certo tipo, legate cioè a determinati modi di pensiero. Per esempio si è vista la «teoria» altimetrica apparire nella quistione dell'aeroplano e in quella «linguistica». Così in un articoletto pubblicato nella «Proda» (o «Prora», usciva a Torino durante la guerra, diretto da un certo Cipri-Romanò, un giornalettucolo un po' losco, certamente di bassissima speculazione ai margini della guerra e dell'antidisfattismo) si dividevano i protagonisti della guerra in mistici (gl'imperi centrali) e positivisti (Clemenceau e Lloyd George): ricchi di elementi sono la poesia Al mio bastone pubblicata nella «Nuova Antologia» (durante la guerra) e l'articolo sull'epistolario di Marx (pure nella «Nuova Antologia»). La «leziosità letteraria» notata dal Croce in Loria è un elemento secondario del suo squilibrio, ma che ha una certa importanza in quanto si manifesta continuamente. Un altro elemento è la pretesa all'«originalità» intellettuale a tutti i costi. Un certo opportunismo di bassa estrazione non manca spesso: ricordo due articoli pubblicati a distanza breve, uno nella «Gazzetta del Popolo» (ultra reazionaria), l'altro nel «Tempo» di Pippo Naldi (nittiano), sullo stesso argomento (la Russia) e con un'immagine del Macaulay che nell'uno era usata in un senso e nell'altro nel senso opposto. A proposito dell'osservazione di Croce sui «servi a spasso» e sulla loro importanza nella sociologia loriana, ricordare un capocronaca della «Gazzetta del Popolo» del '19 o '20 in cui si parla degli intellettuali come di quelli che tengono dritta la «scala d'oro» sulla quale sale il popolo, con avvertimenti al popolo di tenersi buoni questi intellettuali ecc. Loria non è un caso teratologico individuale: è l'esemplare più compiuto e finito di una serie di rappresentanti di un certo strato intellettuale di un certo periodo; in generale degli intellettuali positivisti che si occupano della quistione operaia e che più o meno credono di approfondire, o correggere, o superare il Marxismo. Enrico Ferri – Arturo Labriola – lo stesso Turati potrebbero dare una messe di osservazioni e di aneddoti. In Luzzatti, in un altro campo sarebbe da mietere. Ma non bisogna dimenticare Guglielmo Ferrero e Corrado Barbagallo. Nel Barbagallo forse la manifestazione è più occasionale che negli altri: pure il suo scritto sul capitalismo antico pubblicato nella «Nuova Rivista Storica» del 1929 è estremamente sintomatico (con la postilla un po' comica che segue al successivo articolo del Sanna). In generale dunque il Lorismo è un carattere di certa produzione letteraria e scientifica del nostro paese (molti documenti di esso si trovano nella «Critica» di Croce, nella «Voce» di Prezzolini, nell'«Unità» di Salvemini) connesso alla scarsa organizzazione della cultura e quindi alla mancanza di controllo e di critica. Quaderni del Carcere 1, Testo 25 Versione completa disponibile qui: http://quaderni.gramsciproject.org Musica: Negentropy by Chad Crouch https://freemusicarchive.org/music/Chad_Crouch/Arps/Negentropy Find out more at https://gramsci-audio.pinecast.co This podcast is powered by Pinecast.
Per l’attualità della settimana, il dato di disoccupazione italiana, abbattuto dal forte aumento di inattivi causa lockdown; la ripresa della tensione tra Trump e la Cina, con minacce di richiesta risarcimenti a Pechino che qualcuno in Lombardia rilancia, con grande sprezzo del ridicolo; l’allentamento dei divieti di aiuti di stato nella Ue, che rischia di creare problemi ai paesi meno dotati di risorse fiscali, come il nostro. Il trasporto pubblico locale, le città e i tempi di vita al tempo della progressiva riapertura: il rischio crack per le aziende di trasporto, col crollo del tasso di riempimento dei posti, il prevedibile forte aumento di utilizzo dei mezzi privati e i limiti di accesso alle aree urbane. Ne parliamo con Carlo Scarpa, ordinario di Economia Politica all’Università di Brescia. La grande distribuzione ieri, oggi e domani. Come (e se) ha guadagnato dal lockdown, cosa e come potrebbe cambiare nei modelli distributivi: ne parliamo con Luca Pellegrini, ordinario di Marketing allo IULM. Per concludere, Michele Boldrin commenta la replicabilità del “modello veneto” ai fini della riapertura delle attività produttive e le suggestioni della “Nuova era” di organizzazione sociale che molti politici e sindacalisti paiono vagheggiare per il “dopo” confinamento. Buon ascolto, anche della playlist delle Belve.
l’Italia e il rischio di una drammatica crisi economica e finanziaria, secondo webinar di Ricostruire. Con Stefano Parisi e Nicola Rossi, ordinario di Economia Politica all’università di Tor Vergata. Articolo completo ► https://www.senzabarcode.it/?p=63441
Edição de 11 Abril 2020
Giovedì 02 aprile 2020, la rivista AffarInternazionali ha organizzato un web meeting sulle risposte europee alle conseguenze economiche della pandemia di Covid-19 in Europa. Sono intervenuti al forum nell'ordine: Ferdinando Nelli Feroci (Presidente dello IAI), Prof. Carlo Cottarelli (Direttore dell'Osservatorio sui Conti Pubblici dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), On. Pier Carlo Padoan (Accademico, deputato, già Ministro dell'Economia e delle Finanze, Direttore esecutivo per l'Italia del Fondo Monetario Internazionale. Vice Presidente Istituto Affari Internazionali), Prof. Franco Passacantando (Insegna all'Università Luiss Guido Carli di Roma, già Direttore Esecutivo Banca Mondiale), Prof. Marcello Signorelli (Ordinario di Politica Economica all'Università degli Studi di Perugia e Componente del Consiglio di Presidenza della Società Italiana degli Economisti) e la Prof. Paola Subacchi (Scrittrice e commentatrice del funzionamento e governance del sistema internazionale e monetario. Senior fellow di Chatham House, insegna all'Università di Bologna).Nella seconda parte domande ai relatori da parte diell' Ambasciatore Michele Valensise (Già Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri), Prof. Beniamino Quintieri (Ordinario di Economia Politica all'Università degli Studi di Roma Tor Vergata) e Raffaele Farella (Direttore servizio Attività internazionali della Provincia autonoma di Trento).Ha moderato il forum il direttore responsabile di AffarInternazionali, Francesco De Leo. Hanno anche partecipato alcuni ricercatori e soci dell'Istituto Affari Internazionali assieme ai redattori della rivista.
Cala la soglia di attenzione degli utenti ma aumenta la fame di contenuti di qualità. La sfida della comunicazione è comprimere informazioni in tempi più ridotti. Imen Boulahrajane ha trovato il modo di raccontare l’economia politica in Stories di Instagram da 15 secondi, e di raccogliere oltre 150.000 follower. Ma qual è l’equilibrio tra approfondimento e soglia di attenzione? Ne discutiamo con Imen Boulahrajane, influencer e divulgatrice nel campo dell’economia politica
“Il Terzo settore è un castoro. Civile è ogni azione economica che mira ad includere“Stefano Zamagni, Università di BolognaConversazione su Economia Civile, Economia Politica, Inclusione, Terzo Settore, Responsabilità.Stefano Zamagni :Docente Università di Bologna e Presidente Commissione Scientifica di AICCONProfessore ordinario di Economia Politica alla Facoltà di Economia dell’Università di Bologna e Adjunct Professor of International Political Economy alla Johns Hopkins University, Bologna.Laureatosi presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e specializzatosi all’Univeristà di Oxford, è stato insegnante a Parma e all’Università L. Bocconi di Milano prima di stabilirsi a Bologna. Ha ricoperto diversi incarichi in ambito accademico-amministrativi, fra cui la Presidenza della Facoltà di Economia e la Vice-Presidenza della Società Italiana degli Economisti. Dal 1997 al 2000 è stato Presidente del Corso di Diploma Universitario in Economia delle Imprese Cooperative e delle Organizzazioni Non Profit, istituito a Forlì. È stato anche direttore del Comitato Scientifico della Scuola Superiore di Politiche per la Salute all’Università di Bologna. È stato Presidente delle agenzie per le ONLUS a Milano.Nel corso degli anni, il professor Zamagni ha ricevuto numerose onorificenze. Per esempio, è risultato vincitore del Premio St Vincent per l’economia nel 1995 e del Premio Capri per la saggistica. Membro del Comitato di avviamento della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali dal 1994 al 1995, successivamente, negli anni dal 1999 al 2007, è stato Presidente di ICMC (Int. Catholic Migration Commission) a Ginevra.Dal 1999 è membro della New York Academy of Sciences e dal 2004 è socio dell’Accademia Nazionale delle Scienze, Lettere e Arti (Modena). Nel 2008 è stato insignito del titolo di Cavaliere-Commendatore dell’Ordine di San Gregorio Magno. È anche membro del Cosiglio di Indirizzo della Fondazione ISTUD.Per quanto riguarda le attività scientifico-organizzative, Zamagni è membro del Comitato scientifico di numerose riviste economiche nazionali e internazionali (come Economia Politica, Italian Economic Papers e Economics and Philosophy).Innovazione2020.it Podcast per Le Giornate di Bertinoro per l'Economia Civile 2019.
Oggi ospite di Maestri Davide e Giordano Marinelli Intervista a Imen boulahrajane, economista digitale, spiega l'economia e la politica ai suoi coetanei in modo così originale e accattivante da aver conquistato in poco tempo oltre alle migliaia di follower, in costante crescita su Instagram, l’attenzione dei talk televisivi.www.tmpgroup.it
Felice Roberto Pizzuti, professore di Economia Politica alla Università La Sapienza di Roma, estensore del Rapporto sullo Stato sociale, racconta la crisi dei salari in Italia che non crescono (anzi diminuiscono come potere reale d'acquisto) nonostante la bassa inflazione. Perché abbiamo i salari tra i più bassi d'Europa? Colpa della bassa produttività e delle politiche che non la redistribuiscono ai lavoratori, deboli, frantumati e poco rappresentati.
Felice Roberto Pizzuti, professore di Economia Politica alla Università La Sapienza di Roma, estensore del Rapporto sullo Stato sociale, racconta la crisi dei salari in Italia che non crescono (anzi diminuiscono come potere reale d'acquisto) nonostante la bassa inflazione. Perché abbiamo i salari tra i più bassi d'Europa? Colpa della bassa produttività e delle politiche che non la redistribuiscono ai lavoratori, deboli, frantumati e poco rappresentati.
La recente riforma delle pensioni, con la proposta di quota 100, contiene importanti novità per i lavoratori. Ma come funziona il calcolo della pensione anticipata proposto dal Governo Conte? Con l’aumento dei pensionati si garantisce un aumento dei posti di lavoro, che in questo modo verrebbero ‘liberati’ a favore dei più giovani?Ne abbiamo parlato ai microfoni di Radio Ca’ Foscari con la professoressa Agar Brugiavini, docente di Economia Politica presso il dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari ed esperta di temi che riguardano le pensioni e lo stato sociale.
VERSO IL 4 MARZO: CENTRODESTRA - Maria Stella Gelmini, deputata di Forza Italia, ex Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca. FLAT TAX - Nicola Rossi, professore ordinario di Economia Politica presso l'Università di Roma "Tor V...
Il taglio ai fondi sociali scuote le associazioni delle perosne con disabilità. Franco Bettoni, Presidente FAND, Prof. Stefano Zamagni, ordinario di Economia Politica all'Università di Bologna - Roma: i vigili tappano le buche con bitume a freddo. Matteo Scarlino, direttore responsabile di "Roma Today".
con: GIULIO SAPELLI (professore ordinario di Storia Economica e Economia Politica presso l'Università degli Studi di Milano), COLIN CROUCH (sociologo e politologo), VITTORIO FELTRI (direttore di Libero)
con: ROBERTO PEROTTI (professore ordinario di Economia Politica all'Università Bocconi di Milano), DANIEL GROS (direttore del Centro Studi di Politica Europea), FRANCESCO DAVERI (docente di Politica Economica all'Università di Parma), PIETRO REICHLIN (insegna Macroeconomia all Luiss di Roma)
con: il segretario generale onorario del Movimento Europeo Internazionale PIERVIRGILIO DASTOLI, il docente di Economia Politica all'Università del Sannio RICCARDO REALFONZO, il corrispondente da Bruxelles GAVINO MORETTI, l'inviata del GrRai CARMELA GIGLIO, il presidente di Aspen Institute GIULIO TREMONTI
con: il segretario generale onorario del Movimento Europeo Internazionale PIERVIRGILIO DASTOLI, il docente di Economia Politica all'Università del Sannio RICCARDO REALFONZO, l'europarlamentare Ukip JOHNATAN ARNOTT, l'europarlamentare Pd DAVID SASSOLI, l'europarlamentare DAVID BORRELLI
con: il professore di Public Management alla Luiss ENRICO GIOVANNINI, il segretario generale della Uil CARMELO BARBAGALLO, il professore di Economia Politica all'Università di Torino PIETRO GARIBALDI, lo storico e politologo francese MARC LAZAR
Bologna: il Vescovo imprenditore. Prof. Stefano Zamagni, ordinario di Economia Politica all'Università di Bologna - catania: professore picchiato dai aprenti di una alunna. Maria Grazia Lizzio, Preside Scuola Media Carducci.
con: il collaboratore de L'Espresso e direttore esecutivo dell'Investigative Reporting Projects in Italia LEO SISTI, il docente di Economia Politica alla Bocconi di Milano DONATO MASCIANDARO, il pilota automobilistico e team principal JARNO TRULLI
con: il presidente dell'Istituto Bruno Leoni NICOLA ROSSI, il professore di Economia Politica dell'Università TorVergata di Roma LEONARDO BECCHETTI, il giornalista greco di Ana TEODORO ANDREADIS SYNGHELLAKYS
con: dalla redazione economica del Gr1 AMERIGO MANCINI, il direttore generale di Assonime STEFANO MICOSSI, il docente di Economia Politica all'Università Cattolica di Milano ANGELO BAGLIONI, il direttore generale dell'Abi GIOVANNI SABATINI
Banche salvate dal Governo: come tutelare i risparmiatori? Prof. leonardo Becchetti, Ordinario di Economia Politica presso Tor Vergata, Maria Rita Cherchi, figlia di un correntista.
La crisi della Grecia. Dr. Gregorio Leon, presidente dei medici legali, Dr.sa Maria Xepapadaki, Ospedale pubblico di Pedon, Niko Poulatzas, dermatologo che lavora tra Grecia e Italia, Prof. Stefano Zamagni, ordinario di Economia Politica all'Università di Bologna.
Senza lavoro e tra poco senza casa. Signora Emma, Daniela De Crescenzo, "Il Mattino", Prof. Leonardo Becchetti, Ordinario di Economia Politica a Tor Vergata.
Calciopoli: tutto prescritto. Giampaolo Ormezzano, scrittore e giornalista sportivo - Fatturazione elettronica e agenda digitale. Daniele Ratti, CEO di Fatture in Cloud - Stretta del governo sulle banche popolari. Prof. Stefano Zamagni, ordinario di Economia Politica all'Università di Bologna.
Stefania Saccardi, vicepresidente della regione Toscana, Prof. Stefano Zamagni, Docente di Economia Politica all'Università di Bologna - Anna Chiara Valle, giornalista di "Famiglia Cristiana".
La tassa di Piketty sulle grandi ricchezze. Contro il paradigma neoliberista. Per una (difficile) cooperazione internazionale. (quinta parte)
La tesi centrale del libro di Piketty. La "forza maligna" che fa crescere le disuguaglianze: r>g. Ciò che già si possiede (il capitale) rende di più del lavoro. (terza parte)
La crescita delle disuguaglianze, un fatto quasi permanente nella storia dell'umanità. Piketty e l'eccezione dei due conflitti mondiali del XX secolo. (quarta parte)
«Il passato rischia di divorare il futuro». E’ una delle espressioni più felici con cui l’economista francese Thomas Piketty ha sintetizzato la tesi del suo libro «Le Capital au XXI siecle» (Il Capitale nel XXI secolo). Un libro di quasi mille pagine – la cui traduzione italiana è attesa per metà settembre da Bompiani - che mette in guardia le società capitalistiche dal baco della disuguaglianza: i ricchi sono destinati a diventare sempre più ricchi. L’economista francese sostiene che i patrimoni accumulati nel passato si ricapitalizzano più velocemente dei redditi presenti: è appunto il passato che divora il futuro. E’ accaduto sempre così? Sì – sostiene Piketty - tutte le volte che il rendimento del capitale (r) è stato superiore alla crescita dell’economia (g), cosa che si è verificata per gran parte della storia dall’Antichità. Le disuguaglianze crescenti - secondo Piketty - diventeranno insostenibili per le democrazie contemporanee. Senza interventi della politica - con l’introduzione di una tassa progressiva sulla ricchezza – il futuro prossimo del XXI secolo potrebbe somigliare al passato degli anni della Belle epoque, quando a dominare la scena sociale c'erano ricchi possidenti con i loro patrimoni milionari. E il dominio dei nuovi ricchi di oggi potrebbe finire per soffocare, domani, le società aperte alle opportunità. A cura di Lele Liguori (liguori@radiopopolare.it) Tutti i riferimenti a dati, tabelle e formule li potete trovare qui (http://piketty.pse.ens.fr). (prima parte)
Thomas Piketty, un'economista di sinistra: «non mi interessa denunciare le disuguaglianze e il capitalismo in quanto tale, mi interessa invece contribuire a realizzare una società giusta». (seconda parte)
Thomas Piketty, un'economista di sinistra: «non mi interessa denunciare le disuguaglianze e il capitalismo in quanto tale, mi interessa invece contribuire a realizzare una società giusta». (seconda parte)
Il caso Piketty, il successo editoriale negli Stati Uniti. Piketty, le disuguaglianze e il sogno americano. I rischi del XXI secolo per le società diseguali: ritorno al capitalismo patrimoniale della Belle epoque e degenerazione oligarchica delle democrazie. (sesta parte)
La tassa di Piketty sulle grandi ricchezze. Contro il paradigma neoliberista. Per una (difficile) cooperazione internazionale. (quinta parte)
«Il passato rischia di divorare il futuro». E’ una delle espressioni più felici con cui l’economista francese Thomas Piketty ha sintetizzato la tesi del suo libro «Le Capital au XXI siecle» (Il Capitale nel XXI secolo). Un libro di quasi mille pagine – la cui traduzione italiana è attesa per metà settembre da Bompiani - che mette in guardia le società capitalistiche dal baco della disuguaglianza: i ricchi sono destinati a diventare sempre più ricchi. L’economista francese sostiene che i patrimoni accumulati nel passato si ricapitalizzano più velocemente dei redditi presenti: è appunto il passato che divora il futuro. E’ accaduto sempre così? Sì – sostiene Piketty - tutte le volte che il rendimento del capitale (r) è stato superiore alla crescita dell’economia (g), cosa che si è verificata per gran parte della storia dall’Antichità. Le disuguaglianze crescenti - secondo Piketty - diventeranno insostenibili per le democrazie contemporanee. Senza interventi della politica - con l’introduzione di una tassa progressiva sulla ricchezza – il futuro prossimo del XXI secolo potrebbe somigliare al passato degli anni della Belle epoque, quando a dominare la scena sociale c'erano ricchi possidenti con i loro patrimoni milionari. E il dominio dei nuovi ricchi di oggi potrebbe finire per soffocare, domani, le società aperte alle opportunità. A cura di Lele Liguori (liguori@radiopopolare.it) Tutti i riferimenti a dati, tabelle e formule li potete trovare qui (http://piketty.pse.ens.fr). (prima parte)
La crescita delle disuguaglianze, un fatto quasi permanente nella storia dell'umanità. Piketty e l'eccezione dei due conflitti mondiali del XX secolo. (quarta parte)
La tesi centrale del libro di Piketty. La "forza maligna" che fa crescere le disuguaglianze: r>g. Ciò che già si possiede (il capitale) rende di più del lavoro. (terza parte)
Il caso Piketty, il successo editoriale negli Stati Uniti. Piketty, le disuguaglianze e il sogno americano. I rischi del XXI secolo per le società diseguali: ritorno al capitalismo patrimoniale della Belle epoque e degenerazione oligarchica delle democrazie. (sesta parte)
Lavoro produttivo e critica dell'economia politica secondo Karl Marx: dal