Podcasts about confessore

  • 39PODCASTS
  • 57EPISODES
  • 21mAVG DURATION
  • 1MONTHLY NEW EPISODE
  • Dec 30, 2023LATEST

POPULARITY

20172018201920202021202220232024


Best podcasts about confessore

Latest podcast episodes about confessore

Inheritance Tracks
Wynne Evans

Inheritance Tracks

Play Episode Listen Later Dec 30, 2023 7:08


Opera singer Wynne Evans was indelibly etched into the UK's collective TV watching consciousness when he played Gio Compario - the moustachioed opera singer in those famous comparison site adverts. Born in South-West Wales, Wynne is a professionally trained opera star and his operatic roles have seen him onstage at major opera houses here in the UK and across the globe, with his debut album ‘A Song in My Heart' went to Number 1 in the classical charts. This year, he won Celebrity MasterChef with a starter of Carmarthen-Japanese Tuna Tartare and a main course of Welsh lamb on samphire.We asked Wynne to share his equally delicious Inheritance Tracks with us...Inherited: Be My Love by Mario Lanza Passed on: Laudate Dominum - Vesperae Solennes de Confessore by Wolfgang Amadeus MozartProducer: Ben Mitchell

Piano Explored
Ann Marie Adamick on Coming Back to the Piano through the Taubman Approach

Piano Explored

Play Episode Listen Later Nov 30, 2023 31:54


The Golandsky Institute's mission is to provide cutting-edge instruction to pianists based on the groundbreaking work of Dorothy Taubman. This knowledge can help them overcome technical and musical challenges, cure and prevent playing-related injuries, and lead them to achieve their highest level of artistic excellence.Please visit our website at: www.golandskyinstitute.org.Mezzo-soprano Ann Marie Adamick is a lifelong singer and performer who has worked with a variety of classical choral groups for over thirty years. She is a frequent soloist in the Capital Region of New York, appearing with Saratoga Voices and the Schenectady Octavo Singers in performances of Handel's The Messiah, Mendelssohn's Elijah, Mozart's Requiem, Mozart's Vesperae Solennes de Confessore, Bach's Magnificat, Vivaldi's Gloria and Rutter's Magnificat. Ann Marie is also a pianist returning to playing who has been studying the Taubman Approach with Mary Moran since early 2022. Professionally, Ann Marie teaches English as a Second Language for WSWHE BOCES.In previous episodes I have mentioned the 10 DVD's that provide the foundation for the Taubman Approach. Those DVD's are only available at www.taubman-tapes.com or at www.ednagolandsky.com. There are limited editions available and so for the holidays, why don't you explore this amazing approach by purchasing a set.

BASTA BUGIE - Santi e beati
L'attualità del santo Curato d'Ars

BASTA BUGIE - Santi e beati

Play Episode Listen Later Aug 2, 2023 14:35


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=160L'ATTUALITA' DEL SANTO CURATO D'ARS di Benedetto XVICari fratelli e sorelle, nell'odierna catechesi vorrei ripercorrere brevemente l'esistenza del Santo Curato d'Ars sottolineandone alcuni tratti, che possono essere di esempio anche per i sacerdoti di questa nostra epoca, certamente diversa da quella in cui egli visse, ma segnata, per molti versi, dalle stesse sfide fondamentali umane e spirituali. Proprio ieri si sono compiuti 150 anni dalla sua nascita al Cielo: erano infatti le due del mattino del 4 agosto 1859, quando san Giovanni Battista Maria Vianney, terminato il corso della sua esistenza terrena, andò incontro al Padre celeste per ricevere in eredità il regno preparato fin dalla creazione del mondo per coloro che fedelmente seguono i suoi insegnamenti (cfr Mt 25, 34). Quale grande festa deve esserci stata in Paradiso all'ingresso di un così zelante pastore! Quale accoglienza deve avergli riservata la moltitudine dei figli riconciliati con il Padre, per mezzo dalla sua opera di parroco e confessore! Ho voluto prendere spunto da questo anniversario per indire l'Anno Sacerdotale, che, com'è noto, ha per tema Fedeltà di Cristo, fedeltà del sacerdote. Dipende dalla santità la credibilità della testimonianza e, in definitiva, l'efficacia stessa della missione di ogni sacerdote.Giovanni Maria Vianney nacque nel piccolo borgo di Dardilly l'8 maggio del 1786, da una famiglia contadina, povera di beni materiali, ma ricca di umanità e di fede. Battezzato, com'era buon uso all'e-poca, lo stesso giorno della nascita, consacrò gli anni della fanciullezza e dell'adolescenza ai lavori nei campi e al pascolo degli animali, tanto che, all'età di diciassette anni, era ancora analfabeta. Conosceva però a memoria le preghiere insegnategli dalla pia madre e si nutriva del senso religioso che si respirava in casa. I biografi narrano che, fin dalla prima giovinezza, egli cercò di conformarsi alla divina volontà anche nelle mansioni più umili.Nutriva in animo il desiderio di divenire sacerdote, ma non gli fu facile assecondarlo. Giunse infatti all'ordinazione presbiterale dopo non poche traversie ed incomprensioni, grazie all'aiuto di sapienti sacerdoti, che non si fermarono a considerare i suoi limiti umani, ma seppero guardare oltre, intuendo l'orizzonte di santità che si profilava in quel giovane veramente singolare. Così, il 23 giugno 1815, fu ordinato diacono e, il 13 agosto seguente, sacerdote. Finalmente all'età di 29 anni, dopo molte incertezze, non pochi insuccessi e tante lacrime, poté salire l'altare del Signore e realizzare il sogno della sua vita.Il Santo Curato d'Ars manifestò sempre un'altissima considerazione del dono ricevuto. Affermava: «Oh! Che cosa grande è il sacerdozio! Non lo si capirà bene che in Cielo… se lo si comprendesse sulla terra, si morirebbe, non di spavento ma di amore!» (Abbé Monnin, Esprit du Curé d'Ars, p. 113). Inoltre, da fanciullo aveva confidato alla madre: «Se fossi prete, vorrei conquistare molte anime» (Abbé Monnin, Procès de l'ordinaire, p. 1064). E così fu. Nel servizio pastorale, tanto semplice quanto straordinariamente fecondo, questo anonimo parroco di uno sperduto villaggio del sud della Francia riuscì talmente ad immedesimarsi col proprio ministero, da divenire, anche in maniera visibilmente ed universalmente riconoscibile, alter Christus, immagine del Buon Pastore, che, a differenza del mercenario, dà la vita per le proprie pecore (cfr Gv 10,11). Sull'esempio del Buon Pastore, egli ha dato la vita nei decenni del suo servizio sacerdotale. La sua esistenza fu una catechesi vivente, che acquistava un'efficacia particolarissima quando la gente lo vedeva celebrare la Messa, sostare in adorazione davanti al tabernacolo o trascorrere molte ore nel confessionale.Centro di tutta la sua vita era dunque l'Eucaristia, che celebrava ed adorava con devozione e rispetto. Altra caratteristica fondamentale di questa straordinaria figura sacerdotale era l'assiduo ministero delle confessioni. Riconosceva nella pratica del sacramento della penitenza il logico e naturale compimento dell'apostolato sacerdotale, in obbedienza al mandato di Cristo: «A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi» (cfr Gv 20,23). San Giovanni Maria Vianney si distinse pertanto come ottimo e instancabile confessore e maestro spirituale. Passando «con un solo movimento interiore, dall'altare al confessionale», dove trascorreva gran parte della giornata, cercava in ogni modo, con la predicazione e con il consiglio persuasivo, di far riscoprire ai parrocchiani il significato e la bellezza della penitenza sacramentale, mostrandola come un'esigenza intima della Presenza eucaristica (cfr Lettera ai sacerdoti per l'Anno Sacerdotale).I metodi pastorali di san Giovanni Maria Vianney potrebbero apparire poco adatti alle attuali condizioni sociali e culturali. Come potrebbe infatti imitarlo un sacerdote oggi, in un mondo tanto cambiato? Se è vero che mutano i tempi e molti carismi sono tipici della persona, quindi irripetibili, c'è però uno stile di vita e un anelito di fondo che tutti siamo chiamati a coltivare. A ben vedere, ciò che ha reso santo il Curato d'Ars è stata la sua umile fedeltà alla missione a cui Iddio lo aveva chiamato; è stato il suo costante abbandono, colmo di fiducia, nelle mani della Provvidenza divina. Egli riuscì a toccare il cuore della gente non in forza delle proprie doti umane, né facendo leva esclusivamente su un pur lodevole impegno della volontà; conquistò le anime, anche le più refrattarie, comunicando loro ciò che intimamente viveva, e cioè la sua amicizia con Cristo. Fu «innamorato» di Cristo, e il vero segreto del suo successo pastorale è stato l'amore che nutriva per il Mistero eucaristico annunciato, celebrato e vissuto, che è divenuto amore per il gregge di Cristo, i cristiani e per tutte le persone che cercano Dio. La sua testimonianza ci ricorda, cari fratelli e sorelle, che per ciascun battezzato, e ancor più per il sacerdote, l'Eucaristia «non è semplicemente un evento con due protagonisti, un dialogo tra Dio e me. La Comunione eucaristica tende ad una trasformazione totale della propria vita. Con forza spalanca l'intero io dell'uomo e crea un nuovo noi» ( Joseph Ratzinger, La Comunione nella Chiesa , p. 80).Lungi allora dal ridurre la figura di san Giovanni Maria Vianney a un esempio, sia pure ammirevole, della spiritualità devozionale ottocentesca, è necessario al contrario cogliere la forza profetica che con-trassegna la sua personalità umana e sacerdotale di altissima attualità. Nella Francia post-rivoluzionaria che sperimentava una sorta di «dittatura del razionalismo» volta a cancellare la presenza stessa dei sacerdoti e della Chiesa nella società, egli visse, prima - negli anni della giovinezza - un'eroica clandestinità percorrendo chilometri nella notte per partecipare alla Santa Messa. Poi - da sacerdote - si contraddistinse per una singolare e feconda creatività pastorale, atta a mostrare che il razionalismo, allora imperante, era in realtà distante dal soddisfare gli autentici bisogni dell'uomo e quindi, in definitiva, non vivibile.Cari fratelli e sorelle, a 150 anni dalla morte del Santo Curato d'Ars, le sfide della società odierna non sono meno impegnative, anzi forse, si sono fatte più complesse. Se allora c'era la «dittatura del razionalismo», all'epoca attuale si registra in molti ambienti una sorta di «dittatura del relativismo». Entrambe appaiono risposte inadeguate alla giusta domanda dell'uomo di usare a pieno della propria ragione come elemento distintivo e costitutivo della propria identità. Il razionalismo fu inadeguato perché non tenne conto dei limiti umani e pretese di elevare la sola ragione a misura di tutte le cose, trasformandola in una dea; il relativismo contemporaneo mortifica la ragione, perché di fatto arriva ad affermare che l'essere umano non può conoscere nulla con certezza al di là del campo scientifico positivo. Oggi però, come allora, l'uomo «mendicante di significato e compimento» va alla continua ricerca di risposte esaustive alle domande di fondo che non cessa di porsi. Avevano ben presente questa «sete di verità», che arde nel cuore di ogni uomo, i Padri del Concilio ecumenico Vaticano II quando affermarono che spetta ai sacerdoti, «quali educatori della fede», formare «un'autentica comunità cristiana» capace di aprire «a tutti gli uomini la strada che conduce a Cristo» e di esercitare «una vera azione materna» nei loro confronti, indicando o agevolando a che non crede «il cammino che porta a Cristo e alla sua Chiesa», e costituendo per chi già crede «stimolo, alimento e sostegno per la lotta spirituale» (cfr Presbyterorum ordinis , 6). L'insegnamento che a questo proposito continua a trasmetterci il Santo Curato d'Ars é che, alla base di tale impegno pastorale, il sacerdote deve porre un'intima unione personale con Cristo, da coltivare e accrescere giorno dopo giorno.

BASTA BUGIE - Santi e beati
Storia del vescovo autore di Tu scendi dalle stelle

BASTA BUGIE - Santi e beati

Play Episode Listen Later Jul 26, 2023 6:34


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=4502STORIA DEL VESCOVO AUTORE DI TU SCENDI DALLE STELLE di Francesco Agnoli"Tu scendi dalle stelle o re del cielo e vieni in una grotta al freddo e al gelo": inizia così la più celebre canzone popolare di Natale, e può venir voglia di conoscere chi sia l'autore e quale sia stata la sua vita. Alfonso Maria de Liguori, questo il nome di colui che la ideò, nasce a Napoli nel 1696, da famiglia nobile e ricca. Dati i natali, la sua vita sembrerebbe già scritta: lo aspettano onori, ricchezze, potere. Suo padre nutre grandi ambizioni per il figlio, e lui ha doti non ordinarie. Studia musica, ama dipingere, si iscrive, a 12 anni, presso l'Università di Napoli, per divenire avvocato.BRILLANTE AVVOCATO E BUON SAMARITANOL'età minima, per accedere al titolo, sono i 20 anni: Alfonso viene rivestito di una toga più grande di lui, già a 16. Se l'aspirante è eccezionale, si può fare eccezione. Divenuto avvocato, Alfonso si impone una moralità ferrea, in un mestiere difficile. Nello stesso tempo frequenta varie confraternite, che lo portano per esempio a visitare i malati, i sifilitici, i derelitti del grande ospedale di Napoli, gli Incurabili. L'ingresso "nella confraternita della Visitazione portava per la prima volta il nostro brillante samaritano ad avvicinare, a incontrare, a toccare con le sue mani, ogni settimana, per anni, l'uomo a terra, spogliato, ferito, gemente nel fossato, ai bordi del suo cammino di ricco. Per otto anni si piegherà su di lui con orrore, con amore, con fede nella parola di Gesù: 'Quello che fate al più piccolo dei miei lo fate a me'" (T.R.Mermet).Alfonso fa parte anche della Confraternita di santa Maria della Misericordia, i cui membri sono dediti al seppellimento degli indigenti, ai preti pellegrini o stranieri, e a quelli detenuti per indegnità nelle carceri dell'Arcivescovado. Alfonso per dieci anni, dal 1714 al 1726, gira per Napoli, una volta la settimana, questuando per tutti questi. E' nel 1723, quando la carriera sembra inarrestabile, che proprio mentre si piega su un malato degli Incurabili, egli sente come una voce che lo chiama: "Lascia il mondo e datti a me". Nonostante la disperazione del padre, Alfonso segue l'ispirazione e si avvia agli studi per il sacerdozio, che sarà speso negli studi, negli scritti di morale (tra cui la Theologia moralis, La pratica del Confessore e Apparecchio alla morte), nelle missioni al popolo, nel confessionale, nelle celle dei prigionieri, tra i lazzaroni, le prostitute, i poco di buono e i peccatori di ogni genere...CELESTE PATRONO DEI MORALISTI E DEI CONFESSORIQui, tra questa umanità dolorante, l'uomo di dottrina e di carità, acquista quella saggezza, nel trattare non solo con i malati nel corpo, ma anche con quelli nello spirito, che gli varrà il titolo, concesso da Pio XII nel 1950, di "celeste patrono dei moralisti e dei confessori". Saggezza che consiste in quel santo equilibrio con cui il santo sa affrontare il peccato: condannandolo, certamente, ma piegandosi anche con benignità ed amore sui peccatori. Alfonso è un avversario del rigorismo che trasforma la vita morale in terrorismo spirituale: confessa, esige e perdona, impone penitenze che non siano eccessive e da buon ammiratore di san Filippo Neri, di san Vincenzo de Paoli e di san Francesco di Sales (quello che invitava a conquistare le anime con il miele piuttosto che con il fiele), impara ad evangelizzare gli uomini con la semplicità (voleva farsi intendere anche dalle "menti di legno"), le devozioni popolari, la meditazione. Tenendosi lontano dallo zelo amaro e dall'algida moralità giansenista. Alfonso invita i confratelli predicatori a non dimenticare di inculcare il "timor di Dio", ma evitando gli eccessi, le "maledizioni", perché le conversioni vere nascono solo quando "entra nel cuore il santo amore di Dio".Napoli è la città giusta per lui: così piena di contraddizioni, di cultura e di miseria, di fede e di superstizione, di processioni e di bestemmie e sacrilegi... Un impasto in cui l'umanità dà il meglio e il peggio di sé, e in cui non si può raccogliere solo ciò che brilla e riluce, a prima vista."TU SCENDI DALLE STELLE" E "QUANNO NASCETTE NINNO"Napoli è anche la città della musica che Alfonso ama sin da ragazzo (abbandonerà il suo clavicembalo solo una volta divenuto vescovo) e che sarà sempre, per lui, un modo per pregare ed istruire il popolo. Napoli è infatti la città in cui i discepoli di san Filippo Neri, inventore dell'Oratorio, frequentati da Alfonso già dal 1706, propongono di continuo concerti religiosi e 'ricreativi'; è la città in cui gli orfani "scugnizzi" sono internati nei "Conservatori", luoghi in cui, come dice la parola, devono essere custoditi e magari educati anche attraverso la musica. "A Napoli, scrive il già citato Mermet, la musica era per il popolo una seconda lingua, così questi Conservatori divennero 'gabbie di usignoli' e nel corso del XVII secolo si evolveranno progressivamente in scuole musicali".Da sant'Alfonso, "il più napoletano dei santi", avvocato, moralista, confessore, amico dei poveri, è nato dunque quel canto di cui si diceva all'inizio; come pure quell'altro, bellissimo, in cui i Cieli fermano la loro armonia, perché la Madonna canti la sua ninna nanna; e pure quell'altro, così dolce, in dialetto napoletano: "Quanno nascette Ninno...".

BASTA BUGIE - Cristianesimo
Il re Carlo III approva la modifica nella corona canadese: un fiocco di neve al posto della croce

BASTA BUGIE - Cristianesimo

Play Episode Listen Later May 17, 2023 9:39


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7412IL RE CARLO III APPROVA LA MODIFICA NELLA CORONA CANADESE: UN FIOCCO DI NEVE AL POSTO DELLA CROCE di Federica Di VitoCroce, stoltezza per i pagani. Ebbene sì. La riprogettazione della Corona reale canadese è stata raccomandata dal Primo ministro canadese Justin Trudeau. Croci e fleurs-de-lis sono ora rimpiazzati con «elementi che enfatizzano l'identità canadese della monarchia», afferma il sito web del governatore generale del Canada. Re Carlo ha approvato il "nuovo look" su consiglio del governo canadese. La designer è Cathy Bursey-Sabourin, che funge da Fraser Herald of Arms, ovvero artista principale dell'Autorità araldica canadese.L'emblema della Corona reale canadese è «un importante simbolo dell'autorità del sovrano, della monarchia canadese e del potere dello Stato che agisce in nome del sovrano», secondo l'ufficio del governatore generale del Canada, che rappresenta il re Carlo III nel suo ruolo di re del Canada. «Al posto della sfera e della croce in cima alla corona c'è un fiocco di neve stilizzato, un riferimento al fatto che il Canada è un regno settentrionale», continua. Il disegno canadese, a differenza dell'emblema ufficiale di re Carlo che utilizza la corona Tudor, sostituisce croci e fleurs-de-lis con foglie d'acero - un po' come le confezioni di sciroppo per pancakes. Il sito web del governatore generale ha descritto la foglia d'acero come «un simbolo canadese per eccellenza ampiamente utilizzato dal XIX secolo per rappresentare il Canada e tutti i suoi cittadini».La sfera e la croce in cima alla corona di re Carlo sono state a lungo utilizzate dai reali cristiani come promemoria che il mondo è soggetto al dominio di Gesù Cristo. Il simbolo fa parte delle insegne di incoronazione della monarchia britannica. Nella liturgia dell'incoronazione della Chiesa d'Inghilterra, l'arcivescovo di Canterbury Justin Welby ha dato in mano a re Carlo una sfera e una croce dichiarando: «Ricevi questa sfera, posta sotto la croce, e ricorda sempre che i regni di questo mondo sono diventati i regni di Nostro Signore e del suo Cristo». L'iconografia cristiana a volte mostra Gesù Cristo che tiene in mano la sfera e la croce.Ora, i gusti sono gusti. Ma senza girarci troppo intorno è evidente che in un Paese che è teatro di aggressioni sempre crescenti verso i cristiani, far fuori la croce non è di certo un gesto casuale. Ennesima prova di cancel culture? Probabile. Tra i commenti su Twitter si trova di tutto, c'è chi la prende sul comico «questo nuovo design sembra un cartone», chi si sente offeso «si sta scherzando con i nostri simboli e la nostra tradizione in modo così impertinente». E poi qualcuno centra il punto scrivendo: «Perché i canadesi ora odiano Dio? No, lo fa solo il governo che è senza Dio». Proprio così. Che questo continuo andare contro Dio passerà di moda? Perché qui di stile ce n'è ben poco.Nota di BastaBugie: Roberto de Mattei nell'articolo seguente dal titolo "Dall'Abbazia di Westminster alla piazza Rossa: due spettacoli simbolici" parla della cerimonia di incoronazione di Re Carlo d'Inghilterra che è stata ancora in larga parte medioevale. Questo rito non riflette l'Inghilterra decadente di oggi, ma appare come l'eco lontana di una nazione cattolica che, fino al XVI secolo, esprimeva nell'incoronazione dei propri Re una visione del mondo monarchica, cattolica e sacrale.Ecco l'articolo completo pubblicato su Corrispondenza Romana il 10 maggio 2023:Viviamo nella "società dello spettacolo", ma non dobbiamo pensare che ogni rappresentazione simbolica della realtà sia finzione e mercificazione, come riteneva Guy Debord, un autore neo-marxista che a questo tema dedicò molti anni fa un noto saggio (La Société du spectacle, Buchet/Chastel 1967). Attraverso i simboli l'uomo può ascendere infatti da una dimensione puramente sensibile a una dimensione invisibile e più alta della realtà.Per questo nel corso della storia gli uomini sono sempre ricorsi a spettacoli, rappresentazioni, liturgie, per esprimere la loro concezione del mondo. Ed è anche in questa prospettiva che bisogna giudicare la cerimonia di incoronazione di Carlo III, re del Regno Unito, avvenuta nell'abbazia di Westminster a Londra il 6 maggio 2023. Una cerimonia ancora in larga parte medioevale, che non riflette l'Inghilterra decadente di oggi, ma appare come l'eco lontana di una nazione cattolica che, fino al XVI secolo, esprimeva nell'incoronazione dei propri Re una visione del mondo monarchica, cattolica e sacrale.Molte critiche si possono fare oggi alla Casa Reale Inglese, non solo per gli scandali di cui negli ultimi anni ha riempito le cronache. Un cattolico non può dimenticare che, sotto l'aspetto religioso, il sovrano inglese è il capo della chiesa anglicana, figlia di uno scisma avvenuto nel XVI secolo in seguito alle pretese matrimoniali del re Enrico VIII (1491-1547). L'Atto di Supremazia del 1534 fece di Enrico il «capo supremo sulla Terra della Chiesa d'Inghilterra», separando il suo regno dalla Chiesa di Roma, e da ogni uso, costume, legge o autorità che provenissero non solo dall'esterno, ma dalla sua stessa storia. Da allora si è aperta una lunga storia di persecuzione contro i cattolici, esauritasi con l'inizio del processo di dissoluzione dell'anglicanesimo. L'ultima fase di questo processo auto-distruttivo, purtroppo considerato come un modello da molti vescovi cattolici, è stata, nel febbraio del 2023, l'introduzione della benedizione delle coppie omosessuali, unite civilmente dalla legge britannica.Su questo e su altri punti le idee di Carlo III non sono chiare. Il nuovo sovrano sembra mischiare un certo amore alla tradizione, soprattutto in campo artistico, con una forma di sincretismo espresso dal suo desiderio, di essere difensore di tutte le fedi, non solo di quella protestante. Non è però la sua persona che ha spinto quattro miliardi di persone nel mondo ad assistere, per televisione o via Internet, alla cerimonia di incoronazione, ma il fascino di uno spettacolo che, nel suo rituale risale all'alba dell'anno Mille.Sant'Edoardo il Confessore (1043-1066), il santo più celebre a portare tale nome, insieme con il suo avo, sant'Edoardo II, fu incoronato il 3 aprile 1043 in un'epoca in cui regnavano sant'Enrico imperatore in Germania, san Canuto re di Danimarca, santo Stefano re di Ungheria, ed altri sovrani che, pur non essendo canonizzati, brillavano per la loro fede, dimostrando con il loro esempio la profondità dell'influsso cristiano nella società.La corona che essi portavano erano il simbolo dell'autorità del corpus mysticum del regno, dal Re agli ultimi vassalli, consapevoli di essere una nazione e di avere una patria. In Inghilterra, già dalla fine del XIII secolo, il Parlamento definiva la corona come esclusivo titolare dell'autorità suprema, affermando che il Re e il Parlamento erano entrambi al suo servizio. L'imposizione della corona sul capo del sovrano, la consegna delle spade e dello scettro, l'unzione del crisma, le risposte alle domande del vescovo, gli atti di obbedienza, facevano parte del rituale medioevale e si sono ripetuti il 6 maggio, dopo quasi mille anni, nell'abbazia di Westminster.Il rito religioso dell'unzione, che si è svolta in maniera privata è stato il punto culminante della cerimonia, dando luogo all'investitura regia vera e propria. Questo atto esprime una concezione della regalità antitetica a quella democratica, nata dalla Rivoluzione francese. Le moderne costituzioni sono fondate infatti sul potere che viene dal popolo. Nella cerimonia della consacrazione regia si esprime invece il principio secondo cui il potere proviene da Dio, secondo la massima evangelica "Non c'è autorità se non da Dio" (Rom. 13, 1). L'autorità regia è come una partecipazione della regalità sovrana di Cristo di cui, mediante l'unzione e l'incoronazione, il monarca diventa rappresentante nello Stato. [...]

Italiano con letteratura
Racconti dimenticati: Il confessore, Elsa Morante

Italiano con letteratura

Play Episode Listen Later Jan 16, 2023 51:24


Iscriviti anche a https://italianoconletteratura.substack.com

racconti iscriviti dimenticati elsa morante confessore
BASTA BUGIE - Cristianesimo
Natale: giorno di gioia, di lotta e di vittoria

BASTA BUGIE - Cristianesimo

Play Episode Listen Later Jan 3, 2023 10:46


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7264NATALE: GIORNO DI GIOIA, DI LOTTA E DI VITTORIA di Roberto de MatteiDom Prosper Guéranger, il grande abate di Solesmes e autore del celebre Anno Liturgico è l'autore a cui attingiamo per meditare nei giorni del Santo Natale. E dom Guéranger ci invita a cercare in questi giorni con il nostro pensiero soprattutto tre luoghi.Il primo è Betlemme, la grotta della Natività, l'umile asilo che il figlio dell'Eterno, disceso dal Cielo, ha scelto per la sua prima residenza. Tuttavia cercheremmo invano oggi a Betlemme la beata mangiatoia che accolse il Bambino Gesù. Da tredici secoli essa ha lasciato quei luoghi ed ha trovato accoglienza nel centro della Cattolicità, a Roma. La città sacra di Roma è dunque il secondo luogo del mondo che il nostro cuore deve cercare, e in questa città, il luogo che in questi giorni chiede tutta la nostra venerazione e tutto il nostro amore è la basilica di Santa Maria Maggiore che ospita la mangiatoia del Divino Infante, una delle più preziose reliquie della Cristianità.IL NOSTRO CUOREMa c'è un terzo luogo, un terzo santuario, che a Natale deve ospitare il divino figlio di Maria. Questo terzo santuario è in noi: è il nostro cuore. E questa la Betlemme che Gesù vuole visitare, nella quale vuole nascere e stabilirsi. Noi veneriamo Gesù nel santo presepio, ma egli viene a noi in quella mangiatoia che deve diventare il nostro cuore. Però, avverte dom Guéranger, "O soldato di Cristo, impara che bisogna combattere per meritare di avvicinarsi al divino bambino: combattere per conservare in sé la sua presenza piena di amore; combattere per arrivare al giorno beato che ti farà tutt'uno con lui nell'eternità".Combattere significa ricordare, anche nel giorno di Natale e in quelli successivi, che la vita cristiana è milizia sulla terra e che non c'è gioia, neppure quella sublime del Santo Natale, che sia inseparabile dalla sofferenza. Per questo Maria, che fu inondata di gioia nel dare alla luce il Redentore, fu anche inondata dal dolore, conoscendo le sofferenze che avrebbero accompagnato il suo Divin Figlio da Betlemme al Calvario, come prezzo da pagare per la salvezza degli uomini.I MARTIRI DI NICOMEDIAÈ per questo che ogni cristiano deve essere pronto a dare la vita per Nostro Signore, come fecero quei cristiani di Nicomedia che il giorno di Natale dell'anno 303, sotto l'Imperatore Diocleziano, subirono il martirio ed ascesero al Cielo, mentre Gesù scendeva sulla terra.Diocleziano e i suoi colleghi nell'impero avevano appena pubblicato il famoso editto di persecuzione che dichiarava alla Chiesa la più sanguinosa guerra che essa abbia mai subita. L'editto affisso a Nicomedia, residenza dell'imperatore, era stato strappato da un cristiano che pagò tale atto di santa audacia con un glorioso martirio. I fedeli pronti alla lotta osarono sfidare la potenza imperiale, continuando a frequentare la loro chiesa condannata alla demolizione. Si era giunti al giorno di Natale. Essi si raccolsero in numero di parecchie migliaia nel sacro tempio per celebrarvi un'ultima volta la Nascita del Redentore. A quella notizia, Diocleziano inviò uno dei suoi ufficiali con l'ordine di chiudere le porte della chiesa, e di appiccare ai quattro angoli dell'edificio il fuoco che doveva distruggerla. Quando tutto fu disposto, squilli di tromba si udirono sotto le finestre della basilica, e i fedeli intesero la voce del banditore che annunciava, da parte dell'imperatore, che quelli i quali volevano aver salva la vita potevano uscire, a condizione di offrire l'incenso sull'altare di Giove eretto davanti alla porta della chiesa; diversamente, sarebbero stati tutti preda delle fiamme.Un cristiano rispose a nome della pia assemblea: "Siamo tutti cristiani; onoriamo Cristo come unico Dio e unico Re, e siamo pronti a sacrificargli la nostra vita in questo giorno". A tale risposta i soldati ricevettero l'ordine di appiccare il fuoco. In pochi istanti la chiesa fu un immenso rogo, le cui fiamme salivano verso il cielo, inviando in olocausto al Figlio di Dio, che si era degnato in quel giorno di iniziare una vita umana, l'offerta generosa di quelle migliaia di vite che rendevano testimonianza alla sua venuta in questo mondo.Dom Guéranger conclude: "Così fu glorificato, nell'anno 303, a Nicomedia, l'Emmanuele disceso dal cielo per abitare fra gli uomini. Uniamo, con la santa Chiesa l'omaggio dei nostri voti a quello di questi coraggiosi cristiani la cui memoria si conserverà, attraverso la sacra Liturgia, sino alla fine dei secoli".Facciamo nostre le parole di dom Guéranger, aggiungendo alla memoria che ci trasmette un'altra da conservare nel nostro cuore. Erano passati 10 anni esatti dalla terribile persecuzione di Diocleziano, che sembrava dover estirpare il Cristianesimo dalla faccia della terra, quando, nell'anno 313 dopo Cristo, l'Imperatore d'Occidente Costantino da Milano e quello di Oriente Licinio da Nicomedia proclamavano l'Editto che concedeva ai Cristiani la piena libertà di professare la loro religione. Una nuova Civiltà, la Civiltà cristiana nasceva.Di questa Civiltà siamo eredi e nel giorno di Natale alziamo le sue bandiere, pronti alla lotta.Nota di BastaBugie: l'autore del precedente articolo, Roberto de Mattei, nell'articolo seguente dal titolo "La nostra preghiera nella notte di San Silvestro" parla si san Silvestro I che fu papa al tempo della conversione di Costantino.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il giugno luglio 2022:Il 31 dicembre la Chiesa iscrive nella sua liturgia il nome di un santo che non è un martire, ma un Confessore, il primo confessore della Chiesa: san Silvestro I, Papa per 22 anni dal 314 al 336.Il suo regno iniziò all'indomani della grande vittoria di Costantino a Saxa Rubra e dell'Editto di Milano del 313, con cui il nuovo sovrano, dopo aver pacificato l'Impero, concedeva libertà alla Chiesa. Scrive Louis Veuillot: "La storia dei successori di Pietro, per duecentocinquant'anni, è terminata sempre con le stesse parole: "Coronato dal martirio". Dove si arriva così? A Costantino. San Marcello da poco era morto, schiavo, condannato ad bestias; le acclamazioni del circo avevano da poco salutato Massenzio; la croce appare nel cielo, Costantino la pianta sul Laterano: ab aevo vinces!. Cesare battezzato affida il governo di Roma al Papa Silvestro e ai suoi successori, non ritenendo che l'imperatore della terra debba serbare il potere, là dove l'Imperatore del cielo ha posto il principato del sacerdozio e la capitale della religione"Ma il pontificato di Silvestro conobbe una tempesta più terribile delle persecuzioni di Diocleziano: la nascita e la diffusione, ad opera del prete Ario, di un'eresia che negava la divinità di Gesù Cristo. Papa Silvestro, d'accordo con l'imperatore Costantino, nella primavera dell'anno 325 convocò un Concilio a Nicea. In questo Concilio, il primo Concilio ecumenico della Chiesa, l'eresia ariana fu condannata e fu formulato il famoso simbolo niceno, che trasmise ai secoli la prima grande formula di fede cattolica i canoni del Concilio. Le sue reliquie riposano nella Chiesa di San Silvestro, detta in Capite, perché conserva anche il capo di san Giovanni Battista.A Roma, accanto alla Basilica di san Giovanni in Laterano, si conserva un mosaico, detto del Triclinio Leoniano, in cui a sinistra è raffigurato Gesù Cristo che consegna le chiavi pontificie a papa san Silvestro e il vessillo della Chiesa all'imperatore Costantino; a destra san Pietro che conferisce il pallio a papa Leone III e il vessillo a Carlo Magno. Il vessillo di Costantino e di Carlo Magno è quello che sventolò sui campi delle crociate e nelle acque di Lepanto. È la bandiera della Chiesa, mai ammainata. [...]Nella notte di San Silvestro un anno scompare nel vortice del passato e un altro anno si apre in un abisso di incertezza. Ma per noi quello che conta è solo il tempo presente, l'unico momento in cui incontriamo l'eternità. E in questo momento, chiediamo a Dio che sia fatta, ora e sempre, in noi la Sua volontà.

Analisi e commenti | RRL
184 - La nostra preghiera nella notte di San Silvestro

Analisi e commenti | RRL

Play Episode Listen Later Dec 31, 2022 7:59


Il 31 dicembre la Chiesa iscrive nella sua liturgia il nome di un santo che non è un martire, ma un Confessore, il primo confessore della Chiesa: san Silvestro I, Papa per 22 anni dal 314 al 336. Il suo regno iniziò all'indomani della grande vittoria di Costantino a Saxa Rubra e dell'Editto di Milano del 313, con cui il nuovo sovrano, dopo aver pacificato l'Impero, concedeva libertà alla Chiesa. Scrive Louis Veuillot: “La storia dei successori di Pietro, per duecentocinquant'anni, è terminata sempre con le stesse parole: “Coronato dal martirio”. Dove si arriva così? A Costantino. San Marcello da poco era morto, schiavo, condannato ad bestias; le acclamazioni del circo avevano da poco salutato Massenzio; la croce appare nel cielo, Costantino la pianta sul Laterano: ab aevo vinces!. Cesare battezzato affida il governo di Roma al Papa Silvestro e ai suoi successori, non ritenendo che l'imperatore della terra debba serbare il potere, là dove l'Imperatore del cielo ha posto il principato del sacerdozio e la capitale della religione”

Reliable Sources with Brian Stelter
Nick Confessore on Tucker Carlson's 'apocalyptic' rhetoric and remarkable reach

Reliable Sources with Brian Stelter

Play Episode Listen Later May 6, 2022 35:08


New York Times reporter Nick Confessore spent months interviewing Tucker Carlson's friends, studying Carlson's show, and checking the accuracy of the content. Confessore's resulting series, "American Nationalist," is about everything from Carlson's childhood to Fox's future as a far-right broadcaster. Everything about Carlson's show "comes back to a central narrative of elite corruption, elite hatred, how much the ruling class hates you," he says. To learn more about how CNN protects listener privacy, visit cnn.com/privacy

Hardball with Chris Matthews
Joy Reid on the defense of democracy at home and abroad

Hardball with Chris Matthews

Play Episode Listen Later May 3, 2022 42:01


Joy Reid leads this episode of The ReidOut with the defense of democracy at home and abroad. Over the weekend, House Speaker Nancy Pelosi met with Ukrainian President Volodymyr Zelenskyy in Kyiv, promising that the U.S. would support Ukraine “until the fight is done.” Here at home at the White House Correspondents' Association dinner in Washington, D.C., we heard similarly strong messages from President Biden and host Trevor Noah, who shared comedic and urgent takes on stepping up to save democracy in America. Joy Reid and her panel discuss. Plus, Republicans know that if President Biden and the Democrats actually do something about student debt, it could activate young and progressive voters, who overwhelmingly prefer Democrats when they vote. Sen. Elizabeth Warren joins Joy on why it is so important to institute a significant form of student debt forgiveness now. Then, New York Times reporter Nicholas Confessore is out with an exhaustive investigation of Tucker Carlson's life, career and FOX news show. Confessore has viewed more than eleven-hundred episodes of Carlson's program. He joins Joy Reid on his reporting. And, just before last year's 100th anniversary of the Tulsa Race Massacre, the three remaining survivors testified about what they had endured. Today a Tulsa judge heard arguments in a reparations lawsuit filed by those survivors and ruled that a trial can go forward, denying a motion to dismiss the lawsuit. All this and more in this edition of The ReidOut on MSNBC.

Sports Business Secrets
Episode 388: Jordan Confessore, Associate Commissioner MAAC (MBB)

Sports Business Secrets

Play Episode Listen Later Apr 23, 2022 41:41


Today's guest is Jordan Confessore, the Associate Commissioner of Men's Basketball for the Metro Atlantic Athletic Conference! The MAAC also happens to be the conference that my beloved Quinnipiac Bobcats' play in :) Jordan played basketball at Ithaca College where she got a degree in sports media. I first met Jordan when we both worked at a small sports marketing firm in Princeton, called the Gazelle Group. Shortly after we met, she started her journey at the MAAC and has taken over several roles over the past 10 years! Today we talked about…. not knowing what she wanted to do after college her transition from collegiate athlete to “the real world” all about the Metro Atlantic Athletic Conference her roles over the past 10 years, what she does day to day some cool international projects they are working on an overview of the ESPN deal with the MAAC Saint Peters amazing Elite 8 run & what that means for the conference skill sets that translate well from athletes to the sports business world and much more! If you're looking to learn a bit more about what happens behind the scenes at the offices of athletic conferences, you've found the right place. Appreciate you tuning in. Hope you enjoy! www.kevintarca.com/post/jordanconfessore

ARTICOLI di Rino Cammilleri
L'origine di Excalibur, che era un pastorale, non una spada

ARTICOLI di Rino Cammilleri

Play Episode Listen Later Apr 19, 2022 7:12


VIDEO: San Galgano: la spada nella roccia, quella vera! ➜ https://www.youtube.com/watch?v=dausjIA02yg&list=PLpFpqNiJy93u-Gh6u5ATtMplcNFIC0n6pTESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6980L'ORIGINE DI EXCALIBUR, CHE ERA UN PASTORALE NON UNA SPADA di Rino CammilleriCome ha fatto un oscuro regulus britanno del VI secolo a diventare leggendario? Libri e film e fumetti (si pensi a Valiant) su di lui abbondano. Spicca su tutti Excalibur di John Boorman del 1984, quantunque i Cavalieri della Tavola Rotonda vi portino armature da parata del XV Secolo e non se le tolgano nemmeno a letto (letterale: v. la scena in cui Uther Pendragon stupra Igraine). Nulla ha esaltato l'immaginario come re Artù, che non si sa se giaccia nella mitica isola di Avalon o in un palazzo nelle profondità dell'Etna.Sì, l'Etna catanese. Infatti, nel 1191 re Riccardo Cuor di Leone incontrò Tancredi, re di Sicilia, proprio a Catania, e gli portò in dono nientemeno che la spada di Artù, «che i Britanni chiamarono Caliburn». Tancredi gradì talmente da offrire al re inglese tutte le navi che voleva per andare alla crociata in Terrasanta. Tancredi, nato a Lecce, sapeva bene che Artù figurava a cavallo nel pavimento a mosaico del duomo di Otranto. Poi, in tempi più recenti, libri e film hanno preso la piega di voler spiegare la «vera storia» di questo Arthur, Artù alla francese, eclissando l'antica leggenda secondo cui non sarebbe mai morto ma attenderebbe il momento opportuno per tornare a salvare il suo regno nel momento del maggior pericolo. Sia come sia, i sovrani inglesi ancora oggi, nel giuramento di incoronazione, devono promettere di cedere il trono ad Artù qualora questi tornasse.Un libro intrigantissimo di Francesco Marzella, Excalibur, la spada nella roccia tra mito e storia (Salerno, pref. di Franco Cardini), narra tutto-ma-proprio-tutto su, appunto, il mito e la storia di una leggenda che ha mosso e commosso i secoli e gli autori più importanti, non ultimo J.R.R.Tolkien. Per noi cattolici la vera spada-nella-roccia è quella di san Galgano Guidotti, ex cavaliere e poi eremita sul Montesiepi in quel di Siena. Anche perché c'è ancora, come ben sanno i turisti. Ma lo sapevano anche gli antichi autori bretoni e anglosassoni, tant'è che a uno dei più prodi cavalieri di Artù fu messo nome Galvano, Gawain, sostituendo una lettera di Galgano. E negli elenchi dei Santi della Chiesa cattolica esiste un san Derfel Gadarn, gallese, nella cui biografia si dice, testuale, che era un Cavaliere della Tavola Rotonda. Una sua statua equestre in legno era venerata nel Galles fino a quando Cromwell, il fanatico Lord Protettore dei puritani inglesi, non la fece distruggere.Però il libro di Marzella ci informa che, ben prima che le gesta di Artù & C. venissero messe per iscritto, qualcosa di già infisso nella pietra e impossibile a estrarsi se non da un designato c'era, ma era un pastorale vescovile. Come narra il cronista coevo Aerlred de Rievaulx, quando Guglielmo il Bastardo conquistò l'Inghilterra nel 1066 divenendo il Conquistatore, il suo braccio destro era l'abate Lanfranco di Pavia, che divenne primate di Canterbury. Lanfranco, che aveva avuto come discepoli Ives de Chartres, Anselmo d'Aosta e il futuro papa Alessandro II, introdusse il diritto scritto nel regno e operò il repulisti dei vescovi anglo-sassoni di scarsi studi.Uno di questi era Wulfstan di Worchester, cui nel sinodo di Westminster fu chiesto di restituire il pastorale. Wulfstan, che era un sant'uomo (tutti quelli dianzi nominati sono stati canonizzati), rispose che il pastorale glielo aveva conferito il re, santo, Edward il Confessore, e solo a lui lo avrebbe restituito. Così, si recò al sepolcro del santo e conficcò «come in cera liquida» il bastone nella lastra che lo ricopriva. Nessuno fu più capace di rimuoverlo. Vennero, alfine, re Guglielmo e Lanfranco, ma neanche loro riuscirono. Solo Wulfstan poté farlo, e il re e il primate, commossi, si arresero alla volontà di Dio. Tutta la saga di Artù nasce cristiana: «Roccia, incudine e spada compaiono misteriosamente durante la messa di Natale» e, per estrarla, «la prova viene reiterata numerose volte e sempre in corrispondenza di momenti forti dell'anno liturgico». Il resto leggetelo in Marzella. Vale la pena.

Opera Uprising
One Voice: Lisa Neher, PhD (Part II)

Opera Uprising

Play Episode Listen Later Dec 29, 2021 32:03


For Part I of the interview, please see Previous Post With a shared passion for Music, Text & Story, we talk about the many hurdles young musicians face in getting the support they need to succeed. We talk about the impact of the pandemic and the lessons we've learned along the way. Most importantly we talk about the soul-deep need for community that is the human experience, and how we can use music to connect. New music powerhouse Dr. Lisa Neher (pronouns: she/her, last name pronounced "NEER") is an award-winning composer, mezzo-soprano, and actress on a mission to transform audiences through sound, story, and vulnerability. Described as a “maestro of beautifully wacky noises” (Oregon ArtsWatch) and a composer of “varied and imitable” vocal lines (Contemporary Classical), Lisa writes music inspired by female athleticism, the tender love of friends, the ambiguities of death, and the eerie mystery of deep ocean life. Praised as “a small woman with a very big voice” and “especially alive” (Oregon ArtsWatch), Lisa captivates audiences as a performer with her electrifying dramatic commitment and unforgettable vocal colors. Lisa's musical-theatrical fluency and passion for contemporary music have led to engagements such as Reciter for William Walton's Façade with the Portland Columbia Symphony Orchestra, the world premiere of Space Station 189: A Micro-Opera for Instagram at New Music Gathering, the first staged version of Sun Songs: Three Micro-Operas by Augusta Read Thomas with the Center for New Music, the world premiere of Aaron Israel Levin's Fiumana, for mezzo-soprano singing while playing the bass drum, and the leading role of Jennifer in the world premiere of Rita Ueda's chamber opera One Thousand White Paper Cranes for Japan with the Singaporean ensemble Chamber Sounds. Her recent engagements include performances with Third Angle New Music, the Resonance Ensemble, Opera Theatre Oregon, Queer Opera, and the International Saxophone Symposium. Lisa is an active advocate for new music, frequently premiering new works as well as established masterworks of the last fifty years. She is the creator of the One Voice Project, a one-woman performance combining contemporary poetry and new musical works for unaccompanied voice chosen through a call for scores initiative. ​Lisa is in high demand as a concert soloist. Her credits include Duruflé's Requiem, Mozart's Requiem, Vesperae Solennes de Confessore, and Coronation Mass, Bach's Magnificat and Ascension Oratorio, and Arvo Part's Pässio, with groups such as the Central Iowa Symphony, the Grinnell Oratorio Singers, and the Chamber Singers of Iowa City. Her operatic credits include Dorabella in Così fan tutte with Iowa City Concert Opera, Dolores in The Gondoliers, Mrs. Malaprop in The Rivals, Orlofsky in Die Fledermaus and Annio in La clemenza di Tito with Martha-Ellen Tye Opera Theatre, the Student in the premiere of the chamber opera The Nightingale and the Rose by Li Kai Han Jeremiah with Helianthus Ensemble, and Cherubino in Le nozze di Figaro with the Midwest Institute of Opera. Lisa was a Young Artist with Cedar Rapids Opera Theatre and the Vancouver International Song Institute. Lisa's compositions include solo and chamber music for instruments and vocal works in the operatic, song, and choral genres. Her particular passion for text and poetry has led to works such as her chamber operas Sense of Self, about a triathlete struggling with a breast cancer diagnosis and White Horizon, about a nineteenth-century Arctic expedition gone wrong. Lisa's major song cycle, No One Saves the Earth from Us But Us speaks the the urgency of the global climate crisis. Her commissioners include Third Angle New Music, Third Angle New Music, Opera Elect, Opera Theatre Oregon, Coe College Symphony Orchestra, Kirkwood Community College Choirs, the Glass City Singers, tenor Zach Finkelstein, pianist Michael Kirkendoll, and flutists Rose Bishop and Hal Ide. Lisa was selected to be part of the inaugural year of the Gabriela Lena Frank Creative Academy of Music. Lisa is a member of the Iowa Composer's Forum, Cascadia Composers, the National Association of Teachers of Singing, and ASCAP. In addition to her creative work, Lisa coaches singers on technique, acting, and interpretation, and composers on writing and marketing their music. Recognized in particular for her deep knowledge of the voice and extended techniques, she frequently teaches workshops on composing for singers. Lisa has served on faculty at Lewis & Clark College, Coe College, Kirkwood Community College, and Grinnell College. ​Lisa graduated summa cum laude from Lewis & Clark College with degrees in vocal performance, music composition, and theatre, and holds a master's degree in music composition from the University of Kansas and a Doctor of Musical Arts in voice performance and pedagogy from the University of Iowa. Her doctoral essay explores the chamber vocal works of composer Gabriela Lena Frank. She is a vocal student of Julia Nielsen, Stephen Swanson, Katherine Eberle, Julia Broxholm, and Susan McBerry, and studied composition under the tutelage of Michael Johansen and Forrest Pierce. Born just south of Seattle, Lisa is an outdoor enthusiast and triathlete. She spends her free time distance running, watching science fiction movies, and baking delicious treats involving copious amounts of chocolate.​ DR. LISA NEHER: Facebook Twitter LinkedIn Instagram LATEST NEWS: Announcing Something About Isolation, a series of web releases Nov 8-20 Lisa is selected as one of 10 composers for this season's NATS Mentoring Program for Composers Lisa's opera with Kendra Preston Leonard Par for the Course​ programmed on New Opera West's Pop-Up Festival 2022! Lisa's choral work Three Basho Haiku chosen for Project: Encore Catalog Lisa is the winner of the 2021 Iowa Composer's Forum / Iowa Choral Directors Association Composition Contest for Three Basho Haiku Lisa and Kendra Preston Leonard release new Halloween songs for young singers ​Read Now: BRINGING GRIT AND GUTS TO OPERA, a profile of Lisa in Oregon ArtsWatch Read Now: MUSICAL READINGS ON A BROKEN WORLD, the story behind Red Vespa's commission of Upon a Broken World in Women's Song Forum

music women university halloween israel earth japan doctors seattle student iowa kansas teachers singing sense forum opera national association fa bach arctic new music mozart tito recognized rivals requiem cos magnificat nightingale praised broken world figaro iowa city singaporean space station ascap one voice young artists musical arts grinnell college neer die fledermaus neher coe college arvo part cherubino william walton lewis clark college contemporary classical confessore chamber singers kirkwood community college gabriela lena frank augusta read thomas dorabella durufl michael johansen midwest institute new music gathering zach finkelstein vancouver international song institute
Opera Uprising
One Voice: Lisa Neher, PhD (Part I)

Opera Uprising

Play Episode Listen Later Dec 22, 2021 29:46


With a shared passion for Music, Text & Story, we talk about the many hurdles young musicians face in getting the support they need to succeed. We talk about the impact of the pandemic and the lessons we've learned along the way. Most importantly we talk about the soul-deep need for community that is the human experience, and how we can use music to connect. New music powerhouse Dr. Lisa Neher (pronouns: she/her, last name pronounced "NEER") is an award-winning composer, mezzo-soprano, and actress on a mission to transform audiences through sound, story, and vulnerability. Described as a “maestro of beautifully wacky noises” (Oregon ArtsWatch) and a composer of “varied and imitable” vocal lines (Contemporary Classical), Lisa writes music inspired by female athleticism, the tender love of friends, the ambiguities of death, and the eerie mystery of deep ocean life. Praised as “a small woman with a very big voice” and “especially alive” (Oregon ArtsWatch), Lisa captivates audiences as a performer with her electrifying dramatic commitment and unforgettable vocal colors. Lisa's musical-theatrical fluency and passion for contemporary music have led to engagements such as Reciter for William Walton's Façade with the Portland Columbia Symphony Orchestra, the world premiere of Space Station 189: A Micro-Opera for Instagram at New Music Gathering, the first staged version of Sun Songs: Three Micro-Operas by Augusta Read Thomas with the Center for New Music, the world premiere of Aaron Israel Levin's Fiumana, for mezzo-soprano singing while playing the bass drum, and the leading role of Jennifer in the world premiere of Rita Ueda's chamber opera One Thousand White Paper Cranes for Japan with the Singaporean ensemble Chamber Sounds. Her recent engagements include performances with Third Angle New Music, the Resonance Ensemble, Opera Theatre Oregon, Queer Opera, and the International Saxophone Symposium. Lisa is an active advocate for new music, frequently premiering new works as well as established masterworks of the last fifty years. She is the creator of the One Voice Project, a one-woman performance combining contemporary poetry and new musical works for unaccompanied voice chosen through a call for scores initiative. ​Lisa is in high demand as a concert soloist. Her credits include Duruflé's Requiem, Mozart's Requiem, Vesperae Solennes de Confessore, and Coronation Mass, Bach's Magnificat and Ascension Oratorio, and Arvo Part's Pässio, with groups such as the Central Iowa Symphony, the Grinnell Oratorio Singers, and the Chamber Singers of Iowa City. Her operatic credits include Dorabella in Così fan tutte with Iowa City Concert Opera, Dolores in The Gondoliers, Mrs. Malaprop in The Rivals, Orlofsky in Die Fledermaus and Annio in La clemenza di Tito with Martha-Ellen Tye Opera Theatre, the Student in the premiere of the chamber opera The Nightingale and the Rose by Li Kai Han Jeremiah with Helianthus Ensemble, and Cherubino in Le nozze di Figaro with the Midwest Institute of Opera. Lisa was a Young Artist with Cedar Rapids Opera Theatre and the Vancouver International Song Institute. Lisa's compositions include solo and chamber music for instruments and vocal works in the operatic, song, and choral genres. Her particular passion for text and poetry has led to works such as her chamber operas Sense of Self, about a triathlete struggling with a breast cancer diagnosis and White Horizon, about a nineteenth-century Arctic expedition gone wrong. Lisa's major song cycle, No One Saves the Earth from Us But Us speaks the the urgency of the global climate crisis. Her commissioners include Third Angle New Music, Third Angle New Music, Opera Elect, Opera Theatre Oregon, Coe College Symphony Orchestra, Kirkwood Community College Choirs, the Glass City Singers, tenor Zach Finkelstein, pianist Michael Kirkendoll, and flutists Rose Bishop and Hal Ide. Lisa was selected to be part of the inaugural year of the Gabriela Lena Frank Creative Academy of Music. Lisa is a member of the Iowa Composer's Forum, Cascadia Composers, the National Association of Teachers of Singing, and ASCAP. In addition to her creative work, Lisa coaches singers on technique, acting, and interpretation, and composers on writing and marketing their music. Recognized in particular for her deep knowledge of the voice and extended techniques, she frequently teaches workshops on composing for singers. Lisa has served on faculty at Lewis & Clark College, Coe College, Kirkwood Community College, and Grinnell College. ​Lisa graduated summa cum laude from Lewis & Clark College with degrees in vocal performance, music composition, and theatre, and holds a master's degree in music composition from the University of Kansas and a Doctor of Musical Arts in voice performance and pedagogy from the University of Iowa. Her doctoral essay explores the chamber vocal works of composer Gabriela Lena Frank. She is a vocal student of Julia Nielsen, Stephen Swanson, Katherine Eberle, Julia Broxholm, and Susan McBerry, and studied composition under the tutelage of Michael Johansen and Forrest Pierce. Born just south of Seattle, Lisa is an outdoor enthusiast and triathlete. She spends her free time distance running, watching science fiction movies, and baking delicious treats involving copious amounts of chocolate.​ DR. LISA NEHER: Facebook Twitter LinkedIn Instagram LATEST NEWS: Announcing Something About Isolation, a series of web releases Nov 8-20 Lisa is selected as one of 10 composers for this season's NATS Mentoring Program for Composers Lisa's opera with Kendra Preston Leonard Par for the Course​ programmed on New Opera West's Pop-Up Festival 2022! Lisa's choral work Three Basho Haiku chosen for Project: Encore Catalog Lisa is the winner of the 2021 Iowa Composer's Forum / Iowa Choral Directors Association Composition Contest for Three Basho Haiku Lisa and Kendra Preston Leonard release new Halloween songs for young singers ​Read Now: BRINGING GRIT AND GUTS TO OPERA, a profile of Lisa in Oregon ArtsWatch Read Now: MUSICAL READINGS ON A BROKEN WORLD, the story behind Red Vespa's commission of Upon a Broken World in Women's Song Forum

music women university halloween israel earth japan doctors seattle student iowa kansas teachers singing sense forum opera national association fa bach arctic new music mozart tito recognized rivals requiem cos magnificat nightingale praised broken world figaro iowa city singaporean space station ascap one voice young artists musical arts grinnell college neer die fledermaus neher coe college arvo part cherubino william walton lewis clark college contemporary classical confessore chamber singers kirkwood community college gabriela lena frank augusta read thomas dorabella durufl michael johansen midwest institute new music gathering zach finkelstein vancouver international song institute
BASTA BUGIE - Cristianesimo
La confessione generale abbraccia tutta la vita

BASTA BUGIE - Cristianesimo

Play Episode Listen Later Dec 7, 2021 6:52


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6807LA CONFESSIONE GENERALE ABBRACCIA TUTTA LA VITA di Padre Angelo BellonLa confessione generale è quella che abbraccia tutta la propria vita.La Chiesa richiede per la valida celebrazione del sacramento della Penitenza l'accusa di tutti i peccati gravi commessi dopo il Battesimo e non ancora confessati in una confessione individuale.Ma alcune persone, per la loro devozione personale, desiderano fare di quando in quando una confessione generale.In passato, e anche oggi, alcuni desiderano farla prima di compiere un passo molto importante: ad esempio la professione religiosa, l'ordinazione sacerdotale, il matrimonio. Alcuni la fanno quando iniziano con il confessore un cammino di direzione spirituale.Ma perché confessare di nuovo i propri peccati? Non certo per mettere in discussione il perdono ricevuto, ma esclusivamente per ravvivare il pentimento per il male commesso.Infatti accusare di nuovo i propri peccati, soprattutto se non è richiesto, può costare una certa fatica. E qui sta appunto il merito.Don Bosco la consigliava tra i vari fioretti che assegnava giorno per giorno durante il mese di maggio.Alcuni, soprattutto all'interno degli Ordini religiosi, fanno la confessione generale dal periodo decorso dagli ultimi esercizi spirituali (in genere un anno).Papa Giovanni, quando compì 80 anni, fece la confessione generale di tutta la sua vita e la trascrisse nel Giornale dell'Anima. E da lì si evince che il Santo papa aveva conservato sempre la grazia ricevuta nel giorno del Battesimo.San Domenico morente fece la Confessione generale davanti a 12 frati.A questa confessione ci si prepara passando i rassegna i dieci comandamenti.Inoltre si deve chiedere al Confessore se è disposto ad ascoltare la confessione generale.Può darsi che il Confessore dica che non ce n'è bisogno oppure che non è opportuna, magari a motivo dell'inclinazione allo scrupolo da parte del penitente. In questo caso si obbedisce, e davanti al Signore si acquista il merito dell'obbedienza. [...]Ecco uno schema di esame di coscienza per la confessione sacramentale di adulti.PRIMO COMANDAMENTO: NON AVRAI ALTRO DIO FUORI DI MECom'è la mia vita di preghiera?Ho cercato di evitare distrazioni?Ho curato la mia formazione cristiana partecipando alle catechesi proposte e ascoltando la sacra predicazione?Ho atteso all'obiettivo che Dio ha dato alla mia vita, quello della santificazione?L'ho amato con tutto il cuore?Sono stato alla sua presenza?Al contrario ho partecipato a sedute spiritiche? Sono ricorso a maghi, sono stato superstizioso? Ho praticato il maleficio?SECONDO COMANDAMENTO: NON NOMINARE IL NOME DI DIO INVANOHo fatto dei voti o promesse a Dio che non ho mantenuto?Ho bestemmiato? Ho pronunciato il nome di Dio o della Vergine invano?Ho giurato il falso usando il nome di Dio?TERZO COMANDAMENTO: RICORDATI DI SANTIFICARE LE FESTEHo trascurato di partecipare alla S. Messa domenicale o nelle altre feste di precetto?Ho ricevuto l'Eucaristia senza aver confessato prima i peccati gravi?Ho taciuto peccati gravi in confessione?QUARTO COMANDAMENTO: ONORA IL PADRE E LA MADRESono stato motivo di sofferenza per i genitori, per il marito, per la moglie, per gli altri famigliari?Ho compiuto i miei doveri di lavoro?Sono caritatevole in casa e con il prossimo? Ho compiuto mancanze gravi di carità?Ho perdonato le offese?Mi sono vendicato?Ho parlato male degli altri?Ho seminato discordie?Ho dato il mio contributo e il mio impegno alla società?Ho contribuito alle necessità della Chiesa?QUINTO COMANDAMENTO: NON UCCIDEREHo commesso o consigliato aborto?Ho ucciso?Ho fatto uso di sostanze stupefacenti?Sono schiavo della gola o dell'alcool?SESTO COMANDAMENTO: NON COMMETTERE ATTI IMPURIHo commesso atti impuri da solo o con altre persone?Nell'ambito matrimoniale ho fatto contraccezione o profanato in altro modo il mio corpo e quello della sposa o dello sposo?Prima del matrimonio ho compiuto fornicazione (rapporti sessuali tra persone libere) oppure ho compiuto impurità varie con altre persone sia dello stesso sesso che di sesso diverso?Ho conservato la fedeltà matrimoniale oppure ho compiuto azioni o intrattenuto relazioni di adulterio?SETTIMO COMANDAMENTO: NON RUBAREHo rubato?Ho danneggiato i beni altrui?Ho riparato quanto ho rubato o danneggiato?Ho cercato guadagni disonesti?Ho sfruttato il mio prossimo non rimunerandolo come si doveva?OTTAVO COMANDAMENTO: NON DIRE FALSA TESTIMONIANZASono stato bugiardo? Le bugie hanno danneggiato il prossimo?Ho calunniato?Ho espresso sospetti o giudizi temerari?Ho riparato le maldicenze, le calunnie e le bugie che hanno recato danno?NONO COMANDAMENTO: NON DESIDERARE LA DONNA D'ALTRIHo fatto uso di pornografia?Ho partecipato a spettacoli immorali, a discorsi osceni?Ho custodito il pudore?Ho combattuto pensieri e fantasie impure?Il mio linguaggio è puro?Ho guardato altre persone con concupiscenza?DECIMO COMANDAMENTO: NON DESIDERARE LA ROBA D'ALTRISono invidioso dei beni altrui, desiderando che gli altri non li avessero?Ho goduto del male o delle disgrazie altrui?Ho organizzato truffe nei confronti del prossimo, anche se poi non le ho realizzate?A questo puoi aggiungere altri eventuali peccati non facilmente riconducibili allo schema dei comandamenti:Ho osservato il carattere penitenziale del venerdì?Ho digiunato secondo le leggi della Chiesa il mercoledì delle ceneri e il venerdì santo?Ho osservato il digiuno eucaristico?Mi sono recato a Messa con ritardo colpevole?Ho accolto il Signore nella Santa Comunione col dovuto raccoglimento?Sono stato imprudente nelle mie decisioni?Sono stato superbo, arrogante, vanitoso, invidioso?Sono stato pigro nel compimento dei miei doveri?Ho mancato di umiltà?Ho coltivato la virtù della penitenza?

Human Capital Innovations (HCI) Podcast
S22E16 - Anticipating the Future of Work that Relies on Interdependence and Teamwide Accountability for Safety Standards, with Michael Reidy and Sharon Confessore

Human Capital Innovations (HCI) Podcast

Play Episode Listen Later Aug 11, 2021 35:38


In this HCI Podcast episode, Dr. Jonathan H. Westover (https://www.linkedin.com/in/jonathanhwestover/) talks with Michael Reidy and Sharon Confessore about anticipating the future of work that relies on interdependence and teamwide accountability for safety standards. See the video here: https://youtu.be/OSmHhPXBFAc. Michael Reidy, a senior consultant at Interaction Associates and former head of the Dublin Institute of Adult Education, has been training teams in safety culture best practices for more than three decades. His expertise has supported companies around the world, including Alkermes, Abt Associates, Baltimore Gas & Electric-Calvert Cliffs Nuclear, Biogen Idec, Bon Secours Health System, Catholic HealthCare Partners, Curtiss Wright Flow Control, Dell (EMEA), GE Capital, GE Crotonville (MDC) (ECLP), International Paper, Medtronic, Nokia, Library of Congress, and Sirtex.  Sharon Confessore is a health system executive experienced in talent development, training, leadership development, executive coaching, change management, innovation adoption, organization culture, and restructuring. She is known for creating people-focused strategies and best practices for implementing corporate-wide learning solutions, which she's applied as the Chief Learning Officer of a regional faith-based health system and as a unit head of a fully integrated national health system. Check out Dr. Westover's new book, 'Bluer than Indigo' Leadership, here: https://www.innovativehumancapital.com/bluerthanindigo.       Check out Dr. Westover's book, The Alchemy of Truly Remarkable Leadership, here: https://www.innovativehumancapital.com/leadershipalchemy.       Check out the latest issue of the Human Capital Leadership magazine, here: https://www.innovativehumancapital.com/hci-magazine.   Ranked #6 Performance Management Podcast: https://blog.feedspot.com/performance_management_podcasts/  Ranked #6 Workplace Podcast: https://blog.feedspot.com/workplace_podcasts/  Ranked #7 HR Podcast: https://blog.feedspot.com/hr_podcasts/  Ranked #12 Talent Management Podcast: https://blog.feedspot.com/talent_management_podcasts/  Ranked in the Top 20 Personal Development and Self-Improvement Podcasts: https://blog.feedspot.com/personal_development_podcasts/  Ranked in the Top 30 Leadership Podcasts: https://blog.feedspot.com/leadership_podcasts/

The CandEs Shop Talk
The CandEs Shop Talk With Michael Reidy And Sharon Confessore (#143)

The CandEs Shop Talk

Play Episode Listen Later May 31, 2021 30:24


The CandEs Shop Talk Podcast welcomes Michael Reidy, a senior consultant at Interaction Associates, and Sharon Confessore, a health system executive, as they talk about workplace safety and companies getting back to work post covid. Listen in on how improving candidate experience impacts recruiting and the business bottom line.

shop talk reidy confessore candes candes shop talk podcast
Poeticherìe
I Diari

Poeticherìe

Play Episode Listen Later May 6, 2021 53:37


Confessore più di ogni altra cosa, il diario sa cose che nessuno sa. Per fortuna non può parlare.Diario personale, di viaggio o di scuola, la storia ci insegna che le ricordanze sono sempre state trascritte e che... se non ci ascoltate non lo saprete maiJackSerafini - Racconti di Viaggiohttps://soundcloud.com/jackserafini/sets/racconti-di-viaggioMichel de Montaigne: Viaggio in Italiahttps://www.raiplayradio.it/audio/2020/02/--MEMORADIO---Michel-de-Montaigne-Viaggio-in-Italia-2278c62d-e39c-489d-b506-7f3cf0b6abad.htmlAssociazione Culturale e Teatrale Amélie di Lancianohttps://www.facebook.com/Associazione-Culturale-e-Teatrale-Am%C3%A9lie-107222837879684

italia diario diari confessore associazione culturale
Juice Radio Italia

Confessore più di ogni altra cosa, il diario sa cose che nessuno sa. Per fortuna non può parlare. Diario personale, di viaggio o di scuola, la storia ci insegna che le ricordanze sono sempre state trascritte e che... se non ci ascoltate non lo saprete mai JackSerafini - Racconti di Viaggio https://soundcloud.com/jackserafini/sets/racconti-di-viaggio Michel de Montaigne: Viaggio in Italia https://www.raiplayradio.it/audio/2020/02/--MEMORADIO---Michel-de-Montaigne-Viaggio-in-Italia-2278c62d-e39c-489d-b506-7f3cf0b6abad.html Associazione Culturale e Teatrale Amélie di Lanciano https://www.facebook.com/Associazione-Culturale-e-Teatrale-Am%C3%A9lie-107222837879684

italia diario diari confessore associazione culturale
Juice Radio Italia

Confessore più di ogni altra cosa, il diario sa cose che nessuno sa. Per fortuna non può parlare. Diario personale, di viaggio o di scuola, la storia ci insegna che le ricordanze sono sempre state trascritte e che... se non ci ascoltate non lo saprete mai JackSerafini - Racconti di Viaggio https://soundcloud.com/jackserafini/sets/racconti-di-viaggio Michel de Montaigne: Viaggio in Italia https://www.raiplayradio.it/audio/2020/02/--MEMORADIO---Michel-de-Montaigne-Viaggio-in-Italia-2278c62d-e39c-489d-b506-7f3cf0b6abad.html Associazione Culturale e Teatrale Amélie di Lanciano https://www.facebook.com/Associazione-Culturale-e-Teatrale-Am%C3%A9lie-107222837879684

italia diario diari confessore associazione culturale
Let's Talk Healthy Pets with Dr. Becker
The Joy of Opening Your Own Practice With Dr. Lisa Confessore

Let's Talk Healthy Pets with Dr. Becker

Play Episode Listen Later Apr 7, 2021 12:12


Dr. Lisa Confessore has worked as an associate veterinarian for a long time. Finally, she mustered up the courage to open her own practice. Discover her journey in this interview with Dr. Karen Becker.

AMFM247 Broadcasting Network
Small Business Digest - Small Business Digest - Michael Reidy, Sharon Confessore & Tom Eisenmann

AMFM247 Broadcasting Network

Play Episode Listen Later Apr 1, 2021 60:01


Michael Reidy and Sharon Confessore - This team beyond nuclear and healthcare has worked with hundreds of businesses to build a culture of emotional safety where the rigid top-down hierarchies of leadership decisions – where the one in charge calls all the shots – must come down in order for teams, safety standards and bottom lines to rise up. Tom Eisenmann is the Howard H. Stevenson Professor of Business Administration at Harvard Business School (HBS) and the faculty co-chair of the Arthur Rock Center for Entrepreneurship   Why start ups fail

business administration reidy confessore howard h stevenson small business digest
Small Business Digest
Small Business Digest - Small Business Digest - Michael Reidy, Sharon Confessore & Tom Eisenmann

Small Business Digest

Play Episode Listen Later Apr 1, 2021 60:01


Michael Reidy and Sharon Confessore - This team beyond nuclear and healthcare has worked with hundreds of businesses to build a culture of emotional safety where the rigid top-down hierarchies of leadership decisions – where the one in charge calls all the shots – must come down in order for teams, safety standards and bottom lines to rise up.Tom Eisenmann is the Howard H. Stevenson Professor of Business Administration at Harvard Business School (HBS) and the faculty co-chair of the Arthur Rock Center for Entrepreneurship   Why start ups fail

entrepreneurship business administration reidy confessore small business digest
Lucía Alexander
Entrevista a Julieta Confessore

Lucía Alexander

Play Episode Listen Later Sep 16, 2020 9:35


La jugadora de voley de Vélez se manifestó sobre la profesionalización, de qué manera volverán los entrenamientos y más.

entrevista confessore
Grace Covenant Recordings
Solo: Laudate Dominum (Vesperae solennes de confessore), W. A. Mozart, 1756-1791

Grace Covenant Recordings

Play Episode Listen Later Aug 2, 2020 4:41


solo mozart confessore laudate dominum
Talks with Contemporary Creatives
Interview with Ivor Bolton

Talks with Contemporary Creatives

Play Episode Listen Later Aug 2, 2020 28:52


This year at the beginning of the Salzburg festival British conductor Ivor Bolton leads Mozarteumsorchester Salzburg performing a program of W. A. Mozart - Missa c-Moll, Adagio und Fuge für Streicher c-Moll, and Vesperae solennes de Confessore für Soli, gemischten Chor, Orchester und Orgel C-Dur. Ivor Bolton today is balancing his responsibilities as Chief Conductor of the Basel Sinfonieorchester, Artistic Director of the Teatro Real in Madrid, Chief Conductor of the Dresden Festival Orchestra and Conductor Laureat of the Mozarteumorchester Salzburg. In the UK he has been Music Director of English Touring Opera, Glyndebourne Touring Opera, and Chief Conductor of the Scottish Chamber Orchestra. His many recordings, apart from those with the Mozarteumorchester, include Monteverdi’s Poppea and Handel’s Xerces and Ariodante at the Bayerische Staatsoper. Shortly interviewed on the morning of festivals opening, conductor opens up about his 21 years of history in Salzburg festival and the situation this year that shook the classical music world as a whole.

uk british madrid shortly artistic directors handel salzburg music directors chor soli adagio orchesters monteverdi streicher fuge teatro real chief conductor poppea confessore xerces bayerische staatsoper scottish chamber orchestra ariodante ivor bolton
Grace Covenant Recordings
Solo: Laudate Dominum (Vesperae solennes de confessore), W. A. Mozart, 1756-1791

Grace Covenant Recordings

Play Episode Listen Later May 10, 2020 4:35


solo mozart confessore laudate dominum
BASTA BUGIE - Santi e beati
Santa Caterina da Siena e Sant'Agnese da Montepulciano

BASTA BUGIE - Santi e beati

Play Episode Listen Later May 5, 2020 11:42


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6116SANTA CATERINA DA SIENA E SANT'AGNESE DA MONTEPULCIANO di Ermes DovicoNel 1374 Nostro Signore rivelò a santa Caterina da Siena che in Paradiso avrebbe goduto di una gloria pari a quella di sant'Agnese da Montepulciano (c. 1268-1317). Un fatto, questo, che aiuta ad avere una prima idea della grandezza di questa mistica, relativamente poco conosciuta. Caterina ne era divenuta devotissima grazie anche alla biografia composta dal proprio direttore spirituale, il beato Raimondo da Capua (c. 1330-1399), che si accinse a scrivere di Agnese al tempo in cui divenne confessore nel monastero di Montepulciano dove la santa aveva vissuto i suoi ultimi anni terreni. La sua vita fu costellata di prodigi a partire dalla nascita, quando nella sua camera apparvero d'un tratto svariati ceri ardenti. La piccola rivelò da subito un fervido spirito di orazione e ad appena nove anni entrò tra le "monache del sacco" del suo paese natale, così chiamate per il loro abito ruvido.BADESSA A QUINDICI ANNIAgnese crebbe in pietà sotto la guida di suor Margherita, maestra delle novizie. Più volte venne vista levitare e un giorno, durante una delle sue continue meditazioni sulla Passione di Gesù, la carità divina la sollevò fino a farle abbracciare il crocifisso posto sull'altare. Ancora adolescente si vide consegnare tre piccole pietre dalla Madonna: "Figlia mia, prima di morire costruirai un monastero in mio onore, prendi queste tre pietruzze e ricordati che il tuo edificio dovrà essere fondato sulla fede costante e la confessione dell'altissima e indivisibile Trinità". Per la fama di santità che la circondava già da ragazzina, fu chiamata a guidare il nuovo monastero che le "monache del sacco" avevano fondato nella vicina Proceno (provincia di Viterbo): Agnese, con dispensa di papa Martino IV, divenne così badessa ad appena quindici anni, un ufficio che accettò per obbedienza. Durante il rito di insediamento e la solenne benedizione impartita dal vescovo, sull'altare discese dell'abbondante manna, i cui grani avevano la forma di una croce.Sant'Agnese partecipò in modo straordinario alle sofferenze di Gesù e la sua anima era tutta incline a stare unita a Lui. Una volta, nella notte dell'Assunzione, la Beata Vergine le apparve con in braccio il divin Bambino e glielo offrì perché potesse baciarlo. Agnese non avrebbe voluto separarsene ma, non potendo altro, afferrò la piccola croce che Gesù Bambino portava al collo, ancora oggi conservata ed esposta al culto nel giorno della sua festa. Le dure penitenze a cui si sottopose durante la sua ventennale permanenza a Proceno le costarono una grave malattia, che andò peggiorando al suo ritorno a Montepulciano. Qui la santa, memore di quanto chiestole dalla Madre celeste e dopo aver ottenuto il permesso del vescovo di Arezzo Ildebrandino Guidi, fondò nel 1306 il monastero di Santa Maria Novella, che divenne un centro di spiritualità domenicana.LE APPARIZIONI ANGELICHEIl connubio tra amore e dolore, che la elevò alla santità, è ben visibile anche nelle molte apparizioni angeliche da lei ricevute. Nella sua seconda fase a Montepulciano, un angelo la condusse misticamente per nove domeniche consecutive sotto un ulivo, dove le fu dato da bere il calice della Passione. Per curare la sua salute i superiori la inviarono alle terme di Chianciano. La santa non guarì, ma grazie a lei sgorgò una nuova sorgente che si rivelò miracolosa (e tuttora porta il suo nome), come in occasione del prodigio compiuto su una bambina con una profonda ferita, che la stessa Agnese risanò immergendola nell'acqua. Ormai in agonia, disse alle consorelle piangenti: "Se mi amaste veramente, non piangereste così; gli amici si rallegrano del bene che capita ai loro amici. Il più grande bene che mi possa capitare è di andarmene allo Sposo. Siate fedeli a uno Sposo così buono!". E aggiunse: "Il mio amato mi appartiene, io non lo abbandonerò più!". La Chiesa di Sant'Agnese a Montepulciano custodisce ancora oggi, dentro una teca di vetro, il suo corpo incorrotto.Nota di BastaBugie: l'autore del precedente articolo, Ermes Dovico, nell'articolo seguente racconta in breve la vita di Santa Caterina da Siena.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 29 aprile 2020:Le stimmate, le estasi, i colloqui con Dio, le bilocazioni furono alcune delle innumerevoli grazie ricevute da Caterina da Siena (1347-1380), compatrona d'Italia e d'Europa. E a queste grazie la santa corrispose consumandosi di passione per la Chiesa e per Cristo crocifisso, da lei a volte invocato così: «O pazzo d'amore!». I suoi 33 anni di vita terrena, uno dei tanti segni della sua appartenenza totale a Gesù, furono accompagnati da straordinari doni mistici fin dall'infanzia, uniti a una carità verso poveri e ammalati che scuoteva i cuori più induriti. Ventiquattresima dei 25 figli di Lapa e Jacopo Benincasa (un tintore), Caterina ebbe ad appena sei anni la prima importante visione: vide il cielo aperto con Gesù in trono nell'atto di benedirla, coronato della tiara papale e ricoperto da un manto rosso, con al fianco i santi Pietro, Paolo e Giovanni Evangelista.Era nata in piena Cattività avignonese (1309-1377), la lunga fase di crisi della Chiesa in cui la sede del papato venne stabilita ad Avignone, lontano da dove Pietro e Paolo avevano patito il martirio. Quella prima esperienza soprannaturale fu come un anticipo della sua missione, volta a riportare a Roma il papa, che lei chiamava «il dolce Cristo in terra». Pochi mesi dopo fece voto di verginità, ma verso i 12 anni i genitori cercarono di darla in moglie.Memore del voto e della richiesta fatta alla Madonna, alla quale aveva domandato di darle in sposo il Figlio, la santa resistette. Arrivò a tagliarsi i capelli e a coprirsi il capo con un velo. Il padre si decise infine a dare il suo assenso alla volontà della figlia, dopo averla vista assorta in preghiera mentre sul suo capo aleggiava una colomba. A 16 anni poté entrare in via eccezionale, anche stavolta grazie alla Provvidenza, tra le "mantellate" del Terzo ordine domenicano (vi accedevano solo vedove e donne adulte), così chiamate per il mantello nero sull'abito bianco.Alla fine del Carnevale del 1367 arrivò il momento tanto atteso da Caterina: le nozze mistiche con Cristo, che le mise al dito un anello visibile solo a lei, tra il tripudio della Vergine e di una schiera di santi. Tre anni più tardi iniziò a formarsi la "Bella Brigata", fatta da uomini e donne, religiosi e laici, affascinati dal carisma della santa e detti "caterinati". Costoro accompagneranno Caterina nei suoi spostamenti e l'aiuteranno nelle sue opere di carità verso gli infermi, da lei amorevolmente assistiti, ancor più se si trattava di malati contagiosi. Più erano abbandonati più vedeva in loro il volto di Cristo. Intanto, il Signore le aveva donato il Cuore durante un'estasi alla chiesa del convento: «Qui le apparve Gesù circondato da luce che le aprì il petto e le porse il suo Cuore, dicendo: "Ecco carissima figlia mia, siccome io l'altro giorno ti tolsi il cuore, così ora ti do il Mio per il quale tu sempre vivi"», scriverà il suo primo biografo, il beato Raimondo da Capua, che i domenicani le avevano assegnato come confessore personale nel 1374.Quattro anni prima la santa aveva già iniziato a scrivere o dettare, grazie al dono della scienza infusa (che rimediò al suo analfabetismo), una gran quantità di lettere. Se ne conservano 381, dirette a pontefici, vescovi, regnanti e altre illustri personalità del Trecento. Le sue lettere avevano toni fermissimi ma sempre dettati dall'amore materno, per la salvezza delle anime e l'instaurazione del Regno di Cristo in terra: «Niuno Stato si può conservare nella legge civile in stato di grazia senza la santa giustizia», ammoniva infatti. Usava presentarsi così: «Io Catarina, serva e schiava de' servi di Gesù Cristo, scrivo a voi nel prezioso Sangue suo».L'1 aprile 1375 ricevette le stimmate, che per sua esplicita richiesta a Dio rimasero invisibili, comparendo solo poco prima di morire. L'anno successivo il suo consiglio ardente fu fondamentale per vincere gli ultimi timori di papa Gregorio XI (al quale erano giunte notizie di gravi disordini a Roma) e convincerlo che il suo ritorno nell'Urbe, compiutosi nel gennaio 1377, era precisa volontà divina.Alla morte di Gregorio, la santa dovette patire un'altra immensa passione ecclesiale: l'inizio dello Scisma d'Occidente (1378-1417), causato dallo strappo dei cardinali francesi che elessero il proprio antipapa. Ormai quasi impossibilitata a camminare, si recava ogni mattina a San Pietro: «Mi pare che questo tempo io lo debba confirmare con un nuovo martirio nella dolcezza dell'anima mia, cioè nella santa Chiesa». In quegli ultimi anni nacque il magnifico Dialogo della Divina Provvidenza (che nel 1970 le varrà la proclamazione a Dottore della Chiesa), dove il Padre eterno le rivelò che il Figlio incarnato è il ponte tra cielo e terra, frutto della sua Misericordia: «Vedendo la mia bontà che voi non potevate in altro modo esser tratti a Me, Lo mandai sulla terra [...]. Non poteva mostrarvi maggior amore, che dando la vita per voi. A forza dunque l'uomo è tratto dall'Amore, purché nella sua ignoranza non faccia resistenza a lasciarsi tirare».Dopo settimane di agonia, emise l'ultimo respiro terreno alle tre del pomeriggio, dicendo dolcemente: «Padre, nelle tue mani raccomando l'anima e lo spirito mio».

Experience We-Ha Podcast
Episode no. 17: Experience We-Ha Podcast with Greg Confessore - Cricket Press

Experience We-Ha Podcast

Play Episode Listen Later Dec 23, 2018 29:40


Jeff and Ryan sit down with Greg Confessore, Vice President of Cricket Press in West Hartford. In this episode, we learn how Greg got into the family business and has kept the business alive and thriving as a staple in the West Hartford community. See episode chapters for discussion points.

TRE SOLDI
TRE SOLDI del 19/12/2018 - DATEMI UN MANTELLO | #3 | di Silvestro Ferrara

TRE SOLDI

Play Episode Listen Later Dec 18, 2018 15:33


Viaggio nel mondo dei supereroi italiani: Confessore

Storia della civiltà cristiana | RRL
97 - San Massimo il Confessore, modello di vera perseveranza

Storia della civiltà cristiana | RRL

Play Episode Listen Later Dec 7, 2018 6:00


Confessore fino all'eroicità. Questa potrebbe essere la migliore presentazione di san Massimo, che spese la sua esistenza nella difesa della Verità.

2 minuti di GAS
Cercati il tuo confessore professionale

2 minuti di GAS

Play Episode Listen Later Aug 25, 2018 2:01


professionale confessore
2 minuti di GAS
Cercati il tuo confessore professionale

2 minuti di GAS

Play Episode Listen Later Aug 25, 2018 2:01


professionale confessore
Libro di Cielo, Volume 18
22. Morte del Confessore. Timore di far la propria volontà

Libro di Cielo, Volume 18

Play Episode Listen Later May 4, 2018 5:55


morte fiat supremo volont timore piccarreta confessore
Libro di Cielo, Volume 9
27. Luisa non può manifestarsi al Confessore.

Libro di Cielo, Volume 9

Play Episode Listen Later Apr 23, 2018 1:53


fiat supremo piccarreta confessore
Libro di Cielo, Volume 4
76. Dubbi del confessore; risposta di Gesù.

Libro di Cielo, Volume 4

Play Episode Listen Later Apr 14, 2018 2:05


fiat supremo risposta dubbi piccarreta confessore
Libro di Cielo, Volume 4
20. Lotta tra il confessore e Gesù per la crocifissione di Luisa.

Libro di Cielo, Volume 4

Play Episode Listen Later Apr 13, 2018 7:35


fiat supremo e ges piccarreta confessore crocifissione
Libro di Cielo, Volume 3
5. L’obbedienza al confessore.

Libro di Cielo, Volume 3

Play Episode Listen Later Apr 13, 2018 1:41


fiat supremo piccarreta confessore obbedienza
Libro di Cielo, Volume 1
28. Luisa resiste a Gesù che la vuole nei patimenti, perché manca il consenso del confessore

Libro di Cielo, Volume 1

Play Episode Listen Later Apr 12, 2018 9:00


Libro di Cielo, Volume 1
28. Luisa resiste a Gesù che la vuole nei patimenti, perché manca il consenso del confessore

Libro di Cielo, Volume 1

Play Episode Listen Later Apr 11, 2018 9:00


Libro di Cielo, Volume 1
20. Luisa è costretta a stare a letto per un certo tempo, viene chiamato per la 1° volta il confessore

Libro di Cielo, Volume 1

Play Episode Listen Later Apr 9, 2018 4:39


Libro di Cielo, Volume 1
23. Cambio di confessore

Libro di Cielo, Volume 1

Play Episode Listen Later Apr 9, 2018 9:42


cambio fiat supremo piccarreta confessore
Libro di Cielo, Volume 1
27. Luisa rimette il cibo, soffre la fame e il confessore non vuole più che sia vittima

Libro di Cielo, Volume 1

Play Episode Listen Later Apr 9, 2018 5:38


fame fiat supremo cibo vuole vittima soffre piccarreta confessore
Libro di Cielo, Volume 2
17. Gesù bacia il confessore di Luisa e parla del valore del distacco dalle creature

Libro di Cielo, Volume 2

Play Episode Listen Later Apr 9, 2018 2:51


Libro di Cielo, Volume 2
18. Gesù mostra come nella Chiesa è adombrato il Cielo, ed esorta Luisa ad aver fiducia nel confessore

Libro di Cielo, Volume 2

Play Episode Listen Later Apr 9, 2018 3:23


Libro di Cielo, Volume 1
20. Luisa è costretta a stare a letto per un certo tempo, viene chiamato per la 1° volta il confessore

Libro di Cielo, Volume 1

Play Episode Listen Later Apr 9, 2018 4:39


Libro di Cielo, Volume 1
23. Cambio di confessore

Libro di Cielo, Volume 1

Play Episode Listen Later Apr 9, 2018 9:42


cambio fiat supremo piccarreta confessore
Libro di Cielo, Volume 1
27. Luisa rimette il cibo, soffre la fame e il confessore non vuole più che sia vittima

Libro di Cielo, Volume 1

Play Episode Listen Later Apr 9, 2018 5:38


fame fiat supremo cibo vuole vittima soffre piccarreta confessore
The Buyer's Journey
Twitter's Bot Problem Comes to a Head - Jan. 30, 2018

The Buyer's Journey

Play Episode Listen Later Jan 30, 2018 7:54


Today's Commexis Cast discusses New York attorney general Eric T. Schneiderman's plan to open an investigation into Devumi, a company that sold fake follower bots on social media sites like Twitter. The New York Time's Nicholas Confessore reported on the attorney general's plan Saturday, following another Times report by Confessore alongside Gabriel J.X. Dance, Richard Harris, and Mark Hansen. The piece by the four Times writers is an in-depth investigation into Devumi that looks at company financial records and found various celebrities and influencers using the service to gain followers, sometimes over 750 thousand at once. We highly suggest you click the link above and check it out. Matt and Phillip discuss what lead to the prevalence of Twitter bots on the platform and the danger of being able to forcibly push influence. For example, the Times investigation showed that a tweet by Clay Aiken (below) had 5,000 followers bought through Devumi to retweet the grievance. What is stopping a user or brand from doing this for a hastag? The Cast also discusses what Twitter is doing, and should be doing, to help alleviate this issue and regain brand's trust in the platform. Today's cast: Phillip Brooks (Commexis Lead Strategist) and Matthew McGrorty (Commexis Videographer/Podcaster). Join the Commexis team as we add context to these stories for the busy CMO. All the news you need to know–from our inbox to yours.

new york head new york times dance cmo richard harris clay aiken schneiderman mark hansen confessore nicholas confessore devumi eric t schneiderman commexis
Commento al Vangelo del giorno
Sabato della XII settimana del Tempo Ordinario

Commento al Vangelo del giorno

Play Episode Listen Later Jun 30, 2017 14:10


IL MIRACOLO DELLA VITA NUOVA ACCADE NEL CAMMINO DOVE MATURA LA FEDE ACCOLTA DALLA PREDICAZIONEIl miracolo è già tutto compiuto nella Parola. L'annuncio dice di un fatto che si compie nello stesso istante in cui è annunciato. Come fu per la notte della creazione. Come fu per Abramo, per Mosè ed il popolo in Egitto. Come fu per la Vergine Maria quando udì le parole dell'angelo. Come per i discepoli sulle rive di Cafarnao e del Giordano. “Accade un fatto imprevedibile e incredibile, eppure reale: nello spessore della vita, in cui l’impotenza e la rassegnazione sembrano inevitabili, c’è una presenza che cambia i termini della questione. Li cambia oggettivamente per una pretesa che pone” (L. Negri). La pretesa di essere vera. Reale. La pretesa di avere un’autenticità e un potere unici. Una pretesa che si può “verificare”. La fede è questa verifica, un cammino nella storia reale dove si realizza la Parola, ed in essa tutto ciò che pretende. La fede è un cammino al vero appoggiato ad una parola. Spesso assurda e in contrasto con l'evidenza. L'annuncio svela sempre un impossibile che si fa possibile, un figlio nato da una carne sterile, il concepimento in un seno vergine, la guarigione di chi è ormai senza speranza, il perdono dei peccati e la possibilità reale d’una vita nuova nella sequela del Signore. Nell'annuncio appare sempre la vita trionfante sulla morte. La Parola è la vita e il suo annuncio ne attesta il compimento. Ascoltare e credere è andare a vedere il prodigio operato dalla Parola. Verificarlo. Abramo esce dalla sua terra e spera contro ogni speranza. Mosè lancia il popolo nel mare, Maria corre da Elisabetta, i discepoli lasciano tutto e seguono il Signore, il centurione va abbrancato ad una Parola, e scende da suo figlio. Vi è dunque un cammino in discesa da percorrere, la scala che conduce alle acque del battesimo; una notte da attraversare, e trepidazione, speranza, desiderio, stanchezza, scoramento per incontrare la luce della risurrezione, la vita nuova in Cristo. Un tempo, l'esistenza che ci è data. Un tempo, questa giornata che si dischiude dinanzi ai nostri occhi. E le sue orme, le Parole che ci dice nella Sua Parola, proclamata, ascoltata, meditata, pregata. Un crinale di morte si spalanca ogni giorno davanti a noi, la reale situazione di preoccupazione, di precarietà, di solitudine, di angoscia. Quel letto d’ospedale, quelle analisi, quel fidanzato che se n’è andato, quel figlio che sembra perduto, quel lavoro stressante, il combattimento per difendere la castità nel fidanzamento prima e nel matrimonio poi, il timore nell'aprirsi alla vita dopo cinque parti cesarei, le angherie sul lavoro, la fatica dei pomeriggi sui libri mentre fuori sboccia la primavera. Scendere, che è obbedire, che è ascoltare, che è libertà. Nella storia buia aggrappati alla Sua Parola che scende con noi. Anche quando la Parola non si ode più: "È senza parola la Parola del Padre, che ha fatto ogni creatura che parla; senza vita sono gli occhi spenti di colui alla cui parola e al cui cenno si muove tutto ciò che ha vita" (Massimo il Confessore). Entrare nella notte oscura della vita per sperimentare il potere straordinario della Parola che si è fatta silenzio per dare una Parola di vita al silenzio delle speranze umane. "Il mistero più oscuro della fede è nello stesso tempo il segno più chiaro di una speranza che non ha confini. Solo attraverso il silenzio di morte del Sabato santo, i discepoli poterono essere portati alla comprensione di ciò che era veramente Gesù. Dio doveva morire per essi perché potesse realmente vivere in essi. Noi abbiamo bisogno del silenzio di Dio per sperimentare nuovamente l’abisso della sua grandezza e l’abisso del nostro nulla che verrebbe a spalancarsi se non ci fosse lui... C’è un’angoscia che non può essere superata mediante la ragione, ma solo con la presenza di una persona che ci ama. La solitudine insuperabile dell’uomo è stata superata dal momento che Egli si è trovato in essa. A partire dal momento in cui nello spazio della morte si dà la presenza dell’amore, allora nella morte penetra la vita" (J. Ratzinger). Sì, l'odore di morte, la sofferenza, le delusioni, non ci sono estranee. Questa nostra vita scorre in una "valle di lacrime", ed è inutile ogni alienazione. Eppure ad ogni lacrima è data una Parola. Tutte sono raccolte nelle Sue mani, in ciascuna v'è un seme di vita. Anche laddove sembra impossibile. Scendere oggi dove Lui è già sceso, quel sepolcro che ci spaventa ci consegna la vita invece della morte. "Cristo ha oltrepassato la porta della solitudine, è disceso nel fondo irraggiungibile e insuperabile della nostra condizione di solitudine. Nella notte estrema nella quale non penetra alcuna parola, nella quale noi tutti siamo come bambini cacciati via, piangenti, si dà una voce che ci chiama, una mano che ci prende e ci conduce" (J. Ratzinger, Meditazione...). Scendere e riconoscere che proprio nell'istante in cui ci era stata annunciata la parola, e mentre ascoltavamo l'invito a scendere nella storia di dolore e morte che ci attendeva, in quel momento la Parola aveva già operato il prodigio: dove la carne aveva visto la morte, lo Spirito aveva dischiuso la vita. Il matrimonio che credevamo fallito, il lavoro senza senso, l'amicizia tradita, la malattia gravida di morte, in tutto siamo chiamati a scendere dall'orgoglio che tutto vuol capire e gestire, e andare a verificare il potere della Parola predicata dalla Chiesa.

Private Passions
Jasper Conran

Private Passions

Play Episode Listen Later Aug 24, 2016 31:13


Michael Berkeley's guests is Jasper Conran, one of Britain's best-known fashion designers. In 1978, Conran began producing women's clothing, and has since concentrated on such diverse fields as home furnishings, crystal and china, as well as designing costumes and sets for ballets, plays and opera. His musical choices encompass singers such as Kathleen Ferrier, Ella Fitzgerald, Bessie Smith and Cat Stevens, as well as works by Mozart, Schubert, Chopin, and his favourite composer, Handel. M Berkeley: The Wakeful Poet (Music from Chaucer) (pub OUP) Beaux-Arts Brass Quintet BBQ BBQ 003, Tr 10 Duration: 25s Trad: Blow the Wind Southerly Kathleen Ferrier (contralto) Kathleen Ferrier DECCA 417 192-2, Tr 3 Duration: 2m20s Schubert: Impromptu No 4 in A flat, D899 Melvyn Tan (fortepiano) Schubert EMI CDC 7 49102-2, Tr 4 Duration: 6m48s Elizabeth Welch: Stormy Weather (Harold Arlen and Ted Koehler) LP Elizabeth Welch WORLD RECORDS SH 233 S1 B6 Duration: 3m23s Handel: Where'er you Walk (Semele - Act 2, Sc 3) Anthony Rolfe-Johson (tenor) English Baroque Soloists John Eliot Gardiner (conductor) Handel Semele ERATO 4509-99759-2 CD1, Tr 2 Duration: 4m58s Bessie Smith: You Gotta Give Me Some (Spencer Williams) Clarence Williams (piano) Eddie Lang (guitar) Bessie Smith BBC BBCCD602 8 Duration: 2m45s Mozart: Laudate Dominum (Vesperae solennes de Confessore, K339) Carolyn Samson (soprano) Choir of the King's Consort The King's Consort Robert King (conductor) Mozart HYPERION CDA 67560, Tr 5 Duration: 4m16s Ella Fitzgerald: Undecided (Charles Shavers and Sid Robin) Chick Webb and his orchestra CDR The Very Best of Ella Fitzgerald STARDUST B001GIILLA, Tr 1 Duration: 3m17s Chopin: Waltz in G flat, Op 70 No 1 Dinu Lipatti (piano) Chopin EMI 566904-2, Tr 6 Duration: 1m53s Handel: Comfort Ye My People (Messiah) Mark Padmore (tenor) The Sixteen Harry Christophers (conductor) Handel Messiah CORO COR 1606-2 CD1, Tr 2 Duration: 3m11s Cat Stevens: Morning has broken (words Eleanor Farjeon; music arr Cat Stevens) Teaser and the Firecat ISLAND IMCD269, Tr 7 Duration: 3m16s.

Ram It, Jam It
Ram It, Jam It #27: Chris Confessore on John Williams

Ram It, Jam It

Play Episode Listen Later Mar 21, 2016


This episode features Chris Confessore, Alabama Symphony Orchestra principal pops conductor in Birmingham. Confessore discusses the ASO’s concert performing the works of American film composer John Williams, as heard in the films of Steven Spielberg. He talks about what Williams’ means to classical musicians today, why “E.T.” still means so much to him and why … Continue reading Ram It, Jam It #27: Chris Confessore on John Williams

TRE SOLDI
TRE SOLDI del 28/05/2014 - DATEMI UN MANTELLO

TRE SOLDI

Play Episode Listen Later May 28, 2014 15:38


Viaggio tra i supereroi italiani | di Silvestro Ferrara | terza puntata | Confessore, Chieti

I dieci comandamenti: il cammino della vita
Confessioni sacrileghe e uso sacrilego dei sacramenti

I dieci comandamenti: il cammino della vita

Play Episode Listen Later Nov 19, 2012 57:27


Il primo comandamento: L'uso sacrilego dei sacramenti: cresime sacrileghe, matrimoni sacrileghi e, soprattutto, confessioni sacrileghe. Regole per ben confessarsi e per scegliere un buon confessore. Trasmissione del 6 Novembre 2012

Decibel Geek Podcast
Episode 35 - Radio Sucks Radio Show vol.6

Decibel Geek Podcast

Play Episode Listen Later May 30, 2012 67:57


We're back this week with more ear candy for your head holes. Plus, it's Aaron Camaro's birthday this week so be sure to wish him a happy 37th birthday. 37?!? Chris will be 36 in November so we're right on schedule for our midlife crises. We've got a jam-packed show today filled with tons of tunes from different eras of rock and metal including some new stuff in our Fresh Blood segment. Things kick off with a strong, very non-disco cover tune from KISS' 1979 Dynasty album which leads us to discuss our anticipation for the forthcoming Monster release and the ever-changing rumored release dates. We also give a deserving plug to Mitch Lafon's great 5 part feature on the 20th Anniversary of the Revenge album on Bravewords.com which includes interviews with Tommy Thayer, friend of Decibel Geek Dick Wagner, Bruce Kulick, Kevin Valentine, and this week's interview with Eric Singer. If you are a KISS fan, you will be highly entertained by these features. Good job Mitch! We transition into some talk about the recent news that Van Halen cancelled and handful of shows and announced they are taking a break to avoid burnout. Is that the real reason or are the boys dishing out a Different Kind of Truth? We give our thoughts on that before diving into a deep cut from the 1978 self-titled debut. Aaron gave Chris a hard time during the last Radio Sucks show for playing a "soft" Enuff Z'Nuff tune and counters this week by playing a track that proves that the band had some musical muscle when they wanted to get away from day-glo costumes and dancing video rainbows.  We come back from the break with a "shot and a half" of Fresh Blood featuring a killer band from Spain known as Angelus Apatrida. Chris was turned on to this group by Victor Ruiz on the great Mars Attacks podcast and couldn't help but share a little taste of this great rising band that just straight-up kicks your teeth in (in a good way). We segue from Angelus Apatrida straight into a hard-nosed rocking track by West Memphis Suicide. These guys are based out of Canada (thanks Wally for turning us on) but they've got all the aggression of a group of Cowboys from Hell that we are sorely lacking today. We really think you'll dig this band. Speaking of Pantera, we pontificate (that's a big word like "gymnasium") about the recent rumors of a possible reunion tour with Zakk Wylde filling Dimebag Darrell's shoes. Can you Vinnie Paul and Phil Anselmo make amends and is it right for the band to charge forward without its dearly departed heart and soul? We discuss it before Aaron breaks our streak of not playing any Black Label Society with a track that is pretty brutal but satisfying. The rock/metal world on the internet lost a true friend and funny voice on May 21st, 2012 with the death A.j. Confessore; better known as C.C. Banana. We pay tribute to the memory of C.C. with a track off of an album that he helped produce; Kiss My Ankh: A Tribute to Vinnie Vincent which features Banana 7 performing a parody of KISS' Unholy about the unlikeliest of subjects and the Kisstoric story behind it. R.I.P CC. June 5th marks the return of Ugly Kid Joe with their new E.P. Stairway to Hell. The first single has been released and we dug it so much we thought you'd like to hear it as well. Crank this one up! We finish things out with a short discussion of the recently (almost) reunited RATT performing together with bassist Jaun Croucier for the first time in years at the recent M3 Festival. Is Juan a permanent member of RATT again? Will the band follow up the well-received Infestation album with one of their principal songwriters from back in the day? We give our thoughts on all of that as we delve into a classic track from the Out of the Cellar album. Putting a bow on this Aaron Camaro birthday episode is his pick of the greatest song that a guy ever wrote about his own genitalia. You certainly won't hear this one on the radio. Be sure to check us out on facebook and twitter and please keep those reviews coming in iTunes. It makes a world of difference in getting more ears to enjoy this show. We thank you all so much for your support and have many more cool things in the pipeline. See ya next week!