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Giuseppe Culicchia"Fondazione Circolo dei lettori"www.circololettori.itGiuseppe Culicchia è il nuovo direttore della Fondazione Circolo dei lettori. Culicchia guiderà la direzione culturale e operativa della Fondazione, del Circolo dei lettori nelle sue sedi a Torino, Novara e Verbania con il Circolo della musica a Rivoli per il triennio 2025-2028. Il profilo di Giuseppe Culicchia è risultato il più adatto a dirigere il lavoro della Fondazione Circolo dei lettori, per proseguire e innovare un'istituzione centrale in Italia per produzione culturale, di pensiero e promozione del libro. Il Consiglio di gestione della Fondazione Circolo dei lettori, composto dal presidente Giulio Biino e dai consiglieri Elena D'Ambrogio Navone e Massimo Pedrana, ha nominato Giuseppe Culicchia a seguito dell'avviso di selezione pubblicato il 2 febbraio scorso, al quale hanno risposto 40 professionisti ai vertici della cultura, del mondo editoriale e del libro in Italia. Le candidature e i progetti sono stati oggetto di valutazione da una apposita commissione che ha selezionato i cinque migliori profili, i quali hanno presentato ieri il loro progetto di sviluppo della Fondazione davanti al Consiglio, che ha nominato Giuseppe Culicchia, informando la Regione Piemonte, socio unico della Fondazione Circolo dei lettori. «È per me un grande onore essere chiamato alla direzione della Fondazione Circolo dei lettori - e delle lettrici! - di Torino: la città che amo, la città di La donna della domenica e dell'Einaudi, della Utet e della Paravia, della Edt e del Salone Internazionale del Libro… e sì, di Torino è casa mia, nostra, di tutte e tutti voi che amate la lettura, e che avete eletto il Circolo a luogo del cuore. Desidero dunque ringraziare il Presidente Giulio Biino e i consiglieri Elena D'Ambrogio Navone e Massimo Pedrana per la fiducia riposta nei miei confronti: da parte mia mi impegnerò al massimo per proseguire l'ottimo lavoro svolto da chi mi ha preceduto in questi primi diciotto anni, a cominciare dalla fondatrice Antonella Parigi. Ringrazio altresì l'Assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Marina Chiarelli, e il Presidente Alberto Cirio: sarà mio dovere avere cura di questa preziosa istituzione, nelle sue sedi di Torino, Novara e Verbania, senza dimenticare il Circolo della musica di Rivoli. Lasciatemi ringraziare anche Elena Loewenthal, sotto la cui direzione ho potuto realizzare le prime due edizione del festival Radici, e con lei Maurizia Rebola e il nostro caro Luca Beatrice. Ma devo sincera e profonda gratitudine anche a tutte le ragazze e i ragazzi con cui al Circolo ho avuto la fortuna di lavorare a tante iniziative nel corso di questi anni: so di poter contare su persone motivate, capaci, che con la loro passione, la loro abnegazione, la loro professionalità hanno reso questo luogo ciò che è: un punto di riferimento e d'incontro, di dialogo e di confronto, capace di coagulare l'interesse di chi ama i libri e di guadagnarsi l'apprezzamento del mondo dell'editoria e di tantissimi autori italiani e internazionali. In passato ho lavorato a quindici diverse edizioni del Salone Internazionale del Libro, ricoprendo vari ruoli: a cominciare, nel 1988, anno in cui prese il via la manifestazione, da quello di addetto alla reception. Non me lo sono dimenticato. La prima cosa che farò sarà ascoltare quanto avranno da dirmi coloro che ogni giorno contribuiscono con il loro impegno a fare del Circolo una realtà che nel resto d'Italia non ha eguali, anche grazie al contributo dei curatori dei festival nati in via Bogino: Armando Buonaiuto per Torino Spiritualità, Marco Belpoliti per Scarabocchi a Novara, Ugo Cardinale per il Festival del Classico, il cui presidente onorario è Luciano Canfora. Sarò felice di lavorare con tutti loro. E a questo punto non vedo l'ora di iniziare » dichiara Giuseppe Culicchia, nuovo direttore della Fondazione Circolo dei lettori. Giuseppe Culicchia, torinese di nascita e con una carriera che si è sviluppata tra la scrittura e il mondo editoriale, prende il testimone in un momento di grande fermento per la Fondazione Circolo dei lettori. Il suo percorso letterario, che lo ha visto pubblicare una trentina di libri tradotti in dieci lingue, è arricchito da una continua ricerca e passione per il racconto delle storie e delle identità. Inoltre, Culicchia ha tradotto alcuni tra i maggiori autori in lingua inglese, da Mark Twain a Francis Scott Fitzgerald e Bret Easton Ellis, portando la sua visione critica e la sua sensibilità culturale anche nel campo della traduzione. Culicchia frequenta il Circolo dei lettori dalla sua nascita nel 2006: per l'istituzione culturale ha proposto progetti, ideato gruppi di lettura e curato le prime due edizioni di Radici, il festival dell'identità (coltivata, negata, ritrovata) che ha visto tra i diversi protagonisti autori mondiali come Michel Houllebecq, Bret Easton Ellis, Irvine Welsh, il regista Palma d'oro Emir Kusturica affrontare le tematiche del nostro tempo e delle relazioni con l'altro da sè. Per numerose edizioni è stata prolifica di idee e dialoghi la collaborazione con il Salone Internazionale del Libro di Torino. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Riconoscere l'altra persona nella sua diversità: è questo il senso della creazione divina del genere umano. Il pastore Paolo de Petris in queste settimane tiene alcuni interventi biblici a partire dai primi quattro capitoli del libro della Genesi. Oggi si sofferma sulla creazione di Eva da parte di Dio. Non sottoposta, ma pari, nella sua singolarità e diversità, nella sua relazione vitale con Adamo.“Non sta a te completare l'opera, ma non puoi esimerti dal provarci”: così la tradizione ebraica esige che, nell'imperfezione che è propria del mondo, ciascuno si rimbocchi le maniche per rendere la realtà migliore, giorno per giorno, pur nella consapevolezza che nessuno potrà portare a compimento il lavoro. Elena Loewenthal, scrittrice e traduttrice, in occasione della recente edizione di “Torino Spiritualità” ha proposto un intervento sul tema “Riparare il mondo”, richiamando alcuni concetti della tradizione ebraica. La creazione di Dio non è perfetta – e l'ebraismo non teme tale imperfezione -, ma la vocazione di ciascuna persona è di fare la propria parte per “aggiustare” qualcosa nel mondo.
Irene Di Benedetto"Tra riflessione ed esperienza: una coscienza più consapevole"Torino Spiritualitàwww.torinospiritualita.orgTra riflessione ed esperienza: una coscienza più consapevoledomenica 29 settembre 2024 ore 17Centro Teologico, Corso Stati Uniti 11, Torinocon sr. Irene Di Benedetto rc e p. Matteo Suffritti sja cura di CIS – Centro Ignaziano di Spiritualità Un appuntamento per conoscere da vicino la preghiera ignaziana: dopo un primo momento teorico, i partecipanti vivono insieme un secondo momento di applicazione pratica.Anima di Cristo,santificami Corpo di Cristo,salvami Sangue di Cristo,inebriamiAcqua del costato di Cristo,lavami Passione di Cristo,confortami O buon Gesù,esaudiscimiDentro le tue ferite nascondimiNon permettere che io mi separi da teDal nemico maligno difendimiNell'ora della mia morte chiamamiE comandami di venire a tePerché con i tuoi santi io ti lodi nei secoli dei secoli.Amen.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Guidalberto Bormolini, Davide Rondoni"Vivere il Cantico delle Creature"La spiritualità cosmica e cristiana di San FrancescoIllustrazioni di Luca SalvagnoEdizioni Messaggero Padovawww.edizionimessaggero.itNel 1224 Francesco d'Assisi ha perduto le forze, la vista, sta perdendo la voce, sta perdendo la vita. E che cosa vuole rendere memorabile? Un pensiero? Una norma? No, una poesia. Un testo che unisce la lode al Creatore a quella per le creature. Lo detta ai suoi perché lo cantino, lo portino con sé i frati, la offrano a se stessi e al mondo. Oggi, 800 anni dopo, quelle parole continuano a essere un testo-fiaccola da passarsi in giro per le strade, un testo-respiro da condividere nei momenti belli e in quelli difficili, un inno alla sorellanza e alla fraternità cosmica, un invito a riconoscere la sinfonia del creato e il canto che vibra nel cuore di ognuno di noi. In questo libro un poeta e un monaco tanatologo ci portano dentro al Cantico delle creature, ne fanno emergere le mille iridescenze, lo restituiscono come compagnia quotidiana per le donne e gli uomini di oggi.Torino Spiritualitàwww.torinospiritualita.orgHo ancora tanti errori da commettere (ti prego lasciameli fare)giovedì 26 settembre 2024 ore 18.30Teatro Gobetticon Guidalberto Bormolini, monaco e tanatologoVasco Brondi, cantautore e scrittoremodera Armando Buonaiuto, curatore Torino Spiritualitàpianoforte e cori Angelo Trabace Cantautore tra i più influenti della scena indipendente italiana, Vasco Brondi affianca all'attività artistica la pratica e l'insegnamento dello yoga e della mindfulness: un cammino di ricerca interiore che lo ha portato a incrociare il percorso di padre Guidalberto Bormolini, tanatologo e maestro di meditazione con un passato da liutaio. Due figure a loro modo speculari, animate da slanci creativi e affondi spirituali, libere dal “dover essere” perché convinte che la bellezza della vita non stia nella perfezione. «Ho ancora tanti errori da commettere, ti prego lasciameli fare» canta Brondi nel suo ultimo disco: un inno al “poter essere”, da scandagliare tra riflessioni e canzoni. Anche a rischio di sbagliare.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Ilenya Goss"Tra scienza e fede. Omaggio all'imperfezione"Torino Spiritualitàwww.torinospiritualita.orgTra scienza e fede. Omaggio all'imperfezionegiovedì 26 settembre 2024 ore 18.30Chiesa Battistacon Gabriele Beccaria, giornalista scientificoIlenya Goss, teologamodera Federico Vercellone, filosofoa cura di Centro Culturale Protestante di TorinoA partire dalla riconsiderazione del testo biblico, il concetto di imperfezione si pone in rapporto con la nozione di limite e di compimento: l'etica e la scienza, nella continua ricerca di teorie migliori e di efficaci soluzioni, sono il tratto umano del perfezionamento di una creazione (divenuta) imperfetta? Tutto questo, naturalmente, è da porsi in relazione con i temi dell'imperfezione e dell'errore così come biologi ed evoluzionisti hanno evidenziato nelle loro ricerche sugli esseri viventi e sulla transizione da specie a specie, sino agli esseri umani.Ingresso libero fino a esaurimento posti. Gabriele Beccaria, giornalista scientifico, è caporedattore dell'Hub Salute del Gruppo Gedi ed è stato responsabile di «Tuttoscienze» de «La Stampa» e «la Repubblica». Ha studiato giornalismo alla Boston University e ha frequentato il Leadership Seminar della Georgetown University di Washington DC. È autore con Massimo Inguscio del saggio Come potrebbe essere il domani (Rizzoli, 2021).Ilenya Goss, medico e teologa valdese, presiede i lavori della Commissione per i problemi etici posti dalla scienza delle chiese valdesi, metodiste e battiste in Italia. Svolge il ministero pastorale a Mantova. Accanto all'impegno specialistico nel campo della bioetica, la formazione filosofica di scuola torinese e gli interessi legati all'esegesi biblica ne caratterizzano l'impegno culturale. Musicista, si occupa di canto rinascimentale e barocco.Federico Vercellone, filosofo, insegna Estetica all'Università di Torino. Si è occupato di ermeneutica e di storia del nichilismo nel pensiero occidentale. Collabora con «La Stampa» e fa parte del comitato editoriale di numerose riviste internazionali di estetica filosofica. Tra le ultime pubblicazioni: L'età illegittima. Estetica e politica (2022) e Filosofia del tatuaggio (Bollati Boringhieri, 2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Abd al-Tawwab Colucci"Essere umili e realizzare l'uomo universale"Torino Spiritualitàwww.torinospiritualita.orgEssere umili e realizzare l'Uomo universalesabato 28 settembre 2024 ore 10Moschea Dar As-Salamcon Abd al-Tawwab Colucci, responsabile COREIS PiemonteAbd al-Ghafur Masotti, responsabile Dialogo Interreligioso COREISSalman Abd al-Hakam Trotti, consulente temi ambientalia cura di COREIS Comunità Religiosa Islamica ItalianaLa COREIS Comunità Religiosa Islamica Italiana invita a una visita guidata nell'umile moschea Dar As-Salam, gestita dalla comunità bangladese. La conversazione proposta prende spunto dalla meditazione su alcuni fra i 99 nomi di Allah che fanno riferimento a misericordia e perdono. La meditazione sugli attributi di Dio può guidare i servitori sinceri e virtuosi ad andare al di là, al centro e al di sopra di sé stessi, per realizzare la pienezza dell'Uomo universale.Ingresso libero. Prenotazione consigliata: torino@coreis.it info: 3358238642IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Maria Nisii"L'errore nelle pagine dei romanzi"Torino Spiritualitàwww.torinospiritualita.orgdomenica 29 settembre 2024 ore 21Polo Culturale CAM – Cultures And Missioncon Maria Nisii, studiosa di letteratura e teologiaAlessandro Zaccuri, giornalista e scrittoremodera Francesco Antonioli, giornalistaAnche il romanzo di ispirazione spirituale si muove nel territorio incerto tra imperfezione e perfezione, dando testimonianza dell'errore e più ancora di un inciampo che può diventare caduta. In un percorso che da Dostoevskij conduce fino a Marilynne Robinson, il dialogo tra Maria Nisii e Alessandro Zaccuri guida alla scoperta di una dimensione spesso nascosta, ma proprio per questo vitale della letteratura.Maria Nisii"L'apocrifo necessario"Sul riscrivere Bibbia, teologia, letteraturaEditrice Effatàwww.editrice.effata.itLa riscrittura è un fenomeno presente nella stessa Bibbia e poi opera di tanti, credenti e non credenti. Il fatto letterario è noto; il riscrivere invece non è mai stato messo a tema, perché materia inafferrabile per modi, intenti e risultati. Questo volume se ne fa carico, propone piste di lettura e traccia linee di dialogo tra il fronte teologico e quello letterario.Una buona riscrittura biblica deve saper inquietare, toccare nel profondo, coinvolgere, animare. Non tutti i lettori accettano un tale trasporto e non tutti i testi sanno trasportare. Ma di fronte ai tanti dubbi che ancora avvolgono il magma eterogeneo che abbiamo tentato di maneggiare, di una cosa siamo certi: è riscrittura la parola capace di resurrezione.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Morena Baldacci"Il torto e il perdono"Torino Spiritualitàwww.torinospiritualita.orgIl torto e il perdonosabato 28 settembre 2024 ore 16.30il Circolo dei lettoricon Matthew Ichihashi Potts, sacerdote e docenteMorena Baldacci, teologamodera Gianluca Montaldi direttore editoriale EDBtraduzione consecutiva Simona CalderaIl desiderio di perdonare i torti subiti e di essere perdonati per i nostri sbagli emerge in molte delle nostre relazioni. Ma che cosa significa, in un mondo che non perdona, praticare il perdono? Se perdoniamo un torto, in che senso possiamo ritenere chi lo ha compiuto responsabile dell'azione compiuta? E se perdonare volesse dire riconoscere la ferita invece che medicarla frettolosamente? Matthew Ichihashi Potts, docente di Morale alla Harvard Divinity School, si inoltra nel complesso terreno del perdono e, tra Nuovo Testamento e letteratura contemporanea, riflette su dolore, rabbia, rimorso, memoria e oblio.Matthew Ichihashi Potts"Perdono"Una diversa narrazioneEDB Edizioni Dehoniane Bolognawww.dehoniane.itAmpia nella sua portata filosofica e teologica e raffinata nella sua analisi letteraria, quest'opera offre una riflessione toccante sulla pratica del perdono in un mondo che non perdona. Matthew Ichihashi Potts esplora il complesso terreno morale che questo tema presenta e, che a suo parere è servito troppo spesso come balsamo per la coscienza del potere più che come strumento di cura o di giustizia. Sebbene sia spesso collegato alla riconciliazione o alla repressione della rabbia, Potts resiste a queste associazioni, affermando invece che il perdono è il rifiuto della violenza della ritorsione attraverso pratiche di penitenza e di dolore; è un atto di elaborazione del tutto; è più una postura non ritorsiva che un'assoluzione della colpa. Il perdono cerca di vivere con le conseguenze della perdita: accetta che ciò che è perso non può essere recuperato e punta quindi a convivere con l'irrevocabilità dell'ingiustizia subita. Prendendo ispirazione dai romanzi di Kazuo Ishiguro, Marilynne Robinson, Louise Erdriche Toni Morrison, oltre che da testi che vanno dal primo cristianesimo al postmoderno, Potts diagnostica i pericoli reali del perdono e insiste sulla sua promessa di duratura. Sensibile alle realtà del XXI secolo, come disuguaglianze economiche, devastazioni coloniali e lotte razziali, e considerando il ruolo del perdono nel Nuovo Testamento, nella tradizione cristiana, nella filosofia, nella spiritualità, nella teologia e nella letteratura contemporanea, questo libro annuncia l'arrivo di una voce teologica nuova e creativa. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Armando Buonaiuto"Torino Spiritualità"25 - 29 settembre 2024www.torinospiritualita.orgTorino Spiritualità si confronta con il tema dell'errore, con la volontà di interpretare inciampi e imperfezioni disseminati nel mondo, nelle esistenze di tutte e di tutti. Dal 25 al 29 settembre a Torino, tra le sale del Circolo dei lettori, i teatri e numerosi spazi di incontro e cultura della città, Torino Spiritualità torna con Come legni storti. L'imperfezione, l'errore, l'inciampo, la XX edizione del festival ideato e organizzato dalla Fondazione Circolo dei lettori. Un legno storto: così Immanuel Kant, di cui ricorre il terzo secolo dalla nascita, definiva l'essere umano, traendone la conclusione che da una creatura così tortuosa e complessa non potesse mai nascere qualcosa di perfettamente dritto. «Vent'anni di Torino Spiritualità. Tante edizioni alle spalle, e sempre quel che abbiamo cercato di fare è stato lavorare su una tensione interiore che appartenesse a tutti, per esplorarne insieme luci e ombre: e così, nel tempo, abbiamo indagato la quota di infanzia residua negli adulti che siamo diventati, ci siamo osservati di sponda attraverso gli occhi familiari ed estranei degli animali, abbiamo abitato il mistero ambivalente della notte, ci siamo soffermati sull'archivio superficiale e profondo che è la nostra pelle, ci siamo interrogati sugli assenti e sulla soglia che hanno oltrepassato. Ora, davanti alla rotonda perfezione di questo anniversario, abbiamo pensato che sia giunto il momento di prestare attenzione ai nostri errori e ai nostri inciampi, per prendere confidenza con l'imperfezione che siamo e che, senza dubbio, tra altri vent'anni ci apparterrà ancora», spiega Armando Buonaiuto, curatore di Torino Spiritualità. «Dall'asse terrestre obliquo al refuso tipografico, il mondo è pieno di errori, di cose che non sono dritte e forse è meglio così. Siamo tutti parte di un presente fatto di errori grandi e piccoli, di cose che non vanno (quasi) mai per il verso giusto, di sbagli fatali e correzioni provvisorie. Per il futuro, si vedrà... La vocazione di Torino Spiritualità è accendere luci sulla nostra natura più profonda, su quel che siamo e quel che vorremmo essere: per il suo ventennale abbiamo pensato di riflettere insieme sull'imperfezione, cifra comune a tutte le cose» dichiara Elena Loewenthal, direttore della Fondazione Circolo dei lettori. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Caterina Giavotto"Torino Spiritualità"www.torinospiritualita.orgDomenica 1° Ottobre, ore 15:00Circolo dei Lettori, Torino"Vivere e morire con consapevolezza"L'importanza delle sceltecon Caterina Giavotto, tanatologa culturalee con Manuela Ferrari, avvocata e volontaria in assistenza ai malati oncologiciin collaborazione con Unione Buddhista ItalianaUn'occasione per riflettere insieme e condividere esperienze sul tema delle scelte specifiche che si possono fare in vista dell'ultimo periodo di vita. Guidati dall'avvocato Manuela Ferrari e da Caterina Giavotto, coordinatrice del corso di formazione La consapevolezza del vivere e morire organiz- zato dall'Agenda Cura dell'Unione Buddhista Italiana, i par- tecipanti si interrogheranno su deontologia ed etica nel fine vita, biotestamento e disposizioni anticipate di trattamento (DAT), alla luce di questa evidenza: se il dolore non è sem- pre evitabile, vi è però uno spazio di alternative nel decidere come viverlo."Ho incontrato il Buddismo da bambina, e da lì è nato il mio desiderio di dedicarmi a qualcosa di concretamente utile alla società. Negli anni ho capito che volevo stare accanto a chi si trova alla fine della vita, proprio perché la morte oggi è il grande tabù. Da molti anni svolgo attività di volontariato accanto ai malati inguaribili, e dopo quasi 25 anni di lavoro in una grande casa editrice, adesso mi dedico alla cura in qualità di tanatologa, assistente spirituale e istruttrice mindfulness."IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Luigi Maria Epicoco"La libertà di Antonio" Edizioni Messaggero Padova"Per custodire il fuoco" Einaudi Editore"Torino Spiritualità""La libertà di Antonio"Edizioni Messaggero PadovaAntonio, un santo universale, un uomo vissuto otto secoli fa, può dire ancora qualcosa a un giovane oggi? Luigi Maria Epicoco propone una lettura della biografia di Antonio a partire dalle sue scelte di vita “obbligate”, non si sofferma sugli eventi eroici e straordinari, bensì ne coglie gli alti e bassi, luci e ombre, crisi e ripartenze. Corredato da bellissime riproduzioni di opere d'arte presenti nella Basilica del Santo a Padova."Per costruire il fuoco"Einaudi EditoreLa vita umana, quando perde il suo fuoco, è destinata a diventare fredda come la morte. Questa nostra epoca pare aver smarrito il fuoco. Quando tutto smette di avere senso, l'unica cosa che sembra delinearsi davanti a noi è trovare qualcosa che ci distragga da questa assenza di significato. Viviamo vite imprigionate in un eterno intrattenimento, ed è difficile dissentire da una società che pare ormai organizzata solo per creare esigenze di consumi e vendere. Ma se tutto questo a un tratto finisse? Se tutto il mondo che conosciamo crollasse lasciando solo macerie e rovine? Che ne sarebbe di noi? Cormac McCarthy (1933-2023), tra i piú grandi scrittori americani contemporanei, ha messo in scena un racconto nel suo romanzo La strada che conduce a un ribaltamento dello sguardo. Persino il padre protagonista del racconto di McCarthy nel suo pessimismo cosmico riesce a conservare al fondo di se stesso un desiderio di felicità. È la vita di quel figlio l'olio della sua fiamma, il combustibile vero del suo fuoco. Le persone felici sono quelle che hanno trovato il tesoro nascosto. Non hanno nulla, secondo la logica del mondo, ma hanno un motivo, un fuoco e per questo hanno tutto.Torino SpiritualitàDomenica 1° ottobre 2023"Per custodire il fuoco"Vademecum dopo l'Apocalissecon Luigi Maria Epicoco, sacerdote, filosofo e teologo Un uomo e un bambino, padre e figlio, percorrono strade di cenere attraverso un paesaggio in rovina, tenacemente in viaggio verso un oceano che forse è ancora blu. A guidarli in questo universo esausto, la convinzione di essere i buoni, quelli che «portano il fuoco». Nel suo Per custodire il fuoco (Einaudi) Luigi Epicoco rilegge La strada, capolavoro del pre- mio Pulitzer Cormac McCarthy, per provare a dire una parola di resurrezione per il nostro tempo. Perché dietro al buio fit- to del romanzo si nasconde un'imprevedibile luce, una forza intima e ardente che spinge la vita in avanti e fronteggia la morte.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Davide Sisto"I confini dell'umano"La tecnica, la natura, la specieEdizioni il Mulinowww.mulino.itL'umano cambia, perché l'umano è storia. E noi adesso dobbiamo decidere cosa vogliamo diventare.La rivoluzione tecnologica sta rendendo il nostro mondo uno straordinario laboratorio di futuro, anche se pieno di rischi. Per la prima volta, è la forma stessa dell'umano – i suoi limiti e i suoi confini – a diventare l'oggetto di una trasformazione che sposta il percorso evolutivo della nostra specie dalla storia della natura a quella dell'intelligenza, rendendo le sue prossime tappe solo un risultato delle nostre scelte. Davide Sisto racconta questa svolta in un libro acuto e coraggioso, che dà ragione a chi ha detto che «siamo qui perché le cose devono ancora avvenire», e che tutto il nostro passato sarà presto ridotto «a non più che preistoria».Davide Sisto è docente all'Università di Torino e al Master Death Studies & the End of Life dell'Università di Padova. Collabora inoltre con l'Università di Trieste. Tra i suoi libri, tradotti in diverse lingue, «La morte si fa social. Immortalità, memoria e lutto nell'epoca della cultura digitale» (2018), «Ricordati di me. La rivoluzione digitale tra memoria e oblio» (2020) e «Porcospini digitali. Vivere e mai morire online» (2022), tutti editi da Bollati Boringhieri.Torino Spiritualitàwww.torinospiritualita.orgSabato 30 settembre, ore 10:00 Circolo dei Lettori"Il death café" del Festivalcoordina Davide Sisto, tanatologo e filosofoUn'occasione per discutere insieme, in un gruppo ristretto e in un'atmosfera informale, sulla morte e sul morire. Non una se- duta terapeutica o un gruppo di mutuo aiuto, ma un momen- to di condivisione limpida e profonda, in cui tabù e rimozioni cedono il posto a tè, biscotti e convivialità.Sabato 30 settembre, ore 17:00Circolo dei Lettori"L'eternità è online"con Massimo Mantellini, esperto di internet e cultura digitaleDavide Sisto, tanatologo e filosofomodera Giulia Moscatelli, scrittriceDopo avere rivoluzionato le nostre esistenze, l'online e i social network stanno rivoluzionando anche il modo di rapportarci alla morte, al lutto e all'immortalità. Profili che sopravvivono alla vita biologica dell'utente, bacheche come spazi di elabo- razione comunitaria di una perdita privata, post di partecipa- zione a cordogli collettivi, esperimenti tecnologici di interazio- ne postuma, sono espressioni di un nuovo modo di pensare il legame tra il vivere e il morire, tra il corpo fisico e la presenza digitale, su cui vale la pena interrogarsiDomenica 1° ottobre, ore 15:00Circolo dei Lettori"I riti dell'ultimo viaggio"Tanatoestetica e cerimonie funebricon Simona Pedicini, tanatoesteta e scrittricecon Ade Zeno, cerimoniere funebre e scrittoremodera Davide Sisto, tanatologo e filosofoL'incontro intende riflettere sulle caratteristiche rituali, pre- valentemente laiche, dell'ultimo viaggio del defunto. La cura meticolosa della salma, l'attenuazione dei segni visibili della morte e la condivisione di parole e musiche amate dal de- funto personalizzano il momento doloroso del commiato, pro- teggendo la condivisione del dolore e curando le tracce più significative del ricordo. La tanatoestetica e le cerimonie fune- bri accompagnano il congedo e introducono il mondo nuovo, privo di colui che abbiamo amato.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Elen Seishin Viviani"Torino Spiritualità"www.torinospiritualita.orgTorino SpiritualitàSabato 30 Settembre, ore 17:00MAO Museo d'Arte Orientale"Non dico vita, non dico morte"con Drio Doshin Girolami, monaco buddhista, abate e guida spirituale del Centro Zen l'Arco, Zenmon Ji con Matteo Cestari, docente di religioni e filosofie dell'Asia Orientale modera Elena Seishin Viviani, monaca buddhista e vicepresidente Unione Buddhista Italianain collaborazione con Unione Buddhista ItalianaUn monaco buddhista di tradizione Zen Soto e uno studioso di religioni e filosofie orientali incrociano esperienze e compe- tenze per provare a destrutturare la paura della morte nelle sue diverse componenti, insegnando ad accoglierne l'indicibi- lità quale cifra di una verità che non solo dimora da sempre nelle nostre esistenze, ma che ci restituisce il valore del reale.Elena Seishin Viviani. Nasce a Brescia nel 1957. Si laurea in germanistica all'Università di Urbino e si avvicina allo zen nei primi anni Ottanta quando incontra e diventa discepola del maestro Fausto Taiten Guareschi da cui riceve l'ordinazione laica nel 1983 e una prima ordinazione monastica nel 1997; nel 2004 riceve una seconda ordinazione monastica dal maestro Massimo Daido Strumia, altro pioniere dello zen italiano con cui studia a Torino e di cui oggi è unica erede nel Dharma. Completa la formazione monastica prevista dall'Ordine dello Zen Soto in Francia, Giappone e Stati Uniti presso centri quali La Gendronnière, Antai-ji, Yoko-ji, Shogo-ji, Aichi ni-sodo e Zen Mountain Center di Los Angeles. Vive e insegna a Torino dove è guida del Tempio Enku-ji. É docente del Seminario Teologico Catechistico di Shobozan Fudenji. Attualmente ricopre l'incarico di vicepresidente dell'Unione Buddhista Italiana ed è membro del Comitato Interfedi della città di Torino, nonché del D.I.M. – Dialogo Interreligioso Monastico.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Marina Sozzi"Torino Spiritualità"www.torinospiritualità.orgwww.circololettori.itTorino SpiritualitàIl Death Café del festivalgiovedì 28 settembre 2023 ore 18.00il Circolo dei lettori, sala letturaintroduce e coordina Marina Sozzi, tanatologaUn'occasione per discutere insieme, in un gruppo ristretto e in un'atmosfera informale, sulla morte e sul morire. Non una seduta terapeutica o un gruppo di mutuo aiuto, ma un momento di condivisione limpida e profonda, in cui tabù e rimozioni cedono il posto a tè, biscotti e convivialità.Torino SpiritualitàSabato 30 settembre 2023, ore 11:30Circolo dei Lettori, Torino"I doni della morte"con Marina Sozzi, Tanatologaa cura di Fondazione FAROSi parla molto del “tabù” della morte. Ma quali sono le ragioni, quali i processi storici a causa dei quali la nostra cultura evita la morte? E come mai, invece, è utile e opportuno parlare del nostro comune destino mortale, accoglierlo nel nostro pensiero? Anche perché – strano ma vero – la serenità del vivere e il senso di responsabilità nei confronti degli altri sono doni che hanno a che fare proprio con il limite per antonomasia costituito dalla mortalità.Le scelte di fine vitadomenica 1 ottobre 2023 ore 12.00 il Circolo dei lettoricon Carlo Casalone, gesuita, docente di Teologia moraleLuciano Orsi, vicepresidente Società Italiana di Cure Palliativemodera Marina Sozzi, tanatologain collaborazione con Fondazione Fabretti OnlusUn dialogo per provare a ragionare sul tema delle scelte di fine vita in modo molto concreto, lasciando da parte le contrapposizioni sui massimi sistemi per stare con il pensiero al letto del paziente. Non tutte le scelte, nella prossimità della morte, sono riconducibili all'opzione tra vivere fino alla fine e morire in anticipo. Ciò che sembra rilevante è salvaguardare l'autodeterminazione fino all'ultimo istante, accompagnandola e perseguendola come un fondamentale scopo dell'assistenza.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Pia Massaglia"Accompagnare i bambini e i ragazzi nell'esperienza della perdita"Torino Spiritualitàwww.torinospiritualita.orgAccompagnare i bambini e i ragazzi nell'esperienza di perditavenerdì 29 settembre 2023 ore 18.00ll Circolo dei lettori, con Pia Massaglia, neuropsichiatra infantilea cura di Fondazione FARONell'infanzia e nell'adolescenza la morte di una persona cara è tanto più sofferta quanto più importante è il legame e profonda la condizione di dipendenza. Quando l'evento di perdita arriva alla fine di un percorso di malattia è possibile limitarne l'impatto traumatico con una comunicazione sincera ma graduale, una partecipazione tutelata e il mantenimento di impegni adeguati alla fase evolutiva. Si tratta di affrontare insieme la fragilità della condizione umana, mantenendo aperta la prospettiva del futuro.Pia Massaglia, al di là di ogni retorica è sicuramente una delle voci più autorevoli nel campo della neuropsichiatria infantile. Nella sua, credo ormai trentennale esperienza presso il Servizio autonomo di oncologia pediatrica dell'Università di Torino, si occupa, in veste di psicoterapeuta psicoanalista oltre che di Professore Associato del dipartimento di Scienze pediatriche, in particolar modo delle problematiche psicologiche e dell'intervento psicologico sul bambino e sull'adolescente malato di tumore.I suoi scritti e i suoi interventi appassionati nel corso dei convegni che hanno segnato la storia della psiconcologia italiana, hanno contribuito non solo alla formazione degli operatori del settore evolutivo ma hanno dato forti suggestioni anche nell'ambito del lavoro di sostegno e accompagnamento con i pazienti adulti.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Pino Petruzzelli"Terra, guerra, radici"Il mio cammino sulle orme di Mario Rigoni SternEdizioni Areshttps: edizioniares.itPunto di partenza per la maturazione dell'opera di Petruzzelli è stato il pensiero di Mario Rigoni Stern. Camminare nella vita come attraverso un bosco, osservare la collaborazione tra le specie in vista di un equilibrio stupefacente ma fragile. I reportage sulla guerra nei Balcani, sulla vita condivisa con i Rom, i pellegrinaggi nei campi di concentramento accompagnato dai sopravvissuti, l'attenzione alla natura e a ciò che gli alberi silenziosamente insegnano sull'importanza delle radici per protendersi nella vita con forza e vitalità. Petruzzelli, in sintesi, ci racconta quanto l'esperienza di un altro scrittore possa incidere nella propria vocazione e nell'agire consapevolmente nel mondo.Pino Petruzzelli (1962) è drammaturgo, regista e attore. Con Paola Piacentini fonda a Genova il Centro Teatro Ipotesi. Gira tra i popoli del Mediterraneo per raccontare guerre e splendori. Passa sei anni attraverso l'Europa per conoscere la cultura del popolo Rom. I suoi spettacoli sono stati prodotti da Teatro Nazionale di Genova, Teatro della Tosse, Mittelfest e Torino Spiritualità. Ha collaborato con Predrag Matvejevic, Vito Mancuso, Pino Cacucci e Massimo Calandri. È direttore artistico della Casa del Pensiero e del progetto Liguria delle Arti. Ha pubblicato Non Chiamarmi zingaro (Chiarelettere), Io sono il mio lavoro (Pentagora) e Gli Ultimi (Chiarelettere).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Carlo Grande"Tutt'intorno è Francia"Grand tour sentimentale dalle brume di Calais alla luce di MarsigliaTS Edizionihttps://tsedizioni.itmercoledì 21 dicembre 2022, ore 18:00Circolo dei Lettori, TorinoPresentazione del libro "Tutt'intorno è Francia"con Carlo Grande, Margherita Oggero, Enrico Pandiani, Roberta Russo«Parto leggero, per il lungo viaggio sulle strade di Francia. Troverò quel che mi serve per via, e anche un po' me stesso, perché questo libro percorre una terra che è un po' mia, fra gente che è mia, torinese e sabaudo a pochi passi dal confine».Inizia così il lungo viaggio di Carlo Grande attraverso l'Esagono: un viaggio del cuore, alla scoperta dei cugini d'Oltralpe, sulle tracce dei grandi che ne hanno fatto la storia e di quelle figureche costituiscono patrimonio comune della cultura europea. Perché le montagne uniscono e non ostacolano, in barba agli odiosi muri moderni.Un itinerario sulle strade di Francia, al di là degli stereotipi. Dal Sud – le assolate spiagge della Costa Azzurra, rifugio di artisti e scrittori, e orgoglio occitano ancora intatto – verso il cuore profondo del Paese – la Loira dei re e di Leonardo – fino al Nord di Proust e Leblanc, tra memorie letterarie e ricordi di guerra; e poi ancora giù verso le Alpi, dove Italia e Francia si saldano indissolubilmente. Alla scoperta di un Paese che, dopotutto, amiamo sempre alla follia.Carlo Grande, scrittore e giornalista, lavora per il quotidiano La Stampa. Già direttore della rivista di Italia Nostra, è autore di romanzi di successo come La via dei lupi (2002), con il quale ha vinto il Premio Grinzane Civiltà della Montagna e il Premio San Vidal a Venezia, e La cavalcata selvaggia (2004). Nel 2006 è uscito Padri. Avventure di maschi perplessi, mentre nel 2008 ha pubblicato Terre alte. Il libro della montagna. Ha partecipato al Festival della Mente di Sarzana. È collaboratore di Torino Spiritualità. È collaboratore di Torino Spiritualità. Per TS Edizioni è autore de Il giardino incantato. Un viaggio dell'anima dalle Alpi occidentali alle colline delle Langhe e del Monferrato (2021).IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it
Federica Osti"Torino Spiritualità"https://torinospiritualita.org/La memoria della pelle: il tatto e le sue madeleinessabato 1 ottobre 2022 ore 18.30 | il Circolo dei lettori, sala grandecon Federica Osti, dermatologa e Alessandro Martella, dermatologoLa pelle è l'organo attraverso il quale facciamo esperienza del tatto, il senso più importante per la nostra crescita di esseri umani. Fin dalla vita uterina, infatti, l'esperienza tattile si rivela fondante, e tale rimane, consentendoci non solo di arricchire il nostro bagaglio di sensazioni e di costruirci un vocabolario interno, ma anche di serbare il ricordo delle memorie passate con la stessa vividezza della proverbiale madeleine proustiana. Tra riflessione teorica ed esempi pratici, un incontro dedicato alla complessità del tatto e al ricco universo sensoriale della nostra epidermide. Alessandro Martella, Federica Osti"La pelle lo sa"Mondadori Editorehttps://www.mondadori.it/Avere una bella pelle sembra la chiave del successo, infatti mai come oggi si moltiplicano i trattamenti per prendersene cura. Eppure di questo organo che ci fa da involucro e ci connette agli altri si parla ancora poco se non, appunto, in termini di estetica o di eventuali patologie. In pochi considerano che essa è un contenitore attivo, che ci consente di scoprire chi siamo noi e chi sono gli altri, nonché di esplorare il mondo.Risale al medioevo l'intuizione che senza contatto la vita non è possibile: le osservazioni sulle conseguenze della deprivazione tattile nei bambini hanno svelato quanto cruciale sia abbracciare, accarezzare e toccare. Ce lo hanno poi riconfermato i periodi di lockdown: «abbiamo bisogno di quattro abbracci al giorno per rimanere sani di mente, otto abbracci al giorno per rimanere in salute e dodici abbracci per crescere davvero».https://ilpostodelleparole.it/libri/alessandro-martella-la-pelle-lo-sa/IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Paolo Scquizzato"Torino Spiritualità"https://torinospiritualita.org/Radicati tra terra e cielosabato 1 ottobre 2022 ore 11.30 | Aula Magna della Cavallerizza Realecon Pablo d'Ors, sacerdote e scrittore e Paolo Scquizzato, sacerdote e scrittoreIl corpo che si siede in raccoglimento, la schiena eretta, le ginocchia piegate… un radicamento tra terra e cielo che diventa via d'accesso alla presenza, per provare finalmente a raggiungersi. La meditazione è un cammino di ricongiungimento che si percorre da fermi, come ben sanno Pablo d'Ors, autore di quel gioiello sulla meditazione che è Biografia del silenzio e Paolo Scquizzato, che da anni conduce gruppi di meditazione silenziosa. Un incontro di sapienze ed esperienze, per intuire il vero dietro all'illusione.Toccare il cielo con un ditoLa felicità a portata di pelledomenica 2 ottobre 2022 ore 12 | Museo Nazionale del Risorgimento, Aula della Cameracon Paolo Scquizzato, sacerdote e scrittoreVenire a contatto con il mondo attraverso la pelle è il primo modo di conoscerlo. Una conoscenza limitata e tuttavia indispensabile, perché è toccando le cose che le facciamo esistere, mentre ciò che non può essere toccato con mano cede al sospetto d'irrealtà. E tuttavia il tatto si ostina a voler superare la fisicità, divenendo metafora: toccare il cielo con un dito, toccare il fondo, toccare il cuore… Ma il vero slancio metafisico del tatto è nella dimensione dell'amore: è il contatto dei corpi degli amanti che, nel superamento della dualità e nell'esperienza dell'uno, assurge al trascendente.Paolo Scquizzato"La ferita e la luce"40 meditazioni per spiriti inquietiEffatà Editricehttps://editrice.effata.it/Un filo rosso tiene legati questi quaranta brani del Vangelo: la forza dirompente di un annuncio rivoluzionario che è stato sempre più insabbiato e trasformato nel corso del tempo. Gesù ha rovesciato le categorie religiose: la legge, l'osservanza, il merito, il sacrificio diventano valori negativi, perché l'uomo, agli occhi di Dio, è prezioso a prescindere. Protagonisti di queste pagine del Vangelo, ma assolutamente paradigmatici di tutti i vangeli, sono l'accoglienza, il perdono, il servizio, la cura verso gli altri – tutti gli altri – in una parola l'amore incondizionato. E don Paolo Scquizzato ci guida con entusiasmo e passione lungo un viaggio, cui prendono parte decine di teologi, scrittori, poeti, filosofi che danno il loro contributo spirituale e intellettuale per definire la cornice entro cui si collocano le nostre esistenze, il nostro essere e il nostro modo di vivere, il nostro io con tutte le sue zone d'ombra e il nostro stile di vita, le nostre ferite e la nostra luce.Dall'Introduzione di Elisabetta Pauletti«Finché siamo inquieti possiamo stare tranquilli»Julien GreenIL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Cinzia Pozzi"Torino Spiritualità"https://torinospiritualita.org/Torino SpiritualitàSottopelle: quando il corpo diventa bionicodomenica 2 ottobre 2022 ore 15 | il Circolo dei lettori, sala giococon Cinzia Pozzi, giornalista medica e Michele Bellone, science writerUn mattino la giornalista Cinzia Pozzi sente il petto “risuonare”. È la voce del suo coinquilino meccanico, un defibrillatore sottocutaneo usato per trattare aritmie pericolose: quando i battiti si fanno troppo veloci o il cuore si ferma del tutto, il dispositivo emette una scarica elettrica che ripristina il ritmo cardiaco. Oggi che la tecnologia medica lo consente, che cosa significa convivere con un corpo fatto non solo di carne e ossa, ma di cavi e microchip? Che cosa vuol dire destreggiarsi tra sirene, sibili e bip bip di un corpo bionico?https://www.vivaticket.com/it/ticket/sottopelle-quando-il-corpo-diventa-bionico/188623Cinzia Pozzi"Corpi estranei"Codice Edizionihttps://www.codiceedizioni.it/Monica si ricarica prima di uscire di casa per non restare paralizzata dal dolore. Antonio tiene a bada i sintomi motori del Parkinson con un telecomando. Zack e Dylan, in classe, si connettono via bluetooth alle voci dei compagni. Quella di chi convive con pacemaker, defibrillatori cardiaci impiantabili, impianti cocleari e sistemi per la Deep Brain Stimulation è una quotidianità diversa, con cui sempre più persone devono fare i conti. Mentre media, aziende produttrici ed esperti parlano solo di innovazione, Cinzia Pozzi capovolge il punto di osservazione e racconta le storie delle persone che si affidano a questi dispositivi: come ci si adatta a un corpo fatto non solo di carne e ossa? Serve fare manutenzione? E come si viene percepiti dalla società dopo l'impianto? Attraverso le voci dei pazienti, tra evidenze scientifiche e progetti pilota, Corpi estranei delinea uno scenario fatto di sfide individuali e collettive, dilemmi etici e tanta disinformazione; ma invita anche a riflettere sui limiti dell'uso della tecnologia in medicina, sull'importanza della collaborazione attiva dei pazienti nel percorso di cura e su quanto siamo disposti a fidarci del progresso nella speranza di stare meglio.«Allora non si sentì una cavia, bensì una pioniera, ma all'eccitazione di essere tra i primi pazienti a beneficiare di un microchip così nuovo si era anche affiancata, da un certo momento in poi, l'incertezza riguardo alla sicurezza dell'intervento di impianto e alle conseguenze a lungo termine della convivenza con il piccolo ospite. Dopotutto, non conosceva nessuno che avesse incorporato quel dispositivo prima di lei».IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Natalia Pazzaglia"Torino Spiritualità"https://torinospiritualita.org/La pelle ferita: dai punti alle parolescuola di otiumdomenica 2 ottobre 2022 | ore 10.30-13 | il Circolo dei lettori, sala giococon Natalia Pazzaglia, storyteller e social innovatorFerita: un'interruzione dei tessuti causata da agenti esterni. Viviamo, spesso senza accorgercene, di ferite. La pelle ferita taglia, apre, espone l'interno di noi al mondo. E se prude, sta guarendo. Un laboratorio per provare a curare la nostra pelle con la scrittura, rimedio non sempre dolce ma spesso efficace. Una metamorfosi del corpo per facilitare un'integrazione interiore.https://www.nataliapazzaglia.com/"Mi chiamo Natalia e lavoro nel no profit dal 2012.Lo faccio perchè ho sempre sognato di cambiare il mondo in meglio.Da piccola mi appassionavo a costruire nuovi mondi con i miei giocattoli preferiti, da grande la mia creatività ha incontrato le storie di innovatori sociali e gli studi legati alla costruzione di comunità e ai processi di cambiamento.A sedici anni ho comprato un quadro con monaci buddisti in cammino: mi ha seguito in quasi tutti i tredici traslochi fatti da allora. Sulla mia scrivania ci sono sempre fiori freschi, il computer e matite colorate. Alle pareti foto e frasi ispirazionali.I viaggi e la cura sono stati leitmotiv del mio percorso professionale.Costa d'Avorio, Bolivia, India, Giordania, Siria, Libano, Israele, Palestina, Russia, Perù, Egitto, Argentina, Marocco, Laos, Cambogia, Tailandia, Vietnam, Singapore, Giappone, Cuba, Australia, Armenia, Georgia, Messico, Indonesia, Stati Uniti sono luoghi che hanno cambiato il mio sguardo. Le esperienze di volontariato mi hanno fatto intuire il valore dell'autenticità e della condivisione. I progetti che ho seguito mi hanno fatto comprendere l'importanza della cura: per le idee, i progetti e le persone.Siamo tutti connessi.L'esperienza che, in assoluto, mi ha cambiato di più a livello professionale e personale sono stati gli anni di vicinanza ad una paziente oncologica: mia mamma.A lei devo il coraggio e la determinazione nelle difficoltà, la creatività di fronte ai vicoli ciechi, la speranza nei momenti più bui, l'amore per le cose belle, la fiducia negli altri e nel cambiamento positivo.Credo che le persone possano fare la differenzae che con le loro storie e idee, anche imparando dalle cadute e dai fallimenti, possano cambiare il mondo in meglio."IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Compie 18 anni la rassegna Torino Spiritualità, che accoglie a Torino filosofi, teologi, storici, scrittori, artisti, scienziati, personalità della politica e dell'economia, provenienti da tutto il mondo per discutere e confrontarsi su diversi temi in diversi angoli della città, tra luoghi di culto, spazi museali, della cultura e dello spettacolo. Il tema cardine di quest'anno è Pelle – La superficie profonda, e vuole esplorare le diverse sfaccettature e declinazioni della frontiera estrema tra noi e il mondo; il 1 settembre è stato presentato il programma completo, che come sempre accoglie diversi ospiti.Tra quelli più attesi, tra 29 settembre e il 2 ottobre, Orhan Pamuk, scrittore e accademico turco, premio Nobel per la letteratura, in conversazione con Elena Lowenthal, direttrice della Fondazione Circolo dei lettori, per presentare il suo ultimo libro “Le notti della peste”. Tra gli altri ospiti Fabrizio Gifuni, Luciana Littizzetto, Oliviero Toscani, Cecilia Strada, Gherardo Colombo, Giorgio Vallortigara, Frank Westerman. Intervista Armando Buonaiuto, curatore della rassegna
Franco La Cecla"Torino Spiritualità"https://torinospiritualita.org/Torino SpiritualitàSabato 1° ottobre 2022, ore 15:00Museo Nazionale del Risorgimento"Sentimenti manifesti: di rossori, brividi e sudori"con Franco la Cecla, antropologoSuccede talvolta che l'epidermide ci tradisca, diventando d'improvviso il luogo dove si manifesta qualcosa che avremmo preferito arginare: imbarazzati rossori, sudori inopportuni, brividi incontrollati… il mondo interiore che oltrepassa il confine stabilito e si rovescia fuori, rendendoci d'un tratto scomodi a noi stessi. E quando questo accade, sperimentiamo sulla nostra pelle (d'oca) che non esiste cosa più umana che arrossire. Ingresso € 3Acquista su vivaticket o al Circolo dei lettori: info biglietteria https://torinospiritualita.org/info-e-biglietteria/per info 331 4052153 | 011 8904401Franco La Cecla, antropologo, ha insegnato in varie università italiane e straniere. Oggi insegna Visual Anthropology alla NABA di Milano e Arte e Antropologia allo IULM di Milano. Tra i suoi libri ricordiamo Contro l'architettura (Bollati e Boringhieri, 2010), Contro l'urbanistica (Einaudi, 2015), Africa loro (Milieu, 2019), Essere amici (Einaudi, 2019), Perdersi (Meltemi, 2021), Tradire i sentimenti. Rossori, lacrime, imbarazzi (Einaudi, 2022). La sua raccolta di poesie La terra negli occhi (Interno Poesia, 2020) ha ricevuto la menzione speciale al Premio Camaiore 2020. È autore del documentario In altro mare (2009) che ha vinto il premio Coast Culture del San Francisco Ocean Film Festival.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Roberto Marchesini"Torino Spiritualità"https://torinospiritualita.org/Sabato 1° ottobre 2022, ore 18:30Museo Nazionale del RisorgimentoUna carezza sul mondo: gli umani, gli animali, la curasabato 1 ottobre 2022 ore 18.30 | Museo Nazionale del Risorgimento, Aula della Cameracon Roberto Marchesini, filosofo ed etologoNei primati la pelle non è semplicemente un involucro che contiene il corpo, ma diviene una soglia di relazioni attraverso la carezza, l'abbraccio, il grooming. Per noi esseri umani comprendere meglio questi animali vuol dire recuperare orizzonti d'intelligenza affettiva e di cura un po' trascurati dalle odierne fantasie virtuali. La cura è un prendere contatto, un accarezzare metaforicamente tutto ciò che ci circonda, e ha sulla pelle, soprattutto sul palmo delle mani, il suo centro gravitazionale.https://www.vivaticket.com/it/ticket/una-carezza-sul-mondo-gli-umani-gli-animali-la-cura/188654Roberto Marchesini"L'amore per gli animali"Come la relazione con le altre specie ci ha cambiatoLindau Edizionihttps://www.lindau.it/Fin dalle prime manifestazioni artistiche del Paleolitico, gli animali sono stati per l'uomo una fonte inesauribile di ispirazione. Dopo millenni trascorsi in loro compagnia il divario che ci separa si è però oggi fatto molto netto ed è amplificato dalla deriva tecnologica e dalla crisi ambientale in atto. Il ristretto gruppo di pet, composto per lo più di cani e gatti, che abita con noi e che spesso umanizziamo in modo grottesco, non è più in grado di offrire quello specchio istruttivo e stimolante che fino a pochi anni fa costituiva un tassello formativo indispensabile per lo sviluppo di Homo sapiens. Roberto Marchesini esplora la relazione tra esseri umani e altri animali da diverse prospettive. All'analisi di tipo scientifico, indispensabile per comprendere i meccanismi alla base di fenomeni quali la domesticazione del cane e lo sviluppo della zootecnia, affianca una disamina delle teorie filosofiche e antropologiche che hanno generato la spaccatura, ormai così evidente, fra il nostro mondo e il loro. Inoltre, grazie a più di uno sconfinamento nei campi dell'arte e della rappresentazione dell'eterospecifico, L'amore per gli animali riassume molti dei processi che nel corso della storia (e della preistoria) ci hanno resi l'animale che siamo.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Simone Schinocca"Festival delle Migrazioni"https://www.festivaldellemigrazioni.it/Il Festival delle Migrazioni torna a Torino per la sua quarta edizione dal 27 settembre al 2 ottobre 2022 e anche quest'anno si snoda in vari luoghi della città, tra l'ex Cimitero di San Pietro in Vincoli, la Scuola Holden, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, le sedi di Pastorale Migranti e Valdocco e il Giardino Pellegrino a Borgo Dora. Il tema delle migrazioni, affrontato nelle sue possibili declinazioni, sarà al centro della sei giorni tra dibattiti, proiezioni, incontri, spettacoli teatrali e concerti. Il Festival delle Migrazioni è ideato e organizzato dalle compagnie teatrali A.M.A. Factory, AlmaTeatro e Tedacà.Il Festival delle Migrazioni è sostenuto da Fondazione Compagnia di San Paolo (maggior sostenitore), Otto per mille Chiesa Valdese e MiC e patrocinato da Città di Torino, Città Metropolitana, Circoscrizione 7, Ordine degli Assistenti Sociali Consiglio Nazionale e Regione Piemonte. Incontri. Apre il festival Cecilia Sala, giornalista e autrice del podcast Stories, attraverso il quale racconta una storia dal mondo ogni giorno, con un incontro sul rapporto tra guerra e informazione coordinato dal documentarista Davide Demichelis. Insieme a Emanuele Giordana, inviato di guerra, e Raffaele Crocco, direttore dell'Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo, si traccerà una mappa dei conflitti aperti (e dimenticati). In programma anche un approfondimento con i corrispondenti Antonella Napoli, Enzo Nucci, Tiziana Ferrario e Nico Piro (in collegamento) sulla situazione politica di alcuni paesi per cercare di comprendere e raccontare una parte importante di flussi migratori. Con le giornaliste Patrizia Fiocchetti e Antonella Sinopoli, la pastora valdese Daniela Di Carlo e la testimonianza di Sapeda, attivista afghana si parlerà delle donne nei luoghi di conflitti e in territori postbellici, tre storie di resistenze e pratiche di pace. La deontologia della narrazione, ovvero quale sia il compito dell'informazione nella diffusione di percezioni e narrazioni su guerre e migrazioni, è il tema dell'incontro con Anna Meli, Paola Barretta, Valerio Cataldi e Stefano Talli. In collegamento, Asmae Dachan e Francesca Mannocchi. Modera Gian Mario Gillio.Due gli incontri realizzati in collaborazione con Torino Spiritualità: Torino città del dialogo, sulle criticità e risorse di una molteplice convivenza, che si definisce anche attraverso l'incontro interreligioso, con Valentino Castellani (presidente Comitato Interfedi) e Gianna Pentenero (Assessora Coordinamento politiche per la multiculturalità); mentre di vite spese a prendersi cura degli altri discutono Cecilia Strada e l'ex magistrato e saggista Gherardo Colombo, in dialogo con il curatore di Torino Spiritualità Armando Buonaiuto. Teatro. Il teatro si conferma cuore pulsante della kermesse, contando nell'edizione 2022 il record di spettacoli. Nella sei giorni sono infatti otto le proposte teatrali, con protagonisti interpreti internazionali: in scena, Alberto Boubakar Malanchino con lo spettacolo Sid – Fin qui tutto bene, la storia di un ragazzo annoiato dalla vita che si racconta in un monologo battente mentre si allena in carcere come boxeur; Francesca Farcomeni con il progetto teatrale Radio Ghetto, nato per raccontare in una modalità performativa l'esperienza vissuta all'interno dei ghetti dei braccianti agricoli nel foggiano. Poi Love's Kamikaze, con una doppia replica, diretto da Mila Moretti e ambientato a Tel Aviv nel 2005, in cui Naomi, ebrea, e Abdul, palestinese, si amano cercando di dimenticare la guerra e nello stesso tempo si confrontano rispetto alle due civiltà di appartenenza e ancora Storie fragili di Olga Kalenichenko con protagonisti bambini russi e ucraini. Cibo. Confermato anche in questa edizione un appuntamento molto amato dal pubblico del Festival delle Migrazioni, quello della Cena delle cittadinanze: una lunga tavolata allestita nel cortile di San Pietro in Vincoli sarà l'occasione per condividere il cibo portato da casa o i piatti proposti dalle cucine dal mondo presenti al festival, vivendo l'emozione di una cena tutti insieme.Il cibo è anche al centro dell'evento realizzato in collaborazione con l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Sguardi e metafore su cibo e migrazione in cui si alterneranno momenti conviviali e parole per approfondire concretamente tre aspetti: i cambiamenti climatici e la migrazione, con Gabriele Proglio, un dialogo sulla storia coloniale italiana attraverso la storia del cibo e la gastronomia come terreno di incontro e arricchimento culturale. Testimonianze. Anche in questa edizione, uno spazio fondamentale del festival è occupato dalle testimonianze dirette delle migrazioni: per parlare della migrazione siriana saranno presenti Muna e Mido Khorzom, al termine della rappresentazione di Storie Fragili è previsto un momento riflessioni sulle tematiche trattate durante lo spettacolo, con interventi diretti di rifugiati ucraini e volontari delle missioni a Leopoli. Il pubblico del festival potrà approfondire inoltre le questioni legate alla rotta migratoria americana nell'incontro Al Otro lad e scoprire il forte legame che esiste tra cibo e migrazione, sempre tramite le voci di persone migranti. Musica. Spazio anche alla musica, con i concerti di Baba Sissoko, artista e compositore del Mali, della giovane cantautrice di origine marocchine Rania Khazour e della reggae band Woolers. Inoltre Chris Obehi, nato in Nigeria nel 1998, condurrà il pubblico in un viaggio intimo nella sua storia, nella sua musica e nelle sue parole, durante un talk in cui il pubblico potrà interagire attraverso la costruzione di una playlist musicale. Cinema. Tornano gli appuntamenti cinematografici, a cui è dedicata la serata di mercoledì 28 settembre. Al Polo del ‘900, in seguito alla premiazione dei vincitori della Call Sguardi 2022, è previsto un incontro in collaborazione con ZaLab e la proiezione di No Hard Feelings (Future Drei) di Faraz Shariat, in organizzata in collaborazione con il Lovers Film Festival. Arte. Il festival dialoga anche con l'arte attraverso la mostra E coglieremo i saperi delle nostre resistenze, in corso alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Si tratta della prima personale in Italia della peruviana Daniela Ortiz: dipinti, ricami e installazioni per raccontare le Resistenze delle donne nei luoghi post bellici e coloniali. Fondazione Sandretto ospiterà inoltre uno degli spettacoli in programma.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Armando Buonaiutocuratore di "Torino Spiritualità"Camminate Spiritualihttps://torinospiritualita.org/Ogni passo è una carezzaLe camminate in attesa di Torino Spiritualità> sabato 11 giugno, Pian della Mussa (Torino) | camminata diurnaForest Bathing. Nutrire la pellecon Fabio Castello, Forest Bathing Guide, e Alessandra Masino, guida escursionisticaUna quieta immersione nel bosco seguendo i principi dello Shinrin-Yoku (o Forest Bathing). Un'esperienza di pratiche per connettersi alla natura ascoltando i suoni dolci del torrente e sperimentando sulla pelle il potere terapeutico degli alberi. Sviluppata in Giappone, oggi la pratica è annoverata tra le terapie preventive e si sta rapidamente diffondendo nel mondo.> sabato 11 giugno, Val di Gesso (Cuneo) | camminata notturnaAlla ricerca della notte rubatacon Irene Borgna, scrittrice, antropologa e guida naturalisticacon il supporto di Aree Protette delle Alpi MarittimeUna camminata a ritrovare la notte buia, esperienza rara, cancellata da luci urbane sempre più invadenti e feroci. Al crepuscolo si sale alla piana del Valasco per poi cenare in rifugio e ridiscendere alla luce della luna crescente, sotto a uno dei cieli più intatti d'Italia. A scandire il percorso, letture tratte dal libro di Irene Borgna Cieli neri (Ponte alle Grazie).> domenica 12 giugno, Val d'Ayas (Aosta) | camminata diurnaAxis Mundi. L'asse del mondocon Emanuele Enria, performer e ricercatore indipendente, e Raffaella Cinti, guida escursionisticaSalendo al Lago Lochien, punto d'osservazione da cui contemplare la magnifica veduta del massiccio del Monte Rosa, si sperimentano pratiche di movimento volte ad accrescere la consapevolezza corporea, per ritrovare nell'atto del camminare il senso effettivo di una ricerca d'orientamento nello spazio.> domenica 12 giugno, Ceresole Reale (Torino) | camminata diurnaLa pelle di Gaiacon Giuseppe Barbiero, biologo, docente di Ecologia e di Ecopsicologia Università della Valle d'Aosta, e Alessandra Masino, guida escursionisticaIl nostro amore per la vita è innato, ma non istintivo. Per questo la biofilia va educata, affinché possa fiorire in una relazione sana e gratificante con la Natura. Tra biodiversità e psicologia ambientale, un itinerario di boschi e sentieri per imparare a curvarsi sul mondo naturale con cuore aperto e ad accarezzare la pelle di Gaia con rispetto.info e prenotazioni 011 8904401 | info@circololettori.itIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
"Torino Spiritualità: Desideranti. Slanci, brame, mancanze" 2. parte con Felice Cimatti, Elena Loewenthal, Massimo Recalcati, Ilaria Gaspari
"Torino Spiritualità: Desideranti. Slanci, brame, mancanze" 1. parte con Felice Cimatti, Armando Buonaiuto, Vito Mancuso, Svamini Hamsananda Giri.
Laura Boella"Torino Spiritualità"https://torinospiritualita.org/"Qualcosa manca. Il desiderio e l'arte dell'assenza"sabato 19 giugno 2021 ore 10.30 - Piazza Carlo Alberto, Padiglione Torino Spiritualitàcon Laura Boella, filosofa e Lidia Maggi, pastora valdese - modera Anna Peiretti, scrittriceC'è sempre qualcosa che manca. Lo insegnano le fiabe, dove anche i più gioiosi happy end serbano la traccia di un'invisibile non colto. E lo insegna il mito biblico quando Dio, appena plasmata la creatura umana, si accorge che ancora manca chi possa strapparla alla sua solitudine. Ma che cos'è questa mancanza? Sulla scorta del pensiero del filosofo Ernst Bloch, Laura Boella vede in essa “il meglio” che nutre ogni desiderio, una potenzialità di sogni e di vita che non bisognerebbe mai dimenticare. Per Lidia Maggi è invece una distanza preziosa, perché solo nello spazio tra noi e l'altro impariamo la grammatica della relazione. Due affacci per misurare, tra assenze e desideri, la vitalità dell'incompiutezza.Ingresso € 3Acquista su vivaticket o al Circolo dei lettori: info biglietteria quiper info 349 6285606Laura Boella"Cuori pensanti"5 brevi lezioni di filosofia per tempi difficiliChiarelettere Edizionihttp://chiarelettere.it/Cinque donne indipendenti, audaci, ostili a ogni conformismo. Un piccolo libro di filosofia che rappresenta una continua fonte d'ispirazione.«Un piccolo gioiello» - Michela Marzano, RobinsonL'eredità delle filosofe non è soltanto scritta nei loro libri, ma vive nella loro esperienza, nei loro giudizi, nelle scelte etiche, politiche e spirituali. In queste pagine non ho fatto altro che lasciarmi trasportare dalla passione che mi accompagna da molti anni per queste straordinarie figure di pensatrici, cercando di esaltarne il coraggio di amare e di pensare.Cinque brevi lezioni di filosofia condensate in poco più di cento pagine: un piccolo gioiello che attraversa la vita, gli amori, le inquietudini, le domande, le riflessioni di cinque pensatrici straordinarie che hanno sfidato la morale convenzionale e le cui biografie sono avvolte in un alone di leggenda. Per ognuna di loro, la filosofia non è stata un riparo o un ritiro dal mondo: è stata la pratica audace e ostinata di un addestramento al sentire la vita in tutta la sua ricchezza e complessità, di una vigilanza sulle proprie emozioni, di un raccoglimento capace di lasciar emergere ogni esperienza in tutte le sue sfumature, con assoluta chiarezza. Le loro parole e i loro pensieri sono una continua fonte d'ispirazione, oggi come ieri. Edith Stein, Maria Zambrano, Hannah Arendt, Simone Weil, Etty Hillesum.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Paolo Scquizzato"Torino Spiritualità""Desiderare l'infinito. Ovvero, dell'inutilità di Dio"venerdì 18 giugno 2021 ore 18.30Piazza Carlo Alberto, Padiglione Torino Spiritualitàcon Paolo Scquizzato, sacerdote e scrittoreIl desiderio, per essere tale, deve restare inappagato. Ma quando si tratta della divinità, questo assioma si fa drammatico. Perché se le cose stanno così, allora il possesso di Dio ne sancirebbe di fatto la morte. Una riflessione per indagare il crinale che divide desiderio e bisogno.Ingresso € 5 Acquista su vivaticket o al Circolo dei lettori: info biglietteria quiper info 349 6285606"Centro del cuore, centro del desiderio. Una pratica meditativa"domenica 20 giugno 2021 ore 06.30Piazza Carlo Alberto, Padiglione Torino Spiritualitàcon Paolo Scquizzato, sacerdote e scrittore, Alessandra Prema De Salvo e Dario Macioci, insegnanti di contemplazione, Simone Campa, musicista e suonoterapeutaNella quiete di una Torino albeggiante, una sessione di pratica meditativa per intraprendere il viaggio verso le profondità del proprio cuore, là dove il desiderio prende forma e poi zampilla.Ingresso € 5Acquista su vivaticket o al Circolo dei lettori: info biglietteria quiper info 349 6285606Paolo ScquizzatoLa ferita e la luce. 40 meditazioni per spiriti inquietiEffatà EditriceUn filo rosso tiene legati questi quaranta brani del Vangelo: la forza dirompente di un annuncio rivoluzionario che è stato sempre più insabbiato e trasformato nel corso del tempo. Gesù ha rovesciato le categorie religiose: la legge, l'osservanza, il merito, il sacrificio diventano valori negativi, perché l'uomo, agli occhi di Dio, è prezioso a prescindere. Protagonisti di queste pagine del Vangelo, ma assolutamente paradigmatici di tutti i vangeli, sono l'accoglienza, il perdono, il servizio, la cura verso gli altri - tutti gli altri - in una parola l'amore incondizionato. E don Paolo Scquizzato ci guida con entusiasmo e passione lungo un viaggio, cui prendono parte decine di teologi, scrittori, poeti, filosofi che danno il loro contributo spirituale e intellettuale per definire la cornice entro cui si collocano le nostre esistenze, il nostro essere e il nostro modo di vivere, il nostro io con tutte le sue zone d'ombra e il nostro stile di vita, le nostre ferite e la nostra luce. Dall'Introduzione di Elisabetta Pauletti.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Sergio Givone"Torino Spiritualità"https://torinospiritualita.org/"Il desiderio che non vuole essere soddisfatto"domenica 20 giugno 2021 ore 10.30 - Piazza Carlo Alberto, Padiglione Torino Spiritualitàcon Sergio Givone, filosofointroduce Federico Vercellone, filosofoa cura di Centro Culturale ProtestanteL'infinità del desiderio, cioè il fatto che appaia sempre inappagato, è un segno positivo o negativo? Per Platone, il desiderio mira non tanto alla sua soddisfazione, quanto a tenere accesa in noi l'immagine di una bellezza che non tramonta, perché è memoria del bene e del vero. Vale forse la pena chiedersi se non sia il caso di tornare a Platone.Ingresso € 5Acquista su vivaticket o al Circolo dei lettori: info biglietteria quiper info 349 6285606Sergio Givone è nato in provincia di Vercelli nel 1944 e risiede a Firenze. Filosofo e romanziere, è professore emerito all'Università di Firenze, dove per anni è stato ordinario di Estetica presso la facoltà di Lettere e Filosofia. I suoi studi riguardano in particolare l'estetica e il pensiero tragico. Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo, per citarne solo alcune, Storia del nulla (Laterza 1995), Non c'è più tempo (Einaudi 2008), Metafisica della peste (Einaudi 2012), Luce d'addio. Dialoghi dell'amore ferito (Olschki 2016), Quant'è vero Dio (Solferino 2018), Fra terra e cielo (Solferino 2020).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Ilaria Gaspari"La vita segreta delle emozioni"Torino Spiritualitàhttps://torinospiritualita.org/Einaudi Editorehttps://www.einaudi.it/Scuola Holdenhttps://scuolaholden.it/venerdì 18 giugno 2021 ore 21 | Scuola Holdencon Ilaria Gaspari, filosofa, Giusi Marchetta, scrittrice, e Davide Caldo, chirurgo modera Martino Gozzi, scrittorein collaborazione con Scuola HoldenIl nuovo saggio di Ilaria Gaspari, edito da Einaudi, è il punto di partenza per parlare di emozioni e desideri. I sentimenti sono un mezzo per conoscere il mondo: occasioni di apertura, crescita e conoscenza. Ma quel che proviamo è anche frutto della storia culturale con cui gli stati d'animo sono stati descritti da pittori e poeti, scrittori e filosofi. Oggi, la neuroscienza è una chiave ulteriore per familiarizzare con il linguaggio emotivo lasciando che ci arricchisca, anziché inibirci. Ingresso gratuito. Prenotazione obbligatoria:reception@scuolaholden.it | 011 6632812Le emozioni che abitano dentro di noi ci rendono umani. Fidarsi di quello che proviamo non significa essere deboli o instabili, ma vivi, aperti all'esperienza e pronti a meravigliarsi del mondo.Pensavo alla frase di Epicuro: «è vano il discorso del filosofo che non curi qualche male dell'animo umano»; e mi sono detta: proviamo! Ho pur sempre studiato filosofia; tanto vale che metta quello che ho imparato, quello che ho pensato, al servizio di chi vorrà. Ho ascoltato; ho amato piú di prima, perché intorno al mio amore era cambiato, come il panorama quando arriviamo in una radura, il paesaggio delle mie paure.Quante volte ci forziamo a reprimere un'emozione? Lo facciamo perché ci vergogniamo dello sguardo degli altri. O perché siamo abituati a diffidare delle emozioni, analfabeti del discorso emotivo. Eppure, è proprio quello che sentiamo a permetterci di conoscere il mondo. Ognuna delle emozioni che proviamo ha una storia: la storia di tutte le persone che l'hanno provata, detta, cantata, rivelata, studiata. Una storia di vita segreta e di metamorfosi, legata alla filosofia, che ne ha costruito paradigmi di osservazione e di studio; ma anche alla letteratura e alla poesia. Questo libro è un viaggio emotivo per tappe: ricostruendo le vicende delle parole con cui diciamo i nostri stati d'animo, traccia, un pezzetto alla volta, un autoritratto – frammentario, imperfetto. Perché nel nostro essere vulnerabili ci somigliamo tutti; e riconoscerci emotivi significa prendere coscienza del fatto che abbiamo dei bisogni e che proprio questi bisogni ci rendono umani.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Fabio Rosini"Torino Spiritualità"https://torinospiritualita.org/"Non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio"venerdì 18 giugno 2021 ore 21 | onlinecon Fabio Rosini, sacerdoteRintracciando nel passaggio della lettera paolina ai Romani la chiave per leggere la storia della fede cristiana e le frequenti cadute nell'assolutizzazione della volontà, don Fabio Rosini si interroga sull'eterno scontro fra il dover-essere e l'essere, fra prigionia della norma e trauma liberante della misericordia. evento online disponibile in diretta e on demand suFacebook Torino Spiritualità Facebook Circolo dei lettori YouTube Circolo dei lettori torinospiritualita.org per info 349 6285606https://www.youtube.com/channel/UCrUd83AZ6UMwwx7dakEu7HgFabio Rosini"L' arte di ricominciare"I sei giorni della creazione e l'inizio del discernimentoEdizioni San Paolohttps://www.edizionisanpaolo.it/Un libro dedicato a tutti coloro che pensano che ormai non si possa più ricominciare.Ricominciare è possibile, sempre. È questo il messaggio che Fabio Rosini vuol trasmettere con questo libro ricco di concretezza e speranza. Ma per ricominciare bisogna iniziare dal caos. Dall'accettare di essere sbreccati come una tazza vecchia. Di non essere simmetrici. Di aver perso già dei pezzi, pure se si è molto giovani. Per ricominciare dobbiamo prima accettare che ogni fine non è che l'inizio di qualcos'altro e comprendere che nessuno si inizia da sé. L'inizio è infatti un dono di qualcuno. L'arte di ricominciare è un cammino spirituale in sei giorni – i sei giorni della creazione – verso qualcun Altro, verso Colui che è il principio di tutte le cose e la strada per ritrovare la vita.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Alberto Maggi"Torino Spiritualità""Che cosa cercate?"Il desiderio di essere felicimartedì 15 giugno 2021 ore 21 | onlinehttps://torinospiritualita.org/con Alberto Maggi, teologo e biblista«Che cosa cercate?», chiede Gesù ai discepoli del Battista nel Vangelo di Giovanni. Difficile immaginare una domanda più scombussolante. Che cosa vi spinge ad alzarvi ogni mattina? Di che cosa si nutre il vostro umanissimo desiderio di essere felici? I discepoli rispondono con un'altra domanda, ma è Gesù a fare piazza pulita dei punti interrogativi: venite e vedrete! evento online disponibile in diretta e on demand suFacebook Torino Spiritualità Facebook Circolo dei lettori YouTube Circolo dei lettori torinospiritualita.orgper info 349 6285606Alberto Maggi, frate dell'Ordine dei Servi di Maria, è un teologo e biblista.Ha studiato nelle Pontificie Facoltà Teologiche Marianum e Gregoriana di Roma e all'École Biblique et Archéologique française di Gerusalemme.Ha fondato e dirige il Centro Studi Biblici «G. Vannucci» a Montefano (Macerata), dove cura la divulgazione delle sacre scritture e dove si è occupato della traduzione e del commento del Vangelo secondo Giovanni e del Vangelo secondo Matteo, insieme a Ricardo Perez.Scrive per la rivista «Rocca» e ha condotto per la Radio Vaticana la trasmissione «La Buona Notizia è per tutti!». Ha pubblicato, tra gli altri: Come leggere il Vangelo (e non perdere la fede) (Cittadella, 2008), Roba da preti (Cittadella, 2014), Parabole come pietre (Cittadella, 2014), Nostra signora degli eretici (Garzanti, 2016), L' ultima beatitudine. La morte come pienezza di vita (Garzanti, 2017), Due in condotta (Garzanti 2019), La verità ci rende liberi (Garzanti 2020) IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Maria Teresa Milano"Torino Spiritualità"Abitare le paroleSuggestioni semiserie sulla vita dalla a alla zlunedì 14, martedì 15, mercoledì 16 giugno 2021 ore 10.30 | onlinehttps://torinospiritualita.org/con Luca Margaria, filosofo e Maria Teresa Milano, ebraistacon la partecipazione di Mishkalé Klezmer & Gipsy GroupPer prepararsi al festival, tre piccoli e affascinanti viaggi in altrettante parole del desiderio, tra etimologie, legami inconsueti, echi biblici e storie da raccontare: Deserto (14/6), Limiti (15/6), Trasgressione (16/6).evento online disponibile in diretta e on demand suFacebook Torino Spiritualità YouTube Circolo dei lettori per info 349 6285606«In ebraico il termine davar significa sia parola sia cosa, come a dire che le parole hanno una sostanza e dunque un peso. In effetti le parole non sono mai una semplice successione di lettere e di suoni, ma contenitori di immagini e di significati. Si può giocare a scovarne l'etimologia, trovare differenze e legami a volte inconsueti con altri termini e in altre lingue, si può scoprire quali storie racchiudono e quante altre possono ancora raccontarne» (Maria Teresa Milano).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Ritorna la rassegna di Torino Spiritualità, dal 17 al 20 giugno. Appuntamenti, passeggiate ed incontri, sia in presenza che online, per la 17esima edizione dell'appuntamento torinese.Intervista con il direttore Armando Buonaiuto.
Armando Buonaiuto"Torino Spiritualità"DesiderantiSlanci, brame, mancanzeDal 17 al 20 giugno 2021https://torinospiritualita.org/Lezioni, dialoghi, letture, meditazioni, esperienze, camminate nella natura per lasciare che i desideri si affaccino alla luce. Tutto questo sarà Torino Spiritualità, spazio di riflessione e di confronto tra coscienze, culture e religioni, che torna all'inizio dell'estate, dal 17 al 20 giugno, in città e online. “Desideranti” è il tema del 2021, per riflettere sul nostro essere abitati dal desiderio: costantemente spinti oltre noi stessi da una forza che scardina ogni equilibrio, ma capace di alimentare la nostra vita come null'altro potrebbe. “Desideranti” siamo tutti noi, specialmente in questo periodo di contingenze avverse e orizzonti ristretti; siamo tutti noi, capaci di sogni e nostalgie, animati dall'istinto ad arrivare là dove ancora non siamo, non abbiamo. Il Premio Nobel Kazuo Ishiguro, collegato in diretta dall'Inghilterra; Mariangela Gualtieri, poeta; lo psicanalista Massimo Recalcati; la scrittrice Marilynne Robinson con Alessandro Zaccuri; il filosofo Slavoj Žižek; la regista Emma Dante; l'attore Alessio Boni; il teologo Vito Mancuso; il gesuita americano James Martin; la rabbina Delphine Horvilleur; la filosofa Ilaria Gaspari; le scrittrici Giusi Marchetta, Elena Stancanelli e Mariapia Bonanate; l'epidemiologo Paolo Vineis con il filosofo Federico Vercellone; il maestro della tradizione tibetana NgalSo Ganden Nyengyu Lama Michel; l'indologo Gianni Pellegrini; i filosofi Sergio Givone, Leonardo Caffo e Silvano Petrosino; il pastore valdese Jean-Félix Kamba Nzolo; lo scrittore Eshkol Nevo con Paolo Di Paolo; la religiosa ed economista Alessandra Smerilli con Francesco Antonioli; la monaca induista Svamini Hamsananda Giri; l'imam Yahya Pallavicini; lo scrittore e studioso di astrologia Marco Pesatori con l'autrice Alessandra Rito; la monaca buddista Elena Seishin Viviani; lo psichiatra Paolo Crepet; il fondatore della Comunità di Bose Enzo Bianchi; lo psichiatra Vittorio Lingiardi; lo storico Alessandro Vanoli con il pittore Stefano Faravelli; l'astrofisico Abd al-Haqq Ismail Guiderdoni con lo scrittore Younis Tawfik; l'insegnante e scrittore Enrico Galliano con il sacerdote e youtuber Alberto Ravagnani, e molti altri. Torino Spiritualità è un progetto di Fondazione Circolo dei lettori, con il sostegno di Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT. In collaborazione con Teatro Stabile Torino – Teatro Nazionale. Main partner Lavazza Group, partner Audible. Partner tecnico Acqua Sparea.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Ludwig Monti"Qohelet, il soffio infinito"Torino Spiritualitàhttps://torinospiritualita.org/Torino SpiritualitàQohelet, il soffio infinitocon Ludwig Monti, monaco e biblistaDomenica 27 settembre, ore 11 | Museo Nazionale del RisorgimentoGioiello di sapienza contenuto nell'Antico Testamento, Qohelet fonde luce e tenebra, prestandosi a letture di segno opposto. Manuale di scetticismo radicale per alcuni, testo attraversato da un soffio di misteriosa levità per altri, questo piccolo libro è una scossa a ogni esistenza, un invito a guardare la realtà con nuovi occhi.Ludwig Monti, nato a Forlì nel 1974, è monaco di Bose e biblista. Collabora alle riviste Parola, Spirito e Vita, Ricerche storico bibliche e Rivista Biblica. Con Edizioni Qiqajon ha pubblicato: Le parole dure di Gesù (2012) e I Salmi: preghiera e vita (2018). Con Edizioni San Paolo ha pubblicato Le domande di Gesù (2019). "Gesù uomo libero" con Edizioni Qiqajon è il suo ultimo libro.Vanità delle vanità, dice Qohèlet,vanità delle vanità, tutto è vanità.Quale utilità ricava l'uomo da tutto l'affannoper cui fatica sotto il sole?Una generazione va, una generazione vienema la terra resta sempre la stessa.Il sole sorge e il sole tramonta,si affretta verso il luogo da dove risorgerà.Il vento soffia a mezzogiorno, poi gira a tramontana;gira e rigirae sopra i suoi giri il vento ritorna.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Francesca Rigotti"Del principio vitale: respiro, vista, battito"Torino Spiritualitàhttps://torinospiritualita.org/Torino Spiritualitàcon Francesca Rigotti, filosofaSabato 26 settembre, ore 18.30 Museo Nazionale del Risorgimento, Aula della CameraSi dice che il respiro sia sempre stato sinonimo naturale di vita e simbolo assoluto dell'esistenza. Eppure, il respiro non è l'unico principio che gli esseri umani abbiano considerato sorgivo: presso i greci, ad esempio, era la luce l'elemento vitale per eccellenza. E che cosa dire del battito del cuore, che ritma l'intera esistenza e fino alla morte palpita per proprio conto?Francesca Rigotti"Nuova filosofia delle piccole cose"Edizioni Interlinea"Piccole cose che insegnano a pensare" ("Il Sole 24 Oore"), "Libriccino che ci aiuta a reimparare l'esercizio smarrito di riconoscere il significato delle cose che la cultura egemone ha decretato insignificanti" ("Corriere della Sera"). Una nuova edizione aggiornata con molte "piccole cose" attuali per imparare a "guardare, toccare, ascoltare intensamente gli oggetti che ci stanno intorno e le attività che svolgiamo quotidianamente, anche se considerate ripetitive, minori, piccole". È la valorizzazione delle "piccole cose" di tutti i giorni: il sapone, la tazza di caffè, la scopa, le forbici, ma anche lo smartphone o i cosmetici... Una filosofia nuova con molti aspetti al femminile, ma per tutti coloro che vogliono far qualcosa - come recitava un vecchio slogan pubblicitario - contro il logorio della vita moderna.Francesca Rigotti ha avuto la cattedra di Filosofia all'Università di Göttingen e di Zurigo e visiting fellow all'Università di Princeton. Nel 1996 ha iniziato a insegnare all'Università della Svizzera italiana. Con Cortina ha pubblicato Senza figli (con Duccio Demetrio, 2012), Onestà (2014) e Migranti per caso (2019).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
"Torino Spiritualità 2020. Il respiro" Con Felice Cimatti, Enzo Bianchi, Giulio Busi, Armando Buonaiuto
Silvano Petrosino"Dove abita l'infinito"Trascendenza, potere e giustiziaVita e Pensierohttp://vitaepensiero.it/Torino Spiritualità"Ridere è respirare"con Silvano Petrosino, filosofo e Giacomo Poretti, attore comicoVenerdì 25 settembre, ore 18.30 | Cortile di Combohttps://torinospiritualita.org/Brevi e veloci espirazioni. Da un punto di vista fisiologico la risata è questo, una modificazione del ritmo respiratorio, spesso foriera di effetti benefici per l'organismo. Ma chi è capace di ridere di sé e della vita conosce un'altra proprietà della risata: essere cristallina e vorticosa, contagiosa nella migliore accezione del termine, capace di allentare la gravità del mondo e di liberare un respiro che è insieme gioia e sollievo.Silvano Petrosino"Dove abita l'infinito"Trascendenza, potere e giustizia"Vita e Pensierohttp://vitaepensiero.it/Il potere ha sempre cercato di utilizzare la religione per i propri scopi di conquista e di autoconservazione. E ogni religione ha dentro di sé l'attrazione per il potere e l'inclinazione a manipolare Dio. Anche la religione biblica. Anche il grande re Davide, del quale si racconta – nella Scrittura – il desiderio di costruire una casa a Dio, il Tempio. Ma Dio rifiuta: non ha bisogno di un luogo dove abitare. Abita già in uno spazio delimitato, ma dentro il popolo di Israele e nelle sue buone relazioni, quelle improntate alla giustizia. Il vero modo di servire Dio – che evita il rischio di servirsene – è dedicarsi alla giusta guida del popolo, al prendersi cura degli uomini e della creazione tutta.Attorno a questo nucleo Petrosino sviluppa una riflessione originale sui temi contigui dell'abitare, dell'ospitalità, del rapporto tra l'alto e il basso, tra il costruire e possedere. Sullo sfondo sta la polemica con il ‘partito di Dio' – cioè coloro che si interessano di Dio, mossi sotto sotto dall'intento di manipolarlo a proprio vantaggio – e l'intuizione dell'originalità della rivelazione biblica: l'Altissimo, l'In-finito, ha sempre a che fare con il bassissimo, con coloro che ‘sono a terra', con il finito. È lì che prende dimora, che lo si può trovare.Silvano Petrosino (Milano 1955), internazionalmente noto per i suoi studi sul pensiero di Lévinas e Derrida, è professore ordinario presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove insegna Teorie della Comunicazione e Antropologia religiosa e media. Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo: Visione e desiderio. Sull'essenza dell'invidia (2010), Ripensare il quotidiano (Vita e Pensiero, 2012), Elogio dell'uomo economico (Vita e Pensiero, 2013), Il sacrificio sospeso. Per sempre (2015), Pane e Spirito (Vita e Pensiero, 2015), Il magnifico segno. Comunicazione, esperienza, narrazione (2015), L'idolo. Teoria di una tentazione (2015), La scena umana. Grazie a Derrida e Lévinas (2016), Contro la cultura. La letteratura, per fortuna (Vita e Pensiero, 2017), La donna nel giardino. Che cosa Eva avrebbe potuto rispondere al serpente (2019), Il desiderio. Non siamo figli delle stelle (Vita e Pensiero 2019).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Caterina Giavotto"Torino Spiritualità"https://torinospiritualita.org/Un giorno moriremo, ma tutti gli altri giorni no con Caterina Giavotto, tanatologa e Emanuela Pluchinotta, psicologaDomenica 27 settembre, ore 15.00 – 17 | il Circolo dei lettoriLa morte sorprende, imbarazza, terrorizza: è il grande tabù della nostra epoca, ma anche l'unica certezza. Come imparare a confrontarsi con il limite estremo? Attraverso il respiro e la meditazione. Un laboratorio interdisciplinare per imparare a vivere pienamente alla luce della nostra condizione mortale.Il corso esperienziale presentato a Torino Spiritualità 2020 sulla consapevolezza del vivere e del morire fa parte di un percorso più ampio (vedi locandina), che partendo dalla meditazione offre spunti multidisciplinari per coltivare una nuova familiarità con la nostra condizione mortale. La morte è inevitabile, come ricorda giustamente Charlie Brown, ma la saggezza di Snoopy ci richiama all'importanza di riconoscere e utilizzare bene la preziosità della nostra esistenza, vivendo pienamente ogni giorno. Durante il laboratorio affronteremo il tema del tabù della morte tipico della nostra società contemporanea e le sue conseguenze, del beneficio invece di coltivare una nuova familiarità con i nostri limiti, di come ci può aiutare la meditazione, di quanto sia importante una corretta comunicazione su questi temi anche con i bambini, e di cosa si può fare per prepararsi a vivere con meno ansia e più equilibrio emotivo tutti i cambiamenti della nostra vita, compresa la morte, il cambiamento più radicale. Spiegazioni e spunti multidisciplinari si alterneranno a esercizi e brevi meditazioni, per rendere l'esperienza più concretamente utile alla coltivazione di una nuova consapevolezza."Ho incontrato il buddismo da bambina, quando arrivarono in Italia i primi monaci tibetani a metà degli anni '70, e lì è iniziato per me un percorso personale in cui la meditazione sull'ipermanenza e la morte ha sempre avuto un ruolo centrale. Negli anni ho cominciato a coltivare il desiderio di occuparmi della relazione d'aiuto, soprattutto nel fine fine, cioè accanto ai malati inguaribili, perché pensavo che in quell'ambito ce ne fosse particolarmente bisogno. Così dodici anni fa ho deciso di diventare volontaria in un hospice a Milano, e questa attività mi ha permesso, insieme allo scopo primario dell'essere di aiuto, di maturare un'esperienza a mio avviso fondamentale per approfondire la consapevolezza sulla vita e sulla morte. Poi un'esperienza personale di malattia oncologica mi ha confermato che un lavoro interiore coltivato negli anni può aiutare moltissimo ad affrontare malattie importanti con più equilibrio emotivo e meno ansia. E mi ha anche convinto tre anni fa a lasciare definitivamente il mio lavoro (ero caporedattore ed editor in una grande casa editrice) per dedicarmi totalmente alla relazione d'aiuto. Continuo perciò la mia attività di volontaria con i malati inguaribili, e mi sono rimessa a studiare per approfondire temi quali il legame tra meditazione e mindfulness, l'assistenza spirituale nel fine vita e la tanatologia culturale, conseguendo queste competenze: • Tanatologa culturale: Master in “Death Studies and the End of Life” presso l'Università di Padova, Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata, 2019-2020. • Assistente spirituale nella malattia e nel fine vita: Master in “Accompagnamento spirituale ai malati inguaribili” presso la Scuola di Alta Specializzazione dell'Associazione TuttoèVita, Monastero di San Leonardo, Prato, 2018-2019. • Istruttrice di protocolli basati sulla Mindfulness e sulle pratiche contemplative con certificazione M.B.I. (Mindfulness Based Interventions): Master in “Neuroscienze, mindfulness e pratiche contemplative” presso la Facoltà di Medicina dell'Università di Pisa, 2017-2018. Attualmente mi occupo, insieme alla psicologa Manuela Pluchinotta, di percorsi di consapevolezza sul vivere e sul morire attraverso corsi esperienziali rivolti sia ad Associazioni sia a privati. E conduco percorsi di mindfulness per la riduzione dello stress e di Mindful Eating per il mangiare consapevole."IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Giuseppe Naretto"Torino Spiritualità"https://torinospiritualita.org/Chi può parlare del respirocon Giampiero Comolli, scrittore, Daniele Garrone, teologo, Giuseppe Naretto, medico palliativista, Brunetto Salvarani, teologo | modera Emmanuela Banfo, giornalistaa cura di Centro Culturale ProtestanteVenerdì 25 settembre, ore 18.00 | Tempio Valdese di corso Vittorio Emanuele IIIl respiro è il momento di comunicazione più lieve, continuo e immediato tra il nostro corpo e il mondo. Collocandosi sulla soglia tra la coscienza e l'inconscio, tra la veglia e il sonno, esso custodisce il silenzio e il mistero, esprime il calore della vita, è simbolo di inizio e fine. L'incontro intreccia voci e discipline per inseguire, del respiro, l'indefinibile e affascinante latitudine.prenota il tuo posto: torinospiritualita.orgGiuseppe Naretto è un medico Torinese, specializzato in Anestesia e Rianimazione. Da molti anni si interessa di etica, comunicazione e fine vita in terapia intensiva. Ha pubblicato con Ponte alle Grazie i romanzi Notti di guardiae L'orizzonte capovolto che hanno come protagonista il medico-investigatore Massimo Dighera. Nel 2018 il Pensiero Scientifico Editore ha pubblicato il testo di etica clinica Ethical Life Support, scritto in collaborazione con alcuni colleghi. Oltre all'attività clinica in sala operatoria, in terapia intensiva e in pronto soccorso, segue progetti di formazione e supporto rivolti a pazienti, famiglie e operatori sanitari per il miglioramento della qualità della cura.Giuseppe Naretto"L' orizzonte capovolto"Un mistero in alta quota per il medico investigatore Massimo DigheraPonte alle Graziehttp://www.ponteallegrazie.it/La vita di Massimo Dighera scorre tranquilla, tra casa, la sua Torino e l'ospedale dove lavora come rianimatore. Tutto procede bene fino al giorno in cui il suo orizzonte si capovolge all'improvviso: viene investito da un'automobile mentre fa jogging. Ha una brutta frattura e finisce in rianimazione, dove per una volta è paziente e non medico, passivo e non attivo, e fa l'esperienza istruttiva e straniante di vivere le paure dei suoi pazienti. In reparto incontra Davide, un ragazzo che ha salvato dalla morte molti anni prima, e che non ha superato il trauma dell'incidente in montagna in cui ha rischiato la vita. Ha completamente dimenticato la dinamica della tragedia, ed è visitato da incubi. Massimo Dighera, per la prima volta dopo anni di lavoro matto e disperatissimo in reparto, ha molto tempo libero, che gli permette di pensare alla storia di Davide. Ha inizio un'indagine che lo condurrà a Macugnaga, sotto la parete est del Monte Rosa, dove sono accaduti i fatti drammatici che hanno portato all'incidente di Davide e alla perdita di uno dei compagni di cordata. Eroismo e poesia della montagna, arte medica e compassione per le sofferenze degli uomini sono gli ingredienti di questa indagine nel corpo e nella anima...IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Irene Rotondale "Il canto bizantino e gli otto modi del respiro""Torino Spiritualità"https://torinospiritualita.org/"Il canto bizantino e gli otto modi del respiro"con Irene Rotondale, cantore liturgico e musicoterapista eIossif Restagno, protopresbitero della chiesa greco-ortodossa di TorinoSabato 26 settembre, ore 14.30 – 17.00 | il Circolo dei lettoriAttraverso il canto liturgico e l'uso del corpo, un percorso spirituale e culturale alla scoperta della preghiera cristiana delle origini e di una tradizione canora che nel corso dei secoli si è conservata immutata.Non sono richieste precedenti esperienze di canto.prenota il tuo posto: https://torinospiritualita.org/https://irenerotondale3.wordpress.com/Irene Rotondale cantore bizantino, insegnante di tecnica vocale, musicoterapista diplomata è la direttrice dell'Irini Pasi Ensemble di canto romano bizantino a Torino.Dopo il diploma di scuola superiore ha frequentato la Scuola Civica quadriennale di Canto Jazz a Torino.Studiosa di canto tradizionale dei popoli e di musica modale si è dedicata in Campania allo studio del canto tradizionale partenopeo dei primi anni del ‘900.Ha studiato canto classico indiano presso L'Accademy of Classical Indian Music of Benares con l'insegnante गुरू जी. Studia dal 2009 canto bizantino con la Γεροντισσα Κικιλια, Badessa del Monastero del Profeta Elia – Fokida in Grecia e con lo psaltis (cantore) ateniese Δημήτρης Ζαχαρίου. Laurea in canto bizantino presso il Conservatorio Statale di Kavala con l'Archon Protopsaltis Γρεγοριο Παπαεμμανυιλ.Ha conseguito nel 2016 il diploma di Musicoterapia A.P.I.M. con la tesi: “Il canto bizantino come modalità espressiva nella terapia”.Insegna tecnica vocale nelle scuole di musica e tecnica vocale corale dal 1999.Ha insegnato canto jazz presso l'Istituto Civico Musicale di Saluzzo Scuola di Alto Perfezionamento musicale e canto moderno presso l'Istituto Civico Musicale di Rivoli.Ha partecipato a numerosi festival e manifestazioni musicali jazzistiche e si è esibita a New York presso il Symphony Theatre di Broadway con il quartetto vocale “Elle in tones” con il quale ha inciso il Cd “elleintones”.E' stata invitata a cantare in occasione dell'Amma Tours Italia 2008-2010.Dal 2007 al 2010 ha diretto il Coro “Surya Madre” ispirato alle liriche di S. Hildegarda Von Bingen. Fondatrice dell'IRINI PASI ENSEMBLE di canto bizantino in Italia, ha effettuato concerti e manifestazioni musicali nella città di Torino e in Italia tenendo workshops e concerti per la manifestazione “Torino Spiritualità”. In febbraio 2015 è invitata a cantare ad Atene nel coro femminile ateniese fondato dal cantore bizantino Likurgos Agghelopolus.Dal 2010 è primo cantore del coro sinistro presso la Chiesa greco- ortodossa della Natività di San Giovanni Battista a Torino. Da dicembre 2011 svolge attività di formazione corale di Canto bizantino a giovani e adulti.Ha inciso nel 2017 il Cd “ Il Fiore di Iesse”, Themèlia nel 2012″ e “ il Misericordiosissimo nel 2014” di canto bizantino con l' Irini Pasi Ensemble”.Attualmente oltre ad insegnare canto bizantino propone il metodo di canto bizantino come trattamento di musicoterapia attiva e ricettiva nella terapia delle malattie spirituali.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Rosi Grillo"Torino Spiritualità"https://torinospiritualita.org/Il respiro consapevole come veicolo verso una mente meditativaPosti esauriticon Rosi Grillo, insegnante yogaVenerdì 25 settembre, ore 14.30 – 17.00 | il Circolo dei lettoriIl respiro collega il corpo-materia al vasto campo mentale-emozionale, due dimensioni che si influenzano reciprocamente. Utilizzare il respiro in modo corretto aiuta a conoscere più in profondità la mente e a raggiungere uno stadio di consapevolezza. Nello yoga, infatti, la pratica del respiro consapevole diviene fondamento della meditazione."Il mio incontro con lo Yoga risale al 1986. Prima di allora ne avvertivo il ricorrente richiamo, proprio quando stavo attraversando un periodo intensamente delicato. Cercavo, cioè, una risposta, forse LA RISPOSTA poichè razionalmente non riuscivo a comprendere.La mia amica Elsa, allora presidente dell'UBI - Unione Buddhisti Italiani) mi invita a visitare il Venerabile Lama Giang Ciub Sondup, che dal Nepal risiedeva a Valdellatorre, nella cintura di Torino.Con questo Essere Illuminato iniziai una pratica che Egli definì di "pacificazione delle mente", che si protrasse per del tempo. Contemporaneamente iniziai la pratica di yoga presso un centro in città.Un pomeriggio, come ogni incontro, sedevo di fronte a Lamala (così lo chiamavano); Egli con la Sua infinita compassione mi comunicò:"Tu, ora, sei pronta a condividere la tua esperienza, diventa insegnante di yoga".Iniziai la preparazione con la Federazione Italiana Yoga (FIY) e nel 1996 condussi la prima pratica con una classe.Negli anni successivi, partecipando con la FIY ad un Seminario ad Assisi, una Meditazione guidata da Swami Veda Bharati di Rishikesh, India, fu l'"Incontro" che avrebbe impresso la svolta nella mia pratica personale. Che ancora condivido con gioia con gli studenti."IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Juri Nervo"Torino Spiritualità"https://torinospiritualita.org/Un respiro di eremitaggio urbanocon Juri Nervo, piccolo fratello secolarein collaborazione con Eremo del SilenzioSabato 26 settembre, ore 18.00Eremo del Silenzio, presso Museo Carcere Le NuoveRespiro e sospiro, come due amanti danzanti, si prendo e si lasciano, si cercano e si confondono, si respingono per poi scoprirsi indissolubili. Nella preghiera sono momenti distinti e dinamici. Un incontro per scoprire come il respiro sia elemento fondante della preghiera stessa e possa essere un valido compagno di viaggio nella scoperta dell'Eremitaggio Urbano. A ogni partecipante sarà donata la Regola del piccolo fratello secolare.Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria a info@eremodelsilenzio.it | 340 3870668Dal sito jurinervo.itJuri Nervo - Ricercatore SocialeAi libri ho affidato domande, negli esseri umani ho trovato risposte.Mi chiamo Juri Nervo, ho 42 anni, vivo a Torino e sono sposato con Luciana da quindici anni.I miei progetti nascono tra le pieghe della quotidianità, ispirati da esigenze reali che hanno permeato la mia vita e le hanno dato un senso.Nelle persone incontrate sul mio cammino ho colto quelle idee che, attraverso il mio vissuto, si sono trasformate in laboratori, progetti ed esperienze, condivise ogni giorno nei luoghi dove più forte è il bisogno di un'urgenza educativa e relazionale.Insegno ciò che apprendo dagli altri, in un mutuo scambio che non mi permette più di distinguere quel che ricevo da quel che offro.Dell'umanità amo le differenze, rivisitate come valore aggiunto ed accarezzate da un vivo ideale di uguaglianza. Della contemporaneità amo il silenzio, fatto di vuoto ed insieme pienezza, ricercato proprio dove regna il frastuono e coltivato negli spazi che ho deputato a luoghi della mia ricerca interiore.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Paolo Scquizzato"Camminate Spirituali"Torino Spiritualitàhttps://torinospiritualita.org/Il respiro fermo del tempo sospeso, il fiato corto della sorpresa, l'espirazione profonda che libera sollievo, il soffio vitale della libertà e del raccoglimento: Torino Spiritualità torna dal 24 al 27 settembre 2020 per quattro giorni di indagine intorno al RESPIRO, atto che innerva tutte le tradizioni filosofiche e spirituali, capace di svelare ogni piega del sentire umano.L'immagine guidaÈ nei mesi del lockdown, infatti, che abbiamo capito che cosa significhi davvero respirare: la più automatica delle azioni si è imposta all'attenzione collettiva alimentando paura, perché fragile, e reclamando cura, poiché preziosa. La sfera di pluriball scelta come immagine guida del festival intende alludere proprio a questa doppia natura del respiro: una vulnerabilità da avvolgere e custodire, per proteggerla dagli urti di questo tempo, e l'eterea bellezza di una perla fatta d'aria.Nei due weekend che precedono il festival, otto percorsi tra boschi, colline, parchi e itinerari cittadini per assaporare la bellezza del respiro.A salire c'è più speranza. In montagna ricordando Tiziano Terzanicon il sacerdote e scrittore Paolo ScquizzatoSuggestiva strada di montagna che dai bacini dello Jafferau raggiunge la diga di Rochemolles, la Decauville deve il suo nome alla linea ferroviaria che negli anni Trenta correva sulla massicciata. Un antico tracciato da ripercorrere pensando a chi fu, prima di tutto, un viaggiatore instancabile e curioso: Tiziano Terzani. Partenza sabato 12 settembrePranzo al sacco. Dislivello mt. 100. Escursione per tutti.Posti esauriti.«La regola secondo me è: quando sei a un bivio e trovi una strada che va in su e una che va in giù, piglia quella che va in su. È più facile andare in discesa, ma alla fine ti trovi in un buco. A salire c'è più speranza». Tenendo fede alle parole di Tiziano Terzani, un anello collinare per respirare in quiete osservando la città dall'alto. Partenza domenica 13 settembrePranzo al sacco. Dislivello 480 m, anello di 10,5 km. Escursionisti allenati.Posti esauriti.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Armando Buonaiuto"Torino Spiritualità"dal 24 al 27 settembre 2020https://torinospiritualita.org/"Respiro"È liberazione, sollievo, tregua. È vita. È profondo, è ampio, è lungo. È da riprendere, da trattenere, da regolare. È corto per un'improvvisa emozione. Può mancare. Può essere l'ultimo, e il primo. È il respiro. E il ritmo del respiro è quello della nostra libertà.Al Respiro è dedicata la 16. edizione di Torino Spiritualità, che torna dal 24 al 27 settembre 2020 per quattro giorni di riflessione attraverso l'incrocio di fedi, culture e religioni.Un tema che si immerge nell'oggi, nel presente segnato dall'emergenza Covid-19, per un festival che diventa occasione di approfondimento e incontro, crescita personale e scambio di idee mai alieno al mondo, mai slegato dalla vita e dalle esigenze delle persone. Anche per questo il festival cambierà forma: la situazione attuale impone regole che possono e devono diventare un'occasione per vivere la cultura in modo diverso, ma ugualmente profondo e coinvolgente. Incontri diffusi in spazi non convenzionali per vivere la città; itinerari urbani da fare insieme, alla scoperta di se stessi come parte di ciò che ci circonda; eventi online per coinvolgere il territorio nazionale, per un festival sempre più inclusivo: Torino Spiritualità cambia ma rimane se stesso, si adatta alla situazione attuale ma soprattutto la interpreta. Al centro degli incontri con filosofi, storici, sociologi, rappresentanti delle fedi e delle culture del mondo, il respiro, che abbiamo scoperto e riscoperto durante l'emergenza.È nei mesi del lockdown che abbiamo capito che cosa significhi davvero respirare: la più automatica delle azioni è uscita dal cono d'ombra dell'abitudine. Abbiamo dovuto imparare a studiare il nostro respiro, a sorvegliarlo, a temere quello degli altri. E ancora, pensarci incapaci di respirare ha significato immaginarci privati di noi stessi, perché dal primo vagito all'ultimo fiato la nostra esistenza è il nostro respiro.Respirare infatti svela ogni piega del sentire umano: il respiro mozzato della paura, quello trattenuto dell'attesa, l'inspirazione rapida e secca della sorpresa, il fiato grosso della fatica, il soffio profondo del raccoglimento e della preghiera. E non è un caso se il respiro innerva tutte le tradizioni filosofiche e spirituali: è pneuma della grecità classica, è l'alito vitale che Dio insuffla nell'uomo, è il prana della tradizione indiana. Ma gemello del respiro è anche il passo duplice con cui conosciamo il mondo e lo elaboriamo: un'inspirazione, per portare il fuori dentro di noi, e un'espirazione, per restituire in visioni, parole e pensieri ciò che abbiamo preso.Aspettando il festival: nei due weekend che precedono l'avvio della manifestazione tornano le Camminate spirituali, per ossigenare cuore e mente tra valli e boschi. Ma quest'anno le mete non saranno solo montane, perché anche in città, con le giuste guide, è possibile godere della bellezza della natura.«È per me motivo di grande soddisfazione vedere la costante, se pur graduale, saggiamente lenta e costellata di mille difficoltà, ripresa di tutte le attività e di tutti gli eventi culturali piemontesi, che illustrano nel migliore dei modi la nostra realtà regionale e, in questo preciso caso, la nostra tenacia e capacità di rimetterci in moto con sempre maggior determinazione ed entusiasmo. In ossequio al tema di quest'anno, potrei dire di aver “tirato un sospiro di sollievo”».Vittoria Poggio, Assessore alla Cultura, al Turismo e al Commercio della Regione Piemonte «Tornare a respirare e re-imparare a farlo: a fine settembre torna Torino Spiritualità e ci interroga sull'oggi e su quanto vissuto anche durante l'emergenza sanitaria con incontri, passeggiate e come ogni anno occasioni di riflessione e confronto, online e in presenza. Auguro al festival e al suo pubblico di goderne come di un'occasione di “normalità”, di vita e pensieri condivisi in un momento in cui tutto ciò è più necessario del solito. Buon lavoro».Francesca Leon, Assessora alla Cultura della Città di Torino «Il respiro è il segno della vita. Torino Spiritualità vuole quest'anno raccontare la vita, e l'infinita gamma di emozioni, pensieri e gesti che sono il respiro del mondo. Sarà un'edizione del festival diversa, ma fatta apposta per ridare largo respiro alla nostra vita».Elena Loewenthal, direttore della Fondazione Circolo dei lettori «Sembra passato ben più di un anno dalla scorsa edizione. Mesi trascorsi sospendendo il fiato, per proteggere un respiro che abbiamo scoperto più labile di quanto immaginassimo, ma anche più prezioso. Adesso il tempo riprende a scorrere, le manifestazioni ritornano, si tonifica il pensiero, ma questa consapevolezza non va sciupata. Proveremo, a settembre, a fare la nostra parte».Armando Buonaiuto, curatore di Torino Spiritualità Torino Spiritualità è un progetto di Fondazione Circolo dei lettori, con il sostegno di Regione Piemonte, Città di Torino, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Teatro Stabile Torino – Teatro Nazionale.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://torinospiritualita.org/
María Zambrano: chiarore nato da abisso · Torino Spiritualità, 27/09/2019 Omaggio a María Zambrano, irriducibile e straordinaria figura del panorama speculativo del ‘900. Da bambina María sognava di diventare un cavaliere templare. Poi però scelse la filosofia, divenendo custode di un pensiero aurorale e poetico che ha la tensione verticale dei mistici. Condannata dalla dittatura franchista a vivere un lunghissimo esilio, Zambrano trovò in questo strappo un’inestimabile scuola di umanità, traendone un linguaggio filosofico capace di varcare il buio per “disfare le tenebre in penombra”. Pagina dell'evento ―
Speciale Torino Spiritualità - 2. parte - In diretta da Torino. Conduce Felice Cimatti Ospiti: Massimo Recalcati e Christian Greco
Speciale "Torino Spiritualità" 1. parte in diretta da Torino. Conduce Felice Cimatti. Ospiti: Giacomo Calorio, Roberto Manassero, Antonietta Potente
Nella prima parte della puntata parliamo del Progetto Solidarité Santé della Cevaa, con Alfred Degny.Alfred Degny ci racconta come hanno lavorato in questi anni, del sostegno dato ad ospedali di vari stati africani, che dopo l'epoca colonialista rischiavano di essere abbandonati o trascurati. Uno dei problemi, infatti, è riuscire a provvedere alle necessità della popolazione nonostante la mancanza di medicinali o attrezzature adeguate. Nell'articolo pubblicato su Riforma.it trovate anche un video che racconta l'incontro a Torre Pellice a fine settembre.Uno dei principali obiettivi di Solidarité Santé è anche formare personale e creare le condizioni affinché questi ospedali possano operare autonomamente. Il percorso è stato organizzato e gestito da gruppi di lavoro della Cevaa, grazie anche ad un contributo dell'Otto per Mille Valdese.Nella seconda parte proponiamo alcune piccole interviste realizzate durante l'incontro "Dissenso nelle religioni" di Torino Spiritualità. Interviste con Elena Seishin Viviani per la rappresentanza buddista, Svamini Hamsananda Giri per induismo, Sergio Griffa per la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi Degli Ultimi Giorni e Antonio Leonardi per la comunità Baha'i.In Voce delle Chiese abbiamo anche ricordato che nella giornata di domenica 30 settembre le chiese protestanti di Milano hanno partecipato alla manifestazione Bolle del Silenzio. L'appello era dedicato a combattere gli atti di intolleranza.
Nella prima parte della puntata parliamo del Progetto Solidarité Santé della Cevaa, con Alfred Degny.Alfred Degny ci racconta come hanno lavorato in questi anni, del sostegno dato ad ospedali di vari stati africani, che dopo l'epoca colonialista rischiavano di essere abbandonati o trascurati. Uno dei problemi, infatti, è riuscire a provvedere alle necessità della popolazione nonostante la mancanza di medicinali o attrezzature adeguate. Nell'articolo pubblicato su Riforma.it trovate anche un video che racconta l'incontro a Torre Pellice a fine settembre.Uno dei principali obiettivi di Solidarité Santé è anche formare personale e creare le condizioni affinché questi ospedali possano operare autonomamente. Il percorso è stato organizzato e gestito da gruppi di lavoro della Cevaa, grazie anche ad un contributo dell'Otto per Mille Valdese.Nella seconda parte proponiamo alcune piccole interviste realizzate durante l'incontro "Dissenso nelle religioni" di Torino Spiritualità. Interviste con Elena Seishin Viviani per la rappresentanza buddista, Svamini Hamsananda Giri per induismo, Sergio Griffa per la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi Degli Ultimi Giorni e Antonio Leonardi per la comunità Baha'i.In Voce delle Chiese abbiamo anche ricordato che nella giornata di domenica 30 settembre le chiese protestanti di Milano hanno partecipato alla manifestazione Bolle del Silenzio. L'appello era dedicato a combattere gli atti di intolleranza.
Apriamo la puntata con l'intervista ad Armando Buonaiuto, direttore artistico della rassegna Torino Spiritualità che si svolge a Torino dal 26 al 30 settembre.Particolare attenzione viene dedicata, in questa XIV edizione di Torino Spiritualità, alla scelta di dissentire. "Preferisco di no" è infatti il fil rouge che lega i vari appuntamenti, arricchiti dalla presenza di filosofi, teologi, storici, scrittori, artisti, scienziati.Ci spostiamo poi a parlare del comunicato stampa diramato da Acat Italia - Azione dei cristiani per l'abolizione della tortura. Acat Italia esprime infatti preoccupazione per lo schema di Decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri. Preoccupazione soprattutto per la scelta di percorrere strade semplici ma poco costruttive e nell'idea che la via dell'esclusione possa risolvere le situazioni. "Si viene quindi a creare - ci dice Massimo Corti, presidente Acat - una vita poco accogliente, meno cristiana".Infine ci dedichiamo ai libri con un'interessante riflessione di Federica Cane, della libreria Claudiana di Roma. Parliamo dell'ultimo libro di Paolo Ricca "Dell'aldilà e dall'aldilà" e di altri due libri che ruotano intorno al tema della morte.
Apriamo la puntata con l'intervista ad Armando Buonaiuto, direttore artistico della rassegna Torino Spiritualità che si svolge a Torino dal 26 al 30 settembre.Particolare attenzione viene dedicata, in questa XIV edizione di Torino Spiritualità, alla scelta di dissentire. "Preferisco di no" è infatti il fil rouge che lega i vari appuntamenti, arricchiti dalla presenza di filosofi, teologi, storici, scrittori, artisti, scienziati.Ci spostiamo poi a parlare del comunicato stampa diramato da Acat Italia - Azione dei cristiani per l'abolizione della tortura. Acat Italia esprime infatti preoccupazione per lo schema di Decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri. Preoccupazione soprattutto per la scelta di percorrere strade semplici ma poco costruttive e nell'idea che la via dell'esclusione possa risolvere le situazioni. "Si viene quindi a creare - ci dice Massimo Corti, presidente Acat - una vita poco accogliente, meno cristiana".Infine ci dedichiamo ai libri con un'interessante riflessione di Federica Cane, della libreria Claudiana di Roma. Parliamo dell'ultimo libro di Paolo Ricca "Dell'aldilà e dall'aldilà" e di altri due libri che ruotano intorno al tema della morte.
Dove si parla ancora di Torino Spiritualità, di Museo Egizio, con MICHELA MINERO, ricercatrice dell?Università degli Studi di Milano, dipartimento di medicina veterinaria, di MeetinMeTonight, di Le Vite degli Altri (animali, di Emanuela Prato Previde, di empatia, di Cani, di Gatti, di Cavalli, di Galline, di Maiali, di pet therapy, di Delfini e scopriamo che Michela avrebbe voluto essere un Cavallo
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Dove si parla di Torino Spiritualità, del Museo Egizio, di Christian Greco, di Alberto Pelissero, di Animali o Dei?, con SILVANA AMATI, senatrice, CARLA ROCCHI, presidente nazionale Enpa, con MICHELE GUALANO, direttore generale Enpa e responsabile del progetto Festival#Animali, della prima edizione al Macro di Roma della Rassegna nazionale dell'arte per i diritti degli animali, di caccia, di maltrattamento, di arti visive, di terremoto e scopriamo che Silvana avrebbe voluto essere un Gatto, che Carla è un gatto e che Michele un Armadillo
Dove si parla di Torino Spiritualità, del Museo Egizio, di Christian Greco, di Alberto Pelissero, di Animali o Dei?, con SILVANA AMATI, senatrice, CARLA ROCCHI, presidente nazionale Enpa, con MICHELE GUALANO, direttore generale Enpa e responsabile del progetto Festival#Animali, della prima edizione al Macro di Roma della Rassegna nazionale dell'arte per i diritti degli animali, di caccia, di maltrattamento, di arti visive, di terremoto e scopriamo che Silvana avrebbe voluto essere un Gatto, che Carla è un gatto e che Michele un Armadillo
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Dove si parla della Global March for Elephants and Rhinos, di Cop17, di Puliamo il mondo, Puliamo il Parco delle Cave a Cascina Literno, di Mondo Carota Party 2016, con ARMANDO BUONAIUTO, curatore di Torino Spiritualità, dell'edizione di quest'anno intitolata D'Istinti Animali, di Asini, di Cammelli, di religioni, di sfruttamento animale, di arte, di Scorpioni, di Elio, di Minima Animalia, e scopriamo che Armando avrebbe voluto essere una Balena
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Dove si parla del Bisonte Europeo ucciso in Spagna, della raccolta firme della Leal - Lega AntiVivisezionista per fermare la corrida, di Torino Spiritualità e con MARCO MASTRORILLI del Festival dei Gatti , di Tigri, di Leoni, di Giaguari, di Leopardi, di Tigri dai denti a sciabola, di Gufi, di Angeli randagi, di Amicimiao, di Oipa, di Frida's Friends onlus, di motogatto e scopriamo che Marco ora vorrebbe essere un Giaguaro
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Scegliere, non scegliere. Torino Spiritualità 2013 - Irene Santori incontra Elena Seishin Viviani, Khaled Elsadat, Patrizia Valduga