Podcasts about sultano

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Best podcasts about sultano

Latest podcast episodes about sultano

Musica
“Il Palazzo dei Sogni” di Ismail Kadare

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Play Episode Listen Later Oct 16, 2024 14:55


Ne “Il Palazzo dei Sogni”, Ismail Kadare porterà il lettore a riflettere tanto sul valore del sogno quanto su cosa voglia dire essere albanese sotto l'Impero ottomanoIscriviti al canale Telegram per guardare tutta la lista di tutti gli eventi (ad oggi) confermati ed avvisatemi se ne conoscete altri Qui trovi Medio Oriente e Dintorni Music, un mio podcast uscito 2 anni fa solo per Spotify in cui scoprirai la storia e le canzoni di artisti e band che hanno fatto (o stanno facendo) la storiaMentre qui trovate tutti i link di Medio Oriente e Dintorni: Linktree, ma, andando un po' nel dettaglio: -Tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni -Per articoli visitate il sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo" di questo podcast. - Qui il link al canale Youtube- Podcast su tutte le principali piattaforme in Italia e del mondo-Vuoi tutte le uscite in tempo reale? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorniOgni like, condivisione o supporto è ben accetto e mi aiuta a dedicarmi sempre di più alla mia passione: raccontare il Medio Oriente ed il "mondo islamico"

Musica
“I drusi di Belgrado” di Rabee Jaber

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Play Episode Listen Later May 11, 2024 9:37


“I drusi di Belgrado” è un romanzo che permette al lettore di scoprire nel dettaglio tanto il concetto di “giustizia” nell'Impero ottomano quanto la visione levantina dei suoi territori balcanici (podcast registrato il 15 marzo)Sul sito, una lista in continuo aggiornamento in cui troverete tutti gli eventi di maggio a Milano legati alle tematiche di Medio Oriente e Dintorni Iscrivetevi al canale Telegram per guardare tutta la lista di quelli (ad oggi) confermati ed avvisatemi se ne conoscete altri Qui trovi Medio Oriente e Dintorni Music, un mio podcast uscito 2 anni fa solo per Spotify in cui scoprirai la storia e le canzoni di artisti e band che hanno fatto (o stanno facendo) la storiaMentre qui trovate tutti i link di Medio Oriente e Dintorni: Linktree, ma, andando un po' nel dettaglio: -Tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni -Per articoli visitate il sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo" di questo podcast. - Qui il link al canale Youtube- Podcast su tutte le principali piattaforme in Italia e del mondo-Vuoi tutte le uscite in tempo reale? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorniOgni like, condivisione o supporto è ben accetto e mi aiuta a dedicarmi sempre di più alla mia passione: raccontare il Medio Oriente ed il "mondo islamico"

Le favole del Mago Podcast
Il Sultano - Raccontata da Fabrizio Trionfera

Le favole del Mago Podcast

Play Episode Listen Later Nov 26, 2023 27:23


ISRC: ITBFD2320026 Fabrizio Trionfera racconta "IL SULTANO", tratta da un classico di Giggi Zanazzo tradotto dal romanesco e adattato da Claudia Bruni, Paolo Castellucci e Fabrizio Trionfera.Bollino verde: Per tutti i bambini comunque abituati ad ascoltare fiabe classiche e moderne.AVVISO AI GENITORI O CHI NE FA LE VECILe Favole del Mago Podcast sono fiabe e favole scelte fra quelle conosciute, famose, della tradizione popolare o, se recenti, di autori specializzati e appositamente selezionati.Si tratta comunque di racconti fiabeschi, quindi, anche se molto avventurosi e drammatici, normalmente hanno un lieto fine e si basano su valori positivi ed educativamente validi, ma, soprattutto in quelli antichi e di autori famosi del passato, capita che narrino eventi e situazioni violente, sanguinose oppure socialmente e politicamente scorrette, secondo l'etica, la logica, le abitudini e la sensibilità odierna.Consigliamo che i bambini, specie sotto i 6 anni, non siano mai lasciati completamente soli nell'ascolto dei racconti che proponiamo in podcast e che ci sia sempre un adulto responsabile in grado di selezionarli ed eventualmente interrompere l'ascolto se lo ritiene necessario.In ogni caso, come ausilio di massima, abbiamo attribuito a ogni episodio, un bollino colorato che ha valore di semplice indicazione, e che riportiamo nella legenda che segue.Bollino verde: Per tutti i bambini comunque abituati ad ascoltare fiabe classiche e moderne.Bollino giallo: Si consiglia la presenza di un adulto in caso di bambini all'ascolto particolarmente sensibili.Bollino rosso: Si consiglia la valutazione da parte di un adulto. Contenuti a volte violenti e socialmente scorretti.

il posto delle parole
Marco Aime "La carovana del sultano"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Oct 21, 2023 19:30


Marco Aime"La carovana del sultano"Dal Mali alla Mecca: un pellegrinaggio medievaleEinaudi Editorewww.einaudi.itNel 1324 Mansa Musa, il sultano del Mali, «l'uomo piú ricco che il mondo abbia mai visto», intraprende il suo pellegrinaggio verso La Mecca, a capo di un immenso corteo lungo decine di chilometri e composto da migliaia di uomini e da altrettanti dromedari carichi di quintali e quintali d'oro. Un viaggio destinato a entrare nella storia, ammantato di leggenda, grazie alle cronache arabe dell'epoca e dei secoli a venire. L'autore ricostruisce quel cammino, inserendolo nel contesto storico e culturale del tempo, rivelandone gli aspetti politici e strategici oltre a quelli religiosi ed economici. Il percorso della carovana del sultano diventa cosí una sorta di metafora, utile a spiegare la fitta rete di legami e di scambi, che avvolgeva il Mediterraneo, unendo l'Africa all'Europa. Si viene cosí a delineare una lettura nuova e multicentrica della storia, in cui l'Africa è un'importante protagonista e non la terra isolata dell'hic sunt leones.«Disegnata la cornice, delineato lo sfondo, il racconto del viaggio di Mansa Musa assume una valenza piú ampia di quella esplicitamente religiosa legata al pellegrinaggio alla Mecca. La ricostruzione delle peripezie della carovana, carica d'oro e di schiavi, diventa, infatti, il resoconto di un'operazione politica e di immagine quanto mai moderna e in gran parte riuscita. La traversata del deserto, l'arrivo al Cairo, che all'epoca era l'equivalente della New York attuale, e l'incontro con il sultano mamelucco si rivelano cosí i tasselli fondamentali per accreditare il Mali, come il suo sovrano, nel vasto mondo islamico del tempo. Ciò che ho cercato di fare è stato sottrarre, almeno in parte, quel viaggio alla ricezione un po' stereotipata piú diffusa, per riportarlo nella storia e connetterlo con le complesse reti che caratterizzavano il mondo mediterraneo e l'Africa subsahariana».Marco Aime insegna Antropologia culturale all'Università di Genova. Presso Einaudi ha pubblicato Eccessi di culture (Vele 2004), Il primo libro di antropologia (Pbe Mappe, 2008), Una bella differenza. Alla scoperta delle diversità nel mondo (ultima edizione Super ET, 2016, con Anna Cossetta), Il dono al tempo di Internet (2010), L'altro e l'altrove. Antropologia, geografia e turismo (Pbe Ns, 2012, con Davide Papotti), La fatica di diventare grandi (Super ET Opera Viva, 2014, con Gustavo Pietropolli Charmet), Contro il razzismo (2016, con Guido Barbujani, Clelia Bartoli e Federico Faloppa), Invecchiano solo gli altri (2017, con Luca Borzani), Il soffio degli antenati (2017), Classificare, separare, escludere (2020) e La carovana del sultano. Dal Mali alla Mecca: un pellegrinaggio medievale (2023). Per Einaudi ha inoltre curato M. Mauss, Saggio sul dono (Pbe 2002) e l'edizione italiana del Dizionario di antropologia e etnologia (Grandi Opere 2006 e Piccola Biblioteca Einaudi 2009).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

La Guerra Grande
Ep. 15: La bussola di una nave (28 luglio - 16 agosto 1914)

La Guerra Grande

Play Episode Listen Later Oct 15, 2023 38:13


Due navi tedesche nel Mediterraneo, tagliate fuori, braccate e in fuga. Il loro comandante, pur di preservare le sue navi e i suoi uomini è disposto a prendere una decisione che cambierà il mondo.Seguimi su Instagram: @laguerragrande_podcastScritto e condotto da Andrea BassoMontaggio e audio: Andrea BassoFonti dell'episodio:Martin Gibson, The Naval Balance of Power in 1914, War & Security, 2014Barbara Tuchman, The Guns of August, 1962Le Corazzate, Mondadori, 1988In copertina: la SMS Goeben e la SMS Breslau in fuga, fotografate dal ponte di una delle navi britanniche che le stava inseguendo.

Altri Orienti
Ep.48 - Il Sultano senza Sultanato

Altri Orienti

Play Episode Listen Later Sep 21, 2023 22:24


Muedzul Lail Tan Kiram è il 35esimo Sultano di Sulu. O meglio, pretendente al Sultanato di Sulu. Il territorio appartenuto ai suoi antenati è stato infatti ceduto a fine del 1800 e oggi è territorio della Malaysia. Ma i pretendenti al Sultanato non si sono arresi e dopo aver tentato addirittura un'azione militare nel 2013, di recente hanno deciso di ingaggiare una battaglia legale epocale contro Kuala Lumpur. Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: The Sultan of Sulu Speaks: Muedzul Lial Tan Kiram Explains the Sultanate, Recognition & Sabah Claims, canale Youtube The Corporate Mystic, 9 maggio 2023; I-Witness: Jamalul Kiram III, the poorest Sultan in the world, canale Youtube Gma Integrated News, 11 marzo 2013 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Le Storie del Gatto Blu | Fiabe raccontate ai bambini
Mille e un Gatto | Storie per bambini | Fiabe per bambini | Favole dal mondo raccontate | età 4+

Le Storie del Gatto Blu | Fiabe raccontate ai bambini

Play Episode Listen Later Aug 30, 2023 12:15


Età consigliata: 4+...e se anche i gatti avessero la loro versione de Le Mille e una Notte?Il perfido SultanoGatto Grimalkum istituisce una legge che rende fuorilegge qualsiasi gatto che non abbia il pelo nero, tigrato o grigio. Un giorno al Tribunale del Pelo arriva la bellissima MiciAnita, una gattina bianca e grigia che viene portata al cospetto del SultanoGatto Grimalkum, e per ritardare il processo inizia a raccontagli storie...Da The Cats' Arabian Nights, di Abby Morton Diaz.Disponibile anche in versione video leggi e ascolta sul nostro canale Youtube.Visita e segui la nostra pagina instagram @lestoriedelgattoblu_!Credits layout & cover vectors: freepik, pikisuperstar - www.freepik.comMusics by: geoffharvey, SergeQuadrado, VictorvanTast, MondayHopes, Jon_Nathan, Muzaproduction - www.pixabay.comCopyright 2023 © Le Storie del Gatto BluCopyright 2023 © Silvia Festa

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane
6905 - Autogrill: nell'aeroporto di Palermo il nuovo format dello chef Ciccio Sultano

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane

Play Episode Listen Later Jul 19, 2023 3:25


Autogrill consolida la propria presenza in uno dei principali scali aeroportuali meridionali, l'aeroporto Falcone Borsellino di Palermo, inaugurando un nuovo format di casual dining e street food all'interno della sua Food Hall in area air side.Si tratta del ristorante I Banchi, ideato dallo chef stellato Ciccio Sultano, che si ispira alla cucina tradizionale siciliana e che arricchisce l'offerta gastronomica di Autogrill, già presente nello scalo palermitano con Spinnato, punto di riferimento per la pasticceria palermitana, e con Wascoffee Lab, format di caffetteria moderna ideato da Autogrill e caratterizzato da design e arredi realizzati con “Wascoffee”, materiale 100% naturaleottenuto da fondi di caffè riciclati.

Phastidio Podcast
La settimana phastidiosa - 15 luglio 2023

Phastidio Podcast

Play Episode Listen Later Jul 15, 2023 80:50


I fatti più interessanti della settimana, secondo il vostro Titolare. In questa puntata: salario minimo, il diavolo nelle tasche di Pantalone; "Dedicata a te, Kafka e Ionesco"; salari impoveriti, un problema di contrattazione collettiva? Bce for dummies e presidenti di Confindustria; la policrisi italiana del Regno Unito; la tortuosa e levantina svolta del Sultano; e molto altroQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/4672101/advertisement

La Giornata
La Nato e il sultano

La Giornata

Play Episode Listen Later Jul 11, 2023 5:46


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Modem
La vittoria del Sultano

Modem

Play Episode Listen Later May 30, 2023 31:21


Musica
"Erdoğan", il fumetto che racconta l'ascesa al potere di Erdoğan

Musica

Play Episode Listen Later May 27, 2023 15:33


“Erdoğan” di Can Dündar e Mohamed Anwar è una graphic novel davvero affascinante che, tramite la storia dell'ascesa al potere di Erdoğan, racconta anche la storia del ‘900 turcoClicca qui per ascoltare la serie dedicata a "Le perle del Corano" di al GhazaliQui per la prima stagione de "Dal Masnavi di Rumi", mentre qui per la seconda stagionee qui per i 40 hadith di NawawiInfine, qui trovi Medio Oriente e Dintorni Music, un mio podcast uscito 1 anno fa solo per Spotify in cui scoprirai la storia e le canzoni di artisti e band che hanno fatto (o stanno facendo) la storiaMentre qui trovate tutti i link di Medio Oriente e Dintorni: Linktree, ma, andando un po' nel dettaglio: -Tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni -Per articoli visitate il sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo" di questo podcast. - Qui il link al canale Youtube- Podcast su tutte le principali piattaforme in Italia e del mondo-Vuoi tutte le uscite in tempo reale? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorniOgni like, condivisione o supporto è ben accetto e mi aiuta a dedicarmi sempre di più alla mia passione: raccontare il Medio Oriente ed il "mondo islamico"Se volete aiutare le persone colpite dal terremoto in Siria e Turchia qui ci sono i link di alcune associazioni umanitarie che operano nella zona:-AKUT (Organizzazione di volontariato non-governativa impegnata nella ricerca, nell'assistenza e nel soccorso alle vittime del terremoto)-White Helmets (organizzazione no-profit che di volontari che da anni è una delle uniche ad aiutare attivamente sul campo tutti i civili siriani) -Save The Children (storica associazione specializzata sui bambini)

Musica
Live: "Come cambia la Turchia dopo il voto?" con Murat Cinar

Musica

Play Episode Listen Later May 26, 2023 83:27


Una live assieme a Murat Cinar, fra i migliori giornalisti turchi in Italia, per parlare di come sono andate le elezioni e quale sarà il futuro di questo paeseTrovate qui la sua pagina Facebook Instagram Twitter ed il link per acquistare il libroClicca qui per ascoltare la serie dedicata a "Le perle del Corano" di al GhazaliQui per la prima stagione de "Dal Masnavi di Rumi", mentre qui per la seconda stagionee qui per i 40 hadith di NawawiInfine, qui trovi Medio Oriente e Dintorni Music, un mio podcast uscito 1 anno fa solo per Spotify in cui scoprirai la storia e le canzoni di artisti e band che hanno fatto (o stanno facendo) la storiaMentre qui trovate tutti i link di Medio Oriente e Dintorni: Linktree, ma, andando un po' nel dettaglio: -Tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni -Per articoli visitate il sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo" di questo podcast. - Qui il link al canale Youtube- Podcast su tutte le principali piattaforme in Italia e del mondo-Vuoi tutte le uscite in tempo reale? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorniOgni like, condivisione o supporto è ben accetto e mi aiuta a dedicarmi sempre di più alla mia passione: raccontare il Medio Oriente ed il "mondo islamico"Se volete aiutare le persone colpite dal terremoto in Siria e Turchia qui ci sono i link di alcune associazioni umanitarie che operano nella zona:-AKUT (Organizzazione di volontariato non-governativa impegnata nella ricerca, nell'assistenza e nel soccorso alle vittime del terremoto)-White Helmets (organizzazione no-profit che di volontari che da anni è una delle uniche ad aiutare attivamente sul campo tutti i civili siriani) -Save The Children (storica associazione specializzata sui bambini)

Le Storie del Gatto Blu | Fiabe raccontate ai bambini
Il Cavallo Incantato | Storie per bambini | Fiabe per bambini | Favole dal mondo raccontate | età 4+

Le Storie del Gatto Blu | Fiabe raccontate ai bambini

Play Episode Listen Later May 24, 2023 29:42


Età consigliata: 4+Da "Le 1000 e 1 Notte" arriva una storia di amore, magia, viaggi e avventura...Il Sultano di Persia organizza la più splendente delle feste per Capodanno. Ci sono giocolieri, fuochi d'artificio, equilibristi e persino maghi! Uno stregone indiano offre al Sultano di Persia il Cavallo Incantato, la statua di un cavallo che ha il potere del... TELETRASPORTO!Riadattata dalla versione di Andrew Lang, The Arabian Nights Entertainments.Disponibile anche in versione video leggi e ascolta sul nostro canale Youtube.Visita e segui la nostra pagina instagram @lestoriedelgattoblu_ !Credits layout & cover vectors: upklyak - www.freepik.comMusics by: AntipodeanWriter, ArtSlop_Flodur, Lexin_Music, 34123235, MondayHopes, Jon_Nathan, Muzaproduction - www.pixabay.comCopyright 2023 © Le Storie del Gatto BluCopyright 2023 © Silvia Festa

Outcast a fumetti
La trasferta napoletana

Outcast a fumetti

Play Episode Listen Later May 22, 2023 145:21


Plot twist: con questo episodio, il podcast cambia nome e propone una nuova copertina, graziata dalla firma di Capitan Troll. Non cambiano i disperati contenuti nel podcast stesso. Al ritorno dall'esperienza del Napoli Comicon, chiacchieriamo delle nostre impressioni sullo stato della fiera e di cosa significa fare fiera di fumetto in Italia, in un panorama che è repentinamente cambiato sotto gli occhi di organizzatori e fruitori. Collateralmente, la solita ottima chiacchiera con le ultime uscite tra Italia e Giappone. In questo episodio: La cena di Peduzzi (01:50). Juujika No Rokunin (05:50). Telework Yotabanashi(21:30). Comicon (29:24). [Comicon] Neanche Cerbert Perdona: Magic Press, anche meno!! (01:21:55). [Comicon] Grand Blue e le tipografie del Sultano (01:24:30). Novità Bonelli (Dylan Dog 440, DyD Color Fest 45, Mr. Evidence 2) (01:36:57). Manga di puro carisma: Akane-Banashi (01:56:35). Idaten: gli dei in tempo di pace (02:13:35). Buon ascolto! Soundtraccia: Odd Theme - Fabio Bortolotti / nananananananana - Alessandro Mucchi Vuoi darci una mano? Abbonati su Twitch: https://www.twitch.tv/outcastvideo Fai acquisti su Amazon: https://amzn.to/3pGObEq Fai acquisti su Fusion Retro Books: https://fusionretrobooks.com/?ref=pzxtr4vyfzsy Usa il codice outcastlive su Epic Games Store. Compra le nostre felpe e magliette: https://outcastlive.threadless.com/ Supportaci su Patreon: https://www.patreon.com/outcast?ty=h Facci una donazione su PayPal: https://www.paypal.com/donate?token=5zTLExKFny-y9zko9BL6rpYNcyN9D5vso9J9xVZA_n2CNhhdUsmWB3_OQ06I8QTke_GJdVyS019_XL2P

SBS Italian - SBS in Italiano
Turchia, il Sultano sulla via del tramonto?

SBS Italian - SBS in Italiano

Play Episode Listen Later May 16, 2023 14:16


Si va al ballottaggio in Turchia tra il presidente in carica Erdoğan e lo sfidante Kılıçdaroğlu. In parlamento l'AKP ha sempre la maggioranza, seppur non schiacciante.

Corriere Daily
La Turchia al voto: e se Erdogan perdesse?

Corriere Daily

Play Episode Listen Later May 10, 2023 12:35


Domenica si vota per il primo turno delle presidenziali. E i sondaggi dicono che il padrone assoluto del Paese da 20 anni ha il 41% dei consensi contro il 44 del suo sfidante, Kemal Kiliçdaroglu. Se così fosse, si andrebbe al ballottaggio il 28 maggio. Monica Ricci Sargentini spiega le ragioni della crisi del Sultano, mentre Riccardo Noury di Amnesty International Italia fa il punto su un tema finito in secondo piano per la guerra in Ucraina: i diritti umani.Per altri approfondimenti:Il ruolo (possibile) di un'altra TurchiaTurchia, Kiliçdaroglu sfida Erdogan: la “forza tranquilla” contro il SultanoErdogan ha un malore durante un'intervista: “Piccolo inconveniente per il lavoro intenso”

Le fiabe della buonanotte
14- Il vecchio Sultano - Le fiabe della buonanotte - Nespolo Giullare

Le fiabe della buonanotte

Play Episode Listen Later Apr 21, 2023 6:45


"Il vecchio Sultano" Tratta dalla raccolta "Le fiabe del focolare" dei Fratelli Grimm. Una deliziosa fiaba sui valori dell'amicizia. Le fiabe della buonanotte Un podcast dedicato alle fiabe della tradizione, fiabe antiche per capire meglio il presente e per affrontare il futuro.Un prezioso manuale di valori codificati  utile tanto all'infante quanto al senziente.Un giardino di insegnamenti dove il migliore è solo quello che ognuno di noi può cogliere.Sono fiabe dal repertorio classico: Grimm, Andersen, Calvino, Capuana… Sono come le fotografie dei tempi passati, dove viene descritto un mondo molto diverso da quello in cui viviamo. Ma se guardiamo attentamente questa vecchia diapositiva  ci accorgiamo che ci siamo anche noi lì, in mezzo a tutti gli altri personaggi. Fammi sapere se ti piace questo podcast lascia un commento o una recensione sul sito:⁠https://www.nespologiullare.it/fiabe-della-buonanotte/⁠ Se ti piacciono queste fiabe e se ne vuoi delle altre sostieni questo podcast su Patreon:⁠https://www.patreon.com/nespologiullare⁠ Grazie!Buon ascolto.

Alessandro Barbero Podcast - La Storia
Mosca è la "terza Roma" - Alessandro Barbero

Alessandro Barbero Podcast - La Storia

Play Episode Listen Later Nov 29, 2022 17:19


Alessandro Barbero racconta la fine dell'Impero Romano con un inusuale aneddoto. Fonte: https://www.youtube.com/watch?v=Ezq62l51Elg --- // Disclaimer // Tutti gli audio disponibili sono utilizzati negli episodi dopo previo consenso e accordo con i distributori originali di altre piattaforme e/o comunque distribuiti liberamente e originariamente con licenze CC BY 4.0 e affini - o registrati in loco, viene sempre riportata la fonte. I titoli potrebbero differire in caso di titoli originali troppo lunghi. Per qualsiasi dubbio o problema contattateci PER FAVORE prima alla nostra mail: flamsteed46[@]gmail[dot]com

Musica
“Il divano di Istanbul” di Alessandro Barbero (il libro)

Musica

Play Episode Listen Later Oct 26, 2022 15:45


“Il divano di Istanbul” di Alessandro Barbero è probabilmente il miglior libro mai scritto in italiano sull'Impero ottomano, permettendo al lettore di osservare il mondo attraverso gli occhi di quest'antica potenzaTrovate tutti i link qui: https://linktr.ee/mediorientedintorni, ma, andando un po' nel dettaglio: -tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni -per articoli visitate il sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo" di questo video. - podcast su tutte le principali piattaforme in Italia e del mondo-Vuoi tutte le uscite in tempo reale? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorniOgni like, condivisione o supporto è ben accetto e mi aiuta a dedicarmi sempre di più alla mia passione: raccontare il Medio Oriente

Storia medievale
Quinta crociata: Francesco e il sultano

Storia medievale

Play Episode Listen Later Sep 16, 2022 37:59


FILA A NANNA! - Fiabe della Buonanotte
163 LE VACANZE DEL SIG. SARCHIAPONE - Il Sultano Harum Al Rachid

FILA A NANNA! - Fiabe della Buonanotte

Play Episode Listen Later Jun 10, 2022 17:22


Il Sig. Sarchiapone ci porta in Algeria, dove ha ascoltato questa fiaba piena di mistero.Voce narrante: Simone ValentinoTesto tratto da Enciclopedia della favola - a cura di G. RodariProgetto e montaggio a cura di Claudia MartoreTecnico di registrazione: Mattia MontiProduzione: Fondazione TRGAUDIO CREDITS:Free music for non-commercial use from Fesliyan Studios

Vanilla Magazine
Gli SBOCCATI insulti dei Cosacchi al Sultano Maometto IV

Vanilla Magazine

Play Episode Listen Later May 11, 2022 6:29


Vanilla Magazine
Gli SBOCCATI insulti dei Cosacchi al Sultano Maometto IV

Vanilla Magazine

Play Episode Listen Later Apr 16, 2022 6:29


FILA A NANNA! - Fiabe della Buonanotte
147 - Il vecchio Sultano

FILA A NANNA! - Fiabe della Buonanotte

Play Episode Listen Later Apr 15, 2022 7:14


Come si sa, la fedeltà è una delle qualità più note di tutti i cani...Voce narrante: Micol JallaTesto dei Fratelli GrimmProduzione: Fondazione TRGTecnico di registrazione: Mattia MontiProgetto e montaggio a cura di Claudia MartoreAUDIO CREDITS:Free music for non-commercial use from Fesliyan Studios

The Culinary Institute of America
Sicily: Chef Ciccio Sultano

The Culinary Institute of America

Play Episode Listen Later Feb 24, 2022 1:25 Transcription Available


One of Sicily's most acclaimed chefs—and the only one with two Michelin stars—is Ciccio Sultano. At his elegant small restaurant Il Duomo in Ragusa he delivers the kind of simple chic food that would not be out of place on a restaurant menu in Milano—or Barcelona for that matter. But it's always tied to the Sicilian seasons, Sicilian ingredients, Sicilian traditions. Get Recipes and watch the full series with closed captioning at: http://www.ciaprochef.com/WCA/Sicily/

In viaggio con la Psicologia.
L'esperimento di Köhler: Sultan e la banana.

In viaggio con la Psicologia.

Play Episode Listen Later Jan 19, 2022 4:06


Dimmi la verità: riusciresti ad essere più intelligente di uno scimpanzé?La Gestalt (in particolare Wolfgang Köhler), ha studiato un fenomeno che prende il nome di "insight" proprio partendo dall'osservazione del comportamento di uno scimpanzé (Sultan) innanzi a una situazione problematica.Chissà tu cosa avresti fatto, al posto di Sultan...Buon viaggio e buon ascolto.

Bar Storia
Guerra in Terrasanta - al-Kamil un sultano in guerra

Bar Storia

Play Episode Listen Later Dec 25, 2021 46:41


Oggi torniamo in Terrasanta per l'ultima volta, raccontando la storia di al-Kamil, un sultano che si è trovato a fronteggiare un periodo molto intenso e burrascoso! Attraverso ben quattro crociate, al-Kamil saprà condurre il suo schieramento alla vittoria e riunirà il regno di suo padre. Con incontri importanti e inaspettati...Un enorme grazie va a tutti i nostri avventori appartenenti alla Giovine Italia che ci sostengono su Patreon: Simonetta Pastorino, Andrea Margini, Tommaso Ottali, Andrea D'Agostini, Michele Sessa, Marzia Rositani, Massimiliano, Angelo Peirano, Annalaura Benincasa, Cristian, Giulio Bordon, Valerio Barbaking e Riccardo Narducci e un grazie speciale al combattente delle cinque giornate Paolo Tazzioli!Direttamente dalla Legione Italiana di Patreon oggi ringraziamo Pasquale Miranda per il suo supporto!SOSTIENICI SU PATREON: https://www.patreon.com/barstoriaCANALE TELEGRAM: t.me/barstoriaPAGINA INSTAGRAM: www.instagram.com/bar_storiaCeltic Impulse - Kevin MacLeod (incompetech.com)Licensed under Creative Commons: By Attribution 3.0 Licensehttp://creativecommons.org/licenses/by/3.0/Midnight Tale by Kevin MacLeodLink: https://incompetech.filmmusic.io/song/4710-midnight-taleLicense: https://filmmusic.io/standard-license

Dazebao - di Guglielmo M. Crostelli
Turchia: il crollo della lira turca può mettere davvero in pericolo Erdogan?

Dazebao - di Guglielmo M. Crostelli

Play Episode Listen Later Nov 24, 2021 3:27


Fa un salto sul mio Link Three o sul mio canale YouTube. Con la forte svalutazione della lira turca per Erdogan è arrivata la fine oppure il Sultano riuscirà ancora a scamparla? Certo è che la Turchia è riuscita nel corso di questi anni non solo a confermare la sua centralità all'interno delle relazioni internazionali ma anche una certa spregiudicatezza andando a riconquistare tutto quello spazio neo ottomano che solo 100 anni fa era stata costretta ad abbandonare. Ad Istanbul ed Ankhara manifestazioni contro il caro vita, richieste di elezioni mentre il Sultano resta saldamente al suo posto. È l'inizio della fine, oppure solo un altro capitolo dell'epopea politica di Erdogan? --- Send in a voice message: https://anchor.fm/gughicrostelli/message

Mentecast
Shajar Al-Durr - una donna Sultano

Mentecast

Play Episode Listen Later Aug 10, 2021 28:53


Da schiava a Sultano, la sorprendente storia di Shajar Al-Durr, tra intrighi politici, brillanti manovre ed efferati omici. Seguici anche su: YOUTUBE https://youtube.com/channel/UCSccnE9-Y9PfJC2thw-vgtg FACEBOOK https://facebook.com/mentecast/ INSTAGRAM https://instagram.com/mentecast SPOTIFY https://open.spotify.com/show/6rEXAE1nfxmfdzY9dtFYO7 iTUNES https://podcasts.apple.com/it/podcast/mentecast/id1458522809? SOUNDCLOUD https://soundcloud.com/user-613167048 TWITTER https://twitter.com/mentecast FONTI: https://docs.google.com/document/d/1zqOBc_bJif61Orr5B24n9qADV9j-PexD4MaUGq_4vLo/edit?usp=sharing

BASTA BUGIE - Cinema
Dracula untold, il film su Vlad III di Valacchia che difese i cristiani dai turchi musulmani

BASTA BUGIE - Cinema

Play Episode Listen Later Jun 28, 2021 10:54


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=3628DRACULA UNTOLD, IL FILM SU VLAD III DI VALACCHIA CHE DIFESE I CRISTIANI DAI TURCHI MUSULMANI Vlad III è realmente esistito. A lui si è ispirato lo scrittore irlandese Bram Stoker nella creazione del suo personaggio più famoso, il conte Dracula, protagonista dell'omonimo romanzo da cui nascono i vari film su Dracula, tra cui il recente Dracula Untold. Ma chi era davvero?Vlad III di Valacchia (1431 - 1476) fu membro della Casa dei Drăculești, un ramo della Casa di Basarab, molto conosciuto anche con il suo nome patronimico: Dracula.Noto anche come Vlad l'Impalatore, fu tre volte voivoda (principe) di Valacchia. Suo padre, Vlad II Dracul, fu membro dell'Ordine del Drago, fondato per proteggere il Cristianesimo in Europa orientale dall'invasione musulmana.Vlad III è venerato come eroe popolare in Romania così come in altre parti d'Europa per aver protetto la popolazione rumena sia a sud che a nord del Danubio.Il soprannome di Impalatore deriva dalla sua pratica di impalare i nemici uccisi per esporli ai confini in modo che fungessero da monito per i musulmani invasori. È discusso dagli storici se Vlad impalasse i nemici da vivi oppure solo una volta che erano già morti, ma pare più probabile quest'ultima ipotesi visto che lo scopo principale era l'ammonimento.Inoltre intorno alla figura di Vlad III sono sorte alcune leggende. Una di queste narra di una coppa d'oro fatta mettere da Vlad nella piazza principale della città Tirgoviste che non venne mai rubata perché perfino i ladri avevano paura del principe.Secondo un'altra leggenda, un mercante straniero di passaggio per Tirgoviste lasciò per una notte intera incustodita una cassa di denaro. Scoperto che gli erano stati rubati 160 ducati d'oro il mercante informò della cosa il principe Vlad, il quale per catturare il ladro chiese aiuto ai cittadini pena la distruzione della città. Vlad fece inoltre restituire al mercante la somma di 160 ducati più uno. Il giorno seguente, contati i soldi, il mercante informò il principe del ducato in più e glielo riconsegnò. Vlad lo informò che se non avesse riportato il ducato in più sarebbe stato impalato insieme al ladro.Durante il Medioevo, il sultano turco era solito reclutare bambini da ogni terra per addestrarli e farli diventare suoi soldati: erano i giannizzeri.Questi comprendevano la fanteria che formava la guardia personale e dei beni del sultano ottomano. Gli incaricati del sultano obbligavano le comunità cristiane che vivevano nelle campagne a cedere i loro figli più robusti tra l'età dei 6 e 9 anni per addestrarli alla vita militare come giannizzeri o a quella amministrativa di corte. Spesso i genitori intenzionalmente tagliavano le dita dei propri figli per far in modo che non fossero idonei all'arruolamento.Ogni quattro anni gli inviati del sultano percorrevano i villaggi balcanici e catturavano un quinto dei bambini cristiani dai sei ai nove anni, inizialmente scegliendoli a caso, poi selezionando con cura i più robusti. All'avvicinarsi della data in cui i bambini avrebbero dovuto essere selezionati, molti cristiani fuggivano nelle montagne dove si davano alla macchia con i loro bambini.L'addestramento dei giannizzeri avveniva in un clima di rigida disciplina. I ragazzi erano sottoposti a grandi fatiche in strutture scolastiche estremamente spartane. Obbligati a rispettare il celibato così da non avere alcuna remora sul campo di battaglia, i giannizzeri erano forzatamente incoraggiati alla conversione all'Islam.Lo scopo di tale addestramento era la costituzione di una compagine militare professionistica obbligata alla lealtà, dietro legame di schiavitù; il Sultano era considerato padre de facto di ogni soldato, anzi era egli stesso soldato iscritto nella prima compagnia e quindi virtualmente uno di loro.Ai giannizzeri veniva insegnato a considerare il reggimento come la propria casa e la propria famiglia. Il reggimento ereditava gli averi dei soldati alla loro morte.Tra i giannizzeri vi era Vlad III di Valacchia, il quale divenne presto noto come l'impalatore poiché lasciava tutti gli uomini da lui uccisi trafitti su lunghe lance come forma di terrore psicologico verso i suoi nemici. Liberatosi dal suo incarico come soldato, Vlad fu fatto principe di Transilvania dal sultano e, pentitosi di tutte le atrocità compiute, decise di convertirsi e di mettere su famiglia, prendendo in moglie una donna, Mirena, e avendo da lei un figlio, Ingeras.Durante una perlustrazione, Vlad ritrova, grazie allo zingaro Shkelgim, i cadaveri di alcuni soldati turchi, scoprendo che provengono dal misterioso "Picco del Dente Rotto". Giunto sul posto, il principe scopre la presenza di una misteriosa creatura, che uccide le sue guardie. Riuscito miracolosamente a salvarsi grazie alla sua spada d'argento, Vlad ritorna al suo palazzo, il Castello Dracula (chiamato così per l'appartenenza della stirpe di Vlad, un cavaliere dell'Ordine del Dragone: Dracula, infatti, significa "Figlio del Drago"), e qui scopre la storia di un uomo che, facendo un patto col Diavolo, ottenne i poteri della notte e il dominio su tutte le sue creature, divenendo un vampiro. Il giorno seguente, durante una festa a palazzo, giunge un battaglione turco per richiedere un tributo; Vlad offre loro dell'argento, ma i turchi affermano di volere 1000 bambini da addestrare, tra cui suo figlio Ingeras. Il principe, su consiglio di Mirena, cerca di convincere il sultano Maometto II a cambiare idea, essendo i due cresciuti insieme, ma questi non si lascia convincere. Il giorno in cui un battaglione turco viene a prendere Ingeras, Vlad uccide tutti i soldati, dichiarando guerra a Maometto. Rendendosi tuttavia conto di aver bisogno di maggior potere, Vlad decide di tornare dalla creatura sul Picco del Dente Rotto; giunto sul posto, il principe dialoga con la creatura, che si rivela essere un "Maestro Vampiro".Affermando di voler difendere la sua gente e la sua famiglia, Vlad chiede aiuto al Maestro Vampiro, il quale gli offre la possibilità di ottenere i suoi poteri per tre giorni: in questo lasso di tempo il principe sarà invincibile ma dovrà resistere alla sete di sangue fino alla fine del terzo giorno, altrimenti la maledizione del Maestro Vampiro passerà permanentemente a lui dannandolo per l'eternità. Inoltre, quando il Maestro Vampiro lo deciderà, Vlad dovrà agire per conto suo. Il principe accetta e, dopo aver bevuto il sangue del Maestro Vampiro, ottiene i suoi poteri. Giunto presso il Castello Dracula sotto forma di una nube di pipistrelli, trova la sua gente sotto assedio da parte di 1000 soldati turchi ma, con l'ausilio dei suoi nuovi poteri, Vlad elimina facilmente tutti i soldati; temendo per il suo popolo, ordina poi alla sua gente di trasferirsi su un monastero sulle montagne difficilmente conquistabile dai musulmani.Il film si conclude con il figlio di Dracula, Ingeras, incoronato nuovo sovrano della Transilvania. Il nome di Vlad, divenuto leggenda, verrà tramandato nei secoli, pur lasciando una nube di mistero sulla sua storia.Se fosse finito qui sarebbe un buon film. Purtroppo la scena finale lo rovina. Infatti, in una Londra ambientata ai giorni nostri, Vlad, creduto morto alla fine della battaglia ma in realtà salvato da Shkelgim, trova Mina, una donna che si rivelerà essere la reincarnazione di Mirena. Mentre il principe si allontana con la donna, il Maestro Vampiro li osserva in lontananza, deciso infine ad utilizzare Vlad per i suoi scopi.Questo accenno alla reincarnazione (totalmente fuori luogo visto il contesto cristiano del film) serve probabilmente al regista come aggancio ad una eventuale successiva pellicola su Dracula ai giorni nostri... Peccato davvero. Per il resto, un gran bel film da godersi come un buon fantasy, ma anche per riflettere sul fenomeno storico, peraltro sempre attuale, della invasione islamica e sul tema fondamentale della tentazione di usare mezzi discutibili per raggiungere uno scopo buono.Per approfondimenti e per vedere il trailer del film DRACULA UNTOLD e per leggere le schede dei migliori film, visita il sito FilmGarantiti.it

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CVRTOON, la rinascita elettronica della musica ottomana

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Play Episode Listen Later Jun 14, 2021 16:08


CVRTOON è senza alcun ombra di dubbio uno degli artisti turchi di musica elettronica più interessanti in assoluto, in grado di rivitalizzare persino melodie ottomaneQui il link alla playlist: https://open.spotify.com/playlist/7pzJzTJXLR02C1iqhGiSsU?si=c14349fbac6e443aSeguite tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni , per articoli e podcast visitate il nostro sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo". Vuoi avere tutto in unico posto? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorni Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e ci aiuta a dedicarci sempre di più alla nostra passione: raccontare il Medio Oriente

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Beşiktaş, il covo di Barbarossa

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Play Episode Listen Later May 26, 2021 7:30


La storia di Beşiktaş, uno dei più celebri distretti di Istanbul, sede storica di alcuni dei suoi palazzi più belli e di Khayr ad-Din BarbarossaSeguite tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni , per articoli e podcast visitate il nostro sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo". Vuoi avere tutto in unico posto? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorni Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e ci aiuta a dedicarci sempre di più alla nostra passione: raccontare il Medio Oriente

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Viaggio ad Istanbul: (2) Galata

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Play Episode Listen Later May 19, 2021 23:47


Il racconto del mio viaggio ad Istanbul del 2017, seconda puntata ambientata soprattutto a Galata, recuperate il video per vedere anche le mie foto scattate durante il viaggio Seguite tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni , per articoli e podcast visitate il nostro sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo". Vuoi avere tutto in unico posto? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorni Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e ci aiuta a dedicarci sempre di più alla nostra passione: raccontare il Medio Oriente

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Viaggio ad Istanbul: (1) Sultanahmet

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Play Episode Listen Later May 17, 2021 25:54


Il racconto del mio viaggio ad Istanbul del 2017, prima puntata ambientata soprattutto a Sultanahmet, recuperate il video per vedere anche le mie foto scattate durante il viaggio Seguite tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni , per articoli e podcast visitate il nostro sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo". Vuoi avere tutto in unico posto? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorni Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e ci aiuta a dedicarci sempre di più alla nostra passione: raccontare il Medio Oriente

BASTA BUGIE - Storia
Finalmente gli Stati Uniti riconoscono il genocidio degli armeni

BASTA BUGIE - Storia

Play Episode Listen Later May 5, 2021 14:56


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6561FINALMENTE GLI STATI UNITI RICONOSCONO IL GENOCIDIO ARMENO di Luca Della TorreLo scorso 24 aprile, il governo degli USA ha finalmente riconosciuto ufficialmente il genocidio del popolo armeno costato la vita a un milione e mezzo di cristiani sterminati con un piano normativo studiato a tavolino e realizzato con criminale determinazione dal governo ottomano musulmano turco tra il 1915 ed il 1917.Gli Stati Uniti si uniscono così ai 29 Paesi che nel mondo riconoscono che le efferate persecuzioni perpetrate con ferocia dalla Turchia durante la Prima Guerra Mondiale contro l'intero popolo di fede cristiana ed etnia armena rientrino a pieno titolo nella fattispecie di crimine penale internazionale di genocidio, come previsto dalla Convenzione ONU del 1948: 29 Stati sono ancora molto pochi in verità, rispetto ai 194 Stati membri dell'ONU.La decisione degli USA avrà ovviamente una ricaduta storica, politica e giuridica di portata internazionale nei confronti del tanto discusso alleato NATO, il regime islamico-nazionalista turco di Recep Taiyp Erdogan, che viene inchiodato alle sue precise responsabilità in tema di negazionismo sul genocidio armeno cristiano.Gli elementi storiografici che hanno portato a maturazione i processi per il riconoscimento di questo tragico capitolo nella storia della persecuzione alla fede cristiana sono dati dalla scoperta e pubblicazione nelle università USA del carteggio istituzionale di uno dei tre membri del Triumvirato che governò la Turchia ottomana durante la Prima Guerra Mondiale, il ministro Talat Pasha. In questi documenti si individuano le prove dei decreti, ordinanze, provvedimenti amministrativi finalizzati al massacro degli armeni.LA STRAGE DI UN MILIONE E MEZZO DI ARMENIA partire dall'aprile del 1915, il governo del Sultano turco in guerra contro le potenze alleate, pianifica a livello legale, militare un programma mirato alla eliminazione totale dal territorio ottomano della popolazione armena - cittadini turchi a tutti gli effetti ma di fede religiosa cristiana e non islamica e di gruppo etnico non turcomanno - attraverso arresti, massacri, stupri, deportazioni di massa, tra cui le celebri "marce della morte" verso i deserti della Mesopotamia. Le famiglie vengono smembrate, separando i genitori dai figli che vengono affidati in schiavitù a tribù curde dell'Impero ottomano; la legge di sicurezza per la deportazione ed espropriazione dispone la liquidazione dei beni dei cittadini armeni per miliardi di Euro attuali.Il frutto tragico di questa strategia porterà alla eliminazione fisica intenzionale di più di un milione e mezzo di armeni, alla luce dei più attendibili dati scientificamente assunti dalla comunità scientifica internazionale.La repressione dei cristiani armeni nell'Impero ottomano era cominciata in verità diversi anni prima. Già alla fine dell'Ottocento, nel momento in cui all'interno dell'Impero ottomano la vivace intraprendente minoranza cristiana si era organizzata per ribellarsi alle condizioni anacronistiche di "dimmithudine" (la sottomissione giuridica a discriminazioni dei diritti di libertà, politici, economici, praticate dai sistemi politici islamici verso le minoranze religiose cristiane in Medio Oriente da secoli) l'esercito turco si era già mobilitato.Gli storici armeni di quel periodo evidenziano che i militari di Costantinopoli uccisero con ferocia, nei quindici anni compresi fra il 1894 e il 1909, circa 200 mila persone. Uno sterminio, dunque, partito già dagli ultimi sultani, in particolare da Adbul Hamid II, che governò fino al 1909, e poi dal governo dei Giovani Turchi.Oggi la battaglia sul riconoscimento del genocidio riguarda più aspetti nell'ambito delle relazioni internazionali e della geopolitica: almeno tre.In primo luogo la legittimità della attribuzione del termine genocidio a questo stermino di massa, considerato come decisivo a livello di diritto internazionale: si consideri che il termine genocidio non nasce a seguito della Shoah ebraica della Seconda Guerra Mondiale, ma viene creato e introdotto nel diritto internazionale dal giurista accademico USA di origine polacca Raphael Lemkin, che studiò per primo negli anni ‘30 del XX secolo il dramma del popolo armeno nella Prima Guerra Mondiale.La nozione di genocidio introdotta grazie agli studi di Lemkin nella Convenzione ONU per la repressione del crimine di genocidio comprende tutte quelle condotte - uccisioni di massa, lesioni gravi, stupri, deportazioni, sottoposizione a condizioni di vita insostenibili fisicamente - miranti a distruggere in toto o in parte un gruppo nazionale, etnico, religioso, razziale.COPYRIGHT EBRAICO ESCLUSIVO SUL GENOCIDIOPer quanto paradossale possa apparire, si consideri che a livello di relazioni internazionali il termine genocidio è ancora oggetto di contesa sulla "proprietà esclusiva" del termine: un esempio è il discorso di memoria storica fortemente dibattuto in seno ad Israele - sia alla Knesset, il Parlamento, sia nelle accademie - sulla questione di esclusiva del genocidio ebraico e sulla unicità della Shoah. L'Armenia ha avuto parecchi contraddittori proprio con Israele al riguardo, contestando la pretesa israeliana al "copyright" esclusivo sulla tragedia del genocidio in forma di Olocausto nazista.Ciò vale pure per i criminali tragici misfatti compiuti dai regimi totalitari comunisti nel XX secolo: dall'Unione Sovietica alla Cambogia alla Cina, le responsabilità precise dei vertici politici, militari, di questi funesti leader - da Lenin a Stalin a Krushev, da Mao Ze Dong ai Khmer Rossi - tendono a non essere ricomprese nella qualifica di genocidio da parte dei governi che si sono succeduti agli stessi regimi.Così accade in Turchia: la reazione furibonda della Cancelleria turca a questo preciso atto d'accusa USA, tradisce l'impronta islamista-nazionalista che ancor oggi è la piattaforma giuridico-istituzionale che cementa le aspirazioni geopolitiche di questo scomodo alleato dell'Occidente: uno dei primi atti istituzionali che fondano la moderna Turchia in cui si incarna Erdogan è il Patto nazionale del 1920 dei Giovani Turchi, che afferma che il popolo turco ha una comune radice musulmana ed ottomana, che la rende unita per religione, razza e finalità.La Turchia vive oggi - con riferimento al mancato riconoscimento del genocidio armeno - la paradossale condizione dell'impianto costituzionale del proprio Stato, un mix di totalitarismo di evidente impronta islamista che confonde religione, Stato e società civile in un'unica definizione giuridica, e di esasperato nazionalismo panturanico che qualifica come nemico della nazione tutto ciò che proviene dall'Occidente: basti considerare che il Codice Penale turco prevede il reato di "offesa alla nazione turca" nei confronti di chiunque osi attribuire al governo turco di allora la responsabilità del presunto genocidio: le responsabilità giuridiche e politiche del milieu islamico ed islamista nei confronti dell'Occidente sono evidenti, il dialogo tra civiltà non è unilaterale se non esiste piattaforma identitaria condivisa su cui ragionare.Nota di BastaBugie: Leone Grotti nell'articolo seguente dal titolo "Genocidio armeno. Più Erdogan strepita, più si rivela debole" spiega perché Erdogan attacca Biden per il riconoscimento del genocidio armeno. Ma va detto anche che alle parole non seguono i fatti perché l'economia della Turchia è troppo fragile.Ecco l'articolo completo pubblicato su Tempi il 27 aprile 2021:Il riconoscimento ufficiale del genocidio armeno da parte di Joe Biden ha mandato su tutte le furie Recep Tayyip Erdogan. Il "sultano" ha intimato agli Stati Uniti di «rivedere immediatamente questo passo falso». Ha spiegato che il riconoscimento «avrà effetti devastanti sulle nostre relazioni bilaterali». Ha aggiunto che i rapporti con gli Usa «sono danneggiati come mai prima d'ora». E poi non ha fatto nulla di concreto, svelando l'estrema debolezza della Turchia.Il presidente turco sa di non potersi permettere sanzioni contro gli Stati Uniti per non indebolire ulteriormente un'economia già fragile e inimicarsi l'alleato Nato. Al contrario di quanto fatto in precedenza, non ha nemmeno ritirato l'ambasciatore, dimostrando ancora una volta l'inconsistenza delle minacce di Ankara. Al di là delle dichiarazioni di fuoco, infatti, più Erdogan urla più dimostra di essere debole.Quando nell'aprile 2019 la Camera dei deputati italiana riconobbe il genocidio armeno, Ankara si infuriò e ritirò il proprio ambasciatore. La stessa cosa fece nel 2015, quando fu papa Francesco a esprimersi sul genocidio. In entrambi i casi, gli ambasciatori tornarono al loro posto dopo pochi mesi.Erdogan sa che l'economia della Turchia è fragile. L'inflazione a marzo è cresciuta per il sesto mese consecutivo, aumentando il costo delle importazioni, a causa del continuo deprezzamento della lira. Nell'ultimo anno la lira turca ha perso più di un quinto del suo valore rispetto al dollaro americano. Ecco perché Ankara non può permettersi di protestare seriamente per il riconoscimento del genocidio armeno da parte di Biden.Parlare di genocidio armeno in Turchia è un reato punito dall'articolo 301 del codice penale. Ma lo sterminio di 1,5 milioni di armeni tra il 1915 e il 1917 è un fatto storico confermato da decine di migliaia di documenti ufficiali. Persino Hasan Cemal, nipote di quel Djemal Pasha che fu uno degli architetti del genocidio, ha scritto un libro intitolato 1915. Genocidio armeno, tradotto in Italia da Guerini. Nel libro si legge: «Finché noi turchi non prendiamo coscienza di ciò che è avvenuto, non potremo fare pace col nostro passato e considerarci una nazione con una storia».THE PROMISE (2016): IL MIGLIOR FILM SUL GENOCIDIO ARMENOPer sapere tutto sul film, che vede tra i protagonisti Christian Bale (ha interpretato Batman nella trilogia), visita il sito FilmGarantiti.ithttp://www.filmgarantiti.it/it/edizioni.php?id=72

BASTA BUGIE - Storia
I francescani che hanno combattuto per Cristo

BASTA BUGIE - Storia

Play Episode Listen Later Apr 27, 2021 7:35


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6553I FRANCESCANI CHE HANNO COMBATTUTO PER CRISTO di Roberto de MatteiI serafini sono il primo coro della gerarchia angelica, gli angeli più vicini al trono divino, dove cantano incessantemente la gloria di Dio. Lo spirito serafico è un ardente amore di Dio che si esprime però in quello spirito di pace, tranquillità e letizia che ha caratterizzato soprattutto san Francesco, il "padre serafico" per eccellenza e i suoi discepoli.Lo spirito serafico che caratterizza la Chiesa trionfante, non è in contrasto con lo spirito guerriero che caratterizza la Chiesa militante. La vita del cristiano infatti è lotta. Il combattimento cristiano, è prima di tutto un atteggiamento spirituale, che comprende la possibilità della guerra giusta e perfino della "guerra santa".Questi concetti vengono riportati alla luce da un bel volume, di cui consiglio la lettura, che ha per titolo: Guerrieri serafici. [...]I due autori ricompongono un binomio troppo a lungo separato nell'ultimo mezzo secolo: la guerra e la santità. Si tratta di una raccolta di racconti di pace e di guerra, non fantasiosi, ma autentici. Le storie dei "guerrieri serafici" sono rigorosamente basate sui documenti, anche se presentate nella maniera avvincente che si addice ai romanzi. Alla fine di ogni racconto, il lettore trova una nota bibliografica che gli permette di controllare e approfondire le vicende narrate.Si parte dall'incontro di san Francesco d'Assisi, con il sultano Al Khamil, durante la Quinta Crociata. I due sacerdoti, basandosi sulle fonti francescane, ricostruiscono il colloquio tra Francesco e il Sultano, che rimase profondamente colpito dal coraggio con cui il santo di Assisi lo invitava alla conversione. La milizia serafica era di ordine spirituale, ma Francesco era un santo dal cuore guerriero e l'impegno costante dei francescani nelle crociate - dal XIII al XVII secolo - si colloca interamente sulla scia dello spirito del Fondatore.Un cuore altrettanto forte mostrò santa Chiara, che fece fronte all'assalto dei saraceni al convento di San Damiano ad Assisi nel 1239.Contro i musulmani giganteggiano poi san Giovanni da Capestrano, condottiero a settant'anni dell'esercito cristiano a Belgrado (1456), e il padre Anselmo da Pietramelara, il cappuccino che con forza soprannaturale salvò la nave ammiraglia pontificia a Lepanto (1571). Singolare e affascinante è la figura di padre Angelo di Joyeuse, che uscì dal chiostro per salvare la Francia dagli Ugonotti. Egli era, al secolo, il duca Enrico di Joyeuse, un valoroso gentiluomo della corte di Enrico III, sposato con la virtuosa Catherine de Nogaret de La Valette, figlia del duca di Epernon. Quando la moglie morì prematuramente, Enrico voltò le spalle al mondo ed entrò in un convento di cappuccini, con il nome di padre Angelo. Qualche anno dopo, mentre la Francia era insanguinata dalla guerra religiosa, la Lega cattolica si trovò senza un capo. Ci si rivolse a lui: nessuno, quanto l' ex-duca di Joyeuse, aveva tanta autorità e conoscenza dell'arte di militare e di governo. Un breve del papa Innocenzo IX, che autorizzava il cappuccino ad uscire dal convento, sciolse i suoi ultimi dubbi. Padre Angelo divenne il capo della Lega Cattolica, combatté, vinse, negoziò l'accordo con Enrico IV, fu creato maresciallo e Pari di Francia, e infine, nel 1599, ritornò nel suo convento. Ebbe fama di grande predicatore e direttore spirituale e morì il 28 settembre 1608 a Rivoli.Grazie a un altro cappuccino, san Lorenzo da Brindisi, nell'ottobre del 1601 la vittoria contro i Turchi arrise alle forze cristiane ad Albareale, città fortificata nella bassa Ungheria, dove erano incoronati i sovrani magiari. Cappuccino fu anche il beato Marco d'Aviano, che animò e guidò i combattenti cristiani nella liberazione di Vienna del 1686.Meno conosciuto è il francescano fra Luka Ibrišimović, soprannominato "il Falco", un frate croato che, il 12 marzo 1680, spada in una mano, rosario nell'altra, sconfisse i turchi sulla collina di Sokolovac vicino a Požega, storica capitale della Slavonia, in Croazia. Oggi davanti alla cattedrale della cittadina, un monumento eretto nel 1893 lo raffigura mentre vittorioso calpesta la mezzaluna islamica.Poco note sono anche le incredibili avventure del francescano Fra Gereon Goldmann, veterano della Wehrmacht, che nel 1943, non ancora sacerdote, assicurò i conforti religiosi a migliaia di feriti. La sua autobiografia è stata tradotta in italiano con il titolo Missione SS. Un frate tra i nazisti (San Paolo, Milano 2008), ma il titolo è improprio, visto che Fra Gereon fu espulso dalle SS per la sua fede cattolica e divenne un membro della resistenza tedesca contro Hitler.A mò di conclusione i due autori pongono san Massimiliano Maria Kolbe e la Milizia dell'Immacolata fondata a Roma nel 1917 per combattere la massoneria e tutti i nemici della Chiesa. Essi ne raccolgono lo spirito in questo libro dedicato "a tutti coloro che lavorano e soffrono per la ricostruzione di un francescanesimo militante sotto le insegne dell'Immacolata".La Chiesa non ha mai professato il pacifismo. Oggi si confonde la pace, che è l'ordine della legge naturale e divina, con il pacifismo, che è un atteggiamento di rinuncia alla Verità e alla lotta per affermarla. Pacifici, ma non pacifisti, furono i guerrieri serafici: guerrieri senza odio, guerrieri mossi dall'amore di Dio e pronti per questo amore a fare l'olocausto della propria vita.Oggi più che mai abbiamo bisogno di guerrieri disposti a combattere e a morire per Cristo in un mondo che gli volta le spalle.Nota di BastaBugie: il libro di cui si parla nell'articolo è Guerrieri serafici (Tabula Fati, Chieti 2021). Il libro è dovuto alla penna di due giovani sacerdoti francescani, padre Ambrogio Maria Canavesi e padre Lorenzo Maria Waszkiewicz, italiano il primo, polacco il secondo, ottimamente ferrati entrambi nelle scienze storiche.Per ordinare il libro, clicca qui! https://www.edizionitabulafati.it/guerrieriserafici.htm

FILA A NANNA! - Fiabe della Buonanotte
83 - Come il comandante generale delle truppe guarì dall'insonnia il suo sultano Mamaluch Pascià

FILA A NANNA! - Fiabe della Buonanotte

Play Episode Listen Later Apr 14, 2021 16:12


Si può smettere di dormire? Ovviamente no! Ma quando si ha a che fare con un sovrano capriccioso bisogna essere furbi...Voce narrante: Claudio DugheraProduzione: Fondazione TRGTecnico di registrazione: Claudia MartoreProgetto e montaggio a cura di Claudia MartoreAUDIO CREDITS:Free music for non-commercial use from Fesliyan Studios

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"La macchina della pace" di Özgür Mumcu, il primo romanzo steampunk ottomano

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Play Episode Listen Later Mar 29, 2021 11:06


"La macchina della pace" di Özgür Mumcu è la prima opera in assoluto ad unire il mondo ottomano ed il genere steampunk; qual'è stato il risultato? Scopritelo nel videoSeguite tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni , per articoli e podcast visitate il nostro sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo". Vuoi avere tutto in unico posto? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorni Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e ci aiuta a dedicarci sempre di più alla nostra passione: raccontare il Medio Oriente

Storie On Air
Le mille e una notte - Storia del secondo vecchio e de' due cani

Storie On Air

Play Episode Listen Later Mar 11, 2021 6:15


Tocca al secondo vecchio raccontare la propria storia al Genio, sperando di avere in questo modo salva la vita. Tra magie e trasformazioni, storie di famiglia e inganni. Ecco una delle novelle raccontate da Sherazade.AA.VV, Le mille e una notte

Medioevo fa Storia!
Ep. 8 La 1ª Crociata

Medioevo fa Storia!

Play Episode Listen Later Feb 8, 2021 30:36


Cavalieri e Dame, in questo episodio andremo a parlare di uno degli avvenimenti più conosciuti del medioevo: Le crociate. Ovviamente ci concentreremo sulla prima, poichè quelle che seguiranno saranno la solita brutta copia della prima... un po' come in un film. Vi racconteremo da cosa è stata scaturita, da chi è stata combattuta e alcune riflessioni al riguardo. Ovviamente non può mancare lo spazio dedicato prettamente alla battaglia e gli armamenti, che sappiamo apprezzate molto.Se volete aiutarci a migliorare il nostro progetto, sosteneteci come più volete su BUYMEACOFFE o PATREON (link qui sotto).BUYMEACOFFEE: https://www.buymeacoffee.com/Giovanni.PINSTAGRAM: https://www.instagram.com/medioevo_fa_storia/FACEBOOK: https://www.facebook.com/MedioevofaStoria/Music: Neverland, Adventure, Scaga, Bonfire, We Three Celtic Kings, Battle of the Creek, Nomadic Sunset, Vopna by Alexander Nakarada (www.serpentsoundstudios.com)Licensed under Creative Commons BY Attribution 4.0 LicenseLogo design: https://www.fiverr.com/quatorzedesigns

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Manisa, la città di Tantalo e dei sultani ottomani

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Play Episode Listen Later Jan 13, 2021 7:11


Leggendaria patria di Tantalo e luogo riservato alla crescita dei nuovi sultani ottomani, Manisa è riuscita ad imporsi, nel corso dei secoli, fra le città più belle di TurchiaSeguite tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni , per articoli e podcast visitate il nostro sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo". Vuoi avere tutto in unico posto? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorni Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e ci aiuta a dedicarci sempre di più alla nostra passione: raccontare il Medio Oriente

Vanilla Magazine
Il sultano Ibrahim I e l'Harem con 280 donne che sarà la sua Rovina

Vanilla Magazine

Play Episode Listen Later Dec 17, 2020 6:17


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Storia del Bahrain

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Play Episode Listen Later Nov 13, 2020 12:31


Il Bahrain è un piccolo arcipelago ricolmo di storia e contraddizioni, luogo estremamente significativo per la storia del Golfo persico“Da qui ripartimmo per una grande e bella città ricca di giardini, alberi e fiumi, al Bahrayn, dove l’acqua si trova semplicemente scavando nella terra [con le mani].Ibn BattutaSeguite tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni , per articoli e podcast visitate il nostro sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo". Vuoi avere tutto in unico posto? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorni Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e ci aiuta a dedicarci sempre di più alla nostra passione: raccontare il Medio Oriente

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Mascate, la capitale dell’Oman

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Play Episode Listen Later Nov 9, 2020 10:28


Mascate, la capitale dell’Oman, è il luogo perfetto per comprendere il paese arabo che più di tutti poggia la sua fortuna sul mareSeguite tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni , per articoli e podcast visitate il nostro sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo". Vuoi avere tutto in unico posto? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorni Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e ci aiuta a dedicarci sempre di più alla nostra passione: raccontare il Medio Oriente

Radio3 Mondo,  2019
RADIO3 MONDO - La furia del Sultano

Radio3 Mondo, 2019

Play Episode Listen Later Oct 27, 2020 30:00


Lo scontro fra Francia e Turchia. Dal boicottaggio dei prodotti made in France alla battaglia fra i due paesi nel Mediterraneo Orientale

Musica
Il Dhofar, la patria del franchincenso

Musica

Play Episode Listen Later Oct 23, 2020 10:16


La regione di Dhofar si estende nella parte più occidentale dell’Oman, storico luogo per la produzione del franchincenso“Lasciata Kilwa ci dirigemmo verso l’estremità dello Yemen ed approdammo alla città di Dhofar al Humud, sulle coste del mare indiano, da cui si esportano in India cavalli di razza […]Posta in una zona desertica, lontana da altri villaggi e paesi, la città è completamente isolata.”Ibn BattutaSeguite tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni , per articoli e podcast visitate il nostro sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo". Vuoi avere tutto in unico posto? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorni Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e ci aiuta a dedicarci sempre di più alla nostra passione: raccontare il Medio Oriente

il posto delle parole
Enzo Fortunato "Festival della TV e dei nuovi media"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Sep 5, 2020 13:14


Enzo Fortunato"Festival della TV e dei nuovi media"https://festivaldellatv.it/Festival della TV 6 settembre, ore 14:30 - DoglianiMedia For Future - D3Dal manifesto di Assisi alle politiche messe in atto da aziende private ed istituzioni per prendersi cura del nostro pianeta a come i mezzi di informazione possono contribuire ad una maggiore consapevolezza sui temi ambientali.Antonio Cianciullo, Padre Enzo Fortunato, Maura Latini, Luca Mercalli, Giovanni Parapini, Ermete Realacci con Vanessa Ricciardi.Frate francescano, direttore della sala stampa del Sacro Convento di Assisi, giornalista, scrittore, tra i promotori del Manifesto di Assisi.Enzo Fortunato è giornalista, direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi e del mensile San Francesco. Padre spirituale dei giovani postulanti dal 1995 al 2004, è oggi frate minore conventuale di Assisi.È stato professore presso la Pontificia Università Antonianum, l'Istituto Teologico di Assisi e la Pontificia Facoltà Teologica San Bonaventura. Ha ideato la collana Orientamenti formativi francescani edita dal Messaggero.Ha collaborato con L'Osservatore Romano e scrive per Avvenire, Corriere della Sera e Huffington Post.Nel marzo 2012 con il volume Siate amabili (Messaggero), prefazione del Cardinale Gianfranco Ravasi, riceve il premio internazionale di giornalismo “Biagio Agnes”. Ha pubblicato Vado da Francesco (Mondadori), Francesco il ribelle (Mondadori), Il Natale di Francesco (San Paolo) e, con Piero Damosso, Francesco e il Sultano. 800 anni da un incredibile incontro (San Paolo).Per la società civile ha animato insieme a Beppe Giulietti e all'Ordine dei Giornalisti il dibattito sul giornalismo contemporaneo. Ha curato e redatto il volume La carta di Assisi. Le parole non sono pietre (San Paolo), manifesto del giornalismo etico. Ideatore con Ermete Realacci, di Symbola, del Manifesto di Assisi. Un'economia a misura d'uomo contro la crisi climatica.Tiene seminari e conferenze in Italia e all'estero su francescanesimo e comunicazione.Delicate e significative le sue missioni per progetti umanitari e di solidarietà nella ricerca della pace e del bene comune in: Brasile, Cina, Colombia, Cuba, Egitto, Giordania, India, Iraq, Kenya, Messico, Norvegia, ONU, Palestina, Perù, Russia, Stati Uniti America, Sri Lanka, Tibet e Giappone.Come promotore di Franciscus, primo font digitale della Chiesa creato ad hoc, si guadagna il plauso delle maggiori testate nazionali e internazionali.È volto di Rai1 con la rubrica Tg1 Dialogo e voce di Rai Radio1 con In viaggio con Francesco."La carta di Assisi"Le parole non sono pietreSan Paolo Edizioni«Abbattiamo i muri dell'ignoranza», è questo l'appello lanciato dai giornalisti che nel 2017 si sono incontrati ad Assisi per la due giorni d'incontri e dibattiti sulle barriere mediatiche, le periferie dimenticate e la lotta alle mafie, ancora oggi pronte a mettere un bavaglio ai giornalisti scomodi. Più di 200 tra scrittori, teologi, religiosi, associazioni, giornalisti e cittadini a confronto hanno sottoscritto la Carta di Assisi: un decalogo sulle buone pratiche della comunicazione per contrastare la violenza verbale e scritta, soprattutto sui social network. Un manifesto nato in collaborazione tra Articolo 21 e la rivista San Francesco.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

ARTICOLI di Rino Cammilleri
La storia romanzata dell'impero d'Asburgo

ARTICOLI di Rino Cammilleri

Play Episode Listen Later Sep 1, 2020 5:01


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6262LA STORIA ROMANZATA DELL'IMPERO D'ASBURGO di Rino CammilleriCominciata nella preistoria, la saga degli Adler e la formazione dell'Austria continua col secondo volume de Il prato alto. La tempesta. Dal 1246 al 1683, di Emilio e M. A. Biagini (Solfanelli, pp. 343, €. 19). Le vicende della famiglia Adler si intrecciano strettamente con la storia e (per ora) terminano con la liberazione di Vienna dai turchi l'11 settembre 1683.L'8 il beato Marco d'Aviano aveva detto messa servito dal re polacco Jan Sobieski in persona. Poi il sermone: «aveva parlato in tono del tutto normale, non declamatorio, neppure a voce particolarmente alta, eppure tutti lo avevano sentito perfettamente. Nell'intero l'esercito cristiano multinazionale, formato da polacchi, austriaci, tedeschi, croati, magiari, italiani, e perfino francesi, ognuno aveva sentito l'omelia nella propria lingua». Appena compresero il miracolo, tutti si inginocchiarono commossi: «In quell'istante tutti seppero che avrebbero vinto». Gli ussari alati (il rumore della vibrazione delle loro «ali» terrorizzava i nemici) caricarono al grido di Jezus Maryjo ratujce (Gesù Maria salvateci). Prima di darsi alla fuga i turchi sgozzarono tutte le donne cristiane prigioniere e destinate agli harem. Con differente stile, quando, subito dopo, i cristiani conquistarono l'ungherese Gran, «alla popolazione musulmana della città venne consentito di ritirarsi in pace verso Buda, ancora in mano turca». Invece, la banda di calvinisti ungheresi alleati dei turchi e comandati da Imre Thököli, principe di Transilvania, devastò il santuario austriaco dedicato alla Madonna di Loreto. Alla statua fecero il "processo", la condannarono e decapitarono.Prima di soccorrere Vienna il Sobieski aveva dovuto smascherare i deputati del Sejm, il parlamento polacco, comprati da Luigi XIV perché votassero contro la spedizione. Infatti, Francia remava contro: aveva offerto Tolone come porto ai barbareschi, "osservatori" francesi davano una mano ai turchi, all'ora della Guerra dei Trent'Anni, che spopolò l'Europa, la Francia aiutava i protestanti in funzione antiasburgica; già Francesco I, sconfitto e prigioniero a Madrid di Carlo V, aveva scritto al Sultano per farsi liberare. Commentano gli autori: «Grazie a te, Richelieu, e a Lutero, del quale idealmente hai continuato l'opera. Grazie a voi due e grazie al demonio che così bene avete servito, è nata la "nuova" Europa, l'Europa divisa, l'Europa "moderna", l'Europa dei nazionalismi e delle ideologie, l'Europa della statolatria, l'Europa nemica delle proprie radici cristiane, schiava del denaro e della speculazione».Il vantaggio di quest'opera di storia romanzata sta nel punto di vista: chi legge, per esempio, un manuale di storia sulla Guerra dei Trent'Anni non sa chi sono i buoni e i cattivi, non sa per chi deve parteggiare. I Biagini, invece, sono chiari e, di questi tempi, un «centro di gravità permanente» non ce l'ha nemmeno Battiato, infatti se ne duole. E gli autori ci informano anche nel dettaglio: «Il padre gesuita Friedrich Spee von Langenfeld, di Kaiserwerth, presso Düsseldorf, nel suo trattato giuridico d'avanguardia, Cautio criminalis, pubblicato nel 1631, di gran lunga più avanzato del Beccaria, aveva chiaramente affermato che la stregoneria è uno sciocco peccato di superstizione, rientrante nella competenza del confessore ordinario, e nient'altro». E «che la tortura era perfettamente inutile, perché un soggetto debole ma innocente avrebbe confessato qualunque cosa». Cose che la Chiesa sapeva fin dal trecentesco Manuale per inquisitori del catalano Nicholas Eymeric.Il tono dei Biagini è lievemente umoristico e, quando serve, canzonatorio, anche se non mancano riflessioni profonde: «Ogni volta che erranti o viziosi diventano troppo forti, l'errore e il vizio cambiano nome, adottano denominazioni ossequiose e accattivanti, e non è prudente pronunciare in pubblico il vecchio nome tanto più aderente alla realtà. Chissà perché, prima che arrivasse la "modernità", il suicidio era inesistente o quasi. Forse quando l'uomo volta le spalle a Dio e confida solo in se stesso, in lui si rompe qualcosa, e lo rende fragile di fronte alle avversità?». Buona lettura e vi assicuro che non smetterete di leggere.Nota di BastaBugie: FG Sissi Titolo originale: La saga degli Adler, l'epopea asburgica giustamente di parteFonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 16/07/2020Pubblicato su BastaBugie n. 680

Musica
“Il castello bianco” di Orhan Pamuk

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Play Episode Listen Later Jul 20, 2020 9:49


“Il castello bianco” ci trasporterà nella Istanbul di metà ‘600, narrandoci la storia di un padrone turco ed un servo italiano, tanto uguali da confondersi l’uno nell’altroSeguici anche su fb, ig e sul nostro sito https://mediorientedintorni.com/ , ogni giorno, il meglio della cultura di Medio Oriente e Mondo islamico.

Storie On Air
Introduzione II - Le mille e una notte

Storie On Air

Play Episode Listen Later Jun 8, 2020 13:57


Il Gran Visir cerca di convincere la figlia, Sherazade, a non proporsi come sposa per il sultano. Come? Con una storia!Le mille e una notteVoce: Matteo Bonanni

Storie On Air
Introduzione - Le mille e una notte

Storie On Air

Play Episode Listen Later May 4, 2020 15:11


Due fratelli e i tradimenti subiti dalle rispettive mogli. La crudeltà del Sultano e la scelta di Sherazade. Ecco perché nacquero questi racconti.Le mille e una notte Voce: Matteo Bonanni

Storie On Air
Fiabe live - Giufà

Storie On Air

Play Episode Listen Later Apr 28, 2020 10:59


Le avventure di Giufà, personaggio tipico della tradizione siciliana, e del modo in cui riesce sempre a cavarsela in ogni situazione.AA.VV., Storie di GiufàVoce: Matteo Bonanni

Parole di Storie
Il vecchio Sultano, cane fedele – Una fiaba dei fratelli Grimm

Parole di Storie

Play Episode Listen Later Apr 26, 2020 8:38


Un contadino aveva un cane fedele di nome Sultano, che era diventato vecchio e non era più in grado di acchiappare nulla. Un giorno il contadino si trovava in cortile con la moglie e diceva -Domani ucciderò il vecchio Sultano: non è più buono a nulla- La donna ebbe compassione della povera bestia e rispose: -Ci ha serviti fedelmente per tanti anni! Potremmo continuare a mantenerlo per carità-. -Ma che dici?- replicò l'uomo -sei matta: non ha più un dente in bocca, e nessun ladro potrebbe averne paura; ci ha serviti e in cambio ha avuto buoni pranzetti. Adesso che non è più buono a nulla è ora che se ne vada.- Continue reading

Parole di Storie - Fiabe
Il vecchio Sultano, cane fedele – Una fiaba dei fratelli Grimm

Parole di Storie - Fiabe

Play Episode Listen Later Apr 26, 2020 8:38


Un contadino aveva un cane fedele di nome Sultano, che era diventato vecchio e non era più in grado di acchiappare nulla. Un giorno il contadino si trovava in cortile con la moglie e diceva -Domani ucciderò il vecchio Sultano: non è più buono a nulla- La donna ebbe compassione della povera bestia e rispose: -Ci ha serviti fedelmente per tanti anni! Potremmo continuare a mantenerlo per carità-. -Ma che dici?- replicò l'uomo -sei matta: non ha più un dente in bocca, e nessun ladro potrebbe averne paura; ci ha serviti e in cambio ha avuto buoni pranzetti. Adesso che non è più buono a nulla è ora che se ne vada.- Continue reading

Musica
Alessandro Barbero: "Il divano di Istanbul"

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Play Episode Listen Later Feb 23, 2020 13:20


Impossibile non consigliare quello che è attualmente il miglior podcast in lingua italiana sull'Impero ottomano, occasione imperdibile per avvicinarci ad un mondo che a noi dista solo un braccio di mare. Seguici anche su fb, ig e sul nostro sito https://mediorientedintorni.com/ , ogni giorno, il meglio della cultura di Medio Oriente e Mondo islamico

Ultima Fila
58: Il Sultano di Langkawi

Ultima Fila

Play Episode Listen Later Jan 26, 2020


UltimaFila può dirsi finalmente una trasmissione radiofonica arrivata, fatta e finita, perché finalmente anche noi possiamo fare la marchetta al libro di un amico. L'amico in questione è Cosimo Dr. Simoni, Sultano di Langkawi e Commodoro del Golfo di Malacca. Il libro però sappiamo a malapena come si chiama ("Per un pugno di Like", Simone Cosimi, edito da Città Nuova), non l'abbiamo letto e non ce l0 hanno ancora nemmeno mandato. Una marchetta come si deve, insomma. UltimaFila è il podcast situazionale di Andrea Nepori e Lorenzo Paletti. Potete iscrivervi su Apple Podcast, Spotify oppure ovunque ascoltiate i vostri podcast. UltimaFila.it

Radio3 Mondo,  2019
RADIO3 MONDO - L'eredità del Sultano Qaboos

Radio3 Mondo, 2019

Play Episode Listen Later Jan 26, 2020 30:00


Dall'eredità culturale lasciata dal sultano dell'Oman al Perù, unico attore mediamente "pacifico" , al momento, nella regione fino alla situazione ben più agitata della vicina Bolivia.

Ascolta la Notizia
Sgarbi: "Il mio obiettivo è raddoppiare i voti che ad oggi sono attribuiti a Forza Italia"

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Play Episode Listen Later Jan 7, 2020 1:01


"Il mio obiettivo è raddoppiare i voti che ad oggi sono attribuiti a Forza Italia e contribuire alla vittoria: in quel caso, il governo avrebbe i giorni contati"; raddoppiare "i voti non solo sul piano regionale, ma nazionale. Con una FI al 10%, sulla linea di FdI, la coalizione supererebbe il 50%. E a quel punto potrei candidarmi alla leadership. Perché no? Visto che non lo fanno le donne, che subiscono il ruolo del Sultano che è sempre stato Silvio e non colgono l'occasione". Lo ha detto al 'Corriere della sera' Vittorio Sgarbi, capolista di Forza Italia alle regionali in Emilia Romagna. "Se si vuole il sultano, ci sono io. Voglio il voto delle donne, dei giovani, perché Silvio ha la sua età, il voto a lui è commemorativo, dei tantissimi delusi del M5s, di chi mi ascolta e mi apprezza," ha aggiunto Sgarbi.

BASTA BUGIE - Islam
La Turchia scheda i nemici europei dell'islam... con i soldi dell'UE

BASTA BUGIE - Islam

Play Episode Listen Later Dec 12, 2019 13:46


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5920LA TURCHIA SCHEDA I NEMICI EUROPEI DELL'ISLAM... CON I SOLDI DELL'UE di Souad SbaiNei confronti della Turchia di Erdogan, l'Unione Europea fa da un lato la voce grossa, indignata per la repressione degli oppositori e della libertà di stampa o per l'invasione anti-curda in Siria; dall'altro, continua invece a cedere su tutti i fronti, avallandone persino le strategie di assalto culturale, oggi principalmente incentrate sull'utilizzo manipolatorio della cosiddetta "islamofobia".Prodotto dei pensatori fondamentalisti contemporanei appartenenti ai Fratelli Musulmani, il concetto d'"islamofobia" viene utilizzato come clava per colpire chiunque in Europa, e in generale nel mondo occidentale, osi esprimersi in maniera critica nei confronti della componente di religione e cultura islamica.Anche le critiche espresse in maniera civile e razionale - che invocano il rispetto dei diritti umani e delle donne, della libertà religiosa e di espressione - vengono equiparate a forme di razzismo, intolleranza e xenofobia, malgrado l'oggettiva refrettarietà di ambienti come quelli influenzati dai Fratelli Musulmani ad accettare valori, principi, usi e costumi dei paesi europei.UNA TRAPPOLA PER GLI INGENUI OCCIDENTALIUna trappola, insomma, rivolta agli ingenui occidentali, soprattutto se progressisti e di sinistra, in cui anche Bruxelles è caduta in pieno, come dimostra il finanziamento da parte dell'UE del "Rapporto 2018 sull'islamofobia europea", elaborato dalla "Fondazione per la ricerca politica, economica e sociale" (SETA), pensatoio di punta del partito fondamentalista AKP di Erdogan.Quest'ultimo, che dei Fratelli Musulmani si considera il leader politico mondiale, si è molto prodigato per diffondere l'applicazione distorta del concetto d"islamofobia" tra gli accademici e gli addetti ai lavori in tutto il continente europeo, promuovendo la collaborazione con centri di studio turchi di matrice islamista. Il Rapporto, pubblicato annualmente da SETA, è il frutto di tale collaborazione, e coinvolge "esperti" provenienti da ognuno dei 28 stati membri dell'UE, più un numero di paesi partner nei Balcani e nel Caucaso.La scheda sull'Italia, elaborata da due sociologi "impegnati" presso le università di Ferrara e Torino, è un esempio perfetto della convergenza tra l'agenda dei Fratelli Musulmani e l'agenda progressista. Se la prima si serve del concetto d'"islamofobia" per farsi largo nel tessuto sociale, culturale, religioso e politico italiano (dinamica in atto ovunque in Europa), la seconda vede con favore e promuove l'avanzare e il sovrapporsi di tutto ciò che è "altro" rispetto alla cultura, all'identità e alle tradizioni connaturate al paese e alla sua storia, in nome della "diversità" e del "multiculturalismo", da applicare naturalmente solo in Italia (e in Europa), non certo in Turchia.I due sociologi, rispettando rigorosamente gli schemi che presiedono all'uso strumentale dell'"islamofobia", non operano la distinzione tra le discriminazioni in cui i musulmani incorrono in Italia (un fenomeno senza dubbio da combattere e prevenire con nuove politiche in ambito culturale ed educativo), dalle critiche legittime che andrebbero considerate con spirito costruttivo, al pari di quelle che possono ricevere gli atei, gli agnostici e i fedeli di qualunque altra religione.Di conseguenza, partiti come Fratelli d'Italia, nonché organi di stampa come Il Giornale, La Verità e Libero, sono stati categorizzati come di "estrema destra", mentre il PD e persino l'ANPI come bastioni della lotta al razzismo e, appunto, all'islamofobia.UN MODO PER COLPIRE INTELLETTUALI, SCRITTORI E PERSONALITÀ PUBBLICHEI due sociologi concludono la loro disamina stilando una serie di raccomandazioni, tra cui quella di "creare un sistema [...] efficiente di raccolta dei dati degli eventi [di natura] islamofobica, razzistica e discriminatoria", nel quale molto probabilmente schedare come esponente di "estrema destra" chiunque abbia un'opinione "non allineata": un modo per colpire intellettuali, scrittori e personalità pubbliche, laiche e moderate, come accaduto e continua ad accadere in diversi paesi del mondo arabo e musulmano, Turchia inclusa. Risale allo scorso luglio, ad esempio, la pubblicazione, da parte sempre del "think tank" SETA, di una lunga lista di proscrizione con i nomi, i profili biografici e i volti di oltre 200 giornalisti, sia turchi che stranieri, basati in Turchia e sgraditi al regime di Erdogan.Come se non bastasse, i due sociologi delle università di Ferrara e Torino propongono di "rafforzare la rete anti-discriminazione tra Ong, associazioni, sindacati e partiti di sinistra, soprattutto a livello locale, dove è possibile promuovere più efficacemente uguaglianza e giustizia". Si tratta di un piano d'azione vero e proprio, che in Italia è già in corso di realizzazione come nel resto d'Europa.A sostegno della diffusione del fondamentalismo dei Fratelli Musulmani nel continente, il Sultano sta sfruttando abilmente come "cavallo di Troia" i portatori insani del pensiero unico dominante di una certa sinistra, che continua a ispirare l'operato suicida dell'Unione Europea. Se queste sono le conseguenze della collaborazione con gli accademici italiani promossa dalla Turchia di Erdogan, quali saranno allora i frutti dell'Accordo di cooperazione in ambito culturale e scientifico che il Senato si appresta a ratificare con il Qatar, che dei Fratelli Musulmani è il principale sponsor e sostenitore?Nota di BastaBugie: per leggere il precedente articolo sul "Rapporto sull'islamofobia in Europa" dove si sottolineava che anche BastaBugie è stato inserito tra i ''cattivi''http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5899L'ISLAMOFOBIA È UN CAVALLO DI TROIARiccardo Cascioli nell'articolo seguente dal titolo "Da Durban a oggi, l'islamofobia è un cavallo di Troia" spiega che il termine islamofobia appare per la prima volta nel 2001 in un documento ONU firmato dai leader di quasi 200 paesi nel mondo. È un pretesto per chiudere la bocca a chi cerca di risvegliare un Occidente in declino.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana L'8 novembre 2019:Nel pensiero comune, gli allarmi sull'islamofobia nascono dopo gli attentati terroristici negli Stati Uniti dell'11 settembre 2001, quando le minoranze islamiche nei paesi occidentali hanno cominciato ad essere viste con diffidenza se non aperta ostilità.Niente di più errato. Il termine islamofobia ha una genesi precedente, sin dagli anni '90 del XX secolo, e accompagna la rinascita islamica che si impone come fenomeno globale e che supera le divisioni e le differenze interne alla comunità musulmana. Ma soprattutto si impone alla comunità internazionale in occasione della Conferenza internazionale dell'ONU sul razzismo, svoltasi a Durban (Sudafrica) dal 31 agosto all'8 settembre 2001, pochissimi giorni prima dell'attentato alle Torri Gemelle.Per la prima volta a una Conferenza dell'ONU è stato possibile assistere a questa sfida aperta dei paesi islamici contro l'Occidente. Argomento principale si rivelò il Medio Oriente, per il quale il blocco dei paesi islamici chiedeva con forza la condanna di Israele e di equiparare il sionismo al razzismo. Fu una battaglia durissima, al punto che le delegazioni degli Stati Uniti e di Israele abbandonarono la Conferenza. L'Unione Europea decise invece di restare, sperando - invano - in un compromesso dell'ultimo minuto. I paesi islamici andarono avanti compatti fino alla fine, una situazione sorprendente e inedita per chi - come il sottoscritto - era presente e aveva esperienza delle Conferenze ONU.Due i motivi: primo, malgrado le grandi divisioni interne al mondo musulmano, sia politiche sia religiose, nell'occasione i paesi islamici fecero blocco, unendosi nella comune sfida all'Occidente: si percepiva in questi paesi, un senso di grande sicurezza e di consapevolezza della propria forza, ben decisi a usarla.Secondo, la determinazione ad andare avanti con la loro agenda senza scendere ad alcun compromesso, la ricerca del quale era invece prassi in tutte le Conferenze internazionali dell'ONU. Il mondo islamico, dunque, riuscì a Durban a dettare la propria legge in barba alle consuetudini internazionali. Potendo contare anche sulla debolezza dei paesi occidentali, Unione Europea in testa.È in questo contesto di prova di forza che il termine islamofobia entra nella Dichiarazione finale di Durban, prima volta che compare in un documento dell'ONU, firmato da quasi duecento paesi. Appare in due paragrafi della Dichiarazione finale: al no. 61, che recita: «Riconosciamo con profondo rincrescimento l'aumento dell'Antisemitismo e dell'islamofobia in varie parti del mondo». E al n° 150 che richiama gli Stati a «opporsi a ogni forma di razzismo, e a contrastare «l'antisemitismo, l'anti-arabismo e l'islamofobia a livello mondiale». Un vero e proprio assurdo storico, se si considera che eventuali episodi di discriminazione contro musulmani erano minimi e comunque condannati dalla stessa società occidentale. E comunque è un nulla in confronto alla sistematica discriminazione e persecuzione sofferta dai non musulmani, cristiani in primis, nei paesi islamici.Anche l'attentato alle Torri Gemelle, avvenuto appena tre giorni dopo la conclusione della Conferenza di Durban, va situato in questo contesto di "rinascita islamica". Questo non vuol dire che tutti i paesi islamici vadano ritenuti responsabili del terrorismo, ma è giusto osservare che il fenomeno terrorista ha anche un brodo di coltura che lo rende più forte. Così dopo l'11 settembre l'accusa di islamofobia viene sistematicamente usata per tappare la bocca a chiunque ponga anche solo qualche riflessione critica sul mondo islamico.Fino ad arrivare al Rapporto sull'Islamofobia in Europa pagato dall'Unione Europea, di cui si parla in questi giorni, altro segnale inequivocabile che l'Europa politica ha scelto il suicidio.

BASTA BUGIE - Santi e beati
San Luigi IX, re di Francia: un modello per politici e capi di stato

BASTA BUGIE - Santi e beati

Play Episode Listen Later Nov 6, 2019 21:25


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5871SAN LUIGI IX, RE DI FRANCIA: UN MODELLO PER POLITICI E CAPI DI STATO di Corrado GnerreIl Regno di San Luigi IX fu un grande dono di Dio e della Vergine Maria alla Francia, ma anche alla cristianità e al mondo intero.Il cuore di una madre, se risponde alla missione che Dio le affida, riceve tutte le grazie, tutte le delicatezze per deporre nelle anime dei suoi fanciulli le virtù al punto di farne dei Santi. Bianca di Castiglia si mostrò la degna madre d'un figlio quale fu San Luigi IX. Si può ben affermare che senza le ammirabili qualità di energia di cuore e di intelligenza di questa regina, rischiarata da una fede profonda e da una confidenza ammirabile in Maria -il modello di tutte le Madri - il mondo, forse, non avrebbe mai potuto conoscere il tipo ideale di Re e di Governo Cristiano.Volendo dare alla Francia un sovrano degno di questo bel regno, Bianca confidò le sue speranze a Nostra Signora recitando sempre il Rosario con le persone pie della sua Corte. Il 25 aprile del 1215, a Poissy, il suo voto si realizzò.San Luigi comprese la dignità che gli era stata conferita nel Battesimo, al punto che si fece chiamare Luigi di Poissy, dal nome del villaggio dove era stato battezzato e quindi diventato cristiano.L'odio per il peccato caratterizzò l'infanzia di Luigi IX e lo spinse alla vigilanza e alla preghiera, che poi sarà la grande passione della sua vita. Egli, un giorno, sentì sua madre dire queste parole: "Dolce figlio, voi sapete che niente mi è più caro di voi; ma preferisco sapervi morto piuttosto che macchiato di peccato mortale." E' ai piedi degli altari e nella lettura di libri spirituali, che Luigi apprende tanto i suoi doveri di cristiano quanto la sua missione di Re.Attorno a lui i lutti si moltiplicarono al punto che lo avvicinarono al trono: suo fratello primogenito morì nel 1218, suo padre nel 1226, designando nel suo testamento la Regina Bianca come reggente. A quel tempo Luigi aveva 12 anni.RE A 12 ANNILa consacrazione di Luigi ebbe luogo il 29 novembre del 1226.La Regina reggente non aveva solamente inculcato a suo figlio la bellezza della fede cristiana e una grande devozione alla Vergine Immacolata, ma aveva voluto che tutto questo fosse solidamente sostenuto da una conoscenza profonda delle verità eterne. Ella aveva scelto per la sua formazione religiosa e intellettuale i migliori teologi e le più alte personalità in tutti i campi dell'insegnamento.Luigi IX si mostrò degno di una tale madre e di tali maestri. La preghiera era il costante alimento della sua anima anche nelle imprese di guerra. Recitava costantemente le ore canoniche. Nonostante il suo alto rango, era aggregato al Terz'ordine di San Francesco, di cui poi sarebbe diventato patrono del ramo maschile.Per rendere omaggio alla Vergine, ogni sabato radunava i poveri nel suo palazzo, lavava loro i piedi che baciava con rispetto, dopo averli asciugati con le sue stesse mani; li serviva lui stesso a tavola e a loro distribuiva una ricca elemosina. Ogni giorno recitava l'Ufficio della Santa Vergine.In esecuzione di un voto fatto dal Re suo padre, fondò l'abbazia di Royaumont, e volle partecipare manualmente, con il sudore della sua fronte, alla costruzione, servendo i muratori e portando la carriola carica di pietre. Faceva soggiorni frequenti all'Abbazia, conducendo la vita dei monaci. Assisteva al capitolo quotidiano, ma, considerandosi indegno di essere trattato come religioso, si sedeva sulla paglia. Aiutava i muratori, prendeva i suoi pasti nel refettorio, visitava gli ammalati dell'infermeria. Si racconta questo episodio: una domenica, accompagnato dall'Abate, volle far mangiare i lebbrosi, i quali avevano le mani mutilate dal morbo, tanto che non le potevano usare; fu il Re a tagliare la carne e a metterla in bocca con grande precauzione, avendo cura di asciugare il sale che potesse procurare dolore sulle labbra piagate; Luigi si teneva in ginocchio dinanzi ai malati, convinto che quelle carni piagate rappresentassero le piaghe di Gesù, costringeva in tal modo anche l'Abate a fare lo stesso.A 19 ANNI LUIGI SPOSÒ MARGHERITA DI PROVENZALa giovane Regina era degna del suo sposo. Un cronista del tempo la descrive in questo modo: "Non esiste giovane più nobile, più gentile, meglio educata, dotata di rare perfezioni, dalle più amabili virtù, di intelligenza precoce, di spirito molto retto, di giudizio molto sicuro, di generosità reale, di bontà squisita." Margherita ebbe da Luigi undici figli.Modello per gli sposi, Luigi seppe esserlo per i padri: il Re non approfittò per l'educazione dei suoi figli della cura dei loro istitutori, egli stesso si assumeva l'incarico di istruirli e di educarli al disprezzo dei piaceri e della vanità mondane, e a spingerli all'amore di Dio. Dopo compieta, li faceva andare nella sua stanza per ricevere dalla sua bocca le sue lezioni. A riguardo sono conservate alcune istruzioni che egli scrisse per la figlia Isabella, la futura Regina di Navarra: "Cara figlia, obbedite umilmente a vostro marito e a vostro padre e a vostra madre, nelle cose che sono secondo Dio; voi dovete dare a ciascuno ciò che gli appartiene, per l'amore che voi dovete avere ad essi; ed inoltre dovete fare il meglio per amore di Nostro Signore, che così ordinò; contro Dio non dovete obbedire a nessuno. (...). Cara figlia, mettete così grande impegno, da essere così perfetta in tutto il bene, in modo che quelli che vi vedranno e intenderanno parlare di voi possano prendere un buon esempio; e mi è d'avviso che sarebbe bene che non occupaste troppo tempo, né troppo studio a ornarvi e ad adornarvi; e guardatevi bene di non eccedere nei vostri ornamenti."San Luigi IX amministrò la giustizia con meticolosità. Ogni volta che si spostava, lo precedevano un prelato e un signore per raccogliere tutte le lagnanze; e così egli rendeva giustizia agli oppressi e agli infelici.IL RE CROCIATOUn episodio importante della sua vita fu quando fu preso da una dissenteria che lo condusse sull'orlo della morte. Restò privo di sensi per molte ore. I medici cercarono di rianimarlo, ma non vi fu nulla da fare; tant'è che fecero anche la dichiarazione di morte. Improvvisamente si risvegliò e poco dopo si alzò dal letto dichiarando: "Dall'alto del Cielo la luce dell'Oriente si è sparsa su me, e il Signore mi richiamò dai morti. Signore, siate benedetto e ricevete il giuramento che io faccio di me crociato". Il Re poi spiegò che in quei momenti aveva ricevuto in visione l'ordine di andare nella Terra Santa a prelevare lo stendardo cristiano abbattuto dai musulmani.Successivamente il Vescovo di Parigi cercò di distogliere il Re dal suo progetto, ma inutilmente. Luigi IX rispose: Voi dite, mio Vescovo, che io non ero in me quando ho deciso di prendere la Croce. Ebbene, eccola, io ve la ridò". Poi aggiunse: "Miei amici, ora io sono perfettamente in me. Ebbene, io chiedo che mi si renda la mia Croce. Dio, che sa ogni cosa, sa bene che nessun alimento entrerà nella mia bocca fino a quando la Croce non mi sia rimessa." Il Vescovo dovette ovviamente recedere.Completamente guarito, il re Luigi preparò tutto affinché il Regno fosse bene amministrato durante la sua assenza.Il 12 giugno 1248 si consegnò, a piedi nudi, alla Vergine Maria, partecipò alla Messa e ricevette l'Eucaristia. Poi andò a Pontoise, dinanzi all'immagine miracolosa della Madonna, per affidare a Lei le sorti della Francia, dei suoi soldati e della sua stessa persona.Il 25 agosto dello stesso anno s'imbarcò ad Aigues-Mortes. I crociati trascorsero l'inverno nell'isola di Cipro, ma la peste decimò l'armata.Il 25 maggio 1249, Luigi IX dette il segnale di partenza al grido di "Dio lo vuole!". La flotta s'indirizzò verso l'Egitto dove giunse il 4 giugno.Il giorno successivo, dopo essersi confessati, i crociati attaccarono le navi musulmane. I nemici indietreggiarono per l'improvvisa sortita e la città di Damietta fu conquistata.Il 6 giugno, nel primo pomeriggio, Luigi IX, a piedi nudi, entrò nella città deserta, seguito dai suoi soldati, anch'essi a piedi nudi. L'antica chiesa della città, che era stata trasformata in moschea dai musulmani, venne restituita al culto cristiano: s'intonò il Te Deum.Dopo varie manifestazioni di valore - egli era ovunque vi fosse pericolo e sempre al primo posto- Luigi venne catturato insieme ad altri. Nel mezzo delle sofferenze della prigionia, delle epidemie e delle esecuzioni ordinate dal Sultano, richiamava continuamente i suoi soldati alla santa rassegnazione, alla fedeltà e al dovere.Durante la prigionia, l'Emiro ammirò la fierezza di re Luigi e gli chiese di poter essere ordinato cavaliere. Ma Luigi - giustamente - aveva un'idea troppo alta di questa dignità e, non riconoscendo degno colui che non fosse cristiano, gli rispose:" Io non conferirei mai la cavalleria ad un infedele. Diventate cristiano, e io vi farò cavaliere!." Il Musulmano ne rimase meravigliato e non si offese: " Tu sei il Franco più fiero che noi abbiamo mai visto!"A Luigi fu concessa la libertà, ma al prezzo di un riscatto. Attese a San Giovanni d'Acri la liberazione degli ultimi prigionieri e fortificò alcuni posti in possesso ancora sotto il governo dei cristiani; poi, essendo venuto a conoscenza della morte della Regina reggente, dopo aver liberato tutti i prigionieri, decise di ritornare in Francia.Malgrado vinto, la Francia lo vide agire come grande Re. Riordinò il Regno e sottomise tutti i baroni ribelli.RIEMPÌ LA FRANCIA DI CHIESE E DI OSPEDALIIl Re voleva governare solo per lavorare seriamente ai miglioramenti e al benessere della Francia. Egli si fece allora preparare delle liste esatte di tutti i lavoratori i quali erano nel bisogno, degli artigiani senza lavoro, delle vedove e degli orfani senza soccorso, e delle figlie povere che erano da maritare.

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Saladino, il più grande sovrano curdo

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Play Episode Listen Later Oct 14, 2019 19:42


La storia di uno degli uomini più celebri dell'intero mondo islamico, noto per le sue gesta e per l'incredibile onore. Grazie al suo comando, egli riuscirà a formare un proprio regno che si estenderà dalla Nubia a Mosul, passando per luoghi quali Yemen e Siria. Grazie a Saladino, inoltre, per la prima volta i regni crociati della Palestina furono costretti alla resa, facendo tornare quelle terre all'interno del Dar al Islam. Seguici anche su fb, ig e sul nostro sito mediorientedintorni.com , ogni giorno, il meglio della cultura di Medio Oriente e Mondo islamico.

Fahrenheit 2019
FAHRENHEIT - IL LIBRO DEL GIORNO | Ernesto Ferrero, Francesco e il Sultano, Einaudi

Fahrenheit 2019

Play Episode Listen Later Oct 3, 2019 30:00


Che cosa si sono detti il giullare di Dio e il sovrano saraceno nel pieno di una guerra sanguinosa? Il capitolo piú avventuroso e rivelatore della vita del santo come non è mai stato raccontato.

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"Come la ferita di una spada" di Ahmet Altan

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Play Episode Listen Later Sep 19, 2019 12:49


Il romanzo di Ahmet Altan ci riporta la crollo dell’Impero Ottomano, fra pascià e rivoltosi come sottofondo ad una caduta sempre più rovinosa. Seguici anche su fb, ig e sul nostro sito mediorientedintorni.com , Ogni giorno, il meglio della cultura di Medio Oriente e Mondo islamico.

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Hezârfen Ahmed Çelebi, l'ottomano volante

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Play Episode Listen Later Sep 18, 2019 8:02


Uno dei primi uomini nella storia dell’umanità a volare, una storia più che mai legata a Galata ed al grande viaggiatore Evliya Çelebi. Seguici anche su fb, ig e sul nostro sito mediorientedintorni.com , Ogni giorno, il meglio della cultura di Medio Oriente e Mondo islamico.

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Mimar Sinan, Michelangelo ottomano

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Play Episode Listen Later Sep 15, 2019 11:18


Uno degli uomini più incredibili dell’intera storia d’Oriente. Paragonato a Michelangelo, Mimam Sinan fu prima giannizzero e poi architetto, plasmando l’Impero ottomano con la spada prima e con i mattoni poi. Seguici anche su fb, ig e sul nostro sito mediorientedintorni.com , Ogni giorno, il meglio della cultura di Medio Oriente e Mondo islamico.

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Una settimana ottomana

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Play Episode Listen Later Sep 14, 2019 12:51


Dopo avervi parlato dei turchi, questa settimana abbiamo deciso di spostarci nel tempo, ma non nello spazio, e raccontarvi dei loro predecessori: gli ottomani. Una settimana ricca di grandi uomini e grandi storie, con uno spazio anche per l'Italia a Galata, storico quartiere genovese di Istanbul. Seguici anche su fb, ig e sul nostro sito mediorientedintorni.com , Ogni giorno, il meglio della cultura di Medio Oriente e Mondo islamico.

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Galatasaray-Fenerbahce, il derby intercontinentale

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Play Episode Listen Later Sep 12, 2019 13:44


Ci siamo, il derby più caldo di Turchia sta per iniziare. Uno scontro che vede le due compagini più titolate dell’Anatolia dare sudore e lacrime per diventare, almeno per una sera, signora di Asia ed Europa. Signori e signore ecco a voi il Kıtalararası Derbi, il Derby Intercontinentale. Seguici anche su fb, ig e sul nostro sito mediorientedintorni.com .

Querty
Le Mille e Una Ora - Speciale 1000 ore di podcast (Mille e una notte)

Querty

Play Episode Listen Later Aug 23, 2019 159:07


Mille e una storia per mille ore di Fumble! Questo venerdì supereremo in diretta le mille ore di podcast e per festeggiare faremo una puntata speciale giocando a "Le Mille e una notte" di Narrattiva. Falconieri, eunuchi, danzatrici del ventre e cortigiani vari dovranno intrattenere il Sultano e il resto della corte, sperando di non incappare nella sua ira e magari cercando di raggiungere la propria ambizione, mettendo in cattiva luce i propri compagni.

Fumble GDR - Giochi di ruolo in radio
Le Mille e Una Ora - Speciale 1000 ore di podcast (Mille e una notte)

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Play Episode Listen Later Aug 23, 2019 159:07


Mille e una storia per mille ore di Fumble!Questo venerdì supereremo in diretta le mille ore di podcast e per festeggiare faremo una puntata speciale giocando a "Le Mille e una notte" di Narrattiva.Falconieri, eunuchi, danzatrici del ventre e cortigiani vari dovranno intrattenere il Sultano e il resto della corte, sperando di non incappare nella sua ira e magari cercando di raggiungere la propria ambizione, mettendo in cattiva luce i propri compagni.

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Le Mille e Una Ora - Speciale 1000 ore di podcast (Mille e una notte)

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Play Episode Listen Later Aug 23, 2019 159:07


Mille e una storia per mille ore di Fumble!Questo venerdì supereremo in diretta le mille ore di podcast e per festeggiare faremo una puntata speciale giocando a "Le Mille e una notte" di Narrattiva.Falconieri, eunuchi, danzatrici del ventre e cortigiani vari dovranno intrattenere il Sultano e il resto della corte, sperando di non incappare nella sua ira e magari cercando di raggiungere la propria ambizione, mettendo in cattiva luce i propri compagni.Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1693919/advertisement

Fumble GDR - Giochi di ruolo in radio
Le Mille e Una Ora - Speciale 1000 ore di podcast (Mille e una notte)

Fumble GDR - Giochi di ruolo in radio

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Mille e una storia per mille ore di Fumble!Questo venerdì supereremo in diretta le mille ore di podcast e per festeggiare faremo una puntata speciale giocando a "Le Mille e una notte" di Narrattiva.Falconieri, eunuchi, danzatrici del ventre e cortigiani vari dovranno intrattenere il Sultano e il resto della corte, sperando di non incappare nella sua ira e magari cercando di raggiungere la propria ambizione, mettendo in cattiva luce i propri compagni.

Clipnotes | Up To Date
26. Negazione diritti civili nel Brunei: e nel resto del mondo?

Clipnotes | Up To Date

Play Episode Listen Later Apr 9, 2019 6:28


Nel piccolo stato del Sultano del Brunei una riforma del codice penale sta introducendo la pena di morte per reati come l’adulterio o i rapporti tra persone dello stesso sesso. Sono provvedimenti che fanno seguito ad una svolta annunciata dal sovrano del paese nel 2013 e che a detta di molti sta riportando il Brunei indietro di secoli. Il Brunei, però, non l’unico stato che prevede delle leggi del genere. Ci sono almeno altri 12 paesi membri dell’ONU che hanno le stesse pene. Il resto del mondo però va in un’altra direzione. Parliamo di tutto questo nella puntata. Guarda il video sul nostro canale: https://youtu.be/-ycI_fvJ9iU Rimani in contatto con noi: https://myurls.co/clipnotes

Apologetica | RRL
19 - Cosa davvero disse san Francesco al Sultano?

Apologetica | RRL

Play Episode Listen Later Oct 4, 2018 7:52


San Francesco non è mai stato fautore di un Cristianesimo "pacifista". Era per la pace ma non per il "pacifismo". Cosa disse veramente San Francesco nel suo incontro con il Sultano di Egitto Malik al Kamil? Ascoltiamo il prof. Corrado Gnerre.

Le VOCI di radioromalibera.org | RRL
42 - Corrado Gnerre - Cosa davvero disse san Francesco al Sultano?

Le VOCI di radioromalibera.org | RRL

Play Episode Listen Later Oct 4, 2018 7:52


San Francesco non è mai stato fautore di un Cristianesimo "pacifista". Era per la pace ma non per il "pacifismo". Cosa disse veramente San Francesco nel suo incontro con il Sultano di Egitto Malik al Kamil? Ascoltiamo il prof. Corrado Gnerre.

Equilibrium Network
Come cambia il Medio-Oriente - Rubrica n.30 di Equilibrium Network con Geopoliticalcenter.com - Stagione 3 - 2017/18

Equilibrium Network

Play Episode Listen Later Jul 11, 2018 22:19


Trentesima rubrica della terza stagione (2017/18) della trasmissione radiofonica Equilibrium Network: https://www.facebook.com/EquilibriumNetwork/In collaborazione con Geopoliticalcenter.com: https://www.facebook.com/GeoPoliticalCenter/TEMI TRATTATI: - Le nuove proteste iraniane- Siria: assalto finale a Daraa- Il regime di Erdogan- La reazione degli alleati In onda ogni martedì, dalle 22:30, su NeverwasRadio: https://www.facebook.com/neverwasradio/ Conduttori della trasmissione EQ Network: Alessandro Leonardi e Fabrizio Pizzolato

Equilibrium Network
Come cambia il Medio-Oriente - Rubrica n.30 di Equilibrium Network con Geopoliticalcenter.com - Stagione 3 - 2017/18

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Trentesima rubrica della terza stagione (2017/18) della trasmissione radiofonica Equilibrium Network: https://www.facebook.com/EquilibriumNetwork/In collaborazione con Geopoliticalcenter.com: https://www.facebook.com/GeoPoliticalCenter/TEMI TRATTATI: - Le nuove proteste iraniane- Siria: assalto finale a Daraa- Il regime di Erdogan- La reazione degli alleati In onda ogni martedì, dalle 22:30, su NeverwasRadio: https://www.facebook.com/neverwasradio/ Conduttori della trasmissione EQ Network: Alessandro Leonardi e Fabrizio Pizzolato

Cominciamo Bene - Le interviste
Chiara Maritato - Elezioni in Turchia

Cominciamo Bene - Le interviste

Play Episode Listen Later Jun 26, 2018 11:52


Turchia: Erdogan trionfa con il 53% dei voti, ed è rieletto con poteri ancora più vasti.Ora per il Sultano si profila un mandato di cinque anni con poteri quasi assoluti, ma in un Paese sempre spaccato a metà.Chiara Maritato, ricercatrice presso la Boğaziçi University di Instabul, l'Università del Bosforo, ci parla della situazione politica in Turchia. «L'elettorato ha votato compatto, il partito ha monopolizzato la sfera religiosa», dice.

Cominciamo Bene - Le interviste
Chiara Maritato - Elezioni in Turchia

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Play Episode Listen Later Jun 26, 2018 11:52


Turchia: Erdogan trionfa con il 53% dei voti, ed è rieletto con poteri ancora più vasti.Ora per il Sultano si profila un mandato di cinque anni con poteri quasi assoluti, ma in un Paese sempre spaccato a metà.Chiara Maritato, ricercatrice presso la Boğaziçi University di Instabul, l'Università del Bosforo, ci parla della situazione politica in Turchia. «L'elettorato ha votato compatto, il partito ha monopolizzato la sfera religiosa», dice.

Equilibrium Network
Turchia: il "democratico" sultanato - Rubrica n.22 di Equilibrium Network con Geopoliticalcenter.com - Stagione 2 - 2016/17

Equilibrium Network

Play Episode Listen Later Apr 20, 2017 21:59


Ventiduesima rubrica della trasmissione radiofonica Equilibrium Network: https://www.facebook.com/EquilibriumNetwork/In collaborazione con Geopoliticalcenter.com: https://www.facebook.com/GeoPoliticalCenter/TEMI TRATTATI: - La nuova Turchia di Erdogan- Conseguenze del referendum- I rapporti con l'Europa- Evoluzione della politica turca- Capitolo speciale: le elezioni anticipate inglesiIn onda ogni martedì, dalle 22:30, su NeverwasRadio: https://www.facebook.com/neverwasradio/ Conduttori della trasmissione EQ Network: Alessandro Leonardi e Fabrizio Pizzolato

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Turchia: il "democratico" sultanato - Rubrica n.22 di Equilibrium Network con Geopoliticalcenter.com - Stagione 2 - 2016/17

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Ventiduesima rubrica della trasmissione radiofonica Equilibrium Network: https://www.facebook.com/EquilibriumNetwork/In collaborazione con Geopoliticalcenter.com: https://www.facebook.com/GeoPoliticalCenter/TEMI TRATTATI: - La nuova Turchia di Erdogan- Conseguenze del referendum- I rapporti con l'Europa- Evoluzione della politica turca- Capitolo speciale: le elezioni anticipate inglesiIn onda ogni martedì, dalle 22:30, su NeverwasRadio: https://www.facebook.com/neverwasradio/ Conduttori della trasmissione EQ Network: Alessandro Leonardi e Fabrizio Pizzolato

Cominciamo Bene - Le interviste
Carlo Pallard - redattore East Journal | Dopo il referendum, Erdogan è un sultano dimezzato | 18-04-2017

Cominciamo Bene - Le interviste

Play Episode Listen Later Apr 18, 2017 12:28


La Turchia è sempre più divisa. Il referendum mostra che il potere del presidente Erdogan, che ora sarà a capo di una repubblica presidenziale, non ha più un così ampio sostegno popolare.Ne parliamo con Carlo Pallard, storico e redattore di East Journal.

Cominciamo Bene - Le interviste
Carlo Pallard - redattore East Journal | Dopo il referendum, Erdogan è un sultano dimezzato | 18-04-2017

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La Turchia è sempre più divisa. Il referendum mostra che il potere del presidente Erdogan, che ora sarà a capo di una repubblica presidenziale, non ha più un così ampio sostegno popolare.Ne parliamo con Carlo Pallard, storico e redattore di East Journal.