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Ormai ci siamo, almeno così sembra. Il Consiglio federale è pronto ad accettare i risultati delle trattative in corso per dare un futuro alle relazioni bilaterali con l'Unione europea. Lo farà con ogni probabilità nella sua riunione settimanale di venerdì 20 dicembre. Si chiude così una lunga fase di negoziati, iniziata nel 2014, bloccata nel 2021 - con la bocciatura da parte del Governo svizzero di quello che veniva chiamato “accordo quadro” – e poi riaperta ufficialmente la scorsa primavera, dopo due anni di negoziati a livello tecnico. I nuovi bilaterali sono dunque pronti per essere presentati al Paese. Nuovi accordi che porteranno con loro discussioni su più punti, a cominciare dalla libera circolazione delle persone, ma che avranno al loro centro il tema della sovranità del nostro Paese e il futuro della democrazia diretta svizzera, alla luce di questa nuova intesa con Bruxelles.Di sovranità, anche nella gestione dell'immigrazione dall'Unione europea, parliamo con tre parlamentari:Marco Chiesa, consigliere agli Stati UDCGiorgio Fonio, consigliere nazionale del CentroJon Pult, consigliere nazionale del Partito socialista
La partita è ormai aperta nel corteggiare i facoltosi cittadini stranieri che al momento vivono a Londra e che dal prossimo 6 aprile dovranno fare i conti con la messa in vigore di un nuovo regime fiscale britannico. Una normativa già avanzata dal Governo conservatore, al potere fino alla scorsa estate, e poi ripresa anche da quello laburista oggi alla guida del Paese. L'obiettivo è dare nuova linfa ai conti dello Stato, al momento in profondo rosso. Questo nuovo regime metterà i cosiddetti “res-non-dom”, i residenti non domiciliati, sullo stesso livello di tutti i cittadini di Sua Maestà per quanto riguarda i redditi imponibili, anche quelli realizzati all'estero. Il 6 aprile del 2025 verranno così aboliti i privilegi fiscali accordati da ormai 200 anni a questa particolare categoria di contribuenti. Expat molto benestanti che ora fanno gola all'erario di altri Paesi, Svizzera compresa. Non per nulla anche la città di Lugano ha deciso di giocare questa partita, con il responsabile delle sue finanze, Marco Chiesa che a metà novembre si è recato di persona nella capitale britannica per fare quello che viene anche chiamato “marketing territoriale” nel tentativo di convincere queste ricche famiglie a traslocare sulle rive del Ceresio. Cosa dire di questa corsa gli expat oggi di casa a Londra? Quanto potrebbe essere benefico per le casse pubbliche luganesi e ticinesi? E cosa pensare di questa concorrenza fiscale che è di fatto anche una corsa ad abbassare le imposte di chi è benestante?Domande e argomenti che affrontiamo con i nostri ospiti:Samuel Vorpe, responsabile del Centro competenze tributarie e giuridiche presso la SupsiSergio Rossi, professore di economia all'Università di FriborgoJohn Robbiani, giornalista RSI che ha seguito la trasferta luganese a LondraE con due interviste registrate a Marco Chiesa, responsabile del Dicastero finanze della città di Lugano e ad Emma Agyemang, giornalista del Financial Times
Bei den Tessiner Gemeindewahlen schafft der frühere SVP-Präsident die Wahl mit dem zweitbesten Resultat. Diese Wahlen in 81 Gemeinden bringen Sitzgewinne für die Bürgerlichen, auf Kosten von links-grün. Und es gibt einen Verdacht auf Wahlbetrug. Weitere Themen: * Der Genfer Staatsrat Pierre Maudet mischt sich in den Nominierungsprozess des neuen Direktors der Genfer Universitätsspitäler ein. * Das Tessiner Parlament spricht 17 Millionen Franken für eine neue Deponie in Biasca. Die Gemeinde akzeptiert das Projekt, weil sie gute Konditionen ausgehandelt hat. * Eishockey: Lausanne HC steht erstmals im Playoff-Final. Warum ein ganzer Kanton hinter dem Club steht. * Gäste: Martina Kobiela, Journalistin bei der Tessinerzeitung. Andreas Stüdli, SRF-Westschweiz-Korrespondent.
Nach dem Angriff Irans auf Israel ist die Angst gross, dass sich der Krieg in Nahost ausweitet. UN-Generalsekretär Antonio Guterres sprach an einer Dringlichkeitssitzung davon, dass der Nahe Osten am Abgrund stehe. Weitere Themen: * Der ehemalige SVP-Präsident Marco Chiesa wird Stadtrat von Lugano. * Bayer Leverkusen ist erstmals deutscher Fussballmeister.
Le urne hanno emesso il loro verdetti nei comuni ticinesi, perlomeno per quanto riguarda la composizione dei diversi municipi. Gli occhi erano puntati soprattutto su Lugano, dove la sfida tra Michele Foletti e Marco Chiesa si è conclusa con la vittoria del sindaco uscente e con un “amici come prima” tra i due esponenti di spicco di Lega e UDC. Non ce l'ha fatta il movimento Avanti con Ticino e Lavoro, la sua fondatrice Amalia Mirante non è riuscita a entrare in municipio, pur superando il 9% delle preferenze. Per gli altri partiti della città tutto come prima, eccezion fatta per il passaggio di testimone in casa socialista. Conferme in arrivo anche dagli altri principali poli del cantone, dove tutti i sindaci in lizza sono stati rieletti. A Locarno il PLR mantiene il sindacato con il neo-sindaco Nicola Pini. A Mendrisio ci sarà un municipio composto da ben cinque partiti, una prima storica. In termini di seggi va detto che complessivamente PS e Verdi masticano amaro, con la perdite di ben 14 municipali. Di questi e di altri risultati parleremo con:Andrea Leoni, giornalista di Libera TV e conduttore di Teleticino;Oscar Mazzoleni, politologo e direttore dell'Osservatorio della vita politica regionale;Daniel Ritzer, direttore La Regione;Karoline Thürkauf, corrispondente di Radio SRF nella Svizzera italiana (intervista registrata).Modem su Rete Uno alle 8.30, in replica su Rete Due alle 18.30. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSI e RSIPlay.
In den Zentren wie Zürich, Genf oder Basel herrscht Wohnungsmangel. Gleichzeitig stehen dort viele Büros leer. Deshalb wird nun vermehrt versucht, aus Büros Wohnungen zu machen. Allerdings gilt es auch dafür Hürden zu überwinden. Weitere Themen: Wenn es um den Krieg im Nahen Osten geht, sind zurzeit alle Augen auf den Gazastreifen gerichtet. Wie aber ist die Lage im Norden Israels? Dort also, wo die militante islamistische Hisbollah monatelang täglich Raketen aus Libanon nach Israel feuerte und die israelische Armee Hisbollahstellungen in Libanon bombardierte? Eine Reportage. Am Samstag wählt die SVP einen Nachfolger für den zurücktretenden Parteipräsidenten Marco Chiesa. Mit grösster Wahrscheinlichkeit dürfte Marcel Dettling gewählt werden, denn er ist der einzige Kandidat für diesen Posten. Was den Bauer aus dem Kanton Schwyz ausmacht.
A quasi tre anni dall'abbandono unilaterale, da parte della Svizzera, dei negoziati per un accordo quadro, ieri sono ufficialmente ripartiti i negoziati fra Svizzera e Unione europea per nuovi accordi bilaterali che forse permetteranno di aggiornare le regole degli scambi. Lo scopo è arrivare, entro la fine dell'anno, ad accordi nei rami dell'energia, della libera circolazione delle persone e dei trasporti terrestri. In alcuni casi si tratta di nuove intese in altri di aggiornamenti di accordi esistenti. Al centro delle discussioni non vi sono soltanto questioni economiche ma ugualmente elementi istituzionali, come la ripresa dinamica del diritto o il coinvolgimento della Corte di giustizia europea, saranno parte delle discussioni.Proprio su questi ultimi aspetti, in Svizzera, non tutti la vedono allo stesso modo sull'opportunità, sulle implicazioni e soprattutto sulle possibili conseguenze per la sovranità del nostro paese. Fra un'isola indipendente (felice o infelice) e un Paese (coeso o non coeso) connesso con i suoi vicini, vi proponiamo un faccia a faccia in diretta tra: MARCO CHIESA – presidente della commissione affari esteri del Consiglio degli Stati e presidente uscente dell'UDC nazionale;JON PULT – consigliere nazionale PS, GR. Modem su Rete Uno alle 8.30, in replica su Rete Due alle 18.30. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSI e RSIPlay.
Wie ist die Rolle der Schweiz in der Welt? Welche Herausforderungen hält das neue Jahr für unser Land bereit? Bundespräsidentin Viola Amherd und die Parteispitzen diskutieren in der «Arena» die drängendsten Fragen zur Sicherheits- und Europapolitik. Mit 2023 ging ein krisengeprägtes Jahr zu Ende. Und auch das kommende Jahr verspricht nicht minder kompliziert zu werden. Mit den Konflikten im Nahen Osten und in der Ukraine bleibt die geopolitische Lage schwierig. Wohin steuert die Schweiz in diesen bewegten Zeiten? Im Zentrum steht die Sicherheitspolitik. Und mit ihr die Verteidigungsministerin und neue Bundespräsidentin Viola Amherd. Das Armeebudget soll schrittweise erhöht werden, sodass die Ausgaben bis 2035 mindestens ein Prozent des Bruttoinlandprodukts betragen. Das hat das Parlament beschlossen. Seit Jahresbeginn geben ausserdem das neu geschaffene Staatsekretariat für Sicherheit und das neue Bundesamt für Cybersicherheit zu reden. Auch die Zukunft der internationalen Zusammenarbeit sorgt für Diskussionen: Bereits jetzt gibt es eine Kooperation der Schweiz mit der Nato im Rahmen der «Partnership for Peace». Soll die Schweiz noch näher an die Nato rücken? Oder gefährdet sie damit ihre Neutralität? Ein weiteres zentrales Thema im Präsidialjahr von Viola Amherd ist die Europapolitik. Mitte Dezember verabschiedete der Bundesrat nach rund 70 bilateralen Treffen einen Entwurf für das Verhandlungsmandat mit der EU. Doch kaum hat der Bundesrat sein Verhandlungsmandat vorgestellt, schlägt ihm der harte Gegenwind der Gewerkschaften entgegen. Wenn es beispielsweise beim Lohnschutz keine Nachbesserungen gebe, werde man dem präsentierten Paket des Bundesrats niemals zustimmen. Rückt eine innenpolitische Lösung zum EU-Dossier in weite Ferne? Oder schafft der Bundesrat die Wende im Jahr 2024? Zu diesen Fragen begrüsst Sandro Brotz am 12. Januar 2024 in der «Arena»: – Viola Amherd, Bundespräsidentin und Vorsteherin VBS; – Marco Chiesa, Präsident SVP; – Mattea Meyer, Co-Präsidentin SP; – Thierry Burkart, Präsident FDP; und – Gerhard Pfister, Präsident Die Mitte.
Im Wallis ist die Wolfsjagd noch im Gange, auch wenn das Bundesverwaltungsgericht die Abschussbewilligung für einige Meuten ausgesetzt hat. Mit von der Jagdpartie ist auch der Walliser Regierungspräsident Christophe Darbellay – der aber nicht sagen will, ob er auch schon Jagdglück hatte. Weitere Themen: * Der scheidende SVP-Präsident Marco Chiesa liebäugelt offenbar mit einem Einstieg in die Lokalpolitik. * Die Behörden im Calancatal fordern besseren Schutz vor Steinschlag. * Den Freiberger Pferden droht Inzucht. Zu Gast sind diese Woche der Tessiner Journalist gerhad Lob und die Westschweizer Journalistin Eva Hirschi.
Die grösste Partei der Schweiz braucht einen neuen Chef. Marco Chiesa hat nach nur knapp vier Jahren genug: Er tritt als SVP-Präsident zurück.In seiner Amtszeit fand die SVP zum Erfolg zurück, zuletzt ging sie als grosse Siegerin aus den Nationalratswahlen hervor. Aber welchen Anteil hat Chiesa an diesem Erfolg wirklich? Wer könnte ihn als Parteipräsident jetzt beerben? Und: Spielt es überhaupt eine Rolle, wer das sein wird?In einer neuen Folge des täglichen Podcasts «Apropos» ordnet Bundeshausredaktor Markus Häfliger Chiesas Arbeit als SVP-Präsident ein und sagt, in welchem Zustand der neue Präsident die Partei übernehmen wird. Gastgeber ist Philipp Loser.Artikel zum Thema:Missverständnis Marco: Die Analyse zum Abgang von Marco ChiesaWarum der Job des Parteipräsidenten «immer verschissener» wirdWird er neuer SVP-Präsident? Marcel Dettling im InterviewInterview mit Politologe: «Chiesa ist das beste Beispiel dafür, dass es nicht so eine Rolle spielt, wer die SVP führt» Als Podcast-Hörer:in den Tagi 3 Monate zum Preis von einem Monat lesen und hören: tagiabo.chHabt ihr Feedback, Ideen oder Kritik zu «Apropos»? Schreibt uns an podcasts@tamedia.ch
Die grösste Partei der Schweiz sucht nach dem Rücktritt von Marco Chiesa eine Führungspersönlichkeit. Die Person, die das Parteipräsidium der SVP übernimmt, muss den Erfolg der SVP weiterführen und die Partei für die kommenden Herausforderungen richtig aufstellen. Weitere Themen: (01:48) SVP-Präsidium: Nachfolge von Chiesa vor Herausforderungen (11:05) Wie steht es um die ukrainische Demokratie? (16:34) Tessiner Politiker Dick Marty ist gestorben (19:59) Gewalt, Kriege und Konflikte: Die Welt im Krisenmodus (32:46) Deutschland: Das Leiden der FDP (38:47) Der ökologische Fussabdruck von exotischen Früchten
Nach knapp vier Jahren an der Spitze der wählerstärksten Partei tritt Marco Chiesa ab. Er will 2024 nicht mehr zur Wiederwahl antreten. Weiteres Thema: Anfang Jahr tritt die AHV-Reform in Kraft, die von der Stimmbevölkerung 2022 angenommen wurde. Die Reform sieht unter anderem eine Erhöhung des Rentenalters für Frauen auf 65 Jahre vor. Die Diskussion um weitere Erhöhungen läuft bereits.
Nach nur dreieinhalb Jahren im Amt tritt Marco Chiesa nicht mehr zur Wiederwahl als Parteichef der SVP an. Der Abgang kommt überraschend. Weitere Themen: Argentiniens neuer Präsident Javier Milei will den Notstand ausrufen. Damit würde er weitreichende Befugnisse erhalten. Welche Chancen hat das Vorhaben?
Marco Chiesa tritt ab – nächstes Jahr wird er nicht mehr Parteipräsident der SVP sein. Laut Politologe Georg Lutz wird der Tessiner keine grosse Lücke in der Partei hinterlassen. Die weiteren Themen sind: * In Russland haben sich 29 Kandidatinnen und Kandidaten für die Präsidentschaftswahl im Frühling angemeldet – darunter die Journalistin Jekaterine Dunzowa. Sie darf jedoch nicht antreten. In ihrem Wahldossier seien Fehler gefunden worden. Ihr Fall zeigt, wie die Regierung mit Kritikerinnen und Kritikern umgeht. * Indien hat es geschafft: Im August ist eine Sonde auf dem Mond gelandet. Indien ist erst das vierte Land, dem das gelungen ist - nach der früheren Sowjetunion, den USA und China. * Die Stadt Bethlehem im Westjordanland gehört zu den palästinensischen Autonomiegebieten. Der Pfarrer der evangelisch-lutherischen Kirche von Bethlehem solidarisierte sich in seiner Weihnachtspredigt mit den Menschen in Gaza – und kritisierte die westlichen Kirchen. Warum?
Der ehemalige Tessiner Ständerat Dick Marty ist 78-jährig nach längerer Krankheit gestorben. Er hatte sich auf vielen Ebenen engagiert: als Mafia-Jäger, in der Tessiner Regierung und als Sonderermittler des Europarates. Weitere Themen: Die grösste Partei der Schweiz sucht nach dem Rücktritt von Marco Chiesa eine Führungspersönlichkeit. Die Person, die das Parteipräsidium der SVP übernimmt, muss den Erfolg der SVP weiterführen und die Partei für die kommenden Herausforderungen richtig aufstellen. Doch wie soll das gelingen? Nächstes Jahr eröffnet in Zürich das erste private Longevity-Zentrum der Schweiz. Dort können sich Menschen untersuchen und beraten lassen, wie sie möglichst gesund möglichst alt werden. Allerdings gibt es auch Kritik an diesem Geschäftsmodell.
SVP-Präsident Marco Chiesa hört auf, Tessiner Politiker Dick Marty gestorben, Penghu-Inseln: Kriegsspiele im Urlaubsparadies, US-Touristinnen und -Touristen zurück in der Schweiz
Mitte Juni kam es in Brienz (GR) zum Felssturz – ein Naturereignis mit Ansage und grosser Medienpräsenz. Im Zentrum davon war Daniel Albertin, der Gemeindepräsident von Albula/Alvra. Albertin war zu Gast im Studio Chur und sprach mit dem Regionaljournal über das aufreibende Jahr 2023. Weiteres Thema: * Nach der Rücktrittsankündigung von SVP-Präsident Marco Chiesa nehmen Ostschweizer Partei-Exponenten Stellung zu ihren Ambitionen.
Warum tritt Marco Chiesa zurück, wenn die SVP gerade auf einer Erfolgswelle reitet? Und wer hat die besten Karten, um seine Nachfolge anzutreten? Die weiteren Themen: * Er war ein Architekt der europäischen Union: Der ehemalige Kommissionspräsident Jacques Delors ist im Alter von 98 Jahren gestorben. Wir fragen, was ihn als Politiker ausgezeichnet hat. * «Die Wahlen in Russland sind eine Kulisse»: Wir analysieren den Fall einer Journalistin, die im Frühjahr nicht zur russischen Präsidentschaftswahl antreten darf. * Den Tod so weit hinauszögern, wie es nur geht: Ein Gesundheitstrend erhält in Zürich ein neues Zentrum.
Nach nur dreieinhalb Jahren im Amt tritt Marco Chiesa nicht mehr zur Wiederwahl als Parteichef der SVP an. Der Abgang kommt überraschend. Wir analysieren und fragen, wer denn für die Nachfolge des Tessiners interessiert und wer die besten Chancen hat. Weitere Themen: - Jacques Delors: Der Vater des Euros ist gestorben - Argentiniens Präsident will Notstand ausrufen - Gambischer Ex-Innenminister vor Gericht in Bellinzona - Der Traum vom ewigen Leben - Tagesgespräch: Afrika versinkt wieder in Gewalt
Mitte Juni kam es in Brienz (GR) zum Felssturz – ein Naturereignis mit Ansage und grosser Medienpräsenz. Im Zentrum davon war Daniel Albertin, der Gemeindepräsident von Albula/Alvra. Albertin war zu Gast im Studio Chur und sprach mit dem Regionaljournal über das aufreibende Jahr 2023. Weiteres Thema: * Nach der Rücktrittsankündigung von SVP-Präsident Marco Chiesa nehmen Ostschweizer Partei-Exponenten Stellung zu ihren Ambitionen.
In einem Interview mit CH Media und dem Corriere del Ticino kündigte SVP-Präsident Marco Chiesa seinen Rücktritt zum Ende der ordentlichen Amtszeit im März 2024 an. Der St. Galler SVP-Nationalrat Mike Egger könnte sich gut vorstellen, den Tessiner an der Parteispitze zu beerben. Weitere Themen: * Stadt Wil stellt Betrieb von umstrittener App ein. * Trogener Gemeinderätin tritt wegen Interessenskonflikt zurück.
Il dato è tratto, le urne hanno emesso i loro verdetti. Le Camere federali sono ora pronte ad affrontare la loro 52esima legislatura. Il primo partito svizzero rimane l'UDC, che si è imposto al Consiglio nazionale ma che ha dovuto fare i conti con una serie di sconfitte nell'ultima domenica di ballottaggio. Solo in Ticino i democentristi sono andati a bersaglio, con l'elezione del loro presidente Marco Chiesa. Sorridono i socialisti che sono riusciti ad accrescere la loro presenza al Consiglio degli Stati e sorride anche il Centro, che si conferma il partito di maggioranza relativa nella Camera dei Cantoni, dove nella prossima legislatura ci sarà anche il ticinese Fabio Regazzi. In calo il PLR, che in due ballottaggi di questa domenica si era tolto dalla corsa a vantaggio del candidato UDC: una strategia che non ha dato i risultati sperati e che crea di certo qualche malumore tra i liberali radicali. In Ticino, fallito il tentativo di Alex Farinelli di riportare il suo partito agli Stati. Ma al di là della statistica elettorale cosa pensare di questo nuovo parlamento? E della legislatura che sta per iniziare? Saranno altri quattro anni all'insegna della polarizzazione oppure ci sarà spazio per soluzioni di compromesso? in particolare sui problemi che da troppo tempo attendono una soluzione, a cominciare dai costi delle casse malati.Di questo discuteremo domani con i nostri ospiti:Giovanni Galli, capo-redattore dei politica federale al Corriere del TicinoStefano Guerra, responsabile della redazione nazionale de La RegioneE sul fronte politico:Anna Giacometti, consigliera nazionale PLR/GRLaura Riget, co-presidente del PS Ticino e collaboratrice della presidenza socialista a livello nazionaleModem, dal lunedì al venerdì, su RSI, Rete Uno e LA1 alle 08:30, in replica su Rete Due alle 18:30. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app RSI e RSIPlay.
Chiasso TI ist wegen prügelnden Asylsuchenden in die Schlagzeilen geraten. Ist die Tessiner Stadt wirklich unbewohnbar geworden? Ausserdem: Klimaschützende wollen Privatjets stoppen. Und: der radikalisierte Kampf zwischen Israelis und Palästinensern im Westjordanland. Klimasünde Privatjet: Superreiche am Pranger Jeden Tag starten in der Schweiz gegen 100 Privat- und Businessjets. Durchschnittlich stossen sie zehnmal mehr Emissionen pro Kopf aus als ein Linienflugzeug. Deshalb nehmen Klimaschützende sie jetzt ins Visier. Sie stürmen Landepisten und ketten sich an Privatjets an. Zum Ärger der Flug-Branche. Hotspot Chiasso TI: Reportage von der Asylfront Der Migrations-Druck an der Südgrenze ist hoch. Die Gemeinde Chiasso TI fühlt sich mit der hohen Zahl der Asylsuchenden allein gelassen. Im Zentrum der Grenzstadt protestieren Ladenbesitzende: Das Leben in Chiasso TI sei unsicher geworden. Die «Rundschau» ist mit Polizisten, Migranten und Anwohnerinnen unterwegs. Was ist los in Chiasso TI, Herr Gobbi? Der Tessiner Justiz- und Polizeidirektor Norman Gobbi (Lega) beantwortet die Fragen an der «Rundschau»-Theke. Nachträgliche Berichtigung: In einer Frage an Staatsrat Norman Gobbi wird SVP-Präsident Marco Chiesa nicht korrekt zitiert. Er sagte nicht, niemand wolle in Chiasso leben. Vielmehr sagte er in einer Diskussion an die Adresse der anderen Parteipräsidenten: «Niemand von euch würde heute in Chiasso leben und wohnen.» Pulverfass Westbank: Kampf um jeden Hügel Im Westjordanland führen Palästinenser und Israeli seit Jahren Krieg um jeden steinigen Hügel: Es ist der Kampf um die Vorposten für künftige Siedlungen. Junge, gewaltbereite jüdische Siedler, beschützt von der israelischen Armee, gegen radikale junge Palästinenser, die neuen bewaffneten Gruppen angehören.
Chiasso TI ist wegen prügelnden Asylsuchenden in die Schlagzeilen geraten. Ist die Tessiner Stadt wirklich unbewohnbar geworden? Ausserdem: Klimaschützende wollen Privatjets stoppen. Und: der radikalisierte Kampf zwischen Israelis und Palästinensern im Westjordanland. Klimasünde Privatjet: Superreiche am Pranger Jeden Tag starten in der Schweiz gegen 100 Privat- und Businessjets. Durchschnittlich stossen sie zehnmal mehr Emissionen pro Kopf aus als ein Linienflugzeug. Deshalb nehmen Klimaschützende sie jetzt ins Visier. Sie stürmen Landepisten und ketten sich an Privatjets an. Zum Ärger der Flug-Branche. Hotspot Chiasso TI: Reportage von der Asylfront Der Migrations-Druck an der Südgrenze ist hoch. Die Gemeinde Chiasso TI fühlt sich mit der hohen Zahl der Asylsuchenden allein gelassen. Im Zentrum der Grenzstadt protestieren Ladenbesitzende: Das Leben in Chiasso TI sei unsicher geworden. Die «Rundschau» ist mit Polizisten, Migranten und Anwohnerinnen unterwegs. Was ist los in Chiasso TI, Herr Gobbi? Der Tessiner Justiz- und Polizeidirektor Norman Gobbi (Lega) beantwortet die Fragen an der «Rundschau»-Theke. Nachträgliche Berichtigung: In einer Frage an Staatsrat Norman Gobbi wird SVP-Präsident Marco Chiesa nicht korrekt zitiert. Er sagte nicht, niemand wolle in Chiasso leben. Vielmehr sagte er in einer Diskussion an die Adresse der anderen Parteipräsidenten: «Niemand von euch würde heute in Chiasso leben und wohnen.» Pulverfass Westbank: Kampf um jeden Hügel Im Westjordanland führen Palästinenser und Israeli seit Jahren Krieg um jeden steinigen Hügel: Es ist der Kampf um die Vorposten für künftige Siedlungen. Junge, gewaltbereite jüdische Siedler, beschützt von der israelischen Armee, gegen radikale junge Palästinenser, die neuen bewaffneten Gruppen angehören.
Siamo a poco più di una settimana da domenica 19 novembre, quando in Ticino si terrà il ballottaggio per il consiglio degli Stati, seconda e ultima tappa delle elezioni federali 2023. In questa puntata speciale di Modem della durata di un'ora, dedicata proprio al secondo turno per la Camera dei Cantoni, si confrontano i cinque candidati ai due seggi riservati al Ticino sotto il cupolone di Palazzo federale. Con la conduzione di Amanada Pfändler e Alan Crameri, responsabile dell'attualità nazionale in radio, intervengono i rappresentanti di cinque partiti diversi. Contrariamente a quanto successo quattro anni or sono, non ci sono alleanze conclamate per cui, sulla carta, ognuno si batte contro tutti gli altri, in un dibattito che vede ai blocchi di partenza:- MARCO CHIESA, presidente dell'UDC nazionale e consigliere agli Stati uscente;- ALEX FARINELLI, PLR, anche lui appena riconfermato al Consiglio Nazionale; - GRETA GYSIN, consigliera nazionale dei Verdi, ed eletta per una seconda legislatura tre settimane fa;- AMALIA MIRANTE, da aprile granconsigliera ticinese, in corsa per il movimento Avanti con Ticino&Lavoro;– FABIO REGAZZI, del Centro, presidente USAM, da 12 anni al Consiglio nazionale.Modem, dal lunedì al venerdì, su RSI, Rete Uno e LA1 alle 08:30, in replica su Rete Due alle 18:30. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app RSI e RSIPlay.
Er gehört zu den grossen Wahlsiegern: Marco Chiesa, der Präsident der SVP Schweiz. Als er 2020 gewählt wurde, galt er als Verlegenheitslösung. Die Deutschschweiz reagiert nach wie vor skeptisch auf ihn. Wie er im Tessin wahrgenommen wird - und weshalb er in der Romandie sehr präsent ist. Weitere Themen: * Im Aufschwung und im Niedergang: Das «Mouvement Citoyens Genevois» und die «Lega dei Ticinesi» haben Vieles gemeinsam. Die Wahlergebnisse unterscheiden sich aber diametral. Wir suchen die Gründe. * Zweite Hiobsbotschaft innerhalb von kurzer Zeit: Die TX Group will in der Westschweiz erneut Stellen streichen. Wir fragen, was da schiefläuft. Zu Gast sind: Martina Kobiela, Journalistin der Tessiner Zeitung und Andreas Stüdli, Westschweiz-Korrespondent von Radio SRF.
Hier lesen Sie die neue Ausgabe der Weltwoche: https://weltwoche.ch/aktuelle-ausgabe/Steigen Sie ein, fliegen Sie mit! https://weltwoche.ch/Abonnieren Sie kostenlos den täglichen Newsletter der Weltwoche: https://weltwoche.ch/newsletter/«Ich wünsche mir, dass die bürgerlichen Parteien endlich bürgerlich werden»: SVP-Doyen Christoph Blocher würdigt die Leistung von Marco Chiesa, kritisiert die Zürcher Sektion und warnt vor woken Tendenzen innerhalb der Partei Die Weltwoche auf Social Media:Instagram: https://www.instagram.com/weltwoche/Twitter: https://twitter.com/WeltwocheTikTok: https://www.tiktok.com/@weltwocheFacebook: https://www.facebook.com/weltwoche Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
Eine Nationalratskandidatin engagiert Mitglieder der Jungen Tat für ihren Wahlkampf, Marco Chiesa posiert im Bundeshaus mit Rechtsradikalen: Die Nähe der SVP zur rechtsextremen Szene ist alarmierend. Warum distanziert sich die Partei nicht? Alle Themen: ((00:00)) Begrüssung ((00:25)) Rechtsextremismus: Die SVP folgt einer alten Strategie ((9:29)) Gesundheitskosten: Senken und gerechter verteilen ((17:05)) Politiker:innen-Rankings: Warum sie nichts taugen ((23:52)) Kurze Antworten auf komplexe Fragen
Il tema di una tassa di accesso alle grandi gallerie autostradali del nostro Paese torna a farsi sentire. In questa ultima sessione della legislatura è toccato al Consiglio degli Stati confrontarsi con questo argomento, da discutere una proposta di Marco Chiesa. Il Consigliere agli Stati ticinese ha chiesto al governo di introdurre un pedaggio alpino non discriminatorio per chi vive in Svizzera. La fatturazione dovrà avvenire digitalmente, attraverso apparecchi che leggono il numero della targa di chi transita al portale di una galleria autostradale alpina ma dovrà garantire la neutralità dei costi per chi vive nel nostro Paese. La Camera dei cantoni ha bocciato questa mozione e così anche il Consiglio federale. Non per un'opposizione di principio ma perché il governo sta vagliando anche altri atti parlamentari su questo tema con l'obiettivo di presentare, nella primavera dell'anno prossimo, un'analisi della situazione visto che un eventuale pedaggio richiede la modifica della Costituzione e quindi anche un voto popolare.Noi ne parleremo con: Marco Chiesa, consigliere agli Stati UDC/TI;Alex Farinelli, consigliere nazionale PLR/TI;Fabio Regazzi, consigliere nazionale Centro/TI;e con un'intervista registrata a Jon Pult, consigliere nazionale socialista e presidente dell'Iniziativa delle Alpi
Im Wahljahr treffen sich Politikerinnen und Politiker aller Fraktionen am Kochherd. Statt ihr eigenes politisches Süppchen zu kochen, spannen sie in der «Club»-Sommerserie parteiübergreifend zusammen und bekochen sich gegenseitig. Gelingt dies ohne politischen Zwist und trotz unterschiedlicher Weltanschauungen? Oder beginnen die Differenzen bereits beim Einkaufen? Barbara Lüthi und Mario Grossniklaus moderieren die Serie. Welche Rezepte braucht es, um Privatleben, Ämtli und Politik im Wahljahr unter einen Hut zu bringen? Und wie kann der Politik wieder das gelingen, was ansonsten Nationalgerichten zugeschrieben wird – zu einen, anstatt zu spalten? Die Diskussion geht weiter am Küchentisch. Gegessen wird zusammen mit Menschen, die einen Bezug zum jeweiligen politischen Sendethema aufweisen. Zum Auftakt der «Club»-Sommerserie treten die Parteispitzen an zum Kochduell. Wem gelingt es besser, ein Menü zu kochen, das die Schweiz repräsentiert? Das Koch-Team SP, FDP und GLP: – Mattea Meyer, Co-Präsidentin SP; – Thierry Burkart, Präsident FDP; und – Jürg Grossen, Präsident GLP. Das Koch-Team Die Mitte, Grüne und SVP: – Gerhard Pfister, Präsident Die Mitte; – Balthasar Glättli, Präsident Grüne; und – Marco Chiesa, Präsident SVP. Jury: – David Höner, Gründer von Cuisine sans frontières; und – David Geisser, Koch und Autor.
Markus Somm (Zürich) und Dominik Feusi (Bern Bundeshaus) vom Nebelspalter diskutieren täglich, was in der Schweiz und der Welt aktuell ist und was es für uns bedeutet.
Wahltag im Bundeshaus. Die Vereinigte Bundesversammlung hat die frei gewordenen Sitze im Bundesrat neu besetzt. Im Rennen um die Nachfolge von Ueli Maurer setzte sich mit Albert Rösti der Favorit rasch durch. Elisabeth Baume-Schneider setzte sich als Überraschungssiegerin beim SP-Sitz durch. Die Ausmarchung um den freien SP-Bundesratssitz wurde zum Krimi: Mit Elisabeth Baume-Schneider gab es eine Überraschungssiegerin. Die 58-jährige jurassische Ständerätin und frühere Staatsrätin tritt die Nachfolge von Simonetta Sommaruga an. Was ist zu erwarten von den Neuen, welche Hoffnungen setzen SVP-Parteipräsident Marco Chiesa und SP-Präsidentin Mattea Meyerin in Ihre Vertreterin oder ihren Vertreter? Welches Departement würden sie sich für wünschen?
Die Schweiz hat zwei neue Bundesräte: Um 10:25 Uhr war es vollbracht. Nach den Abgängen der langjährigen Bundesräte Ueli Maurer und Simonetta Sommaruga ist die Nachfolgeregelung geklärt. Kronfavorit Albert Rösti setzte sich erwartungsgemäss durch. Der ehemalige SVP-Präsident sichert dem Kanton Bern weiter einen Sitz im Bundesrat. Eine kleine Sensation gab es beim SP-Frauenticket: Mit Elisabeth Baume-Schneider ist der Kanton Jura erstmals im Bundesrat vertreten. Weitere Themen: - Elisabeth Baume-Schneider hat die Überraschung geschafft - Grosse Freude beim Kanton Jura - Rösti: «Bin mir die Arbeit in Kollegialbehörde gewohnt» - Analyse Bundesratswahl: «Um die Ecke gedacht» - Departementsverteilung: Neuen bleibt, was übrigbleibt - «Es hat nicht sollen sein» - «Die Bevölkerung erwartet Lösungen vom Bundesrat» - Deutschland: Razzia gegen «Reichsbürger» - Tagesgespräch: Marco Chiesa und Mattea Meyer
Débat entre la conseillère nationale Brigitte Crottaz (PS/VD), le conseiller national Laurent Wehrli (PLR/VD) et le conseiller aux Etats et président de l'UDC suisse Marco Chiesa
Markus Somm (Zürich) und Dominik Feusi (Bern Bundeshaus) vom Nebelspalter diskutieren täglich, was in der Schweiz und der Welt aktuell ist und was es für uns bedeutet.
Débat entre Mario Chiesa, président de l'UDC et Delphine Klopfenstein, conseillère nationale Les Vert.e.s.
Das Zauberwort in der Klimapolitik lautet Netto-Null. Damit will der Bundesrat bis 2050 eine klimaneutrale Schweiz erreichen. Dieses Ziel hat auch die Gletscherinitiative. Doch über den Weg, weniger Treibhausgasemissionen auszustossen, gehen die Meinungen auseinander. Die «Arena» zur Klimapolitik. Das Nein zum CO2-Gesetz vor fast genau einem Jahr war ein Hammerschlag: «Die Schweizer Klimapolitik liegt nach dem Volksentscheid in Trümmern», bilanzierte die «NZZ». Der Nationalrat machte sich diese Woche an die Aufräumarbeiten. Braucht es die Gletscherinitiative, um die Ziele des Pariser Klimaabkommens zu erfüllen? Oder geht ein faktisches Verbot fossiler Brenn- und Treibstoffe zu weit? Der indirekte Gegenvorschlag sieht vor, dass der Bund Unterstützung in Milliardenhöhe für den Ersatz von Ölheizungen und für neuartige Technologien bei Unternehmen leistet. Während die eine Seite von einem Zwischenerfolg für das Klima spricht, bezeichnet die andere Seite die Subventionen als verpulvertes Geld. Ist das Parlament auf dem richtigen Weg? Oder ist die Wirtschaft der Klimapolitik voraus? Die hohen Energiepreise hinterlassen ihre Spuren beim Tanken und beim Heizen. SVP-Präsident Marco Chiesa attackiert die Bürgerlichen und sagt: «FDP und Mitte lassen Gewerbe und Mittelstand bluten». Zur Debatte stehen eine Halbierung der Mineralölsteuern und eine Erhöhung des Pendlerabzugs. Soll der Staat wegen der Benzinpreise eingreifen? Oder widerspricht dies den Klimazielen? Zu diesen Fragen begrüsst Sandro Brotz in der «Arena»: – Michael Graber, Nationalrat SVP/VS; – Jon Pult, Nationalrat SP/GR; – Susanne Vincenz-Stauffacher, Nationalrätin FDP/SG; und – Florence Brenzikofer, Nationalrätin Grüne/BL. Ausserdem im Studio: Marcel Hänggi, Mitglied Initiativkomitee Gletscher-Initiative Ueli Bamert, Geschäftsführer Swissoil
Débat entre Virginie Cavalli, coprésidente des Jeunes vert'libéraux suisses, et Joëlle Bertossa, conseillère municipale de Genève et productrice de films, suivi de la réaction de Marco Chiesa, président de l'UDC.
Débat entre Marco Chiesa, président de l'UDC, et Manuel Pascual, chef du centre de transplantation d'organes au CHUV.
Mit einer hochkarätigen Runde steigt die «Arena» ins neue Jahr: Neben Bundespräsident Ignazio Cassis stellen sich die Präsidenten der sechs grössten Parteien den Fragen zur Coronakrise und zur EU. Was sind die Wege aus der Pandemie und zu einem besseren Verhältnis mit Brüssel? In einer Zeit der Polarisierung müssten sich die Menschen in der Schweiz wieder vermehrt darauf besinnen, «was uns verbindet, was den nationalen Zusammenhalt ausmacht». Das war die Botschaft von Bundespräsident Ignazio Cassis in seiner Neujahrsansprache. Die Pandemie habe die Menschen in der Schweiz zwar auseinandergetrieben, «aber sie hat uns nicht gespalten, wir lassen uns nicht spalten». Hat Cassis Recht? Oder unterschätzt er den Unmut in der Bevölkerung? Für seine Strategie in der Coronakrise hat der Gesamtbundesrat in letzter Zeil viel Kritik einstecken müssen. Nach einer ausserordentlichen, telefonisch abgehaltenen Sitzung zum Jahresende über die aktuelle Lage hat die Regierung vorerst auf weitergehende Massnahmen verzichtet. Ein Massnahmenpaket liege aber bereit. Gleichzeitig mehren sich Stimmen aus Politik und Wissenschaft, wieder die ausserordentliche Lage auszurufen. Ist die Taktik des Bundesrats besonnen? Oder schlicht gefährlich? Neben Corona gibt im Bundesrat das angespannte Verhältnis zwischen der Schweiz und der EU im Bundesrat Takt für 2022 vor. Nach dem geplatzten Rahmenabkommen erwartet die EU klare Aussagen zu den künftigen Beziehungen zwischen Bern und Brüssel. Es drohe ein Zerfall des Verhältnisses, hiess es von der EU-Kommission. Muss Bundespräsident Ignazio Cassis der EU konkrete Vorschläge machen? Oder soll die Regierung gelassen auf die Drohkulisse aus Brüssel reagieren? Zu diesen Fragen begrüsst Sandro Brotz in der «Arena»: – Ignazio Cassis, Bundespräsident und Vorsteher Eidgenössisches Departement für auswärtige Angelegenheiten EDA; – Marco Chiesa, Präsident SVP; – Cédric Wermuth, Co-Präsident SP; – Thierry Burkart, Präsident FDP; – Gerhard Pfister, Präsident «Die Mitte»; – Balthasar Glättli, Präsident Grüne; und – Jürg Grossen, Präsident GLP.
Interventions de Sophie Ley, présidente de l'Association suisse des infirmières, Anne-Geneviève Bütikofer, directrice de la faitière des hôpitaux H+, Pierre-Yves Maillard, président de l'Union syndicale suisse et conseiller national (PS/VD), et Marco Chiesa, président de l'UDC Suisse.
Österreichische Regierung will Ungeimpfte in den Lockdown schicken, Marco Chiesa kritisiert die Energiestrategie des Bundes scharf, Freiwillige in Johannesburg machen aus Plastikmüll Ziegelsteine
Il y a tout juste un an, les délégués du premier parti de Suisse, l'UDC, propulsaient le Tessinois de 47 ans Marco Chiesa à leur présidence
SVP-Präsident Marco Chiesa verkündet am 1. August: «Wir sagen diesen Links-Grünen aus den Städten den Kampf an!» Es seien diese «Luxus-Linken» und «Bevormunder-Grünen», die allen anderen im Land vorschreiben wollten, wie sie zu leben hätten. Die Abstimmung über das CO₂ Gesetz vom Juni sei der jüngste Beweis dafür.Die SVP lanciert mit dieser neuen Strategie einen Grossangriff auf die Städte. Eine Taktik, dessen sich auch schon Donald Trump und die Republikaner bedient haben und die in den USA bereits auch erfolgreich war. Aber funktioniert sie deshalb auch in der Schweiz? Wen will die, bereits auf dem Land wählerstarke, SVP mit dieser Strategie ansprechen? Und wie könnte eine solche Rhetorik den Stadt-Land-Graben in der Schweiz vertiefen? Antworten vom ehemaligen USA-Korrespondent und Inlandredaktor Alan Cassidy im Gespräch mit Philipp Loser.
Präsident Biden will Impfpflicht für Bundesangestellte, Marco Chiesa ist seit einem Jahr SVP-Präsident, vertuschte Gräueltaten in Kolumbien, Transathletin in Tokio löst heftige Debatte aus
Präsident Biden will Impfpflicht für Bundesangestellte, Marco Chiesa ist seit einem Jahr SVP-Präsident, vertuschte Gräueltaten in Kolumbien, Transathletin in Tokio löst heftige Debatte aus
Beim Covid-Zertifikat ist die SVP-Spitze gespalten. Fraktionschef Thomas Aeschi erklärte gegenüber SRF, man müsse über eine Aufhebung nachdenken. Der Parteipräsident, Marco Chiesa, sieht das anders. Weitere Themen: * Die Telefon-Verbindung steht wieder: Die verfeindeten Nachbarn Nord- und Südkorea reden wieder miteinander. * Und: In Tokio verpasst die Schweizer Triathletin Nicola Spirig ihre dritte persönliche Olympia-Medaille. Als 6te gibt's immerhin ein Olympia-Diplom.
Interview de Marco Chiesa, président de l'UDC.
Der Druck der Wirtschaft hat gewirkt: Ab Montag gelten mehr Lockerungen als ursprünglich erwartet. Eine zu riskante Strategie des Bundesrates? Oder ein längst nötiger Schritt, um die Geduld der Bevölkerung nicht weiter zu strapazieren? Darüber diskutieren in der «Arena» Politikerinnen und Politiker. Die Schlagzeilen der letzten Tage waren geprägt von einem wahren Powerplay der Schweizer Wirtschaft und der Politik: «Gewerbeverband will sofortigen Stopp aller Massnahmen», «Druck auf Bundesrat Berset wächst» oder «Wirtschaftskommission fordert einen Öffnungsplan». Ist der zuletzt vorsichtige Bundesrat nun eingeknickt? Oder sind die Öffnungsschritte gerechtfertigt? Grosse Aufmerksamkeit gab es für eine Aussage des Präsidenten des Arbeitgeberverbandes, Valentin Vogt. Wenn die Risikogruppen geimpft seien, könne die Schweiz mit Fallzahlen von bis 30'000 am Tag leben. Nach einem Sturm der Entrüstung hat sich auch der Wirtschaftsdachverband Economiesuisse davon distanziert. Muss die Schweiz lernen, mit dem Virus zu leben? Oder ist das schlicht zynisch? Die Corona-Politik sorgt auch unter den bürgerlichen Parteien für Streit: SVP-Präsident Marco Chiesa hat mit einer Abwahl der FDP-Bundesräte gedroht, wenn diese eine Lockerung der Massnahmen nicht unterstützten. FDP-Präsidentin Petra Gössi hat der SVP umgehend «populistische und respektlose Attacken» vorgeworfen. Soll die SVP – wie es Gössi fordert – konsequenterweise aus dem Bundesrat austreten? Oder ist die FDP keine verlässliche Partnerin mehr? Zu diesen Fragen begrüsst Sandro Brotz in der «Arena»: – Thomas Matter, Nationalrat SVP/ZH; – Samira Marti, Nationalrätin SP/BL; – Maja Riniker, Nationalrätin FDP/AG; und – Martin Bäumle, Nationalrat GLP/ZH. Ausserdem im Studio: – Hans-Ulrich Bigler, Präsident Schweizerischer Gewerbeverband; und – Manuel Battegay, Infektiologe und Chefarzt, Unispital Basel.
Der Druck der Wirtschaft hat gewirkt: Ab Montag gelten mehr Lockerungen als ursprünglich erwartet. Eine zu riskante Strategie des Bundesrates? Oder ein längst nötiger Schritt, um die Geduld der Bevölkerung nicht weiter zu strapazieren? Darüber diskutieren in der «Arena» Politikerinnen und Politiker. Die Schlagzeilen der letzten Tage waren geprägt von einem wahren Powerplay der Schweizer Wirtschaft und der Politik: «Gewerbeverband will sofortigen Stopp aller Massnahmen», «Druck auf Bundesrat Berset wächst» oder «Wirtschaftskommission fordert einen Öffnungsplan». Ist der zuletzt vorsichtige Bundesrat nun eingeknickt? Oder sind die Öffnungsschritte gerechtfertigt? Grosse Aufmerksamkeit gab es für eine Aussage des Präsidenten des Arbeitgeberverbandes, Valentin Vogt. Wenn die Risikogruppen geimpft seien, könne die Schweiz mit Fallzahlen von bis 30'000 am Tag leben. Nach einem Sturm der Entrüstung hat sich auch der Wirtschaftsdachverband Economiesuisse davon distanziert. Muss die Schweiz lernen, mit dem Virus zu leben? Oder ist das schlicht zynisch? Die Corona-Politik sorgt auch unter den bürgerlichen Parteien für Streit: SVP-Präsident Marco Chiesa hat mit einer Abwahl der FDP-Bundesräte gedroht, wenn diese eine Lockerung der Massnahmen nicht unterstützten. FDP-Präsidentin Petra Gössi hat der SVP umgehend «populistische und respektlose Attacken» vorgeworfen. Soll die SVP – wie es Gössi fordert – konsequenterweise aus dem Bundesrat austreten? Oder ist die FDP keine verlässliche Partnerin mehr? Zu diesen Fragen begrüsst Sandro Brotz in der «Arena»: – Thomas Matter, Nationalrat SVP/ZH; – Samira Marti, Nationalrätin SP/BL; – Maja Riniker, Nationalrätin FDP/AG; und – Martin Bäumle, Nationalrat GLP/ZH. Ausserdem im Studio: – Hans-Ulrich Bigler, Präsident Schweizerischer Gewerbeverband; und – Manuel Battegay, Infektiologe und Chefarzt, Unispital Basel.
In unserer aktuellen Folge reden wir über verschiedene, mehr oder weniger helle Sterne am internationalen Politik-Himmel: Andreas Glarner, Marco Chiesa, Kanye West und Alexandria Ocasio Cortez, um nur einige wenige zu nennen. Der wahre Star der heutigen Folge ist aber ohne Zweifel Andrea, da Mike heute wiederholt und zu Recht sagen muss: „Ich bin stolz uf dich!“