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Serena D'Italia, Simone Caldano"Piemonte rinascimentale"55 luoghi da scoprire e visitareEdizioni del Capricornowww.edizionidelcapricorno.it «Era lontana la regione subalpina dai centri ove più vitale si svolgeva l'arte del Rinascimento» e le forme nuove «vi trovarono più ostacoli che altrove, essendo più inerte e più radicato il vecchio stile». Così nel 1911 scriveva il grande storico dell'arte Pietro Toesca. Il pregiudizio secondo cui il Rinascimento non interessò il Piemonte-la cui arte tra il XV e il XVI secolo sarebbe stata solo una parentesi trascurabile e passatista tra un glorioso Medioevo e la fiorente stagione barocca-ha avuto vita assai lunga. Il volume di Simone Caldano e Serena D'Italia (con la collaborazione di Michelangelo Giaccone e Laura Marino) sfata quella errata credenza e “sdogana” il Rinascimento piemontese, portando a testimonianza 55 luoghi che dimostrano come le novità rinascimentali centroitaliane siano state recepite appieno, in pittura (Giovanni Martino Spanzotti, Defendente Ferrari, Macrino d'Alba, Gaudenzio Ferrari, Gerolamo Giovenone, Bernardino Lanino) come in architettura, facendo convivere tutti gli elementi del Rinascimento tosco-romano con quelli della tradizione tardogotica e dell'Ars Nova fiamminga, dando vita a un dialogo unico e di grande fascino. Merito anche di una raffinata committenza. Un esempio fu l'arrivo a Chieri di due trittici di Roger van der Weyden, che influenzarono l'arte locale in modo duraturo.Nel prologo ci si sofferma su tre edifici di impianto gotico ma che contengono già echi rinascimentali (Santa Maria della Scala a Chieri, Collegiata di Santa Maria Assunta a Chivasso e San Giovanni a Saluzzo), mentre nel capitolo conclusivo ci si sofferma su una serie di edifici manieristi che segnano il passaggio tra Rinascimento e Barocco (Santa Croce a Bosco Marengo, Palazzo Scaglia di Verrua a Torino, i Castelli Tapparelli d'Azeglio a Lagnasco, la Cappella di San Dalmazzo a Cigliè, San Gaudenzio a Novara e Palazzo del Maresco a Savigliano). Torino: Cattedrale di San Giovanni Battista, Palazzo Madama (che custodisce anche la Madonna Tucher dello Spanzotti), Galleria Sabauda, il Castello di Vinovo, la Chiesa di San Giovanni ad Avigliana, la Chiesa di San Bernardino ad Ivrea (che ospita il ciclo di affreschi Storie della vita e della Passione di Cristo, il più noto capolavoro dello Spanzotti). Vercelli: San Cristoforo, Palazzo Centori, il Museo Borgogna, la Pinacoteca Arcivescovile, Santa Maria delle Grazie ed il Sacro Monte a Varallo. Biella: San Gerolamo, San Sebastiano, il Museo del Territorio, il Castello di Gaglianico. Novara: la Cattedrale, Santa Maria delle Grazie (oggi San Martino), Casa Tornielli di Nibbiola, già Canobio. Verbano Cusio Ossola: Palazzo Silva a Domodossola, San Gaudenzio a Baceno, il Santuario della Pietà a Cannobio, Madonna di Campagna a Verbania Pallanza, Santi Pietro e Paolo, a Crevoladossola. Alessandria: Santa Maria di Castello, Santuario di Santa Maria a Crea, cattedrale di Santa Maria Assunta ad Acqui Terme, San Domenico e San Michele a Casale Monferrato. Asti: Santa Maria Assunta, San Secondo e Santa Maria Nuova ad Asti, Santa Maria Annunziata, a Roccaverano. Cuneo: Casa Cavassa a Saluzzo, la committenza dei marchesi di Saluzzo a Revello, Santa Maria Assunta ad Elva, il Castello degli Acaja a Fossano, San Giovanni ad Alba, San Lorenzo a Saliceto, la Cappella del Buon Gesù a San Michele Mondovì, la Cattedrale di Mondovì, la Certosa di Chiusa di Pesio. Simone Caldano: Dottore di ricerca in Storia dell'architettura e dell'urbanistica, è stato assegnista in Storia dell'architettura presso le Università di Firenze e Roma, e docente presso l'Università di Ferrara. Con Capricorno ha pubblicato Piemonte medievale (2020), Liguria medievale (2022) e Il Piemonte che non c'è più (2023).Serena D'Italia: Dottoressa di ricerca in Storia del patrimonio archeologico e artistico, si occupa di pittura norditaliana ed europea dal Quattrocento al Seicento. È stata co-curatrice della mostra “Rinascimento privato” alla Fondazione Accorsi-Ometto di Torino.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Andrea Icardi"Onde di terra"www.ondediterra.itDopo aver emozionato oltre 6.500 spettatori nella Provincia di Cuneo, il film Onde di Terra, diretto da Andrea Icardi, si prepara a stupire il pubblico di Mondovì e non solo. Con un successo travolgente, la pellicola ha registrato il tutto esaurito in molte città e continua ad attrarre spettatori con nuove proiezioni, come al Multilanghe di Dogliani, dove ogni sera si registra il sold out e le proiezioni sono già confermate fino a marzo.Dopo i numerosi premi italiani e internazionali (miglior film al festival di Parigi, menzione d'onore a quello di Salerno, premio del pubblico in quello di Asti), Onde di Terra ha recentemente conquistato un prestigioso riconoscimento per la colonna sonora firmata dal maestro Enrico Sabena, artista impegnato sulla scena internazionale e originario di Saluzzo.La colonna sonora, infatti, è stata inserita tra le 100 migliori del 2024 dal magazine colonnesonore.net, grazie alla sua capacità narrativa ed emozionale. «È una gioia immensa vedere riconosciuto il valore del proprio lavoro», ha dichiarato Sabena, attualmente impegnato su due nuovi progetti cinematografici americani per la BLT di Paramount.Il regista Andrea Icardi ha commentato: «Siamo commossi dall'affetto del pubblico e dai numerosi messaggi di apprezzamento ricevuti. È straordinario vedere come la storia di Fulvia, ambientata nelle Langhe degli anni '70, abbia toccato il cuore di così tante persone. Un ringraziamento è d'obbligo a Renato Sevega, Ceo di Siscom, azienda leader nei software per la pubblica amministrazione, che da imprenditore visionario ha deciso di investire in cultura, supportando la realizzazione di Onde di Terra e contribuendo a promuovere storie che riflettono e valorizzano il territorio e le sue tradizioni».Anteprima a Torino al Cinema Massimo: Lunedì 20 gennaio ore 20.30 Per tutte le informazioni sulle proiezioni è sufficiente cliccare qui https://www.ondediterra.it/sale/ :La sinossi: un film che racconta l'anima delle LangheAmbientato negli anni '70, Onde di Terra restituisce un affresco autentico della vita nelle Langhe in un periodo di trasformazione epocale. La trama si sviluppa attorno a Fulvia, una giovane calabrese che, attraverso un matrimonio combinato, si trasferisce nelle Langhe per incontrare un uomo che non è come appariva nelle lettere ricevute durante il fidanzamento. Fulvia è una donna appassionata e coraggiosa, ligia, determinata a interpretare il proprio destino e a non esserne succube, emblema di schiere di donne che dal Sud giunsero nelle Langhe a rischio di spopolamento, per sposare contadini che nessuna aveva voluto.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Christian GrappioloA Savigliano, Cuneo, Bra, Mondovì e Torino“I segreti della camera ottica”Un viaggio in cinque tappe, una tenda itinerante in cui scoprire i segretidella camera ottica, dai vedutisti alla fotografia. In occasione della mostra “Canaletto, Van Wittel, Bellotto. Il Gran Teatro delle città.Capolavori dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica”promossa negli spazi del Complesso Monumentale di San Francesco a Cuneoda Fondazione CRC e Intesa Sanpaolo “I segreti della camera ottica” è un viaggio in cinque tappe, una tenda itinerante in cui scoprire i segreti della camera ottica, dai vedutisti alla fotografia, organizzato in occasione della mostra “Canaletto, Van Wittel, Bellotto. Il Gran Teatro delle città. Capolavori dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica”, aperta fino al 30 marzo 2025 negli spazi del Complesso Monumentale di San Francesco a Cuneo e promossa da Fondazione CRC e Intesa Sanpaolo, in collaborazione con le Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma e con il supporto organizzativo di MondoMostre.Si partirà da Savigliano, domenica 15 dicembre, per spostarsi il 22 dicembre a Cuneo (inizio via Roma, vicino a Piazza Galimberti), il 5 gennaio 2025 a Bra (Corso Cottolengo, area sopraelevata coperta), ultime due tappe a metà gennaio a Mondovì e a inizio febbraio a Torino. In ognuna di queste città verrà allestita una grande tenda-camera ottica all'interno della quale, come nelle camere ottiche che utilizzavano i vedutisti, apparirà l'immagine del mondo.L'ingresso nella tenda è aperto a tutti, grandi e piccini. All'interno sarà possibile scoprire i principi del funzionamento di questo strumento, antenato della macchina fotografica, che i vedutisti utilizzavano per tracciare le immagini a partire dalle quali, ingrandite, modificate e montate una accanto all'altra, realizzavano poi in studio le proprie opere. Nel corso della giornata sarà anche possibile provare una camera ottica portatile, simile a quelle utilizzate dai vedutisti per realizzare i propri disegni.Accompagnerà i curiosi in questo viaggio Christian Grappiolo, fotografo e esperto di fotografia stenopeica. Christian Grappiolo ha condiviso questa passione in decine di laboratori per adulti e ragazzi, collabora con la Fototeca Nazionale Ando Gilardi per la quale ha contribuito alla riedizione del volume “Spiracolo” di Ando Gilardi e ha recentemente pubblicato un volume di foto stenopeiche “Unboxing Cuneo” a cura di Giorgio Olivero.In tutti gli appuntamenti, la tenda sarà aperta dalle dieci del mattino fino al tramonto. L'accesso è libero e gratuito, il laboratorio è a cura di Felìz Comunicazione.Informazioni e prenotazioni su www.fondazionecrc.itLa camera ottica La camera ottica è uno strumento composto da una scatola completamente oscurata dotata di un obiettivo attraverso il quale entra la luce che proietta l'immagine di ciò che è inquadrato sul fondo della scatola. La camera ottica funziona un po' come il nostro occhio ed è anche alla base della fotografia, ma è stata utilizzata già prima dell'invenzione di quest'ultima, da pittori che ricalcavano su carta l'immagine proiettata. Di camere ottiche e camere oscure (la versione senza obiettivo) se ne sono costruite di moltissimi modelli e svariate dimensioni. A volte addirittura si trasformava una camera d'abitazione in camera oscura: si oscurava la stanza, si praticava un piccolo foro in un muro o a una finestra e si proiettava sulla parete prospiciente.Le camere ottiche portatili utilizzate dai vedutisti erano dotate di uno specchio girevole che rifletteva l'immagine stenopeica su uno schermo traslucido. Poggiando sullo schermo un foglio di carta i vedutisti tracciavano le linee degli oggetti e delle architetture.Canaletto operava portandosi le camere ottiche nelle calli veneziane: orientando in varie direzioni l'obiettivo della camera, disegnava le vedute divise in porzioni, e vi annotava colori, ombre e condizioni delle architetture. Nei suoi appunti, conservati nelle Gallerie dell'Accademia di Venezia, sono contenuti disegni che, collegati in gruppi, formano delle vedute continue. Era solito realizzare più schizzi, a volte mantenendo fermo il punto di vista e disegnando due o più prospettive ruotando il quadro prospettico gradualmente, in altri casi spostando la camera. Il dipinto era poi il risultato della composizione di più schizzi, realizzato in studio usando compassi rapportatori, quadrettature e pantografi, adattandoli con abili accorgimenti di regia e deformazioni per dilatare lo spazio e offrire originali tagli compositivi. Il pittore utilizzava i suoi schizzi documentari per replicare le composizioni, aumentando o restringendo il primo piano, allargando la visuale, combinando dettagli architettonici precisi e figure sempre diverse. “Canaletto, Van Wittel, Bellotto. Il Gran Teatro delle città. Capolavori dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica” Complesso Monumentale di San Francesco, Cuneo www.fondazionecrc.itIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me”. Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”. Anch'essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l'avete fatto a me”. E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».Commento di don Federico Suria (Pucci), sacerdote della diocesi di Mondovì
Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:«Beati i poveri in spirito,perché di essi è il regno dei cieli.Beati quelli che sono nel pianto,perché saranno consolati.Beati i miti,perché avranno in eredità la terra.Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,perché saranno saziati.Beati i misericordiosi,perché troveranno misericordia.Beati i puri di cuore,perché vedranno Dio.Beati gli operatori di pace,perché saranno chiamati figli di Dio.Beati i perseguitati per la giustizia,perché di essi è il regno dei cieli.Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».Commento da parte di don Federico Boetti, sacerdote della diocesi di Mondovì
L'età giolittiana prende il nome dal politico di lungo corso Giovanni Giolitti, nativo di Mondovì, che guida l'esecutivo in qualità presidente del Consiglio dei Ministri per la maggior parte degli anni che precedono la Grande guerra. I suoi governi (ne guiderà 4 prima della guerra) sono espressione degli interessi della borghesia, che vota il partito liberale, ma si regge per mezzo di un'alleanza tattica con un partito giovane dalle numerose anime: il partito socialista. In questa lezione proviamo a rifarne la storia, spiegando in modo semplice l'ideologia ad esso sottesa.
Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova Gesù e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto bene; fa' questo e vivrai».Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levìta, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all'albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va' e anche tu fa' così».Commento di don Federico (Pucci), sacerdote della diocesi di Mondovì
Manuele Berardo"Imaginé"Piccolo Festival di narrazione per figureVernante (Cuneo) 13, 14 e 15 settembre 2024www.festivalimagine.itGli albi illustrati comunicano in maniera diretta e personale i temi più vari, per catturare con occhio e parole l'interlocutore.Imaginé | Piccolo festival della narrazione per figure usufruisce del loro potere comunicativo e delle loro caratteristiche artistiche per dar vita a un grande evento culturale.Molti appuntamenti sono già sold out, ma l'offerta del festival per appassionati di illustrazione di tutte le età è ampia. Non mancano le occasioni per incontrare l'ospite d'onore Andrea Antinori, uno degli illustratori più affermati e apprezzati a livello nazionale e internazionale, vincitore nel 2023 del Premio Internazionale d'Illustrazione Bologna Children's Book Fair— Fundación SM. Domenica 15 settembre alle 11 Antinori sarà protagonista di un laboratorio per bambini dai 6 agli 11 anni che porterà alla creazione di un poster collettore delle diverse visioni della montagna dei partecipanti, mentre sabato 14 settembre alle 18 dialogherà con Sara Rubeis di noau | officina culturale in un talk che permetterà di esplorarne l'immaginario. Il talk sarà il primo tassello di una serata che proseguirà alle 19 con un aperitivo con prodotti tipici in collaborazione con la Pro Loco Vernante – costo 7 euro, prenotazione obbligatoria entro mercoledì 11 – prima del trasferimento alla Tourusela, uno degli scorci più magici di Vernante, per una serata tra stelle e musica dalle 21. L'osservazione del cielo stellato sarà condotta da Sideralis aps, mentre la colonna sonora sarà a cura di Maiu e della Piccola Orchestra Cosmica. Maiu è un compositore, cantautore e polistrumentista indipendente che produce musica costruita in autonomia; circa due anni fa ha fondato la Piccola Orchestra Cosmica con la quale propone i suoi brani suonati dal vivo. Maiu e la Piccola Orchestra Cosmica stanno attualmente registrando il loro primo album. L'associazione Sideralis è capitolo della Darksky International e referente Cielobuio per le Alpi occidentali, si occupa di inquinamento luminoso e protezione del cielo notturnoSabato 14 e domenica 15 alle 11 e alle 14 in Escape Vernante. Giochi di sguardi bambini e adulti, divisi a squadre, sperimenteranno tecniche di disegno, stampa e scrittura creativa guidati da Francesca Veglio. Domenica 15 alle 10,30 presso il Centro Visita del Parco Naturale Alpi Marittime il digital media designer Pietro Grandi, autore di «Artificio» (Marinoni Books, 2021), racconterà con suoni, illustrazioni e video l'affascinante storia dei fuochi d'artificio. Chi lo desidera potrà assistere all'incontro consumando la colazione a cura del bistrò del Nazionale di Vernante – con focaccia lievito madre con farina biologica mulino Marino, cookies con gocce di cioccolato, farina biologica di Mulino Marino, burro fattorie Fiandino e gocce di cioccolato Domori, caffè o cappuccino, prenotabile entro sabato 14 al 379/2801654 (costo 5 euro).La tradizionale mostra mercato di illustrazione e artigianato creativo organizzata in collaborazione con il festival Illustrada da piazza dell'Ala si estenderà in via Umberto I fino all'altezza del museo Mussino. Come da tradizione, a Imaginé ci sarà spazio per la stampa, con la possibilità di scoprire i segreti della stampa tradizionale grazie al Museo Civico della Stampa di Mondovì, e con un workshop di serigrafia organizzato da Print Club Torino, che permetterà di produrre tre stampe a due colori. Sabato 14 dalle 10 alle 19 e domenica 15 dalle 10 alle 18 in piazza dell'Ala ci sarà un'area gioco libera dove i più piccoli potranno viaggiare con la fantasia tra un laboratorio e l'altro. Il programma completo del festival è su www.festivalimagine.it.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini». E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.Commento di Don Fede (Pucci), sacerdote della Diocesi di Mondovì
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Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».Commento di don Andrea, diocesi di Mondovì
Dal Vangelo secondo MarcoIn quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell'orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.Commento di don Andrea Rosso, diocesi di Mondovì
Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:«Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “Sì, sì”; “No, no”; il di più viene dal Maligno».Commento di don Marco Giordanengo, diocesi di Mondovì
Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:«Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.Se dunque tu presenti la tua offerta all'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare, va' prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo!».Commento di don Marco Giordanengo, diocesi di Mondovì
Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».Commenti di don Giordy, diocesi di Mondovì
Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi».Commento di don Marco Giordy, diocesi di Mondovì
Dal Vangelo secondo LucaI genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore.Commento di don Saverio, diocesi di Mondovì
Dal Vangelo secondo MarcoIn quel tempo, mandarono da Gesù alcuni farisei ed erodiani, per coglierlo in fallo nel discorso.Vennero e gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito o no pagare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare, o no?».Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché volete mettermi alla prova? Portatemi un denaro: voglio vederlo». Ed essi glielo portarono.Allora disse loro: «Questa immagine e l'iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Gesù disse loro: «Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che è di Dio, a Dio».E rimasero ammirati di lui.Commento al Vangelo di don Saverio, diocesi di Mondovì
Dal Vangelo secondo MarcoIn quel tempo, Gesù si mise a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti, agli scribi e agli anziani]:«Un uomo piantò una vigna, la circondò con una siepe, scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.Al momento opportuno mandò un servo dai contadini a ritirare da loro la sua parte del raccolto della vigna. Ma essi lo presero, lo bastonarono e lo mandarono via a mani vuote. Mandò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo insultarono. Ne mandò un altro, e questo lo uccisero; poi molti altri: alcuni li bastonarono, altri li uccisero.Ne aveva ancora uno, un figlio amato; lo inviò loro per ultimo, dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma quei contadini dissero tra loro: “Costui è l'erede. Su, uccidiamolo e l'eredità sarà nostra”. Lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e farà morire i contadini e darà la vigna ad altri. Non avete letto questa Scrittura: “La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d'angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi”?».E cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. Lo lasciarono e se ne andarono.Commento al Vangelo di don Saverio, diocesi di Mondovì
Dal Vangelo secondo MarcoIl primo giorno degli Àzzimi, quando si immolava la Pasqua, i discepoli dissero a Gesù: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?».Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d'acqua; seguitelo. Là dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: Dov'è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi».I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.Mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro: «Questo è il mio sangue dell'alleanza, che è versato per molti. In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio».Dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.Commento al Vangelo di don Saverio Bertolino, diocesi di Mondovì.
Dal Vangelo secondo MarcoIn quel tempo, presentavano a Gesù dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono.Gesù, al vedere questo, s'indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso».E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, ponendo le mani su di loro.Commenti di don Federico Boetti, diocesi di Mondovì
Dal Vangelo secondo MarcoIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:«Chiunque vi darà da bere un bicchiere d'acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare.Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue.Ognuno infatti sarà salato con il fuoco. Buona cosa è il sale; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli darete sapore? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri».Commento di don Federico Boetti, diocesi di Mondovì
Dal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».Commento di don Federico Boetti, sacerdote della Diocesi di Mondovì
Dans ce nouvel épisode, nous accueillons David Mairet, entrepreneur ambitieux qui a pris les rênes de deux magasins Mondovélo situés à La Roche-sur-Yon et à Challans.Pour l'accompagner,Pascal Guibert, expert comptable, associé In Extenso.Ensemble, nous discuterons de la reprise d'une société comme un tremplin vers d'autres projets, des défis, succès et leçons apprises par David au cours de ce parcours ainsi que l'expertise financière apportée par Pascal, du rôle essentiel qu'il a joué dans la reprise et la gestion de ces deux magasins.Hébergé par Ausha. Visitez ausha.co/politique-de-confidentialite pour plus d'informations.
Walking with the Saints l Feast of St. Pius V, Pope, Patronage of Roccaforte Mondovì Diocese of Alessandria Urbiztondo, Pangasinan l April 30 Today, we have another very extraordinary saint, St. Pius V, a pope who had accomplished so much for the Roman Catholic Church. He implemented the decrees and spirit of the Council of Trent, the Council which addressed the challenges of the Protestant Reformation and systematized the Catholic Church's response to the Protestants. He was also responsible for the standardization of the manner of celebrating the Holy Mass, in administering the Sacraments, in praying the Liturgy of the Hours and the performance of other ecclesiastical functions. St. Pius V was born Antonio Ghislieri in Bosco, Lombardy, Italy on January 17, 1504. At the age of 14, he took the Dominican habit and after his priestly ordination was assigned as lector in philosophy and theology for 16 years, and became a novice master, governing the house according to the spirit of the founder. In 1556, he was appointed Bishop. He was transferred to the bishopric of Mondovi after it was ravaged by war and was able to restore peace, order and stability in the place. Afterwards, he was recalled to Rome for other important duties. In 1565, Pope Pius IV died and Michael (his Baptismal name) Ghislieri was chosen to take his place. He took the name Pius V. Among his first injunctions was that all bishops should stay in their own dioceses and the parish priests should have residence in their parish. The new Catechism was completed, and catechetical instruction to the young was carried out seriously, the new Breviary was published, the Holy Scripture regained its proper place, and the prayers of the Missal were restored, some revised and adapted to the needs of the time. He also encouraged the improvement of Ecclesiastical music. Besides the preoccupation for the needs of the Church, he also devoted time and effort to help the poor and the needy. For instance, the money intended to give a lavish banquet for ambassadors, bishops and dignitaries during his coronation was not spent for that purpose but was distributed to the poor and the hungry. Pope Pius V was a young boy when Protestantism began and in his lifetime, he saw it as a big challenge to the Church. So among the many problems he faced was the growing Protestant influence among the Catholics. He had also to combat the Turks under the Ottoman Empire. When the forces of the Ottoman Empire (the Turks) attacked and tried to take a part of Venice, the Holy League composed of Christian forces fought against them. Through divine intervention, the Christians defeated the Turks. The victory which happened on October 7, 1571 was attributed to the intercession of the Blessed Virgin Mary, whom the Christians invoked during the fierce battle. It is recorded that Christians prayed the Rosary while the battle was going on. This is now known as the “Victory of Lepanto.” Pope Pius V gave Mother Mary the title Our Lady of Victory and a feast was established under this title. Six months after the glorious victory, Pope Pius V was struck by a painful bodily disorder which he had suffered for some time and died on May 1, 1572. He was canonized by Pope Clement XI in 1711. His shrine is in the Basilica of St. Mary Major in Rome. Virtue: piety, humility, commitment, perseverance, charity, courage, loyalty and integrity Prayer: “St. Pius V, pray for us, that all Church leaders and Catholic faithful may follow devotedly the various rules of the Church.”
Dal Vangelo secondo GiovanniChi viene dall'alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito.Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio rimane su di lui.Commento al Vangelo di don Federico (Pucci) - diocesi di Mondovì
Tiziano Fratus"Alberodonti d'Italia"Cento capolavori della naturaGribaudo Editorewww.feltrinelli.itLa nostra vita tra gli alberiNatura e Poesia con Tiziana Cera Rosco e Tiziano FratusCircolo dei Lettori, TorinoSabato 13 aprile 2024, ore 21:00A partire da Anthurium. Parla, mio fiore (Orto botanico di Palermo e Campisano Editore) e Alberodonti d'Italia (Idee Feltrinelli e Gribaudo), un incontro con due poeti e artisti che attraversano boschi e giardini, indagano gli alberi e compongono il dettato di un linguaggio poetico.https://torino.circololettori.it/la-nostra-vita-tra-gli-alberi/Sabato 13 aprile alle 11 Tiziano Fratus presenta Alberodonti d'Italia alla Fiere di primavera con la Libreria Confabula, via S. Agostino 14B di Mondovì con Mimma Pallavicini.Domenica 14 aprile alle 17 Tiziano Fratus presenta Alberodonti d'Italia a Firenze presso Riva Loft FlorenceSabato 20 aprile alle 11 Tiziano Fratus presenta Alberodonti d'Italia alla Libreria Ubik di VareseTiziano Fratus, già autore del Manuale del perfetto cercatore d'alberi, Alberi millenari d'Italia, I giganti silenziosi, Giona delle sequoie, L'Italia è un bosco e molti altri libri dedicati alla natura, ha nuovamente attraversato le regioni d'Italia per incontrare e documentare grandi alberi annosi segnati dal tempo, chiamati in questa occasione affettuosamente “alberodonti”.Un libro dedicato agli “alberodonti”, grandi alberi d'Italia che portano inciso sulla corteccia il trascorrere del tempo. Un viaggio atipico intriso di poesia e avventura, natura e grandi sogni intarsiati in legno e foglie. «Gira il mondo alla ricerca degli alberi scrivendo libri meravigliosi.» Marino Sinibaldi, Fahrenheit, Rai Radio 3. «Fratus ama vagare per i boschi ascoltando piante e animali, concedendosi alla contemplazione, lasciando affondare lo spirito.» Carlo Grande, “Tuttolibri”. «Anche per Fratus, “Homo Radix Meditans in silvis” come per il Premio Nobel ligure, perdersi nel silenzio dei boschi è essenziale per “ritrovarsi”, connettersi cioè, grazie anche alla meditazione, al Tutto, in una dimensione della vita che ci fa sentire tutt'uno con alberi, animali, terra e cielo.» Premio Montale Fuori di Casa, sezione Ambiente.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Dal Vangelo secondo GiovanniLa sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.Commento al Vangelo di Don Federico Suria (Pucci), sacerdote della diocesi di Mondovì
VANGELODal Vangelo secondo MarcoIn quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli.Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l'amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell'uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.Commento al Vangelo di don Marco Giordanengo (Giordy) della diocesi di Mondovì
Even though we're apart, we're all in this together.Produced by Emily Shaw in April, 2020. Engineering assistance from Seira McCarthy.Sounds:“Quarantine” by Oneirine Electronic (Tommy York, Brooklyn, New York)Romeo and Mia's Quarantine Horse Race (Phil Cox, Palermo, Sicily, Italy)“Cuando el Viento” by Maggie Taurick (Maggie Taurick, Villa De Leyva, Colombia)Baker Beach (Nina Cestaro, San Francisco, California)Moka (Jolanda Moletta, Mondovì, Italy)Coffee Lockdown (Phil Cox, Palermo, Sicily, Italy)Rain (Kendall Crakow, San Francisco, California)Piano in the Rain #1 (Emily Shaw, San Francisco, California)Piano in the Rain #2 (Anna, Davis, California)Mamun's Call to Prayer (Phil Cox, Palermo, Sicily, Italy)Yacht Jangles in Fort Mason (Emily Shaw, San Francisco, California)Wind Chimes (Alice Woelfle, Fruitvale, Oakland, California)“Krishna Mantra” sung by Lakshmi (Maggie Taurick, Villa De Leyva, Colombia)Nightly Cheers for Healthcare Workers (Gary Hardcastle & Steva Stowell-Hardcastle, Inwood, Manhattan, New York)“Quarantine Love Song” (Marley Feuerwerker-Otto, Pasadena, California)Tape Hiss, Clicks, and Hums (Jeff Emtman, Providence, Rhode Island)“Song in Seoul for Zoe” (Luiz Gustavo Givisiez & Zoe Yungmi Blank, Seoul, South Korea)Photos (clockwise from top):Yacht Jangles in Fort Mason, San Francisco (Emily Shaw)View from Quarantine: Mamun and Azad in Palermo Ballaro, Sicily (Phil Cox)View from Quarantine: Inwood, Manhattan (Gary Hardcastle & Steva Stowell-Hardcastle)View from Quarantine: Pasadena (Marley Feuerwerker-Otto)Blank Tape (Jeff Emtman)Baker Beach, San Francisco (Nina Cestaro)Romeo and Mia's Quarantine Horse Race, Palermo Ballaro, Sicily (Phil Cox)Making Music, Seoul (Luiz Gustavo Givisiez & Zoe Yungmi Blank)Synthesizer (Oneirine Electronic AKA Tommy York)Audio Art Day, San Francisco (Emily Shaw)Moka in Mondovì (Jolanda Moletta)View from Quarantine: Villa De Leyva (Maggie Taurick)
Pierluigi Carofano"I grandi maestri del Barocco e Caravaggio"www.baroccoecaravaggio.itPiemonte Musei presenta a Mondovì, in provincia di Cuneo, la culla del barocco piemontese, una straordinaria esperienza artistica. Fino al 1° maggio, l'ex Chiesa di Santo Stefano, si trasforma in una cornice unica per la mostra “I Grandi Maestri del Barocco e Caravaggio".L'arte barocca è famosa per la sua esuberanza, l'uso ardito del chiaroscuro e la capacità di catturare emozioni intense. La mostra “I Grandi Maestri del Barocco e Caravaggio” offre un'immersione completa in questo stile affascinante, permettendo ai visitatori di apprezzare la genialità di artisti che hanno ridefinito il concetto di bellezza nel XVII secolo. Il fulcro della mostra è l'iconica “Maddalena in Estasi” di Michelangelo Merisi, noto come Caravaggio, un capolavoro che incanta per la sua drammaticità e maestria pittorica.Ma la bellezza del Barocco non si ferma qui. I visitatori avranno l'opportunità di ammirare opere straordinarie di artisti del calibro di Rubens, Ribera, Giordano, Preti, Reni, Van Dyck, Da Cortona, Suttermans, Dolci, Furini e Sirani ognuno con la propria interpretazione dell'estetica barocca.ll Barocco Piemontese è lo stile che ha vestito l'anima della città di Mondovì e incarnato alcuni tra i principali monumenti del territorio, tra cui il Santuario di Vicoforte. Non poteva dunque che essere dedicata al Barocco la mostra organizzata da Piemonte Musei al Centro espositivo Santo Stefano portando in città una serie di dipinti dei massimi artisti del tempo, cercando di disegnare e evidenziare un itinerario culturale estremamente significativo.L'eredità artistica e storica di un autore come Michelangelo Merisi, “il Caravaggio”, un nome che, al pari di altri prima e dopo di lui, rappresenta un punto di svolta imprescindibile della storia dell'arte. Raccontare chi e cosa ha rappresentato il milanese, artista maledetto ante litteram con una vita complessa e in viaggio, è estremamente lungo e complicato. Per sommi capi, si può dire che l'impatto fu tale da far saltare i codici dell'arte, soprattutto di quella sacra, e evidenziò un nuovo approccio al lavoro sulla luce.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/show/tracce-di-il-posto-delle-parole_1/support.
S10P10 - Le lettere di Cesare Pavese e le esplorazioni musicali al chiaro di lunaPLAYLIST LETTERARIA. Lettera di Cesare Pavese a Bianca Garufi21 ottobre 1945Tu sei veramente una fiamma che scalda ma bisogna proteggere dal vento. a volte non so se un mio gesto tende a scaldarmi o a proteggerti. anzi allora m'immagino di fare le due cose insieme e questa è tutta la mia e la tua tenerezza come una cosa sola. (…)non credere alle soluzioni, alle decisioni, alle grandi crisi; credi ai giorni, alle ore, ai minuti. tanto, per grave che sia una crisi, una decisione, ti tocca pure vivere le ore, i giorni e i minuti, e questi li vivi naturalmente (…) ...ciao e sii bellaLettera di Cesare Pavese a Fernanda Pivano, 11 gennaio 1943Cara Fernanda,ricevo le due lettere, quella della malinconia, e quella su Spoon River e sul mio richiamo.Per S. R. farò tutto io qui, ma non s'illuda troppo presto perché vorranno vedere le bozze e potranno ritornare sulla decisione. Per il richiamo è una notizia del giornale, che dal 1° al 15 febbraio chiameranno tutti i laureati in congedo del 1923 e precedenti, per utilizzarli. Io, a buon conto ho già cominciato a muovermi per sapere, primo, se sarò chiamato; secondo, se lo sarò davvero; terzo, per guarire dall'asma. Stia certa che i miei desideri coincidono coi Suoi.Mi preoccupa di più la Sua malinconia e il tono di bestia condotta al macello da Lei assunto. Perché? È sola e disagiata, ma può studiare e lavorare; non se l'intende coi Suoi, ma studiando e lavorando si prepara il modo di farsi un'indipendenza; non Le sono vicino a farle prediche, ma gliele faccio da lontano, e tanto più meditate e inesorabili, e assisto i Suoi lavori e insomma non sono in Polinesia.Pensi che qui soffro il freddo come a Mondovì. Siamo in quattro in una casa, anzi cinque, tre uomini e due donne; viviamo studentescamente; si mangia non male; io giro tutto lacero e scalcagnato, e a Torino dovrò venire certo uno di questi giorni, non fosse che per rifornirmi di abiti. Da Torino passerei a Mondovì. Faccia sì che il primo incontro avvenga tra noi due soli, perché vorrò abbracciarla e baciarla. Ho deciso. Ho trovato molti complimenti per il Mare, che pare abbia colpito tutta Roma, ma io vivo isolatissimo, anche perché a girare di notte su questi maledetti autobus e circolari, dove non si capisce niente, non mi pigliano certo.Cara Fernanda, si sta meglio con Lei a Torino, e anche a Mondovì. Stia allegraLettera di Cesare Pavese a Constance Dowling - 17 marzo 1950Cara Connie,volevo fare l'uomo forte e non scriverti subito, ma a che servirebbe? Sarebbe soltanto una posa.Ti ho mai detto che da ragazzo ho avuta la superstizione delle "buone azioni"? Quando dovevo correre un pericolo, sostenere un esame, per esempio, stavo attento in quei giorni a non essere cattivo, a non offendere nessuno, a non alzare la voce, a non fare brutti pensieri. Tutto questo per non alienarmi il destino. Ebbene, mi succede che in questi giorni ridivento ragazzo e corro davvero un gran pericolo, sostenendo un esame terribile, perché mi accordo che non oso esser cattivo, offendere gli altri pensare pensieri vili. Il pensiero di te e un ricordo o un'idea indegni, brutti, non s'accordano. Ti amo.Cara Connie, di questa parola so tutto il peso - l'orrore e la meraviglia - eppure te la dico, quasi con tranquillità. L'ho usata così poco nella mia vita, e così male, che è come nuova per me.[…] Amore, il pensiero che quando leggerai questa lettera sarai già a Roma - finito tutto il disagio e la confusione del viaggio -, che vedrai nello specchio il tuo sorriso e riprenderai le tue abitudini, e dormirai da brava, mi commuove come tu fossi mia sorella. Ma tu non sei mia sorella, sei una cosa più dolce e più terribile, e a pensarci mi tremano i polsi.PLAYLIST MUSICALE >>> https://open.spotify.com/playlist/27FzChJdoNvn0ZE2TdGgC4?si=JAupD-dpSlmdgtkIShAWWw&pi=e-EcexSxGeTXiS. Bonobo, Andreya Triana - The Keeper. The Jordan - You don't even know me— Lettera di Cesare Pavese a Bianca Garufi 21 ott 1945 Tu sei veramente una fiamma che scalda ma bisogna difenderla dal vento… ciao e sii bella. James - Hello. Gerra G & Luana Godin, Pade Ona— Lettera di Cesare Pavese a Fernanda Pivano 11 gen 1943 cara fernanda ricevo le tue lettera, quella della malinconia… stia allegra. Sierra Moreno - Alarma. Caterina Barbieri - Fantas. Maddalena Ghezzi - Tenderly— Lettera di CP a Constanze 17 marzo 1950 Cara Connie, volevo fare l'uomo forte. Nicola Cruz - Contato ft. Marcela Dias Sindaco. Charlotte Adigery, Bolis Pupul - Haha. Headkube, Pete K - Olimpia
Valentina Gallo"Festival della Leggerezza"La prima edizione del "Festival della Leggerezza" si tiene presso il suggestivo Monastero di San Biagio a Mondovì il 22, 23 e 24 settembre, finanziato da Fondazione CRC e con la partecipazione e il patrocinio del Comune di Mondovì.Il festival trae ispirazione dalle visioni di Italo Calvino, in particolare dalle sue "Lezioni Americane", in cui sviluppa il concetto di leggerezza come strumento per elevarsi rispetto alla pesantezza della realtà. Intorno a questo concetto è costruito il cuore del festival, che ospiterà una serie di concerti emozionanti, coinvolgenti workshop teatrali, spettacoli di alta qualità, momenti di benessere e l'opportunità di assaporare alcune eccellenze del territorio. Nel centenario della nascita di Calvino ci sarà anche un momento per ricordare uno dei più importanti narratori del secondo novecento, grazie alla collaborazione con l'associazione Gli Spigolatori di Mondovì.In questa prima edizione uno dei protagonisti è il pianoforte come strumento versatile di leggerezza, attraverso tre diverse interpretazioni e usi: dalla cantautrice al maestro della sperimentazione neoclassica fino alla rilettura della musica techno suonata live attraverso il pianoforte a coda. Dolcenera, Fabrizio Rat, Roberto Cacciapaglia, Iosonocobalto sono solo alcuni dei nomi che andranno a comporre la line up di artisti che è ancora in aggiornamento.Oltre all'area dei concerti e dj set, sono previste l'area Benessere avrà un programma di laboratori, percorsi benessere, sessioni di yoga, l'area Bere e Mangiare rispecchia le peculiarità del territorio, le produzioni e i sapori. Il tutto nella magnifica cornice del Monastero di San Biagio.Il festival della leggerezza vuole coinvolgere le comunità di creativǝ del territorio, a tal proposito è stata lanciata una call aperta alle persone giovani (e non solo) residenti nella provincia di Cuneo. La call è aperta a un totale di massimo 15 creativǝ (singolǝ o gruppi) di cui 6 musicistǝ (dj, band, etc), 3 performer, 2 visual artists e 3 operatorǝ del benessere (massaggiatorǝ, insegnantǝ di yoga, etc.).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Isabella LabateFino a venerdì 30 giugno il Museo Civico della Stampa di Mondovì ospita una nuova mostra di illustrazione organizzata da noau | officina culturale in collaborazione con Illustrada Associazione Culturale e il Festival Zerodiciannove di Savona, grazie al contributo di Fondazione CRC. Protagonisti i disegni originali realizzati dall'illustratrice Isabella Labate per il silent book «Il vecchio e il mare», uscito a marzo per Kite Edizioni, un omaggio all'omonimo celebre romanzo di Ernest Hemingway che regala, in silenzio, l'emozione di vivere le immagini di un'opera d'arte. La mostra, a ingresso libero, sarà visitabile durante gli orari di apertura del Museo Civico della Stampa.Nel primo giorno di apertura sono previsti incontri e workshop tenuti dall'illustratrice per vivere un'esperienza legata all'illustrazione e alla cultura a 360°.Isabella Labate è nata a Savona nel 1968 e ha studiato illustrazione a Genova con Emanuele Luzzati. Nel 1994 ha iniziato a pubblicare libri per ragazzi. Da allora ha lavorato con diverse case editrici italiane e straniere, ha esposto in Italia, in Giappone e a Taiwan, è stata selezionata alla Biennale di Bratislava nel 1995 e alla Mostra della Fiera del Libro di Bologna nel 2011, 2012 e 2013. Fra i suoi ultimi libri, tutti pubblicati da Grimm Press, “Charlie Chaplin”, “A torch in the dark”, “The old man and the sea”. Isabella vive a Savona con il marito e due figli, davanti al mare, ma appena può scappa nei boschi.Si è aggiudicata il secondo posto del Concorso per Illustratori alla 43° edizione del Premio Letteratura Ragazzi di Cento (2022) con le tavole dell'albo Un tempo per ogni cosa.Omaggio al celebre romanzo di Ernest Hemingway, Il vecchio e il mare, considerato dalla critica un capolavoro della letteratura, per il quale lo scrittore vinse il premio Pulitzer e il premio Nobel.Non è da tutti avere il coraggio di confrontarsi con un classico di questa portata, ma Isabella Labate ci prova e ci riesce: un albo senza parole che ci regala, in silenzio, l'emozione di vivere le immagini di un'opera d'arte.DIECI DI DIECIsaperne di piùDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Franca Rizzi Martini"Shakespeare in noir"Neos Edizionihttps://neosedizioni.itDue oscuri fatti di sangue avvenuti a trecento anni l'uno dall'altro, sono misteriosamente legati fra loro dalle relazioni sommerse, e a volte irreali, fra i protagonisti delle vicende. Una magnifica vetusta casa è al centro delle storie che si intrecciano nei secoli. Patrizia Raimondi, attrice dilettante, durante la messa in scena di una commedia di Shakespeare in un antico teatro del centro di Torino, crede di vedere dietro le quinte il cadavere di un uomo, ma alla fine della recita il corpo non si trova.Il racconto delle indagini che cercano di fare chiarezza su questo strano caso si intreccia con una storia del Seicento. Maria Giovanna Battista, reggente del ducato di Savoia, tra splendori e intrighi di corte si impegola nella rivolta del sale di Mondovì. In questo contesto giunge da Londra come mozzo il giovane attore Jeremy Ross, che diventa contrabbandiere del sale; il suo desiderio sarebbe recitare il suo amatissimo Shakespeare davanti alla corte sabauda, ma è un cammino in salita, che fra delusioni e ostacoli, culmina nel dramma della misteriosa scomparsa della giovane di cui è innamorato.Nel libro lo sviluppo del caso poliziesco si alterna al racconto storico in un susseguirsi di invenzioni e ricostruzioni storiche, di antichi misteri alchemici e di rappresentazioni della vita di oggi, senza dimenticare il teatro shakespeariano che si affaccia dai capitoli come motivo di fondo.… La vita delle famiglie è sempre dispensatrice di grandi onori e tremendi disastri, per cui anche la casa seguì le sue medesime sorti: ora veniva abbellita, riempita di mobili di valore all'ultima moda e diventava teatro di feste estive di gran lusso, ora veniva spogliata di arredamenti e biancheria a causa del tracollo finanziario dei proprietari o per mancanza di eredi. Allora la villa veniva venduta a nuovi benestanti che ne aumentavano il numero delle stanze e le riempivano di vagiti di neonati, di festose comitive di amici, con tutti i giochi e le spensieratezze di una residenza estiva. Di nascite ce ne furono tante, ma anche la morte non si teneva indietro, portando con sé bambini, giovani e vecchi…Patrizia, a occhi chiusi, vedeva i personaggi che nei tempi avevano vissuto entro quelle mura, avevano pianto e fatto all'amore, avevano festeggiato ed erano morti: quanti fatti si erano susseguiti, quanti sentimenti erano nati in quelle stanze, quante gioie e quanti dolori avevano vissuto quei muri!…Franca Rizzi Martiniè nata a Milano e vive e lavora a Moncalieri (TO). Laureata in Lettere, ha insegnato lettere, tenuto corsi di educazione all'immagine e lavorato in qualità di copywriter per varie agenzie pubblicitarie.Ha pubblicato Il suonatore di balalaica (Tullio Pironti editore, 2010) e Il mantello della zebra (Tullio Pironti editore, 2011).Con il primo libro ha vinto il Fiorino d'Argento alla XVIII edizione del “Premio Firenze” (2010), la menzione al Premio Letterario Internazionale “Ida Baruzzi Bertozzi” di Chiavari (2011) e il secondo posto al Premio “Mario Pannunzio” di Torino (2011).Il mantello della zebra è stato finalista alla XXVII^ edizione del Premio Chianti (2014).Se volete informazioni più dettagliate su di lei potrete visualizzare il suo sito alla pagina:http://www.francarizzimartini.itIL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Davide De Luca"Città in Note. La musica dei luoghi"Fondazione Arteahttps://fondazioneartea.orgUn concentrato di linguaggi musicali differenti nei più rappresentativi beni storici e naturali di Cuneo: “Città in note. La musica dei Luoghi” torna dal 24 al 29 maggio con un fitto programma di concerti, talk, workshop e incursioni musicali che animeranno per sei giorni il capoluogo della Provincia Granda.La rassegna, ideata e prodotta da Fondazione Artea con il Comune di Cuneo, oggi alla sua terza edizione, nasce per valorizzare attraverso la musica luoghi simbolo del patrimonio storico, culturale e paesaggistico della città e riscoprirli sotto una nuova luce.Oltre 20 appuntamenti musicali per sei giorni di rassegna, spaziando dalla classica al pop, dalla world music all'elettronica, dal jazz alla contemporanea, regaleranno esperienze uniche diffuse che dal centro storico cittadino si propagheranno fino al parco fluviale.“Città in note vedrà la partecipazione di oltre cento artisti, per sei giorni di rassegna, che attraverso la musica dialogheranno con i luoghi e i beni culturali più significativi di Cuneo – dichiara Davide De Luca, direttore della Fondazione Artea –. Arte e musica per un palinsesto di altissimo livello che dimostra come la manifestazione sia ormai un appuntamento consolidato nella programmazione culturale del territorio. Intergenerazionalità, interculturalità e parità di genere sono i temi conduttori di questa edizione, che offrirà esperienze uniche diffuse”.Al Teatro Toselli si esibirà Motta, mercoledì 24 maggio, accompagnato da Giorgio Maria Condemi e Cesare Petulicchio. Giovedì 25 maggio sarà il turno di Tosca. A seguire, presso il Complesso Monumentale di San Francesco, la cantante si esibirà in acustico (solo per i possessori del biglietto). Sabato 27 maggio, infine, lo spettacolo di Mario Brunello.Il complesso monumentale di San Francesco ospiterà due concerti a lume di candela: venerdì 26 maggio Vaggelis Merkouris in un concerto per oud (un liuto a manico corto) e voce. Sabato 27 maggio verrà proposta musica iraniana da Marina Dolati alla voce e Faraz Entessari al tar (uno strumento musicale a corde, specifico e tradizionale della zona iranica, simile a un liuto). Nella stessa giornata, alle 15.30 e, in replica, alle 16.30, il complesso monumentale di San Francesco ospiterà il fisarmonicista Fausto Beccalossi. Domenica 28 maggio, alle 11, l'Academia Montis Regalis presenterà Ave Crux Benedicta, un concerto dedicato al repertorio sacro.Il complesso monumentale di San Francesco ospiterà anche uno degli appuntamenti più importanti della rassegna: la performance itinerante di Alvin Curran venerdì 26 maggio, alle 18.30. La Chiesa di Santa Croce, sarà palcoscenico di tre appuntamenti dedicati alla musica classica: il concerto dell'Orchestra Scuola APM di Saluzzo dedicato a Igor Stravinskij sabato 27 maggio alle 11; la musica da camera di Mozart con l'Academia Montis Regalis di Mondovì, alle 18 e l'omaggio al Maestro Giovanni Mosca dell'Orchestra sinfonica “Bartolomeo Bruni” domenica 28 maggio, alle 18.30, con brani di Haydn e Mozart. Al Parco Fluviale domenica 28 maggio, dalle 10 alle 12.30, si esibirà l'Orchestra Reusónica Trio, mentre l'ensemble di percussioni Tamtando suonerà domenica 28 maggio, alle 11.30 e in replica alle 12.30 e alle 15.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Valentina Sandrone"Festival Funamboli"https://festivalfunamboli.itPiccolo ma ostinato, così si potrebbe descrivere il festival culturale Funamboli – parole in equilibrio. La kermesse, organizzata dall'associazione Gli Spigolatori di Mondovì, è pronta ad alzare il sipario sull'edizione 2023 presentando la tematica “Raccontare le crisi: clima, società, cultura, linguaggio”.Il programma, che prevede complessivamente sei incontri frontali e due mostre, prenderà ufficialmente il via domenica 21 maggio con l'inaugurazione dell'esposizione “Crescere in Mozambico”, tratta dall'omonimo fumetto di BeccoGiallo. Gli eventi sono stati organizzati con il contributo fondamentale del direttore artistico di quest'anno, il giornalista e maestro Alex Corlazzoli, e saranno spalmati in diversi punti della città, così da unire le frazioni e il concentrico e trasformando Funamboli in un piccolo esperimento di festival diffuso sul territorio del capoluogo del monregalese.“Raccontare le crisi” porterà a Mondovì ospiti di caratura nazionale quali Vauro Senesi, Franco Arminio e Gad Lerner, per citarne solo alcuni, e permetterà al pubblico di approfondire alcuni aspetti di stringente attualità attraverso gli interventi e le testimonianze degli esperti.“Funamboli è un festival che parte dai libri e che, dalla lettura e dalla letteratura, arriva a parlare di linguaggio in senso ampio, per questo è stato scelto il pay off “parole in equilibrio” – commenta la presidente de Gli Spigolatori, la professoressa Giuliana Bagnasco. – “I funamboli sono gli equilibristi della parola e quest'anno possiamo fregiarci di avere con noi degli equilibristi illustri, che hanno fatto grandi la “parola” e le parole. Il primo appuntamento, con l'illustratore Vauro Senesi, sarà dedicato al decimo anniversario della scomparsa di don Gallo, per dimostrare che la parola può anche essere medicina dell'anima.”“Quando abbiamo lanciato la prima edizione, nell'autunno 2020, non avremmo mai pensato di arrivare a questo risultato, a collaborare con un giornalista conosciuto e stimato in tutta Italia e a portare a Mondovì ospiti di questa levatura” – prosegue la direttrice dell'associazione, Valentina Sandrone. – “E' sicuramente un sogno che si avvera e non vediamo l'ora di entrare nel vivo della programmazione. La tematica di quest'anno si sgancia dalla pura letteratura, che invece ci aveva caratterizzati nelle edizioni precedenti, e partendo dalla parola cercheremo di affrontare le problematiche della società in cui viviamo. La speranza per i prossimi anni è quella di fare ancora di più e ancora meglio, ma nel frattempo ci godiamo il momento.”IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
VANGELO Dal Vangelo secondo Giovanni (4,5-42) In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c'era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: Dammi da bere!, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest'acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?». Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell'acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d'acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest'acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua. Vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l'ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l'ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te». Molti Samaritani di quella città credettero in lui. E quando giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo». COMMENTOA duemila anni di distanza da questo incontro dobbiamo riconoscere che il religioso divide più di quel che unisca. Questo tempo di quaresima è opportuno per chiedere ancora la fratellanza di tutto il genere umano, unita e figlia di un solo Padre celeste.CITAZIONECerchiamo ciò che ci unisce, non ciò che ci divide (S. Giovanni XXXIII)Commento di don Federico (Pucci), sacerdote della diocesi di Mondovì!
Dal Vangelo secondo Luca (2,16-21)In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima che fosse concepito nel grembo. Commento Il primo giorno dell'anno solare è consacrato a Maria, Madre di Dio. Da lei impariamo gli atteggiamenti più belli per avvicinarci al prossimo e costruire una fraternità robusta: ascolto e custodia. Citazione del giornoLa tua gioia sia ciò che ti porta a Dio e vivrai una grande pace.(S. Teresa d'Avila)Commenti al Vangelo di don Federico Suria (Pucci), sacerdote della diocesi di Mondovì
Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, mentre Gesù parlava, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!».Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».Commento di don Federico (Pucci), sacerdote della diocesi di Mondovì
Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, [dopo che Gesù ebbe scacciato un demonio,] alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull'altra. Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino. Chi non è con me, è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde.Quando lo spirito impuro esce dall'uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e, non trovandone, dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito”. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora. E l'ultima condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima».Commento di don Federico (Pucci), sacerdote della diocesi di Mondovì
Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, Gesù disse ai discepoli:«Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”, e se quello dall'interno gli risponde: “Non m'importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».Commento di don Federico (Pucci), sacerdote della diocesi di Mondovì
Dal Vangelo secondo LucaGesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:Padre,sia santificato il tuo nome,venga il tuo regno;dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,e perdona a noi i nostri peccati,anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,e non abbandonarci alla tentazione».Commento di don Federico, sacerdote della diocesi di Mondovì
Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».Commento al Vangelo di don Federico (Pucci), sacerdote della diocesi di Mondovì
Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova Gesù e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto bene; fa' questo e vivrai».Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levìta, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all'albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va' e anche tu fa' così».Commento di don Federico (Pucci), sacerdote della diocesi di Mondovì
Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!».Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe.Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stríngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».Commento di don Federico (Pucci), sacerdote della diocesi di Mondovì.
Tempo di vendemmia e tartufi... tempo di una bella gita nei territori di Langhe e Roero! Il primo ospite di oggi è un illustre cittadino di Bra che tanto ha fatto e ancora fa per diffondere e preservare il nostro sconfinato patrimonio agro-alimentare e gastronomico: è con noi Carlin Petrini, fondatore del movimentoSlow Food. Da Casa Petrini a Bra, prendiamo la SS231 fino al centro di Alba andare a trovare un'altra istituzione di questo territorio e della cucina italiana nel mondo, lo chef Enrico Crippa del ristorante tre stelle Michelin"Piazza Duomo". Radio 24 e Touring Club Italiano insieme per un week end alla scoperta delle eccellenze dell'entroterra del nostro Paese grazie alla Caccia ai Tesori Arancioni. Una caccia al tesoro che passa anche il borgo Bandiera Arancione di Guarene che annovera tra le sue eccellenze la Pera Madernassa. Daniele Occhetto, presidente del consorzio dei produttori ci spiega le virtù e gli usi in cucina di questo frutto. Da Guarene, ci tuffiamo verso Sud, attraverso le Strade Provinciali 3, 58 e 12. Un po' di strada, ma ne varrà la pena per sentire cosa ci hanno preparato i ragazzi dell'Istituto AlberghieroGiolitti di Mondovì della preside Donatella Garello. Viene spontaneo pensare al vino quando si parla di questa zona, ma se oggi vi parlassimo di birra? Risaliamo verso nord con la Strada Provinciale 59 per far visita a Teo Musso un ragazzo che, un giorno, nella piccola Piozzo, ha deciso di mettersi a fare la birra artigianale. Un successo che oggi prende il nome di Baladin.
Sara Rubeis"Imaginé Festival"Piccolo festival della narrazione per figureVernante (Cuneo) dal 12 al 18 settembre 2022https://www.festivalimagine.it/Nel paese dei murales di Pinocchio due giorni di promozione degli albi illustrati con un ricco programma di proposte per tutte le fasce di età firmato noau | officina culturaleEntra nel vivo il conto alla rovescia per la quinta edizione di Imaginé | piccolo festival della narrazione per figure: martedì 13 prenderanno il via i laboratori nelle scuole dell'infanzia e primarie dei Comuni della valle Vermenagna (Roccavione, Robilante e Vernante), viatico verso il weekend di sabato 17 e 18 in cui il festival promosso e organizzato da noau | officina culturale tornerà a colorare Vernante con le sue proposte per tutte le fasce di età. Prenotazioni aperte sulla piattaforma Eventbrite. Sabato 17 e domenica 18 Imaginé proporrà a Vernante presso il Centro Visita del Parco e il Museo Mussino numerosi appuntamenti per tutte le fasce di età; fil rouge, la riflessione sull'acqua, che a luglio è stata il cuore del workshop residenziale 'Immagini dalla riva di un fiume', condotto dall'ospite d'onore del festival, l'illustratrice Alicia Baladan. I lavori frutto del workshop costituiscono, insieme a una selezione di illustrazioni evocative dell'immaginario di Alicia Baladan legate tra loro dall'elemento acqua o da altri elementi naturali, la mostra 'Viaggio acquatico', allestita fino a giovedì 30 settembre presso il Centro Visita. In occasione del weekend di Imaginé l'esposizione, diversamente fruibile tutti i giorni negli orari 10:00-12:00 e 16:00-18:00 eccetto il giovedì, sarà aperta con orario prolungato e sarà possibile visitarla con una guida d'eccezione come Alicia Baladan, ospite d'onore del festival. Nel weekend di Imaginé sono in calendario laboratori di stampa naturale giapponese con Simona Iorio di 'A fish on a cloud' rivolti ai bambini dai dieci anni in su e agli adulti, un workshop di urban sketching con il fumettista e illustratore Emanuele Racca per partecipanti over 14, il talk in musica 'Piccolo grande Uruguay' con Alicia Baladan e Davide Vizio di Salgari Records, rivolto a un pubblico trasversale. Non mancheranno i laboratori per bambini a cura di Alicia Baladan e Roberta Angaramo ispirati agli albi 'Lemmi, lento, lento' di Chiara Carminati e Roberta Angaramo (Rizzoli), 'L'uovo nero' (Sante Bandirali, Alicia Baladan, Uovonero Edizioni), 'La leggerezza perduta' (Cristina Bellemo e Alicia Baladan, Topipittori), i laboratori di stampa a cura di Collettivo Nerofumo e Museo Civico della Stampa di Mondovì, gestito da noau | officina culturale e l'occasione di sperimentare la tecnica dell'acquerello con l'appuntamento 'Essere acqua' a cura di Francesca Veglio, che prevede anche una lettura animata. Grazie alla collaborazione con il festival partner Illustrada - libri per ragazzi scritti e disegnati (Mondovì, 9-11 settembre), dal quale Imaginé raccoglierà idealmente il testimone il fine settimana successivo, i due festival avranno una mostra mercato dalla regia condivisa. Sabato 17 dalle 14:00 alle 19:00 e domenica 18 dalle ore 10:00 alle ore 19:00 sotto la tettoia del Centro Visita sarà possibile scoprire i lavori di numerosi illustratori e sfogliare gli albi illustrati presso lo stand della libreria Banco di Mondovì. Dopo il successo della passata edizione torneranno le visite guidate gratuite ai murales e al centro storico di Vernante a cura di Cuneo Alps, mentre c'è aria di novità con il laboratorio artistico ambulante L'Éclaireur dell'artista visiva e videomaker Aurore Émaille. Oltre alla mostra 'Viaggio acquatico' presso il Centro Visita del Parco sarà possibile visitare anche la mostra 'Capo Verde: un ponte tra Europa e Africa', allestita dalle Aree Protette delle Alpi Marittime. Nel fine settimana di Imaginé porte aperte anche al Piccolo Museo dei Balocchi di Vernante (piazza de l'Ala, 37), uno spazio dedicato alla collezione di giocattoli dello storico dell'arte fiorentino Giuseppe de Juliis che ha deciso di rendere fruibile al pubblico un primo nucleo dei balocchi selezionati in oltre cinquant'anni, giocattoli del secondo Novecento che hanno fatto volare la fantasia dei bambini e che in questa occasione sono esposti accanto ai libri per ragazzi del primo Novecento e a materiali sonori.Alicia Baladan è nata in Uruguay nel 1969, dove ha vissuto fino agli undici anni. Dopo aver finito la scuola dell'obbligo in Brasile, a Rio de Janeiro, si è trasferita in Italia e si è diplomata in scenografia presso l'Accademia di Belle Arti di Brera. Dal 2008, in parallelo al lavoro di scenografa, lavora come illustratrice e autrice. Ha pubblicato il suo primo libro, 'Una storia Guaraní', nel 2010, in Italia con l'editore Topipittori, per il quale in seguito sono usciti diversi altri titoli, da 'Cielo bambino', vincitore del Premio White Ravens 2011' al più recente 'La bambina e l'armatura' (2021). Oggi collabora con diverse case editrici nazionali ed estere, ed è curatrice di progetti editoriali. Da diversi anni è docente del corso entry-level del Master in Illustrazione alla scuola internazionale “Ars in Fabula” di Macerata. Vive e lavora in una piccola cittadina della provincia di Brescia.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
La crisi delle RSA, residenze socio assistenziali per anziani, sta continuando ad aggravarasi. Una situazione denunciata da tempo e che ora, con gli ultimi rincari legati anche alla situazione internazionale, il perdurare dell'emergenza pandemica, i mancati inserimenti in convenzione e la carenza di personale infermieristico, sta diventando insostenibile.Ci sono stati recentemente degli incontri tra Diocesi di Pinerolo, Diaconia Valdese Valli, RSA Pinerolesi, sindaci dei Comuni Pinerolesi, ASL TO3, C.I.S.S, Unione Montana dei Comuni Val Chisone e Germanasca e le organizzazioni sindacali.E' stato prodotto un documento da sottoporre alla Regione Piemonte sottoscritto dall'Associazione provinciale cuneese Case di Riposo pubbliche e private, dalle Diocesi di Cuneo, Fossano, Alba, Saluzzo, Mondovì, Pinerolo e dalla Diaconia Valdese Valli.Ce ne parla Marco Armand Hugon, della Diaconia Valdese.
Valentina Mattia"Alice Schanzer. L'alambicco dei ricordi"Primalpe Edizionihttps://www.primalpe.it/Giovedì 16 dicembre alle ore 17.30 presso il Museo Casa Galimberti a Cuneo, verrà presentato il libro edito da Primalpe: Alice Schanzer l'alambicco dei ricordi, autrice Valentina Mattia.Romanzo ispirato alla vita di Alice Schanzer (madre di Duccio Galimberti).Poetessa e critica letteraria, esperta di storia dell'arte, nasce a Vienna e muore a Cuneo (1873-1936).Una straordinaria occasione per dare all'esperienza di vita di Alice la necessaria contemporaneità, per poterne apprezzare i tratti più salienti.A gennaio è stato l'85esimo anniversario della morte di Alice Schanzer, madre dell'eroe della Resistenza cuneese Duccio Galimberti. Poetessa, traduttrice e critica letteraria, apparteneva a una famiglia ebrea di origine polacca. Nata a Vienna il 18 novembre del 1873 da Amalia Grunberg e Luigi Schanzer, finanziere di fama internazionale, vive l'infanzia e l'adolescenza tra Trieste, Milano e Roma, dove frequenta le scuole superiori. Nella capitale studia letteratura e storia dell'arte a ‘La Sapienza'. Nel 1901 pubblica la sua prima raccolta di versi Motivi e Canti, lodati dal Carducci. Nel 1902 sposa Tancredi Galimberti, allora ministro delle Poste e Telegrafi nel governo Zanardelli, sostenuto dalla Sinistra Storica e dal Partito Liberale Costituzionale. All'epoca Tancredi era soprannominato il ‘delfino di Giolitti', anche se in seguito ebbe dei dissidi con lo statista di Mondovì. L'anno successivo si trasferisce con il marito a Cuneo, dove dà alla luce i figli Carlo Enrico e Tancredi (Duccio). Nel capoluogo della Granda prosegue la sua intensa attività letteraria e poetica, approfondendo gli studi di letteratura inglese, in particolare la poesia di Swinburne, Watts-Dunton e Spencer. Pubblica saggi sulla rivista “La nuova antologia” e collabora con diversi giornali. Nel 1919 tiene l'incarico per l'insegnamento di lingua e filosofia inglese presso la facoltà di Lettere dell'Università di Messina. Alice Schanzer muore inaspettatamente il 4 gennaio del 1936, dopo una malattia di pochi giorni. Il suo importante lavoro su Edmund Spencer, l'Ariosto inglese, uscirà postumo nel 1938 a cura del figlio Duccio. Oggi è sepolta nella cappella funeraria della famiglia Galimberti, nel Santuario della Madonna degli Angeli.Mattia ValentinaValentina mattia è nata nel 1976 a Caltagirone. Nel 2014 ha esordito con “Intimo ritratto” edizione Araba Fenice Libri. E' autrice di racconti e poesie. vive a Cuneo con la sua famigliaIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Ai microfoni di Laura Basile, nella mattinata di martedì 28 settembre, è stato ospite Augusto Gaudino per portarci nel mondo della solidarietà. In questo appuntamento ci ha parlato del Caffè Sociale, il bar della stazione di Mondovì - in provincia di Cuneo - aperto dall'associazione locale Mondoqui, con lo scopo di rendere il bar un luogo di incontro sociale e di aggregazione tra culture. Augusto Gaudino ci ha inoltre raccontato come il bar sia stato restaurato e arredato grazie all'aiuto dei volontari dell'associazione e anche di come sia possibile prestare aiuto attivamente.
Sara Rubeis"Imaginé Festival"Piccolo festival della narrazione per figureVernante, sabato 18 e domenica 19 settembre 2021https://www.festivalimagine.it/Ecco la quarta edizione del festival a cura di noau | officina culturale tanti appuntamenti per bambini e adulti; ospite d'onore l'illustratrice torinese Elisa TalentinoSabato 18 e domenica 19 settembre 2021 il comune di Vernante sarà la cornice della quarta edizione di Imaginé | piccolo festival della narrazione per figure, un progetto di noau | officina culturale realizzato con il patrocinio e il contributo del Comune di Vernante, con il contributo di Fondazione CRC e Fondazione CRT, il sostegno dell'Ente Aree protette Alpi Marittime, della ProLoco Vernante e del Banco Azzoaglio e con il patrocinio della Regione Piemonte.Imaginé prosegue nel segno della continuità, con proposte per bambini e per adulti nel terzo fine settimana di settembre, raccogliendo così idealmente il testimone dal festival partner Illustrada, che si svolgerà a Mondovì nel weekend dell'11 e 12 settembre. Il fil rouge è dato anche dal tema portante: come nella passata edizione si indagherà sull'anima del luogo, sulle trasformazioni del reale e del suo rapporto con il ricordo e l'immaginazione. L'anima di Vernante e della valle Vermenagna è il cuore della mostra ‘In loco. La valle, la sua anima' a cura di Monica Monachesi, inaugurata lo scorso 30 luglio presso il Centro Visita del Parco Alpi Marittime. L'esposizione, frutto di una ricerca del Territorio sul Territorio inteso come Memoria, Racconto, Visione, uno scambio partecipe tra generazioni che hanno vissuto i luoghi in tempi diversi, è un viaggio nell'anima del luogo di Vernante e della valle Vermenagna attraverso le opere nate dalla residenza artistica effettuata in valle dall'illustratore e fumettista Marco Paschetta e gli autoritratti nati dai reportage degli alunni della classe seconda della Scuola Secondaria dell'Istituto Comprensivo di Robilante, plesso di Vernante. La mostra, normalmente visitabile negli orari di apertura dell'ufficio turistico, nei giorni del festival sarà fruibile in orario 10-19. La quarta edizione di Imaginé si aprirà sotto il segno della parola: alle ore 15 e alle ore 16.30 presso il Museo Mussino si svolgeranno due laboratori di scrittura creativa a cura del Banco Azzoaglio per bambini dai nove ai tredici anni. Fonte di ispirazione per i piccoli partecipanti saranno le illustrazioni che hanno caratterizzato le prime tre edizioni di Imaginé. Alle ore 16, presso il Centro Visita Parco Alpi Marittime, si svolgeranno una lettura e un laboratorio per bambini dai cinque agli otto anni a cura dell'Ente Aree protette Alpi Marittime. Protagonista dell'evento sarà Ligabue, il lupo più famoso d'Italia, autore di uno straordinario e lungo viaggio dall'Appennino alle Alpi Marittime raccontato attraverso le parole di Alessandra Cella e le illustrazioni di Martina Guidi nell'albo illustrato ‘Un posto per Ligabue' pubblicato dal Parco delle Alpi Marittime nel 2015 nell'ambito del progetto europeo LIFE WOLFALPS. Le due autrici porteranno i piccoli partecipanti alla scoperta della storia di Ligabue e li guideranno nella creazione di un piccolo lupo in cartoncino colorato da portare a casa. C'è grande attesa per la presentazione dell'albo illustrato ‘Quando il mondo era tutto azzurro' di Sara Gamberini e Elisa Talentino (Topipittori 2020) in programma sabato 18 alle ore 18.30 presso il Parco Mussino. ‘Quando il mondo era tutto azzurro' ha segnato l'esordio di Sara Gamberini e Elisa Talentino come autrici nel panorama della letteratura per ragazzi ed è stato il primo titolo della collana di Topipittori ‘L'età d'oro'. Milena Minelli ne ha scritto così su Tuttolibri: «Un libro per bambini, e quindi anche per adulti, che celebra il mondo visibile e invisibile dell'infanzia che non si dissolve mai». Talentino, ospite d'onore della quarta edizione di Imaginé, è un'artista torinese che lavora con illustrazione, grafica d'arte, pittura e animazione; specializzata in stampa d'arte, realizza serigrafie con tecniche pittoriche e incisorie sperimentali. Le sue illustrazioni appaiono in riviste e libri, tra cui The New York Times, The Washington Post, Mondadori, Einaudi, Bompiani, La Repubblica, Corriere della Sera, Il Sole 24 ore. A accompagnare il dialogo tra Elisa Talentino e Luisa Pellegrino, professoressa di inglese e appassionata lettrice, saranno la lettura di Sara Rubeis di noau | officina culturale e la musica di Nicolò Bottasso. Ricco e variegato il programma di domenica 19 settembre: dopo il debutto della passata edizione, torna il mercato di illustrazione e artigianato di qualità a cura del collettivo madeincuneo presso la tettoia del Centro Visita Parco Alpi Marittime (ore 10-19). Format che vince non si cambia, ed ecco che ancora una volta la domenica mattina di Imaginé sarà caratterizzata dal workshop per adulti di monotipia botanica con focus sulle tecniche pittoriche di riproduzione floreale. Dopo una passeggiata esplorativa nella riserva del bosco e dei laghi di Palanfrè accompagnati da un guardiaparco si raggiungerà il rifugio l'Arbergh a Palanfrè, dove con Elisa Talentino si sperimenteranno alcune tecniche pittoriche partendo da esercitazioni di modulazione del segno con la china su carta per testare le possibilità che le varie tipologie di pennelli offrono. A seguire si entrerà nel vivo della rappresentazione floreale attraverso la tecnica della monotipia con china e colori acrilici. Altra proposta per adulti e per ragazzi è ‘INK..iostro alla Balena!', workshop di incisione su linoleum a cura dell'associazione Nerofumo in programma dalle ore 10 alle ore 16 presso il Centro Visita Parco Alpi Marittime con possibilità di pranzo convenzionato. Il laboratorio si aprirà con una tavola rotonda dedicata al pensiero, all'idea per poi proseguire con una breve lezione tecnica sull'incisione del linoleum e la creazione della matrice. Le matrici saranno prese in custodia dall'associazione Nerofumo per essere stampate e rilegate in un unico libretto in tiratura limitata. Il libro, che conterrà tutti gli elaborati della giornata, sarà spedito ad ogni partecipante a progetto concluso. Il laboratorio verrà attivato con un minimo di sei partecipanti.È rivolto invece ai bambini dai sette anni in su l'appuntamento ‘Il piccolo Granello di Senape incontra nuovi amici. Disegna tu il prossimo!', lettura ad alta voce e laboratorio creativo ispirati al libro “Il piccolo granello di senape”, scritto da Alice Papette (Le Brumaie Editore) e illustrato dalla cuneese Nadia Guerrini, che condurrà il laboratorio presso il Museo Mussino alle ore 10. Una delle novità della domenica di Imaginé è rappresentata dalle visite guidate gratuite a misura di famiglia che alle ore 10.30, alle 15 e alle 17 daranno la possibilità di scoprire Vernante e i suoi murales; tour con partenza dal Centro Visita Parco Alpi Marittime e prenotazione obbligatoria sulla piattaforma Eventbrite o via mail a info@festivalimagine.it. Due gli eventi, entrambi al Museo Mussino, che animeranno la domenica pomeriggio: alle ore 15 nel laboratorio ispirato al libro ‘Come un albero' scritto e illustrato da Rossana Bossù, edito da Camelozampa, l'autrice guiderà i bambini tra i cinque e i nove anni nell'osservazione e nell'esplorazione del mondo naturale attraverso il disegno, le simmetrie e le corrispondenze della natura. Alle ore 16.30 Sara Rubeis e Francesca Veglio di noau | officina culturale condurranno il laboratorio per bambini dai cinque ai dieci anni ‘Kubbe fa un museo, e tu?!', nel quale in compagnia dell'albo illustrato di Ashild Kanstad Johnsen (Electa Kids) si proverà a guardare il mondo con occhi nuovi e curiosi e a costruire un piccolo museo di vita tascabile. Tra un appuntamento e l'altro sarà possibile ristorarsi in uno dei locali del centro di Vernante (Bistrot Il Nazionale, Baccarà, S. Sebastiano, ristorante pizzeria Il Cavallino, Ristorante Park Hotel, Enoteca Frisson) che proporranno pasti convenzionati in occasione del festival. Si potrà fruire di una proposta in loco, differente in ogni attività, a € 18 (bevande escluse) oppure scegliere tra le proposte per l'asporto che ogni struttura proporrà. Per la giornata di domenica 19, anche il rifugio l'Arbergh di Palanfrè avrà due proposte (menu in loco o menu picnic) per il pubblico di Imaginé, prenotabili al numero 349.3270733.Tutti gli appuntamenti saranno a numero chiuso con prenotazione obbligatoria sulla piattaforma Eventbrite (link disponibili su www.festivalimagine.it) o via mail a info@festivalimagine.it e si svolgeranno nel rispetto delle norme anti-contagio.Per tutti gli aggiornamenti sul programma si consiglia di visitare il sito www.festivalimagine.it, la pagina Facebook dedicata https://www.facebook.com/imaginepiccolofestival/ e l'account Instagram https://www.instagram.com/imagine_piccolo_festival/. 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A la edad de catorce años entró en la Orden de Predicadores, tomando el nombre de Michele; de allí pasó del monasterio de Voghera al de Vigevano, y después a Bolonia. Fue ordenado presbítero en Génova en 1528, y radicó en Pavía, donde enseñó por los próximos dieciséis años. Pronto dio muestras de sus opiniones cuando expuso en Parma treinta tesis en defensa del papado y contra las herejías de su tiempo. En contraste con la laxitud moral imperante a la sazón en la Iglesia católica, Ghislieri se mostró severo y estricto, lo cual le granjeó cierta fama entre sus superiores como un enérgico disciplinario y fue nombrado inquisidor en Como. Su celo reformista provocó, sin embargo, tales resentimientos que fue obligado en 1550 a regresar a Roma, donde, después de haber servido en diversas misiones inquisitoriales fue elegido al comisariado de la Santa Sede. El papa Paulo IV (1555–59), quien siendo cardenal ya había mostrado favoritismo hacia él, le confirió el cargo de obispo de las diócesis de Sutri y Nepi, el cardenalato con el título de Alejandrino y el honor (único para alguien que no tenía rango pontificio) de ser Comisario General de la Inquisición romana Bajo el papa Pío IV (1559–65) se convirtió en obispo de Mondovì en el Piamonte, pero su oposición al pontífice propició su despido del palacio y el fin de su autoridad como inquisidor. Antes de que Ghislieri pudiera retomar su episcopado, Pío IV murió y el 7 de enero de 1566 Ghislieri fue elegido para la silla papal como Pío V; gracias a sus protegidos y amigos se logró que su coronación coincidiera con su cumpleaños, diez días después. El mismo año de su elección se reunió la Dieta de Augsburgo, asamblea general del Sacro Imperio Romano Germánico, el 26 de marzo de 1566. Pío V impuso, a través de sus representantes, las nuevas directrices del Concilio de Trento en los estados católicos de Alemania, intentando detener de este modo la influencia de la Reforma Protestante en esos territorios y dando inicio efectivo a la Contrarreforma o Reforma católica. Pío V, https://es.wikipedia.org/w/index.php?title=P%C3%ADo_V&oldid=132867238 (consultado por última vez abril 7, 2021). Fondo musical: Esther Abrami, No. 1 Minor Waltz
Luciano Pacomio "Gesù la pietra scartata"prefazione di Gianfranco Ravasipostfazione di Antonio Pitta e Sergio Paolo BonanniPaoline Edizionihttp://paoline.it">paoline.itLuciano Pacomio, vescovo emerito di Mondovì, offre una immagine di Cristo come scartato attraverso cui l'ultimo diventa primo, lo scarto si trasforma in risorsa.“La logica – estrosa e stravagante per le scelte umane – dell'ultimo che diventa primo, del peccatore pentito che ci precede nel regno di Dio, del debole che confonde i forti, di ciò che è considerato nulla rispetto al potente, è alla base della costante lezione divina. È quello che nella Bibbia appare anche come «resto», «seme», «radice», «piccolo gregge»; è la trama paradossale sottesa alle Beatitudini evangeliche (cfr. Mt 5,3-12); è lo «svuotamento» e l'«umiliazione» di Cristo nella sua fraternità con noi attraverso la sua passione e la morte che si apre alla Pasqua, come canta san Paolo nel suo famoso inno della Lettera ai Filippesi (2,6-11); è quella che Pacomio chiama la «meravigliosa altalena» che regge la speranza di tutti i poveri, gli emarginati, i peccatori dal cuore contrito”. Queste parole del Cardinale Gianfranco Ravasi, tratte dalla prefazione del nuovo libro di Luciano Pacomio, sintetizzano perfettamente presupposto e senso del volume.L'autore, attraverso il simbolo dello «scarto», mette in risalto la figura fondamentale dello «scartato», ossia lo stesso Cristo: «La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d'angolo» (Mt 21,42). È in lui che lo «scarto» diventa una «risorsa». Il riferimento costante alla Scrittura ci fa comprendere la logica dell'ultimo che diventa primo.Si può vivere questa esperienza dura scegliendo la via della protesta, della rivalsa, della ribellione; si può cadere nell'apatia della rassegnazione o, peggio, della disperazione. La parola di Dio ci aiuta a superare tutto questo nella dimensione pasquale. Il Risorto si avvicina per farci fare memoria del suo amore, per fare sì che i nostri occhi si aprano al riconoscimento della sua presenza e possiamo portare a compimento, nella potenza dello Spirito Santo, l'esodo pasquale del nostro essere trasformati «da scarto a risorsa»: è l'esperienza salvifica dell'incontro con il Signore.Il libro è arricchito, oltre che dalla prefazione del Card. Ravasi, dalla postfazione di Mons. Antonio Pitta e Mons. Sergio Paolo Bonanni.Luciano Pacomio[audio mp3="https://ilpostodelleparole.it/wp-content/uploads/2019/04/Luciano-Pacomio.mp3"][/audio]Luciano Pacomio, vescovo emerito di Mondovì (CN) dall'8 dicembre 2017, vive nel suo paese natale Villanova Monferrato (AL). Dopo aver collaborato, in successione di decenni, a due edizioni della Bibbia (in tre volumi, Marietti), ha pubblicato testi con varie case editrici sempre su tematiche riguardanti la Sacra Scrittura e la spiritualità. Presso Paoline, ha pubblicato il volumetto Va' prendi il libro aperto. Leggere e pregare le lettere dell'apostolo Paolo (2008).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttp://ilpostodelleparole.it">ilpostodelleparole.it
Continuando a nossa série de lugares não turísticos, hoje vamos apresentar para vocês a cidade de Mondovì que nos recebeu e nos conquistou com sua tranquilidade e beleza! A cidade que começou no alto de uma colina, reserva uma paisagem encantadora e vários eventos que compartilhamos ao longo desse episódio. FALE CONOSCO: Email: contato@viajacast.com.br Instagram: https://instagram.com/viajacast Nossas fotos: https://instagram.com/mak_e_manu https://viajacast.com.br CONTRIBUA COM O ViajaCast: Se você gostou desse episódio, não esqueça de compartilhar com os amigos! Que tal apoiar nosso projeto? Assinando planos a partir de 5 reais (um cafézinho), você já nos ajuda a manter no ar nosso querido podcast. https://app.picpay.com/user/ViajaCast - Apoiadores desse episódio Daniele Schiavone QUER DESCONTOS NAS SUAS VIAGENS? Aproveite nossos links! Ganhe descontos na sua reserva no Airbnb: https://www.airbnb.com/c/maksuelb Adicione a sua propriedade no Booking através desse link: https://join.booking.com/r/d/2a300bf0?lang=pt-br&p=4 EQUIPE ViajaCast: Texto e Pauta – Emanuele Soto Edição - Prosperar Áudios (https://prosperaraudios.com) Publicação – Maksuel Boni
Gabriele Campora, capo di gabinetto del comune di Mondovì, spiega l'ordine del giorno firmato da tutta la maggioranza dei consiglieri comunali, che hanno espresso alla Regione “la decisa contrarietà a qualsiasi modifica della legge regionale anti-slot, che sta dando frutti positivi nel contrasto al gioco d’azzardo patologico”.
Envie de vivre en Australie ? De voyager tout en pratiquant votre métier ? Dans cette interview, retrouvez Sébastien qui après avoir voyagé et travaillé un peu partout dans le monde, a décidé de poser ses valises à Sydney. Son métier : mécanicien vélo. Vous allez découvrir pourquoi il a commencé à voyager, comment il s'est expatrié en Australie ou comment il a trouvé du travail dans une dizaine de pays à travers le monde. Écoutez tout de suite l'épisode (51 min) : Épisode #093 sur l'expatriation de Sébastien en Australie Pour travailler à l'étranger, il y a généralement deux voies : faire son le même travail que de son pays d'origine ou faire des petits boulots nécessitant peu de compétences. Dans l'interview du jour, on s'intéresse au premier cas, qui n'est pas aussi difficile que l'on peut penser. Sébastien a été formé en France pour être mécanicien vélo. Après avoir travaillé en France, il est parti en Australie, puis au Luxembourg, en Allemagne, au Canada ou encore en Nouvelle-Zélande où il a exercé ce métier. Dans cette interview, on discute : de ses premières expériences professionnelles en France des raisons de partir en Australie pour faire un PVT de ses techniques pour apprendre l'anglais en Australie des différents boulots qu'il a effectués de ses expatriations au Luxembourg, en Allemagne et les autres pays pourquoi il n'arrive plus à travailler en France avec quel type de visa il peut rester vivre en Australie ses conseils si vous souhaitez travailler en Australie Les liens de l'épisode : Podcast #032 sur le PVT Podcast #073 : vivre en Australie après un PVT Study Bird Comment écouter cet épisode ? Cet épisode dure 51 minutes et vous pouvez l'écouter : Sur iTunes/Apple Podcasts Téléchargement direct (mp3) : clic droit, puis enregistrez sous Grâce aux applications mobile/tablette : Podcasts (iOS), Podcast Addict (Android) ou Deezer. Cherchez "Traverser La Frontière" Écoute en ligne, dans le lecteur ci-dessous : Mécanicien vélo à travers le monde : Le résumé écrit de l'interview Sébastien vit dans la banlieue de Sydney, à Parramatta, depuis 2015. Il est originaire de Normandie, a 30 ans. Il travaille dans un magasin de vélo la journée en tant que mécanicien vélo et le soir dans une pizzeria. De la France au premier voyage en Australie À l'origine, il a suivi une formation de mécanicien moto, à l'école du Mans. Puis, il est allé à l'INCM à Paris pour suivre une formation de mécanicien vélo en apprentissage (18 mois). Il a travaillé au cycle Saint Honoré, Decathlon La Madeleine puis il était responsable formation à Mondovélo (Sport 2000). Les débouchés en France sont corrects, mais le mieux est d'aller travailler en Belgique, en Allemagne ou au Luxembourg. Il y a beaucoup d'offres et le salaire est bon. En 2012 à Lyon, il a rencontré une fille, qui est devenue sa meilleure copine. Comme elle était australienne, il a décidé d'aller la rejoindre. "J'ai tout planté pour elle, mais ce n'était pas ma chérie" Il avait 22 ans quand il est parti en Australie. Avant son PVT, il avait déjà un peu voyagé : Angleterre, Écosse, Irlande. Par contre, il ne parlait quasiment pas anglais. D'ailleurs, quand il a rencontré son patron, il ne comprenait rien à ce qu'il disait. En Australie, il s'est mis à regarder des films en anglais et lire en anglais. Il voulait progresser. Son autre méthode était de prendre des cours d'anglais dans les bars, en rencontrant des gens ! Pour lui, c'était la meilleure des techniques. En Australie, il commence par faire les vendanges et la cueillette de fruits, mais ça ne lui plaisait pas vraiment. Il est donc allé rejoindre son amie à Parramatta et il a trouvé un magasin de vélo où travailler dans l'après-midi. Il gagnait entre 3000 et 3500 dollars par semaine. Le salaire minimum en Australie est de 18,75 dollars par heure. Dans le milieu du vélo,
We meet some of the leaders of the Army of Italy. The First Italian Campaign begins in dramatic fashion, with two weeks of lightning battles at Montenotte, Millesimo, Dego, Ceva, and Mondovì. Napoleon negotiates with Piedmont, and worries about looting, and about his wife. Learn more about your ad choices. Visit podcastchoices.com/adchoices
Basket: la Fiat Torino sconfitta dallo Zenit San Pietroburgo dice addio all'Euro Cup.Atletica leggera: le medaglie degli atleti piemontesi ai Campionati Italiani Indoor Juniores e Promesse.Volley: Fenera Chieri e Cus Barricalla Collegno eliminate dalla Coppa Italia rispettivamente da Mondovì e Battistelli San Marignano. Il coach delle collegnesi Michele Marchiaro ci racconta la sconfitta della sua squadra, arrivata comunque a un traguardo storico.
Pallavolo: in serie A2 Fenera Chieri 76 e Cus Barricalla Collegno sconfitte da Mondovì e Brescia. L'analisi tecnica del coach chierese Luca Secchi che non perde fiducia e ottimismo.Rugby: vittorie per Cus Ad Maiora e Tekfor VII nella seconda giornata della fase 2 di serie A. Cussini a segno contro CUS Perugia, Settimo vincente a Roma sul campo del Primavera Rugby.Pattinaggio di figura: il successo di Lucrezia Beccari dell'Ice Club Torino all'Isu Skate Helena, prestigiosa manifestazione internazionale.Judo: Akiyama Settimo si aggiudica il titolo nazionale maschile per società a Ostia
Intervista a Claudio Boasso, Presidente di Mondoqui; collegamento con Antonio Di Bella, corrispondente da Parigi; intervista a Carmen Di Penta, direttore generale di Marevivo per la Campagna ambientale per proteggere il mare dall'abbandono di mozziconi di sigarette