Podcasts about letterature

  • 23PODCASTS
  • 65EPISODES
  • 32mAVG DURATION
  • 1MONTHLY NEW EPISODE
  • Mar 10, 2025LATEST

POPULARITY

20172018201920202021202220232024


Best podcasts about letterature

Latest podcast episodes about letterature

il posto delle parole
Francesco Baucia, Federico Bellini "Luci dall'abisso"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Mar 10, 2025 35:47


Francesco Baucia, Federico Bellini"Luci dall'abisso"Nel pensiero di Cormac McCarthyVita e Pensierowww.vitaepensiero.itCormac McCarthy (1933-2023) è considerato già un classico dai lettori e dagli scrittori di tutto il mondo. Questo risultato, che oggi appare scontato, non è mai stato, però, del tutto prevedibile. La critica in parte ha fatto di lui il proprio beniamino per gusto elitario, quando ancora non era baciato dal successo. In parte, invece, gli ha riservato un trattamento scettico, non perdonandogli la sua idea forte di letteratura – capace di affrontare i temi più sfidanti come la natura del male, la presenza/assenza di Dio, l'abisso della libertà – né la compromissione con forme di cultura di massa come il cinema. Questa raccolta di saggi si propone di evidenziare i temi filosofici che attraversano le sue opere. Non solo le più note, come Meridiano di sangue e la Trilogia della Frontiera, ma anche alcune considerate «minori» come Il guardiano del frutteto, le sceneggiature cinematografiche (The Gardener's Son, The Counselor) e il dramma The Stonemason: sentieri secondari, in apparenza più bruschi e accidentati, che però offrono a chi accetta di seguirli panorami straordinariamente nitidi. A ciò si combina una ricognizione del laboratorio di scrittura di McCarthy condotta sulla base di una corrispondenza inedita che ha accompagnato la stesura di Oltre il confine. L'obiettivo dei percorsi qui proposti è duplice: restituire a chi ha già familiarità con l'opera mccarthiana degli spunti per approfondirla e leggerla in una luce unitaria, e introdurre chi non l'ha ancora affrontata a una delle più entusiasmanti imprese letterarie del nostro tempo.Francesco Baucia, laureato in Filosofia, si è specializzato in scrittura per l'audiovisivo conseguendo il Master in Screenwriting & Production dell'Università Cattolica e il Master RAI in scrittura seriale per fiction. Ha lavorato come consulente per case editrici e studi editoriali, ha svolto un periodo di tirocinio presso Rai Fiction ed è sceneggiatore. È autore dei romanzi L'ultima analisi (2013) e La notte negli occhi (2020). Collabora con il supplemento culturale «Alias» de «il manifesto». È dottorando in Scienze linguistiche e letterature straniere presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.Federico Bellini è ricercatore in Letterature comparate presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. È autore delle monografie La saggezza dei pigri. Figure di rifiuto del lavoro in Melville, Conrad e Beckett (2017) e, per Vita e Pensiero, Un'identità minore. Percorsi sull'abitudine fra letteratura e filosofia (2021). Ha svolto attività didattiche e di ricerca presso varie università italiane e straniere. Insieme a Francesco Baucia ha curato una nuova edizione dello Strano caso del Dr Jekyll e di Mr Hyde di R.L. Stevenson (2024).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

il posto delle parole
Flavio Fiorani "Noi, i salvati" Jacqueline Goldberg

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Feb 21, 2025 22:42


Flavio Fiorani"Noi, i salvati"Jacqueline GoldbergValigie Rosse Edizioniwww.valigierosse.itÈ il Male (radicale o banale che sia) inflitto agli ebrei d'Europa dalla macchina dello sterminio nazista ciò che Jacqueline Goldberg ha riscritto in versi. L'archivio cui attinge e che rivive in questo libro sono le interviste audiovisive ai sopravvissuti approdati in Venezuela – oggi conservate presso la USC Shoah Foundation-The Institute for Visual History and Education fondata dal cineasta Steven SpielbergJacqueline Goldberg (Maracaibo, Venezuela, 1966) ha al suo attivo libri di poesia, narrativa, saggistica, testimonianza e di letteratura infantile. Le sue poesie sono state tradotte e pubblicate in più di quindici paesi. Da molti anni si dedica alla scrittura di biografie e autobiografie di sopravvissuti alla Shoah perché la sua famiglia è stata vittima degli orrori della Seconda guerra mondiale. È autrice dei tre volumi dal titolo Exilio a la vida (2006 e 2010) che raccolgono le 120 testimonianze di sopravvissuti all'Olocausto rinati in Venezuela e su cui si è basata per scrivere la «poesia documentale» Nosotros, los salvados (2011 e 2015). Il suo più recente libro per l'infanzia Pitchipoï (Tragaluz 2019) narra del padre e della Shoah. Ha ottenuto il Premio Fundación Cuatro Gatos 2020 e la Menzione speciale: Proposta editoriale del Premio “Los Mejores Libros 2020”, assegnato dal Banco del Libro del Venezuela.Flavio Fiorani (Buenos Aires 1952) è Professore associato di Lingua e Letterature ispaonoamericane presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali (DSLC) dell'Università di Modena e Reggio Emilia. È responsabile di insegnamenti relativi alle letterature e alle culture dell'America di lingua spagnola. I suoi campi di ricerca abbracciano le narrative di viaggio inPatagonia, i processi di transculturazione e gli ibridismi culturali, la cronachistica spagnola della conquista dell'America, la memoria della schiavitù a Cuba, le declinazioni del concetto diRiscrittura nell'ambito dei processi di mediazione linguistica e interculturale e le declinazioni dell'ebraismo nelle letterature ispanoamericane contemporanee.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Un libro tira l'altro
L'attualità dei classici

Un libro tira l'altro

Play Episode Listen Later Dec 15, 2024


I classici della tradizione greca e latina sono alla base della cultura occidentale come la conosciamo oggi. Ne parliamo con Piero Boitani, professore emerito dell’Università La Sapienza, dove ha insegnato Letteratura inglese e Letterature comparate, autore del libro, Il grande racconto dei classici, Il Mulino.Nella seconda parte del programma, libri dedicati al Natale, da regalare o regalarsi a Natale:The Christmas Book a cura di Sam Bilton, David Trigg, Dolph Gotelli, Phaidon;AA.VV, Diabolik – Il Libro Rosso, NPE;Massimiliano Bucchi, Tecnologie di Natale – storie di innovazione e tradizione - Interlinea;Claude Levi-Strauss, Babbo Natale giustiziato, Sellerio;Louisa May Alcott, Fantasma dell’abate, Mattioli 1885.

il posto delle parole
Lucilla Lijoi "Le adolescenti" Mario Mariani

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Dec 5, 2024 18:05


Lucilla Lijoi"Le adolescenti"Mario MarianiEdizioni Pendragonwww.pendragon.itUscito nel 1919, questo libro venne immediatamente sequestrato e l'autore condannato per “offesa al pudore col mezzo della stampa” a 15 giorni di reclusione e 100 lire di multa. Nella motivazione dei giudici si legge che “contiene suggestivi racconti di lubrici amori, descrizioni invereconde, è illustrato da disegni osceni e considerazioni e affermazioni contrarie al senso morale”. Pochi mesi dopo, l'autore lo ripubblicò senza la novella iniziale – quella che gli era costata la condanna – con l'aggiunta di un'appendice, intitolata “Processo alla letteratura”, che riportava, in tono polemico, la cronaca di quanto accaduto in sede di giudizio. Questo volume ripropone la prima edizione, nella sua completezza, e l'appendice della seconda.Mario Mariani (1883-1951) è stato uno scrittore, poeta e giornalista italiano. Erede di tradizioni familiari anarchico-socialiste, giovanissimo venne più volte denunciato dalle autorità per “incitamento alla disobbedienza” e schedato dalla Prefettura di Ravenna. Alpino combattente durante la Prima guerra mondiale, dopo l'avvento del Fascismo, di cui era sempre stato un critico spietato, si rifugiò prima a Nizza poi in Belgio. Nel 1929 si stabilì in Sudamerica, formando una famiglia e vivendo tra Brasile e Argentina. Nel 1947, a guerra finita, ritornò in Italia e con l'editore Sonzogno pubblicò le Opere complete di Mario Mariani, alcune delle quali inedite, in 23 volumi. Tornò poi in Brasile dove rimase fino alla morte. Di suo Pendragon ha pubblicato Le adolescenti (2024).Lucilla Lijoi, nata a Forlimpopoli, si è laureata in Letterature e civiltà moderne all'Università di Genova. È dottoressa di ricerca in Letterature e culture classiche e moderne. Suoi contributi sono apparsi su riviste e miscellanee italiane e internazionali. È redattrice della rivista “Trasparenze”. Si occupa della fortuna della classicità nel Novecento, della cultura italiana degli anni Trenta e Quaranta e della didattica della letteratura italiana. Insegna materie letterarie e latino nei licei.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

il posto delle parole
Alessio Parmigiani "Stelle per pianeti"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Oct 22, 2024 17:02


Alessio Parmigiani"Stelle per pianeti"NNEditorewww.nneditore.itA Lavagna, paese ligure in cui si alternano carrugi, porticati e viadotti autostradali, la vita scorre apparentemente placida e immutabile come la corrente del fiume Entella. Leonardo e Gabriele detto Gabs sono amici da sempre, amici come si può essere in una piccola città di provincia: pianeti che orbitano e si attraggono fino a diventare inseparabili. Leonardo non si è mai sentito all'altezza di Gabriele, però pensa di essere l'unico capace di curare le fragilità che si nascondono dietro l'immagine del ragazzo perfetto. E così non può credere alle voci che piombano sull'amico, all'atto di violenza di cui viene accusato, neppure quando vede travolta la vita degli altri ragazzi della compagnia e lo stesso Gabriele fuggire altrove. Leonardo rimane, tentando di rimettere insieme i pezzi ma, quando Gabriele anni dopo tornerà a Lavagna, si troverà costretto ad affrontare le proprie colpe e omissioni. Stelle per pianeti è una storia di provincia, e di un'amicizia che nel tempo si impasta di contraddizioni, di adorazione e fiducia, ma anche di bugie, silenzi e segreti. Alessio Parmigiani concentra il suo sguardo intimo e pieno di compassione su questo cambiamento, sulla forza d'animo che permette di accettare la verità e sulla pace che si conquista nel perdonare, e perdonarsi.Alessio Parmigiani (1996) è nato e cresciuto in Liguria, frequenta la facoltà di Culture e Letterature del Mondo Moderno a Torino e lavora nel settore della cybersicurezza. Diplomato alla Scuola Holden, nel 2021 riceve una menzione al Premio InediTO Narrativa-racconti e arriva finalista nella sezione speciale Routes Méditerranéennes. Da undici anni volontario in Croce Verde, ha partecipato a diversi interventi di protezione civile, tra cui l'accoglienza dei profughi ucraini sul confine italiano. Stelle per pianeti è il suo esordio consapevole.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

il posto delle parole
Francesca Maria Benvenuto "L'amore assaje"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Sep 25, 2024 20:53


Francesca Maria Benvenuto"L'amore assaje"Mondadori Editorewww.mondadori.itZeno ha quindici anni e per la legge è ancora un bambino. Ma in realtà è adulto da un pezzo, lo è diventato a dieci anni precisi, quando il padre è finito in galera e la madre ha iniziato a prostituirsi per mantenere lui e la sorella. Così anche Zeno si è dovuto dar da fare e ha cominciato “l'attività”: scippi, rapine e spaccio. Finché un giorno un ragazzo di un'altra banda gli si è parato davanti col motorino, in fondo a un vicolo di Forcella. Zeno ha capito subito che voleva farlo fuori, e ha estratto la pistola più in fretta di lui. Ecco perché oggi è recluso nel carcere minorile di Nisida, ed ecco perché quando i giudici l'hanno condannato, “tra tutte le pene che ci stavano per un creaturo, hanno deciso la più grossa. Ma grossa assaje”.A Nisida frequenta la scuola, dove c'è una professoressa di italiano che gli sta simpatica, a cui ha promesso di scrivere i suoi pensieri. In cambio, lei lo aiuterà a ottenere un permesso per trascorrere il Natale con sua madre. Queste pagine sono il risultato di quel patto: ci raccontano la storia di Zeno fino a qui, l'infanzia fuori dal carcere, le risate e i baci della sua innamorata Natalina e la vita dentro l'istituto, tra amicizie, ingiustizie e solitudine; raccontano le sue speranze e le sue paure.Al suo esordio, Francesca Maria Benvenuto si è inventata una voce irresistibile che, con la sua originalità e schiettezza, ha già conquistato gli editori di molti paesi. Scritto in una radiosa commistione di italiano e dialetto napoletano, L'amore assaje mette a nudo l'anima di un ragazzino che ha già visto troppo ma che non ha perso la voglia di sognare.Francesca Maria Benvenuto è nata a Napoli nel 1986. Vive a Parigi, dove si è specializzata in Diritto penale alla Sorbona e lavora come avvocato penalista. Inoltre, studia Lingue e Letterature moderne all'Università di Torino. L'amore assaje è il suo primo romanzo, già venduto in numerosi paesi, tra cui Francia, Germania e Regno Unito.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Roma Tre Radio Podcast
LADRA DI LIBRI - LETTERATURE FESTIVAL

Roma Tre Radio Podcast

Play Episode Listen Later Jul 26, 2024 5:18


Francesca vi porta alla scoperta del Letterature Festival che si è tenuto a Roma dal 7 al 16 luglio. Ascoltate il podcast per sapere tutto sulla ventesima edizione!

Stroncature
"ESG reporting: the evolution from NFRD to CSRD" di Miriam Ghilardi

Stroncature

Play Episode Listen Later Jul 3, 2024 75:20


Nell'ambito del modulo "Governance, corporate social responsibility and social innovation" del Ph.D. in Business for Society si è tenuto un ciclo di seminari sui temi più attuali legati alla sostenibilità e all'innovazione tecnologica nel diritto societario. Il quarto incontro si è svolto il 28 giugno 2024 ed ha avuto come tema "ESG reporting: the evolution from NFRD to CSRD". Il seminario è stato tenuto da Miriam Ghilardi dell'Università degli Studi di Bergamo e moderato dal prof. Gabriele Nuzzo dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca. Miriam Ghilardi è docente a contratto presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere dell'Università degli Studi di Bergamo. Gabriele Nuzzo è professore associato di diritto commerciale presso il Dipartimento di Scienze Economico-Aziendali e Diritto per l'Economia (DISEADE) dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/stroncature--4265827/support.

il posto delle parole
Walter Nardon "Poche cerimonie"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jun 11, 2024 27:29


Walter Nardon"Poche cerimonie"Buone ragioni per leggere e scriverePendragon www.pendragon.itChe ne è della scrittura nell'epoca in cui la macchina ha imparato a generarla autonomamente sostituendosi all'essere umano? L'importanza del gesto con cui si scrive non può più essere data per scontata, come è avvenuto nella Galassia Guntenberg, o intesa in modo incerto, come è invece successo a partire dal Duemila, quando grazie alla realtà digitale il primato della scrittura è stato messo in discussione. Cosa dire a uno studente che prende in mano un libro? Quali sono oggi le ragioni per cui leggere e scrivere? Forse sono quelle che impieghiamo allestendo ogni giorno con il linguaggio giochi diversi nei quali le macchine possono e non possono entrare, a seconda di ciò che decidiamo di costruire, o di raccontare, mettendo insieme una parola dopo l'altra. Alternando racconto personale e riflessione sui nodi centrali della letteratura, in questo saggio narrativo Walter Nardon affronta una questione urgente e inesauribile. Fra gli insegnamenti di Nabokov e la soluzione di Proust, le motivazioni dell'attività letteraria nel secondo Novecento e le novità del presente, il libro cerca una rotta praticabile.Walter Nardon è nato a Zurigo nel 1970 e lavora a Trento. Narratore e saggista, ha pubblicato i saggi La parte e l'intero (Edizioni Università di Trento, 2007) e L'illusione e l'evidenza (Mimesis, 2016), il romanzo Sibber (Effigie, 2014), le raccolte di racconti Il ritardo (QuiEdit, 2009), Erin e gli altri (Pendragon 2021). Sempre per Pendragon nel 2024 è uscito il saggio narrativo Poche cerimonie. Buone ragioni per leggere e scrivere. Ha conseguito un dottorato di ricerca in Letterature comparate. Insegna in un liceo e scrive su «Doppiozero», «Nazione Indiana», «Zibaldoni». Coordina la sezione SIR-Scuola del Seminario internazionale sul romanzo presso l'Università di Trento.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

il posto delle parole
Valentina Sturli "Professori di desiderio"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jun 10, 2024 27:57


Valentina Sturli"Professori di desiderio"Seduzione e rovina nel romanzo del NovecentoCarocci Editorewww.carocci.itIl volume indaga in chiave comparatistica il tema letterario novecentesco dell'intellettuale che si degrada per amore e che si perde (o si ritrova) sulle tracce di un oggetto del desiderio misterioso, enigmatico, attraente e sfuggente. Da Senilità di Italo Svevo a L'immoralista di André Gide, dalla Morte a Venezia di Thomas Mann a Lolita di Vladimir Nabokov, passando per il fondamentale modello del Professor Unrat di Heinrich Mann fino a Dino Buzzati, Alberto Moravia e Goffredo Parise, e all'estremo contemporaneo con J. M. Coetzee, Philip Roth e Walter Siti, il libro ricostruisce la genealogia di un tema che, pur avendo precursori illustri, solo nel secolo scorso acquista ampiezza considerevole e da comico, come nel caso del personaggio del senex amans e del vieux barbon dei secoli precedenti, si fa serio. Il sapiente moderno, che dovrebbe essere in grado di governare una realtà complessa e cangiante – di cui l'amato o l'amata sono figura – si scopre invece preda dei propri impulsi, smarrito e instabile nel suo controllo sul mondo, e sulle tracce del desiderio intraprende un percorso tanto pericoloso quanto affascinante e inaspettato, alla scoperta di tutto ciò che fin lì aveva represso e negato.Valentina SturliÈ ricercatrice senior di Letterature comparate nel Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali dell'Università “G. d'Annunzio” di Chieti-Pescara. Si occupa di teoria della letteratura e di letterature comparate, con particolare riferimento all'ambito italo-francese. È autrice di saggi sul fantastico in letteratura e sulle narrazioni intermediali contemporanee, e delle monografie Figure dell'invenzione (Quodlibet, 2020) ed Estremi Occidenti (Mimesis, 2020). Ha curato l'edizione critica di Bestie di Federigo Tozzi (Edizioni di Storia e Letteratura, 2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

il posto delle parole
Paola Scrolavezza "Shinhanga"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Apr 24, 2024 17:39


Paola Scrolavezza"Shinhanga"La Nuova Onda delle Stampe GiapponePer la prima volta in Italia una mostra sull'arte degli shinhanga, una straordinaria opportunità di immergersi nella bellezza e nella malinconia di un movimento artistico che all'inizio del XX secolo ha rivoluzionato la tradizionale stampa giapponese ukiyoe, fondendo elementi classici con la sensibilità modernista. L'esposizione vanta oltre 80 opere originali di alcuni dei più celebri maestri shinhanga, tra cui Itō Shinsui, Kawase Hasui e Hashiguchi Goyō,    che ritraendo paesaggi dai colori vibranti e splendide figure femminili hanno saputo catturare l'essenza del paesaggio e dei fermenti del Giappone di quegli anni con quel tocco di nostalgia che accompagna la scomparsa di un mondo minacciato dal progresso.   comunicato stampa Vertigo Syndrome con il patrocinio del Comune di Torino e del Consolato Generale del Giappone a Milano, è orgogliosa di presentare “Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi", la prima mostra mai realizzata in Italia sull'arte degli shinhanga, a cura Paola Scrolavezza, che si terrà a Torino, a Palazzo Barolo, dall'8 Marzo al 30 Giugno 2024. “Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi”, attraverso l'esposizione di opere magistrali mai viste in Italia, provenienti da collezioni private e dalla Japanese Gallery Kensington di Londra, ma anche preziosi kimono, fotografie storiche e oggetti d'arredo, celebra la continuità e l'evoluzione della tradizione artistica giapponese, mostrando come il movimento shinhanga abbia saputo preservare le tecniche secolari dell'incisione su legno pur introducendo prospettive innovative e influenze d'oltreoceano. UN VIAGGIO VERSO LA MODERNITA'Dai grandi soggetti dell'ukiyoe ai paesaggi suburbani e ai nuovi modelli femminili Pigmenti brillanti, atmosfere malinconiche e silenziose, sospese tra un legame profondo con la tradizione e l'avanzare inesorabile del progresso. Questo è lo shinhanga, letteralmente “la nuova xilografia”, movimento nato ufficialmente nel 1916 grazie all'opera di artisti come Itō Shinsui e Kawase Hasui, che allontanandosi dai soggetti della corrente dell'ukiyoe – iconici paesaggi raffiguranti località celebri, famose geisha o personaggi legati al mondo dei teatri più in voga – prediligono invece scorci caratteristici della provincia rurale o dei sobborghi cittadini, non ancora raggiunti dalla modernizzazione, quali rovine, templi antichi, immagini campestri, scene notturne illuminate dalla luna piena e dalle luci dei lampioni. A queste vedute impressionistiche si aggiungono ben presto nuovi tipi di bijinga, i ritratti femminili, adesso non più dedicati a modelli celebri e irraggiungibili, ma alle donne dei tempi moderni, ritratte nella loro quotidianità, mentre si acconciano i capelli o si applicano il trucco, giovani dai cui occhi trapelano emozioni, sogni e rimpianti. UN SISMA NELL'ARTELe stampe prima e dopo il grande terremoto del 1923: un nuovo Giappone, un nuovo shinhanga   Il percorso espositivo, pensato per appassionare e incuriosire il più vasto pubblico, procede proprio attraverso l'abbinamento di paesaggi e bijinga, e trova il suo fulcro centrale e punto di snodo nel grande terremoto del Kantō del 1° settembre 1923, il peggiore nella storia del Giappone. Seguito da violenti incendi che divamparono per ben due giorni, alimentati dai venti di un tifone, causò oltre 100.000 morti e rase completamente al suolo una vasta area attorno alla capitale: dalle ceneri nasceva una nuova Tokyo, sempre più proiettata verso il futuro, e con lei una società all'avanguardia e aperta allo stile di vita occidentale.  Dopo il sisma, la produzione delle incisioni shinhanga si intensifica al ritmo frenetico della ricostruzione urbana, assorbe la nuova atmosfera e la racconta in una produzione sempre più diversificata. Agli scorci caratteristici si aggiungono angoli metropolitani con strade deserte, case dalle cui finestre filtra un'illuminazione densa e artificiale; nelle opere si nota adesso l'assenza di figure umane, prevalgono pioggia e neve a simboleggiare la lotta dell'umanità con gli elementi naturali. Tutto, nelle xilografie prodotte dopo il disastro, racconta il senso di smarrimento e la solitudine dell'individuo di fronte alla fragilità dell'esistenza. Allo stesso modo, nei bijinga si affievolisce ulteriormente, fino a scomparire del tutto, il nesso con il mondo dell'intrattenimento notturno tipico dell'ukiyoe. Le ragazze immortalate nelle illustrazioni non soltanto sono donne comuni, ma iniziano a muoversi anche al di fuori delle mura domestiche, nelle vie o nei locali dei quartieri alla moda: sono cameriere, insegnanti, infermiere e dattilografe, giovani indipendenti e istruite, emancipate, pronte a cogliere le numerose opportunità che il nuovo Giappone offre loro. L'EPOCA DELLO SHINHANGATra urbanizzazione e fermento culturale Affermatosi all'inizio della democrazia Taishō (1912-1926) e proseguito fino agli anni Quaranta del Novecento, lo shinhanga è il riflesso artistico di un periodo straordinario del Giappone contemporaneo, che sulla scia del rinnovamento già avviato in epoca Meiji è caratterizzato da un'atmosfera di estrema libertà e fermento culturale. Sullo sfondo dell'urbanizzazione, le principali città divengono i centri di un'arte e di una cultura sempre più alla portata di tutti, aperte alla nuova borghesia e al nuovo pubblico che dalla provincia affluisce nelle metropoli, attratto dalla prospettiva dell'ascesa economica e sociale e dallo stile di vita anticonformista e moderno. È in questo contesto che alcuni editori e stampatori illuminati, tra i quali spicca la figura emblematica di Watanabe Shōzaburō, danno impulso allo sviluppo del movimento, intenzionati a produrre un'arte autoctona e innovativa servendosi però del processo tradizionale dello hanmoto, ovvero l'“atelier” – lo stesso utilizzato dai maestri dell'ukiyoe – che vede l'artista occuparsi dell'ideazione e del disegno, affidando all'incisore, al tipografo e all'editore le fasi successive della produzione e diffusione delle stampe.  IL VENTO BORGHESE DEL CAMBIAMENTOLa seduzione del fascino dell'estremo, esotico oriente Con l'aiuto di scatti, video e riviste d'epoca, abiti femminili che ricordano la tradizione giapponese ma nei quali già si intravede l'influenza modernizzatrice d'oltreoceano, “Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi” ricrea l'atmosfera densa di aspettativa e nostalgia di inizio secolo e presenta al pubblico un'incredibile corrente artistica ancora sconosciuta in Italia, raccontandola in maniera affascinante e coinvolgente e dipingendo, attraverso di essa, uno spaccato vivido e intenso del Giappone tra le due guerre. Dalle stampe dominate dai toni più cupi del blu – dove l'unica nota di luce è la luna – alle marine bagnate dal sole al tramonto o dalla luce delle lanterne delle imbarcazioni, fino alle pagode che svettano sui ciliegi in piena fioritura, quello che viene alla luce è un paesaggio ideale, emozionale e simbolico, uno sfondo sul quale spiccano le silhouettes femminili, icone malinconiche e inquiete della conquista della modernità. La mostra “Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi" è curata da Paola Scrolavezza, esperta di Cultura e Letteratura Giapponese e docente presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne dell'Università di Bologna, con la consulenza artistica di Marco Fagioli, collezionista, storica autorità dell'arte giapponese e autore di numerose pubblicazioni,  che l'ha affiancata nella selezione di ogni opera esposta per guidare i visitatori in un viaggio attraverso la bellezza e la trasformazione del paesaggio e della cultura giapponese nei primi decenni del Novecento. La mostra è corredata da un catalogo edito da Skira Editore a cura di Paola Scrolavezza.   Per tutto il periodo di apertura la mostra proporrà un fitto calendario di eventi collaterali, tra laboratori, conferenze, presentazioni di libri e molti altri incontri dedicati al tema dell'esposizione. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Moby Dick
Letteratura al limite

Moby Dick

Play Episode Listen Later Mar 23, 2024 112:32


Le Letterature al limite, sono quelle tenute ai margini dell'attenzione della critica, delle riviste, delle rubriche letterarie e anche delle pagine dei quotidiani. Sono testi che possono anche trasformarsi in casi editoriali. Per esempio i romanzi rosa, ma anche la letteratura dell'orrore, del fantasy, la letteratura pornografica. L'analisi di questi libri può fornirci una prospettiva interessante per comprendere meglio le dinamiche del potere e la società stessa che descrivono, eppure restano spesso relegati al limite dell'attenzione pubblica. Come mai? A Moby Dick – a cura di Lina Simoneschi Finocchiaro - parliamo di “Letterature al limite” nell'ora centrale del dibattito con Valerio Mattioli, che è editor per NERO e tra i curatori della collana Not. Fra i suoi libri citiamo almeno Remoria. La città invertita (Minimum Fax, 2019) e Exmachina. Storia musicale della nostra estinzione (Minimum Fax, 2022).E con Francesco Guglieri, editor e scrittore, è responsabile della Saggistica di ricerca e approfondimento di Einaudi. Precedentemente si è occupato di nonfiction narrativa per la collana Frontiere e di testi di ibridi per la collana/rivista Quanti. È autore, tra gli altri, di Leggere la terra e il cielo (Laterza 2020) e della postfazione a Cyberpunk. Antologia Assoluta (Mondadori 2021). Collabora a Repubblica e Domani. Da anni si interessa della ricerca di autori fuori dal mainstream. Mentre ospite dell'ultima mezz'ora di Moby Dick è Aldo Nove scrittore e poeta. Il suo esordio narrativo risale a Woobinda e altre storie senza lieto fine pubblicato la prima volta per Castelvecchi nel 1995. Aldo Nove fa parte di quel gruppo di autori emersi negli anni '90 che avevano formato la corrente letteraria detta “Gioventù cannibale” che oggi ha esaurito il suo compito. Ma quale tracce ha lasciato oggi e cosa significava essere di rottura negli anni '90? Il Saggiatore ha da poco ripubblicato Woobinda di Aldo Nove insieme al suo ultimo libro dal titolo Pulsar. Due testi dai quali partiremo per rispondere alle nostre domande.   

il posto delle parole
Giorgio Villani "I luoghi degli impressionisti"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Mar 12, 2024 18:30


Giorgio Villani"I luoghi degli impressionisti"Officina Librariawww.officinalibraria.netPiù d'altri pittori, gli Impressionisti vollero scrollarsi di dosso la polvere degli ateliers; sciamarono dunque per le strade chiassose di Parigi delle quali Baudelaire aveva additato già l'infernale bellezza, popolarono i caffè, e abitarono soffitte e casupole sulla collina di Montmartre. Non si limitarono alla città, ma piantarono il loro cavalletto nelle radure di Fontainebleau, dai maestosi castagni, già un tempo riserva di caccia dei re di Francia, sulle coste della Normandia, nei rustici villaggi della valle dell'Oise, dove spesso le strade diventavano impraticabili per il fango o per la neve, e ancora a Bougival o ad Argenteuil, fra le increspature scintillanti della Senna. Come già i loro amici naturalisti, Zola e Maupassant, amarono confondersi tra la gente per cogliere la realtà dal vivo, dipingendo perciò dappertutto perfino su una piccola barca dove Monet aveva fatto costruire uno studio fluttuante. Di questo mondo sono oggi rimaste soltanto poche, sparute reliquie. Già al tempo della sua vecchiaia, Renoir guardava con nostalgia all'antica Francia schietta e rurale, ormai sparita per sempre. Questo libro si propone di tracciare una topografia, illustrata dai dipinti di Manet, Monet, Renoir, Sisley, Pissarro, Gauguin, Van Gogh e da fotografie storiche. Con l'aiuto dei romanzi, dei racconti, dei giornali e delle memorie dei loro protagonisti restituisce i bagliori della vita trascorsa.Giorgio Villani è dottore di ricerca in Letterature comparate. Si è occupato di storia del gusto e dei rapporti fra la letteratura e le arti plastiche. Suoi saggi critici su questo argomento sono apparsi su «Paragone», la «Rivista di Letterature Moderne e Comparate e Storia delle arti» e «Antologia Vieusseux». È inoltre autore di studi sulla sensibilità artistica del XVIII secolo, Il Convitato di pietra. Apoteosi e tramonto della linea curva nel Settecento (Olschki 2016), e del XIX secolo, Un atlante della cultura europea. Vittorio Pica il metodo e le fonti (Olschki 2018 – Premio Casentino). Altri suoi libri sono: Dentro una conchiglia. Note d'arte sul liberty e sul déco (Bordeaux 2022), Tra ieri e oggi. Temi dell'immaginario (Palumbo 2022). Collabora con «Alias», supplemento culturale de «Il Manifesto», con «FMR» e con «Il Giornale dell'arte». IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

IL BAZar AtOMICo
PAOLO RIBERI | Perché il Dune di Villeneuve è un capolavoro | Ep. 124

IL BAZar AtOMICo

Play Episode Listen Later Mar 10, 2024 141:51


In questa puntata del Bazar Atomico affondiamo con Paolo Riberi nelle complesse sabbie di Dune, la saga scritta da Frank Herbert e portata di recente al cinema da Denis Villeneuve. Paolo Riberi è laureato in Filologia e Letterature dell'antichità e in Economia e Management presso l'Università degli Studi di Torino. Funzionario pubblico, collaboratore giornalistico nonché studioso di storia antica e della letteratura delle origini cristiane, è membro della Società Italiana di Storia delle Religioni (SISR), ed è autore di vari saggi dedicati al mondo dei vangeli apocrifi e al pensiero degli gnostici, tra cui "L'Apocalisse di Adamo" (2013), "Maria Maddalena e le altre" (2015), "Pillola rossa o Loggia nera?" (2017), "L' Apocalisse gnostica della Luce" (2019), "Abraxas: la magia del tamburo" (2021, a quattro mani con Igor Caputo), "Il Serpente e la Croce" (2021) e "Il Risveglio di Neo" (2022). È coautore, insieme con il prof. Giancarlo Genta del Politecnico di Torino, di "Oltre l'orizzonte" (2019), uno studio sul retaggio storico-filosofico della tecnologia scientifica occidentale e de "I segreti di Dune" (2024), di cui parliamo ampiamente in questa puntata.

il posto delle parole
Fiammetta Palpati "La casa delle orfane bianche"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Mar 8, 2024 21:36


Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.Fiammetta Palpati"La casa delle orfane bianche"Laurana Editorewww.laurana.itPer aiutarsi reciprocamente tre donne di mezz'età decidono di ritirarsi in una casa di paese con le rispettive anziane madri, bisognose di assistenza. La convivenza, sulla carta, è un incastro perfetto: cosa c'è di meglio della rusticità dei bei tempi andati per dividere spese, pensieri, incombenze, e magari risanare quel legame intimo tra madre e figlia, di accudimento e amore, che al momento è invertito? Ma il nido si mostra assai presto per quello che è: un covo di immaturità, risentimento, egocentrismo e disperazione che sfocia in un tragicomico delirio collettivo: la casa si rivolta contro le inquiline e il loro desiderio, soffocandole tra immondizie, un cane infido e l'odore nauseabondo di una papera guasta.La situazione precipita quando arriva nella casa, teoricamente come badante, una suora fasulla e inferma, che si piazza in poltrona e pretende d'essere servita e riverita. Lo scompiglio che ne segue getta le protagoniste nello sconforto totale finché, come in ogni dramma che si rispetti, esse saranno costrette a smascherarsi, e a dichiararsi orfane bianche.Un piccolo miracolo profano si compie: ma nessuno guarisce, e la porta della casa delle orfane bianche si chiude su un lieto e bizzarro banchetto funebre, a base di uova tonnate e pizze di Pasqua.A fare da cerimoniere in casa, e assistere il lettore durante lo svolgersi di questo mistero pasquale, c'è un narratore in smoking: distaccato, compassato, divagante – un flâneur da sala piegato alla cronaca, o un videocronista con ambizioni letterarie – che si immerge sempre più intensamente nell'infelicità delle orfane bianche, a mostrare come quell'agnizione aspiri a essere una categoria poetica, prima ancora che una condizione psicologica. Fiammetta Palpati è nata a Roma. È laureata in Letterature comparate. Vive ad Amelia, nella campagna umbra, dove ragiona, insegna e scrive di paesaggio e letteratura.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it

il posto delle parole
Andrea Molesini "Storia del pirata col mal di denti e del drago senza fuoco"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Nov 11, 2023 9:53


Andrea MolesiniStoria del pirata col mal di denti e del drago senza fuocoHarper Collinswww.harpercollins.itScrittori in Città, Cuneo15 novembre 2023, ore 09:00 "Un pirata non va mai in pensione"15 novembre 2023 - ore 11 - con Guido Affini e Andrea Molesiniwww.scrittorincitta.itPanciagialla e Copecoperso sono due vecchi pirati che insieme hanno depredato vascelli e dominato i mari e ora sono in pensione. Il nostromo Copecoperso sta soffrendo di un terribile mal di denti e ha così tanta fame che sogna zuppa di tartaruga… della qual cosa non è per niente contenta Genoveffa, la mascotte di Panciagialla che lo segue dappertutto! L'unica speranza del nostromo è di essere curato da Anselmo, un drago che da anni non ha più fuoco in bocca e perciò ha ripiegato sulla professione di dentista. Ed è proprio per quel mal di denti che i due pirati scalcagnati intraprendono un viaggio impervio nella Foresta di Orcum, dove si imbattono in un gorilla dalla risposta pronta, in una puzzola appassionata di baseball e in un leone con le stampelle. E dopo aver battagliato con i temibili orchi, se la prenderanno con la specie peggiore di tutte, i bipedi saputisaputi, che pensano di saperla lunga più di tutti ma non sanno neanche fare un arrembaggio! Una storia corale, dal ritmo classico, un piccoloGulliver contemporaneo che tra le righe (ma non troppo!) sbeffeggia gli uomini e le loro assurdità.Andrea Molesini è scrittore, poeta e traduttore. Vive a Venezia, dove è nato. Ha insegnato Letterature comparate all'Università di Padova. Per diversi anni ha scritto fiabe e romanzi per ragazzi vincendo il Premio Andersen alla carriera nel 1999. Nel 2010 ha pubblicato con Sellerio Non tutti i bastardi sono di Vienna, il suo primo romanzo (Premio Campiello 2011), cui hanno fatto seguito altri romanzi di cui l'ultimo è Il rogo della Repubblica. Con questo libro, dopo tanti anni, ritorna finalmente alla narrativa per bambini.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

il posto delle parole
Andrea Vannicelli "Roman!"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Aug 19, 2023 18:59


Andrea Vannicelli"Roman!"Breve elogio del romanzo in terra di FranciaOligo Editorehttps://oligoeditore.itNon una storia, piuttosto una guida, un viaggio sentimentale alla scoperta del romanzo francese tra Otto, Novecento e i giorni nostri. Conosceremo gli autori, attraverso limpidi ed efficaci ritratti: Stendhal (1783-1842), l'avventuriero; Honoré de Balzac (1799-1850), l'immaginifico; Flaubert (1821-1880), l'antiromantico; Victor Hugo (1802-1885), lo storico; Émile Zola (1840-1902), il sociologo; Jules Verne (1828-1905), l'inventore della fantascienza. E ancora: Marcel Proust, Albert Camus, Jean-Paul Sartre, fino ad Annie Ernaux, premio Nobel 2022.La Francia è un po' come l'Arca di Noè. Vivono in lei epoche intere, è un momento del mondo: la preistoria, l'età antica o quella contemporanea vi si sono susseguite e stratificate e in parte ancora convivono in essa. Il romanzo, roman, vi ha avuto uno straordinario sviluppo. Inizialmente si chiamò così, nel Medioevo, perché era uno scritto in lingua romanza, cioè neo-latina: roman! Non più il latino incomprensibile, usato ormai soltanto dalle élites, ma finalmente la lingua del popolo! La somiglianza tra nave e romanzo è sorprendente: nella costruzione (asse dopo asse, per creare un'ossatura intesa come trama, con una parte immersa – tutto ciò che è implicito in un testo –, e dei compartimenti-sezioni-capitoli…), nella composizione spesso tripartita (prua-inizio; scafo-sviluppo; poppa-fine), nella necessità di imbarcarsi verso un altrove assieme a personaggi di vario tipo…Andrea Vannicelli è docente titolare di Lingua e Letteratura Francese nei Licei. Dopo la laurea in Francesistica e un dottorato di ricerca in Letterature comparate presso l'Università di Lovanio (Belgio) ha pubblicato numerosi saggi in riviste e volumi di ambito accademico. Collabora con vari periodici, tra cui "Studi Cattolici". Tra i libri più recenti ricordiamo Il tramonto dei Lumi. Storia della letteratura francese da Chateaubriand a Houellebecq (GOG).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

il posto delle parole
Letizia Anelli "La nostra terra"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later May 23, 2023 15:02


Letizia Anelli e Simone Perazzone"La nostra terra"Illustrazioni di Ariadna von Eckartsberguovonerohttps://uovonero.comUn poetico viaggio in treno tra i paesaggi e le culture del mondo, alla scoperta del significato magico e nascosto delle parole.Un'avventura che corre sui binari dell'immaginazione attraverso splendide illustrazioni panoramiche, guidata dal ritmo di un testo evocativo e dalla curiosità di una ragazzina che ama perdersi nei libri.L'appendice conclusiva svela un gioco coinvolgente: tutte le frasi del libro sono composte dal significato dei nomi dei Paesi del Mondo, ricostruito attraverso la loro etimologia.Perché anche le parole hanno una storia e, come le persone, non stanno mai ferme: viaggiano per abbracciare l'immensa varietà della nostra Terra.Un albo che si può attraversare in tanti modi, come un mappamondo o un dizionario, perdendosi nelle parole e nelle immagini per scoprire a ogni lettura un percorso nuovo.Il libro nasce dalla collaborazione con il Master d'Illustrazione per l'editoria Ars in Fabula.Letizia AnelliVive a Cremona, ha studiato Lingue e Letterature straniere a Trieste e Giornalismo culturale ed Editoria a Genova.Si occupa di politiche attive del lavoro, collabora con la rivista online Malgrado le Mosche e l'Associazione Culturale Tapirulan.La nostra terra è il suo primo albo illustrato.Simone PerazzoneÈ nato a Biella, ma vive a Cremona.È laureato in Filosofia e ha un master in Testi, autori ed editori per l'infanzia.Dal 2015 lavora come redattore per uovonero e si occupa di educazione alla lettura.Ha vinto il premio Romics Nuovi Talenti 2019 per la graphic novel Jugband Blues, di cui è coautore della sceneggiatura.Ha pubblicato racconti e disegni con riviste indipendenti quali Malgrado le mosche, Argo online, Napoli Monitor, Diastemazine.La nostra terra, scritto a quattro mani con Letizia Anelli e illustrato da Ariadna von Eckartsberg, è il suo primo albo illustrato.Ariadna von EckartsbergIllustratrice e arteterapeuta, nasce in Paraguay da padre di origini tedesche e mamma metà italiana, metà sudamericana.Sin dall'infanzia dimostra un grande interesse verso l'arte, i colori e i materiali, con cui gioca e "pasticcia", dando forma al suo forte immaginario con una propensione alla sperimentazione in tutti gli ambiti creativi: dalla scultura alla pittura, dalla poesia alla danza.Trasferitasi in Italia all'età di quindici anni frequenta il Liceo Artistico con indirizzo figurativo, e prosegue poi con la Laurea all'Accademia di Belle Arti.Al termine del suo percorso scolastico si trasferisce a Ginevra, dove il lavoro come ragazza alla pari con ruolo di babysitter per 5 bambini la avvicina al mondo del racconto infantile e dell'Arteterapia, di cui si innamora.In quel periodo ha illustrato due libri: "Sophie", dello psicologo Matteo Viberti, e “El libro de las hierbas preciosas », di Umberto Palacio in collaborazione con un'organizzazione indigena paraguaiana.Tornata in Italia si iscrive ad un corso specialistico in Arteterapia a Milano, seguito dal Master d'Illustrazione "Ars in Fabula", nell'ambito del quale realizza il suo primo albo illustrato La nostra Terra, scritto da Letizia Anelli e Simone Perazzone e pubblicato da uovonero.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

il posto delle parole
Alessandro Niero "Mattino della seconda neve" Elena Śvarc

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Apr 17, 2023 24:08


Alessandro Niero"Mattino della seconda neve"Elena ŚvarcBompiani Editorehttps://bompiani.itTra le voci poetiche più innovative, originali e talentuose della letteratura russa di fine Novecento, Elena Švarc ha attinto a piene mani alle più diverse tradizioni, dalle elegie di Properzio nei lunghi cicli in cui incarna l'antica Cinzia alle avanguardie storiche fino alla grande poesia russa di inizio ventesimo secolo di cui è stata vera erede. Nei suoi versi colpiscono il peculiare simbolismo, la carica sensuale e mistica, le riflessioni sul corpo – depositario dell'anima, e quindi mappa stellare delle esperienze emotive del soggetto – e sulla sessualità, la fede nel potere della parola poetica e la consapevolezza di star cantando, in uno stile ammaliante, dalla metrica irregolare e dalle rime imperfette, la fine di una tradizione, il momento liminare in cui le forme e ciò che ancora conservano si dissolvono.Elena Andreevna Švarc nacque a Leningrado, l'attuale San Pietroburgo, nel 1948 e dimostrò fin da subito una notevole attitudine poetica. Le sue prime poesie apparvero nel 1973 su un giornale studentesco, ma a lungo le fu impedito di pubblicare in patria nonostante una fama crescente dovuta alla diffusione dei suoi versi in samizdat e sulle riviste letterarie dell'Occidente. Si dice che quando finalmente, con la perestrojka, le fu concesso di dare alle stampe una raccolta, questa andò esaurita il giorno stesso dell'uscita. Tra i vari riconoscimenti ottenuti ricordiamo il Severnaja Pal'mira nel 1999 e il premio Gogol' nel 2004. È scomparsa nel 2010. Per il lettore italiano è disponibile anche Gli omuncoli e altre storie (Edizioni del Foglio Clandestino, 2011).Alessandro NieroHa una cattedra presso l'Università di Bologna, nel Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Modern, in cui insegna letteratura russa. È autore dei volumi Una “incognita” di Zamjatin: problemi di traduzione (2001) e L'arte del possibile. Iosif Brodskij poeta-traduttore di Quasimodo, Bassani, Govoni, Fortini, De Libero, Saba (2008). Per la sua attività di traduttore di poesia russa è stato insignito di premi nazionali e internazionali. È curatore della serie «Russia Poetica» per l'editore PassiglIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://lpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

il posto delle parole
Andrea Staid "Cosa significa sentirsi parte della natura?"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Mar 21, 2023 13:41


Andrea StaidDialoghi di Pistoiahttps://dialoghidipistoia.itDialoghi di Pistoia: l'antropologo Andrea Staid terrà la lezione Cosa significa sentirsi parte della natura? Uno sguardo antropologico Venerdì 24 marzo ore 11 al teatro Bolognini | ore 11.15 in streaming su Fb e YTDopo il primo incontro propedeutico alla XIV edizione dei Dialoghi di Pistoia, che ha registrato il tutto esaurito, venerdì 24 marzo alle ore 11, sempre al teatro Bolognini, sarà l'antropologo Andrea Staid a tenere la seconda lezione dal titolo: Cosa significa sentirsi parte della natura? Uno sguardo antropologico (www.dialoghidipistoia.it).L'appuntamento, pensato per le scuole secondarie di secondo grado di Pistoia e della provincia, è aperto gratuitamente anche al pubblico (con prenotazione obbligatoria a dialoghi@comune.pistoia.it). La conferenza sarà trasmessa anche in streaming, sulla pagina Facebook e sul canale YouTube dei Dialoghi, a partire dalle 11.15. Il festival di antropologia del contemporaneo mantiene così vivo il legame con le scuole di tutta Italia, che da 13 anni seguono le lezioni preparatorie alla manifestazione, e con gli appassionati che desiderano approfondire i grandi temi della contemporaneità. Negli ultimi anni l'ambiente e la crisi climatica sono tra i temi più narrati e discussi: come può contribuire l'antropologia a questo dibattito? Cosa si intende quando si parla di pluralità eco-sistemica? Risponde Andrea Staid, tentando di fornire una piccola guida utile a orientarsi tra concetti nuovi, ma soprattutto funzionale alla presa di coscienza che per cambiare il mondo da un punto di vista ecologico e sociale, per salvarci dal “disastro”, è necessario un modo differente di guardare e pensare alla “natura”. L'antropologia, raccontando e narrando altri modi di vivere – che per lungo tempo abbiamo erroneamente considerato “primitivi” o “selvaggi” – può insegnarci a decentrare il nostro sguardo: molte società, mantenendo legami di complicità e d'interdipendenza con gli abitanti non umani del mondo, hanno saputo preservarsi dal saccheggio irresponsabile del pianeta, nel quale gli occidentali si sono impegnati senza sosta negli ultimi tre secoli.Andrea Staid è docente di Antropologia culturale e visuale presso la Naba di Milano, di Antropologia culturale all'Università statale di Genova, di Letterature comparate all'Università Insubria e ricercatore all'Universidad de Granada. Dirige per Meltemi la collana Biblioteca/Antropologia. Ha scritto: I dannati della metropoli (Milieu, 2014), Gli arditi del popolo (Milieu, 2015), Le nostre braccia (Milieu, 2015), Abitare illegale (Milieu, 2017), Senza Confini (Milieu, 2018), Contro la gerarchia e il dominio (Meltemi, 2018), Dis-integrati (Nottetempo, 2020), La casa vivente (ADD, 2021), Essere natura (UTET, 2022). I suoi libri sono tradotti in Grecia, Germania, Spagna, Cina, Portogallo, Cile. Collabora con diverse testate giornalistiche tra le quali Il Tascabile e Left.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

il posto delle parole
Andrea Molesini "Oscuro come il tempo" Emmanuel Moses

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Feb 19, 2023 21:33


Andrea Molesini"Oscuro come il tempo"Emmanuel MosesMolesini Editore Veneziahttps://molesinieditore.itUn impasto di eros e di polvere nella selva oscura del tempoTraduzione di Andrea Molesini, con una nota dell'autore"Oscuro come il tempo" è una raccolta di poesie scritte contro la morte e l'oblio, un ventaglio di ricordi ed emozioni, osservazioni, impressioni e riflessioni dove a monologhi e dialoghi interiori si alternano preghiere, evocazioni, invocazioni.Questi discorsi, rivolti a un pubblico che esiste solo nel teatro dell'immaginazione, lasciano tracce sulla sabbia oscura del tempo per testimoniare che proprio qui, sulla terra, un uomo è vissuto.Ritratto di un amicoMi aspettava da cinque anniDietro le sue persiane chiuseAbbiamo subito parlato dell'ascia e del revolverDel mare ghiacciato e di tutto il putiferioNon scriveva più una parolaNon vedeva più nessunoI libri non lo interessavano piùFruttavano meno del business dei pomodoriE ormai i suoi amici erano soloIscrizioni nere su pietre biancheChe torturavano i suoi ricordi incalzantiNon ne poteva più del rumore della cittàDel rumore della famigliaDel rumore del passatoSperava in un futuro di silenziVedendosi in amate cittàDalle strade vuoteDalle notti immoteTra le braccia di donne mute e tenereDove un fiume scorraDiscreto come tutto quel che è grandeDove il vento si senta solo nelle bandiereNel rotolare delle foglie accartocciateTra gli alberi di giardini raffinatiE poi, alla fine, non ci siaNiente all'infuori del nienteQuesto pensiero mutavaIl suo viso in un sorrisoI suoi occhi in soliAnche il tabacco brillava nel fondo della sua pipaOscuro come il tempoArdente come la vitaEmmanuel Moses (Casablanca 1959) trascorre l'infanzia a Parigi. A nove anni emigra in Israele con la famiglia. Si dedica allo studio della storia fino al 1986, quando torna in Francia. Diventa poeta e romanziere di vaglia, perlopiù edito da Gallimard. Traduce poesia dall'ebraico moderno. È il pronipote dello scrittore tedesco Heinrich Kurtzig (1865-1946).Andrea Molesini (Venezia 1954) ha scritto alcuni fortunati romanzi editi da Sellerio, tradotti in molte lingue (Premio Campiello e Premio Comisso 2011). Ha insegnato Letterature comparate a Padova e nel 2008 ha vinto il Premio Monselice per la traduzione letteraria.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

il posto delle parole
Sara De Simone "Nessuna come lei"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jan 8, 2023 31:58


Sara De Simone"Nessuna come lei"Katherine Mansfield e Virginia WoolfStoria di un'amiciziaNeri Pozza Editorehttps://neripozza.itRegina del racconto breve, Katherine Mansfield a 100 anni dalla nascita è una grande voce ancora da esplorare.Morta di tubercolosi a Fontainebleau, vicino a Parigi, il 9 gennaio 1923, a soli 34 anni, ha avuto un'infanzia felice che è diventata fonte di ispirazione delle sue storie ma una vita segnata dall'esilio, il dolore e la battaglia contro la tisi.Nel luglio del 1916, Garsington, la villa di campagna della patrona delle arti Ottoline Morrell, non è solo un rifugio per obiettori di coscienza in piena Prima guerra mondiale, ma un vero e proprio teatro dove, settimana dopo settimana, approda «una compagnia di giro», pronta a esibirsi senza pudore. C'è chi legge Keats ad alta voce, chi dipinge nudi en plein air, chi alleva maiali, chi scrive opuscoli contro la leva obbligatoria. E poi c'è lei, Katherine Mansfield, detta anche Lili Heron, Elizabeth Stanley, Julian Mark, Boris Petrovsky, Matilda Berry: tutti nomi con cui è solita firmare i suoi racconti e poesie. Lytton Strachey, l'eccentrico scrittore del circolo di Bloomsbury, la trova «decisamente interessante», Bertrand Russell la definisce «una mente brillante», per Leonard Woolf è «straordinariamente divertente». L'unica che sembra non subire il suo fascino è proprio Virginia Woolf. «Mi tampina da tre anni» dice con aria snob, a proposito di quella «straniera» che arriva dalle colonie, indossa gonne corte e intona black spirituals accompagnandosi con la chitarra. Ma è questione di pochi mesi: nonostante le iniziali resistenze, qualcosa di misterioso e intenso scatta fra le due scrittrici, qualcosa che le uní a tal punto da fare di Katherine Mansfield una delle prime autrici pubblicate dalla Hogarth Press, la casa editrice dei coniugi Woolf. Qualcosa che Virginia stessa avrebbe definito come una «stranissima sensazione di eco». Questo libro, arricchito di numerosi materiali inediti in Italia, è la storia di quel nucleo misterioso e intenso al cuore della loro amicizia.«Entrambe mettevano la letteratura al primo posto. E questa non era un'affinità come un'altra: era tutto. Era come essere partecipi di un rito segreto, come camminare sulle stesse zolle di terra incandescente, dove nessun altro osava avventurarsi».«Mio Dio, Virginia, adoro pensare a te come un'amica». Katherine Mansfield"Sara De Simone ha conseguito un dottorato in Letterature comparate alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Ha tradotto con Nadia Fusini il carteggio tra Virginia Woolf e Vita Sackville-West (Scrivi sempre a mezzanotte, Donzelli 2019). Si occupa di critica letteraria sulle pagine culturali de il manifesto e Il Tascabile. È vicepresidente dell'Italian Virginia Woolf Society.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it

il posto delle parole
Fulvio Ferrari "Breve è la vita di tutto quel che arde" Stig Dagerman

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Dec 21, 2022 26:26


Fulvio Ferrari"Breve è la vita di tutto quel che arde"Stig DagermanIperborea https://iperborea.comPer la prima volta tradotta in italiano, un'antologia che dà conto di circa dieci anni di attività poetica di Stig Dagerman. «Un giorno all'anno si dovrebbe immaginare / la morte chiusa in una scatoletta bianca. / A nessuna illusione si dovrebbe rinunciare, / nessuno morrebbe per quattro dollari in banca. // (…) Nessuno vien bruciato all'improvviso / e nessuno per strada ha da crepare. / Certo, è menzogna, son del vostro avviso. / Dico soltanto: Possiamo immaginare.» Stig Dagerman espresse anche in versi la vicinanza agli ultimi e l'umanesimo dolente che in una continua tensione tra speranza e disincanto attraversano la sua multiforme opera in prosa. Negli anni 1944-47 e 1950-54, fino al giorno prima di morire, scrisse per il giornale anarchico Arbetaren oltre 1300 dagsedlar, poesie satiriche a commento della cronaca politica e sociale che con il loro tono diretto contribuirono a fare di Dagerman un riferimento identitario per i giovani libertari della sua generazione. Il metro è per lo più tradizionale, quasi da filastrocca, ma la giocosità della rima e del ritmo potenzia per contrasto la durezza dei contenuti: gli accordi della «democratica» Svezia con la Spagna di Franco, i senzatetto di Stoccolma lasciati al freddo, i bambini armati per combattere le guerre dei grandi. Ai brevi componimenti di denuncia, questo volume affianca una scelta di versi in cui la forma irregolare insieme alla riflessione sulla condizione umana, pur sempre intrecciata all'impegno politico, avvicina l'autore alle avanguardie internazionali e ben accoglie simboli e metafore della sua narrativa. Una lettura toccante che aggiunge un tassello significativo al ritratto di uno sperimentatore instancabile al quale ancora oggi s'ispirano scrittori, giornalisti e musicisti di tutta Europa.Fulvio Ferrari (Milano, 1955), professore ordinario di Filologia germanica all'Università di Trento, è traduttore dal tedesco, dalle lingue scandinave (svedese, norvegese, danese e islandese) e dal nederlandese dagli anni Ottanta. Laureato in Lettere moderne presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Torino, ha frequentato corsi di Lingua nederlandese e Lingue e Letterature scandinave all'Università degli Studi di Milano. Collabora con diverse case editrici, per le quali ha tradotto classici e premi Nobel, come pure voci di punta della narrativa contemporanea, tra cui – oltre a Stig Dagerman – Pär Lagerkvist, Cees Nooteboom, Knut Hamsun, Hans Christian Branner, Torgny Lindgren, Göran Tunström, Fredrik Sjöberg, Gerard Reve e le antiche saghe islandesi. Nel giugno 2016 gli è stato assegnato il Premio Gregor von Rezzori per la migliore opera di traduzione italiana.Stig DagermanAnarchico lucido e appassionato incapace di accontentarsi di verità ricevute, militante sempre in difesa degli umiliati, degli offesi e dell'inviolabilità dell'individuo, Dagerman appartiene alla famiglia dei Kafka e dei Camus e resta nella letteratura svedese una figura culto che non si smette mai di rileggere e riscoprire. Segnato da una drammatica infanzia, intraprende molto giovane una folgorante carriera letteraria bruscamente interrotta dalla tragica morte, lasciando quattro romanzi, quattro drammi, poesie, racconti e articoli che continuano a essere tradotti e ristampati. Iperborea ha pubblicato Il nostro bisogno di consolazione, Il viaggiatore, Bambino bruciato, I giochi della notte, Perché i bambini devono ubbidire?, La politica dell'impossibile, Autunno tedesco e Il serpente.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it

il posto delle parole
Alberto Manguel "Dante. Orizzonti dell'esilio"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Nov 8, 2022 23:32


Alberto ManguelNicola Giuseppe Smerilli"Dante. Orizzonti dell'esilio"con una nota di Carlo OssolaLeo S. Olschki Editricehttps://www.olschki.it/Si possono rappresentare i luoghi di un esilio, quand'esso non ha – per l'esule – niente di “proprio”? Quando – soprattutto per Dante – i nomi che sono il paesaggio della memoria affiorano ormai in dolente litania: «Sacchetti, Giuochi, Fifanti e Barucci / […] Sizii e Arrigucci» (Par., XVI, 104 e 108). Alberto Manguel e Nicola Giuseppe Smerilli ci accompagnano nella Ravenna che gli occhi di Dante poterono contemplare negli sguardi eterni che lo fissavano dalle icone musive dei monumenti bizantini nella città dell'ultimo rifugio. L'appello che discende da quelle pareti azzurre e oro non detta soltanto le luminose tessere del Paradiso ma rimuove altresì dal “qui” ogni parvenza: «In Dante ci sono immagini che si allontanano e si accomiatano. È difficile scendere le valli del suo verso dai mille addii». La formula di Osip Mandel'štam ci accompagna in questo viaggio di parole e immagini, pronte a svanire dalla vista per imprimersi nella mente, in un delicato incidersi del sempre: «[…] sì come cera da suggello, / che la figura impressa non trasmuta» (Purg., XXXIII, 79-80). Un libro che raccoglie, come ha scritto Alberto Manguel, «il respiro dell'universo nel respiro della parola».Alberto Manguel è uno scrittore, traduttore e critico canadese. Ha pubblicato sia narrativa che saggistica e ha ricevuto numerosi premi internazionali, tra cui il Formentor 2017 e il Premio Gutenberg 2018. Fino ad agosto 2018 è stato direttore della Biblioteca nazionale argentina. Ha occupato la cattedra di "Europa: lingue e letterature" presso il Collège de France dal 2021 al 2022. Attualmente è direttore di "Espaço Atlântida: Centro de Estudos da História da Leitura" a Lisbona. - (agosto 2022).Nicola Giuseppe Smerilli ha insegnato Scenografia e Fotografia presso l'Accademia di Belle Arti di Roma e Bari. Ora insegna Fotografia dei Beni Culturali ed Editing della fotografia all'Accademia di Belle Arti di Frosinone. Si dedica alla ricerca fotografica dagli anni Settanta e recentemente ha intrecciato il suo percorso con quello di alcuni poeti contemporanei. - (agosto 2022) -Carlo Ossola insegna al Collège de France, cattedra di «Letterature moderne dell'Europa neolatina». Presso Olschki ha pubblicato l'Autunno del Rinascimento, 1971 e 2014; l'edizione dell'inedito di Carlo Denina, Dell'impiego delle persone, 2020, e delle rare Storie bibliche di Johann Peter Hebel, 2020. - (maggio 2020) -IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

il posto delle parole
Ilaria Rigoli "A rifare il mondo"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later May 17, 2022 18:20


Ilaria Rigoli"A rifare il mondo"Illustrazioni di Ilaria FaccioliBompiani Editorehttps://www.bompiani.it/Lo scorrere delle stagioni è il filo leggero che attraversa le poesie di questa raccolta: e dentro il tempo che passa ci sono i legami importanti, con un amico, con la nonna, con un primo amore, le piccole sorprese, gli sguardi accesi sulle cose intorno a noi, piccole e grandi, nella loro quotidiana sempre nuova meraviglia. Ilaria Rigoli dà voce di bambino ai pensieri che sono di tutti i bambini: la paura di essere soli e delle cose che non si conoscono, i desideri, la rabbia, la pura gioia. Una raccolta da condividere con chi si ama, come sempre quando si scoprono cose belle attraverso parole belle.Ilaria Rigoli è nata a Verona nel 1982. Ha studiato Antropologia culturale, Storia del teatro e Letterature anglofone. Si è occupata di teatro e di editoria, e insegna Lettere in una scuola media della sua città. Scrive poesie da quando era bambina e ha pubblicato racconti, traduzioni e testi per la scuola. Questa è la sua prima raccolta di poesie.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

il posto delle parole
Daniele Silvi "Tra le sudate carte"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Mar 31, 2022 15:26


Daniele Silvi"Tra le sudate carte"Documenti inediti su Giacomo LeopartiBordeaux Edizionihttps://www.bordeauxedizioni.it/Durante la sua lunga vita Padre Clemente Benedettucci (1850-1949), sacerdote e importante figura pubblica di Recanati, intrattenne fitte corrispondenze con studiosi, critici ed editori del suo tempo. Tra le pagine di questo corpus spiccano i materiali leopardiani: Benedettucci fu infatti acuto critico dell'opera di Giacomo, mantenendo ottimi rapporti con la famiglia Leopardi. Ciò gli permise di consultare fonti e manoscritti originali e di portare avanti negli anni un lungo lavoro di trascrizione e analisi dell'opera leopardiana, sfociato in diversi commenti ed edizioni critiche. Tre studiosi, sotto la direzione di Daniele Silvi, hanno rinvenuto e analizzato, all'interno della Biblioteca Benedettucci, materiali inediti che ci restituiscono, attraverso i testi di Padre Clemente, un Leopardi diverso, più “familiare” e “autentico”. Saggi di Daniele Silvi, Lorenzo Demma, Daniele Guadagno e Marco Parolari.Daniele Silvi è ricercatore in Critica letteraria e Letterature comparate. Insegna Teoria della Letteratura e Digital Humanities presso l'Università di Roma “Tor Vergata”. Dirige la collana editoriale Studi e Strumenti per la comunicazione digitale e letteraria per la casa editrice UniversItalia. È redattore nella rivista di critica letteraria, di fascia A, Symbolon. Tra le sue pubblicazioni: Leopardi satirico, Roma 2017; I Canti di Giacomo Leopardi nella cultura letteraria spagnola (1855-1920). Traduzioni e ricezione, Lecce 2018; Lezioni di Informatica umanistica, Roma 2021. Con Bordeaux ha pubblicato Letteratura transmediale. Teoria e pratica della cultura digitale (2018).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

il posto delle parole
Alessandra Cenni "Salve, libertà"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Mar 13, 2022 25:12


Alessandra Cenni"Salve, libertà"Foscolo, Calvo, Solomòl e il risveglio della coscienza nazionaleGammarò Editorehttps://www.librioltre.it/In questo saggio della studiosa ligure Alessandra Cenni viene raccontata la vita dei tre massimi poeti provenienti dalle isole Ionie, con l'apporto di scritti e testimonianze che documentano i momenti e i luoghi della convergenza culturale tra la Grecia e l'Italia, nella prima metà del sec. XIX, in vista di rivoluzioni che portarono alla liberazione dei due paesi dalla sudditanza alle potenze europee della Restaurazione postnapoleonica. Abbiamo definito del risveglio questo periodo, perché esso effettivamente coincide, non solo con la nascita e l'affermazione di una coscienza nazionale, ma con un vero e proprio rinascimento culturale e artistico per le due più antiche civiltà del Mediterraneo. Per comprendere i motivi e gli aspetti di tale rinascita e conoscere i movimenti, gli autori e le opere che la determinarono, aprendo all'età successiva, è parso opportuno inquadrarli storicamente per tracciare a grandi linee la vicenda europea e greca, in particolare, in quei primi due decenni del secolo XIX, dai primordi della rivoluzione all'affermarsi del nuovo stato greco e della sua partecipazione agli eventi europei coevi. Non si può, infatti, comprendere il significato e il contributo di questi tre autori alla libertà greca e italiana, se non si è sufficientemente delineato il cammino dell'idea di libertà di cui sono stati portatori. La poesia e la storia, infatti, si intersecano su percorsi che bisogna compiere, seguendo le orme delle posizioni etiche, culturali, politiche degli autori di cui ci si occupa. Nel XIX secolo, i contatti tra gli intellettuali italiani e greci sono numerosi e rilevanti, in particolare tra i poeti provenienti dalle Isole Ionie (Eptaniso) che si sono formati nelle scuole e università italiane. La storia delle relazioni tra Italia e Grecia è cominciata appunto con il dominio della Repubblica di Venezia sulle isole Ionie dal XVI secolo fino al Trattato di Campoformio del 1797 che determinò la scelta dell'italiano come lingua ufficiale. Tali relazioni anche personali devono essere inserite nel contesto storico e ambientale che le condiziona e le alimenta, per l'intreccio tra la lotta politica per la libertà e l'autonomia nazionale che vede in questi anni protagoniste l'Italia e la Grecia, grazie al pensiero e ai gesti generosi di molti intellettuali sull'esempio che sarà di Lord Byron e di altri europei filelleni, che si sono sacrificati per la causa della indipendenza della Grecia.Alessandra Cenni, ricercatrice e docente di Letteratura Italiana e Letterature Comparate, ha conseguito un dottorato di ricerca internazionale-label europeo presso l'Università di Roma2- Tor Vergata e Atene “Capodistriako” nel 2014, precedentemente aveva ottenuto la specializzazione di tre anni di postlaurea in Letterature comparate greca-italiana presso l'Università di Salonicco (Grecia) Si occupa da molti anni di poesia e di teatro, didattica e ricerca.Ha curato l'Opera completa di Antonia Pozzi per diversi editori, dalla prima edizione moderna con Scheiwiller-Garzanti (1986) all'ultima con Bietti (2013), oltre alla biografia: In riva alla vita, (Rizzoli, 2002). Ha scritto anche un accurato ritratto critico-biografico di Emily Dickinson: Cercando Emily Dickinson (Milano, Archinto, 1998) e il saggio biografico Gli occhi eroici (Mursia, 2011) Ha pubblicato poesie che interpreta in forma di performances, allestite in spazi inusuali : Silhouettes-L'Altra Poesia (1994), Le tuffatrici (1997) e Cosmonautiche (2002) , Corpi celesti (2010) che ha ottenuto il primo premio al concorso internazionale di poesia Tulliola, Città di Formia, 2012.Ha ideato e realizzato anche mostre di poesia visiva, tra cui la mostra sulla Lettera come scrittura creativa, con autografi e interventi di poesia visiva, alla Biblioteca Sormani di Milano nel 2010. L'ultima mostra da lei realizzata: “Pietre parlano” è stata allestita nel luglio 2013 nell'antico palazzo della Commenda di Pré a Genova. Nel 2013 è uscito anche il suo primo romanzo, Pietre e onde (Robin-Biblioteca del vascello), presto in e-book: un romanzo d'avventura e filosofico, ispirato alla teoria dell'eterno ritorno.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

il posto delle parole
Barbara Castiglioni "Le donne nell'antica Grecia"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Dec 3, 2021 23:16


Barbara Castiglioni"Le donne nell'antica Grecia"Festival del Classicohttps://festivaldelclassico.it/Festival del ClassicoCircolo dei Lettori, TorinoSabato 4 dicembre 2021, ore 10:30Emarginate in società, riscattate nell'immaginario filosofico e letterariocon Mauro Bonazzi // filosofo e Barbara Castiglioni // grecistamodera Chiara Lombardi // docente di Letterature comparate Università di TorinoLe donne non godevano di grande considerazione nel mondo antico, vivendo ai margini della città. Al contrario, Platone nella Repubblica scrive che uomini e donne sono uguali e come tali devono essere trattati. Così come nel teatro greco e nella letteratura numerose sono le figure femminili memorabili, che scatenavano guerre (Elena), sfidavano i sovrani (Antigone), si ribellavano ai mariti (Medea) e proclamavano lo sciopero del sesso (Lisistrata), spesso con la compiacenza dei loro poeti, che tratteggiano personaggi consapevoli, arditi e commossi, simbolo dell'intelligenza – e della presenza – femminile di ogni tempo.Euripide"Elena"a cura di Barbara CastiglioniFondazione Lorenzo Valla - Mondadorihttps://www.fondazionevalla.it/Elena non è mai stata a Troia. Non è lei che i vecchi della città hanno contemplato sulle mura. Non è lei che Telemaco ha ammirato nel suo palazzo di Sparta. La dea Era a Paride non diede che un fantasma, un'immagine fatta con l'aria del cielo, che pure respirava: copia identica, doppio preciso, di Elena. L'Elena di carne e d'ossa, invece, la prese Ermes e la portò in Egitto, nella casa del casto Proteo, perché il letto di Menelao non venisse violato. Il primo scontro tra Occidente e Oriente, la guerra di Troia, fu combattuta soltanto per un'illusione. Zeus voleva semplicemente alleviare la madre terra dell'eccessiva massa di esseri umani che l'appesantiva e dare fama al più forte degli eroi, Achille. Questo è il nucleo fantastico dell'Elena di Euripide, al quale si aggiunge tutta una serie di motivi non proprio secondari: perché nel suo lungo nostos da Troia verso Sparta, Menelao, che con sé conduce il «fantasma» riconquistato, approda in Egitto e si trova davanti a un'«altra», una «nuova», la «vera» Elena, che subito lo riconosce e pronuncia parole sublimi: «È divino riconoscere quelli che amiamo». Urge organizzarne la fuga dall'Egitto, inventando una scusa per beffare il re Teoclimeno – che desidera farla sua sposa – con l'aiuto della sorella di lui Teonoe («mente divina») e il favore degli dèi. Ma il Coro, in un brano dall'intenso lirismo e dalla notevole profondità filosofico-teologica, si domanda: «Che cos'è, poi, un dio, cosa non lo è, e cosa c'è nel mezzo? / Quale uomo dopo una lunga ricerca / potrà dire di aver scorto il limite estremo / vedendo le opere degli dèi / andare in una direzione e poi in un'altra, / e poi piegarsi ancora in esiti contraddittori e insperati?». L'Elena non prospetta alcuna certezza. Barbara Castiglioni, che nell'Introduzione offre una bella ricostruzione dei modelli antichi di Elena ed elabora un eccellente Commento, riassume così: «una dolente lucidità insidia l'atmosfera di forzosa illusione che pervade il dramma, e l'angoscia e la disperazione emergono dall'esplosione di leggerezza esotica e sotto il velo di brillantezza della trama. Proprio come un'ombra, un'impressione di vanità ricopre ogni istante della tragedia».Marina Cvetaeva"Arianna"a cura di Barbara CastiglioniMimesis Edizionihttps://www.mimesisedizioni.it/Scritta a Praga tra il 1923 e il 1924 e pubblicata nel 1927 a Parigi con il titolo di Teseo, Arianna, che doveva essere la prima parte di una trilogia dedicata al celebre eroe greco, rilegge il famoso mito del labirinto e dell'amore infelice tra Arianna e Teseo. Nell'opera di Marina Cvetaeva, il sentimento tragico dell'esistenza peculiare alla tragedia greca rispecchia, e allo stesso tempo si fonde, con il senso di disappartenenza dal mondo e con la legge del "nonincontro" che tanta parte ebbero nella vita dell'autrice (da Rilke a Pasternak). Marina, che si identificava in Arianna e amava a tal punto questo personaggio da dare il suo nome alla figlia primogenita, tratteggia un'eroina appassionata e indimenticabile.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

il posto delle parole
Eleonora Lombardo "Festival delle Letterature Migranti"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Oct 28, 2021 18:36


Eleonora Lombardo"Festival delle Letterature Migranti"https://www.festivaletteraturemigranti.it/Venerdì 29 ottobre 2021, ore 16:00Festival delle Letterature MigrantiPalazzo Branciforte, PalermoVera Gheno "Femminili Singolari" effequ edizioni "Trovare le parole" Edizioni Torre di AbeleEleonora LombardoMinistra, sindaca, parole declinate al femminile che stanno entrando – a fatica – nel linguaggio comune grazie anche alla spinta dei media. Altre come ingegnera, avvocata, architetta, rimangono per molte persone un tabù, mentre la discussione sul linguaggio di genere diventa ancora oggi preda di facili ironie e bollata come perdita di tempo in quanto “ci sono questioni molto più serie da affrontare”. Eleonora LombardoDopo la laurea in greco antico, ha conseguito il master in Teoria e tecnica della narrazione presso la Scuola Holden di Torino. Ha lavorato come autrice in Rai e per il teatro. Giornalista, scrive di cultura per l'edizione siciliana di la Repubblica e tiene corsi di scrittura creativa. Il resto lo fa da ghost, compreso vivere a Palermo. La disobbedienza sentimentale (Cairo 2019) è il suo primo romanzo.https://www.eleonoralombardo.com/IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

il posto delle parole
Davide Camarrone "Festival Letterature Migranti"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Oct 28, 2021 19:51


Davide Camarrone"Festival Letterature Migranti" Palermohttps://www.festivaletteraturemigranti.it/Nato nel 2015 a Palermo, luogo simbolico e territorio aperto a costanti fenomeni di métissage, il Festival delle Letterature Migranti s'interessa agli effetti che gli spostamenti fisici e immateriali, mediatici o epistemologici, hanno sulle lingue, le letterature e le culture dell'area mediterranea e oltre.Il programma del Festival delle Letterature Migranti include tre diverse fasce di appuntamenti. Gli incontri pubblici legati alla letteratura e agli altri linguaggi espressivi. Gli incontri con gli studenti di scuole e università. Le attività culturali e sociali, gli spettacoli e i concerti realizzati in collaborazione con le associazioni e gli enti teatrali e musicali cittadini.La parte centrale del programma ruota intorno a 30 incontri letterari tra altrettanti autori da tutto il mondo e altrettanti discussant: una comunità, questi ultimi, di autori, critici, docenti, esperti e giornalisti palermitani o a Palermo residenti. I trenta testi dei quali si compone il programma costituiranno una sorta di guida al Contemporaneo, di canone, di cifrario per l'interpretazione del tempo convulso che stiamo vivendo: percorso da migrazioni di popoli e di culture, attraversato da crisi e conflitti, riscritto da una profonda mutazione culturale e linguistica. Il programma letterario è coordinato dal direttore di FLM Davide Camarrone e sottoposto al vaglio del comitato scientifico presieduto dal Prof. Ignazio E. Buttitta (composto in prevalenza da docenti dell'Università di Palermo). Del comitato di direzione, fanno parte Giuseppe Cutino per il teatro, Simone Arcagni per la sezione dedicata alla Transizione Digitale, Dario Oliveri per la musica, Agata Polizzi per l'Arte Contemporanea.Davide Camarrone è un giornalista della Rai a Palermo. È autore di alcuni saggi, testi letterari e teatrali. Ha scritto, inoltre, il soggetto e la sceneggiatura di Ce ne ricorderemo di questo pianeta, documetario dedicato a Leonardo Sciascia. Tra le sue pubblicazioni più note: Lorenza e il commissario, Questo è un uomo e I Maestri di Gibellina.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Mood Italia Radio
Donne e dintorni - Il femminile secondo il ”Festival delle Letterature Migranti”

Mood Italia Radio

Play Episode Listen Later May 16, 2021 82:18


È declinata al femminile la settima edizione del “Festival delle Letterature Migranti”, in programma dal 27 al 31 ottobre a Palermo. “Corpo condiviso” il tema che si è scelto quest'anno, desiderando riservare un ampio spazio di riflessione allo sguardo femminile, alle voci che meglio hanno saputo interpretare questo tempo difficile e la domanda di cambiamento che arriva dalla società. Ne parliamo nella puntata di “Donne e Dintorni”, il programma condotto su www.mooditaliaradio.it da Gilda Sciortino e Rita Barbera, con l'ideatore e direttore artistico, il giornalista Davide Camarrone, che ci illustra anche il programma e le novità che ci aspetteranno. Altra ospite d'eccezione della puntata, la giornalista, saggista e consulente editoriale Anna Maria Crispino, fondatrice della rivista “Leggendaria”. Ad animare il dibattito anche Pina Mandolfo, Loredana Rosa, Antonella Monastra ed Elvira Rosa dell'associazione “Il femminile è politico. Potere alle donne”.

Il Salone presenta Albert Camus
Evelina Santangelo - Il dovere di ribellarsi

Il Salone presenta Albert Camus

Play Episode Listen Later Apr 29, 2021 21:49


Evelina Santangelo ci mostra il coraggio di pensiero dello scrittore Albert Camus come modo di stare dentro la storia, nel proprio tempo, e anche nel mondo, mettendo al primo posto la libertà di esercitare diritti umani e civili. E ancora, il diritto di dissentire, di tirarsi fuori dal coro del consenso, in solitudine.

Libri Per Sopravvivere A
2x7 - LPSA Letture obbligatorie

Libri Per Sopravvivere A

Play Episode Listen Later Jan 13, 2021 40:27


Bentrovati! Libri Per Sopravvivere A, finalmente nel Ventuno!Non c'è bisogno di ripetere quanto l'anno appena passato abbia rotto le balle: dunque non ripetiamo. Le cose non cambieranno per magia, solo perché si è strappata la pagina di dicembre e s'è sbucati a gennaio. Ognuno dovrà fare la sua parte. Questa è la nostra, umilissima.Feste comandate + Libri = Le disgraziate liste dei professori di lettere, che tante vittime hanno sulla coscienza.Oggi ci mettiamo d'impegno per consigliare, e riscattare, tre libri da leggere "per forza", che però potrebbero sorprendervi, intrattenervi e farvi fare pure bella figura. Andiamo in ordine di Letterature: italiana, inglese, francese. Un libro ciascuna. E vuoi non piazzarci il bonus a tradimento, appena prima di chiudere?

ResilienzaCreativa's Podcast
COSA PORTERESTI NEL DESERTO? Oasi e Deserti in Salotto | Festival delle Letterature Migranti

ResilienzaCreativa's Podcast

Play Episode Listen Later Nov 3, 2020 4:02


Cosa porteresti con te nel Deserto? Questa è stata la domanda conclusiva delle interviste con i nostri ospiti. Una domanda che oggi è ancora più attuale per molte lavoratrici e molti lavoratori dello spettacolo che si stanno addentrando in un deserto di incertezze. Prendiamo, dunque, spunto dalle loro bellissime risposte per trovare un nostro modo di essere resilienti e creativi nella difficoltà. E con questa bellissima carrellata dei nostri ospiti vogliamo salutare il Festival delle Letterature Migranti diretto da Davide Camarrone che in questi giorni ha scandito le nostre giornate. Salutiamo e ringraziamo nuovamente i nostri ospiti qui virtualmente riuniti: Gabriella Kuruvilla Gianni Gebbia Maria Chiara Casà Marco Cappelli Pietro Leveratto Maria Rosa Cutrufelli #festivaldelleletteraturemigranti #resilienzacreativa #deserti ------- Realizzato dal Salotto della Resilienza Creativa

ResilienzaCreativa's Podcast
QUAL E' LA TUA OASI? Oasi e Deserti in Salotto | Festival delle Letterature Migranti

ResilienzaCreativa's Podcast

Play Episode Listen Later Nov 3, 2020 6:21


Qual è la tua Oasi? Lo abbiamo chiesto ai protagonisti del Festival che hanno accolto il nostro invito ad accomodarsi nel nostro salotto virtuale e chiacchierare con noi. Grazie a Maria Rosa Cutrufelli, Maria Chiara Casà, Giulia Tagliavia, Gabriella Kuruvilla, Gianni Gebbia, Marco Cappelli E' bello poter sentire le loro risposte e ritrovarli per questa occasione virtualmente tutti insieme! #festivaldelleletteraturemigranti #resilienzacreativa #libri #musica ------- Realizzato dal Salotto della Resilienza Creativa "Linguaggi Diversi X Arts"

ResilienzaCreativa's Podcast
Oasi e Deserti in Musica con MARCO CAPPELLI | Festival delle Letterature Migranti

ResilienzaCreativa's Podcast

Play Episode Listen Later Oct 26, 2020 23:19


.Oggi siamo andate a New York a trovare Marco Cappelli, chitarrista classico e compositore Tra una sirena e l'altra dei pompieri ci ha raccontato di come sono nati i brani scelti per il Juke Boxe, alternando “ memorie scolastiche associate alla noia”, rap e momenti di profonda serietà. Cogliendo l'occasione offerta dal Festival delle Letterature Migranti, ha, infatti, voluto ricordare il co-autore di “My Father”, Alberto Falco tanto per la sua amicizia che per la sua genialità di musicista: “Non sarebbe giusto togliere spazio al racconto di una vita straordinaria partendo dalla fine… tuttavia l'assurdità e l'ingiustizia dell'epilogo compongono purtroppo una di quelle storie che vanno gridate forte, perché tutti la possano ascoltare. E perché a Napoli un gruppo di persone - amici, musicisti e liberi cittadini - ha costituito il Comitato “Cure Negate Alberto Falco”, che ha bisogno del sostegno di tutti. Per contatti e donazioni vi segnaliamo la pagina Facebook: “https://www.facebook.com/groups/597775474204233 Potete ascoltare le versioni integrali di “My Father” e “New Music Etude #1.” nel Juke Boxe del Festival curato da Dario Oliveri. https://www.festivaletteraturemigranti.it/ https://salottodellaresilienzacreativa.com/

ResilienzaCreativa's Podcast
Oasi e Deserti in Musica con GABRIELLA KURUVILLA | Festival delle Letterature Migranti

ResilienzaCreativa's Podcast

Play Episode Listen Later Oct 25, 2020 23:34


Oggi abbiamo il piacere di ospitare nel nostro Salotto la poliedrica Gabriella Kuruvilla, autrice di “Maneggiare con cura”, romanzo polifonico dal titolo significativo, ma anche pittrice e illustratrice (sua, infatti, la copertina del libro). Una conversazione variegata i cui protagonisti sono i precari “emotivi”, la ricerca continua di un “nome aderente alle cose” e un'India multisfaccettata e ben poco da cartolina spirituale. Ci trovi anche su Facebook, Instagram e Youtube! Festival delle Letterature Migranti #maneggiareconcuraMorellini Editore https://www.festivaletteraturemigranti.it/ https://salottodellaresilienzacreativa.com/

ResilienzaCreativa's Podcast
Oasi e Deserti in Musica con PIETRO LEVERATTO | Festival delle Letterature Migranti

ResilienzaCreativa's Podcast

Play Episode Listen Later Oct 24, 2020 19:29


Per Oasi e Deserti in Musica, oggi, ospitiamo Pietro Leveratto, contrabbassista, compositore e arrangiatore. La nostra chiacchierata inizia con una riflessione sulla capacità che hanno alcune musiche di raccontare le emozioni del nostro presente e sul dover trovare il modo di dire addio. A cosa? Lo scoprirete vedendo il nostro video. Potrete ascoltare le versioni integrali di “Dos canciones de decir adios” e “Folksong” nel Juke Boxe del Festival curato da Dario Oliveri. Qui il Jukebox del Festival https://festivaldelleletteraturemigranti.bandcamp.com/... per il Festival delle Letterature Migranti Domenica alle 12.00 Pietro Leveratto presenterà, in dialogo con Dario Oliveri, il suo libro "Il silenzio alla fine" ( Sellerio) https://www.festivaletteraturemigranti.it/ Festival delle Letterature Migranti https://salottodellaresilienzacreativa.com/

ResilienzaCreativa's Podcast
Oasi e Deserti in Musica con MARIA CHIARA CASA' | Festival delle Letterature Migranti

ResilienzaCreativa's Podcast

Play Episode Listen Later Oct 23, 2020 15:54


Maria Chiara Casà è l'ospite più giovane dei nostri Let's Music dedicati al Festival delle Letterature Migranti, ma non per questo meno interessante. Direttrice d'orchestra e compositrice, i suoi brani dal sapore cinematografico ci faranno viaggiare A/R tra buchi neri e una sorprendente riscoperta del piacere della fatica. Potrete ascoltare le versioni integrali di “Andata e Ritorno” e “Black Hole” nel Juke Boxe del Festival curato da Dario Oliveri. Ascolta ora il Jukebox https://festivaldelleletteraturemigranti.bandcamp.com/... https://www.festivaletteraturemigranti.it/elettronica/ https://salottodellaresilienzacreativa.com/

ResilienzaCreativa's Podcast
Oasi e Deserti in Salotto con MARIA ROSA CUTRUFELLI | Festival delle Letterature Migranti

ResilienzaCreativa's Podcast

Play Episode Listen Later Oct 22, 2020 21:13


La prima ospite di questa giornata è Maria Rosa Cutrufelli, autrice del libro “L'isola delle Madri” romanzo distopico, e forse anche un po' utopico, nato da una riflessione attualissima sulle conseguenze del cambiamento climatico sugli esseri umani. Una bella e profonda conversazione condotta da Laura Tedesco su cosa significa essere madri ed essere figli oggi e sul bisogno primordiale di conoscere la propria storia. E con un piccolo e doveroso momento dedicato all'ascolto de “L'Isola delle Madri”. Festival delle Letterature Migranti #lisoladellemadri #mariarosacutrufelli Libri Mondadori

ResilienzaCreativa's Podcast
Oasi e Deserti in Musica con GIANNI GEBBIA | Festival delle Letterature Migranti

ResilienzaCreativa's Podcast

Play Episode Listen Later Oct 21, 2020 23:26


lI primo ospite di Oasi e Deserti in Musica per il Festival delle Letterature Migranti è Gianni Gebbia Una conversazione su due brani di epoche diverse che spazia dal Giappone al lavoro a distanza in tempi non sospetti, per finire con una riflessione sul bisogno di una continua ricerca musicale e non solo. In anteprima esclusiva un assaggio di "Marcato" e "Daruma's Call Remix" che potete ascoltare nel Juke Boxe del Festival curato da Dario Oliveri Qui il Jukebox del Festival https://festivaldelleletteraturemigranti.bandcamp.com/... https://www.festivaletteraturemigranti.it/ https://salottodellaresilienzacreativa.com/

il posto delle parole
Davide Camarrone "Festival delle Letterature Migranti"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Oct 20, 2020 14:58


Davide Camarrone"Festival delle Letterature Migranti"Oasi e DesertiDa martedì 21 a domenica 25 ottobre 2020, Palermohttps://www.festivaletteraturemigranti.it/Con, tra gli altri: Abraham B. Yehoshua; Kader Abdolah; Emma Dante; Dror Mishani; Sahar Mustafah; Suad Amiry; Ruska Jorjoliani; Oliver Van Beemen; Adriano Sofri; Pietro Folena; Marco Aime; Giulio Guidorizzi; Emmanuel Iduma; Domenico QuiricoTorna dal 21 al 25 ottobre a Palermo il Festival delle Letterature migranti, manifestazione che dal 2015 promuove e diffonde l'incontro tra culture, adottando le migrazioni - narrative, geografiche, fisiche - come criterio interpretativo del contemporaneo, in una città, Palermo, tradizionalmente aperta a costanti fenomeni di métissage. Anche per il 2020 il Festival organizza quindi - non solo a Palermo, ma anche online - cinque giorni di incontri con gli autori, dibattiti, riflessioni, mostre e spettacoli sul tema Oasi e deserti. Il tema scelto per la VI edizione vuole concentrarsi sulla raffigurazione mediatica del fenomeno migratorio, dei conflitti e della società in generale. I “deserti” di cui si parla sono quelli prodotti dal flusso ininterrotto di una comunicazione incapace di portare con sé consapevolezza, mentre le “oasi” di coscienza e riflessione sono sempre meno e più distanti tra loro. Nel vuoto di conoscenza e di memoria che si è prodotto nelle nostre società, le Letterature ci consentono un tempo differente. Parlare di “oasi e deserti” significa parlare del nostro passato e del nostro futuro, per capire dove stiamo andando e come si modifica il sapere.Ne dibatteranno, tra gli altri: Abraham B. Yehoshua, protagonista di una lectio online, organizzata in collaborazione con il Festival delle Filosofie di Palermo e intitolata Cum-finis; un contributo online anche da Kader Abdolah, a partire dal suo ultimo libro Il sentiero delle babbucce gialle (Iperborea); ancora da Israele Dror Mishani, conosciuto a livello internazionale grazie ai suoi romanzi gialli con protagonista l'ispettore Avi Avraham, che presenterà Tre (E/O); anche Sahar Mustafah, figlia di palestinesi emigrati negli Stati Uniti che, scrivendo, esplora le sue radici e la sua eredità culturale racconterà online La tua bellezza (marcos y marcos). Saranno presenti a Palermo, poi, Suad Amiry, architetto e scrittrice palestinese che ha vissuto in Siria, Giordania, Libano, Egitto, Stati Uniti e Scozia, a partire dal suo ultimo libro Storia di un abito inglese e di una mucca ebrea (Mondadori); la scrittrice di origine georgiana - ma palermitana d'adozione - Ruska Jorjoliani con Tre vivi tre morti (Voland); il giornalista olandese Oliver Van Beemen, che con Heineken in Africa (add Editore) svela la miniera d'oro della multinazionale europea nel continente africano; Hieneken Velt, che con Borderless (e/o) parte dalla sua Trieste per esplorare il crimine di tutta Europa.E ancora saranno presenti a Palermo: Adriano Sofri, con Il martire fascista (Sellerio); Pietro Folena, con Servirsi del popolo (La nave di Teseo); Gabriella Kuruvilla, con Maneggiare con cura (Morellini editore); Marco Aime, con Pensare altrimenti. Antropologia in 10 parole (add editore); Gianluca Costantini, che insieme a Francesca Mannocchi in collegamento racconterà la graphic novel Libia (Mondadori).Contribuiranno in collegamento video anche: Giulio Guidorizzi con il suo racconto straordinario dedicato alla figura di Enea a partire da Enea lo straniero (Einaudi); lo scrittore e giornalista nigeriano Emmanuel Iduma, con Lo sguardo di uno sconosciuto (Brioschi); Francesco Foti, con Alexandria Ocasio Cortez, La giovane favolosa (People); Domenico Quirico, con un incontro a partire da Morte di un ragazzo italiano (Neri Pozza); Paolo Di Stefano, con Noi (Bompiani); Franco Forte, con La bambina e il nazista (Mondadori); Carlo Greppi, con La storia ci salverà. Una dichiarazione d'amore (Utet); Maura Gancitano, Simone Regazzoni e Andrea Colamedici per una tavola rotonda online, organizzata in collaborazione con la Scuola Holden e dedicata alla filosofia antica. Camera di sorveglianza è il titolo della sezione dedicata al Teatro, curata da Giuseppe Cutino, che si confronterà con l'interrogativo centrale di questo 2020: come coniugare la forma d'arte dello spettacolo dal vivo, che ha come protagonista imprescindibile il pubblico presente, nel momento storico in cui il virtuale diventa dominante? È possibile cercare di riproporre il teatro sul web o attraverso la televisione o il cinema pensando la ripresa non come testimonianza ma come necessità drammaturgica?Importanti registi italiani - tra i quali Emma Dante, Pierpaolo Sepe, Fabrizio Arcuri - racconteranno, con un contributo video, come stanno affrontando questa migrazione del pensiero creativo e come immaginano il loro lavoro nel futuro prossimo.Per la sezione Arti Visive, curata da Agata Polizzi in condivisione con la Fondazione Merz di Torino, è stato chiesto agli artisti Francesco De Grandi e Michele Guido di mettere a disposizione del pubblico un archivio emozionale delle loro creazioni realizzate durante il confinamento: si tratta di immagini, scritti, disegni, pensieri nati da un'osservazione quasi scientifica della generazione creativa di quel periodo così particolare. Gli artisti si confronteranno direttamente con il pubblico grazie a incontri intimi, una sorta di “speakeasy”, che diventeranno occasione di scambio e ulteriore ricerca. Il fine ultimo del progetto è che tutte queste esperienze (artistiche e di confronto) confluiscano in una pubblicazione, un vero e proprio diario di viaggio.Tornano anche gli incontri della sezione Lost and (Found) in translation, dedicata al valore e alla funzione della traduzione e della mediazione culturale. Una serie di incontri, tra i tanti, saranno dedicati a come tradurre la Cina, l'Africa, il mondo Arabo, con un incontro con le autrici di Arabpop (mimesis), Chiara Comito, e Silvia Moresi. Sarà organizzato anche un “translation slam”, una sfida di traduzione dall'inglese, tra studenti di due licei cittadini.Elettronica è il titolo della sezione musicale, a cura di Dario Oliveri, che avrà la forma di un juke-box reinventato: dodici artisti/performer di diversa esperienza e formazione firmeranno brani inediti della durata di 3-4 minuti ciascuno (corrispondenti alle facciate A e B di un 45 giri). Tra gli autori che parteciperanno al progetto si segnalano Marco Betta, Carlo Boccadoro, Roberto Cacciapaglia, Gianni Gebbia, Giulia Tagliavia.Per l'edizione 2020 il Festival ha costruito un'edizione ibrida, con eventi in presenza e online.Gli incontri in presenza saranno presso il Museo Archeologico Regionale Antonino Salinas e rispetteranno tutte le direttive dettate dall'emergenza sanitaria, ma è stato pensato un palinsesto integrato di eventi in streaming, con l'obiettivo di permettere la fruizione in remoto degli eventi a un pubblico più vasto. Tutti gli incontri verranno trasmessi in live streaming e messi a disposizione sul sito e sui canali social di FLM, dove saranno affiancati da una gallery di podcast e video on demand. Il programma completo degli incontri sarà presto disponibile sul sito www.festivaletteraturemigranti.itll Festival delle Letterature Migranti (FLM) è promosso dall'associazione Festival delle Letterature migranti per la casa delle Letterature d'intesa con l'amministrazione comunale e in collaborazione con l'Università di Palermo, Ersu, Fondazione Sicilia, Centro di studi linguistici e filologici siciliani, Fondazione Buttitta, Museo archeologico A. Salinas, Teatro Biondo, Teatro Massimo, Csc – centro sperimentale di cinematografia, Conservatorio Alessandro Scarlatti, Fondazione Merz, Scuola Holden, Strade – sindacato dei traduttori editoriali e numerose altre istituzioni pubbliche e private.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

il posto delle parole
Valentina Maini "La mischia"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Aug 28, 2020 24:42


Valentina Maini"La mischia"Bollati Boringhierihttps://www.bollatiboringhieri.it/La Grande Invasione - IvreaFestival della letturahttp://www.lagrandeinvasione.it/Sabato 29 agosto 2020 - ore 15:00Valentina Maini - Sarah Savioli - Ilenia Zedda - Francesca Manfrediin collaborazione con la Scuola Holden«Ci sono scrittori che più che esordire irrompono sulla scena. Scrivono romanzi che, di colpo, sconvolgono le regole del gioco. Valentina Maini è una di questi». Andrea BajaniSiamo nel 2007 in una Bilbao psichedelica, sfinita dagli ultimi fendenti del terrorismo basco. Gorane e Jokin hanno venticinque anni, sono gemelli e figli di due militanti dell'ETA. Cresciuti senza regole, prendono direzioni opposte e complementari: del tutto accondiscendente e passivo, Jokin, batterista eroinomane, sembra ricalcare le orme dei genitori, mentre Gorane, ambigua e introversa, prova a scostarsi dal loro insegnamento rifugiandosi in un mondo astratto che prosegue dentro di sé. A unirli però c'è un sentimento viscerale, anarchico, incomprimibile. Quando Jokin – che non regge più alla pressione – fugge e i genitori vengono coinvolti in una tragica vicenda, Gorane è preda di strane allucinazioni che la costringono ad andare da uno psichiatra. A Parigi Jokin conosce Germana, una splendida ragazza italofrancese con bizzarre manie da piromane, e inizia a suonare in giro per locali con un gruppo drum'n'bass. Eppure, nonostante la distanza fisica, le vite dei gemelli sembrano destinate a non separarsi mai. Sarà infatti il romanzo di uno scrittore francese a ricongiungerli.La mischia è un'opera polifonica, un mondo che collega la realtà ai nostri sogni più reconditi, un mondo dove l'unica forza trainante sembra essere quella cieca della violenza.Può la libertà – fragile e illusoria conquista del nostro tempo – rivelarsi uno strumento di tortura che occulta gabbie che non avevamo previsto? Valentina Maini risponde con le pagine di questo esordio sorprendente – una rete di storie che coinvolgono famiglie borghesi, spacciatori, maniaci, scrittori, tagliatori di valigie, cartomanti e donne delle pulizie – e lo fa con la decisione di Roberto Bolaño e Mathias Énard: guardando il caos dritto negli occhi.Valentina Maini è nata nel 1987 a Bologna. Ha conseguito un dottorato in Letterature comparate tra Bologna e Parigi e ha pubblicato racconti su «retabloid», «TerraNullius», «Atti Impuri», «Horizonte» e altre riviste. Alcuni suoi articoli sono comparsi su «Poetiche», «La Deleuziana», i «Classiques Garnier». Con la raccolta di poesie Casa rotta, (2016) ha vinto il premio letterario Anna Osti. Traduce dal francese e dall'ingleseIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Ala sinistra - Come cambia il vento della politica
Pellicola - Il cinema delle donne

Ala sinistra - Come cambia il vento della politica

Play Episode Listen Later Jul 18, 2020 19:56


Viaggio nel cinema femminile: Dafne Franceschetti racconta ad Ala Sinistra le donne nel cinema, protagoniste spesso messe ai margini in un mondo storicamente maschile. Laureata in Letterature comparate tra la Sapienza e la Sorbonne, Dafne Franceschetti è critico cinematografico e collabora all'organizzazione e selezione di vari festival e rassegne come il MedFilm Festival, il Sicilia Queer FilmFestival e FuoriNorma - la via neosperimentale del cinema italiano. Scrive sulla rivista “Sentieri Selvaggi” ed è una studiosa. I suoi ambiti di studio sono la teoria e la comparatistica letteraria, il cinema con uno sguardo agli approcci di genere ed alla biopolitica, la serialità e i nuovi media, la distribuzione cinematografica italiana all'estero, i festival e la televisione.

il posto delle parole
Nadia Borgetti "Due Punti Festival"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jun 20, 2020 20:48


Nadia Borgetti "Due Punti Festival"Il tempo libero della conoscenzaIn diretta, ogni due martedì su facebook @duepuntifestivalhttps://www.facebook.com/duepuntifestival/A questa prima fase “on air”, seguiranno eventi organizzati nelle sedi universitarie del campus diGrugliasco e del complesso “Aldo Moro” a Torino, in programma per il 2021Il Festival diffuso su cibo, ecosistemi e cultura è promosso dall'Università degli Studi di Torino eorganizzato dai Dipartimenti di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari in collaborazione con ilDipartimento di Scienze Veterinarie e quello di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne inparternariato con diversi enti, tra cui i Comuni di Grugliasco e Collegno.Si tratta di un lungo viaggio che ricercatori e cittadini vivranno assieme nei prossimi mesi,attraverso un ricco calendario di appuntamenti on line e off line.Ogni due martedì, dalle 9 del mattino alle 9 di sera la pagina Facebook del Festival si popolerà di proposte a cui partecipare in diretta o da godersi comodamente in streaming. Che ci si trovi sul divano oppure sotto un albero, in costiera Amalfitana o in pieno centro a Milano, da soli o in compagnia, sarà possibile partecipare a degustazioni guidate, giocare, dialogare con ricercatori, scrittori e produttori, lasciarsi incantare da immagini spettacolari e, ancora, farsi trascinare in letture insolite.Verranno affrontate alcune delle tematiche ambientali, sociali e culturali che ruotano intorno allaproduzione e al consumo di cibo: i molti significati che la parola sostenibilità può assumere, leprofonde ricadute che il global heating sta generando sulle filiere agroalimentari e forestali, il modo contemporaneo di concepire la relazione con gli ecosistemi di cui siamo parte attiva.Dopo la prima fase ON AIR, la prossima primavera il Festival atterrerà a Torino e a Grugliasco eda quel momento numerosi eventi ad ingresso gratuito animeranno le sedi universitarie delcampus Agrovet e del complesso Aldo Moro.Ma perché Due Punti?Perché sarà possibile incontrare due sguardi: quello degli “umanisti”, portato dai ricercatori delDipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture Moderne e quello degli “scienziati”portato dai ricercatori del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari e da quelli delDipartimento di Scienze Veterinarie.Perché si potranno conoscere due sedi universitarie: il campus di Grugliasco, con i suoi campisperimentali, prati e alberate, e il complesso Aldo Moro, struttura recentissima, collocata in pienocentro a Torino.Perché si diventerà parte di un momento di incontro tra due mondi che oggi hanno bisogno diarricchirsi a vicenda: la società civile e l'Università.«Vogliamo realizzare un contesto accogliente, innovativo e stimolante - afferma Roberta Gorra,responsabile del progetto - favorevole al dialogo e al confronto tra cittadini (di ogni età),ricercatori, intellettuali, studenti universitari, piccole imprese, cooperative e associazioni » .« Gli eventi e le attività in programma - afferma Cristiana Peano, presidente della CommissioneTerza Missione del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e ALimentari - permetteranno unincontro inter e multi disciplinare, mostrando ai cittadini e ai ricercatori come i confini della ricercae della didattica possano sfumare in un incontro tra saperi ».« Abbiamo deciso di promuovere e sostenere in qualità di partner il “Festival Due punti” perchérappresenta un'occasione di contatto e di conoscenza da parte dei cittadini con il mondo e i luoghi dell'Università, in particolare con il campus di Grugliasco, che ormai da anni ospita le facoltà di Agraria e Veterinaria, ma che presto si completerà con gli altri indirizzi scientifici e che quindidiventerà sempre di più parte integrante del tessuto cittadino – affermano il sindaco di GrugliascoRoberto Montà e l'assessore all'Ambiente Emanuele Gaito – Pensiamo sia importante che lacomunità possa vivere il campus come un luogo della città e non come un'appendice di un ente che la propria sede a Torino. Il campus è senz'altro prima di tutto luogo di formazione per i propristudenti, ma è anche, e non in secondo luogo, risorsa per la cittadinanza che, attraverso laconoscenza degli spazi e delle attività che vi vengono svolte e che saranno proposte sotto forma di appuntamenti prima “on air” e poi in presenza il prossimo anno, può condividere e apprenderenuove cose interessanti, oltre che trascorrere momenti piacevoli in base ai propri interessi. Ciauguriamo quindi che siano in tanti a seguire questa prima parte su Facebook, preparandosi allaseconda fase, prevista per il prossimo anno, quando tutti insieme potremo “vivere” il campus dipersona con iniziative coinvolgenti e divertenti, oltre che altamente formative e istruttive ».« In un momento in cui le nostre prospettive sono state stravolte dalla pandemia questo Festivaloffre la grande possibilità di cambiare punto di osservazione sulla realtà che ci circonda eavvicinare il mondo accademico al territorio - affermano il Sindaco di Collegno Francesco Cascianoe l'assessore all'Ambiente Enrico Manfredi - La Zona Ovest ha talenti e competenze importanti chevogliono aprirsi ed essere con consapevolezza patrimonio delle nostre comunità, nel segno di unagrande attenzione all'ambiente e all'ecosistema che è nostro compito e dovere proteggere evalorizzare»OrganizzatoriDipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (capofila del progetto)Dipartimento di Scienze VeterinarieDipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture ModernePartner istituzionaliScuola di Agraria e Medicina VeterinariaBiblioteca di Agraria e VeterinariaCentro Linguistico di AteneoMuseo di Scienze VeterinarieCittà di TorinoCittà di GrugliascoCittà di CollegnoCinemAmbienteGoethe InstitutAccademia di romania in RomaPAV_ Parco Arte ViventePer informazionivisita la pagina Facebook Due Punti Festival: https://www.facebook.com/duepuntifestival/visita la playlist dedicata al Festival sul canale Youtube Disafa Unito:https://www.youtube.com/watch?v=JyKMoZT6raE&list=PLrXsMSAeyRNFpLhhJnXLHBmTU7u3HPebFIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

il posto delle parole
Mattia Mossali "Storie di perdono"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jun 13, 2020 40:14


Mattia Mossali"Storie di perdono"Percorsi tra letteratura e psicoanalisiMimesis Edizionihttp://mimesisedizioni.it/Qual è il senso, se un senso esiste, della melanconia? Si tratta forse di un dolore interminabile, devastante, senza alcuna possibilità di significazione? In questo libro, che procede in bilico tra rigorosa riflessione teorica e piacere della sorpresa narrativa, l'autore compie un viaggio attraverso la psicoanalisi, l'estetica letteraria e la filosofia con l'obiettivo di comprendere che cosa dica il sentimento melanconico dell'esistenza umana, quale posto occupino il dolore e la sofferenza nella costante costruzione della soggettività e come possa tale dolore essere attraversato, se non anche trasformato. Una via d'uscita possibile, a lungo trascurata anche dalla psicoanalisi, viene rintracciata nel perdono, qui discusso nei termini di un processo alternativo a quello del lutto e da cui può emergere il lato inedito e combattivo dell'afflizione melanconica.Dopo un'attenta lettura del saggio Lutto e melanconia di Freud, per evidenziarne i pregi ma anche le possibilità di espansione, l'itinerario procede con l'analisi di storie letterarie in cui il perdono viene evocato nelle sue molteplici sfumature, che l'autore analizza a partire dalle nuove modalità di narrazione del discorso amoroso inscenate nella letteratura americana contemporanea (da Jeffrey Eugenides a Siri Hustvedt), passando dai romanzi intimisti di Anaïs Nin e Simone de Beauvoir fino ai versi che Ted Hughes ha dedicato a Sylvia Plath. Una sorta di autentico corpo a corpo con ciò che la letteratura dice del perdono, alla ricerca di una piega inaspettata. Una riflessione sul dolore e sulla perdita, ma anche su un'idea di perdono come scommessa di rinascita, come ricostruzione di una soggettività ridotta in frantumi.Mattia Mossali, Dottore di ricerca in Letterature comparate, studia e insegna al Graduate Center e al City College della City University di New York. I suoi interessi di ricerca sono rivolti allo studio dei rapporti tra letteratura e psicoanalisi, alle teorie dell'identità, con particolare attenzione alla prospettiva di genere, e alla scrittura femminile. Ha pubblicato Sylvia Plath. La singolarità del femminile (2015) e diversi articoli su riviste scientifiche nazionali e internazionali.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

USMARADIO
Enigmi, oracoli e sogni nella cultura antica - Giulia Beccaria

USMARADIO

Play Episode Listen Later May 25, 2020 6:38


La Storia non si ferma - analisi e riflessioni della Scuola Superiore Studi Storici Enigmi, oracoli e sogni nella cultura antica A cura di Giulia Beccaria Recensione a Simone Beta, Il labirinto della parola. Enigmi, oracoli e sogni nella cultura antica, Torino, Einaudi, 2016 (Saggi 956), pp. X-347. Lo studio verte sull’analisi dei complessi meccanismi espressivi dell’enigma e dell’indovinello, delle strutture linguistiche e logiche perseguite, e di alcune elitarie tecniche dell’interpretazione dei sogni nella letteratura antica. L’epica, la tragedia, la commedia, la lirica affollano l’antichità classica di allusioni enigmatiche o di giochi linguistici che si fondano sulle difficoltà interpretative imposte al destinatario. > Giulia Beccaria: laureata in Filologia, Letterature e Storia dell’antichità presso l’Università degli Studi di Torino, attualmente è dottoranda di ricerca presso l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino (XIV Ciclo di Dottorato di Ricerca in Scienze Storiche). Scrive per «Medioevo greco» e per la «Rivista di studi danteschi». https://www.einaudi.it/

USMARADIO
Studi danteschi tra linguistica e filologia - Giulia Beccaria

USMARADIO

Play Episode Listen Later May 6, 2020 7:52


La Storia non si ferma - analisi e riflessioni della Scuola Superiore Studi Storici Studi danteschi tra linguistica e filologia A cura di Giulia Beccaria Recensione a “In principio fuit textus”. Studi di linguistica e filologia offerti a Rosario Coluccia in occasione della nomina a professore emerito, a cura di VITO LUIGI CASTRIGNANÒ, FRANCESCA DE BLASI e MARCO MAGGIORI, Franco Cesati Editore, Roma 2018, pp. 665. Ci si sofferma sulla sezione dedicata a Dante con contributi di grande rilievo sulla Vita Nuova e la Commedia. > Giulia Beccaria: laureata in Filologia, Letterature e Storia dell’antichità presso l’Università degli Studi di Torino, attualmente è dottoranda di ricerca presso l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino (XIV Ciclo di Dottorato di Ricerca in Scienze Storiche). Scrive per «Medioevo greco» e per la «Rivista di studi danteschi». http://www.francocesatieditore.com/

il posto delle parole
Uberto Motta "La parola e la cosa"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Apr 18, 2020 26:44


Uberto Motta"La parola e la cosa"Saggi sulla resistenza della poesiaVita e Pensierowww.vitaepensiero.itA che punto è la poesia? È ormai destinata a inabissarsi nella banalità del linguaggio contemporaneo, a farsi sfogo inconsistente di un privato narcisistico, o ha ancora qualche possibilità di essere un punto di vista privilegiato sul mondo, di saper esprimere l'urgenza di un orizzonte di senso? Riflettono su questi interrogativi, nei saggi qui raccolti, poeti e poetesse di generazioni differenti e sensibilità peculiari, componendo una lettura inedita, critica e militante insieme, del fenomeno poetico, della sua origine e delle sue finalità, nel panorama italiano dei nostri tempi. La «cenerentola delle librerie» (la definizione, lapidaria e calzante, è coniata qui da Magrelli) sembra aver davvero perso la sua esplosiva capacità di esprimere le emozioni intime, le paure, i desideri dell'umano. Sembra aver abdicato al suo ruolo di strumento di comprensione del mondo, lasciando inaridire il rapporto «tra la parola e la cosa» (nelle parole di Luzi, cui rimanda il titolo di questo libro), ripiegandosi su ammiccamenti e ricami stilistici o cedendo all'imbarbarimento della lingua, alla compiacenza di un (esiguo) mercato.Le voci qui raccolte non lesinano certo in severità di analisi e di giudizio, eppure non parlano soltanto di un'ingloriosa uscita di scena della divina arte. Nella diversità degli sguardi e della cifra espressiva, emerge un comune, profondo amore per la parola poetica, dirompente e gratuita, intima e civile, nuova e primordiale, squarcio sul senso ultimo della vita. Una parola che si fa chiave di lettura alla portata dell'umano, possibilità di resistenza sempre alla ricerca di salvezza per sé e per il mondo intero. Testi di: A. Berardinelli, G. Conte, M. Cucchi, L. Erba, F. Loi, M. Luzi, V. Magrelli, A. Merini, R. Mussapi, G. Oldani, P. ValdugaUberto Motta è professore ordinario di Letteratura italiana presso l'Università di Friburgo (CH). È co-direttore della collana di studi e testi "Biblioteca del Rinascimento e del Barocco" pubblicata dalla casa editrice EMIL di Bologna, e membro del comitato scientifico delle riviste "Testo a fronte", semestrale di teoria e pratica della tradizione letteraria, "Rivista di Letteratura Italiana", "Archivum Mentis". Laureatosi in Lettere nel 1991 presso l'Univestità Cattolica del Sacro Cuore di Milano, nel 1994 è Visiting Fellow presso la Katholieke Universiteit di Leuven (Belgio), dove compie studi di perfezionamento sull'Umanesimo europeo. Nel 1995-'96 è Visiting Fellow presso l'Università di Losanna (Svizzera), dove compie ricerche sulla letteratura del Rinascimento e sulla poesia del Novecento. Nel 1996 consegue il titolo di Dottore di ricerca (PhD) in Italianistica (Letteratura umanistica). Nel 1997 è Visiting Professor alla Katholieke Universiteit di Leuven (Belgio). Nel triennio 1997-'99 compie attività di ricerca post-dottorato (Post-Doc) presso il Dipartimento di Studi medioevali, umanistici e rinascimentali dell'Università Cattolica di Milano. Dal 2000 è Ricercatore di letteratura italiana presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università Cattolica di Milano. Nel 2000-'01 è Post Doctoral Fellow presso il Department of Romance Languages and Literatures di Harvard University. Tiene lezioni, seminari e conferenze in varie università americane. Nel 2003 e nel 2007 è Visiting Fellow presso il Department of Romance Languages and Literatures di Harvard University. Tra il 2006 e il 2009 è Professore incaricato di Lingua e Letteratura italiana presso la Facoltà di Economia e commercio dell'Università Cattolica di Milano. Dal 2003 al 2011 è Professore incaricato di Storia della critica e della storiografia letteraria presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università Cattolica di Milano, dove dal 2009 al 2011 è anche Professore incaricato di Letteratura italiana. Nel 2010 e 2011 è Visiting Professor presso la Facoltà di Filologia dell'Università San Tichon di Mosca. Nel 2012 è Visiting Professor presso la Facoltà di Filologia dell'Università Statale di Novosibirsk. Giunto all'Università di Friburgo nel 2011 come professore ordinario, è responsabile del Dominio di studi e ricerche in Filologia e Letterature italiane.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it

La lingua batte 2019
Letterature comparate con David Riondino, cantautore attore e regista

La lingua batte 2019

Play Episode Listen Later Apr 11, 2020


DUMA C'ANDUMA
Puntata 21 - Lingue, cultura e comunicazione del turismo montano con Marta Favro

DUMA C'ANDUMA

Play Episode Listen Later Apr 9, 2020 57:04


Con l'aiuto di Marta che sta frequentando il corso di cultura e comunicazione del turismo montano parleremo un po' di filosofia dell'ospitalità, della montagna in letteratura e di come è cambiata l'immagine della montagna nel corso degli anni, da luogo sconosciuto e pauroso a terra di indagini scientifiche, conquiste ed esplorazioni... ___DUMA C'ANDUMA - Trekking e Viaggi a Piediwww.dumacanduma.orgFacebook: https://facebook.com/dumacandumaYoutube: https://www.youtube.com/dumacandumaInstagram: https://www.instagram.com/dumacandumaTwitter: https://twitter.com/dumacanduma

Lobanovski
Speciale - La storia del pressing

Lobanovski

Play Episode Listen Later Feb 5, 2020 37:10


Emiliano Battazzi racconta la storia del pressing, dalla lezione tenuta al Festival delle Letterature di Mantova.

Clarice 100 Ears. Brazil Lab. Princeton University

Università di Roma “La Sapienza”. Autor do ensaio "Entre disposição e deposição: a escrita como exílio e como testemunho em Clarice Lispector". Autor dos livros Um lugar do tamanho do mundo (Belo Horizonte, 2001), e Entretempos (São Paulo: Editora Unesp, 2013) ; editor de Formas e mediações do trágico moderno. Uma leitura do Brasil (2004), Travessias do pós-trágico. Os dilemas de uma leitura do Brasil ( 2006), e Possibilidades da nova escrita literária no Brasil (2014). Editor das revistas Letterature d’America (Rome) e Studi Portoghesi e Brasiliani (Pisa). --- Send in a voice message: https://anchor.fm/marilia-librandi/message

Zazà. Cultura, società, meridione e spettacolo - Radio 3

Enzo Gragnaniello, Targa Tenco per il miglior album in dialetto con il suo "Vient' 'e terra"; il Festival delle Letterature Migranti di Palermo con il fotografo Charley Fazio; i radio documentari di Marzia Coronati sui "Moderni Etruschi"; ...

Speak Italiano - Pensieri e Parole
13 - D come Design - Bruno Munari

Speak Italiano - Pensieri e Parole

Play Episode Listen Later Feb 14, 2019 13:06


“Complicare è facile, semplificare é difficile. Per complicare basta aggiungere, tutto quello che si vuole: colori, forme, azioni, decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose. Tutti sono capaci di complicare. Pochi sono capaci di semplificare. Semplificare è il segno dell'intelligenza".Scopriamo oggi Bruno Munari, un artista, scrittore e designer tra i più interessanti e sperimentatori nell'Italia del boom economico. Un autore attento ai bambini che crede nel potere della fantasia e della curiosità.Buon ascolto!

Restate scomodi
RESTATE SCOMODI del 11/04/2017 - Prima parte: Carlo Ossola, Mario Chimenti

Restate scomodi

Play Episode Listen Later Apr 11, 2017 24:18


Oggi a 30 anni dalla scomparsa di Primo Levi. Prof. Carlo Ossola, docente di Letterature moderne dell'Europa neolatina presso il College de France - Bari: l'Inps chiede di rivedere i bambini colpiti da autismo, per confermarne la diagnosi. Mario Chimenti, Presidente ANGSA.

Canale dei Vostri Eventi
UNA GIORNATA PARTICOLARE - CPO - 8 marzo 2017 (sessione mattutina)

Canale dei Vostri Eventi

Play Episode Listen Later Mar 8, 2017 110:22


UNA GIORNATA PARTICOLARE 8 marzo 2017 Casa delle Letterature - Piazza dell'Orologio, 3 - Roma10.00 Registrazione dei partecipanti10.30 Artemisia e le altre 
Miti e riti di rinascita nella violenza di genere. Apre i lavori: Avv.to Andrea Mascherin - Presidente del CNF, interverrà la Dott.ssa Marialuisa Vallino - psicologa analista criminologa11.30 Artemisia Gentileschi e il suo tempo “Un viaggio nell’arte della prima metà del XVII secolo seguendo le tracce di una grande, vera donna”. Dott.ssa Federica Pirani, a illustrare la vita, le opere della pittrice, Prof.ssa Chiara Meta - storica Modera: Dott.ssa Maria Ida Gaeta - direttrice della “Casa delle Letterature”

Restate scomodi
RESTATE SCOMODI del 07/10/2015 - Terza parte - Festival delle letterature migranti

Restate scomodi

Play Episode Listen Later Oct 7, 2015 19:35


Roma: un palazzo per studenti fuori sede. Francesca, inquilina del palazzo in questione - Festival delle letterature migranti. Francesco D'Ayala.

Letture in Biblioteca
Dialogo sulla poesia contemporanea. Commiato da Andromeda

Letture in Biblioteca

Play Episode Listen Later May 3, 2012 86:42


Scuola di Dottorato in discipline umanistiche "Letterature straniere moderne". Dialogo sulla poesia contemporanea a partire da Commiato da Andromeda (Valigie Rosse, 2011, Premio Ciampi) con Alberto Casadei e Andrea Inglese, "Viton, l'inventario dei resti"

Orientamento Area Umanistica
Letterature Comparate e Letteratura Latina

Orientamento Area Umanistica

Play Episode Listen Later Sep 12, 2011 4:32


Elena Rossi - insegnamento di Letteratura Latina (Cod. 028LL) per Corso di Laurea Magistrale in Lingue E Letterature Moderne Euroamericane insegnamento di Letterature Comparate (Cod. 035LL) per Corso di Laurea Magistrale in Lingue E Letterature Moderne Euroamericane insegnamento di Letterature Comparate (Cod. L0245) per Corso di Laurea Specialistica in Informatica Umanistica insegnamento di Letterature Comparate (Cod. LY029) per Corso di Laurea Specialistica in Letterature E Filologie Europee

corso laurea magistrale letterature letteratura latina informatica umanistica laurea specialistica
Orientamento Area Umanistica
Letterature Comporate

Orientamento Area Umanistica

Play Episode Listen Later Sep 12, 2011 5:07


Alessandro Grilli

letterature
Le Conferenze di Lingue
Le mythe de l'homme primitif et ses prolongements chez lespremiers romantiques

Le Conferenze di Lingue

Play Episode Listen Later May 18, 2011 65:50


Il prof. Christian Angelet (Université de Gand) propone una discussione nell'ambito del programma in Letterature straniere moderne della Scuola di Dottorato in Discipline umanistiche. La conferenza si è svolta nell'aula riviste della sezione di Francesistica della Biblioteca LM1.

Letture in Biblioteca
AUDIO - Le mythe de l'homme primitif et ses prolongements chez lespremiers romantiques

Letture in Biblioteca

Play Episode Listen Later May 12, 2011 60:19


Il Prof. Christian Angelet (Université de Gand) è relatore della conferenza dal titolo "Le mythe de l'homme primitif et ses prolongements chez les premiers romantiques" nell'ambito del programma in Letterature straniere moderne della Scuola di Dottorato in Discipline umanistiche. La conferenza si è svolta nell'aula riviste della sezione di Francesistica della Biblioteca LM1.

Letture in Biblioteca
Le mythe de l'homme primitif et ses prolongements chez lespremiers romantiques

Letture in Biblioteca

Play Episode Listen Later May 12, 2011 65:50


Il Prof. Christian Angelet (Université de Gand) è relatore della conferenza dal titolo "Le mythe de l'homme primitif et ses prolongements chez les premiers romantiques" nell'ambito del programma in Letterature straniere moderne della Scuola di Dottorato in Discipline umanistiche. La conferenza si è svolta nell'aula riviste della sezione di Francesistica della Biblioteca LM1.